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SCHEMI E SCHEMI E PRINCIPI DI PRINCIPI DI
VALUTAZIONE VALUTAZIONE DI BILANCIODI BILANCIO
Prof. Fabio Corno
Dott. Stefano Colombo
Milano, Marzo 2015
IL BILANCIO DESTINATO IL BILANCIO DESTINATO A PUBBLICAZIONE:A PUBBLICAZIONE:
SCHEMI E SCHEMI E PRINCIPI DI PRINCIPI DI
VALUTAZIONEVALUTAZIONE
L’ESISTENZA DI INTERESSIINTERESSI DA PARTE DI TERZITERZI
RICHIEDE LA GARANZIA DI UNA LORO TUTELATUTELA
Il legislatore civilistico disciplina la struttura del bilancioil contenuto del bilancio i metodi di valutazione
Il bilancio d’esercizio Il bilancio d’esercizio destinato a pubblicazionedestinato a pubblicazione
il codice civile regolamenta nel libro V (artt. 2217 sgg.) i principi ai quali gli operatori economici devono attenersi nella redazione del bilancio
il codice civile regolamenta nel libro V (artt. 2217 sgg.) i principi ai quali gli operatori economici devono attenersi nella redazione del bilancio
Il bilancio d’esercizio Il bilancio d’esercizio destinato a pubblicazione: destinato a pubblicazione:
composizionecomposizione
Il bilancio d’esercizio è il documento
con cui si rappresenta
la situazione patrimoniale e finanziaria e
il risultato economico d’esercizio.
È costituito da
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Nota Integrativa
Tre parti strettamente connesse e costituenti un tutto inscindibile
«gli amministratori devono redigere
il bilancio di esercizio, costituito
dallo stato patrimonialestato patrimoniale, dal conto economicoconto economico e dalla nota integrativanota integrativa»
art. 2423, art. 2423, 1°comma1°comma
Il bilancio d’esercizio Il bilancio d’esercizio destinato a pubblicazione: destinato a pubblicazione:
composizionecomposizione
«il bilancio deve essere redatto con chiarezza e
deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e la situazione patrimoniale e finanziariafinanziaria della società ed
il risultato economico dell’esercizioil risultato economico dell’esercizio»
Il bilancio d’esercizio Il bilancio d’esercizio destinato a pubblicazione: destinato a pubblicazione:
finalitàfinalità
art. 2423, art. 2423, 2°comma2°comma
Il legislatore va oltre l’accertamento dell’utile o della perdita di periodo:
rinforza le finalità di informazionefinalità di informazione
dei soci e dei terzi in merito alla
situazione economica,
situazione patrimoniale,
situazione finanziaria
Il bilancio d’esercizio Il bilancio d’esercizio destinato a pubblicazione: destinato a pubblicazione:
finalitàfinalità
Nota Integrativaart. 2427.....
Nota Integrativaart. 2427.....
Conto Economicoart. 2425
Conto Economicoart. 2425
Il sistema di bilancio per le società di capitali, le società cooperative e
mutalistiche
Stato Patrimoniale
art. 2424
Stato Patrimoniale
art. 2424
Criteri di rappresentazione (2423 ter)
Normativa di riferimentoNormativa di riferimento
RINVIO ALLA LEZIONE 19
Stato PatrimonialeStato Patrimoniale
Rappresenta la composizione del patrimonio e
fornisce alcune indicazioni sulla situazione finanziaria
alla fine del periodo amministrativo.
È a sezioni divise e contrapposte,
secondo lo schema a struttura obbligatoria
definito all’articolo 2424 C.C.
Stato Patrimoniale: Stato Patrimoniale: schemaschema
ATTIVO PASSIVO
A) Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti
B) Immobilizzazioni
C) Attivo circolante
D) Ratei e risconti
A) Patrimonio Netto
B) Fondi per rischi e oneri
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
D) Debiti
E) Ratei e risconti
L’attivo (Impieghi) è articolato in 4 macroclassi
secondo la destinazione economica
Il passivo (fonti) èformato da 5 macroclassi
in base alla natura delle fonti di
finanziamento
Stato Patrimoniale: Stato Patrimoniale: caratteristichecaratteristiche
FORMA A SEZIONI CONTRAPPOSTE
STRUTTURA RIGIDA:
B macroclasse IMMOBILIZZAZIONI
III classe Immobilizzazioni finanziarie
1 voce Partecipazioni
a sottovoce Imprese controllate
I FONDI DI RETTIFICA DELL’ATTIVO (Fondi ammortamento…) che nella situazione patrimoniale finale appaiono in Avere, non figurano nel Passivo dello Stato Patrimoniale, perché devono essere portati in diretta diminuzione della voce cui si riferiscono.
I CREDITI E I DEBITI non sono esposti secondo la loro scadenza (breve, media, lunga); devono però essere indicati i crediti e i debiti che scadono entro e oltre l’esercizio successivo.
ATTIVOA) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti,
con separata indicazione della parte già richiamata.
B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria:I - Immobilizzazioni immateriali:
1) costi di impianto e di ampliamento;2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità;3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle
opere dell’ingegno;4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;5) avviamento;6) immobilizzazioni in corso e acconti;7) altre.
II - Immobilizzazioni materiali:1) terreni e fabbricati;2) impianti e macchinari;3) attrezzature industriali e commerciali;4) altri beni;5) immobilizzazioni in corso e acconti.
III - Immobilizzazioni finanziarie:1) partecipazioni in: a) in imprese controllate; b) in imprese collegate; c) in imprese controllanti; d) altre imprese;2) crediti: a) verso imprese controllate; b) verso imprese collegate; c) verso controllanti; d) verso altri;3) altri titoli;4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale
complessivo
C) Attivo Circolante:I - Rimanenze:
1) materie prime, sussidiarie e di consumo;2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;3) lavori in corso su ordinazione;4) prodotti finiti e merci;5) acconti.
II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:
1) verso clienti;2) verso imprese controllate;3) verso imprese collegate;4) verso controllanti;4 bis) crediti tributari;4 ter) imposte anticipate;5) verso altri.
III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:
1) partecipazioni in imprese controllate;2) partecipazioni in imprese collegate;3) partecipazioni in imprese controllanti;4) altre partecipazioni;5) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale
complessivo;6) altri titoli.
IV - Disponibilità liquide:1) depositi bancari e postali2) assegni3) denaro e valori in cassa
D) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti.
PASSIVOA) Patrimonio netto: I - Capitale II - Riserva da sovrapprezzo delle azioni III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale V - Riserve statutarie VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio VII - Altre riserve, distintamente indicateVIII- Utili(perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell’esercizio
B) Fondi per rischi e oneri:1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili;2) per imposte, anche differite;3) altri. C) Trattamento di fine rapporto di lavoro
subordinato
D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:
1) obbligazioni; 2) obbligazioni convertibili; 3) debiti verso soci per finanziamenti; 4) debiti verso banche; 5) debiti verso altri finanziatori; 6) acconti; 7) debiti verso fornitori; 8) debiti rappresentati da titoli di credito; 9) debiti verso imprese controllate;10) debiti verso imprese collegate; 11) debiti verso controllanti;12) debiti tributari;13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;14) altri debiti.
E) Ratei e risconti, con separata indicazione dell’aggio su prestiti.
STATO PATRIMONIALE (schema ex art. 2424 C.C.)
Conto EconomicoConto Economico
Espone in maniera analitica
il processo di formazione del risultato economico d’esercizio.
È in forma scalare, secondo lo schema indicato
all’articolo 2425 C.C.Espone i ricavi e i costi d’esercizio
nella configurazione a valore e costi della produzione,
con i costi classificati per natura, e raggruppati per aree gestionali:
- Gestione della produzione- Gestione finanziaria- Gestione straordinaria
Conto Economico: Conto Economico: schemaschema
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
---------------------------------------------
DIFFERENZA A-B
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di valore delle attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
---------------------------------------------
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
22) Imposte sul reddito dell’esercizio
(correnti, differite, anticipate)
----------------------------------------------
23) UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
Misura il risultato della gestione caratteristica e di quella accessoria, che lo schema non distingue tra loro
Misura il risultato della gestione ordinaria (somma della gestione della produzione e di quella finanziaria) e della gestione straordinaria.
Conto Economico: Conto Economico: caratteristichecaratteristiche
FORMA SCALARE
STRUTTURA RIGIDA:
B raggruppamenti COSTI DELLA PRODUZIONE
9 voce per il personale
a sottovoce salari e stipendi
I COSTI sono classificati per natura, ossia in base alla causa economica che ha generato l’evento
CONTO ECONOMICO(schema ex art. 2425 C.C.)
A) Valore della produzione:1) ricavi delle vendite e delle prestazioni;2) variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;3) variazione dei lavori in corso su ordinazione;4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni;5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio.
B) Costi della produzione:6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;7) per servizi;8) per godimento di beni di terzi;9) per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali; c) trattamento di fine rapporto; d) trattamento di quiescenza e simili; e) altri costi;10) ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali; b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali; c) altre svalutazione delle immobilizzazioni; d) svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide;11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;12) accantonamenti per rischi;13) altri accantonamenti;14) oneri diversi di gestione.
DIFFERENZA TRA VALORE DELLA PRODUZIONE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
C) Proventi e oneri finanziari:15) proventi da partecipazioni,con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate;16) altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da
controllanti; b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni; c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni; d) proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelle da
controllanti; 17) interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso impresa controllate e collegate e
verso controllanti;17 bis) utili e perdite su cambi. D) Rettifiche di valore di attività finanziarie:18) rivalutazioni: a) di partecipazioni; b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni; c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni;19) Svalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni; c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni.
E) Proventi e oneri straordinari:20) proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazione, i cui ricavi non sono iscrivibili al n. 5);21) oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazione, i cui effetti contabili non sono iscrivibili al
n. 14), e delle imposte relative a esercizi precedenti. RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A- B+ C + D + E);
22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate;23) Utile (perdita) dell’esercizio.
Conto Economico: Conto Economico: dettaglidettagli
Il VALORE DELLA PRODUZIONE comprende:• Ricavi delle vendite e delle prestazioni
• Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, prodotti in corso di lavorazione, semilavorati, prodotti in corso su ordinazione
• Costi capitalizzati per costruzioni in economia
• Altri ricavi
I COSTI DELLA PRODUZIONE:• accolgono diverse specie di “costi di produzione”: costi per
l’acquisto di beni, di servizi, di godimento beni di terzi, costi del personale, ammortamenti, svalutazioni, oneri diversi di gestione.
• Posto che la classificazione dei costi è per natura, in tale macroclasse rientrano anche tutti quei costi generali non strettamente connessi alla produzione in senso stretto
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI:• sono tutti quei costi e quei ricavi che non rientrano
nell’attività ordinaria.
Stato Patrimoniale e Stato Patrimoniale e Conto Economico: Conto Economico: approfondimenti approfondimenti
Art. 2423-ter C.C.:• Le voci precedute da numeri arabi possono essere
ulteriormente suddivise, senza eliminazione della voce complessiva e dell'importo corrispondente; esse possono essere raggruppate soltanto quando il raggruppamento, a causa del loro importo, è irrilevante ai fini indicati nel secondo comma dell'art. 2423 o quando esso favorisce la chiarezza del bilancio. In questo secondo caso la nota integrativa deve contenere distintamente le voci oggetto di raggruppamento.
• Devono essere aggiunte altre voci qualora il loro contenuto non sia compreso in alcuna di quelle previste dagli artt. 2424 e 2425. Le voci precedute da numeri arabi devono essere adattate quando lo esige la natura dell'attività esercitata.
• Per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico deve essere indicato l'importo della voce corrispondente dell'esercizio precedente.
• Sono vietati i compensi di partite.
Clausola Generale (rappresentazione veritiera e corretta - 2423 c.c.)
Clausola Generale (rappresentazione veritiera e corretta - 2423 c.c.)
Principi generali di bilancio(continuità, prudenza, realizzazione, competenza,
valutazione separata, costanza criteri valutativi - 2423 bis)
Principi generali di bilancio(continuità, prudenza, realizzazione, competenza,
valutazione separata, costanza criteri valutativi - 2423 bis)
Criteri specifici di valutazione (2426 c.c.)Criteri specifici di valutazione (2426 c.c.)
BILANCIOBILANCIO
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: principi di compilazioneprincipi di compilazione
«il bilancio deve essere redatto con chiarezzachiarezza e
deve rappresentare in modo veritieroveritiero e correttocorretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed
il risultato economico dell’esercizio»
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: clausola generaleclausola generale
art. 2423, art. 2423, 2°comma2°comma
La chiarezza riguarda le modalità di esposizione modalità di esposizione
delle informazioni contenute nel bilancio
devono consentire la comprensione del documento contabile da
parte dei destinatari, forniti di media cultura contabile. L’informazione fornita ai destinatari deve
essere completa e trasparente.
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: postulato della chiarezzapostulato della chiarezza
La rappresentazione veritiera e corretta riguarda il contenuto contenuto delle poste di bilancio
la veritàverità attiene alla corrispondenza del valore iscritto in bilancio all’intrinseco contenuto del bene, del diritto o del rapporto cui si riferisce;
la correttezzacorrettezza consiste nella scelta del criterio di rilevazione e di riproduzione del valore, le valutazioni devono essere conformi alle prescrizioni legali, ai principi contabili, ai criteri di ragionevolezza.
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: postulato della rappresentazione postulato della rappresentazione
veritiera e correttaveritiera e corretta
«se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge
non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e
corretta, si devonodevono
fornire le informazioni complementarifornire le informazioni complementari necessarie allo scopo»
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: regime delle derogheregime delle deroghe
art. 2423, art. 2423, 3°comma3°comma
«se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione degli articoli
seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e
corretta, la disposizionedisposizione non devenon deve essere applicataessere applicata.
La nota integrativa deve motivare la deroga motivare la deroga e deve indicare l’influenza sulla rappresentazione della
situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico.
Gli eventuali utili derivanti dalla deroga devono essere iscritti in una riservariserva non distribuibilenon distribuibile
se non in misura corrispondente al valore recuperato»
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: regime delle derogheregime delle deroghe
art. 2423, art. 2423, 4°comma4°comma
la deroga non è una facoltà, ma un obbligoobbligo per salvaguardare la clausola generale della rappresentazione veritiera e corretta;
il motivo della deroga e i riflessi sulla situazione patrimoniale e sul risultato di esercizio devonodevono essere indicati nella nota integrativa, nel rispetto del postulato della chiarezza;
l’utile derivante dalla deroga devedeve essere accantonato a riserva non distribuibile.
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: regime delle derogheregime delle deroghe
I principi di redazione del bilancio disciplinati in modo esplicito
dal Codice Civile sono i seguenti:
prudenza; continuazione dell’attività dell’impresa; iscrizione dei soli utili realmente conseguiti; competenza; considerazione dei rischi e delle perdite; valutazione separata degli elementi eterogenei
delle singole voci; continuità dei criteri di valutazione ed
eventuali deroghe.
Il bilancio pubblico:Il bilancio pubblico: principi generaliprincipi generali
art. 2423 art. 2423 bisbis
«la valutazione delle voci deve essere fatta
secondo prudenzaprudenza e nella prospettiva della
continuazione dell’attività, nonché tenendo conto
della funzione economica dell’elemento dell’attivo
o del passivo considerato.»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio di prudenzaprincipio di prudenza
art. 2423 art. 2423 bis bis n. 1n. 1
correlato ad un prezzo di
acquisto formulato in
una contrattazion
e
correlato ad un prezzo di
acquisto formulato in
una contrattazion
e
correlato ad un prezzo di vendita formulato in una
specifica trattativa
correlato ad un prezzo di vendita formulato in una
specifica trattativa
tenere conto dei costi, anche se solo previsti e non ancora realizzati,
e degli utili solo se realizzati
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio di prudenzaprincipio di prudenza
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio della prevalenza principio della prevalenza della sostanza sulla formadella sostanza sulla forma
Nella valutazione delle voci occorre considerare la funzione economica del
singolo elemento . Si intende, in questo modo,
introdurre una disposizione di carattere generale volta a
privilegiare la rappresentazione della sostanza sulla forma.
«la valutazione delle voci deve essere fatta
secondo prudenza e nella prospettiva della
continuazione dell’attivitàcontinuazione dell’attività»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio di continuitàprincipio di continuità
art. 2423 art. 2423 bis bis n. 1n. 1
la continuità nell’esercizio dell’impresa
è prescritta
per l’influenza che può avere
nella valutazione del patrimonio
aziendale e, in particolare, dei beni
strumentali,
il cui valore d’uso,
in relazione alla sua efficienza
produttiva,
può essere superiore al valore di scambio
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio di continuitàprincipio di continuità
art. 2423 art. 2423 bis n. 2bis n. 2
«si possono indicare esclusivamente
gli utili realizzatiutili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: iscrizione utili conseguitiiscrizione utili conseguiti
si vuole rafforzare ulteriormente il requisito
della prudenza
«si deve tener conto dei proventi e degli oneri proventi e degli oneri
di competenzadi competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio di competenzaprincipio di competenza
art. 2423 art. 2423 bis bis n. 3n. 3
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio di competenzaprincipio di competenza
RICAVO DI COMPETENZA:un ricavo per vendita o prestazione di servizi è di competenza di uno specifico esercizio quando, nell’esercizio stesso, si verifica il passaggio di proprietà della merce oggetto della vendita o la prestazione del servizio.
COSTO DI COMPETENZA:un costo è di competenza di uno specifico esercizio quando, nell’esercizio stesso, si riferisce ad una condizione produttiva che ha dato origine ai ricavi di vendita o a rimanenze finali di esercizio
«si deve tener conto dei rischi e delle perditerischi e delle perdite
di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti
dopo la chiusura di questo»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: considerazione di rischi e considerazione di rischi e
perditeperdite
si ribadiscono i principi di competenza e prudenza
art. 2423 art. 2423 bis n. 4bis n. 4
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: considerazione di rischi e considerazione di rischi e
perditeperdite
il legislatore vuole porre rimedio agli effetti di una
imperfetta conoscenza dei fatti di gestione alla data di chiusura
del periodo amministrativo considerato
Il tempo entro il quale la notizia può essere utilmente appresa al fine di tenerne conto può essere la data di deposito della bozza di bilancio nella sede sociale in vista della convocazione dell’assemblea che dovrà esaminarla e approvarla
«gli elementi eterogeneielementi eterogenei ricompresi nelle singole voci
devono essere valutati separatamentevalutati separatamente»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: valutazione separatavalutazione separata
art. 2423 art. 2423 bis bis n. 5n. 5
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: valutazione separatavalutazione separata
finalizzato ad impedire la compensazione di
perdite presunte correlate alla valutazione di poste patrimoniali da iscriversi in bilancio per il principio della prudenza,
con utili attesi, che per lo stesso principio non devono essere rilevati in bilancio.
«i criteri di valutazione non possono essere modificatinon possono essere modificati
da un esercizio all’altro»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: continuità nelle valutazionicontinuità nelle valutazioni
ha l’obiettivo di consentire il raffronto significativo
tra poste uguali di bilanci successivi:
risponde all’esigenza di chiarezza del bilancio
art. 2423 art. 2423 bis n.6bis n.6
«Deroghe al principio enunciato nel numero 6 del comma precedente sono consentite in casi eccezionalicasi eccezionali.
La nota integrativa deve motivare la deroga motivare la deroga e indicarne l’influenza sulla
rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico»
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: deroga al n°6 deroga al n°6
art. 2423 bis, art. 2423 bis, 2° comma2° comma
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: deroga al n°6 deroga al n°6
il principio di continuità nelle valutazioni è l’unico principio per il quale è contemplata possibilità di deroga;
deve trattarsi di un caso eccezionale di deroga: si fa riferimento ai casi in cui la conservazione del precedente criterio di valutazione condurrebbe alla costruzione di valori meno significativi di quelli conseguibili con l’impiego di altro criterio;
la deroga deve essere motivata in nota integrativa;
la norma deve essere coordinata con quella del 2423 u.c.
I criteri cui attenersi
per la valutazione dei singoli beni
da iscrivere in bilancio
sono contenuti nell’art. 2426 C.C.
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: le regole specifiche di le regole specifiche di
valutazionevalutazione
art. 2426art. 2426
il criterio base di valutazione è quello del«costo di acquisto o di riproduzionecosto di acquisto o di riproduzione»
Eccezioni specifiche al principio base:
– immobilizzazioni;– partecipazioni in imprese controllate e collegate;– crediti;– elementi dell’attivo circolante;– lavori in corso su ordinazione.
Deroghe:– rivalutazioni economiche;– rivalutazioni monetarie.
Il bilancio pubblico: Il bilancio pubblico: principio base di valutazioneprincipio base di valutazione