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Collegio di Torino RISULTATI DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA: una sfida da accogliere per esistere

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Collegio di Torino

RISULTATI DELL’ASSISTENZA

INFERMIERISTICA: una sfida da accogliere

per esistere

Outcome formativi: quali esiti ad oggi e quali quelli auspicati?

Caterina Galletti, Coordinatore didattico Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche UCSC sede di Roma

Risultati dell'assistenza infermieristica: una sfida da raccogliere per esistere - Torino 1 e 2 dicembre 2014 - Collegio IPASVI di Torino

A me basta che, dovunque nascano uomini, si possa formarli (…) e che, una volta portata a termine, questa formazione risulti la migliore che essi potessero conseguire per se stessi e per gli altri.

Rousseau 1762, tr.it. 2007

Quadro di insieme

1. i termini della «questione», con una riflessione definitoria e teorica;

2. «l’agire formativo», il contributo degli outcome per la formazione infermieristica.

Outcome formativi

formazione

Complessità (persona) & (applicazione)

Caratteristiche della persona (abilità, personalità, motivazione, etc)

Caratteristiche del ambiente formativo (modelli di insegnamento, sequenza, contenuti, etc)

Caratteristiche del contesto organizzativo (supporto organizzativo, utilizzo

conoscenze, possibilità di transfer, etc)

apprendimento

Implicazioni metodologiche

Formazione come cambiamento o come raggiungimento degli obiettivi?

Riflessioni sugli outcome

Gradimento, apprendimento, performance lavorativa, risultati organizzativi?

visione sistemica

è necessario chiarire: il termine “formazione” è utilizzato in un’ottica di insegnamento o di apprendimento?

Dato un repertorio di contenuti da trasmettere, qual è il modo più funzionale per trasmetterlo?

Date alcune competenze da far acquisire a un soggetto, alcune conoscenze e abilità da far utilizzare, alcuni atteggiamenti da far assumere, qual è il percorso che egli dovrà compiere?

Processo insegnamento e di apprendimento

Scienza della comunicazione formativa Essa si occupa del modo in cui tutti i

fattori implicati nell’apprendimento e nell’insegnamento possano interagire al

fine di sortire esiti di formazioneesiti di formazione (Cunti, 2003).

visione “costruttivista”

“fissare significati” non corrisponde a quella di

“significato fisso”

i modelli non sono acontestuali, atemporali e

universali

“hanno un limite di validità” sono in continua evoluzione dipendenti dal

contesto, dalla teoria di riferimento … (Popper, 1972. Kuhn, 1978)

apprendimento

processi processi interintersoggettivi di produzione originale e autonomasoggettivi di produzione originale e autonoma

di sapere …di sapere …

[il vecchio apprendimento] è sempre rivisto, riorganizzato ed anche reinterpretato per potersi conciliare con i nuovi apporti

(Cust, 1995).

mette l’accento sui processi e sui bisogni piuttosto che sui contenuti

il processo connesso con l’uso di una precedente interpretazione, per costruire una nuova o una rivista interpretazione del significato

di una propria esperienza, come guida per azioni future (Mezirow, 2000).

Esiti di formazione

ovvero gli outcome

oppure rappresentano

l’efficacia della formazione?

rappresentano

la valutazione della formazione?

pianificazione formativa

Da input a risultati attesi

Un risultato di apprendimento è “il punto di arrivo” di un processo di costruzione delle conoscenze e incorpora sia il suo oggetto (quella conoscenza, quell'abilità, quella competenza), sia i dinamismi mentali e i metodi attraverso i quali è costruito e dei quali il soggetto è consapevole (Guasti, 2002).

a esiti formativi

sono l’insieme delle conoscenze (knowledge),

abilità (skills) e competenze (competencies)

che la persona in apprendimento

ha acquisito [al

termine di un periodo di apprendimento

formale o non formale] (Jolis, 2000)

nonché dei processi metacognitivi che sono

alla base del trasferimento delle conoscenze (transfer of

training) (Ford & Weissbein, 1997)

Micro: valutazione interna, si focalizza sul processo di acquisizione dell’apprendimento e lo misura - valuta.

Macro: valutazione esterna, prospettiva sistemica di comprensione della molteplicità di dinamiche che consentono l’apprendimento e il transfer.

le relazioni tra input e output non possono essere rappresentate in modo stabile,

si evidenzia il nesso probabilistico tra insegnamento e apprendimento

un sistema di valutazione

(misurament & assessment) a due livelli:

quindi:

gli esiti formativi sono prodotti ma anche processi, nel senso di potenzialità che mettono capo a nuovi prodotti.

• Input: è il “servizio” di insegnamento e gli obiettivi di apprendimento previsti dal percorso.

• Output: indica la riuscita degli studenti (apprendimenti).

• Outcome: i motivi per cui gli obiettivi formativi sono stati raggiunti e quello che le persone riescono a fare in seguito (carriera).

Una delle concause della non eccellente

produttività quali-quantitativa del nostro sistema

scolastico e della distribuzione a macchia di

leopardo degli esiti formativi risiede proprio nella

mancanza di produzione e consumo di

informazioni relative agli input, al contesto, ai

processi, ai prodotti e persino al grado di riuscita

sociale di quanti conseguono un titolo di studio

(Domenici, 1998).

efficacia della formazione

il successo formativo è un obiettivo primario per la valorizzazione delle potenzialità delle

persone

Successo formativo, concetto di difficile definizione e di ardua misurazione (Bramati & Bianchi, 2006).

Il complesso di competenze in un Paese ne costituisce la dotazione di capitale umano. (…)

Forte legame tra capitale umano e crescita economica. (Schulz, 1971; Kendrick, 1972; Schleicher, 2006).

Calcolo delle competenze acquisite alla fine di un ciclo formativo (Bjornavold, 1997).

Scenario europeo

Tre le principali “fonti”

• Il Quadro dei titoli dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (NQF) descrive ogni titolo in termini di carico di

studio, di livello, di obiettivi formativi, di competenze, di profilo.

• Gli Standard e linee guida per l’assicurazione della qualità nello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore per costituire una base condivisa (standard, procedure e linee guida) sui processi di assicurazione della qualità.

• Il Progetto Tuning Educational Structures in Europe, che ha avuto lo scopo di “sintonizzare” i titoli accademici dei tre cicli basato sul sistema dei crediti ECTS e su un linguaggio comune per descrivere i risultati di apprendimento e le competenze attesi e le modalità di insegnamento, apprendimento e accertamento del profitto.

(Dichiarazione di Bologna, 1999; et seg.)

europass

ECTS

Sistema dei crediti

NQS

Sistema nazionale

delle qualificazioni

QA

ECVET*

^ European Skills/Competences, qualifications and Occupations * European Credit System for Vocational Education and Training ** European Qualifications Framework ° European Standards and Guidelines °° Quality Assurance in Vocational Education and Training

EQF**

(ISFOL, 2014)

ESCO^

https://ec.europa.eu/esco/home

ESG° EQAVET°°

In Italia

1. una maggiore apertura e flessibilità della struttura dei corsi, che favoriscono la scelta e il progresso degli studenti attraverso opzioni modulari e attraverso il sistema dei crediti.

2. ridefinizione dei percorsi formativi universitari,

• in termini di input, una crescita di modi alternativi di accedere ai percorsi universitari, una diversificazione delle tipologie di utenti / studenti e della conseguente maggiore differenziazione di età, esperienze, status socio-economico, background culturale, bisogni, capacità e motivazioni, ecc.;

• in termini di output, l’interesse si è spostato verso risultati di apprendimento (learning outcome) definiti in termini di competenze, richieste e definite in concertazione con il contesto sociale e professionale di riferimento.

gli indicatori

• indici che forniscono informazioni su: – lo stato e il funzionamento del sistema formativo – gli effetti della formazione sui singoli e sulla

società nel suo complesso.

• le caratteristiche: – consentono di cogliere caratteri ed evoluzione di

settori-chiave del contesto formativo e scolastico; – sono misure di forte interesse politico-sociale; – …

(Gattico & Mantovani, 1998; de Landsheere 1998)

rilevante il tema della valutazione della formazione a livello universitario,

sistema di gestione di qualità dell’offerta erogata tenendo come punto cardine l’utente e la sua soddisfazione (Gori & Vittadini, 1999).

A livello europeo OCSE

• Assessment of Higher Education Learning Outcomes (AHELO)

• Programme for the International Assessment of Adult Competencies (PIAAC)

Outcome per il nursing

allora

• ragionare in termini di relazione tra outcome formativi e nursing sensitive outcome

se: i nursing outcome sono i cambiamenti misurabili nella condizione del paziente, attribuiti alla cura infermieristica ricevuta (Stone, 2002) e se: la misurazione degli esiti sensibili all’assistenza infermieristica consente agli infermieri di rispondere in prima persona dei problemi relativi all’assistenza riguardanti la pratica infermieristica (Palese et al., 2008)

L’impatto delle competenze acquisite nei contesti clinici e quindi sull’outcome sul paziente

Studente

Esperienze

Differenze

Consumatore

Stile di vitaOutcome condivisi

Pensiero critico/analisi

Life long learning

Problem solving

Sicurezza per il pz/EBP

Esperienza clinica/

Apprendimento

Internet

Classe virtuale

Simulazione

Partnership

collaborativa

Istruttore

Concetti chiave/

conoscenze prevalenti

Multiculturale/

consapevolezza della diversità

Corsi dinamici/

disegno del curriculum

Esperienze di

insegnamento attivo

Scopo della formazione è migliorare la pratica clinica

e fattore importante è l’insegnante come agente di cambiamento.

i maggiori cambiamenti sono dovuti a situazioni economiche e non a formazione.

È più facile valutare i processi formativi che gli outcome

(Stanley & Dougherty, 2010)

(Toon, 1997; Grant & Stanton, 1998)

In una revisione sistematica su 102 studi sugli esiti delle prestazioni di

assistenza sono 12 valutano l’impatto della formazione sull’esito delle

prestazioni.

(Stelfox et al., 1998)

Cambiamento del paradigma nell’insegnamento, uno studio condotto su 946 infermieri insegnati (Brown et al., 2009) Metodo insegnamento: 56% mantiene l’approccio centrato sull’insegnamento 20% un approccio innovativo Proprio ruolo: 88% facilitatori - 65 % fornitore di informazioni Ruolo degli studenti: 87% partecipanti attivi - 25 % partner - 25% membri di un gruppo Risultati attesi dl loro insegnamento: 91% certificazione accademica

In uno studio sulle capacità di pensiero critico condotto dal 1995 al 2004 in circa 250 ospedali: la valutazione effettuata con il Performance Based Development System sui neo-infermieri indica che solo il 35% ha sviluppato la capacità di giudizio clinico (del Bueno, 2005)

I curricula infermieristici si basano più sullo sviluppo di abilità (skill) che sullo sviluppo del pensiero

critico e del ragionamento clinico (Jordan, 2000).

I curricula infermieristici si basano più sullo sviluppo di abilità (skill) che sullo sviluppo del pensiero

critico e del ragionamento clinico (Jordan, 2000).

Consapevolezza metacognitiva

Autovalutazione degli obiettivi

Autoefficacia

Strategie di pensiero

Confidenza del contesto

Abilità

Ambiente fisico

Precettore/

Gruppo/pazienti

Consapevolezza

del proprio comportamento

osservazione autonoma

delle performance,

delle conoscenze,

dei processi

di pensiero

giudizio autonomo

dell’incremento

di conoscenze

auto-monitoraggio

strategie di

azione autonoma

Interpretazione

Analisi

Spiegazione

Valutazione

e implementare nuovi criteri per la valutazione degli apprendimenti (Ulfvarson & Oxelmark, 2012).

I cambiamenti nella formazione infermieristica

(evidence oriented, critical thinking)

rendono necessario potenziare le strategie di apprendimento

(Kuiper & Grant, 2012)

Pensiero critico, come outcome della formazione infermieristica (Daly, 1998).

Riflessioni conclusive

gli “esiti” possono fondarsi solo sulla misurazione o hanno bisogno del contributo anche di momenti di interpretazione, formalmente espressi e comunicati a livello intersoggettivo?

metodologie di analisi e valutazione degli esiti di carattere multidimensionale, che riflettano una poliedricità di riferimenti e i criteri di oggettività e intersoggettività

fondamento epistemologia della complessitàepistemologia della complessità

può avere un impatto trasformativo …

l’efficacia dei sistemi formativi e di sviluppo professionale continuo, che preparano e assicurano infermieri in grado di realizzare il mandato sociale della loro professione.

lo studio degli esiti generati per i pazienti

offrire più formazione non significa necessariamente ottenere esiti migliori

Ricordate che colui che osa assumersi il compito di formare un uomo, deve prima aver formato l’uomo in se stesso, (…) deve portare

entro di sé il modello che intende proporre all’allievo.

Rousseau 1762, tr.it. 2007