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WWW.MAESTREDISCUOLA.IT G G G I I I U U U L L L I I I E E E T T T T T T A A A E E E R R R O O O M M M E E E O O O Personaggi: ROMEO MONTECCHI GIULIETTA CAPULETI MESSER MONTECCHI, padre di Romeo MESSER CAPULETI, padre di Giulietta DONNA SARA MONTECCHI, madre di Romeo DONNA MARA CAPULETI, madre di Giulietta PARIDE, giovane nobile amico dei Capuleti MERCUZIO, amico di Romeo BENVOLIO, cugino di Romeo TEBALDO, cugino di Giulietta FRATE LORENZO GREGORIO, servo dei Capuleti SANSONE, servo dei Capuleti ABRAMO, servo dei Montecchi LA PRINCIPESSA OTTONA di MONTOTTONE CHIARETTA, la dama di compagnia di Giulietta Personaggi del paese: TRE DONNE DUE RAGAZZE ALCUNI UOMINI IL CORO . PROLOGO (Un cortile di un luogo qualsiasi , nei primi del ‘900. Prime ore del pomeriggio. Si percepiscono frammenti di dialoghi). 1 RAGAZZA – E lui che cosa ti ha detto? 2 RAGAZZA – Che prima di presentarsi a casa, deve conoscermi!

Romeo e giulietta

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Romeo e giulietta

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    GGGIIIUUULLLIIIEEETTTTTTAAA EEE RRROOOMMMEEEOOO Personaggi: ROMEO MONTECCHI GIULIETTA CAPULETI MESSER MONTECCHI, padre di Romeo MESSER CAPULETI, padre di Giulietta DONNA SARA MONTECCHI, madre di Romeo DONNA MARA CAPULETI, madre di Giulietta PARIDE, giovane nobile amico dei Capuleti MERCUZIO, amico di Romeo BENVOLIO, cugino di Romeo TEBALDO, cugino di Giulietta FRATE LORENZO GREGORIO, servo dei Capuleti SANSONE, servo dei Capuleti ABRAMO, servo dei Montecchi LA PRINCIPESSA OTTONA di MONTOTTONE CHIARETTA, la dama di compagnia di Giulietta Personaggi del paese: TRE DONNE DUE RAGAZZE ALCUNI UOMINI IL CORO .

    PROLOGO

    (Un cortile di un luogo qualsiasi , nei primi del 900. Prime ore del pomeriggio. Si percepiscono frammenti di dialoghi). 1 RAGAZZA E lui che cosa ti ha detto? 2 RAGAZZA Che prima di presentarsi a casa, deve conoscermi!

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    1 RAGAZZA Ma che pazzo?! DONNA ANZIANA Ma tu, la sera, prima di coricarti, le dici le orazioni? 3 RAGAZZA Ma certo, nonna! Ogni sera le dico, te lo giuro! Ma questi sogni con-

    tinuo a farli lo stesso DONNA ANZIANA E tu non li devi fare pi ch peccato! UNA DONNA Fijia cara, mi devi credere, non se ne pu pi! TERZA DONNA- Di questo passo dove andiamo a finire? UNALTRA DONNA E che ci vuoi fare? Le ragazze di oggi sono tutte cos E

    fijiama non a stessa? Hanno la testa vuota! 1 RAGAZZA Serena, scordeme, lascialo perdere! Se si comporta in questo modo,

    significa che non ha intenzioni serie! UNA DONNA Non so pi che pesci pigliare, Santo Cielo! Glielho detto con le

    buone, con le minacce Niente! Si fissata con questo ragazzo! Che debbo fare?

    UNALTRA DONNA E niente, che voi fa? Prima o poi le passa come passata a mia figlia

    UNA DONNA Speriamo. Mia nonna mi raccontava che ai tempi suoi 3 RAGAZZA Ma come pu essere peccato una cosa che faccio nel sogno mentre

    dormo?! DONNA ANZIANA E peccato, peccato! Si vede che tu quella cosa lhai pensata

    quando non dormivi! 3 RAGAZZA E glielo devo raccontare al prete che Roberto mi baciava la mano? DONNA ANZIANA Ancora! E certo che te lo devi confessare! (Alla spicciolata, sopraggiungono gli uomini che tornano dal lavoro). UN UOMO (zappa sulle spalle) Buona sera a tutti! (Tutti salutano a soggetto) 2 UOMO Nonna Concetta, come ti senti? Ancora quei dolori? DONNA ANZIANA No, ringrazienne a Dio, sto mmocc meglio. 3 UOMO (alla propria moglie ma anche a tutti gli altri) Stasera viene un grande

    cantastorie, il cantastorie il pi bravo dItalia! Dunque, sbrighiamoci man-giamo un piatto di pasta e poi tutti qua, nel cortile, daccordo? Il cantastorie ci racconter la storia di Giulietta e Romeo!

    TUTTI Davero? Che bello! - Io la conosco! - E chi non la conosce?

    CANZONE 1 LA STORIA (La filanda- Milva)

    ATTO PRIMO (La scena rappresenta una piazza di Montottone. A destra e a sinistra, le rispettive

    case dei Capuleti e dei Montecchi. Dapprima la scena vuota. Dopo qualche istante sopraggiungono Gregorio e Sansone).

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    SANSONE Oh, Gregorio! Se qualcuno ci provoca, ij facimo sard li denti! Che dici tu?

    GREGORIO Quello che dici tu. SANSONE Gli do un pugnu su la testa che ummazzo! Che dici, tu? GREGORIO Quello che dici tu. SANSONE Se sazzarda, chi sazzarda GREGORIO Ho capito, Sansone: m pugnu su la testa e ummazzi! SANSONE Bravo. E che ci pozzo fare? Io i Montecchi non li sopporto! GREGORIO Manco io. SANSONE Zittu, zittu sta rrienne un servu dei Montecchi! Vaije sotto la fac-

    cia e sfidalo! GREGORIO Io?! E perch? 2 SANSONE Permettete un momentino? ABRAMO Naturale. SANSONE (emette una sonora pernacchia) Questa lindirizzo ce lha. ABRAMO E sarebbe? SANSONE Se non si cambiato indirizzu, era diretta precisamente alla vostra nobile

    persona! ABRAMO State cercando la guerra? GREGORIO Io, no. SANSONE Io, manco. Ma se a te ti fa piacere ABRAMO Mi fa piacere quanto a voi! (Lo aggredisce mordendogli un orec-

    chio). (Nel frattempo sopraggiunge Benvolio che vuole separare i contendenti). BENVOLIO Basta, ora, pezzi di scimuniti! Finitela! (Tira fuori un pugnale) Finite-

    la oppure il pelo ve lo alliscio io! (Entra anche Tebaldo) TEBALDO (a Benvolio) Aho! Benvolio! Omu de niente! Che ci fai col coltello in

    mano? Parla c me che ti servo io, Tebaldo! (A sua volta, tira fuori il pugnale) BENVOLIO Posa quel pugnale, Tebaldo! TEBALDO Bravu! Ah, tu ce lhai in mano, e io lo dovrei posare? Ma che sei dav-

    vero cretino? BENVOLIO Io li volevo dividere TEBALDO E io, invece, faccio la sottrazione: te levo da u munnu! (La rissa saccende fra tutti e cinque. Dalle rispettive case, compaiono Lord Mon-

    tecchi con donna Sara e Lord Capuleti con donna Mara e Paride). Messer CAPULETI Che sta confusi? Datemi la spada che gli taglio la testa! MARA Le stampelle devi pij, no a spada che pesa parecchio pi de te! PARIDE Lasciate perdere, non vi compromettete! Messer CAPULETI Vi sto dicendo che voglio la spada! Non vedete che quel rim-

    bambito di Montecchi venuto per provocarmi?

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    Mess. MONTECCHI Messer Capuleti! Sei un vigliacco! Lasciatemi, non me tenete che ij spezzo le gambe!

    SARA Finiscila, non fa scapp lo sangue che poi timpressioni! (Entra il principe di Montottone). IL PRINCIPE Ehi! Sudditi disgraziati! Con voi parlo, disonesti! SANSONE Ma chi ? Capperi! u principe! IL PRINCIPE Deponete i coltelli, animali ! Ma com che con voialtri non si pu

    stare tranquilli?! Voi Capuleti e voi Montecchi avete rotto la quiete di Montot-t! E, a titolo personale, avete rotto anche le scatole al sottoscritto! Signori miei, mai possibile? Negli ultimi due giorni, avete fatto succedere la bellezza di tre risse, con la media di una rissa virgola cinque al giorno! La dovete finire, va bene? (A Lord Montecchi) Con voi rimbecillito, dopo, facciamo i conti! E in quanto a voi, Lord Capuleti, ritiratevi immantinente! Avanti, non mi fate viep-pi arrabbiare!

    (Escono tutti tranne Montecchi, la moglie e Benvolio). 3 Mess. MONTECCHI Ma si pu sapere chi stato a ncuminci? BENVOLIO Io non centro, messere zio. Quando sono arrivato, i servi di Lord Ca-

    puleti e Abramo si stavano spartenno bastonate a volont. Io, anzi, volevo met-tere la pace poi spuntata quella bestia di Tebaldo!

    Mess. MONTECCHI Ho capito. SARA Ma do sta Romeo, lhai visto? Meno male che, almeno sta vota, ha evitato

    na secchiata de vastonate! BENVOLIO Madonna zia, lho incontrato stamattina in campagna Pareva

    unanima in pena Mi volevo avvicinare per salutarlo, che te saccio, fare quattro chiacchiere Niente. Appena mi ha visto, si girato e se n ijtu.

    SARA E un po di tempo che stu ragazzu mi sta facenno preoccupare: sempre triste, non mangia, non parla

    Mess. MONTECCHI Mio figlio Romeo mi sta facendo arrabbiare per davvero! Almeno potessi sapere che ci! Pare scemu, pare! Sempre mutu e c na faccia da martire! Entra in casa e pare inseguito dai cani! Esce e pare che stia andando al funerale della sua famiglia

    SARA - facendo le corna, naturalmente! Mess. MONTECCHI Certo, facendo le corna. Non parla, non dice na parola! Se

    rchiude dentro la sua stanza e fine. Si pu continuare in cotal guisa? Io non ce la faccio pi, perbacco!

    SARA Perch non ci parli tu, Benvolio bello di zia? Parlece, vedi che ci nel suo cuore che lo affligge in codesta misura

    Mess. MONTECCHI S, vedi che ci nel suo cuore. Non ij guard dentro a testa perch, tanto, non ce trovi gniente!

    BENVOLIO Io ci parlo tosto, se volete, ma se quello mi risponde insultandomi? SARA Tu, intanto provaci, Benvolietto. Vedi che cosa puoi fare. Mess. MONTECCHI Altrimenti u cchiappo io, gli tiro due schiaffoni e lo sveglio

    in men che non si dica!

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    SARA Tu a tuo figlio non lo sai prendere, Messere! Mess. MONTECCHI A zambate lo dovrei prendere! BENVOLIO Eccolo, sta arrivando. Rientrate che ci parlo e speriamo che mi dia

    ascolto. (I due Montecchi escono. Entra Romeo). 4 BENVOLIO Ciao, cuginu. ROMEO (stancamente, molto triste) Che ora ? BENVOLIO Le dieci. (Romeo sospira) BENVOLIO-E gi, il tempo passa in fretta! ROMEO Il tempo non passa mai! BENVOLIO E io questo volevo dire: il tempo non passa mai. (Pausa) Romeo, ma

    perch il tempo non passa mai? ROMEO Non lo so. Non mi fare domande difficili. BENVOLIO Niente niente, sei innamorato? ROMEO Innamorato? (Altro sospiro) Manca molto al pranzo? BELLOLIO Un paio dore, penso ROMEO Hai visto? Il tempo non passa mai! Dimmi na cosa, cuginu, che succes-

    so poco fa? Ho sentito grida, strepiti Chi che stava litigando? BENVOLIO No, niente, le solite discussioni fra Capuleti e Montecchi ROMEO E tutta colpa dellodio! E anche dellamore! O litigioso amore! O amoro-

    so odio! O pesante leggerezza! O leggera pesantezza! Hai capito? BENVOLIO No. ROMEO Lamore un fumo, caro Benvolio, un fumo che sorge dalla nebbia dei

    sospiri! Se lo purifichi un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti! Lamore? Una pazzia discreta

    BENVOLIO Una pazzia totale! ROMEO - unamarezza che soffoca e una dolcezza che ti salva. Ciao. (Si allontana) BENVOLIO Dove te ne stai andando? ROMEO Boh! Se lo sapessi lo saprei, ma non lo so. BENVOLIO Aspetta. Allora, me voi di chi ? ROMEO Chi , chi? BENVOLIO Quella che tha fatto diventare scemu. ROMEO Lasciamo perdere. BENVOLIO Come lasciamo perdere? ROMEO Io lamo ma lei manco ce pensa. Io so perch lamo ma non so perch non

    mama. BENVOLIO In parole povere? ROMEO Non ne vuole sentire nemmeno parlare. BENVOLIO E tu non ci pensare pi. Per ognuna che non ti vuole ce ne sta cento

    che te se pija!

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    ROMEO - Sc, a pernacchie me piija! Ma d sta ste cento? Comunque, io amo lei e lei soltanto.

    BENVOLIO Venni qua, facimo du passi (Escono) 5 (Dalla casa dei Capuleti, entrano in scena Messer Capuleti e Paride) Mess.CAPULETI Pariduccio, non che tu mi puoi prendere per il collo! Tanto per

    cominciare, Giulietta ancora una bambina. Facciamo passare na decina danni e poi, con calma, ne riparliamo.

    PARIDE Dieci? E perch non ventanni? Mess.CAPULETI Va bene, magari. E allora, siamo daccordo: fra ventanni precisi,

    ce vidimo qua. Ti saluto che ho da fare. PARIDE Scusate, lord Capuleti, a che ora? Mess.CAPULETI Alla stessa ora di oggi. PARIDE Ma lei sta scherzando? Mess.CAPULETI E allora dimmulu tu lorario. Quando ti viene pi comodo? PARIDE Stasera. Mess.CAPULETI Stasera? Capisco che sei un tipo puntuale ma venire con

    ventanni danticipo! PARIDE Ho capito. Lei ha voglia di scherzare. Mess.CAPULETI No, ho fretta. PARIDE Anchio. Mess.CAPULETI E allora, santo cielo, tu hai fretta, io ho fretta Separiamoci,

    svincoliamoci, scolliamoci! PARIDE Non mi sono spiegato. Io ho fretta di sposarmi con Giulietta! Mess.CAPULETI (sbuffa) Ah, ma si duru! PARIDE Sono innamorato, Lord Capuleti! Io sto soffrendo a dismisura! Mess.CAPULETI E io no? Senti, facciamo in cotal modo, Paridello. Stasera, nella

    mia magione, do una festa. PARIDE Lo so. Sono stato anche invitato! Mess.CAPULETI S? E chi ti ha invitato, se non sono indiscreto? PARIDE Madonna Mara, vostra moglie. Lord Capuleti, parliamoci con franca leal-

    t. Vostra moglie daccordo. . Mess.CAPULETI E che centra? Anche a me fa piacere che vieni alla festa PARIDE Sono contento. Ma Madonna Mara daccordo pure per le nozze. Ora,

    mi sembrava giusto avere anche il vostro consenso Mess.CAPULETI Senti, Paride, fino a prova contraria, il Capuleti pi grosso, il

    primo Capuleti della famiglia sono io! Tu con me dovevi parlare prima! PARIDE Avete ragione. Ma sapete com mi sono confidato con Madonna

    Capuleti come se fosse mia madre

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    Mess.CAPULETI Va bene, va bene Stasera vieni alla festa. Io, nel frattempo, parlo con la piccola Capuleti e se lei contenta, sono contento pure io. Che ti posso dire?

    PARIDE Grazie, messer pap! Mess.CAPULETI Va beh, ma non tallargare troppo! Ora me ne posso andare? PARIDE Vi bacio le mani come ve li bacerebbe un figlio rispettoso! Mess. CAPULETI Lascia perdere A stasera. (Lord Capuleti esce dalla Comune) PARIDE E fatta! A presto Giulietta! Il tuo Paridone sta arrivando! (Esce). (Rientrano Romeo e Benvolio) 6 BENVOLIO Te la posso fare una domanda? Questa Rosalia che ti ha fatto perdere i

    sentimenti, ti ha dato una risposta negativa o ti ha detto: Non lo so, forse, chis-s?

    ROMEO Mi ha detto di no e basta senza forse e senza chiss. BENVOLIO E tu insisti! ROMEO E dopo che insisto? Se mi continua a dire no? BENVOLIO La donna ha bisogno di essere corteggiata. Ci vuole tempo e pazienza. ROMEO Io il tempo ce lho a pazienza che me manca. E, a pensarci bene, mi

    manca pure un pretesto per rivederla. BENVOLIO E io ti dico che la puoi vedere stasera stessa. ROMEO Non penso. BENVOLIO Stasera i Capuleti fanno na festa. ROMEO E chi se ne frega? BENVOLIO E a questa festa c anche Rosalia. ROMEO Ma tu comme le sai tutte ste cose? BENVOLIO Io so tutto. Tutto quello che succede a Montott non mi sfugge ROMEO Comunque Come ci vado, io, un Montecchi, in casa dei Capuletti? BENVOLIO Punto primo: gli ospiti cenano in casa, vero, ma poi la festa conti-

    nuer qua fuori. ROMEO Punto secondo? BENVOLIO No, finito. Punto primo e basta. ROMEO E allora, il punto secondo tu dico io. I Capuleti saccorgono che mi sono

    imbucato nella festa e finisce in una rissa! No, grazie, non minteressa la cosa. BENVOLIO Non hai fantasia! Se ti metti una maschera chi ti riconoscer? ROMEO Ah, perci, secondo te, per passare inosservato e per non farmi scoprire,

    ce sbuco mascheratu?! Io sulu! Lunicu, ammenzo a venti o trenta cristi che se ddomanna:- chi d lu scemunitu?! Non solo me fai piji a pedate! Me fai pij pure p cretinu!

    BENVOLIO Chi ha detto che sarai lunico mascherato? Ci sar io, Mercuzio e pure Abramo. Andiamo da Mercuzio e, nel frattempo, ti spiego i dettagli.

    (Escono) 7

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    (Da casa Capuleti si affaccia Mara che si porta dietro una sedia) MARA (Si siede poi chiama a gran voce) Chiaretta! VOCE DI CHIARETTA Comandate, madonna Capuleti! MARA Dov la mia figliola? VOCE DI CHIARETTA Non ho sentito! MARA Do ijita a fin fijiama? CHIARETTA (entra) Vostra figlia Giulietta? MARA No, mia figlia Carolina! CHIARETTA E chi Carolina? MARA (esasperata) Quante figlie ho io? CHIARETTA Una mi pare. MARA E si chiama? CHIARETTA Giulietta. MARA E io c quella voglio parlare. CHIARETTA E allora chi sta Carolina? MARA Insomma, mi vuoi dire dov Giulietta? CHIARETTA Non lo so, madonna. MARA Ma tu non sei la sua dama di compagnia? CHIARETTA Quanno ij faccio compagnia, sono la sua dama di compagnia. In

    questo momento non sono la sua dama di compagnia. Comunque, lultima vol-ta che le ho tenuto compagnia, era nella sua camera.

    MARA Chiamala. CHIARETTA (urla) Giulietta! MARA Ccusc ma puto chiam pure io?! CHIARETTA E io a quesso stavo pensenno. Giulietta! MARA Ti stanno sentendo fino a su castello! CHIARETTA Non me lha detto lei di chiamarla? VOCE DI GIULIETTA Chi che mi vuole? CHIARETTA Tua madre! GIULIETTA (saffaccia alla finestra) Che volete, madonna madre? CHIARETTA Ti deve parlare! MARA E basta c sta voce stonata! Scendi tosto, figliola mia, ch ho urgenza di

    parlare teco! CHIARETTA Deve parlare teco! MARA Lha sentito. CHIARETTA Lhai sentito? GIULIETTA S, s (tra s) Sta ijenne fori de testa tutte e due! (Scompare) CHIARETTA E allora che fai scendi? (Nessuna risposta) Giulietta! MARA Giulietta! GIULIETTA (entra) Qua sono, qua! CHIARETTA Qua . GIULIETTA Che volete? CHIARETTA Ora te lo dice.

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    MARA (dopo unocchiataccia a Chiaretta) Te la finisci? Dunque, figliola ti de-vo dire una cosa assai importante.

    CHIARETTA Ascolta a tua madre, Giulietta, non ti distrarre. MARA (a Chiaretta) Tu che fai, te ne vai, no? CHIARETTA Non lo so. Che dici, me ne vado? MARA S! CHIARETTA Allora, poco fa, perch mavete chiamato? MARA - Poco fa, tho chiamato per chiamare mia figlia Caroli a Giulietta! Mi sta

    facente matt, oggi! Vattene! CHIARETTA Sissignora. MARA No, aspetta. Visto che ti pago per fare la dama di compagnia a mia figlia,

    resta a farci compagnia. Almeno te pago co piacere. CHIARETTA Come volete. MARA Per devi fare solo compagnia, te devi sta zitta. Capito? CHIARETTA Compagnia silenziosa. Va bene. GIULIETTA (sbuffa. Alla madre) E allora? MARA Ecco qua. Dimmi una cosa figliola mia, te la sentiresti di sposarti? GIULIETTA (abbassa il capo, intimidita) Boh? MARA Che significa boh? CHIARETTA Che significa boh? GIULIETTA Che non lo so Che ne so? Per me! MARA Insomma, hai capito che tho detto oppure no? CHIARETTA Certo che lha capito. E solo confusa, a frica. Non ti vergognare,

    Giulietta diglielo che tu non aspetti altro! GIULIETTA (sempre pi intimidita, balbetta) Non vero! CHIARETTA Invece, vero. Non ce dormi a notte Dici che ti vuoi sposare presto! GIULIETTA (a Chiaretta) Si non ti fai laffari tui, te stacco un muccicottu! MARA E che c di male se una donzella pensa al matrimonio, Giuliettina? In-

    somma, facciamola corta, il giovane Paride ti vuole come sposa. CHIARETTA Oh! Paride? Mamma mia, cusc bellu che pare fintu! GIULIETTA Paride mi vuole in sposa? MARA Paride, sissignora, il nipote del principe di Montott! Bello, nobile e ricco.

    Che cosa puoi desiderare di pi? CHIARETTA Se fosse anche intelligente, sarebbe perfetto, ma siccome la perfe-

    zione non di questo mondo, penso che ti puoi accontentare. GIULIETTA Se a voi piace, madonna madre, piace anche a me. MARA Brava! Figlia assennata! Stasera stessa vi potrete vedere. Lho invitato alla

    festa. Sei contenta? GIULIETTA S. MARA Avanti, ora non perdiamo tempo. Chiaretta, aiuta mia figlia a prepararsi! CHIARETTA Certo. Perdonatemi, madonna Capuleti non ci sarebbe, per caso,

    qualche altro Paridello che si vuole sposare una dama di compagnia? MARA Forza, cammina, va! (Escono tutte e tre.

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    Gli invitati, alla spicciolata, entrano dalla comune e vanno nella casa dei Capuleti) CANZONE- 2 BUONASERA GIULIETTA (Buonasera Signorina) 8 (La festa al suo culmine. In scena, provenienti da casa Capuleti, entrano Messer

    Capuleti e il principe di Montott). IL PRINCIPE Serata magnifica, complimenti! Mess.CAPULETI E la vostra presenza, principe, che impreziosisce la festa e rende

    magnifica la serata. IL PRINCIPE Bravo! Mi piace come parlate! Ogni tanto, sapete usare parole giuste

    e garbate. Segno che stare vicino alla mia nobile persona vi fa bene vi tra-sforma quasi in un nobile gentiluomo

    (Entrano rapidamente Giulietta, Mara, Chiaretta, Tebaldo, Paride) PARIDE Madonna Mara, avete preparato una cena degna di re! MARA Quattro cosucce, figuriamoci! TEBALDO Quando madonna Mara Capuleti fa na festa, a fa con tutti i sentimen-

    ti, perdinci! MARA S, va bene Senti na cosa, Pariduccio, il tuo zio principe ancora sde-

    gnato per stamattina? PARIDE Quando mai! A quillu, dopo che ha mangiato, ij ss passa tutto! MARA Meno male E con Giulietta come va? PARIDE Ma che te saccio. Parlando con lei, ho limpressione che non le piaccio in

    modo bastevole MARA Chi dici? Ma se mi chiede sempre di te! Dov Paridello? Che fa Paridel-

    lo? Perch non mi viene a trovare, Paridello? TEBALDO Insomma, come vedi, la mia cuginetta ha sempre Paridello in bocca. PIRIDE Davero? Allora ho avuto unimpressione sbagliata MARA Ma certo. Che vuoi, Giulietta ancora troppo giovane, troppo timida GIULIETTA (si avvicina al gruppetto) Che dobbiamo fare, eh? Io me so nnoiata

    oltre ogni lecita misura! O ballimo o iuchimo oppure me ne vaco a durm! MARA (a Paride) Hai visto quant timida e giocosa? (A Giulietta) Ballare non si

    po, gioia mia. Che balli senza musica? GIULIETTA E allora, iuchimo. PARIDE E quale gioco vorresti fare, Giulietta? GIULIETTA Boh? PARIDE Io proporrei GIULIETTA Non mi piace. PARIDE Ma se non ho ancora GIULIETTA Giochiamo allo schiaffo del soldato! PARIDE Ma un gioco plebeo da dove ti vengono fuori certe idee?! GIULIETTA Che babbeo! MARA Giulietta! Che sono codeste parole volgari?! GIULIETTA Madonna ma, quanno ce vole ci vole!

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    PARIDE Perdonami se insisto, lo schiaffo del soldato, non si addice ad una don-zella! E un gioco da maschi!

    TEBALDO Sar da maschi, ma a mme me la nzegnatu essa! PARIDE Ma come, la mia promessa sposa che gioca come se fosse uno scaricatore

    di porto?! E che figura ci faccio? GIULIETTA Senti, finiscila e non fare tante storie! Se voi ioc, iochi o se no, met-

    tete a sed e non ci intronare la testa! IL PRINCIPE (divertito) Chi si mette sotto? GIULIETTA Paride! TEBALDO Forza! Sotto Paridello! PARIDE Ma scusate perch proprio io? TEBALDO Avanti che ce divertimo! PARIDE Ma io da bambino ho avuto una malattia I reni mi fanno male! GIULIETTA Oh, siproprio uno spettacolo! E movete, tontolottu. (Cominciano a giocare). 9 Travestiti con maschere, entrano, dalla comune, Romeo, Benvolio, Mercuzio e A-

    bramo). ROMEO Ma do sta Rosalia? Non mi avevi detto che era stata invitata? BENVOLIO E che te saccio? Si vede che mi hanno dato uninformazione sbagliata. ROMEO Va bene, allora,ce ne putimo ij. MERCUZIO Aspetta, Romeo! Chi premura c? Ormai che ci siamo BENVOLIO Ha ragione Mercuzio. Ormai che siamo nel ballo ROMEO Ma i Capuleti non stanno ballando, dunque andiamocene MERCUZIO E dai, ci facciamo quattro risate, no? BENVOLIO Forza, una botta di coraggio e avviciniamoci! ROMEO Na botta de matto v vinuta, a tutti e due! BENVOLIO (ai Capuleti) Nobili messeri, veggo con immenso interesse che vi di-

    lettate a giocare! TEBALDO Chi siete, messeri? Declinate le vostre generalit. PARIDE E perch mai avete il volto coperto dalla maschera? MERCUZIO Il nostro volto vi sconosciuto, amabili signori, cos come il nostro

    nome Che ve lo diciamo a fare? Noi non siamo di Montott. Vennimo Vennemo Venemmo

    ROMEO (lo aiuta) Venimmo. MERCUZIO Grazie. Venimmo qua perch sapimmo che cera un ballo in maschera

    nella casa dei Capuleti TEBALDO Come vedete, qua di mascherati non ce n! Dunque facetece la corte-

    sia di ij da natra parte! Mess. CAPULETI Nipote mio, che modo codesto di trattare i forestieri? IL PRINCIPE Ha ragione tuo zio. Chiunque venga a Montott accolto con tutti i

    sacramenti. Basta che siano persone per bene. Voi chi siete, persone per bene? ROMEO E chi siamo, senn?

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    IL PRINCIPE Quand cos, Montott e il suo principe che sono immodestamente io, vi allargano le braccia. E col permesso di messer Capuleti, se volete, vi po-tete unire a noi nello stuzzicante gioco dello schiaffo del soldato.

    Mess. CAPULETI Con tutto il piacere. Accomodatevi. MERCUZIO Grazie. GIULIETTA Ci sapete giocare, messeri, o ve lo dobbiamo spiegare? MERCUZIO Noi ci siamo girato il mondo, madamigella! Sappiamo uno di tutto. E

    cotesto vezzoso e intrigante gioco labbimo gi canosciuto in un villaggio delle estreme terre orientali

    CHIARETTA Nientedimeno! GIULIETTA (indica Romeo) E allora, tu! Mettiti sotto! (Romeo ubbidisce. Riprendono a giocare. Lultima che dar lo schiaffo a Romeo

    sar Giulietta) ROMEO Questa mano la riconoscerei fra mille! Appartiene a codesta dolce fanciul-

    la. Mess. CAPULETI Bravo! MARA Ha indovinato! CHIARETTA Sotto Giulietta! GIULIETTA Basta. Mi sono stufata. Non gioco pi. CHIARETTA Ma come, ora che ti metti sotto tu, ti sei stufata?! (Tutti parlano fra di loro, a piccoli capannelli) TEBALDO (a Paride) Eppure io a voce de quillu a conoscio. PARIDE A dir la verit non mi nuova manco a me TEBALDO Mi possano ammazzare se quillu non Romeo Montecchi! PARIDE Hai ragione: issu. ROMEO (che, intanto, si appartato con Giulietta) Meno male che hai deciso di

    non giocare pi. GIULIETTA Perch? ROMEO Come avrei potuto darti na palmata? Come avrei potuto profanare la san-

    tit della tua mano con la ruvidezza della mia mano? La tua mano, o santa GIULIETTA Guarda che non mi chiamo Santa ROMEO Che importanza ha? Tu, per me, sei santa! GIULIETTA E ci insiste! ROMEO La tua mano, o santa, merita di essere sfiorata solamente dalle labbra

    Se poi le labbra sono quelle mie, meglio. CHIARETTA (si avvicina a Giulietta) Ti debbo tenere compagnia? GIULIETTA (seccamente) No! (Chiaretta si allontana) La mia dama di compa-

    gnia. ROMEO Lavevo intuito. GIULIETTA E allora che stavi dicendo? Le labbra ROMEO Quali labbra? Ah, s Dunque, cara santa GIULIETTA (tra s) S fissatu! ROMEO Lascia che siano le labbra a fare quello che avrebbe dovuto fare la mia

    mano

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    GIULIETTA Cio? ROMEO Baciartela. (Le bacia la mano) PARIDE (a Tebaldo) Come si arrischiato a venire? TEBALDO Se non se ne va subito, gli do una botta de sedia su a testa che u

    mmazzo! (Si avvicina a Messer Capuleti che stava conversando con il Princi-pe) Messere zio, perdonatemi sapete chi quillu che sta facenno u scemu con Giulietta?

    Mess. CAPULETI Perch, scemu? A me mi pare un gentiluomo. TEBALDO Quel gentiluomo Romeo Montecchi! Mess. CAPULETI Veramente non mi pare Romeo, ma anche se cos fosse, lascialo

    perdere. Non sta facendo niente di male. PARIDE Ma come, niente di male?! Messere, sta baciando la mia fidanzata! TEBALDO Facetemece ball sopra a panza! IL PRINCIPE Che volete fare? Dobbiamo armare un altro disordine come quello di

    stamatina? Io vi proibisco CHIARETTA (a donna Mara) A me sembrano persone veramente raffinate

    Quello che sta parlando con Giulietta non mi piace mi sembra menzu sce-mu ma latri Madonna Mara, latri sono simpatici per davvero! Quasi qua-si

    MARA Senti, non fare la sciocca, hai inteso? CHIARETTA Ma perch, vostra figlia che sta facenno? MARA E infatti, il comportamento di Giulietta lo trovo troppo immodesto e un tan-

    tino sfacciato. Vacci. CHIARETTA A farle compagnia? Mi ha detto che non mi vuole. MARA Quale compagnia! Valla a chiamare. ROMEO (che ha baciato rapidamente sulle labbra Giulietta) Le tue labbra sono

    pi dolci dello zucchero a velo e della panna montata, santa mia! GIULIETTA Ma o sai che si cretinu?! ROMEO Lo so. Non avrei dovuto osare tanto. Ma io dovevo baciarti! GIULIETTA E chi dice di no? Tu sei cretino perch mi continui a chiamarmi San-

    ta, non perch mi hai baciato! CHIARETTA Scusa il disturbo, Giulietta ti vuole tua madre. (Giulietta, sbuffando sallontana. Chiaretta sta per seguirla ma Romeo la ferma). ROMEO Ma chi sua madre? CHIARETTA La padrona di casa. Madonna Mara Capuleti. ROMEO No?! CHIARETTA Come, no? Lo volete sapere meglio di me? ROMEO Allora, quella damigella una Capuleti? CHIARETTA Sissignore. Giulietta si chiama. E io sono la sua dama di compagni-

    a quanno ij faccio compagnia, naturalmente... ROMEO S, s, lo so CHIARETTA Arrivederci. (Si allontana) A me, quistu me pare menzu scemu, p

    davvero BENVOLIO (le si accosta) Graziosa madamigella, perdonate il mio ardire...

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    CHIARETTA A dire... che cosa? BELLOLIO (continua) Voi avete gli occhi profondi come il mare... CHIARETTA S? BELLOLIO Come vi chiamate? CHIARETTA Chiaretta. E voi? BENVOLIO Benvolio. CHIARETTA Ch bello! Benvolio! Non so perch ma mi ricorda il pane con

    lolio! MARA (a Giulietta) Ma dico, che figura ci fa, in codesto modo, la famiglia Capule-

    ti? GIULIETTA Non comprendo, madonna madre. MARA Madonnina figlia, tu non capisci mai niente! Perch ti metti a fare la stupi-

    della con uno sconosciuto, si pu sapere? TEBALDO (che, avvicinandosi, ha sentito la zia) Sconosciuto un bel niente, ma-

    donna zia! Quello Romeo Montecchi! MARA E questo insolente mi viene fino a dentro casa a insultare mia figlia?! TEBALDO Appunto! GIULIETTA Oh, tragica novella! Oh, prodigio damore! Quant amaro amare il

    proprio nemico! MARA Che sta dicenno, tu? GIULIETTA Nulla, madre. MARA E meglio, figlia. Avanti, andiamo, tutti dentro. La festa finita! (Al mari-

    to) Marito mio, perdonami... poich tardi e soprattutto poich alla nostra fi-gliola si scatenato un terribile mal di testa, conviene ritirarsi. Che dici tu?

    Mess. CAPULETI Naturale, naturale. (Al principe) Mi dispiace, principe, come a-vete sentito, Giulietta ha un gran dolore alla testa... Vi chiedo scusa...

    IL PRINCIPE Stavo appunto dicendo a mio nipote Paride di accompagnarmi a pa-lazzo... (A Giulietta) Arrivederci, madamigella e speriamo che questo fastidio-so dolore cessi presto.

    GIULIETTA Speriamo. MARA Cessa, cessa. IL PRINCIPE (agli altri) Arrivedervi, nobili forestieri. Paride! Andiamo. PARIDE Sissignore, messere principe zio. A domani, nobili parenti. (Agli altri)

    Buona sera a tutti. (Il principe e Paride, via). MARA (a Chiaretta che si intrattiene ancora con Benvolio) Che devi fa, tu? Entra

    dentro, prima che ti tiri per il collo! CHIARETTA Devo fare compagnia a Giulietta? MARA Entra e basta! Mess. CAPULETI Buona notte, messeri. (I Montecchi rispondono a soggetto) (I Capuleti rientrano in casa). TEBALDO (sarcastico) Ve lo posso dare un consiglio? Non vilevate la maschera:

    sempre meglio delle due facce da fessi che avete!

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    (Esce anche Tebaldo. In scena rimangono Romeo, Benvolio, Mercuzio e Abramo). 10 MERCUZIO Ci ha detto che abbiamo la faccia da fessi! ROMEO Si vede che vi ha riconosciuto. BENVOLIO Io penso che ha riconosciuto magari a te!? ABRAMO Che ne pensate, signori, se ce ne andassimo? MERCUZIO Sante parole. Andiamo a mangiare. BENVOLIO E meglio. Ijmo. ROMEO Ors, andate voi. Io rimango. BENVOLIO Orgi! E a fare che? MERCUZIO A prendere il fresco? ROMEO Ad aspettarla. BENVOLIO A chi? ROMEO La mia Giulietta. MERCUZIO Giulietta Capuleti?! BENVOLIO E che ti passato tutto lamore per Rosalia? Fino a m non potevi

    pi vivere senza di lei?! Rosalia di qua, Rosalia di l...! Ma famme u piacere, va!

    ROMEO (aria sognante) Chi Rosalia? Io conosco solo Giulietta. MERCUZIO Ho capito: s persu completamente! ROMEO Andate. Vi prego. BENVOLIO A stora quella dorme! A te sta pensando! ABRAMO Padrone, con tutto il rispetto, vi ricordo che Giulietta una Capuleti... ROMEO Ve ne volete ij o no? MERCUZIO E va bene, andiamocene. Tu, per forza, devi fare succedere una trage-

    dia! Ti saluto. (Benvolio, Mercuccio e Abramo via) 11 ROMEO Sento che ella saffaccer a quella finestra. E io lattender. Dovessi resta-

    re qui tutta la notte! (Giulietta saffaccia alla finestra) Batti, cuore mio! Ella l, bella come il sole! (Si nasconde nel buio) GIULIETTA Ahim! ROMEO Ella sospira. Oh, anima mia! GIULIETTA Oh, Romeo, Romeo... Perch sei tu Romeo? Proprio Montecchi ti do-

    vevi chiamare? Non ti potevi chiamare che so? Falsaperla, Vinciguerra... No, Montecchi! Se tu rinunciassi a essere un Montecchi, ti giuro che io dimen-ticherei di essere Capuleti!

    ROMEO -Che faccio, le rispondo subito o continuo a stare nascosto come un cretino? GIULIETTA Solo il tuo nome mio nemico. E gi. Purtroppo ai Capuleti non piac-

    ciono i Montecchi e di conseguenza, ai Montecchi non piacciono i Capuleti! E dunque chiamati in unaltra maniera, no? Che ti costa? Tanto io tamerei lo

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    stesso. Allora, Romeo, chiamati come vuoi! E in cambio, io ti amer per sem-pre!

    ROMEO (si mostra) Vile chi se ne pente! Parola detta, non torna pi indietro! GIULIETTA Santo cielo, chi ? ROMEO Affare fatto! Mi cambio nome, cognome e indirizzo...! GIULIETTA Ma chi sei tu che ti nascondi come un cretino? ROMEO Non te lo dico il mio nome perch se tu non lo sopporti a me mi viene da

    vomitare. Dunque, chiamami Falsaperla o Vinciguerra se ti fa piacere! GIULIETTA E mezzora che parli e ancora non ho capito chi si...! ROMEO (fra s) Ma che ntronata? (A Giulietta) Sono io, amore mio! Non rico-

    nosci la mia voce? GIULIETTA Ma... che sei Romeo, per caso? ROMEO Come, per caso?! Se ci sto apposta qua sotto! GIULIETTA E che ce fai ancora ecco? ROMEO Per amore del tuo amore... Per amore del mio amore, nonch per amore

    del nostro amore... io sono capace, con un salto, di arrivare fino alla tua fine-stra!

    GIULIETTA E che si, na scimmia?! Senti, , vattene ch se ti vede mio padre o quel pazzo di Tebaldo, tu finisci male!

    ROMEO E che me ne importa? GIULIETTA Scimunito! Guarda che quelli ti uccidono! ROMEO Tu guardami con dolcezza ed io sar al sicuro da ogni nemico. GIULIETTA Ma benedetto... o ti guardo con dolcezza o ti guardo senza dolcezza,

    sempre ammazzato finisci! ROMEO E allora che faccio, me ne vado? GIULIETTA No, aspetta. Che tutta sta fretta! Non che ti voglio mandare via...

    Il fatto che se ti vedono i miei, ti rompono la testa, stanotte! ROMEO Che importa? Per amor tuo, mi voglio far rompere! GIULIETTA Ma tu mi ami? Se mi ami, dimmelo. E se, invece, mi hai preso per

    una stupidella qualsiasi, dimmelo lo stesso. Non fa niente. Allora, dimmelo Ah, c te sto parlando!

    ROMEO E che debbo dire? GIULIETTA Ti rifaccio la domanda. Secondo te, sono una stupidella oppure no? ROMEO No, quale stupidella! Che dici? GIULIETTA Allora mi ami, bel Montecchi? ROMEO Ti amo, bella Capuleti! GIULIETTA Giuralo. ROMEO Lo giuro. GIULIETTA Su che cosa? ROMEO Bambina, su quella luna, io giuro... GIULIETTA Ma quale luna e menzuiornu! Mi devi giurare sulla tua testa altrimenti

    che giuramento ? ROMEO E va bene. Ti giuro... GIULIETTA Basta, me so stufata. Buona notte.

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    ROMEO E mi lasci cos, senza dirmi altro? GIULIETTA E che altro posso dirti? Buona notte. ROMEO Mi lasci in cotal modo? GIULIETTA E che voi, a ninna-nanna? Buona notte. ROMEO Dimmi almeno che mi sarai fedele cos comio sar fedele a te. GIULIETTA S, s. Me ne fai andare ora, che s fatto tardi? Buona notte. VOCE DI CHIARETTA Giulietta! GIULIETTA Vengo, mia buona dama di compagnia! Buona notte. Mhai fatto dire

    buona notte duecento vote. VOCE DI CHIARETTA Giulietta! GIULIETTA Ancora! Giungo tosto, mia affezionata e disonesta dama di compa-

    gnia! Buona notte. ROMEO Buona notte. A domani. (Si allontana) GIULIETTA Romeo! ROMEO Gioia! GIULIETTA A domani. ROMEO A domani, amore!(Giulietta sta per richiudere la finestra) Giulietta! GIULIETTA S? ROMEO A domani. GIULIETTA A domani. ROMEO Anzi, siccome gi domani... a fra poco! GIULIETTA Che dici, ce la facimo na mezzoretta di sonno? ROMEO Va pure, mia dolce santa. GIULIETTA (fra s) Ha ttaccato natra vota c sta Santa! VOCE DI CHIARETTA Madonna Giulietta! Vedi che quasi giorno! GIULIETTA Aquesta, prima o poi, laffoco! Ciao, Romino! (Chiude la finestra e

    scompare) 12 (E ormai lalba). ROMEO E mattino, dunque? Il mattino dagli occhi di perla gi sorride a oriente...

    Che faccio, mi vado a coricare a questora? E chi dorme? Lasciamo perdere, oramai... Vado, invece, da Frate Lorenzo: vediamo che mi consiglia di fa-re...(Canticchiando, entra Frate Lorenzo) Si parla del diavolo e spuntano le corna! Cio: si parla del monaco e spunta il saio... Buongiorno, padre.

    FRATE LORENZO Buongiorno, figlio. Come mai ti sei alzato cos presto? Te ne devi andare a funghi?

    ROMEO Voi, piuttosto, che ci fate allalba, armato di paniere? FRATE LORENZO Vado in cerca di erba. E siccome lerba va raccolta prima che

    il sole la rinsecchi, io parto di mattina presto. ROMEO E che erba va cercando? FRATE LORENZO Indivia, rugni, grespegne... Che erba vuoi che cerchi, scimuni-

    to? Erbe medicinali, no!? ROMEO Ho capito.

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    FRATE LORENZO Devi sapere che le piante hanno virt e qualit che tu nemme-no immagini. Unerba velenosa, certe volte, pu guarire da gravi malattie cos come una pianta bella e profumata, se tu, putacaso, la mangi, ti pu ammazzare in tre secondi.

    ROMEO Ma siccome io non me la mangio, sto tranquillo. FRATE LORENZO E fai bene. Perch le piante bisogna saperle riconoscere. ROMEO E voi le conoscete? FRATE LORENZO No. ROMEO E allora...? FRATE LORENZO Prima di tutto, faccio come fai tu: non ne mangio. Le faccio

    mangiare agli altri. Poi, mi affido al Signore perch bisogna avere fede... Io mi limito a riempire il paniere di erba di ogni specie, quindi faccio certi esperi-menti e poi... Insomma, affari miei! Parliamo di te, ora. Si pu sapere dove vai a questora? Sei caduto dal letto?

    ROMEO Veramente io a letto non ci sono neppure andato. FRATE LORENZO Scomunicato! Non mi dire che hai passato la notte sotto la fi-

    nestra di Rosalia! ROMEO Rosalia non la vedo da due giorni, padre... FRATE LORENZO Meno male. Bravo. E allora...? ROMEO Sono stato ad una festa... FRATE LORENZO - ... diciamo, fra amici...? ROMEO No. Diciamo... fra nemici. Sono stato alla festa dei Capuleti... FRATE LORENZO Oh, Madonna mia! E che successo? ROMEO Niente successo. Anzi, successo tutto. FRATE LORENZO E parla chiaro, Romeo! ROMEO Padre, mi sono innamorato. FRATE LORENZO Di Rosalia, lo so. ROMEO No. Di Giulietta. FRATE LORENZO Di Giulietta?! A Capuleti?! ROMEO Eh! FRATE LORENZO Ma tu che teinnamori du vote a iornu?! ROMEO E anche lei mi ama. Padre, vi prego, ci dovete sposare subito! Oggi stesso

    dovete celebrare il rito! FRATE LORENZO S, ora, fra menzora facimo i riti, e le funzi...! Venni c me,

    scimunitu e vidimo che si pu fare...! (Escono) 13 (Entra Messer Montecchi. Si affaccia sulla porta) Mess. MONTECCHI (lancia unocchiata intorno) Mah! Vurrio sap che fine ha fat-

    to llu disgraziatu...! S persi tutti: issu, lli cretini de lamici sui e quellatru tundu di Abramo!

    SARA (sopraggiunge) Se vede? Mess. MONTECCHI Ma quanno mai! A verit che tuo figlio un grande scimu-

    nito!

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    SARA Stai parlando di Romeo? Mess. MONTECCHI E di chi, allora? SARA Siccome dici tuo figlio... Non macari pure fijiu tuu? Mess. MONTECCHI No. Quanno fa stupidate solo figlio tuo! SARA Ho capito. Mess. MONTECCHI Quistu con la scusa che innamorato non fa gnente da mati-

    na fino a sera... Le nottate se passa fori...! Vorrei sapere come mi devo regola-re!

    SARA Aspetta, aspetta... I ragazzi stanno rientrando... 14 (Cantando a squarciagola, palesemente ubriachi, entrano dalla comune Benvolio,

    Mercuzio e Abramo) CANZONE- 3 LA SBORNIA (La sbornia) Mess. MONTECCHI Ah! Animali! Che siete scimuniti? BENVOLIO No, siamo mbriachi, messer zio! MERCUZIO (a Benvolio) Guarda che tu s mbriacu, no io! ABRAMO E nemmeno io! Io potrei bere una botte di vino e non mi farebbe manco

    il solletico al gargarozzo! Mess. MONTECCHI (ad Abramo) Ma come parli?! Comunque, a me me pare che

    tutti e tre sete mbriachi ! SARA Ma Romeo dov? Non era co vuijatri? MERCUZIO Era! Ma siccome innamorato... BENVOLIO Ci ha abbandonati. SARA Ancora fissatu co Rosalia? BENVOLIO No. Ultimamente Romeo si stufato di Rosalia e ha messo gli occhi

    su Giulietta. Mess. MONTECCHI Giulietta... chi? MERCUZIO La piccola Capuleti. SARA Oh, Madonna dellAddolorata! Mess. MONTECCHI E che , ha lasciato na sciapetta , p mettese c natra scia-

    petta? SARA Mio figlio stato abbandonato dallintelletto!! Mess. MONTECCHI Quanno rv gli do tante di quelle pedate nel di dietro, che

    lintelletto glielo faccio rientrare immediatamente! MERCUZIO Secondo me, c stu sistema, tuttal pi gli possono rientrare le emor-

    roidi no lintelletto! SARA Almeno si pu sapere d se n jitu...!? Mess. MONTECCHI Faceteme una cortesia: se u vedete e se ancora non lhanno

    ammazzatu, diceteije che gli debbo parlare subito! SARA Ma santo cielo, da dove ij vinuto in mente de mettese c na Capuleti?! Mess. MONTECCHI (alla moglie) Disonesto! Se la p levare dalla testa sta Capu-

    leti! (Alza la voce ad arte) I Montecchi non possono mescolarsi con i Capuleti!

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    Non ci possono andare daccordo n ora n mai!Mi sono espresso bene? Chi ha orecchie per intendere intenda! (Esce assieme a Sara)

    15 (Mentre i tre continuano a sbellicarsi dalle risa, entrano Chiaretta con Sansone) CHIARETTA (a Sansone che le sta dietro) E tu chi che voi? SANSONE Mi hanno ordinato che ti debbo venire appresso. CHIARETTA E perch non vai appresso a tua sorella?! SANSONE Non cihaio sorelle. E poi gli ordini sono ordini. CHIARETTA S, s, va bene ma stammi a debita distanza perch callo! MERCUZIO Oh, Sansone! Chi ti sei fidanzato con la bella dama di compagnia? BENVOLIO Bada a come parli, Mercuzio! Un altro insulto a codesta damigella e ti

    caccio i denti! CHIARETTA Grazie, cavaliere. BENVOLIO Dovere, madonna. MERCUZIO Ma io, veramente, stavo pigliando in giro Sansone...! BENVOLIO Ancora? (A Chiaretta) Perdonatelo. E mbriacu. (Si apparta con

    Chiaretta) SANSONE Io vi consiglierei, per il vostro bene, di non prendermi in giro... ABRAMO Ma dimmi na cosa, Sansone, la tua forza dove , tutta sui capelli? SANSONE No. Nte preoccup. O voi ved che ti d un cazzotto e taccoppo? ABRAMO S, per se ti fai rapare a testa, la tua forza finisce. Tutti lo sanno che la

    gran forza di Sansone era nei capelli. E siccome tu ti chiami Sansone... SANSONE A me la testa non me la rapa nessuno...! MERCUZIO E se qualcuno, putacaso, te la rapa, non ci sente manco piacere per-

    ch tanto l dentro non ci trova gnente! ABRAMO E dopo muore Sansone c tutti i pilisdei! (Ridono a crepapelle) CHIARETTA (che sempre in disparte, con Benvolio) Siete veramente un birban-

    te, cavaliere! Vi prego, smettetela ch mi vergogno... BENVOLIO Il rossore che tinge il vostro viso come laurora che tinge il cielo... CHIARETTA Mamma mia! Finitela, ora. BENVOLIO Quando vi potr rivedere? CHIARETTA Presto ma prima fatevi un bel bagno perch, con tutto il rispetto,

    puzzate di vino! BENVOLIO Puzzo, madonna? CHIARETTA Da morire, signore mio! Che s cascatu dentro na votte? BENVOLIO In verit, ho bevuto per dimenticare il mio amore per voi! CHIARETTA E perch, per dimenticare? BENVOLIO Perch voi siete una dei Capuleti e io un Montecchi! CHIARETTA Io non sono una Capuleti. Semmai, un osso duro. Senti, Belvino... BENVOLIO Benvolio. CHIARETTA Ah, gi. Benvolio, dov Romeo Montecchi? Gli debbo fare una spe-

    cie dambasciata da parte della mia padrona.

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    BENVOLIO Sta qua. A questo se non lo ammazzano i Capuleti, u mmazza suo padre!

    16 (Entra Romeo) ROMEO Buon giorno. BENVOLIO Se non piove... Senti, pazzo scatenato, vedi che tuo padre ti ha dato

    per disperso...! E qua, questa bella signora ti deve dare... che gli dovete dare? CHIARETTA Unambasciata da parte di Giulietta Capuleti. SANSONE Sissignore. Giulietta Capuleti. CHIARETTA (a Sansone) Vedi che lha capito. ROMEO No? Giulietta?! SANSONE Hai visto che non ha capito niente? CHIARETTA Voi non siete Romeo? ROMEO In carne e ossa. CHIARETTA Bravo. Ora, se insieme alla carne e alle ossa ci mettete magari un po-

    co di cervello, siamo a posto. ROMEO Datemi lambasciata! Ditemi! CHIARETTA Dunque, la mia padrona vuole sapere... La mia padrona dice... In-

    somma Giulietta vuole conoscere le vostre vere intenzioni. ROMEO O santa... santa! CHIARETTA Chiaretta. Mi chiamo Chiaretta, io. ROMEO Ma io non dicevo a voi. Mi riferivo alla vostra padrona. CHIARETTA E manco essa se chiama Santa. Qua sta nascendo un grosso equivo-

    co. Dunque. Io sono la dama di compagnia di Giulietta Capuleti. Ci siamo? La quale Giulietta mi ha mandato qua a parlare con voi.

    ROMEO Lho capito. Che te paro scemu? CHIARETTA E che te saccio...? ROMEO Come e che te saccio?! CHIARETTA No, dico... che te saccio chi sta Santa... ROMEO Gentile dama di compagnia, vi prego, dite alla mia Giulietta che lamo! CHIARETTA Che lamate, va bene. ROMEO Che senza di lei non riuscirei a vivere! CHIARETTA Che senza di lei... ecc. ecc.... Va bene. ROMEO Che dal momento che lho incontrata, la penso sempre! CHIARETTA Te si sprecatu: a s ncontrata iersera...! C altro? ROMEO S. La cosa pi importante. (Chiaretta sbuffa) Ditele di tenersi pronta per

    oggi pomeriggio. Io le faccio un fiischio, lei scende e andiamo di corsa da Frate Lorenzo che ci unir in matrimonio! Capuleti e Montecchi si troveranno di fronte al fatto compiuto.

    CHIARETTA Ho capito. Tu fai un fischio... ROMEO E lei scende. CHIARETTA E dopo finisce in tragedia! Mah... sono fatti vostri...! (A Romeo) Me

    ne posso andare, ora? ROMEO Va, dolce dama di compagnia... Va, preziosa messaggera damore!

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    CHIARETTA S, s, vado. (Tra s) Io sono sempre di unopinione: quissu, per me menzu scemu. (Esce)

    SANSONE Abramo! Tu inutile che ti lavi! Tanto resti sempre na cosa puzzolen-te! (Via anche lui).

    (Dalla porta di casa esce guardingo Romeo). 18 (Romeo savvicina alla casa di Giulietta. Emette un lungo fischio...) VOCE DI Messer CAPULETI Chi stu pecor?! VOCE DI MARA Zittu e dormi. (Esce cautamente Giulietta seguita da Chiaretta che rimane sulluscio). ROMEO Giulietta! GIULIETTA Romino! ROMEO Sei pronta? GIULIETTA A fare che? ROMEO A diventare mia moglie! GIULIETTA Ma certo. E tu? ROMEO Io... che cosa? GIULIETTA Tontolotto! Sei pronto a diventare mio marito? ROMEO Prontissimo. Sono emozionato, amore mio! GIULIETTA E io no? (Si guardano a lungo negli occhi). CHIARETTA (bisbiglia per non farsi sentire dai padroni) avete da fare ancora a

    lungo? ROMEO Andiamo! Facciamo presto! CHIARETTA Giulietta! GIULIETTA Che altro vuoi? CHIARETTA Ti faccio compagnia? GIULIETTA Che dici... mi vuoi fare compagnia magari per tutto il matrimonio...?

    (Si avvia, con Romeo, verso la comune) CHIARETTA Giulietta! (Giulietta si blocca esasperata) Auguri! GIULIETTA (bisbiglia allo stesso modo di Chiaretta) Vattene via! CHIARETTA Va bene.

    SIPARIO

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    ATTO SECONDO (Allapertura del sipario, sono in scena, davanti alla propria abitazione, MesserCapuleti, Mara, Tebaldo, Paride, Gregorio e Sansone; nei pressi di casa Montecchi: Messer Montecchi, Sara, Benvolio, Mercuzio e Abramo. I due gruppi si guardano in cagnesco tentando, maldestramente, dignorarsi a vicenda. Ovviamente, nonostante ognuno conversi con i propri familiari, le due fa-miglie si trovano spesso in collisione). 1 MARA Oggi sta facendo pi caldo di ieri. Mess. CAPULETI In agosto, madonna moglie, a Montott ha fatto sempre callo. E

    normale. Mess. MONTECCHI Io, personalmente, mi ricordo che il 15 di agosto di qualche

    anno fa, venne unacqua e un freddo che dovemmo tirar fuori i maglioni... Mess. CAPULETI E io ribadisco, cara madonna moglie, che io, il freddo, durante

    lestate, non lho sentito mai. Punto e basta. Mess. MONTECCHI Meno male che ad una certa et, cara Sara, uno si rimbambi-

    sce e non sente pi n callo n freddo! SARA A vecchiaia cih i suoi lati positivi... MARA Io, alla mia et, ancora sento un callo, ringraziando a Dio, che me bbruscio! PARIDE Dov la mia promessa sposa? Dov Giulietta? MERCUZIO Sha magnata i cani!(Tutti i Capuleti volgono uno sguardo di fuoco verso i

    Montecchi)Hai capito, caro Benvolio, che fine ha fatto lla bella pupetta? BENVOLIO Oh, che peccato!! MARA (risponde a Paride) Giulietta? Sta in camera, con la sua dama di compagnia

    che le fa compagnia. PARIDE Perch non la chiamate, madonna suocera? MARA Giulietta! VOCE DI GIULIETTA Che c, madonna mamma? MARA Chi fai ficcata l dentro?! Esci, pijia un po daria! No vedi che c Pari-

    dello? (Entra Giulietta seguita da Chiaretta) PARIDE Luce dei miei occhi, sei qua? GIULIETTA Sto qua . (Benvolio ammicca e sorride allindirizzo di Chiaretta che ricambia con uguale entu-

    siasmo). MERCUZIO (a Benvolio) Che si diventatu scemu? BENVOLIO E perch? (Continua imperterrito) MARA (a Chiaretta) Che si diventata scema? CHIARETTA E perch? (Continua anche lei) (Entra anche Romeo che, alla vista di Giulietta, sorride e gesticola, ricambiato da

    Giulietta. Tutti guardano le due coppie di giovani che continuano a scam-biarsi messaggi muti).

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    Mess. CAPULETI Madonna moglie, non te pare che ne simo troppi su sta piazza? MARA Ci ho la tua stessa impressione, messer marito. C troppa gente e o callo,

    di conseguenza, aumenta. TEBALDO Non solo, madonna zia. O peggio che il caldo fa uscire fori dalle ta-

    ne certi surgi di mia conoscenza e certi scarafaggi che unu si sdegna pure a spiaccicarli!

    Mess. MONTECCHI Madonna moglie, che senti a stessa puzza che sento io? (Tutti i Montecchi annusano laria con intenzione) SARA E chi pu essere? MERCUZIO E vero. C na puzza che se more! BENVOLIO Per me, trattasi di fetore di origine fognaria! Mess. CAPULETI (perde la pazienza e si rivolge ai Montecchi) Signori...! Per vostra conoscenza, codesto fetore proviene precisamente dallinterno della vostra

    dimora! (I Montecchi si alzano minacciosi contro i Capuleti. Lo stesso fanno i Capuleti). Nonch proviene e concludo anche dai vostri indumenti interni ed esterni

    che non ve cambiete manco pa festa di SantAntonio! Mess. MONTECCHI Ah! Add ssi quattro denti che t rmasti te li faccio casca

    c na pedata! Mess. CAPULETI Staco tremenne come na fojiia! Me staco scotennu tuttu! (Nella prima fase della rissa, i rispettivi familiari trattengono e tentano di calmare i due) Mess. MONTECCHI- Ah! te stacco na recchia co un muccicottu! Mess. CAPULETI Deteme na spada che ij faccio scapp tutte e vudelle de fori!

    La spada! Mess. MONTECCHI Lascia! ABRAMO No, non te lascio! Non ti compromettere! Mess. MONTECCHI Te staco dicenno: lascia! ABRAMO E io non te lascio, te dico! Mess. MONTECCHI Ah, bestia! Voglio unascia cusc ji taglio lla specie de te-

    sta che si ritrova! E poi u faccio p davero capu-lete! TEBALDO Te compatimo perch s vecchiu e parli perch ciai a vocca! BENVOLIO Senti, Tebaldo, io non so vecchiu e a vocca ce lhaio p ditte che si

    na cosa da vommit! TEBALDO Venni qua se hai coraggio che te strappo na zamba e poi c quella te

    ce pijio a pedate ...! MERCUZIO Ma lasciulu di! Che te metti c nu stubbutu qualsiasi?! TEBALDO Ah, scimpanz, io non s nu stubbutu qualsiasi, hai capito? Io sono

    Tebaldo! (Tutti vengono alle mani. I soli che non partecipano alla rissa sono Romeo e Giulietta. Improv-

    visamente appare il Principe che osserva la scena: a terra c ancora qualcuno, rimasto contuso).

    2 IL PRINCIPE (dopo un lungo, grave silenzio) Chi ha incominciato per primo? I CAPULETI e I MONTECCHI (insieme) Loro! IL PRINCIPE E ora, secondo voi, manata di selvaggi, che dovrei fare? (Tutti rispondono a soggetto scaricando le colpe sugli altri)

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    Silenzio! Mi meraviglio di voi, messer Capuleti che siete una persona assenna-ta. E mi meraviglio di te, Paride che sei mio nipote! Comunque, a voi Capuleti non vi faccio niente perch mi siete mezzi parenti . Con voi Montecchi, invece, sar spietato!

    MERCUZIO (tra s) Un giudice imparziale, le cose jiuste! IL PRINCIPE A voi Montecchi vi cucino bene bene! MARA Bravu! Li devi fa diventare peggio dun pur! IL PRINCIPE Vi prego, madonna Mara! Lo so io come si cucinano i Montecchi!

    Dunque. Questa la sentenza. Romeo Montecchi! Fatti avanti! (Romeo esegue) Ti dovrei condannare a morte...

    ROMEO A mm?! IL PRINCIPE Muto! Come stavo dicendo, ti dovrei fare tagliare la testa, ma sicco-

    me sono in vena di bont, ti condanno solo allesilio perpetuo! ROMEO Eccellenza, c un piccolo equivoco... io non centro niente... IL PRINCIPE Non sei un Montecchi? ROMEO Sissignore, ma... IL PRINCIPE Se sei un Montecchi, centri anche tu! ROMEO Ma come, signore... io, anzi, volevo mettere pace... Mess. MONTECCHI Sta facenno na cosa sbagliata, principe. Proprio stavota, mio

    figlio innocente! IL PRINCIPE Basta! Non mi fate arrabbiare! SARA Condannate a me oppure a mio maritu...! IL PRINCIPE Ancora? Non approfittate della mia generosit che capita una volta

    ogni morte di papa! Per questa volta, sarai tu a pagare, come rappresentante dei Montecchi ma a prossima vota, non so come finir per tutti!

    ROMEO Grazie, Eccellenza. IL PRINCIPE Romeo Montecchi! Andrai, perci, in esilio. Ti mando a Montemo-

    naco. L c fresco. E cos ti passano i bollenti spiriti. Scritto, letto, sottoscritto, ecc. ecc. Almerico, principe di Montott e dintorni. Ho detto. Lordine venga eseguito subito. Te ne puoi andare!

    GIULIETTA Messer Principe, perdonatemi ma se mi posso permettere, questa una vera ingiustizia!

    IL PRINCIPE Giulietta! Mi meraviglio di te! GIULIETTA Va bene, principe, voi vi meravigliate di me, di mio padre, di Paride...

    Vi meravigliate di tutti...! Permettete che mi meraviglio un po pure io? MARA Giulietta, ma che te s mmattita? IL PRINCIPE La tua generosit ti fa onore, figliola. Questo dimostra che hai un

    cuore nobile. Purtroppo, per, la sentenza stata pronunciata e non posso tor-nare indietro. Io devo dare lesempio, hai capito?

    GIULIETTA E pe da lesempio, ve la siete presa c unu che non centra n punto n poco?!

    IL PRINCIPE E invece centra, du punti e na virgola! E con questo, ho chiuso. Ritiratevi tutti nelle vostre dimore! Tu, Romeo, fatti i bagagli e parti per Mon-temonaco. Domani devi trovarti l.

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    ROMEO Ci sar... . IL PRINCIPE Bravo. Ora me ne vado che ho da fare. Avanti, circolare! (Tutti rientrano nelle rispettive case. Il Principe esce per la comune. Dopo qualche

    istante, si sente una voce fuori scena). VOCE (f.s.) E lora terza e tutto va bene! E lora terza e tutto va bene! GIULIETTA (saffaccia dalla finestra e urla, inviperita) Punto primo: E lora ter-

    za e un quarto! Punto secondo: non c proprio niente che va bene! Hai capito? Scemu! (Scompare)

    VOCE F.S. E lora terza e un quarto e quasi tutto va bene! E lora terza e un quar-to e quasi tutto va bene!...

    3 (E calata, intanto, la sera. Entra Romeo. Sulle spalle, un fagotto attaccato ad un bastone. Si

    ferma davanti alla casa di Giulietta. Lancia il suo abituale fischio). VOCE DI CAPULETI Ma se p sap chi stu pecor? (Entra Giulietta. I due si appartano). ROMEO Addio, Giulietta... Chi lo sa se ti potr ancora rivedere... GIULIETTA Ma che lontanu Montemonaco? ROMEO Boh? Io non saccio manco do sta! GIULIETTA E allora come farai ad arrivarci? ROMEO Strada facenno, mi vado informando... GIULIETTA C sto scuro, chi o sa do vai a fin tu! ROMEO Oramai non minteressa pi niente! La mia vita finisce stasera. GIULIETTA Romino, senti, perch non gridiamo a tutto il mondo che noi ci siamo sposati? ROMEO Con tutto il mondo si pu fare. Il problema nasce se lo andiamo a dire al-

    le nostre famiglie... GIULIETTA Dillo allora che ti manca il coraggio! ROMEO No, il coraggio ce lhaio... che ciajio paura... GIULIETTA Ji dico io! ROMEO Sc, cusc a te ti scannano e a me mi tagliano a testa! GIULIETTA E allora? ROMEO E allora... aspettiamo tempi migliori. (Entra Chiaretta) CHIARETTA Giulietta, tua madre ti sta cercando casa casa...! ROMEO Vai, amore mio... non peggioriamo la situazione... GIULIETTA E peggio di com! ROMEO Addio, Giulietta! GIULIETTA Addio, Romino!(Romeo esce)(a Chiaretta) Hai visto come finita?

    Quanto sono disgraziata! CHIARETTA Su, su coraggio, andiamo! (Via, in casa.) CANZONE 4 UN RAGAZZO PER STRADA (Un ragazzo di strada- I Corvi)

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    4 (Entrano Frate Lorenzo e Paride) FRATE LORENZO Ho capito, figlio mio, ho capito! PARIDE Padre, io sto friggendo! FRATE LORENZO E io staco vojienne! Se ti dico che ho capito! Per... c un pe-

    r... PARIDE E cio? A famiglia contenta, Giulietta felice, qual stu per? FRATE LORENZO Devi avere pazienza. Non che Giulietta se p spos due o tre

    vote a sittimana! PARIDE E perch se duvra spos due o tre vote a sittimana? FRATE LORENZO Per modo di dire, fijiu miu, per modo di dire! Il matrimonio

    un Sacramento serio. Bisogna ponderare, riflettere... PARIDE E io ho ponderato, ho riflesso... FRATE LORENZO Non hai riflesso a sufficienza. Ma poi, do te devi scapicoll c

    sto callo?! PARIDE Frate Lorenzo, basta! Ci sposiamo giovedi. I Capuleti sono daccordo e io

    pure. Giovedi! FRATE LORENZO Giovedi cihaio da fa. PARIDE E allora sabato! FRATE LORENZO Non pu essere. Sabato ho un matrimonio... PARIDE Sc, quillu miu. Domani mi vengo a confessare. Ti saluto! (Paride bussa alla porta dei Capuleti. Qualcuno gli apre. Esce. Frate Lorenzo bussa alla porta dei Montecchi) 5 (Entra Mess. Montecchi) Mess. MONTECCHI Oh, Frate Lorenzo! Quanno a iornata comincia con un cap-

    puccino, mi sento natromu! FRATE LORENZO Mi fa piacere! Io, invece, come dicevo test a un certo Paride,

    sono un cappuccino che sta bollendo. Mess. MONTECCHI Che ci sono brutte novit? Accomodatevi... FRATE LORENZO No, grazie, stimo fori che c callo... e poi mi fermo poco. Mess. MONTECCHI Come vuoi. (Chiama a gran voce) Madonna moglie! Avvici-

    nati che c Frate Lorenzo! VOCE DI SARA Vengo, messer marito! FRATE LORENZO Ma perch strilli?! Lhai fatto sentire a tutta Montott? Mess. MONTECCHI E allora...? Che , na visita segreta? (Entra anche Sara) SARA Buon giorno, fratello! Notizie di Romeo? FRATE LORENZO Tranquillizzatevi, madonna Sara... Romeo torna presto. Se tut-

    to va bene, fra qualche giorno sar a Montott. SARA Dio sia lodato! Mess. MONTECCHI Si parlato co u principe?

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    FRATE LORENZO Sissignore. Pare che ci rpensato. Fra poco devo tornare a ve-dere e... speriamo bene.

    SARA Il Signore ve ne renda merito, frate Lorenzo! FRATE LORENZO Pi tardi mandatemi Abramo. Vi faccio sap quello che me

    dice. Vi siete tranquillizzati? Mess. MONTECCHI Grazie a Dio, ci siamo tranquillizzati. FRATE LORENZO Beati vuatri! (sospira) Va bene. La buona novella ve lho data,

    il mio dovere lho fatto, me ne pozzo ji. (Appare palesemente agitato) E che posso fare? Daltra parte, a Ges non lo misero sulla croce? Che fece, Ges, sarrabbi? No.

    Mess.MONTECCHI Frate Lorenzo, vi vedo un poco frastornato... cosa c? FRATE LORENZO Io, frastornato? No, e che motivu c...? Mess. MONTECCHI Va tutto bene, no? FRATE LORENZO Benissimo, grazie. Mess. MONTECCHI Appunto. Romeo sta tornando, mi pare... FRATE LORENZO Romeo sta tornando, Paride si vuole sposare... Non c pro-

    blema!... Arrivederci. SARA Arrivederci e grazie di tutto, fratello. 6 (Mentre Lorenzo si avvia verso la comune, entra Giulietta. I due Montecchi escono

    e richiudono la porta con ostentata decisione) GIULIETTA Fratello! FRATE LORENZO Sorellina... GIULIETTA Frate Lorenzo, aiutatemi! FRATE LORENZO Gioia, ho premura. Ne parliamo pi tardi. GIULIETTA Pi tardi troppo tardi! Dicono che giovedi mi devo sposare c Pari-

    de! FRATE LORENZO No, veramente siamo rimasti daccordo per sabato. GIULIETTA O giovedi o sabato, che cosa cambia? FRATE LORENZO Cambia, cambia. In due giorni nostro Signore fece mezzo

    munnu! Se le cose vanno nel verso giusto... Senti, ancora non saccio niente di preciso... per ti posso dire che Romeo dovrebbe tornare presto.

    GIULIETTA Romeo torna? Davero? Oh, che gioia, frate Lorenzo! S, per... maga-ri non torna... o torna troppo tardi...

    FRATE LORENZO Lascia fare alla Provvidenza. Certo, se si potesse evitare stu matrimoniu c Paride... o almeno, se potessimo prendere tempo... Insomma se ji dessimo na mano, la Provvidenza sarebbe pi contenta...

    GIULIETTA Io a mia madre lho detto che stu Paride no lu voijo manco ved! Ma il mio messer padre si fissato! Sono disperata!

    FRATE LORENZO Anchio non mi sento benissimo... GIULIETTA E dunque, siamo persi! Ma pozzo crede che non si pu fare niente per

    impedire che stu Paride faccia danni? FRATE LORENZO Te poi solo ammazz.

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    GIULIETTA (ironica) Meno male che avete trovato il rimedio, va! Ora sono con-tenta. Frate Lorenzo, ma che s ntronatu?! Io a quillatri ammazzo!

    FRATE LORENZO Tu hai fiducia in me? GIULIETTA A questo punto, ce devo penz... 7 (Alla ricerca di Giulietta, entrano Mess. Capuleti, Mara, Paride e Chiaretta) FRATE LORENZO Vieni al convento,pi tardi e ti dico quanno arriva Romeo e

    quello che devi fare. Mess. CAPULETI Stai qua? Buon giorno, Frate. MARA Ma che fai, fijia mia... compari, scompari, entri, esci, poi ti chiudi in came-

    ra...! Ce stai facenno mmatt! Mess. CAPULETI E menzora che ti cerchiamo e tu stai ecco c quissu...! FRATE LORENZO Come... co quissu?! GIULIETTA Stavo pigliando accordi per confessarmi. Non s padrona? Mess. CAPULETI Fino a quando sei in casa mia, tu non si padrona de niente! E

    cerca di parlare a tuo padre col dovuto rispetto! CHIARETTA Ma non me pare che sta frica tha mancato di rispetto... TURI Tu fatte i fatti tui! MARA A te, prima o poi, ti licenzio! Mess. CAPULETI Dunque, frate, visto che stai qua, non te ne ji perch mi dovete

    chiarire una certa situazione. FRATE LORENZO Veramenti ciavro da fa... Mess. CAPULETI Ci siamo? Ci siamo. E allora, Giulietta, ti comunico, in data o-

    dierna, che tu giovedi prossimo ti sposerai con questo Paridello qua. Ora, sic-come ho sentito dire che tu non fossi tanto contenta, io, alla presenza di tutti, Paridello compreso, ti faccio la domanda, bella, diretta e precisa. Sei felice di sposarlo?

    GIULIETTA No. Mess. CAPULETI Non ho sentito bene. PARIDE Me pare cche ha ditto no. CHIARETTA Cusc pare... Mess. CAPULETI (ostenta una gran risata) Mia figliia come me: spiritosa! Il suo

    no significa s. E vero? GIULIETTA No. PARIDE Stavota sho sintito vene. Disse: no! CHIARETTA S, dissi: no. Mess. CAPULETI Dunque, non ho strasentito. S ditto no? GIULIETTA S! MARA Allora disse s? PARIDE Disse s! CHIARETTA S. Mess. CAPULETI Porca vacca!! S ditto de no, o s ditto de sc? GIULIETTA Aho, io a quissu no u vojio manco morta!

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    PARIDE Allora non me vi?! CHIARETTA Cusc pare... Mess. CAPULETI Senti, brutta... MARA - Messer marito! Mess. CAPULETI Giulietta, non mi fare arrabbiare oltre ogni ragionevole misura!

    Guarda che io te pijio pei ciurri e ti trascino in chiesa! GIULIETTA No! Io in chiesa non ci vengo! Mess. CAPULETI Te ce manno a zambate! CHIARETTA Messer Capuleti, perdonatemi se interferisco nel vostro sereno ra-

    gionamento, ma se a sta frica non y piace, che se lu deve piy p forza? Mess. CAPULETI Vedi che tu, ora, per i miei gusti, stai parlando in guisa ragguar-

    devolmente assai! Chi tha data sta confidenza? MARA A te, prima o poi, ti licenzio! PARIDE Lasciate perdere, messer Capuleti, se non me vole... Mess. CAPULETI Tu mutu! Lord Capuleti ha una sola parola! E mia figlia fa ci

    che le ordino di fare! GIULIETTA Padre mio, vi scongiuro di ascoltare con pazienza ci che ho da dirvi! Mess. CAPULETI Parla. GIULIETTA No lu vojio manco se me mmazzi! Mess. CAPULETI E te mmazzo, non ti preoccupare! Io te so fatto e io te sfascio!

    E ora, dentro, prima che te gonfio a faccia a forza de schiaffi! (Giulietta esce piangendo, seguita da Mara e Chiaretta) FRATE LORENZO Giudizio, messer Capuleti, giudizio! Giulietta un poco confu-

    sa... ma vedrete che sabato sposer regolarmente Paride... Mess. CAPULETI A proposito, frate... che stu discursu di sabato...? Se io ho de-

    ciso giovedi perch parli di sabato? Come voi ben sapete e come tutta la popo-lazione di Montott sa, non mi piace essere contrariato! Lord Capuleti ha...

    FRATE LORENZO - ... una sola parola, o saccio. Mess. CAPULETI E allora, frate, vattene a cogliere erba, vattene a preparare o ve-

    leno p i surgi...! Fa quello che te pare ma fatte li fatti tui che campi de pi assai, frate.

    FRATE LORENZO State prendendo un crampo, messere... PARIDE Scusate... Non successo niente. Io... a Giulietta... non la voglio pi. N

    giovedi n sabato e manco domenica. FRATE LORENZO Bravu. Questo parlare da cristiani. Mess. CAPULETI Che significa stu discursu? Dunque tu mi vorresti fare

    questoffesa illegittima? Tu te la pigli e basta! FRATE LORENZO Ma perch la dovete forzare ? Mess. CAPULETI Vattene, fraticello, che a me i cappuccini di prima mattina, mi si

    mettono sullo stomaco! FRATE LORENZO Punti di vista. C a chi iy piace I miei rispetti. (Esce rapi-

    damente) Mess. CAPULETI E anche tu PARIDE E me ne vaco pure io...

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    Mess. CAPULETI D vai, tu? Venni qua, rrentra... PARIDE Ma no... veramente, messer Capuleti... Mess. CAPULETI (lo spinge in casa con decisione) E rrentra! (Escono entrambi. La scena rimane vuota per qualche istante. Poi entrano Sansone e Gregorio). 8 GREGORIO Ma ci credi che ancora non ho capito che dobbiamo fare! SANSONE Manco io lo s capito! GREGORIO Stimo a posto. E allora, perch iy dicivi s, s, ho capito? SANSONE E tu perch nnazzicavi a testa? GREGORIO No. Io a testa non yi nnazzicavo! SANSONE Yi nazzicavi, yi nnazzicavi. Non te ne sei accorto ma yi nnazzicavi! 9 (Contemporaneamente entrano Giulietta e Chiaretta, accompagnate fino alluscio da Mara). MARA Ti raccomando, Giulietta... GIULIETTA Va bene, madonna mamma, va bene. Mi vado a confessare e giovedi

    mi sposo. Va bene. Sei contenta? MARA Se ti diciamo qualche cosa, te lo diciamo per il tuo bene, gioia... GIULIETTA O saccio. MARA Tornate presto, vi raccomando. CHIARETTA Io le faccio compagnia. MARA A te, appena si sposa mia figlia, ti licenzio. (Esce e chiude luscio) SANSONE Scusate ma... dove state andando? GIULIETTA Dove mi portano i piedi! CHIARETTA E io le faccio compagnia. SANSONE Veramente, noi avessimo lordine di non fare uscire nessuno... GIULIETTA Ora a quissu gli tiro uno schiaffone! Ma che scemu?! CHIARETTA Ma che si scemu? (Via, con Giulietta) 10 GREGORIO Ma che si scemu? Ma come, a la padrona y dici che non p scap-

    p?! SANSONE Ma allora, che ce stimo a fa qua, nuatri? GREGORIO Questo non lo so. (Non ancora visti dai due servi, entrano Mercuzio, Benvolio e Abramo) ABRAMO Messeri, li vedete quei due? Non conosco la ragione ma so che hanno

    lordine di starsene dietro a porta a fare la guardia! MERCUZIO Ah, s? Che dicete, ce facimo quattro risate? BENVOLIO E perch no? Basta che non esageriamo perch se succede natra ris-

    sa, u principe, sta vota, ce manna in Turchia, no Montemonaco! MERCUZIO Certo. Senza esagerare. Pronti? BENVOLIO ABRAMO Pronti. MERCUZIO (d lordine in modo imperioso) Sentinelle, allerta! GREGORIO Messeri, se volete la rissa, cercatevi qualcun altro perch noialtri non

    siamo disponibili.

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    BENVOLIO Ma quale rissa! Vulimo fare solo du chiacchiere... MERCUZIO Che siete in servizio? ABRAMO Sissignore. Stanno di guardia! BENVOLIO Ah! Allora laffare serio. E, di grazia, a chi a facete sta guardia? MERCUZIO Al nobile castello dei Capuleti! BENVOLIO Ma perch, quistu te pare davero un castellu? MERCUZIO E perch sti due te pare davero due guardie? BENVOLIO No, no. Stanno facenno a guardia a Paridello, prima che y scappa! SANSONE Vi sbagliate tutti e tre. A guardia la stimo facenno a lle sciapette delle

    vostre sorelle. MERCUZIO (a Sansone) No. Ora te sbayi tu, vedi? Sc sbaiyato a parl. (Sopraggiunge Tebaldo che sente le ultime battute) TEBALDO Che succede? MERCUZIO E a te chi tha nvitato? Non c bisogno della tua presenza. (Ai com-

    pagni) Per caso, avete bisogno di Tebaldo? BENVOLIO Tebaldo? A me non m piaciutu mai. TEBALDO Vedo che siete di buon umore. Mi fa piacere. Cusc quanno ve do du

    cazzotti , morete contenti! MERCUZIO Ma perch si sempre cusc nervusu? BENVOLIO E dai, stavamo scherzando, no? E fatte na risata! TEBALDO Dopo me faccio na risata. Dopo che ve vedo stesi lunghi per terra!

    Avanti, forza! Chi u primu? MERCUZIO E inutile che provochi. Stavota, te poi scazzott da sulu! BENVOLIO Organizzati senza noiatri, Tebaldo. (Dalla porta di casa Capuleti, si affaccia Messer Capuleti) Mess. CAPULETI Ci vulimo fin? Che sta confusi? TEBALDO No, niente, messer zio... Devo dare una lezione a sti signori! Mess. CAPULETI Lascia perdere a lezione. A scola iy fai natru iornu. Venni

    dentro! (Dalluscio dei Montecchi, si affaccia Messer Montecchi) Mess. MONTECCHI Ma sempre urli ci sono qua?... sempre a svoci?! Mess. CAPULETI Bonu, bonu, calmatevi, voi! Mess. MONTECCHI Io s calmu... ancora. Ma fra du minuti non saccio commme

    a penso! Mess. CAPULETI Sentite, io ho altro per la testa. Tempu da perde c quattro Mon-

    ntecchi non ce lhaio! Dunque, rchiama i pupi e non successo niente! Mess. MONTECCHI I suli pupi che so visto appartengono a voi! Per cui, illustre

    Capuleti, ritiratevi! Mess. CAPULETI Avanti! Tutti dentro! TEBALDO (sottovoce ai Montecchi) Domani ne riparliamo! BENVOLIO Dumani siamo impegnati. (Tebaldo, Gregorio e Sansone escono). Mess. MONTECCHI Abramo! Ce s ijtu a famme l serviziu ? ABRAMO Sissignore. Tutto a posto.

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    Mess. MONTECCHI Benissimo. (A Benvolio e Mercuzio) Entrate che vi debbo da-re notizie di Romeo.

    MERCUZIO Torna? Mess. MONTECCHI Torna, torna.... BENVOLIO P forza! Mio cugino non ci sa stare senza di me! (Escono tutti). 11 (Rientrano dalla comune Giulietta e Chiaretta). GIULIETTA S, va bene, per io sono preoccupata, permetti? CHIARETTA Ma non c motivo! Frate Lorenzo che cretinu? Che te dava na co-

    sa che ti pu fare male? GIULIETTA E che ne saccio? ntronatu com...! CHIARETTA Sar ntronatu ma p ste cose maestro. GIULIETTA Allora! Tempu fa ha preparato na specie di decotto a mia nonna che

    soffriva sempre de dolori di testa... CHIARETTA - ... e y s passato. GIULIETTA Definitivamente. CHIARETTA Hai visto? GIULIETTA S morta!. CHIARETTA Tua nonna? E va be, che significa? Vuol dire che era destinata a

    morire comunque. GIULIETTA Pu essere, per secondo me, frate Lorenzo y dato na mano! CHIARETTA Senti, io, invece, ti posso dire che le sue erbe hanno fatto miracoli!

    Te ne potrei raccontare...! GIULIETTA E raccontamene uno. CHIARETTA In questo momento non me ne vengono, ma... GIULIETTA Chiaretta! E se moro per davvero? CHIARETTA Ma va! GIULIETTA E se mi seppelliscono prima del tempo? CHIARETTA Chi fai, scherzi? GIULIETTA Mi sveglio, mi manca laria e moro! CHIARETTA Ma non mai successo! GIULIETTA Che una more quanno iy manca laria? CHIARETTA No. Che uno viene seppellito subito. Prima debbono passare venti-

    quattro ore, no? GIULIETTA E metti che, c me, se vole sbrig prima! CHIARETTA Non si pu. Secondo la consuetudine di Montott, appena mori, ti

    mettono qua fuori e il tuo corpo viene vegliato per tutta a nottata. GIULIETTA Mamma mia, mi fa impressione. CHIARETTA Non ci pensare. Pensa, invece, che al tuo risveglio, ci sar Romeo! GIULIETTA E quando la mia famiglia scopre che Romeo mio marito,

    mammazzano natra vota! CHIARETTA Ma quando mai?! Appena tu resusciti, saranno cusc felici che non

    capiranno pi niente!

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    GIULIETTA Speriamo. A proposito di Romeo, quanno arriva, avvisalo che non s morta p davero!

    CHIARETTA E ce mancheria. E poi non c pure frate Lorenzo che iy dice? Dove lhai messa la fiala?

    GIULIETTA (sospira) Qua . (Osserva la fiala) Appena la berr, sentir un freddo sopore. Il polso cesser di battere. Il respiro si fermer. Le mie guance diver-ranno pallide. Gli occhi si chiuderanno. Tutte le mie membra saranno dure e ri-gide... . Mi viene da piangere.

    CHIARETTA Avanti, coraggio, andiamo a casa. Non ti preoccupare di niente. Tan-to, ci sono io che ti faccio compagnia.

    GIULIETTA Com affezionata! Pure quanno moro mi fa compagnia! (Escono. ) CANZONE 5- IN MORTE DI GIULIETTA (Romagna mia- Casadei) 12 (Mentre canta il coro, Gregorio e Sansone, seguiti da un piccolo corteo funebre, portano il corpo

    di Giulietta che viene sistemato al centro della scena. I parenti tutti attorno alla salma. I Montecchi, pi in l, sono sinceramente addolorati).

    MARA Povera figlia mia... animuccia innocente! Perch te ne sei andata? TUTTI Perch? Messer CAPULETI Io sono il colpevole! Mia la colpa! Io sono lassassino di mia

    figlia! PARIDE No! Sono io il colpevole! Si ammazzata perch non mi voleva! Messer CAPULETI Tu non centri. A colpa ce lhaio solo io! PARIDE No, messere, io! TUTTI Tutti e due! MARA Che disgrazia! Che gran disgrazia! TUTTI Che gran disgrazia! MARA Chiaretta, a chi fai compagnia, ora? Ti debbo licenziare... perch mia figlia

    non c pi...! Quantera buona, Giulietta! TUTTI Buona era! MARA Rispettosa... TUTTI Rispettosa era! MARA Delicata... TUTTI - Delicata era! MARA Mai na parola brutta... TUTTI Mai! MARA Gentile c tutti...! TUTTI Gentile era! (Sopraggiungono Frate Lorenzo e il Principe. Frate Lorenzo si raccoglie in preghiera.). (Il principe, con un gesto, chiede eottiene silenzio. Tira fuori dalla tasca, un volumi-

    noso blocco di fogli sui quali, verosimilmente, sta scritta lorazione funebre).

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    IL PRINCIPE (inizia la lettura) Siamo qui riuniti, in codesto triste, infausto e mesto giorno di lutto, a onorare, increduli, allibiti, commossi, sconsolati, costernati, sgomenti, afflitti e dolenti, il corpo senza vita della nostra carissima, dolcissi-ma, preziosissima e amabilissima Giulietta Capuleti.Ella ci ha abbandonati per sempre. Ella non sar pi fra noi. Ella, ora, dorme nel sonno eterno. Ella, da lass, ci guarda e sorride. S, ella sorride, amici. Poich ella ha raggiunto la pa-ce dei cieli. Cosa dire di Giulietta? Della nostra nobile, virtuosa e bella Giuliet-ta? Potrei usare mille parole e poi altre mille e ancora mille e altre mille. Cosaltro aggiungere, miei messeri? E mi rivolgo ai genitori di questangioletto: Grazie, signori Capuleti! Grazie di tutto cuore per averci re-galato, sia pure per un breve lasso di tempo, la piccola Giulietta! Grazie!

    (Tutti applaudono. Dopo il principe, escono in silenzio anche i Montecchi). 13 (In scena, accanto a Giulietta, rimangono per la veglia: Mara, Messer Capuleti,

    Frate Lorenzo, Chiaretta, Paride, Gregorio, Sansone e Tebaldo). FRATE LORENZO Fratelli, raccogliamoci in preghiera. Chiediamo a Nostro Si-

    gnore di aver cura di Giulietta e preghiamo affinch un giorno possa resuscitare dal mondo dei morti. Amen.

    TUTTI Amen. CHIARETTA (piano, a Frate Lorenzo) Ma perch, c pericolo che non si risve-

    glia? FRATE LORENZO Siamo tutti nelle mani di Dio, fiyia mia... CHIARETTA A postu! Ma... secondo i vostri calcoli, quanno duvra fin leffetto

    della fiala? FRATE LORENZO Fra unora, due ore o magari subboto... No saccio. E la prima

    volta che faccio questesperimento... CHIARETTA Ah! E dunque potrebbe pure capitare che Giulietta... (con un gesto

    dellindice fa intendere che gi morta) FRATE LORENZO Siamo nelle mani... CHIARETTA - ... di Dio! E... Romeo quando dovrebbe arrivare? FRATE LORENZO Che ora ? UNA VOCE (f.s.) E lora quinta e tutto va bene... E lora quinta e tutto va bene... FRATE LORENZO Fra poco. CHIARETTA Lavete avvertito che questa tutta una messa in scena? FRATE LORENZO E quanno, se no lu so vistu? Ora, quando arriva glielo dico. (Tutti bisbigliano preghiere. Si sente un mormorio lamentoso. Poi, pian piano, il mormorio cede

    il posto al russare dei presenti che dormono di brutto. Dopo un p, entra Romeo). 14 ROMEO (tra s) E che so rrivatu in un dormitorio pubblicu?! Ma... che successo?

    Che c qualcuno morto? (Savvicina alla salma) Giulietta?! La mia Giulietta morse?! E perch? Che cosa pu essere accaduto? (Scuotendo il corpo di Giu-lietta, saccorge della fialetta) S ammazzata?! Aspetta... aspetta... Ora ricor-

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    do! Mentre io ero a Montemonaco, qualcuno, mi ha detto che Giulietta si do-veva sposare con Paride! E io manco y dato retta perch mi pareva una fesse-ria...! Invece doveva essere vero. E lei, si suicidata per evitare sto schifo di matrimonio...! E ha bevuto questo veleno! O morte! Perch, o morte, mi hai rubato lamore? Perch, morte, mi hai privato della persona pi cara che io mai abbia incontrato? O morte! (Osserva la fiala) Ne rimasto ancora un poco. Berr lo stesso veleno che ha ucciso la mia Giulietta! Del resto, non posso pi vivere senza di lei! E dunque Mammazzo pure io! (Guarda gli altri che continuano a dormire) E sti scemi che dormono! Meglio! Cusc moro in santa pace... Aspettami, amore mio, vengo da te... Muoio. (Beve il liquido rimasto nella fialetta e crolla accanto a Giulietta che, un momento dopo si sveglia)

    GIULIETTA Accipicchia! Guarda con quanto amore mi stanno vegliando?! Oh, beh (Si accorge di Romeo che russa come gli altri) Romeo?! E che , appena arrivato, s addormentato pure lui?! (Savvede della fiala che Romeo tiene ancora nella mano)Stu scemunitu si bevuto quel poco di pozione che era ri-masta! Ma com che non ne combina una vona? Per... che tenerezza... Gli sembrato che fossi morta e si suicidato pure lui...! Gioia mia!

    VOCE (f.s.) E lora sesta e tutto va bene! E lora sesta e tutto va bene! (Tutti si svegliano, tranne Romeo. Alla vista di Giulietta viva e vegeta, urlano terro-

    rizzati fuggendo a destra e a manca. I soli che non si scompongono sono Frate Lorenzo e Chiaretta).

    MARA Figlia! Figlia mia! Sei Viva! Miracolo! Miracolo! TUTTI E resuscitata! Miracolo! E viva! Giulietta non morse! (A quelle urla, entrano anche i Montecchi) Messer MONTECCHI Ma che ? SARA (fa il segno della croce) E viva?! BENVOLIO E mio cugino Romeo che ci fa, a dormire l in mezzo? CHIARETTA (a Frate Lorenzo) Romeo s scolato quello che era rimasto nella fia-

    la! FRATE LORENZO Non fa gnente. Se fa du ore de sonnu. TUTTI Giulietta viva! Viva! Un vero miracolo! GIULIETTA (severa) Che la finite? Messer CAPULETI Comme te senti, cocca? (Vede Romeo che dorme) E quissu che

    ce fa ecco? (Anche gli altri commentano meravigliati la presenza di Romeo) TEBALDO Sveijetulu e pijetulu a pedate a quissu! GIULIETTA Quissu si chiama Romeo! Messer MONTECCHI Quissu fijiumu! Messer CAPULETI E appunto. GIULIETTA Quissu, tanto p saperlo, mio marito! Messer MONTECCHI Quesso no sapo. Messer CAPULETI Tuo marito?! PARIDE Marito?! Che sta dicenno? S sposata c Romeo?! Messer CAPULETI Madonna moglie, s capito? S sposata c quissu!

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    MARA Non minteressa! Saccio solo che fiyiama viva! Signor, te ne ringrazio! Frate Lorenzo, avete visto? Miracolo!

    FRATE LORENZO Miracolo p davero! Manco io mho spettavo! Ma le vie del Signore sono infinite!

    CHIARETTA Sante parole! MARA Sante parole, p davero. Il tuo posto salvo, Chiaretta. Non ti licenzio. CHIARETTA Grazie. MARA Grazie a Dio, devi dire! FRATE LORENZO Grazie a Dio e grazie anche alla pozione che y so dato io. Messer CAPULETI Chi state dicenno, frate? Quale pozione? GIULIETTA Ve lo spiego io, messer padre! Visto che non cera potenza umana per

    farvi cambiare idea, ho bevuto codesta pozione preparata da Frate Lorenzo che mi ha fatto cadere in una morte apparente.

    Messer CAPULETI S, a-parente e amici! Che codesto il modo di comportarsi duna figlia assennata? E per giunta ti sei sposata segretamente con un Montec-chi!

    GIULIETTA E certo: segretamente. Se ve lo dicevo, voi me lo facevate sposare? Messer CAPULETI No! GIULIETTA E allora? TEBALDO Questo un oltraggio, Giulietta! Appena se sveglia, fa i cunti c me,

    messer Romeo Montecchi! Messer CAPULETI E se fa i cunti pure c me! Messer MONTECCHI E perch, c me, no?In quanto a voi, frate... Vi do un consi-

    glio: prepratala p te, ora, na bella pozione! Di quelle fulminanti! Che te fa mur subboto!

    FRATE LORENZO U problema che non sempre lesperimenti mi riescono. Ca-pace che non moro...!

    GIULIETTA E inutile che vha piyte c Frate Lorenzo! Prendetevela con la vo-stra testardaggine!

    Messer CAPULETI Ah! Fijia sdisonesta e maleducata! O vo ved che tammazzo p davero e in maniera definitiva?

    PARIDE Perdonatemi, messer Capuleti ma, stavolta, Giulietta non ha torto. Non era giusto obbligarla a sposare chi non amava. Io, anche se ero innamorato, a-vrei dovuto capirlo prima...

    CHIARETTA Non mai troppo tardi! Messer CAPULETI Io non potr mai perdonare mia figlia! Mha fatto fessu e que-

    sto non lo sopporto! MARA Va be ma in fondo del tuo sangue. Messer marito... abbracciala e perdo-

    nala! Messer CAPULETI Mai! E sia chiaro che stu matrimoniu c stu Montecchi non

    vale gnente! Messer MONTECCHI Per una volta, sono daccordu con voi. Il matrimonio deve

    essere annullato!

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    15 (Sopraggiunge il principe) IL PRINCIPE E allora... si pu sapere che sta succedenno qua? Mi hanno riferito

    che Giulietta viva... Naturalmente sono felice ma... com stu fattu? BENVOLIO Ha bevuto na pozione e pareva morta. IL PRINCIPE Na porzione di che cosa? BENVOLIO Na porzione de pasta e fascioli! Pozione non porzione, eccellenza! IL PRINCIPE Ho capito. E capisco anche perch lha fatto!!Ora basta! Voi Capule-

    ti e voi Montecchi mi avete oramai stufato in misura ragguardevole ! E quindi, vi dar una condanna esemplare. Ve manno in esilio a tutti...!

    GIULIETTA Natra vota? IL PRINCIPE Zitta, tu! E fammi continuare! Tranne Giulietta e tranne Romeo, tutti

    gli altri andrete in esilio a vita a Montemonaco! E l, sono due le cose: o vammazzate fra vuatri come lanimali e ve levete dammenzo i piedi, oppure ve mettete finalmente daccordo! Ho detto. Scritto, letto, sottoscritto ecc. ecc. Almerica, principessa di Montott e dintorni.

    (Il principe esce con Frate Lorenzo. Tutti gli altri escono mestamente. In scena, so-lo Giulietta, Chiaretta e Romeo che continua a dormire)

    GIULIETTA E stu scemu continua a dormire! (Rientrano tutti i Capuleti e i Montecchi che, con in spalla il classico fagottino at-

    taccato al bastone, escono lentamente dalla comune). CHIARETTA Benvolio! Aspetta! Vengo c te! (A Giulietta) Iy faccio compagnia.

    Tanto, tu ormai ciai maritutu. Buona fortuna, Giulietta! (Esce chiamando Benvolio). GIULIETTA Buona fortuna pure a te. (Osserva un p Romeo che dorme e poi ur-

    la) Romeo! Ti vuoi svegliare s o no?

    ROMEO MONTECCHI IL COROPROLOGO (Un cortile di un luogo qualsiasi , nei primi del 900.ATTO PRIMO

    Mess. MONTECCHI (lancia unocchiata intorno) Mah! Vurrio sap che fine ha fatto llu disgraziatu...! S persi tutti: issu, lli cretini de lamici sui e quellatru tundu di Abramo! SIPARIOATTO SECONDO(Allapertura del sipario, sono in scena, davanti alla propria abitazione, MesserCapuleti, Mara, Tebaldo, Paride, Gregorio e Sansone; nei pressi di casa Montecchi: Messer Montecchi, Sara, Benvolio, Mercuzio e Abramo. I due gruppi si guardano in cagnesco tentando, maldestramente, dignorarsi a vicenda. Ovviamente, nonostante ognuno conversi con i propri familiari, le due famiglie si trovano spesso in collisione).1

    SARA E chi pu essere?FRATE LORENZO Ho capito, figlio mio, ho capito!PARIDE Padre, io sto friggendo!FRATE LORENZO No, grazie, stimo fori che c callo... e poi mi fermo poco.Mess. MONTECCHI Come vuoi. (Chiama a gran voce) Madonna moglie! Avvicinati che c Frate Lorenzo!VOCE DI SARA Vengo, messer marito!FRATE LORENZO Ma perch strilli?! Lhai fatto sentire a tutta Montott?Mess. MONTECCHI E allora...? Che , na visita segreta?SARA Buon giorno, fratello! Notizie di Romeo?FRATE LORENZO Beati vuatri! (sospira) Va bene. La buona novella ve lho data, il mio dovere lho fatto, me ne pozzo ji. (Appare palesemente agitato) E che posso fare? Daltra parte, a Ges non lo misero sulla croce? Che fece, Ges, sarrabbi? No.

    Mess.MONTECCHI Frate Lorenzo, vi vedo un poco frastornato... cosa c? FRATE LORENZO Io, frastornato? No, e che motivu c...?GIULIETTA Fratello!