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Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA GESTIONE DELLE EMEGENZE DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 0 Scheda Pagina 1. FINALITÀ 1 2. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE 2 3. PERCORSI DI ESODO 3 4. DESCRIZIONE DELL’OSPEDALE 4 5. CENTRO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE 5 6. GRUPPO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE E PERSONALE OPERANTE NEL C.G.E. 6 7. ACCESSI AL PLESSO OSPEDALIERO DEI VIGILI DEL FUOCO 7 Planimetria viabilità di emergenza 8 8. ALLOCAZIONE DELLE UNITA’ OPERATIVE DI PLESSO 9 9. RISCHIO SPECIFICO E MEZZI DI ESTINZIONE 11 10. COMUNICAZIONE INTERNA 12 11. COMUNICAZIONE ESTERNA 13 12. IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI 14 13. IMPIANTI DI RILEVAZIONE INCENDI 15 14. INTERCETTAZIONE IMPIANTI E ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA 16 15. RACCOLTA CHIAVI DI PLESSO 17 16. INCENDIO (principi generali di intervento) 18 17. GRAVITA’ DELL’INCENDIO 19 18. FIGURE COINVOLTE NEL CONTROLLO E NELLA GESTIONE DELL’EMERGENZA 20 19. UNITA’ DI CRISI 21 20. GRUPPO OPERATIVO 22 21. ADDETTO ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA 23 22. ADDETTI AL G.G.E. E ALLA SQUADRA ANTINCENDIO 24 23. ADDETTI ALL’EVACUAZIONE 25 24. ADDETTI ALLA MANUTENZIONE 26 25. PERSONALE DI PRESIDIO OSPEDALIERO 27 26. SCHEDE OPERATIVE INCENDIO (Procedure - Testi comunicazioni) 28 (29-32) 27. SCHEDE OPERATIVE BLACK OUT ELETTRICO (Procedure - Testi comunicazioni) 33 (33-35) 28. SCHEDE OPERATIVE BLOCCO ASCENSORI (Procedure - Testi comunicazioni) 36 (36-38) 29. SCHEDE OPERATIVE FUGA GAS METANO (Procedure) 39 (39) 30. SCHEDE OPERATIVE SQULIBRATO (Procedure - Testi comunicazioni) 40 (40-41) 31. SCHEDE OPERATIVE ATTENTATO O BOMBA (Procedure - Testi comunicazioni) 42 (42-44) 32. SCHEDE OPERATIVE ALLAGAMENTO (Procedure - Testi comunicazioni) 45 (45-47) 33. SCHEDE OPERATIVE TERREMOTO, CROLLO (Procedure - Testi comunicazioni) 48 (49-51) 34. EVACUAZIONE (Procedure - Testi comunicazioni) 52 (53-56) 35. SCHEDE ALLARME APPARECCHIATURE ANATOMIA PATOLOGICA 57 36. SCHEDE ALLARME APPARECCHIATURE CENTRO SIT 58 37. SCHEDE ALLARME IMPIANTI RISONANZA MAGNETICA 59 38. SCHEDE ALLARME IMPIANTI U.T.I.N. 60 39. SCHEDE ALLARME APERTURA PORTE ALLARMATE 61 40. SCHEDE ALLARME MANCANZA CONNESSIONE RETE 62

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Azienda Ospedaliera Regionale

“San Carlo” di Potenza

SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 0

Scheda Pagina

1. FINALITÀ 1

2. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE 2

3. PERCORSI DI ESODO 3

4. DESCRIZIONE DELL’OSPEDALE 4

5. CENTRO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE 5

6. GRUPPO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE E PERSONALE OPERANTE NEL C.G.E. 6

7. ACCESSI AL PLESSO OSPEDALIERO DEI VIGILI DEL FUOCO 7

Planimetria viabilità di emergenza 8

8. ALLOCAZIONE DELLE UNITA’ OPERATIVE DI PLESSO 9

9. RISCHIO SPECIFICO E MEZZI DI ESTINZIONE 11

10. COMUNICAZIONE INTERNA 12

11. COMUNICAZIONE ESTERNA 13

12. IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI 14

13. IMPIANTI DI RILEVAZIONE INCENDI 15

14. INTERCETTAZIONE IMPIANTI E ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA 16

15. RACCOLTA CHIAVI DI PLESSO 17

16. INCENDIO (principi generali di intervento) 18

17. GRAVITA’ DELL’INCENDIO 19

18. FIGURE COINVOLTE NEL CONTROLLO E NELLA GESTIONE DELL’EMERGENZA 20

19. UNITA’ DI CRISI 21

20. GRUPPO OPERATIVO 22

21. ADDETTO ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA 23

22. ADDETTI AL G.G.E. E ALLA SQUADRA ANTINCENDIO 24

23. ADDETTI ALL’EVACUAZIONE 25

24. ADDETTI ALLA MANUTENZIONE 26

25. PERSONALE DI PRESIDIO OSPEDALIERO 27

26. SCHEDE OPERATIVE INCENDIO (Procedure - Testi comunicazioni) 28 (29-32)

27. SCHEDE OPERATIVE BLACK OUT ELETTRICO (Procedure - Testi comunicazioni) 33 (33-35)

28. SCHEDE OPERATIVE BLOCCO ASCENSORI (Procedure - Testi comunicazioni) 36 (36-38)

29. SCHEDE OPERATIVE FUGA GAS METANO (Procedure) 39 (39)

30. SCHEDE OPERATIVE SQULIBRATO (Procedure - Testi comunicazioni) 40 (40-41)

31. SCHEDE OPERATIVE ATTENTATO O BOMBA (Procedure - Testi comunicazioni) 42 (42-44)

32. SCHEDE OPERATIVE ALLAGAMENTO (Procedure - Testi comunicazioni) 45 (45-47)

33. SCHEDE OPERATIVE TERREMOTO, CROLLO (Procedure - Testi comunicazioni) 48 (49-51)

34. EVACUAZIONE (Procedure - Testi comunicazioni) 52 (53-56)

35. SCHEDE ALLARME APPARECCHIATURE ANATOMIA PATOLOGICA 57

36. SCHEDE ALLARME APPARECCHIATURE CENTRO SIT 58

37. SCHEDE ALLARME IMPIANTI RISONANZA MAGNETICA 59

38. SCHEDE ALLARME IMPIANTI U.T.I.N. 60

39. SCHEDE ALLARME APERTURA PORTE ALLARMATE 61

40. SCHEDE ALLARME MANCANZA CONNESSIONE RETE 62

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Azienda Ospedaliera Regionale

“San Carlo” di Potenza

SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 1

1. FINALITÀ

LA PRESENTE RACCOLTA DI SCHEDE DI EMERGENZA HA LA FINALITA’ DI FORNIRE AL

PERSONALE OPERANTE LE INDICAZIONI E LE MODALITA’ OPERATIVE PER LA GESTIONE

DELLE SEGNALAZIONI DI ALLARME E DELLE EMERGENZE DERIVANTI DALL'EVENTUALE

SVILUPPO DI UN INCENDIO O DAL VERIFICARSI DI ALTRO EVENTO (errore umano, guasto ad

apparecchiature, reti o ad impianti, cataclisma naturale, o altra circostanza negativa) PER EFFETTO DEL

QUALE VENGANO A MANCARE, PARZIALMENTE O TOTALMENTE, LE ORDINARIE

CONDIZIONI CHE CONSENTANO LA GESTIONE IN SICUREZZA (stato di piena efficienza delle

protezioni fisiche, nonché degli impianti, delle rete e dei dispositivi) DELLA STRUTTURA OSPEDALIERA.

Le Schede Operative di Emergenza hanno come obiettivo principale e prioritario il raggiungimento di

adeguati livelli di sicurezza per la salvaguardia delle persone e per la tutela dei beni patrimoniali. Le

indicazioni e le modalità operative riportate di seguito sono state elaborate per consentire al personale

operante di governare le diverse segnalazioni di allarme di plesso oltre a gestire e fronteggiare emergenze

dovute a:

1. INCENDIO

2. FUGHE DI GAS METANO

3. BLACK OUT ELETTRICO

4. BLOCCO ASCENSORI O MONTALETTIGHE

5. PRESENZA DI UNO SQUILIBRATO O DI UN MALVIVENTE

6. MINACCIA DI ATTENTATO - PRESENZA DI BOMBA

7. ALLAGAMENTO O INFILTRAZIONE D'ACQUA IN AMBIENTI PARTICOLARI, TERREMOTO O CALAMITÀ

NATURALI

Nell’ambito delle schede di emergenza vengono pianificate le modalità di gestione e risoluzione delle

criticità che dovessero verificarsi mediante:

GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI DI ALLARME

MODALITA’ PER LE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA

PROCEDURE DI PREVENZIONE, INTERVENTO E LOTTA PER IL GOVERNO DELLE EMERGENZE

COLLABORAZIONE CON LE FORZE ISTITUZIONALI ESTERNE DEPUTATE AL SOCCORSO ED ALLA

SICUREZZA DEI CITTADINI

Il presente documento è destinato a tutti gli attori dell’emergenza o della situazione di criticità ovvero a

tutti gli operatori coinvolti con ruolo attivo in uno qualsiasi degli stadi dell’evento (segnalazione, allarme,

comunicazione, azione, collaborazione per la gestione dell’evento, ecc.).

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Azienda Ospedaliera Regionale

“San Carlo” di Potenza

SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 2

2. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Le aree del plesso ospedaliero vengono classificate ai fini antincendio secondo quanto previsto dalla Regola

tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle strutture sanitarie,

pubbliche e private” e come di seguito riportato:

TIPOLOGIA AREA ACCESSO AI PAZIENTI AREE PRESENTI CLASSE

A rischio specifico NO

• Sottocentrali termiche

• Gruppi elettrogeni

•Cabina elettrica di trasformazione MT/BT

A

A rischio specifico per

operatori NO

• Laboratori di analisi

• Laboratori di Anatomia Patologica

• Farmacia

• Magazzini e depositi vari

• Spogliatoi

• Serbatoio ossigeno liquido

B

Destinate ad attività

medico sanitarie di tipo

ambulatoriale in cui

non è previsto il

ricovero

SI

• Poliambulatori

• Radiodiagnostica C

Destinate a ricovero in

regime ospedaliero e/o

residenziale nonché

aree adibite ad unità

speciali

SI

• Reparti di degenza tutti

• Pronto Soccorso

• Sale operatorie

• Terapia intensiva Neonatale

• Terapia intensiva Anestesia Rianimazione

• Terapia intensiva Cardiochirurgia

D

Per attività di servizio

pertinenti NO

• Uffici amministrativi

• Sale riunioni

• Bar

• Mensa aziendale ecc.

E

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“San Carlo” di Potenza

SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 3

3. PERCORSI DI ESODO

L’Azienda Ospedaliera ha elaborato le modalità di evacuazione orizzontale progressiva, con spostamento

dei pazienti in aree lontane rispetto a quelle interessate dall’incendio.

Le planimetrie nell’ambito delle quali sono stati individuati i percorsi senza

ostacoli al deflusso, che consentono alle persone che occupano un piano, un locale

o un edificio di raggiungere un luogo sicuro, stampate a colori in formato A3, sono

raccolte, raggruppate e conservate nel Centro di Gestione delle Emergenze (C.G.E.)

sul piano di lavoro posto a ridosso della parete dei monitor. Le stesse planimetrie

sono visualizzabili sui monitor del C.G.E. accedendo alla cartella planimetrie.

Di tali planimetrie, definite col nome “PIANI DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE”, è stata disposta

e attuata l’affissione nei reparti e nei servizi di plesso.

I percorsi di esodo sono dotati della prevista illuminazione di sicurezza, sono segnalati e conducono alle

scale dei vari edifici che devono essere utilizzate durante l’evacuazione in caso d’incendio.

Gli ascensori, a meno di quelli antincendio opportunamente segnalati ed indicati, non devono

essere utilizzati in caso di incendio. Tali indicazioni sono riportate sui Piani di Evacuazione

esposti.

I luoghi sicuri, che rappresentano i punti di raggruppamento dei degenti e delle persone evacuate, sono

individuati principalmente:

nelle stanze poste alla fine dei reparti e separate da questi mediante filtri antincendio

in tutti gli spazi all’aperto.

La destinazione delle persone dovrà garantire ovviamente un’adeguata distanza dall’incendio per poter

organizzare l’assistenza.

I luoghi sicuri devono essere mantenuti sgombri da materiali vari, e soprattutto MAI CHIUSI A CHIAVE, in

modo da poter essere sempre utilizzati in caso di necessità.

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 4

4. DESCRIZIONE DELL’OSPEDALE

Si riporta di seguito una sintetica descrizione del complesso ospedaliero, per consentire a tutti coloro che

sono coinvolti nella gestione delle varie emergenze, una sufficiente conoscenza del sito e delle varie

strutture presenti.

La struttura dell’Ospedale “San Carlo” di Potenza, è articolata in 21 padiglioni, connessi da gallerie e

passaggi coperti come evidenziato nell’inquadramento planimetrico riportato di seguito. Tutti gli edifici

sono realizzati con struttura in calcestruzzo armato con tamponamenti in laterizio.

M6

G

M3

M4

M5

B

LI2I3 I1

M1

M2

A

E

F1

I6 I4I5

H

F2

C

K

N LEGENDA:

CENTRO GESTIONE EMERGENZE

ATTACCO AUTOPOMPA VV.F.

(Pad. N - Piano Terra)

CE

NT

RA

LE

TE

RM

ICA

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 5

5. CENTRO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE (punto 10.3 del D.M. 18.9.2002)

Il CENTRO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE è allocato al Padiglione N (palazzina

accoglienza/uffici - Piano -1 - Quota 748 (indicato in rosso nella planimetria di cui alla

precedente scheda di DESCRIZIONE DELL’OSPEDALE) in locali conformi alla normativa vigente (locali

costituenti compartimento antincendio con accesso diretto dall’esterno in edificio sismicamente isolato alla

base), ed è dotato di sistemi informatici di raccolta, visualizzazione e gestione degli allarmi remotizzati

su una serie di monitor che permettono la visualizzazione degli allarmi relativi a:

impianti elevatori (la segnalazione di allarme è visualizzabile in tempo reale dalla ditta

manutentrice degli stessi impianti sul pannello operativo installato nei locali a quota 748 del padiglione

“I2”),

impianti ed apparecchiature varie (la segnalazione di allarme è, in genere, visualizzabile in

tempo reale sui pannelli operativi dei vari reparti nei quali sono installate le apparecchiature),

rilevazione incendi (l’allarme, per la quasi totalità degli impianti, è ribaltato al C.G.E. dai sistemi

installati nei locali presidiati dalla ditta di manutenzione degli impianti elettrici e speciali a quota 748

del padiglione “I2” e, comunque, tutti gli allarmi incendio sono visualizzabili nei medesimi locali del

padiglione “I2”).

Relativamente agli allarmi incendio si sottolinea come in tutti i padiglioni, è presente un sistema di

rilevazione automatica fumi con dispositivi di allarme ottici ed acustici, opportunamente ubicati, in grado di

segnalare il pericolo a tutti gli occupanti del fabbricato o delle parti di esso coinvolte dall’incendio.

Presso il CENTRO GESTIONE DELLE EMERGENZE sono anche conservate:

le presenti Procedure Operative per gli Addetti alle comunicazioni di emergenza

comprensive delle modalità per l’attivazione delle procedure per la rintracciabilità del

personale reperibile

il turno del personale addetto alla gestione delle emergenza

il registro delle chiamate di emergenza

la copia di tutte le chiavi dei locali del presidio ospedaliero per la gestione dell’emergenza

(in apposito armadio) e le relative planimetrie con numerazione degli ambienti (anche in

formato in elettronico accessibile dalla cartella “Planimetrie anagrafica”)

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 6

6. GRUPPO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE E PERSONALE OPERANTE NEL CENTRO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

Il “Centro di Gestione delle Emergenze” e la “Sala operativa delle emergenze” sono presidiati

costantemente; è istituito un servizio h24 organizzato su tre turni lavorativi in modo da garantire in modo

regolare e senza soluzione di continuità il presidio con presenza, anche notturna, di almeno una squadra

composta da due operatori per la gestione di tutte le chiamate di emergenza e di manutenzione. Il C.G.E.

rappresenta la struttura aziendale di riferimento stabile per far fronte sia alle emergenze che a svariate

problematiche manutentive, raccoglie e gestisce, in maniera organica, tutti i dati e le informazioni

riguardanti i diversi processi manutentivi e di emergenza nell’ambito aziendale.

Il personale operante nel C.G.E., nel rispetto del regolamento di funzionamento del “Gruppo di Gestione

delle Emergenze” e della turnistica mensile esposta, presidia costantemente la “Sala operativa delle

emergenze”, provvedendo:

alla raccolta di tutte le segnalazioni di emergenza (nell’eventualità di concomitanza di più eventi

tale da rendere indispensabile l’allontanamento di tutti gli operatori in servizio dal C.G.E., è

necessario che lo stesso personale porti con se gli strumenti portatili appositamente

predisposti per il ribaltamento automatico delle segnalazioni di allarme visualizzate sui

monitor e sui pannelli operativi del C.G.E.) e delle richieste di intervento manutentivo con

registrazione delle stesse e catalogazione degli interventi consequenziali su applicativo informatico

appositamente realizzato;

a collaborare per la gestione delle emergenze effettuando, ove necessario, il primo

intervento e provvedendo a quanto necessario per l’attivazione tempestiva di tutte le

iniziative utili al soccorso e all’assistenza;

allo sblocco tempestivo degli impianti elevatori, ove necessario, in ausilio alla ditta

manutentrice;

all’effettuazione di attività manutentiva diretta con primo tempestivo intervento della squadra e

del personale in turno finalizzato alla gestione dell’emergenza;

all’assistenza e collaborazione per le attività di organizzazione e gestione delle emergenze.

Il “Centro di Gestione delle Emergenze”, punto centrale per il coordinamento delle operazioni da

affrontare in situazioni di emergenza, raccoglie e rende disponibili le planimetrie del plesso

ospedaliero, riportanti l'ubicazione delle vie di uscita, dei mezzi e degli impianti di estinzione e dei locali a

rischio specifico, gli elenchi del personale e telefonico aziendali e dei numeri telefonici per

l’emergenza, i dispositivi di protezione individuali per gli interventi di emergenza, le note e le

procedure di emergenza.

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Azienda Ospedaliera Regionale

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 7

7. ACCESSI AL PLESSO OSPEDALIERO DEI VIGILI DEL FUOCO

L’accesso da parte dei mezzi dei Vigili del Fuoco alle aree del presidio ospedaliero, a seconda dei padiglioni

da raggiungere, può avvenire:

dalla Via Potito Petrone seguendo la corsia di emergenza dedicata al Pronto Soccorso per

l’accesso ai padiglioni L, N, I1, I2, I3, I4-I5 ed A (in particolare per l’accostamento dei

mezzi alle facciate del padiglione A dovrà essere utilizzata la viabilità interna attraverso il

canalone di collegamento a cui si accede dalla rampa situata prima dell’ingresso

principale al presidio)

dalla Via Ciccotti, proseguendo in direzione Università, per l’accesso ai padiglioni M1,

M2, M3, M4, M5, M6, K, B, E, F2, F1, H

Si fa presente, tuttavia, che l’accesso dell’autoscala non è ovunque completo. Lungo i percorsi

interni (evidenziati in ciano nella planimetria riportata nella scheda seguente), infatti, l’altezza

minima è di m. 3,65. In caso di emergenza, quindi, la piena operatività dei mezzi di soccorso si

potrà ottenere con mezzi di sagoma inferiore a tale altezza. Si precisa, inoltre, che la massima

differenza di quota tra piano strada ed ultimo solaio calpestabile è di circa m. 33 (padiglione A).

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Azienda Ospedaliera Regionale

“San Carlo” di Potenza

SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 8

745.60

746.21742.64

745.89

747.44

748.92

748.48

748.27

748.07

745.50

745.55

745.40

745.00 743.66

744.66

742.85

742.06

736.29

735.12

734.94

750.61

INGRESSO

Rampa disabili

L= 9,00 mt - p.= 5%

Barriera automaticaa catena

illuminazioneesterna

illuminazioneesterna

illuminazioneesterna

illuminazioneesterna

illuminazioneesterna

illuminazioneesterna

illuminazioneesterna

Barriera automatica

RAMPA

INGRESSO PRONTOSOCCORSO

FR

UT

TA

BO

X

Cas

sa

Area non transitabile

Gradinata

Rampa disabili

L= 9,00 mt - p.= 5%

Ripiano disosta orizz.

BUS

Pavimentazione in

pietra di arenaria segata

Pavimentazione

in cls autobloccante

D

B

A

G

C

T

E

F2

F1

L

I1I2

I3

I6

I4 - I5M1

M2

M3

M4

M5M6

K

H

N

FUTURA VIABILITA'

Planimetria viabilità di emengenza

LEGENDA:

Padiglione N (uffici)

Padiglione D in fase di costruzione

Attacco autopompa DE 65

Zona conforme ai requisiti minimi previsti dal D.M. 18/09/2002 - Titolo III

punto 2.3 (accessibilità completa)

Altezza minima dei percorsi di accesso ai padiglioni m 3.65 (accessibilità

limitata)

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 9

8. ALLOCAZIONE DELLE UNITA’ OPERATIVE DI PLESSO

Padiglione Piano Quota Unità Operativa/Servizio

A

-1 745 Lavanderia – Deposito farmacia 0 748 Cucina - Sartoria 1 752 Spogliatoi Personale – Locali vari – Sottocentrale – Locali tecnici 2 755 Gruppo Operatorio Centrale – Sala attesa parenti 3 758 Sterilizzazione – Locali tecnici – Uffici ditta pulizie 4 762 Piano non praticabile 5 765 Chirurgia Senologica, Toracica, Plastica – Day surgery 6 769 Neurochirurgia 7 772 Chirurgia Generale 8 776 Urologia – Andrologia 9 779 Nefrologia – Litotrissia

B

0 745 Neurologia e Stoke unit 1 748 Geriatria 2 752 Otorinolaringoiatria – Chirurgia cervico, maxillo facciale – Deg. oculistica 3 755 Traumatologia 4 758 Ematologia 5 765 Oculistica 6 765 Medicina Interna

C

-3 734 Auditorium -1 745 S.O. Cardiochirurgia - Cardioanestesia e Rianim. Cardiologica 0 748 Corsi di laurea 1 752 Cardiologia Medica 2 755 Cardiologia UTIC – Cardiostimolazione 3 758 Cardiochirurgia - Chirurgia Vascolare 4 762 Cardiologia Emodinamica

E

0 734 D.H. Oncologia – Diabetologia – D.H. Reumatologia 1 738 Oncologia – Amb. Valutazione Alzhaimer 2 741 Malattie Infettive 3 745 Pneumologia – Reumatologia 4 748 Dermatologia – Endocrinologia – Ricoveri programmati - Intramoenia 5 752 Hospice

F1 0 748 Scuola delle Professioni Sanitarie – Alloggio Madri UTIN 1 752 Unità di Terapia Intensiva Neonatale 2 755 Blocco Sale Parto e Sale Operatorie Ginecologia – Ambulatori

F2

0 741 Medicina Nucleare – Screening oncologico 1 745 Ortopedia 2 748 Pediatria – Cardiologia Pediatrica – Ambulatori pediatrici – Fibrosi cistica 3 752 Ostetricia e Ginecologia - Nido 4 755 Fisiopatologia della Riproduzione

H 0 741 Cappella Maggiore

I1 0 748 Radiologia Servizio di Risonanza Magnetica I 1 752 Litotrissia – Studi medici – Ambulatori 2 755 Radiologia – Tac II

I2 0 748 Servizio di Manutenzione Impianti elettrici

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Azienda Ospedaliera Regionale

“San Carlo” di Potenza

SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 10

1 752 Dialisi 2 755 Neuroradiologia – Stadi vari

I3 0 748 Archivio Cartelle Cliniche 1 752 In allestimento 2 755 Radiologia

I4-I5 0 748 Centralino Telefonico - Depositi 1 752 D.E.A. – Pronto soccorso – Lab. Analisi Urgenza – Radiologia Urgenza 2 755 Anestesia e Rianimazione – Sale Operatorie D.E.A. – Amb. Anestesiol.

I6 0 748 Spazio Psichiatrico 1 752 Medicina d’Urgenza 2 755 Chirurgia d’Urgenza

K 0 748 Centrale Termica – CENTRALE IDRICA ATTACCO Autopompa DE65 VV.F.

L 0 748 Bar – Radiologia Servizio di Risonanza Magnetica II 1 752 Ingresso – Casse – Ambulatori – Medicina del Lavoro 2 755 Ambulatori

M1 0 748 Sistema Informativo Ospedaliero 1 752 In allestimento 2 755 In allestimento

M2 0 748 Centro Trasfusionale 1 752 Centro Trasfusionale - Crioconservazione 2 755 Endoscopia Digestiva – Laboratorio Analisi

M3 0 748 Magazzino Cucina 1 752 Laboratorio Analisi 2 755 Laboratorio Analisi

M4

-1 745 Magazzino Farmacia 0 748 Deposito Farmaci – ATTACCO Autopompa DE65 VV.F. 1 752 Direzione Farmacia – Laboratorio Analisi 2 755 Direzione Sanitaria

M5

0 745 Obitorio 1 748 Medicina Legale 2 752 Anatomia Patologica e Citodiagnostica 3 755 Medicina Fisica e Riabilitativa

M6

M6

0 745 Cappella Funeraria

N

-1 748 Mensa Aziendale – CENTRO GESTIONE EMERGENZE – Locali tecnici – Archivio – Deposito – Sala riunioni – Disaster recovery

0 752 URP – Protocollo – Banca – Posto di Polizia – Servizi vari 1 755 Gestione Tecnico Patrimoniale – S.P.P. – Gestione Economico Finanziaria – Sale riunioni

2 758 U.O. Provveditorato/Economato – Servizio Ingegneria Clinica 3 762 U.O. Gestione e Sviluppo Risorse Umane Fisica Sanitaria – Ufficio posta 4 765 Direzione Generale – Affari Generali – Uff. Stampa – Controllo di Gest.

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9. RISCHIO SPECIFICO E MEZZI DI ESTINZIONE

Nell’ambito del plesso ospedaliero sono presenti le attività a rischio specifico, di cui al D.P.R. 1 agosto

2011, n. 151, di seguito elencate:

Attività n.

D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 Descrizione

68.5.C. Ospedali e case di cura con oltre 25 posti letto

5.2.C. Deposito Ossigeno - Padiglione K

5.2.C. Deposito Ossigeno - Padiglione E

74.3.C. Centrale Termica – Padiglione K

74.3.C. Cucina – Padiglione A

49.3.C. Gruppi Elettrogeni – Padiglione K

49.3.C. Gruppi Elettrogeni Cabina Chiller – Padiglione E

65.2.C. Locali di spettacolo con oltre 100 posti (Auditorium) – Pad. C

67.4.C. Scuole di ogni ordine, grado e tipo per oltre 100 persone presenti

(Scuola Diplomi Universitari delle Professioni Sanitarie) – Pad. C e F1

La struttura è dotata dei seguenti presidi antincendio:

RILEVATORI DI FUMO (in tutti i padiglioni)

ESTINTORI: a polvere e a CO2 (in tutti i padiglioni)

IDRANTI del tipo UNI 45 (in tutti i padiglioni)

IMPIANTI SPRINKLER DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO (Deposito cartelle cliniche, Sala

Server S.I.O.)

IDRANTI ESTERNI A COLONNA del tipo UNI 70 (come da allegata planimetria della rete

idrica antincendio)

Tutti i presidi sono posti in posizione segnalata, visibile e facilmente raggiungibile.

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10. COMUNICAZIONE INTERNA

I principali numeri telefonici interni di riferimento per la gestione delle emergenze sono i seguenti.

TELEFONO INTERNO DI EMERGENZA

E’ stata installata una linea telefonica (abilitata per esterno e interno) dedicata all’emergenza, presso il

CENTRO GESTIONE DELLE EMERGENZE del presidio.

Per segnalare una situazione di emergenza e attivare le procedure previste dal presente Piano occorre,

da qualsiasi telefono interno, effettuare una chiamata al numero:

3400 Il TELEFONO INTERNO DI EMERGENZA è raggiungibile anche da telefoni cellulari, o da telefoni fissi esterni

componendo lo:

0971 613400

Su questo numero è prevista la documentazione del traffico telefonico in entrata ed in uscita, con

registrazione degli orari e della durata delle telefonate.

TELEFONO INTERNO DI EMERGENZA IMPIANTI ELEVATORI

Per segnalare una situazione di emergenza relativa a blocchi o anomalie di impianti elevatori, occorre, da

qualsiasi telefono interno, effettuare una chiamata al numero:

2261 Il TELEFONO INTERNO DI EMERGENZA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELEVATORI è raggiungibile anche da

telefoni cellulari, o da telefoni fissi esterni componendo lo:

0971 612261

ALTRI TELEFONI DI EMERGENZA

SERVIZI DI EMERGENZA NUMERI DI TELEFONO

DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO 3518 (0971 613518)

U.O.C. GESTIONE TECNICO PATRIMONIALE 3007 (0971 613007)

3507 (0971 613507)

3508 (0971 613508)

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE 2712 (0971 612712)

CENTRALINO (Per la chiamata in reperibilità dei referenti

della Direzione Sanitaria, dell’U.O. Gestione Tecnico

Patrimoniale, del Responsabile delle Emergenze, di

reperibili di altri servizi o reparti )

9 per chiamate da numeri interni

0971 611111 per chiamate da numeri

esterni

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11. COMUNICAZIONE ESTERNA

La tabella seguente riporta i numeri telefonici dei servizi esterni da contattare con le modalità previste dalle

procedure delle presenti schede da parte degli Addetti alle comunicazioni di emergenza

SERVIZI DI EMERGENZA NUMERI DI TELEFONO

Vigili del Fuoco 115

Carabinieri 112

Pubblica Sicurezza 113

Pronto Soccorso esterno 118

Pronto intervento Impianti elettrici Manutencoop F.M. S.p.a. 0971 613608

Pronto intervento impianti tecnologici De Vivo S.p.a. 0971 612311 – 0971 613685

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12. IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI

L’ospedale è dotato di sistemi, dispositivi ed impianti atti a controllare le emergenze e, in particolare modo,

a combattere, contenere e spegnere gli incendi.

Si riporta una breve descrizione dei sistemi di protezione attiva.

I mezzi antincendio, finalizzati alle operazioni di spegnimento, sono suddivisibili in due categorie: mezzi fissi

e mezzi mobili.

Mezzi fissi

rete idrica antincendio collegata ai serbatoi di raccolta alimentati dal civico acquedotto

con adeguato sistema di pompaggio (si veda planimetria impianto idrico antincendio

conservata nel Centro di Gestione delle Emergenze (C.G.E.) sul piano di lavoro posto a

ridosso della parete dei monitor)

n°2 attacchi autopompa DE65 ausiliaria VV.F., presso il deposito ossigeno padiglione “K”

ed in prossimità dell’ingresso al padiglione “M4” (si veda planimetria impianto idrico

antincendio conservata nel Centro di Gestione delle Emergenze (C.G.E.) sul piano di

lavoro posto a ridosso della parete dei monitor)

idranti UNI 45 completi di manichette e lance in cassette a muro opportunamente

segnalati e visibili

idranti esterni a colonna UNI 70

Mezzi mobili

Distribuiti in ogni reparto sono presenti:

estintori a polvere nei corridoi opportunamente segnalati e visibili;

estintori ad anidride carbonica (CO2) opportunamente segnalati e visibili.

La dislocazione degli estintori è riportata per ogni reparto nei Piani di Evacuazione affissi.

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13. IMPIANTI DI RILEVAZIONE INCENDI

Si riporta una breve descrizione dei sistemi di protezione passiva.

Nel presidio, tutti i reparti di degenza, le sale operatorie, i laboratori, le diagnostiche, gli archivi, gli uffici

amministrativi, le sale server del centro elaborazione dati, i locali di servizio, le centrali e sottocentrali

tecnologiche, nonché qualsiasi altra tipologia di locale presente, sono dotati di impianti automatici di

rilevazione fumi/incendio.

Inoltre, le porte tagliafuoco (REI) lungo i percorsi di esodo, nonché quelle necessarie a garantire la prevista

compartimentazione, sono dotate di sistema magnetico di chiusura automatica in caso di incendio,

collegato con il sistema di rilevazione fumi/incendio.

L’allarme incendio può essere attivato:

1. In modo manuale:

lungo i corridoi (percorsi di esodo) sono presenti pulsanti di allarme manuale che, se azionati,

hanno la funzione di segnalare la presenza di un focolaio d’incendio.

2. In modo automatico:

in ogni locale e nei corridoi sono presenti rivelatori di incendio che avvertono e segnalano il

principio di un focolaio d’incendio (i rilevatori sono stati posizionati anche nei controsoffitti).

All’attivazione dell’allarme:

in reparto si attiva un segnale luminoso e sonoro

presso il Centro di Gestione Emergenze e presso il presidio della ditta manutentrice dei

sistemi di rilevazione (padiglione “I2” - quota 748) si attiva un segnale luminoso e sonoro con

l’indicazione della zona interessata dall’incendio

in reparto si chiudono tutte le porte tagliafuoco dotate di sistemi per lo sgancio automatico

che delimitano il compartimento; dopo la chiusura, le porte restano comunque apribili con

maniglione antipanico a spinta dall’interno del compartimento, per consentire l’esodo delle

persone

si attivano, grazie all’intervento di sistemi di valutazione della temperatura ambiente, le

serrande tagliafuoco dell’impianto di climatizzazione dei locali interessati dall’incendio

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14. INTERCETTAZIONE IMPIANTI E ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA

Per l'intercettazione dell'energia elettrica e dei gas medicali, sono presenti:

interruttori generali installati in corrispondenza di ogni quadro elettrico che consentono

l’interruzione dell’alimentazione elettrica delle zone incidentate in caso di emergenza

saracinesche di intercettazione dei gas medicali e tecnici (ossigeno, aria compressa e vuoto)

Gli interruttori generali dell’energia elettrica e le saracinesche di intercettazione dei gas medicali di

cui sopra sono posizionati in quadri chiusi a chiave accessibili al personale specializzato delle ditte di

manutenzione Manutencoop F.M. S.p.a. (impianti elettrici e speciali e impianti elevatori) e De Vivo

S.p.a. (gas medicali ed Impianti tecnologici) contattabili ai numeri di cui alla scheda 11. COMUNICAZIONE

ESTERNA; le stesse ditte sono fornite di informazioni di dettaglio che permettono la localizzazione

rapida delle intercettazioni relative ai diversi impianti del plesso.

L’illuminazione di emergenza relativa alle vie di fuga ed alle uscite di emergenza, nonché la

cartellonistica di sicurezza è ovunque presente nel presidio.

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15. RACCOLTA CHIAVI DI PLESSO

Allo scopo di garantire la possibilità di accesso e di intervento nei casi di necessità o di emergenza al

personale reperibile, piuttosto che a eventuali squadre di soccorso, presso il Centro di Gestione delle

Emergenze (pad. N, piano -1), sono state raccolte e inserite in un apposito armadio, le copie delle

chiavi di tutti i locali del presidio; le relative planimetrie, con numerazione degli ambienti come da

anagrafica, sono consultabili sia in formato cartaceo che elettronico accedendo alla cartella Anagrafica.

Ai fini di una facile rintracciabilità delle chiavi, le porte dei locali del presidio sono numerate ed

etichettate con apposita targhetta riportante anche il codice a barre corrispondente.

Al personale del Centro di Gestione delle Emergenze è affidata la custodia e la compilazione di un apposito

registro di controllo per la presa e la riconsegna delle chiavi.

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16. INCENDIO

Per poter fronteggiare con successo un principio d’incendio, risulta fondamentale la rapidità di

intervento durante le fasi iniziali dell’evento, quando ancora la situazione può essere agevolmente

controllata.

È necessario, pertanto, che sia effettuata:

una rapida rilevazione e conseguente azione di estinzione del principio d’incendio nelle sue

fasi iniziali

una rapida ed efficace comunicazione dello stato di emergenza ai VV.F.

una eventuale evacuazione ordinata (se giudicata necessaria);

l’organizzazione dei soccorsi sanitari alle persone colpite.

Gli interventi di risposta ad una situazione di emergenza, devono essere modulati in funzione della

gravità. Poiché un eventuale incendio potrebbe interessare zone con presenza di pazienti, è opportuno, in

ogni caso, procedere alla chiamata al Gruppo di Gestione delle Emergenze, anche quando la situazione

potrebbe essere facilmente controllata dal solo personale del reparto interessato.

In caso d’incendio, in ogni caso quindi, si allerta il Centro di Gestione delle Emergenze, nel caso di

incendi di categoria 2 e 3 si allertano anche i Vigili del Fuoco, al fine di garantire al meglio la sicurezza di

pazienti, accompagnatori e visitatori.

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17. GRAVITA’ DELL’INCENDIO

Il plesso ospedaliero si trova a breve distanza dal Comando Provinciale dei VV.F. di Via Appia, pertanto, è

ipotizzabile che l’intervento degli stessi avvenga entro 10-15 minuti massimi dall’allertamento.

In questa ottica, la classificazione di gravità dell’evento incendio viene effettuata come segue:

Incendi di

Categoria 1

Incendio in fase iniziale, limitato a una zona di un ambiente.

Situazione che può essere facilmente controllata dal solo personale interno addestrato

(non richiede la mobilitazione dei VV.F.). Esempi: principio di incendio o incendio limitato

senza diffusione di fumi che coinvolgono un locale.

portacenere

cestino gettacarta

singola apparecchiatura

piccole quantità di materiali combustibili

Incendi di

Categoria 2

È interessato, per diffusione del fuoco o propagazione dei fumi, più di 1 locale.

Richiedono l’impiego di tutte le risorse interne disponibili, compresi gli addetti delle

ditte di manutenzione ed i reperibili.

È necessario, altresì, allertare le forze esterne (in primo luogo i Vigili del Fuoco) ed

attivatare l’Unità di Crisi.

Se fumo o fiamme interessano un reparto di degenza deve essere attivata la procedura

di ricollocazione dei pazienti, con priorità per i pazienti dell’area critica o in condizioni

critiche.

Incendi di

Categoria 3

Se controllabili, possono esserlo solo attraverso l’impiego di massicce risorse; è

necessaria la mobilitazione di tutte le forze interne disponibili; d’intesa con i VV.F. si

deve definire l’ambito di allertamento e l’eventuale coinvolgimento di altre forze esterne.

Se l’incidente riguarda un reparto di degenza, o il fumo dell’incendio penetra in ambienti di

degenza, deve essere potenziata la procedura di ricollocazione dei pazienti, che

potranno anche essere portati in altri padiglioni dell’ospedale.

Realisticamente, in caso di incidenti di categoria 2 e 3, con l’intervento delle sole forze interne, compresi

gli addetti delle ditte di manutenzione, si ritiene che l’emergenza possa essere fronteggiata al massimo

per 20 minuti dal suo insorgere.

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18. FIGURE COINVOLTE NEL CONTROLLO E NELLA GESTIONE DELL’EMERGENZA

Per il controllo e la gestione delle emergenze interne sono individuate 2 equipe composte dalle figure di

seguito indicate, con compiti differenti da svolgere in assoluta collaborazione.

UNITA’ DI CRISI GRUPPO OPERATIVO

• Responsabile delle Emergenze

• Responsabile Medico di Presidio

• Responsabile U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale

• Responsabile dell’Ufficio Infermieristico

• Vigili del Fuoco

• Addetto alle comunicazioni di emergenza

• Addetti del Gruppo Gestione Emergenze

• Addetti alla squadra antincendio

• Addetti all’evacuazione

• Addetti alla manutenzione

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19. UNITA’ DI CRISI

Responsabile delle Emergenze

• Il Responsabile delle Emergenze è stato nominato con Deliberazione del Direttore Generale n. 660 del

21/12/2011

Responsabile Medico di Presidio

• Il Direttore Medico di Presidio o il Medico di Direzione Sanitaria in turno di reperibilità

(individuato preliminarmente)

Responsabile dell’U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale

In subordine, qualora questa figura non fosse presente in servizio e fino al suo arrivo in ospedale, la

funzione viene assunta dal Reperibile U.O.C. - G.T.P. coordinatore individuato preliminarmente

dall’apposito turno predisposto dal Responsabile di U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale.

Responsabile dell’Ufficio Infermieristico

• Responsabile presente in servizio o in turno di pronta disponibilità

Nelle situazioni di emergenza, si ritiene necessario stabilire uno stretto collegamento tra l’Unità di Crisi ed

un Responsabile dei Vigili del Fuoco sopraggiunti.

Vigile del Fuoco

• Il Responsabile delle Operazioni di Soccorso (R.O.S.) all’uopo designato

A questa figura dovranno essere fornite:

• copia del Piano di Emergenza (completo della documentazione allegata conservata presso il Centro di

Gestione delle Emergenze)

• informazioni pertinenti alle strutture edilizie ed agli impianti dell’ospedale

• informazioni inerenti la tipologia delle persone ricoverate

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20. GRUPPO OPERATIVO

Addetto alle comunicazioni di emergenza

• L’operatore del Centro Gestione delle Emergenze designato alla funzione di Addetto al presidio

presente in turno al momento dell’evento.

Addetti del Gruppo di Gestione delle Emergenze

• Gli operatori del Centro Gestione delle Emergenze presenti in turno, e quelli allertati in reperibilità, al

momento dell’evento.

Addetti alla squadra antincendio

• Personale presente in turno specificamente formato con i corsi di prevenzione incendi (si veda elenco).

In caso di necessità, a questa figura è affidato anche il compito di guidare e accompagnare le squadre di

soccorso esterne al loro arrivo verso il luogo dell’emergenza.

Addetti all’evacuazione

• Personale sanitario presente in turno nei diversi reparti e/o servizi (medici, Coordinatore

Infermieristico, infermieri, OSS, OTA, o personale che opera secondo indicazioni del personale sanitario)

Addetti alla manutenzione o vigilanza (presenti in turno o reperibili)

• Tecnici del Gruppo Gestione delle Emergenze

• Tecnici del Servizio di Ingegneria Clinica

• Tecnici Elettricisti della ditta Manutencoop F.M. S.p.a.

• Tecnici Ascensoristi della ditta Manutencoop F.M. S.p.a.

• Tecnici della ditta De Vivo S.p.a.

• Personale addetto alla vigilanza

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21. COMPITI DELL’ADDETTO ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA

Compiti dell’Addetto alle comunicazioni di emergenza

Addetto al presidio del Centro di Gestione Emergenze Scheda n. 4-ORG

L’addetto alle comunicazioni di emergenza è l’Addetto al presidio del Centro di Gestione Emergenze

Ricevuta la comunicazione dell’emergenza in atto, impiegando il telefono dedicato:

effettua tutte le chiamate telefoniche previste in funzione della tipologia e della gravità

dell’emergenza, in conformità con quanto previsto dalle schede apposite contenute nella presente

raccolta

effettua le chiamate e le comunicazioni indicategli dal Responsabile delle Emergenze o dai

componenti dell’unità di crisi

nel richiedere l'aiuto esterno, fornisce il maggior numero di informazioni possibili, per migliorare

l'intervento delle squadre di soccorso.

Sono informazioni fondamentali:

ubicazione precisa dell'evento

n° telefonico da cui si sta effettuando la chiamata

presenza di persone intrappolate o da soccorrere

percorso per raggiungere il luogo e via di accesso più prossima all’evento

identificazione dell'incaricato della guida delle squadre esterne

localizzazione del Centro di Gestione delle Emergenze per il coordinamento delle operazioni di

soccorso

Sono informazioni utili:

stato dell'emergenza (gravità)

dimensioni e estensione dell'evento

Se l’incendio interessa il Centro di Gestione delle Emergenze, l’Addetto, nell’abbandonare i locali,

dovrà portare con sé il telefono cordless in dotazione ed effettuerà tutte le comunicazioni necessarie

con quell’apparecchio. In caso di mal funzionamento utilizzerà il cellulare aziendale.

In caso di incendio di categoria 2 e 3, procederà a chiamare direttamente i VV.F. e subito dopo il

Responsabile delle Emergenze. Qualora abbia avuto ordine dal medesimo procederà quindi a chiamare

tutti i reperibili, in funzione della gravità dell’evento allertando il centralino per la comunicazione al

Responsabile Medico di Presidio.

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22. COMPITI DEGLI ADDETTI AL GRUPPO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE E ALLA SQUADRA ANTINCENDIO

Compiti degli Addetti alla squadra antincendio e del Gruppo di Gestione delle

Emergenze Scheda n. 5-ORG

Il personale addetto alla squadra antincendio è incaricato delle operazioni di primo spegnimento,

mediante l’impiego di estintori e idranti, sino all’arrivo delle forze istituzionali d’intervento. Lo stesso

personale dovrà:

sospendere l’attività di routine

operare con estintori e idranti per tentare lo spegnimento

dare l’allarme al n. 3400

all’arrivo dei VV.F. mettersi a disposizione del Responsabile delle Emergenze per collaborare alle

operazioni di salvataggio

Su richiesta del Responsabile delle Emergenze possono essere chiamati ad intervenire anche per

emergenze differenti dall'incendio, ad esempio per allagamenti e altre situazioni critiche dove sia

necessario poter disporre dell'intervento di soggetti operativi.

N.B.

IN CASO DI INTERVENTO CON IDRANTI, OCCORRE VERIFICARE PREVENTIVAMENTE CHE LA ZONA SIA

STATA ISOLATA ELETTRICAMENTE

TUTTE LE AZIONI INDICATE DOVRANNO ESSERE ESEGUITE EVITANDO AL MASSIMO INUTILI

ESPOSIZIONI A RISCHI PERSONALI PROPRI E DELLE PERSONE PRESENTI

PER QUANTO POSSIBILE AGIRE IN MODO COORDINATO CON GLI ALTRI ADDETTI DELLA SQUADRA E

DEL GRUPPO OPERATIVO

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23. COMPITI DEGLI ADDETTI ALL’EVACUAZIONE

Compiti degli Addetti all’evacuazione Scheda n. 6-ORG

Agli Addetti all’evacuazione spetta il compito di realizzare l’esodo di coloro che si trovano nell’area di

loro pertinenza durante l’emergenza, con particolare riferimento alle persone con gravi immobilità. In base

ai normali turni del personale di assistenza, gli Addetti all’evacuazione sono almeno tre per reparto.

N.B.

PER REALIZZARE L’ESODO DAI REPARTI IN CASO DI EMERGENZA OCCORRE RISPETTARE L’APPOSITA

PROCEDURA RIPORTATA DI SEGUITO

RICEVUTO L’ORDINE DI EVACUAZIONE AGLI ADDETTI E’ RICHIESTO DI AGIRE CELERMENTE PER

ORGANIZZARE L’ESODO ORDINATO DELLE PERSONE PRESENTI EVITANDO LA DIFFUSIONE DEL PANICO

GLI ADDETTI DEVONO CONOSCERE E MEMORIZZARE LA DISLOCAZIONE DEI LUOGHI SICURI DEL

PRESIDIO DOVE E’ STATO PREVISTO IL RAGGRUPPAMENTO DEI DEGENTI A SEGUITO DI EVACUAZIONE

Gli Addetti all’evacuazione sono individuati nel personale sanitario in servizio nei reparti al momento

dell'emergenza:

Medici;

Coordinatore Infermieristico;

Infermieri;

O.T.A. – O.S.S.

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24. COMPITI DEGLI ADDETTI ALLA MANUTENZIONE

Compiti degli Addetti alla manutenzione.

Gli Addetti alla manutenzione sono individuati nell’ambito del personale che

opera in base a contratti di manutenzione stipulati dall’Azienda ospedaliera

(Manutencoop F.M. S.p.a. e De Vivo S.p.a.) o del personale in organico

all’U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale (Gruppo di Gestione delle Emergenza)

o degli addetti al servizio di vigilanza.

Scheda n. 7-ORG

Gli Addetti alla manutenzione sono responsabili della gestione e della messa in sicurezza degli impianti

tecnologici durante l’emergenza.

Per incendi di 2a e 3a categoria gli Addetti alla manutenzione hanno il compito di intercettare

l'erogazione dei gas medicali. Tale operazione deve essere attuata solo a seguito di una preventiva

autorizzazione da parte del Responsabile delle Emergenze.

Si ribadisce che prima di chiudere l’erogazione dell’ossigeno e dei gas medicali, gli Addetti alla

manutenzione devono attendere l’ordine del Responsabile delle Emergenze.

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25. COMPITI DEL PERSONALE DI PRESIDIO

Compiti per tutto il Personale del presidio Scheda n. 8-ORG

In situazioni di lavoro normale:

operare nel rispetto costante delle Procedure di Sicurezza

non ostruire le uscite dai reparti e dai piani, mantenendo agibili i percorsi di esodo, i luoghi sicuri e le

aree di raccolta

Ogni dipendente del presidio “San Carlo” deve conoscere e memorizzare il numero telefonico

dell'emergenza 3400

la posizione degli estintori presenti nel proprio reparto

i percorsi per l'esodo in situazioni di emergenza

Chiunque si trovi in presenza di eventuali situazioni di rischio deve rapidamente segnalarle al n. 3400.

Chiunque si trovi in presenza di un principio di incendio è autorizzato e invitato ad utilizzare l’estintore

portatile più vicino, seguendo le istruzioni ricevute o indicate sull’estintore, per tentare di spegnere

l’incendio.

Occorre ricordare che le braci calde possono riaccendersi, quindi, anche a fiamma spenta, prolungare

l’erogazione fino allo svuotamento completo dell’estintore.

Se il tentativo di spegnimento ha successo, si deve:

ventilare l’ambiente

telefonare al numero di emergenza 3400 per segnalare il buon esito dell'intervento

Se il tentativo non ha successo, si deve:

allontanare dal reparto visitatori, rappresentanti, ecc.

fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco, attenersi alle indicazioni dell’Addetto della Squadra Antincendio o

dell’Addetto del Gruppo di Gestione delle Emergenze

qualora si debba effettuare l’evacuazione dei degenti, seguire la procedura specifica

non lasciare l'ospedale se non dopo l’appello e dopo aver avuto l’assenso del Responsabile delle

Emergenze (anche a termine del proprio turno di lavoro)

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26. SCHEDE OPERATIVE INCENDIO

In caso di incendio è necessario intervenire con la massima rapidità, segnalando l'incendio al numero di

emergenza 3400 e utilizzando gli estintori e gli idranti a disposizione per tentare lo spegnimento.

Per utilizzare l'estintore si deve:

strappare la spinetta di sicurezza dell'estintore liberando la leva per l'erogazione

premere a fondo la leva di erogazione

dirigere il getto dell’estintore alla base delle fiamme

prolungare l’erogazione, anche se la fiamma è già spenta, fino a svuotamento completo

dell’estintore

arieggiare il locale (quando possibile) aprendo le finestre per favorire l'eliminazione dei fumi

abbandonare le stanze e richiudere le porte alle proprie spalle

Se necessario occorre:

procedere ad una evacuazione ordinata delle persone presenti (pazienti, visitatori o altri

lavoratori);

prestare soccorso alle persone colpite;

restare a disposizione del Responsabile delle Emergenze

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INCENDIO PROCEDURA n° 1 1 Chiunque rilevi la presenza di un focolaio di incendio:

• Dà l’allarme chiamando il numero di emergenza 3400.

• Interviene operativamente sul focolaio con gli estintori presenti:

strappare la spinetta di sicurezza dell'estintore liberando la leva per l'erogazione

dirigere il getto dell’estintore alla base delle fiamme

prolungare l’erogazione, anche se la fiamma è già spenta, fino a svuotamento completo

dell’estintore

• Avverte il Coordinatore Infermieristico o Preposto.

• Invita i visitatori presenti nell’area del focolaio a lasciare il reparto.

• Si mantiene a disposizione degli addetti all’evacuazione per collaborare all’eventuale

sgombero dei degenti.

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) deve far partire immediatamente l’emergenza (NEL CASO IN CUI

L’ALLARME NON SIA STATO SEGNALATO MA RISULTI DA UN SISTEMA DI RILEVAMENTO

AUTOMATICO, PRIMA DI PROCEDERE A QUANTO SEGUE DEVE FAR VERIFICARE LA VERIDICITÀ

DELL’ALLARME CHIAMANDO IN REPARTO E INVIANDO SUL POSTO SQUADRA DI EMERGENZA),

quindi:

• Chiama il Responsabile delle Emergenze.

• Chiama gli Addetti della squadra antincendio, segnalando telefonicamente il luogo

dell’emergenza.

• Per incendi di categoria 2 e 3, chiama i VV.F. (questa telefonata di allarme si esegue leggendo

l'apposito testo predisposto al fine di fornire il maggior numero di informazioni possibili).

• Chiama i componenti dell’UNITA’ di CRISI e, salvo diversa indicazione del Responsabile delle

Emergenze, chiama i reperibili di area tecnica e di area sanitaria.

• Chiama gli addetti alla manutenzione e alla vigilanza.

• Avverte i Reparti/Servizi adiacenti all’emergenza (compresi sovrastanti e sottostanti)

dell’emergenza in corso.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

3 Il Responsabile delle Emergenze, si relaziona con i componenti del Gruppo Gestione delle

Emergenze e, nel caso di incendi di categoria 2 e 3, dell’Unità di Crisi al fine di valutare l'entità

dell’incendio ed i possibili sviluppi nell’immediato futuro. Se necessario si reca sul luogo

dell'incendio.

Nel caso di incendi di categoria 2 e 3

• Coordina le azioni di primo intervento e ordina, se il caso lo richiede, l’evacuazione delle

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persone dai locali interessati.

• In caso di evacuazione, verifica il buon fine delle operazioni, in caso contrario dà indicazioni

per la ricerca delle persone mancanti all’appello.

• Richiede l’assenso alla sospensione dell’erogazione dell’ossigeno e dei gas medicali al medico

del reparto interessato dall’emergenza. Ricevuto l’assenso autorizza l’intercettazione da parte

degli Addetti alla manutenzione.

• Relaziona sulla situazione all’arrivo dei VV.F..

• Ad incendio spento, in accordo con il Responsabile Medico di Presidio, se possibile, autorizza il

rientro dei degenti e del personale evacuato.

4 Gli Addetti alla squadra antincendio devono intervenire nell’area interessata con

estintori e/o idranti.

N.B.: In caso di intervento con idranti, occorre verificare preventivamente che la zona sia stata

isolata elettricamente. Non vi deve essere intervento con acqua nelle UU.OO. di terapia

intensiva (Anestesia e Rianimazione, U.T.I.C., U.T.I.N.), nelle Sale Operatorie (Gruppo

Centrale, Gruppo Cardiochirurgia, Ginecologia e D.E.A.), e nelle diagnostiche radiologiche

(Radiologia, Servizio di Risonanza Magnetica, Radiologia d’Urgenza e Medicina Nucleare).

• Gli Addetti hanno anche il compito di collaborare al salvataggio di persone intrappolate o

ferite.

• Nel caso di incendi di categoria 2 e 3, all’arrivo dei VV.F., si mettono a disposizione del

Responsabile delle Emergenze.

5 Gli Addetti all’evacuazione, al ricevimento dell'ordine dal Responsabile delle Emergenze o,

in situazioni gravi, dal Medico/Coordinatore Infermieristico di reparto:

• Diffondono il messaggio di evacuazione parziale, di un singolo reparto o dell’area interessata

dall’evento, mantenendo l’ordine e adoperandosi per evitare panico.

• Allontanano i pazienti e le persone presenti seguendo i percorsi di esodo indicati nei Piani di

Evacuazione.

• Al personale è richiesto di operare secondo la procedura apposita riportata al paragrafo 6.9.

6 Gli Addetti alla manutenzione (operatori delle ditte Manutencoop F.M.

s.p.a, De Vivo S.p.a., Gruppo Gestione delle Emergenze, Ingegneria Clinica) e

vigilanza devono:

• Effettuare un controllo diretto sul luogo dell’incidente.

• Verificare lo stato degli impianti antincendio.

• Attendere l’eventuale ordine per la sospensione dell’erogazione dell’ossigeno, dei gas medicali

e dell’energia elettrica dal Responsabile delle Emergenze.

In caso di scoppio

• Isolare tutti gli impianti (elettrico, idrico, idraulico, di condizionamento ecc.).

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• Interrompere l’erogazione dei gas medicali nella zona interessata e in quelle immediatamente

adiacenti.

L’interruzione dell’erogazione dei gas medicali dovrà essere effettuata solo previa autorizzazione

del medico di reparto:

• nelle Sale Operatorie (Gruppo Centrale, Gruppo Cardiochirurgia, Ginecologia e D.E.A.);

• nelle UU.OO. di Terapia Intensiva (Anestesia e Rianimazione, U.T.I.C., U.T.I.N., Cardioanestesia

e Rianimazione Cardiochirurgica).

NEI LOCALI DI PRESIDIO DELLA DITTA MANUTENCOOP F.M. S.P.A., A QUOTA 748 DEL PADIGLIONE

“M2”, E’ INSTALLATO APPOSITO PANNELLO OPERATIVO OLTRE AI SISTEMI DI GESTIONE DEGLI

IMPIANTI DI RILEVAZIONE INCENDI E, PERTANTO, LA NOTIZIA DELL’EVENTO VERRA’, COMUNQUE,

ASSUNTA DIRETTAMENTE DAL PERSONALE OPERANTE ANCHE PRIMA DELLA CHIAMATA

DELL’ADDETTO ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA CON ATTIVAZIONE IMMEDIATA DELLE

PREVISTE PROCEDURE DI EMERGENZA

7 Il Personale dei seguenti reparti è stato individuato come Addetto con compiti specifici:

• ANATOMIA PATOLOGICA

• FARMACIA

Il primo compito che viene affidato a questi Addetti riguarda la messa in sicurezza dei liquidi

infiammabili.

Successivamente gli Addetti dovranno presidiare dall'esterno i reparti segnalando alle squadre di

soccorso la presenza dei materiali di cui trattasi.

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TESTI DELLE TELEFONATE DI ALLARME PER INCENDIO

Tipo di emergenza Destinatario

INCENDIO TEL. EMERGENZA 3400 (0971 613400) SCHEDA TESTO n° 1

TELEFONATA DA EFFETTUARE DA PARTE DI CHIUNQUE RAVVISI UN PRINCIPIO D’INCENDIO

1. Attenzione! Qui è il reparto di ____________.

2. Si è verificato un incendio presso il padiglione ________________.

Occorre indicare con precisione:

• il Reparto o il Servizio interessato

• l'estensione dell’incendio (n° di locali interessati)

3. Al momento VI SONO/NON VI SONO persone intrappolate da soccorrere.

Occorre anche indicare con precisione:

• la presenza di persone ferite o intossicate

• se è già iniziata l’evacuazione dal reparto

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono interno da cui si effettua la chiamata

Tipo di emergenza Destinatario

INCENDIO Vigili del Fuoco (Tel. 115) SCHEDA TESTO n° 2 TELEFONATA DA EFFETTUARE DIRETTAMENTE SENZA ATTENDERE

L'ASSENSO DAL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE

Qui è l’ospedale “San Carlo” di Potenza di Via Potito Petrone.

Si richiede un vostro intervento urgente.

Si è verificato un incendio presso il reparto di _________________ ubicato c/o

il padiglione _________________________ al piano _______

Occorre indicare con precisione:

• il Reparto o il Servizio interessato

• l'estensione (n° di locali interessati)

• il punto di ingresso per i mezzi di soccorso

• il nominativo dell'incaricato di guidare le squadre esterne al loro arrivo

• la localizzazione del Centro di Gestione delle Emergenze per il coordinamento delle

operazioni di soccorso.

Al momento VI SONO/NON VI SONO persone intrappolate da soccorrere.

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.613400)

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27. SCHEDE OPERATIVE BLACK OUT ELETTRICO

Il Presidio Ospedaliero “San Carlo” di Potenza è dotato sia di gruppi elettrogeni che di continuità in

grado di supplire alle possibili interruzioni dell'energia elettrica. I generatori di emergenza sono in grado di

intervenire automaticamente in caso di black out per rialimentare la totalità delle utenze indispensabili al

mantenimento in vita dei pazienti.

Non potendo escludere a priori guasti o malfunzionamenti ai sistemi elettrici, la procedura seguente va,

comunque, attuata anche quando, per una mancanza di energia dalla rete pubblica, si attivano le

alimentazioni di riserva.

BLACK OUT ELETTRICO PROCEDURA n° 2 1 Il Personale che rileva la condizione di black-out o di guasto elettrico:

• Dà l’allarme chiamando il numero di emergenza 3400;

• Si prodiga al fine di far mantenere la calma ai degenti e visitatori in collaborazione con il

proprio Preposto.

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) deve far partire immediatamente l’emergenza.

• Chiama il Responsabile Tecnico di presidio Manutencoop F.M. S.p.a. al numero interno di

cordless 3608 o il responsabile MFM S.p.a. per il presidio al numero interno di cordless

3652.

• In caso di mancata risposta, contatta il turnista MFM S.p.a. sul cellulare aziendale

335.1518903.

• Chiama il call center Manutencoop F.M. S.p.a. al numero 800.467191

L’operatore del call center MFM S.p.a. crea un ordine di lavoro e:

- Contatta telefonicamente il Responsabile Tecnico di presidio al numero interno

cordless 091.613608 ed invia un messaggio sul cellulare aziendale del Responsabile

Tecnico di presidio e del turnista;

- Invia una mail dell’ordine di lavoro ed un fax al responsabile MFM S.p.a. per il presidio.

• Avverte il Responsabile delle Emergenze.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

3 Gli Addetti alla manutenzione (operatori della ditta Manutencoop F.M.

s.p.a.) si recano immediatamente sul posto.

• Eseguono una prima verifica per accertare se le cause sono interne o esterne al presidio.

• Verificano l’entrata in funzione dei gruppi elettrogeni e di continuità e ne sorvegliano il buon

funzionamento.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 34

• Se la mancanza di energia dipende da fattori esterni, il Responsabile Tecnico di presidio della

MFM S.p.a. telefona all’ENEL Distribuzione - Ufficio Guasti al fine di verificare i tempi di

ripristino della fornitura.

• Il Responsabile Tecnico di presidio della MFM S.p.a. relaziona in merito alla tipologia di guasto

al Responsabile Settore Impianti elettrici dell'U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale ed al

Responsabile delle Emergenze. Qualora la mancanza di energia perduri oltre le 3 ore, il

Responsabile Tecnico di presidio della MFM S.p.a. provvede a contattare il fornitore di gasolio

per richiedere la fornitura in emergenza.

• Gli addetti alla manutenzione si relazionano e collaborano con il Gruppo di Gestione

Emergenze, con i tecnici dell’A.O.R. nonché con le altre ditte manutentrici presenti in ospedale

(De Vivo S.p.a.).

4 Il Responsabile delle Emergenze si relaziona con i componenti del Gruppo Gestione delle

Emergenze e in collaborazione con i componenti dell’Unità di Crisi.

• Raccoglie informazioni sulla prima ricognizione effettuata dagli Addetti alla manutenzione, e

valuta la situazione in particolare con il Responsabile Settore Impianti elettrici dell'U.O.C.

Gestione Tecnico Patrimoniale.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 35

TESTO DELLE TELEFONATE DI ALLARME PER BLACK OUT ELETTRICO

Tipo di emergenza Destinatario

BLACK OUT ELETTRICO GENERALE NEL PRESIDIO

MANUTENCOOP F.M. S.p.a. NUMERO DI PRONTO INTERVENTO

ELETTRICITA'

3608 (0971 613608) - 3652 (0971

613652) - 335.1518903 800.467191

SCHEDA TESTO n° 3

TELEFONATA DA INOLTRARE ANCHE SENZA L'ASSENSO DEL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE

Qui è il Centro di Gestione Emergenze dell’Ospedale “San Carlo” di Potenza.

Si è verificata un’interruzione di energia elettrica per cause ancora da

accertare. Si richiede un vostro intervento urgente per ripristinare la fornitura.

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.613400)

Tipo di emergenza Destinatario

BLACK OUT ELETTRICO con

persone intrappolate negli

ascensori

ASCENSORISTA MANUTENCOOP F.M. S.p.a. NUMERO DI PRONTO INTERVENTO

ASCENSORI

3675 (0971 613675) - 3608 (0971

613608) - 3652 (0971 613652) -

335.1518903 800.467191

SCHEDA TESTO n° 4

TELEFONATA DA EFFETTUARE DIRETTAMENTE SENZA ATTENDERE L'ASSENSO RESPONSABILE DELLE EMERGENZE

Qui è il Centro di Gestione Emergenze dell’Ospedale “San Carlo” di Potenza.

Si è verificata un’interruzione di energia elettrica per cause ancora da

accertare. Si richiede un vostro intervento urgente per liberare le persone

intrappolate negli ASCENSORI.

Occorre indicare con precisione:

• i Reparti o i Servizi interessati e i numeri identificativi degli impianti con persone bloccate

all'interno delle cabine.

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.613400)

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28. SCHEDE OPERATIVE BLOCCO ASCENSORI

BLOCCO DI ASCENSORI PROCEDURA PROCEDURA n° 3 1 Il Personale che rimane bloccato nell’ascensore o nel montacarichi, o che verifica che un

paziente o un visitatore si trovi nella medesima situazione, deve:

Se si trova all’interno dell’ascensore

• Fare uso del sistema di allarme installato nella cabina dell’ascensore e chiamare i numeri

2261 (0971 612261) o 3400 (0971 613400);

• Mantenere la calma e aiutare le persone a mantenerla.

• Attendere l’intervento degli Addetti.

Se si trova invece all’esterno dell’ascensore deve:

• Chiamare i numeri 2261 (0971 612261) o 3400 (0971 613400), comunicando il numero

dell’impianto guasto.

• Tranquillizzare le persone intrappolate.

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze), ricevuto l’allarme (mediante sistema di remotizzazione o

chiamata telefonica), comunicando il numero dell’impianto bloccato e precisando se occorre

liberare delle persone intrappolate, chiama nell’ordine:

• L’ascensorista della Manutencoop F.M. S.p.a. al numero interno cordless 3675.

• In caso di mancata risposta contatta il turnista MFM S.p.a. al numero interno cordless 3608.

• In caso di ulteriore mancata risposta contatta il turnista MFM S.p.a. sul cellulare aziendale

335.1518903.

• In ogni caso il call center Manutencoop F.M. S.p.a. al numero 800.467191.

ESEGUITO L’INTERVENTO DI SBLOCCO, SE L’INTERVENTO DI RIPRISTINO E’ URGENTE

(IMPIANTO ELEVATORE DI PRIMARIA NECESSITA’), IL TURNISTA MFM S.P.A. PROVVEDE A

CONTATTARE L’ASCENSORISTA REPERIBILE.

NEI LOCALI DI PRESIDIO DELLA DITTA MANUTENCOOP F.M. S.P.A., A QUOTA 748 DEL

PADIGLIONE “M2”, E’ INSTALLATO APPOSITO PANNELLO OPERATIVO PER LA RIPETIZIONE

DEGLI ALLARMI ASCENSORI E, PERTANTO, LA NOTIZIA DEL BLOCCO DELL’IMPIANTO

ELEVATORE VERRA’, COMUNQUE, ASSUNTA DIRETTAMENTE DAL PERSONALE OPERANTE

ANCHE PRIMA DELLA CHIAMATA DELL’ADDETTO ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA CON

ATTIVAZIONE IMMEDIATA DELLE PREVISTE PROCEDURE DI EMERGENZA.

L’Addetto alle comunicazioni di emergenza provvederà, in ogni caso, a quanto

previsto dalla procedura di emergenza sopra riportata.

L’addetto registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

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3 L'ascensorista (o il personale addetto alle manovre di sblocco) si reca

immediatamente sul posto con il compito di:

• liberare le persone intrappolate;

• procedere alla messa in sicurezza dell’impianto;

• riportare l’impianto alle normali condizioni di esercizio o provvedere al fine di ripristinare il

funzionamento dell’elevatore nel più breve tempo possibile predisponendo in tal caso le

segnalazioni di “impianto fuori servizio”;

• In caso di impossibilità di intervento avverte il Gruppo di Gestione delle Emergenze per

richiedere l’ausilio del personale del Gruppo presente in turno;

• In caso di difficoltà di sblocco avverte il Responsabile delle Emergenze (per il tramite

dell’Addetto alle comunicazioni del Gruppo di Gestione delle Emergenze) ed attiva la chiamata

ai VV.F.

NEI LOCALI DI PRESIDIO DELLA DITTA MANUTENCOOP F.M. S.P.A., A QUOTA 748 DEL

PADIGLIONE “M2”, E’ INSTALLATO APPOSITO PANNELLO OPERATIVO PER LA RIPETIZIONE

DEGLI ALLARMI ASCENSORI E, PERTANTO, LA NOTIZIA DEL BLOCCO DELL’IMPIANTO

ELEVATORE VERRA’, COMUNQUE, ASSUNTA DIRETTAMENTE DAL PERSONALE OPERANTE

ANCHE PRIMA DELLA CHIAMATA DELL’ADDETTO ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA CON

ATTIVAZIONE IMMEDIATA DELLE PREVISTE PROCEDURE DI EMERGENZA

4 Il Responsabile delle Emergenze, ove allertato deve:

• raccogliere informazioni dai componenti del Gruppo Operativo;

• verificare il buon esito dell’operazione di salvataggio o, viceversa, ordinare la chiamata ai VV.F.

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TESTO DELLE TELEFONATE DI ALLARME PER BLOCCO ASCENSORI

Tipo di emergenza Destinatario

BLOCCO ASCENSORI con persone intrappolate

ASCENSORISTA MANUTENCOOP F.M. S.p.a. NUMERO DI PRONTO INTERVENTO

ASCENSORI

3675 (0971 613675) - 3608 (0971

613608) - 3652 (0971 613652) -

335.1518903 800.467191

SCHEDA TESTO n° 5

TELEFONATA DA INOLTRARE DIRETTAMENTE SENZA ATTENDERE L'ASSENSO RESPONSABILE DELLE EMERGENZE

Qui è l’ospedale “San Carlo” di Potenza, Via Potito Petrone, snc.

Si è verificato un blocco dell'ascensore n° ____

Si richiede un vostro intervento urgente per liberare le persone intrappolate.

Occorre indicare con precisione:

• i numeri identificativi degli impianti bloccati

• i Reparti o i Servizi interessati

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.613400)

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29. SCHEDE OPERATIVE FUGA GAS METANO

FUGA DI GAS METANO PROCEDURA n° 4 1 Chiunque rilevi una fuga di gas metano:

• Dà l’allarme chiamando il numero di emergenza 3400.

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) fa partire immediatamente l’emergenza, sia nel caso di

segnalazione telefonica che nel caso di allarme proveniente dal sistema di rilevamento automatico,

chiamando:

• il Responsabile Tecnico di presidio della De Vivo S.p.a al numero interno cordless 3685 o in

caso di mancata risposta al numero interno fisso 2311;

• il Responsabile Tecnico di presidio della Manutencoop Facility Managment S.p.a al numero

interno cordless 3608 o, nel caso di mancata risposta, sul cellulare aziendale

335.1518903;

• il Responsabile delle Emergenze.

L’addetto registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

3 Il Responsabile delle Emergenze, si relaziona con i componenti del Gruppo Gestione delle

Emergenze e dell’Unità di Crisi al fine di valutare l'entità della fuga di gas ed i possibili sviluppi

nell’immediato futuro. Se necessario si reca sul luogo della segnalazione.

• Coordina le azioni di primo intervento e ordina, se il caso lo richiede, l’evacuazione delle

persone dai locali interessati.

4 Gli Addetti alla manutenzione (operatori della ditta De Vivo S.p.a., ditta

Manutencoop F.M. S.p.a e personale del Gruppo di Gestione delle

Emergenze) devono:

• Effettuare un controllo diretto sul luogo dell’incidente.

• Verificare l’effettiva sospensione ovvero sospendere l’erogazione del Gas Metano.

• Verificare la causa della fuga e lo stato degli impianti.

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30. SCHEDE OPERATIVE PRESENZA DI SQUILIBRATO O MALINTENZIONATO

PRESENZA DI UNO SQUILIBRATO O DI UN MALINTENZIONATO

PROCEDURA n° 5

1 CHIUNQUE rilevi la presenza di uno squilibrato che possa essere pericoloso per

l’incolumità delle persone presenti, o la presenza di un malintenzionato introdottosi a

scopo di furto, rapina, danneggiamenti, deve richiedere l’intervento del servizio di Vigilanza,

chiamando (senza farlo notare allo squilibrato/malintenzionato):

• il numero 2567 (0971 612567) del Servizio di Vigilanza

• il Gruppo Gestione delle Emergenze al numero di emergenza 3400 (0971 613400)

Nel corso della chiamata al numero 3400 si dovrà precisare se la chiamata al Servizio di Vigilanza

sia già stata effettuata o meno.

Nell’attesa dell’intervento del Servizio di Vigilanza, il comportamento delle persone dovrà essere di

sorveglianza, ma assolutamente tranquillizzante, senza iniziative personali che possano aggravare la

situazione.

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro

Gestione Emergenze) nel caso non sia già partita la segnalazione al Servizio di Vigilanza, deve

far partire immediatamente l’emergenza. Chiamando:

• il numero 2567 (0971 612567) del Servizio di Vigilanza

• di seguito allerta il Responsabile delle Emergenze.

(Queste telefonate di allarme vanno eseguite leggendo i testi già predisposti).

L’addetto registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

3 Il Responsabile delle Emergenze deve:

• relazionarsi con il Responsabile del Servizio di Vigilanza

• relazionarsi con le Forze dell’Ordine (eventualmente coinvolte dal Responsabile del Servizio di

Vigilanza)

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 41

TESTO DELLE TELEFONATE DI ALLARME PER SQUILIBRATO O MALVIVENTE

Tipo di emergenza Destinatario

PRESENZA DI UNO SQUILIBRATO O DI UN

MALVIVENTE

Servizio di Vigilanza Tel. 2567 (0971 612567)

SCHEDA TESTO n° 6

TELEFONATA DA INOLTRARE DIRETTAMENTE DA PARTE DI CHIUNQUE AL N° 2567 SENZA ATTENDERE L'ASSENSO DAL RESPONSABILE DELLE

EMERGENZE

Qui è il Reparto ____________________

Si richiede un vostro intervento urgente per la presenza di uno

SQUILIBRATO/MALINTENZIONATO presso il reparto di _________;

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.61 ______)

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 42

31. SCHEDE OPERATIVE MINACCIA DI ATTENTATO O DELLA PRESENZA DI UNA BOMBA

MINACCIA DI UN ATTENTATO O DELLA PRESENZA DI UNA BOMBA

PROCEDURA n° 6

1 Chiunque riceva una minaccia telefonica di un attentato e/o della presenza di una bomba nel

presidio ospedaliero dovrà cercare, nel limite del possibile, di raccogliere dall'interlocutore il

maggior numero di informazioni utili alla localizzazione dell'ordigno.

• Ora prevista dello scoppio.

• Padiglione interessato.

Chiunque riceva una telefonata di questo tipo deve richiedere l’intervento del servizio di

Vigilanza, chiamando:

• il numero 2567 (0971 612567) del Servizio di Vigilanza

• il Gruppo Gestione delle Emergenze al numero di emergenza 3400 (0971 613400)

Nel corso della chiamata al numero 3400 si dovrà precisare se la chiamata al Servizio di Vigilanza

sia già stata effettuata o meno.

Nell’attesa dell’intervento del Servizio di Vigilanza, il comportamento dovrà essere di sorveglianza,

ma assolutamente tranquillizzante, senza iniziative personali che possano generare panico.

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro

Gestione Emergenze) nel caso non sia già effettuata la segnalazione al Servizio di Vigilanza,

deve far partire immediatamente l’emergenza. Chiamando:

• il numero 2567 (0971 612567) del Servizio di Vigilanza

Di seguito allerta:

• il Responsabile delle Emergenze;

• gli Addetti alla manutenzione;

• gli Addetti alla squadra antincendio;

• gli Addetti all'evacuazione.

(Queste telefonate di allarme vanno eseguite leggendo i testi già predisposti).

L’addetto registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

3 Il Responsabile delle Emergenze deve:

• raccogliere informazioni sulle prime ricognizioni effettuate da Servizio di Vigilanza e dalle

Forze dell’Ordine eventualmente coinvolte da questi;

• valutare la situazione in collaborazione con il Servizio di Vigilanza e con le Forze dell’Ordine

eventualmente coinvolte, e decidere, sulla base delle informazioni raccolte, l’evacuazione

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 43

(parziale o totale);

• in caso si decida di procedere all’evacuazione, deve far intervenire gli Addetti all’evacuazione;

• se necessario, richiedere all'Unità di Crisi, ed ai medici del reparto, di organizzare la

ricollocazione dei degenti presso altri reparti;

• verificare il buon fine dell’evacuazione e procedere all’appello;

• concordare con le Forze dell’Ordine la fine dell’emergenza;

• autorizzare il rientro delle persone evacuate;

• Informare i parenti della eventuale ricollocazione dei degenti.

4 Gli Addetti alla manutenzione, in collaborazione con gli Addetti alla squadra

antincendio devono:

• mettersi a disposizione delle Forze dell’Ordine e del Responsabile delle Emergenze;

• solo in caso di richiesta da parte delle Forze dell’Ordine, e senza esporsi a pericoli o rischi

personali, coadiuvare le stesse con opportune segnalazioni e indicazioni nelle operazioni di

verifica dei locali tecnici e delle aree normalmente non frequentate dai dipendenti;

• rimanere allertati per mettere in atto, in caso di scoppio, le procedure della sezione relativa

agli eventi con incendio;

• collaborare alla rimozione delle macerie ed al salvataggio di persone intrappolate o ferite;

• relazionare al Responsabile delle Emergenze.

Il Preposto di ogni singolo reparto, insieme con il proprio personale deve:

• verificare velocemente il reparto, al fine di individuare la presenza di oggetti estranei alla

propria attività (valigie di dubbia provenienza, colli, pacchi, ecc.); in presenza di oggetti

estranei, telefonare al numero 3400 dell’emergenza;

• mantenere calmo il personale e invitare i presenti, non impegnati a fronteggiare l’emergenza,

ad allontanarsi dal reparto stesso.

5 Gli Addetti all’evacuazione:

• Diffondono l’ordine di evacuazione parziale, di un singolo reparto o dell’area interessata

dall’evento in oggetto, mantenendo l’ordine e adoperandosi per evitare panico.

• Allontanano i pazienti e le persone presenti seguendo i percorsi di esodo indicati nei Piani di

Evacuazione.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 44

TESTO DELLE TELEFONATE DI ALLARME PER ATTENTATO O BOMBA

Tipo di emergenza Destinatario

MINACCIA DI UN ATTENTATO O DELLA

PRESENZA DI UNA BOMBA

Servizio di Vigilanza Tel. 2567 (0971 612567)

SCHEDA TESTO n° 7

TELEFONATA DA INOLTRARE DIRETTAMENTE DA PARTE DI CHIUNQUE AL N° 2567 SENZA ATTENDERE L'ASSENSO DAL RESPONSABILE DELLE

EMERGENZE

Qui è il reparto __________________________

Si richiede un vostro intervento urgente perchè:

1. abbiamo ricevuto la minaccia di un attentato presso il reparto di

_________;

(OPPURE)

2. abbiamo ricevuto una segnalazione anonima della presenza di una

bomba presso il reparto di _________;

Occorre indicare con precisione:

• la zona o il Reparto o il Servizio interessato

• il nominativo dell’incaricato di guidare le squadre esterne al loro arrivo

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.61 ______)

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 45

32. SCHEDE OPERATIVE ALLAGAMENTO

Per alcuni reparti o servizi dell’ospedale un allagamento derivato da perdite o da infiltrazioni massive di

acqua, potrebbe generare una situazione di emergenza che deve essere correttamente gestita al fine di

evitare rischi e danni per le persone e gli impianti.

Si sottolinea, inoltre, che l’Ospedale presenta numerose sottocentrali tecnologiche collegate tra loro per

mezzo di passaggi sotterranei. L'interruzione di questi collegamenti potrebbe essere causa di disservizi.

Non potendo escludere a priori allagamenti conseguenti a guasti degli impianti idrici, si predispone la

seguente procedura.

ALLAGAMENTO PROCEDURA n° 7 1 Chiunque rilevi una perdita massiva da impianti idrici o un allagamento:

• dà l’allarme chiamando il numero di emergenza 3400;

• avverte il Preposto del reparto interessato o l'infermiere con funzioni di coordinamento in

turno;

• invita i visitatori presenti nell’area a lasciare il reparto;

• si mantiene a disposizione per collaborare all’eventuale rimozione dell'acqua.

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro

Gestione Emergenze) ricevuta la segnalazione:

• chiama il Responsabile delle Emergenze;

• chiama gli Addetti alla manutenzione della De Vivo S.p.a. al numero interno cordless 3685 o

in caso di mancata risposta al numero interno fisso 2311;

• chiama gli Addetti alla manutenzione della Manutencoop F.M. S.p.a. al numero interno

cordless 3608 o, nel caso di mancata risposta, sul cellulare aziendale 335.1518903;

• chiama i reperibili di area tecnica, salvo diversa indicazione del Responsabile delle Emergenze;

• su indicazione del Responsabile delle Emergenze, chiama i VV.F. (questa telefonata si esegue

leggendo l'apposito testo predisposto);

• avverte i Reparti/Servizi adiacenti sottostanti dell’emergenza in corso;

• registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

3 Il Responsabile delle Emergenze, si relaziona con i componenti del Gruppo Operativo al

fine di valutare le possibili azioni per il superamento dell'emergenza e:

• richiede agli Addetti alla manutenzione, di verificare la necessità di interrompere l'erogazione

dell'energia elettrica nell'area colpita, per l'interessamento di impianti o apparecchiature;

• coordina le azioni di primo intervento e ordina, se il caso lo richiede, l’evacuazione delle

persone dai locali interessati;

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 46

• verifica la riuscita delle operazioni di evacuazione;

• se necessario, richiede la telefonata ai VV.F. e relaziona sulla situazione al loro arrivo;

• autorizza il rientro dei degenti e del personale evacuato.

4 Gli Addetti alla manutenzione (operatori della ditta De Vivo S.p.a., ditta

Manutencoop F.M. S.p.a e personale del Gruppo di Gestione delle

Emergenze) devono:

• recarsi sul luogo dell’incidente per intercettare le eventuali perdite dagli impianti idrici;

• verificare lo stato degli impianti elettrici e delle apparecchiature presenti in relazione alla

presenza di acqua, relazionando in merito al Responsabile delle Emergenze;

• interrompere, se necessario, su indicazione del Responsabile delle Emergenze, l'erogazione

dell'energia elettrica nella zona interessata.

5 Il Personale di reparto e del servizio di pulizie interviene nell’area interessata per

collaborare con il Gruppo Operativo nella raccolta e nell'allontanamento dell'acqua, utilizzando

spazzoloni tira acqua, scope, spazzoloni, stracci e asciuga liquidi.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 47

TESTO DELLE TELEFONATE DI ALLARME PER ALLAGAMENTO

Tipo di emergenza Destinatario

ALLAGAMENTO Vigili del Fuoco (Tel. 115) SCHEDA TESTO n° 8

TELEFONATA DA INOLTRARE SOLO DOPO AVER AVUTO L'ASSENSO DAL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE

Qui è l’ospedale “San Carlo” di Potenza di Via Potito Petrone.

Si è verificato un ALLAGAMENTO che ostacola le attività di assistenza ai

pazienti.

Si richiede un vostro intervento urgente in quanto con i mezzi in nostro

possesso non riusciamo ad aspirare la notevole quantità di acqua presente al

piano ____________.

Occorre indicare con precisione:

• il Reparto o il Servizio interessato;

• il piano, soprattutto se sotterraneo;

• il punto di ingresso per i mezzi di soccorso;

• il nominativo dell'incaricato di guidare le squadre esterne al loro arrivo;

• la localizzazione del Centro di Gestione delle Emergenze per il coordinamento delle

operazioni di soccorso.

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.61 ______)

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 48

33. SCHEDE OPERATIVE TERREMOTO, CEDIMENTO O CROLLO DI STRUTTURE

Le conseguenze ipotizzabili per un evento sismico, potrebbero essere di entità contenuta:

• lesione agli edifici senza crolli strutturali (se non di calcinacci o cornicioni);

• lievi danni agli impianti (parziale interruzione di erogazione elettrica, guasti alle linee telefoniche o alla

rete idrica , ecc.);

• danneggiamenti a strutture interne (blocco di porte o serramenti, danneggiamenti e distacchi di parte

dei controsoffitti, ecc.);

• panico, anche elevato, ma senza degenerazione delle strutture portanti degli edifici;

ovvero di importante entità:

• degenerazione delle strutture portanti degli edifici, seppur senza crolli;

• crolli parziali o totali di edifici.

Il terremoto è un evento negativo di durata limitata nel tempo.

Durante l'evento sismico non esiste possibilità di attuare interventi di contenimento, quindi la procedura

di emergenza prevede interventi da attuare al termine dell’evento stesso.

L’intervento si volge essenzialmente lungo tre direttrici:

• prima verifica delle condizioni di stabilità delle strutture e degli impianti;

• eventuale evacuazione (precauzionale parziale o totale ovvero di emergenza);

• ripristino delle condizioni di sicurezza precedenti.

TERREMOTO – CEDIMENTO, CROLLO DI STRUTTURE

PROCEDURA n° 8

1 Il Personale che, a seguito di un sisma, rilevi danni a persone o a strutture:

• chiama il numero di emergenza 3400 specificando la tipologia dei soccorsi necessari;

• avverte il Preposto del reparto dove si è verificata l'emergenza, al quale spetta la

responsabilità di impedire a chiunque non sia impegnato a soccorrere le persone colpite, di

avvicinarsi all’area interessata;

• si prodiga al fine di far mantenere la calma ai degenti e visitatori in collaborazione con il

proprio Preposto.

Al personale non specificamente incaricato di portare soccorso ai colpiti, è fatto divieto tassativo

di avvicinarsi, per qualsiasi motivo, al luogo dell’incidente e di utilizzare gli ascensori.

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 49

2 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro

Gestione Emergenze) deve far partire immediatamente l’emergenza chiamando:

• il Responsabile delle Emergenze al quale deve specificare la tipologia dell'emergenza in

atto;

Se il Responsabile delle Emergenze lo richiede, oppure, in caso di crolli/cedimenti delle strutture

murarie chiama:

• i Vigili del Fuoco (questa telefonata va eseguita leggendo l’apposito testo predisposto);

• la Centrale operativa della Protezione Civile presso la Prefettura (questa telefonata va eseguita

leggendo l’apposito testo predisposto)

Quindi, sempre seguendo le indicazioni del Responsabile delle Emergenze, chiama:

• i componenti dell'UNITA' DI CRISI;

• i reperibili di area tecnica e di area sanitaria;

• gli Addetti all’evacuazione delle UU.OO. colpite per dare avvio alle procedure di evacuazione.

L’addetto registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

3 Il Responsabile dell'U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale effettua

immediatamente un sopralluogo nei reparti colpiti dal sisma e si relaziona con i componenti del

Gruppo Operativo.

• verifica di persona le condizioni di stabilità delle strutture e degli impianti;

• valuta l'agibilità dei locali e la possibilità di permanenza negli stessi;

• valuta l'agibilità in particolare degli ascensori.

4 Gli Addetti alla manutenzione (operatori della ditta De Vivo S.p.a., ditta

Manutencoop F.M. S.p.a e personale del Gruppo di Gestione delle

Emergenze) che si recano immediatamente sul posto:

• eseguono una prima verifica, in merito alle condizioni delle strutture, attrezzature e impianti;

• controllano le condizioni degli impianti o dei dispositivi di sicurezza (ascensori, illuminazione di

sicurezza, saracinesche d’intercettazione gas medicali, pulsanti di blocco elettrico, impianto

antincendio, ecc.);

• relazionano sui rilievi eseguiti al Responsabile dell'U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale ed al

Responsabile delle Emergenze.

Gli Addetti alla manutenzione inoltre:

• su indicazione del Responsabile delle Emergenze, solo se necessario, tolgono corrente agli

impianti della zona incidentata.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 50

Ad emergenza conclusa:

• Provvedono al ripristino degli impianti tecnologici, nonché delle normali condizioni di lavoro in

sicurezza.

5 Responsabile delle Emergenze si reca immediatamente nei reparti colpiti dal sisma. Si

relaziona con i componenti del Gruppo Operativo e in collaborazione con i componenti dell’Unità di

Crisi:

• raccoglie informazioni dagli Addetti alla manutenzione, e valuta la situazione, in particolare,

con il Responsabile dell'U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale;

• richiede ai medici del reparto, in caso di necessità, di organizzare direttamente i soccorsi alle

persone colpite e l'eventuale trasferimento presso altri reparti o ospedali;

• in caso di un numero elevato di ascensori bloccati con persone intrappolate, e/o in caso di

pazienti critici intrappolati, chiede di effettuare la chiamata ai Vigili del Fuoco;

• richiede, in caso di necessità, l'intervento della Protezione Civile;

• ordina, in caso di necessità, l’evacuazione totale o parziale tenendo conto della criticità dei

pazienti coinvolti;

• verifica che l’evacuazione sia completata con esito positivo.

6 Gli Addetti all’evacuazione, ricevuto l’ordine di evacuare, attuano le procedure previste.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 51

TESTO DELLE TELEFONATE DI ALLARME PER TERREMOTO

Tipo di emergenza Destinatario

TERREMOTO Vigili del Fuoco (Tel. 115) SCHEDA TESTO n° 9

TELEFONATA DA INOLTRARE SOLO DOPO AVER AVUTO L'ASSENSO DAL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE

Qui è l’ospedale “San Carlo” di Potenza di Via Potito Petrone.

A seguito del TERREMOTO si richiede un vostro intervento urgente di soccorso.

Occorre indicare con precisione:

• se si sono verificati crolli, scoppi, intrappolamenti di persone, black out, ecc.;

• il Reparto o il Servizio interessato;

• il punto di ingresso per i mezzi di soccorso;

• il nominativo dell'incaricato di guidare le squadre esterne al loro arrivo;

• la localizzazione del Centro di Gestione delle Emergenze per il coordinamento delle

operazioni di soccorso.

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.613400)

Tipo di emergenza Destinatario

TERREMOTO SALA OPERATIVA PROTEZIONE CIVILE

Tel. 0971-668400 SCHEDA TESTO n° 10

TELEFONATA DA INOLTRARE SOLO DOPO AVER AVUTO L'ASSENSO DAL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE

Qui è l’ospedale “San Carlo” di Potenza di Via Potito Petrone.

A seguito del TERREMOTO si richiede un vostro intervento urgente di soccorso.

Occorre indicare con precisione:

• se si sono verificati crolli, scoppi, intrappolamenti di persone, black out, ecc.;

• il Reparto o il Servizio interessato

• il punto di ingresso per i mezzi di soccorso;

• il nominativo dell'incaricato di guidare le squadre esterne al loro arrivo;

• la localizzazione del Centro di Gestione delle Emergenze per il coordinamento delle

operazioni di soccorso.

Sono stati già allertati i Vigili del Fuoco.

Ha chiamato _________________________

• nome e cognome del chiamante

• n° di telefono da cui si effettua la chiamata (0971.61 ______)

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 52

34. EVACUAZIONE

In situazioni di emergenza grave quali quelle indicate nelle presenti schede (ad esempio incendi di 2a e di

3a categoria o sisma con compromissione della capacità portante delle strutture), ai fini della salvaguardia

delle persone potrebbe rendersi necessario procedere all'evacuazione dai locali o da intere aree del

complesso ospedaliero. L’evacuazione consiste nell’abbandono immediato dell’area colpita

dall’emergenza da parte degli occupanti e nel concentramento degli stessi in punti di

raggruppamento predeterminati (“area di raccolta esterna” o “luoghi sicuri”). Obiettivo primario

resta la salvaguardia delle persone, con particolare riferimento ai degenti non in grado di muoversi

autonomamente.

Di seguito si illustrano le principali modalità operative e le accortezze da mettere in atto in tali casi, e nelle

pagine seguenti si riporta sotto forma di scheda la procedura da attuare a cui attenersi.

L’evacuazione può essere:

• parziale (esodo da un compartimento/reparto interessato dal sinistro)

questa può, a sua volta, essere suddivisa in:

orizzontale (dal compartimento/reparto interessato dal sinistro verso un “luogo sicuro” situato sullo

stesso piano)

verticale (dal compartimento/reparto interessato dal sinistro verso un “luogo sicuro” o “area di

raccolta” percorrendo le scale)

• generale (esodo da uno o più padiglioni dell’ospedale)

N.B.: il caso di evacuazione generale di tutto l’ospedale non viene considerato in quanto è altamente

improbabile uno sviluppo contemporaneo di eventi negativi nell’ambito di ogni singolo edificio che

compone il complesso del presidio.

MODALITA' OPERATIVE

1. La decisione di porre in atto la procedura di evacuazione è affidata al Responsabile delle Emergenze

coadiuvato dai componenti dell'Unità di Crisi. Alla diffusione del MESSAGGIO DI EVACUAZIONE (vedi

scheda relativa) si dovranno attuare le azioni previste dalla procedura sotto riportata.

2. Nei casi di una grave emergenza incombente, quando cioè non esista la possibilità di attendere

l'ordine del Responsabile delle Emergenze, di fronte alla necessità di salvaguardare l'incolumità delle

persone, L’ORDINE DI EVCUAZIONE e la diffusione del MESSAGGIO DI EVACUAZIONE è

autorizzata dal Coordinatore Infermieristico o dal medico responsabile del reparto interessato

dall'incidente.

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“San Carlo” di Potenza

SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 53

3. La procedura è predisposta pensando ai reparti non interessati dall’incidente come area di

ricovero provvisorio per i degenti da evacuare dai reparti ospedalieri oggetto dell’emergenza.

4. L’evacuazione di emergenza viene messa in atto attraverso i percorsi di esodo segnalati sui Piani di

Evacuazione affissi nei reparti e disponibili presso il Centro di Gestione delle Emergenze

5. Nel caso non fosse possibile operare un trasferimento in altro reparto attrezzato di pazienti

ricoverati in “area critica” sottoposti a "cure intensive" dovrà essere predisposto il trasferimento verso

altri ospedali dotati dei letti tecnologici necessari.

6. Per quanto attiene ai visitatori, gli stessi saranno invitati a lasciare al più presto l’edificio in allarme e

ad uscire dal perimetro dell’ospedale per non intralciare le operazioni di soccorso.

EVACUAZIONE PARZIALE (ORIZZONTALE O VERTICALE)

PROCEDURA n° 9

1 Il Responsabile delle Emergenze deve:

• Valutare congiuntamente ai componenti l’Unità di Crisi il grado di emergenza e

conseguentemente dare l’ORDINE DI EVACUAZIONE, fornendo indicazioni anche relative al

compartimento/edificio dove trasferire i pazienti dell’area interessata dal sinistro.

Il MESSAGGIO DI EVACUAZIONE può essere impartito tramite interfono o megafono. Il

testo del messaggio è riportato nell’apposita scheda.

La diffusione a mezzo interfono o megafono, quindi nei pressi della zona da evacuare, può

essere richiesta al Coordinatore Infermieristico o al Medico in turno presso la U.O. da

evacuare.

• Verificare il procedere dell’operazione, attraverso le informazioni date dagli Addetti

all’evacuazione, soprattutto in merito alla situazione dei pazienti gravi.

• Ove mancassero persone all’appello, coordinare l’operazione di ricerca e soccorso con priorità

assoluta rispetto alle altre emergenze.

• Dare ordine di rientro ad emergenza conclusa.

• In ogni momento, secondo necessità, sostituire le persone incaricate di compiti improrogabili,

qualora queste fossero impossibilitate ad agire.

Nei casi di una grave emergenza incombente, quando cioè non esista la possibilità di attendere

l'ordine del Responsabile delle Emergenze, di fronte alla necessità di salvaguardare l'incolumità

delle persone, L’ORDINE DI EVCUAZIONE e la diffusione del MESSAGGIO DI EVACUAZIONE è

autorizzata dal Coordinatore Infermieristico o dal medico responsabile del reparto interessato

dall'incidente.

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GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 54

2 Il Responsabile Medico di Presidio, nel caso in cui l’evacuazione dovesse riguardare:

• U.O. Anestesia e Rianimazione, U.T.I.C., U.T.I.N. o altre Terapie Intensive

• Sale Operatorie

• altre aree con pazienti critici

1) deve richiedere la ricollocazione dei pazienti, mediante trasferimento agli ospedali più

vicini adeguatamente attrezzati;

2) dare ordine di bloccare le accettazioni in Pronto Soccorso comunicando alla centrale

operativa del 118 la situazione.

3 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro

Gestione Emergenze) ricevuta l'indicazione dal Responsabile delle Emergenze, deve far

partire immediatamente l’ordine di evacuazione tramite telefono, leggendo il testo del

MESSAGGIO DI EVACUAZIONE appositamente predisposto riportato nella relativa scheda.

L’addetto registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

4 Gli Addetti all’evacuazione (personale medico e infermieristico del reparto)

senza diffondere panico, ma agendo celermente, devono:

• comunicare ai presenti l’ordine di lasciare le zone incidentate, collaborando con il personale

sanitario per l’evacuazione dei pazienti;

• disporre il trasferimento e l’assistenza delle persone non in grado di muoversi

autonomamente, regolandosi per le modalità di trasporto in base al grado di autonomia di

ogni paziente;

• occuparsi del trasferimento su barelle di pazienti che non possono muoversi diversamente. In

caso di insufficienza delle barelle e carrozzine, adagiare i pazienti allettati su lenzuola o

coperte stese al suolo, trascinando quindi il paziente lungo la via di esodo;

• fare defluire con calma ed ordine tutte le persone presenti, secondo i percorsi di esodo

indicati nei Piani di Evacuazione affissi;

• evitare di perdere tempo prezioso in operazioni di recupero di effetti personali od altro;

• attuare, dove possibile, una prima evacuazione orizzontale, trasferendo i degenti verso

“luoghi sicuri” collocati sullo stesso piano ma sufficientemente lontani rispetto ai locali

interessati dall’emergenza;

• attuare, se necessaria, una seconda evacuazione verticale verso le “aree di raccolta”

individuate, per il raggruppamento delle persone evacuate:

1. cortili a cielo aperto del presidio;

2. aree di parcheggio adiacenti il presidio;

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GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 55

• controllare che, in caso di incendio uscendo dai locali e dai reparti, vengano richiuse tutte le

porte (in particolare quelle tagliafuoco) per rallentare la diffusione dei fumi e delle fiamme.

• Raggiunte le “aree di raccolta”, coadiuvare il Coordinatore Infermieristico o l’infermiere

responsabile in turno per l’effettuazione dell’appello.

In presenza di molto fumo prodotto da un incendio, occorre:

• proteggere le vie respiratorie premendo sul viso fazzoletti o stracci bagnati;

• avviarsi rapidamente verso le uscite piegandosi e mantenendosi in basso verso il pavimento.

Nei casi di una grave emergenza incombente, quando cioè non esista la possibilità di attendere

l'ordine del Responsabile delle Emergenze, di fronte alla necessità di salvaguardare l'incolumità

delle persone, L’ORDINE DI EVCUAZIONE e la diffusione del MESSAGGIO DI EVACUAZIONE è

autorizzata dal Coordinatore Infermieristico o dal medico responsabile del reparto interessato

dall'incidente.

5 Il Coordinatore Infermieristico o infermiere con funzioni di coordinamento

in turno deve:

• prelevare il registro di reparto, o l’elenco nominativo dei degenti, o le cartelle cliniche dei

pazienti;

• vigilare che i pazienti siano trasportati in modo corretto, tenendo conto del grado di

autosufficienza di ciascuno;

• abbandonare per ultimo la zona di competenza verificando che non sia rimasto più nessuno

nei locali, specialmente nei servizi e nelle aree chiuse o comunque non visibili dai corridoi;

• raggiungere le persone (degenti/personale) sfollate dalla propria area di competenza nei punti

di concentramento previsti, o segnalati dal Coordinatore dell’Emergenza;

• avvertire il Responsabile delle Emergenze dell’avvenuto completamento del processo di

evacuazione per l’area di propria competenza, o del fatto che alcune persone manchino

all’appello;

• ad emergenza chiusa, coordinare le operazioni di rientro nell’edificio, per quanto attiene il

proprio reparto.

Nei casi di una grave emergenza incombente, quando cioè non esista la possibilità di attendere

l'ordine del Responsabile delle Emergenze, di fronte alla necessità di salvaguardare l'incolumità

delle persone, L’ORDINE DI EVACUAZIONE e la diffusione del MESSAGGIO DI EVACUAZIONE è

autorizzata dal Coordinatore Infermieristico o dal medico responsabile del reparto interessato

dall'incidente.

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GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 56

Gli Addetti all'evacuazione diffondono il seguente messaggio dopo aver ricevuto l'ordine dal

Responsabile delle Emergenze.

Nei casi di una grave emergenza incombente, quando cioè non esista la possibilità di attendere

l'ordine del Responsabile delle Emergenze, di fronte alla necessità di salvaguardare l'incolumità

delle persone, L’ORDINE DI EVACUAZIONE e la diffusione del MESSAGGIO DI EVACUAZIONE è

autorizzata dal Coordinatore Infermieristico o dal medico responsabile del reparto interessato

dall'incidente.

Richiamare l’attenzione, e leggere più volte con calma e senza panico il seguente messaggio.

TESTO DEL MESSAGGIO DI EVACUAZIONE Tipo di emergenza Destinatario

EVACUAZIONE TUTTE LE PERSONE PRESENTI SCHEDA TESTO n° 11

MESSAGGIO DA DIFFONDERE COME SOPRA INDICATO

1. Attenzione! Attenzione! Messaggio per tutte le persone presenti. ESISTE UNA

SITUAZIONE DI EMERGENZA.

2. Lasciare il reparto/piano ______________ (indicare la zona incidentata)

attraverso i percorsi e le uscite di sicurezza, seguendo le istruzioni del personale

addetto all’evacuazione.

3. Il personale ospedaliero provvederà ad aiutare i degenti non in grado di

muoversi autonomamente.

4. Rimanere calmi, il personale è addestrato a fronteggiare l’emergenza.

5. Tutti i visitatori debbono allontanarsi al più presto dal perimetro dell’ospedale.

RIPETERE PIU' VOLTE IL MESSAGGIO. SU INDICAZIONE DEL RESPONSABILE DELLE EMERGENZE, DIFFONDERE IL MESSAGGIO PER EVACUARE I PIANI SOVRASTANTI O

SOTTOSTANTI LA ZONA INCIDENTATA.

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GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 57

35. SCHEDE ALLARME APPARECCHIATURE ANATOMIA PATOLOGICA

ALLARME APPARECCHIATURE ANATOMIA PATOLOGICA

PROCEDURA n° 10

1 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) rilevata la segnalazione di allarme:

• Nelle ore di attività, contatta il reparto per sincerarsi che il personale in servizio abbia preso

visione dell’allarme.

• Contatta il centralino, descrivendo il contenuto del messaggio di allarme, affinché l’operatore

addetto allo stesso provveda a comunicare la situazione di allarme al reperibile di Reparto o di

Direzione Sanitaria per i provvedimenti del caso.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

NEI LOCALI DI REPARTO E’ INSTALLATO APPOSITO PANNELLO OPERATIVO PER LA RIPETIZIONE

DEGLI ALLARMI E, PERTANTO, NELLE ORE DI ATTIVITA’ GLI ALLARMI SONO RILEVABILI

DIRETTAMENTE DAL PERSONALE DI REPARTO IN SERVIZIO.

2 L’operatore di centralino, ricevuta la comunicazione dell’allarme da parte dell’addetto al

presidio del Centro di Gestione delle Emergenze, provvede, sulla base dei turni di reperibilità, a

contattare, descrivendo il contenuto del messaggio di allarme, il reperibile di reparto o,

nell’eventualità di impossibilità, il reperibile di Direzione Sanitaria per i provvedimenti del caso.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 58

36. SCHEDE ALLARME APPARECCHIATURE CENTRO SIT (SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE)

ALLARME APPARECCHIATURE CENTRO SIT (SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE)

PROCEDURA n° 11

1 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) rilevata la segnalazione di allarme:

• Contatta il reparto per sincerarsi che il personale in servizio abbia preso coscienza

dell’allarme.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

NEI LOCALI DI REPARTO E’ INSTALLATO APPOSITO PANNELLO OPERATIVO PER LA RIPETIZIONE

DEGLI ALLARMI E, PERTANTO, GLI ALLARMI SONO RILEVABILI DIRETTAMENTE DAL PERSONALE DI

REPARTO IN SERVIZIO.

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DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 59

37. SCHEDE ALLARME IMPIANTI RISONANZA MAGNETICA

ALLARME IMPIANTI RISONANZA MAGNETICA PROCEDURA n° 12 1 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) rilevata la segnalazione di allarme:

• Contatta la ditta manutentrice degli impianti tecnologici De Vivo S.p.A., descrivendo il

contenuto del messaggio di allarme, per l’intervento e la risoluzione delle problematiche

segnalate.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

2 L’addetto alla centrale operativa della ditta De Vivo S.p.A., ricevuta la

comunicazione dell’allarme da parte dell’addetto al presidio del Centro di Gestione delle

Emergenze, provvede affinché l’intervento risolutivo delle problematiche emerse venga effettuato

con tempestività.

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38. SCHEDE ALLARME IMPIANTI U.T.I.N. (UNITA’ TERAPIA INTENSIVA NEONATALE)

ALLARME IMPIANTI U.T.I.N. (UNITA’ TERAPIA INTENSIVA NEONATALE)

PROCEDURA n° 13

1 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) rilevata la segnalazione di allarme:

• Contatta la ditta manutentrice degli impianti tecnologici De Vivo S.p.A., descrivendo il

contenuto del messaggio di allarme, per l’intervento e la risoluzione delle problematiche

segnalate.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

2 L’addetto alla centrale operativa della ditta De Vivo S.p.A., ricevuta la

comunicazione dell’allarme da parte dell’addetto al presidio del Centro di Gestione delle

Emergenze, provvede affinché l’intervento risolutivo delle problematiche emerse venga effettuato

con tempestività.

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 61

39. SCHEDE ALLARME APERTURA PORTE ALLARMATE

ALLARME APERTURA PORTE ALLARMATE PROCEDURA n° 14 1 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) rilevata la segnalazione di allarme:

• Contatta il servizio di vigilanza, descrivendo la porta oggetto della segnalazione di allarme,

per l’intervento sul posto delle guardie giurate o, quando possibile, per la visualizzazione delle

immagini delle telecamere di sorveglianza.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

2 L’addetto del servizio di vigilanza, ricevuta la comunicazione dell’allarme da parte

dell’addetto al presidio del Centro di Gestione delle Emergenze, provvede per l’intervento sul

posto delle guardie giurate o, quando possibile, per la visualizzazione delle immagini delle

telecamere di sorveglianza.

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SCHEDE OPERATIVE DI EMERGENZA

GESTIONE DELLE EMEGENZE

DATA: 01.02.2015 Rev. 0 Pag. 62

40. SCHEDE ALLARME MANCANZA CONNESSIONE RETE

ALLARME MANCANZA CONNESSIONE RETE PROCEDURA n° 15 1 L'Addetto alle comunicazioni di emergenza (Addetto al presidio del Centro di

Gestione delle Emergenze) rilevata la segnalazione di allarme:

• Nelle ore di attività, contatta il S.I.O. (Servizio Informativo Ospedaliero), descrivendo il

contenuto del messaggio di allarme, per segnalare la necessità urgente di ripristino della rete

al fine di garantire il regolare funzionamento del sistema di remotizzazione degli allarmi di

plesso.

• Contatta il centralino affinché l’operatore addetto allo stesso provveda a comunicare la

situazione di allarme al reperibile del S.I.O. (Servizio Informativo Ospedaliero) o di

Direzione Sanitaria per i provvedimenti del caso e per il ripristino della rete al fine di garantire

il regolare funzionamento del sistema di remotizzazione degli allarmi di plesso.

• Registra tutte le operazioni effettuate su apposito registro conservato presso il Centro di

Gestione delle Emergenze.

2 L’operatore di centralino, ricevuta la comunicazione dell’allarme da parte dell’addetto al

presidio del Centro di Gestione delle Emergenze, provvede, sulla base dei turni di reperibilità, a

contattare, descrivendo la problematica comunicata dall’addetto al presidio del C.G.E., il reperibile

del S.I.O. (Servizio Informativo Ospedaliero) o, nell’eventuale impossibilità, il reperibile di Direzione

Sanitaria per i provvedimenti del caso.

3 Il Servizio Informativo Ospedaliero, ricevuta la comunicazione dell’allarme, provvede, nel

minor tempo possibile, al ripristino della rete al fine di garantire il regolare funzionamento del

sistema di remotizzazione degli allarmi di plesso.