13
ITALIA superficie 301 338 km 2 popolazione 60 340 000 abitanti nome ufficiale Repubblica Italiana densità 200 ab./km 2 popolazione urbana 68 % speranza di vita maschi 79 anni, femmine 85 anni lingua italiano (ufficiale), tedesco, sloveno, ladino, francese, albanese,occitano religione cattolici (75%), non religiosi (16%), musulmani (1,7%), protestanti (1%), valdesi, ebrei, ortodossi, testimoni di Geova moneta euro ordinamento dello stato repubblica capitale Roma ISU e posizione mondiale 0,951 – 18° sigla automobilistica I internet (statistiche) www.istat.it SEZIONE 7 16 Il territorio Unità Lezione 1 198 L’ITALIA L’Italia è unadellegrandipenisole dell’Europa meridionale ed è situata al centro del Mediterraneo. È bagnata dai mari Tirreno, Adriatico e Ionio e confina a nord con la Sviz- zera e l’Austria, a nord-ovest con la Francia e a nord-est con la Slovenia. La superficie del paese è in gran parte collinare e montuosa, mentre le pianure ne occupano poco più di 1/5. Il territorio può essere diviso in due grandi regioninaturali: a nord l’Italia continen- tale, al centro e a sud l’Italia peninsulare e insulare. Nell’Italiacontinentale, la catena delle Alpi forma un imponente arco montuoso, este- so da ovest a est, dalla Liguria al Friuli-Venezia Giulia, e del quale fanno parte le cime più alte del paese. Le Alpi si caratterizzano per il loro aspetto impervio, le ampie vallate e l’abbondanza di ghiacciai, fiumi e laghi. Esse delimitano la più vasta area pianeggiante del paese, la PianuraPadana, in cui scorre il Po con i suoi affluenti. Gli Appennini, sviluppandosi da nord a sud, dalla Liguria alla Sicilia, costituiscono la spina dorsale dell’Italiapeninsulareeinsulare . Il sistema appenninico, pur con altitudini meno elevate delle Alpi, è difficilmente valicabile; è inoltre fortemente eroso e ha una struttura molto meno compatta dell’arco alpino, con cime spesso arrotondate. In alcuni tratti di litorale le alture appenniniche arrivano fino al mare e creano coste alte e rocciose, mentre in altri lasciano spazio a strette pianurecostiere. Il clima, data l’estensione in latitudine del paese, è vario: di tipo continentale temperato a nord, con estati calde e afose e inverni relativamente freddi; mediterraneo a sud, con estati calde e asciutte e inverni miti. Notevoli, però, sono le variazioni dovute alla presen- za del mare (il Tirreno e lo Ionio sono più caldi dell’Adriatico) e all’altitudine sia nell’area alpina sia in quella appenninica. Dove si trova l’Italia? Quali sono le caratteristiche dell’Italia continentale? E quelle dell’Italia peninsulare e insulare? Com’è il clima? attività A Lavora con i grafici Rispondi alle domande. 1. Qual è la regione più grande? E la più popolata? 2. Qual è la regione più piccola? E la meno popolata? Piemonte 4 446 000 Lombardia 9 826 000 Valle d’Aosta 128 000 Trentino-Alto Adige 1 028 000 Veneto 4 912 000 Friuli-Venezia Giulia 1 234 000 Liguria 1 616 000 Emilia-Romagna 4 377 000 Toscana 3 730 000 Umbria 901 000 Marche 1 578 000 Lazio 5 682 000 Abruzzo 1 339 000 Molise 320 000 Campania 5 825 000 Puglia 4 084 000 Basilicata 589 000 Calabria 2 009 000 Sicilia 5 043 000 Sardegna 1 672 000 Lombardia 23 861 Valle d’Aosta 3263 Trentino-Alto Adige 13 607 Veneto 18 391 Liguria 5421 Emilia-Romagna 22 124 Friuli-Venezia Giulia 7855 Piemonte 25 399 Umbria 8456 Marche 9694 Lazio 17 207 Abruzzo 10 798 Molise 4438 Campania 13 595 Puglia 19 362 Basilicata 9992 Calabria 15 080 Sicilia 25 708 Sardegna 24 090 Toscana 22 997 abitanti superficie (km 2 ) Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

SEZIONE Unità Lezione 1 7 16 Il territorio · Adige e alcune parti di Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. L’ambiente alpino, contraddistinto da cime elevate

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ITALIA

superfi cie 301 338 km2

popolazione 60 340 000 abitanti

nome uffi ciale Repubblica Italiana

densità 200 ab./km2

popolazione urbana 68 %

speranza di vita maschi 79 anni, femmine 85 anni

lingua italiano (uffi ciale), tedesco, sloveno, ladino, francese, albanese,occitano

religione cattolici (75%), non religiosi (16%), musulmani (1,7%), protestanti (1%), valdesi, ebrei, ortodossi, testimoni di Geova

moneta euro

ordinamento dello stato repubblica

capitale Roma

ISU e posizione mondiale 0,951 – 18°

sigla automobilistica I

internet (statistiche) www.istat.it

SEZIONE

7 16 Il territorio

Unità Lezione 1

198

L’ITALIA L’Italia è unadellegrandipenisoledell’Europa meridionale ed è situata al centro del Mediterraneo. È bagnata dai mari Tirreno, Adriatico e Ionio e confi na a nord con la Sviz-zera e l’Austria, a nord-ovest con la Francia e a nord-est con la Slovenia. La superfi cie del paese è in gran parte collinare e montuosa, mentre le pianure ne occupano poco più di 1/5. Il territorio può essere diviso in duegrandi regioninaturali: a nord l’Italia continen-tale, al centro e a sud l’Italia peninsulare e insulare.

Nell’Italiacontinentale, la catena delle Alpiforma un imponente arco montuoso, este-so da ovest a est, dalla Liguria al Friuli-Venezia Giulia, e del quale fanno parte le cime più alte del paese. Le Alpi si caratterizzano per il loro aspetto impervio, le ampie vallate e l’abbondanza di ghiacciai, fi umi e laghi. Esse delimitano la più vasta area pianeggiante del paese, la PianuraPadana, in cui scorre il Po con i suoi affl uenti.

Gli Appennini, sviluppandosi da nord a sud, dalla Liguria alla Sicilia, costituiscono la spina dorsale dell’Italiapeninsulareeinsulare. Il sistema appenninico, pur con altitudini meno elevate delle Alpi, è diffi cilmente valicabile; è inoltre fortemente eroso e ha una struttura molto meno compatta dell’arco alpino, con cime spesso arrotondate. In alcuni tratti di litorale le alture appenniniche arrivano fi no al mare e creano coste alte e rocciose, mentre in altri lasciano spazio a strette pianurecostiere.

Il clima, data l’estensione in latitudine del paese, è vario: di tipo continentale temperato a nord, con estati calde e afose e inverni relativamente freddi; mediterraneo a sud, con estati calde e asciutte e inverni miti. Notevoli, però, sono le variazioni dovute alla presen-za del mare (il Tirreno e lo Ionio sono più caldi dell’Adriatico) e all’altitudine sia nell’area alpina sia in quella appenninica.

Dove si trova l’Italia?

Quali sono le caratteristiche dell’Italia continentale?

E quelle dell’Italia peninsulare e insulare?

Com’è il clima?

attività ALavora con i grafi ci • Rispondi alle domande.1. Qual è la regione più grande? E la più popolata? 2. Qual è la regione più piccola? E la meno popolata?

Piemonte4 446 000

Lombardia9 826 000

Valle d’Aosta128 000

Trentino-Alto Adige1 028 000

Veneto4 912 000

Friuli-Venezia Giulia1 234 000

Liguria1 616 000

Emilia-Romagna4 377 000

Toscana3 730 000

Umbria901 000

Marche1 578 000

Lazio5 682 000

Abruzzo1 339 000

Molise320 000

Campania5 825 000

Puglia4 084 000

Basilicata589 000

Calabria2 009 000

Sicilia5 043 000

Sardegna1 672 000

Lombardia23 861

Valle d’Aosta3263

Trentino-Alto Adige13 607

Veneto18 391

Liguria5421

Emilia-Romagna22 124

Friuli-Venezia Giulia7855

Piemonte25 399

Umbria8456

Marche9694

Lazio17 207

Abruzzo10 798

Molise4438

Campania13 595

Puglia19 362

Basilicata9992

Calabria15 080

Sicilia25 708

Sardegna24 090

Toscana22 997

abitanti

superfi cie (km2)

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

SEZIONE

7 I paesaggi regionali: Alpi e Pianura Padana

Unità 16 Lezione 2

200

Quali regioni sono occupate dalle Alpi?

Com’è il paesaggio dell’alta montagna turistica? E quello delle valli meno elevate?

Come si presenta il paesaggio di fondovalle?

Dove si estende la Pianura Padana?

Com’è il paesaggio dell’alta pianura? E quello della bassa pianura?

La regionealpinacomprende tutto il territorio della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige e alcune parti di Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. L’ambiente alpino, contraddistinto da cime elevate e aguzze, versanti ripidi e ampie valli, abbondanza di acque e di boschi, è stato profondamente trasformato dall’uomo, soprat-tutto in seguito al recente sviluppo turistico.

Nelle altevallatesono sorte molte stazionisciistiche, come Madonna di Campiglio, Cortina d’Ampezzo, Bormio e Sestrière. Il paesaggio risulta così caratterizzato dalla pre-senza, anche ad alta quota (intorno ai 1500 m), di cittadinedi servizio ben collegate alle principali vie di comunicazione e dotate di piste da sci, impianti di risalita, alberghi e strade. Numerosi boschi di conifere sono stati tagliati per fare posto alle attrezzature ne-cessarie agli sport invernali, mentre gli antichi villaggi si sono trasformati in grossi centri. Lo sfruttamento immobiliare della montagna si è anche esteso a località di soggiorno non sciistiche, nelle vallimenoelevate, dove si è sviluppata un’intensa attività edilizia, sempre legata al turismo.

Il fondovallepresenta nelle valli principali, come quella dell’Adige, la Valtellina o la Valcamonica, un paesaggio di tipo urbano, con un’edificazionecompatta ed estesa. Nel fondovalle si concentra la gran parte della popolazione: qui si trovano molte attività indu-striali, centri commerciali, coltivazioni redditizie e le autostrade e le linee ferroviarie più importanti del paese.

L’ITALIA

attività ARiconosci il paesaggio• Individua a quale paesaggio appartengono i luoghi raffi gurati nelle immagini.

paesaggio alpino tradizionale

paesaggio alpino di tipo urbano

alta pianura

bassa pianuraUn villaggio ai piedi delle Dolomiti, nella provincia di Bolzano.

1. .......................................................................

La Pianura Padana alle porte di Milano.

2. ...............................................................................................................

regione alpina

Pianura Padana

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

201

immobiliare Che riguarda beni immobili (non trasferibili da un luogo all’altro) come case e terreni.silo Contenitore di forma cilindrica in cui si conservano i raccolti di foraggio e cereali. cascina Costruzione rurale formata da edifici disposti a quadrilatero attorno a un grande cortile interno, l’aia.

La PianuraPadanasi estende nell’Italia settentrionale tra le Alpi e gli Appennini. È for-mata da un vasto territorio, di forma grosso modo triangolare, in lieve pendenza verso la costa adriatica; è attraversata dal Poe da numerosi dei suoi affluenti alpini e appenninici, ma anche da altri fiumi che, come l’Adige e il Piave, hanno un corso autonomo.

L’altapianuraè un’area molto popolata e urbanizzata; è costituita dalle fasce esterne della regione padana vicine alle Alpi e agli Appennini. L’insieme dei centri urbani, dei ca-pannoni industriali e commerciali segue il percorso delle principali vie di comunicazione. Gli edifici, le strade, le ferrovie diventano più fitti nei pressi delle maggiori aree metro-politane, come quelle di Torino e Milano, dove il territorio è in gran parte occupato dalle costruzioni.

La bassapianura, la parte più vicina al Po, è caratterizzata invece da un paesaggio rurale. Non è molto popolata, ma, grazie all’abbondanza di acque, all’impermeabilità e fertilità dei terreni, è una zona agricola e di allevamento. Il paesaggio è formato da grandi appezzamenti di terreno dai perimetri regolari, coltivati a cereali, ortaggi, foraggio, alberi da frutta. Spesso sono delimitati da filari di alberi disposti lungo gli argini dei canali. Altri elementi caratteristici sono le stalle moderne, i silos, le cascine, gli stabilimenti industriali, in particolare quelli alimentari in cui si trasformano i prodotti dell’agricoltura o dell’alle-vamento come i caseifici, dove si producono burro e formaggio.

La campagna lombarda nei pressi di Pavia.

4. ..............................................................................

Il comune di Sestrière, in provincia di Torino.

3. ......................................................................

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

SEZIONE

7 I paesaggi regionali: Appennino centro-settentrionale e Mezzogiorno

Unità 16 Lezione 3

202

Dove si estende la regione appenninica settentrionale e centrale? Quali sono le caratteristiche dell’alta montagna?

E quelle del paesaggio collinare?

Da che cosa sono caratterizzate le conche interne e le valli fl uviali?

Quali sono le caratteristiche dell’Appennino meridionale?

E quelle delle zone interne?

Come si presentano le coste?

La regione dell’Appenninosettentrionalee centralesi estende dalla Liguria e dall’Emi-lia Romagna all’Abruzzo e al Lazio.

L’altamontagnaappenninicavera e propria è poco popolata. A differenza delle Alpi, il turismo invernale qui non ha avuto un grande sviluppo; poche sono infatti le stazioni scii-stiche, come quelle dell’Abetone, del Gran Sasso, del Terminillo. L’abbandono dei campi e della pastorizia ha spesso favorito il ritorno del bosco spontaneo e della fauna selvatica.

Ai bordi dell’Appenninocentrale(Toscana, Umbria e Marche) si trova uno dei più celebri paesaggi italiani, quello delle campagnecollinari. Questi rilievi, dal profi lo arro-tondato, ospitano molte coltivazioni, spesso delimitate da fi lari di cipressi. Il territorio collinare è punteggiato da numerose case rurali poste al centro delle tenute agricole e da famose cittadine di origine medievale che sorgono in cima alle alture.

L’Appennino centrale è formato da diverse catene parallele, tra le quali si estendono poi le concheinterne(di Rieti, Sulmona, Terni ecc.) e le maggiori vallifluviali(come la Valle del Tevere e il Valdarno). Queste aree pianeggianti sono attraversate dalle principali vie di comunicazione e vi si alternano coltivazioni, fabbriche e centri urbani. Le zone più edifi -cate sono l’area Firenze-Prato-Pistoia e la zona di Roma.

Il Mezzogiorno costituisce un insieme regionale omogeneo ed è occupato in gran parte dai rilievi dell’Appenninomeridionale. In quest’area il sistema montuoso è formato da

L’ITALIA

attività ARiconosci il paesaggio• Individua a quale paesaggio appartengono i luoghi raffi gurati nelle immagini.

Appennino settentrionale

Appennino centrale

Appennino meridionale

costeIl paesaggio della Val d’Orcia, in Toscana.

1. ............................................................................

La Pietra di Bismantova, nell’Appennino reggiano.

2. ...............................................................................................................

Appennino centro/settentrionale

Sud e isole

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

203

latifondo Grande estensione di terreno agricolo che appartiene a un unico proprietario.

numerosi massicciisolati, che si alternano a valli e ad altipiani. Pochi sono i valichi e le vie di comunicazione. I suoli sono poveri e poco fertili, spesso franosi e soggetti a terremoti. Per questi motivi l’Appennino meridionale è poco popolato.

Nelle zoneinternemeno elevate, sono molto diffusi (specialmente in Sicilia e in Puglia) altipiani e colline. Qui il paesaggio è ancora più arido, la campagna è deserta e assolata, caratterizzata da pochi alberi e da ampie distesesteppose. Sono, queste, le terre del vec-chio latifondo, basato su un’agricoltura estensiva, poco produttiva. La popolazione è rac-colta in grossiborghicompatti e molto distanziati tra loro, spesso arroccati sulle pendici scoscese dei monti.

La maggior parte degli abitanti e delle attività economiche dell’Italia meridionale si concentra lungo le coste, dove si trovano le vaste distese del Tavoliere delle Puglie e della Pianura Campana. Vicino ai litorali si estendono i maggiori agglomeratiurbani: l’area tra Napolie Salernoè la più densamente abitata d’Italia. Molte città costiere ospitano gran-di porti e sono collegate dalle principali strade e ferrovie. Sulla costa si trovano anche le zone di agricoltura più redditizia e molte località turistiche. Il paesaggioforma spesso un insieme disordinato, in cui si susseguono aree urbane, strutture turistiche, zone agricole, stabilimenti industriali, tratti di vegetazione mediterranea.

Una veduta del Parco del Pollino, in Calabria.

3. ...............................................................................................................

Una veduta di Taormina, in Sicilia.

4. ...............................................................................................................

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

SEZIONE

7 L’ITALIA La popolazione

Unità 16 Lezione 4

204

Come è distribuita la popolazione sul territorio?

A che cosa si deve il calo della popolazione?

Perché preoccupa il suo invecchiamento?

Quali sono le conseguenze dell’immigrazione sulla popolazione?

L’Italia, con un popolazione di oltre 60milionidiabitanti, è il quinto paese europeo più popolato. La distribuzione della popolazione è irregolare. La maggior parte degli italiani vive nelle aree pianeggianti e in quelle costiere; pochi abitano invece nelle aree montuose e nelle zone collinari più interne.

Dopo aver registrato un aumento costante a partire dall’Unità d’Italia (1861), la popo-lazione è da molti anni in una situazione di crescita zero poiché il numero delle morti è da molti anni in calonaturalee perché il numero delle nascite è inferiore a quello delle morti. Negli ultimi trent’anni il tasso di natalità e il tasso di fecondità, infatti, sono molto dimi-nuiti in conseguenza d’importanti trasformazioni sociali, come l’urbanizzazione, il lavoro femminile e l’aumento della scolarizzazione. Nello stesso tempo, grazie alle migliori con-dizioni di vita, è diminuito il tasso di mortalità, con un costante allungamento della durata media della vita.

Ciò ha determinato un graduale invecchiamento della popolazione. Oggi quella italiana è una delle più «vecchie» del mondo e l’Italia è il primo paese in cui gli ultra sessantacin-quenni hanno superato i giovani con meno di 15 anni. Questo preoccupa per due motivi: il futuro del nostro sistema economico e sociale è incerto perché caratterizzato da pochi lavoratori attivi e da molti pensionati.

La diminuzione naturale, tuttavia, è oggi compensata dall’immigrazionedistranieri. L’Italia rappresenta da alcuni decenni il punto di arrivo per migliaia di immigrati, prove-nienti da paesi poveri, soprattutto dall’Europa dell’Est, dal Nordafrica e dall’Asia, molti dei quali, essendo giovani, formano una famiglia. Nel 2010 erano circa 5 milioni gli stra-nieri residenti, pari all’8% della popolazione residente. Il fenomeno è in crescita in quan-to la richiesta di lavoratori extracomunitari con il tempo va aumentando. In passato, per oltre un secolo, gli italiani sono stati costretti a loro volta a emigrare all’estero per cercare lavoro: ben 26 milioni di essi emigrarono tra il 1861 e il 1970.

tasso di fecondità Numero medio di fi gli per ogni donna; indica la capacità riproduttiva della popolazione.

attività BLavora con la carta• Indica se le regioni italiane elencate sotto sono aree molto popolate (m), cioè con densità che superano i 100 ab./km2, o scarsamente popolate (s), cioè con densità che non superano i 50 ab./km2; aiutati confrontando la carta dell’attività con quella della lezione 1.

attività CLavora con la tabella• Costruisci un istogramma per rappresentare la situazione demografi ca italiana.

• Completa la tabella calcolando il saldo globale della popolazione italiana nel 2009.

1. Basilicata

2. Campania settentrionale

3. Lazio meridionale

4. Penisola salentina

5. Sardegna

6. Sicilia orientale

7. Valle d’Aosta

8. Veneto meridionale

attività ALavora con la carta

• Sottolinea nel testo le frasi che possono essere usate per commentare la situazione demografi ca italiana.

Saldo globale della popolazione italiana

Saldo globale =

saldo naturale + saldo migratorio

..................................

città abitanti

Natalità + 568 857

Mortalità – 591 663

Saldo naturale – 22 806

Immigrati + 442 940

Emigrati – 80 597

Saldo migratorio +362 343

Ticino

Adige

Po

Adda

Piave

Po

Tanaro Ma

r

Ad

ri

at

i c o

Arno

L. diBolsena

L. Trasimeno

Tevere

M a r

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M a r d iS i c i l i a

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Golfo

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di

Sardegna

M a r L i g u r e SAN MARINO

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A

I. Ponziane

Pantelleria

I. Egadi

S i c i l i a

Arc ip

. Tos c a n o

MONACO

S V I Z Z E R A

Asinara

San Pietro

Sant'Antioco

T U N I S I A

Maddalena

Ustica Isole Eolie

A U S T R I A

MALTA

U N G H E R I A

BOSNIA-ERZEGOVINA

Isole Pelagie

I. Tremiti

ROMA

CR

OA

Z I A

Sardegna

Bari

Taranto

Reggio di Calabria

Messina

Catania

Palermo

Napoli

Prato

Firenze

Padova

VeronaMilano Brescia

Torino

Genova

Trieste

Venezia

ModenaBologna

Cagliari

Livorno

Foggia

da 250 000 a 500 000

da 500 000 a 1 000 000

oltre 1 000 000città

fino a 250 000

Densità media (ab./km2)

oltre 200

da 100 a 200

fino a 50da 50 a 100

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

SEZIONE

7 Le città

Unità 16 Lezione 5

205

Oltre i 2/3 degli italiani risiedono in città. L’Italia ha, infatti, un’antichissimatradizioneurbanaed è nota come il «paese delle cento città». Questo nome si deve alla presenza di numerosi centri importanti e all’equilibrio tra loro esistente. Nessuna città italiana eserci-ta un netto predominio sulle altre, come nel caso di Parigi o di Londra. Tale situazione è legata alla storia del nostro paese e soprattutto alle sue secolari divisioni politiche. Fino a poco più di cento anni fa non solo Roma, ma anche Torino, Firenze e Napoli erano capita-li di altrettanti piccoli stati; persino città come Lucca, Parma, Ferrara o Mantova svolsero per un certo periodo questo ruolo.

La reteurbanaitaliana, l’insieme delle piccole e medie città e delle metropoli, è quindi policentrica, formata cioè da più centri di pari o analoga importanza. Nelle regioni set-tentrionali e centro-settentrionali le città sono distribuite in modo più fi tto sul territorio, mentre nell’Italia centro-meridionale e insulare la rete urbana è più rada: le città sono per-lopiù concentrate sulle coste e in alcune zone, specie nelle aree interne, non c’è un grande centro urbano di riferimento.

Al vertice della rete urbana italiana si trovano Roma e Milano, metropolinazionaliche esercitano un’infl uenza economica, politica e culturale in tutto il paese. A un livello inferiore ci sono le metropoliinterregionalidi Torino e Napoli, che estendono la loro infl uenza anche al di fuori delle regioni di appartenenza. Metropoliregionalisono invece Genova, Firenze, Venezia, Bologna, Palermo, Bari e Cagliari.

Va infi ne sottolineata una comunecaratteristicadelle città italiane: esse sono il risultato di una lunghissima evoluzione storica e conservano nel nucleo centrale le tracce del loro passato, testimonianze architettoniche di periodi diversi, appartenenti a culture e domi-nazioni differenti.

A che cosa si deve la tradizione urbana del nostro paese?

Quali sono le caratteristiche della rete urbana?

Quali sono i diversi tipi di metropoli?

L’ITALIA

attività ALavora con la carta e la tabella• Indica in quali regioni si trovano le prime 15 città più abitate d’Italia.

• Scrivi il nome delle città raffi gurate nelle immagini aiutandoti con le didascalie.

• Evidenzia sulla carta delle provincie italiane le città elencate nella tabella: quali regioni ne hanno più di una?

1. ...................................................................................................................

2. ...................................................................................................................

Il golfo della metropoli interregionale del Sud. Sullo sfondo il Vesuvio.

Il Duomo del capoluogo lombardo, edifi cato a partire dal 1387 per volere del duca Gian Galeazzo Visconti.

città abitantiRoma 2 744 000Milano 1 307 000Napoli 963 000Torino 910 000Palermo 656 000Genova 610 000Bologna 377 000Firenze 369 000Bari 320 000Catania 296 000Venezia 271 000Verona 264 000Messina 243 000Padova 213 000Trieste 206 000

GenovaSavona

Imperia

Cuneo

Torino Asti

Alessandria

VercelliNovara

Biella

Verbania

Aosta

ComoVarese

Lecco

Sondrio

Monza

Milano BresciaLodiPavia Cremona

Mantova Rovigo

VeronaVicenza Treviso

Padova Venezia

Trento

Bolzano

Belluno

PordenoneUdine

Gorizia

Trieste

Ferrara

RavennaBologna

ModenaReggio EmiliaParma

Piacenza

ForlìRimini

PesaroUrbino Ancona

MacerataFermo

Ascoli Piceno

La SpeziaCarrara

Massa Pistoia

LuccaPisa

Livorno

PratoFirenze

Arezzo

Siena

Grosseto

Perugia

TerniViterbo

Rieti

ROMAFrosinone

Latina

TeramoPescaraChieti

L’Aquila

Isernia CampobassoFoggia Barletta

Bari

Brindisi

Lecce

TarantoMatera

PotenzaSalerno

Avellino

BeneventoCaserta

Napoli

Cosenza

Crotone

CatanzaroVibo Valentia

Reggio CalabriaMessina

Catania

Siracusa

Ragusa

EnnaCaltanissetta

Agrigento

PalermoTrapani

CagliariCarbonia

IglesiasSanluri (Medio Campidano)

Lanusei (Ogliastra)

Oristano

Nuoro

Sassari

Olbia

Bergamo

TempioTrani

Andria

Cesena

Villacidro

Tortolì

Le province italiane

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti FACCIAMO GEOGRAFICA 2 © Zanichelli 2011 Seconda edizione

SEZIONE

7 L’economia

Unità 16 Lezione 7

207

L’Italia è unodeipaesipiùavanzatid’Europa, ha un alto reddito per abitante ed è una delle prime dieci potenze industriali del mondo. La sua economia è basata soprattutto sui servizie sull’industria, mentre alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso il nostro era ancora un paese prevalentemente contadino. Oggi, proprio l’agricoltura è il settore meno efficiente dell’intero sistema economico nazionale.

Le grandi trasformazioniche hanno interessato l’Italia sono avvenute in diversi pe-riodi. In una primafase, dalla metà degli anniCinquantaalla fine degli anni Sessantac’è stato un poderoso sviluppo dell’industria, soprattutto nelle regioni del Nord-Ovest. Sono stati gli anni del «boom economico» (o «miracolo economico»), in cui ha avuto inizio l’era dei consumidimassae nelle famiglie italiane hanno cominciato a diffondersi beni come l’automobile, il televisore, il frigorifero, la lavatrice. Nello stesso periodo si sono avute migrazioni di massa dal Mezzogiorno e dal Nord-Est verso le grandi città e le aree industrializzate di Lombardia, Piemonte e Liguria. In una secondafase, a partire dagli anniSettanta, lo sviluppo industriale si è diffuso anche nelle regioni del Nord-Est e del Centro. Contemporaneamente i servizi e la pubblica amministrazione hanno assunto un’importanza sempre maggiore, superando per numero di addetti l’industria. Il benes-sere si è in parte esteso anche al Mezzogiorno e si è verificata una nuova crescitadeicon-sumi(cellulari, computer, più automobili per nucleo familiare, viaggi ecc.).

Dagli anniNovantal’economia italiana, pur confermandosi tra le più avanzate d’Euro-pa, è entrata in una fase di notevolidifficoltà. Oltre all’insufficiente sviluppo del Mezzo-giorno, il principale punto debole è la scarsa innovazione tecnologica. È così che il sistema produttivo fatica a far fronte alla crescente concorrenza dei paesi in via di sviluppo (Cina, Sud-Est asiatico, Europa dell’Est), specie in alcuni settori tradizionali come il tessile, il calzaturiero, l’abbigliamento, gli elettrodomestici. Sono infine assenti o poco sviluppati settori come l’informatica, le biotecnologie, l’aerospaziale.

Quali sono le caratteristiche generali dell’economia italiana?

Quali sono state le tappe principali della sua trasformazione?

Quali sono attualmente i suoi punti deboli?

L’ITALIA

Losapeviche... Oggi in Italia le donne sono più degli uomini; all’inizio del Novecento era il contrario.

boom economico Espressione usata per indicare una rapidissima crescita industriale.

attività ALavora con le immagini• Abbina le immagini che testimoniano l’evoluzione economica del nostro paese al periodo storico corretto, inserendo la lettera corrispondente nell’apposito quadratino.

a. Contadini si recano ai campi in bicicletta nelle campagne lungo le rive del Po.

c. La prima Seicento prodotta dalla Fiat.b. Un centro commerciale nella provincia di Milano.

seconda fase dei consumi di massa

fino alla metà degli anni Cinquanta

boom economico

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SEZIONE

7 Il ruolo del paese

Unità 16 Lezione 8

208

Perché l’Italia è un paese-ponte tra Europa e Africa?

Che effetto ebbero per il nostro paese le grandi scoperte geografi che?

Quale fu il suo ruolo nelle vicende del passato?

Quando la scelta europeista divenne predominante?

La posizione geografi ca al centro del Mediterraneo ha infl uito sulle vicende storiche dell’Italia, che ha sempre fatto da pontetra Europa, Africa e Medio Oriente. Nell’anti-chità sulle coste italiane sorsero numerose colonie fenicie e greche, che dominavano gli scambi marittimi. Con l’affermarsi di Romae del suo impero, l’Italia divenne il centro della vita economica e politica del Mediterraneo e dell’Europa e, anche dopo la caduta di Roma, conservò un ruolo di collegamento tra i paesi centro-europei e l’Oriente. Dopo l’anno Mille l’Italia assistette a un notevole sviluppo delle città e delle attività economi-che; con il Rinascimento, una straordinaria fi oritura di manifestazioni artistiche e lettera-rie, diventò poi il principale centro culturale europeo.

A partire dal Cinquecento, in seguito alle grandi scopertegeografiche, il Mediterraneo e l’Italia persero però la loro centralità a vantaggio dei paesi europei atlantici. A causa an-che della frammentazione in piccoli stati, la penisola divenne terra di conquista di poten-ze straniere. La situazione mutò solo nella seconda metà dell’Ottocento, con il raggiungi-mento dell’Unità nazionale attraverso il Risorgimentoe con la prima industrializzazione del paese.

L’ITALIA

Losapeviche... Il Mediterraneo era chiamato «il nostro mare» (Mare nostrum) dai Romani.

Il nome latino «Italia» deriva dall’antico termine grecizzato Vitelia, «terra dei vitelli».

Il 2 giugno 1946, in occasione del referendum monarchia/repubblica, in Italia votarono per la prima volta anche le donne.

attività ALavora con la carta muta• Scrivi il nome delle venti regioni italiane negli appositi spazi.

• Scrivi il nome delle 15 città italiane con più di 200 000 abitanti accanto alla lettera corrispondente guardando sulla carta in che regione si trovano. Puoi fare riferimento alla tabella di pagina 205.

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attività BLavora con la carta e le immaginiOsserva l’Italia all’epoca del Congresso di Vienna (1815).

• Rispondi alle domande.1. Quali erano i tre stati indipendenti più grandi?2. Di quali stati erano capitali le città raffi gurate nelle foto?

• Riconosci le città raffi gurate nelle immagini aiutandoti con le didascalie e scrivi il nome sotto a ciascuna.

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a. Il Lungarno e la cupola del duomo.

b. Le mura con possenti bastioni che cingono la città.

c. Il battistero a pianta ottagonale simbolo della città.

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Le date della storia

VIII secolo a.C.

Etruschi, Greci

Epoca Romana

caduta dell’Impero Romano d’Occidente

età comunale

signorie e stati regionali

Vittorio Emanuele II re d’Italia, a seguito della Spedizione dei Mille

marcia su Roma, il fascismo al governo

entrata in guerra (Seconda guerra mondiale) a fi anco di Hitler

liberazione dal nazifascismo; partigiani

referendum monarchia/ repubblica

1860-61

1922

All’inizio del Novecento l’Italia partecipò alla Primaguerramondiale; l’alto numero di morti (600 000) e le immani distruzioni misero a dura prova il paese. Approfi ttando delle diffi coltà del dopoguerra, il fascismos’impossessò del potere e instaurò una dittatura. L’Italia si alleò con il regime nazista tedesco a fi anco del quale combatté nel corso della Secondaguerramondiale. Solo alla fi ne del confl itto e dopo la sconfi tta del fascismo da parte degli alleati anglo-americani e della Resistenzaantifascista, il nostro paese si diede nuove istituzioni democratiche con l’instaurazione della Repubblicae una nuova Costi-tuzione.

L’Italia ha poi aderito alla NATO, alleanza militare guidata dagli USA, ed è stata uno dei sei paesi fondatoridell’UnioneEuropea( lezione 2 unità 3). La sua storica vocazio-ne «europeista» è stata rafforzata dall’adesione fi n dall’inizio alla moneta unica europea: l’euro. I governi italiani hanno comunque mantenuto intensi scambi e relazioni con i pae-si della sponda sud del Mediterraneo (Egitto, Libia, Tunisia ecc.), continuando a svolgere un ruolo di collegamento (oggi anche allo scopo di regolare l’immigrazione) tra il Norda-frica e le nazioni più sviluppate dell’Europa centro-occidentale.

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III secolo a.C. V secolo d.C.

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XII-XIV secolo

XIV-XVI secolo

1940

25 aprile 1945

2 giugno 1946

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Genova

Ducatodi Massa Ducato

di Lucca

Firenze

Ducatodi Parma Ducato

di Modena

Milano

Trento

Trent ino

TiroloCarinzia

I m p e r o d ’ A u s t r i a

Regno

d’Ungheria

Croazia

Da lmaz i a

Impero

ottomano

Venezia

Trieste

Bologna

Rep. di San Marino

AnconaStato

della

Chiesa

Roma

Granducato diToscana

(Fr.)Corsica

Sardegna

Cagliari

R e g n o

d e l l e D u e

S i c i l i e

Benevento

Pontecorvo

NapoliBari

Palermo

Sici l ia

Regno Lombardo­Veneto

Catania

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SEZIONE

7 La cultura

Unità 16 Lezione 9

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Perché l’Italia è un paese omogeneo dal punto di vista culturale?

Quali sono le caratteristiche degli italiani in campo religioso e sociale?

Perché l’Italia rappresenta da sempre la meta privilegiata di un viaggio?

Dal punto di vista culturalel’Italia è un paese omogeneo, anche se la sua omogeneità è piuttosto recente. Dal latino, che in epoca romana aveva prevalso sulle altre lingue itali-che, ebbero origine nel Medioevo numerosi dialetti e lingue regionali. Solo dopo l’Unità nazionale (1861) l’italianocominciò a diffondersi in tutto il paese. Esso si affermò defini-tivamente infatti solo nella seconda metà del Novecento in seguito alla scolarizzazione di massa, alle migrazioni interne e alla potente azione di radio e televisione. Tuttavia esisto-no ancor oggi molte minoranze etniche e linguistiche, soprattutto nelle zone di frontiera alpine o nelle isole.

In camporeligiosogli italiani sono in netta maggioranza cattolici. Con il miglioramen-to del livello di vita si sono affermati però modelli di comportamento laici, tipici delle società avanzate. Ne sono un esempio la diminuzione dei matrimoni e l’aumento delle convivenze.

Caratteri distintivi della nostra società sono anche la sopravvivenza di fortissimi legamifamiliarie l’impegno di solidarietà da parte dei moltissimi italiani che operano nelle asso-ciazioni di volontariato. Rispetto agli altri grandi stati dell’Europa occidentale, è diffusa in molti cittadini la sfiducia nei confronti dello stato e delle istituzioni. Un altro elemento considerato, purtroppo, caratteristico del nostro paese è il fenomeno della criminalitàorganizzata(mafia, camorra, n’drangheta), che ha pesanti conseguenze sullo sviluppo sociale ed economico e danneggia anche l’immagine del paese a livello internazionale.

L’Italia rappresenta, da secoli, una delle principali metediviaggioin Europa. Tuttora è una delle maggiori destinazioni turistiche internazionali, grazie al suo eccezionale pa-trimonio archeologico e artistico e ai suoi celebri paesaggi, che le sono valsi l’appellativo di «Bel Paese». Oltre che per le numerose città d’arte (come Roma, Firenze e Venezia) e gli straordinari capolavori del Rinascimento(XV e XVI secolo) e del Barocco(XVII secolo), oggi l’Italia è nota nel mondo anche per i raffinati prodotti della moda, del design e della gastronomia. Di fama internazionale sono anche la musicaliricaitaliana(le opere di compositori come Verdi, Rossini) e il cinemaitaliano del Novecento (rappresentato da registi come Fellini, De Sica, Rossellini, Visconti).

L’ITALIA

Losapeviche... La vera pizza napoletana è la «margherita», così chiamata in onore della regina Margherita di Savoia.

Nell’antica Roma la pasta (tipo lasagna) era già usata. La pasta secca, sottoposta ad asciugatura e messa a bollire in acqua o brodo, risale al Medioevo, dopo che nella Sicilia araba si erano diffusi i primi pastifici per la produzione di paste lunghe (tipo spaghetti) e corte (maccheroni).

attività ALavora con le immagini• Scrivi sotto a ogni immagine l’epoca a cui appartengono gli edifici raffigurati, scegliendo tra quelle elencate.

epoca greca

Medioevo

Rinascimento

Barocco

a. Il duomo di Siracusa (sec. XVII-XVIII).

b. Il palazzo ducale di Urbino (sec. XV). c. Il castello di Gradara (sec. XII-XV).

d. Il tempio di Paestum (sec. VI e V a.C.).

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attività BLavora con le immagini• Abbina alle immagini, che rappresentano alcuni simboli dell’Italia, le didascalie corrette inserendo la lettera corrispondente nell’apposito quadratino.

a. La cucina italiana presenta una straordinaria varietà di piatti e prodotti tipici come la pasta, la pizza, il vino, l’olio d’oliva, il parmigiano, il torrone ecc. b. La Torre Pendente di Pisa, uno dei monumenti italiani più conosciuti nel mondo e magnifico esempio di arte romanica, costituisce il campanile del Duomo. Alta 55 m, ha un’inclinazione di circa 4 m rispetto all’asse verticale. c. La primavera di Botticelli, operadel Rinascimento italiano, operadella bellezza del nostro paese. d. Dante Alighieri, il maggiore poeta italiano, è autore della Divina Commedia, opera scritta in volgare. e. Marcello Mastroianni e Anita Ekberg in un fotogramma de La dolce vita, celebre film di Federico Fellini. f. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due eroici magistrati uccisi dalla mafia. g. La Ferrari rappresenta un vanto per l’industria e il design italiani. h. L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, considerato una personificazione del genio italico che spazia dall’arte alla scienza, alla tecnica.

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