103
INTERVIEW Stefan Schenk IN MEMORIA DI SARAH BURKE PHOTO-SHOOTER Peter Lienert ITALIAN TRIP Schia SKI-ALP Marocco PARK REVIEW Livigno NEWS ...dalle aziende I CONSIGLI DI... Prof Brac

Skierz Mag #6

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Interview Stefan Schenk, Photo-shooter Peter Lienert, Italian trip Schia, Ski-alp Marocco, Park Review Livigno, I Consigli di Prof Brac

Citation preview

Page 1: Skierz Mag #6

InTerVIeW

stefan schenk

In M

eMOr

Ia

DI Sar

aH B

Urke

PHOTO-SHOOTer

peter Lienert

ITalIan TrIP

schia

SkI-alP

maroccoPark reVIeW

LivignoneWS

...dalle aziende I COnSIGlI DI...

prof Brac

Page 2: Skierz Mag #6

ES_Freeskier_420x297_cs55.indd 1 02/09/11 15.02

Page 3: Skierz Mag #6

ES_Freeskier_420x297_cs55.indd 1 02/09/11 15.02

Page 4: Skierz Mag #6

Direttore:Alessandro Mazzoleni

hanno collaboratoin questo numero:Luca BelottiSergio CarminatiNicholas GarattiniGianmaria VeroneseStefano BuzziLorenzo PedroliEmilio PrevitaliDamiano LevatiMarkus EderFranz PeriniCarolina BagnatoMael BonfrigaMassimo BraconiMarco EydallinMattia Bericchia

n. 6 - anno 2

Tutti i diritti sono riservati - Copyright 2011 © Skierz (testi, foto, grafi ca) presenti all’interno di questa rivista sono proprietà della rivista Skierz e sono protetti dalla normativa sul diritto d’autore, non potranno quindi essere pubblicati, riscritti, di-stribuiti, commercializzati. I marchi, le denominazioni e le ditte menzionati all’interno di questo magazine sono di proprietà dei rispettivi proprietari e sono protetti dalla normativa vigente in materia di marchi, brevetti e/o copyright.

www.skierzmag.com

WE

LOVE

WINTER

SEASON

NEWSCHOOL

AK, AlienWorkshop, Altamont, Analog, Anon, Armada, Bastard, Bern, Bones, Burton, Dakine, DC, Deeluxe, Drake, DVS, Element, Eletric, Emerica, Etnies, Fallen, Forum, FullTilt, Giro, Grenade, Habitat, Hubba, Indipendent, Iuter, K2, LIBtech, Line, Nike SB, Nitro, Northwave, Oak-ley, PlanB, Raiden, Red, Ride, Rossignol, Salomon, SantaCruz, Special-Blend, Spy, TheNorthFace, Vans, Venture, Volcom, Vonzipper, WESC, Airblast, Bataleon, capita, Carhart, Foursquare, Gnu, L1, Lobster, Nike Snowboarding, Nixon, Union, Vonzipper, Yes, Zero, Quicksilver, TSG

NEWSCHOOL SHOP - Borgo S. Caterina 98B 24100 Bergamo tel. (+39) 035.237.927OnlineShop: www.newschoolshop.com

Page 5: Skierz Mag #6
Page 6: Skierz Mag #6

I tuoi occhi e il tuo s

orriso

sempre con noi.

Scia con gli angeli S

arah

Page 7: Skierz Mag #6

I tuoi occhi e il tuo s

orriso

sempre con noi.

Scia con gli angeli S

arah

Sarah Burke1982-2012

Page 8: Skierz Mag #6

Sport, espressione creativa o puro virtuosismo atletico?

Un po’ tutte e tre le cose, il mondo del freeski affascina sempre di più

proprio per la sua natura molteplice che fonde tecnica e creatività.

In questo manuale trovate tutto quello che un buon freeskier

dovrebbe sapere: dalle attività propedeutiche per iniziare a girare

alla spiegazione dei trick suddivisi per livelli di difficoltà

a una descrizione dei migliori park italiani ed europei.

Un ottimo supporto teorico per rendere la pratica

ancora più divertente e stilosa.

freeSkI - la nuova scuola del freestyle

Massimo Braconi - Dimitri Sartor

In lIBrerIa!

Page 9: Skierz Mag #6

Cerchiamo di dimenticarci questo caldo e di pensare ancora al freddo, alla neve fresca,

a quelle condizioni climatiche che ci piacciono un casino.

Freddo secco, temperature sui -10, sole più basso, park fresati al mattino presto.

Ci si avvicina al periodo che molti definiscono “fine stagione”, si sentono molti commenti

del tipo “eh ormai è andata” e cose del genere.

Ma sono sicuro che voi che ci leggete non la pensate così, al contrario sarete stati in caccia

di neve fresca per tutta la stagione come dei segugi quando cercano un fagiano,

organizzazioni al millimetro, freeskier che ormai diventano esperti meteo e gli danno due giri

anche al Colonello Giuliacci.

Diciamo che ha fatto un inverno un pò a metà, a chi tanto e a chi niente.

Ma la stagione per i veri appassionati non finisce mai, queste situazioni di disgelo ci fanno mettere

in caccia della neve rimasta nei canali a nord, degli snowpark che aprono sui ghiacciai,

di quelli che rifanno il loro set up per gli eventi di fine stagione.

E poi i programmi di ghiacciai estivi, gli allenamenti in bici per essere in forma

con le prime “spolverate” e i primi opening autunnali in park.

Sono solo alcune delle cose che ci fanno vivere tutto l’anno il freeski, ma alla base

c’è sempre la stessa cosa che unisce tutti: la passione.

Sempre pronti, sempre sugli sci.

Have Fun!

Skier: Ale Mazzoleni // Spot: Foppolo // Foto: Sergio Carminati

hot stuffeditoriale

Di Alessandro Mazzoleni

Page 10: Skierz Mag #6
Page 11: Skierz Mag #6
Page 12: Skierz Mag #6

soM-

Mario

16itaLian trip

this is not Japan

72snowparK reView

Livigno

26

this is not Japan

interView

incontriamo stefan schenk

78

snowparK reView

Livigno

oUtKomm eXperienCe

Freeride al centro della terra

Freeride al centro della terra

i ConsiGLi Di...

massimo Braconi

massimo Braconi

saFetY Camp

sicurezza e divertimento

saFetY Camp

sicurezza e divertimento

FreesKi LearninG toUr

tappa a sestriere

30

incontriamo stefan schenk

interView

mattia menestrina si ra

cconta

82

84

88FreesKi LearninG toUr

tappa a sestriere

soUnD seLeCtion

profumo francese

38

mattia menestrina si ra

cconta

photoshooter

peter Lienert

92 profumo francese

parK, si Gira!

Front side switch up 270 out e Flat 7

56

peter Lienert

asK to a pro

markus eder

94

60snowparK reViewsKi aLp

sulle spalle del dio atlante

98

100

Front side switch up 270 out e Flat 7

ViDeo seLeCtion

i video che ci gasano di più

i video che ci gasano di più

stYLe

Le proposte di sergio Carminati

CoVer 06

skier: rolf Bissig

spot: andermatt

Foto: peter Lienert

Page 13: Skierz Mag #6

saFetY Camp

sicurezza e divertimento

FreesKi LearninG toUr

tappa a sestriere

soUnD seLeCtion

profumo francese

parK, si Gira!

Front side switch up 270 out e Flat 7

ViDeo seLeCtion

i video che ci gasano di più

stYLe

Le proposte di sergio Carminati

INVESTI IN SICUREZZA

26/27 Novembre 2011Breuil-Cervinia 3 Dicembre 2011INSIDE Safe & Ride, Passo San Pellegrino17/18 Dicembre 2011Passo del Tonale15/16 Gennaio 2012Monterosa Ski, Gressoney

21/22 Gennaio 2012Engadin Silvaplana Corvatsch27/28 Gennaio 2012Pila (tappa in fase di definizione)

4/5 Febbraio 2012Sauze d’Oulx17/18 Marzo 2012Bardonecchia

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI:www.mysticfreeride.come-mail:[email protected]

SAFETY CAMP

DEMO TEST

PROGRAMMA

DEMO TEST

SUPPORTER

PARTNER

MEDIA PARTNER

INVESTI IN SICUREZZA

DEMO TEST

Page 14: Skierz Mag #6
Page 15: Skierz Mag #6
Page 16: Skierz Mag #6

FreeriDe worLD toUr:røldal chiama røldalnorrØna sostiene L’emoZionante tappa norVeGeseDeL FreeriDe worLD toUr e LanCia La nUoVa Linea rØLDaL,ULtima Frontiera DeL FreeriDe Contemporaneo

Freeride world tour: un lustro di successiE’ passato un lustro dalla prima Edizione del Free-

ride World Tour: 5 anni di performance, emozioni

forti, successi, aspirazioni sempre nuove. Oggi

questa incredibile competizione itinerante chia-

ma a raccolta da tutto il mondo i fuoriclasse del

freeride. All’indomani delle tappe canadese,

francese e italiana, il 25 febbraio si sono accesi i

rifl ettori sull’attesissima tappa norvegese, forse la

più amata dai riders. Destinazione: Røldal.

røldal & norrøna: connubio pro- freerideMinuscolo villaggio sulla costa occidentale del-

la Norvegia, Røldal è famoso perché la neve

non l’abbandona mai. Immerso in uno sce-

nario surreale e affacciato sul lago omonimo,

con la sua media di 12 metri di neve all’anno

Røldal non poteva che qualifi carsi come tappa

norvegese del Freeride World Tour, quest’anno

in partnership con Norrøna, oggi tra i brand di

abbigliamento più amati dai freerider per il

contenuto tecnologico e la personalità stilistica

delle proposte. Il connubio Røldal & Norrøna

ha dato lustro alla grande tradizione norvegese

in materia di performance sulla neve, sottoline-

ando ancora una volta l’impegno del marchio

norvegese per promuovere il futuro del freeride

contemporaneo. La tappa di Røldal del Freeri-

de World Tour ha costituito inoltre un’occasione

privilegiata per presentare alla stampa la nuova

linea Norrøna dedicata al freeride, battezzata -

non a caso - “røldal”.

Page 17: Skierz Mag #6

Ne

Ws

da

lle

az

ien

de

rØLDaL: UrBan inspireD FreeriDeProgettata da Nørrona per l’energia elettrizzante del freeride, røldal unisce avanzatissime presta-

zioni tecniche e look di ispirazione urban, con proposte dal forte potenziale innovativo. Nata per

garantire la massima protezione in termini di idrorepellenza, traspirabilità, isolamento, versatilità,

è un omaggio a uno dei luoghi simbolo del freeride contemporaneo.

// rØLDaL Gore-teX insULateD JaCKetGiacca da freeride isolata e impermeabile. Il design lineare e sobrio esalta la funzionalità,

mentre il tessuto GORE-TEX® Performance è una garanzia di prestazioni superiori. Per ottimiz-

zare calore e protezione il capo si avvale dell’isolamento PrimaLoft® One, l’unica vera alter-

nativa alla piuma d’oca (caldo, ultraleggero, soffi ce, totalmente idrorepellente, traspirante,

comprimibile). Tra le caratteristiche di base: sistema di ventilazione in mesh; cappuccio anti-

bufera; gonnellino para-neve; ghette per le mani; salvietta per pulire gli occhiali.

// rØLDaL Gore-teX insULateD pantProgettati per le avventure freeride offrono isolamento e protezione dagli elementi. Contrad-

distinti da un taglio pulito e lineare, si avvalgono dei vantaggi unici di GORETEX® Performan-

ce. Comfort e protezione sono assicurati dall’isolamento PrimaLoft® One, l’unica vera alter-

nativa alla piuma d’oca (caldo, ultraleggero, soffi ce, totalmente idrorepellente, traspirante,

comprimibile). Tra le caratteristiche di base: regolazione personalizzata della vita; sistema di

ventilazione sulle cosce in mesh; ghette; Zip-seal system™ e Snap seal system™.

// rØLDaL warm3 JaCKetBen oltre il concetto di fl eece tradizionale. Il tecno tessuto Polartec® Thermal Pro® è

una garanzia di calore, morbidezza, traspirabilità, comfort, tenacia infi nita. Il capo è

perfetto per il freeride come per qualsiasi altra attività outdoor, nonché per l’abbiglia-

mento urban. Tra le caratteristiche di base: cappuccio altamente protettivo; ghette per

le mani, eccellente protezione del collo; tasche scalda-mano; tasca sul petto. Perfetta

vestibilità e versatilità a tutto tondo.

// rØLDaL Dri insULateD short Leather GLoVesSono in assoluto i guanti da sci più resistenti creati da Norrøna. L’isolamento PrimaLoft® Sport

(l’unica vera alternativa alla piuma d’oca) è una garanzia di calore, ultraleggerezza, morbi-

dezza, totale idrorepellenza, traspirabilità, comprimibilità. Palmo in morbida pelle di capra;

inserti in dri™1; chiusura Velcro sui polsi; pelle elasticizzata attorno alle nocche. Una garanzia

di performance, protezione e comfort sulla neve.

Page 18: Skierz Mag #6

ita

liaN

tr

iP

Rider: Lorenzo Pedroli • Photo: Stefano Buzzi

Page 19: Skierz Mag #6

T H I S I S N O TT H I S I S N O TT H I S I S N O T

Trasportati dai venti del Blizz ard,Trasportati dai venti del Blizz ard,

in una piccol a e polverosissima in una piccol a e polverosissima

Niseko nel cuore dell’Emilia Romagna.Niseko nel cuore dell’Emilia Romagna.

Page 20: Skierz Mag #6

uccede che le precipitazioni al Nord scarseggiano e la

tua voglia di polvere ti si attacca alla spalla come una

scimmia urlatrice.

Tu vorresti non starla ad ascoltare, ammutolirla in qual-

che modo ma non c’è niente da fare,

senza neanche accorgertene ci sei di nuovo dentro, e

ti ritrovi perso nella rete a rimbalzare ossessivamente tra

snow forecast, meteo blue, e tutte le webcam che hai

salvato nella sezione preferiti del tuo browser.

Purtroppo niente di buono, nemmeno le telefonate ai lo-

cal in giro per le alpi ti sanno dare delle notizie confortanti.

Intanto i TG sembrano dei bollettini di guerra. Ti parlano

di bufere di neve, di tempeste, di paesi isolati, di gente

che corre a svuotare i supermercati manco fossimo a

Dresda prima dei bombardamenti.

Tu però non sei di certo sconvolto da questo allarmismo

mediatico, non te ne frega niente della bagarre tra Ale-

manno e il capo della protezione civile, a te interessa

sapere dove questi straordinari fenomeni metereologici

si stanno scatenando.

Page 21: Skierz Mag #6

Rider: Stefano Buzzi • Photo: Lorenzo Pedroli

Page 22: Skierz Mag #6

Rider: Andrea Pettorelli • Photo: Lorenzo Pedroli

Page 23: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ita

Lia

n t

rip

sCh

ia

21E allora scopri che il centro Italia è completamente som-

merso da metri di neve, dall’Emilia Romagna al Molise,

lo stivale è magicamente caduto in uno stato di glacia-

zione, con temperature che sfi orano i meno 12 e la neve

che raggiunge i balconi delle case.

Poi senti quella parolina magica che risveglia in te delle

fantasie quasi erotiche, qualcuno sta parlando di “BLIZZARD”.

Non hai bisogno di andare su Wikipedia per delucidazio-

ni e nemmeno di ascoltare la lezioncina di Giuliacci al

TG4, sai già che Blizzard signifi ca che non puoi startene

con le mani in mano, ma devi subito mettere in allarme

i tuoi fedeli compagni.

La parola d’ordine è “Appennini”, la seconda è schia

monte Caio, family resort sconosciuto a tutti, senza una

webcam, senza un sito decente, solo una pagina Face-

book che parla di nevicata in corso e di accumulo che

supera il metro nelle ultime 5 ore.

Da qui in poi diventa come un fi lm di Guy Ritchie, tutto

succede in modo frenetico e confuso. Svuota lo zaino,

riempi lo zaino, prepara gli sci, carica la macchina, dor-

mi due orette, preleva Stefano al Cristal Palace di Ber-

gamo, punta Piacenza, preleva capitan Pettorelli e i suoi

telemark sulle rive del Po, prendilo per il culo per la sua

macchina in stile Kabul, fai benzina, bevi un cappuccio

come se fosse un chupito, esci a Parma, punta Tizzano

Val Parma, inizia a salire, sei circondato da due metri di

neve, te ne stai rendendo conto???

Ed è in quel momento che il tempo ricomincia a ral-

lentare, mentre ti chiedi come sia possibile che cosi in

bassa quota ne possa essere venuta giù cosi tanta e

di quella qualità. Lo spettacolo è disarmante, la neve

resta attaccata a tutto: pali della luce, fili dell’alta

tensione, piante, guard rail. Le macchine ai lati della

strada sono sommerse e tu arranchi con la trazione

anteriore che fa una fatica boia su quella strada stret-

ta e isolata, verso la cima di quella che sembra essere

la collina più lontana del pianeta.

Page 24: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ita

Lia

n t

rip

sCh

ia

22

Dopo un’ora e un bel po’ di frizione lasciata per la stra-

da riusciamo a guadagnarci il parcheggio agli impianti.

Nessuno osa rompere il silenzio, solo bava alla bocca

alla vista di tutti quei pinetti seppelliti dalla neve.

La skimap alla cassa non lascia dubbi, Schia Montecaio

è il più piccolo family resort della storia: due skilift, una

seggiovia, 4 piste. Il resto è tutto da scoprire.

Prendiamo lo skilift del campo scuola e guadagnamo

quel minimo di quota che ci permette di congiungerci

alla pista che porta alla seggiovia delle guide, l’unico

impianto che sulla carta dovrebbe accompagnarci

dove c’è un po’ di pendenza.

Ci bastano due curve a lato pista per renderci conto

che siamo di fronte alla neve più leggera, profonda e

polverosa della stagione. La gioia è incontenibile.

Rider: Lorenzo Pedroli • Photo: Stefano Buzzi

Page 25: Skierz Mag #6
Page 26: Skierz Mag #6

Diamo il via alle danze e iniziamo ad arare in lungo e in

largo tutto quello che di vergine ci troviamo davanti. La

poca pendenza purtroppo non aiuta e non ci permette

di raggiungere la velocità necessaria per condurre una

sciata uniforme e grintosa ma la neve è talmente legge-

ra che puoi fare quello che vuoi.

La senti entrare in bocca ad ogni piega e quando la

sputi fuori sembra essere ancora polverosa. Niente da

dire, la qualità è quella da “boccaglio DOC”. Dopo una

buona mezz’oretta di snorkeling iniziamo ad allontanarci

un po’ dalle piste e decidiamo di lanciarci alla cieca in

qualche boschetto.

I boschi sono abbastanza fi tti ma superati i primi can-

celli di vegetazione, custodiscono al loro interno tratti

aperti che, seppur brevi, ti permettono di tirare due li-

Rider: Stefano Buzzi • Photo: Lorenzo Pedroli

Page 27: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ita

Lia

n t

rip

sCh

ia

25nee da godimento selvaggio. Le urla rompono il silen-

zio e tracciamo il boschetto alla velocità della luce. A

fi ne corsa ci ritroviamo in mezzo ad una strada sperdu-

ta ma non siamo i soli.

Un gruppetto di snowboarder del posto (tra cui un simpa-

ticissimo Andrea “tonno” che salutiamo e ringraziamo) ci

prende con loro e ci riaccompagna verso uno skilift che

fi no a quel momento era rimasto chiuso.

Si tratta di uno skilift interminabile e lentissimo nella risa-

lita, ma al suo lato c’è abbastanza spazio per tracciare

in sei persone, non di più, e guarda caso siamo giusto

in sei. Una discesa d’un fi ato senza mai voltarsi indietro o

aspettare gli altri, solo immersioni e riemersioni, solo urla e

face shots, schivando la gente impaurita aggrappata al

piattello dello skilift come se fosse un salvagente. Epico!

Facciamo altri due giri nel bosco e tritiamo fi no a che

non rimane più un angolino di neve da fare esplodere.

Sono circa le 13 e 30 ed è ora di fermarsi, un po’ per i

crampi, un po’ per la voglia di un buon panino con la

coppa e una bottiglietta di Gutturnio locale.

Siamo stanchi ma col sorriso stampato in faccia e men-

tre la neve continua a scendere copiosa, ci chiediamo

se magari è possibile che riesca a ricoprire in pochi mi-

nuti le tracce che abbiamo fatto fi no a quel momento.

Si, forse adesso stiamo un po’ esagerando, stiamo chie-

dendo troppo, siamo pur sempre a Schia Monte Caio,

una località sperduta tra le colline parmensi, non è certo

il Giappone, quel posto che abbiamo visto solo nei vi-

deo e che mai come oggi ci sembra di aver toccato

cosi da vicino.

Rider: Andrea Pettorelli • Photo: Lorenzo Pedroli

Page 28: Skierz Mag #6

itW

Intervista: Alessandro Mazzoleni

Page 29: Skierz Mag #6

Otzi Burger, birra e sogni di Olimpiadi,

questa la ricetta di Stefan

per gasare alla grande!

Page 30: Skierz Mag #6
Page 31: Skierz Mag #6

// Ciao Boss, come stai?

Heeyla... Da me tutto bene. Da voi invece? State ga-

sando?

// Come è andato l’inizio di stagione?

L inizio stagione e andata lla grande. Mi sono allenato

ovunque ed il miglior posto per farlo in Autunno e Val

Senales Fighissimo!

// Che gare hai fatto?

Fino adesso ho faoot la gara a Modena ed il Gloryfy in

Austria.

// Sei stato a breck ad allenarti, come è andata?

Minchia Breck, e il massimo. Non sono mai stato in un

posto piu bello. Park Strafi go!!! Mi ho potuto proprio al-

lenarmi alla grande!

// Mi hai detto che vuoi partecipare a delle gare Fis,

ragioni già in ottica olimpica?

SI gare Fis sono molto importanti, dato che quest’ anno

viene fatta la squadra italiana di Freeski. E partecipare

alle Olimpiadi, sarebbe il mio grande sogno.

// Chi sono secondo te gli skier italiani che possono

partecipare alle Olimpiadi di Slopestyle?

Secondo me sicuramente Markus Eder. Poi forse io, An-

dreas Bacher ed Lukas Schäfer. Pero quello e ancora

tutto da vedere.

// La federazione si sta già muovendo?

Ho sentito qualche cosa, pero non so ancora niente.

// Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?

Allora Mayerhofen Open, Austrain Open ed seriamo

che mi qualifi co per i NineKnights a Livigno.

// Ti alleni spesso con tuo fratello? Anche d’estate?

Quando sono a casa saliamo sempre insieme in Pista.

Invece d estate sempre sui Trampolini elastici. Minchia

mio fratello li si che spacca.

// Fai altro oltre a sciare?

Si e come, Downhill, Trampolini elastici ed in Piscina, an-

dare in Motoslitta, mi piace anche a Driftare sul passo

in Macchina se nevica =)

// Che musica preferisci?

Hause, Hip-Hop, Rock’n Roll ed Country

// More o bionde?

MOOOOOORRRREEEEE

// Carne e Vino o Birra e Otzi Burger?

Birra ed Otzi Burger naturalmente, come i pastori delle

alte montagne!

// Grazie Stefan, ci vediamo presto in park ;-)

Grazie a Voi... Minchia Scannateee eeee =)

skierz#6//2012

itw

steF

an

sC

hen

K

29

K2

full tilt

f.teCh CoNstruCtioN

MarKer

ste-faN's

setuP

www.vimeo.com/21224088

Page 32: Skierz Mag #6

Street Photography

e pellicola vs digitale.

Mattia ci racconta il suo modo

di vedere la fotografia.

itW

Intervista: Alessandro Mazzoleni

Page 33: Skierz Mag #6
Page 34: Skierz Mag #6

Skier: Dimitri Sartor

Page 35: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

itw

ma

ttia

men

estr

ina

33

// Ciao Mene, quando hai iniziato a fare foto?

La passione della fotografia è nata grazie ad un’altra

passione, l’enduro e durante la prova mondiale del 2006

nelle valli bergamasche ho iniziato a fare qualche foto

con un compatta. Non ci fosse stato il digitale e il pc non

credo avrei mai iniziato questo genere di fotografia. Sta di

fatto che quando poi ho rivisto le foto sono restato affa-

scinato dal attimo congelato in una foto, delle cose che

riesci a vedere che altrimenti nella frazione di secondo di

una curva, di un salto non riesci a vedere. Da li poi è stato

un crescendo, cercando di imparare da chi la fotografia

e la fotografia sportiva in particolare la faceva da tempo.

// Cosa fai nella vita?

Mi piacerebbe riuscire a vivere di sola fotografia, ma per

arrivare alla fine del mese lavoro come tecnico di labora-

torio in una scuola per falegnami a Trento, in altre parole

faccio il sistemista informatico.

// Qual è il tuo spot preferito?

Il contrasto tra il gesto atletico svolto in un ambiente fuori

dai canoni comuni mi attira molto e mi da sempre nuo-

vi stimoli dal punto di vista fotografico, quindi direi street.

Nonostante ciò vorrei riuscire a scattare di più in powder,

magari riuscire ad organizzare qualche viaggio in posti

che ancora non sono diventati “ di moda” e raccontare il

rapporto tra uomo natura attraverso la fotografia.

Page 36: Skierz Mag #6
Page 37: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

itw

ma

ttia

men

estr

ina

35

skier: Marco eydallin // Spot: Lake Tahoe

Page 38: Skierz Mag #6

// Rider ideale per uno shooting?

Fotograficamente apprezzo il rider che si impegna al

massimo per riuscire ad avere la foto che ci si prefissa,

che cura i dettagli del suo riding come io cerco di curare

quelli delle foto.

In generale oltre l’impegno è fondamentale in dialogo, il

confronto tra rider e fotografo spesso può fare la differen-

za e far nascere idee per portar a casa lo scatto.

// Presentaci la tua attrezzatura...

Uso una canon 7D e lenti canon, ma la macchina foto-

grafica è relativamente importante, ciò che conta sono

le idee, la macchina fotografica è un mezzo per realiz-

zarle. Da qualche mese ho ricevuto un kit di sviluppo e

stampa per la pellicola in b/w e ho iniziato a scattare con

una rollei 35, sto facendo il percorso al contrario rispetto

a molti fotografi e devo dire che scattare a pellicola mi

rilassa molto permettendomi di scoprire generi fotografici

come la street photography che non avevo mai provato..

// Musica preferita?

Ascolto musica a 360° gradi, l’importante è che sia buona

musica per le mie orecchie.

Skier: Stefan Schenk // Spot: Alpe di Siusi

Page 39: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

itw

ma

ttia

men

estr

ina

37

Skier: Stefan Schenk // Spot: Val Senales

Page 40: Skierz Mag #6

Si è avvicinato alla fotografi a

per caso, ma non è di certo un caso

che le sue foto girino ovunque.

Peter Lienert // Location: Meiental - Uri

Page 41: Skierz Mag #6

È il fotografo uffi ciale di Dan Loutrel alias Birdos,

nonché suo socio di scorribande.

La sua macchina fotografi ca ha scattato

praticamente ovunque tra le cime

e i boschi del Canton Uri.

Godetevi i suoi più emozionanti “Pulver Shots”.

Page 42: Skierz Mag #6
Page 43: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ph

oto

-sh

oo

ter

pet

er L

ien

ert

41

rider: robi arnold // Location: Eggberge

Page 44: Skierz Mag #6

Rider: Dan Loutrel // Location: Andermatt

Page 45: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ph

oto

-sh

oo

ter

pet

er L

ien

ert

43

rider: tomi Pavic // Location: Bosco di Husen

Page 46: Skierz Mag #6
Page 47: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ph

oto

-sh

oo

ter

pet

er L

ien

ert

45

Rider: Rolf Bissig // Location: Eggberge

Page 48: Skierz Mag #6
Page 49: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ph

oto

-sh

oo

ter

pet

er L

ien

ert

47

rider: robi arnold // Location: Eggberge

Page 50: Skierz Mag #6

Rider: Rolf Bissig // Location: Andermatt

Page 51: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ph

oto

-sh

oo

ter

pet

er L

ien

ert

49

rider: robi arnold // Location: Eggberge

Page 52: Skierz Mag #6
Page 53: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ph

oto

-sh

oo

ter

pet

er L

ien

ert

51

Rider: Rolf Bissig // Location: Andermatt

Page 54: Skierz Mag #6

Rider: Dan Loutrel // Location: Andermatt

Page 55: Skierz Mag #6

Rider: Rolf Bissig // Location: Eggberge

Page 56: Skierz Mag #6
Page 57: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ph

oto

-sh

oo

ter

pet

er L

ien

ert

55

Rider: Rolf Bissig // Location: Andermatt

Page 58: Skierz Mag #6

asKto a Pro

Page 59: Skierz Mag #6

Sono appena fi niti due dei più grossi appuntamenti

di Freeski , Winter Dew Tour fi nal stop a Snowbasin

e ovviamente gli Xgames. Partiamo dai risultati

degli XGames. Nello Slopestyle c’è stato

un grandissimo Tom Wallisch che centra 3 vittorie

di fi la nei grossi eventi stagionali…

però Nick Goepperera lì bello attaccato!

Che ne dici?

Secondo me i giudici hanno fatto bene a eleggere Tom vincitore. Direi che Nick faceva i trick piú tecnici sui salti ma la performance di Tom sui rail ed il suo stile sui salti erano praticamente imbattibili. Aggiungo che anche Andreas Hatveit terzo mi ha sorpreso tantissimo! In mezzo a tanti ragazzini lui ha la moglie e il bimbo a casa e comunque da sette anni si posiziona a ridosso dei top atleti agli X-Games. Impressionante!

ECCO LA SECONDA PARTEDELL’INTERVISTA ESCLUSIVAA MARKUS....

Come va la tua rehabilitation?

Ho appena iniziato con l’allenamento qua a Salzburg nel Red Bull Trainingscenter. È molto estenuante ma sono parecchio contento che mi sto ripigliando veloce!

Intervista: Alessandro Mazzoleni

Page 60: Skierz Mag #6

Nel Super Pipe ci sono stati un sacco di cambiamenti

e di nomi nuovi come Bowman, Wise, la conferma

di Yater Wallace e Kevin Rolland giù dal Podio.

Si è molto interessante a vedere questi cambiamenti. David Wise (pure lui sposato e con un bimbo a soli 18 anni) aveva tutto quella che serviva a vincere. Ampiezza, trick e tutti i grab! Ma anche Noah Bowman mi è piaciuto un sacco. Non super tecnico ma stiloso e innovativo, questo stile lo ha spinto fi no al secondo posto. Credo inoltre che i giudici per Torin e Noah non abbiano apprezzato che qualche loro trick non fosse grabbato bene o in ritardo.Il livello di trick di Torin e Wise è quasi imbattibile. Secondo me cé solo Kevin Rolland che li può battere agli X-Games Europe!

Nella gara di Big Air Kai Mahler ha fatto un super

trick che forse meritava l’oro anche se poi è andato

a Bobby Brown.

Devo dire che Bobby ha vinto con merito. Erano due trick che contavano e anche se lo switch double misty 1440 e il double 1260 japan to shifty di Kai Mahler erano super stilosi direi che lo switch double misty 1260 e switch doublecork 1440 (sempre mute) di Bobby erano abbastanza per vincere in quanto più tecnici. Anche Sammy Carlson ha provato a fare vedere il massimo ma quel salto era stranissimo con poco airtime e tantissima velocità… ha sbagliato e preso una botta allucinante! Per fortuna non deve farsi operare!

PS: Il 100 punti run di Shaun White era solo una victory lab. Non doveva fare così tanto visto che aveva già vinto. Con quella run ha portato lo snowboard su un altro livello! Anche se ha messo giù la mano all’ ultimo salto, i giudici hanno premiato la sua voglia di rischiare e l’attitudine con i 100 punti.

MaK-Ke'ssetuP

Page 61: Skierz Mag #6

Ma andiamo all’ultima tappa del Winter Dew Tour,

l’unico circuito professionistico di altissimo livello

dove i top freeskier hanno modo di tirare fuori tutte

le loro qualità. In SuperPipe altra conferma

di David Wise che si è infi lato nella lotta per

la Dew Cup di specialità tra Torin Yater Wallace e

Kevin Rolland, che con un secondo posto

si è portato a casa la coppa. Ma quanto è andato

grosso Wise?!?!?!?

A Kevin Rolland mancava solo una vittoria al Dew Tour dell’anno scorso, poi ha fi rmato un ben contratto con un nuovo sponsor e alla fi ne si è anche posto l’obiettivo di vincere tutto il DEW TOUR e i due X-Games per quest anno. Si vedeva dalla sua run che sente tanta pressione e perciò non era tanto pulito, invece David Wise ha raggiunto le sue prime vittorie quest’anno e si spara in aria come un matto senza aspettative e con meno pressione. Anche Torin va sempre altissimo e da lui ci possiamo aspettare qualche nuovo trick per gli Euro-X-Games. Non so se avete visto il suo double cork 14!

Nello Slopestyle alcuni nomi un po’ meno noti si sono

visti nelle fi nali come James Woods (molto stiloso)

e il giovanissimo Alex Bellemare.

Infatti era bellissimo a vedere girare tutti quelli non tanto conosciuti. Quando vedevo lo switch double 1.000 octograb di James non credevo ai miei occhi all’ inizio! Chis Laker era stato giudicato sempre malissimo a tutti gli eventi grossi quest’anno, ero molto contento per lui che fi nalmente aveva ottenuto un buon risultato a Snowbasin! E sono anche contento di annunciare che lui e il suo socio Joss Christensen vengono per il Springgingerle quest’anno.

Super lotta tra Wallisch e Goepper, anche

se Nick in questo tour stop ha fatto davvero

la differenza in tutto, che ne pensi? Anche se

Tom era forse rilassato avendo la Dew Cup in pugno

e non ha spinto troppo.

Con il podio non ero tanto soddisfatto. Goepper faceva una run molto tecnica ma era molto incerto specie sull’ultimo switch doublecork 1440. Per vincere secondo me doveva grabbare meglio ed essere piú sicuro in generale secondo me. E Tom Wallisch aveva cambiato la sua run pochissimo sui salti nelle ultime gare. I due switch double 1.000 erano sempre dentro. Probabilmente metterei Chris Laker e Bobby sul podio. Ma è sempre un punto di vista e io non son giudice ;) alla prossima!!!

Thanks Makke, alla prossima!

markuseder.blogspot.com

MaK-Ke'ssetuP

the North faCe

DALBELLO

sMith oPtiC

MarKer

VOLKL

fiat ProfessioNal

CMYK

LEVEL GLOVES

skierz#6//2012

asK

to

a p

ro

ma

rK

Us

eDer

59

Page 62: Skierz Mag #6

sK

i-a

lP

di xxxxxxx xxxxxxxx

Page 63: Skierz Mag #6

C inque giorni di skialp nel cuore antico

e selvaggio dell’ “altro” Marocco.

Quello delle montagne berbere.

Page 64: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

sKi-

aLp

ma

ro

CC

o

62

Tazegaout n’Louah 3769 m

20 febbraio 2011 Dislivello 1519 m

Viaggio è stato organizzato dalla sezione del Cai

di ponte san pietro (BG) - 6 partecipanti

Il primo giorno siamo partiti da Marrakesh alle ore

7:00, abbiamo attraversato Imlil e dopo aver per-

corso la valle di Imenane siamo arrivati al ricovero

Azib Amguedoul a 2260m ca; Da qui si percorre l’evi-

dente sentiero che zig-zagando sale lungo il vallone,

inizialmente presenta solo tracce di neve. Da quota

2800m si calzerrano gli sci per proseguire verso il Tizi

(passo) Likemt 3555 m, su pendio un po’ più ripido

ma con innevamento scarso. Si risale poi la dorsa-

le ovest sci ai piedi proseguendo in cresta fino alla

cima Tazegaout n’Louah 3769 m. Si discende, met-

tendo a repentaglio gambe e solette, verso il letto

del torrente per avvicinarci il più possibile ai muli che

traghetteranno il materiale al vicino rifugio di Tached-

dirt. Suggestivo il crepuscolo dal grande terrazzo di

questo rifugio che supera le aspettative per como-

dità ed eleganza. Insolita la passeggiata serale per

il paese. Dato lo scarso innevamento, si cambia in

corsa il programma chiedendo di trasferirsi domani

al Rifugio de Toubkal.

Riusciamo nell’intento, accettando di pernottare nel-

la dependance dato che il rifugio è al completo. Si

sale sul pulmino alle 8:00 ca per arrivare fino ad Imili.

Si lascia il materiale superfluo e si parte a piedi verso

il rifugio con un dislivello di circa 1400 m. Una pau-

sa con te alla menta e spuntino a metà salita (Sidi

chamharouch 2350 m) sarà molto gradito. Mettiamo

gli sci alla stessa quota di ieri, ma al rifugio l’inneva-

mento è già buono. Anche nella dependance l’affol-

lamento è notevole sia nel camerone che a tavola.

Conosciamo la nostra guida e programmiamo la sa-

lita al Toubkal per domani.

Page 65: Skierz Mag #6
Page 66: Skierz Mag #6
Page 67: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

sKi-

aLp

ma

ro

CC

o

65

Toubkal4167 m

Toubkal Ovest 4030 m

22 febbraio 2011 Dislivello 900 m

La partenza è fi ssata per le 8:30, il rigelo notturno co-

stringe all’uso dei rampanti per tutto il percorso. Si par-

te con un traverso che molti percorrono a piedi ma

che presenta una traccia molto buona e nessuna dif-

fi coltà. Poi si percorre per intero il vallone con penden-

za decrescente fi no a raggiungere la forcella dopo un

piccolo strappo. Qui si lasciano gli sci per mancanza

di neve e si raggiunge a piedi sia la cima principale

del Toubkal 4167 m, caratterizzata da una piramide

metallica sulla cima, che il Toubkal Ovest 4030 m, as-

sai meno frequentato ma che regala un panorama

altrettanto suggestivo. Una volta tornati al deposito sci

si effettua la discesa per lo stesso itinerario su neve

ancora molto dura nonostante il sole cocente.

Page 68: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

sKi-

aLp

ma

ro

CC

o

66

Ras 4083 m Timezguida

4089 m23 febbraio 2011

Dislivello 1100 mLa partenza è fi ssata sempre alle 8:30 con destina-

zione il Tizi n’Ouagane 3750 m. E’ invitante la discesa

sul lato opposto del passo su neve appena scaldata

dal sole e con una pendenza sostenuta ma regolare.

Noi invece proseguiamo per circa 150 m di dislivello

a piedi per raggiungere il pianoro dal quale, rimessi

gli sci raggiungiamo la cima Ras 4083 m lasciando

gli sci al colle e percorrendo pochi metri di cresta

nevosa. Facciamo una breva ma bella sciata fi no al

pianoro sottostante. Risaliamo quindi alla vicina cima

Timezguida 4089 m sci ai piedi, dove ci godiamo il

sole e la gradevolissima temperatura di oggi. In disce-

sa tagliamo i pendii settentrionali della cima RAS per

imboccare un canale non molto ripido, ma stretto che

per fortuna presenta neve ammorbidita dal sole per

raggiungere direttamente il Tizi n’Ouagane. Da qui in

poi si segue il percorso dell’andata cercando i pendii

più belli con l’aiuto della guida.

Page 69: Skierz Mag #6
Page 70: Skierz Mag #6
Page 71: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

sKi-

aLp

ma

ro

CC

o

69

Akioud 4030 m24 febbraio 2011 Dislivllo 1100 m

La meta di oggi e la cima Akioud 4030 m. Si percorre

la valle principale per circa 15’ poi si ha accesso alla

valle dominata dall’Akioud con un passaggio a destra

in un canale poco ripido caratterizzato da due pareti

verticali e parallele che lo delimitano. Al termine del

suddetto, si entra in una ampia valle nella quale si di-

stingue la mole del monte Afella che lasciamo sulla

destra proseguendo lungo la valle principale. In ultimo

imbocchiamo il ripido pendio di destra, che in alto si

stringe in corrispondenza del valico dove lasciamo gli

sci. Gli ultimi 100m a piedi un po’ più delicati del solito

ci portano sulla bella vetta a 4030 m. La discesa si

effettua per lo stesso itinerario di salita, molto bella la

prima parte. Decidiamo di salire un secondo pendio

ripido questa volta con gli sci nello zaino arrivando ad

una sella, poi verso destra un canale che sale sotto la

parete orientale della cima appena salita. La discesa

sarà drammatica per la strettezza del canale e la sua

ripidità. Non riuscirò a fare nemmeno una curva. Dal-

la sella decidiamo di scendere dalla parte opposta

passando sotto la cima di Ras salita ieri e giungendo

rapidamente al rifugio

Page 72: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

sKi-

aLp

ma

ro

CC

o

70

Marrakech25 febbraio

Dislivello 800mOggi abbiamo appuntamento al rifugio alle 12:00

per arrivare in giornata a Marrakech. Decidiamo di

fare l’ultima gita salendo il canale immediatamen-

te ad ovest del rifugio. Il percorso presenta sempre

pendenze sostenute e la consistenza della neve non

aiuta, nell’ultimo tratto qualcuno saggiamente deci-

de di proseguire a piedi. Scendiamo brevemente sul

lato opposto nell’improbabile tentativo di raggiun-

gere una cima, ma il tempo limitato a disposizione

non ci permettono di conseguire questo obbiettivo.

Rimane comunque una bellissima discesa su terreno

ripido e suggestivo che ci porta velocemente al rifu-

gio in perfetto orario. La discesa verso Imlil sarà lun-

ga, il pulmino che ci porterà a Marrakech un mirag-

gio. Raggiungeremo l’albergo stanchi ma soddisfatti

pronti per il mercatino di domani.

Page 73: Skierz Mag #6
Page 74: Skierz Mag #6

SN

OW

PAR

K R

EVIE

W

Page 75: Skierz Mag #6

QUANDO DEVI SCEGLIERE DOVE INFILA

RTI

PER UNA DUE GIORNI IN PARK

NON CI SONO MOLTI DUBBI:

MOTTOLIN

O SNOWPARK

Di Alessandro Mazzo

leni

Page 76: Skierz Mag #6

// 111 PERSONEimpiegate in alta stagione

// 70,86 PERSONEimpiegate in media durante l’anno

// 148.436 ORElavorate in un anno

MottoliNoiN NuMeri...

Il colpo d’occhio la mattina è spaziale,3 linee con 4 salti in � la, Medium, Large e XL.Mentre si sale in seggiovia ci sono 3 gatti chefresano tutti assieme. Lo Snowpark Mottolino haun team di shaper che tengono tutto perfettamentein ordine durante l’arco della giornata.

A sinistra del park c’è una linea Small che una seriedi salti e mini strutture jib per la “progression”dei principianti.

//LINEA M: ha 4 salti in � la, due tradizionali e due di tipo “fun box”, tutti dai 3 a 5 mt massimo di � at, l’ideale per chi inizia a girare.

//LINEA L: possiamo comodamente dire che è la linea più frequentata d’europa! 4 Kicker dai 10 a i 16 mt circa tutti in sequenza, air time perfetti, landing morbidi e lunghi perfetti per stompare ogni tipo di trick.Più ci giri e più ti danno sicurezza ed è per questoche è la linea più frequentata del park.

//LINEA XL: è qualcosa di fantastico.Passare dalla L alla XL è sempre una bella bottadi adrenalina. L’ideale è sempre guardare qualchelocal o qualche pro in allenamento per capire bene le rincorse, il secondo salto con il gap rimane(a mio avviso) il più divertente e spettacolare.

Tra la linea L e la M troviamo una serie di box e rail, la scalinata del river jump, due corrimano a “Piattella” con un pò di donk in fondo , un bidone, la miticascalinata Jamaica fatta con tuboni tipo “plug”.

Una bellissima novità introdotta l’anno scorsoè la Metro Jib Area in fondo allo snowpark, primadi arrivare alla seggiovia.Un area interamente street, con strutture insolite,ma davverto divertenti, proprio quello che ci vuole dopo una run con 4 salti in � la! Da quest’anno inoltre sempre in collaborazione con Swatch è stato messo un nuovo big air bag, più grande e più morbido.una vera attrazione anche per famiglie e principianti.

Page 77: Skierz Mag #6

MottoliNoiN NuMeri... // 8 IMPIANTI

(portata oltre 15.000 persone/ora)

// 12 MEZZI BATTIPISTA

// 432.185 M3 ACQUA UTILIZZATA(di cui 38.600 m3 per lo snowpark)

// 1.080.463 M3 NEVE PRODOTTA(di cui 96.500 m3 per lo snowpark)

// 60 GENERATORI DI NEVE A VENTOLA(di cui 5 per lo snowpark)

// 13 GENERATORI DI NEVE AD ASTA(di cui 2 per lo snowpark)

// 5400 KW DI POTENZA ELETTRICAimpegnata per l’innevamento

Solo per realizzare lo snowpark, sono necessari ogni anno 40 mila metri cubi di acqua che generano 100 mila metri cubi di neve, 6 cannoni, 8 battipista, 4800 ore/uomo, pari a 600 giornate di lavoro.

ww

w.m

ottolino.com

�9-14 aprile 2012

NINE KNIGHTSI 9 freestyler migliori

al mondo all�assalto

del castello di neve

Page 78: Skierz Mag #6

Rider: Alex Schlopy // Photo: Manuel Glira

Page 79: Skierz Mag #6
Page 80: Skierz Mag #6

outKoMM eXPerieNCe a PitZtalTesto e foto: Gianandrea Lecco // www.mysticfreeride.com

Page 81: Skierz Mag #6

freerideal CeNtro freerideal CeNtro freeride

dellaal CeNtro dellaal CeNtro

terradellaterradella

outKoMM eXPerieNCe a PitZtal

HILLEBERG, MAMMUT, G3, DIAMIR

E FREERIDE MAP SI SONO UNITE

SUL PIÙ ALTO GHIACCIAIO DEL TIROLO

PER DUE GIORNI. MISSIONE:

DA UN CAMPO BASE A 3100 M

ANDARE ALLA SCOPERTA DI PITZTAL.

Page 82: Skierz Mag #6

l’idea di fondo era veramente

fuori dagli schemi. Organizza-

re in inverno la permanenza in

quota sul ghiacciaio di Pitztal in

tenda con l ’obiettivo di salire il

Wildspitze (3768 m) il primo gior-

no e sfruttare le infinite discese

Freeride dal Mitterkamm il secondo.

Outkomm ha riunito le migliori aziende del settore Outdoor.

Hilleberg, azienda produttrice di tende, Mammut che non

ha bisogno di tante presentazioni, produttrice di abbiglia-

mento da montagna e articoli per la sicurezza, G3, azienda

canadesi di sci e attacchi da telemark, Diamir, azienda sviz-

zera produttrice di attacchi da ski Touring e Freeride Map,

società specializzata nel disegno di cartine per orientarsi

nella pratica del Freeride.

Questo tipo di progetto deve mettere però in conto il fattore

maltempo, cosa non banale su un ghiacciaio e soprattutto

statisticamente più sfavorevole se fatto in inverno.

Durante l’arrivo la giornata è fredda ma splendida. Purtrop-

po le previsioni però sono in rapido peggioramento. Tutti

ci auguriamo che si sbaglino, almeno di qualche ora per

poter sfruttare le prime ore del mattino successivo.

L’avvicinamento al ghiacciaio avviene con una funicolare

sotterranea che porta in poco più di 5 minuti da 1736 m a

2841 m. Il convoglio sfrutta un tunnel scavato nella monta-

gna talmente preciso ed omogeneo da far perdere l’orien-

tamento. Le rotaie illuminate dalla locomotiva sembrano

senza fi ne ed il susseguirsi di luci da miniera mi portano a

pensare di essere in viaggio verso il centro della terra, piut-

tosto che in vetta ad una montagna.

Raggiunta l’area del campo base, area 12 denominata

“Rifugio Forcella Vallaga” monto la tenda, una Hilleberg

Keron GT, con il mio compagno Riky Felderer e ringrazio di

aver portato il sacco a pelo da artico, clime confort a -20°,

utile come non mai.

Il buio arriva velocemente e dopo una cena nella tenda

outKoMMeXPerieNCe

a PitZtal

l’l’lidea di fondo era veramente

fuori dagli schemi. Organizza-

maltempo, cosa non banale su un ghiacciaio e soprattutto

statisticamente più sfavorevole se fatto in inverno.

Durante l’arrivo la giornata è fredda ma splendida. Purtrop-

eXPerieNCeeXPerieNCe

a PitZtala PitZtala PitZtala PitZtala PitZtala PitZtaleXPerieNCe

a PitZtaleXPerieNCeoutKoMMeXPerieNCeoutKoMMeXPerieNCeoutKoMMeXPerieNCeeXPerieNCe

a PitZtala PitZtala PitZtaleXPerieNCe

a PitZtaleXPerieNCe

Page 83: Skierz Mag #6

centrale ci ritiriamo con un’ultimo sguardo alle stelle, spe-

rando di ritrovare il cielo terso anche il giorno dopo.

Una speranza che svanisce in un lampo, veloce come il

rumore del primo colpo di vento alla tenda. Ci sveglia di

soprassalto, e con raffi che sempre più potenti rende diffi cile

riprendere il sonno.

La mattina seguente la sveglia prevista per le 6 è fi nalizzata al

raggiungimento del Linker Fernerkg a 3277 m, una vetta mi-

nore visto che il vento ha portato nuvole basse e i primi fi oc-

chi. E’ troppo pericoloso raggiungere l’obiettivo principale.

Pochi minuti bastano per vestirsi il più possibile, preparare lo

zaino Mammut con Removable Airbag System, farcito con

thermos di thè caldo e preparasi insieme al gruppo ed alla

Guida Alpina che ci avrebbe fatto strada nel bianco delle

nuvole che coprono il ghiacciaio.

G3, Genuine Guide Gear, ci mette ai piedi la sua collezione

di sci studiati per il backcountry. Aggancio ai piedi il mo-

dello ZenOxide 178 montato con il nuovo Diamir Scout 11,

nuovo arrivo nella collezione Diamir.

Montate velocemente le pelli, la salita inizia morbida sulla

morena del ghiacciaio. Per sicurezza, a causa della scar-

sa visibilità, il gruppo si lega in cordata e prende un passo

tranquillo e costante. Il vento ci accompagna per oltre due

ore di salita. Tra le rocce riusciamo a prendere un riferimen-

to fi no al raggiungimento di una sella a oltre 3100 m. Non

manca tempo ma la strada più sicura è quella sul crinale,

spazzato da raffi che di vento di oltre 80 km/h che giungono

all’improvviso come uno

schiaffo al buio. Nulla di

fatto, questa giornata era

meglio passarla al rifugio

con le gambe sotto il ta-

volo. Togliamo le pelli, met-

tiamo le punte verso valle e

ci lasciamo scivolare verso il

punto di partenza.

Nel frattempo il campo base

è sotto attacco. Il vento si fa

sempre più forte e tende della cambusa e della zona cen-

trale iniziano a cedere alle raffi che più violente. Lo staff di

Outkomm è costretto a concentrare le proprie energie per

ridurre i danni e non metterci in diffi coltà con un clima così

impegnativo da contrastare. D’altronde quando si decide

di giocare all’aria aperta, le regole non le decidiamo noi.

Voglio sfruttare comunque l’occasione per salire in vetta ad

dei canalini che ho visto dalla tenda. Opto per la soluzione,

sci in spalla e avvicinamento diretto sulla linea più ripida.

Ogni due passi una raffi ca mi spinge indietro di uno, ma

arrivo alla croce del Mittagsk (3159 m). Il vento è troppo

violento per stare in piedi. Appago lo sguardo sporgendomi

sul versante opposto e guardando lo sviluppo di dislivello

negativo che porta fi no a valle: un paradiso per il Freeride

di oltre 1400 m che, però mi dovrà aspettare.

Non mi resta che registrare nella mia memoria queste pre-

ziose informazioni e tornare “in superfi cie”.

all’improvviso come uno

schiaffo al buio. Nulla di

fatto, questa giornata era

meglio passarla al rifugio

con le gambe sotto il ta-

volo. Togliamo le pelli, met-

tiamo le punte verso valle e

ci lasciamo scivolare verso il

Nel frattempo il campo base

è sotto attacco. Il vento si fa

sempre più forte e tende della cambusa e della zona cen-

trale iniziano a cedere alle raffi che più violente. Lo staff di

Outkomm è costretto a concentrare le proprie energie per

Page 84: Skierz Mag #6

I CONSIGLI

del Prof.

Di Massimo Braconi, Product Testing Manager Nordica Freeskier

Page 85: Skierz Mag #6

Di Massimo Braconi, Product Testing Manager Nordica Freeskier Ciao Brac, come va?

Tutto bene, in forma.

La volta scorsa abbiamo parlato di Freeride,

oggi parliamo di Freestyle. Sempre più ragazzi entrano

in park, la prima cosa da fare al mattino?

Controllare le buone condizioni della neve e mettersi le

protezioni

Come è meglio impostare una giornata di freestyle?

Un lungo riscaldamento in modo da mettere tutti i

muscoli in condizioni ottimali e poi cominciare a saltare.

Saltare sempre con la visualizzazione di quello che si vuol

fare e non strafare da subito

C’è qualche attenzione particolare da usare

per gli sci da freestyle?

La sciolinatura e fondamentale. Molti si lasciano “gasare” dalle condizioni di un park,

ma quando entra la stanchezza?

E importante ascoltare il proprio fi sico e la testa, sanno

quando dire basta. Impariamo ad ascoltarci e non

ascoltare gli altri che molte volte ti sp

ingono a fare cose

non al momento giusto.

Come è meglio prepararsi alla stagione di freestyle?

Tutto ciò che e movimento coordinazione e

fantasia motoria va bene. Trampolini, ska

te,

slackline ecc.

Preferisci Backfl ip o Frontfl ip?

Che domanda Backfl ip.

Dagheeeeeeee!

Page 86: Skierz Mag #6

Testo e foto: Gianandrea Lecco // www.mysticfreeride.com

MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP MYstiCfreeride

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

Page 87: Skierz Mag #6

SICUREZZA E DIVERTIMENTO

TROVANO IL GIUSTO EQUILIBRIO.

IL CORVATSCH HA OSPITATO

IL CORSO DI SICUREZZA STUDIATO

IL CORSO DI SICUREZZA STUDIATO

SULLE ESIGENZE DEL FREERIDER

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP Engadina 21 gennaio 2012

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

safetY CaMP

Page 88: Skierz Mag #6

le previsioni per le giornate

dell’appuntamento in Engadina

erano decisamente negative:

vento intenso, nevicate da nord

e scarsa visibilità a causa delle

nuvole a bassa quota. Mentre

in Italia continua l’arido inverno,

pochi chilometri a nord del confi ne di Chiavenna da

tempo memore il sole non splende.

La perturbazione stava però diminuendo di intensità

ed il vero nemico sarebbe stato il forte vento. Tutte le

previsioni sono state rispettate. Ma nonostante la man-

cata apertura degli impianti che portano alla vetta il

Mysticfreeride Safety Camp si è potuto realizzare nella

migliore condizione di innevamento.

Un eterogeneo gruppo di circa 20 persone, ricettivo e

molto motivato, si è trovato alla partenza dell’impian-

to del Corvatsch, pronto a una full immersion di pra-

tica e didattica fi nalizzate alla pratica di un Freeride

sicuro e divertente e una effettiva tutela nei confronti

del rischio di valanghe.

Alla guida Danny Zampicoli, guida alpina, che, insieme

ai rider di Mysticfreeride, ha gestito al meglio il team.

Contemporaneamente durante tutto il weekend si

sono svolti i demo test di sci K2, Scott, Movement,

Black Crows e 4Frnt messi a disposizione per i parteci-

panti, e non solo. Il vento fortunatamente non solo li-

mita l’accesso alle vetta più alte, ma spazza via le nu-

vole, migliorando velocemente la visibilità. C’è molta

voglia di imparare ma altrettanta di sciare.

Per molti è la prima giornata di vero Freeride, per alcuni,

anche se ottimi sciatori, è la prima esperienza in fuori-

pista mai fatta. La curiosità e il desiderio di affrontare il

Freeride con le dovute conoscenze ha fatto il successo

della formula Mysticfreeride Safety Camp.

Mentre il ritmo cresce, è aumentata la curiosità dei parteci-

panti nei confronti di ogni aspetto, dalla tecnica all’attrez-

zatura, dalla neve alla gestione di una discesa in gruppo.

Anche le discese fuoripista più facilmente accessibili dagli

impianti sono immacolate. Gli avvicinamenti sono interrot-

ti da un confronto didattico su come scegliere la via più

sicura e come analizzare localmente il pericolo. Tutti gli

argomenti trattati sul campo sono ripresi più approfondita-

mente il pomeriggio in aula.

Il cielo di domenica è ancora parzialmente coperto e il vento

limita ancora l’accesso alla vetta, ma viene aperto un nuovo

impianto che rende accessibile il lato ovest del Corvatsch.

Si inizia per gradi, su ampi sezioni della montagna. Discesa

dopo discesa la diffi coltà delle linee scelte aumenta ed il

gruppo dimostra una crescita di confi denza con l’attrezzo

e migliora il modo di muoversi in gruppo, con soste in sicu-

rezza, distanza e controllo reciproco.

Nell’ultima fase del corso si approfondisce la pratica nell’u-

so di Artva. Salvare la vita di un amico sommerso da una

slavina è una lotta contro il tempo che deve essere alle-

nata, sia per i professionisti esperti, sia per gli amatori, che

devono essere rapidi ed autonomi.

Gli strumenti giusti e la teoria sono la base, ma solo con la

pratica si può comprendere quanto è complesso interve-

nire con velocità ed effi cacia.

Page 89: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

mYs

tiC

Free

riD

esa

FetY

Ca

mp

87

Page 90: Skierz Mag #6

freesKi

LEARNING

tour

Page 91: Skierz Mag #6

Di Federico De Albertis

e Marco Eydallin

freesKi

LEARNING

tour sestriere

IL FREESKI LEARNING TOUR NASCE DALL’ESIGENZA

DI AVVICINARE IL MONDO DELLO SCI ALPINO

A QUELLO NASCENTE DEL FREESTYLE

Page 92: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

Free

sKi

Lea

rn

inG

to

Ur

90

skierz#6//2012

Free

sKi

Lea

rn

inG

to

Ur

90

Il Learning Tour, ideato ed organizzato da Federico De

Albertis e Marco Eydallin, offre un servizio agli sci club

che avranno l’intenzione di avvicinarsi al park; gli obietti-

vi sono di sensibilizzare gli allenatori al freestyle e creare

nuovi stimoli per i loro ragazzi.

A Sestriere ,sotto una bella e tanto attesa nevicata, Fette

e Marco hanno messo a disposizione la loro esperienza

per gli allenatori dello sci club Freewhite e della Scuola

di sci Nazionale di Sestriere seguiti dai loro ragazzini, per

una lezione di gruppo direttamente in park, in pista e in

fuori pista.

Lo scopo è stato quello di fornire i tools di base necessari

ai maestri , per portare i propri ragazzini all’interno del

park durante la stagione e dare loro un idea più comple-

ta e dinamica dell’evoluzione dello sci moderno.

I due club invitati, hanno risposto con entusiasmo schie-

rando in campo i loro allenatori che insieme ai ragazzi si

sono cimentati nell’apprendimento freestyle con tanta vo-

glia di imparare ed ascoltare. Un rin-

graziamento a tutti gli allena-

tori per il bel week end e ai

direttori delle scuole e dei

club che hanno accolto

calorosamente l’iniziativa.

Page 93: Skierz Mag #6
Page 94: Skierz Mag #6

un vicolo di La grave sommerso dal silenzio di una nevicata, è un fl ute di

champagne dal perlage raffi nato, è una corsa in macchina lungo la litoranea

Nizza-Saint tropez, è il fumo di una gitane nei bassifondi di Pigal. E’ la French Touch, quella

disco-music fi glia delle notti brave francesi che vive alle spalle della Tour Eiffel e conquista il

cuore dei nuovi “maudìt”. Un sound che miscela follia e raffi natezza, elegante quanto basta per

affascinare, sensuale quanto basta per non farsi dimenticare. Tornata in auge grazie al fi lm DRIVE

dove un magistrale Kavinsky ci ipnotizza con la sua “Nightcall”, l’elettronica francese conquista in

punta di piedi, ci fa fare follie tutta la notte e come le migliori amanti svanisce alle prime luci dell’alba

lasciandoti addosso quell’inconfondibile profumo francese.

ee'

eeNizza-Saint tropez, è il fumo di una gitane nei bassifondi di Pigal. E’ la French Touch, quella

disco-music fi glia delle notti brave francesi che vive alle spalle della Tour Eiffel e conquista il

cuore dei nuovi “maudìt”. Un sound che miscela follia e raffi natezza, elegante quanto basta per

affascinare, sensuale quanto basta per non farsi dimenticare. Tornata in auge grazie al fi lm DRIVE

dove un magistrale Kavinsky ci ipnotizza con la sua “Nightcall”, l’elettronica francese conquista in

punta di piedi, ci fa fare follie tutta la notte e come le migliori amanti svanisce alle prime luci dell’alba

lasciandoti addosso quell’inconfondibile profumo francese.

e

souNd

seleCtioN

titolo artista

ALBUM

1 niGhtCaLL

KAVINSKY

NIGHTCALL

2 weaK Generation

REVOLTE

WEAK GENERATION

3 hYsteria

LE KNIGHT CLUB

HYSTERIA

4 seXY BoY

AIR

MOON SAFARI

5 roCK on

JACKSON AND HIS COMPUTER BAND SMASH

6 DiVine

SEBASTIEN TELLIER

SEXUALITY

7 raDiaL emotion

MARSHEAUX

LUMINEUX NOIR

8 Genesis

JUSTICE

JUSTICE

9 reLaX

ETIENNE DE CRECY

TEMPOVISIONS

10 oUt oF the insiDe

ALEX GOPHER

ALEX GOPHER

11 CaCtUs

CASSIUS

15 AGAIN

12 soUVenir De paris

DIMITRI FROM PARIS

SACREBLEU

13 mUsiC soUnDs Better with YoU STARDUST

MUSIC SOUNDS BETTER WITH YOU

14 Brain LeeCh

ALEX GOPHER

ALEX GOPHER

15 the man with the reD FaCe LAURENT GARNIER

SHOT IN THE DARK

freNCh traCKs

ProfuMoProfuMoProfuMoProfuMoProfuMo

fraNCesefraNCese

ProfuMofraNCese

ProfuMo

Page 95: Skierz Mag #6

etichetta: Virgin (2007)

La canticchiavano tutti nel 1998 e tutti imitavano i loro movimenti

robotici del video. “Around the world, A-R-O-U-N-D the world…”

con quella voce fi ltrata dal vocoder che sembrava avessero

regalato un cuore a un computer. Da allora un pezzo dopo

l’altro, una hit dopo l’altra, hanno incendiato le dancefl oor di

tutto il mondo e i palchi di numerosi festival con scenografi e

spaziali. Davvero grande questo duo francese che con un

album live, direi MONOLITICO, ripercorre i fasti della propria

produzione. Un viaggio nella dance elettronica che

resiste agli anni, e alle mode scialbe del momento.

Lunga vita ai DAFT PUNK, lunga vita all’elettronica che conta.

daft PuNK

ALIVE 2007

La canticchiavano tutti nel 1998 e tutti imitavano i loro movimenti

robotici del video. “Around the world, A-R-O-U-N-D the world…”

con quella voce fi ltrata dal vocoder che sembrava avessero

regalato un cuore a un computer. Da allora un pezzo dopo

l’altro, una hit dopo l’altra, hanno incendiato le dancefl oor di

tutto il mondo e i palchi di numerosi festival con scenografi e

spaziali. Davvero grande questo duo francese che con un

album live, direi MONOLITICO, ripercorre i fasti della propria

produzione. Un viaggio nella dance elettronica che

resiste agli anni, e alle mode scialbe del momento.

Lunga vita ai DAFT PUNK, lunga vita all’elettronica che conta.

A CURA DI LORENZO PEDROLI

mr. oiZostade 2

Il tocco francesescopre il suolato oscuro

seBastiantotal

Lasciatevi frustare da chitarre distorte e beats français

ALBUMS ON FIRE! ProfuMoProfuMoProfuMoProfuMo

fraNCesefraNCese

ProfuMofraNCese

ProfuMo

Page 96: Skierz Mag #6

RIDER: PAOLO MARTINOGLIO // loCatioN: les deuX alPes // PHOTO: DAMIANO LEVATI

PPPaaPaPPaP rrKKt

eC

NiC

a

Page 97: Skierz Mag #6

SI GIRA!SI GIRA!

front side switch up 270 out

Per eseguire questo trik è necessario avere una

certa dimestichezza con frontside switch up e

blind 270 out.

Approcciate il box rail già preparandovi a impo-

stare la rotazione pretzel. Quando sentirete il box

rail bene sotto il piede, fate pressione sulla gam-

ba davanti affi nché si fermi la rotazione natura-

rale. A questo punto, ollate in direzione contraria

come per eseguire un frontside switch up, con

la differenza che la controrotazione che avete

innestato dovra poi essere continuata.

Quindi dopo aver innestato la rotazione pretzel

con il 180 sul box rail, continuate la rotazione

aprendo la spalla in direzione dell atterraggio.

La spinta che dovrete dare per completare que-

sto trick sarà più forte rispetto a quella che dare-

ste per un semplice 270 out, in quanto arrivate

da una controrotazione e l’inerzia non gioca a

vostro favore.

Questo Trick è conosciuto anche come KFed.

A cura di Freeskicamp // Testo di Marco Eydallin

Page 98: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

pa

rK

si G

ira

96

RIDER: FEDERICO DE ALBERTIS // loCatioN: les deuX alPes // PHOTO: DAMIANO LEVATI

Page 99: Skierz Mag #6

fl at7Questo trick è lo step successivo al flat 540.Arrivate sulla transizione con i piedi abbastanza larghi; in uscita, contemporaneamente alla spin-ta delle gambe, date l’impulso rotatorio come se steste impostando un flat 540. Molto importante in questa fase è non avere fretta di iniziare la ro-tazione ma viceversa aspettare prima di essere usciti dal salto. In uscita dal dente aprite il brac-cio interno alla rotazione verso l’alto e abbassa-te la spalla esterna alla rotazione verso l’avanti/basso. Se siete partiti con l’impostazione giusta continuate la rotazione come per un normalis-simo 720. In questo caso vado alla ricerca del mute ma anche il japan è un grab che si adatta benissimo a questa manovra.

Page 100: Skierz Mag #6

VIDEO

seleC-

seleC- VIDEO

seleC- VIDEOVIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEO

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC- VIDEO

seleC-

seleC-

seleC- VIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEOPer iniziare un bonus edit di Sammy Carlson, scia davvero

come un ninja! Ma la bellezza di questo edit sta nelle sequenze,

Sammy riesce ad infi lare trick pazzeschi, al primo tentativo

in neve fresca… YOOO! Inoltre ha sempre un atteggiamento

positivo e si diverte sempre!

Questo video contiene alcuni estratti

di Sean Pettit da Attack of La Nina.

Sean Pettit, a parere di chi scrive,

sperando di non scatenare dibattiti

e proteste eccessivamente

veementi, è il migliore freeskier

in circolazione. Riesce ad avere

una sciata fl uida e lanciare cork 7

da cliff assurdi… vi consiglio

di guardare i tre tentativi di 360 dal cliff

all’inizio… semplicemente incredibile!

SaMMY CarlSOn

aTTaCkOf la nIÑa

Page 101: Skierz Mag #6

skierz#6//2012

ViD

eose

LeC

tio

n

99

VIDEO

seleC- tioNtioNVIDEO

VIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEO

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC- tioN

seleC- tioNtioN

seleC- tioN

seleC- tioN

seleC-

seleC-

seleC- tioN

seleC-

seleC- tioN

seleC-

seleC-

seleC- tioN

seleC-

seleC- VIDEO

seleC-

seleC-

seleC- VIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEO

seleC- VIDEOVIDEOVIDEO

seleC- VIDEOtioNtioNtioNtioNtioNtioNtioNtioNtioN

seleC- tioNtioNtioN

seleC- tioNtioN

seleC- tioNtioNtioN

seleC- tioN

seleC- tioN

seleC-

seleC-

seleC- tioN

seleC- tioN

seleC- tioN

seleC-

seleC-

seleC- tioN

seleC-

seleC- tioN

seleC-

seleC-

seleC- tioN

seleC- tioN

seleC- tioN

seleC-

seleC-

seleC- tioN

seleC- Nipwitz, sono dei ragazzi fi nlandesi con la tipica

attitudine nordica, si divertono e si impegnano!

Bello vedere i loro trick in street e soprattutto

è pazzesco sapere che dove vivono d’inverno

hanno quasi il buio totale…

Il mondo del freestyle è anche questo!

Infi ne un doveroso tributo a Sarah. Spero non sia troppo triste

o melenso, ma Sarah ha rappresentato tanto per lo sci

freestyle. Chiunque di noi ha ai piedi un paio di sci twin-

tip, nella sua vita ha visto un video di Sarah Burke.

Per tutti è stata fonte di ispirazione, in fondo

le ragazze fanno trick più “normali”, lei ci ha motivato

a provare un nuovo trick più di quanto abbia mai

potuto fare un super pro. Inoltre è stata una pioniera,

sia tecnicamente che con un approccio

entusiasta allo sci. Grazie Sarah!

nIPWITZPOlar nIGHT

SaraH BUrke TrIBUTeseleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

seleC-

Page 102: Skierz Mag #6

01

02

A cura di Sergio Carminati

stYle

02 // SKI TRAB VOLARESCIANCRATURE: 129/127/99/116MISURE: 164 cm – 171 cm – 178 cm – 185 cmPESO: 171 cm/1450 gr

Sci perfetto per il fuoripista, ha una super� cie di portanza elevata e allo stesso tempo un peso contenuto. Grande galleggiabilità e facilità di sciata contraddistinguono questo sci Ski Trab, la � essibilità della spatola lo rende morbido quando deve incontrare la neve e i rinforzi in � bra di vetro e carbonio lo rendono perfetto anche su nevi crostose e ghiacciate: è uno sci polivalente!Le protezioni in plastica della punta hanno la doppia funzione di preservare lo sci nella sua parte più delicata e di garantire un comodo e facile sistema di aggancio delle pelli, sempre problematico sugli sci larghi.I nuovi rinforzi sotto l’attacco rendono lo sci più resistente alle sollecitazioni dei freeriders.www.skitrab.com

01 // SCOTT TOM WALLISCH FIXScott e Tom Wallisch, lo sciatore più progressivo, si sono uniti per creare la prima maschera � rmata direttamente da Tom. Wallisch ha collaborato con i designer SCOTT, usando Pittsburgh come background per creare un occhiale che incorpori: le stampe del “Pittsburgh Steelers”, i pinguini e il pretzel tipico di Wallisch.“Sono stato pompato per essere coinvolto così tanto nella progettazione dei miei occhiali.Il Fix è sicuramente il miglior occhiale che io abbia mai indossato e la gra� ca SCOTTè proprio quello che volevo. Sono entusiasta!” dice Wallisch.Il Tom Wallisch Fix Pro-model è basatosul Goggle Fix, modello di grande successo,e le caratteristiche della luce naturale provata SCOTT (NL) - 32 lentiwww.scott-sports.com

0101

0202

Page 103: Skierz Mag #6

0504

03

05 // SALEWA VEDAGlen Plake vive il Free Ski Mountaineering in maniera davvero unica: verso la vetta, tra rocce e ghiaccio, con corda, piccozza e rampone, a valle su terreni ripidi e selvaggi. La Pants Choice di Plake? VASAKI: elastico, morbido e al contempo resistente, un pantalone in Powertex® Ultimate a tre strati per avere massima � essibilità, traspirazione, protezione antivento e impermeabilità, adatto a scalate impegnative e discese estreme. VASAKI è dotato anche di zip laterali su tutta la lunghezza, cintura regolabile e antineve con ventilazione, ghette interne elastiche, protezione per gli orli nell’interno gamba e larghezza gamba regolabile tramite zip. Go big!www.salewa.it

04 // SALEWA VEDALa Jacket Choice di Glen Plake? VEDA, una giacca impermeabile in Powertex® a tre strati, elastica e altamente funzionale: eccezionale ventilazione sottomanica, adatta anche alle scalate più lunghe e faticose. Cappuccio antibufera regolabile con un solo gesto della mano, ghetta antineve in vita e sui polsini, grande tasca interna in rete per occhiali da sci e simili e tasca con passaggio per il cavo del lettore MP3. www.salewa.it

03 // ARMADA VJJ Non è mai esistito uno sci “rockerato” da donna per il backcountry. VJJ è la versione femminile del mitico JJ, utilizza il sistema brevettato Rocker Freeride EST, ma con tutti i requisiti per venire in contro allesigenze delle freeskier.www.armadaskis.com

04040505