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SINDACATO. LA RICHIESTA DELLA CGIL CONTRO LE FEDERAZIONI “L’Asl deve poter essere autonoma negli appalti del nuovo ospedale” «Tornano a rischio i tempi di apertura del nuovo ospedale»: anche la Cgil di Biella, nel suo notiziario periodico con la da- ta di ieri, pone l'accento sulla necessità dell'Asl di correre da sola per le gare relative ai beni e ai servizi del nosocomio. Le gare in ballo sono un cen- tinaio (contando anche quelle che interessano anche le altre Aso e Asl del quadrante Bi-No- Vc-Vco). Le procedure sono state avviate a febbraio dalla Federazione, ma nessuna gara è ancora stata bandita. Gian- franco Zulian, direttore gene- rale Asl, ha chiesto alla Regione di poter bandire le gare indipen- dentemente dalla Federazione che, al di là della sua futura sop- pressione, non si dedica solo a Biella: bisogna accelerare i tem- pi per mantenere la promessa di aprire l'ospedale a Natale. Ronzani (consigliere regio- nale Pd) ha inviato una lettera all'assessore Cavallera con la stessa richiesta. Il via libera della Regione non è ancora ar- rivato. La Cgil ribadisce l'ur- genza: «I tempi sono stretti e la minaccia di un nuovo slitta- mento dell'ospedale diventa di giorno in giorno più vera. La de- nuncia e la mobilitazione del sindacato hanno impedito la nascita di un nuovo carrozzone, le federazioni, appunto,ma le politiche sanitarie della giunta Cota, anche quando si rivelano un buco, lasciano una scia di danni collaterali». [F. FO.] Il nuovo ospedale dovrebbe aprire a fine anno

SINDACATO. LARICHIESTADELLACGILCONTROLEFEDERAZIONI r … · 2018-07-17 · corrisposto, per ogni giornata di pre-senza ai lavori, un rimborso onni-comprensivo, calcolato moltiplican-do

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Page 1: SINDACATO. LARICHIESTADELLACGILCONTROLEFEDERAZIONI r … · 2018-07-17 · corrisposto, per ogni giornata di pre-senza ai lavori, un rimborso onni-comprensivo, calcolato moltiplican-do

SINDACATO. LA RICHIESTA DELLA CGIL CONTRO LE FEDERAZIONI

“L’Asl deve poter essere autonomanegli appalti del nuovo ospedale”«Tornano a rischio i tempi diapertura del nuovo ospedale»:anche la Cgil di Biella, nel suonotiziario periodico con la da-ta di ieri, pone l'accento sullanecessità dell'Asl di correre dasola per le gare relative ai benie ai servizi del nosocomio.

Le gare in ballo sono un cen-tinaio (contando anche quelleche interessano anche le altreAso e Asl del quadrante Bi-No-Vc-Vco). Le procedure sonostate avviate a febbraio dallaFederazione, ma nessuna garaè ancora stata bandita. Gian-franco Zulian, direttore gene-

rale Asl, ha chiesto alla Regionedi poter bandire le gare indipen-dentemente dalla Federazioneche, al di là della sua futura sop-pressione, non si dedica solo aBiella: bisogna accelerare i tem-pi per mantenere la promessa diaprire l'ospedale a Natale.

Ronzani (consigliere regio-nale Pd) ha inviato una letteraall'assessore Cavallera con lastessa richiesta. Il via liberadella Regione non è ancora ar-rivato. La Cgil ribadisce l'ur-genza: «I tempi sono stretti e laminaccia di un nuovo slitta-mento dell'ospedale diventa digiorno in giorno più vera. La de-nuncia e la mobilitazione delsindacato hanno impedito lanascita di un nuovo carrozzone,le federazioni, appunto,ma lepolitiche sanitarie della giuntaCota, anche quando si rivelanoun buco, lasciano una scia didanni collaterali». [F. FO.]Il nuovo ospedale dovrebbe aprire a fine anno

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MARCELLO GIORDANINOVARA

Asl e società concessiona-ria trovano l’accordo perla realizzazione della nuo-va sede della struttura sa-nitaria in viale Roma: il

cantiere, che era praticamente fermodaunpaio dimesi, ripartirà nelle pros-sime settimane ed entro il 31 ottobreverrà conclusa la prima fase dei lavori.Poi, entro il 31 ottobre del prossimo

anno, tutta l’Asl verrà trasferita nellanuova sede e l’attuale struttura di viadei Mille sarà pronta per la vendita.A illustrare i contenuti dell'accordo

che è stato stipulato tra l’Asl e la socie-tà Novara Salute e servizi, concessio-naria della nuova struttura, sono statiieri il direttore generale Emilio Jodicee il direttore amministrativo Simonet-ta Rizzolio. La nuova sede dell’Asl pre-vede la realizzazione di nuove struttu-re e la ristruttura-zione di alcuni im-mobili in viale Ro-ma per una super-ficie complessivadi 20 mila metriquadrati; l’opera,sotto il profilo economico, è la più im-portante tra quelle in esecuzione aNo-vara, perché vale complessivamente66milioni di euro.Agestire la realizza-zione e la gestione è la società NovaraServizi e salute: la convenzione risaleal 2007 e prevede che la società con-cessionaria utilizzi la struttura e in-cassi i proventi del parcheggio adia-cente, oltre ad un canone annuo chedeve corrispondere l'Asl. Il canone ini-ziale era stato fissato in un milione e850 mila euro l'annmo, oltre all'Iva; il

canone veniva poi adeguato e per il 2013questa cifra saliva a due milioni di euro.Il 14 settembre dello scorso anno però

la società concessionaria si è avvalsa di unarticolo dell’accordo con l’Asl per rivendi-care un adeguamento del canone, che ve-niva portato a 2 milioni e 999 mila euroannui; in alternativa la proposta di un ca-none da 2 milioni e 600 mila euro, ma lagestione della mensa competeva all’Asl.«Da un lato - sottolinea Jodice - c’era lanecessità di far risparmiare l’aziendapubblica, dall’altro quella di concluderel’opera. Avremmo potuto scegliere la re-voca della concessione o il suo annulla-mento, ma nel primo caso l'Asl avrebbe

dovuto pagare 11 mi-lioni e mezzo di euro ecomunque i lavori sisarebbero prolungatimoltissimo».Così è iniziata la

trattativa fra le parti,che ha portato a un accordo: il canone an-nuo scende a un milione e 450 mila euro,ma all’Asl competono la gestione di men-sa, aree verdi e pulizia. I lavori potrannoriprendere subito; per la fine di ottobre èprevista la consegna della prima parte, ein viale Roma verranno portati il diparti-mento di Salute mentale, Medicina spor-tiva e una serie di servizi. A ottobre 2014l’opera sarà terminata e ospiterà la nuovasede Asl: «Per Novara - concluce Jodice -è un ottimo risultato: la città avrà a dispo-sizione una sede moderna e funzionale».

Trovato l’accordo con l’AslIl cantiere può ripartire

Nuova sede: entro il 31 ottobre chiusa la prima fase dei lavori

Chiuso il contenziososollevato su canone e gestione

Previste opere per 66 milioni

IN VIALE ROMA

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CRONACATORINO ■ IVGIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013

llaa RReeppuubbbblliiccaa

MalcostumeIl Corecom controcorrentestipendi più alti e rimborsi

Il consulente “preferito”della manager dell’Asl 1

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SARA STRIPPOLI

RIDURRE i costi della politica.L’imperativo categorico di cuisi discute da mesi a livello loca-

le e nazionale, in Piemonte ha prodot-to una nuova legge per i consiglieri (ri-duzione dell’indennità anche se inmolti casi recupero notevole con ilforfait per i rimborsi) non vale a quan-to pare per il Corecom, il Comitato re-gionale per le comunicazioni con uncompito di controllo, di monitoraggiosulla par condicio e di consulenza.Nessun annuncio ufficiale ha reso no-ti gli aumenti, ma l’articolo 24 dellalegge regionale finanziaria approvatadalla giunta il 7 maggio di quest’annoparla chiaro: l’indennità mensile difunzione dei componenti del Core-com (il presidente Bruno Geraci, il vi-ce Tiziana Maglione e il commissarioEzio Ercole) crescerà di circa 500 euro.Il presidente passa da un compenso di1.980 euro a 2.589 e vicepresidente ecommissario incassano 1.726 euroquando ne prendevano 1.320. Un au-mento del 20 per cento rispetto al pas-sato. Se ancora non bastasse, in un pe-riodo in cui al personale della Regionesi chiedono sacrifici notevoli, ai com-ponenti del Corecom «che non risie-dono e non hanno la propria sede abi-tuale di lavoro nel luogo di riunione ècorrisposto, per ogni giornata di pre-senza ai lavori, un rimborso onni-

comprensivo, calcolato moltiplican-do la distanza fra la sede istituzionaledell’ente locale di appartenenza e lasede di svolgimento delle sedute perun quinto del costo di un litro di ben-zina». Insomma, mentre dappertuttosi taglia sui rimborsi, questi vengonoprima annullati a tutti i consiglieri diPalazzo Lascaris e di conseguenza an-che ai componenti del Corecom, e poireintrodotti solo per il Comitato re-gionale per le comunicazioni.

Fra i privilegiati dell’ultima ora c’èanche il Difensore Civico regionale,l’avvocato Antonio Caputo. Con la

legge del 2008 si stabiliva che questopercepisse il 50 per cento dell’inden-nità del consigliere. Pertanto con lanuova legge di dicembre 2012 che ta-glia le indennità dei consiglieri avreb-be guadagnato solo 3.300 euro lordi.Con la legge finanziaria, questa voltal’articolo è il 20, il suo compenso saledi nuovo e viene fissato a 4 mila e 315euro.

Sì della giunta Cota all’incrementodi 500 euro per i tre componentidel comitato per le comunicazioniRitocco dell’indennità ancheper il difensore civico

Mentre si discute di ridurre i costi della politica due casisollevano dubbi sull’opportunità di alcune delibere

PRESIDENTEBruno Geraci,giornalista, excaporedattoredel Tg3Piemonte, èadessoil numero unodel Corecom

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA LETTERA sulle strane nomine al-l’Asl To1 è stata spedita oggi all’as-sessore alla sanità, al prefetto Al-

berto Di Pace, ai sindacati e al direttoregenerale dell’azienda Giovanna Bricca-rello, ex-senatrice della Lega Nord. Auto-re della denuncia sugli incarichi multipliaffidati al tecnico della prevenzione Pa-squalino Schifano è il sindacato mediciAnaao, che elenca nel dettaglio l’accu-mulo di mansioni affidate al dipendente,anche consigliere comunale del Pdl aCandiolo. Del caso dell’azienda To1 si vo-cifera da tempo e la prima delibera che ri-guarda Schifano risale a giugno delloscorso anno: «Senza modificare l’attoaziendale - scrive il segretario regionaledel sindacato Gabriele Gallone - Bricca-rello crea la struttura semplice “Relazioniistituzionali” a cui assegna attività di rela-zioni interne ed esterne e di comunica-zione. Una struttura che appare del tuttoinutile - motiva il sindacato - visto che daanni in tutte le aziende esiste una struttu-ra denominata Affari generali e legali cheha compiti simili». Un tecnico della pre-venzione - questa la qualifica di Schifano«non può però svolgere funzioni dirigen-ziali neppure di struttura semplice».

Con i mesi poi, gli incarichi a Schifanocrescono. Fra gli altri anche quello di re-sponsabile della logistica, del sistemainformatico e telecomunicazioni, del“raccordo fra direzione generale e strut-ture interne”, di referente della conferen-za dei servizi per la ristrutturazione del

Martini e anche responsabile della “tra-sparenza” e persino della prevenzionedella corruzione. Un incarico, dice l’A-naao citando la legge, che richiede la fun-zione di dirigente amministrativo di pri-ma fascia. Per Giovanna Briccarello sitratta solo «di fandonie strumentalizza-te». Da quando ho avviato le procedure diristrutturazione, dice «sono cominciatigli attacchi». Il direttore generale ritienedi aver sempre applicato la legge: «Moltiincarichi Schfiano li aveva già con il miopredecessore e quello per la logistica è so-lo temporaneo». Sulla prevenzione dellacorruzione, Briccarello dichiara poi di

aver vagliato con attenzione tutte le can-didature possibili: «Il profilo di Schifanoera il più adatto a quella mansione fra lepersone che avevo a disposizione». La vi-cenda è arrivata anche in Consiglio re-gionale e il consigliere Mauro Laus del Pdha già presentato un question time ur-gente che chiede all’assessorato di faretutte le verifiche.

(s.str.)

Esposto del sindacato dei medici aprefetto e assessore alla sanità sullaserie di incaricati assegnatidall’ex senatrice leghista Briccarelloal tecnico della prevenzione

MANAGERGiovannaBriccarello,commercialista,è il direttoregeneraledell’Asl1di Torino

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Dossier/ I duevolti del commercio

È la prima di Torino, moltoprobabilmente d’Italia. È laparafarmacia discount dove iprodotti sono offerti con scontipesanti. Dove la sacralità dellafarmacia classica e della para-farmacia «normale» che la co-pia è frantumata da cartelliche propongono a prezzi strac-ciati il lassativo Giuliani (1 eu-ro) piuttosto che l’Amuchinagel a 0,90 anziché 2,90 euro;dove il termometro costa 5,90euro invece che 13,90 così co-me l’apparecchio permisurarela pressione te lo tirano dietroa 39 euro, poco più della metàdel prezzo pieno.

Il 35° negozioSiamo in via Ivrea 49, localitàPietra Alta, periferia profondadove questo genere di negozi fa-ticaa farebusiness. Inveceno, invia Ivrea «l’incasso medio è dimille euro al giorno» sfugge agli

amministratori della societàche, ieri mattina, sono andati arendere conto del loro lavoro inComune, davanti alle Commis-sioni Sanità, presieduta da Lu-ciaCentillo, equellaControllodigestionedel leghistaCarbonero.In Comune? Certo, perché stia-moparlandodi un’aziendametàpubblica e metà privata. La pa-rafarmacia è infatti il 35° nego-zio della «Farmacie comunaliTorino Spa», società nata nel2008 e della quale Palazzo Civi-co controlla il 51 per cento delleazioni esprimendo il presiden-te, cioè SusannaFucini,mentreil privato, Farmagestioni cheraccoglie 212 farmacisti, nomi-na l’amministratore delegato,vale a dire Gabriele Cavigioli,che non è un farmacista e se nevanta.Nel senso che il suoman-tra è: «Non gestisco una farma-cia, ma un’azienda». E anchebene visto che, nonostante lacrisi e nonostante i legittimi econtinui interventidel legislato-re per ridurre il costo della spe-

di fattometà delle 34 farmacie co-munali, i conti dell’azienda eranoin rosso.Non tantoper incapacitàdei farmacisti comunali, ma per-ché la gestione del prezioso patri-monio lasciava un po’ a desidera-re. Cavigioli, supportato dalla Fu-cini, da buon manager ha rivolta-to l’azienda come un calzino e inpochianni il fatturatocheprimasi

basava, di fatto, quasi solo sullavendita dei farmaci, è quasi rad-doppiato passando da 37 a 57 mi-lioni di euro. Anche i dipendentisono cresciuti da 173 a 206 unità.

In Consiglio comunaleProprio i dipendenti, e il fatto cheda tre anni subiscano le incertez-ze legate alla disdetta del contrat-to nazionale da parte di Asso-farm, sono stati il motivo princi-pale della convocazione di FucinieCavigioli inComunesusollecita-zionediGuidoCurto. Il capogrup-podiSel ha fattoproprio il lamen-to dei dipendenti che da alcunimesi ricevono uno stipendio 100-150 euro. Questioni sindacali aparte, la mossa vincente di Cavi-gioli e Fucini è stata quella di al-largare il business delle farmaciecomunali sfruttando lamassa cri-

LaparafarmaciadamilleeuroalgiornoAperta da due mesi in via Ivrea è l’ultima impresa varata dall’azienda pubblico-privata che dal 2008 gestiscele farmacie comunali. Che quest’anno darà all’azionista 500mila euro di utili aumentando anche il personale

Prezzi stracciati grazie alle economie di scalaLa parafarmacia di via Ivrea può permettersi forti sconti perché, tra le altre cose, sfrutta le economie di scala che scaturiscono

dagli acquisti che l’azienda fa per tutte le 34 farmacie comunali

BEPPE MINELLO

57milioni

Il fatturato delle 34farmacie comunali:

era di 37 milioniquando nella societàentrarono i privati

206dipendenti

La gestione pubblico-privato ha portatoanche un aumento

del personale da 173a 206 persone

sa farmaceutica, la società è riu-scita, anche quest’anno, a distri-buireutili agli azionisti permezzomilione di euro.

Dipendenti cresciutiUn risultato non scontato per imotivi già accennati e soprattuttoperché quando, nel 2008, il priva-to entrònella società acquistando

Quandoilprivatorilevòil49%dellasocietà, lefarmacieeranoinrosso

tica rappresentata dalle migliaiadi clienti delle 34 strutture sparseper la città.Adesempio ideando efacendo realizzare prodotti far-maceutici come la «Basic creamemolliente» destinato agli sporia-sici e parafarmaceutici utili, perdire, alla pulizia (shampoo, balsa-mi, profumi e così via) e venduti aprezzi da grande distribuzione.«Della crema per psoriasici - sor-ride Cavigioli - ne abbiamo fattaprodurre 10 tonnellate...». Legrandi economie di scala sono laspiegazione dei forti sconti dellaparafarmacia di via Ivrea gestitada Giorgia Trimboli, 37 anni, far-macistadaundecennio e entusia-sta del suo lavoro: «Più interes-sante di quello di una farmaciaclassica: non ci sono ricettemedi-che, ci siamo solo io e i miei colle-ghi a consigliare chiunque entri».

Dossier/ I duevolti del commercio

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Sempre più in basso. E ilPiemonte, unica regione delNord, probabilmente dovràinsieme a Campania, Siciliae Lazio «risanare ulterior-mente i propri conti, anchecon una razionalizzazionedelle spese e un aumentodelle tasse». L’agenzia in-ternazionale Moody’s dise-

gna quelle che potrebberoessere le misure che do-vrebbe mettere in campo lagiunta Cota dopo la decisio-ne di abbassare di un gradi-no da Baa3 a Ba1 il ratingdel Piemonte con un ou-tlook negativo. Ma l’asses-sore al Bilancio, Gilberto Pi-chetto, non la pensa cosi:«Era una decisione che ciattendevamo e che non ci

lascia affatto sorpresi, mache ovviamente non può te-nere ancora conto dell’ope-razione di risanamento ap-pena avviata. Il giudizio ècondizionato dal pregressoe, sotto questo profilo, eraquasi scontato».

L’analisi dell’agenziaSecondo Moody’s il downgra-de delle quattro regioni italia-

MAURIZIO TROPEANO ne «riflette i crescenti timorisulla loro posizione finanzia-ria». Timori legati al fatto che«i tagli alle risorse dovuti al-l’austerity stanno mettendosotto pressione i bilanci delleregioni, traducendosi inuna ri-gidità fiscale». Dunque «lepressioni di liquidità in attohanno contribuito all’accumu-lo di debiti commerciali». Poiarriva il focus sulPiemonte: «Il

Moody’sboccia ilPiemonte“Oranuovi tagli epiù tasse”MalaRegione:risanamentogiàavviato,nonservonoaltri interventi

Dossier/Viaggionella crisi

rating riflette le deboli finanzedella regione, confermate dal-l’ampio squilibrio di bilancio edal debole profilo di cashflow».Senzadimenticareche ilPiemonte resta esposto a ri-schi legali e finanziaria in se-guito alla decisione dello scor-

so anno di cancellare cinquecontratti swap su 1,86 miliardidi dollari di debito.

Pichetto: conti in regolaL’assessore Pichetto mettesubito le mani avanti: «Ades-so il bilancio regionale è statomesso a posto. È stata questagiunta a far emergere le per-dite occulte mascherate nel

RisanamentoavviatoBisognaaspettareche ipianidi rientrodi sanitàe trasportidiano i loro frutti

Gilberto Pichettoassessore regionaleal Bilancio

DaMoody’sarrivalaconfermachequandoCotaparladiconti sottocontrollononsachecosadice

Aldo Reschignacapogruppo del Pdin consiglio regionale

Dossier/Viaggionella crisi

L’agenziainternazionalecideclassaallostessolivellodiSiciliaeCampania

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“Nuovi tagli e nuove tasse”. La Regione: “Non è vero”

IL BILANCIO IN ROSSO L’AGENZIA INTERNAZIONALE: SIETE AL LIVELLO DI CAMPANIA E SICILIA

Moody’s declassaanche il Piemonte

In caduta. Il Piemontedovrà, insieme a Campa-nia, Sicilia e Lazio «risa-nare i propri conti, anchecon un aumento delletasse». Lo dice Moody’sche ha abbassato daBaa3 a Ba1 il rating delPiemonte. Dalla Regioneribattono «non si tieneconto del risanamentoappena avviato».

L’analisi. Per il downgradedi alcune regioni italiane«riflette i crescenti timorisulla loro posizione finan-ziaria». Per l’assessore Pi-chetto però «adesso il bi-lancio è a posto. È stataquesta giunta a far emer-gere le perdite occultema-scherate nel passato. Èchiaro che il deficit è alto eper questomotivo è diffici-le essere attendibili».

L’opposizione. «La veri-tà è chequestaGiuntanonè stata in grado di realiz-zare quella opera di rifor-ma dell’ente e della spesa,necessaria per ridareequilibrio ai conti», attac-ca il Pd: «Riorganizzare laRegione non significa ta-gliare, ma costruire».

TropeanoALLEPAGINE44-45