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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Provincia BAT 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Il territorio si racconta 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore E Educazione e promozione culturale 03 Animazione culturale verso i giovani III NZ05630 REGIONE PUGLIA

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN ......vicino al mare, in cui riflette la sua magnifica architettura romanico pugliese. Con una tale posizione scenografica, la Cattedrale

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Page 1: SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN ......vicino al mare, in cui riflette la sua magnifica architettura romanico pugliese. Con una tale posizione scenografica, la Cattedrale

(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto: Provincia BAT

2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Il territorio si racconta 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore E Educazione e promozione culturale 03 Animazione culturale verso i giovani

III

NZ05630

REGIONE PUGLIA

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6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

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Turismo e luoghi di interesse della Provincia

Questa parte di Puglia fu molto cara a Federico II, motivo per cui si è soliti indicare

questa parte d'Italia come la "Puglia Imperiale". Le tracce che ha lasciato

l'imperatore sono tantissime, notevole la presenza dei castelli federiciani. Numerose

si succedettero le dinastie dai normanni, agli svevi, agli angioini. Inoltre da non

dimenticare l'importanza anche in epoca romana e pre-romana testimoniata dai

reperti.

• Barletta, dichiarata città d'arte dalla Regione Puglia nel 2005, conserva il

Colosso, enorme statua risalente al V secolo che raffigura probabilmente

l'imperatore romano Teodosio II, nonostante sia nota localmente con l'errata

denominazione di Eraclio. Il Castello cittadino ospitante il Museo civico

inoltre costituisce con la vicina Concattedrale di Santa Maria Maggiore un

polo storico-architettonico di rilevante importanza, anche a causa del

susseguirsi delle diverse dominazioni che ne hanno nei secoli donato l'attuale

stato. Non trascurabile è il Palazzo della Marra sede della Pinacoteca De

Nittis, che ospita permanentemente le opere del pittore barlettano nonché

mostre temporanee. Sempre in territorio barlettano è situato il sito

archeologico di Canne della Battaglia, luogo in cui vi fu la disfatta dei

Romani da parte del generale cartaginese Annibale. Il sito ospita oltre il

rudere della cittadina medioevale anche il museo.

• Emblema di Andria è Castel del Monte, castello costruito da Federico II di

Svevia, situato su di una collina. Il castello è stato dichiarato Patrimonio

dell'Umanità dall'UNESCO, ed è raffigurato sulla moneta da 1 centesimo di

Euro. Il castello presenta otto torri ed è locato in uno dei più bei luoghi della

Murgia, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia nel territorio di

Andria. Da visitare anche la Cattedrale, dedicata all'Assunta, di arte

romanica del 1200, nonché la sua cripta dove sono sepolte due mogli

dell'imperatore Svevo Federico II, Isabella d'Inghilterra e Jolanda di Brienne.

Pregevole la bianca Porta Sant'Andrea sulla quale fu scolpita la celebre frase

dell'imperatore Federico II:« Andria fidelis, nostri affixa medullis; absit,

quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque

gravaminos expers. ». Suggestiva ed incantevole anche la chiesa di

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Sant'Agostino costruita dai Templari. Inoltre da vedere anche Palazzo

Ducale e la Torre dell'Orologio costruita all'epoca di Francesco II del Balzo

durante il dominio Angioino.

• La città di Trani, "perla dell'Adriatico", città del mare e del diritto con i suoi

"Ordinamenta maris", il Castello Federiciano, il Porto Naturale e Turistico,

la "Villa Comunale" raro esempio di giardino sul mare e il suo splendido

lungomare, la rendono unica e imperdibile. Ma è soprattutto conosciuta per

la sua Cattedrale, dedicata al santo patrono San Nicola Pellegrino, edificata

vicino al mare, in cui riflette la sua magnifica architettura romanico pugliese.

Con una tale posizione scenografica, la Cattedrale di Trani è una delle chiese

e dei luoghi più suggestivi d'Italia.

• Piacevole è il comune di Bisceglie, località balneare nota per i suoi dolmen.

Da visitare anche la Concattedrale di San Pietro apostolo.

• La città di Canosa di Puglia, antico centro prima dauno, poi romano, ove

sono situati numerosi reperti archeologici di rilievo e relativi a molte epoche,

come il "Ponte sull'Ofanto", l'acropoli e i diversi ipogei di epoca pagana.

Nell'era precristiana, Canosa era uno dei maggiori e più floridi insediamenti

dell'Apulia (grazie anche alla posizione geografica particolare). In un

mausoleo posto accanto alla Cattedrale romanico-bizantina, giace il principe

Boemondo d'Altavilla.

• Da visitare anche la città di Margherita di Savoia che possiede delle famose

Terme e le saline più grandi d'Europa.

• Nel territorio di San Ferdinando di Puglia da visitare il Museo Civico, che

ospita una mostra permanente di usanze e cultura sanferdinandese. Da

vedere l'antica posta di San Cassano, che è il palazzo più antico di San

Ferdinando assieme alla chiesetta dei Santi Medici.

• A Trinitapoli, è possibile visitare il sito degli Ipogei (Parco Archeologico

degli Ipogei) ed il Museo Civico di Trinitapoli che contiene alcuni reperti

della zona risalenti al II millennio a.C. (età del bronzo).

• Parte del territorio della nuova provincia (nei comuni di Andria, Minervino

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Murge e Spinazzola) rientra nel Parco nazionale dell'Alta Murgia.

La Provincia BAT presenta un progetto di promozione del suo territorio, in

particolare della città di Barletta: un progetto di animazione e promozione

culturale rivolta ai giovani, teso a promuovere la consapevolezza delle

eccellenze del ricco patrimonio storico artistico presente nella Provincia.

Il nostro percorso di indagine, da questo momento in poi, si soffermerà sull’analisi

del patrimonio storico-artistico della città di Barletta, per procedere successivamente

ad indicare i destinatari dell’animazione culturale, quantificandoli.

Sostenere e valorizzare la popolazione giovanile, attraverso la formazione della

persona e la realizzazione della coesione sociale, è ormai diventata un’ esigenza.

La famiglia di oggi è formata da un numero ristretto dei componenti, è spesso

isolata, chiusa e carente di relazioni, all’interno della quale vivono i giovani che

rischiano di essere molto protetti ma anche molto indifesi, annoiati e con difficoltà a

trovare qualcosa di gratificante.

Le famiglie spesso tendono a non far filtrare il loro disagio all’esterno,

amplificandolo molto tra le pareti domestiche ove diventa aggressività e violenza.

I luoghi di aggregazione una volta erano rappresentati dagli oratori o dalle Caritas

Parrocchiali oppure dagli spazi aperti pubblici quali piazze, “ville” e parchi urbani.

Ora non vi sono spazi dove i giovani possono avere momenti di ascolto, di

condivisione, di espressione al fine di favorire processi capaci di costruire relazioni

sempre più soddisfacenti.

Spesso i servizi per la popolazione giovanile sono scarsi e residuali e non

raggiungono il livello minimo.

ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE

BARLETTA

Barletta si affaccia sulla costa adriatica, dove il litorale roccioso si addolcisce nelle

sabbie dell'Ofanto. Il fiume segna il confine fra la provincia di Bari e quella di

Foggia ed ha sempre avuto un'influenza determinante sull'attività agricola della

zona. Il suo corso segna anche il passaggio dalla Murgia carsica alla vasta e fertile

piana del Tavoliere delle Puglie che si può dire inizi proprio da Barletta.

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LA STORIA

La città di Barletta ha sempre ricoperto un ruolo di primo piano nella storia della

Puglia. All'epoca delle crociate, il suo fu uno dei porti più importanti dell'Adriatico

grazie ad una posizione propizia favorevole per il raggiungimento della Terrasanta.

Proprio il passaggio di mercanti, pellegrini e guerrieri diretti in Medio Oriente diede

origine alla fortuna della città. Il grande afflusso di capitali non si interruppe con la

fine delle Crociate e gli ordini religiosi, che si erano insediati a Barletta per

l'occasione, si dimostrarono assai abili nel gestire ingenti patrimoni dando origine ad

un ricco patriziato. Più tardi anche l'imperatore Federico II prese atto

dell'importanza di Barletta e la volle fra le città demaniali del suo regno.

L'eccezionale ricchezza dovuta alle banche e ai floridi commerci ne fece un

importante centro economico anche nei periodi più oscuri della storia della regione.

Ma è sotto gli Aragonesi che la città raggiunse l'apice della sua floridezza: essa

divenne la seconda città del regno di Napoli, al punto che Ferrante d'Aragona volle

essere incoronato nella sua cattedrale.

Nel 1503 l'osteria di Veleno a Barletta fu il luogo in cui, un alterco fra italiani e

francesi, causò il confronto fra i soldati delle due parti che è passato alla storia come

la "disfida di Barletta". La Motte, il capitano di una guarnigione di soldati francesi,

con arroganza osò mettere in dubbio il valore dei soldati italiani; questi

dimostrarono la infondatezza delle sue affermazioni direttamente sul campo, in una

sfida senza esclusione di colpi, che li vide vincitori.

Nel XVII secolo una terribile pestilenza decimò la popolazione barlettana e decretò

l'inizio del declino della città che proseguì per almeno due secoli.

Ormai perso il primato regionale, la città si riscattò dimostrando il suo valore nelle

due guerre mondiali: con 11 medaglie d'oro e 215 medaglie d'argento Barletta è la

città più decorata del Paese.

Tra i principali monumenti della città troviamo:

LE MURA DELLA CITTÀ

La prima cinta urbana ed il suo successivo ampliamento furono edificati dai

Normanni, che occuparono il territorio barlettano tra l'XI ed il XII secolo. Durante la

dominazione sveva l'imperatore Federico II ampliò il fortino normanno. Con l'arrivo

degli Angioini vi furono nuovi lavori sulla cinta muraria, un ampliamento del

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castello e lo scavo del fossato.

Il periodo aragonese modificò significativamente il tracciato delle mura. Fu in

questo periodo che il forte assunse la definitiva ed attuale conformazione

architettonica. Oggi dell'antica cinta muraria restano:

• il castello;

• un frammento a nord-ovest nei pressi del fossato;

• il bastione, localmente conosciuto come il "Paraticchio", che si affaccia sugli

arenili della litoranea di ponente;

• Porta Marina nell'omonima piazza.

CASTELLO

Non è possibile datare con precisione l'origine del castello di Barletta, il cui aspetto

attuale è chiaramente quello di una fortezza cinquecentesca ma la cui origine va

molto addietro nei secoli. Gli storici locali parlano di una "poderosa rocca eretta dai

Normanni nella seconda metà del XII sec. a difesa della città, caposaldo militare

della linea difensiva dell'Ofanto" allorquando "erano frequenti le incursioni dei

pirati che depredavano le coste dell'Adriatico".

Con il decreto del 1240 Federico II includeva l'edificio tra i castelli del Giustizierato

di Terra di Bari.

Con gli Angioini il Castello, come tutta la città, ebbe un nuovo assetto ad opera di

Pietro d'Angicourt, il famoso architetto francese che contribuì alla diffusione in

Italia meridionale del linguaggio gotico. Gli Aragonesi riportarono l'edificio

all'originaria vocazione difensiva, facendone una fortezza inespugnabile ed una vera

e propria macchina da guerra. Nel 1527, persino l'imperatore Carlo V, cui si deve in

definitiva l'attuale assetto della fortezza, partecipò alla storia dell'edificio,

aggiungendo il fossato ed i 4 bastioni angolari.

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CATTEDRALE

La Concattedrale di Santa Maria Maggiore costituisce il fulcro principale della

vita religiosa della città, nonché il suo cardine urbanistico: il tessuto urbano di

Barletta si è infatti sviluppato a partire dal polo ecclesiastico dall'attuale

Concattedrale. La chiesa risulta posta al termine del tracciato direttore originario del

primo nucleo cittadino. È situata nei pressi del castello, a cui volge le absidi gotiche.

L'edificio attuale si presenta come un'architettura non unitaria, costruita nel corso di

vari secoli. Si distingue in una parte sotterranea ed una all'odierno livello stradale e

risulta essere il frutto di stratificazioni millenarie, che hanno visto il sovrapporsi di

tombe a grotticella del III secolo a.C., di una basilica paleocristiana del VI secolo

con ampliamenti di epoca altomedievale (risalenti al IX secolo) e infine dell'edificio

come si vede oggi, composto da due parti nettamente distinte: quella anteriore

tipicamente romanica (XII secolo), e quella posteriore realizzata in forme gotiche

(XIV secolo). Il campanile risale invece al XII secolo.

La chiesa ha raggiunto il suo massimo splendore durante le crociate, fungendo da

punto di transito per i pellegrini che si recavano in Terra Santa.

BASILICA DEL SANTO SEPOLCRO

Situata in una posizione strategica, tra due antichi ed importanti assi di

comunicazione viaria (l'adriatica e la via Traiana che conduce a Roma) la basilica

del Santo Sepolcro, come dice la sua stessa denominazione, conserva uno stretto

legame con la Terra Santa e il Sepolcro di Gesù Cristo. Per tale motivo è stata meta

di transito per i pellegrini diretti in Terra Santa e per i crociati in viaggio, dal porto

di Barletta verso Gerusalemme.

L'edificio fu eretto in forme gotico-borgognone alla fine del XII secolo. La facciata

principale presenta una porta con arco ogivale, due archi ciechi

e resti del pronao. Caratteristica è la fiancata

sinistra caratterizzata da profonde arcate cieche

con un portale gotico a baldacchino.

IL COLOSSO

La più antica notizia relativa alla presenza di una grande statua di bronzo esistente a

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Barletta risale al 1309. Comunemente è chiamata Eraclio nella variante popolare e

dialettale di "Aré".

L'identificazione con il suddetto imperatore bizantino è in realtà stata assolutamente

esclusa. Molto più probabile è la sua identificazione con un altro imperatore

d'oriente, Teodosio II. La figura bronzea rappresenta un uomo dell'apparente età di

quarant'anni, rappresentato nel momento di maggior gloria di quell'imperatore in

tutto l'Impero.

E’ probabile che il trasporto in Puglia del preziosissimo bronzo sia avvenuto su

ordine dell'imperatore svevo Federico II che si inserisce nel clima culturale della

renovatio imperii promossa dallo svevo.

PALAZZO DELLA MARRA

Palazzo della Marra è uno dei più prestigiosi esempi di architettura barocca in

Puglia. Costruito su tre livelli, l'edificio è caratterizzato sul fronte principale da un

balcone dalla facciata riccamente ornata, sorretto da cinque mensole ornate da

mostri, cani e grifi. Al secondo piano è ubicata la Pinacoteca De Nittis mentre, al

primo piano è allestito uno spazio per mostre temporanee una sala conferenze.

La Pinacoteca "Giuseppe De Nittis" di Barletta, è uno dei più importanti luoghi

d'interesse artistico in tutta la Puglia. Nel 1913 Leontine Gruvelle De Nittis, vedova

del pittore barlettano prematuramente scomparso a Parigi, lasciava quasi 200 opere

del marito alla città di Barletta, pensando che meglio di chiunque altro ne avrebbe

onorato la memoria. Grazie a questo gesto coraggioso, oggi Barletta può vantare una

collezione unica al mondo nella sua completezza e preziosità: splendidi dipinti in cui

l'impressionismo incontra la Puglia e si riscalda nei campi di grano, nell'aria afosa

dell'estate, nelle stradine di campagna bianche e polverose tra alberi di ulivo.

COLLEZIONE RICCI

Paolo Ricci oltreché artista e collezionista d'arte fu un intellettuale, un instancabile

animatore della scena culturale e politica della città e un attivo antifascista. Nel 1980

consegnò al comune di Barletta, sua città natale, la piccola ma preziosa raccolta di

opere d'arte contemporanea. La collezione si compone di 53 opere fra dipinti,

sculture e installazioni di artisti del calibro di Attardi, Cagli, Fazzini, Guttuso, Levi,

ecc.

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TEATRO

Nel 1819 a Barletta fu inaugurato un teatro che poteva contenere 168 posti a sedere

in platea e 32 palchi, oltre al loggione. Purtroppo nel 1864, parte della struttura

cedette e si decise di abbatterlo. Inaugurato nell'aprile del 1872, il nuovo edificio fu

intitolato al musicista barlettano Giuseppe Curci. Rispetto al precedente, il nuovo

teatro aveva una maggiore capienza di spettatori, comprendeva anche degli ambienti

di rappresentanza: vestibolo, bar, sala per fumatori e persino una sala da ballo nei

piani superiori.

CANTINA DELLA DISFIDA

Nel centro storico di Barletta l'osteria "di Veleno", più nota come la "cantina della

disfida" è il luogo in cui, secondo la tradizione, il francese La Motte offese l'onore

dei soldati italiani, qualificandoli poltroni, incapaci e traditori. L'onta fu lavata con

le armi in quella che è passata alla storia come la "Disfida di Barletta". La Cantina

della Disfida è aperta al pubblico.

CANNE DELLA BATTAGLIA

Accade talvolta che eventi eccezionali rendano un piccolo sito un luogo destinato a

imprimersi nella memoria collettiva: è il caso della modesta altura di Canne, ubicata

nel territorio di Barletta, che in ricordo del grande scontro tra i Romani e i

Cartaginesi del 216 a.C. è passata alla storia come Canne della Battaglia.

L'Antiquarium che rappresenta la memoria storica di quei tempi, conserva una

magnifica raccolta di oggetti strettamente legati alla storia degli scavi condotti sulle

colline circostanti Canne.

BIBLIOTECHE

Barletta dispone di diverse biblioteche. La Biblioteca Comunale Sabino Loffredo,

con sede nell'ala sud-est del castello di Barletta, l'antica domus federiciana, si

estende su una superficie totale di 1.400 metri quadri e conta un patrimonio librario

di oltre 80.000 volumi.

La Biblioteca e archivio diocesano Pio IX, è situata nel Palazzo Arcivescovile. Qui

sono conservati circa 11.000 volumi ed opuscoli sciolti e 2.000 pergamene (in gran

parte pubblicate nel Codice Diplomatico Barlettano a cura del sacerdote paleografo

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Salvatore Santeramo), nonché 70 riviste correnti.

Infine la Biblioteca dei Ragazzi, che raccoglie oltre 4.500 volumi per lettori di età

compresa tra i tre e i quindici anni

Altre biblioteche presenti in città sono:

• Biblioteca dell'Archivio di Stato di Bari;

• Biblioteca dell'Istituto sperimentale per l'enologia di Asti.

BENEFICIARI E DESTINATARI DEL PROGETTO

Di seguito è riportato in tabella l’elenco dei beneficiari, coloro che saranno favoriti

indirettamente dall’impatto del progetto, accompagnato dai bisogni specifici che si

prefigge di soddisfare, dagli obiettivi del progetto per ciascun beneficiario e gli

indicatori di realizzazione.

Beneficiari Bisogni

Specifici

Obiettivi strategici del

progetto (indicatori di

impatto)

Obiettivi Operativi

(indicatori di realizzazione)

Comuni della provincia BAT

Contribuire al rafforzamento del processo di valorizzazione del patrimonio culturale della provincia BAT

Promuovere e offrire una gamma di esperienze integrate, capaci di coinvolgere tutti i comuni coinvolti

Attivare un processo di valorizzazione economica del patrimonio culturale comune

+% di patrimonio culturale messo in rete +% d’impatti economici e culturali generati dal progetto.

Famiglie

Individuare occasioni formative e ricreative al di fuori della scuola

Attivare un processo di valorizzazione culturale

Partecipazione dei figli alle attività promosse.

Popolazione residente nella

Identificazione con il territorio

Numero di persone coinvolte

Grado di accessibilità,

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provincia della Bat

di appartenenza e conoscenza del patrimonio culturale, della storia e delle tradizioni locali

nelle attività previste dal progetto

riconoscibilità e diffusione delle attività promosse e realizzate dal progetto.

Volontari, e volontari avviati al servizio civile

Arricchimento esperienza personale e professionale

volontari coinvolti nelle attività del sistema culturale

Numero di volontari realmente coinvolti nelle attività del sistema culturale

Scuole Arricchimento offerta formativa

classi scuole medie superiori coinvolte nelle attività culturali

Numero effettivo di studenti che fruiscono del patrimonio culturale attivati all’interno del progetto.

Insegnanti

Aggiornamento e qualificazione

insegnanti coinvolti

Numero effettivo di insegnanti coinvolti nelle attività.

Nella sottostante tabella sono invece indicati i destinatari del progetto quelli su cui

il progetto andrà ad incidere in maniera esplicita, con riferimento ai loro bisogni

specifici con gli indicatori di impatto.

Giovani della provincia BAT

conoscenza del patrimonio storico artistico

Numero di persone coinvolte nelle attività previste dal progetto

Numero effettivo di utenti coinvolti nelle attività attinenti al progetto.

7) Obiettivi del progetto:

Il progetto “Il territorio si racconta” intende educare i giovani della Provincia

BAT, alla conoscenza e tutela del patrimonio storico artistico della città di Barletta,

anche in ottica di rete interprovinciale, l’obiettivo è quello gradatamente negli anni,

di valorizzare il patrimonio storico artistico di tutti i comuni della Provincia.

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Perché i cittadini possano acquisire una mentalità rivolta alla tutela del patrimonio

comune essi devono essere in primo luogo informati ed educati ad apprezzare

quanto posseduto dalla città.

Gli obiettivi che il progetto si propone di raggiungere sono:

A. Far conoscere alla popolazione in età scolare il patrimonio storico

artistico della città di Barletta.

B. Progettare e attivare un processo di valorizzazione artistico - culturale

delle città, rivolto ai giovani studenti.

C. Educare attraverso modalità giocose e ricreative alla tutela e

salvaguardia del patrimonio culturale.

D. Obiettivo del progetto è, infine, arricchire umanamente e

professionalmente i giovani in servizio.

Favorire lo scambio bilaterale di esperienze vissute e competenze acquisite tra

volontari o provenienti da diversi gradi di scolarizzazione (molto spesso il giovane

con bassa scolarizzazione è portatore, infatti, di esperienze vissute difficili che lo

portano a maturare più in fretta rispetto al suo coetaneo che ha passato la giovinezza

credendo di imparare a vivere studiando) o con disabilità (il confronto con una

persona disabile è importante prima di tutto per il normodotato che impara a

relazionarsi all’altro in difficoltà senza pietismo).

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Coerentemente con gli obiettivi individuati al punto 7, al fine di poterli raggiungere

con il massimo grado di efficienza ed efficacia, il progetto sarà articolato nelle

seguenti attività:

OBIETTIVO A: Far conoscere alla popolazione in età scolare il

patrimonio storico artistico della città di Barletta.

ATTIVITA’ A: “ LA CITTA’ SI PRESENTA ALLE SCUOLE”

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Creazione e realizzazione del materiale informativo (Brochure, cd,

presentazione power point, locandine, manifesti) sul patrimonio storico artistico

della città di Barletta. Questo materiale esplicativo e didattico sarà presentato presso

le scuole secondarie di II grado di tutta la provincia BAT cercando di incuriosire i

giovani studenti alla scoperta del vasto patrimonio posseduto dalla città. Il materiale

prodotto sarà pubblicato sul sito ufficiale della Provincia BAT.

Azioni:

• Studio del patrimonio storico artistico della città di Barletta, (supporto del

partner Consud);

• scrittura testi e reperimento immagini utili all’aggiornamento e ampliamento

del materiale informativo;

• realizzazione grafica e stampa del materiale promozionale;

• creazione di un database dei destinatari della promozione;

• raccolta delle adesioni all’iniziativa e calendarizzazione degli incontri;

• realizzazione degli incontri, distribuzione del materiale

informativo/promozionale;

• pubblicazione sul sito della Provincia BAT del materiale prodotto.

OBIETTIVO B: Progettare e attivare un processo di valorizzazione

artistico - culturale delle città, rivolto ai giovani studenti.

ATTIVITA’ B: “ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ”

Progettazione e realizzazione di un percorso di visita guidata attraverso le bellezze

della città di Barletta. Questa attività verrà promossa attraverso l’attività “la città si

presenta alle scuole”. Questa attività verrà svolta con il supporto del partner

“Consud”.

Azioni:

• individuazione dei contenitori culturali che saranno toccati dai percorsi di

visite guidate.

• Studio e approfondimento del patrimonio della città

• Prenotazioni e calendarizzazione delle visite guidate

• avvio visite guidate.

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OBIETTIVO C: Educare attraverso modalità giocose e ricreative alla

tutela e salvaguardia del patrimonio culturale.

ATTIVITA’ C: “UN VIDEO PER LA CITTÀ”

Progettazione di un concorso per la realizzazione di un video clip che promuova

la città di Barletta. Al concorso potranno accedere tutti i giovani residenti della

provincia BAT. Questa attività verrà svolta con il supporto del partner “Il teatro

degli Adriani”.

Azioni:

• Realizzazione del bando di concorso “Un video per la città”

• Pubblicizzazione del concorso presso scuola o associazioni e il sito internet

della Provincia BAT

• Calendarizzazione del concorso (data inizio, data di scadenza, proclamazione

vincitore)

• Manifestazione conclusiva per la proclamazione del vincitore

• Messa in rete del video sul portale ufficiale della Provincia BAT.

OBIETTIVO D: Obiettivo del progetto è, infine, arricchire

umanamente e professionalmente i giovani in servizio.

ATTIVITA’ D: FORMAZIONE

Attività formative volte alla conoscenza del territorio e al miglioramento delle

capacità comunicative.

Azioni:

• Formazione generale:

• Formazione specifica e aggiuntiva

Qui di seguito le azioni svolte dai volontari per ogni attività:

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ATTIVITA’ A: “ LA CITTÀ SI PRESENTA ALLE SCUOLE”

I volontari dedicheranno una parte del loro percorso allo studio e

all’approfondimento della storia e dei beni artistici della città, questa fase è

propedeutica ad ogni attività che i volontari faranno e fondamentale per un corretto

svolgimento delle stesse.

Si occuperanno di scrivere i testi, cercare le immagini che verranno utilizzati nella

realizzazione del materiale da presentare presso le scuole, creazione di presentazioni

power point e cd multimediali. Contatteranno le scuole e si accorderanno per una

calendarizzazione degli incontri.

Il volontario in possesso del diploma di Scuola Secondaria di primo grado o a

un giovane con disabilità si occuperà di contattare i destinatari della

promozione e calendarizzare gli incontri.

Un volontario provvederà alla pubblicazione on line del materiale prodotto sul sito

ufficiale della Provincia della BAT.

ATTIVITA’ B: “ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ”

I volontari terminata la fase di studio, costruiranno il percorso di visita guidata,

affiancati da esperti della società Consud, partner del progetto, contatteranno le

scuole per le adesioni e costituiranno un calendario delle visite. Svolgeranno le

visite guidate.

Il volontario in possesso del diploma di Scuola Secondaria di primo grado o a

un giovane con disabilità si occuperà di accogliere le prenotazioni delle visite,

calendarizzandole le visite.

ATTIVITA’ C: “UN VIDEO PER LA CITTÀ”

I volontari redigeranno il regolamento del concorso, pubblicizzeranno l’evento,

raccoglieranno la documentazione. Si occuperanno di organizzare la manifestazione

conclusiva in cui verrà proclamato il vincitore del concorso.

Il volontario in possesso del diploma di Scuola Secondaria di primo grado o a

un giovane con disabilità si occuperà di accogliere e sistemare la documentazione

relativa al concorso.

ATTIVITA’ D: FORMAZIONE

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I volontari seguiranno gli incontri formativi, verranno arricchiti umanamente e

professionalmente. Scopo del progetto proposto è la stimolazione dei volontari

verso esperienze di solidarietà sociale e attivismo civico. Professionalmente: da

una parte si intende fornire ai ragazzi un’esperienza formativa altamente qualificata

e spendibile ai fini del curriculum vitae; dall’altra, si intende orientare i volontari al

“dopo servizio civile”.

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9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

È richiesta massima flessibilità di orari, al fine per garantire la piena fruibilità dei

contenitori culturali. Ciò comporta, in particolare, la disponibilità a lavorare anche

di sabato e domenica, nonché negli orari serali, rispettando opportune turnazioni. I

volontari dovranno altresì garantire massima partecipazione agli incontri formativi

organizzati e promossi in materie di servizio civile.

4

0

4

0

1400 ore, cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito. I volontari saranno

impiegati in modo continuativo per almeno 12 ore settimanali distribuite su 5.

5

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Criteri e modalità di selezione dei volontari: La selezione dei candidati consisterà in una valutazione del Curriculum Vitae e dei

titoli di studio, nonché delle esperienze lavorative e di volontariato condotte.

L'ammissione avviene attraverso un rigoroso processo di selezione che evidenzia

motivazioni e attitudini personali e garantisce la creazione di un ambiente

particolarmente stimolante. Tutti i titoli dichiarati devono essere posseduti alla data

di scadenza del termine stabilito dal bando per la presentazione della domanda di

ammissione.

Ai fini della nomina, l’Amministrazione procederà alla verifica del possesso dei

requisiti dichiarati nella domanda dal candidato. Il trattamento dei dati personali dei

soggetti richiedenti, effettuato ai sensi del D.Lgs. 30.6.2003 n. 196 e s.m.i, sarà

finalizzato unicamente alla stesura di un elenco da utilizzare per l’eventuale

successivo affidamento degli incarichi di studi e/o ricerche. Il trattamento dei dati

sarà effettuato nei limiti necessari a perseguire le finalità sopra citate, con modalità e

strumenti idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza dei richiedenti.

La commissione nominata (composta da n. 2 esperti nelle materie progettuali e da n.

1 Presidente esperto in diritto amministrativo) procederà alla valutazione dei dati

dichiarati nel curriculum vitae trasmesso dal candidato in conformità a quanto

prescritto dal bando UNSC.

VALUTAZIONE TITOLI

La valutazione dei titoli, delle esperienze lavorative e del percorso scolastico del

candidato avverrà sulla base di punteggi predefiniti e di seguito specificati :

Attività di volontariato svolta nel settore di riferimento progettuale

0,25 pt per ogni 15 gg o fraz. di mese (pari ad almeno 8 ore)

6

Attività di volontariato in genere

0,20 pt per ogni 15 gg (pari ad almeno 8 ore quindicinali)

4,8

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Attività lavorativa continuativa quale

operatore previsto per l’attività del progetto

di servizio civile scelto

0,30 pt per ogni 15 gg (pari ad almeno 30 ore settimana) o fraz. di mese

7,2

Attività lavorativa utile alle fasce sociali

deboli

0,15 pt per ogni 15 gg 3,6

Attività lavorativa non pertinente e non utile al progetto di

servizio civile scelto

0,05 pt per ogni 15 gg 1,4

esperienze lavorative svolte nel settore del progetto di servizio civile scelto presso

enti pubblici in genere a titolo remunerativo

1 pt per ogni 15 gg 3

esperienze in altri settori in

collaborazione con enti pubblici a titolo

non retribuito

0,5 pt per ogni 15 gg 2

Master inerente il progetto (primo o secondo livello)

6

Corso di formazione professionale inerente le finalità progettuali

0,40 per ogni 100 ore fino a un massimo di 1000

4

Laurea magistrale Attinente

10

Laurea di 1° liv. Attinente

8

Laurea magistrale non attinente

9

Laurea di 1° liv. non attinente

7

Diploma attinente 6 Diploma non attinente 5 Totale massimo conseguibile 50 pt

Effettuata la valutazione titoli ed esperienze certificate dal curriculum si provvederà

alla convocazione per telegramma dei candidati, al fine di comunicare la data dei

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colloqui motivazionali.

COLLOQUIO Il colloquio motivazionale costituisce l’ultimo elemento per redigere la

“graduatoria” necessaria alla selezione per l’accesso al percorso, ma costituisce nel

punteggio referenziale la parte più consistente e preponderante.

Infatti è dal colloquio motivazionale che la persona coinvolta esprime le proprie

capacità e rivela (o meno) un atteggiamento più attivo e responsabile nella gestione

dei percorsi da intraprendere. Il colloquio mira a una conoscenza più approfondita

del candidato e delle sue motivazioni. La valutazione verrà effettuata, in conformità

a quanto suggerito dai criteri UNSC, su una scala da 0 a 60 e saranno considerati

idonei solo i candidati che al colloquio avranno totalizzato minimo 36/60.

Di seguito si indicano i punteggi attribuibili dalla Commissione in via

congiunta, sulla scorta degli elementi indicati nella descritta scheda di

valutazione, da redigere ad personam e debitamente sottoscritta dai

componenti di Commissione :

punteggio CAPACITA’ COMUNICATIVA 1 Difficoltà di espressione, chiuso, difeso, aggressivo

2 Disponibilità al dialogo, ma con difficoltà di espressione

3 Apertura al dialogo e sufficiente capacità di espressione

4 Buona disinvoltura

5 Espressione fluida e apertura al dialogo

punteggio ATTITUDINI RELAZIONALI

1 Mancanza di capacità collaborative, rigidità, nessuna esperienza di

gruppo, individualismo

2 Scarsa esperienza di lavoro di gruppo; poco collaborativo

3 Discreta disponibilità al lavoro di gruppo, atteggiamento abbastanza

flessibile

4 Buone disponibilità al lavoro di gruppo; discreta esperienza

5 Ottima disponibilità e buona esperienza di lavoro di gruppo

punteggio AFFIDABILITA’ 1 Incostanza, mancanza di capacità organizzative e nel darsi obiettivi

2 Poca autonomia nelle scelte, scarsa costanza e poca capacità

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organizzativa

3 Sufficientemente Autonomo e organizzativo

4 Buon livello di autonomia e organizzazione, costante e preciso

5 Ottimo livello di autonomia e flessibilità nelle decisioni

punteggio LEADERSHIP

1 Insicuro e dipendente, gregario e poco propositivo

2 Sicuro ma non in grado di mediare e gestire un gruppo

3 Discrete capacità organizzative, decisionali e di mediazione

4 Buone capacità organizzative, decisionali e di mediazione

5 Ottime capacità organizzative, decisionali e di mediazione, molto

propositivo

punteggio MOTIVAZIONE

1 Motivazioni indotte dall’esterno

2 Scarso interesse; partecipazione poco autonoma

3 Sufficientemente interessato e motivato

4 Aspettative discrete e autonomia nella partecipazione; buona

propensione all’impegno

5 Ottime aspettative; ottima propensione all’impegno

punteggio INTERESSI CULTURALI

1 Assenza di interessi

2 Interessi limitati e discontinui

3 Interessi limitati ma continuativi

4 Buone varietà di interessi, discreto livello di cultura generale

5 Ricchezza di interessi e continuità; buon livello di cultura generale

punteggio INTERESSI VERSO IL PROGETTO

1 Assenza di interessi

2 Interessi limitati e discontinui

3 Interessi limitati ma continuativi

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4 Buone varietà di interessi, discreto livello di conoscenza

5 Ricchezza di interessi e continuità; buon livello di conoscenza

punteggio INTERESSI VERSO I PRINCIPI CHE REGOLAMENTANO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

1 Assenza di interessi

2 Interessi limitati e discontinui

3 Interessi limitati ma continuativi

4 Buone varietà di interessi, discreto livello di conoscenza

5 Ricchezza di interessi e continuità; buon livello di conoscenza

punteggio INTERESSI VERSO I PRINCIPI DELLA LEGGE 64/2001

1 Assenza di interessi

2 Interessi limitati e discontinui

3 Interessi limitati ma continuativi

4 Buone varietà di interessi, discreto livello di conoscenza

5 Ricchezza di interessi e continuità; buon livello di conoscenza

punteggio DISPONIBILITA’ ORARIA E FLESSIBILITA’

1 Motivazioni indotte dall’esterno

2 partecipazione poco autonoma

3 Sufficientemente interessato e motivato a qualsiasi orario lavorativo

4 Aspettative discrete e autonomia nella partecipazione

5 ottima propensione

Altri elementi = 10 punti

Totale punteggio = max 60 punti Terminato la valutazione, i selettori sommeranno il punteggio totalizzato ai titoli con

il punteggio totalizzato al colloquio. Verranno redatte, dalla commissione di

selezione congiunta, schede di valutazione ad personam con esplicita

indicazione del punteggio conseguito dal candidato e con evidenziazione delle

relative motivazioni per ogni punto assegnato.

La graduatoria provvisoria degli idonei verrà affissa presso l’Albo Pretorio dell’ente

e sul sito internet istituzionale.

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16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Sposando in pieno i principi ed i valori su cui si fonda lo spirito del Servizio Civile

Nazionale ed al fine di consentire l’integrazione di giovani che siano in possesso

del diploma di Scuola Secondaria di primo grado o di giovani con disabilità,

l’ente stabilisce di riservare un posto:

− o a giovani con bassa scolarizzazione;

− o a giovani portatori di disabilità.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 17) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Nessuno

18) Eventuali tirocini riconosciuti : Nessuno

19) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Le professionalità e competenze che i volontari acquisiranno nell’ambito delle

attività previste dal progetto sono le seguenti:

• capacità relazionali e competenze di lavoro in gruppo;

• professionalità nel rapporto con il pubblico locale e straniero (front office);

• competenze nella gestione di servizi al pubblico in ambito culturale

ambientale (visite guidate, informazioni);

• responsabilizzazione nella gestione degli incarichi;

• competenze di ricerca e analisi strategica nell’ambito del settore turistico e

Culturale;

• competenze di indagine di mercato e customer satisfaction su target

specifici;

• competenze di progettazione di un piano di marketing turistico.

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L’Ente ha stipulato con un ente terzo, il Centro Studi Unione Europea, apposito

accordo per la certificazione ed il riconoscimento delle professionalità acquisite a

seguito della partecipazione al progetto e all’attività formativa svolta (con frequenza

minima dell’80% delle ore totali previste) dalle/i volontarie/i.

Formazione generale dei volontari 20) Sede di realizzazione:

Comune di Andria

Via Mozart 63

Andria (BAT)

21) Modalità di attuazione:

L’attività formativa generale verrà svolta da un formatore accreditato secondo

quanto contemplato nelle linee guida per la formazione generale dei volontari.

La formazione generale verrà erogata in maniera congiunta con i volontari di diversi

progetti e di diversi Enti che hanno le rispettive sedi in territori geograficamente

limitrofi. Il Comune co - realizzerà l’attività formativa con il comune di Margherita

di Savoia e il comune di Andria.

22) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia

Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista, cioè le lezioni

conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo.

23) Contenuti della formazione:

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MODULI FORMATIVI

1) L’IDENTITÀ DEL GRUPPO IN FORMAZIONE

2) DALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: EVOLUZIONE STORICA,

AFFINITÀ E DIFFERENZE TRA LE DUE REALTÀ

3) IL DOVERE DI DIFESA DELLA PATRIA

4) LA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA

5) LA PROTEZIONE CIVILE

6) LA SOLIDARIETÀ E LE FORME DI CITTADINANZA

7) SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO

8) LA NORMATIVA VIGENTE E LA CARTA DI IMPEGNO ETICO

9) DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO DEL SERVIZIO CIVILE

10) PRESENTAZIONE DELL’ENTE

11) IL LAVORO PER PROGETTI

24) Durata:

42 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 25) Sede di realizzazione:

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Comune di Andria

Via Mozart 63

Andria (BAT)

26) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

� Metodologie tradizionali (Lezione, lettura, discussione, Incident caso,

problem solving, Simulazione, role play, esercitazione, gioco, Gruppo esperienziale,

Gruppo di studio, progettazione, autocaso, Istruzione programmata)

� Metodologie riflessive (Processo di apprendimento, Scoperta del proprio

metodo di apprendimento, counselling, mentoring, tutoring, coaching, creatività)

� Metodologie finalizzate (Learning community, autonomy laboratory, Action

learning, Joint development activities, Apprendimento on the job)

� Metodologie outborder (Outdoor training, Stage d’azione sociale,

Benchmarking, Visite guidate)

� Metodologie metaformative (Strutturazione di risorse formative, Competence

leadership, Sistemi di competenza)

� Metodologie a mediazione tecnologica (Autoformazione, Cooperative

learning).

� Metodologia didattica principe dell’intervento sarà quella del problem finding-

solving, che permette ai VOLONTARI l’acquisizione delle precompetenze e skills

trasversali indispensabili per l’espletamento del ruolo professionale.

27) Contenuti della formazione:

La formazione specifica, suddivisa in 9 giornate, in 7 seminari durante i quali

verranno trattate le seguenti tematiche:

SEMINARIO 1

Marketing culturale: le leve del marketing mix applicate al “prodotto cultura”.

SEMINARIO 2

L’impostazione del piano di marketing e comunicazione culturale: la

pianificazione del giusto mix di forme, mezzi, e veicoli nella promozione culturale.

Studio di un caso;

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Attività di laboratorio

SEMINARIO 3

Studio dei distretti culturali : le iniziative culturali in relazione ai progetti di

sviluppo locale, dalla progettazione alla realizzazione del distretto culturale.

Studio di un caso

Attività di laboratorio

SEMINARIO 4 (della durata di due giornate)

Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico: conoscenza delle norme

e della dottrina (catalogazione, prevenzione, conservazione, restauro, recupero, uso

e riuso), didattica, promozione di eventi, servizi aggiuntivi etc. e comunicazione.

Studio di un caso

Attività di laboratorio

SEMINARIO 5

L’apprendimento nei musei, spunti dal manuale europeo: i musei come luoghi

particolarmente adatti a innescare processi di apprendimento nei giovani. Il

confronto con l'arte per capire e la società e la cultura contemporanea, promuovendo

in tal modo forme di cittadinanza attiva e di dialogo interculturale.

Studio di un caso

Attività di laboratorio

SEMINARIO 6 (della durata di due giornate)

Tipologie di organizzazione culturale: archivi; biblioteche; musei, pinacoteche e

gallerie d'arte; aree archeologiche; teatri e sale cinematografiche; festival; case

editrici e società informatiche che si occupano della tutela, della divulgazione e

della promozione dei beni storico-artistici; imprese di servizi culturali

(organizzazione di eventi espositivi; organizzazione di concerti, ecc.); associazioni

di categoria del settore culturale.

Studio di un caso

Attività di laboratorio

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SEMINARIO 7

Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro

Finalità di questo intervento è informare il volontario delle caratteristiche del posto

di lavoro e dei rischi ad esso connessi, così egli sia in grado di:

• rispettare costantemente le misure di prevenzione e sicurezza

nell’ente;

• applicarle successivamente in ogni altro luogo di lavoro.

28) Durata:

72 ore

Data Il Responsabile legale dell’ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente