Upload
hakien
View
217
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli InnocentiQT 2017 1
http://www.assr.it/index.htmhttp://www.assr.it/index.htmhttp://www.assr.it/index.htm
QT 2017 2
Organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale che svolge
attivit di ricerca e di supporto nei confronti del Ministero della salute, delle Regioni
e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano
(Legge finanziaria 2008)
http://www.assr.it/index.htmhttp://www.assr.it/index.htmhttp://www.assr.it/index.htm
QT 2017 3
rischio clinico
organizzazione
QT 2017 4
alcuni pre-concetti il rischio clinico e la (sicurezza dei pazienti) sono dimensioni TRASVERSALI a tutte le organizzazioni sanitarie
quasi tutte le attivit sanitarie posso essere viste in unottica di sicurezza
QT 2017 5
anche lorganizzazione un elemento basilare e imprescindibile della sicurezza ma anche anche un potenziale e micidiale fattore di rischio
alcuni pre-concetti
grandemente sottovalutata la sola ricaduta economicadella non sicurezza
QT 2017 6
solo qualche esempio :
i sistemi complessi (a volte non lineari) necessitano di un elevato livello di organizzazione adattativa (rischio !!!)
i sistemi sanitari hanno quasi sempre una dimensione di tempo dipendenza(rischio !!!)
lappropriatezza anche organizzativa ! (rischio !!!) la valutazione una delle basi della sicurezza (e dellorganizzazione)
(rischio !!!)
alcuni pre-concetti
ORGANIZZAZIONE
CLINICA
Le organizzazioni hanno un loro CICLO VITALE:
Qualit, Sicurezza, Efficienza, Efficacia, Economicit
Le organizzazioni hanno un loro CICLO VITALE:
Qualit, Sicurezza, Efficienza, Efficacia, Economicit
Le organizzazioni hanno un loro CICLO VITALE:
Qualit, Sicurezza, Efficienza, Efficacia, Economicit
QT 2017 11
QT 2017 12
La QUALITA e la SICUREZZA sono due dimensioni
ENTROPICHE !!
tempo
qualit
13QT 2012
q
tempo14QT 2012
qualit
q
tempo15QT 2012
qualit q
tempo16QT 20016
rischio r
tempo17QT 20016
rischio
r
tempo
rischio
18QT 20016
r
QT BL 2017 19
Legge 24, 8 marzo 2017
QT BL 2017 20
Legge 24, 8 marzo 2017
QT BL 2017 21
Legge 24, 8 marzo 2017
QT BL 2017 22
Decreto attuativo
QT 2017 23
dal 7 novembre 2017
QT BL 2017 24
interventi che abbiano dimostrato un miglioramento della sicurezza dei pazienti (es.cambiamenti che rendono le cure pi sicure e le azioni necessarie a realizzare talicambiamenti), che rispondono ai seguenti criteri:
attuati a livello regionale, aziendale o di unit di produzione
basati su evidenze da letteratura
realizzati secondo i principi del miglioramento continuo della qualit e rappresentati in accordo con indicazioni internazionali (linee guida SQUIRE Joint Action PaSQ)
valutati (anche dal punto di vista dell'efficacia e dei costi) con particolare attenzione alla metodologia di valutazione
sostenibili nel tempo
potenzialmente riproducibili/trasferibili in altri contesti.
definizione di Buona Pratica (AGENAS)
QT 2017 25
Buone Pratiche
cliniche
organizzative
QT BL 2017 26
Decreto attuativo
QT BL 2017 27
Decreto attuativo
QT BL 2017 28
Decreto attuativo
QT BL 2017 29
Decreto attuativo
QT 2017 30
Osservatorio BP
Direttori Sanitari
? Raccolta dati (Linee di indirizzo)
Formazione Rischio clinico
Competenze
QT 2017 31
i Direttori Sanitari sono i gestori e gli ideatori dellorganizzazione sanitaria
indispensabile la loro particolare attenzione alle problematiche della sicurezza (PREVENZIONE !!!)
il loro ruolo cruciale anche ai fini della sicurezza
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli InnocentiQT 2017 32
grazie per lattenzione
mailto:[email protected]
QT 2017 33
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli InnocentiQT 2017 34
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli Innocenti
Il rischio clinico nella prospettiva dellorganizzazione
sanitaria/ospedaliera
Michele CHITTARO
PUNTI DI FORZA
Elevata attenzione sociale e istituzionalesullargomento
Presenza di numerose norme e atti di indirizzo diistituzioni internazionali (WHO e UE) e nazionali;
Elevato impatto sullequit nellerogazione dei servizi Elevata attenzione da parte di ordini e collegi
professionali Elevata attenzione da parte di societ professionali e
scientifiche Pressione del mondo assicurativo sulla tematica
CRITICITA Eterogeneit dei servizi sanitari regionali rispetto ai
modelli organizzativi ed alla cultura della qualit esicurezza
Utilizzo di sistemi di misura e benchmark Scenario non completamente definito anche in
relazione allemanazione dei decreti attuativi Compliance delle organizzazioni rispetto a evidenze e
raccomandazioni Scarsa attenzione dei professionisti verso ladozione
sistematica di procedure sostenute da evidenzascientifica
Disponibilit limitata ed eterogenea di risorse per latematica specifica ( personale e strumenti)
Linee di lavoroLinee di lavoro
Polifarmacoterapia nellanziano
Sistemi elastomerici di infusione
Antiblastici
LASA e farmaci ad alto rischio
Esami strumentali con MdC
Riconciliazione
Antimicrobial stewardship negli ospedali del FVG
Registro regionale delle R-batteriche
Ripetizione biennale ECDC PPS negli ospedali (ICA e uso
antibiotici)
Programma lavaggio mani regionali (WHO)
Gestione del rischio epidemico
Adozione di bundle per la prevenzione delle IOS
Adozione Raccomandazioni Ministeriali
Progetto CARMINA
Gestione del contenzioso
Indicatori Regionali Rischio Clinico
Integrazione lettera di dimissione: informazioni
relative ai fattori di rischio del paziente
Handbook: guida pratica per il cittadino
Prevenzione e controllo delle ICA
Empowerment del cittadino
Sicurezza delle
pratiche clinico
assistenziali
Sicurezza farmaci
Adozione di standard per temi specifici (gruppi ad hoc)C
OM
PLES
SITA
Lorganizzazione del rischio clinico a livello aziendale
Autovalutazione tramite lo strumento CARMINA(Clinical Assessment of Risk Management: anIntegrated Approach) Favorisce la definizione di percorsi di miglioramento
continuo nelle proprie organizzazioni secondo percorsipersonalizzati
Individua le propriet da affrontare Facilita il confronto
con se stessi con altre organizzazioni
Definire degli standard minimiper la gestione del rischio clinicoallinterno delle organizzazionisanitarie italiane e un sistemasintetico di indicatori per lavalutazione delle performancedelle organizzazioni stesse.
CARMINA: lo strumento
STANDARD MINIMO
Struttura
Monitoraggio
RisultatiAzioni di miglioramento
CARMINA: gli standard
Incident reporting
Analisi EGAS-ASUIUD (dati 2011-2016)
INCIDENT REPORTING vs RICHIESTE RISARCIMENTO
45 sentinella segnalati --> 7 richieste di risarcimento (15.6%)
RICHIESTE RISARCIMENTO vs INCIDENT REPORTING
121 richieste --> 23 segnalati (19%)
10 eventi sentinella potenziali 5 segnalati
Lincident reporting individua solamente il 5% degli eventi dannosi(Sensitivity of routine system for reporting patient safety incidents in anNHS hospital: retrospective patient case note review, BMJ
Studio Pascal
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA 2015
Serie 1
Percentuale
41.4
65
58.8
66
Foglio1
Serie 1Serie 2Serie 3
Udine 200941.42.42
Udine 201565.04.42
Italy 201558.81.83
USA 201566.02.85
Quali sono i possibili strumenti/modelli organizzativi aziendali?
Esiste una unica ricetta per la gestione del rischio?
Studio Pascal
Lo strumento dellaccreditamento
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA
Serie 1
Percentuale
53
62.4
63.5
76
Foglio1
Serie 1Serie 2Serie 3
Udine 200953.02.42
Udine 201562.44.42
Italy 201563.51.83
USA76.02.85
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA 2015
Serie 1
Percentuale
37.9
36.3
40.3
44
Foglio1
Serie 1Serie 2Serie 3
Udine 200937.92.42
Udine 201536.34.42
Italy 201540.31.83
USA 201544.02.85
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA
04 - Management Support for Patient Safety
Percentuale
56.6
61.4
63.7
73
Foglio1
04 - Management Support for Patient SafetySerie 2Serie 3
Udine 200956.62.42
Udine 201561.44.42
Italy 201563.71.83
USA73.02.85
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA
Serie 1
Percentuale
41.2
53.2
55.3
67
Foglio1
Serie 1Serie 2Serie 3
Udine 200941.22.42
Udine 201553.24.42
Italy 201555.31.83
USA67.02.85
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA 2015
Serie 1
Percentuale
37.3
44.1
46.7
55
Foglio1
Serie 1Serie 2Serie 3
Udine 200937.32.42
Udine 201544.14.42
Italy 201546.71.83
USA 201555.02.85
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA 2015
Serie 1
Percentuale
31.6
40.2
36.7
55
Foglio1
Serie 1Serie 2Serie 3
Udine 200931.62.42
Udine 201540.24.42
Italy 201536.71.83
USA 201555.02.85
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA 2015
Serie 1
Percentuale
20.3
33
39.5
61
Foglio1
Serie 1Serie 2Serie 3
Udine 200920.32.42
Udine 201533.04.42
Italy 201539.51.83
USA 201561.02.85
Grafico1
Udine 2009
Udine 2015
Italy 2015
USA
03 - Organizational Learning - Continuous Improvment
Percentuale
29.5
39.9
47.5
72
Foglio1
03 - Organizational Learning - Continuous ImprovmentSerie 2Serie 3
Udine 200929.52.42
Udine 201539.94.42
Italy 201547.51.83
USA72.02.85
readiness for change
le organizzazioni che sono riuscite a migliorare sonoquelle di cui il personale pronto a cambiare
Condizioni essenziali:
la disponibilit e/o la motivazione del personale per intraprendere il cambiamento
la capacit dell'unit o dell'organizzazione a sostenere la modifica
Una misura non si adatta a tutti
La rete aziendaleper la gestione del rischio
Risk manager Referenti aziendali di programma Link professional
Le sfide
ruolo centrale delle direzioni ospedaliere, di distretto, di Dipartimentodi prevenzione e di dipartimento di salute mentale
presenza di una rete capillare di referenti nelle singole struttureoperative
garanzia della sicurezza delle cure in ogni punto del SSR dove vengonoerogate prestazione sanitarie
perseguimento prioritario del miglioramento dei livelli minimi in ognipunto di erogazione di servizi, promuovendo e sostenendo nelcontempo quanti perseguono leccellenza
miglioramento continuo delle prestazioni e nei percorsi clinico-assistenziali come metodo, attraverso la sistematica misurazione deidati, la loro valutazione e la loro restituzione agli interessati
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli Innocenti
43 Convegno Nazionale ANMDO 2017Rischio clinico: Attori e Modelli di gestione
Linee guida e sicurezza delle cure
Franco RipaPresidente ANMDO Sez. Piemonte e Valle dAosta Commissario Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi (Orbassano-Torino)
Franco Ripa 2
Contenuti
Il significato delle linee guida per la sicurezza delle cure
Levoluzione degli scenari
Limpatto a livello aziendale
https://verbavolant67.files.wordpress.com/2014/09/bersaglio.jpghttps://verbavolant67.files.wordpress.com/2014/09/bersaglio.jpg
Franco Ripa 3
Che cosa si intende per linee guida?
dipende a chi poniamo la domanda!
Franco Ripa 4
Una definizione generale di linea guida La linea guida un insieme di
raccomandazioni sviluppate sistematicamente, sulla base di conoscenze continuamente aggiornate e valide, redatto allo scopo di rendere appropriato, e con un elevato standard di qualit, un comportamento desiderato.
Tali norme sono una base di partenza per l'impostazione di comportamenti e modus operandi condivisi in organizzazioni di ogni genere (sia private, sia pubbliche) nel campo sociale, politico, economico, aziendale, medico e cos via.
Wikipedia, 2017
Franco Ripa 5
La definizione pi accreditata di LG in ambito clinico-assistenziale
Raccomandazioni sviluppate in modo sistematico
per assistere medici e pazienti nelle decisioni sulla gestione
appropriata di specifiche condizioni cliniche
Institute of Medicine. Guidelines for clinical practice: From Developement to Use. Washington DC; National Academic Press, 1992
http://www.biopoliticaltimes.org/img/original/Institute-of-Medicine.jpghttp://www.biopoliticaltimes.org/img/original/Institute-of-Medicine.jpg
Franco Ripa 6
La definizione di LG nel D. Lgs 81/2008 Art. 2. definizioni linee guida: atti di indirizzo e coordinamento
per lapplicazione della normativa in materia di salute e sicurezza
predisposti dai ministeri, dalle regioni, dallISPESL e dallINAIL
e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
D. Lgs 81/2008: "Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro"
Franco Ripa 7
Due esempi pratici di LG
Franco Ripa 8
Le linee guida ANAC Il nuovo Codice dei contratti pubblici
(d.lgs. 50/2016) attribuisce allANAC una competenza regolamentare di carattere generale (art. 2132).
Le linee guida dellANAC possono essere distinte in:
a) linee guida vincolanti: integrano o completano il contenuto normativo del Codice, ai fini della sua attuazione;
b) linee guida non vincolanti:forniscono indicazioni operative o una mera interpretazione della lettera del Codice. Richiedono una puntuale motivazione per la loro inosservanza(analogamente alle circolari interpretative).
Franco Ripa 9
Contenuti
Il significato delle linee guida per la sicurezza dei pazienti
Levoluzione degli scenari
Limpatto a livello aziendale
https://verbavolant67.files.wordpress.com/2014/09/bersaglio.jpghttps://verbavolant67.files.wordpress.com/2014/09/bersaglio.jpg
Franco Ripa 10
Alcuni dei riferimenti normativi sulle LG clinico-assistenziali Legge 662/1996. Legge finanziaria 1997 Legge 449/1997. Legge finanziaria 1998 PSN 1998-2000. Le strategie per il cambiamento - Le
garanzie del S.S.N. Programma Nazionale per le Linee Guida
D.Lgs 229/99. Norme per la razionalizzazione del SSN
D.M. 30 giugno 2004. Sistema nazionale linee guida Legge 266/2005. Legge finanziaria 2006 Piano Sanitario Nazionale 2006-2008. La promozione
di linee guida: il sistema nazionale Linee Guida Legge 296/2006. Legge finanziaria 2007
Franco Ripa 11
Le denunce e il contenzioso medico- legale: categorie di rischio Numero di denunce: tra le
varie categorie di rischio analizzate prevale il rischio clinico con il 73,0%.
Il rischio struttura stabile al 10,2%, cos come quello per danneggiamenti accidentali (9,8%).
Gli eventi accaduti in aree comuni delle strutture sanitarie rappresentano il 15,5% del totale.
Fonte: Marsh. Medical malpractice claims analysis. Sesta edizione (gennaio 2015)
Franco Ripa 12
Indice di sinistrosit per Regione
Fonte: Elaborazioni Agenas e Regioni su dati SIMES/DS e dati regionali
Errori denunciati / 10.000 dimissioni
Franco Ripa 13
La medicina difensiva
Fonte: Ministero della Salute
Sebbene il costo della MD non sia facilmente quantificabile (considerando le numerose voci che lo compongono), secondo stime recenti di AgeNaS, nel nostro Paese esso si aggirerebbe intorno al 10% della spesa sanitaria complessiva, pari a circa 9-10 miliardi di euro lanno
Franco Ripa 14
Alcuni dei riferimenti normativi
Legge 662/1996. Legge finanziaria 1997 Legge 449/1997. Legge finanziaria 1998 PSN 1998-2000. Le strategie per il cambiamento - Le garanzie del S.S.N.
Programma Nazionale per le Linee Guida D.Lgs 229/99. Norme per la razionalizzazione del SSN D.M. 30 giugno 2004. Sistema nazionale linee guida Legge 266/2005. Legge finanziaria 2006 Piano Sanitario Nazionale 2006-2008. La promozione di linee guida: il sistema
nazionale Linee Guida Legge 296/2006. Legge finanziaria 2007
L. 189/2012: Legge Balduzzi L. 208/2015: Legge di stabilit 2016 L. 24/2017: Legge Gelli Decreto 2 agosto 2017
Franco Ripa 15
La mappa della Legge 24/2017
Legge 24/2017Sicurezza delle cure /
Responsabilit professionale
Art.1. Diritto alla
salute
Art.2.Difensore
civico garante
Art.3.Osservatorio
nazionale buone pratiche
Art.4. Trasparenza
dei dati
Art. 5. Buone pratiche
clinicoassistenziali e raccomandazioni
previste dalle linee guida
Art.6. Responsabilit
penaleArt.7.
Responsabilit civile
Art.8. Tentativo
obbligatorio di conciliazione
Art. 9.Azione
di rivalsa
Art.10/11.Obbligo di assicurazione,
estensione garanzia assicurativa
Art.12.Azione
diretta soggetto danneggiato
Art.14.Fondo garanzia
per i danniArt.13.
Obbligo comunicazione
giudizio
Art.15.Nomina
consulenti tecnici dufficio e periti
Art.16.Modifiche
alla L. 208/2015
http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiztr6s4YvWAhWDXhQKHZJXCukQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.today.it%2Fpolitica%2Fvaccini-proposta-legge-gelli.html&psig=AFQjCNGZBxibtsr3pVkdc1xPvE0RBOHu2w&ust=1504622377278198http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiztr6s4YvWAhWDXhQKHZJXCukQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.today.it%2Fpolitica%2Fvaccini-proposta-legge-gelli.html&psig=AFQjCNGZBxibtsr3pVkdc1xPvE0RBOHu2w&ust=1504622377278198
Franco Ripa 16
Alcuni dei punti fondamentali della Legge 24/2017 Gli esercenti le professioni sanitarie., si
attengono,alle raccomandazioni previste dalle linee guida
elaborate da enti e istituzioni pubblici e privati nonch dalle societ scientifiche e delle associazioni tecnicoscientifiche delle professioni sanitarie iscritte in apposito elenco.
Qualora levento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilit esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge.
Franco Ripa 17
Il Decreto del Ministero della Salute 2 agosto 2017
Franco Ripa 18
Il DM 2 agosto 2017
Le societ scientifiche e le associazioni tecnico-scientifiche che possono presentare istanza devono possedere i seguenti requisiti:
rilevanza di carattere nazionale, con sezione ovvero rappresentanza in almeno dodici regioni e province autonome, anche mediante associazione con altre societ o associazioni della stessa professione, specialit o disciplina;
rappresentativit di almeno il 30% dei professionisti non in quiescenza nella specializzazione o disciplina, previste dalla normativa vigente o nella specifica area o settore di esercizio professionale.
atto costitutivo redatto per atto pubblico e statuto da cui siano desumibili gli elementi previsti al comma 2 dellarticolo 2 del decreto.
Franco Ripa 19
Contenuti
Il significato delle linee guida per la sicurezza dei pazienti
Levoluzione degli scenari
Limpatto a livello aziendale
https://verbavolant67.files.wordpress.com/2014/09/bersaglio.jpghttps://verbavolant67.files.wordpress.com/2014/09/bersaglio.jpg
Franco Ripa 20
La qualit delle LG: un problema risolto? Del resto si osservato su 14 linee guida
riguardanti malattie comuni che 10 propongono lampliamento dei
criteri diagnostici (creazione delle condizioni di premalattia, riduzione del valore soglia, individuazione di metodi diagnostici pi precoci)
e che il 75%degli estensori hanno dichiarato legami economici con le industrie, con in media 7 industrie per estensore.
Sen A. Health: perception versus observationi. BMJ, 2002, n 324, pp 860-61
Bobbio M. Troppa medicina. Un uso eccessivo pu nuocere alla salute. Einaudi, 2017
http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiG9omb8vvVAhVEtBoKHR2-AtQQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.torinoggi.it%2F2017%2F04%2F18%2Fleggi-notizia%2Fargomenti%2Feventi-11%2Farticolo%2Falla-libreria-bodoni-di-torino-la-presentazione-del-libro-troppa-medicina-di-marco-bobbio.html&psig=AFQjCNH1bxRPrBRyQtm70sc29D_VxU0h9Q&ust=1504077162658343http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiG9omb8vvVAhVEtBoKHR2-AtQQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.torinoggi.it%2F2017%2F04%2F18%2Fleggi-notizia%2Fargomenti%2Feventi-11%2Farticolo%2Falla-libreria-bodoni-di-torino-la-presentazione-del-libro-troppa-medicina-di-marco-bobbio.html&psig=AFQjCNH1bxRPrBRyQtm70sc29D_VxU0h9Q&ust=1504077162658343
Franco Ripa 21
Il ruolo della Direzione nei confronti delle LG per la sicurezza Favorire ladattamento locale
delle LG
Facilitare la diffusione e ladesione alle LG
Attuare il monitoraggio dellapplicazione delle LG
http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjp-qOD__vVAhXH1BoKHTnjDBYQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.comune.cremosano.cr.it%2Fnews%2Fleggi_area.asp%3FART_ID%3D1649%26MEC_ID%3D130%26ARE_ID%3D32&psig=AFQjCNEEu_sd9FyifHzTZAxw3rHrDRrv3g&ust=1504080585975339http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjp-qOD__vVAhXH1BoKHTnjDBYQjRwIBw&url=http%3A%2F%2Fwww.comune.cremosano.cr.it%2Fnews%2Fleggi_area.asp%3FART_ID%3D1649%26MEC_ID%3D130%26ARE_ID%3D32&psig=AFQjCNEEu_sd9FyifHzTZAxw3rHrDRrv3g&ust=1504080585975339
Franco Ripa 22
Ladattamento locale
Percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali
Procedure Protocolli Circolari Check list Ecc.
http://www.gazzettamolisana.com/wp-content/uploads/2017/02/Piano-decennale-sviluppo.pnghttp://www.gazzettamolisana.com/wp-content/uploads/2017/02/Piano-decennale-sviluppo.png
La diffusione e ladesione alle LG: il patrimonio STOP
1. Strutturali Assenza di una unit operativa o servizio Carenze strutturali specifiche
2. Tecnologici Indisponibilit della tecnologia sanitaria Mancata disponibilit della tecnologia sanitaria 24/24 ore e 7/7 giorni
3. Organizzativi Numero di professionisti insufficiente, posti letto limitati, lunghezza delle liste dattesa
4. Professionali Inadeguata competence professionale
5. Norme, contesto
Ecc... Ladattamento locale delle linee guida. Quando
lecito modificare le raccomandazioni cliniche? Antonino Cartabellotta. GIMBEnews 2010;1:5-6
Franco Ripa 24
Il monitoraggio dellapplicazione Criteri, indicatori, standard (sistemi informativi
esistenti/ad hoc)
Sulla base delle evidenze disponibili, gli interventi di feedback e la valutazione comparativa della pratica clinica delloperatore sanitario,
che costituiscono le componenti principali del processo di audit clinico,
producono un miglioramento, seppure lieve, della qualit dellassistenza e degli esiti intermedi delle cure.
Vecchi S, Agabiti N, Mitrova S., Cacciani L., Amato L., Davoli M., Bargagli AM. Audit e feedback e interventi di continuous quality improvement per il miglioramento della qualit delle cure nella gestione del diabete di tipo 2: una revisione sistematica della letteratura scientifica. EeP. Anno 40 (3-4) maggio-agosto 2016
Franco Ripa 25
http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.anmdo.org/images/nuovo%2520logo%2520anmdo.jpg&imgrefurl=http://www.anmdo.org/&usg=__qENQI6Pkm8nKXm8qdyVwNuUEk5Q=&h=98&w=271&sz=23&hl=it&start=4&um=1&tbnid=uaIw0ZCWxG3ciM:&tbnh=41&tbnw=113&prev=/images%3Fq%3Danmdhttp://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.anmdo.org/images/nuovo%2520logo%2520anmdo.jpg&imgrefurl=http://www.anmdo.org/&usg=__qENQI6Pkm8nKXm8qdyVwNuUEk5Q=&h=98&w=271&sz=23&hl=it&start=4&um=1&tbnid=uaIw0ZCWxG3ciM:&tbnh=41&tbnw=113&prev=/images%3Fq%3Danmd
Franco Ripa 26
La diversa efficacia degli interventi di implementazione delle LG
Interventi efficaci: - formazione tramite outreach visits - reminders (manuale o computerizzato) - incontri formativi interattivi - interventi multipli (una combinazione che include due o pi
dei seguenti: audit e feedback, reminders, processi di consenso locali, marketing)
Interventi probabilmente efficaci: - audit e feedback - uso di opinion leader locali (clinici riconosciuti dai colleghi come
autorevoli o influenti) - processi di consenso locali - interventi mediati dai pazienti Interventi inefficaci: - materiali formativi (distribuzione delle raccomandazioni,
materiali audiovisivi e pubblicazioni elettroniche) - incontri formativi didattici (come le lezioni frontali) il ruolo degli interventi aziendali e interaziendali - percorsi tra diverse strutture sanitarie (reti, modelli hub &
spoke, accordi convenzionali, ecc.)
PNLG. Manuale metodologico. Come produrre, diffondere e aggiornare raccomandazioni per la pratica clinica. Maggio 2002
La formazione e gli skill per la siurezza: clinica e organizzazione Argomenti di base principi di sicurezza dei pazienti teoria dei sistemi ed effetti della complessit
sui processi di cura (governo clinico) la comunicazione ed il lavoro in team lapprendimento dagli errori per la prevenzione dei
rischi il coinvolgimento attivo dei pazienti e dei familiari Metodi e tecniche per la sicurezza delle cure applicazioni human factor per la sicurezza metodi e strumenti di gestione del rischio clinico,
della sicurezza e della qualit Campagne per la prevenzione di rischi
specifici con interventi evidence based prevenzione delle infezioni correlate allassistenza sicurezza nelle procedure invasive prevenzione degli errori di terapia
Il ruolo della DMPO
In unorganizzazione orientata alla qualit ciascuno ha due lavori:
il primo quello solito, il secondo contribuire
a migliorare il primo Donald Berwick,
1992
http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.nemours.org/about/legacy/award/laureate/berwick-donald/pc-ccol/0/content_files/file/berwick-donald.jpg&imgrefurl=http://www.nemours.org/about/legacy/award/laureate/berwick-donald.html&h=174&w=150&sz=5&hl=it&starhttp://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.nemours.org/about/legacy/award/laureate/berwick-donald/pc-ccol/0/content_files/file/berwick-donald.jpg&imgrefurl=http://www.nemours.org/about/legacy/award/laureate/berwick-donald.html&h=174&w=150&sz=5&hl=it&star
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli Innocenti
La COMUNICAZIONEnella GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO:
quali strumenti per migliorare lefficacia?
Piera Poletti
CEREF- Centro Ricerca e Formazione- [email protected] [email protected]
mailto:[email protected]:[email protected]
Agenda Comunicazione e rischio clinico Strumenti per aumentare lefficacia
nel rapporto col paziente e la famiglianel teamnella unit operativa/nella
organizzazione nella comunit
Vi un problema di comunicazione?
Vi un problema di comunicazione?
Joint Commission ha stimato che l80% degli errori clinici gravi sono causati da una cattiva comunicazione al momento dellaffido del paziente
Mardis e colleghi (2015) hanno riscontrato in una indagine effettuata nel 2014 in 653 ospedali che il 51% dei 405.281 operatori rispondenti concordava con la affermazione "importanti informazioni sulla cura del paziente sono perse durante il cambio turno
Vi un problema di comunicazione?SIMES Report 2005-2013
Migliorare la comunicazione? Migliorare gli esiti Ridurre gli errori (NB omissione) Ridurre le ripetizioni/duplicazioni Migliorare la sicurezza per il paziente e
loperatore Migliore performance e benessere del
personale Assistenza pi sicura e affidabile Incrementare lefficienza Migliorare esperienza del paziente e la sua
soddisfazione
The productive operating theatre, NHS, Institute of Innovation & Improvement, 2010
COMUNICAZIONE e RISCHIO CLINICO
Comunit
Unitoperativa/Dipartimento/
Struttura/Azienda
Team
Paziente
Parliamo la stessa lingua?
INNANZI TUTTO IL LINGUAGGIO W.H.O, Conceptual Framework for the
International Classification of Patient Safety Patient Safety Event Taxonomyhttps://academic.oup.com/intqhc/article/17/2/95/1794432/The-JCAHO-patient-safety-event-taxonomy-a
https://academic.oup.com/intqhc/article/17/2/95/1794432/The-JCAHO-patient-safety-event-taxonomy-a
La COMUNICAZIONE ci informa su Scelte operative Competenza Integrazione Valori (paziente, colleghi, la propria
professione e le altre professioni) Cultura e organizzazione delle cure e del
lavoro Leadership
Ascolta il tuo paziente, ti sta suggerendo la diagnosi (W. Osler)
"The Doctors Visits A Dutch Proverb The Doctor Inspects the General Health of His Patient Jan Josef, the Elder Horemans
Diario del paziente
My medication passport relevant information about the patient relevant information about the patient's GP/ other
healthcare professional list of medicines the patient cannot take and the
reasons why compliance aids in use list of the patient's current medicines changes made to current medicines and why blank pages for the patient to record additional
medical information such as vaccinations, screenings etc.
http://clahrc-northwestlondon.nihr.ac.uk/resources/mmp
Perch?Disclose the error to the patient. The injured patient has a right to know what happened Leape, L.L. (2005). Ethical issues in patient safety. Thoracic Surgery Clinics, 15(4), 493-502
Cook et al., 2004 found only 64% of health care providers would disclose an error to the affected patient, even when there was overwhelming agreement among participants (97%) that an error had occurred
Cook, A.F., Hoas, H., Guttmannova, K., & Joyner, J.C. (2004). An error by any other name. American Journal of Nursing, 104(6), 32-44.
La relazione tra errore e gravit del danno
Le cause e gli esiti
La possibilit di recupero
Il fabbisogno di ulteriori cure
Il personale coinvolto
I bisogni e le preferenze dei pazientiCantor e colleghi 2005; Poletti, 2006
Colloquio: Prima
BATHE technique (C. Thiedke, MD) Background (Mi racconti cosa accaduto)Affect (Come si sente rispetto a questo?)Trouble (Che cosa le crea maggiore
preoccupazione?)Handling (Come sta gestendo la
situazione?)Empathy (Deve essere molto difficile)
COMUNICAZIONE E RISCHIO CLINICO
CHI SEI?
Il problema con la comunicazione lillusione che ci sia stata(George Bernard Shaw)
La sicurezza un gioco di SQUADRA
Perch insorgono problemi di comunicazione?
Diversi stili di comunicazione Interruzioni Insufficiente standardizzazione
delle modalit e dei contenuti da trasmettere
Carenza di informazioni
Mind settingConoscenze organizzate condivise dai membri del team consentono ad ognuno di mettere in pratica il proprio ruolo in modo tempestivo e condiviso, per funzionare come una unit integrata con minima necessit di negoziare cosa deve essere fatto e quando
Team Decision Making in Complex Environments Orasanu J, Salas E. In: Klein G, Orasanu J, Calderwood R, Zsambok C, Eds. Decision Making in Action: Models and Methods. NJ: Ablex, 1991.
Comunicazione assertiva: Strumento 4 fasi
Ottieni lattenzione dellaltro/degli altri (Sono)
Esprimi la tua preoccupazione (Sono preoccupato per./Ho dei dubbi su)
Proponi alternative. Poni delle domande per ottenere
risposte/spingere allazione
Nel preparare Handover
I PASS THE BATON PASSO IL BASTONE
SBAR Situazione
Background
Accertamento
Raccomandazioni
ISoBAR I (IDENTIFY): Presenta te stesso e il tuo paziente S (SITUATION): Perch stai chiamando? Descrivi
brevemente il problema o (OBSERVATIONS): Parametri vitali e valutazione clinica B (BACKGROUND): Informazioni pertinenti sul paziente A (AGREED PLAN): Cosa deve accadere? Accertamento
della situazione R (READ BACK): Fornisci chiarimenti e verifica che vi sia
stata comprensione corretta delle informazioni fornite.
The productive operating theatre, NHS, Institute of Innovation & Improvement, 2010
Affido del Paziente
SBAR Collaborative Communication Education (SBAR-CCE)
Education SBAR Obstetrics, Labor/Delivery, Special Care
Nursery (Neonatal Intensive Care), Pediatrics, and Pediatric Intensive Care
Safety Briefing
Checklist
strettamente legata ad un contesto (i segni utilizzati possono avere significati diversi nei vari paesi) influenzata da fattori culturali utilizza canali autonomi e ben definiti
Comunicazione non verbale
Bryant M, Higgins V
Comunicazione nel Team determinatadalla intersezione di ruoli clinici bendeterminati, gerarchici, con ZONEDIVERGENTI di comunicazione, dovuti aiVALORI delle varie professioni, nonfacilmente superabili attraverso azioni disviluppo del team
Non aspettare circostanze straordinarie: usa quelle che accadono quotidianamente (Jean Paul Richter)
Hospital Policy for Patient Safety and Quality of Care Patient-centered care
With the greatest concern for our patients, we shall make every effort to provide the safest and most comfortable environment possible for them when receiving medical services regardless of their race, religion, economic and social background.
2.Shared medical informationWe shall provide patients with health-related information to share medical knowledge so that patients may fully understand their illness and care that they could receive, improve their decision-making processes and control their care.
3.Hospital-wide patient safety activitiesTo improve quality and safety, we shall organize various committees including Quality and Safety Management Committee, Infection Control Committee, Clinical Risk Management Committee, Medication Safety Management Committee, Medical Equipment Safety Management Committee and Quality Review Committee. These functional committees shall cooperate with the Department of Clinical Quality Management, Department of Infection Control and Prevention, patient safety officers and managers in individual wards and departments, and link doctors and link nurses.
4.Early detection of threatsWe shall report incidents when they are experienced or recognized to detect safety threats and to take prompt actions for risk mitigation.
5.A Human Factors approach to patient safetyWe shall analyze root causes of incidents or adverse events and implement hospital-wide preventive measures taking into consideration of human factors.
6.Timely and full disclosure of adverse eventsWhen things go wrong, we shall make best efforts to treat patients. We shall also fully disclose what happened to patients and their family members in a timely manner.
7.Patient advocacyWe shall establish Office of Patient and Family Relations to listen to patients concerns, comments, and complaints and swiftly respond to them, making use of patients and family members voices in further improving hospital functions.
8.Distribution of patient safety informationWe shall inform useful information necessary for patient safety and quality of care including alerts, preventive measures and educational findings to the hospital clinicians and administrative personnel through diverse methods at various opportunities.
9.Education and training for patient safetyWe shall educate and train the clinical and administrative personnel of the hospital to strengthen their knowledge and expertise in patient safety, communication and teamwork skills, and in threat and error management.
10.Building just and safe cultureTo promote voluntary incident reporting and to improve hospital systems for patient safety, we shall make continuous efforts to establish just and safe culture in collaboration with the hospital board, managerial staff and front-line clinicians.
11.Provision/Updating of Patient Safety ManualWe shall prepare and distribute Patient Safety Manual to the clinicians and administrative personnel. We shall also review and update it as necessary.
12.Disclosure of hospital patient safety policyWe shall make this hospital policy for patient safety accessible to the public.
COMUNICAZIONE STRUTTURA/AZIENDA
Promessa per la sicurezza del paziente, delloperatore e degli operatori
Colazioni insieme Ne parliamo?
COMUNICAZIONE STRUTTURA/AZIENDA
COMUNICAZIONE STRUTTURA/AZIENDA
Segnalazione eventi avversi
LO SVILUPPO
3 C : CREATIVITA COMPETENZA CONNESSIONE
COMUNICAZIONE e RISCHIO CLINICO
Painting by G Celiberti, Udine,
Impegno e dedizione fondamenti della sicurezza
Ciascuno deve percepire in ogni momento che ogni azione necessaria per il bene della persona che gli si affida e sapere che tale azione e tutto il proprio operato vengono riconosciuti e valorizzati dagli altri soggetti considerati significativi
Ogni giorno un inizio: un riaffermare il comuneimpegno, un reciproco sostegno di fronte a nuovecircostanze
Grazie della attenzioneCommenti e suggerimenti
43 Congresso nazionale ANMDO Firenze, 25/27 Ottobre 2017
Franco RipaPresidente ANMDO Sez. Piemonte e Valle dAosta Commissario Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi (Orbassano-Torino)
43 Convegno Nazionale ANMDO 2017
Rischio clinico: Attori e Modelli di gestione
Tavola rotondaConfronto tra Stakeholder
http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.anmdo.org/images/nuovo%2520logo%2520anmdo.jpg&imgrefurl=http://www.anmdo.org/&usg=__qENQI6Pkm8nKXm8qdyVwNuUEk5Q=&h=98&w=271&sz=23&hl=it&start=4&um=1&tbnid=uaIw0ZCWxG3ciM:&tbnh=41&tbnw=113&prev=/images%3Fq%3Danmdhttp://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.anmdo.org/images/nuovo%2520logo%2520anmdo.jpg&imgrefurl=http://www.anmdo.org/&usg=__qENQI6Pkm8nKXm8qdyVwNuUEk5Q=&h=98&w=271&sz=23&hl=it&start=4&um=1&tbnid=uaIw0ZCWxG3ciM:&tbnh=41&tbnw=113&prev=/images%3Fq%3Danmd
Franco Ripa 2
Indice di sinistrosit per Regione
Fonte: Elaborazioni Agenas e Regioni su dati SIMES/DS e dati regionali
Franco Ripa 3
La Regione Piemonte
Con DGR n.14-8500 del 31.03.2005
stata prevista in tutte le Aziende sanitarie piemontesi la costituzione dellUnit di gestione del rischio clinico,
dedicata al miglioramento della sicurezza e della qualit delle cure.
Franco Ripa 4
Programma per la gestione dei rischi sanitari di responsabilita' civile
Deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2013, n. 21-6940
Programma per la gestione dei rischi sanitari di responsabilita' civile delle A.S.R.. Definizione degli elementi costitutivi e delle modalita' di gestione del Programma per il biennio 2014-2015.
Modello organizzativo che attribuisce la responsabilit gestionale dei sinistri stessi a quattro Comitati di gestione sinistri appositamente costituiti
nellambito delle Aree di coordinamento sovrazonale
Franco Ripa 5
Programma regionale per la gestione del rischio clinico
D.D. 7 agosto 2014, n. 701 Azione 18.1.1 del Programma 18 dei
Programmi Operativi 2013-2015, approvati con DGR n. 25-6992 del 30
dicembre 2013. Approvazione del "Programma regionale per
la gestione del rischio clinico 2014-2015".
Franco Ripa 6
Legge di stabilit 2016: i compiti della funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio sanitario
Art. 1 comma 539 Per la realizzazione dell'obiettivo di cui tutte
le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie attivino
un'adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio sanitario (risk management),
per l'esercizio degli specifici compiti.
Franco Ripa 7
Legge stabilit per 2016: il coordinamento del RM
Art. 1 comma 540 L'attivit di gestione del rischio sanitario
coordinata da personale medico dotato delle specializzazioni in igiene,
epidemiologia e sanit pubblica o equipollenti, in medicina legale
ovvero da personale dipendente con adeguata formazione e comprovata esperienza almeno triennale nel settore
Franco Ripa 8
La gestione della complessit 80 giorni sono passati da quando il signor K.
stato informato sul risultato della risonanza magnetica a quando il suo tumore stato asportato;
11 medici sono stati coinvolti nella sua cura, il signor K ha avuto 5 procedure;
11 visite ambulatoriali sono state effettuate(nessuna con il medico coordinatore);
40 volte il medico coordinatore ha comunicato con gli altri medici (32 e-mail e 8 telefonate);
12 volte il medico coordinatore ha comunicato con il signor K. e la moglie;
Almeno una comunicazione si verificata in 26 giorni su 80;
6 comunicazioni sono avvenute nel giorno pi trafficato (giorno 32).
A Quarterback's View of Care Coordination. MaXhew J. Press, M.D. N Engl J Med 2014; 371:489-491August 7, 2014
Franco Ripa 9
Il modello in fase di aggiornamento:LOspedale: 4, 2012
http://www.studiarapido.it/wp-content/uploads/2014/08/Evoluzione-delluomo.jpghttp://www.studiarapido.it/wp-content/uploads/2014/08/Evoluzione-delluomo.jpghttp://www.anmdo.org/n-4-2012-3/http://www.anmdo.org/n-4-2012-3/
Franco Ripa 10
LOspedale: 4, 2012
Nellambito delle funzioni medicolegali,
il Direttore Medico di Presidio ospedaliero:
coordina lattivit di valutazione del rischio clinico
Franco Ripa 11
Atto aziendale 2015: Organigramma aziendale
DIRETTORE SANITARIO
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
DIRETTORE GENERALE
DIREZIONE GENERALE
SS Prevenzione
protezione
SS Medico
competente
SC Direzione sanit.
Presidio
SCDI.p.SA
SC Farmacia
ospedaliera
SC Gestione Economico-finanziaria
SC Gestione personale
SC Gest. Tecn.-economato
ed acquisti
SCProgr., gest.
e contr. risorse
SS Qualit
SS Un. prev. rischio inf.
SSRisk management
SSCoord.
att. amm.
Serviziosociale
SS Affari legali
SS Affari generali
SS Comunicazione
informazione
7/9
Franco Ripa 12
1. La costruzione di un sistema aziendale di RM
Il piano annuale per la gestione del rischio della Direzione
Il Manuale e le procedure per la gestione dei rischi
I progetti specifici sulle priorit individuate
Il riesame della Direzione Ecc.
Franco Ripa 13
2. La multidisciplinariet e la multiprofessionalit
Il sistema richiede una collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale.
Unit di gestione del rischio composta dalla direzione sanitaria aziendale e da operatori provenienti dalle strutture comunque coinvolte nei processi di gestione del rischio gestendo funzioni quali la medicina legale, il servizio legale, il servizio patrimoniale, lURP, la qualit e la gestione del rischio.
Altri esperti (clinici, farmacisti, ingegneri clinici, infermieri dirigenti, ecc.) saranno coinvolti secondo le loro competenze.
Franco Ripa 14
3. I meccanismi operativi trasversali per lo sviluppo del RM
Sistema di programmazione
Sistema formativo
Sistema informativo
Sistema premiante
Franco Ripa 15
La qualit consiste nel fare le cose ordinarie in modo straordinario Anonimo
Qualit
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli Innocenti
SICUREZZA DELLE CURE E NUOVE RESPONSABILIT DEI MEDICI- IL PUNTO DI VISTA DEL PRIVATO ACCREDITATO
LAURA OMBRONIDIRETTORE SANITARIO VALDISIEVE HOSPITAL
COORDINATORE DIRETTORI SANITARI AIOP TOSCANA
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli Innocenti
Sicurezza come una delle dimensioni della qualit
Gli strumenti del risk management migliorano solo questa dimensione
Il modello toscano di gestione del rischio clinico ha formalizzato una categoria mentale gi esistente nel privato
Sicurezza delle cure e nuove responsabilit dei medici: il punto di vista del privato accreditato
Organizzazione delle singole strutture diversa per lo pi dipendenti non dedicati
(in toscana una cdc ha un CRM dedicato e due cdc non ne hanno) - tutti sanitari
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli Innocenti
Dato che la percezione del rischio questione di abitudine e di cultura- La direzione generale!
Non perdere di vista due aspetti importanti:
la gestione del rischio clinico solo una degli strumenti di clinicalgovernance
vi sono evidenze chiare che tali strumenti quando utilizzati in modo sistematico ed integrato, migliorano non solo la dimensione dellefficienza ma anche (e soprattutto!!!) le altre pi nobili dimensioni della qualit (efficacia, appropriatezza, sicurezza)
Sicurezza delle cure e nuove responsabilit dei medici: il punto di vista del privato accreditato
Rischio clinicoe Responsabilit professionale
Firenze, 25 - 26 - 27 Ottobre 2017 Istituto degli Innocenti
CRITICITA
Abbiamo coinvolto il livello gestionale, molto meno il livello degli operatori pari- Partenza dal livello intermedio ha permesso la diffusione verso lalto e
verso il basso ma molto meno tra pari - Si sono create reti multiprofessionali trasversali di facilitatori in ogni settore - Si diffonde capillarmente la nuova visione - La prossima sfida: i liberi professionisti
Sicurezza delle cure e nuove responsabilit dei medici: il punto di vista del privato accreditato
1_Quinto TozziDiapositiva numero 1Diapositiva numero 2Diapositiva numero 3Diapositiva numero 4Diapositiva numero 5Diapositiva numero 6Diapositiva numero 7Diapositiva numero 8Diapositiva numero 9Diapositiva numero 10Diapositiva numero 11Diapositiva numero 12Diapositiva numero 13Diapositiva numero 14Diapositiva numero 15Diapositiva numero 16Diapositiva numero 17Diapositiva numero 18Diapositiva numero 19Diapositiva numero 20Diapositiva numero 21Diapositiva numero 22Diapositiva numero 23Diapositiva numero 24Diapositiva numero 25Diapositiva numero 26Diapositiva numero 27Diapositiva numero 28Diapositiva numero 29Diapositiva numero 30Diapositiva numero 31Diapositiva numero 32Diapositiva numero 33Diapositiva numero 34
2_Michele CHITTARODiapositiva numero 1PUNTI DI FORZACRITICITADiapositiva numero 4Lorganizzazione del rischio clinico a livello aziendaleCARMINA: lo strumentoCARMINA: gli standardDiapositiva numero 8Incident reportingDiapositiva numero 10Diapositiva numero 11Diapositiva numero 12Diapositiva numero 13Diapositiva numero 14Diapositiva numero 15Diapositiva numero 16Diapositiva numero 17Diapositiva numero 18Diapositiva numero 19Diapositiva numero 20Diapositiva numero 21Diapositiva numero 22Diapositiva numero 23Diapositiva numero 24Diapositiva numero 25readiness for changeDiapositiva numero 27La rete aziendaleper la gestione del rischioLe sfide
3_Franco ripaDiapositiva numero 1ContenutiChe cosa si intende per linee guida? Una definizione generale di linea guida La definizione pi accreditata di LG in ambito clinico-assistenzialeLa definizione di LG nel D. Lgs 81/2008Due esempi pratici di LGLe linee guida ANACContenutiAlcuni dei riferimenti normativi sulle LG clinico-assistenzialiLe denunce e il contenzioso medico- legale: categorie di rischio Indice di sinistrosit per RegioneLa medicina difensiva Alcuni dei riferimenti normativi La mappa della Legge 24/2017Alcuni dei punti fondamentali della Legge 24/2017Il Decreto del Ministero della Salute 2 agosto 2017 Il DM 2 agosto 2017ContenutiLa qualit delle LG: un problema risolto?Il ruolo della Direzione nei confronti delle LG per la sicurezzaLadattamento locale La diffusione e ladesione alle LG: il patrimonio STOP Il monitoraggio dellapplicazioneDiapositiva numero 25La diversa efficacia degli interventi di implementazione delle LGLa formazione e gli skill per la siurezza: clinica e organizzazione Diapositiva numero 28
4_Piera PolettiLa COMUNICAZIONE nella GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: quali strumenti per migliorare lefficacia?AgendaDiapositiva numero 3Vi un problema di comunicazione?Vi un problema di comunicazione?Diapositiva numero 6Vi un problema di comunicazione?Migliorare la comunicazione?COMUNICAZIONE e RISCHIO CLINICODiapositiva numero 10INNANZI TUTTO IL LINGUAGGIOLa COMUNICAZIONE ci informa suAscolta il tuo paziente, ti sta suggerendo la diagnosi (W. Osler)Diapositiva numero 14Diapositiva numero 15Diapositiva numero 16Diapositiva numero 17Diario del pazienteMy medication passportDiapositiva numero 20Perch?Diapositiva numero 22Diapositiva numero 23BATHE technique (C. Thiedke, MD) COMUNICAZIONE E RISCHIO CLINICODiapositiva numero 26Diapositiva numero 27La sicurezza un gioco di SQUADRAPerch insorgono problemi di comunicazione?Mind settingComunicazione assertiva: Strumento 4 fasiNel preparare HandoverI PASS THE BATON PASSO IL BASTONESBARISoBARDiapositiva numero 36Affido del PazienteSBAR Collaborative Communication Education (SBAR-CCE) Safety BriefingChecklistDiapositiva numero 41Diapositiva numero 42Diapositiva numero 43Bryant M, Higgins VDiapositiva numero 45Hospital Policy for Patient Safety and Quality of CareCOMUNICAZIONE STRUTTURA/AZIENDACOMUNICAZIONE STRUTTURA/AZIENDACOMUNICAZIONE STRUTTURA/AZIENDASegnalazione eventi avversiLO SVILUPPOCOMUNICAZIONE e RISCHIO CLINICODiapositiva numero 53Impegno e dedizione fondamenti della sicurezza Ciascuno deve percepire in ogni momento che ogni azione necessaria per il bene della persona che gli si affida e sapere che tale azione e tutto il proprio operato vengono riconosciuti e valorizzati dagli altri soggetti considerati significativi Ogni giorno un inizio: un riaffermare il comune impegno, un reciproco sostegno di fronte a nuove circostanze
5_Franco ripaDiapositiva numero 1Indice di sinistrosit per RegioneLa Regione PiemonteProgramma per la gestione dei rischi sanitari di responsabilita' civileProgramma regionale per la gestione del rischio clinicoLegge di stabilit 2016: i compiti della funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio sanitario Legge stabilit per 2016: il coordinamento del RMLa gestione della complessit Il modello in fase di aggiornamento:LOspedale: 4, 2012 LOspedale: 4, 2012Atto aziendale 2015: Organigramma aziendale1. La costruzione di un sistema aziendale di RM 2. La multidisciplinariet e la multiprofessionalit3. I meccanismi operativi trasversali per lo sviluppo del RMDiapositiva numero 15
5_Laura OmbroniDiapositiva numero 1Diapositiva numero 2Diapositiva numero 3Diapositiva numero 4