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Rapporti Unione europea - America Latina.
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Yacharina
La información nos permite ser libres de elegir, hacer y construir.
L’informazione ci permette di essere liberi di scegliere, di fare e di costruire.
Yachaymi qispichiwasunchis, thaskirichiwasunchis, musuh kawsayta im a ratichiwasunchis
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DICIEMBRE 2011
Beyrlemont
(da sinistra a destra)
Co-Presidenti Oquelí e Salafranca, Commissario Tajani
Asamblea Parlamentaria
EUROLAT
SE SON ROSE…………… FIORIRANNO
Nel marzo di questo anno il presidente Barack Obama durante la visita in Brasile, Cile e El Salvador ha affermato che cominciava una nuova era nelle relazioni economiche Nord-Sud, aggiungendo che il Cile era un esempio di sviluppo sociale ed economico per i paesi latinoamericani.
Alcuni mesi dopo, in novembre, si è realizzata a Honolulu, la Riunione APEC, organismo al quale appartengono 21 membri, dei quali tre dell'America Latina: Cile, Messico e Perù.
In questo vertice Obama ha annunciato la creazione dell'Accordo Strategico Transpacifico di Associazione Economica (TPP), dopo essersi consultato con dieci paesi: Brunei, Malesia, Perù, Cile, Nuova Zelanda, Australia, Singapore, Vietnam e Giappone. Il TPP è, senza dubbio, un progetto ambizioso che porterà alla costituzione della zona di libero commercio più grande al mondo, con più di 500 milioni di consumatori. In questo mese di dicembre si riuniscono le delegazioni per i negoziati. Vedremo, quindi, quali sono le possibilità concrete di realizzazione, sinora assenti in ambito APEC. La Cina non si è ancora pronunciata. Secondo la CEPAL, questo paese occuperà la leadership della regione latinoamericana nel 2015.
Questa situazione ha portato a una riflessione nella recente Assemblea Parlamentare EUROLAT, che si è tenuta a Bruxelles dal 21 al 23 di novembre. Il Commissario Tajani, che si è diretto ai Parlamentari euro-latinoamericani per la seconda volta, la prima fu a Siviglia in maggio 2010, giorni prima del vertice ALCUE si è chiesto che cosa ha fatto di male l'Unione europea per perdere posizioni in America Latina?. Concordiamo con molti Parlamentari euro-latinoamericani sul fatto che la Direttiva del Ritorno ha creato grande sconcerto nei paesi latinoamericani. Ciò perché i vincoli storici ci avevano fatto concepire gli europei come parenti maggiori, di fronte a questa delusione quelli stessi vincoli si sono deteriorati nell'opinione sociale e politica.
Tuttavia, lontano da retrocedere nella sua azione, Tajani ha manifestato chiaramente che è essenziale avere: più Europa, più America Latina e più cooperazione tra entrambi; partendo dal fatto che l'UE continua ad essere la prima potenza commerciale del pianeta, che spera di uscire più forte dopo di questa crisi, più coesiva e più competitiva. Dal suo posto di Commissario propone la cooperazione industriale ed imprenditoriale. Con questa intenzione ha visitato in giugno Cile, Argentina e Brasile e ritornerà in Brasile nuovamente, accompagnato da imprenditori europei e da esponenti di federazioni di imprese.
Come ben sappiamo vi sono alcuni appuntamenti internazionali di gran livello e di pronta realizzazione in Brasile, il desiderio è che nonostante non sia stato concluso il negoziato né, tanto meno, sottoscritto l'Accordo col MERCOSUR, questa carenza non possa implicare la non partecipazione delle capacità europee nei lavori brasiliani.
D'altra parte, il Commissario Tajani ha spiegato il progetto "50.000 turisti" come un progetto pilota che desidera rinforzare soprattutto il turismo tra l'UE ed ALC durante la stagione bassa. In questa prima tappa gli obiettivi saranno tre paesi latinoamericani: Cile, Argentina e Brasile; mentre i paesi europei sono: Spagna, Francia, Italia, Lituania, Polonia, Grecia e Romania. Dipenderà dal successo se si amplierà agli altri paesi latinoamericani ed europei.
Un'altra iniziativa che il Commissario desidera implementare, prendendo come esperienza quella realizzata in ambito europeo, è la Rete di Ambasciatori Latinoamericani delle Pmi. Sicuramente il Commissario Tajani, di origine italiana, sta guardando con occhi differenti all'America Latina. Che ciò porti finalmente al recupero della leadership italiana nella regione? Se son rose…fioriranno
Isabel Recavarren
PANORAMICA Latinoamericana est membre de l’Union des Editeurs de la Presse Périodique