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SOGGIORNI CULTURALI 2009SOGGIORNI CULTURALI 2009 L’emigrazione sammarinese
tra il XIX e il XX secolo
Sammarinese emigration between the 19th and the 20th century
San Marino 1939. Gruppo di sammarinesi in procinto di partire per la Germania
San Marino 1939. Some sammarinese citizens are going to leave to Germany
POPOLAZIONE SAMMARINESE
39.094 cittadini
26.555 residenti in territorio 12.539 all’estero
Residente all'estero32%
Residente in territorio68%
AMERICHE
Argentina1. Pergamino Buenos Aires 4532. Ciudad Perico Jujuy 2123. Viedma Rio Negro 1694. Altamira Cordoba 1405. General Baldissera Cordoba 726. Guaymallèn Mendoza 707. Capital Federal Buenos Aires 58
1.174_______________________________________________________________________________________
USA1. Rochester Hills Michigan 12282. Elmont New York 542
1.770
25 comunità di cittadini sammarinesi all’estero
25 communities of sammarinese citizens abroad
EUROPA Belgio
1. La Louviere La Louviere 62______________________________________________________________________________________________________
Francia1. Cosma Parigi 7712. Grenoble Grenoble 4743. Audun Le Tiche Metz 1064. St Germain du Salembre Dordogna 1215. Terville Moselle 71
1.537______________________________________________________________________________________________________
Italia1.Rimini Rimini 3812.Roma Roma 5313.Genova Genova 4114.Ravenna Ravenna 4015.Milano Milano 1166.Novafeltria Pesaro 1117.Torino Torino 1218.Bologna Bologna 1559.Padova Padova 5310.Firenze Firenze 74
2.354
_
Le cause dell’emigrazioneThe causes of emigration
Fenomeni espulsivi Povertà in diversi settori della
produzione Prevalenza in economia del
settore primario caratterizzato da un’agricoltura di sussistenza
Scarsa attività industriale Contrasti politici e sociali Ricerca di lavoro più redditizio Sviluppo demografico Eccesso di manodopera Motivi religiosi o politici Ragioni di tipo intellettuale
Fenomeni d’attrazione Sistemi politici più democratici Stabilità politica e sociale Mutamenti economici dovuti
alle rivoluzioni industriali Sviluppo delle vie di
comunicazione Grande disponibilità e offerta
di lavoro
Push factors Poverty in different
sectors of production Prevalence of
subsistence agriculture Lacking
industrialization Political and social
contrastis Search for a better work Demographic growth Excess of labour Religious or political
causes Intellectual cause
Pull factors More democratic
governments Political and social
stability Better economy because
of industrialization Development of
infrastructures Great work
opportunities
San Marino nel 1869• Superficie: 61 kmq• Popolazione residente: 6.800
abitanti divisi in nove parrocchie con crescita e diminuzione a seconda delle stagioni
• Densità: 109 ab/kmq• Forma di governo: oligarchia• Attività: settore primario: coloni
agricoli 35 %, possidenti non redditieri 40%, braccianti agricoli 11%, altro 14%
• Prodotti: grano, granturco, vino, allevamento
• Unica industria: lavoro della pietra (scalpellini)
• Scolarità: analfabetismo del 90% della popolazione
San Marino nel 1869• Area: 61 kmq• Resident population: 6.800
inhabitans divided in nine parishes (growth and fall were according to the seasons)
• Density: 109/kmq• Government: oligarchy• Economy: agriculture: farmers
35 %, property owners 40%, labourers 11%, others 14%
• Products: corn, wheat, wine, • Industry: stone-cutting• School: illiteracy 90% of the
population
L’agricoltura
• L’agricoltura era praticata dalla maggioranza della popolazione ma era penalizzata da una grande arretratezza nelle tecniche e nell’attrezzatura.
• Il frazionamento del territorio in una miriade di piccole proprietà dove si produceva solo per il fabbisogno familiare.
• Le ricorrenti crisi agrarie inducevano quasi sempre i piccoli proprietari a vendere il podere e a trasformarsi in coloni o disoccupati.
Rilevamenti censuari
Possidenti Coloni Affittuari
1865 43% 37% 20%
1899 34% 46% 20%
1906 10% 19% 71%
Risorse
• La maggiore ricchezza di San Marino era rappresentata dall’allevamento di ovini e bovini che trovava ottima commercializzazione nelle fiere e nei mercati che si svolgevano a Borgo Maggiore
• Buona la produzione di vino
• Florida l’economia legata alla trasformazione di burro e di formaggio
• Ancora nell’Ottocento e all’inizio del Novecento ha un certo peso l’allevamento dei bachi da seta e la vendita del legname
• Scarsissima l’attività industriale
• Poche risorse del sottosuolo
• L’industria della pietra offre possibilità di lavoro e di reddito
Attività Extra – Agricola 1843
• 2 Laboratori di oreficeria• 2 Laboratori di stagnini• 6 falegnami• 1 laboratorio di mobilieri• 1 laboratorio di cappelli di paglia• 1 laboratorio di amido• 1 laboratorio di sapone• 10 telerie• 15 calzolai• 10 fabbri• 9 fornaci per la produzione di terracotta e di materiale per
l’edilizia• 1 fabbrica (pubblica) di polvere da sparo• 1 fabbrica di lavorazione del tabacco
Sviluppo demografico (1772-1946)
Trend of sammarinese population (1772-1946)
AnniYears
Abitanti
Inhabitants
Tassi di incremen
toRate of growth
1772 3.011
1818 3.687 + 0,44
1850 5.768 +1,37
1900 9.437 +0,96
1946 15.803 +1,09
La prima emigrazione
• Alla fine dell’Ottocento, la situazione economica di San Marino era in gravi difficoltà, l’emigrazione stagionale solo degli uomini non è più sufficiente a sfamare i nuclei familiari
• Lo sviluppo industriale e la trasformazione capitalistica dell’economia mondiale, provocano in tutta Europa movimenti migratori di massa
• Anche San Marino viene coinvolto in questo fenomeno
Manifesto di protesta (1896)
Manifesto of protest (1896)
Pietro Franciosi e l’emigrazione
Pietro Franciosi, dedica molte delle sue energie al problema dell’emigrazione e riferendosi ai dati del III censimento del 1899 scrive: «In quell’anno il 17% dell’intera popolazione è all’estero. Gli emigrati erano così suddivisi: 207 possidenti, 1050 coloni, 44 impiegati, 242 operai e 100 fanciulli».E nel 1902 dice ancora: «Prima del 1897 non si avevano che pochi ed isolati casi di contadini, ed artieri che andavano in cerca di occupazione a Roma, a Genova, in Toscana, a Trieste, per poco tempo, d’ordinario non passate i mesi invernali. Nel 1897 cominciò un’emigrazione di intere famiglie di coloni e braccianti verso il Brasile, l’Argentina, l’Uruguay, Stati Uniti e Canada».
Prime emigrazioni oltreoceano
Argentina:
Nel 1882 primi arrivi di sammarinesi in Argentina (dati confermati dal CEMLA). Tale fenomeno continua fino al 1956.
Brasile:
Tra il 1895 e il 1896 partono 458 sammarinesi. I loro nomi sono stati inseriti nei registri della compagnia navale “La Veloce” che collegava l’Italia al Brasile.
Stati Uniti:Prima del 1900 – 50 richieste per gli Stati Uniti
Popolazione sammarinese nel 1905Sammarinese population in 1905
• Totale popolazione (total population) 9.611• Residenti in territorio (residents in San Marino) 7.317• Residenti all'estero (residents abroad) 2.300
Istituzione dell’Ufficio per la tutela dell’emigrazione temporanea in Europa (Marzo
1907)Istitution of the Office for the protection of the temporary
emigration in Europe (March 1907)
Verbali dell’Ufficio per l’Emigrazione 1910 - 1911
• Domande di sussidio n° 140• Sussidi concessi n° 131• Emigranti n° 100 – 95 braccianti
n° 2 muratori
n° 2 fabbri
n° 1 calzolaio• Donne n° 31 massaie
• Emigrazione interna Roma 47• Genova 13• Milano 7• Tivoli 2• Bologna 1
• Emigrazione esterna Zurigo 20• Trieste 8• Bettlac 8• Laufen 7• Basilea 5• Chassignelles 4• Courtelley 3• St. Gallen 3• Campen 1• Modane 1• Baden 1
La prima guerra mondiale
Durante la guerra molti cittadini sammarinesi già emigrati nei paesi belligeranti, in particolare in Francia e in Italia, continuano a lavorare perché sostituiscono la manodopera locale che combatte.Finita la guerra, però, perdono il loro posto di lavoro e nel 1919 rientrano a San Marino 1,200 uomini senza lavoro.
Istituzione del Comitato Cittadino pro Emigranti
Cittadini![…] i nostri emigranti hanno dovuto abbandonare i paesi
ospitali d’oltreconfine dove traevano – da un lavoro diuturno, sicuro e non ingrato – onorevole sostentamento per loro stessi e le loro famiglie, e sono tornati in patria, da essa solo aspettando in quest’ora di supremo dolore l’adempimento di un dovere.
[…] Voi che avete assistito al loro mesto ritorno, che conoscete le loro difficoltà, le loro amarezze, la mancanza di abitazioni e lavoro in paese, voi tutti avete l’obbligo di dedicare la vostra attività, di adoprarvi come meglio sarà possibile affinché il ritorno di questi concittadini sia men doloroso e l’unica loro speranza non vada delusa.
Per questo Vi invitiamo ad accorrere […] allo scopo di costituire un Comitato Cittadino pro Emigranti e contro la disoccupazione.
Di nuovo si emigra
• Nei primi anni Venti, soprattutto nei mesi invernali, quando l’attività agricola era ferma, il numero dei disoccupati a San Marino superava il mezzo migliaio.
• La Francia divenne il luogo di arrivo per il 40% dei Sammarinesi che venivano inseriti con chiamata governativa nelle attività di maggiore utilità (miniere, cantieri edili e fabbriche).
Nuove migrazioni dopo la I° guerra mondiale
I sammarinesi continuano a ripercorrere mete migratorie già conosciute: in Italia: Roma, Torino e Genova; in Europa: Svizzera, Belgio e Germania, ma soprattutto si dirigono in Francia con la chiamata governativa. Fra i paesi extraeuropei continua l’emigrazione in Argentina attraverso le catene migratore e in particolare negli Stati Uniti.
Paesi di prima emigrazione (1923-1940)
Main countries of emigration (1923-1940)
L’emigrazione verso gli stati uniti
Questa emigrazione non si interruppe mai, malgrado i rigidi contingentamenti applicati alle autorità americane. San Marino fino al 1923 doveva dividere un contingente di 86 unità con Andorra, Malta, Gibilterra e Lichtestein.
Nel 1924 anche a San Marino fu attribuita la quota minima pari a 100 unità.
detroitra1.jpg.url
L’emigrazione negli anni trenta
• Negli anni Trenta l’emigrazione sammarinese risentì non solo della situazione derivata dalla “grande crisi” del 1929 ma anche dell’egemonia che il regime fascista esercitava sul governo della Repubblica.
Due eventi migratori atipici
Emigrazione in Africa Orientale 1935-1936. Un centinaio di sammarinesi si imbarca per l’Etiopia per lavorare nelle grandi opere stradali che vengono realizzate al seguito dell’esercito occupante.
Emigrazione in Germania 1939-1940. Attraverso accordi governativi, la macchina militare tedesca ingloba più di 300 operai sammarinesi.
Emigrazione in Africa (1935-1936)
Emigration in Africa (1935-1936)
Emigrazione in Germania (1939-1940)
Emigration in Germania (1939-1940)
La condizione sociale degli emigranti
Fino agli anni Quaranta la maggior parte di coloro che emigravano erano braccianti, a conferma che la situazione economico-sociale della Repubblica era ancora arretrata e senza altre alternative professionali.
Qualifiche sui passaporti al momento dell’espatrio (1923-1940)
Qualifications on the passports at the moment of expatriation (1923-1940)
(handicraft)
(agriculutrue)
(industry)
(trade)
(unclassified)
(services)
II guerra mondiale
San Marino durante la Seconda Guerra ospita 100.000 rifugiati.
L’emigrazione nel secondo dopoguerra
Alla fine della guerra, con la riapertura delle frontiere, l’unica soluzione alla precarietà economica della vita sammarinese è ancora l’emigrazione. I primi ad andarsene furono di nuovo i mezzadri, seguiti anche dai piccoli coltivatori e da diversi artigiani.
Le nuove mete migratorie• Francia• Belgio• Stati Uniti• Argentina
Il Rientro
Alla fine degli anni Sessanta, grazie alle rimesse degli emigranti, ai primi insediamenti industriali e alle prime attività turistiche, si avvia il periodo dei grandi rientri.
Fra il 1960 e il 1985 rientrano circa 5.000 Sammarinesi
Andamento dei flussi di rientro; 1960 - 1985
0
50
100
150
200
250
300
1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985
Rientri Media Rientri
Rientri dagli Stati Uniti
47
4544
51
41
50
26
20
32
7
33
19
46
28
49
47
27
42
12
29
8
1516
13
8
12
1
4
2 2 21
0
10
20
30
40
50
60
Da 0 a 5
anni
Da 6 a
10 anni
Da 11 a
15 anni
Da 16 a
20 anni
Da 21 a
25 anni
Da 26 a
30 anni
Da 31 a
35 anni
Da 36 a
40 anni
Da 41 a
45 anni
Da 46 a
50 anni
Da 51 a
55 anni
Da 56 a
60 anni
Da 61 a
65 anni
Da 66 a
70 anni
Da 71 a
75 anni
Da 76 a80 anni
Da 81 a85 anni
Da 86 a90 anni
Da 91 a95 anni
Andamento dei rientri da USA suddivisi per sesso e per fascia di età; 1960 - 1985
Femmine Maschi
Rientri dalla Francia
11
14
8
16
13
18
16
12
20
8
13
6
8
7
15
14
9
14
9
7
8
6
5 5
6
5
3
2 2
1
2
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
Da 0 a 5
anni
Da 6 a
10 anni
Da 11 a
15 anni
Da 16 a
20 anni
Da 21 a
25 anni
Da 26 a
30 anni
Da 31 a
35 anni
Da 36 a
40 anni
Da 41 a
45 anni
Da 46 a
50 anni
Da 51 a
55 anni
Da 56 a
60 anni
Da 61 a
65 anni
Da 66 a
70 anni
Da 71 a
75 anni
Da 76 a
80 anni
Da 81 a
85 anni
Da 86 a
90 anni
Da 91 a
95 anni
Rientri dalla Francia suddivisi per sesso e per fascia di età; 1960-1985
Femmine Maschi
Rientri dall’Italia
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
ABRUZZ
O BASILIC
AT
A
CALABRI
ACAM
PANI
A
EMIL
IA
ROM
AGNA
FRIULI
VENEZIA
GIU
LIA
LAZI
O LIG
URI
A LOM
BARDI
A
MARCH
EM
OLI
S
E PIEM
ONT
E
PUGLI
A SARDEGN
A
SICIL
I
A TOSCAN
A
TRENTINO
ALT
O
ADIGE
UMBRI
A
VALLE
D'AO
STAVENET
O
Femmine Maschi
Andamento dei rientri dall’ Italia per sesso e per regione; 1960 - 1985
Rientri dall’Argentina 1988-2005
1
7
2
17
5
14
97
9
2019
79
43
35
78
0
10
20
30
40
50
60
70
80
1988 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Andamento dei rientri dall'Argentina; 1988 - 2005
CENTRO STUDI PERMANENTE SULL’EMIGRAZIONE
MUSEO DELL'EMIGRANTE REPUBBLICA DI SAN MARINO
ISTITUITO NEL 1997