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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: AMESCI Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: Giovani Idee Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E11: Educazione e promozione culturale Sportelli Informa Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto : Area d’intervento Il concetto di cittadinanza è intrinsecamente problematico e multi direzionale. Al suo interno possono essere incluse sia la conoscenza e la pratica dell’insieme di convenzioni, leggi, regole che caratterizzano una determinata comunità civile, sia il riconoscersi in qualche modo parte del sistema di cultura, valori, tradizioni prodotto storicamente dalla comunità stessa. Dal punto di vista pratico, la cittadinanza attiva si traduce nella partecipazione attiva dei cittadini alla vita delle propria comunità, e quindi alla democrazia in termini di attività e processo decisionale, sia attraverso attività di volontariato sia attraverso la partecipazione alle elezioni e la partecipazione politica. Viviamo in un momento storico in cui la politica ha perso i suoi valori, è diventata mero strumento di potere e di stagnazione sociale. Perciò i cittadini, in particolare i giovani, se ne sono disinteressati e allontanati (Si registra un forte calo di iscrizioni ai partiti e ai movimenti politici), non riconoscendola come capace di dare risposte concrete alle proprie domande e rispondere alle nuove esigenze che, in seguito alla crisi economica, si fanno sempre più forti tra i giovani. Da una ricerca svolta da CITTALIA-Fondazione ANCI Ricerche, emerge che tra le fasce di popolazione giovanile si avverte non solo la necessità di un maggior livello di interesse e investimento sui giovani, ma anche l’esigenza primaria che le opportunità a loro rivolte non I NZ00368 NAZIONALE

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN … · sviluppo dei Piani Territoriali di Politiche Giovanili (P. T.G.), redatti dai Comuni associati in ... Secondo “la valutazione

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE

Ente proponente il progetto:

AMESCI

Codice di accreditamento:

Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

Titolo del progetto:

Giovani Idee

Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

E11: Educazione e promozione culturale – Sportelli Informa

Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Area d’intervento Il concetto di cittadinanza è intrinsecamente problematico e multi direzionale. Al suo interno possono essere incluse sia la conoscenza e la pratica dell’insieme di convenzioni, leggi, regole che caratterizzano una determinata comunità civile, sia il riconoscersi in qualche modo parte del sistema di cultura, valori, tradizioni prodotto storicamente dalla comunità stessa. Dal punto di vista pratico, la cittadinanza attiva si traduce nella partecipazione attiva dei cittadini alla vita delle propria comunità, e quindi alla democrazia in termini di attività e processo decisionale, sia attraverso attività di volontariato sia attraverso la partecipazione alle elezioni e la partecipazione politica.

Viviamo in un momento storico in cui la politica ha perso i suoi valori, è diventata mero strumento di potere e di stagnazione sociale. Perciò i cittadini, in particolare i giovani, se ne sono disinteressati e allontanati (Si registra un forte calo di iscrizioni ai partiti e ai movimenti politici), non riconoscendola come capace di dare risposte concrete alle proprie domande e rispondere alle nuove esigenze che, in seguito alla crisi economica, si fanno sempre più forti tra i giovani.

Da una ricerca svolta da CITTALIA-Fondazione ANCI Ricerche, emerge che tra le fasce di popolazione giovanile si avverte non solo la necessità di un maggior livello di interesse e investimento sui giovani, ma anche l’esigenza primaria che le opportunità a loro rivolte non

I

NZ00368

NAZIONALE

vengano calate dall’alto, ma definite con la piena partecipazione dei giovani ai processi decisionali e ai progetti locali. Dalla stessa ricerca è emerso che la maggioranza dei giovani italiani (86%) pensa che sia un dovere impegnarsi partecipazione attiva alla vita della propria comunità e molti sono coloro i quali sarebbero disponibili ad attivarsi concretamente (66%) ma il 55% considerano, in parte, complicato l’accesso alla vita politica locale. Ci si trova quindi di fronte ad una petitio principii che trova l’86% dei giovani schierati sul dovere di fare qualcosa per il proprio comune, al 55% dei ragazzi che può realmente fare qualcosa, con una perdita secca di oltre 30 punti.

Questa diffidenza nei confronti delle istituzioni e nelle possibilità di partecipazione determina un allontanamento dalla partecipazione alla vita sociale e politica del paese e delle comunità locali, da quelli, quindi, che dovrebbero essere i propri spazi di vita in quanto cittadini attivi capaci di rispettare le regole e di determinarle in base alle proprie esigenze.

Eppure, partecipare significa prendere parte, ovvero acquisire la possibilità/capacità di agire o incidere sulle decisioni che riguardano la propria vita in termini individuali e comunitari. La partecipazione è quindi un processo di azioni che coinvolgono i soggetti (all’interno di comunità e organizzazioni) al fine di aumentarne la padronanza, il senso di protagonismo e la responsabilità. Affinché i giovani si impegnino nella partecipazione attiva alla vita della comunità europea, si rende necessario incentivare l’empowerment giovanile lavorando su tre fronti principali:

favorire la partecipazione personale (empowerment individuale);

favorire la capacità di agire in gruppo (empowerment organizzativo);

favorire processi di trasformazione e di cambiamento collettivi (empowerment sociale)

Per tale fine è necessario che i protagonisti siano messi nelle condizioni di utilizzare al meglio le proprie risorse personali e siano messi a conoscenza delle risorse esterne. Questo significa sviluppare azioni per offrire informazioni ed educare in maniera diversificata ed obiettiva i cittadini. Bisogna sviluppare anche la capacità dei gruppi locali e della società civile organizzata di collegarsi sia con i cittadini sia con le istituzioni. Questa costruzione di capacità sarebbe un pilastro importante nello stimolo alla presa di consapevolezza dei cittadini, come approccio diretto dell’iniziativa dei cittadini e promuoverebbe un maggior impegno nel progetto europeo.

Analisi del contesto territoriale Il progetto sarà realizzato da Amesci, associazione nazionale di promozione sociale, nata con lo scopo di favorire e sostenere lo sviluppo di capitale umano attraverso l’empowerment delle giovani generazioni, che rappresentano il fulcro principale di grandi processi di cambiamento. Per rispondere a questa sfida l’associazione realizza in tutta Italia attività formative, progettuali e di networking che aiutino i giovani a sviluppare conoscenze, capacità e meta-competenze, promuovendo una generazione di cittadini che sappiano coniugare, nel loro agire, professionalità e responsabilità sociale. La sede principale dell’associazione si trova in Campania, a Napoli, capoluogo della provincia in cui i progetto avrà luogo. Di seguito descriviamo il contesto provinciale napoletano e le ragioni per cui si è deciso di agire su tale territorio. La regione Campania con la sua estensione pari a circa 1,4 milioni di ettari, ed una popolazione, al primo gennaio 2014, di 5.869.965 residenti, risulta la regione con più alta densità abitativa in Italia (429 ab/kmq). Passata dai 5.700.000 abitanti del 2001 agli oltre 5.860.000 del 2014, l’incremento pressoché continuo della popolazione è sostanzialmente attribuibile a tassi di natalità molto elevati e strettamente correlati al profilo per età dei residenti. Seconda solo al Piemonte, infatti, la Campania è anche tra le regioni con più alta percentuale di giovani in Italia. La maggior parte dei giovani della regione risiedono in provincia di Napoli. Gli squilibri della distribuzione degli abitanti sul territorio, infatti, sono altissimi: le province di

Avellino e Benevento hanno approssimativamente 153 e 136 ab/kmq; quella di Caserta ne ha più del doppio (348 ab/kmq) e addirittura quella di Napoli ne ha 2.653 ab/kmq, aggiudicandosi il titolo di provincia più densamente popolata d'Italia.

Popolazione Superficie Densità Numero

residenti km² abitanti/km² Comuni

Napoli 3.127.390 1.178,93 2.653 92

Salerno 1.105.485 4.954,16 223 158

Caserta 923.113 2.651,35 348 104

Avellino 430.214 2.806,07 153 118

Benevento 283.763 2.080,44 136 78

Totale 5.869.965 13.670,95 429 550

Tabella n. 1 – Popolazione residente in Campania per Provincia. Fonte ISTAT 2014 Tradotto in termini di popolazione, significa che nella Provincia di Napoli conta 3.127.390 persone,residenti in 92 comuni. La provincia di Napoli detiene inoltre il primato di provincia più giovane d’Italia. Infatti circa il 20% degli abitanti, ovvero 592.262 persone sono giovani, di età compresa tra i 15 e i 29 anni (ISTAT 2013).

Età Maschi Femmine Totale

%

15-19 96.662 92.924 189.586 6,20%

20-24 104.220 101.614 205.834 6,70%

25-29 98.913 97.929 196.842 6,40%

TOTALE 299.795 292.467 592.262 19,30%

Tabella n. 2 - distribuzione per età popolazione Provincia di Napoli 15-29. Fonte ISTAT 2013

La presenza di una così elevata popolazione giovanile, legata alle condizioni socioeconomiche che caratterizzano la provincia ( tasso di disoccupazione del 36,6%, tra i più alti in Italia e ammortizzatori sociali quasi inesistenti), determina un alto indice di disagio giovanile, cui si accosta una debolezza cronica rispetto alle politiche in favore dei giovani. La situazione dei giovani campani, tra i 15 e i 29 anni, è caratterizzata da alcune criticità che riguardano il sistema formativo e dell’istruzione, il mercato del lavoro e l’innovazione. Il tasso di disoccupazione giovanile campano raggiunge il 38,8% della popolazione e per la componente femminile il 43%. Oltre il 50% dei giovani, inoltre, rimane disoccupato per un periodo superiore ai 12 mesi e circa il 25% è coinvolto in forme di lavoro irregolare. La provincia di Napoli rispecchia, in linea di massima, la struttura evidenziata a livello regionale. Al fine di promuovere interventi orientati al miglioramento complessivo dell’ambiente giovanile, la Regione Campania - sulla scorta delle leggi regionali relative all’Istituzione del “Servizio per le Politiche Giovanili e del Forum Regionale della Gioventù” e alla “Promozione ed incentivazione dei Servizi Informagiovani ed Istituzione della rete territoriale delle strutture” (cfr. LL.RR. 14/1989 e 14/2000) - ha sottoscritto nel 2011 l’Accordo di Programma Quadro sulle Politiche Giovanili con il Ministero della Gioventù. L’accordo ha consentito lo

sviluppo dei Piani Territoriali di Politiche Giovanili (P. T.G.), redatti dai Comuni associati in distretti scolastici, contenenti interventi di politica giovanile in materia di offerta formativa, partecipazione e protagonismo giovanile, progettazione di rete tra comuni, scuole, associazioni giovanili ed altri soggetti interessati, al fine di: - Rafforzare la crescita di sensibilità, d'attenzione e visibilità verso le politiche giovanili; - Massimizzare le risorse disponibili (economie di scala); - Evitare interventi a “macchia di leopardo”; - Favorire una progettazione organica; - Stimolare gli Amministratori ad attivare progetti coordinati di politiche giovanili; - Produrre concreti effetti per lo sviluppo della cittadinanza attiva. Nella provincia di Napoli, ad oggi sono stati presentati 25 P.T.G. la cui presenza fornisce strumenti per la partecipazione istituzionale dei giovani alla vita locale e regionale grazie alle proprie attività consultive, di coordinamento e di collaborazione tra i diversi attori sociali (ad es.: associazioni giovanili, associazioni no profit, gruppi informali) nonché di cogestione con le Amministrazioni pubbliche a livello regionale, I Piani hanno individuato due principali interlocutori nei processi di partecipazione giovanile: le agenzie di coordinamento territoriale provinciale e i Forum dei Giovani. Analisi del bisogno offerta L’esperienza dei P.T.G. ha svolto un ruolo propulsivo in termini di mobilitazione territoriale ed ha consentito, al contempo, di istituzionalizzare le politiche giovanili e di riprogrammare gli interventi destinati ai giovani in un’ottica di sistema e non più di “progettualità estemporanea”. La presenza dei piani territoriali ha consentito un incremento della presenza dei Forum Giovanili e degli Informagiovani(IG) nei vari distretti. Secondo “la valutazione di Piani territoriali di politiche giovanili” condotta dall’Osservatorio Politiche Giovanili del 2012 (ultimo report disponibile), promosso dall’Università Federico II di Napoli in cooperazione con la Regione Campania, infatti, la presenza dei P.T.G. ha portato ad un incremento del 30% dei forum giovanili presenti nella provincia di Napoli. Il ruolo dei Forum è stato riconosciuto come fondamentale per garantire la partecipazione attiva dei giovani alla vita della propria comunità, così come richiamato nella “Carta per la partecipazione dei giovani alla vita regionale e locale” e garantire processi di empowerment dei giovani a livello individuale, organizzativo e sociale. Al momento i Forum presenti nella Provincia di Napoli sono 42, di cui 31 operanti. La presenza dei forum garantisce la partecipazione a livello locale e provinciale di circa il 10% dei giovani residenti nella provincia, equivalente a n. 59.262 giovani. Un ruolo importante nella processo di partecipazione dei giovani è svolto dagli Informagiovani (IG). In totale i distretti indicano la presenza di 75 IG di cui 65 attivi. Gli Informagiovani rappresentano servizi informativi a disposizione di tutti i giovani, senza discriminazioni né barriere (fisiche, culturali, psicologiche o d'altro tipo). Inoltre, compito delle strutture Informagiovani, è favorire il più ampio coinvolgimento delle organizzazioni giovanili e degli operatori del settore presenti sul territorio di riferimento. Sebbene non tutti gli Informagiovani abbiano fornito informazioni riguardo le attività svolte, in generale, dalla valutazione condotta dall’Osservatorio delle Politiche Giovanili di cui sopra, le azioni svolte dagli Informagiovani attengono principalmente l’ambito dell’Informazione. Inoltre il distretto 38 afferma che vi sono incontri periodici con le istituzioni scolastiche per la realizzazione di attività informative, mentre il distretto 34 dichiara che vi sono collaborazioni con le associazioni di volontariato, con i gruppi informali di giovani e con le scuole. Nello specifico le attività degli Informagiovani raggiungono circa 200.000 giovani residenti nella Provincia di Napoli. Un’importante ruolo nel processo di empowerment giovanile, sia dal punto di vista della partecipazione sia dell’informazione, è svolto, infine, dal mondo dell’associazionismo. Non si hanno numeri precisi riguardo le azioni svolte dalle Associazioni, in quanto questi non sono stati censiti e piuttosto trascurati nei rapporti dei vari distretti dei P.G.T. Menzioniamo tuttavia la presenza, sul territorio della Provincia di Napoli, delle seguenti Associazioni giovanili: - Ass. ASMEZ – Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno

- Associazione Mille Soli onlus - Arci Nuova Associazione Campania - Studenti Napoletani contro la Camorra - Ass. Cantiere Giovani - Comitato AIG Campania - Progetto ALFA Onlus - Confederazione degli Studenti - Legambiente Napoli All’elenco si aggiunge l’associazione AMESCI, intestataria del presente progetto. L’associazione sviluppa dal 2010 la Campagna Cittadini 2.0 con la quale si propone di promuovere la partecipazione giovanile e la cittadinanza attiva, inquadrandole in una nuova modalità relazionale, adeguata ai nuovi linguaggi e alle nuove forme di socialità e di espressione, che vede i giovani motore ed orizzonte del cambiamento. La Campagna aperta a cittadini, organizzazioni, istituzioni ed imprese punta alla promozione di nuove forme di cittadinanza giovanile che siano in grado di sviluppare attività e servizi realizzati dai giovani per i giovani, in stretta collaborazione con gli enti locali, le università, le organizzazioni del terzo settore e le imprese. In tal senso la campagna promuove, incoraggia e sostiene la nascita di nuovi Forum dei Giovani in ogni territorio, assistendo sia i giovani sia le amministrazioni locali nella definizione dei regolamenti e nella programmazione delle attività sul territorio. Vengono pertanto realizzati i workshop, in cui vengono coinvolti gli studenti delle scuole secondarie superiori e le associazioni giovanili presenti sul territorio. Inoltre è prevista la creazione di network locali e territoriali in grado di mettere in rete le buone pratiche realizzate e partecipate dai giovani, sia in termini di progetti che di politiche. Nel 2013 la campagna ha coinvolto n. 30 comuni e circa n. 3.000 giovani, che hanno partecipato a workshop e attività di sensibilizzazione sulle politiche giovani e di informazione sulle opportunità nazionali ed europee per i giovani. Inoltre circa n. 30.000 giovani sono stati raggiunti dalle attività di informazione svolte da AMESCI Domanda La presenza dei Forum, degli Albi Regionali delle Associazioni giovanili, nonché dei Centri Informagiovani Comunali, ha contribuito in maniera significativa alla partecipazione attiva dei cittadini under ’35, residenti nella provincia di Napoli, alla vita politica della propria comunità. Tuttavia dall’analisi della domanda e del’offerta emerge che il sistema di informazione e partecipazione è insufficiente a coprire il fabbisogno giovanile. Su n. 592.262 giovani residenti nella Provincia di Napoli, solo 230.000 giovani (200.000 raggiunti dalle attività degli IG e 30.000 e raggiunti dalle attività di AMESCI) Sono raggiunti dalle attività di informazione sviluppate sul territorio. Inoltre a questi dati bisogna aggiungere i 59.262 giovani che partecipano attivamente alle attività organizzate dai vari Forum giovani locali e i 3. 500 coinvolti nei workshop organizzati da Amesci in diversi comuni della provincia, per un totale di 62.726 giovani coinvolti attivamente. Sommando i vari dati risulta che 299.536 giovani, più del 50%, restano esclusi dalle attività di informazione e partecipazione giovanile. Il grafico seguente mostra le percentuali di partecipazione.

Grafico 1 – Dati partecipazione giovani 15-29 residenti nella Provincia di Napoli.

Bisogno Dall’analisi condotta emerge la necessità di assicurare una maggiore attività informativa e una comunicazione attiva nei confronti dei giovani, formulata nel loro linguaggio per far sì che questi ultimi comprendano il funzionamento dei servizi e delle politiche che li riguardano è ritenuto un passo importante per coinvolgerli, promuovendo la loro autonomia. Inoltre sviluppare un’azione di sensibilizzazione sul territorio, offrendo occasioni di incontro per discutere di tematiche legate non solo all’ambito giovanile, ma anche al contesto in cui vivono, può generare maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dal territorio.

INDICATORI DI CONTESTO

INDICATORE VALORE SPECIFICA FONTE

Numero giovani 15-29 anni presenti nella Provincia di Napoli

592.262 ISTAT 2013

Numero di Forum Giovani presenti nella provincia di Napoli

42 Osservatorio Politiche Giovanili Napoli

Numero Forum operativi 31 c.s.

Numero Informagiovani attivi nella provincia di Napoli

75 c.s.

Numero Informagiovani attivi

65 c.s.

Numero comuni coinvolti in attività organizzate da AMESCI

30 AMESCI

Numero giovani 15 – 29 coinvolti in workshop e attività di sensibilizzazione

62.726 - 59.226 attività svolte dai Forum nella Provincia di Napoli - 3.500 workshop realizzati da AMESCI

AMESCI - Osservatorio Politiche Giovanili Napoli

giovani raggiunti dalle attività di informazione

39%

giovani coinvolti in attività di

partecipazione attiva 11%

giovani esclusi dalle attività di

informazione e partecipazione

50%

Partecipazione giovanile

Giovani raggiunti da attività di informazione sulle politiche giovanili

230.000 - 200.000 raggiunti dalle attività di sensibilizzazione e informazione degli IG - 30.000 raggiunti dalle attività di sensibilizzazione sviluppate da AMESCI

c.s.

Target di riferimento e beneficiari Sono destinatari diretti del progetto: 592.262 giovani residenti nella provincia di Napoli i quali saranno raggiunti dalle attività di informazione e sensibilizzazione Sono inoltre destinatari del progetto i Forum giovani locali il cui numero sarà incrementato, o nel caso di forum inattivi, le attività progettuali mireranno ad incrementarne l’operatività e la capacità di intervento sul territorio. Inoltre, beneficeranno del progetto gli enti locali, le scuole e le istituzioni a livello locale e provinciale, i forum per i giovani e gli Informagiovani.

Obiettivi del progetto:

Obiettivo generale Il progetto mira a incrementare la partecipazione giovanile alla vita della propria comunità di appartenenza e incrementare la cittadinanza attiva,sviluppando attività di sensibilizzazione promozione delle politiche giovanili nella Provincia di Napoli. Inoltre, il progetto intende incrementare la conoscenza dei giovani circa il funzionamento dei servizi e delle politiche che li riguardano in quanto si considera un passo importante per coinvolgerli, promuovendo la loro autonomia. Risultati attesi:

I giovani della Provincia di Napoli maggiormente informati circa le politiche attive per i giovani a livello nazionale ed europeo e delle opportunità offerte;

I giovani informati sui meccanismi di funzionamento dei servizi e delle politiche attive e daranno in grado di partecipare attivamente alla vita politica e sociale locale;

Incrementare il numero di Forum presenti dul territorio della Provincia di Napoli e il numero di Forum realmente operativi.

Al fine di massimizzare il raggiungimento dei risultati previsti, le azioni progettuali saranno mirate a coinvolgere la popolazione giovanile tutta, soprattutto a quei comuni in cui le politiche attive per i giovani sono meno sviluppate e non sono servite da Forum per i giovani o perché inesistenti o perché non attivi. Obiettivo Specifico1

Incrementare la diffusione e promozione delle politiche giovanili attraverso una comunicazione attiva formulata secondo un linguaggio giovanile. Si intende realizzare un tipo di comunicazione facilmente usufruibile, realizzato con strumenti vicini ai giovani, come social network e campagne di comunicazione che integrino il lavoro già svolto a livello istituzionale dei FORUM e degli Informagiovani a livello provinciale e che consenta di dare risposta in maniera immediata alle domande maggiormente poste dai giovani. Attraverso:

- Video promozionali - Campagna di comunicazione - Indagine sulle domande più frequenti poste dai giovani

Indicatori:

INDICATORE SITUAZIONE INIZIALE

SITUAZIONE FINALE

Giovani 15-29 coinvolti in attività di sensibilizzazione sulle politiche giovanili

230.000 + 50%

Obiettivo Specifico 2 Sviluppare azioni di sensibilizzazione sul territorio per incrementare la consapevolezza delle opportunità offerte dal territorio attraverso azioni di promozione e partecipazione Con tale obiettivo ci si propone di incrementare la partecipazione giovanile, offrendo, soprattutto ai quei giovani che vivono in territori della Provincia dove le politiche giovanili sono meno attive e sviluppate, occasioni di incontro per discutere di tematiche legate ad ambiti di loro interesse ( programmi europei e nazionali dedicati a giovani), al contesto in cui vivono e agli strumenti di partecipazione attiva che è possibile avviare. Gli incontri permetteranno di sviluppare maggiore consapevolezza sulle opportunità di partecipazione e sugli strumenti a loro disposizione per divenire cittadini attivi fautori del cambiamento sociale del luogo in cui vivono. A questo scopo saranno organizzati anche incontri/dibattito di confronto sulle politiche attive rivolte ai giovani, miranti ad informare i partecipanti sul funzionamento e la creazione di nuovi forum giovani o migliorare l’operato di quelli già esistenti. Attraverso:

- Incontri informativi sulle politiche nazionali ed europee - Incontri dibattiti sul ruolo dei forum giovani

Indicatori:

INDICATORE SITUAZIONE INIZIALE

SITUAZIONE FINALE

Numero giovani 15 – 29 coinvolti in workshop e attività di sensibilizzazione

62.726 + 25%

Numero di Forum Giovani presenti nella provincia di Napoli

42 10%

Numero Forum operativi 31 20%

Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Obiettivo Specifico1: Incrementare la diffusione e promozione delle politiche giovanili attraverso una comunicazione attiva formulata secondo un linguaggio giovanile. Azione A: Promozione attraverso i canali di informazione “privilegiati” dei giovani Attività A1: Creare un documento con le risposte alle domande più frequenti

- Contattare via mail i 75 Informagiovani della Provincia di Napoli e chiedere una lista delle domande più frequenti

- Registrare le domande - Stilare una classifica individuando le prime 10 più frequenti - Trovare le risposte corrette alle singole domande - Ufficializzare un documento da divulgare nel WEB - Caricare il documento nel sito di Amesci - Creare link specifici e download nei forum dei giovani, negli Informagiovani e sul

sito di Amesci

Attività A2: Creazione di un video promozionale

- Contattare un operatore responsabile delle riprese - Organizzazione di una riunione operativa per capire il tipo di prodotto finale che si

vuole creare - Definizione delle priorità che devono emergere - Programmare delle interviste ai giovani e ai responsabili della rete - Registrare immagini in contesti dove emerge la condizione giovanile (Università,

scuole, piazze, ecc..) - Montare un video che faccia emergere tale condizione e la risposta del territorio al

bisogno - Approvare ufficialmente il video prodotto da divulgare nel WEB - Caricare il video nel sito Amesci - Creare link specifici e download nei forum dei giovani, Informagiovani e sul sito di

Amesci

Attività A3: Campagna informativa attiva

- Pianificazione della campagna di diffusione - Analisi dei social network appropriati alla diffusione - Caricamento del video - Diffusione del video e delle risposte alle domande più frequenti tramite social

network - Creazione di un forum di discussione on line

Animazione del forum e degli spazi dedicati alla diffusione delle informazioni

Obiettivo Specifico 2: Sviluppare azioni di sensibilizzazione sul territorio per incrementare la consapevolezza delle opportunità offerte dal territorio attraverso azioni di promozione e partecipazione AZIONE B: Partecipazione attiva Attività B1: Organizzazione incontro specifico sulle politiche giovanili nazionali ed europee

- Predisporre una riunione operativa per decidere ruoli e responsabilità organizzative per ogni singolo evento

- Contattare esperti delle politiche giovanili nazionali e europee - Contattare i comuni in cui non sono attivi forum giovani o Informagiovani - Registrare l’adesione dei comuni - Predisposizione moduli di partecipazione - Preparare e mandare partecipazioni per gli incontri - Registrare le conferme - Pubblicizzare gli eventi sui media locali - Realizzazione degli incontri Redazione di un documento ufficiale sull’andamento

degli incontri - Predisposizione report fotografico finale

Attività B2: organizzazione incontri e dibattiti sul ruolo dei forum giovani

- Predisposizione riunione organizzativa - Contattare facilitatori esperti nelle politiche attive per i giovani - Contattare i comuni in cu i forum non sono operanti o inesistenti - Registrare l’adesione dei comuni - Predisposizione moduli di partecipazione - Definizione degli interventi - Organizzazione logistica - Promuovere gli incontri sui media locali - Predisposizione Report fotografico finale

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Obiettivo Specifico1: Incrementare la diffusione e promozione delle politiche giovanili attraverso una comunicazione attiva formulata secondo un linguaggio giovanile. Azione A: Promozione attraverso i canali di informazione “privilegiati” dei giovani Attività A1: Creare un documento con le risposte alle domande più frequenti

- Supportale l’operatore nel contattare via mail i 75 Informagiovani della Provincia di Napoli e chiedere una lista delle domande più frequenti

- Supportale l’operatore nella registrazione le domande

- Stilare una classifica individuando le prime 10 più frequenti - Supportare l’esperto nella divulgazione del documento via WEB - Supportare il caricamento del documento sul sito di Amesci

Attività A2: Creazione di un video promozionale

- Partecipare all’organizzazione di una riunione operativa per capire il tipo di prodotto finale che si vuole creare

- Collaborazione alla definizione delle priorità che devono emergere - Supportare il comunicatore nella programmazione delle interviste ai giovani e ai

responsabili della rete - Supportare il caricamento video nel sito Amesci

Attività A3: Campagna informativa attiva

- Collaborare alla pianificazione della campagna di diffusione - Supportare il comunicatore nell’analisi dei social network appropriati alla diffusione - Supportare il caricamento del video - Collaborazione Diffusione del video e delle risposte alle domande più frequenti

tramite social network - Supportare la creazione di un forum di discussione on line - Animare il forum e gli spazi dedicati alla diffusione delle informazioni

Obiettivo Specifico 2: Sviluppare azioni di sensibilizzazione sul territorio per incrementare la consapevolezza delle opportunità offerte dal territorio attraverso azioni di promozione e partecipazione AZIONE B: Partecipazione attiva Attività B1: Organizzazione incontro specifico sulle politiche giovanili nazionali ed europee

- Partecipare ad una riunione operativa per decidere ruoli e responsabilità organizzative per ogni singolo evento

- Supportare il coordinatore nel contattare i comuni in cui non sono attivi forum giovani o Informagiovani

- Registrare l’adesione dei comuni - Collaborare alla predisposizione moduli di partecipazione - Collaborare alla Preparazione e mandare partecipazioni per gli incontri - Registrare le conferme - Supportare l’operatore nella realizzazione degli incontri Redazione di un documento

ufficiale sull’andamento degli incontri - Redigere il report fotografico finale

Attività B2: organizzazione incontri e dibattiti sul ruolo dei forum giovani

- Partecipare ad una riunione organizzativa - Collaborare con il coordinatore per contattare i comuni in cu i forum non sono

operanti o inesistenti - Registrare l’adesione dei comuni - Collaborare alla predisposizione moduli di partecipazione - Supportare l’operatore nell’organizzazione logistica - Redigere il Report fotografico finale

Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

Numero posti con vitto e alloggio:

8

0

Numero posti senza vitto e alloggio:

Numero posti con solo vitto:

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6)

8

0

30

5

Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato al 31 luglio 2009 e approvato dall’UNSC con det. n° 91 in data I Febbraio 2010 cui per ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito www.amesci.org CONVOCAZIONE La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto; procedure selettive, etc.); Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio telefonico e telematico. SELEZIONE Controllo e verifica formale dei documenti; Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale:

- le esperienze di volontariato; - le esperienze di crescita formative - le capacità relazionali; - l’interesse del candidato.

Valutazione dei titoli massimo 50 punti Precedenti esperienze

MAX 30 PUNTI

Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze

MAX 20 PUNTI

Precedenti esperienze massimo 30 punti Periodo massimo valutabile per singola esperienza: 12 mesi.

Precedenti esperienze c/o enti che realizzano il progetto Coefficiente 1,00 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)

MAX 12 PUNTI

Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello che realizza il progetto Coefficiente 0,75 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg)

MAX 9 PUNTI

Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto Coefficiente 0,50 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)

MAX 6 PUNTI

Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che realizza il progetto Coefficiente 0,25 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)

MAX 3 PUNTI

Titolo di studio massimo 8 punti (si valuta solo il titolo più elevato)

Laurea (vecchio ordinamento oppure 3+2) 8 PUNTI

Laurea triennale 7 PUNTI

Diploma scuola superiore 6 PUNTI

Frequenza scuola media Superiore FINO A 4 PUNTI

(1 PUNTO PER OGNI ANNO CONCLUSO)

Titoli professionali massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti di formazione professionale accreditati presso le Regioni

Titolo completo 4 PUNTI

Non terminato 2 PUNTI

Esperienze aggiuntive a quelle valutate massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) (per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, etc.)

Di durata superiore a 12 mesi 4 PUNTI

Di durata inferiore a 12 mesi 2 PUNTI

Altre conoscenze massimo 4 punti (si valuta 1 punto per ogni titolo, sino ad un massimo di 4) - per esempio: specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc…).

Attestati o autocertificati 1 PUNTO

I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web dell’ente, un colloquio approfondito su: servizio civile, progetto e curriculum personale (con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel settore specifico del progetto e non), al fine di avere un quadro completo e complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle sua attitudini, oltre ad una breve autopresentazione da parte del candidato.

COLLOQUIO MAX 60 PUNTI

Il colloquio consiste in una serie di 10 domande, ognuna con punteggio da 0 a 60, riportate sul sito www.amesci.org

La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il punteggio finale del colloquio.

L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta con un minimo di 36 PUNTI al colloquio

La fase di selezione è costantemente verificata da un Garante nominato dal responsabile del Servizio Civile Nazionale;

REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E’ titolo di maggior gradimento:

- diploma di scuola media superiore; - pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; - pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; - buona conoscenza di una lingua straniera; - spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo - capacità relazionali e dialogiche - studi universitari attinenti.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NO

Eventuali tirocini riconosciuti :

NO

Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale:

competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto,

acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al

personale professionale): elaborazione di materiale grafico promozionale,

accoglienza, assistenza e orientamento ai giovani e utenti, capacità di ascolto,

capacità di lavorare in gruppo, organizzazione di campagne promozionali,

nozioni di informatica;

competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e

organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità

decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving);

competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione

che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni

sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro

all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una

buona dose di creatività;

competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.

Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale delle piccole e medie imprese, nell’ambito di uno specifico accordo, relativo al presente progetto (in allegato)

Formazione generale dei volontari

Sede di realizzazione:

Sede di realizzazione del progetto

Modalità di attuazione:

In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci. Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”.

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Nello specifico si utilizzerà:

formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 13 ore complessive;

formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 18 ore complessive;

e-learning per 14 ore complessive.

Contenuti della formazione:

La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli:

A come Amesci: La presentazione dell’associazione Valori e identità del SCN Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di

coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile. Approfondimento su Don Lorenzo Milani.

Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica.

La difesa civile non armata e non violenta: Il concetto di difesa civile non armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia.

Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con l’ente.

Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma anche per quanto riguarda l'Unione Europea. Per Amesci, il Servizio Civile è anche educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità.

Servizio civile, associazionismo e volontariato:Tre parole chiave dell’impegno dei ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà illustrate.

Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma anche ad ogni cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di emergenza. Le leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la protezione civile ed il volontariato.

L’organizzazione del servizio civile e le sue figure Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4

febbraio 2009 e successive modifiche) La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per

progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di Servizio civile per giungere all’identificazione e al trasferimento del concetto di meta competenze

Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.

Durata:

45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto)

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

Sede di realizzazione:

Sede di realizzazione del progetto

Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da Amesci

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”. Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità “mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale impostazione costruttivista. Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari, rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo. Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello relazionale. A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto

interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento. L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo. La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20 in presenza e 55 in e-learning. Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.. Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP, CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione. La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato). Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera). Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online. Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità. Per Amesci, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”. Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma. Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari.

Contenuti della formazione:

Argomenti della formazione specifica: In aula: I APPROFONDIMENTO:

I Modulo: Gli strumenti di partecipazione giovanile; Il concetto di cittadinanza: dal locale all’internazionale; Durata: 6 ore;

II Modulo: Le politiche giovanili in Italia e i programmi nazionali ed europei; Durata: 6 ore;

II APPROFONDIMENTO:

III Modulo: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 4 ore;.

Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro

Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza

Organigramma della sicurezza

Misure di prevenzione adottate

IV Modulo: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 4 ore;

Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro

Rischi meccanici ed elettrici generali

Rischio biologico, chimico e fisico

Rischio videoterminale

Movimentazione manuale dei carichi

Altri Rischi

Dispositivi di Protezione Individuale

Stress lavoro correlato

Segnaletica di emergenza

Incidenti ed infortuni mancati

Corso e-learning:

Gestire uno sportello informativo: il back-office e il front-office

Relazioni con l’utente

L’orientamento

Comunicazione interpersonale

Ascolto attivo

Feed back

Empatia

Stili di comunicazione

Tecniche dell’assertività

Regole di comportamento

Comunicazione on-line e diretta

Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di meta-competenze quali:

capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione

L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet.

Durata:

75 ore

Napoli, 29/07/2014 Il Responsabile legale dell’ente Enrico Maria Borrelli