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it R’ 1 •Tariffa Flat: EcoR’it per le PMI •Un bollino per i nostri soci EcoR’it 2 •Bertoletti: una gestione dei RAEE economica e a norma di legge è possibile •Registro produttori, tutto pronto per le iscrizioni 3 •Sistema RAEE: memorandum EcoR’it •ACTUAL COSTS del rifiuto domestico storico 4 •L’organizzazione-ombrello di tutti i Sistemi collettivi •Svezia in pole position Sommario Tariffa Flat: EcoR’it per le PMI Il mercato dei produttori di AEE in Italia è di circa 10.000 aziende. 1000 (le più grandi) risultano oggi già iscritte ai vari Sistemi Collet- tivi istituiti ex d.lgs. 151/2005. E’ facile intuire che ancora “manchino al- l’appello” le piccole e medie imprese che rappresentano, da sempre, l’ossatura del- l’economia del nostro Paese. Perché queste aziende non si sono ancora iscritte? Probabilmente per un qual- che vuoto informativo da parte delle istituzioni, per l’assenza di certezze dovute alla continue proroghe del- l’entrata in vigore del sistema RAEE, o anche per l’impos- sibilità fino ad oggi di cono- scere l’impatto economico della normativa RAEE sui budget aziendali. EcoR’it ha da sempre tenuto in grande considerazione le esigenze delle PMI. Tanto che da oggi l’attenzione di EcoR’it verso le PMI si avvale di un nuovo potente stru- mento di semplificazione: la tariffa FLAT. Non più quote di adesione una tantum, quote annuali, calcoli sul ritorno dei RAEE o ecocontributi sull’immesso. Una sola tariffa, omnicom- prensiva, dedicata a quelle aziende il cui fatturato (di AEE) non superi i 5 MLN di , e tre fasce: • immesso AEE fino a 5 TON: 1500 • immesso AEE fino a 10 TON: 2000 • immesso AEE fino a 15 TON: 4000 . Nessun costo aggiuntivo si- gnifica pianificare oggi il co- sto di gestione dell’anno suc- cessivo e lasciare che sia EcoR’it ad occuparsi di tutti gli adempimenti previsti ex lege. Significa garanzia di ot- temperare alle disposizioni di legge ad un costo assoluta- mente competitivo. Ma non significa avere meno diritti: all’interno di EcoR’it anche i soci FLAT godono degli stessi diritti di voto e di partecipa- zione garantiti alle imprese di maggiori dimensioni. Abbiamo realizzato un bollino per gli oltre 180 soci del Con- sorzio EcoR’it: uno strumento agile e immediato per sottoli- neare l’appartenenza al sistema di gestione RAEE, da inserire nel sito internet e nella carta da let- tere aziendale o da apporre sui prodotti o sui loro contenitori. Una scelta informativa per per- mettere agli Associati di eviden- ziare la soluzione adottata, il Consorzio EcoR’it, che mette a disposizione di tutti i “produt- tori” AEE un sistema collettivo integrato per la raccolta e il trat- tamento dei RAEE professionali e domestici. Oltre, naturalmente, ad operare in un’ottica di conte- nimento dei costi di gestione dei rifiuti a vantaggio sia delle aziende che dei consumatori. Il bollino verrà inviato via mail. UN BOLLINO PER I NOSTRI SOCI ECOR’IT 2 novembre 2007 Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE Luciano Teli Responsabile relazioni esterne EcoR’it

R'it Magazine #02

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Notiziario informativo del Consorzio ecoR'it Secondo numero -novembre 2007

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itR’1 •Tariffa Flat: EcoR’it

per le PMI•Un bollino per i nostri soci EcoR’it

2 •Bertoletti: una gestione dei RAEE economica e a norma di legge è possibile

•Registro produttori, tutto pronto per le iscrizioni

3 •Sistema RAEE:memorandum EcoR’it

•ACTUAL COSTS del rifiuto domestico storico

4 •L’organizzazione-ombrello di tutti i Sistemi collettivi

•Svezia in pole position

Sommario

Tariffa Flat: EcoR’it per le PMIIl mercato dei produttori diAEE in Italia è di circa10.000 aziende. 1000 (lepiù grandi) risultano oggi giàiscritte ai vari Sistemi Collet-tivi istituiti ex d.lgs.151/2005. E’ facile intuireche ancora “manchino al-l’appello” le piccole e medieimprese che rappresentano,da sempre, l’ossatura del-l’economia del nostro Paese.Perché queste aziende nonsi sono ancora iscritte?Probabilmente per un qual-che vuoto informativo daparte delle istituzioni, perl’assenza di certezze dovutealla continue proroghe del-l’entrata in vigore del sistemaRAEE, o anche per l’impos-sibilità fino ad oggi di cono-

scere l’impatto economicodella normativa RAEE suibudget aziendali.EcoR’it ha da sempre tenutoin grande considerazione leesigenze delle PMI. Tantoche da oggi l’attenzione diEcoR’it verso le PMI si avvaledi un nuovo potente stru-mento di semplificazione: latariffa FLAT. Non più quote di adesioneuna tantum, quote annuali,calcoli sul ritorno dei RAEE oecocontributi sull’immesso.Una sola tariffa, omnicom-prensiva, dedicata a quelleaziende il cui fatturato (diAEE) non superi i 5 MLN di€, e tre fasce:• immesso AEE fino a 5TON: 1500 €

• immesso AEE fino a 10TON: 2000 €• immesso AEE fino a 15TON: 4000 €.Nessun costo aggiuntivo si-gnifica pianificare oggi il co-sto di gestione dell’anno suc-cessivo e lasciare che siaEcoR’it ad occuparsi di tuttigli adempimenti previsti exlege. Significa garanzia di ot-temperare alle disposizioni dilegge ad un costo assoluta-mente competitivo. Ma nonsignifica avere meno diritti:all’interno di EcoR’it anche isoci FLAT godono degli stessidiritti di voto e di partecipa-zione garantiti alle impresedi maggiori dimensioni.

Abbiamo realizzato un bollinoper gli oltre 180 soci del Con-sorzio EcoR’it: uno strumentoagile e immediato per sottoli-neare l’appartenenza al sistemadi gestione RAEE, da inserire nelsito internet e nella carta da let-tere aziendale o da apporre suiprodotti o sui loro contenitori.Una scelta informativa per per-mettere agli Associati di eviden-ziare la soluzione adottata, ilConsorzio EcoR’it, che mette adisposizione di tutti i “produt-tori” AEE un sistema collettivointegrato per la raccolta e il trat-tamento dei RAEE professionalie domestici. Oltre, naturalmente,ad operare in un’ottica di conte-nimento dei costi di gestione deirifiuti a vantaggio sia delleaziende che dei consumatori. Ilbollino verrà inviato via mail.

UN BOLLINO PER I NOSTRI SOCI ECOR’IT

2 novembre 2007

4R’it

Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

R’it

Pubblicazione periodicaNumero 2 - novembre 2007

DirettoreAngelo Teli

Consorzio ecoR’itsede operativa: viale Fulvio Testi, 12820092 Cinisello Balsamo (MI)Tel: +39 02 26255.396 Fax: +39 02 26255.397

[email protected]

Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

Alcuni Stati membri dell’UnioneEuropea, in particolare il Belgio,i Paesi Bassi, la Svezia e la Da-

nimarca, hanno regolamentato la ge-stione dei RAEE prima dell’entrata in vi-gore delle direttive Ue. Nelle soluzioni adottate si individuanodue approcci prevalenti: un sistema col-lettivo nazionale responsabile della rac-colta, riciclaggio e finanziamenti op-pure un sistema competitivo, basato sumeccanismi di compensazione. Il primoapproccio è stato adottato dai Paesi consistemi di gestione consolidati datempo, oltre che da Cipro, Ungheria,Irlanda, Lussemburgo e Portogallo. Ilsistema opera grazie a organizzazioni

non governative e senza fini di lucro.Italia, Francia, Germania, Spagna eGran Bretagna, Austria, RepubblicaCeca e altri Paesi hanno invece scelto ilsistema competitivo, in base al qualeun’infrastruttura nazionale consente adiversi operatori di fornire servizi nelcampo della gestione dei RAEE. Un caso di eccellenza è rappresentatodall’organizzazione svedese El Kretsen,che gestisce i RAEE dal 2001. Nel2002, con una raccolta di 8,4 kg procapite, aveva già superato gli obiettividella direttiva Ue, con 0,47 € per kgraccolto. Due organizzazioni dei PaesiBassi, ICT (apparecchiature informati-che) e NVMP (elettrodomestici), sonoinvece le più “antiche” dell’Unione Eu-ropea. Nel 2002 ICT e NVMP hannoraccolto rispettivamente 0,58 e 4,3kg/ab., con un costo complessivo di0,48 e 0,61 euro/kg.

Svezia in pole position

Luciano TeliResponsabile relazioni esterne EcoR’it

Il Centro di coordinamento è stato costituito il 16 marzo2007 su iniziativa dei Sistemi collettivi del Forum RAEE,che allora erano Ecodom, Ecolamp, Ecolight, Ecoped, Eco-rit, Ecosol, ERP, Re.Media e Ridomus. Il suo compito è di garantire un servizio omogeneo su tuttoil territorio nazionale ed evitare che i Sistemi collettivi siconcentrino solo sulle aree geografiche “comode”. Il Cen-tro stabilirà quindi come devono essere suddivisi i RAEEnelle piazzole e come devono essere assegnate le piazzoletra i diversi Sistemi Collettivi, affinché ciascuno possa trat-tare la propria quota di RAEE in condizioni operative similia quelle degli altri Sistemi collettivi. Inoltre, dovrà fare daunica interfaccia per le piazzole con un call center nazio-nale. Il Centro di coordinamento è governato da un’assem-blea dei consorziati e da un comitato esecutivo. Il presidentedel Comitato è Giorgio Arienti del Consorzio Ecodom, gli al-tri componenti sono Danilo Bonato (Consorzio Re.Media),Paolo Colombo (Consorzio Ecolamp), Giuliano Maddalena(Consorzio Ecoped). Insieme a Anie (la federazione nazio-nale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche), il Cen-tro di coordinamento partecipa a un tavolo di lavoro con Ancie Federambiente per definire le caratteristiche e il numero

dei centri di raccolta, le modalità di mappatura e le moda-lità di erogazione del servizio ai centri di raccolta da partedei Sistemi collettivi.

L’organizzazione-ombrellodi tutti i Sistemi collettivi

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stati da terzi con il proprio marchio.L’iscrizione può essere fatta esclusiva-mente on-line, collegandosi al portaledi Unioncamere www.impresa.gov.it.L’accesso al sistema avviene mediantefirma digitale del legale rappresentantedell’impresa, ma l’azienda può dele-gare altri soggetti, per esempio le as-sociazioni imprenditoriali, alla compi-lazione e all’invio della comunicazione.Il modulo da compilare on-line richiedele seguenti informazioni:� la tipologia di produttore (si vedanogli allegati A e B del dlgs n. 215/2005);� il codice Istat dell’attività;� numero e peso (o solo peso) delle ap-parecchiature immesse sul mercato,suddivise tra domestiche e professio-nali, dell’anno precedente: dunque,l’anno di riferimento sarà il 2006. Perchi ha iniziato l’attività nel 2007 bastauna stima;� Indicazione del sistema collettivo diiscrizione (obbligatorio solo per AEEdomestiche);� eventuale iscrizione in altri registrieuropei;� garanzie finanziarie.Una volta effettuata l'iscrizione, a cia-scun produttore sarà rilasciato un nu-mero di iscrizione. Tale numero dovràessere riportato in fattura. Il sistemaconsentirà di comunicare al registro,

con le stesse modalità previste perl’iscrizione, ogni variazione dei dati co-municati e l’eventuale cessazione del-l’attività.

Il costo dell’iscrizione è di 30 euro perdiritti di segreteria. Dopo l’iscrizione, iproduttori saranno obbligati a comuni-care i dati sugli AEE una volta all’anno.

� TUTTI i produttori, indistintamente, dovranno partecipare finanziariamente alla ge-stione dei rifiuti elettrici ed elettronici: lo sancisce la legge, inequivocabilmente.� Il sistema dei controlli approntato non permette ad alcun produttore di essere un“free rider”.� I costi di gestione del rifiuto sono COMPLETAMENTE a carico del produttore sullabase del principio di derivazione europea “chi inquina paga”.� Il consumatore non dovrebbe sopportare alcun costo, tuttavia un articolo della legge(10 comma 2), esplicitamente, permette al produttore di esporre nel prezzo di ven-dita anche una parte dei costi totali (i SOLI costi sostenuti per l’effettiva raccolta, re-cupero e trattamento dei rifiuti conferiti presso le apposite piazzole).� NON è quindi obbligatorio per il produttore maggiorare il costo finale.� NON è altresì obbligatorio esporre un ecocontributo che dovrà pagare il consuma-tore finale.� SE il produttore espone un ecocontributo è il produttore stesso che ne determinal’importo, sebbene attraverso il suo sistema collettivo che però è,in ultima analisi,espressione del produttore stesso.� Il produttore ha l’obbligo di iscriversi ad un sistema collettivo di diritto privato mapuò scegliere liberamente quale in un mercato di concorrenza votato al contenimentodei costi.� NON è il LEGISLATORE o il Ministero dell’Ambiente ad imporre l’ecocontributo vi-sibile NE’ TANTOMENO A DETERMINARNE L’IMPORTO.

Sistema RAEE: memorandum EcoR'it

R’itBertoletti: una gestione dei RAEEeconomica e a norma di legge è possibile

3

“Gestire i rifiuti elettrici ed elettronicinel rispetto della legge e senza pesaretroppo sui bilanci delle aziende esulle tasche dei consumatori si può.Anzi si deve”. Gilberto Bertoletti, re-sponsabile dell’ufficio Qualità, Sicu-rezza Ambiente di Canon Italia, unadelle aziende fondatrici del ConsorzioEcoR’it, ne è fermamente convinto.“Aziende e consumatori devono es-sere informati puntualmente sui co-sti, l’efficienza e l’efficacia dei di-versi sistemi di gestione RAEE adoggi avviati – dice Bertoletti, che èanche direttore tecnico di EcoR’it –.Canon Italia infatti è stata una delleprime aziende a raccogliere apparec-chiature obsolete, in base al dpr915/82 e grazie a questa esperienza

possiamo dire che se si riesce a disporre di grossi quantita-tivi di materiale da raccogliere, la gestione dei RAEE si puòfare a costi contenuti”.Perché avete deciso di costituire EcoR’It?Il nostro obiettivo era di dare una risposta concreta, efficientee trasparente al problema del recupero delle apparecchiatureelettriche ed elettroniche a fine vita, nel rispetto della nostrafilosofia aziendale ‘Kyosei’, una parola giapponese che si-gnifica “vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Inpassato ci eravamo resi conto di quanto fosse difficile la re-altà italiana dove piccoli riciclatori erano in grado di dettarele condizioni del mercato, cosa che sarebbe stata impossi-bile in Europa. Inoltre, ci era chiaro che nella raccolta deiRAEE la parte del leone l’avrebbe fatta l’industria del bianco.Quindi, avevamo bisogno di costituire un organismo che

avesse la forza di portare avanti la nostra posizione. I produttori possono scegliere se applicare l’eco-contributo‘internalizzandolo’ nel prezzo di vendita oppure possonorenderlo visibile (cosiddetta ‘visible fee’). Voi cosa consi-gliate?Gli associati di EcoR’it sono liberi di scegliere quello che pre-feriscono. Come rappresentante di Canon Italia e come con-sumatore, però, consiglierei di internalizzare i costi, perchépenso che sia l’opzione migliore. Per diverse ragioni. Laprima è l’effettivo risparmio per l’azienda e per il consuma-tore. Ecorit per esempio, in caso di internalizzazione, calcolai costi di raccolta, recupero e trattamento non sull’immessoal consumo ma solo sul rifiuto Aee di competenza effettiva-mente trattato mettendo a disposizione degli associati unsemplice strumento di calcolo oltre che la possibilità di rea-lizzare un notevole risparmio!.E la seconda? Vada avanti …Sì, in effetti c’è un altro aspetto da considerare. Secondo lospirito della legge, la ‘visible fee’ deve essere allineata allespese sostenute per raccogliere i RAEE. Quello che po-trebbe succedere nella realtà è che l’azienda che ha in listinocentinaia di prodotti dovrà stabilire una visible fee perognuno di questi con il rischio di creare una gran confusionee difficoltà di gestione. Senza dire che le possibilità di erroresarebbero elevatissime. E ancora: oggi ci sono sistemi in-formativi che gestiscono, ottimizzandoli, i flussi di materialeelettrico ed elettronico e che dovrebbero essere adeguati alla‘visible fee’, con un ulteriore aggravio dei costi. Quali sono invece i vantaggi dell’internalizzazione (assorbirei costi nel prezzo di vendita)?Uno per tutti: l’internalizzazione dell’eco-contributo premiale aziende eccellenti che già nella scelta dei materiali e nellaprogettazione stanno attente alla salvaguardia ambientale epunisce i concorrenti ‘spreconi’. E’ il mercato!

R’it2

Registro produttori, tutto pronto per le iscrizioni

Partono le iscrizioni al registrodei produttori di AEE (Apparec-chiature elettriche ed elettroni-

che). Il registro ha l’obiettivo di censirei produttori di AEE e di definirne lequote di mercato per il finanziamentodella gestione dei RAEE (Rifiuti di Ap-parecchiature Elettriche ed Elettroni-che) domestici storici. L’obbligo di iscrizione riguarda:� le aziende nazionali produttrici di

AEE, anche se fabbricano soltanto peresportare all’estero;� le aziende straniere che immettonoper prime o commerciano gli AEE sulterritorio italiano. L’iscrizione in questocaso deve essere fatta attraverso un le-gale rappresentante;� gli importatori di AEE;� i rivenditori se importano o immet-tono gli AEE per primi sul mercato ita-liano o se vendono apparecchi acqui-

I produttori di apparecchiature domestiche dovranno ripartirsi,in proporzione alla loro quota di mercato, i costi sostenuti perla gestione dei RAEE domestici storici, cioè di tutti quei rifiutiche arriveranno ai centri di raccolta comunali conferiti dagliutenti domestici. Ma come stimare i costi che verranno ef-fettivamente sostenuti, cioè quelli che la direttiva96/2002/CE, di cui il d.lgs. 151/2005 è trasposizione italiana,definisce “Actual Costs”? Ad oggi è problematico quantifi-carne il peso effettivo: nessuno sa infatti quanti rifiuti la col-lettività conferirà spontaneamente, almeno in un primo pe-riodo di apprendimento della legge. Ma esiste un dato,importante, agevole da evincere dal testo legislativo: la CE sta-bilisce per i Paesi Membri un obiettivo di raccolta, a regime,di almeno 4 kg pro capite annui di RAEE storici. Per il “Si-stema Italia” si traduce in una raccolta a regime di circa

240.000 TON di RAEE divisi nei 5 raggruppamenti previsti.EcoR’it, sulla base di queste proiezioni e dei dati relativial”peso” dei suoi produttori consorziati, ha elaborato un sem-plice strumento di calcolo che permette alle aziende di stimarecon esattezza i costi che sosterranno nel 2008. Inserendo ildato relativo al “peso” dell’immesso sul mercato 2006, i socipotranno conoscere i costi da sostenere nel 2008: i costi ef-fettivi, quelli che potranno poi essere internalizzati nel prezzodi vendita o esternalizzati con la cosiddetta Visibile FEE unavolta opportunamente “spalmati” sulle previsioni di venditeper il 2008. Uno strumento di semplificazione per il budge-ting 2008 che, nel pieno rispetto della legge, garantisce a tuttii soci un’allocazione di risorse economiche conveniente. Nonuna FEE sull’immesso, ma costi a consuntivo, legati al rifiutodomestico storico effettivamente raccolto.

ACTUAL COSTS del rifiuto domestico storico

Numero_2/1 copia:Layout 1 30-10-2007 15:17 Pagina 4

stati da terzi con il proprio marchio.L’iscrizione può essere fatta esclusiva-mente on-line, collegandosi al portaledi Unioncamere www.impresa.gov.it.L’accesso al sistema avviene mediantefirma digitale del legale rappresentantedell’impresa, ma l’azienda può dele-gare altri soggetti, per esempio le as-sociazioni imprenditoriali, alla compi-lazione e all’invio della comunicazione.Il modulo da compilare on-line richiedele seguenti informazioni:� la tipologia di produttore (si vedanogli allegati A e B del dlgs n. 215/2005);� il codice Istat dell’attività;� numero e peso (o solo peso) delle ap-parecchiature immesse sul mercato,suddivise tra domestiche e professio-nali, dell’anno precedente: dunque,l’anno di riferimento sarà il 2006. Perchi ha iniziato l’attività nel 2007 bastauna stima;� Indicazione del sistema collettivo diiscrizione (obbligatorio solo per AEEdomestiche);� eventuale iscrizione in altri registrieuropei;� garanzie finanziarie.Una volta effettuata l'iscrizione, a cia-scun produttore sarà rilasciato un nu-mero di iscrizione. Tale numero dovràessere riportato in fattura. Il sistemaconsentirà di comunicare al registro,

con le stesse modalità previste perl’iscrizione, ogni variazione dei dati co-municati e l’eventuale cessazione del-l’attività.

Il costo dell’iscrizione è di 30 euro perdiritti di segreteria. Dopo l’iscrizione, iproduttori saranno obbligati a comuni-care i dati sugli AEE una volta all’anno.

� TUTTI i produttori, indistintamente, dovranno partecipare finanziariamente alla ge-stione dei rifiuti elettrici ed elettronici: lo sancisce la legge, inequivocabilmente.� Il sistema dei controlli approntato non permette ad alcun produttore di essere un“free rider”.� I costi di gestione del rifiuto sono COMPLETAMENTE a carico del produttore sullabase del principio di derivazione europea “chi inquina paga”.� Il consumatore non dovrebbe sopportare alcun costo, tuttavia un articolo della legge(10 comma 2), esplicitamente, permette al produttore di esporre nel prezzo di ven-dita anche una parte dei costi totali (i SOLI costi sostenuti per l’effettiva raccolta, re-cupero e trattamento dei rifiuti conferiti presso le apposite piazzole).� NON è quindi obbligatorio per il produttore maggiorare il costo finale.� NON è altresì obbligatorio esporre un ecocontributo che dovrà pagare il consuma-tore finale.� SE il produttore espone un ecocontributo è il produttore stesso che ne determinal’importo, sebbene attraverso il suo sistema collettivo che però è,in ultima analisi,espressione del produttore stesso.� Il produttore ha l’obbligo di iscriversi ad un sistema collettivo di diritto privato mapuò scegliere liberamente quale in un mercato di concorrenza votato al contenimentodei costi.� NON è il LEGISLATORE o il Ministero dell’Ambiente ad imporre l’ecocontributo vi-sibile NE’ TANTOMENO A DETERMINARNE L’IMPORTO.

Sistema RAEE: memorandum EcoR'it

R’itBertoletti: una gestione dei RAEEeconomica e a norma di legge è possibile

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“Gestire i rifiuti elettrici ed elettronicinel rispetto della legge e senza pesaretroppo sui bilanci delle aziende esulle tasche dei consumatori si può.Anzi si deve”. Gilberto Bertoletti, re-sponsabile dell’ufficio Qualità, Sicu-rezza Ambiente di Canon Italia, unadelle aziende fondatrici del ConsorzioEcoR’it, ne è fermamente convinto.“Aziende e consumatori devono es-sere informati puntualmente sui co-sti, l’efficienza e l’efficacia dei di-versi sistemi di gestione RAEE adoggi avviati – dice Bertoletti, che èanche direttore tecnico di EcoR’it –.Canon Italia infatti è stata una delleprime aziende a raccogliere apparec-chiature obsolete, in base al dpr915/82 e grazie a questa esperienza

possiamo dire che se si riesce a disporre di grossi quantita-tivi di materiale da raccogliere, la gestione dei RAEE si puòfare a costi contenuti”.Perché avete deciso di costituire EcoR’It?Il nostro obiettivo era di dare una risposta concreta, efficientee trasparente al problema del recupero delle apparecchiatureelettriche ed elettroniche a fine vita, nel rispetto della nostrafilosofia aziendale ‘Kyosei’, una parola giapponese che si-gnifica “vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Inpassato ci eravamo resi conto di quanto fosse difficile la re-altà italiana dove piccoli riciclatori erano in grado di dettarele condizioni del mercato, cosa che sarebbe stata impossi-bile in Europa. Inoltre, ci era chiaro che nella raccolta deiRAEE la parte del leone l’avrebbe fatta l’industria del bianco.Quindi, avevamo bisogno di costituire un organismo che

avesse la forza di portare avanti la nostra posizione. I produttori possono scegliere se applicare l’eco-contributo‘internalizzandolo’ nel prezzo di vendita oppure possonorenderlo visibile (cosiddetta ‘visible fee’). Voi cosa consi-gliate?Gli associati di EcoR’it sono liberi di scegliere quello che pre-feriscono. Come rappresentante di Canon Italia e come con-sumatore, però, consiglierei di internalizzare i costi, perchépenso che sia l’opzione migliore. Per diverse ragioni. Laprima è l’effettivo risparmio per l’azienda e per il consuma-tore. Ecorit per esempio, in caso di internalizzazione, calcolai costi di raccolta, recupero e trattamento non sull’immessoal consumo ma solo sul rifiuto Aee di competenza effettiva-mente trattato mettendo a disposizione degli associati unsemplice strumento di calcolo oltre che la possibilità di rea-lizzare un notevole risparmio!.E la seconda? Vada avanti …Sì, in effetti c’è un altro aspetto da considerare. Secondo lospirito della legge, la ‘visible fee’ deve essere allineata allespese sostenute per raccogliere i RAEE. Quello che po-trebbe succedere nella realtà è che l’azienda che ha in listinocentinaia di prodotti dovrà stabilire una visible fee perognuno di questi con il rischio di creare una gran confusionee difficoltà di gestione. Senza dire che le possibilità di erroresarebbero elevatissime. E ancora: oggi ci sono sistemi in-formativi che gestiscono, ottimizzandoli, i flussi di materialeelettrico ed elettronico e che dovrebbero essere adeguati alla‘visible fee’, con un ulteriore aggravio dei costi. Quali sono invece i vantaggi dell’internalizzazione (assorbirei costi nel prezzo di vendita)?Uno per tutti: l’internalizzazione dell’eco-contributo premiale aziende eccellenti che già nella scelta dei materiali e nellaprogettazione stanno attente alla salvaguardia ambientale epunisce i concorrenti ‘spreconi’. E’ il mercato!

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Registro produttori, tutto pronto per le iscrizioni

Partono le iscrizioni al registrodei produttori di AEE (Apparec-chiature elettriche ed elettroni-

che). Il registro ha l’obiettivo di censirei produttori di AEE e di definirne lequote di mercato per il finanziamentodella gestione dei RAEE (Rifiuti di Ap-parecchiature Elettriche ed Elettroni-che) domestici storici. L’obbligo di iscrizione riguarda:� le aziende nazionali produttrici di

AEE, anche se fabbricano soltanto peresportare all’estero;� le aziende straniere che immettonoper prime o commerciano gli AEE sulterritorio italiano. L’iscrizione in questocaso deve essere fatta attraverso un le-gale rappresentante;� gli importatori di AEE;� i rivenditori se importano o immet-tono gli AEE per primi sul mercato ita-liano o se vendono apparecchi acqui-

I produttori di apparecchiature domestiche dovranno ripartirsi,in proporzione alla loro quota di mercato, i costi sostenuti perla gestione dei RAEE domestici storici, cioè di tutti quei rifiutiche arriveranno ai centri di raccolta comunali conferiti dagliutenti domestici. Ma come stimare i costi che verranno ef-fettivamente sostenuti, cioè quelli che la direttiva96/2002/CE, di cui il d.lgs. 151/2005 è trasposizione italiana,definisce “Actual Costs”? Ad oggi è problematico quantifi-carne il peso effettivo: nessuno sa infatti quanti rifiuti la col-lettività conferirà spontaneamente, almeno in un primo pe-riodo di apprendimento della legge. Ma esiste un dato,importante, agevole da evincere dal testo legislativo: la CE sta-bilisce per i Paesi Membri un obiettivo di raccolta, a regime,di almeno 4 kg pro capite annui di RAEE storici. Per il “Si-stema Italia” si traduce in una raccolta a regime di circa

240.000 TON di RAEE divisi nei 5 raggruppamenti previsti.EcoR’it, sulla base di queste proiezioni e dei dati relativial”peso” dei suoi produttori consorziati, ha elaborato un sem-plice strumento di calcolo che permette alle aziende di stimarecon esattezza i costi che sosterranno nel 2008. Inserendo ildato relativo al “peso” dell’immesso sul mercato 2006, i socipotranno conoscere i costi da sostenere nel 2008: i costi ef-fettivi, quelli che potranno poi essere internalizzati nel prezzodi vendita o esternalizzati con la cosiddetta Visibile FEE unavolta opportunamente “spalmati” sulle previsioni di venditeper il 2008. Uno strumento di semplificazione per il budge-ting 2008 che, nel pieno rispetto della legge, garantisce a tuttii soci un’allocazione di risorse economiche conveniente. Nonuna FEE sull’immesso, ma costi a consuntivo, legati al rifiutodomestico storico effettivamente raccolto.

ACTUAL COSTS del rifiuto domestico storico

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itR’1 •Tariffa Flat: EcoR’it

per le PMI•Un bollino per i nostri soci EcoR’it

2 •Bertoletti: una gestione dei RAEE economica e a norma di legge è possibile

•Registro produttori, tutto pronto per le iscrizioni

3 •Sistema RAEE:memorandum EcoR’it

•ACTUAL COSTS del rifiuto domestico storico

4 •L’organizzazione-ombrello di tutti i Sistemi collettivi

•Svezia in pole position

Sommario

Tariffa Flat: EcoR’it per le PMIIl mercato dei produttori diAEE in Italia è di circa10.000 aziende. 1000 (lepiù grandi) risultano oggi giàiscritte ai vari Sistemi Collet-tivi istituiti ex d.lgs.151/2005. E’ facile intuireche ancora “manchino al-l’appello” le piccole e medieimprese che rappresentano,da sempre, l’ossatura del-l’economia del nostro Paese.Perché queste aziende nonsi sono ancora iscritte?Probabilmente per un qual-che vuoto informativo daparte delle istituzioni, perl’assenza di certezze dovutealla continue proroghe del-l’entrata in vigore del sistemaRAEE, o anche per l’impos-sibilità fino ad oggi di cono-

scere l’impatto economicodella normativa RAEE suibudget aziendali.EcoR’it ha da sempre tenutoin grande considerazione leesigenze delle PMI. Tantoche da oggi l’attenzione diEcoR’it verso le PMI si avvaledi un nuovo potente stru-mento di semplificazione: latariffa FLAT. Non più quote di adesioneuna tantum, quote annuali,calcoli sul ritorno dei RAEE oecocontributi sull’immesso.Una sola tariffa, omnicom-prensiva, dedicata a quelleaziende il cui fatturato (diAEE) non superi i 5 MLN di€, e tre fasce:• immesso AEE fino a 5TON: 1500 €

• immesso AEE fino a 10TON: 2000 €• immesso AEE fino a 15TON: 4000 €.Nessun costo aggiuntivo si-gnifica pianificare oggi il co-sto di gestione dell’anno suc-cessivo e lasciare che siaEcoR’it ad occuparsi di tuttigli adempimenti previsti exlege. Significa garanzia di ot-temperare alle disposizioni dilegge ad un costo assoluta-mente competitivo. Ma nonsignifica avere meno diritti:all’interno di EcoR’it anche isoci FLAT godono degli stessidiritti di voto e di partecipa-zione garantiti alle impresedi maggiori dimensioni.

Abbiamo realizzato un bollinoper gli oltre 180 soci del Con-sorzio EcoR’it: uno strumentoagile e immediato per sottoli-neare l’appartenenza al sistemadi gestione RAEE, da inserire nelsito internet e nella carta da let-tere aziendale o da apporre suiprodotti o sui loro contenitori.Una scelta informativa per per-mettere agli Associati di eviden-ziare la soluzione adottata, ilConsorzio EcoR’it, che mette adisposizione di tutti i “produt-tori” AEE un sistema collettivointegrato per la raccolta e il trat-tamento dei RAEE professionalie domestici. Oltre, naturalmente,ad operare in un’ottica di conte-nimento dei costi di gestione deirifiuti a vantaggio sia delleaziende che dei consumatori. Ilbollino verrà inviato via mail.

UN BOLLINO PER I NOSTRI SOCI ECOR’IT

2 novembre 2007

4R’it

Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

R’it

Pubblicazione periodicaNumero 2 - novembre 2007

DirettoreAngelo Teli

Consorzio ecoR’itsede operativa: viale Fulvio Testi, 12820092 Cinisello Balsamo (MI)Tel: +39 02 26255.396 Fax: +39 02 26255.397

[email protected]

Notiziario informativo del Consorzio per la gestione dei RAEE

Alcuni Stati membri dell’UnioneEuropea, in particolare il Belgio,i Paesi Bassi, la Svezia e la Da-

nimarca, hanno regolamentato la ge-stione dei RAEE prima dell’entrata in vi-gore delle direttive Ue. Nelle soluzioni adottate si individuanodue approcci prevalenti: un sistema col-lettivo nazionale responsabile della rac-colta, riciclaggio e finanziamenti op-pure un sistema competitivo, basato sumeccanismi di compensazione. Il primoapproccio è stato adottato dai Paesi consistemi di gestione consolidati datempo, oltre che da Cipro, Ungheria,Irlanda, Lussemburgo e Portogallo. Ilsistema opera grazie a organizzazioni

non governative e senza fini di lucro.Italia, Francia, Germania, Spagna eGran Bretagna, Austria, RepubblicaCeca e altri Paesi hanno invece scelto ilsistema competitivo, in base al qualeun’infrastruttura nazionale consente adiversi operatori di fornire servizi nelcampo della gestione dei RAEE. Un caso di eccellenza è rappresentatodall’organizzazione svedese El Kretsen,che gestisce i RAEE dal 2001. Nel2002, con una raccolta di 8,4 kg procapite, aveva già superato gli obiettividella direttiva Ue, con 0,47 € per kgraccolto. Due organizzazioni dei PaesiBassi, ICT (apparecchiature informati-che) e NVMP (elettrodomestici), sonoinvece le più “antiche” dell’Unione Eu-ropea. Nel 2002 ICT e NVMP hannoraccolto rispettivamente 0,58 e 4,3kg/ab., con un costo complessivo di0,48 e 0,61 euro/kg.

Svezia in pole position

Luciano TeliResponsabile relazioni esterne EcoR’it

Il Centro di coordinamento è stato costituito il 16 marzo2007 su iniziativa dei Sistemi collettivi del Forum RAEE,che allora erano Ecodom, Ecolamp, Ecolight, Ecoped, Eco-rit, Ecosol, ERP, Re.Media e Ridomus. Il suo compito è di garantire un servizio omogeneo su tuttoil territorio nazionale ed evitare che i Sistemi collettivi siconcentrino solo sulle aree geografiche “comode”. Il Cen-tro stabilirà quindi come devono essere suddivisi i RAEEnelle piazzole e come devono essere assegnate le piazzoletra i diversi Sistemi Collettivi, affinché ciascuno possa trat-tare la propria quota di RAEE in condizioni operative similia quelle degli altri Sistemi collettivi. Inoltre, dovrà fare daunica interfaccia per le piazzole con un call center nazio-nale. Il Centro di coordinamento è governato da un’assem-blea dei consorziati e da un comitato esecutivo. Il presidentedel Comitato è Giorgio Arienti del Consorzio Ecodom, gli al-tri componenti sono Danilo Bonato (Consorzio Re.Media),Paolo Colombo (Consorzio Ecolamp), Giuliano Maddalena(Consorzio Ecoped). Insieme a Anie (la federazione nazio-nale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche), il Cen-tro di coordinamento partecipa a un tavolo di lavoro con Ancie Federambiente per definire le caratteristiche e il numero

dei centri di raccolta, le modalità di mappatura e le moda-lità di erogazione del servizio ai centri di raccolta da partedei Sistemi collettivi.

L’organizzazione-ombrellodi tutti i Sistemi collettivi

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