16
Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Settembre 2019 - numero 129 Le elezioni per il Parlamento europeo, spesso e volentieri, escono dalla ordinarietà. Le elezioni del 1984 videro il primo ed unico sorpasso del Partito Comunista Italiano nei confronti della Democrazia Cristiana. Quelle del 2014 registrarono un risultato elettorale straordinario (40,8%) per il Partito Democratico, allora guidato da Matteo Renzi. A maggio 2019 la Lega di Salvini supera di slancio il 30%. Solo in quest’ultimo caso il vincitore ha chiesto le elezioni anticipate per il Parlamento nazionale, dopo solo un anno dalle precedenti elezioni. A parte la protervia dispiegata a piene mani, l’azione di Salvini ha denotato una incredibile ignoranza circa la natura della nostra Repubblica. Per prima cosa essa è una democrazia parlamentare. Per seconda, il Viminale, sede del ministero degli Interni, non è il Quirinale, dove siede il Presidente della Repubblica. CONTINUA A PAGINA 2 Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli “La nuova Pianura”-Via S.Martino,11 Verolanuova (Bs) Iscrizione al Tribunale di Brescia 9/2017 del 22/06/2017 Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Territorio pag 2 Territorio 3 Manerbio » 4 Manerbio » 5 Manerbio » 6 Manerbio » 7 San Gervasio » 8 San Gervasio » 9 Territorio » 10 Territorio - Il nostro dialetto » 11 Pontevico » 12 Pontevico » 13 Calendario Bresciano » 14 Ricette » 15 Rubriche » 16 BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI, 153/A IL PIACERE DELL’ORO BAGNOLO MELLA PONTEVICO VIA XX SETTEMBRE, 79 IL PIACERE DELL’ORO PONTEVICO I L P I A C E R E D E L L O R O VAI NEI NOSTRI NEGOZI OPPURE VISITA LA NOSTRA VETRINA ON-LINE www.ilpiaceredelloro.it o FACEBOOK 8% IN PIÙ SUL RITIRO ORO 90% IN PIÙ SUL RITIRO ARGENTO E ARGENTERIA PULIZIA GRATUITA DEI VOSTRI GIOIELLI VALUTAZIONI GRATUITE VENDITA GIOIELLI SELEZIONATI RIPARAZIONI CREAZIONI GIOIELLI SU ORDINAZIONE RIENTRO A SCUOLA

RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Settembre 2019 - numero 129

Le elezioni per il Parlamento europeo, spesso e volentieri, escono dalla ordinarietà.Le elezioni del 1984 videro il primo ed unico sorpasso del Partito Comunista Italiano nei confronti della Democrazia Cristiana.Quelle del 2014 registrarono un risultato elettorale straordinario (40,8%) per il Partito Democratico, allora guidato da Matteo Renzi.A maggio 2019 la Lega di Salvini supera di slancio il 30%.Solo in quest’ultimo caso il vincitore ha chiesto le elezioni anticipate per il Parlamento nazionale, dopo solo un anno dalle precedenti elezioni.A parte la protervia dispiegata a piene mani, l’azione di Salvini ha denotato una incredibile ignoranza circa la natura della nostra Repubblica.Per prima cosa essa è una democrazia parlamentare.Per seconda, il Viminale, sede del ministero degli Interni, non è il Quirinale, dove siede il Presidente della Repubblica.

CONTINUA A PAGINA 2

Editoriale Sommario

Direzione: Stefania Brunelli“La nuova Pianura”-Via S.Martino,11

Verolanuova (Bs)Iscrizione al Tribunale di Brescia 9/2017

del 22/06/2017Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs)

Pubblicazione mensileE-mail: [email protected]

per inserzioni pubblicitarie email:

[email protected] IL NOSTRO SITO

www.lapianura.it

Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 2

Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7

San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9

Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 10

Territorio - Il nostro dialetto . . . . .» 11

Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 12

Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 13

Calendario Bresciano . . . . . . . . . . .» 14

Ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 15

Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 16

BAGNOLO MELLAVIA GRAMSCI, 153/AIL PIACERE DELL’ORO BAGNOLO MELLA

PONTEVICOVIA XX SETTEMBRE, 79IL PIACERE DELL’ORO PONTEVICO

IL PI

ACERE

D

ELL’OR

O

VAI NEI NOSTRI NEGOZI OPPURE

VISITA LA NOSTRA VETRINA ON-LINE

www.ilpiaceredelloro.ito FACEBOOK

8%IN PIÙ

SUL RITIROORO

90%IN PIÙSUL RITIROARGENTO EARGENTERIA

PULIZIA GRATUITADEI VOSTRI GIOIELLI

VALUTAZIONIGRATUITE

VENDITA GIOIELLISELEZIONATIRIPARAZIONI

CREAZIONI GIOIELLISU ORDINAZIONE

RIENTRO A SCUOLA

Page 2: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 2 Settembre 2019Territorio

PROSEGUE DALLA PRIMA

Spetta a quest’ultimo indire le elezioni, in assenza di un governo.Per terza, chiedere al popolo i pieni poteri ad uno solo è un’operazione che si configura come golpista.La Democrazia Cristiana, per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza ai partiti laici dimostrando saggezza politica.Due annotazioni.Il Partito Democratico ritorna sui suoi passi con colpevole ritardo.L’alleanza con i grillini doveva essere fatta l’anno scorso.Altro che acquistare i pop-corn.Di Maio, ministro degli Esteri, è una scelta suicida.Ci ricordiamo i tentati abbracci con i gilet gialli francesi?Ed il sostegno al despota venezuelano Maduro?Ed è solo per carità di patria che ci limitiamo a questi due esempi.Post scriptum.Matteo Salvini strilla come un ossesso, ma, come dice l’antico adagio, chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Nel governo Conte Bis, il trionfo del CencelliDem di ordinanza, renziani moderati o di ferro, ex Pd e zingarettiani, fedelissimi di Luigi Di Maio, ma anche una leggera presenza dell’area Fico, e infine uomini e donne che hanno il gradimento del Colle più alto. Il secondo Governo di quella che per la vulgata è la Terza Repubblica non disdegna la grammatica della Prima. Due i nomi che hanno avuto un gradimento maggiore da parte del Colle: quello di Giuseppe Conte, che negli ultimi mesi è riuscito a costruire un rapporto privilegiato con il presidente della Repubblica; ma soprattutto quello dell’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese, nominata solo a novembre scorso da Conte al Consiglio di Stato nell’ambito della quota riservata al Governo. Le correnti del Pd e le aree 5 Stelle sono state tutte accontentate. Tra i dem sono ben rappresentati i renziani, con tre ministri: Lorenzo Guerini, ex vicesegretario ai tempi del Giglio Magico oggi però ben disposto al dialogo con il nuovo vertice del Nazareno, guiderà il

ministero della Difesa; la fedelissima dell’ex premier Teresa Bellanova all’Agricoltura, e alla Famiglia e Pari Opportunità (delega, quest’ultima, sempre cara a Renzi, basti pensare che nel suo governo la deteneva Maria Elena Boschi) ci sarà Elena Bonetti: capo scout dell’Agesci, nel quale anche Renzi ha le sue radici, poi membro della segreteria renziana e infine molto attiva nei comitati Azione Civile del sedicente “senatore semplice”.Di nomina zingarettiana c’è Paola De Micheli, già sottosegretaria all’Economia con il governo Renzi e sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio col governo Gentiloni, oggi comandante in seconda nel partito del presidente della Regione Lazio. Poi una lunga lista di dem d’ordinanza, più o meno vicini al nuovo segretario ma in buoni rapporti anche con il predecessore: e quindi Roberto Gualtieri, Dario Franceschini, Francesco Boccia, Giuseppe Provenzano e Enzo Amendola. Sia l’area ex Ds che quella

ex Margherita sono ben bilanciate tra loro, nell’intento di non scontentare nessuno. Pure nel Movimento 5 Stelle si è fatto ricorso al bilancino. Di chiara impronta “dimaiana” ci sono Riccardo Fraccaro, sottosegretario a Palazzo Chigi, Alfonso Bonafede confermato alla Giustizia, Vincenzo Spadafora e Lorenzo Fioramonti. Nell’area più vicina a Roberto Fico c’è Federico D’Incà, neoministro dei Rapporti con il Parlamento: considerato un grillino moderato, già questore a Montecitorio, ha buoni rapporti con i rappresentanti di tutte le forze politiche alla Camera. C’è poi Fabiana Dadone, che succede a Giulia Bongiorno alla Pubblica Amministrazione: c’era la sua firma sotto gli emendamenti presentati dai parlamentari 5 Stelle “dissidenti” al Decreto Sicurezza, poi ritirati. Grillini d’ordinanza ma comunque vicini a Di Maio sono Nunzia Catalfo, il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, un moderato negoziatore che ha guidato le trattative al tavolo

con il Pd. C’è poi Paola Pisano, neoministra all’Innovazione, stesso “ruolo” che ha ricoperto fino ad oggi nella giunta di Chiara Appendino a Torino, ma da sempre ben vista di Di Maio che la voleva capolista M5S alle Europee, offerta che poi lei declinò.A Liberi e Uguali, terzo contraente “minore” del nuovo governo è stato assegnato un ministero ma di peso: quello della Salute. A guidarlo sarà l’ex capo della minoranza Pd che diede il via alla scissione insieme a Pierluigi Bersani e Arturo Scotto. Risolto con esito positivo il lungo negoziato per le principali caselle del Conte II, nei prossimi giorni Pd e M5S dovranno accordarsi sui ruoli di vice e sottosegretari. Non c’è da dubitare che anche lì saranno rispettate quote e correnti, in quella che appare a tutti gli effetti una spartizione ai sensi del più importante e insuperabile manuale della politica, nella prima come nella terza Repubblica: l’immortale Cencelli.

Gli avieri residenti Manerbio aderenti alla sezione di Cremona dell’A.A.A (Associazione Arma Aeronautica)

organizzano per lunedì 14 ottobre una visita di aggiornamento all’aeroporto militare di Istrana (TV), sede del 51esimo s t o r m o

«Ferruccio Serafini. Sarà presente all’incontro anche il 132esimo gruppo

di volo operativo sul velivolo Amx Ghibli.Gli autobus partiranno da Cremona e da Manerbio.Per aderire contattare contattare

il presidente della sezione Luciano Lucini tramite la pagina facebook o scrivendo alla mail [email protected].

Visita all'aeroporto ad Istrana

Page 3: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Settembre 2019 Pag . 3

BANCARI = Nel 2000 i dipendenti delle banche in Italia erano 344mila. Oggi sono 273mila (fonte Banca d’Italia). In vent’anni si sono persi 71mila posti, una popolazione equivalente a quella di una città come Imola [Stefanato, Giornale].

RIVOLTA = Al Centro di permanenza per i rimpatri di Torino un poliziotto è rimasto ferito a una mano durante una rivolta dei migranti: «Pochissimi agenti [cinque, ndr] si sono trovati a dover contrastare una sassaiola fittissima da parte di circa 150 ospiti della struttura. Tre persone (due marocchini e un tunisino) sono state arrestate. La rivolta è la terza in pochi giorni e ha scatenato la reazione del poliziotto ferito che ha scritto su Facebook: “Per un po’ non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione ed accoglienza”. Solo l’arrivo di tre squadre del Reparto Mobile ha permesso di riportare la situazione sotto controllo. Solidarietà al ferito è stata espressa da Salvini» [Mangani, Mess.]. BIONDE = Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, fumatore di sigari, sta pensando di bandire le sigarette dalla laguna per una questione di rispetto della salute altrui, di decoro e di ambiente: «Io inizierei da alcune aree delicate del centro storico, come Rialto e San Marco, dove c’è molto affollamento soprattutto di turisti. Parla uno che ogni tanto fuma il sigaro, ma cerco di evitare di farlo quando c’è tanta gente, anche se sono all’aperto. È chiaro che ci

saranno dei luoghi attrezzati per fumare, ma minimi, poi ogni locale sarà obbligato a trovare delle zone fumatori» [Bottazzo, Cds].

BOLLETTE = Lo scorso agosto il costo del gas è diminuito ma la bolletta di settembre sarà più cara. «Il mistero è spiegato con i tanti balzelli che compongono la fattura per l’energia e che arrivano a pesare intorno al 30% del conto complessivo. “Anche quando vi è un calo delle tariffe o una riduzione dei consumi, in Italia si paga di più” dice uno studio realizzato da Solar Power Network, multinazionale del fotovoltaico. Secondo una proiezione di questa azienda, nell’intero 2019 la spesa per l’energia per le famiglie italiane tipo registrerà un incremento del 13,5% per l’elettricità e del 10,5% per il gas naturale». Sulla bolletta della luce pesano per il 24% gli oneri nucleari legati alle attività di smantellamento delle centrali, incentivi alle fonti rinnovabili, agevolazioni per il settore ferroviario, ricerca di sistema etc. [Riccio, Sta.]

ALLEANZE = «Lo sdegno di insigni colleghi, accampati da un mese in tv con le piaghe da decubito, per la barbara usanza dei 5Stelle di consultare i propri iscritti su una quisquilia come le alleanze di governo è naturalmente anche il nostro: se passa l’idea che prima di allearsi con tizio o caio bisogna ascoltare la base, come fa l’Spd in Germania (per posta, al costo di 1,5 milioni), chissà dove andremo a finire. Anche l’attesa di

ben un’ora e un quarto per i risultati, a fronte delle appena due settimane richieste in Germania per l’arrivo dei postini con le schede compilate a casa dagl’iscritti all’Spd, ha suscitato la sacrosanta indignazione di chi giura da sempre che il voto su Rousseau è truccato. Molto meglio le regolarissime primarie del Pd, dove votano pure i non iscritti, perlopiù cinesi e nordafricani. O la Direzione molto dem che decide unanime il “mai col M5S” e 15 giorni dopo il governo col M5S» [Travaglio, Fatto].

ROMA = Il Governo dovrà collaborare per rendere Roma una capitale sempre più attraente per i visitatori e sempre più vivibile e sostenibile per i residenti.Il documento rappresenta uno spin pentastellato sulle questioni irrinunciabili sulle quali non fare sconti al Pd. Dunque, non è detto che il Nazareno sia d’accordo. Alcune questioni care ai dem sono appena sfiorate: i decreti sicurezza, la riforma elettorale che dovrebbe accompagnare e completare il taglio del numero dei parlamentari, la pensione ai lavoratori più giovani. Temi su cui si discute ancora e che sono nascosti in voci più generiche» [Lauria, Rep].

SICUREZZA  = I medici chiedono un presidio di forze della polizia in pronto soccorso: «Soltanto l’anno scorso, 1.200 casi di aggressioni in Italia ai danni del personale sanitario: 456 nel pronto soccorso, 400 in corsia e 320 negli ambulatori. Secondo l’Inail, una media di tre al

giorno. “Molti non denunciano: vergogna, timore di ritorsioni ma anche perché si stanno abituando alla violenza”. Secondo un recente sondaggio, il 65 per cento ha subito aggressioni. La percentuale - al Sud e nelle isole- aumenta fino a superare il 72 per cento, mentre - a livello nazionale- sfiora l’80 per i medici in servizio nelle emergenze» [D’Autilia, Sta.].

CINEMA = Il regista Pupi Avati è tornato sugli schermi con un film dal titolo inquietante: "Il signor Diavolo". Questa pellicola sta avendo un ottimo successo fin dai suoi primi giorni di proiezione nelle città che peraltro sono ancora assopite nelle ferie. È un film superlativo che non si può perdere. L’ottantenne regista bolognese guida, con mano saputa ma anche giovanile, questa pellicola che dimostra il livello della cinematografia italiana (tutt’altro che negletta come viene descritta da molti esterofili). E una cinematografia non è fatta solo di registi, di sceneggiatori o di attori ma anche di tecnici di strabiliante bravura. La fotografia dei dintorni di Venezia del film di Avati è meravigliosa. Il film racconta la storia di una possessione nel Veneto democristiano degli anni cinquanta alla vigilia di un voto politico. Tutto partecipa alla magia di questo film: i volti, i paesaggi, i dialoghi, i silenzi. Avati parla di un’Italia che non c’è più ma che è bello conoscere e far conoscere.

METTETEVI COMODI

Territorio

«Io sono il più grande esperto di Vaffanculo. Molto prima di Grillo» (Vittorio Sgarbi)

«L’Europa non è altro che una trappola per topi. Qui tutto si logora. Bisogna andare in Oriente» (Napoleone Bonaparte)

Raccolta abiti usatiDistribuite sul territorio per la raccolta di abiti usati ci sono a Manerbio,  postazioni nelle vie: Di Vittorio, Moretto 45, Giovanni XXIII 29 (ce ne sono due), San Costanzo 110, San Costanzo 18, Leoncini 2, La Pira 2, Europa 20 e Carl Marx (anche qui il raccoglitore è doppio). Altri raccoglitori sono in viale Stazione 20, largo Giovanni Canti 12. Nei raccoglitori può essere introdotta qualunque tipologia di abito da donna, uomo e bambino: scarpe, cinture, borse, cappelli, coperte e lenzuola, piumini d’oca, tende, uniformi, abiti da lavoro ed anti infortunistici, purché integri, in buono stato e chiusi in sacchetti o borsine.E’ importante conferire in modo

corretto il materiale mentre, purtroppo, frequente il caso che i materiali siano dispersi su marciapiedi e strade a discapito il decoro pubblico. Queste raccolte, se ben fatte possono generare lavoro, solidarietà e sostenibilità come commentano gli operatori di [email protected] unitamente alla Caritas Diocesana, che da vent’anni si occupano della raccolta su tutto il territorio di Brescia e provincia i quali invitano a o telefonare allo 030.3690311 per sollecitare eventuali interventi ed evitare che pile di vestiti vengano lasciati in mezzo alla sporcizia, ammucchiati sulla strada o sui marciapiedi fuori dagli appositi sacchi protettivi. Come avviene troppo spesso, all’avvicinarsi

del cambio di stagione. Lo scopo della raccolta di abiti usati è infatti di prolungare il ciclo di vita dei materiali, contribuendo a ridurre i rifiuti e i conseguenti costi di smaltimento. Gli indumenti dismessi possono diventare opportunità di lavoro e di reddito per chi ne ha maggiore necessità, come dimostrano i dati del 2017 registrati dalla rete Riuse (Raccolta indumenti usati solidale ed etica) che ha sottratto il 95 per cento della raccolta alla discarica.

Page 4: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 4 Settembre 2019Manerbio

L’8 settembre 1943 il Capo del Governo, maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, alle ore 19:45 legge alla radio la seguente comunicazione:“Il Governo italiano, riconosciuta l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane.La richiesta è stata accolta. Conseguentemente ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane devono cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza”.Grande gioia per tutto il paese; alcuni soldati rientrano alle loro case. Attilio Zani, manerbiese in servizio militare in Jugoslavia, si dà alla macchia ed entra a far parte della Divisione Partigiana Garibaldi operante in Jugoslavia.Dopo l’annuncio dell’armistizio le varie unità sparse in Italia e nel resto dell’Europa si dissolvono.I tedeschi, però, incitano gli italiani affinché continuino la guerra al loro fianco.Nel bresciano il 18 settembre 1943 il Comando tedesco, anche per il tramite de Il Popolo di Brescia, dirama un proclama che intima ai soldati italiani di presentarsi al più vicino Comando militare germanico per riprendere la guerra.In caso contrario ci sarà una rappresaglia nei confronti delle loro famiglie.In precedenza, il 15 settembre 1943, l’Ufficio germanico per l’Economia bellica di Brescia rende noto:“Chi nella provincia di Brescia

esercita un’attività (operai, impiegati, imprenditori, industriali, ecc.) e per qualsiasi ragione ha sospeso la sua attività, chiuso il suo esercizio professionale o ha abbandonato il suo posto di lavoro, viene invitato a riprendere immediatamente la sua normale occupazione. Tutti coloro che non avranno ripreso la loro attività entro tre giorni o non avranno riaperto il loro negozio, saranno puniti.Da oggi in poi ogni richiesta di mano d’opera, l’assunzione o il licenziamento di personale, non potrà essere fatta se non esclusivamente dal Gerente responsabile dell’azienda e denunciato al Wirtschaftskommando (Comando economico) oppure alle diramazioni a mezzo Ufficio provinciale dell’Economia-Mobilitazione Civile.f.to il comandante dell’ufficio di economia bellica Spiecher ten. col.”I riflessi della situazione si riverberano anche su Manerbio.Curioso quanto succede il 30 ottobre allorquando il Comando tedesco requisisce a Giacomo Colturi l’autovettura, una Lancia Augusta del ‘34, già priva di gomme perché requisite in precedenza.A Brescia il 30 ottobre si costituisce il XV° Battaglione della Guardia Giovanile Legionaria volto ad arruolare i volontari tra i 17 e i 20 anni.Da ottobre il compito principale della neo costituita Guardia Nazionale Repubblicana è l’arruolamento.Il suo comandante è il tenente colonnello Ernesto Valzelli che gira, indefesso, la provincia.Si reca a Breno il 7 novembre, ad Iseo l’11, a Pontevico il 18, a Chiari il 20, a Darfo il 21, a Rovato ed ad Adro il

23, a Orzinuovi e ad Offlaga il 30, a Capriolo il 5 dicembre, a Lonato, Desenzano e Salò il 15 dicembre, a Pisogne il 20, a Pozzolengo il 2 gennaio 1944, il 6 gennaio a Verolanuova, Verolavecchia e Cadignano, a Coglio il 14 gennaio.Il 6 gennaio 1944 il Commissario federale visita il Lanificio dove esorta i lavoratori a stringersi alla Repubblica Sociale ItalianaLa risposta a questo sforzo organizzativo non dà risultati omogenei.Ad esempio: Gambara e Gottolengo sono due comuni recalcitranti.Per punizione il Capo della Provincia decreta la chiusura degli esercizi pubblici di entrambi i comuni.Un verbale dei carabinieri di Brescia del 7 dicembre 1943 parla di “molti giovani delle classi 1924, 1925 e 1926 che invece di presentarsi alla chiamata indetta dalle autorità militari hanno preferito darsi alla macchia abbandonando la propria famiglia.In tale campo attiva propaganda vanno svolgendo elementi italiani non potuti identificare”.A Darfo, ad esempio, due sconosciuti - “l’uno alto piuttosto biondo, con baffetti, indossante soprabito chiaro, età apparente anni 45, accento toscano; l’altro robusto, piccolo, bruno, con baffetti indossante paltò scuro, età apparente anni 38, entrambi dal fare distinto” - si sono presentati il 26 novembre 1943 a casa di Gemma Cittadini e hanno “rimproverato la donna perché si opponeva che il figlio si avviasse sui monti per unirsi agli sbandati”.A Bassano Bresciano il 23 novembre “i capifamiglia sono stati nettamente contrari acché i propri figli rispondano al ordine di chiamata perché dicono non esistere un governo”.Sono ben 18 mila i procedimenti aperti dal Tribunale Militare

Regionale di Guerra nei confronti dei renitenti.I due macroreati processati sono: diserzione (74% dei casi) e renitenza alla leva (26%).L’81% dei disertori sono militi non graduati che quando abbandonano il corpo militare di appartenenza nel 49% dei casi portano via effetti militari e armamenti.Nel caso dei soldati nati e residenti nel Bresciano (468 militi sul totale di 3.316, di cui il 92% ingrossa le file della truppa non graduata dell’esercito di Salò) il 94% risponde alla chiamata ma poi diserta.Le cause della diserzione sono di varia natura.Due manerbiesi vengono convocati dai carabinieri e viene redatto il seguente verbale.

LEGIONE TERRITORIALE DEI CARBINIERI DI MILANO

Stazione di Manerbio L ’ a n n o millenovecentoquarantaquattro addì 12 del mese di gennaio, ore 11:30 nell’ufficio della stazione carabinieri di Manaerbio. Avanti a noi maresciallo capo a piedi RINALDI Giuseppe, appuntato a piedi PETROGALLI EMILIO, carabiniere a piedi NAVARRA Felice, tutti della suddetta stazione sono presenti:1) VIVIANI Aldo di Guido e di Finadri Luigia, nato il 30/12/1925 a Manerbio, qui domiciliato e residente in via Umberto I° 23;2) GUINDANI Felice di Giovanni e di Baroncini Rosa, nato il 04/12/1925 a Manerbio, qui domiciliato e residente in via Palestro n° 1.Reclute della classe 1925, allontanatesi dal Distretto Militare di Treviglio e da quest’ultimo ricercate nostro mezzo. Le suddette reclute, relativamente alla loro posizione di

8 Settembre 1943

Page 5: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Settembre 2019 Pag . 5Manerbio

fronte agli obblighi militari e di fronte alla legge per arbitrario abbandono della sede di servizio, SPONTANEAMENTE DICHIARANO di essere stati autorizzati dal loro superiore ad abbandonare la caserma e ritornarsene presso le loro famiglie. Invitati a mettere per iscritto le loro dichiarazioni essi riferiscono testualmente per iscritto:“Giusto vostro invito noi sottoscritti ci siamo regolarmente presentati al nostro Distretto Militare di Treviglio. Il giorno 4 e 7 corr., appositamente adunati tutti i militari presenti al Distretto di Treviglio, parlarono prima un capitano e poi un generale dell’esercito repubblicano. I prefati ufficiali fra l’altro dissero che chi non si sentiva di servire volontariamente l’Esercito poteva benissimo andarsene a casa. Aggiunsero che l’Esercito Italiano di nuova costituzione ha bisogno uomini volontari di provata fede, sui quali poter contare in ogni momento, in ogni circostanza. Fu in seguito a tale discorso che tanto noi quanto altre reclute, non essendo volontari abbiamo sentito il dovere, meglio ci siamo sentiti autorizzati a tornare presso le nostre famiglie. Non abbiamo altro da aggiungere ed in fede ci sottoscriviamo”. Firmato Viviani Aldo Guindani Felice

Di quanto precede abbiamo compilato il presente atto notorio che rimettiamo al Comando del Gruppo Carabinieri di Brescia, al Distretto Militare di Treviglio, al comando della Tenenza di carabinieri di Verolanuova e agli atti del nostro ufficio.Letto confermato e sottoscritto in data e

luogo di cui sopra. Firmato Navarra Felice Petrogalli Emilio

L’alternativa all’arruolamento è l’impiego nel lavoro volontario della TODT.La TODT nel bresciano ha cantieri di costruzione di fortificazioni alla periferia di Brescia, sul lago d’Idro, a Sarezzo, al campo di aviazione di Ghedi, a Darfo e al Tonale.Nell’autunno del 1944 il Comando RUK di Brescia chiede l’invio di 100 operai del Lanificio al Tonale per eseguire lavori di fortificazione, minacciando, in caso di inottemperanza, il rastrellamento in fabbrica con la forza.Leonida Schiavio, direttore del Lanificio, si reca più volte presso il comando RUK di Brescia al fine di ottenere annullamento della richiesta.L’unico risultato ottenuto è la riduzione del numero di operai.Infatti, saranno 90 gli operai inviati e scelti con sorteggio eseguito da una speciale commissione nominata dalle maestranze.Tra gli inviati al Tonale vi sono due diciassettenni, che tanta parte avranno nel proseguo nella vita politica e sindacale della comunità: Giuseppe Viviani e Pieri Cherubini.Nel dicembre del 1944 un sergente delle SS Germaniche, di stanza a S. Gervasio, viene a Manerbio per prelevare un nucleo di operai.Tra questi anche alcuni operai del Lanificio.Al fine di evitare che il Lanificio venisse progressivamente depauperato di altra mano d’opera, Leonida

Schiavio, direttore del Lanificio interviene presso il generale Grillo, comandante della Milizia Stradale, di cui un nucleo era di stanza a Manerbio, e presso il colonnello Schmid del comando RUK di Brescia ed ottiene l’immediato rilascio degli operai prelevati.Per concludere, alcuni dati sulla diserzione.L’area bresciana più coinvolta è la Bassa con il 33,9% dei disertori, seguono i comuni del Lago di Garda con il 17,5%, la Val Camonica con il 16,2%, la città con il 12,1%, la Franciacorta con il 10,2%, la Val Sabbia con il 5,5%, la Val Trompia con 4,2%.Tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1944 si registra nel bresciano la punta più alta con il 34,4%.Con bando del 18 aprile 1944 le autorità fasciste non solo tentano un’offensiva di pace verso i disertori e i renitenti, spingono altresì la donna nel mondo dell’esercito.

Viene, infatti, costituito il Servizio Ausiliario Femminile.Tuttavia il bando conteneva anche un’amnistia generale concessa ai disertori e ai renitenti.Nonostante ciò l’esercito di Salò registra continui abbandoni.Nel mese di giugno 1944 nel bresciano si registra il 31,6% delle diserzioni.Secondo i dati ufficiali a Manerbio vi è solo un disertore, numero questo certamente inferiore al dato reale.Un’ultima annotazione.A fine agosto 1944, dopo che era stato arrestato l’ing. Masci, consigliere delegato del Lanificio Marzotto, Leonida Schiavio viene sottoposto ad interrogatorio presso il Comando della Milizia Stradale di Manerbio da parte del colonnello Marinelli, comandante generale della Milizia.Scopo dell’interrogatorio era di carpire informazioni sia sul conto di Gaetano Marzotto che dell’ing. Masci circa presunti favori fatti dagli stessi ai partigiani di Valdagno.In particolare, l’ing. Masci era accusato di aver versato somme di denaro ai partigiani come risultava dalla confessione di un partigiano vicentino arrestato.L’interrogatorio non contribuì a far luce sui fatti addebitati in quanto lo Schiavio che era in ottimi rapporti con il colonnello Siegel, che era alloggiato in casa sua, ed era membro del Servizio Segreto delle SS tedesche, nonché legato da personale amicizia con il generale Wolf.In conseguenza di ciò dopo due settimane circa il colonnello Siegel comunicava allo Schiavio la liberazione dell’ing. Masci e la sospensione di ogni indagine nei confronti del Marzotto.

Arch. Michelangelo Tiefenthaler

la renitenza alla chiamata alle armi

Page 6: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 6 Settembre 2019Manerbio

Nel cinquantunesimo anniversario della fondazione l’Avis comunale Manerbio premia settanta donatori per i risultati raggiunti e consegna due targhe ad onore. Si sono tenuti sabato 7 settembre nel pomeriggio nella piazzetta adiacente le scuole medie le celebrazioni della festa annuale dei donatori di sangue. Quest’anno è stato il turno di Bassano ospitare l’importante e seguito evento. Presenti autorità civili e militari oltre ai rappresentanti delle sezioni avisine di diversi paesi e città della provincia bresciana, senza dimenticare quelli del provinciale avis.Dopo il classico corteo, la presidente dell’Avis Manerbio Baldo Marianna ha sottolineato nel suo discorso che i cambiamenti avvenuti nell’ultimo anno, condivisi dall’intero consiglio direttivo, sono stati passaggi fondamentali, che hanno permesso all’associazione di mantenere le promesse fatte, rispetto all’osservanza dei valori che si era prefissata come l’altruismo disinteressato e il guardare al futuro con la consapevolezza che il lavoro in corso d’opera sarà il tesoro (fatto di lealtà, trasparenza e

sensibilità verso la vita) da consegnare alle future generazioni. Al termine dei diversi interventi e il benvenuto del sindaco Sbaraini Michele, sono stati premiati i donatori. Otto donazioni (medaglia in rame) ha visto premiati Baiguera Francesco, Balasa Constantin, Baldini Paolo, Bettariga Luca, Biaggio Luca, Bonini Stefano, Bulgari Rocco, Crucita Eugen Constantin, Feola Francesco, Fogliata Roberto, Galante Vincenzo, Gatti Jessica, Loretti Carlo, Marini Mauro, Montanini Laura, Mor Matteo, Paczal Olimpia Florina, Redolfi Stefano, Uberti Claudio, Vani Lisa, Venturini Lorenzo, Viviani Matteo, Zorza Ivan. Sedici donazioni (medaglia in argento) Barbariga Alessandro, Barbieri Andrea, Bellin Claudio, Bossoni Matteo, Brognoli Dario, Brusinelli Stefano, Capuzzi Roberto, Farina Luca, Fezzoli Enzo, Loda Samuel, Mariotti Marco, Montanini Carlo, Nappa Michele, Pancera Simone, Ponsoni Enrico, Ravelli Olivo, Rubes Claudio, Sava Laurentiu Sorin, Sbaraini Ivano, Scavo Salvatore Camillo, Singh Gurnek, Spazzini

Andrea. Ventiquattro donazioni (medaglia in argento dorato) Antonini Gabriele, Lancini Cristiano, Bonetta Andrea, Cirstea Danut, Gandaglia Bruno,, Geroldi Francesco, Iommi Francesco, Musso Neto Adriano, Pistacchi Pasquale, Ronchetti Fabio, Ziglioli Davide, Zilioli Gianfranco. Cinquanta donazioni (medaglia in oro) Bellinghieri Antonino, Cigolini Corrado, Gritta Andrea, Mombelli Marco Primo, Zogno Bortolo Daniele e Zappa Paolo. Settantacinque donazioni (medaglia in oro con rubino) Baroncini Nicola, Capra Alberto, Gazzoldi Michele, Migliorati Domenico, Pavoni Angelo

Paolo, Pelucchi Marco e Seniga Carlo. Cento donazioni (medagli in oro con smeraldo) a Formenti Ovidio.A queste si sono aggiunte le due targhe. Una in ricordo di Enrico Cremaschini, volto avisino storico e di grande valore umano scomparso nei mesi scorsi, consegnata alla famiglia, l’altra al ciclista Ermanno Manenti per la conquista di due medaglie di bronzo ai mondiali sportivi per trapiantati indossando sulla divisa italiana il logo dell’avis manerbiese.

Il 51° dell'AVIS intercomunale di Manerbio

I premiati con medaglia di rame.

Sopra, i premiati con distintivo d'argento; sotto, con distintivo d'argento dorato.

I premiati con distintivo d'oro.

Sopra, i premiati con distintivo d'oro con rubino; sotto, d'oro con smeraldo.

Page 7: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Settembre 2019 Pag . 7Manerbio

Ex Bocciodromo, alla ricerca del gestore

Fino al 30 settembre è aperto il bando per la gestione dell’ex bocciodromo di via Duca d’Aosta a Manerbio. Per informazioni consultare il sito del Comune o chiamare lo 030.938700. E’ un altro tentativo per l’assegnazione del servizio che “chiuderà- commenta l’assessore ai lavori pubblici Vittorielli - un percorso di risistemazione dell’intero polo per il quale abbiamo già numerose manifestazioni di interesse”. Nella struttura il Comune ha finanziato lavori per l’adeguamento antincendio (che consentirà l’utilizzo della sala a un massimo di 300

persone), l’abbattimento delle barriere architettoniche, la nuova pavimentazione e la sistemazione dei campi da basket all’esterno, inaugurati a luglio. Poi l’allestimento della sala con l’attrezzatura, tutt’ora in corso: manca solo un punto di ristoro. Mentre l’apertura del bar è ritenuto un ulteriore passaggio per un centro di aggregazione adatto a tutte le fasce di età che mancava da molto. Un progetto sollecitato da tempo dalla politica locale finalizzato a costituire un centro di aggregazione.

Il ritorno delle FiabeGiovedì 5 settembre in biblioteca alle 14.30, «Nature in blu», un worskshop di cianotipie (l’antico metodo di stampa fotografica) a cura del docente del Laba Giovanni Mantovani e dedicato ai bambini dagli 8 anni in su. L’iniziativa a avviato la “Stagione delle Fiabe”, organizzata da assessorato alla Cultura e biblioteca di Manerbio per avvicinare i bambini al mondo della creatività manuale e della musica.Note e melodie per altri due incontri

in programma per giovedì 5 e martedì 10 settembre, alle 20.30, nel giardino della biblioteca. Il primo si intitola «Una sera che fa suoni», un laboratorio a cura di Valentina Suardi e Cristian Burlini della associazione Santa Cecilia per avvicinare i più piccoli al mondo della musica. Il secondo sarà invece propedeutico alla Notte delle Fiabe e al tema prescelto, la favola de «I musicanti di Brema», per preparare grandi e piccini alla manifestazione.

E' morto il dott. ZuddasAntonangelo era nato a Cagliari il primo gennaio 1937 e portava, con orgoglio, il suo cognome tipicamente sardo. Era, però, diventato un manerbiese, anche se di adozione, fortemente ancorato alla nostra comunità.La sua morte ha generato un cordoglio totale, originato dal suo operato. Noi ci limitiamo a ricordare solo due degli aspetti della sua azione.Il primo è relativo al tema dell’assistenza agli anziani. È stato lui il primo a promuovere una politica attiva a favore della terza età. Come

consigliere comunale socialista, sia pure di banche della minoranza, ha dato un apporto fondamentale. Se oggi l’assistenza agli anziani è migliorata, il merito, in gran parte, è suo.Il secondo: ha promosso la prima cooperativa edilizia volta al recupero del patrimonio edilizio esistente.L’esperienza della rivitalizzazione del Purtù e di tante altre realtà è ancora oggi ricca di spunti positivi.Che altro dire?Grazie Antonangelo e che la terra, anche per te, sia lieve.

Page 8: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 8 Settembre 2019San Gervasio

La scomparsa di GiulioSono trascorse poche settimane dalla morte di Giulio Barbieri, presidente dell’Associazione Volontari per San Gervasio. Tanto si è detto e scritto, tanta è stata la partecipazione della cittadinanza al lutto che ha colpito la sua famiglia in modo così repentino, inspiegabile e difficile da accettare, perché di Giulio tutti ne avremmo, ancora, avuto tanto bisogno, come marito, papà, nonno e volontario. Certe scomparse premature fanno interrogare un po’ tutti sull’ineludibilità del destino e lasciano impronte di dolore che fatichiamo a metabolizzare; ci manca l’amico e la persona che ha creduto

sempre, ha lavorato molto perché il “volontariato” potesse rappresentare un valore irrinunciabile e insostituibile e perché ogni azione, gesto, piccolo o grande, se fatto con disponibilità e cuore, rappresentano, sempre, una ricchezza per chi li compie e per chi li riceve. Giulio era la persona che, quasi in punta di piedi, con delicatezza e discrezione, attraverso l’Associazione Volontari per San Gervasio, ha saputo mettere in pratica ciò in cui credeva, mettersi a disposizione del paese, soprattutto degli anziani, per offrire molti servizi quali il trasporto per visite mediche, portare i pasti a domicilio, garantire l’assistenza di

pre - scuola alle famiglie, il trasporto degli anziani al cimitero per i funerali. Ogni volta che in paese si presentava un bisogno, una richiesta di aiuto, la sua presenza e quella dei volontari non è mai venuta a mancare. La tristezza e il suo rimpianto non devono sopraffarci ma, da cittadini, spronare ciascuno a continuare

quanto Giulio ha iniziato, sostenendo l’opera dei volontari, insostituibile e necessaria al paese. Non per circostanza e nemmeno per dovere, possiamo solo dire che, a San Gervasio, è venuta a mancare una figura di riferimento importante che si è guadagnato il rispetto e la stima con il suo esempio di vita.

Il piano per il diritto allo studioInterrompendo l’infelice consuetudine delle precedenti amministrazioni di approvare il Piano Diritto allo Studio ad anno scolastico iniziato, l’attuale amministrazione comunale ha scelto di anticipare i tempi, portandolo in approvazione nel Consiglio comunale del 03 settembre.Questo per dar modo alle scuole di iniziare la loro attività di programmazione e di pianificazione, conoscendo i piani di intervento e

il sostegno economico definito dal Comune per i diversi ordini di scuola. Un piano che, al di là della grande sofferenza del Bilancio comunale, ha mantenuto l’offerta dei servizi attivati negli anni precedenti, dove una parte consistente degli stanziamenti è stata destinata al sostegno di alunni in difficoltà con l’assegnazione di assistenti ad personam per un importo di circa 150.000 €. Soddisfazione per la nuova apertura della “sezione primavera” alla scuola

materna, che si era resa, in qualche misura necessaria, a seguito della chiusura dell’asilo nido “Winnie the Pooh”.Grazie al buon lavoro del Cda della “Fondazione Barbara Ferrazzi” e attraverso un confronto costruttivo, Comune e Fondazione stanno avviando un serio confronto per recuperare anche i servizi del nido mancanti sul paese. La nuova modalità di approccio alla costruzione del Piano ha permesso di ricevere

una significativa partecipazione di gruppi e associazioni di volontariato operanti sul territorio, disposti a dare sostegno alle scuole sia in ambito sportivo sia sociale e civico, attraverso l’offerta di iniziative/progetti per ampliare l’offerta formativa. Il rapporto sinergico con l’istituzione scolastica ha consentito all’amministrazione di conoscerne le reali necessità, facendole proprie, accogliendo, in toto, le richieste dei progetti presentati.

Page 9: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Settembre 2019 Pag . 9San Gervasio

La stagione agonistica dello sci nautico non è ancora conclusa, ma il felice svolgimento della “Senior Cup” ha dato vita all’ultima manifestazione ospitata dal laghetto di San Gervasio.Per il presidente del Jolly Ski, Fedele Luzzeri, è l’occasione giusta per anticipare un primo consuntivo di come stanno andando le cose in questo 2019. “Ovviamente in questo momento il cammino non è ancora concluso – spiega il massimo dirigente della società di San Gervasio – ma in ogni caso possiamo dire che la stagione sta andando molto bene. Per quel che riguarda l’aspetto organizzativo, le nostre manifestazioni sono sempre state accompagnate dal massimo

impegno degli atleti e si sono svolte nel migliore dei modi. Non ci sono stati intoppi e anche le prestazioni che abbiamo potuto seguire sono sempre state di alto livello e molto avvincenti.Un giudizio positivo che vale anche dal punto di vista agonistico. I risultati, anche se speriamo che nelle competizioni che ancora si devono svolgere giungano nuove soddisfazioni, ci sono stati e ci hanno riservato belle soddisfazioni un po’ a tutti i livelli e in tutte le manifestazioni. Con i nostri atleti ci siamo fatti valere sia in Italia che nelle gare internazionali ed anche questo è un aspetto importante, un segnale di

Jolly Ski San Gervasio, il bilancio è già positivo

continuità estremamente significativo per la nostra società. In questo momento potremmo ricordare diversi risultati, ma se vogliamo fare un esempio possiamo ricordare il decimo posto ottenuto dal nostro Nicholas Benatti al Campionato del Mondo che si è svolto in Malesia. Erano presenti tutti i più forti sciatori del mondo eppure lui ha sciato da par suo ed è entrato nei primi dieci con una prova di indubbia caratura. Per quel che riguarda le competizioni a squadre, siamo arrivati terzi nel Campionato

Italiano. Rimane il rammarico perché senza l’infortunio che ci ha privato di un elemento importante come Florian Parth avremmo potuto anche salire al secondo posto, ma, in ogni caso, per il quattordicesimo anno consecutivo siamo saliti sul podio”. Ed anche questo è un segnale molto forte di quello che il Jolly Ski rappresenta nel panorama dello sci nautico di alto livello, un vero e proprio “tesoro” che il sodalizio bassaiolo è fermamente deciso a rendere sempre più importante in futuro.

Nell’ultimo fine settimana di agosto la “Senior Cup” ha salutato in bello stile gli appuntamenti dedicati allo sci nautico sulle acque del laghetto di San Gervasio.Una prima edizione davvero ben riuscita della manifestazione ideata ed organizzata dal Jolly Ski, che, è proprio il caso di dirlo, ha vinto pienamente questa nuova sfida sia a livello organizzativo che agonistico. In effetti la gara, che ha visto una nutrita e qualificata partecipazione, è stata vinta da Genadi Guralia, georgiano, ma ormai di casa nella bassa bresciana, dove affianca l’attività di istruttore a quella di atleta per il sodalizio del presidente Fedele Luzzeri.Guralia ha superato in bello stile le qualificazioni ed ha raggiunto la

finale dove si è trovato a dover fare i conti con l’italiano Patrizio Buzzotta.Ne è uscita una contesa di elevata caratura che, alla fine, dopo un lungo equilibrio, ha incoronato vincitore il portacolori del Jolly Ski, capace di percorrere tre boe e mezza sul campo a 10,75, mentre Buzzotta si è fermato a tre boe.La “Senior Cup”, a conferma dell’elevato livello raggiunto al di là dell’anagrafe dei partecipanti, ha posto in particolare evidenza le prestazioni di altri validi protagonisti come il sudafricano Robbie Alexander e l’austriaco Harald Hintringer, che hanno raggiunto con pieno merito la semifinale di una gara che ha ribadito a suon di risultati la sua indubbia caratura internazionale. Anche per questo, oltre che per la

La prima Senior Cup si è rivelata un successo

conferma dell’ottimo stato di forma di Guralia (che solo pochi giorni prima di Ferragosto ha vinto la Combinata ai Campionati Europei Senior in Grecia), la prima edizione della manifestazione presentata dal

Jolly Ski San Gervasio è andata in archivio con grande soddisfazione. I giusti requisiti per poter anticipare fin d’ora l’appuntamento la prossima estate con l’edizione 2020.

Page 10: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 10 Settembre 2019Territorio

Domenica 25 agosto Angela Biagi, decana del comune di Offlaga, ha fe-steggiato il suo compleanno in com-

pagnia di figli e nipoti.Prossima tappa i 100 anni …

Offlaga, e sono 99!

(Seconda parte) I Gabianesi dell’epoca (questo è tuttora il nome degli abitanti del moderno Borgo S. Giacomo) erano dunque molto soddisfatti della nuova Torre, da essi chiamata “Torre Maggiore” o “Torre del Popolo”, tanto che, a loro dire, non era superata da altra simile costruzione in tutto il Dipartimento bresciano. Ma questo non parve bastare. E’ vero, la Torre si ergeva alta e solenne nel cielo con la sua mole a dominare un vasto orizzonte, ma la si volle completare sormontandola con una grande e bella Cupola alta 23 metri. La Cupola venne terminata nel 1716 e finalmente la bellissima Torre di Gabiano era completata. La sua altezza totale raggiungeva i 78 metri e la sua Cupola era l’orgoglio dell’intera comunità gabianese. Ma tutto questo purtroppo non doveva durare a lungo.Il 16 agosto del 1767, durante un violento temporale estivo, avvenne la caduta di due fulmini sopra la Cupola della Torre appiccandole fuoco essendo questa di legno; successivamente il fulmine scese verso la parte sottostante della Torre sino in sacrestia. Dopo un quarto d’ora cadde un altro fulmine dalle

finestre delle campane bruciando superficialmente il campanaro Lissari ed il suo giovane aiutante, entrambi saliti dopo la caduta del primo fulmine per vedere il fuoco acceso nella Cupola. E le scottature furono tali che il vecchio morì dopo 12 giorni ed il giovane dopo 9 giorni. La parte superiore della Cupola andò quindi perduta per ben 4 metri.La Cupola rimase in questa situazione precaria quasi due anni. Il 10 febbraio del 1769, essendo scoppiata nella notte una tempesta con pioggia violenta, vento impetuoso con tuoni e lampi, alle 6 ed un quarto di mattina crollò tutta la Cupola essendo già stata smossa e sconquassata dai fulmini precedenti. Il crollo della Cupola provocò contemporaneamente il crollo delle campane, di tutte le scale ed i solai della Torre. I marmi caduti dalla parte a tramontana fracassarono il tetto a volta della sacrestia.Dentro poi alla Torre vi erano circa 8 metri d’altezza di materiale caduto con travi, assi, pietre, ferri, mattoni, campane e calcina in gran quantità. Sembrò che le campane non avessero subito danni. Nella sacrestia vi era il curato don Tommaso Amighetti che stava facendo la preparazione della seconda

Messa, mentre si stava celebrando la prima, e si salvò per miracolo quando ormai tutti lo credevano già sepolto sotto i materiali caduti dal tetto, mentre rimase invece illeso essendo stato difeso da una grossa trave. La porta della sacrestia rimase però bloccata, tanto che il sacerdote venne tratto fuori dalla finestrella del camerino delle confessioni mezzo tramortito. Appena caduta la Cupola subito si pensò al riparo di tanta rovina, chiamando il popolo a lavorar con badili per liberare la sacrestia e la Torre e trarre fuori dai materiali le campane. A far tutto questo furono impiegati tantissimi uomini per una intera settimana.Si rifecero il tetto della sacrestia ed un nuovo castello per le campane, riparando anche la Torre. Sul castello nuovo si collocarono le tre campane di prima; ma durarono poco. La Comunità risolvette di far costruire cinque nuove campane. Venne fatto il contratto con Giuseppe e Carlo Ruffini, regi fonditori di Mantova che vennero a fonderle nello stesso Gabiano. Il 24 di giugno del 1771 le cinque campane nuove erano pronte. Furono benedette dal vescovo Alessandro Fè, prevosto di S. Nazzaro, che si trovava in

villeggiatura nel proprio palazzo di Acqualunga.Le campane erano state attaccate ad una trave posta a sinistra della porta principale della chiesa. La 1a col nome di “S. Giacomo”, la 2a col nome di “S. Anna”, la 3a col nome di “Maria”, la 4a col nome di “S. Gaetano”, la 5a col nome di “S. Luigi”. Le campane benedette si suonarono per la prima volta il 25 luglio a S. Giacomo, con giubilo di tutto il popolo.

Dario Ghirardi

La torre di Borgo San Giacomo e la sua Cupola

Sarà A2A quale gestore del ciclo idrico integrato a realizzare il depuratore comunale di Offlaga. I cantieri sono stati aperti in questi giorni per un impianto fognario sia nel capoluogo che nelle due frazioni. Il Comune di Offlaga è attualmente tra le municipalità in procedura

d’infrazione per gli scarichi non depurati. La conferenza dei servizi conclusiva ha recepito il progetto della rete fognaria già approvato da Comune ed AATO. Intanto si è iniziato con il depuratore verso il confine con il territorio di Manerbio.

Offlaga costruisce il depuratore Nord Zinc S.p.A. è lieta di annunciare

le celebrazioni del ventennale di fondazione “La Rosa fa i 20” previste per sabato 14 e domenica 15 settembre 2019: due giornate speciali, dedicate in particolare alla comunità aziendale e alle loro famiglie, per festeggiare i risultati raggiunti in questi venti anni. Il programma si svolge a San Gervasio Bresciano presso la sede di Nord Zinc su due giornate. La prima dà appuntamento a sabato 14 alle ore 11.00 per le celebrazioni ufficiali che prevedono la partecipazione di alcuni dei principali interlocutori che in questi anni hanno accompagnato la vita dell'azienda: Gianpietro Mascialino e Maurizio Alberti, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Nord Zinc S.p.A., James Scaburri, Sindaco di San Gervasio B.no, Roberto Zini, Vice Presidente di Associazione Industriale Bresciana, Roberto Francieri, delegato del Politecnico di Milano, Giuseppe Venier, Amministratore Delegato di Umana S.p.A. e le rappresentanze sindacali. Alle ore 14.30 le porte della Nord Zinc S.p.A. si aprono a tutti coloro

che hanno partecipato alla sua crescita e ai suoi successi, clienti, fornitori, istituzioni ma anche semplici curiosi, e la festa continua con visite guidate agli impianti e attività di divertimento. In serata i festeggiamenti si trasferiranno in P.za Rinascimento dove prenderà vita la seconda edizione dello Street Art Festival con concerto e stand gastronomici. La seconda giornata è per domenica 15, dove dalle ore 9.30 alle 13.00 sarà possibile effettuare visite guidate agli impianti e continuare a divertirsi per tutta la giornata con lo Street Art Festival in P.za Rinascimento. Nord Zinc S.p.A. invita a restare aggiornati tramite il sito www.nordzinc.com e a partecipare numerosi.

Per i 20 anni di Nordzinc

Via Industriale 7, 25020 San Gervasio Bresciano - Brescia

14 - 15 SETTEMBRE 2019

“La rosa fa i 20”

Page 11: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Settembre 2019 Pag . 11Territorio - Il nostro dialetto

Il nuovo Campionato di Terza Categoria ai nastri di partenza vede ancora tra le sue protagoniste la Pontevichese. Una squadra che, dopo avere letteralmente sfiorato a più riprese l’accesso ai play off, è decisa a riprovarci in questo anno che si presenta ricco di novità: “La nostra è una squadra – è la sintesi del direttore sportivo Giuliano Mosa – che può mirare ai play off. Sono già tre anni che ci andiamo molto vicini, ma poi un singolo episodio finisce per condannarci. Vuoi la sfortuna, vuoi l’errore, la partita sbagliata o qualche decisione avversa, fatto sta che rimaniamo fuori d’un soffio. Questa volta speriamo proprio di riuscire a compiere quel passettino in avanti che ci è sempre mancato, ci siamo vicini e vogliamo farlo”. Un torneo che per la formazione blùavana proporrà non poche innovazioni, a cominciare dall’approdo alla presidenza di Mauro Ricca per finire con l’arrivo in panchina di Davide Calvi. “Possiamo dire che l’ossatura

del gruppo è rimasta la stessa – spiega il ds Mosa – Partiamo da un organico di buona qualità nel quale sono stati operati alcuni inserimenti mirati, oltre all’ingresso di sei ragazzi della Juniores che hanno fatto vedere di essere pronti a dare il loro apporto”. Un aspetto, quest’ultimo, che pone in bella evidenza un elemento fondamentale per la società di Pontevico: “E’ nostra consuetudine dedicare grande attenzione al settore giovanile. Vogliamo che i nostri ragazzi crescano al meglio e il nostro primo obiettivo è quello di riuscire a portarli fino alla prima squadra. Una formazione maggiore che si possa basare in modo importante sulle forze del vivaio è il nostro grande sogno”. Per quel che riguarda i movimenti registrati dalla prima squadra si segnalano, tra l’altro, l’arrivo del portiere del 2000, Milanesi, dal Castelverde, i ritorni di due over come i centrocampisti Franzini (dal Robecco) e Puzone (dall’Alfianello) e gli inserimenti di

Rimanelli (dal Manerbio), Gritta (era a Dello) e Mustemoschi (dalla Verolese): “Il nostro obiettivo – ribadisce in conclusione il ds della Pontevichese – è quello di entrare nei play off. Sappiamo che il Campionato è difficile, senza dimenticare che in Terza Categoria può sempre succedere di tutto. Noi,

comunque, vogliamo dire la nostra e daremo il massimo dall’inizio alla fine per riuscire a compiere quel passettino in avanti che negli ultimi anni, per un motivo o per l’altro, ci è sempre mancato. Adesso è arrivato il momento di farlo…”.

La Pontevichese vuole muovere il primo "passo"

Setèmber(di Aldo Cibaldi)

Setèmber l’ha sunàt le ciöche,la malghe l’è sé mala de passiù.Setèmber có le fórbes dè velùtèl scürta la camiza a le zornàde;i bósc i par dè préda, i fura ‘l célcó le pónte dèi lares za strinàde.Söl fil dèi moncc camina öna strachessachè filtra dè pèr töt come velöm,perfina la memoria l’è ‘n balanzatridada da la ràssega dèl fiöm.Sè pensa sentomila ròbe rótechè sé sa mia come tigniga dré,töt ön perdis e ‘n ricuzis ensèmacoriandoi dè pensér che va e chè vé.Él dificil sté mond o sé ridüzela la semplicità dè la rosàda?Ghala tré sécoi la zènt chè sè ricorda,gh’él da mezùra chèl che passa ‘n strada?Somèa chè l’aria la trategne ‘l fiat.Somèa chè ‘l cél èl pieghe e ‘l mète ‘n bandai sò visticc enfiochetàcc dè nìgoicol sò seré smaltat dè festa granda.L’istàt cól tir a quater dè farfalel’è zamò pronta a parter cól birocce töta la sò orchestra dè sigale.Röda del temp che gira e mulinachi pöl comprala ‘ndré la tò farina?

Settembre

Settembre l’han suonato i campanacci,le malghe si ammalano di nostalgia.Settembre con le forbici di vellutoaccorcia la camicia alle giornate;i boschi paion di pietra, pungono il cielocon le punte dei larici già rinsecchite.Sul filo dei monti cammina una stanchezzache filtra dappertutto come nebbiolina,persino la memoria è in bilicotritata dalla sega del fiume.Si pensano centomila cose rotteche non si sa come star loro dietro,tutto un perdersi e un ricucirsi insiemecoriandoli di pensieri che vanno e vengono.E’ difficile questo mondo o si riducealla semplicità della rugiada?Ha tre secoli la gente che si ricorda,c’è da mezz’ora quello che passa in strada?Sembra che l’aria trattenga il fiato.Sembra che il cielo si pieghi e accantonii suoi vestiti infiocchettati di nuvolecol suo sereno smaltato di festa grande.L’estate col tiro a quattro di farfalleè già pronta a partire col calessee tutta la sua orchestra di cicale.Ruota del tempo che gira e macinachi può comprarla indietro la tua farina?

Poesia dialettaleCigole, preoccupazioni per l'estrazione di metanoGià in funzione l’attività di estrazione del gas metano dal pozzo «San Gervasio1 Dir» situato nel territorio di Cigole trivellato nel 1991 e poi sigillato da Eni perché considerato di scarsa entità, con un’estensione di 77,45 chilometri quadrati, toccando il territorio di Leno, Manerbio, San Gervasio, Verolavecchia, Pavone del Mella, Bassano, Pontevico e Alfianello. La durata dell’attività estrattiva è stimata per circa 20 anni con una quantità giornaliera di gas estratto che si aggira intorno a 20mila metri cubi al giorno, per un totale che va dai cinquanta ai settanta milioni di metri cubi annui. La «Sogemont», piccola società lucana, nel dicembre del 2013 si era aggiudicata la concessione governativa per lo sfruttamento del pozzo e il Ministero dell’Ambiente, su richiesta dell’azienda, ha avviato la procedura di Via (valutazione di impatto ambientale) che prevede 60 giorni di tempo per il deposito delle istanze da parte di cittadini, enti e associazioni.Preoccupati fin da subito sono stati i gruppi ambientalisti che paragonano il pozzo di Cigole con quello di Bordolano, nel Cremonese, con cavità nel sottosuolo che si spingono,

senza confini, anche in territorio bresciano. Inoltre ci si è chiesti, una volta esaurito il metano, quale potesse essere l’impiego futuro di tale pozzo?I sindaci, dopo il via libera del Ministero, nell’agosto di due anni fa, si erano riuniti nel settembre del 2017 per mandare una lettera alla ditta con alcune osservazioni.Tra quelle sollevate nel novembre del 2015, ci sono in primis la constatazione che il pozzo insiste in una zona agricola di pregio e vicina a due parchi naturali. Sogemont spiegato che, per quanto riguarda il controllo antisismico, pur sottolineando di non essere tenuta a realizzarlo in base alla normativa, e precisato che la realizzerà e lo farà prima della messa in opera dell’impianto.Inoltre sarà una rete pubblica collegata con l’Istituto di Geofisica e Geologia, che garantirà il monitoraggio del territorio. In questi mesi i tecnici incaricati dalla ditta hanno realizzato anche alcuni studi sulla natura del sottosuolo.Esclusa l’ipotesi che il pozzo possa poi essere trasformato in un bacino di stoccaggio, perché tecnicamente impossibile

Page 12: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 12 Settembre 2019Pontevico

Abbiamo chiesto ad Alessandra Azzini una sorta di consuntivo di quelli che potremmo sintetizzare i suoi primo cento giorni da sindaco di Pontevico: “E’ un compito parecchio impegnativo – riassume con un gentile sorriso – Lo si sapeva già prima che sarebbe stata così, ma i fatti lo stanno confermando. Nello stesso tempo la nuova squadra si sta assestando sempre più, senza dimenticare che è composta da persone con esperienza e questo è molto importante e sta rendendo tutto più semplice”. Sin dall’inizio del nuovo mandato

amministrativo, in effetti, un obiettivo ben preciso ha subito guidato il cammino: “Proprio grazie all’esperienza che già vantano alcuni componenti della nostra squadra – prosegue il sindaco Azzini – ci siamo prefissati di partire subito a passo spedito. Anche perché il lavoro da fare è tanto e non volevamo certo perdere tempo. Ci siamo ripromessi di portare avanti e di completare il lavoro già realizzato negli ultimi dieci anni dalla Giunta guidata per due mandati dal sindaco Roberto Bozzoni. Abbiamo presentato un programma ben definito, con

obiettivi ben definiti, agli abitanti di Pontevico e adesso siamo decisi a realizzarlo”. Anche a livello più strettamente personale queste prime settimane nel nuovo incarico hanno lasciato sensazioni positive: “Come dicevamo prima, si tratta di un impegno notevole, ma sono ben supportata e questo rende il tutto più semplice. L’impatto è stato subito impegnativo, ma non ha fatto altro che confermare quello che già sapevo. Posso comunque dire che si tratta di una bella esperienza, intensa, che ti impegna in modo

profondo, ma ti permette anche di dare il tuo contributo a tutta la comunità. Penso che proprio questo sia uno degli aspetti più importanti di questa prima fase della nuova Amministrazione. Siamo consapevoli che c’è tanto da fare e vogliamo fare tutto al meglio per il bene di Pontevico e siamo intenzionati a farlo proprio come una squadra, unita e compatta, che sa quello che vuole e come aiutarsi l’un l’altro per raggiungere l’obiettivo prefissato”.

"Esperienza impegnativa, ma vogliamo migliorare"

Prendendo spunto dalla volontà di offrire un controllo sempre maggiore del territorio e di tutelare la sicurezza nel migliore dei modi, ha preso il via una vera e propria opera di riorganizzazione della Polizia Locale di Pontevico. Un’opera che, grazie ad un’apposita convenzione, riguarda l’Unione di Comuni di Pontevico e Robecco d’Oglio e anche Alfianello. Un intervento che procederà in diverse direzioni, affiancando una ristrutturazione del personale, una modernizzazione degli strumenti e dei procedimenti e una rinnovata copertura del territorio. Per quel che riguarda il personale, visto l’imminente

pensionamento di un agente e la necessità di sostituire altre due figure professionali, l’organico guidato dal comandante Nicola Caraffini verrà presto integrato con tre nuovi agenti (uno attraverso apposito bando di concorso e due grazie alla mobilità). Si sta concretizzando, inoltre, un preciso percorso volto ad offrire una significativa evoluzione tecnologica delle procedure e di tutta l’attività della Polizia Locale. In questo senso un nuovo software di gestione diventerà il punto di riferimento di un modo di agire estremamente moderno ed innovativo. Una metodologia che si avvarrà di un sistema di

videosorveglianza sempre più evoluto e ad ampio raggio, in grado di “coprire” i punti di maggiore interesse del territorio (a cominciare dalle scuole). Nello stesso tempo tablet e smartphone diventeranno strumenti efficaci per l’accertamento delle violazioni e verrà istituita una banca dati elettronica dei sinistri stradali. Tutto questo per tutelare al meglio la sicurezza sul territorio, ma anche per svolgere un’opera che possa avere carattere preventivo in merito al compimento di possibili violazioni. Proprio in quest’ultima direzione, del resto, si è spinta recentemente pure una richiesta avanzata da alcuni

gruppi di cittadini pontevichesi che hanno chiesto un controllo adeguato sull’eccessiva velocità che in troppi tengono su diverse strade di frequente passaggio come via S. Rocco, via XX settembre, via Brescia, sulla SP 64 a Chiesuola e sulla 45 bis all’incrocio all’ingresso di Bettegno. Istanze ben precise, alle quali la Polizia Locale di Pontevico è decisa a dare risposte altrettanto chiare e concrete, mettendo a disposizione tutte le sue forze, sia come agenti che come organizzazione, sia per un controllo costante del territorio che per raggiungere il grande obiettivo di realizzare un’opera di prevenzione sempre più efficace.

Polizia locale, più controllo del territorio e prevenzione

Che la nuova Giunta Azzini sia partita a spron battuto è confermato dall’agenda di lavoro che ha caratterizzato questi primi mesi del nuovo mandato amministrativo a Pontevico e dagli obiettivi che già sono stati individuati per i prossimi mesi. In questo senso una citazione spetta ad uno dei primi interventi portati a termine sotto la guida del sindaco Alessandra Azzini come la risistemazione del ponte alle Vincellate: “Abbiamo concluso (e nel minor tempo possibile) – spiega lo stesso primo cittadino pontevichese – un’opera di sicuro rilievo. Innanzitutto perché il ponte si trovava in uno stato di notevole degrado e poi per l’importanza di questa via di comunicazione molto importante per il nostro territorio”. Un’opera di riqualificazione e messa in sicurezza che non è stato il solo risultato di assoluta importanza già raggiunto dalla nuova Amministrazione Comunale, che è riuscita a presentare una significativa opera di rinnovamento

della Polizia Locale con il preciso intento di renderla sempre più efficace e professionale. Elementi che confermano la partenza lanciata della Giunta Azzini, ma che saranno presto affiancati dagli altri progetti già “in cantiere” sui quali si sta riflettendo per i prossimi mesi: “Vogliamo investire nell’adeguamento degli edifici scolastici comunali. C’è già stato un piccolo intervento di adeguamento che ha riguardato alcune aule. Una piccola cosa, a dire il vero rispetto a tutto quello che ci proponiamo, ma che conferma la nostra intenzione di offrire agli studenti di Pontevico edifici scolastici adeguati, sicuri ed accoglienti. Per il resto siamo ben decisi a completare il progetto di utilizzare per l’illuminazione pubblica interamente il led, ma ormai siamo anche pronti a definire il piano per il verde che caratterizzerà il 2.020. Due esempi questi ultimi – termina il sindaco Alessandra Azzini – che testimoniano la nostra attenzione per l’ambiente e la volontà di tutelarlo nel migliore dei modi. Se poi questo

avviene con la possibilità di offrire un risparmio economico per le casse comunali e diversi altri vantaggi è

meglio ancora e conferma che si tratta di una strada che intendiamo percorrere a passo spedito”.

Dal Ponte alle Vincellate al "Piano Verde" per il 2020

Page 13: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Settembre 2019 Pag . 13Pontevico

Il Basket Pontevico non sarà ai nastri di partenza del Campionato maschile di serie D. E’ lo stesso presidente Secondo Marchini a dare la conferma della notizia: “Ci spiace immensamente che le cose siano finite così – è il primo commento del massimo dirigente bassaiolo – ma forzatamente abbiamo dovuto tagliare la serie D maschile. I costi da sopportare erano ormai troppi per Pontevico, ci siamo riusciti per quarant’anni, ma è arrivato il momento di dire basta. Dobbiamo fare i conti esatti e mantenere i piedi per terra, la scelta andava fatta, andare sarebbe stato troppo oneroso. Quest’anno, in effetti, avevamo un solo giocatore di Pontevico. Il nostro paese ha lanciato diversi giocatori, ma ora sono tutti in serie C, nelle diverse fasce. Se fossero rientrati, avremmo anche potuto sostenere i costi, ma pensare di partire con una squadra composta da giocatori provenienti tutti da fuori richiedevano costi per noi insostenibili. In un periodo come questo, nel quale è sempre più difficile trattare con gli sponsor

e trovare risorse, non è proprio il caso di indebitarsi e correre il rischio di rovinare la società e tutto quello che le sta intorno”. Salutato pur controvoglia il maschile, la nuova stagione per Pontevico sarà indirizzata verso il femminile: “Non è stato, a dire il vero, un addio completo al basket maschile – precisa il presidente Marchini – a livello maschile non avremo più la prima squadra, ma saremo presenti in tutte le categorie del settore giovanile e continueremo in questo modo un’attività importante. Certo, il fiore all’occhiello sarà la squadra che parteciperà al Campionato femminile di serie B. Noi, del resto, siamo partiti come pallacanestro femminile e in questa stagione le ragazze della serie B saranno la formazione principale”. Una compagine destinata a diventare una autentica vetrina per il Basket Pontevico: “Il torneo è sempre difficile e riuscire a confermare sul campo le previsioni è altrettanto impegnativo. Nello stesso tempo, però, possiamo dire di avere allestito una signora squadra. Non è

nemmeno il caso di dire adesso dove potrà arrivare, ma senza dubbio sarà competitiva. Al gruppo che già lo scorso anno ha fatto molto bene si sono aggiunte alcune giocatrici che possono farci fare un ulteriore salto di qualità. Ci sono speranze importanti. In questo momento non è giusto sbilanciarsi, ma questo gruppo può raggiungere i play off. Alla A2 non vogliamo nemmeno pensare. Per tutto quello che dicevamo prima è fuori dalla nostra portata, ma, oltre a mettere in cassaforte una salvezza sicura, possiamo guardare in alto. Abbiamo inserito nel roster della passata stagione il play Colico e il pivot Aschedamini, oltre al ritorno di un’altra pedina importante come

Tiziana Vida. Aggiunte importanti che vanno a comporre una squadra di sicura caratura insieme alle ragazze che sono rimaste con noi (Racchetti, Maffezzoni, Facchini, Fontana, Rossi, Landi, Cobre, Sbarra, Paselli e Legati). Toccherà a loro e al lavoro che faranno insieme a coach Doldi (al primo anno a Pontevico dopo aver fatto la scorsa stagione il secondo in A2 a Crema) e al suo secondo Curti il compito di confermare sul campo di gioco che la squadra femminile è il fiore all’occhiello di una realtà che, pur rimanendo sempre attenta a fare il passo secondo la gamba, vuole continuare ad essere protagonista di questo sport come il Basket Pontevico”.

Il basket Pontevico saluta la D maschile e si concentra sulla B femminile

Dopo due anni tanto intensi quanto positivi vissuti insieme, le strade di Mario Boninsegna e del Pontevico Basket si sono divise. Il tecnico che ha guidato la formazione femminile prima alla promozione in serie B e poi ad una tranquilla salvezza inizierà un’esperienza tutta nuova a Crema, entrando a far parte di una compagine che milita in A2 e vuole salire ancora: “Mi è capitata un’opportunità importante di crescita a livello professionale – spiega l’ormai ex allenatore pontevichese – Certo, mi attende un compito impegnativo, ma passare ad una società di serie A era un’occasione da non perdere.

Una società che, oltretutto, vuole continuare a crescere e anche questo rappresenta un’esperienza molto stimolante”. Il capitolo in terra pontevichese si è dunque chiuso, ma coach Boninsegna ricorda con piacere il lavoro svolto nella bassa bresciana: “Non proseguirà più il rapporto con il Pontevico Basket. Questo non perché ci siano stati problemi o divergenze, ma più semplicemente perché abbiamo scelto di percorrere due strade diverse. Una decisione che non toglie nulla ai due anni molto belli vissuti insieme. Prima la vittoria in Campionato che ci ha concesso di salire in B e poi la

conquista della salvezza con un mese di anticipo. Tante belle soddisfazioni e la gioia di aver potuto allenare un gruppo di ragazze davvero unito e sempre pronto a lavorare con impegno e disponibilità. Davvero una bella esperienza sul campo e a livello personale che ricorderò sempre volentieri e che spero di poter ripetere in quest’avventura tutta nuova che ha deciso di iniziare a Crema”. Nella società cremasca, in effetti, Boninsegna avrà un obiettivo in particolare da perseguire: “Mi occuperò innanzitutto di giovani. Avrò un occhio di riguardo per il vivaio e poi sarò chiamato ad

occuparmi di un gruppo più che interessante come quello delle Under 18. Ragazze davvero promettenti, che non a caso si trovano sulla soglia di una prima squadra che negli ultimi due anni ha vinto la Coppa Italia di A2 e che guarda avanti con il fermo proposito di coronare il sogno di raggiungere la A1”. Un “meccanismo” di rilievo e di sicura professionalità al quale adesso è pronto ad offrire il suo apporto anche un valido conoscitore di pallacanestro come Mario Boninsegna.

Boninsegna si sposta a Crema dopo due anni vincenti

Il settore giovanile, per tradizione ormai consolidata, rappresenta al tempo stesso un punto di riferimento e un fiore all’occhiello della Pontevichese. Una situazione che accompagna anche la partenza della nuova stagione, che vedrà la società guidata dal presidente Mauro Ricca presente praticamente in tutte le categorie. Numeri di sicuro rilievo, che partono da una “corposa” Scuola calcio e poi salgono attraverso Pulcini, Esordienti e Giovanissimi, comprendendo poi anche la Juniores

che costituisce, soprattutto in chiave futura, un valido serbatoio per la prima squadra. L’unica casella che quest’anno è destinata a rimanere vuota è quella degli Allievi. Visto il gruppo piuttosto ristretto, il sodalizio blùavana ha pensato di mandare in prestito per quest’anno i suoi ragazzi, così da evitare di fare i conti strada facendo con seri problemi ed avere, magari, un numero insufficiente di giocatori per completare il Campionato. Sul versante opposto si pongono invece i Pulcini, che hanno

coinvolto tanti bambini da poter schierare due formazioni. Il tutto per un discorso, quello affidato alle cure del responsabile Amos Annoni, che si basa su un piccolo, grande segreto. La Pontevichese, infatti, sta lavorando bene con il suo vivaio e sta puntando con convinzione sulla qualità, grazie anche ad allenatori e istruttori (compreso l’esperto Carlo Golia che decida le sue conoscenze in modo speciale ai più piccoli) dalle indubbie capacità (e non solo tecniche). E’ su questa fertile base che poggia il

progetto del settore giovanile della Pontevichese, un programma che sta procedendo a passo spedito in una duplice direzione. Da una parte, infatti, ci sono i numerosi tesserati che rendono importante questa attività, mentre dall’altra ci sono le doti che calcistiche che possono accompagnare questi ragazzi sino al balzo in prima squadra, così da rendere il calcio a Pontevico una realtà nella quale l’intera comunità si può riconoscere sempre più.

I numeri premiano la qualità della giovanile

Page 14: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 14 Settembre 2019

1 DOMENICAS. EGIDIOLa gatìnä frisùsä la ga fat i micì orb.La gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi.

2 LUNEDÌS. ELPIDIOChi lès sa tant, chi osèrvä amó dè piö.Chi legge sa tanto, chi osserva ancor di più.

3 MARTEDÌS. GREGORIO MAGNO

Val mìgä córér, val rià a ùrä.Non vale correre, vale arrivare in tempo.

4 MERCOLEDÌS. ROSALIA

Fa andà ‘n treèrs èl mangià.Fare andare di traverso il pasto.

5 GIOVEDÌS. LORENZO GIUSTINIANINìgolä rósä o chè ‘l piöf o chè ‘l bófä.Nuvola rossa o piove o sbuffa perché vuol piovere.

6 VENERDÌS. UMBERTOÈl spusàs l’è ‘l paradìs dei poarècc.Il matrimonio è il paradiso dei poveri.

7 SABATOS. REGINASetèmber, sitimbrì, preparä le tine per ‘l vì.Settembre, settembrino, prepara i tini per il vino.

8 DOMENICANATIVITA’ BEATA VERGINE MARIAVal piö ìghen che saìghen.Vale di più averne che saperne.

9 LUNEDÌS. SERGIO PAPAA üsà i s-cecc gulùs, se i üsä lader.Abituare i figli golosi, li si abitua ladri.

10 MARTEDÌS. NICOLA DA TOLENTINONó ghè laùr che sa vendicä piö del tèmp.Non c’è nulla che si vendica più del tempo.

11 MERCOLEDÌS. EMILIANOSè sta piö amìs a stas ‘n pó lontà.Si resta più amici a starsene un po’ lontani.

12 GIOVEDÌSS. NOME DI MARIAAndà förä dè stròpä.Uscire dai gangheri.

13 VENERDÌS. GIOVANNI GRISOSTOMOAsèn dè natürä chi nó conoss la sò scritürä.Asino di natura chi non conosce la propria scrittura.

14 SABATOESALTAZIONE SANTA CROCEPadrù comandä, caàl tròtä.Padrone comanda, cavallo trotta.

15 DOMENICABEATA VERGINE ADDOLORATALa fómnä pensàdä quant chè ‘l piöf la fa bögadä.La donna giudiziosa quando piove fa il bucato.

16 LUNEDÌSS. CORNELIO E CIPRIANOChi töl moér fa bé, chi nó la töl fa mèi.Chi prende moglie fa bene, chi non la prende fa meglio.

17 MARTEDÌS. ROBERTO BELLARMINOChi gha moér gha pènser.Chi ha moglie ha grattacapi.

18 MERCOLEDÌSS. SOFIA E IRENEI vilànc jè töcc compagn, nómä bósie e nómä engàgn.I villani sono tutti uguali, solo bugie e solo inganni.

CALENDARIO BRESCIANO: SETTEMBRE

Rubriche

19 GIOVEDÌS. GENNARO

Sé dal föc vé zó ‘n stisù, ta ghét ‘n viàs argót dè bu.Se dal fuoco esce un tizzone, hai in viaggio notizie buone.

20 VENERDÌS. EUSTACHIOL’è miä farina dè fa òstie.Non è farina per fare ostie (è un cattivo elemento).

21 SABATOS. MATTEOCiapà ‘n gàmber.Prendere un granchio (sbagliarsi).

22 DOMENICAS. MAURIZIOOntà i làer.Ungere le labbra (corrompere qualcuno).

23 LUNEDÌS. PIO DA PIETRALCINACiapà ‘l cortèl per ‘l manech.Prendere il coltello per il manico (imporre la propria volontà).

24 MARTEDÌS. PACIFICOChi manté migä i ca, i manté i ladèr.Chi non mantiene i cani, mantiene i ladri.

25 MERCOLEDÌS. AURELIAChi parlä tròp spèss straparlä.Chi parla troppo spesso straparla.

26 GIOVEDÌSS. COSMA E DAMIANOAl scür töté le fomne j-è istesse.Al buio tutte le donne sono uguali.

27 VENERDÌS. VINCENZO DE’ PAOLIChèl che raségä miä ‘l fa miä le ass.Chi non sega non fa le assi.

28 SABATOS. VENCESLAOCatìä laandérä tróa mai la buna preda.Cattiva lavandaia non trova mai la pietra adatta.

29 DOMENICASS. ARCANGELI MICHELE, GABRIELE, RAFFAELEEn dè n’urä nàs ‘l fóns.In un’ora nasce il fungo.

30 LUNEDÌS. GIROLAMO

Piantà la nus granda e ‘l fìc picinì.Piantare la noce grande e il fico piccolo.

Page 15: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Settembre 2019 Pag . 15Rubriche

"La dieta secondo le intolleranze alimentari" della dottoressa Subacchi

Nutrizionista Biologo Albo Sez. A n° 061604 Diete personalizzate per: INTOLLERANZE & ALLERGIE ALIMENTARI; CELIACHIA – LATTOSIO – NICKEL-SPORTIVI, BAMBINI, GRAVIDANZA Master in

NUTRIZIONE&SPORT, DIETA VEGETARIANA, IMMUNOLOGIALa Dott.a Subacchi riceve a: CREMONA: POLIAMBULATORIO MEDICENTER, VIA GIUSEPPINA N° 21 CEL. 3664759134 CREMA: VIA CASTELLO N° 12 - CEL.3664759134

BRESCIA: POLIAMBULATORIO SANT'ANGELA, VIA ALLEGRI N° 47 CEL. 3664759134 MANERBIO: POLIAMBULATORIO MINERVIUM, VIA VERDI N° 64 TEL. 030/9937552

Buongiorno Dottoressa, sono appe-na rientrata dalle vacanze estive e la bilancia mi segna 2 kg in più. Che posso fare? Grazie Sara

Buongior-no Sara e ben tornata. Normale per la maggior parte di noi durante le vacanze esti-

ve aumentare qualche chiletto. In ferie siamo rilassati, le giornate sono lunghe e le cene e gli aperitivi non mancano. Poi quando rientriamo al lavoro ecco…. sa-liamo sulla bilancia e ci accorgiamo di aver esagerato un po’!

Niente panico, Le indico 3 regole d’oro per ritornare in perfetta forma:

1) eliminare alcol e super alcolici per qualche settimana. Queste sostanze ap-

pesantiscono il fegato, organo drenante, e sono molto ricche di zuccheri. Bastano pochi giorni per disintossicarsi ed elimi-nare quel fastidioso gonfiore.

2) evitare i cibi raffinati come pasta, pizza, pane. I carboidrati non vanno eliminati dalla dieta ma si privilegiamo i cibi integrali, i cereali antichi come farro, orzo o monococco, ci saziano mag-giormente con le loro fibre ed aiutano a disintossicare l’organismo dagli abusi

estivi.

3) ricordare camminare e di rimanere attivi. Solo con la giusta dieta ed il movimento adatto perderete velocemente quei fastidiosi chili in eccesso.

LUCCIO IN SALSA(LOMBARDIA)

Il luccio è un predatore al vertice della catena alimentare delle acque dolci italiane (o meglio lo è stato fintantoché nello stesso habitat non è stato immesso dissennatamente il famigerato pesce siluro).Corpo allungato, bocca impressionante per ampiezza e dentatura, pelle verdastra maculata, il luccio abita le acque ricche di vegetazione di grandi fiumi e laghi; può raggiungere un metro e mezzo di lunghezza e oltre trenta chilogrammi di peso.Ha carni bianche apprezzate fin dall’antichità, come risulta dagli antichi ricettari d’area padana. Nel Cinquecento Cristoforo da Messisbugo, cuoco della corte estense di Ferrara, segnala una raffinata “gelatina bianca di luccio” da banchetto, ma menziona anche il “luccio in gratella” come preparazione di largo seguito popolare.Nel Seicento Bartolomeo Stefani, cuoco dei Gonzaga a Mantova, consiglia di preparare i lucci “nello spiedo lardati con angiove, serviti con

salsa di capparini, code di gambari, zuccaro e aceto rosato”.La citazione delle acciughe salate (“angiove”) introduce all’odierna ricetta del luccio “in salsa”, che secondo alcuni storici sarebbe erede delle intense salse di pesce, come il “garum” dei Romani, così popolari nella cucina antica.

Ingredienti: 1 luccio da 1 kg, 8 acciughe, capperi, 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, aglio, prezzemolo, aceto di vino bianco e olio d’oliva.

Procedimento: il luccio va cotto in un court-bouillon aromatizzato con l’aceto e gli ortaggi aromatici. Dopo una decina di minuti di ebollizione spegnere la fiamma e lasciare raffreddare il pesce nel suo brodo. Nel frattempo si prepari una salsa sciogliendo nell’olio caldo le acciughe salate; aggiungere una manciata di capperi dissalati e tritati, l’aglio e il prezzemolo tritati. Sfilettare il pesce e guarnirlo con la salsa. Servire con polenta fresca.

Cucina da tutta ItaliaPOLENTA E MISSOLTINI

(LOMBARDIA)

L’agone è pesce d’acqua dolce della stessa famiglia dell’aringa e come questa ha corpo affusolato e stretto, con colorazione argentea; è presente nei maggiori laghi prealpini, dove vive in profondità nutrendosi di piccoli crostacei. Le carni, bianche e delicate, sono indicate per preparazioni alla griglia o in tegame (al vino, burro e salvia, impanate), ma non è tutto, perché l’agone è oggetto di una particolare lavorazione che sul lago di Como lo riconsegna ai cuochi sotto il nome di “missoltino”. I pesci, dopo una salagione preliminare, vengono appesi ad appositi telai passando uno spago per l’apertura branchiale; dopo qualche giorno di esposizione al sole, li si stratifica a raggiera in barattoli di latta, alternandoli a foglie d’alloro; da ultimo, si procede alla pressatura in modo di favorire il drenaggio dell’umore oleoso delle carni. Così si conservano da una stagione all’altra, disponibili a una rapida rigenerazione sulla griglia o in tegame.Curiosa è la genesi del nome: la più probabile si riferisce alla botticella in legna che in origine si usava per conservarli, la “missolta” (dall’arcaico “misàlta”, messo sotto sale) ma in loco si favoleggia anche di una dama inglese, “miss Olten” in villeggiatura a Bellagio, che avrebbe suggerito ai pescatori locali di conservare gli agoni come le aringhe del Mare del Nord.

Ingredienti: 8 missoltini (agoni), prezzemolo, olio d’oliva, aceto di vino rosso e polenta a fette.

Procedimento: i missoltini hanno l’aspetto di piccole salacche che, private della pelle, rivelano una polpa

rossastra, compatta e molto saporita. Il pesce deve prima rinvenire sulla brace, a calore moderato, e quindi va bagnato con una mistura d’olio d’oliva, aceto e prezzemolo tritato. Tradizionale accompagnamento, fette di polenta abbrustolita.

BISCOTTINI DELLE MONACHE(BRESCIA)

Ingredienti: 20 uova freschissime, 100 g di zucchero in polvere e 650 g di farina bianca 00.

Procedimento: mettete le uova in una terrina adatta con lo zucchero e sbattete continuamente per almeno mezz’ora con una frusta. Mettete la farina in una teglia bassa e inseritela nel forno caldo per pochi minuti perché diventi friabile ma senza colorire. Passatela al setaccio e aggiungetela alle uova. Mescolate molto bene e versate il composto negli stampini da biscotti unti con olio di mandorle. Cuoceteli in forno caldo a 180 °C finché saranno leggermente dorati e conservateli una volta freddi in scatole di latta.

Page 16: RIENTRO A SCUOLA - La Pianura · RIENTRO A SCUOLA. Pag . 2 Territorio Settembre 2019 PROSEGUE ... per lunghi anni, poteva governare da sola, ma ha sempre preferito allargare la maggioranza

Pag . 16 Settembre 2019

Ingredienti per la torta (per 6-8 persone): 250 g di farina + il necessario per la tortiera e la spianatoia, 50 g di mandorle macinate, 1 pizzico di sale, 125 g di burro ammorbidito + il necessario per la tortiera, 5 cl di acqua e 1 tuorlo per dorare la pasta.

Ingredienti per la guarnizione:40 g di maizena, 25 cl di succo d’arancia, il succo di 1 limone, 60 g di zucchero, 20 cl di acqua, 2 tuorli, 1 cucchiaio di curaçao, 6 pesche gialle e 25 g di mandorle a filetti.

Preparazione:Disponete sulla spianatoia la farina, le mandorle, il sale e il burro a pezzetti, poi amalgamate gli ingredienti, sfregandoli tra le mani finché avranno una consistenza sabbiosa.Unite l’acqua e impastate; quando la pasta sarà compatta, stendetela e rimpastatela diverse volte. Infine, formate una palla e fatela riposare al fresco per 1 ora.Infarinate la spianatoia, stendete l’impasto con il mattarello e foderate una tortiera imburrata e infarinata. Dopo aver bucherellato la pasta sul fondo con una forchetta,

spennellatene il bordo con il tuorlo battuto insieme a un po’ d’acqua. Coprite la pasta con un foglio d’alluminio e con uno strato di fagioli secchi e cuocetela per 15-20 minuti in forno preriscaldato a 230 °C.

Nel frattempo, versate la maizena in una casseruola, stemperatela in poca acqua fredda, unite il succo d’arancia e di limone e il resto dei 20 cl di acqua.Portate il composto a ebollizione mescolando e lasciatelo bollire per pochi secondi.Fuori del fuoco unite i tuorli, uno alla volta, mescolando con energia. Profumate la crema con il curaçao poi fatela raffreddare del tutto, mescolandola ogni tanto perché, in superficie, non si formi una pellicola.Stendete la crema sulla crostata, che avrete tolto dal forno e liberato dal foglio d’alluminio e dai fagioli.Sbucciate e snocciolate le pesche, tagliate a spicchi, che disporrete a raggiera sulla crema. Infine, cospargete la torta con le mandorle a filetti.

Consigli: sfruttate i ritagli di pasta per sagomare dei motivi ornamentali; infornateli a circa metà cottura della crostata e usateli per decorarla prima di servire in tavola.

RubricheCROSTATA DI PESCHE GIALLE