282
275-277 Editorialis Riccardo FERRI STUDIA I - Fondazione epistemologica 279-299 Ripensare l’unità di Dio nella luce della rivelazione. Un percorso metodologico Piero CODA II - Modelli di pensiero 301-326 Unità e relazione: la schesis nella dottrina trinitaria di Gregorio di Nissa Giulio MASPERO 327-346 Unità e Trinità in Dio secondo Agostino d’Ippona Pierluigi SGUAZZARDO 347-366 Unité et Trinité en Dieu chez saint Thomas d’Aquin Gilles EMERY 367-396 Theologia crucis et doctrine trinitaire. Lecture critique de la vollendete Religion de G.W.F. Hegel dans le contexte de la théologie contemporaine de la croix Vincent HOLZER VOL. 11 - PONTIFICIA ACADEMIA THEOLOGICA - 2012/2 PATH «Pisteuomen eis hena Theon» Ripensare l’Unità di Dio alla luce della rivelazione trinitaria PATH 2-2012.indd 273 22/11/12 15.30

Ripensare l'Unità di Dio alla luce della rivelazione trinitaria

Embed Size (px)

Citation preview

  • 275-277 Editorialis RiccardoFerri

    Studia

    I - Fondazione epistemologica

    279-299 RipensarelunitdiDionellalucedellarivelazione. Unpercorsometodologico PieroCoda

    II - Modelli di pensiero

    301-326 Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitaria diGregoriodiNissa GiulioMaspero

    327-346 UniteTrinitinDiosecondoAgostinodIppona Pierluigisguazzardo

    347-366 UnitetTrinitenDieuchezsaintThomasdAquin GilleseMery

    367-396 Theologiacrucisetdoctrinetrinitaire.LecturecritiquedelavollendeteReligiondeG.W.F.Hegeldanslecontextedelathologiecontemporainedelacroix

    VincentHolzer

    VOL. 11 - PONTIFICIA ACADEMIA THEOLOGICA - 2012/2

    PATH

    Pisteuomen eis hena Theon Ripensare lUnit di Dio

    alla luce della rivelazione trinitaria

    PATH 2-2012.indd 273 22/11/12 15.30

  • III - Orientamenti e prospettive attuali

    397-416 IlDeDeoUnoeilDeDeoTrinooggi GiuseppeMarcosalvati

    417-438 Ilparadigmadellasyn-taxis.Lariscopertadiunconcettochiaveperlateologiatrinitaria

    JeanPaullieggi

    439-464 UnitdiDio:quaestioprincepsdellontologiatrinitaria

    Lubomirak

    465-474 Lettura critica della categoria di communio nella teologia trinitariacontemporanea

    RiccardoFerri

    475-498 LaliberamonarchiadelPadreelesueambiguita.ConsiderazionisulladottrinatrinitariadiIoannisZizioulas

    Basiliopetr

    499-519 UniteTrinitneldialogointerreligioso

    AlbertoCozzi

    521-537 UniteTrinitneisuoiriflessiecclesiologici

    GiacomoCanobbio

    539-542 Vita academiae

    543-545 academicorum opera anno mmXi edita

    recenSioneS

    547-549 Matteo zoppi,Laveritsulluomo.LantropologiadiAnselmodAosta=Teologia62,CittNuova,Roma2009,264pp.(ISBN9788831133678)(Robertonardin)

    551-553 indeX totiuS VoluminiS 11 (2012)

    PATH 2-2012.indd 274 22/11/12 15.30

  • EDITORIALIS

    Path 11 (2012) 275-277

    Il primo articolo del simbolo niceno-costantinopolitano comincia(come ripreso nel titolo del presente fascicolo) con laffermazione: NoicrediamoinunsoloDio.Laprofessionedifedemonoteisticacaratterizzailcredocristiano,incomunioneconlebraismoelislamismo,manellostes-sotemposidischiude,grazieallarivelazionecheDiohafattodisestessoinCristo,aunulterioritindeducibilealdifuoriditalerivelazione:DiounoedessendounoPadre,FiglioeSpiritoSanto.

    Lariflessioneteologicahacercatodillustrareilsensoditaleasserzionemostrando, attraverso lopera della ragione illuminata dalla fede, lUnitdella Trinit e la Trinit dellUnit. tuttavia possibile rintracciare nellastoria della teologia una pluralit di approcci nellaffrontare la questione.MoltideiPadridellaChiesaedeiDottorimedievali,sullabasedeipresup-postidellametafisicaclassica,comincianolalorooperadielaborazionete-ologicapartendopreferenzialmentedallUnit(odellessenzadivinaodellapersonadelPadre)perpoigiungereallaTrinitdiDio.Iteologicontempo-ranei,sullascortadeirinnovatistudibibliciegrazieallapifortecoscienzadella centralit della storia della salvezza e in particolare delleventopasquale per indagare lidentit pi intima di Dio, hanno dato maggiorerilevanza alla distinzione delle persone per poi, da qui, trovare rinnovatecategorieperesprimerelUnitadivina.

    Parecchi studi hanno recentemente messo in evidenza tale percorso:basti pensare alle opere di bilancio della teologia del XX secolo (cf.g. Canobbio - p. Coda [edd.], La teologia del XX secolo. Un bilancio,Citt Nuova, Roma 2003) e, in special modo, ai due volumi curati da e. durand - v. Holzer, Les sources du renouveau de la thologie trinitaireau XXe sicle, Cerf, Paris 2008 e Les ralisations du renouveau trinitaireauXXesicle,Cerf,Paris2010,nonchallesezionisulDeDeoTrinoeDe

    PATH 2-2012.indd 275 22/11/12 15.30

  • Editorialis276

    DeoUnonelrecentissimovolumecuratodan. bauquet - X. darodes de peyriague - p. gilbert,Nousavonsvusagloire.Pourunephnomnolo-gieduCredo,Lessius,Bruxelles2012.

    Il presente fascicolo non intende riproporre un bilancio del genere,quanto affrontare speculativamente una questione ben precisa e di parti-colareattualitneglistuditrinitari:dopochelateologiadelNovecentohasottolineato la distinzione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, comunicatacinelleconomiadella salvezza, comepossibile ri-pensare lanostra fede inunsoloDio?LUnitdivinaundatosemplicementepresuppostoalladi-stinzionedellepersoneecherimane,inqualchemodo,immutatorispettoallarivelazionetrinitaria,oppurepropriotalerivelazionespingeversounari-formulazione delle categorie utilizzate per esprimere la stessa Unit diDio?

    Nel tentativo di dare un contributo alla riflessione su tale questione,abbiamopensatodiarticolareilcamminointretappe:

    In primo luogo offrire una fondazione epistemologica alloggetto delnostrostudio;p. CodaaffrontailtemadellUnitdiDionelletretappeche caratterizzano il progresso del suo approfondimento: lesperienzareligiosa e la filosofia greca, la rivelazione veterotestamentaria e quellaneotestamentaria(conlasuasuccessivainterpretazioneteologica).

    In secondo luogo, abbiamo proposto alcuni modelli, cio alcune fi-guresignificativediteologiche,nelcorsodellastoria,hannodatounoriginale sviluppo al tema in esame, grazie a intuizioni che (sebbenenon sempre esplorate fino in fondo) hanno dischiuso in ogni casonuove prospettive al pensiero: tra le molte possibili, abbiamo sceltoGregoriodiNissa(g. Maspero),AgostinodIppona(p. sguazzardo),TommasodAquino(g. eMery)eG.W.F.Hegel(v. Holzer).

    Infine,come terzoeultimomomento,abbiamocercatodi focalizzarealcuniorientamentieprospettiveattuali,chepermettonodiaccostar-ci direttamente ad alcune proposte volte a ripensare lUnit divinaalla luce della rivelazione trinitaria. Da una lettura in chiave proble-matica dei due trattati De Deo Uno e De Deo Trino (g.M. salvati),al concetto di syn-taxis, rielaborazione del tema della sinergia di A.Ganoczy(J.p. lieggi),daglisviluppipirecentidellontologiatrinitaria(l. ak), alla categoria di communio, come espressione sinteticadellunitdiDio(r. Ferri),perconcluderecontreinterventialivellocontestuale: Trinit e Unit di Dio nella teologia ortodossa contem-

    PATH 2-2012.indd 276 22/11/12 15.30

  • Editorialis 277

    poranea (b. petr), nel dialogo inter-religioso (a. Cozzi) e nei suoiriflessiecclesiologici(g. Canobbio).

    Questi ultimi articoli aprono lorizzonte a ulteriori approfondimenti,qualiirisvoltiantropologici,sociali,eticidiunariconsiderazionedellunitdiDioallalucedellarivelazionetrinitaria.Unaspettocheandrebbeconsi-deratocostituitodallinguaggioedallesperienzaliturgica.Itestiracchiusinei libri liturgici, a cominciaredalMissale, sonoespressionedella fede inDioUnoeTrino.Etaleespressioneformulataconunapluralitdiformechenel loro insiemericonduconolattenzioneaquellacirculatiochesin-tetizzatanellaPatre,perChristum, inSpiritu,adPatrem.Unasimileconsi-derazione,mentrerinviaatuttoillavorodiapprofondimentochelascienzateologicadeve svolgere,permettedi cogliere lagrandeevitale sintesi cheil linguaggio cultualepu assicurare, in vista diquella divinizzazionedelcredentecuicontribuisconoconmodalitdiversificatesia laricercateolo-gicachelesperienzacultuale(cf.Optatamtotius16etuttocichestatoformulatonelprecedentenumerodiPathdiquestanno).

    Nellaugurarci che tali aspetti possano costituire loggetto di futurericerche, allinterno della Pontificia Accademia di Teologia e altrove, of-friamoilcontributodelpresentefascicolocomeprimospuntodiriflessionealliniziodellannodellafede(2012-2013),indettodapapaBenedettoXVI,ilquale,alliniziodellaLetteraApostolicaPortafidei,affermaesplicitamen-te:ProfessarelafedenellaTrinitPadre,FiglioeSpiritoSantoequiva-leacredereinunsoloDiocheAmore(1Gv4,8)(n.1).

    riCCardo Ferri

    PATH 2-2012.indd 277 22/11/12 15.30

  • It iner aria

    LIBRERIA EDITRICE VATICANA

    Pontificia Academia Theologica

    LIBRERIA EDITRICE VATICANAt 32,00

    ERIK PETERSON

    LA PRESENZA TEOLOGICADI UN OUTSIDER

    GIANCARLO CARONELLO

    Pontificia Academia TheologicaI t i n e r a r i a 7

    7

    PATH 2-2012.indd 278 22/11/12 15.30

  • RIpEnSARE LunIT DI DIO nELLA LucE DELLA RIvELAzIOnE.

    un pERcORSO METODOLOgIcO

    piero Coda

    Path 11 (2012) 279-299

    1. Lintelligenza progressiva dellunit di/in Dio

    La teologia trinitaria il realisticoe straordinarioeppure fragilissi-mo,perchpursempreumanoeindefinitivasoloprolettico,indesideranteattesa della visio beatifica cantus firmus dellormai bimillenaria storiadellintelligenzacredentedellarivelazionediDioinCristoGes.Guadagnimemorabili,edeltuttoimperdibili,essaviaviahaacquisitoetramandatonel corsodei secolipenetrandocon sicurezza eorganizzandocon sapien-za, in virt dellassistenza della grazia dello Spirito Santo accolta e fattafruttificaredallo slanciodellamoreedallaudaciadelleserciziodella ratiofideillustrataedellafidesdonisillustrata,ildepositumdicuiviveesinutrelacoscienzacredente.Conripercussionieconseguenzedifficilmentevalu-tabili sulla configurazione concreta in teoria e in pratica dellidentitantropologica nel suo storico prender forma a livello personale e sociale.Inpregnantesintesi,laGaudiumetspesrimarca,inproposito,cheGesilCristorivelandoilmisterodelPadreedelsuoamorerivelaanchepiena-menteluomoalluomoeglifanotalasuaaltissimavocazione(n.22).

    Diquantolumanacoscienzapenetra,nella lucedellacontemplazionedella fede,nellabissodi lucedelDioviventee santocheanoipergraziasrivelato,ditantosidischiudeefiorisceildestinodivitaesantitdichi stato creato e ricreato, in Cristo Ges, a immagine e somiglianza di

    PATH 2-2012.indd 279 22/11/12 15.30

  • PieroCoda280

    Dio.Questalineadiluceedisperanzacheabitaespingeinnanzilastoriadellumanitedelcosmotrova lasuachiavedivoltanellapartecipazione,per grazia, allesser-uno di Dio stesso, come attesta la preghiera di Ges:Come tu, Padre, sei in me, e io in te, anchessi siano uno in noi perchil mondo creda che tu mi hai mandato(Gv 17,21). Lesser-uno di Dio inquanto Dio, dunque, la dimora in cui si realizza il desiderio di verite di felicit gaudium de veritate delluomo e, proprio per questo, lapenetrazione vitale e intellettuale del suo Mistero, che tale resta, e cioMistero infinitamente per s trascendente lumana intelligenza e libert,nontuttaviacondannataapermanereadesseineluttabilmenteestraneaoirraggiungibile.Tuttaltro.Bastiappenaricordare,comeappuntoattesta lapreghieradiGesalPadredispiegatanella sua intenzionalitedefficaciadalleventotutto interodellasuamissione,che lesser-unodiDio,delDiocheagape (cf.1Gv4,8.16), lorigine, la formae lametaagognatadellavocazionedellessereumano.

    Non pertanto sorprendente il fatto che nella storia della mistica edella teologia cristianaquesto tema il temadellunitdiDio sia statosempre al centrodelquaerereveritatemet beatitudinem inChristo.Come,delresto,questostessotemastatoalcuore,ealvertice,dellegrandiricer-chedisapienzaditutteleantichecivilt.MalarivelazionediDioinCristoimmetteinquestauniversalericerca,coscompiendolaseppureconunavi-ratadecisivaindirezionedeltuttoimprevista,unformidabileedeccedentedato di novit: lunit di Dio, del Dio unico e vero, per s attraversatadallaTrinit(diPadre,FiglioeSpiritoSanto)chesifadimoraaccogliente,pergrazia,dellamolteplicitdellacreazione,unaTrinitche,essendodi/inDio,nonperciestraneaoaddiritturaestrinsecaallesser-unodiDioma, essendone ontologicamente interiore, ne linesauribile esplicazione,vitaebellezza.Perguardareconocchioilpipossibilepuroepenetrante,infedeltallarivelazione,aquestoMistero,puesserutile inquestasededistinguere, informaeuristica,mapoggiandolariflessionesuidocumentiprovatidella storiadella salvezza, tre tappe fondamentalinellintelligenzaprogressiva dellunit di Dio: la prima descrivente il cammino dellespe-rienza religiosa e poi della filosofia greca prima della rivelazione; lasecondacoincidenteconlarivelazioneattestatadallAnticoTestamento; laterza,infine,descrittadallarivelazionedieinGesCristoinquantoatte-statadalNuovoTestamento.

    PATH 2-2012.indd 280 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 281

    Apartirediqui,etenendoconto,nellalucerisolutivadellarivelazionecristica,delleprimeduetappe,sisviluppa lintelligenzacredentenormataneledaldogmadellaChiesa, laquale,asuavolta,puagevolmenteesservistacomeesprimentesi induedirezioniocondueintenzionalitcomple-mentari,semprepresentietuttaviadistintamenteaccentuateasecondadelprocederedei tempi lungo iquali loSpiritoParaclitoguida idiscepolidiGesverso/dentro laverit tutta intera (cf.Gv16,13): laprimavolta aesprimere, in coerenza con la rivelazione, la reale e definitiva distinzionepersonalediPadre,FiglioeSpiritoSantosenzaconcicontraddirelunitdellesserediDioinquantoDio;lasecondavoltaapensaretaleunitpreci-samenteinriferimentoallaTrinitcosaffermata.Semplificandoalquantolecosemasoloalfinedipropiziarelarduoedelicatoimpegnodellintel-ligenzadellafedepotremmodirechelaprimadirezioneointenzionalit(quellasenzaltropi immediatamenteapprezzabileal finediunacorrettarecezioneeintelligenzadellarivelazionediDioinCristo)sirivolgeapen-sare la Trinit a partire dal dato inoppugnabile (per la ragione e per larivelazione)dellesser-unodiDio,mentrelaseconda(allaprimasuccessiva,maanchessasenzaltroinsiemeadessaimprescindibile)sirivolgeapensarelunitdiDiounavoltaaffermataneconsicurezzalasuaTrinit.Dunque,secospossiamodire, lunitdiDioprima(invia inventionis)dellasuaTrinit, ma al tempo stesso anche dopo (sempre in via inventionis) diessa.Inmodotaledapoterlepensare(epercepireefruire,nellavitadellafede, della carit e della speranza), in desiderante e paziente attesa dellavisio facies ad faciem, rigorosamente e nella loro inesausta fecondit lunainsiemeconlaltra.

    In questa prospettiva, penso sia giustificato il titolo che stato as-segnato alla presente riflessione: Ripensare lunit di Dio nella luce dellarivelazione. Nella sua formulazione come io almeno la leggo e la inten-dosottinteso infattiunprecisopresuppostoermeneutico: lacoscienzacredente,eteologica,oggichiamataapensareafondoeinmodorinno-vato,muovendosi conassoluta fedeltnello spaziodi lucedischiusodallarivelazioneeinsiemetenendocontodeldatoacquisitodallatradizioneneldogmaeillustratodallaratioteologica,laveritdellunitdiDioinintrin-secacorrelazionecoldatodellasuaTrinit.Dicilacoscienzateologica,eprimalacoscienzacredente,hannooggiimprescindibilenecessit,perch,da un lato, stata talmente spinta innanzi lintelligenza della Trinit di

    PATH 2-2012.indd 281 22/11/12 15.30

  • PieroCoda282

    Dioe,dallaltro,epercistesso,talmenteavvertitocomeinsufficienteilconcettodiunitdi/inDiofattovalereprimadellacoerenteaffermazionedella sua Trinit, che giunto il tempo di porre mano a una definizionedellunitdiDiodopolachiaraedefinitivaassunzionedellasuaTrinit.PenalestenuazioneirrimediabiledellaveritedellafelicitpromessedallarivelazionediDioinCristoGes.Inquestocompitodatoravvisareoggi,conbuonaprobabilit, la frontierapisignificativaa livellospeculativo,mainsiemepraticodellateologiatrinitariaancheingraziadellastraordi-naria rinascita, edelle importanti acquisizioni, cheessahaconosciutonelXXsecoloormaiallenostrespalle.

    Alfinenongideseguireconpertinenzaquestoformidabilecompito,ma di mostrarne almeno la plausibilit e lattualit, insieme con ci de-scrivendo le coordinate metodologiche di una sua praticabile esecuzione,riprendiamo,adunaaduna, le tretappee ledue intenzionalitpisoprarichiamate,peroffrirecosunosguardoponderatoeprospetticosuidatidicuinecessariotenercontopereseguire ilpropositocospropostoallin-telligenzacredente.

    2. Lunit di Dio prima della rivelazione

    La prima tappa, come preannunciato, concerne lapprossimarsi allapercezioneeallaraffigurazione(simbolicaeconcettuale)dellunitdiDioprimadellarivelazione(veteroeneotestamentaria).Latratteggioquineipochi, essenziali caratteri che la configurano, con un approccio evidente-mentepisincronicochediacronico,piteoreticochefenomenologico.Tredatimisembranoidentificantiequalificantiquestatappa.

    Innanzi tutto, a proposito di essa pi corretto e pertinente parlaredeldivinoosacropiuttostochediDioinsensoproprio.DiDio,ineffetti,nellasuatrascendenteeinsiemeprossimaalteritpersonale,sipuparlaresolo l e quando egli liberamente e graziosamente instaura una relazionepersonaleconluomo,suacreatura,concistessoappuntorivelandosi(mi-steriosamente) come lIo sonochecampeggiamaestosonellattestazioneveterotestamentaria.Ildivinoosacro,invece,propriamenteconfiguralog-gettodellapercezione/venerazionereligiosa, inquantosferaedimensioneradicalmente altra dal mondano o profano. Esso designa, dunque, quelprincipio che, essendo appunto altro dal mondo in cui qui e ora vive lacreatura,ne insiemelorigine, lanormae ildestino.Inquestaprospetti-

    PATH 2-2012.indd 282 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 283

    va, il divino o sacro gode senzaltro di ununit, e di ununit risolutiva eultimativadellamolteplicitdituttociche:macomeunit,perdircos,indistinta, sciolta com dallidentit personologicamente intesa, e percicangiante e multiforme, poliedrica e inafferrabile, abissale a un tempo esquadernantesinellavarietinnumerevoledellesueformeeimmaginisim-bolicamenteepifanichenelcosmocreato.Ilmisteroditaleunit, incuisirisolvelanaturadeldivino,ineffettiultimativamentepresentitoeimpli-citamenteesigitodallaffidamentodesideranteesinceroadesso(inquantorisolutivodelmondano)cheabitaeindirizzaogniautentica,benchanchesoloaurorale,pietasreligiosa.Lafiguradelladialogicapersonale,infindeiconti,ancheseappenaabbozzata,quellachesindallinizio,ealdisottodi tutte le sue svariate forme despressione simbolica, indirizza luomo aldivinocomedimoraunaedefinitivadeldestinodituttociche.

    Infondoedeccoilsecondodatoleserciziodellintelligenzaedellarazionalitfilosoficagrecaaltrononintendesenonliberare,apartiredaque-stouniversalecontestoantropologicoenellalucedecidentedellogos,ilsigni-ficatoultimodiveritdellunitdeldivinonella formaenellamisuradellasuaaccessibilitalloslancioconoscitivoedesiderantedelluomo.Qualealtrosignificatopossibileintuire,adesempio,nellaricercadellarchdapartedeifisiologiprimadiSocrate?Successivamente, lesercizio anagogicodelladia-letticaedellerosinPlatoneachecosainfindeicontiattinge,aldiladis,senonallAgathne,perci,allEn?EilprtoskinonaknetondiAristoteleachecosarisponde, inparadossaletensione,senon,daunlato,allaneces-sitdelritrovamentodelprimoprincipiochefonda,regolaemuovelagranmacchina del cosmo, e, dallaltro, alla necessit di garantirne linconcussaunitcomeautarchiaeindipendenzadaognialtrodas,cheinveceproprioinesso,nelmotoreimmobile,trovailfondamentoelagaranziaelordinedelsuo movimento? Anzi, come magistralmente illustra Plotino portando alleestremeconseguenze limmortale lezionediPlatone, il divino, tTheon, soltantodefinibile,aldilperdiognipossibiledefinizionechesignifiche-rebbe di fatto irreparabilmente determinarlo catturandolo in ci che essonon,comelunochelamisticadellapofasisenzaltroattingemasenzapotertradurlonellaldiquadicichelunonon,benchnellunosoltantoabbiaradiceeconsistenza(siapureineluttabilmentederivataefugace).

    Di qui il terzo dato su cui occorre fissare lattenzione: lesito rigo-rosamente e insuperabilmente apofatico della determinazione metafisica

    PATH 2-2012.indd 283 22/11/12 15.30

  • PieroCoda284

    dellunit del divino come principio e fondamento risolutivo di tutto ciche. InAristotele taleesitopuapparire, aprimavista,menoevidente:ma,quandosibadi,nellesueintrinsecheimplicazioni,alfattocheildivino,nella sua espressione principe (non unica) nel primo motore immobile, per lo Stagirita nesis noseos, pensiero cio che unicamentepensa e pupensare se stesso, chiaro che esso cos descritto nella sfera imparteci-pabile (edunquea rigore inconoscibile)della suaassoluta identit con sestesso,comeconferma ladeterminazionepercuiesso, s,muove tuttocicheglialtroesubordinato,masolocomeoggettodieros,senzadunqueessereinalcunmodointaccatodaldivenireedallamolteplicitdicicheglialtro.

    Tale esito apofatico della ricerca e della dottrina dellesser-uno deldivino,comecichealtrodalmondano,riccodiunimperdibile inse-gnamento.Verificainfatti,dalpuntodivistadellalogicacomesoprattuttodimostra il Platone del Parmenide e del Sofista , che rigorosamente nonsipudare intelligenzadellunitdelprincipioquandessasiaaffermataeconcepitacomelaqualitidentificanteeinsuperabiledeldivinorinviandocos,appunto,allunochenonconosceinsnalteritn,tantomeno,mol-teplicit,alluno,anzi,che,coerentementecontaleassunto,precisamentealdildellesseree,pertanto,diognipredicazionechecometaleesprimeeconnotaciche.Lunitchenonconoscealterit, inaltri termini,perdefinizionenonpuessereintesandettacomeunit:quandolofosse,concistesso,abdicherebbeacipercuiunit.Ma,insieme,lesitoapofaticodellaricercaedelladottrinadellesser-unodeldivinoconosceanche,cor-relativamente,unaverificadalpuntodivistadellamistica,intesaaquestopuntodelcamminodellumanitnelsuosignificatoetimologicooriginariodiinvalicabilitdelbuioedelsilenzionellaccessoaldivinochepernaturaci dato.Si tratta, abenvedere,del risvolto esistenziale ed esperienzialedellimpossibilit logica prima richiamata. La testimonianza di PlotinonelleEnneadi incidefinitiva, come lo,peraltravia,macondestinoallafinedeltuttoconvergente,lattingimentodelnirvanacomespegnimen-to del desiderio e della conoscenza da parte del Buddha a fronte di ciche,perprincipio,aldi ldiogniessereediognipensare, inunnullae inunvuotochesepossibilesonoancorpiabissalidiquelliattintidaPlotino.Lesser-uno,inognicaso,sannuncia,maestosoemisterioso,dalsegretonascostodeldivinoe,inesso,delmondano.

    PATH 2-2012.indd 284 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 285

    3. La rivelazione dellunicit-unit di Yhwh nellAntico Testamento

    Sullalineatracciata,inOccidente,daPlotinoe,inOriente,dalBuddha,nonsipuandaroltreilrisultatodalororaggiuntoetrasmesso,nonacaso,con intensae struggentepietas religiosa.Tale risultato infatti,abenguar-dare le cose con intelletto damore nella luce del Cristo, punto darrivoculminante della ricerca religiosa e intellettuale che, proprio attestandoallestremo la vocazione che fa luomo uomo, e cio capax Dei, con ciinscindibilmente ne attesta linvalicabile attesa desiderante il comunicarsidi Dio che solo varrebbe a squarciare limpenetrabile tenebra (promessasilenziosadi luce irradiante)cui luomocon le sue forzealfinepervieneesarresta.Edprecisamentequesto eventoche,graziosamenteaparteDeieimprevistamenteapartehominis,lAnticoTestamentoattestaesserestori-camenteaccaduto,colsuoprincipioinAbramo,nellarivelazionedischeDiohaviaviaelargitoaIsraele.Anchequiinestremasintesisonotreidatichevannoraccoltitenendocontodelnostroprecipuointeresse.

    Innanzi tutto, ci che cattura la coscienza credente dIsraele, in ri-sposta alla rivelazione del Dio vivente, , appunto, il suo mostrarsi comelinfallibile e onnipotente garante della liberazione e promozione del po-poloda lui sceltoecostituito. inquesto liberoegratuitoagire salvificodi alleanza che progressivamente e drammaticamente viene percepitoe confessato come promessa del suo stesso compimento nella storia e, indefinitiva,nellaconsumazioneescatologicadiessachesistaglialidentitdiyHwHcomeilDiosantoemisericordioso,idueattributichenediconola maest e signoria propriamente divine. Ne viene che non , in primaistanza, lunit come risoluzione dellalterit/molteplicit a specificare lasingolaritdelDiodIsraele,mapiuttosto,originariamente, lasuaunicit:ilfatto,cio,cheegli(enonpiesso)inspersonalmenteconcentratuttociche luomoaspiraaconoscereedesperirediDio inquantoDioecheyHwHesibisceappuntodisnelsuorapportoconIsraelee,medianteesso,con tutte legentidicuicreatoree signore.LunicitdiyHwH,dunque,nondicesoltanto la singolaritgelosadel rapportodelezioneedalleanzacheeglistringeconIsraele,echeIsraelenellafedepercepisceevivecometale;madice,propriocos,nellacertezzasempredarinnovaredellaffida-mentoaluienellavenerazionedelsuomistero,lasingolaritdichiegli.TantocheyHwH,nellaconfessionedifedecheIsraelecontimoreetremo-reglitributa,appuntolunico:TuseilunicoDioeccolaconfessione

    PATH 2-2012.indd 285 22/11/12 15.30

  • PieroCoda286

    nel linguaggiodellapreghieraeDiounosoloecco laconfessionenel linguaggio della consapevolezza e comunicazione razionale . LessereyHwH lunico (mnos), inprima istanza,nella fededIsraele, eproprioper questo uno (n), specifica in modo determinante la prospettiva dacui, entro lo spazio di fede e intelligenza dischiuso dalla rivelazione, siconfiguraperIsraeleilvoltodellunitdiDioinquantoDio.LunitdelDiodIsraele,infatti,cichequalificalesser-DiodiDio,ecioappuntolasuaunicit:essatuttunoconlasuasantitegloriacheeglicustodisceinsedicuiegli solopossiedeegestisce il segretoe lapropriet.Dio ins,lasuaunit,velatodunquenelMistero,mailliberoegraziosoappros-simarsi di yHwH a Israele nellalleanza ne promette laccesso: lunicit diyHwHinfattilagaranziadellaliberazione/identitdIsraele,perchlasuasantitsimanifestaecomunicanellamisericordiaenellamore.Addiritturaassumendo,alla fine,peresprimersialluomonel linguaggiodelluomo, ladialogicainterpersonaledellasponsalit.LunicitdiyHwH,inunaparola, il fondamento delmonoteismomonogamicodIsraele.La suaunicit (eunit)lagaranziadiunarelazioneveraegiustaedefinitivadialleanzaedireciprocitsponsaleperpuragraziadonata.

    Questamedesimagrammaticaquellache,conperentoriaestraordi-nariaplasticit, inscrittanellarivelazionedelnomeaMos(cf.Es3,14).Nellicastica formula dellIo sono (partiamo da questa traduzione piusualedelloriginale ebraico) sonoper lomenodue idati rilevanti che civengonoconsegnati inordinealnostro interessee che, inqualchemodo,esplicitanoquantosinorasiamovenutidicendo.Sitratta,inprimabattuta,dellenfasi espressa dallio in cui autoattestata lidentit personale edialogantedelDiodIsraele.Entrambigli aspetti sono importanti:perso-nalitedialogicit,nsipossonodarelunosenzalaltro.LiodiyHwH,ineffetti,esprimelidentit/unitdiDiocomequelladiunatrascendente,misteriosa e invitante egoit: s che il suo esser-uno identico col suoesser-s. Che tale , appunto, nellesibirsi come un io che dialoga con untu, in questo caso quello personale di Mos e quello collettivo dIsraele.Ilchevieneadire,inbuonasostanza,cheDioDioessendounio,uncentroviventeepersonalepersaperto(mainqualesenso,esinoaqualepunto?)aldialogo,eppurecomeattesta la rivelazione in s stessodeltuttocompiuto,inquantoegliilDiounicoevero,e,taleessendo,ilsuoioontologicamenteprecedeildialogocoltudelluomoelofapossibile.

    PATH 2-2012.indd 286 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 287

    Lesser-uno di Dio, in fin dei conti, coincide col suo essere lio che in-terpellaIsraele,manonsicostituisce,benssoltantosirivelacometaleneldialogoconilsuopopolo.Certo,lidentit/unitdelliodiyHwHrestacosavvoltanelpifondoMistero.Nonpresupporrebbe,infatti,edinecessit,untulautoattestazionedellio,siapureessoliodiyHwH,checometalenonpuinveceassolutamentericonoscereuntaleoriginariotuneltudIsraele e, in definitiva, dellessere da lui liberamente creato? Tutto ciche,nellAnticoTestamento, conallusioneantropomorfica (adesempio, ilpluraledideliberazioneconcuiyHwHassumeedesprimelesuedecisioni)oconlinguaggiometaforico(adesempio,il lessico,coscentraleevirtual-mentepregnante,dellarivelazionediDiomediantelaSapienzaeloSpirito)fa intuire qualcosa della ricchezza, del dinamismo e addirittura di unacertaarticolazioneinternadellavitadiyHwH, infondononfacheprepa-rarelinattesarispostadaDiostessoaquestainsopprimibilequestione.

    Laltrodatosucuioccorreancorarifletteresenzaperaltrovivisezio-nareastrattamente la formuladi rivelazionequelloespressodalverboessere (vivere, farsi presente, essere-per e con), con tutta la gamma disfumature temporali che esso in s contiene e che il targum palestinese,ripresodallApocalisse,rendeinmodoarticolatoepregnante:Coluiche,cheeraecheviene(Ap1,4;4,8). IlnomerivelatodiyHwH, inaltri ter-mini,esprimeunapromessachescaturiscedallapiintimaidentitdiDiostesso.LiodiyHwH,essendoeglidasemprechiegli,sicomunichercometalenellosvolgimentodellastoriadellasalvezzasinoalloraprefissatanellinsondabile disegno concepito nel suo cuore: Allora saprete che iosono(cf.Ez20,42.44).Paradossalmente(rispettoaunaconcezionegrecadellessereimmutabilecomemetafisicamentesottrattoallacontaminazionedeldiveniretemporale),lesserediyHwHconcuiquisihaachefare,pro-prioinvirtdellasuatrascendentealteritestabilit,ingradodipromet-tereallaccoglienzadellafedelarivelazioneprogressivadisnelladempiersidella storia dellalleanza. Il segreto dellunit di e con Dio che, primadellarivelazione,comesiveduto, restacelatonelbuioenelsilenziocuidefinitivamentedevearrendersilaricercadelluomo,oraoggettopromes-sodirivelazioneecomunicazioneescatologicachesiattuanellastoriadellasalvezzaechesicompieallasuaconsumazione.

    PATH 2-2012.indd 287 22/11/12 15.30

  • PieroCoda288

    4. La rivelazione dellunit di/in Dio in cristo ges

    Nonquestoil luogoperdarcontodellafondatezzaedelsignificatodella sicura attestazione,nellepaginedelNuovoTestamento, della figuratrinitariadelDiounicoeunocheavevapromessoaIsraelelacompiutaedeccedente comunicazione di s e che in Ges di Nazaret, il Messia cro-cifisso e risorto, ha adempiuto tale promessa. Il nostro intento soltantoquello di fissare i dati fondamentali della percezione, nella fede, e dellaconseguente dottrina circa lunit di Dio che in tal modoci viene conse-gnatadalla rivelazione.Possiamoa tal fineconcentrarci senzaesclusivi-smisullatestimonianzagiovannea,chenesenzamenoildocumentopipregnante, come del resto con sicuro intuito concordemente intender lasuccessivatradizioneteologicaedogmatica.

    Ora, il primo e incontrovertibile dato che da tale testimonianza sievince,edalqualescaturisceogniulterioresviluppodivitaedipensiero,consiste nel fatto che Ges si rivela e si espone come lavvento promessoe la presenza escatologica al mondo dellio sono di yHwH. E pertanto,comelacoscienzacredenteconindomitacertezzadiquiinnanziconfessa,quale Dio egli stesso: non come se in s egli esaurisse la divinit di Dio,bens piuttosto indubitabilmente e insuperabilmente in quanto egli simanifesta come il Figlio e la Parola fatta carne di Dio, anzi de il DiocheilPadre,dalprincipiosussistendopresso/versodi luiqualeDioeglistesso, come scultoreamente annuncia lincipit del quarto vangelo (cf. Gv1,1).Questastraordinariaattestazionedifede,cheinsiemeinesauribileaf-fermazioneteo-logica,nelsensooriginariodellogoscomunicanterealmenteil mistero di Dio, non fa che tradurre, nella coscienza credente, la verittestimoniata dalla rivelazione personale, e dunque definitiva (nel tempo)diDioaccadutainGes.Senzadimenticarecheessasicompie,comelim-pidamentetestimonianoidettidelParaclito,nellarivelazionecheancheloSpiritoSantodasemprepressoilPadre(cf.Gv15,26),echedalPadrecometalecomunicatoalFiglioedalFigliovenutonellacarneaicredenti.Cos che essi, i credenti, in virtdelloSpiritodelPadre edelFiglio cosricevuto,possono,nelFiglioeconlui,rivolgereallAbb lostessogridodiaffidamentoedigioiaconcuiilFigliosirivolgecontuttosestessoalPadrenelloslanciodivitadelloSpirito(cf.Rm8,15-16).Ovviamente,questacertae inesauribileverit,checomunicatadallarivelazioneeaccoltaevissutanella fede, attende il cammino dei secoli e la guida dello Spirito Santo

    PATH 2-2012.indd 288 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 289

    peresserepenetrata,contemplataedespressadipiinpinellesistenzaenellintelligenzadellaChiesa.Ma inessa tuttogidetto,unavoltapersempre.Lafedecristologicaelafedetrinitaria,infatti,visono,dallinizioepersempre,inscindibilmenteconnesse.

    Senza dunque, per ora, ripercorrere il significato e lespressione diquantodiquestaveritsarviaviasvisceratonellatraditiovivensEcclesiae,cerchiamodi fissare lo sguardo,partendodauna semplice rilettura feno-menologicadeldatodi fedecheemerge luminosodalNuovoTestamento,sulsignificatoontologicochenederivaperlintelligenzadellunitdiDio.Miparesipossadirecheessosiaccreditasottoalmenodueprofili.

    Il primo, e fondante, concerne la reale distinzione, nellinscindibileunit,diPadre,FiglioeSpiritoSanto.Ciinfatticherisaltaatuttotondodalle pagine del Nuovo Testamento che il Dio unico e uno della fededIsraele, lio sono, inGesCristoenelloSpiritoSanto rivela se stessocome un noi siamo (cf. Gv 10,30): Io e il Padre siamo uno. La coe-sistenza, nelle pagine del quarto vangelo, di entrambe queste formule diautoattestazionedellesser-DiodiDio,inGesCristo,dichiara,auntempo,linsuperabileunicit/unitdiDioinquantoDioelaltrettantoinsuperabilealteritincuitaleunicit/unitinsestessasiesprime.Inaltritermini,se-condolarivelazionediDioinGesCristoattestatadalNuovoTestamento,DioesololuiDio(iosono),maegli,Dio,cometaleunitdiPadre,FiglioeSpiritoSantorealmentedistinti.Ilfattodecisivo,appunto,cheilregistrodellunitdellesserediDio,chenellAnticoTestamentoeraauto-attestatonellaformulapersonologicadelliosono,inGesCristosiapree si manifesta, dallinterno, nella formula personologica del noi siamo.Coschelintrinsecoriferimentodelnoisiamo,chenellavocedelFigliofatto carne dichiara il co-appartenersi divino di Padre e Figlio e SpiritoSanto, all io sono di Dio, anchesso risuonante nella voce del Figliostesso, determina lappartenenza indiscutibile della distinzione/alterit diPadre,FiglioeSpiritoSantoallasferadellesser-DiodiDio.Cicoeren-tementeespresso,alivellosimbolico,dalfattocheilquartovangelo,ripren-dendoerisignificandoilgrandetemaveterotestamentariodellagloriadiyHwH(kabd,dxa),checonnotaauntempolamanifestazioneelesclusi-vitdellessereedellagirediDio,attesti lavolontdiunareciprocaglo-rificazionedelFigliodapartedelPadre,edelPadredapartedelFiglio,mentre loSpiritoParaclitoviene identificatocon levento stessodiquesta

    PATH 2-2012.indd 289 22/11/12 15.30

  • PieroCoda290

    reciprocaglorificazione.Inognicaso,ilregistrodellunitdellesserediDiocoscomequellodellaTrinitdiPadre,FiglioeSpiritoSanto,pertengonopersal linguaggiopersonologico,ecometalivannoaccolti,compresiedespressianchealivelloteoretico.Sarquestaegiustamentelacrocechelintelligenza cristiana del mistero dellunitrinit di Dio rivelata in Cristodovrprendersi sulle spalleperaccederealla luce trasfigurantedelvivereinDioedelpensareDiosecondoilpensierodiCristoGes(cf.1Cor2,16).Macinon sarpertinente,nviabile, senon tenendocontodiduealtridati che ulteriormente sviscerano dallinterno la dinamica personologicadel noi siamo. Il primo concerne il fatto che la nominazione stessa delDio unico e uno come Padre, Figlio e Spirito Santo importa una precisaeordinatarelazione(txis)traessi.Sche il lorooriginariocoappartenerealla sfera dellesistenza di Dio in s medesimo se importa, da un lato, laloro eguaglianza appunto nellessere Dio, importa insieme, daltro lato, laloro determinata identit: per cui, appunto, luno Padre, laltro Figlio,laltroancoraSpiritoSanto,coschelunocomeespliciter lintelligenzateologicanonlaltro.Ancheperquestaragioneontologicaoltrecheper quella delloriginaria coappartenenza di essi allio sono dellunicoDiononpossibilepensarelunitdelnoisiamosemplicementecomelakoinonia risultantedallaconvergenzadi treoriginariamenteesenzaul-terioredeterminazionedistinti.No!IlPadrePadre, ilFiglioFiglio, loSpiritoSantoSpiritoSanto,lunononessendolaltromaciascunoessendolunicoveroDioconglialtri.EcoseperciessisonoilDiouno.

    Ilsecondoirrefragabiledatoconcernelaqualiteladinamicapersono-logicaditaleordinatarelazione.Essailluminataedescrittadallinguaggiodellagpe, che, con crescente e impressionante creativit linguistica nor-matadallafedeltalleventodiGesCristonellasuarisoluzionepasquale, decisamente attestato nel Nuovo Testamento, da Paolo a Giovanni. Ladedizionedis,usqueadfinem,eciosinoallespropriazionedissenzare-siduinellaliberaconsegna(pardosis),descrive,dunque,apartiredaGesCristo, il mistero pi intimo di Dio. S che la prima Lettera di Giovannipu attestare leccedente confessione di fede corrispondente alleccessodellarivelazionediDioinCristoGes:Dioagpe(1Gv4,8.16).Ilchesignifica che lagpe, quale testimoniata dal Cristo, levidenza esibitadellunicite insieme(questo ilpunto!)dellunitdiDioqualeescatolo-gicamentesirivelaappuntoinCristoGes.Unicit:perchliosonodi

    PATH 2-2012.indd 290 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 291

    yHwHcheintalmodosidiceesidonaalmondoperchiegliinsestesso.Unit:perchintalmodo,nellagpe,sidiceesidonaalmondoilsegretodelnoisiamoincuiGes ilCristo,comunicandoci loSpiritoSanto,haapertoallaliberteallintelligenzadelluomoilMisterodiDiopercoinvol-gervigraziosamentelasuacreatura.

    proprioapartiredaquestocoinvolgimento,perlafede,nellarivelazio-nestessadellesser-unonellagpediDiochePadre,FiglioeSpiritoSanto,chesievinceunsecondo,discriminanteprofilodellintelligenzadellunitdiquestoDio.Essapusoltantoavvenire,conpertinenzae frutto,accedendo,perlafedeoperantenellagpe(cf.Gal5,6),allinterioritdispiegataeapertadellunitdiDiostessonella suasussistenza trinitaria.Ecco lapreghieradiGesalPadre:Come tu,Padre, sei inmee io sono in te, sianoanchessiunoinnoi.LunitdiDio(cheTrinit)attintainvirtdellunitinDio(tra i fratelli in Cristo). Giunge cos a compimento, in perfetta dialetticacol movimento verso luno e lestinzione (di libert e conoscenza) in essodescritti dalla ricerca e dallaccesso al Divino prima della rivelazione, ilmovimentodellosquadernarsiirruenteeaccoglientedelliosonopromessonella rivelazione di Dio a Israele. In realt, il noi siamo autoattestato daGes,essendoegli ilFiglio/Parola fattouomo,non soltanto lepifania,difronteagliuomini,dellunitnellagpedelDiochePadre,FiglioeSpiritoSanto, ma, in virt di ci, ne la partecipazione reale nello Spirito Santo:coschetutti,appunto,sonoabilitatiperlagraziaaviveredelmisterostessodellunitdiDiocomefiglinelFiglio.Questapartecipazionesenzaltrounfattoontologicoecometalechiedediessereassuntonella libert,esplicatonellesistenza, illuminatonellintelligenza,perquantoquestopossibile sindora: nella situazione di escatologia gi realizzata nella storia per leventodiGesCristo,maproprioperquestointensioneversoilsuocompimentoallafinedeitempi,oveDiosartuttointutti(cf.1Cor15,28).Taledono/impegno,elacoscienzadifedechelofasuo,sonodincalcolabileimportan-za:perch testimoniano la consistenzapienadel creaturalenonnonostanteosemplicementeinparalleloconilDiodellarivelazione,maconlui,inlui,perluieprecisamentenellapartecipazionedigraziaallunitdellaSantissimaTrinit. su questo saldissimo fondamento che poggia e ha da dispiegarsinella trama dellesistere, e nelle opere anche del pensare, ogni autenticaformadellumanesimochenascedaCristoesiabbeveraalsuoSpirito.Edquesto,inparticolare,apropositodiquantoquipidavicinocinteressa,il

    PATH 2-2012.indd 291 22/11/12 15.30

  • PieroCoda292

    formidabilecompitoaffidatodallarivelazioneallosviluppodellintelligentiafideidellunitdieinDioTrinit.

    5. Le due complementari intenzionalit della storia del dogma trinitario

    La traditio vivens Ecclesiae documenta lassunzione e la perseveranteesecuzionediquestoprioritariocompito,cuisonoappeselesplicazione,lagiustificazione e laproposizione intellettualmente rigorosa epraticamenteresponsabile della singolarit originale della rivelazione di Dio in Cristo.Comepreannunciato,unavoltachesiabbraccino,conunosguardosinte-ticoeinsiemerispettosodeisuoidiversimomentiedellesuediversesfac-cettature,loscavoesercitatoeleacquisizioniguadagnatedallatraditiocircalunit del Dio trino, agevole evidenziare due movimenti di pensiero omegliodueprevalentiintenzionalit,entrambicoessenzialiallillustrazionedellaveritrivelatanellaloronecessariaconvergenza,lacuiindividuazioneeilcuiraffrontopuesseredigrandeinteresseinordinealnostroassunto.

    Il primo movimento quello che senzaltro prevale ed evidente,oltrecheprovvidenziale,checossiastatoneiprimi,decisivisecolidellosviluppodella tradizionecristiana, cuidobbiamo,con infinitagratitudineesemprenuovostupore, ladefinizionedeidogmitrinitarioecristologico.Sitrattadellintenzionalitchemuovendo,congraniticacertezza,daldatodellunitdiDioricevutodallarivelazioneveterotestamentariaeconferma-todaquellaneoestamentaria(nonchdallaragionefilosofica,marilettaeinteriormentesostenutaevivificatadallafede:sipensiasantAgostino),ac-coglieepensalineditodato,ricevutodalNuovoTestamento,delladistintaeinsiemecodivinaalteritdiPadre,FiglioeSpiritoSanto.Lostraordinariorisultatodiquestapoderosaeimpegnativaoperazionematuratadalleserci-zioecclesialedellintelligentiafideinellospaziodeiprimicinquesecoli,es-senzialmentesiconcentranellaconfessionedellaperfettaomoousadelletredistintehypostseisdelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.Lacorrelativaconfessione delleguaglianza della divina ousa e della distinta sussistenzadelle tre ipostasi o persone disloca infatti, implicitamente, laffermazionedellunit di Dio su almeno tre livelli che indissolubilmente si tengonoinsieme e vicendevolmente silluminano: lousa divina, e cio lesser-Diodi Dio, la sua divinit, una e una soltanto (primo livello); essa sussistediversamenteinciascunadelledivinepersone(secondolivello);senzaconci potersi dare nelluna a prescindere dalle altre (terzo livello). Ci che,

    PATH 2-2012.indd 292 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 293

    nel registrometafisico,vieneaffermatoattraverso lunicit (insdiversifi-cata)dellousa,vieneconfermato,nel registropersonologico,attraverso ladinamicatrinitaria(persunificantenelladistinzione)dellapericoresidelledivinepersone.chiaro,pertanto,amotivodellintenzionalitprevalenteche guida in questa direzione lintelligenza della fede, che il movimentodel pensiero va dallunit dellessenza alla Trinit delle persone, comeattesta la teologia dei Padri della Chiesa: sia quando (diciamolo con unacerta semplificazione, da prendersi con la dovuta cautela e da verificarsisulcampocasopercaso),comeinOriente,sitenderavederenelPadrelapienezzafontaleericapitolativadellousadivinarealmenteintutto(eccettolapaternit)comunicataalFiglioealloSpiritoSanto;siaquando,comeinOccidente, si tender a vedere lousa divina stessa principaliter esercitatanella sussistenza del Padre e insieme, cooriginariamente, espressa nellasussistenzadelFiglio(ilVerbodelPadre)edelloSpiritoSanto(lamoredelPadreedelFiglio).Ladifferenza, alla fine, menoaccentuatadiquantosi potrebbe pensare. Ma la logica e la forma concettuale assunta dallin-telligentia fidei per attestate lunitrinit di Dio in Occidente render piagevole,perchesigitodallinternostessodiquestimpostazione,losvilup-podiunadottrinaarticolatadelleprocessionie,daessadipendente,dellerelazioni.Ladottrinadelleprocessioni, inrealt,articola lunitdinamicadellousadivinasecondoilregistropersonologicodellemissioni,dalPadre,del Figlio/Parola e dello Spirito Santo e, proprio per questo, onora edesplicita ladinamicapartecipativapergraziadelmisterodellunitdivinaagliuomini.Ladottrinadelle relazioni,dalcantosuo,nello straordinariosviluppo conosciuto (per restare in Occidente) a partire da santAgostinosinogiungereasanTommasodAquino,formalizza,alivelloontologico, ilguadagnocosacquisitoapropositodellarticolazionetraunitdellessentiaDei e Trinit delle persone. Tanto che Tommaso stesso, come noto, constupefacente e arditissima penetrazione teologica, pu affermare che inDeoabstractarelationenihilmanet(InSent.I,26,2)echeognunadelletre divine persone relatio subsistens (S.Th. I, 29, 4). Ne deriva che,metafisicamente, Dio sussiste in quanto relazione, e per questo sussistenelletrepersoneattestatedallarivelazioneincui,appunto,eglisestesso:relazionedis(ilPadre)as(nelVerbo)inepers(nelloSpiritoSanto).Tantocherisultaassaidifficile,eforsepersinoimpossibile,spingerepiinlquestomovimentodellintelligentia fidei cheprende lemossedallunit

    PATH 2-2012.indd 293 22/11/12 15.30

  • PieroCoda294

    dellessentiaDeiarticolandolanellatriplicesussistenzapersonalecoscomattestatadallarivelazione.Tantche,dopolagrandiosasintesitommasiananon vi son state, in fondo, che delle chiose o, pi raramente, al massimodelle rigoroseesplicazioni (pensoaRosmini)delverticeattintodalla spe-culazionedellAquinate.

    Ma, a questo punto, non si fa necessario per continuare e appro-fondire, da unaltra prospettiva, il discorso trinitario mettere in motolaltro e correlativo movimento, quello, per intenderci, che riguadagna (enonsemplicementeguadagna,perchdaessopursemprepartecomepre-supposto)lunitdiDio,unavoltachesiachiaramenteeindubitabilmenteaffermata laTrinitdellepersone?Una spiadellapertinenza e fecondit,appena intuita, di questa complementare intenzionalit dellintelligentiafidei, amioavviso, gi riscontrabile inTommaso stesso. Ilquale, inpidi un luogo, facendo riferimento al proprium della rivelazione cristica apropositodiDio,menzionaprimaildatosecondocuiDiotrinoesoloinsecondoluogoquellosecondocuiegliuno(cf.,pertutti,S.Th.I,12,13):sembrandoconciprudentementeediscretamenteinvitarciarifletteresulfattochelunitdiDiopuevacompresa,nellalucedellarivelazione,soloa partire dalla contemplazione delle processioni/relazioni trinitarie. Delresto, limpianto stesso della Summa Theologiae come in altro luogo hocercatodimostrareinrealtnonpremetteunDeDeoUnoaunsuccessi-voDeDeoTrino,masemplicementeattestaconestremovigorelesitoapofa-ticodiunintelligenzarigorosaepuradellessedivinonellasuaimmacolatasemplicitchepergraziasirivela,appunto,nellamissionedelFiglioedelloSpirito coinvolgendo la creatura, di qui, nella grazia, alla partecipazioneallavitadelDiotrinoeuno!

    MaquestachenellateologiadiTommasodAquinounasuggestioneappena,siapureestremamentesignificativaeforsepersinodecisivaper lamessainoperadiunprosieguodelcamminodellintelligentiafideidelluni-tdelDiocheTrinit,di fattononsarraccoltadopodi lui.Tantochebisognaattendere la teologiadel 900, con la sequelabennotadeiprece-dentichelhanno(inunmodoonellaltro,direttamenteoindirettamente)in findeicontipreparato,pervedereriaffiorarequesta istanza.Aconclu-sione,ormai,della vivace e sostanziosa renaissancedellinteresse trinitarioche ha segnato il 900, che cosa, infatti, risulta? In estrema sintesi, direichesenzaltrorisultaladefinitivaaccentuazionedelregistropersonologico

    PATH 2-2012.indd 294 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 295

    nellillustrazione teologica del mistero della Trinit, ma con la perigliosamessasullosfondo(quandononaddiritturaconunpraticooblio)delregi-stroontologicodellunitdiDioo,megliodetto,delDiouno.Ilchestatopropiziato,daunlato,dallaffermarsidelpensieropersonalistaedialogicoedalritornosicetsimpliciteralNuovoTestamentosenzatalvoltaadeguata-mentetenercontodellamediazioneermeneuticadellatraditio,e,dallaltro,dalla critica, spesso preconcetta e indiscriminata, al pensiero metafisico.Cihaportato,misembra,aundupliceesito.Perunverso,unconsistente,eforseaddiritturaprevalentefilonedellateologiatrinitariacontemporanea,ha finito col ridurre di fatto il pensiero dellunit di Dio alla koinonia opericoresidinamicadelle tredivinepersone: troppo facilmentecos archi-viando la lezione metafisica della grande tradizione, ma insieme non riu-scendoadarragionediquelprincipiodellunicit/unitdiDiochesegnalarivelazionecomesvistononsolodellAntico,maanchedelNuovoTestamento, e cos, indefinitiva,mancandoal compito imprescindibilediriguadagnare e ripensare lunit ontologica di Dio dopo laffermazionedellasuaTrinitpersonale.Lasciandoconcianziintravvedereallorizzon-teilpericolodiun,almenoinconsapevoleelarvato,triteismo.Perunaltroverso,maassaipiraramente,s tentato inveritdicompiere ilpasso inavantioggirichiesto,avvertito,ormai,comeineludibile,maconrisultatiinfindeicontinondeltuttosoddisfacenti:sianellalineadichi(daK.BarthaK.Rahner)havolutogarantire lunitdiDioparlandodiununicosog-gettoassolutochesi rivelaecomunica in tredistinte sussistenze (macosnon si sfiora il modalismo, cedendo alla suggestione dellenfasi modernadelsoggetto,e,inognicaso,nonsiritornaaunaformadiunitpreviaalladistinzione e quindi non attraversata dallalterit/diversit personologicaattestatadallarivelazione?);sianellalineadichi(H.U.vonBalthasar),peronorare la distinzione personale ed esprimere al tempo stesso lesser-unodi Dio secondo la logica dellagpe attestata dal Nuovo Testamento, haproposto di ripensare lessentia Dei come levento agapico che accade nelprocesso triipostaticodelleprocessioni. Ilchesenzaltrovero,dalpuntodivistadelladescrizionefenomenologica:senzaperchenevengaconciconpertinenzadischiusoilsignificatoontologico.

    PATH 2-2012.indd 295 22/11/12 15.30

  • PieroCoda296

    6. una conclusione prospettica: lesse agapico della relatio

    A mio avviso e con questa considerazione mi avvio alla conclusio-ne semplicemente prospettica che avevo in esordio promessa la via pipertinente e propizia quella di riprendere con determinazione e vigoreildiscorsoldovelhalasciatolateologiadiTommasodAquino,peraltrooffrendo lapreziosa suggestione che sdetto, tenendo insieme adeguata-mentecontodelleacquisizioni,mapiancoradellesuggestioni,offertedalpensieropersonalistaedialogicomodernoecontemporaneo,esoprattuttocercando dimmergere il tutto come auspicato dal titolo suggerito allanostrariflessionenella lucedellarivelazione,ecionellassunzionecon-sapevole e riflessadella logica inedita epeculiaredel comunicarsidiDioanoi,inGesCristo,perchiegli,alfinedicoinvolgercinellasuastessavita:Che tutti sianounocome ioe te siamouno. Inconcreto,miparedintuirechevadaatalfineripresoespintosinoinfondoildiscorsodellarelazioneindivinisallalucedelNuovoTestamentoedelculminepasqualedellamissionediGesCristo,perpenetrarecos,daldidentrodelleventodella dedizione di s reciproca e trinitaria delle tre divine persone, nellalogicadellunitessenzialediDioespressainunlinguaggiopersonologica-menteadeguatoalnovum,sempreeccedenteeulteriore,dellarivelazionediDiostessoanoi,suecreature.

    Ladefinizionetommasianadellapersonadivinacomerelatiosubsistens,inverit,diceduecoseinuno:dice,daunlato,cheDioinquantoDiosus-sistesempreesolonelmododellarelazione,ecionellaparadossalecoin-cidenzadiesse-inedesse-ad;econci,correlativamente,dicecheciascunadellepersonedivinesussistecomerelazione(allealtre).InquestomodolarelatioquatalisdicelessenzadiDio,edunquecichelepersonesonoinquantosonoDio.Dio(eognunadellepersonedivinechelunicoDio)relazione.Ma,pers, ladefinizionedellessentiaDeisecundumrelationem,seformalmentedicelaTrinitdellunicoDio,nondiceinveceformalmentelunitdiDioinquantoessaintrinsecamenteespressadallaTrinitdellepersonecomerelationessubsistentes.Sicomprende,diqui,comeladottri-nadiTommasostessoindirizzi losguardoversoquestaunitche,essendosenzaltro presupposto (apofaticamente raggiunto dallintelligenza umananel suo esercizio puramente razionale) dellessere di Dio in quanto Dio,si rivelaperciche inemediante la rivelazione,nelFiglio/Parola fattocarne,delsuoesser-unocolPadrenelloSpirito:propriocosliberamentee

    PATH 2-2012.indd 296 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 297

    graziosamentecoinvolgendocinelritmodellavitadelDioUnitrino.Diquilanecessite,prima,limpagabiledonodicontemplare,nellattestazio-nedellarivelazionetrinitariaoffertadalNuovoTestamento,lospessoreeladinamicapersonologico-dialogaledellarelazioneche ilFiglio/Parola fattocarnevive,anzi,neiconfrontidelPadre, laquale relazione,a suavolta, icona della relazione che il Padre stesso vive, anzi , nei confronti delFiglio/Parola,relazionientrambe(quelladelPadreequelladelFiglio)chesicompiono(esipartecipanociascunaperlasuaparte)nellarelazionechenelloSpiritoSantovive,cheloSpiritoSantoanzieglistessoqualesoffiodellavitadiDio.Civieneadireduecose.InnanzituttochelarelazioneinDio,essendoDiopersrelazioneedunqueTrinit,dicelesser-unodiDioquandoessa sia intesa, in conformit con la rivelazioneneotestamentaria,comerelazioneesprimentesialtempostessonellareciprocit(Padre/Figlio)enellaterziet(SpiritoSanto).Lessedellarelatio,essendoinDiosostanzia-le,infatti,loperchallarelazionedelPadrealFiglioperfettamentecorri-spondelarelazionedelFiglioalPadrecosche,invirtdiquestaperfettareciprocit, ilPadreeilFigliosonounoinquelterzodalorodistintocheloSpiritoSantoessendo,propriocos,ciascunodeitreunoconglialtri.Lesser-uno di Dio, dunque, si esprime (ecco il prima, se cos possiamodire)ealtempostessoespresso(eccoildopo)dallerelazionidelletredivinepersoneinvirtdellatxisordinatadelleprocessioni,daintendersiinconformitallattestazioneneotestamentariasecondolalogicarigoro-sadellareciprocitedellaterziet.Infondo,quantoTommasodAquinointuiva a proposito della duplice unit di Dio: quella detta essentialiter equelladettapersonaliter(InJo.17,26),maconinpilagiustificazioneon-tologicadiciscaturentedallalogicapersonologicastessadellarivelazione.

    Di qui, infatti, si evince la seconda cosa che scaturisce dallascoltodellarivelazione.EciocheunatalerelazionepropriamentequellacheilNuovoTestamentoesprimenellasemanticadellagpe,essendolagpenongiunarelazioneunivocaeunidirezionale,mariassumendoessanellapre-gnanzadelsuoconcetto,normatodallineditodelleventocristico,lagratui-t:deldonodis,dellareciprocitedellaterziet,ecioilritmotrinitariodellamare,dellessereamatiedellesserecosuno(essendodistintiesem-preapertiallaltroealnuovo)nellamore.Lagpe,infatti,perdefinizione,secondolalogicadellarivelazione,lunitchesgorgadallagratuitinfinitadeldonodischegratuitamenteevocaildonoinfinitodis inrispostae

    PATH 2-2012.indd 297 22/11/12 15.30

  • PieroCoda298

    che si consumanella gratuitdella koinonia infinitamente aperta e liberadeidistintichereciprocamentedonanosestessi lunoallaltro.Lesser-unodiDiochecomeTommasodAquinolimpidamentemostranascostonelsegretodellasuaassolutasemplicit,sisquadernacos,perrevelationem,nel ritmo trinitario della gratuit dellagpe del Padre, del Figlio e delloSpirito Santo. Gratuit che significa ecco la dedizione di s del Figliofattocarnesullacroceesinoallabbandono(kenosi)espropriazioneesau-stivadissinoallannichilamentonellamore,dapartediciascunodeitre,perchlaltrosia:cosilPadregenerailFiglio,cosilFiglioriconoscePadreilPadre,cos ilPadree ilFigliosi ritrovanonelloSpiritoSanto. IlPadre,ilFiglioeloSpiritoSanto,dunque,sonociascunoilDiounonellagratuitdelladedizionepienadisaglialtrienellarispostagratuitadelladedizionepienadiessiaciascunaltro.Cosche,contemplandolesser-unodiDioinciascuno,siconcistessoealtempostessorinviatiacontemplarelesser-unodiDionegli altri.Senzachemai sipossadel tuttoedefinitivamenteafferrare ilMistero inesauribilecos rivelato,verorovetoardente incuibrucia, senza consumarsi, lesser-uno di Dio e in Dio di tutto ci che .Ancheesoprattuttoinquestacasovalelinderogabileprincipio:sicompre-hendis non est Deus. Eppure, a partire di qui, tutto trasfigurato di lucenuova.

    Si pu arguire da ci come la formula che, nel Nuovo Testamento,confessacheDioagpevadaintesarigorosamenteinsensoontologico.Nellalucedellarivelazione,infatti,Dioinquantogratuitamentedsestessonelritmotrinitariodelladedizionekenoticadelletredivinepersone,insestessoealdildisestesso,nellacreazione.Egli,perci,unoessen-doagpe.Coscheanchenoi,suecreature,possiamosecondolapreghieradiGesenellapartecipazionediquestastessaagpeesserfattipergraziaunonellunitdelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto,diventandocosciascunopienamentesestessosecondoDio.

    PATH 2-2012.indd 298 22/11/12 15.30

  • RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico 299

    Sommario

    LunitdiDio,secondolarivelazionecristiana,persattraversatadallaTrinit(diPadre,FiglioeSpiritoSanto)chesifadimoraaccogliente,pergrazia,dellamolte-plicitdella creazione,unaTrinit che,essendodi/inDio,nonperciestraneaedestrinseca allesser-uno di Dio ma, ontologicamente interiore, ne lesplicazione, lavita e labellezza.Per guardare conpertinenza aquestoMistero, utiledistingueretretappefondamentalinellintelligenzaprogressivadellunitdiDio:laprimadescri-venteilcamminodellesperienzareligiosaepoidellafilosofiagrecaprimadellari-velazione;lasecondacoincidenteconlarivelazioneattestatadallAnticoTestamento;laterzadescrittadallarivelazionedieinGesCristoinquantoattestatadalNuovoTestamento.Apartirediqui,etenendoconto,nellalucerisolutivadellarivelazionecristica,delleprimedue tappe, si sviluppa lintelligenza credentenormatanel edaldogmadellaChiesa, laquale, a suavolta,puesservista comeesprimentesi induedirezioni o con due intenzionalit complementari: la prima rivolta a esprimere, incoerenzaconlarivelazione,larealeedefinitivadistinzionepersonalediPadre,FiglioeSpiritoSantosenzaconcicontraddirelunitdellesserediDioinquantoDio;lasecondaoggidisingolareattualitrivoltaaripensare taleunitprecisamente inriferimentoallaTrinitcosaffermata.LunitdiDio,dunque,prima(inviainven-tionis)dellasuaTrinit,maaltempostessoanchedopo(sempreinviainventionis)diessa.Inmodotaledapoterlepensareepercepireefruire,indesideranteepazienteattesadellavisiofaciesadfaciem,rigorosamenteinsieme.

    PATH 2-2012.indd 299 22/11/12 15.30

  • It iner aria

    LIBRERIA EDITRICE VATICANA

    Pontificia Academia Theologica

    LIBRERIA EDITRICE VATICANA

    MA

    RIA

    LA

    TH

    EOT

    OK

    OS

    CO

    NO

    SCEN

    ZA

    ED

    ESP

    ER

    IEN

    ZA

    t 32,00

    MARIA LA THEOTOKOS

    CONOSCENZA ED ESPERIENZA

    ANGELO AMATO

    Pontificia Academia TheologicaI t i n e r a r i a 6

    Maria la TheotokosConoscenza ed esperienza

    Conoscenza ed esperienza sono i due approcci presenti in questo volume. La conoscenza della beata Vergine d solido fondamento alla piet dei fedeli. Lesperienza di fede, dal canto suo, d calore alla luce della verit. Gli articoli qui pubblicati, alcuni dei quali ancora inediti, coprono aree sensibili della riflessione su Maria, come, ad esempio, linculturazione, i due dogmi pontifici, il magistero, Fatima, la spiritualit mariana. A proposito di Fatima, la nostra ricerca mostra come Giovanni Paolo II abbia modulato proprio sullevento di Fatima, il suo lungo magistero pontificio e non soltanto in campo mariologico riorientando, in parte, il suo primitivo progetto pastorale. Altri studi riguardano que-stioni classiche, come la cooperazione di Maria alla salvezza, la partecipazione alla passione redentrice di Cristo, la missione educatrice, la paradigmaticit umana, la lotta aperta contro lavversario del suo Figlio divino. Un parola sugli articoli di apertura e di chiusura. Il primo intende valorizzare, nel discor-so mariologico, lapporto della plurisecolare e ricchissima tradizione catechistica, spesso disattesa, ma che, nella sua essenzialit metodologica e contenutistica, costituisce il concreto risvolto pastorale del mistero di Maria nella formazione dei fedeli. Il saggio di chiusura, invece, vuole essere un doveroso riconoscimento allencomiabile opera di ricerca, docenza e pubblicazione da parte della Pontificia Facolt Teologica Marianum, vero laboratorio internazionale di riflessione mariana.

    Maria la TheotokosConoscenza ed esperienza

    In this volume there are two approaches, knowledge and experience. The knowledge of the Blessed Virgin gives the faithful a solid foundation for devotion. The experience of faith, for its part, gives warmth to the light of truth. These articles, some published, some still unpublished, cover the sensitive areas of reflection on Mary, for example, inculturation, the two papal dogmas, the Magisterium, Fatima, Marian spirituality. About Fatima, our research shows how John Paul II has his own formulation on the event of Fatima, contained in his long papal teaching - not just in the field of Mariology which shifts, in part, its primitive pastoral design. Other studies concern traditional issues, such as the cooperation of Mary in salvation, participation in the redemptive passion of Christ, the mission of education, the para-digm of humanity, the open struggle against the enemy of her divine Son. A word about the contents of the opening and closing articles. The former will enhance the Mariological discussion, which is often overlooked but in its basic methodology and content, is a fundamental aspect in the formation of the faithful in the pastoral mystery of Mary. The closing essay, by contrast, wants to be a fitting recognition of the commendable work of research, teaching and publication by the Pontifical Theological Faculty Marianum a true international workshop of Marian reflections.

    6

    PATH 2-2012.indd 300 22/11/12 15.30

  • unIT E RELAzIOnE: LA SchESIS nELLA DOTTRInA TRInITARIA DI gREgORIO DI nISSA

    giulio Maspero

    Path 11 (2012) 301-326

    1. Introduzione

    Unachiara lineadisviluppodellateologiacontemporanea losforzodi comprendere inmodopiapprofondito ladimensioneontologicadelladottrinatrinitaria,accompagnatodallaricercadiqueiriflessichelanovitriconosciutagrazieallarivelazionediDiounoetrinopermettedicoglierea livellocreaturale, inparticolarenelluomo.1 Inquestocontesto svolgonoun ruolo fondamentale le categorie di persona, relazione e comunione.2Inalcunicasi, essevengonoproposte inalternativa rispettoalla sostanza:dataliprospettive, lunitdivinanonsarebbeconnessaaquestultima,maallacomunionepersonale.Taleopposizionehasuscitatoreazionicritiche.3

    1 Sivedailcontributodil. ak,UnitdiDio:quaestioprincepsdellontologiatrinita-ria, inquestostessofascicoloallepp.439-464.Cf.ancheid.,Premessa:Versounontologiatrinitaria,inl. ak - p. Coda,AbitandolaTrinit.Perunrinnovamentodellontologia,CittNuova,Roma1998,pp.5-25.

    2 SivedanoicontributidiL.Ayres,A.CordovillaPrezeK.Tanner,inr. wozniak - g. Maspero (acura),RethinkingTrinitarianTheology.DisputedQuestionsAndContemporaryIssuesinTrinitarianTheology,T&TClark,London2012.

    3 Cf.M. levering,Scriptureandmetaphysics:AquinasandtherenewalofTrinitariantheology,Blackwell,Oxford2004,pp.202-210.

    PATH 2-2012.indd 301 22/11/12 15.30

  • GiulioMaspero302

    LewisAyresstatoparticolarmenteseveronelgiudiziosulleontologierela-zionalicaratterizzatedaunsimileapproccio.4

    Uno degli esempi pi illustri di questa dialettica tra comunione per-sonaleeunitsostanzialelateologiadiJohnZizioulas.Egliripercorrelastoria del dogma trinitario per mostrare il ruolo essenziale del riconosci-mentodellapersonadelPadrecomefondamentodellunitdivina.Questopassaggio segna, secondo ilMetropolitadiPergamo, il superamentodellaconcezionefilosoficacheponevalaragionedellunitdivinanellasostanzapiuttostochenellapersonadelPadre.5PerquestoeglidecisamentecriticorispettoalpensierotrinitariodiAgostino,accusatodiaffermare indivinislaprioritdellasostanzasulladimensionepersonale,appoggiandosiaunaconcezionedirelazionedimarcaneoplatonica.6

    AgostinochiaramentelafontediJosephRatzinger,cheinIntroduzioneal Cristianesimo, gi nel 1968, metteva in particolare evidenza la portatarivoluzionaria della concezione metafisica della relazione introdotta dalpensiero trinitario.7 Sembra, allora, interessante studiare lo sviluppo delconcettodirelazioneelasuaapplicazioneallariflessionetrinitariainparti-colaredapartediGregoriodiNissa.Sicercherdiverificaresenelpensie-rodiquestoPadregrecosiosserviopposizionetrarelazioneesostanza,efinoachepuntolintenzionedellasuariflessionesiaontologica.Ilmetododellaricercasifondasullanalisiterminologica,apartiredallostudiodellericorrenze di nelle opere trinitarie del Nisseno, lette sullo sfondodello sviluppo di questa categoria dallambito filosofico iniziale a quellopropriamentetrinitario.8Sicercher,cos,diapprofondirelacomprensione

    4 Cf.l. ayres, (Mis)Adventures inTrinitarianOntologies, in J. polkingHorne,TheTrinityandanEntangledWorld,Eerdmans,Cambridge2010,pp.130-145.

    5 Ifothernessistobeontologicallyprimary,theoneinGodhastobeapersonandnota substance, for substance is amonistic categorybydefinition (therecanonlybeonesubstanceandnootherinGod),whileaperson,suchastheFather,isinconceivablewithoutrelationshiptootherpersons(J. zizioulas,Communion&otherness:furtherstudiesinper-sonhoodandthechurch,T&TClark,London2006,pp.33-34).

    6 Cf.J. zizioulas,RelationalOntology:InsightsfromPatristicThought,inJ. polking-Horne,TheTrinityandanEntangledWorld,Eerdmans,Cambridge2010,p.147.Laconce-zionerelazionalediAgostinoquiidentificataconquelladiplotinoinEnneadiVI,1,8-9econladottrinadiPorfirio.

    7 Cf. J. ratzinger, Introduzioneal cristianesimo,Queriniana,Brescia1969,pp.140-141.Laprimaedizionetedescadellannoprecedente.

    8 SiringraziainmodoparticolareRiccardoChiaradonna,dellUniversitdegliStudidiRomaTre,icuipreziosisuggerimentisonostatiessenzialiperlapartefilosoficadelpresente

    PATH 2-2012.indd 302 22/11/12 15.30

  • Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa 303

    delrapportotralunitdellaTrinitelecategoriedirelazione,naturaeso-stanza,inunodeimomentipiimportantidellatradizionepatristicagrecaedellosviluppodeldogmatrinitario.

    2. gli esordi

    Il terminederivadalla radice indoeuropea segh, a cui risale ilverbo.Ilsignificatofondamentalequellodicondizioneposseduta,dacuidiscendonolaposizionee larelazione, inognisenso,siagrammaticale,sia fisico, sia ontologico. Da un punto di vista dellevoluzione filosofico-teologicaquestaconnessioneconilverboavererisultafondamentale.

    Le ricorrenze pi antiche del termine sono quelle del composto, presente nel linguaggio omerico, dove il prefisso fa emergere,dalsensofondamentaledeltenere,laccezionedelritardoedellariluttanza.9

    In Eschilo compare nei Sette contro Tebe, indicando lequi-paggiamento del guerriero e larmatura.10 In Platone il termine fa la suacomparsa tre volte: con un significato simile a quello di Eschilo nellaRepubblica(452.c.2);nelTimeo(24.b.4),ancorainriferimentoallarmatura;nelsensoditrattenerequandoapparenellanalisidellinguaggionelCratilo(424.a.9).

    InAristotelesitrovaunaricorrenzadinellaHistoriaanimalium(638b.17) in riferimento al ritardo delle mestruazioni. Il termine appareanche nei frammenti, nel senso delle relazioni familiari, come quella tramaritoemoglie( ),11malaterminologiapuesserequifortementeinfluenzatadagliautoricheneriportanoilpensiero.Non consta che Aristotele abbia usato questo vocabolo per riferirsi allarelazioneinambitometafisico.NelVIIlibrodelleCategorie12sifaricorso,invece,al perindicareilrelativo,esemplificatocomedoppio,mezzo

    lavoro.SiringrazianoancheIakiYarza,dellaPontificiaUniversitdellaS.CrocediRoma,e,perlaparteteologica,LucasFranciscoMateo-Seco,dellUniversitdiNavarra,eManuelMira,dellaPontificiaUniversitdellaS.Croce.

    9 oMero,Odyssea,17,45110 esCHilo,SeptemcontraThebas,507,11 aristotele,FragmentavariaIV,182,4.10.19.30.12 Cf. M. MignuCCi, Aristotles Definitions of Relatives in Cat. 7, in Phronesis 31

    (1986)101-127.

    PATH 2-2012.indd 303 22/11/12 15.30

  • GiulioMaspero304

    o maggiore, nellelenco delle dieci categorie.13 Nella trattazione dedicataallarelazione,sidlaseguenteprimadefinizione:

    Sidiconorelative( )tuttequellerealtchesonodetteesserecichesonoapartiredaaltrerealt()o,comesiaaltrimenti,inriferimento( )adunaltro.14

    Inquestacategoriarientranolabito(),ladisposizione()elascienza().15Ilcontestoegliesempichiarisconocheilterminerelativoespressosiadalgenitivosiadallapreposizione.Unaconnes-sioneetimologicacon lapuessere intravistanellaccostamentodi al ,comeavvienenellulterioredefinizione:

    Sonorelazionali( )quellerealtperlequalilesseresiidentificaconlessereinunacertarelazioneaqualcosa( ).16

    DaquestasecondadefinizioneilragionamentodiAristoteleconcludechenessuna sostanzapuessere annoverata tra i relativi ( ).17Laffermazione ribaditanellaMetafisica, laddovesisostiene che le realt relazionali sono minime () rispetto alle altrerealtdalpuntodivistadelladensitontologica.18Larelazionedefinita,perquesto,unaspeciediescrescenza()dellessere.19

    Un ulteriore uso notevole del termine in Euclide, negli Elementi,dovesiintroducelaseguentedefinizione:

    Unrapporto()unasortadirelazione()rispettoallamisuratraduegrandezzedellostessogenere.20

    Daunpuntodivistadellastoriadelterminerilevantelaccostamentodi e , qui ricondotti evidentemente allambito del rapportonecessario. Il testocontinuadefinendo il rapportoreciproco( ) fra le stesse grandezze. Ci rende questa ricorrenza ancorpi interessanteper lo studiodellevoluzione teologicadellespressione, in

    13 aristotele,Categoriae,1b29-2a1.14 Ibid.,6a36-37.15 Cf.ibid.,6b2-3.16 Ibid.,8a31-32.17 Ibid.,8b21.18 Cf.aristotele,Metaphysica,1088a23-24.19 Cf.aristotele,EthicaNicomachea,1096a21-22.20 euClide,Elementa,V,3,2.

    PATH 2-2012.indd 304 22/11/12 15.30

  • Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa 305

    quanto la disputa ariana nel sec. IV verter proprio sulla subordinazionedel Logos divino fondata, come si vedr, sulla sua relazione reciproca alPadre( ).

    Ma prima di analizzare luso propriamente teologico del termine, necessariosoffermarsisullasuaevoluzioneinambitofilosofico,particolar-mente per quanto riguarda lo stoicismo (a), la storia dellinterpretazionedellecategoriearistoteliche(b)elasuariletturanelneoplatonismo(c).

    3. Levoluzione filosofica

    Uncontributoessenzialealla riflessionesul relativoapportatodagliStoici, i qualipi chedi categorieparlavanodiuna suddivisione inquat-tro generi, tradizionalmente ricondotta allautorit di Crisippo.21 Secondola testimonianza di Plotino22 questi generi sono: i sostrati (a),le qualit (), lessere in un certa condizione ( ) e lesserein una certa condizione in relazione a qualcosa ( ).Questultimasuddivisionesirivelerparticolarmenterilevanteinambitosiafilosofico che teologico. Si tenga presente che non si ha sufficiente cono-scenzadirettadellateoriastoicadeirelativi.Apartealcunetestimonianzeindirette,unodeitestipirilevantisitrovanelcommentoallecategoriediSimplicio(165,32-166,29).23

    Gli Stoici24 sembrano negare esistenza () reale ai relativi,25relegandolialivellologicoeconcettuale( ),ancheseinseparabil-menteconnessi almondo fisico,per la concezione stessadelle categorieedellacosmovisionestoica.26

    Nellambito della tradizione platonico-aristotelica, si intersecherannoduetendenzeprincipali:daunapartelatradizioneplatonicaconsidereri

    21 Perunasintesieperlapirecentebibliografia,sivedar.w. sHarples,PeripateticPhilosophy,200BCtoAD200,CambridgeUniversityPress,Cambridge2010,pp.62-63.

    22 Cf.plotino,Enneades,VI,1,25.23 Cf.M. MignuCCi,TheStoicnotionofrelatives,inJ. barnes - M. MignuCCi(edd.),

    MatterandMetaphysics.FourthSymposiumHellenisticum(Pontignano,August21-28,1986),Bibliopolis,Napoli1988,p.132.

    24 Siveda,ades.,latestimonianzadiSestoEmpirico,inseXtus eMpiriCus,AdversusMathematicos,VIII,453,1-454,1.

    25 Cf.a. graeser,PlotinusandtheStoics:apreliminarystudy,Brill,Leiden1972,p.99.26 Cf.M.l. ColisH,TheStoictraditionfromAntiquitytotheearlyMiddleAges,I,Brill,

    Leiden1985,pp.55-56.

    PATH 2-2012.indd 305 22/11/12 15.30

  • GiulioMaspero306

    relativicomeunasovracategoriacheraccoglietuttolambitononsostanzia-le,dallaltralisicollocheralgradinopibassodegliaccidenti.

    Il primo approccio cerca di far convergere lanalisi categoriale diAristotele con il pensiero platonico, riconducendo tutte la categorie nonsostanziali al e riportando la distinzione fondamentale a quellatra assoluto e relativo, che aveva caratterizzato lAntica Accademia.27 Ilrapportotralaconcezioneplatonicaearistotelicadel ,insiemeallapossibilit che esistesse lidea del relativo, sembra fossero diventati temiclassicinellatradizionedeicommentatoridelpensierodelloStagirita.28CichiaronelloperadiAlessandrodiAfrodisia, vissutoadAteneacavallotrailIIeilIIIsec.delleracristiana.Eglihasvoltounruolofondamentalenellosviluppodeltermine:tragliautoriprecedentialVsec.d.C.quellochepresentailnumeromassimodiricorrenzedeltermine,utilizzatopidi160volte.

    Laragionesembraessereproprioladiscussionesullecategoriearistote-licheeiltentativodiarmonizzarleconlatradizioneplatonica.RifacendosialrapportoprofondotraPlatoneeiPitagorici,rapportochesarebbestatoriconosciuto anche da Aristotele, Alessandro spiega che nella concezioneplatonica le realt sensibilinonpossonoesseredefinite,machesia il loroesseresialelorodefinizionidipendonodalleideesovrasensibili.29Lamol-teplicit delle realt sensibili esisterebbe per partecipazione, ma, secondoAristotele,iPlatonici

    dicevanochenoncisonoideedituttiglientisensibili.Infatti,sostenevanochenoncifosseroideediqueglientitrairelativi( )chesonoperrelazione( ),manemmenodiquellerealtchesonocontronatura,ningenerediquellechesonocattive.30

    Il testo mostra come la terminologia della inizi a giocare unruolofondamentalenellanalisidei .Alessandrorifiutalatesichecipossanoessereideeanchedeirelativi,affermandochenemmenoiPlatonicilosostenessero,poich:

    27 Cf.J. dillon,TheMiddlePlatonists,Duckworth,Bristol1977,p.279.28 Sitrovalusodinellanalisidei ancheinambitoscettico:cf.seXtus

    eMpiriCus,Adversuslogicos,II,161-165.Sivedaanched.C. baltzly,PorphyryandPlotinusontherealityofrelations,inJournalofNeoplatonicStudies6(1998)58.

    29 Cf.alessandro di aFrodisia,InAristotelismetaphysicacommentaria,50,12-16.30 Ibid.,50,24-51,2.

    PATH 2-2012.indd 306 22/11/12 15.30

  • Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa 307

    Leideesussistonodipers inquantosonosostanze,mentre irelativi ( ) hanno lessere nella relazione reciproca ( ).31

    Entraquiingiocounacategoriachesaressenzialeperlosviluppote-ologico,la ,che,perquantovisto,legataproprioalladimensioneaccidentaledelrelativo.Questaespressione,chesigivistainEuclideinriferimentoalrapportoreciproco,apparealtredodicivoltenegliscrittidiAlessandro32edpresenteanchenellaterminologiadiGaleno.33

    Fondamentale poi il pensiero di Plotino. In Enneadi VI, 1, 2 si af-fermachiaramentechenoncipuesseregenerecomunecheabbracci sialadimensione intellegibilesiaquellasensibile.Soloquestultimacaratte-rizzatadai , lacuidiscussionevienesvoltaconestremaattenzioneeprofondit, indagandose inessi sidiaunacomunanzadigenereese larelazione abbiauna sussistenzapropria ( ).34 Tra gli esempi si trovano i classici, con le coppie destro-sinistro,padre-figlio,servo-padrone,insiemealleposizioni,comesedutooinpiedi.

    Sembranotevole,nellaprospettivadelpensieroteologicodeiCappadoci,laffermazione che la scienza (), per la sua relazione con lo sci-bile (), pu avere unesistenza attuale ( ) attraverso la forma dello scibile stesso.35 La terminologia haunevidente rilevanza per le discussioni trinitarie, nelle quali esonoelementiessenziali,lostessosipudiredellaffermazioneche le relazioni possono essere viste solo come frutto nel nostro giudizioquando riguardanoconfronti eposizioni,manonnel casodelle relazionimutue( )chehannounavalenzaontologicaparticolare.36

    Plotinomostracosunadistinzione tra la e i , ricono-scendoche laprimaaporre in essere i secondi inquantodistintidalla

    31 Ibid.,83,23-26.32 Unaltravoltainid.,InAristotelismetaphysicacommentaria397,31;epoiinDemix-

    tione223,13;InAristotelisanalyticorumpriorumlibrumicommentarium380,20e406,12;InAristotelistopicorumlibrosoctocommentaria407,3;Inlibrumdesensucommentarium65,19;112,22;127,6.9.13.16;InAristotelismeteorologicorumlibroscommentaria39,18.

    33 Peres.apropositodellepartidellanimaingaleno,DeplacitisHippocratisetPlato-nisIX,9,16,4,eanchenellInstitutiologicaXIII,12,5enellInHippocratislibrumdeofficinamedicicommentariiIII18b,690,15.

    34 Cf.plotino,EnneadiVI,1,6,1-3.35 Cf.ibid.,VI,1,6,13-15.36 Cf.ibid.,VI,1,6,28-30.

    PATH 2-2012.indd 307 22/11/12 15.30

  • GiulioMaspero308

    naturadeisostrati( )neiqualivengonoadessere.Siricono-sceinquestomodochelaha,cheesiste.37

    Ladomandasuccessiva,chesiponePlotino,qualesiaquestoessereche consiste nella reciprocit ( ), qualeesistenzacomune( )essopossegga.Nonputrattar-sidi qualcosa di corporeo, madeve essereuna realt incorporea che stianei soggettio fuoridiessi ( ).38La risposta sembradisommointeresseperlateologiatrinitarianelsuoconfrontoconilneoaria-nesimo.Plotinoscrive,infatti:

    Dunque,pericasisopramenzionati,ciolagenteelascienza,sideveporreunarelazionecheagisce ( ) secondo lazione ( ) e il principio formale () nellazione, mentre negli altricasi la relazione una partecipazione della forma e del principio formale( ).39

    Quindi i relativi sono fondationtologicamentedalla, che ri-condottaaiprincipiformalieallapartecipazionealleforme.40Sinotiche,comeesempiodiagente,Plotinocitaproprioilpadre.Laconclusionedellatrattazione plotiniana che i relativi non possono essere ricondotti a ununico genere, perch sono troppo diversi e finirebbero per essere contatinellastessacategoriacon ipropricontrari.Sarebbecomese ilviventeve-nisseunitoalnonvivente.41

    La viene letta dalla prospettiva della partecipazione ed ac-costataal comeprincipio formale.Adessa riconosciutaautenticaesistenza (), in particolare per quanto riguarda il rapportoreciproco ( ), che sar fondamentale nella trattazioneteologica.Questocollegamentoconlastrutturapartecipativasaressenzia-leper comprendere lo specificodella concezionecappadocedella,in quanto questa connessione necessaria con la partecipazione dovr es-sere superataper applicare la relazioneallaTrinit.Evidente controprovadellimpossibilit di applicare la costruzione plotiniana alla relazione re-ciproca ed eterna del Padre e del Figlio laffermazione che lUno deve

    37 Cf.ibid.,VI,1,7,11-18.38 Cf.ibid.,VI,1,8,2-5.39 Ibid.,VI,1,9,1-4.40 Cf.ibid.,VI,1,9,7-8.41 Cf.ibid.,VI,1,9,25-38.

    PATH 2-2012.indd 308 22/11/12 15.30

  • Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa 309

    trascendere il pensiero, proprio perch questultimo presuppone identite alterit ( ), alterit che legata alla relazionecon ci che altro ( ). Ma, afferma Plotino,chi pensa se stesso non pu essere semplice ( ).42

    Questonotevoleprogressonellacomprensioneontologicadella teoriadella relazione nei commentatori neoplatonici di Aristotele confermatodallanalisi svolta da Alessandro Conti. A suo avviso, mentre lo Stagiritaconosceva solo la nozione di relativo ( ), i neoplatonici sviluppanolostrumentoconcettualedellarelazione().Perquestoessenzialeilvaloreontologicoenonmeramenteconcettualeo logicodaloroassegnatoallediecicategorie,coscomeilfattocheconsiderasseroladistinzionetradi esse come reale e non solo di ragione. Gli accidenti erano consideratiformeinerentiallesostanze,inmodotalechelarealtpadrefossecompostadiunasostanzaediunacertaformaaccidentale,cioilrapportoalfiglio.43

    La trattazione delle categorie da parte di Plotino fu criticata e svi-luppatadal suodiscepoloPorfirio.Molti autori sottolineano ledifferenzenella loroposizione, anche se altrihannocercatodidimostrare il contra-rio.44 Unevidente differenza nella dottrina porfiriana, rispetto a Plotino, laffermazioneche il relativononpuesseremaiconsiderato sostanza,45nemmenonelcasodellapartediunasostanzacomeperlamano.46SecondoPorfirio,nonsipuneppureparlaredi relativoal singolare,masempreesolo al plurale,47 perch i non possono essere degli assoluti, maconsistonoinunarelazioneaqualcosadaltro( ).48 Porfirio spiega che lessere deirelativi( )consistenellavererelazione()aunaltroentecor-relativo, ilcuiessereasuavoltaconsistenellarelazionealprimo.Citando

    42 Cf.ibid.,VI,7,39,5-12.43 Cf.a. Conti,LateoriadellarelazioneneicommentatorineoplatonicidelleCategorie

    diAristotele,inRivistaCriticadiStoriadellaFilosofia38(1983)259-283,specialmentelepp.260-262.

    44 Cf.F.a.J. de Haas,DidPlotinusandPorphyrydisagreeonAristotlesCategories?,inPhronesis46(2001)492-526.

    45 Cf.C. evangeliou,AristotlesCategoriesandPorphyry,Brill,Leiden1988,p.170.46 Cf.porFirio,InAristoteliscategoriasexpositioperinterrogationem,126,10-23.47 Cf.ibid.,111,22-25.48 Cf.ibid.,112,1-2.

    PATH 2-2012.indd 309 22/11/12 15.30

  • GiulioMaspero310

    come esempio il caso del quattro e del due, che sono reciprocamente inrapporto( )didoppioedimet,49Porfirioscrive:

    Dunque,irelativi( )consistononellarelazionemutua( )dei soggetti () enonnei soggetti stessi che sono inrelazione,ilcuiesserenonlostessodellarelazionemutua.Malarelazionemutuadeirelativiconsistenellesseredispostiinuncertomodoinrapportoadunaltrarealt ( ), inmodotaleche irelativi sonoquellerealtilcuiessereconsistenellavereunrapportoreciproco( ).50

    Si nota nel testo il convergere delle diverse definizioni presenti nellatradizionearistotelicaversounaconcezionedirelazionechehanellareci-procit lelementofondante.Alla riconosciutocosuno statuto ontologico reale e ben preciso, distinto rispetto a quello deisoggetticui larelazione ineriscee indipendenzadaesso.51Sihacosunanetta distinzione tra la sostanzialit dei soggetti e lessere della relazione.Questaaggiungerealmentequalcosaaisoggettistessi,equestoqualcosaidentificato,comegiinPlotino,coniltermine.Infatti,ilquattroqualcosadipisesiconsiderache ildoppiodeldue,coscomeavvieneperquestultimosecisirendecontochelametdelquattro:52

    Essi sono dei relativi ( ) perch partecipano del rapporto ()didoppioemet.Eilrapporto()siosservaproprionelcasodiduerealtinrelazionereciproca( ).53

    Limportanza dal punto di vista del pensiero teologico di questo col-legamento tra il e la evidente. La formulaeuclidea qui sullo sfondo, ma essa viene riletta in termini metafisici.Porfirio, nella sua precisione, mette in evidenza come la convergenza di e implica che essi siano associati a un termine intermedio,checonnetteontologicamenteduesostanzeodueentidiversi.Lespressioneusata,,moltosignificativa:

    49 Cf.ibid.,124,17-21.50 Ibid.,124,21-25.51 Cf.ibid.,124,27-28.52 Cf.ibid.,124,30-125,3.53 Ibid.,125,3-5.

    PATH 2-2012.indd 310 22/11/12 15.30

  • Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa 311

    Larelazione()comeuntermineintermedio()traisoggetti,per il quale i termini relativi ( ) sussistono, acquisendo qualco-sa in pi oltre ai soggetti, che non altro che lindicare un certo legame() osservato tra di essi, in forza del quale sono chiamati cos,[ciorelativi].54

    Significativoperlaprospettivatrinitariaanchelusodi.Larelazioneimplica,dunque,unguadagnoontologico,maessarimaneesternaallente,anziessaperdefinizionesidtraentidiversi.Questoessererealerimanecomunqueminimo.55Inquestosensoirelativisonodegliaccidentiesternialsoggettoecos tenuichenelsoggettononcambianullaquandovengono meno. Questo sembra essenziale anche per preservare lasimme-trianellastrutturapartecipativa:nellascalagerarchicadegliesserilerealtsuperiori non debbono essere legate a quelle inferiori, anche se esiste tradi esse una relazione. Ne chiaro esempio laffermazione che il PrimoPrincipio privo di relazioni (), mentre tutti coloro che hannooriginedalui,nellosforzodiritornare,credonoreciprochelerelazioniconlui.56

    4. precedenti teologici

    La terminologia in esame entra nella riflessione trinitaria fin dalleoperediClementediAlessandria,cheeracontemporaneodiAlessandrodiAfrodisiaediGaleno.Neisuoiscritti ilvocaboloricorresedicivolteedasubitoriferitoallanalisiontologicanellambitointratrinitario.SidicenelPaedagogus:

    Coluicheponegliunialladestraeglialtriallasinistra(Mt20,21),quandopensatocomePadre,essendobuono,collesserechiamatobuonochiama-tosolamenteciche.MasesiconsideracheilsuoLogos,essendoFiglio,nel()Padre,dettogiustoapartiredallarelazionereciprocadiamore( ), poich il nome determinatodalluguaglianzadipotenza.57

    54 Ibid.,125,16-19.55 Ibid.,125,25-28.56 Cf.porFirio,InPlatonisParmenidemcommentariaIII,35-IV,4.57 CleMente alessandrino,PaedagogusI,8,71,3,3-7:SC70,p.236.

    PATH 2-2012.indd 311 22/11/12 15.30

  • GiulioMaspero312

    LosfondodellaffermazionelarispostaaglignosticicheoppongonounDiobuonodelNuovoTestamentoeunDiogiustoeseverodelVecchioTestamento.Dalpuntodivistadellosviluppoteologicosuccessivoessen-zialelachiarezzaconlaqualesiaffermacheilLogosnelPadre.Cisem-bragiconnessoallarelazionalitdelnomidellepersonedivine.Cosbontegiustiziasonolegatepropriodallarelazione,chereciprocaedamore.Sinoticomela avesseunvalorenecessarioegeometri-co,chelAlessandrinoconosceeusa.58Laspecificazionemediantelamorecorregge questo elemento nella linea della bont e, potremmo dire, dellalibert.LaccostamentotraenonsidprimadiClementeeritornasoloconGregoriodiNissaeGregoriodiNazianzo,comesivedrinseguito.Sitrattaquindidiununicofilrougecherisultaessenzialeperlacomprensionedellarielaborazionetrinitariadellacategoriainstudio.

    Oltre allapplicazione di alla relazione tra il Padre e il Figlioemergeanchelusoeconomicodelterminestesso,per indicareilrapportotraDioeilmondo.Ancheinquestocontestofondamentalelaccostamen-todi e, cheelimina lapossibilecomprensione inchiavedinecessit.NelPaedagogussidice,infatti:

    Infatti,primadellacreazione,eraDio,erabuono,epercihavolutoancheessere Creatore e Padre. E la disposizione di quellamore ( )divenutaprincipiodigiustizia,dellaveraccesoilsuoSoleedellaverinviatoilsuoFiglio.59

    Nel brano citato riferita allessere stesso di Dio, in quantodisposizionebenevolente.Sitratta,quindi,diunadisposizionealdono,allarelazione.Amoreegiustiziasonolegatinelladivinit:sia lacreazionechelaredenzioneelinviodelFigliohannooriginenellamore.Leformulazionidi Clemente sono ancora esposte a un possibile fraintendimento,60 in as-senzadellecategoriedieconomiaeimmanenza,sviluppatenelsec.IV,conla loroconseguentechiaradistinzione.PerquestoeglispecificacheDionaturalmentebuono, ma chenonha relazionenaturale ( )

    58 Cf CleMente alessandrino,StromataVI,X,80,2,3:SC446,p.220.59 CleMente alessandrino,PaedagogusI,9,88,2,4-8.60 SivedalinteressantediscussioneinM.J. edwards,ClementofAlexandriaandHis

    DoctrineoftheLogos,inVigiliaeChristianae54(2000)159-177.

    PATH 2-2012.indd 312 22/11/12 15.30

  • Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa 313

    congliuomini.61Lalineadisviluppoquellachepoifiorirnellateologiacappadoce.

    Lambiguit legata al fatto che nella concezione filosoficaera connessa alla partecipazione: essere in relazione implicava inferioritrispetto alla totale autonomia ontologica. Cos in ambito teologico que-sta categoria assume una doppia valenza in riferimento allimmanenza ealleconomia,chedevonoperesserebendistinteperevitareognipossibileconcezionesubordinazionistadellasecondapersonarispettoallaprima.

    Ladistinzionetralambitopropriamenteintratrinitariodellesseredivi-noequellodelsuoagiresiritrovanelloperadiOrigene,chesembrapernon seguire il maestro negli accostamenti terminologici. Sono assenti neisui scritti anoipervenuti ingrecousidi accompagnatidao da , n appare in ambito trinitario la . MasiavvertelostessosforzodidistinguereilrapportoeternotrailPadreeilFiglio,nellimmanenzadivina,dallarelazioneeconomica.62LaconnessionetraDioeilmondononnecessaria,mafruttodellamoreedellacondi-scendenzadivini.63

    Nel corso del sec. IV il numero delle ricorrenze del termine sinnalzanotevolmenteeciavvieneproprioinambitoteologico.Latermi-nologiapocopresenteinAtanasio,mentremoltodiffusanegliscrittideiCappadoci e in particolare in Gregorio di Nissa, nelle cui opere lespres-sione appare circa 140 volte. In questo modo il Vescovo di Nissa risultaesserelautoreinlinguagrecaprecedentealsec.Vd.C.cheinassolutopifaricorsoadopoAlessandrodiAfrodisia.CisembrapoteressereconnessoallapolemicaconEunomio,nellaquale,comesivedr,ilterminediventa oggetto di discussione a proposito della concezione del rapportoreciprocofraletreipostasidivine.

    Sembrainteressantenotarechelacategoriadirelazionedovevagies-serepresentenelledisputetrinitarieagliinizidelsecolo.Ario,infatti,nellasualetteraadAlessandrodAlessandria,doveconfessalasuafedenelletre

    61 Cf.CleMente alessandrino,Stromata,II,XVI,73,4,1-74,1,2:SC38,p.92.62 Sivedano,ades.,origene,CommentariiinevangeliumJoannisII,130,1-9:SC120,

    pp.292-294.63 NelContraCelsumsihapropriounaccostamentodiprovvidenzaerelazionetragli

    uominieDio( ),en-trambenegatedagliaristotelici:cf.id.,ContraCelsumIII,75,22-24:SC137,p.170.

    PATH 2-2012.indd 313 22/11/12 15.30

  • GiulioMaspero314

    ipostasi divine ma nega che il Figlio sia eterno come il Padre, scrive delFiglio:

    Infatti non eterno, n coeterno, n ingenerato insieme al Padre, n halessereconilPadre,chealcunidiconoessererelativi( ),introdu-cendodueprincipi()ingenerati.64

    Luso di sembra acquisire, invece, un certo rilievo in ambitoomeusiano,probabilmenteperlereditdiEusebio.65Idocumentiriportatida Epifanio nel Panarion, infatti, sono testimoni di una discussione cheverte proprio su questa categoria.66 La terminologia della relazione reci-proca( )utilizzataperindicarelinseparabilitdellanaturadelFigliorispettoaquelladelPadre,allaqualepersolosimileenonnumericamenteidentica.67

    Questa concezione pu aver avuto un influsso su Basilio di Cesarea,i cui rapporti con gli omeusiani sono noti: la prossimit con Eustazio diSebaste loportacontattodirettocon leposizionidiBasiliodiAnciraeGiorgiodiLaodicea, inparticolarmodonellareazionedifrontealrinfor-zarsidellaposizioneanomeadiAezioeEunomio.68

    Basilio diCesarea69 ricorre al termine circa venticinque volte,lametdellequali inambitotrinitario,specialmentenelDeSpirituSanctoenegliscritticontroEunomio.Sembralogicopartirenellanalisidaquesti

    64 ario,LetteraadAlessandrodiAlessandria,inatanasio,Desynodis,16,4:AtanasiusWerke,II/7,p.244,11.

    65 Eusebio parlava della relazione naturale del Figlio al Padre ( )perindicarelaconnessionenaturalechelegavalanaturadivinadellase-condapersonaallanaturadellaprima,numericamentedistinte.Cf.eusebio,DeecclesiasticatheologiaI,10,3,5:GCS14,69,1.

    66 Cf.epiFanio,Panarion,III,73,7,2:GCS40,p.277,1-4.67 SivedanoipassidelleletterediBasiliodiAnciraediGiorgiodiLaodiceainepiFa-

    nio,Panarion,III,73,7,2e73,19,3-20,1:GCS40,p.277,1-4ep.292,4-21.68 Cf.pH. rousseau,BasilofCaesarea,UniversityofCaliforniaPress,Berkeley1998,

    pp.95-101.PerBasiliodiAncira,sivedaancheJ.n.