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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1 Lettere del Governatore Pag. 2 Relazione programmatica Pag. 4 Relazione del I° trimestre Pag. 6 Il service di Ancarano Pag. 8 Il Mobbing Pag. 10 I maestri e gli allievi nel dialogo con i bambini Pag. 12 Il rotaract ed il suo ruolo nel sodalizio Pag. 13 Aspetti della sicurezza in Italia Pag. 15 Che cos’è il Golf? Pag. 16 Cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile Pag. 17 Visita del Governatore Distrettuale Pag. 19 Riflessioni del Decano Pag. 21 Dicono di noi Pag. 22 Programma ottobre – dicembre 2009 Pag. 24 Sommario ROTARY CLUB MUGGIA ANNO DI FONDAZIONE 1998 CONSIGLIO DIRETTIVO Anno Rotariano 2009-2010 Presidente Gianfranco Cergol Vice Presidente Claudio Sambri Segretario Annunziato Minniti Tesoriere Marco Tomsic Prefetto Ferdinando Parlato Consiglieri Renzo Carretta Donatello Cividin Ferruccio Divo Luca Farina Carlo Alberto Masoli Euro Ponte Past President Furio Silvestri Incoming President Sergio Ashiku Addetta alla segreteria Lorenza Gheser Conviviali Hotel Lido Via Battisti 22, Muggia tel. 040 9278902 mercoledì ore 20.00 Comitato di redazione Renzo Carretta Euro Ponte Mauro Melato Stampa: Tip. Alabarda - Trieste CUM TACENT CLAMANT

Sommario - muggia.rotary2060.org · 2 ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060 Lettere del Governatore Luglio 2009 Carissimi amici, abbiamo lasciato” i blocchi di partenza” ed ora

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

Lettere del Governatore Pag. 2

Relazione programmatica Pag. 4

Relazione del I° trimestre Pag. 6

Il service di Ancarano Pag. 8

Il Mobbing Pag. 10

I maestri e gli allievi nel dialogo con i bambini Pag. 12

Il rotaract ed il suo ruolo nel sodalizio Pag. 13

Aspetti della sicurezza in Italia Pag. 15

Che cos’è il Golf? Pag. 16

Cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile Pag. 17

Visita del Governatore Distrettuale Pag. 19

Riflessioni del Decano Pag. 21

Dicono di noi Pag. 22

Programma ottobre – dicembre 2009 Pag. 24

Sommario

ROTARY CLUBMUGGIA

ANNO DI FONDAZIONE1998

CONSIGLIO DIRETTIVOAnno Rotariano 2009-2010

PresidenteGianfranco Cergol

Vice PresidenteClaudio Sambri

SegretarioAnnunziato Minniti

TesoriereMarco Tomsic

PrefettoFerdinando Parlato

ConsiglieriRenzo CarrettaDonatello CividinFerruccio DivoLuca FarinaCarlo Alberto MasoliEuro Ponte

Past President Furio SilvestriIncoming President

Sergio Ashiku

Addetta alla segreteriaLorenza Gheser

ConvivialiHotel Lido

Via Battisti 22, Muggiatel. 040 9278902

mercoledì ore 20.00

Comitato di redazioneRenzo Carretta

Euro PonteMauro Melato

Stampa: Tip. Alabarda - Trieste

CUM TACENT CLAMANT

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ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060

Lettere del Governatore

Luglio 2009

Carissimi amici,abbiamo lasciato” i blocchi di partenza” edora siamo impegnati in questa splendida av-ventura che ci porterà a considerare la vitadegli altri con maggior benevolenza, ad es-sere più tolleranti, apprezzando sempre ilmeglio di ognuno, e a cercare di trasmetterela gioia e la bellezza della vita col servizio di-sinteressato a chi più ha bisogno.

Il diffondere tali sentimenti con l’esempiomigliora non soltanto noi rotariani, ma anchegli altri, perché è proprio nel “dare e riceve-re” quel reciproco arricchimento che fa delRotary una grande scuola di vita. Il Rotary,quindi, nato per “servire” la società, per ren-dersi ad essa utile non può disinteressarsi deiproblemi che la società deve affrontare e ri-solvere, ma deve impegnarsi per aiutarla nel-la loro soluzione. In tal modo, e solo in talmodo, il Rotary potrà realizzare quel “servi-re” quel “rendersi utile”, che rappresenta ilmotivo e, nel contempo, il fine della sua esi-stenza. E’ importante dimostrare che gli uo-mini di successo credono negli ideali, ma so-prattutto devono dare l’esempio. Non man-cherò mai di ricordarvi e, nel contempo, ri-cordare a me stesso che il Rotary è parteci-pare e che partecipare è fare con gli altri, èascoltare e capire gli altri, è fare proprie lelegittime aspirazioni, è, in buona sostanza,lavorare con gli altri per la soluzione dei pro-blemi di tutti.

Dobbiamo, inoltre, ricordare che il Rotaryé “fare” e quindi congiungiamo le parole conl’azione.

Teniamo presente il motto che GabrieleD’Annunzio ebbe a dettare per il giovanissi-mo Distretto Italia del Rotary International”dare et accipere sicut rotarum dentes” chealtro non è che ”la ruota del Rotary con la suaforza di movimento” se vi è fedeltà agli ide-ali e consistenza di azione.

Noi rotariani dobbiamo, pertanto, sentircimilitanti a tempo pieno perché battendoci per

i diritti degli altri garantiamo il mantenimen-to degli stessi diritti anche per noi. Sentiamo-ci vincolati dalla suggestione dell’eguaglian-za fra tutti gli uomini, prescindendo dal colo-re della nostra pelle, dalle verità della religio-ne in cui pure crediamo, dalla cultura che ca-ratterizza le nostre azioni e qualifica il nostropresente e il nostro futuro.

Allarghiamo i nostri orizzonti e stimoliamoil nostro cuore a palpitare per gli altri, per tuttigli altri.

Ed ora, a tutti, buon lavoro.Affettuosamente

Luciano Kullovitz

Agosto 2009

Cari amici,il mese di agosto è dedicato dal Rotary “al-l’espansione interna ed esterna” e quindidevo farmi portavoce del pressante invito diJohn Kenny per l’aumento del numero deisoci attivi e per il contenimento dell’effettivoesistente.Infatti siamo tutti consapevoli che la crescitadell’associazione è la vera testimonianza divita e di forza della stessa e quindi tutti dob-biamo sentire l’importanza del proselitismoche rientra tra la “mission” che abbiamo as-sunto quando responsabilmente “abbiamoaccettato di partecipare ad un sodalizio dipersone che affronta ogni giorno problemi le-gati ai diritti di cittadinanza, e che lavora esi batte contro l’esclusione sociale entro ungenerale progetto di educazione alla solida-rietà”.

Dobbiamo, ai nuovi proseliti, aiutarli adimpegnare sapientemente le energie di cuidispongono in progressi ideativi ed innovati-vi in aderenza alla vocazione etica-sociale

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per costruire un mondo di amicizia e di pace.Bisogna che tutti i soci nuovi e vecchi sianoin grado di mobilitare grandi risorse in termi-ni di passione, di dedizione, di partecipazio-ne e di efficienza.

Ricordiamo il pensiero del fondatore PaulHarris quando si chiedeva “perché questa de-vozione verso il Rotary?”. Egli sosteneva che“è l’amore dell’uomo verso il suo prossimo.Se è privata di tutte le formalità e distinzio-ne di credo, l’amicizia fiorisce”. L’amicizia èstata la roccia sulla quale è stato costruito ilRotary e la tolleranza è ciò che lo tiene uni-to. Cari amici, anche nel Rotary è talora piùfacile predicare che agire, criticare che ascol-tare, distruggere che costruire.

Però nel Rotary c’è un vincolo di qualitàche, se rispettato, porterà inevitabilmente ilbene a prevalere sul male, l’onesto sul diso-nesto. Questo vincolo di qualità è fissato dal-la nostra storia e garantito dalle nostre tra-dizioni e potrà essere realizzato e compiutodai nostri comportamenti. Se sappiamo dun-que essere orgogliosi del nostro passato, sesappiamo mantenere vivo il senso profondoed il significato autentico delle nostre regoleallora potremo costruire un nostro futuro chenon potrà che essere una prosecuzioneevolutiva, magari migliorativa di quello chesiamo e che siamo stati. Questo a mio avvi-so, è il significato profondo dell’appello delnostro Presidente John Kenny “il futuro è nel-le vostre mani”.

Affettuosamente Luciano Kullovitz

Settembre 2009

Cari amici,agosto è passato. Chi ritorna dal mare, chidal monte e chi si sporge dall’uscio di casa,spegnendo il condizionatore. Tutti ritempratipensiamo al Rotary e “alle nuove generazio-ni” dato che il mese di settembre è proprio aloro dedicato. A questo proposito non possonon ricordare che l’azione per i giovani è sta-ta da sempre un aspetto particolare delle fon-damentali azioni rotariane ispirate dalle viedel servire. Infatti il Rotaract e l’Interact sipossono a ragione, definire, due strumentieducativi del Rotary. Se noi vogliamo farbene funzionare questi “strumenti” dobbiamoavere chiaro il fine che si intende raggiungerecon essi. Il fine, nel nostro caso, è quelloeducativo secondo il principio rotariano delservizio e quindi ritengo che tale principiopermetta di raggiungere, per mezzo delRotaract e dell’Interact, il fine educativo di mi-glioramento e crescita dell’individuo. Pertan-to tutte le iniziative rotariane per i giovanivanno perseguite con entusiasmo e passio-ne per il bene della comunità e per salva-guardare un’importante risorsa umana. Infattiservire la gioventù “mantiene i rotariani alpasso con i mutamenti della società in cui vi-vono e li aiuta ad integrarsi nella loro comu-nità per avere un’opportunità particolarmen-te vantaggiosa per diffondere gli ideali delRotary lungo tutte le strade del servizio”. Perquanto appassionata sia l’opera dei rotariania favore degli interessi locali o mondiali, ognisforzo rimarrà cronaca se i giovani non sa-ranno pronti ad assumerne l’impegno ed arinnovarne la realizzazione non appena ver-rà il loro tempo. Per questo il mio appello atutti i Club è quello di valorizzare il talento el’entusiasmo dei giovani ispirandoli al sensodella loro responsabilità civile e personale, e,con spirito generoso, di favorire la creazio-ne di nuovi club Rotaract ed Interact. Caris-simi, sia sempre presente in voi che le “nuo-ve generazioni” sono il nostro futuro e quin-di con le parole di John Kenny “…….è nellevostre mani”.Affettuosamente Luciano Kullovitz

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ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060

Relazione Programmatica

Cari amici,permettetemi, innanzitutto, di rivolgervi un cor-diale saluto.

Preferisco leggere questa mia relazione pro-grammatica, perché rischierei di dimenticare al-cuni passaggi e ciò non tanto per un problemadi memoria ma, credetemi, per l’emozione chemi pervade in questo momento, in cui, per la pri-ma volta, mi rivolgo, quale Presidente, carica chesinceramente mi onora, alla nostra assemblea.La mia sarà una relazione sintetica che porràl’accento sulle cose concrete da fare, come è nelmio carattere; breve e non formale, perché le di-chiarazioni formali non appartengono alla storiané alla tradizione del nostro Club, come è am-piamente dimostrato, ma dall’attività fin qui svoltae da quanto da noi prodotto.

Con tale spirito, si sono mossi Furio Silvestri,che ha guidato il Club nell’anno rotariano che è,da poco, terminato, ed il Direttivo uscente ai qualiva un sincero ringraziamento.

Come voi sapete benissimo, l’attività del no-stro Rotary è sempre stata contrassegnata dal-la continuità e dalla coerenza e, d’altra parte, nonpotrebbe che essere così, per noi che vogliamosvolgere un ruolo “al di sopra di ogni interessepersonale”, secondo il motto al quale ispiriamola nostra attività e che esemplifica lo spirito uma-nitario che contraddistingue la nostra azione.

In questo momento, mi vengono in mentele parole di John Kenny, il presidente del RotaryInternational che, rivolgendosi a noi associati,ci chiede un contributo su tre domande fon-damentali: dove siamo adesso? Dove stiamoandando? Come possiamo arrivarci? Beh, cre-do che, anche nella nostra piccola realtà diMuggia, dobbiamo porci tali domande perché,dalla risposta che saremo in grado di dare, di-penderà il grado di penetrazione nella societàcivile della nostra attività, oltre al perseguimentodelle priorità e degli obiettivi prefissati.

A questo proposito, ci sentiamo in perfettasintonia con il Governatore Distrettuale, che hasempre seguito, con la massima attenzione, leattività del Rotary Club Muggia,arricchendolecon il suo prezioso contributo.

Ma passiamo a delineare alcune lineeprogrammatiche. Sicuramente, al primo posto,va indicata l’efficacia dei nostri service.Massimizzare questa efficacia rappresenta un

obiettivo prioritario, in quanto, i service rappre-sentano, quasi, la cartina di tornasole del nostrolavoro. Essi riguarderanno, come già nel passa-to, due settori fondamentali del tessuto socialedove operiamo: l’ambiente e la cultura e, con lastessa attenzione: la salute e la sicurezza.

Credo che ci si debba sentire orgogliosi diquanto è già stato fatto e, con lo stesso impe-gno, ci muoveremo in futuro. Non mi stanche-rò mai di sottolineare che l’azione che svolgia-mo, con il solo scopo di perseguire il bene delnostro territorio, riceve una spinta propulsivadallo spirito di amicizia che c’è tra di noi. E’ que-sto patrimonio, è questo valore che ci ha per-messo di raggiungere, con mezzi limitati, risul-tati anche impensabili.

Nello specifico, opereremo su problemi con-creti: la sistemazione delle due facciate delDuomo di Muggia, la creazione di due borse distudio per le scuole elementari e medie per pre-miare idee e progetti in merito alla raccolta dif-ferenziata dei rifiuti, il proseguimento dell’azio-ne in favore dei disabili in collaborazione con iClub sloveno il club Trieste e Trieste Nord, no-stri vicini.

Per il service di Ancarano, dobbiamo fareun grosso ringraziamento al Past-PresidentFurio Silvestri ed a tutto il suo Direttivo, inparticolar modo al socio Ferruccio Divo per l’im-pegno e la dedizione profusi.

Ho letto, con attenzione e interesse, quan-to dichiarato e riportato sulla stampa locale, daparte del Presidente del Rotary club Trieste,ing. Pierpaolo Ferrante. E non posso che ac-cogliere positivamente la sua proposta di orga-nizzare a Trieste, assieme agli altri club Rotarylocali, l’incontro dei distretti della nuova zona 19del Rotary International (e come ricordato dalpresidente del Rotary Nord Giorgio Drabreni,nella sua relazione di ieri ). La dimensione ge-ografica di questa zona è sicuramente di gran-de valenza per noi, ma credo che, per quantoriguarda la nostra vocazione e la nostra speci-ficità, i riferimenti territoriali potrebbero essereanche diversi. Mi riferisco alla vocazionemarinara di Muggia, e se volete anche di Trie-ste, inserita in un contesto che potrebbe esse-re riferito all’Euroregione Adriatica, fondata aPola nel 2006 e che annovera quale membroanche la nostra Regione.

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

Gli obiettivi sono sicuramente compatibilicon i nostri: quando si parla di promozione dellosviluppo sostenibile e della coesione economi-ca e sociale, si toccano temi che fanno partedel nostro impegno e delle nostre azioni. Equando si cita la “catena di solidarietàrotariana”, lungo la via della seta, non possonon ricordare come a Tivat (vicino alle Bocchedi Cattaro) ogni anno si svolge una festacommemorativa della lavorazione della seta,proveniente dalla Cina che, attraverso le imbar-cazioni della Repubblica di Venezia, veniva poiportata nel resto dell’Europa.

Nel settore internazionale, ritengo che potreb-be essere interessante trovare dei contatti con lerealtà di tradizione veneta o istroveneta, presentisull’Adriatico. Mi riferisco, per esempio, alle co-munità italiane presenti lungo la costa dalmata.

Forse, non molti di voi sanno che esiste unapiccola, ma significativa, comunità italiana nelMontenegro, la cui sede è a Kotor, alle Bocchedi Cattaro. La valorizzazione di questi contatti,anche con la diffusione in loco di pubblicazionilibrarie, inerenti alla comune vocazione adriati-ca, è un impegno che mi sento di portare avan-ti, perché in linea con i nostri programmi e per-

ché, credo che la valorizzazione della cultura edelle tradizioni italiane, anche in luoghi così lon-tani ma storicamente vicini, non fosse altro cheper la comune, passata, appartenenza alla Re-pubblica marinara di Venezia, possa rappresen-tare un fiore all’occhiello per la nostra comuni-tà. Di ciò, parleremo anche in una nostra pros-sima conviviale, alla quale inviterò il nuovo Di-rettore delle Relazioni Internazionali della Regio-ne Friuli Venezia Giulia (dott. Giuseppe Napoli).

È mia intenzione promuovere anche una se-rie di iniziative nel settore culturale e sportivo,che vedonno Muggia impegnata, ogni anno, inuno sforzo non indifferente.

In questo senso, al più presto, intendo in-contrarmi col sindaco, dott.Nesladek, per rac-cordare l’azione del nostro Rotary nel modo piùincisivo e funzionale possibile.

Non mancherà la nostra presenza anche nel-le occasioni ricreative e di divertimento del no-stro territorio, così ricco di queste manifestazio-ni, che coinvolgono migliaia di cittadini e di ospiti.

Vi voglio elencare la mia squadra, ringra-ziandola fin d’ora per aver accettato di condivi-dere con me questa magnifica e significativaesperienza:

Voglio terminare questo breve intervento,sottolineando, che questa mia sintetica relazio-ne programmatica resta aperta, nel senso chela aggiorneremo di continuo, arricchendola ecompletandola, con il contribuito di Voi tutti.

Prima di concludere, però, ringraziandoviper l’attenzione, desidero, a questo punto, porrel’accento su un aspetto che ritengo indispen-sabile per il buon andamento del nostro lavo-ro. E’ direttamente legato alla vostra presenzadurante le conviviali e nelle attività che svolge-

remo, anche se il nostro Governatore LucianoKullovitz, ha, più volte, ribadito nei suoi inter-venti, che se anche non si raggiunge il 60%,l’importante e’ rendere il Rotary semplice. Ma,ciò premesso, mi auguro che vi sia la massi-ma Vostra partecipazione, perché, solo così,riusciremo a operare proficuamente e faremoseguire, alle parole, i fatti.

Grazie e auguro una buona annataRotariana a tutti voi

Gianfranco Cergol

PresidenteGianfranco Cergol

Vice PresidenteClaudio Sambri

SegretarioAnnunziato Minniti

TesoriereMarco Tomsic

PrefettoFerdinando Parlato

ConsiglieriRenzo CarrettaDonatello CividinFerruccio DivoLuca FarinaCarlo Alberto MasoliEuro Ponte

Past PresidentFurio Silvestri

Incoming PresidentSergio AshikuCommissioni:

Amministrazione: Renzo CarrettaPubbliche relazioni: Euro PonteEffettivo: Sergio Ashiku

Progetti: Ferdinando ParlatoFondazione Rotary: Ferruccio Divo

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ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060

Relazione del I° trimestre

Il primo trimestre da presidente del RotaryClub di Muggia è trascorso, sono stati tre mesidi proficuo lavoro e di impegno che ci ha per-messo di realizzare importanti iniziative, chehanno riscontrato il vivo interesse dei soci, an-che al di là di rosee aspettative.

Desidero rivolgere a tutti ed ognuno indivi-dualmente un grazie, impegnandomi a promuo-vere ulteriori iniziative che possano destare lostesso entusiasmo.

Colgo l'occasione inoltre per richiedere atutti di partecipare in modo fattivo alla buona riu-scita delle conviviali, anche con semplici gesti,come la prenotazione …….nel rispetto del no-stro consocio Giorgio, che ha sempre delle dif-ficoltà a preparare il menù e predisporre i po-sti a sedere con la dovuta cura.

Una nota negativa, resta la scarsa frequen-za alla vita del club di un gruppetto di soci, si-curamente la loro vita professionale assorbetutto il tempo, sempre grande tiranno, ma nondisperiamo che l'amore per questo club, li gui-di nel superare le difficoltà pratiche ritagliandoil giusto tempo alla partecipazione e frequen-tazione del club.

La prima riunione conviviale è stata dedi-cata all’esame e alla discussione su unatematica di grande attualità:…. il mobbing, ospi-te la docente universitaria Roberta Nunin cheha delineato i contorni di questo complesso pro-blema, che in assenza di tutela ha colpito peranni le categorie più deboli, le lavoratrici madridi figli piccoli, lavoratori anziani e disabili, cometanti lavoratori/lavoratrici non classificabili apriori.

Particolare attenzione è stata riservata allalegislazione vigente, compresa quella delle re-gioni, in particolar del Friuli Venezia Giulia, gra-zie a questa tutela specifica gli abusi potrannoessere combattuti ed estirpati.

La settimana successiva si è svolta la riu-nione in cui è stata presentata la mia relazio-ne programmatica.

Di particolare rilievo e interesse è stata laproposta di instaurare un contatto con la Co-munità italiana del Montenegro, allo scopo dirinnovare le tradizionali relazioni tra la comuni-

tà muggesana e le persone di lingua italianapresenti sulla costa dalmata.

A questo proposito stiamo organizzando unservice a Cattaro per i giorni 8, 9 e 10 Novem-bre. L’agenzia viaggi alla quale mi sono appog-giato ha predisposto la prima bozza d’offerta.Il viaggio prevede: domenica 8: partenza conarrivo a Cattaro, incontro con la delegazione ita-liana in Montenegro, cena in albergo con loro.-Lunedì 9: visita delle mura di Cattaro, la biblio-teca e altro (mattina), (pomeriggio) con la de-legazione del Friuli Venezia Giulia cerimonia inconsolato e chi vuole vedere un film in maremetraggio -Martedì 10 rientro

Una interessante riunione conviviale si èsvolta con la presenza del dott. FrancescoRazzetti, direttore della Mittelschool. E’ statoesaminato il tema dell’alimentazione per i bam-bini, un’ alimentazione sana e corretta rappre-senta un elemento indispensabile per la cre-scita dei bambini per prevenire gravi patologie.

La governatrice distrettuale del Rotaract Se-rena Tonel ha parlato del ruolo rivestito dallasua organizzazione nella famiglia rotariana. E’stata ribadita la volontà di creare una piattafor-ma di dialogo in cui generazioni diverse avreb-bero potuto confrontarsi e superare le barrierecon la comunicazione. E’ stata ribadita la fun-zione del Rotaract come azione mirata alla for-mazione dei giovani cittadini, come mezzo perinvestire sul futuro, come strumento per condi-videre e trasmettere l’esperienza professiona-le e umana, nonché i valori e i principi etici cheaiutino i giovani a esser consapevoli costruttoridel loro futuro.

Il mese, solitamente dedicato alle vacanze,ha visto la realizzazione di un’attività di cui sia-mo particolarmente fieri e cioè il ServiceHandicamp per i disabili organizzato adAncarano. Il service, promosso oltre che dalRotary Muggia, da quello di Capodistria di Tri-este Centro e di Trieste Nord, che ha svilup-pato l’idea partita dal socio Ferruccio Divo, hapermesso la fruizione di un soggiorno saluta-re e piacevole ad 11 persone diversamenteabili con i loro accompagnatori, che oltre alleattività fisioterapiche nella grande piscina di

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

acqua di mare e in quella terapeutica, hannopreso parte a serate sulla spiaggia con musi-ca e spettacoli .

L’on. Ettore Rosato, già sottosegretario al-l’Interno è stato il primo ospite del mese di set-tembre relazionando sul tema degli aspetti dellasicurezza in Italia, “dalla safety all’intelligence”.In quella occasione si è svolto, pur nella tradi-zionale cornice conviviale un interessante dibat-tito su uno dei temi, quello della sicurezza deicittadini che più infiammano il confronto tra leforze politiche e nella società civile. Successi-vamente si è anche svolta una serata convivialeesterna al Golf club di Padriciano con il presi-dente dello stesso Roggero.

L’on. Roberto Menia, sottosegretario all’Am-biente è stato il protagonista di una stimolanteserata sul tema della “green economy”. Al dilà delle note specifiche, è stato molto interes-sante l’inquadramento storico dell’ecologia conle sue due facce spesso conflittuali, quellad’ispirazione scientifica e quella ideologica. Labiodiversità e la sua traduzione nei serviziecosistemici sono il motore della vita non soloper piante e animali, bensì anche per noi es-seri umani, che della biodiversità siamo partee senza la quale non avremmo raggiunto i li-velli di progresso economico sociale, scientifi-co e culturale dei nostri giorni.

La relazione del Governatore Kulloviz hachiuso il mese di settembre apportando un con-tributo essenziale per la crescita del nostroRotary.

In tema di attività del Rotary International,una bella notizia che posso dare a tutti i Soci,è che, finalmente, nelle Filippine è stata defini-

tivamente debellata la polio. Purtroppo, in que-sti giorni le Filippine sono state soggette ad unacatastrofica alluvione.

Sempre in tema di salute, la cura di una ma-lattia infettiva: “il TRACOMA”, che ha già colpi-to 100.000 persone dei paesi più poveri tra cuil’Etiopia e che viene trasmessa attraverso l’uti-lizzo dell’acqua sporca causando cecità, è di-ventata uno degli obbiettivi del Rotary.

Per quanto riguarda la polio, penso che tutticonosciate, l’intervista rilasciata al NEW YORKTIME da Bill Gates, in cui diceva che avrebbemesso a disposizione 100 Milioni di Dollari seil Rotary ne avesse messi altrettanti.

Con l'impegno costante, per tre anni, di cir-ca 33.000 club, l’obbiettivo è stato raggiunto; ilRotary è riuscito a raccogliere la somma desi-derata da GATES. Se risulta vero il contenutodi un’altra sua intervista in cui ha detto che perogni dollaro messo dal Rotary lui ne metteva2,5 ecco come si potrebbe arrivare a 350 Mi-lioni di dollari.

A proposito della FONDAZIONE ROTARY,voglio ricordarvi che è la nostra Fondazione;pertanto, “SOSTENIAMOLA” come invita il suomotto: “un aiuto oggi, per assicurare il domani;Ogni Rotariano ….. ogni anno….. 100 dollari”.

Concludendo, ribadisco il mio grazie perl’entusiasmo che mi permette di avere semprenuova linfa nello svolgimento del mioprestigioso incarico.

Personalmente ritengo che essere il presi-dente di uno dei 33.000 club nel mondo siaun’esperienza magnifica e che auguro a tutti isoci che condividono i miei ideali

Gianfranco Cergol

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ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060

Service di Ancarano

Nell'anno rotariano 2009-2010, i RotaryClub di Muggia, Capodistria, Trieste e TriesteNord hanno organizzato un service a favore di11 disabili. Il soggiorno della durata di una set-timana, dal 22 al 29 agosto 2009, si è tenutonella struttura della Croce Rossa slovena diPunta Grossa (Debeli Rtic), penisola posta traLazzaretto ed Ancarano. L'idea di questo tipodi service è nata dal successo crescente cheriscontra quanto fatto da oltre 20 anni adAlbarella e dalla aumentata richiesta di acces-so a quel campus organizzato dal nostro Di-stretto 2060. Per questa prima esperienza ilnumero di giovani ospitati è stato di 11 con re-lativi accompagnatori per un totale di 24 per-sone. Due ospiti sono stai inviati dai RotaryClub di Pordenone e di Muggia, uno dai Clubdi Trieste e Trieste Nord, i restanti cinque sonostati ospitati con il contributo del nostro Distretto2060, dei tre Club e con quanto raccolto in pre-cedenza attraverso eventi dedicati a questoservice. La provenienza geografica è stata datutta la regione con due partecipanti daPordenone, tre da Udine ed i restanti sei da Tri-este. Purtroppo un malessere ha costretto ungiovane di Pordenone ad un anticipato rientrogià alla sera della domenica 23 agosto. L'etàdei partecipanti è stata dai cinque ai quarant'an-ni, le patologie le più svariate. La giornata inau-gurale di sabato ha visto la presenza per unsaluto augurale del Governatore del Distretto2060 Luciano Kullovitz assieme alla SignoraLuciana, oltre a quella dei Presidenti dei quat-tro Club organizzatori, del Presidente del loca-le Rotaract, di amici rotariani dal Veneto, mol-to vicini a questo service di alcuni degli spon-sor e naturalmente di molti consoci rotariani chedel service sono stati poi artefici. Durante labreve cerimonia di inizio sono stati presentatiuno per uno tutti gli ospiti e sono stati distribui-ti vari omaggi offerti da rotariani, sponsor e glizainetti portati dal Governatore. La cena che èseguita è stata onorata da una trentina di per-sone. Il soggiorno poi ha goduto di una setti-mana di bel tempo, anche troppo, dato il caldodei primi due giorni seppur mitigato dal frescodel mare e dal verde di cui la struttura è cir-condata. Si è usufruito della spiaggia, della

grande piscina di acqua di mare e della pisci-na terapeutica con acqua riscaldata alla tem-peratura di oltre 30 gradi centigradi per potereffettuare fisioterapia. E' da subito sorto il "Vil-

laggio Rotary" costituito dagli ombrelloni varie-gati e dalle sdraio poste al centro del grandeprato vicino alla piscina, punto di ritrovo per irotariani che hanno potuto essere presenti. At-torno a questo "villaggio" si è svolta l'attivitàgiornaliera con puntate alla piscina per rinfre-

scarsi, nuotare e conversare nell'acqua, al barper spegnere la grande sete con gli ormai fa-mosi succhi di mela e per le immancabili chiac-chiere da spiaggia che ci hanno fatti conosce-re reciprocamente ed amalgamato un gruppodi amici. Merito di tutto questo è stata l'attivitàsvolta durante la presenza costante di giornoe di sera dei nostri splendidi soci e signore chehanno accompagnato passo passo nella gior-nata i nostri amici ospiti. Sono stati così facil-

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

mente risolti i vari piccoli problemi che via viasi presentavano, senza ansia, per la consape-volezza che tutto poteva essere affrontato consuccesso. Al martedì 25 il Rotary Club Koperha tenuto una conviviale straordinaria, ancheloro non si riuniscono di solito in agosto, pro-prio a Debeli Rtic. Naturalmente siamo stati pre-senti, ed alla fine si è discusso del service edella collaborazione tra i Club che continua co-stante sin dalla recente fondazione del Clubsloveno. I soci del Club di Capodistria ci han-no fatto inoltre giornalmente visita. Varie usci-te sono state effettuate per visitare le cittadinevicine e posti panoramici e naturalistici dei din-torni, questo sia da soli che in gruppo come èstato per la gita in barca a Pirano che ha vistoprotagonisti quasi tutti gli ospiti oltre agli amicirotariani che hanno potuto intervenire. Le se-rate nell'arena vicino alla spiaggia, per chi vo-leva, erano allietate da musica e da spettacolivari quali balletti, magia, karaoke e folklore.Molti hanno preferito ascoltarsi nellegodibilissime "ciacole" che hanno puntualmen-te ricostruito ogni attimo interessante della gior-nata trascorsa insieme. Non è mancata la tom-bola, occasione in realtà per dare un ultimo ri-

cordo agli amici protagonisti di questa settima-na, che si è conclusa con una cena offerta agliamici in un ristorante vicino ad Ancarano e conuna domenica mattina dedicata ai saluti. Poitutti a casa a pensare all'anno prossimo. E' sta-ta oltretutto una bella occasione per i nostriconsoci di ritrovarsi anche in agosto, mese disolito avaro di incontri rotariani e per rivolgercial di fuori dei nostri Club per offrire un servicedi solidarietà verso chi ci sta attorno. Debbosottolineare come l'azione dei rotariani presentiabbia fatto si che il tutto non si risolvesse in unasemplice settimana di vacanza data in dono,ma bensì che lo spirito di familiarità e di amici-zia che permeano le nostre conviviali e l'attivi-tà dei nostri Club sia stato percepito da chi ab-biamo ospitato. Concludo con l'auspicio di po-ter ripetere l'evento l'anno prossimo, con piùospiti e migliorando nei particolari. Non possoesimermi dal ringraziare tutti coloro che con laloro presenza diretta o con la loro azione die-tro alle quinte hanno fatto si che tutto andasseper il meglio, non ultima la struttura della Cro-ce Rossa che ci ha riservato un trattamento diprim'ordine.

a cura di Ferruccio Divo

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debolezza e di sofferenza. Tutto questo avvie-ne, spesso, in aziende con più di 15 dipenden-ti, per costringere il lavoratore alle dimissioni o,comunque, ad uscire dall’ambito lavorativo.

I motivi della persecuzione possono esse-re i più svariati: invidie, gelosie, disorganizza-zioni lavorative, con carenza di regole, che col-piscono le vittime designate, alle quali non silascia spazio per costruire e gestire i normalirapporti interpersonali e professionali.

Gli elementi identificativi del mobbing sonodunque: la presenza di almeno due soggetti, ilmobber ed il mobbizzato, che entrano in con-trasto tra loro, e l’attività vessatoria che, peressere riconosciuta come mobbing, deve esse-re continua (secondo alcuni almeno 6 mesi). Loscopo del Mobbing è di isolare la vittima sulposto di lavoro e/o di allontanarla definitivamen-te o, comunque, di impedirle di esercitare unruolo attivo sul lavoro .

Il mondo del lavoro è caratterizzato da unaserie di scontri e conflitti che vedono protago-nisti tutti i lavoratori, conflitti che, abitualmen-te, sono di un'identità tale da non compromet-tere in modo permanente la qualità dei rappor-ti tra i lavoratori e la loro salute psicofisica. Esi-stono, però, dei conflitti che perdono questacaratteristica di ''normalità'', per assumere quel-la di ''patologia'', nel senso che sono talmenteviolenti, che portano alla distruzione psicofisicadi uno dei contendenti e, spesso, anche delleloro famiglie, all’interno delle quali vengono sca-ricate le tensioni. Si può cominciare a parlaredi Mobbing quando gli attacchi di uno (o più)dei rivali nei confronti del collega o sottopostopiù debole, occorrono con una frequenza mol-to elevata (statisticamente almeno una volta la

Il Mobbing

Laureata in Giurisprudenza, con il massimo dei voti, nel 1990, presso l’Università di Padova, ha conseguito l’abilita-zione alla professione di avvocato, nel 1996, ed il diploma di specializzazione in diritto del lavoro, presso la Scuola dispecializzazione in Diritto del lavoro dell’Università di Trieste.Dal febbraio 1999 al dicembre 2006 è stata ricercatrice di Diritto del lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza del-l’Università di Trieste e dal 2006 ad oggi è Professore Associato della stessa disciplina. Dal giugno 1999 è sociadell’Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale. E’ autrice di circa duecento pubblicazioni sutemi di diritto del lavoro e di diritto sociale europeo; ha tenuto diversi seminari e conferenze presso Università italia-ne e straniere. E’ delegata del Rettore in seno alla Commissione pari opportunità dell’Università di Trieste ed è presi-dente del Comitato per la prevenzione del fenomeno del mobbing istituito dallo stesso Ateneo.

Il termine mobbing, di derivazione anglosas-sone, negli ultimi tempi, è diventato di uso co-mune nel nostro Paese per indicare, in linea ge-nerale, il fenomeno delle violenze morali e psi-cologiche che possono verificarsi sui luoghi dilavoro. Il mobbing è stato il tema della relazio-ne tenuta alla fine della conviviale del 1 luglio2009, dalla Prof.a Roberta Nunin, Docente diDiritto del Lavoro del nostro Ateneo.

Il verbo inglese “to mob“ significa, letteral-mente: assalire, aggredire in massa, ed è, ge-neralmente, usato in etologia per indicare ilcomportamento di alcune specie animali. Con-siste nell’accerchiare e minacciare un membrodel branco per costringerlo ad allontanarsi dalgruppo, ma con lo stesso termine si indica an-che la mafia. Nella sua trasposizione, in ambi-to lavorativo, la parola mobbing assume il si-gnificato di pratica vessatoria, persecutoria o,più in generale, di violenza psicologica perpe-trata dal datore di lavoro o da colleghi (mobber)nei confronti di un lavoratore (mobbizzato), chesi viene a trovare in una condizione indifesa di

Conviviale del 1 luglio 2009; relatrice: Prof.a Roberta Nunin

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settimana) e per un periodo di tempo lungo(statisticamente per almeno 6 mesi) in modotale che il soggetto, preso di mira, si trovi in unaposizione di ''assoluta'' e ''costante'' inferioritàed impotenza, che lo porta a subire gravi con-seguenze sul piano psicologico, sul piano fisi-co e su quello sociale.

Come si realizza il mobbing? Per comoditàpossiamo individuare 5 possibili tipologie di con-dotte:

A) comportamenti che incidono sulla possi-bilità della vittima di “comunicare” adeguata-mente in azienda; B) condotte che ostacolanoil mantenimento dei contatti sociali in ambito la-vorativo (di cui caso tipico il “confino” del sog-getto in un ambiente isolato e, comunque, lon-tano dai compagni di lavoro); C) comportamentilesivi della reputazione della vittima; D) iniziati-ve pregiudizievoli della posizione occupazionale(ad es., un de-mansionamento); E) iniziativepregiudizievoli della salute psichica.

Gli strumenti normativi di tutela fanno rife-rimento agli articoli 2087 e 2043 del c.c. ed alD. lgs. n. 626/94 (norme in tema di sicurezzasul lavoro).

Ma, da poco, anche il “Codice per le pari op-portunità”: (d. lgs. n. 198/2006), all’art. 26, de-finisce le “molestie” discriminatorie, consideran-do anche quelle di carattere morale.

E’ importante sottolineare che, in giudizio,bisogna soddisfare pienamente l’onere dellaprova e che può non essere facile provare ilmobbing. Di qui, la necessità di curare con at-tenzione l’acquisizione del materiale probatorio;in particolare, risulta determinante la perizia psi-cologica.

Le vittime sono spesso donne, lavoratricimadri di figli piccoli, assieme ai disabili e aglianziani.

Non abbiamo, però, ancora dei dati statisti-ci completi; quindi, è la casistica giurispruden-ziale che ci fornisce le prime indicazioni, secon-do le quali più della metà dei casi vedono coin-volte donne.

In tema di Mobbing, si registra un notevoleattivismo dei legislatori regionali. Hanno, tra glialtri, legiferato il Lazio, l’Umbria, l’Abruzzo e ilFriuli Venezia Giulia. La legge del Lazio è sta-ta, però, dichiarata incostituzionale, per aver “in-vaso” competenze legislative statali (definiva ilmobbing). La legge regionale del Friuli Vene-

zia Giulia 8 aprile 2005 n. 7 (Interventi regio-nali per l’informazione, la prevenzione e la tu-tela delle lavoratrici e dei lavoratori dalle mole-stie morali e psico-fisiche nell’ambiente di la-voro) è stata, da poco, giudicata costituzional-mente legittima dalla Consulta.

Lo studio di questo fenomeno, vecchiocome il mondo, è sotto osservazione scientifi-ca solo da poco più di una decina d'anni, inquanto, solo recentemente, si è compresa la ri-caduta negativa sulla attività lavorativa e sullacapacità produttiva del soggetto mobizzato eapre degli scenari prima inimmaginabili. E' uti-le, prima di tutto, alle AZIENDE, che conoscen-do i meccanismi di funzionamento del Mobbingpossono combatterlo, e, con esso, eliminare leconseguenze che si porta dietro: dall'assentei-smo eccessivo, agli sbalzi di produzione e pro-duttività, agli infortuni, alle dimissioni, apparen-temente immotivate, all'avvelenamento del ''cli-ma'' del luogo di lavoro. E’, pertanto, importanteche i responsabili del personale sappiano iden-tificarlo precocemente, cogliendo i segnalipremonitori della presenza del Mobbing, ele-mento fondamentale per curarlo prima che fac-cia danni, anche economici, molto costosi, esappiano applicare le diverse tecniche per evi-tare il verificarsi del fenomeno.

Infatti, la lotta al Mobbing può avere succes-so solo in un’ottica strettamente preventiva. Ciòpuò essere attuato attraverso l’istituzione di“punti di ascolto”, il monitoraggio e la raccoltadei dati. Infatti, se il Mobbing è una “patologiaorganizzativa”, la “cura” si può immaginare pro-prio nel ripensare l’organizzazione e le relazio-ni sul luogo di lavoro, promuovendo opportuneazioni informative e formative anche del mana-gement, soprattutto, con la creazione di am-bienti di lavoro incentrati sulla cultura della par-tecipazione e del coinvolgimento costruttivo dellavoratore.

a cura di Renzo Carretta

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I maestri e gli allievi nel dialogo con i bambini

Conviviale del 15 luglio 2009; relatore: dr. Francesco Razzetti

Spesso può capitare nel dialogo con i pro-pri figli di chiedersi chi è l’allievo e chi il mae-stro...

Credo che questo succeda perchè il com-portamento dei bimbi non è viziato da atteggia-menti o da conclusioni suggerite per avere undeterminato successo o riscontro con il prossi-mo, la loro è una visione a breve termine chenon considera il succedersi delle situazione sulmedio lungo periodo oltre all’impatto che pos-sono avere nel bene e nel male sul prossimo.

Un bimbo può vedere una grande pozzan-ghera e magari attraversarla inzuppandosi lescarpe solo perchè è troppo larga per saltarlasenza pensare che potrebbe fare il giro “lun-go” salvando così le proprie calze-scarpe e nonfacendo arrabbiare i genitori.

Il suo è un comportamento diretto, potreb-be dirti che il suo obiettivo è superare l’ostaco-lo, non c’è nessun tipo di atteggiamento atto acreare disagio a chi l’accompagna, però poioccorre tornare a casa a cambiarlo con gran-de fastidio di papà e mamma.

Poco tempo fa mio figlio ha fatto una cosadel genere, dopo la mia arrabbiatura gli ho chie-sto il perchè l’avesse fatto inzuppandosi le scar-pe e la sua risposta mi ha fatto riflettere: il suoragionamento era assolutamente plausibile...

Tempo prima, pensando alla fatalità dellavita, ho scritto un libro per il mio primo figlio

Tommaso, “storia di un passero e dell’uomo chegli insegnò a volare”, pensando di lasciargli unalunga lettera dove con molta leggerezza gli rac-contavo quelli che per suo papà sarebbero statii valori che avrei voluto lui facesse suoi in etàadulta.

La lettera è stata pubblicata ed è diventatalibro, accogliendo i favori degli istituti scolasticie del concorso per il premio Andersen diCastelfiaba dove ha vinto il premio nel 2007come miglior testo per l’infanzia.

Il rispetto dei genitori e delle persone anzia-ne, il viaggio in luoghi lontani inteso sì comeincontro con gli altri ma anche e soprattuttocome incontro con te stesso, la formazione diun carattere forte e unico, il rispetto per gli ani-mali, la fede in Dio, la capacità di rialzarsi dopole cadute, e poi l’esperienza più grande delmondo: quella della tua famiglia e dei tuoi figli.

Questi in sintesi i valori che, espressi in unanovella, ho voluto raccontare a Tommaso.

Buona parte della mia vita è poi dedicata allavoro, dove le produzioni agroalimentari di nic-chia e di alta qualità sono le mie compagne.Anche in questo campo i bambini a volte nesanno più di noi...

Alcuni cibi li rifiutano, certo a volte sono solocapricci, ma a volte sono proprio immangiabili,figli di quel processo di globalizzazione che liha resi pieni di conservanti e di coloranti sinoa farli diventare in alcuni casi persino tossici.Oppure provenienti da allevamenti o da colti-vazioni utilizzanti prodotti chimici o di sintesisino a farli diventare in altri casi letali.

Esiste un metodo per valutare i prodottidell’agroalimentare, è un metodo semplice,molti bambini lo usano... si assaggia il primosorso o boccone, se non piace vuol dire chenon è buono! Dal secondo assaggio il nostroorganismo è già in assuefazione, quindi il giu-dizio è già fuorviato.

Se il primo assaggio non è buono non ber-lo o non mangiarlo non è certo un capriccio...

Francesco Razzetti

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

Mi è stato chiesto di intervenire in questaconviviale per spiegare che cos’è il Rotaracte soprattutto come il Rotary può svolgere almeglio il suo ruolo di supporto nei confronti delRotaract.

Per rispondere a queste domande è ne-cessario fare un passo indietro e ricordare imotivi che hanno portato all’istituzione delRotaract ad opera del Rotary International nel1968.

Come sappiamo, la fine degli Anni ’60 si ca-ratterizzava per i forti movimenti sociali e so-prattutto per la profonda frattura tra generazio-ni diverse. In questo contesto il Rotaract vedela luce proprio per la volontà del Rotary di cre-are una piattaforma di dialogo, un contesto incui generazioni diverse avrebbero potuto con-frontarsi e superare le barriere nella comunica-zione.

Il Rotaract, che nel tempo è stato definitoda persone più autorevoli di me il “migliorservice del Rotary”, è nato quindi come azio-ne mirata alla formazione di giovani cittadini:Rotaract come mezzo per investire sul futuroe come strumento per condividere e trasmet-tere l’esperienza professionale e umana, non-ché i valori e i principi etici che aiutino i giova-ni ad essere consapevoli costruttori del loro fu-turo e della società futura.

Il Rotary, pertanto, dovrebbe guidare i gio-vani a trovare il senso della propria vita, affin-

Il Rotaract ed il suo ruolo nel sodalizio

Conviviale del 22 luglio 2009; relatrice Dr.a Serena Tonel

ché acquisiscano fiducia in se stessi e nei pro-pri progetti; dovrebbe inoltre responsabilizzar-li. Offrendo loro le occasioni per espimere il po-tenziale umano e professionale, dando poi ri-conoscimento alle cose positive realizzate.

E non dimenticare mai che la miglior guidaè l’esempio!

In questo contesto, ci tengo molto a parlar-vi di un progetto portato avanti dal DistrettoRotaract 2060, denominato “Lavorotaract”: con-siste in uno scambio di offerte e domande dilavoro o esperienze formative (ad esempio,stages e tirocini) tra Rotariani e Rotaractiani,tramite la creazione di un data base di curriculasul sito internet distrettuale www.2k60.com .

Vorrei poi sottolineare che ci sono moltimodi con cui il Rotary può sostenere il Rotaracte che non necessariamente si tratta di appog-

Nata nel 1980 a Trieste, si è diplomata al Liceo Classico Petrarca.Iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza, presso l’Università di Trieste, è attualmente laureanda con tesi in Diritto Com-parato su “La responsabilità del prestatore di servizi nel diritto europeo”. Nell’anno accademico 2006/07 ha usufruitodi una borsa di studio di 11 mesi nell’ambito del progetto Erasmus all’Università di Regensburg (Germania).Negli anni scolastici 1997-1998 e 1998-1999 è stata Rappresentante per il Liceo “Dante Alighieri” alla Consulta Stu-dentesca ProvincialeNel marzo 2003 ha partecipato allo stage RYLA (Rotary Youth Leadership Award) sul tema “Noi e la comunicazioneoggi”. Al termine, ha partecipato al Premio Algarotti classificandosi al secondo posto.Dal 1997 al 1999 è stata Presidente del “Gruppo Arte Contemporanea – Dante Testa di Ponte” del Liceo ClassicoDante Alighieri, Trieste.Dal 1998 è Socia del Rotaract Club Trieste, con incarichi dirigenziali nel Club (Presidente 2005-2006, Segretario 2004-2005, Tesoriere 2000-2002) e nel Distretto Rotaract 2060 (Segretario 2003-2004, Vice-Rappresentante Distrettuale2006-2007, Presidente Commissione Cultura 2004-2005, Rappresentante Distrettuale 2009/2010), attività nella qua-le ha acquisito capacità di organizzazione di eventi (concerti, mostre, vendite di beneficenza, gare sportive, viaggicollettivi) e di raccolta fondi e sponsorizzazioni.Collabora con numerose Associazioni di beneficenza (AIRC, ANT, ABC Burlo)

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ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060

gio finanziario delle iniziative. Anzi, èauspicabile che l’aiuto non si limiti ad un esbor-so di denaro. E’ fondamentale, invece, che ogniRotariano, per quanto possibile, assuma unruolo diretto e personale e trasmetta le notiziesulle attività del Rotaract ai propri figli, nipoti econoscenti, in modo da garantire linfa vitale aiClubs Rotaract, tramite l’arruolamento di nuoviSoci motivati ed entusiasti. Di questi, il Rotaractha sempre estremo bisogno!

D’altra parte anche il Rotaract può avere unruolo utile nei confronti del Rotary: il Rotaractè un partner nel servire, aiuta il Rotary a man-tenersi al passo con i mutamenti inesorabili del-la società. Bisogna pure ricordare che, puntan-do al futuro, il Rotaract garantisce continuità aivalori e alle azioni rotariane.

Significativo è infatti il nome stesso delRotaract, acronimo di “Rotary in action”. E pro-prio per onorare questa missione di concretez-za e operatività sul campo, come nei precedenti42 anni di attività, nei prossimi mesi il Rotaract,

a livello distrettuale del Triveneto e nazionale,si farà promotore di importanti iniziative a so-stegno delle popolazioni abruzzesi colpite dalsisma.

Verrà inoltre svolta una forte azione disensibilizzazione sulla tutela del patrimonio ar-tistico e culturale nazionale, paradossalmenteil più ricco e allo stesso tempo il meno valoriz-zato al mondo.

In più a livello locale, verrà istituito un “Ban-do Maturità”, grazie al quale verranno individuatie premiati gli studenti più meritevoli delle scuolesuperiori, coloro che avranno cioè conseguito imigliori voti nell’Esame di Stato.

Concludo, ricordando le parole con cui il col.Carmagnola, Socio del Rotary di Montebellunae storico Delegato del Distretto Rotary 2060 peril Rotaract, usava concludere i suoi sempre ac-corati interventi: “Viva il Rotaract! E viva ilRotaract, perché viva il Rotary!”

Serena Tonel

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Aspetti della sicurezza in Italia

Ettore Rosato (Trieste, 28 luglio 1968) è un politico italiano.Nel 1987 si diploma in ragioneria, all'ITC G.R. Carli di Trieste e poco dopo viene assunto dalla Banca CommercialeItaliana e poi dalle Assicurazioni Generali. In quello stesso anno viene eletto consigliere circoscrizionale a Triestecon la Democrazia Cristiana. Dopo la crisi di tangentopoli, richiamato alla politica dall'allora commissario della DCElettra Dorigo viene eletto in consiglio comunale con una coalizione di centrosinistra che faceva capo all'imprendito-re Riccardo Illy e diventa il più giovane presidente del consiglio comunale dei Comuni italiani.Eletto consigliere provinciale nel 2001 dopo aver corso per la Presidenza della provincia (sconfitto da FabioScoccimarro), due anni più tardi viene eletto, con il più altro numero di preferenze, consigliere regionale tra le filedella Margherita; sempre nel 2003, inoltre, ottiene un seggio alla Camera grazie alla vittoria delle elezioni suppletive.Nel 2005 annuncia la sua intenzione di candidarsi a sindaco di Trieste: vince con un ampissimo margine le elezioniprimarie dell'Unione contro il candidato sostenuto dai Democratici di Sinistra e dal Movimento dei Repubblicani Eu-ropei Claudio Boniciolli; ma l'anno seguente venne sconfitto, seppur per pochi voti al ballottaggio, dal sindaco uscen-te, candidato del centrodestra Roberto Dipiazza. Dal 18 maggio del 2006 all'8 maggio 2008 ha fatto parte del secon-do governo Prodi in qualità di sottosegretario al Ministro dell'Interno occupandosi in particolare di vigili del fuoco,difesa civile, contrasto al racket e all'usura. Alle elezioni del 2008 è stato confermato alla Camera dei Deputati con ilPartito Democratico. E' membro del Comitato Parlamentare di Sicurezza della Repubblica (Copasir) e membro del-l'Ufficio di Presidenza del Gruppo e tesoriere. Sposato, ha 4 figli.

”L’Italia e’ un paese sicuro. Lo testimonia-no tutti i dati in nostro possesso. E’ quantoha affermato nel corso della conversazionetenuta alla fine della conviviale del 3 settem-bre scorso l’onorevole Ettore Rosato, parla-mentare del Pd e componente del Copasir(Comitato Parlamentare di Sicurezza dellaRepubblica). Per il Suo ruolo istituzionale,l’onorevole Rosato vanta un osservatorio diprimo piano. Da questa prospettiva, ha volu-to tracciare un breve profilo della situazioneitaliana, per quanto riguarda il tema sicurez-za, cominciando col richiamo ai successi del-le forze di polizia contro la criminalità orga-nizzata. Un particolare riferimento è stato fat-to al la Sici l ia, terra in cui i l lavoro di“intelligence”, svolto dai servizi segreti, haconsentito l’arresto di personaggi di primopiano collegati alla mafia, minando alla basela struttura stessa dell’organizzazione. Nonaltrettanto si può dire per la presenza delloStato in Calabria, regione in cui la‘ndrangheta controlla, di fatto, il territorio, re-golandone l’economia. Infatti, può disporre dinotevoli risorse economiche, impiegate nonper produrre utili, ma solo per il riciclaggio deldenaro.

E’ il sostegno alle forze di polizia il secon-do punto trattato dall’onorevole. A fronte diuna diminuzione di vari reati, segno eviden-

te delle capacità professionali dei corpi di si-curezza, c’è la necessità di confrontarsi conla continua riduzione delle risorse disponibi-li, in un settore in cui il continuo sviluppo del-la tecnologia richiederebbe continui investi-menti.

Un terzo argomento, richiamato dall’ora-tore, è stato la sicurezza dei confini ed il pro-blema dell’immigrazione. Più che soffermar-si sul problema del controllo dell’ingresso diclandestini, l’onorevole Rosato ha voluto farequalche riflessione sulla certezza della pena,un aspetto della amministrazione della giu-stizia le cui carenze sono, purtroppo, bennote e che hanno una ricaduta importantesulla percezione di sicurezza della popolazio-

Conviviale del 3 settembre 2009; relatore: On. Ettore Rosato

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ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060

Che cos’è il Golf?

Conviviale del 9 settembre 2009, avvenuta presso il Golf Club di Padriciano:Presidente Giuliano Roggero

Che cosa è il golf? Non è facile risponderea questa domanda; esistono infatti diversi modiper definire ed interpretare il golf. E’ uno stile

ne. A questo proposito, l’ospite ha riferito unparticolare curioso: da interviste sul territorio,risulta che gli abitanti del FVG hanno unapercezione di sicurezza peggiore di quelladegli abitanti di molte aree della Campania,dove la criminalità organizzata è molto radi-cata.

L’ultimo scorcio della conversazione è sta-to riservato all’opera svolta dai Servizi Segre-ti, nei settori di loro stretta competenza: a)protezione dei segreti industriali, b) protezio-

ne delle truppe in servizio all’estero, c) dife-sa delle Istituzioni democratiche. L’onorevo-le Rosato non ha mancato di rilevare i suc-cessi ottenuti dalle nostre truppe all’estero,nelle aree in cui sono impiegate, ed il gene-rale apprezzamento che sanno raccoglieredalla popolazione, in virtù di una particolarepropensione alla mediazione e alla disponi-bilità al dialogo.

a cura di Renzo Carretta

di vita, comunque sia è un’attività che si svol-ge all’aria aperta – da soli o in compagnia –camminando su un grande prato erboso, alla“rincorsa” di una palla.

Volendo dare una risposta più esauriente,possiamo definire il golf come uno sport pre-valentemente individuale, che si gioca rispet-tando le regole dettatedal “The Royal andAncient Golf Club of St. Andrews” e dalla Fe-derazione Italiana Golf, in un grande prato ade-guatamente preparato, composto da 9 o 18percorsi, chiamati buche. Il gioco consiste nelpercorrere 18 buche (se sono 9 si ripete il per-corso due volte) colpendo una palla con gli ido-nei attrezzi, chiamati bastoni da golf, e nel con-viviale è stata ricordata come sportiva di pun-ta del Golf Club Trieste la triestina doc GiuliaSergas.

Giuliano Roggero

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

Cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile

Conviviale del 16 settembre 2009; relatore: On Roberto Menia

Roberto Menia (Pieve di Cadore, 3 dicembre 1961) è un politico italiano. Laureato in Giurisprudenza, svolge l'attività digiornalista pubblicista. Particolarmente legato alle vicende degli esuli istriani, fiumani e dalmati, è stato il primo promo-tore della legge che ha istituito il 10 febbraio come "Giorno del Ricordo" dedicato ai Martiri delle Foibe. Inizia l'attivitàpolitica nelle organizzazioni giovanili del Movimento Sociale Italiano. Nel 1980 diviene segretario provinciale del Frontedella Gioventù di Trieste. Nel 1988 viene eletto presidente nazionale del FUAN. Nel 1994 viene eletto alla Camera perAlleanza Nazionale. Nel 1996 viene confermato alla Camera per Alleanza Nazionale. In questa legislatura è anchesegretario della IV Commissione Difesa. Nel 2001 viene nominato Assessore alla Cultura del comune di Trieste, vieneconfermato alla Camera nella lista Abolizione Scorporo, Membro della IV Commissione (DIFESA), Membro della Com-missione Parlamentare d'Inchiesta concernente il "Dossier Mitrokhin" e l'attività di Intelligence Italiana.Nel 2008 viene nominato Sottosegretario all'Ambiente nel quarto Governo Berlusconi. Dopo essere stato Responsabi-le nazionale per la propaganda per Alleanza Nazionale è divenuto Coordinatore regionale per il Friuli-Venezia Giulia.

Il clima ed i suoi cambiamenti ed ancoral'impatto di questi sugli uomini, principali re-sponsabili di tali modificazioni e sugli altri es-seri viventi e di cosa il governo stia facendo peraffrontarli. Ne ha parlato l’onorevole RobertoMenia Sottosegretario all’Ambiente dell’attualegoverno, alla fine della conviviale del 16 settem-bre 2009 presso il Rotary Club di Muggia. Vi-viamo in un’epoca in cui la sensibilità ambien-tale è molto sviluppata, rispetto agli anni 70,quando a trattare del tema era una minoranzae, per di più, ideologicizzata. Il dibattito, infatti,era portato avanti dalla sinistra, in particolareda quella tedesca e, di fatto, sia per i contenu-ti che per le modalità, con cui veniva portatoavanti, era sinonimo della politica del no. Suquesta base e sull’onda di aspetti emozionali,in Italia si è tenuto il referendum sul nucleareche, come è ben noto, ha portato il nostro Pa-

ese a dipendere dall’energia di Paesi vicini, chehanno centrali nucleari a pochi kilometri dal no-stro confine, creando un danno economico in-calcolabile. Oggi, oltre al problema del nuclea-re, in sede locale abbiamo il problema di attua-lità che riguarda il rigassificatore. Il Governo at-tuale, di fronte a questa realtà, si pone l’obbiet-tivo primario di difendere l’ambiente, combat-tendo, nel contempo, il vero nemico, che èl’ambientalismo del no. Il Ministero dell’Ambien-te si sta adoperando per promuovere scelte disviluppo, dato che un Paese come il nostro, pri-vo di risorse naturali, deve contare sul posses-so delle conoscenze. In questo senso, si staimpegnando per realizzare un progetto di svi-luppo che conti su un mix energetico, costitui-to per il 50% da fonti fossili e per l’altro 50%dal nucleare e da fonti rinnovabili.

Attualmente, viviamo in un sistema che, perquanto riguarda il consumo energetico, può es-sere paragonato ad un secchio bucato. Infatti,ci sono più dispersioni di energia in atmosferache immissioni di energia nel sistema produtti-vo. Pertanto, migliorare l’efficienza, riducendoi consumi, con la stessa resa, equivale a ridur-re le emissioni di CO2 in atmosfera, realizzan-do anche consistenti risparmi. Ecco perché lacosì detta “scelta verde” offre una notevole op-portunità di sviluppo, specialmente ad un Pae-se come il nostro che dipende pesantementedal petrolio. Queste sono le ragioni per cui ilGoverno è impegnato nel sostegno alla ricer-ca ed allo sviluppo delle più promettenti tecno-logie pulite, nei settori dell’energia e nella ricer-ca degli strumenti finanziari, maggiormente ef-

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ROTARY CLUB MUGGIA - Distretto 2060

ficaci, per aumentare l’utilizzo ed il trasferimentodi tali tecnologie sui mercati.

Attualmente, il nostro Paese è in forte ritar-do su molti di questi fronti, contrariamente adaltri Paesi che sono leader in questi settori: idanesi per la produzione di pale eoliche, i te-deschi per i pannelli solari. L’impegno del Go-verno è quello di favorire la produzione di ener-gia, da queste fonti, direttamente nel nostroPaese, e di puntare, poi, sul nucleare, che co-stituisce già il 50% della energia usata in Ger-mania, l’80% di quella usata in Francia ed il20% di quella usata nel Regno Unito. Il casodel Regno Unito è emblematico per descriverele incongruenze che derivano dalla applicazio-ne degli attuali accordi per la tutela dell’ambien-te. Infatti, sulla base degli accordi di Kyoto, ilRegno Unito che, attualmente, ricorre, in largaparte, all’energia fossile, può facilmente rispet-tare gli accordi, in quanto ha grandi margini perridurre le emissioni in valore assoluto. L’Italia,che produce meno emissioni di CO2, ha, inve-ce, forti difficoltà a ridurre di un uguale valoreassoluto le emissioni inquinanti, in atmosfera.Questa è la ragione per cui il Governo conte-sta i criteri adottati a Kyoto e sta tentando diottenerne la revisione.

L’Italia ha a cuore la tutela ambientale, pos-siede una concezione che guarda nella stessadirezione dell'Enciclica di Papa Benedetto XVI:'Caritas in Veritate'. La terra non è consegnataa noi dai nostri padri ma prestata in uso dai no-stri figli.

Il mondo sta affrontando una profonda crisieconomica e finanziaria, con il rallentamentodelle economie avanzate, al quale si aggiunge,

adesso, il rallentamento delle economie emer-genti come la Cina, l’India ed il Brasile. Secon-do l’Outlook mondiale dell’economia del Fon-do Monetario Internazionale, la produttività glo-bale diminuirà fino ad arrivare allo 0,5% nel2009. A causa della crisi economica e finanzia-ria attuale, è probabile che i Governi si concen-treranno nel non appesantire commerci e indu-stria con maggiori costi e ulteriori regolamen-tazioni, in un momento in cui l’economia è fra-gile e posti di lavoro sono a rischio. La crisi fi-nanziaria ha, quindi, messo in discussione i pre-supposti base dell’evolversi di molte politicheambientaliste.

Inoltre, la crescita demografica esponenzia-le, rende sempre più reale la desertificazionedel pianeta. Il ricorso stesso ad energie alter-native (vedi i biocombustibili) contribuisce a ren-dere indisponibili vaste aree per la produzionedi cibo.

Pertanto, è importante stimolare la coope-razione internazionale sulla ricerca sui cambia-menti climatici, sia attraverso iniziative dirilevanza regionale, come il CentroEuromediterraneo per i Cambiamenti Climati-ci, un’iniziativa del governo italiano che sta di-ventando un punto di riferimento per tutto ilMediterraneo, che attraverso programmi di co-operazione bilaterale tra l’Italia e gli altri paesi.La ricerca scientifica gioca un ruolo centrale inqueste questioni e ci aspettiamo che la comu-nità scientifica si prenda, fino in fondo, la re-sponsabilità speciale che ha di fornire informa-zioni accurate, oneste e attendibili sugli effetti,le cause e i meccanismi dei cambiamenti cli-matici.

a cura di Renzo Carretta

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

Visita del Governatore Distrettuale

Conviviale del 23 settembre 2009

Luciano Kullovitz – nato a Montagnana (PD) il 2 ottobre 1939 – residente a Padova –Via Ravenna, 1Tel.+39.049.652369 – Cell.+39.3386574762. Ha conseguito la laurea in economia e commercio presso l’ UniversitàCa’ Foscari di Venezia. E’ sposato con Luciana Esti e ha due figli: Andrea, laurea in Economia Aziendale, e Albertolaurea in Ingegneria Meccanica e quattro nipoti. Ha svolto il servizio militare: presso il 132° Reggimento Carri di Avianoe il Comando Divisione Corazzata Ariete di Pordenone. Nel 1957, appena diplomato in ragioneria e non ancora di-ciottenne, entra in Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo dove rimane fino al 1994. Nel 1973 entra a far parte delpersonale direttivo della Cassa dove ricopre diversi incarichi presso la Direzione Generale. Dal 1988 al 1993 è re-sponsabile della Segreteria del Presidente della Cassa stessa. Dal 2000 al 2008 è stato Presidente dell’Associazio-ne Pensionati della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che conta oltre mille associati.Nel Rotary: Socio del Rotary Club Padova Euganea dal 7 dicembre 1994. Copre subito la carica di Segretario Di-strettuale per l’annata successiva acquisendo esperienza e conoscenza sia come organizzazione della SegreteriaDistrettuale che delle manifestazioni distrettuali (Assemblee, Forum, Congressi ecc.) Ha ricoperto nel Club, per piùvolte incarichi di Consigliere, Segretario e Prefetto. Presidente nell’anno del Centenario 2004/2005. A livello distret-tuale ha ricoperto i seguenti incarichi: Segretario Distrettuale negli anni 1995/96 (Governatore Centanini) 1997/98(Governatore Barcelloni Corte) 2002/2003 (Governatore Posocco) 2005/2006 (Governatore Giorgi). Più volte mem-bro di diverse commissioni Distrettuali: Rotary Foundation, Borse di Studio, ecc. Presidente per diversi anni dellaCommissione per l’Handicamp di Albarella e della Commissione Sovvenzioni della Rotary Foundation. Assistente deiGovernatori Cesare Benedetti nell’anno 2006/2007 e Carlo Martines nell’anno 2007/2008. Nell’anno 2006/2007 vie-ne eletto Governatore per l’anno 2009/2010. E’ PHF (3 Pietre Rosse ). Ha partecipato dal 1995 alle seguenti Conventiondel Rotary International nei vari paesi del mondo: Nizza, Calgary, Glasgow, Singapore, Buenos Aires, Chicago e SaltLake City e a agli Institute della Zona 12: Berlino, Salisburgo, Sorrento. e Bruxelles.

La visita del Governatore è l’avvenimento“clou” per l’attività sociale di ogni ClubRotariano. Questo importante appuntamento ècaduto il 23 settembre scorso, nel Club diMuggia. Luciano Kullovitz, Governatore del Di-stretto 2060, nell’anno rotariano 2009-10, dopoaver porto i saluti ai Soci, ai visitatori ed agliospiti ha ricordato come la visita del Governa-tore costituisca l’anello di congiunzione fra i ver-tici del Rotary International, rappresentati dalPresidente Internazionale, che, quest’anno, èuno scozzese: John Kenny, e l’anima delRotary: ossia i singoli Club. I Club costituisco-no la base portante del Rotary e, nelle loro ca-

pacità organizzative ed operative, si regge l’esi-stenza stessa dell’Associazione. Questo con-cetto è sintetizzato dal motto scelto dal Presi-dente Internazionale: “il futuro è nelle vostremani”. I Club non sono sovrani, infatti ricevonola Carta, ma sono autonomi. La loro centralità,nell’organizzazione, li carica della responsabi-lità verso la comunità in cui operano ed il col-legamento con gli altri Club crea una rete, chefinisce con l’operare nel mondo. A questo pro-posito, il Governatore ha voluto ricordare l’im-pegno profuso dal Rotary International perl’eradicazione della Polio dal mondo. Il Rotary,con le sue iniziative ha fornito l’11% della som-ma, finora, investita dai vari Paesi ed Istituzio-ni, pubbliche e private, per combattere la diffu-sione della malattia nel mondo. Ma questi im-pegnativi traguardi non possono essere rag-giunti senza la partecipazione attiva dei singoliSoci, chiamati a far parte della famigliarotariana non solo in quanto iscritti, ma in quan-to assidui frequentatori della vita del Club. Aquesto proposito, il Governatore ha dato unsuggerimento, solo in parte provocatorio, perrisolvere il problema dell’assenteismo: se il So-cio non va al Club, sia il Club ad andare dalSocio. In effetti, se i Soci si recassero a casa

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degli assenteisti, il fenomeno scomparirebbe inbreve tempo. Ma la frequenza, da sola non ba-sta. Ad essa, va unita la voglia e la capacità difare. Ciascun Socio dovrebbe essere come unacarrozza di quei treni, in cui non c’è il solo lo-comotore a trascinare le vetture, ma ciascunacarrozza è dotata di motore trainante. Oggi, èsicuramente più difficile di ieri essere un buonrotariano. Ma, proprio per questo dobbiamo im-pegnarci, per consegnare, a chi verrà dopo dinoi, una Associazione moderna, non una reli-quia del passato. La comunità in cui il Club ri-siede è il primo destinatario dell’attività del Club

stesso. Il service di Ancarano, recentementeportato a compimento, è un esempio di appro-priatezza di intervento sul territorio ed il fruttodi un seme, piantato anni fa ad Albarella e cheha germogliato lontano dal punto in cui è statopiantato la prima volta. Proprio con un ringra-ziamento, rivolto a coloro che hanno dato vitaal Service di Albarella, e con un omaggio alleSignore (Antonella Minniti, Antonella Puzzer,Giovanna Parlato), che si sono dedicate aidisabili, durante la settimana del service diAncarano, si è conclusa la serata.

a cura di Renzo Carretta

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

Riflessioni del Decano

Ho letto con molto interesse la lettera diagosto del Presidente internazionale JohnKenny, pubblicata sul numero 7/8 della nostraRivista Rotary distrettuale.

Ne ho tratto un'impressione estremamentepositiva perché, in una pagina, ha toccato, inmodo chiaro e preciso, i punti cardine delRotary, esprimendo considerazioni e dandosuggerimenti funzionali (pur formulati per ne-cessità di spazio in modo sintetico) anche sesempre presenti, potenzialmente, nello spiritorotariano, ma non sempre espressi adeguata-mente. E cioè: il Rotary Club è la cellula fon-damentale su cui si costruisce il Rotary inter-nazionale. Per questo, ogni Rotary Club “deveessere autonomo”. “La leaderships del RotaryInternational esiste per motivare e guidare, manon per controllare”. L'implicita importanza cheviene data ad ogni Club, nella costruzionerotariana, richiede una responsabilità e serietàcostitutiva che deriva dalle scelte della“affiliazione”. “I Rotariani sono e devono esse-re persone di un certo calibro, con la capacitàdi fare grandi cose, il buon senso nel realizzar-le, con saggezza, e la forza di carattere, percomporle bene e con onestà”. La scelta del po-tenziale socio va fatta, quindi, “con cura”. Al-l'argomento affiliazione è riservata molta atten-zione e, d'altra parte, se manca la “qualità”, vie-ne a mancare il “primum movens” di ogni ini-ziativa e di ogni sodalizio. Questo è stato unodei problemi affrontati con decisione dal RotaryClub Muggia, anche se i risultati non sono sem-

pre stati all’altezza delle intenzioni. L’altro ar-gomento trattato, anche questo di pertinenzasquisitamente rotariana, è stato l’impegno alservire. Ampiamente evidenziate le aree di in-tervento per l’anno venturo e cioè: acqua, sa-lute, fame e alfabetizzazione. Questo program-ma, ovviamente, è internazionale e coinvolge-rà tutti i Club. Quello che non condivido è l'af-fermazione “dobbiamo guardare al di là delgiardino di casa nostra e della nostra comuni-tà”. Io, invece, parto dalla convinzione che il pri-mo riconoscimento e il primo amore deve an-dare alla madre, cioè al luogo dove si è nati esi vive, che ci ha accolti e quindi una particola-re attenzione del “service” deve essere riser-vata alle necessità contingenti locali della no-stra città e dei nostri concittadini. Questo, ov-viamente, non deve essere l’esclusivo “service”di un Rotary Club, ma deve essere il più sen-tito e perseguito (a mio avviso). Poi, vengono i“service” che possono essere regionali odistrettuali, coinvolgendo i Club di una o più re-gioni contermini o di un Distretto. Noi, come delresto è sempre avvenuto, abbiamo dato la no-stra partecipazione a tutti i programmi delRotary Internazionale e cosi sarà per le inizia-tive, indicate dal Presidente Kenny, per il pros-simo anno. Cercare, cioè, nel limite delle no-stre possibilità, di accontentare tutti quelli chehanno bisogno. Un poco a ciascuno non famale a nessuno (cosi dice un antico adagio).

Italico Stener

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DICONO DI NOI

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OTTOBRE 2009 - BOLLETTINO N. 1

A cura di Italico e Marco Stener

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Anno rotariano 2009-2010Programma ottobre - dicembre 2009

Ottobre

Mercoledì 7 Lido - ore 20,00 Ing. Sergio Razeto- Wartsila Italia e le sue ricadute conviviale con i coniugi sul territorio Wartsila Italia e le sue rica conviviale con i coniugi dute sul territorio

Mercoledì 14 Lido ore - 19,00 Consiglio DirettivoLido - ore 20,00 Argomenti rotariani

Mercoledì 21 Lido - ore 20,00 prof. Paolo Fattorini - La violenza sessuale vista dall’esperto attraverso il DNA

Mercoledì 28 Lido - ore 20,00 Ing Stefano Gregorio - Recupero energetico dai conviviale con i coniugi rifiuti

Novembre

Mercoledì 4 Lido - ore 20,00 dott Guglielmo Berlasso - Protezione Civile Regio- conviviale con i coniugi nale, fiore all’occhiello nazionale ed europeo

Mercoledì 11 Lido ore - 19,00 Consiglio DirettivoLido - ore 20,00 Assemblea Ordinaria dei Soci

Mercoledì 18 Lido - ore 20,00 dott.Vladimiro Kosic- La sanità in regione

Mercoledì 25 Lido - ore 20,00 dott. Giuseppe Napoli - La politica internazionale conviviale con i coniugi del Friuli Venezia Giulia

Dicembre

Mercoledì 2 Lido - ore 20,00 dott. Renato Chicco - L’arte orafa e l’artigianato a conviviale con i coniugi Trieste: esistono ancora?

Mercoledì 9 Lido ore - 19,00 Consiglio DirettivoLido - ore 20,00 Argomenti Rotariani

Mercoledì 16 Lido - ore 20,00 Cena degli Auguri conviviale con i coniugi