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SAMUELE S CHIATTI

Samuele Schiatti Portfolio

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Portfolio 2014

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Page 1: Samuele Schiatti Portfolio

SAMUELESCHIATTI

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Ciao.

Mi chiamo Samuele Schiatti, sono nato in toscana, ad Arezzo, 25 anni fa.Ho frequentato il liceo scientifico e successivamente mi sono laureato in Disegno Industriale all’Università di Firenze. Sto concludendo il mio percorso di studi al Politecnico di Milano, laurea magistrale in Design della Comunicazione.Nel 2012 ho trascorso 4 mesi a Londra per un tirocinio presso una So-cial Enterprise, un’esperienza dal valore inestimabile per la mia crescita personale e sulla quale ho anche basato la mia tesi sulle Olimpiadi di Londra 2012.Non amo le autodescrizioni nelle quali si cerca di diventare appetibili agli altri (come le descrizioni penose dei profili twitter tipo “silly stuff addicted” o “unconventional blogger”).Di me posso dire solo che sono curioso. Se c’è da imparare qualcosa, io sono in prima fila, questo è certo. In conseguenza di questo ho molti interessi: dal design all’IT, dalla fotografia al cinema, dai viaggi alle relazioni interpersonali. Nutro molto interesse verso l’interiorità delle persone.Adoro lavorare in team, secondo me è il detonatore della creatività e l’elemento che permette di sviluppare in maniera completa un progetto.

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Gran parte delle immagini riportate nelle pa-gine seguenti sono in verità soltanto la punta dell’iceberg di progetti ben più complessi e strutturati. La caratteristica (e probabilmente il plus) che contraddistingue le formazioni che ho avuto presso l’Università degli Studi di Firenze prima e il Politecnico di Milano poi, è la partico-lare attenzione che si rivolge alla progettualità. La gradevolezza grafica del risultato, elemento da non trascurare, è quindi subordinata all’effi-cacia finale, alla validità visuale e alla coerenza complessiva che il progetto di design richiede. Dopotutto il termine «design» significa esatta-mente “progetto”, che è un concetto ben più ampio del “disegnare” come spesso si intende.

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comunicazione interior product

Tesi Triennale - Keep Calm and Olympic Your Mind

Risuscitare il brand Lesa - Brand Book

Risuscitare il brand Lesa - Brand Magazine

Risuscitare il brand Lesa - Brand Video

Social TV - Plug TV

Social TV - “Civico X”

Motion Graphics - La mano di Yuri Kurbatov

Motion Graphics - Playtime per Save the Children

Prison Valley - Videosaggio

Flowr - Interazione per superare la balbuzie

Florence Visitors Centre - logo e smartphone app

Palestra Salus - Advertising

Recupero antico fienile

Associazione Fedelux - Logo

Arezzo’n’Roll - Logo per la rubrica musicale del Settimanale

Xplory+ - Aumentare le possibilità di utilizzo di un oggetto

SGL Smart - Il frigorifero del futuro

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Keep Calm and Olympic Your Mind è stato il mio progetto di laurea triennale sviluppato qualche mese prima dell’Olimpiade londinese. Partendo dal contestatissimo logo ufficiale dell’evento ho ripercorso la storia delle olimpiadi indagando, di edizione in edizione, le sorti del

vero spirito olimpico. Dalla ricerca esce un’immagine dell’olimpade come di un evento considerato più un business per la nazione ospitan-te che un impegno da onorare. Da qui il titolo, che richiama ognuno a ricercare dentro di sè il vero e au-tentico spirito olimpico. Primo e più

GRADUATION PROJECT

LONDON2012 O LY M P I C S

COMMUNICATION

Flip through thesis on or at http://goo.gl/aoxSJi

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nicato unendo le tre X come se fossero tre persone che, tenendosi per mano, alzano le braccia al cielo in segno di gioia. Figure le cui teste vengono segnate dai cerchi olimpici a comunicare l’antico messaggio di unione tra i continenti.Questo elemento composto dalle

spontaneo output di questo per-corso è stato un nuovo logo olim-pico che potesse meglio coniugare l’importanza dello spirito olimpico con l’identità della città e della nazione ospitante. Ho sviluppato così due loghi, uno per l’Olimpiade e l’altro per la Paralimpiade, l’uno

l’alter ego dell’altro. Nel logo olimpi-co il focus è posto sull’importanza dell’olimpiade londinese. Essa è stata infatti la trentesima olimpiade dell’era moderna: da qui il numero romano XXX. Il richiamo alla fra-tellanza e alla gratuità del vero e autentico spirito olimpico è comu-

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dal simbolo paralimpico dei tre ar-chi, dai quali si sviluppano le lingue di fuoco della fiamma olimpica che delineano il profilo del grattacielo che domina sulla city londinese.

tre X si pone come base e punto di inizio delle linee che sopra vanno a formare l’altro elemento grafuco del logo. Poche linee permettono infatti di richiamare immediatamente l’ar-chitettura simbolo del nuovo volto moderno di Londra: il “Gherkin” di Norman Foster. Questo permette

di richiamare il luogo di avvenimen-to delle olimpiadi. Inoltre, l’assenza di linee che tratteggino il tetto dell’edificio permette anche di richiamare la fiamma olimpica che ardendo si avvolge su se stessa. Il logo paralimpico riprende la for-ma di questo edificio ma partendo

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La seconda parte del mio proget-to di tesi continua nell’intento di risvegliare il vero spirito olimpico nella mente e nel cuore di chiun-que ne sia coinvolto. Per questo ho sviluppato Olyway, un prodotto che unendo product e visual design, agevola gli spettatori a godere

appieno della città e delle abitudini londinesi. Un unico oggetto con il quale godere del verde cittadino così come di ripararsi dagli improv-vise piovaschi molto frequenti nella capitale britannica. Può essere infatti utilizzato come copertura per stendersi nei parchi londinesi così

come essere rivoltato e indossato come un k-way. Il lato esterno ha la forma e le grafiche di uno dei cinque cerchi olimpici: unendo più Olyway sarà così possibile ricreare in grandi dimensioni il logo olimpi-co visibile così dal cielo. La faccia interna è stampata e fornisce tutte

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oggetto ne spiega le regole e cerca di trasmetterne la passione.

le informazioni visuali per orien-tarsi all’interno della metropoli e dell’evento. Al centro trova posto una mappa 3D con i monumenti più importanti, i luoghi nei quali l’olimpiade si svolge e le principali linee metropolitane per raggiun-gerli. Luoghi che vengono definiti

nell’anello adiacente con il dettaglio delle discipline svolte e dei mezzi per recarvicisi. Nell’anello esterno, oltre ad altre utili mappe da con-sultare è mostrato l’elenco di ogni disciplina olimpica con un QR code che rimanda ad un video online nel quale un campione dello sport in

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Corso di Metaprogetto. Resuscita-re un brand morto ricostruendolo dalla base. Partendo dall’analisi dei valori che lo hanno animato in pas-sato alla scelta di quelli che dovran-no essere la base su cui costruire il nuovo business e la nuova comuni-cazione. Il brand come “lovemark”

prima di tutto. Gli output di questo progetto sono stati molteplici. 3 sono i più importanti: il Brand Book, il Brand Magazine e il Brand Video (nell’immagine sopra il primi due).Il Brand Book è stato progettato per mettere nero su bianco la nuova struttura di valori sui quali

METAPROGETTO

BRAND BOOK

COMMUNICATION

Flip through Brand Book on or at http://goo.gl/aKdgg2

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gini sopra il valore di “affidabilità”, l’immagine dei trapezzisti comunica che nelle mani di Lesa si è in buone mani e ci si uò fidare. L’affidabilità è impersonificata dal grande diret-tore d’orchestra Daniel Barenboim al quale tutti i musicisti si affidano durante l’esecuzione.

il brand rivitalizzato andrà a pog-giarsi. Questo prodotto sarà anche una sorta di vademecum per tutti i progettisti che lavoreranno per Lesa. Una guida con le regole a cui attenersi per garantire la coerenza del brand in ogni suo prodotto, in ogni sua mossa. Condizioni que-

ste fondamentali per far sì che il consumatore possa riconoscersi in quel brand e cominciare in qualche modo ad “amarlo”, fidelizzandosi.Ad ogni valore è poi collegato un personaggio famoso che lo imper-sonifica e che impersonifica quindi anche il brand stesso. Nelle imma-

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Il primo prodotto vero e proprio della nuova Lesa è stato il Brand Magazine. Anche in questo caso la comunicazione del brand e dei suoi valori avviene in maniera inconscia. Il magazine è una rivista vera e pro-pria e non mostra mai il brand Lesa apertamente. Si tratta di un “porta-

tore di valori” che poi riconducono a Lesa e alla sua filosofia. All’interno si parla di musica, ovviamente, ma non solo. Vengono raccontate per-sonalità che hanno fatto della loro passione il mezzo per raggiungere il successo e che ce la mettono tutta per raggiungere la perfezione.

COMMUNICATIONMETAPROGETTO

BRAND MAGAZINE

Flip through Brand Magazine on or at http://goo.gl/GNXsl1

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di procedere con l’impaginazione dell’elaborato.A questo lavoro è seguito anche l’ideazione e la progettazione di un ipotetico contest (“Dammi il La”) organizzato da Lesa per farsi co-noscere in ambienti selezionati di possibili target di mercato.

Ogni sezione della rivista comunica un valore vicino a quelli di Lesa. Anche le pubblicità tra i vari articoli sono selezionate per raccontare lo stesso “mood”.E’ una rivista concepita per essere distribuita gratuitamente in modo da diffondere il più possibile la filo-

sofia alla base del nuovo brand.L’obiettivo del corso è stato quello di creare un prodotto coerente e efficace dal punto di vista comuni-cativo per i valori dell’azienda.Per questo siamo partiti da zero-ricercando articoli e pubblicità in linea con la mentalità Lesa prima

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Output finale del corso di Meta-progetto, un Brand Video col quale comunicare alla “pancia” dei con-sumatori, in modo da emozionare prima ancora di convincere razio-nalmente.Il video ha dovuto essere ideato e sviluppato attraverso la tecnica

del Rubamatic, montando quindi spezzoni di altri video in modo da creare una narrazione. Il video ripercorre, attraverso dei ricordi evocati da un giradischi, le tappe di vita dell’uomo Lesa. Una vita carat-terizzata dal coraggio, dalla passio-ne e dalla cura dei dettagli.

COMMUNICATIONMETAPROGETTO

BRAND VIDEO

Video on or at http://goo.gl/Q0GAAK

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Obiettivo di questo progetto è stata l’ideazione di un sistema complesso per una nuova Social TV web-based. Un sistema in grado di gestire tutte e professionalità poi coinvolte nel canale web.Centrale è stata la pianificazione di tutte le caratteristiche che il

canale web avrà: dal tono di voce al posizionamento rispetto ai diretti concorrenti, dalla scelta di quale tipo di contenuti pubblicare su qua-li social networks alla pianificazione dell’interazione dei cittadini.Plug TV è una web tv basata sulla realtà della zona 9 di Milano.

PROGETTAZIONE WEB TV

PLUG TVTELEVISIONE LOCALE

BASATA SULLA ZONA 9 DI MILANO

COMMUNICATION

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All’interno del progetto per Plug TV abbiamo ideato una serie TV ambientata proprio negli ambienti della zona 9 di Milano. Per questa serie abbiamo girato due promo, una da 60 secondi e una da 15.Le due promo mostrano due mo-menti diversi anche se molto simili.

Nella versione da 60” (sopra e a lato alcuni frames) il cattivo della serie, Mr X, è intento nella prepara-zione di una misteriosa marmellata dagli effetti inaspettati che distribu-irà nei mercati del quartiere crean-do scompiglio nella zona 9.

PROGETTAZIONE WEB TV

CIVICO X PROMO

60”

COMMUNICATION

Video on or at http://goo.gl/8vN60a

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La versione da 15 secondi (in que-ste due pagine alcuni frames) mo-stra invece un ambiente domestico dove una delle vittime di Mr X si accinge a fare colazione con la mar-mellata in oggetto. Giusto il tempo che il cucchiaino arrivi alla bocca e l’effetto imprevisto della marmellata

ha inizio. Il barattolo cade ma non si sa quale sia l’effetto e la suspen-ce cresce in vista dell’inizio della stagione.

COMMUNICATIONPROGETTAZIONE

WEB TV

CIVICO X PROMO

15”

Video on or at http://goo.gl/vLDEOx

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Video in Motion Graphics costruito intorno all’opera di tipografia pub-blicitaria di Yuri Kurbatov conosciu-ta come “la Mano” (visibile alla fine dell’animazione) nella quale i ca-ratteri in cirillico recitano la scritta “compra la rivista di arti decorative russe”. Il video di tipografia dina-

mica parte proprio dal concetto di stampa editoriale e utilizza caratteri tipografici per creare un timbro, simbolo della stampa, che va poi a stampare la scritta suddetta. Obiettivo del corso è stato quello di creare sinestesie che unissero efficacemente suono e immagini.

LAB DI SINESTESIE

MOTIONGRAPHICS

TRIBUTO A YURI KURBATOV

COMMUNICATION

Full Project on or at http://goo.gl/Rkb4IW

Just video on or at http://goo.gl/IpXqBT

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Quello che ci ha colpito di più dello sfruttamento minorile è che spesso i bambini vengono utilizzati per fab-bricare giocattoli coi quali altri bam-bini della stessa età giocano dall’al-tra parte del mondo. Questo ci ha spinto a creare un video ibrido tra riprese reali e motion graphics per

evidenziare e raccontare il contra-sto stridente tra la vita di un bam-bino che ha il diritto di essere tale ed uno costretto ad essere adulto. Il video ripercorre a ritroso le tappe che portano un orsacchiotto dalle mani di un bambino sfruttato a quelle di un bambino occidentale.

LAB SINESTESIE

PLAYTIMEWHERE IS MY

TEDDY BEAR FROM?UN VIDEO CONTRO

LO SFRUTTAMENTO MINORILE

COMMUNICATION

Video on or at http://goo.gl/njsyDK

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Videosaggio sul web documentario di Philippe Brault e David Dufresne sulla situazione delle carceri negli Stati Uniti. Incuriositi dalla tematica e dalle innovative modalità narra-tive che i due giornalisti francesi hanno adottato ci siamo improv-visati specialisti di una ipotetica

casa di produzione che recensisce prodotti online analizzandoli sotto i vari aspetti visivi e comunicativi.Il prodotto finale alterna riprese at-tinte dal web-documentario origina-le a riprese fatte da noi in studio.Nel corso del video abbiamo inseri-to anche alcune infografiche.

VIDEOSAGGIOSUL WEB-DOCUMENTARIO

PRISONVALLEY

COMMUNICATION

Full Project on

Just video on or at http://goo.gl/lE1GbJ

or at http://goo.gl/IpXYFA

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Il progetto del Laboratorio di Siste-mi per l’Interazione ci ha visti intenti a sviluppare un sistema completo per aiutare i bambini a superare la balbuzie. Se affrontata entro i primi cinque anni di vita del bambino, nel 95% dei casi la balbuzie viene total-mente risolta. Intervistando alcuni

logopedisti ci siamo resi conto che sono di fondamentale importanza due elementi: la costanza del bam-bino nell’esercizio e la possibilità da parte del logopedista di monito-rare e mantenere costantemente il polso della situazione sui progressi del paziente.

LAB INTERACTION& UX DESIGN

FLOWRUN SISTEMA INTERATTIVO PER

SCONFIGGERE LA BALBUZIE

COMMUNICATION

Full Project on or at http://goo.gl/6sY39e

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invogliandolo a completarli attra-verso un meccanismo di reward. Il genitore potrà infatti nascondere un regalo in un cassetto all’interno di Polly che si aprirà soltanto una volta terminati gli esercizi. Nelle pagine seguenti l’architettura di informazione dell’applcazione.

Abbiamo così sviluppato Flowr, un sistema articolato tra vari terminali per unire in una efficace collabora-zione il triangolo composto da bam-bino, genitori e logopedista. Tutto si gioca attraverso un cloud di dati che i tre attori si scambiano e che consultano a distanza. Il bambino

farà esercizi grazie allo smartphone del padre. I risultati che otterrà po-tranno essere visualizzati sul por-tale web dal logopedista col quale anche i genitori potranno parlare in videoconferenza. Infine un ogget-to, Polly, che attraverso un timer ricorderà al bimbo di fare esercizi

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Nuova sintesi grafica per la città di Firenze in occasione dello sviluppo del concept per il nuovo Visitors Centre della città. Considerato l’e-norme e inestimabile eredità della storia cittadina ho sviluppato un logo che mantenesse il Giglio rosso tanto amato dai fiorentini e disse-

minato ovunque nel centro storico. Tenendo presente che in tutte le più diffuse lingue del mondo Firenze si traduce con una parola che inizia per “Flo” ho unito questp spunto alla parole “Flower”, il giglio appunto, che scomposta diventa Flo We Are: “Noi siamo Firenze” o

FLORENCE VISITORS CENTRE

LA NUOVA IMMAGINE PER FIRENZE

WEAREFLO

COMMUNICATION

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Nella pagina seguente è mostra-to lo schema della navigazione dell’app con una suddivisione iniziale tra cittadino e turista che apre a contenuti dedicati. Nella pa-gina successiva alcune schermate dell’interfaccia utente.

“Firenze siamo noi”.Lo stesso orgoglio cittadino si rispecchia nei manifesti che, rom-pendo la monotonia di una stazione molto austera, accolgono il turista e da una parte indicano la strada per raggiungere il visitor centre, dall’al-tra segnalano la possibilità di down-

load dell’applicazione FloWeR.La seconda parte del progetto ha riguardato lo sviluppo dell’applica-zione per smartphone. Il progetto si è concentrato mag-giormente sull’architettura d’infor-mazione più che sulla resa grafica finale.

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- Nuovi Corsi- Nuovi spogliatoi

- Nuova sala pesi- Bagno Turco

- Personal Trainer- Sconti famiglia- Pagamenti a rate

via Mecenate, 3/14 - Arezzo tel. 0575-295766 www.palestrasalus.it e-mail: [email protected]

Campagna di promozione della Palestra Salus in Arezzo. L’azione promozionale si è svolta nei giorni intorno all’evento più importante e frequentato dell’anno ad Arezzo, “La Giostra del Saracino”. Nei giorni precedenti le ragazze del personale ha distribuito mele brandizzate (in

alto a destra) in modo da associare l’idea di salute all’immagine della palestra. La sera prima dell’evento distribuzione massiva di volantini (in alto a sinistra, fronte e retro) vale-voli per un entrata gratis in palestra. Infine un’inserzione pubblicitaria nel quotidiano locale (sopra).

ADVERTISING

PALESTRASALUS

COMMUNICATION

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Progetto di recupero di un antico fienile in toscana. Il corso ha pre-visto l’analisi del territorio e delle caratteristiche proprie della zona in un’ottica di rispetto dell’estetica dell’ambiente circostante e del recupero di materiali locali. Ha previsto inoltre le scelte nella distri-

buzione degli spazi e degli arredi nel rispetto del gusto toscano sia per gli esterni che per gli interni. Sopra è visibile il rendering della sezione del piano terra e del piano primo. A se-guire le tavole tecniche, il rendering del prospetto intero e in sezione e rendering prospettico dell’esterno.

ALLESTIMENTO

RECUPERODI UN ANTICO

FIENILE

INTERIOR

Flip through project book on or at http://goo.gl/W9Vzzi

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Logo per un’associazione non-profit, Fedelux, per la lotta a tutte le forme di leucemia. Associazione fondata in ricordo del campione tennistico Federico Luzzi, morto di leucemia fulminante nel 2008. La colorazione arcobaleno è stata mantenuta su richiesta della madre

(presidente dell’associazione).LOGOASSOCIAZIONEFEDELUX

UN LOGO CONTRO LA LEUCEMIA

COMMUNICATION

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Logo vincitore del concorso per la nuova sintesi grafica della sezione musicale del Settimanale di Arezzo. La rubrica, chiamata “Arezzo’n’Roll” recensisce musicisti ed eventi mu-sicali che si tengono nel territorio aretino di ogni genere: dalla musica classica al rock, dal rap al metal.

SETTIMANALE DI AREZZO

AREZZO’N’ROLL

LOGO PER LA NUOVA RUBRICA MUSICALE

COMMUNICATION

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PRODUCTCorso di progettazione tecnologica. L’intento è stato quello di prende-re un prodotto già esistente e di svilupparne altri possibili applica-zioni o espansioni. Dopo una fase di ricerca sul campo e di valutazione dei bisogni del cliente abbiamo deciso di partire dall’ottimo passeg-

gino X-plory del brand scandinavo Stokke. Visto il prezzo alto del pro-dotto abbiamo deciso di ampliarne gli utilizzi progettando la possibilità di rimuovere il puntale con doppia ruota e di applicare un puntale a triciclocosì che sia utilizzabile an-che quando il bambino cresce.

PROGETTAZIONE TECNOLOGICA

STOKKEX-PLORY+

IMPLEMENTARE LE FUNZIONALITÀ DI UN OGGETTO

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Concept di frigorifero sviluppato durante il corso di Ergonomia alla laurea triennale. Il progetto cerca di rompere le forme convenzionali di questo tipo di elettrodomestici e di riprogettarli in modo che non siano soltanto funzionali ma anche belli da vedere. Il frigorifero ha inoltre

un computer interno che, leggen-do il codice a barre degli alimenti, aiuta l’utente nella sua dieta o per stilare la lista della spesa a seconda di cosa manca o sta per finire. E’ inoltre in grado di fornire ricette basate sugli alimenti a disposizione.

ERGONOMIA

SGL SMARTUNA NUOVA CONCEZIONE

DI FRIGORIFERO

PRODUCT