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DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPECIALISTICA, DIAGNOSTICA E SPERIMENTALE (DIMES) Pag. 1/28 SUA-RD Quadro B1b GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO Rev. 01 20/07/2017 Ambito Disciplinare SSD Nome del gruppo di ricerca Descrizione delle attività Sito Web Responsabile scientifico/coordi natore Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali MED08 Patobiologia dei linfomi Caratterizzazione biopatologica dei linfomi, volta in particolare all'individuazione di fattori prognostici, target terapeutici, e studio del micromabiente tumorale Claudio Agostinelli Claudio Agostinelli (medico, patologo), Simona Righi (biologa), Anna Gazzola (Biotecnologa) Prof Stefano Pileri (Emopatologia, IEO Milano), Prof Picci (Istituti Ortopedici rizzoli Bologna, ematologia sperimentale), Prof Teresa Marafioti (University College London, Pathology department), Prof Martin Leo Hansmann (Univerity of Frankfurt, Pathology department) MED/04 Laboratorio di Ricerca "Patologia delle Infezioni Associate All'Impianto" dell'Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR, IRCCS) Patologia molecolare dell'infezione periprotesica: studio della etiologia delle infezioni periprotesiche e dei meccanismi patogenetici che provocano il fallimento dell'impianto; studio delle interazioni fra tessuti osteoarticolari, batteri, cellule dell’immunità innata e materiali da impianto; ricerca e sviluppo di nuovi biomateriali resistenti all'infezione e osteointegrabili. Epidemiologia molecolare delle infezioni periprotesiche e individuazione di cloni epidemici : la ricca collezione di ceppi (oltre 2000) da infezioni periprotesiche della criobanca del Laboratorio consente studi retrospettivi e l’inserimento in reti europee. Numerose le pubblicazioni con coautori stranieri. La caratterizzazione molecolare conduce al riconoscimento di cloni ipervirulenti e dei loro meccanismi patogenetici. I nuovi cloni individuati sono registrati in database internazionali. Patologia cellulare e molecolare da materiali da impianto e studi di ingegneria tissutale: studio degli effetti di nuovi materiali nanostrutturati suacellulare (RE, Golgi, nucleo); identificazione di pathway multipli di morte cellulare con coinvolgimento di apoptosi, necrosi, necroptosi e proba bilmente autofagia. Ruolo dello stress ossidativo. Animale: emivita, tossicità sistemica e d’organo, ruolo de http://www.ior. it/laboratori/pa tol-infez-assoc-a- imp/patologia- delle-infezioni- associate- impianto Carla Renata Arciola Franz Allerberger and Werner Ruppitsch, Division of Human Medicine, Austrian Agency for Health and Food Safety, Vienna, Austria; Gertrud Maria Hänsch and Ulrike Dapunt, Institute for Immunology, University of Heidelberg, Germany; Javad Parvizi, Rothman Institute at Thomas Jefferson University, Philadelphia, Pennsylvania, USA; Fintan Moriarty, AO Research Institute, Davos, Switzerland; Livia Visai, Department of Molecular Medicine, Centre for Health Technologies, UdR INSTM, University of Pavia, and Department of Occupational Medicine, Toxicology and Environmental Risks, Istituti Clinici Scientifici Maugeri, Pavia; Maria Daglia, Department of Drug Sciences, Medicinal Chemistry and Pharmaceutical Technology Section, University of Pavia; Piersandro Pallavicini, Department of Chemistry, Centre for Health Technologies, University of Pavia; Pietro Speziale, Department of Molecular Medicine, Unit of Biochemistry, University of Pavia.

Speziale, Department of Molecular Medicine, Unit of · Fisiología, Universidad de Valladolid (Spain). Prof. Bjørn Tore Gjertsen, Centre for Cancer Biomarkers, Department of Clinical

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Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED08 Patobiologia dei

linfomi

Caratterizzazione biopatologica dei linfomi, volta in particolare

all'individuazione di fattori prognostici, target terapeutici, e studio del

micromabiente tumorale

Claudio Agostinelli Claudio Agostinelli (medico,

patologo), Simona Righi (biologa),

Anna Gazzola (Biotecnologa)

Prof Stefano Pileri (Emopatologia, IEO Milano), Prof

Picci (Istituti Ortopedici rizzoli Bologna, ematologia

sperimentale), Prof Teresa Marafioti (University

College London, Pathology department), Prof Martin

Leo Hansmann (Univerity of Frankfurt, Pathology

department)

MED/04 Laboratorio di

Ricerca

"Patologia delle

Infezioni

Associate

All'Impianto"

dell'Istituto

Ortopedico

Rizzoli (IOR,

IRCCS)

Patologia molecolare dell'infezione periprotesica: studio della etiologia delle

infezioni periprotesiche e dei meccanismi patogenetici che provocano il

fallimento dell'impianto; studio delle interazioni fra tessuti osteoarticolari,

batteri, cellule dell’immunità innata e materiali da impianto; ricerca e sviluppo

di nuovi biomateriali resistenti all'infezione e osteointegrabili. Epidemiologia

molecolare delle infezioni periprotesiche e individuazione di cloni epidemici : la

ricca collezione di ceppi (oltre 2000) da infezioni periprotesiche della criobanca

del Laboratorio consente studi retrospettivi e l’inserimento in reti europee.

Numerose le pubblicazioni con coautori stranieri. La caratterizzazione

molecolare conduce al riconoscimento di cloni ipervirulenti e dei loro

meccanismi patogenetici. I nuovi cloni individuati sono registrati in database

internazionali. Patologia cellulare e molecolare da materiali da impianto e

studi di ingegneria tissutale: studio degli effetti di nuovi materiali

nanostrutturati suacellulare (RE, Golgi, nucleo); identificazione di pathway

multipli di morte cellulare con coinvolgimento di apoptosi, necrosi, necroptosi

e proba bilmente autofagia. Ruolo dello stress ossidativo.

Animale: emivita, tossicità sistemica e d’organo, ruolo de

http://www.ior.

it/laboratori/pa

tol-infez-assoc-a-

imp/patologia-

delle-infezioni-

associate-

impianto

Carla Renata

Arciola

Franz Allerberger and Werner Ruppitsch, Division of

Human Medicine, Austrian Agency for Health and

Food Safety, Vienna, Austria; Gertrud Maria Hänsch

and Ulrike Dapunt, Institute for Immunology,

University of Heidelberg, Germany; Javad Parvizi,

Rothman Institute at Thomas Jefferson University,

Philadelphia, Pennsylvania, USA; Fintan Moriarty, AO

Research Institute, Davos, Switzerland; Livia Visai,

Department of Molecular Medicine, Centre for Health

Technologies, UdR INSTM, University of Pavia, and

Department of Occupational Medicine, Toxicology

and Environmental Risks, Istituti Clinici Scientifici

Maugeri, Pavia; Maria Daglia, Department of Drug

Sciences, Medicinal Chemistry and Pharmaceutical

Technology Section, University of Pavia; Piersandro

Pallavicini, Department of Chemistry, Centre for

Health Technologies, University of Pavia; Pietro

Speziale, Department of Molecular Medicine, Unit of

Biochemistry, University of Pavia.

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Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/04 Laboratorio

enzimi tossici e

immunotargetin

g

Andrea Bolognesi

(PA)

Andrea Bolognesi (PA); Letizia Polito

(Ricercatrice confermata), Massimo

Bortolotti (Assegnista), Maria Louka

(Dottoranda Marie Curie), Alice

Djemil (Dottoranda), Stefania Maiello

(Dottoranda)

Studio delle Ribosome-Inactivating Proteins, enzimi vegetali dotati di attività

enzimatica polinucleotide:adenosina glicosilasica.

1. Ricerca, purificazione e caratterizzazione.

Oltre 200 specie indagate, purificate più di cinquanta proteine. La maggior

parte delle RIP di tipo 1 conosciute è stata identificata dal gruppo.

2. Ruolo fisiologico.

Variazioni dell’attività RIP nei tessuti vegetali in relazione allo stato vegetativo

(fruttificazione, senescenza) e a condizioni di stress cellulare (disidratazione,

shock osmotico/termico, infezioni).

3. Struttura.

È stata determinata le struttura primaria di svariate RIP (sequenziamento

proteico o genico). Valutazione della struttura tridimensionale mediante

cristallizzazione ed analisi della diffrazione ai raggi x o mediante metodi

computazionali.

4. Attività enzimatica.

Studio della de-adenilazione di diversi substrati polinucleotidici (anche acidi

nucleici virali) e dell’inattivazione ribosomiale.

5. Meccanismi patogenetici.

Cellula: routing e localizzazione intracellulare (RE, Golgi, nucleo); identificazione

di pathway multipli di morte cellulare con coinvolgimento di apoptosi, necrosi,

necroptosi e probabilmente autofagia. Ruolo dello stress ossidativo.

Animale: emivita, tossicità sistemica e d’organo, ruolo del sistema reticolo

istiocitario nella genesi dei danni.

Prof. Miguel Ferreras, Prof. Rosario Iglesias,

Departamento de Bioquímica, Biología Molecular y

Fisiología, Universidad de Valladolid (Spain).

Prof. Bjørn Tore Gjertsen, Centre for Cancer

Biomarkers, Department of Clinical Science,

University of Bergen (Norway)

Dott. Chryssostomos Chatgilialoglu - Institute of

Nanoscience and Nanotechnology, National Centre of

Scientific Research “Demokritos”, Athens (Greece).

Prof. Giuseppe Falini, Dott.ssa Simona Fermani,

Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician",

Università di Bologna.

Prof. Paolo Bosi, Prof. Paolo Trevisi, Dipartimento di

Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Università di

Bologna

Dott. Gianluca Baruzzi, Unità di Ricerca per la

Frutticoltura, Consiglio per la Ricerca e la

Sperimentazione in Agricoltura (CRA-FRF), Forlì.

Dott.ssa Carla Ferreri, Gruppo BioFreeRadicals,

Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività

(ISOF), CNR, Bologna

Dott.ssa Valentina Sunda, Lipinutragen s.r.l, Bologna.

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

BIO/17 Biotecnologie

delle cellule

staminali umane

Il gruppo di ricerca si occupa delle seguenti attività:

1-Isolamento di cellule staminali mesenchimali umane da fonti alternative al

midollo osseo quali polpa dentale e tessuti extraembrionali (placenta,

membrane fetali e cordone ombelicale)

2-Isolamento di cellule epiteliali da membrana amniotica umana

3-Caratterizzazione fenotipica e capacità differenziativa verso diversi lineages

tessutali delle cellule stromali mesenchimali e delle cellule epiteliali isolate

4-Attività immunomodulatoria e tollerogenica delle cellule mesenchimali

staminali umane

Tale progetto ha portato inoltre alla realizzazione di una banca per la

conservazione di cellule staminali umane per l’utilizzo a scopo prettamente di

ricerca ed è legato a collaborazioni già attive con laboratori clinici per studi

sull'utilizzo delle cellule staminali in differenti patologie.

no Laura Bonsi (PA) Laura Bonsi (PA), Francesco Alviano

(Ricercatore confermato), Martina

Rossi (Dottoranda di ricerca in

Science Farmacologiche

Tossicologiche dello Sviluppo e del

Movimento Umano)

Giacomo Lanzoni (Diabetes Research Institute di

Miami - USA, Alexandros Chatgilialoglu (ReMembrane

srl -Italia), Pierluigi Reschiglian (Stem Sel -Italia),

Ornella Parolini (CREM di Fondazione Poliambulanza -

Italia, Carlo Ventura (SWITH - Centro di ricerca di

medicina rigenerativa - Italia)

MED/06 Unità di Ricerca

Neoplasie

Gastrointestinali

1) Carcinogenesi dell’apparato gastrointestinale: ruolo della proliferazione della

mucosa dell’apparato gastrointestinale legata a condizioni preneoplastiche e

neoplastiche in pazienti con adenomi del colon su base sporadica o familiare, o

in pazienti con gastrite atrofica. 2) Studio

del microbiota intestinale e il suo potenziale ruolo nella carcinogenesi dei vari

distretti del canale alimentare, nella genesi del GALT e nella tossicità di

trattamenti antitumorali.

3) Trattamento dei tumori gastrointestinali. Nel caso di epatocarcinomi ha

progettato e sperimentato trattamenti innovativi nell' epatocarcinoma, tra cui il

trattamento intra-arterioso prolungato con irinotecan e trattamenti

metronomici con capecitabina nel setting avanzato. E' il PI di uno studio di fase

3, multicentrico, randomizzato e in aperto, finanziato da AIFA avente lo scopo

di valutare il costo-efficacia di due trattamenti antiangiogenici (capecitabina

metronomica/Sorafenib vs Sorafenib/capecitabina metronomica con cross-

over al fallimento della prima linea), in pazienti con epatocarcinoma avanzato.

4) Identificazione di possibili fattori prognostici e predittivi di risposta al

trattamento con chemioterapici nei tumori delle vie biliari e

nell’epatocarcinoma.

Prof. Giovanni

Brandi

Prof. Giovanni Brandi (PA); 23

specializzandi oncologia medica; 1

dottoranda biotecnologa.

1) European Network for the Study of

Cholangiocarcinoma (ENS-CCA); 2) Prof. Eero

Pukkala, Finnish Cancer Registry, Institute for

Statistical and Epidemiological Cancer Research,

Helsinki, Finland) and Dr. Kurt Straif (IARC, Lyon,

France); 3) Prof. Chantal BridonnaiIre (Istituto INRA,

Parigi)

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

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Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/04 Patologia

Molecolare delle

Tossine

Batteriche

Maurizio Brigotti Maurizio Brigotti; Elisa Porcellini

(Assegnista)

COLLABORAZIONI NAZIONALI

Dott. G. Ardissino (Fondazione IRCCS Ca' Granda,

Ospedale Maggiore Policlinico, Milano)

Prof. Lorenzo Montanaro (DIMES)

Dott. S. Morabito e Dr.ssa G. Scavia (Istituto

Superiore di Sanità, Roma)

COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI

Dr X. He (US Department of Agriculture, ARS, WRRC,

Foodborne Toxin Detection and Prevention Unit,

Albany, USA)

Prof. R. Würzner e Dott. D. Orth (Division of Hygiene

& Medical Microbiology Department of Hygiene,

Microbiology and Social Medicine, Innsbruck Medical

University, Innsbruck, Austria)

MED/11 ISACS-TC Negli ultimi 10 anni la mortalità intraospedaliera per sindrome coronarica acuta

si è drasticamente ridotta nei paesi occidentali, ma non nei paesi dell'Europa

dell'Est dove è rimasta pressochè costante. Scopo del gruppo di studio è

identificare i fattori che influenzano negativamente la prognosi in questi paesi e

se esistono barriere all'aderenza dei trattamenti suggeriti dalle linee guida

internazionali, ponendo particolare attenzione ai seguenti sottogruppi di

pazienti: anziani, ipertesi, donne, e soggetti con altre comorbidità.

Raffaele

Bugiardini (PO)

Raffaele Bugiardini, Olivia Manfrini

(RTI), Beatrice Ricci (Dottoranda)

Sasko Kedev (University of Skopje), Maria Doronabu

(University of Bucharest), Davor Milic (University of

Zagreb), Božidarka Knežević (Clinical Center of

Montenegro, Podgorica), Zorana Vasiljevic

(University of Belgrade)

L’attività di ricerca è incentrata sulle Shiga tossine (Stx), tossine batteriche

prodotte da alcuni ceppi patogeni di Escherichia coli (STEC) che giocano un

ruolo importante nella patogenesi della sindrome emolitico uremica (SEU). La

SEU è la principale causa di insufficienza renale acuta nei bambini sotto i tre

anni di età ed è caratterizzata inoltre da anemia emolitica e trombocitopenia. La

maggior parte dei casi di SEU è conseguenza di infezioni intestinali da STEC

caratterizzate da colite emorragica. I batteri rimangono confinati nell’intestino

mentre le tossine viaggiano nel sangue fino agli organi bersaglio (cervello e

rene). Le lesioni dell'endotelio renale causate dalle Stx costituiscono l'evento

patogenetico cruciale della SEU. (1) Diagnosi e patogenesi SEU: realizzazione di

metodi rapidi per la rilevazione delle Stx nel sangue dei pazienti; studio della

cinetica delle Stx nell'organismo durante il corso naturale della malattia per

chiarire il ruolo delle tossine nella transizione da colite emorragica a SEU; studio

della relazione esistente tra tossiemia e quadro clinico dei pazienti (necessità e

durata della dialisi, funzionalità renale, anemia, necessità di trasfusioni,

trombocitopenia, complicazioni neurologiche); studio del ruolo dei neutrofili

nel trasporto delle Stx. (2) Meccanismo d'azione delle Stx in cellule bersaglio:

studio della formazione di lesioni ai ribosomi e al DNA; studio dei geni bersaglio

delle Stx, studio dell'aumento di espressione di geni pro-infiammatori indotto

dalle Stx. (3) Patologia molecolare della traduzione nel cancro: avendo studiato

per anni l’effetto di tossine sulle sintesi proteiche e disponendo di tecniche ed

esperienza è stato possibile stringere collaborazioni in questo campo.

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

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Nome del

gruppo di

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Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/30 Motilità Oculare,

Ambliopia,

Neurooftalmolo

gia

1. Caratterizzazione dei movimenti oculari tramite un sistema di eye-tracking

nei soggetti sani

2. Registrazione dei movimenti oculari nei pazienti con strabismo paralitico

prima e dopo chirurgia sui muscoli extra-oculari

3. Studio delle vergenze nei soggetti sani tramite un sistema di eye- tracking

4. Studio delle vergenze fusionali e quantificazione delle ampiezze fusive in

pazienti affetti da glaucoma cronico ad angolo aperto

5. Efficacia dell’esercizio fisico abbinato a stimolazione visiva nel trattamento

dell’ambliopia

6. Ruolo del neuro-imaging nella diagnostica dello strabismo meccanico

7. Screening oftalmologico di pz affetti da Sindromi di Marfan e di Fabry

http://www.oft

aunibologna.it

EC Campos E Campos, Costantino Schiavi, RTI:

Michela Fresina,

Assegnista: Dr Giuseppe

Giannaccare,

Specializzandi in Oftalmologia: Drssa

Silvia Mariani, Drssa Chiara Maiolo

DIMES: Prof.ssa Marcelli, CNR Pisa

Glaucoma 1. Trattamento laser in pazienti con glaucoma ad angolo aperto

2. Ruolo dell' OCT Nei pazienti affetti da glaucoma allo stadio iniziale

3. Coagulazione ultrasonica dei corpi ciliari in pazienti con glaucoma refrattario

4. Studio Ganfort Switch : valutazione dell’efficacia di colliri ipotonizzanti a

confronto

http://www.oft

aunibologna.it

EC Campos EC Campos, Michela Fresina

Specializzandi in Oftalmologia:

Stefano Sebastiani

Assegnista: Dr Giuseppe Giannaccare

studi multicentrici internazionali

Retina Medica –

Fisiopatologia e

Diagnosi

1. Iniezione endovitreale di anti VEGF nelle maculopatie essudative

2. OCT nel monitoraggio dell'edema maculare nei pazienti diabetici in terapia

con anti VEGF

3. Ruolo del flusso sanguigno analizzato mediante Flussimetria Laser Doppler

nello sviluppo della Degenerazione Maculare Senile, la Retinopatia Diabetica ed

il Glaucoma

4. Studio BEACON: Brimonidina endovitreale in DMLE atrofica

5. Studio OBTAIN : Ranibizumab in CNV miopica e in CNV in DMLE

http://www.oft

aunibologna.it

Prof EC Campos EC Campos, RTI: michela Fresina

Specializzandi in Oftalmologia:

Livia Della Mora, Chiara Fariselli,

Celeste Ruatta, Federico Foschi,

Annalisa Gurreri, Laura Primavera

Chiara Maiolo, Martina Melucci,

Stefano Sebastiani, Silvia Mariani

Assegnista: Giuseppe Giannaccare

studi multicentrici internazionali

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Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

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natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

SUPERFICIE

OCULARE

1. Caratterizzazione di proteine lacrimali in spettroscopia di massa

2. Analisi della superficie oculare e determinazione di proteine lacrimali in

patologie autoimmuni : ricerca di biomarker diagnostici

3. Analisi della superficie oculare e di proteine lacrimali in pazienti affetti da

patologie ematologiche : ricerca di biomarker predittivi di GVHD

4. Utilizzo di preparati topici da siero di sangue cordonale e sangue periferico

da donatore adulto nel trattamento di patologie della superficie oculare, e di

patologie degenerative dell’apparato visivo

5. Valutazione in vitro dei meccanismi di infiammazione della superficie

oculare, conseguenti a stress iperosmolare

http://www.oft

aunibologna.it/c

ms/index.php?p

age=laboratori

EC Campos EC Campos, RTI Michela Fresina,

Assegnista : Giuseppe Giannaccare,

Specializzand Oftalmologiai: Chiara

Fariselli, UO Ematologia:

Mariarosaria Sessa, Nicoletta Testoni

TFOS - Tear Film Ocular Surface Society

Trials Clinici –

Sperimentazione

Farmaci e Presidi

Medico

Chirurgici

L’Unità di Oftalmologia Universitaria diretta dal Prof Campos svolge attività di

sperimentazione di molecole farmacologiche e presidi medico-chiurgici

nell’ambito di trials clinici multicentrici nazionali e internazionali validati,

sottoposti all’autorizzazione del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera

Policlinico S.Orsola Malpighi di Bologna.

I trials clinici sono avviati sia in maniera autonoma come studi spontanei, in

collaborazione con l’Investigational Drug Service (IDS) dell’Azienda

Ospedaliera per l’allestimento della documentazione, che su committenza di

enti esterni.

http://www.oft

aunibologna.it

E Campos EC Campos, RTI: Michela Fresina

Specializzandi in ftalmologia: Livia

Della Mora, Chiara Fariselli, Celeste

Ruatta, Dr. Federico Foschi, Annalisa

Gurreri, Laura Primavera, Chiara

Maiolo, Martina Melucci, . Stefano

Sebastiani, Silvia Mariani

Assegnista DIMES: Giuseppe

Giannaccare

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

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20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/15 Terapia e

biologia della

Leucemia

Mieloide Cronica

Attività di ricerca clinica e traslazionale: disegno e conduzione di studi clinici

sperimentali per valutare l'efficacia e la sicurezza degli inibitori delle tirosin-

chinasi; sperimentazione di nuovi farmaci e di strategie terapeutiche innovative

mirate alla sospensione del trattamento; ottimizzazione della terapia di

seconda linea in relazione alla tollerabilità ed al profilo di rischio del paziente;

studio dei fattori prognostici; studio della biologia della cellula staminale

leucemica con particolare riferimento ai pathways che alimentano la resistenza

alla terapia; studi genomici e funzionali sui meccanismi di progressione della

malattia dalla fase cronica alla fase blastica; ottimizzazione di nuove tecnologie

‘high throughput’ (NGS, digital PCR) per il monitoraggio della risposta

molecolare e l’identificazione di mutazioni che conferiscono resistenza al

trattamento con inibitori delle tirosin-chinasi.

Fausto Castagnetti

(RTD-A)

Fausto Castagnetti (RTD-A); Michele

Cavo (PO), Giovanni Martinelli (PA),

Nicoletta Testoni (PA), Simona

Soverini (Ricercatore confermato),

Gabriele Gugliotta (RTD-A), Manuela

Mancini (Assegnista di ricerca),

Luana Bavaro (Assegnista di ricerca),

Caterina De Benedittis (Assegnista di

ricerca), Maria Teresa Bochicchio

(Assegnista di ricerca), Claudia

Venturi (Assegnista di ricerca),

Simona Luatti (Assegnista di ricerca),

Michela Apolinari (Assegnista di

ricerca), Miriam Fogli (Assegnista di

ricerca)

GIMEMA CML Working Party; European

LeukemiaNet; Prof. Andreas Hochhaus, University of

Jena, Germany; Dr. Susanne Saussele, University of

Heidelberg, Germany; Dr. Markus Pfirrmnann and

Dr. Verena Hoffmann, University of Munich,

Germany;

Prof. Nicholas Cross, University of Southampton, UK;

Prof. Danilo Perrotti, University of Maryland,

Baltimore, USA; Prof. Michael Deininger and Prof.

Thomas O’Hare, University of Utah, Salt Lake City,

USA; Prof. Jerald Radich, University of Washington,

Seattle, USA; Prof. Timothy Hughes, University of

Adelaide, Australia.

MED/15 Biologia e Clinica

delle Sindromi

Mieloproliferativ

e Croniche

Philadelphia-

negative

L'attività di ricerca sulle Sindromi Mieloproliferative Croniche si sviluppa sia in

ambito clinico che in ambito bio-molecolare. In particolare, l'attività

sperimentale è volta a: 1) caratterizzare, ex vivo ed in vitro, gli effetti dell'

infiammazione cronica sulla cellula staminale emopoietica maligna dei pazienti

con Mielofibrosi; 2) studiare, ex vivo ed in vitro, il fenotipo immunologico dei

pazienti con Mielofibrosi; 3) valutare se le microvescicole circolanti di pazienti

con Sindromi Mieloproliferative Croniche possono influenzare il fenotipo

funzione di cellule staminali emopoietiche autologhe/allogeniche (da donatore

normale).

Lucia Catani (RC) Lucia Catani (RC), Francesca Palandri

(RTD), Daria Sollazzo (Assegnista di

Ricerca), Martina Barone

(Dottoranda in Scienze Biomediche e

Neuromotorie), Dorian Forte

(Dottorando in Scienze

Biomediche),Damiano Cecchi

(Assegnista di Ricerca), Giuseppe

Auteri (Specializzando in Ematologia)

Francesco Passamonti (Università di Novara); Miriam

Capri/Claudio Franceschi (Università di Bologna);

Roberto Lemoli (Università di Genova); Giovanni

Camussi (Università di Torino); Simon Mendez Ferrer

(University of Cambridge)

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SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/15 Programma di

ricerca sul

mieloma

multiplo

1) Terapia del mieloma multiplo (MM) con farmaci innovativi. 2) Terapie

personalizzate del MM sulla base dell'identificazione di biomarcatori biologici.

3) Implementazione e ottimizzazione della terapia del MM, sia di nuova

diagnosi che ricaduto/refrattario, attraverso il disegno, la conduzione, la

gestione e l'analisi di studi clinici multicentrici, nazionali ed internazionali, con

farmaci innovativi. 4) Studio dell'evoluzione clonale del MM dopo esposizione a

differenti classi di farmaci, finalizzato ad una corretta identificazione del più

efficace sequenziamento terapeutico. 5) Sviluppo di nuove metodiche

molecolari e di imaging di valutazione della malattia minima residua, con

l'obiettivo di disegnare differenti e personalizzate strategie terapeutiche.

Michele Cavo (PO) Michele Cavo (PO) Elena Zamagni

(Ricercatore Confermato), Paola

Tacchetti (RTD), Lucia Pantani

(Dottoranda in Oncologia,

Ematologia e Patologia

Sperimentale), Beatrice Zannetti

(Specializzanda Ematologia), Katia

Mancuso (Specializzanda

Ematologia), Serena Rocchi

(Specializzanda Ematologia), Ilaria

Rizzello (Specializzanda Ematologia),

Isola Caratozzolo (Specializzanda

Ematologia), Federica Martella

(Specializzanda Ematologia)

Coordinamento del Gruppo Italiano Malattie

EMatologiche dell'Adulto (GIMEMA ), European

Myeloma Network (EMN), International Myeloma

Working Group (IMWG)

MED/04 Glicobiologia e

Glicopatologia

La glicobiologia e la glicopatologia si occupano della struttura, biosintesi e ruolo

delle porzioni glicidiche dei glicoconiugati in condizioni, rispettivamente,

fisiologiche e patologiche. Questo gruppo di ricerca si occupa da anni delle

alterazioni della glicosilazione che si verificano in cellule di diversi tumori, in

particolare, colon e vescica. Le strutture glicidiche legate alle diverse classi di

glicoconiugati sono il prodotto di diverse glicosiltrasferasi il cui livello di

espressione è profondamente alterato nel cancro. Le ricerche utilizzano sia

materiale di provenienza chirurgica, raccolto nel Policlinico S.Orsola-Malpighi

nell'ambito del progetto europeo Marie Curie "GlyCoCan", sia modelli di cellule

tumorali in cui geni di glicosiltrasferasi sono specificamente modulati mediante

manipolazione genica. Lo scopo di queste ricerche è stabilire come

l'espressione di particolari glicosiltrasferasi porti alla biosintesi di strutture

glicidiche di superficie associate al tumore e come queste modifichino il

fenotipo neoplastico. L'effetto che l'espressione aberrante di glicosiltrasferasi

può avere sul profilo di espressione genica è studiato mediante analisi

microarray, mentre il glicoma delle linee cellulari e di tessuti neoplastici viene

studiato mediante spettrometria di massa in collaborazione con altri membri

del consorzio "GlyCoCan". Recentemente, il gruppo ha intrapreso, in

collaborazione con colleghi del DIMES studi sulle alterazioni glicomiche

associate all'invecchiamento.

https://www.un

ibo.it/sitoweb/f

abio.dallolio

Fabio Dall'Olio Fabio Dall'Olio, Mariella Chiricolo;

Giulia Venturi; Ines Gomes Ferreira

Progetto Marie Curie "Glycocan"

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SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/07 Marcatori

molecolari e

immunologici

dell'infezione da

Mycobacterium

tuberculosis

Pur essendo una malattia a bassa incidenza in Italia, la tubercolosi costituisce

ancora oggi un problema di sanità pubblica da non sottovalutare. L’avanzamento

delle conoscenze riguardanti Mycobacterium tuberculosis (MTB) l’agente

eziologico della tubercolosi (TB) e i suoi meccanismi patogenetici, hanno

evidenziato nuovi marcatori molecolari e immunologici che hanno notevolmente

migliorato lo studio dell’epidemiologia della TB, la diagnosi e la gestione del

paziente.

Paola Dal Monte

(RIC)

Paola Dal Monte, Giulia Lombardi

(Assegnista di Ricerca), Francesco

Bisognin (laureato frequentatore),

Maria Letizia Bacchi Reggiani

(Ricercatore DIMES)

Daniela Maria Cirillo (Ospedale S. Raffaele, Milano-

Unità Patogeni Emergenti); Vittorio Sambri (DIMES-

UniBO, Laboratorio Unico Metropolitano della

Romagna)

MED/11 Aritmologia

Clinica e

Cardiostimolazio

ne

Il gruppo si propone di studiare: (1) I meccanismi e la patogenesi delle aritmie

ventricolari e sopraventicolari; (2) Il trattamento farmacologico e non-

farmacologico delle aritmie cardiache; (3) I meccanismi e i trattamenti per la

prevenzione della morte cardiaca improvvisa; (4) L’uso della terapia di

resincronizzazione cardiaca per il trattamento dello scompenso cardiaco.

Principali linee di ricerca: (a) diagnosi precoce e stratificazione prognostica della

fibrillazione atriale, (b) efficacia e rischi dei farmaci antiaritmici per il trattamento

della fibrillazione atriale, (c) profilassi della tromboembolia in pazienti con

fibrillazione atriale, (d) rischio pro-aritmico dei farmaci associato o meno

all’allungamento del QT, (e) Identificazione dei predittori di risposta alla terapia

di resincronizzazione cardiaca, (f) Tailoring dell’approccio alla terapia di

resincronizzazione cardiaca, (g) Prevenzione e trattamento delle complicanze dei

sistemi impiantabili per stimolazione/defibrillazione cardiaca, con particolare

attenzione alle infezioni, (h) Nuove metodiche per la stimolazione/defibrillazione

cardiaca, (i) l’uso del monitoraggio remoto dei dispositivi per

stimolazione/defibrillazione cardiaca per la gestione clinica dei pazienti

impiantati.

Igor Diemberger

(RTDB)

Igor Diemberger (RTDB) Stefano

Fanti (PA, MED 36), Jessica Frisoni,

Matteo Ziacchi (Assegnisti di

Ricerca), Stefano Lorenzetti, Giulia

Massaro (Specializzandi di

Cardiologia), Rachele Bonfiglioli

(Specializzanda in Medicina

Nucleare).

Claudio Rapezzi (PA DIMES - UniBO), Francesco

Grigioni (RTI DIMES - UniBO), Ivan Corazza (RTI

DIMES - UniBO), Romano Zannoli (PO UniBO),

(Giuseppe Boriani (presidente AIAC, PO Unimore),

Fabrizio De Ponti (PO DIMEC), Elisabetta Poluzzi (PA

DIMEC), Emanuel Raschi (RTDB DIMEC), Gianluca

Trifirò (Erasmus Medical Centre Rotterdam, The

Netherlands), EliJah Behr (St. George Unverity,

London, UK), (Karolinska Institutet, Stockholm,

Sweden), Associazione Italiana di Aritmologia e

Cardiostimolazione (AIAC), European Society of

Cardiology (ESC), European Heart Rhythm

Association (EHRA).

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/35 Melanoma

cutaneo :

correlazione

degli aspetti

clinici,

istopatologici

con il pattern

mutazionale .

Il nostro progetto interdisciplinare ha lo scopo di correlare le caratteristiche

cliniche e istopatologiche del melanoma insorto su diversi distretti cutanei con gli

aspetti mutazionali e la prognosi del paziente. Queste correlazioni e i recenti

studi e approfondimenti sulla biologia molecolare di questo tumore, potràno

essere correlati con la risposta terapeutica ai nuovi farmaci bersaglio e terapie

immunologiche di nuovo sviluppo.

https://www.un

ibo.it/sitoweb/e

mi.dika3

Emi Dika ( RTD –

b)

Emi Dika (RTD-B) Carlotta Baraldi

Dottoranda di ricerca in Scienze

Chirurgiche ( malattie Cutanee e

Veneree); Giulia Maria Ravaioli (

Specializzanda in Dermatologia a

Venereologia) ; Marco Adriano

Chessa ( Specializzando in

Dermatologia a Venereologia);

Alessandro Gradassi Traniello (

Specializzando in Dermatologia a

Venereologia)

Oncologia Medica(Azienda Ospedaliera Sant'Orsola

Malpighi);Annalisa Altimari ( Dirigente Biologo; SSD

Diagnostica istopatologica e molecolare- D'Errico

Azienda Ospedaliera Sant'Orsola Malpighi –

Dipartimento delle Insufficienze D'Organo e dei

Trapianti); EORTC- Melanoma Group ( Epidemiologa

IDI - Roma Dr.ssaCristina Fortes); Susana Puig (

Direttore del Melanoma Center Barcellona, Spagna)

Veronique Bataille ( Melanoma Center – King's

College Londra ; Gran Bretagna)

MED/04 L'enzima LDH e il

metabolismo

delle cellule

tumorali

L'enzima lattato deidrogenasi (LDH) è considerato un "target" interessante per lo

sviluppo di terapie antitumorali innovative. In collaborazione con alcuni colleghi

del Dipartimento FaBiT, il gruppo di ricerca ha identificato molecole in grado di

inibire questo enzima. Lo studio di queste molecole e di altri inibitori già noti su

colture di cellule tumorali, consente di caratterizzare l'impatto dell’inibizione di

LDH non solo sul metabolismo cellulare, ma anche su altre caratteristiche

biologiche delle cellule tumorali, mettendo in luce il coinvolgimento di questo

enzima nella crescita invasiva e nella progressione tumorale.

Giuseppina Di

Stefano (PA)

Giuseppina Di Stefano (PA) Marcella

Manerba (Assegnista di Ricerca),

Lorenza Di Ianni (Dottoranda in

Scienze Biomediche)

Maurizio Recanatini, Marinella Roberti, Fulvia

Farabegoli (FaBiT - UniBO)

MED/04 Lab. Ferracin -

"Non coding

RNA & cancer

biomarkers lab"

Indagini molecolari basate su PCR quantitativa, PCR digitale, sequenziamento

parallelo massivo e analisi di metilazione finalizzate all'identificazione di

marcatori per la diagnosi e prognosi tumorale. Nel laboratorio si eseguono

indagini su diverse tipologie di tessuti tumorali (tessuto fresco, FFPE, plasma o

siero) per la ricerca di microRNA, non coding RNA, marker di metilazione e

alterazioni genetiche utili per identificare la tipologia tumorale oppure per la

predizione della risposta alla terapia o della probabilità di sviluppare metastasi

oppure da correlare con altri dati clinici (es. OS, PFS). Nel laboratorio si eseguono

analisi bioinformatiche di dati di espressione genica derivanti da tecniche

–omiche (microarray, RNAseq) e analisi statistiche di associazione tra dati di

espressione o alterazioni genetiche e variabili cliniche.

Manuela Ferracin Manuela Ferracin (RTD-B), Elisa

Porcellini (AR)

1.Università di Chieti-Pescara (Dr. Angelo Veronese)

2. Univeristà di Ferrara (Dr.ssa Elena Adinolfi) 3.

M.D. Anderson Cancer Center, University of Texas,

USA (Prof. George A. Calin)

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/05; MED/08 Gruppo di

ricerca in

diagnostica

molecolare

oncologica dei

tumori solidi

L'attività del gruppo è incentrata sulla ricerca traslazionale nel campo dei

marcatori molecolari predittivi di risposta a farmaci oncologici nei tumori solidi. I

progetti di ricerca si avvalgono di tecnologie di nuova generazione basate su Next

Generation Sequencing per analisi mutazionali, di copy number variation e di

fusione. In questo ambito il gruppo lavora in stretta collaborazione con

l'Oncologia Medica del Policlinico per il supporto biomolecolare trials clinici con

farmaci innovativi.

http://www.aos

p.bo.it/content/

laboratorio-di-

patologia-

molecolare-e-

dei-trapianti

Michelangelo

Fiorentino

Michelangelo Fiorentino, Elisa

Capizzi, Biotecnologo Assegnista di

ricerca DIMES

UOC di Oncologia Medica Prof. Ardizzoni (DIMES).

Dana Farber Cancer Institute, Boston (Prof. M. Loda)

MED/08 Gruppo di

ricerca in

uropatologia

oncologica

L'attività del gruppo è incentrata sull'istopatologia e la ricerca traslazionale dei

tumori urologici. I due componenti del gruppo fanno parte del gruppo

internazionale translazionale di ricerca dei tumori della prostata TopCap (

www.topcapteam.org ). In questo ambito il gruppo si è occupato della revisione

centralizzata di coorti di pazienti con tumori urologici (carcinoma prostatico,

renale, penieno) proventienti da Svezia e Stati Uniti. Inoltre il gruppo rappresenta

il riferimento per l'istoaptologia dei progetti in ambito uro-oncologico della

Clinica Urologica e della Medicina Nucleare dell'Università di Bologna.

www.topcaptea

m.org

Michelangelo

Fiorentino

Michelangelo Fiorentino Harvard School of Public Health Dept. of

Epidemiology, Boston (Prof. Mucci, Prof. Stampfer).

Dana Farber Cancer Institute, Boston (Prof. M. Loda).

Boston University (Prof. Rider). Università di Orebro

(Svezia), (Prof. Andren). Karolinska Institutet (Svezia)

(Prof. Akre , Prof. Pettersson). Trinity College Dublin

(Prof. Finn). Università di Verona (Prof. Martignoni,

Prof. Brunelli). Univeristà Politecnica delle Marche

(Prof. Montironi)

BIO/13 Analisi genomica

e post genomica

di geni umani

I progetti di ricerca intrapresi affrontano lo studio di espressione e funzione di

geni umani in ambito fisiologico e patologico attraverso l'integrazione di approcci

di bioinformatica, genetica molecolare, genomica funzionale e lo studio degli

ortologhi umani nel modello animale zebrafish.

Flavia Frabetti Flavia Frabetti, Silvia Canaider,

Federica Facchin (RC

BIO/13),Fabrizio Pizzetti-dottorando

(XXXII Ciclo), Maria Chiara Pelleri

(assegnista), Eva Bianconi

(assegnista).

Dott. Raffaella Casadei RC BIO/13 (Scienze per la

Qualità della Vita, Quivi Rimini); Dott.ssa Anna Silvia

Pistocchi RTDB BIO/13 (Dipartimento di

Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale

UniMI); Dott. Gianluca Deflorian (IFOM Milano);

Prof. Mattia Toni PA BIO/16 (Dip. Di Biologia e

biotecnologie C. Darwin La Sapienza Roma).

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

La malattia di

Parkinson: tra

genotipo

funzionale e

fenotipo

patologico

Il progetto si propone d'identificare regioni cromosomiche significativamente

alterate nella espressione genica associata alla malattia di Parkinson. L’approccio

integrato tra genotipo funzionale e fenotipo patologico permetterà di chiarire i

meccanismi patogenetici e sviluppare nuovi famaci neuroprotettivi.

Flavia Frabetti Flavia Frabetti, Fabrizio Pizzetti-

dottorando (XXXII Ciclo)

Dott.ssa Raffaella Casadei - RC BIO/13 e Dott. Andrea

Tarozzi - PA BIO/14, (Scienze per la Qualità della Vita,

Quivi Rimini)

Nuove molecole

per il

trattamento

della Malattia di

Alzheimer

Utilizzo di zebrafish come modello per studiare biodisponibilità e tossicità di

nuove molecole nel trattamento di patologie neurodegenerative.

Flavia Frabetti Flavia Frabetti, Fabrizio Pizzetti-

dottorando (XXXII Ciclo)

Dott.ssa Raffaella Casadei -ricercatore confermato,

BIO/13 e Dott. Andrea Milelli-ricercatore

confermato, CHIM/08 (Scienze per la Qualità della

Vita, Quivi UniBo).

BIO/19 Laboratorio di

Virologia

Molecolare

Il lavoro di ricerca è rivolto a due aree tematiche principali. La prima area di

ricerca riguarda l'ingegneria genetica di HSV1 ricombinanti per il

reindirizzamento a specifici recettori tumorali quali HER2 (tumori ovarici e al

seno), EGFR (glioblastoma) e PSMA (tumori prostatici e neovascolatura dei

tumori solidi). Sono in corso miglioramenti genetici del virus oncolitico HSV-HER-

2, al fine di: 1) potenziare la eliminazione del tumore attraverso la risposta

immune tramite inserimento di citochine quali GM-CSF, IL12 ecc. o anticorpi a

singola catena diretti verso proteine responsabili della immunotolleranza ai

tumori e 2) la somministrazione del virus oncolitico per vie sistemiche. Una

seconda area di ricerca del gruppo riguarda il coinvolgimento delle integrine e di

altre molecole di superficie nella risposta innata indotta. L’obiettivo di questa

parte del progetto è identificare proteine cellulari che modulano l’espressione di

PD-L1, e che regolano l’espressione di questa proteina interagendo in maniera

inibitoria sulla via di segnalazione del recettore dell’IFN. Proteine cellulari che

modulano negativamente l’espressione di PD-L1 possono essere utilizzate per

migliorare l’azione onco-immunoterapeutica di herpes simplex virus (HSV)

reindirizzati al recettore HER2.

http://www.dim

es.unibo.it/it/se

rvizi-e-

strutture/labora

tori/area-

biomedica/ab_0

8-laboratorio-di-

virologia;

http://www.mol

ecular-

virology.bo.it/

Gianni Tatiana

(RTD-A)

Gianni Tatiana (RTD-A), Costanza

Casiraghi (assegnista), Raffaele

Massaro (dottorando), Biljana

Petrovic (assegnista), Valeio Leoni

(assegnista), Andrea Vannini

(assegnista)

Dott.ssa Menotti Laura e Dott.ssa Avitabile elisa

(FaBiT, Università di Bologna); Prof. Pier Luigi Lollini,

Prof.ssa Patrizia Nanni e Prof .ssa Carla di Giovanni

(DIMES, Università di Bologna); Prof. Paolo

Malatesta (DIFAR, Università di Genova); Nouscom

srl, Industria Biotecnologica; PRIMM srl (Treviso),

Facility Biotech.

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GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/35 STUDIO

papillomavirus

(HPV) e

CARCINOMA

DELLA CUTE

Human Papilllomavirus (HPV) è stato dimostrato eziologicamente correlato in

numerosi tumori delle mucose anogeitali e della cute. Sebbene il ruolo di HPV-16

e altri genotipi oncogeni sia stato ampiamente dimostrato nel cancro della

cervice uterina, il ruolo del virus in altri tipi di carcinoma è ancora in discussione.

Numerose sottoclassi (denominate alpha, beta, gamma, etc..) di HPV sono state

tipizzate, in base alla sede di infezione e differenti modi di manifestarsi

clinicamente sono stati ipotizzati e descritti. In questi anni il nostro gruppo ha

dimostrato la presenza di alcuni genotipi cutanei o beta-HPV in alcuni carcinomi a

cellule squamose della cute, in particolare al cuoio capelluto, dimostrando che

tale virus si attiva con l'esposiizone alla luce solare.

Michelangelo La

Placa

Michelangelo La Placa, Martina

Lambertini, Ambra Di Altobrando

BIO/17, BIO/13 ERBB family,

Target Therapy

and liquid biopsy

Mattia Lauriola

(RTDA)

Mattia Lauriola (RTDA) Rossella Solmi

(RTI), Caramelli Elisabetta (PA),

Cinzia Zucchini (RTI)

dott. Gabriele D'Uva, MultiMedica IRCSS Milano Prof.

Yosef Yarden, Weizmann Institute of Science, Israel

Prof. Livio Trusolino, Università di Torino Prof. Pier-

Luigi Lollini, DIMES, Università di Bologna Prof.

Giampaolo Ugolini, DIMEC, Unversità di Bologna

Prof. Luigi Ricciardiello, DIMEC, Università di Bologna

Prof.ssa Rossella Miglio, Dipartimento di Scienze

Statistiche, Università di Bologna Prof. Pierluigi

Strippoli, DIMES, Università di Bologna

Il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) e i suoi partners, HER2/c-

neu (ErbB-2), Her3 (ErbB-3) e Her4 (ErbB-4), appartengono alla superfamiglia dei

recettori tirosino chinasi, proteine di membrane, che hanno la funzione di legare

fattori di crescita e trasdurre il segnale.

Le vie di segnalazione dei recettori ERBB sono caratterizzate da una rete

complessa di meccanismi trascrizionali, responsabili della produzione di

feedback positivi e negativi. Nello specifico i feedback positivi, tra cui ligandi

dell’EGFR e citochine infiammatorie, hanno la funzione di propagare e mantenere

il segnale sostenuto, mentre i feedback negativi, tra cui fosfatasi e inibitori

chinasici, hanno la funzione di spegnere il segnale. La corretta coordinazione di

queste vie è responsabile del’omeostasi tissutale.

Nel nostro ambito di ricerca, approfondiamo i meccanismi molecolari alla base

del blocco dell’EGFR e HER2, per mezzo di anticorpi monoclonali, tra cui

cetuximab e trastuzumab. Per lo scopo utilizziamo modelli cellulari resistenti al

cetuximab, mantenuti in coltura in condizioni di monostrato e in 3D, come colon

sfere. Inoltre, l’ultimissima validazione dei nostri modelli molecolari, viene fatta

su colture di organoidi, derivate da Xenopazienti con cancro del colon-retto,

responsive e non al cetuximab.

Una seconda linea di ricerca si occupa di indentificare marcatori del cancro del

colon retto, capaci di discriminare l'insorgenza della malattia per mezzo di una

biopsia liquida (prelievo e analisi moecolare di sangue venoso periferico).

Partendo da un’analisi bionformatica abbiamo infatti selezionato un pannello di 4

geni, che si sono mostrati capaci di discriminare individui sani da malati con

cancro del colon conclamato.

DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPECIALISTICA, DIAGNOSTICA E SPERIMENTALE (DIMES) Pag. 14/28

SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/04, MED/06 Laboratorio di

Immunologia e

Biologia delle

Metastasi

Oncologia molecolare e cellulare, Immunologia dei tumori, Carcinoma

mammario, Sarcomi musculo-scheletrici, Modelli murini, Vaccini tumorali,

Xenotrapianti derivati da pazienti (PDX). Studi preclnici di prevenzione e terapia

dei tumori.

Pier-Luigi Lollini Pier-Luigi Lollini, Patrizia Nanni, Carla

De Giovanni, Veronica Giusti, Tania

Balboni, Roberta Laranga, Arianna

Palladini, Massimiliano Dall'Ora.

Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna; Istituto

Nazionale Tumori, Milano; Centro di Biotecnologie

Molecolari, Torino; Centro Studi sull'Invecchiamento,

Chieti; DIMEC, Bologna; DIBINEM, Bologna;

Anatomia Patologica, Chieti; Center for Medical

Parasitology, Copenhagen, Denmark; Department of

Surgery, UCLA, Los Angeles, USA.MED/07 Ruolo del

microbiota

vaginale in

condizioni fisio-

patologiche

L’attività di ricerca scientifica riguarda principalmente la patogenesi delle

infezioni sessualmente trasmesse, con lo sviluppo di modelli in vitro per la

valutazione del rapporto ospite-batteri.

Inoltre vengono studiati modelli di interazioni tra batteri health-promoting e

patogeni, a livello vaginale.

Antonella

Marangoni

(Ricercatrice

confermata)

Antonella Marangoni (Ricercatrice

confermata), Roberto Cevenini (PO),

Claudio Foschio (RTD-A)

Beatrice Vitali (FaBiT, UniBo), Luca Laghi (

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-

Alimentari, Campus di Cesena); Marco Severgnini,

Clarissa Consolandi, Clelia Peano (ITB - CNR, Milano);

Marcelo Rodriguez Fermepin, Carolina Entrocassi

(Università di Buenos Aires-UBA, Argentina)

BIO/13 Interazione tra

radicali liberi,

cellule e

organismi

Marina Marini

(PA)

Marina Marini (PA), Provvidenza M.

Abruzzo (RTDI); Alessandra Bolotta

(assegnista)

Dr. N. Rabbani, Univ.di Warwick, UK; Dr. C. Ferreri,

ISOF, CNR; prof. E. Falcieri, Univ. Urbino; prof. R.

Gabbianelli, Univ. Camerino; dott. L. De Franceschi,

Univ. Verona; prof. M. Samaja, Univ. Milano; prof. L.

Bonsi, DIMES, Univ. Bologna; Dr. C. Zucchini, DIMES,

Univ. Bologna; Dr. D. Muhesam, Consciousness and

Healing Initiative, La Jolla, CA, USA.

La tipologia e la concentrazione delle specie chimiche e le caratteristiche delle

cellule coinvolte fanno sì che dall'interazione tra specie radicaliche e materia

vivente possano generarsi condizioni di danno e/o attivazione di vie di

segnalazione. In particolare, quando le specie reattive o radicaliche prevalgono

sulla capacità detossificante dell’organismo, si possono determinare stati

patologici o aggravare situazioni patologiche pre-esistenti: è questo il caso di

alcune patologie neuromuscolari e neuropsichiatriche che studiamo, insieme ai

possibili interventi terapeutici e nutraceutici. In tale ambito stiamo studiando:

- i meccanismi patogenetici che determinano cardiomiopatia vasodilatativa

nell’Atassia di Freidreich (FRDA). A tale scopo, abbiamo messo a punto un

sistema di induzione di cardiomiociti a partire da Cellule Staminali Pluripotenti

Indotte (iPSC), per poter studiare in coltura i cardiomiociti di soggetti affetti da

FRDA.

- lo stress ossidativo in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico (ASD),

con particolare attenzione ai meccanismi infiammatori sottostanti.

Nell’ambito invece della segnalazione redox, studiamo

-gli adattamenti tissutali all’esercizio fisico e il ruolo della segnalazione redox

nella cardioprotezione (pre- e post-conditioning) in due modelli, l’esercizio fisico

e l’ipossia intermittente

-gli effetti di campi elettromagnetici pulsati

Tali aspetti vengono studiati sia in colture cellulari, sia su modelli animali e umani

che riflettono condizioni fisiologiche e patologiche.

DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPECIALISTICA, DIAGNOSTICA E SPERIMENTALE (DIMES) Pag. 15/28

SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/11 Gruppo di studio

del microcircolo

nelle sindromi

coronariche

L'angina microvascolare (angina da difetti del microcircolo coronarico in assenza

di stenosi epicardiche ed altre patologie cardiache) sebbene una volta era

considerata una sindrome benigna, oggi si è visto poter essere causa di eventi

maggiori nel 3-7% dei pazienti. Le indagini ed i marcatori a disposizione per

l'identificazione della malattia sono molteplici, ma i dati sul loro significato

prognostico sono discordanti. Alla base di tali discrepanze stanno numerose

lacune sulle conoscenze sull'eziologia e fisiopatologia della malattia. Il gruppo di

studio cerca di approfondire tali conoscenze per poter identificare uno

strumento di stratificazione del rischio di questi pazienti ed un target di terapia.

Olivia Manfrini

(RTI)

Olivia Manfrini (RTI), Raffaele

Bugiardini (PO), Edina Cenko

(Assegnista di Ricerca)

Axel Pries (Charité - Universitätsmedizin Berlin,

Germany), Akos Koller (University of Pécs, Hungary),

Danijela Trifunovic (University of Belgrade, Serbia)

MED/15 Diagnosi,Terapia

e Biologia delle

Leucemie Acute

e Croniche e

delle

Mielodisplasie

Attività di ricerca di base, clinica e traslazionale sulla Leucemia Acuta Mieloide e

Leucemia Acuta Linfoblastica: disegno, conduzione e partecipazione a studi clinici

sperimentali di fase I, II, III e "first in man" volti a valutare l'efficacia e la

sicurezza nuovi farmaci; studio dei fattori prognostici e predittivi di risposta alla

terapia per migliorare la stratificazione del paziente; studi genomici e

trascrittomici dei meccanismi di leucemogenesi mediante whole exome

sequencing, SNP array, whole transcriptome sequencing, citogenetica

molecolare, FISH; ottimizzazione di nuove tecnologie di ‘deep sequencing’ (NGS

targetd, digital PCR) per il monitoraggio della risposta molecolare e

l’identificazione di mutazioni che conferiscono resistenza al trattamento; studio

della biologia della cellula staminale leucemica in condizioni basali e sotto

pressione selettiva esercitata da farmaci sperimentali, con particolare

riferimento ai pathways del ciclo cellulare, danno al DNA, checkpoint mitotici,

metabolismo, risposta all'ipossia.

http://www.isti

tutoematologico

seragnoli.it/

Giovanni

Martinelli (Prof.

Associato)

GIMEMA AML e ALL Working Party; GIMEMA

LabNET, European LeukemiaNet; Gastone Castellani

(University of Bologna and INFN, Bologna); Mattia

Altini (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la

Cura dei Tumori, I.R.S.T., Meldola), Massimo

Delledonne (Personal Genomic, Verona), Massimo

Bocchi (Cellply, Bologna), Luca Sereni (Celldynamics),

Joan Ballesteros (Vivia Biotech, Spain), Clelia Tiziana

torlazzi (University of Bari), Elisa Ficarra (Politecnico

di Torino), Manuela Ferracin (University of Bologna),

Stefania Rapino (University of Bologna)

Giovanni Martinelli (Prof. Associato)

Crisitna Papayannidis (RTD-A),

Stefania Paolini (RTD-A), Nicoletta

Testoni (PA), Simona Soverini

(Ricercatore confermato), Carolina

Terragna (RTD-A), Maria Teresa

Bochicchio (Assegnista di ricerca),

Claudia Venturi (Assegnista di

ricerca), Valentina Robustelli

(Dottorando), Giorgia Simonetti

(Assegnista di ricerca), Antonella

Padella (Dottorando), Samantha

Bruno (Dottorando), Maria Chiara

Fontana (Dottorando), Andrea Ghelli

Luserna di Rorà (Assegnista di

ricerca), Margherita Perricone

(Dottorando), Anna Ferrari

(Assegnista di ricerca), Francesca

Vopato (Dottorando), Sarah Parisi

(Assegnista di ricerca), Chiara Sartor

(Specializzando medico), Maria

Chiara Abbenante (Specializzando

medico), Giovanni Marconi

(Specializzando medico), Silvia Lo

Monaco (Specializzando medico),

Maria Rosaria Sessa (Specializzando

medico), Carmen Baldazzi

(Assegnista di di ricerca), Simona

Luatti (Assegnista di ricerca)

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SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

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Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

BIO/17 Caratterizzazion

e delle fasi che

promuovono la

progressione

neoplastica in

tumori a base

epiteliale

Studio del differenziamento cellulare e dei meccanismi di trasformazione

neoplastica in tumori ad origine epiteliale come i carcinomi del colon-retto ed i

tumori del cavo orale. Particolare attenzione dedicata all'isolamento e

caratterizzazione delle cellule staminali tumorali in quanto potenziali iniziatrici del

cancro. Vautazione della potenzialità antitumorale di estratti di piante della

medicina ayurvedica confrontati con principi attivi noti. Analisi condotte sia su

linee cellulari immortalizzate che su biopsie ex-vivo da pazienti che hanno dato il

loro consenso. Impiego di metodiche come l'immunofluorescenza e l'analisi del

profilo di espressione in RealTime PCR.

no Marcella

Martinelli

Marcella Martinelli

Luca Scapoli (RTI)

Furio Pezzetti (PA)

Annalisa Palmieri (assegnista)

Francesca Cura (assegnista)

Anastasia Iapichino (dottoranda)

Università di Ferrara

MED/05 Biogenesi e

funzione dei

ribosomi in

patologia umana

Il controllo della sintesi proteica è un passaggio fondamentale nella regolazione

dell'espressione genica che può avere importanti implicazioni nell sviluppo di

diverse condizioni patologiche nell'uomo. L'attività di ricerca del gruppo è rivolta

alla definizione del ruolo delle alterazioni qualitative e quantitative della biogenesi

ribosomiale, della funzione ribosomiale e della sintesi proteica nella

trasformazione e nella progressione neoplastica e nelle patologie ereditarie che

coinvolgono l'apparato di produzone dei ribosomi (note con la definizione

collettiva di ribosomopatie).

Lorenzo

Montanaro (PA)

Lorenzo Montanaro (PA), Davide

Treré (PO), Alice Galbiati, Federico

Zacchini (Assegnisti di Ricerca), Ania

Naila Guerrieri (Dottoranda in

Oncologia, Ematologia e Patologia)

Maurizio Brigotti (DIMES - UniBO), Paolo Garagnani

(DIMES - UniBO), Alberto Inga (UniTN), Sebastian

Iben (Università di Ulm), Mathias Selbach (MDC,

Berlin)

MED 10 ECCO2R

Network

ECCOR2 e' un network di ricerca internazionale con lo scopo di espandere le

nostre conoscenze sull'utilizzo di Extracorporeal oxygenation (ECMO) ed

Extracorporeal CO2 removal (ECCO2R). Il nostro gruppo e' impegnato

fattivamente in questo secondo aspetto ed ha pubblicato gia' 2 lavori per esteso

negli anni 2015-2016. Attualmente la nostra "rete" di ricerca e' composta dai

colleghi della Universita' Sapienza di Roma e da quelli della Tufts University di

Boston, con cui abbiamo una collborazione "ufficiale" tra le due Universita'

STEFANO NAVA STEFANO NAVA, LARA PISANI

DOTTORANDA

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SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

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Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/06 Tumori Rari Il gruppo di ricerca Tumori Rari (GISTSTUDYGROUP e sarcomastudygroup) del

DIMES Università di Bologna e della UOC di Medicina di Continuità Assistenziale

in Oncologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi è

uno dei riferimenti nazionali per la diagnosi, cura e ricerca clinica e traslazione di

tali patologie.

Attività ricerca- clinico - assistenziale del gruppo:

• Studio del genoma dei GIST, Sarcomi viscerali e tumori rari in collaborazione

con il CIRC Giorgio Prodimediante piattaforma NGS Illumina;

• Micro-RNA profiling e metilazione del DNA in Gastrointestinal Stromal Tumors;

• Studio dei polimorfismi genici di pazienti affetti da tumori stromali

gastrointestinali (GISTs) mdiante DMET Affymterix ;

• Studio del DNA tumorale circolante nel plasma di pazienti affetti da GIST;

• Studio del background immunologico dei GIST come base per lo sviluppo di

approcci di immunoterapia;

www.giststudyg

roup.it;

www.sarcomast

udygroup.it

Pantaleo Maria

Abbondanza

Pantale Maria Abbondanza, Guido

Biasco (PO); Maristella Saponara

(RTD); Margherita Nannini (RTD);

Lidia Gatto (Assegnista)

Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT); Tutti

Centri di Italian Sarcoma Group (ISG); Department of

Medicine, Portland VA Medical Center and Oregon

Health & Science University Knight Cancer Institute,

Oregon Health & Science University, Portland, OR,

USA ; Tutti Centri di EURACAN Eurpean Reference

Netwoek for Adult Rare Cancers

• Adesione alla Rete Tumori Rari Nazionale (www.retetumorirari.it);

• Adesione al gruppo cooperativo nazionale Italian Sarcoma Group (ISG);

• Active Member di European Wild Type and Paediatric GIST Consortium;

• Partecipazione al tavolo di discussione della Regione Emilia-Romagna sulla

costituenda Rete Tumori Rari regionale;

• Rappresentatnti per Università di Bologna e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria

Pol. Sant’Orsola-Malpighi in EURACAN ERN – European Reference Network for

Rare adult solid cancers;

• Promotore del percorso clinico-assistenziale (PDTA) dei Tumori Stromali

Gastrointestinali (GISTs) e dei Sarcomi Addominali rientrando nel piano della

necessità di adeguamento a standard funzionali di gestione dei tumori rari come

richiesto dal Ministero della Salute su tutto il territorio nazionale;

• Principal Investigators, Sub-investigators, Co-Investigators di clinical trial sui

Tumori rari;

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Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/22 MED/46 Determinanti

cellulari e

molecolari della

calcificazione

vascolare

La calcificazione vascolare (CV) consiste nell’accumulo eterotopico di sali di

fosfato di calcio nella parete vascolare; questa condizione colpisce

primariamente le arterie e risulta frequentemente associata all'invecchiamento,

allo sviluppo della aterosclerosi, al diabete e alla malattia renale cronica, che

contribuisce ad aumentare in maniera significativa la morbilità e mortalità

cardiovascolare. Precedentemente considerata un processo passivo, la CV è ora

vista come un processo attivo con forti analogie al processo di osteogenesi. I

meccanismi patogenetici coinvolti sono complessi e rimangono non

adeguatamente compresi, anche se ora appare evidente come la rilevanza clinica

della CV dipende in maniera stringente dal distretto vascolare coinvolto. Sono

stati proposti meccanismi cellulari, molecolari e genetici. Importante sembra

essere il ruolo svolto dalle cellule progenitrici vascolari che possono essere

commissionate verso un programma osteogenico e la transdifferenziazione delle

cellule muscolari lisce vascolari. Il gruppo di ricerca è indirizzato a studiare

clinicamente, con metodiche di imaging avanzato, e con metodi istologici,

molecolari e ultrastrutturali i meccanismi che determinano lo sviluppo della CV.

La comprensione dei meccanismi patogenetici risulta essenziale allo sviluppo di

nuove strategie terapeutiche al fine di prevenire e trattare la CV.

Pasquinelli

Gianandrea (PA)

Pasquinelli Gianandrea (PA), Faggioli

Gianluca (PA), Pini Rodolfo

(Specialista in Chirurgia Vascolare,

Dottorando), Ciavarella Carmen

(Assegnista di Ricerca), Valente

Sabrina (Assegnista di Ricerca),

Zazzeroni Luca (Dottorando)

Antonio Freyrie (PO), Chirurgia Vascolare, Università

degli Studi di Parma. William Thilly, Elena Gostjeva,

Dept of Biological Engineering, Massachusetts

Institute of Technology, Boston

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Disciplinare SSD

Nome del

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Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/35 1. Studio del

microbioma

della mucosa

faringea e rettale

in MSM (‘men

having sex with

men’) con

infezioni da

Chlamydia

trachomatis e/o

Neisseria

gonorrhoeae

2. Studio dei Pap

test e HPV test

anali in pazienti

MSM

Annalisa Patrizi

(Professore

Ordinario)

Annalisa Patrizi (Professore

Ordinario), Antonietta D’Antuono

(Ricercatore confermato DIMES UO

Dermatologia), Antonella Marangoni

(Ricercatore DIMES UO

Microbiologia), Simona Venturoli

(Ricercatore DIMES UO

Microbiologia), Claudio Foschi

(Ricercatore DIMES UO

Microbiologia).

1. Le infezioni da Chlamydia trachomatis (CT) e Neisseria gonorrhoeae (GC)

rappresentano le più comuni infezioni batteriche a trasmissione sessuale (STI)

nel Mondo. Al di là delle classiche localizzazioni genitali , molti studi sottolineano

l’elevata percentuale di infezioni da CT e/o GC a livello faringeo e/o rettale, in

particolare in popolazioni di maschi omosessuali (MSM= ‘men having sex with

men’). Negli ultimi anni, diversi studi hanno cercato di approfondire il ruolo delle

comunità microbiche commensali (‘microbiota’) nel prevenire l’acquisizione di

infezioni da clamidia e gonococco così come la loro capacità nel condizionare

l’evoluzione e l’outcome di queste infezioni. Il ruolo che il microbioma della

mucosa faringea e rettale può giocare nei confronti delle infezioni extragenitali da

CT e GC non è ancora stato definito. A tale proposito lo studio si propone di

indagare le caratteristiche del microbioma della mucosa faringea e rettale in

presenza o assenza di infezioni extragenitali da CT e/o GC in una popolazione di

uomini omosessuali (MSM). 2. La popolazione MSM è nota per essere a maggior

rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmesse. A tale proposito è noto

dagli ultimi studi come sia elevata in tale categoria la prevalenza di infezioni da

Human Papillomavirus (HPV) e delle patologie ad esse correlate. Inoltre, è

sempre maggiore la conoscenza del ruolo che il virus ha nel determinismo, oltre

che del carcinoma cervicale, anche del carcinoma anale e del testa-collo,e gli

MSM sono stati considerati tra le catogorie a maggior rischio di sviluppare lesioni

preneoplastiche e neoplastiche di tali distretti. Questo studio si propone pertanto

di valutare la prevalenza di eventuali displasie del distretto anale mediante test

citologico, e la presenza di ceppi oncogeni mediante HPV-DNA test, con le

ricadute che tale riscontro ha sulla prevenzione della patologia HPV relata a

livello anale.

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Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/35 Studio sulla

dermatite

atopica dell'età

adulta:

epidemiologia,

caratteristiche di

laboratorio,

interleuchina 4 e

13, microbioma

cutaneo

La dermatite atopica (DA) dell'adulto riconosce negli ultimi anni una prevalenza

più che raddoppiata nella popolazione passsando dal 3-5% a circa il 10%. Tale

aumento è dovuto sia a casi di DA dell'età pediatrica che non mostrano

regressione con la puberità o che si ripresentano nel giovane adulto, sia a casi di

età di solito più avanzata in cui la malattia appare d'emblée. Mancano dati italiani

sulle caratteristiche che la DA assume in questa età, sulle associazioni presenti e

sulle alterazioni degli esami di laboratorio di questi pazienti. Anche i dati di altri

paesi sono oggetto di studio. Ci proponiamo una più approfondita conoscenza di

tale patologia anche valutando i nuovi parametri di laboratorio e le più recenti

terapie biologiche.

Annalisa Patrizi

(Professore

Ordinario)

Annalisa Patrizi (Professore

Ordinario), Gurioli Carlotta

(Dottoranda di Ricerca in Scienza

Chirurgiche) Raone Beatrice

(Assegnista di Ricerca), Camilla Loi

(Specializzanda in Dermatologia e

Venereologia)

MED/35 Malattie degli

annessi cutanei

Il gruppo si occupa di ricerca clinica nel campo delle malattie delle unghie e dei

capelli. La ricerca degli ultimi anni è focalizzata su: 1) Studio degli effetti collaterali

dei farmaci antitumorali sugli annessi: sono stati decritti per la prima volta gli

effetti su unghie e capelli dei nuovi farmaci biologici per il melanoma e gli effetti

collaterali ungueali da taxani. 2) Uso di tecniche diagnostiche non invasive per i

tumori dell'unghia e le malattie dei capelli: questi studi hanno permesso di

ridurre enormemente il numero di biopsie, 3) Vissuto psicologico delle persone

con alopecia. 4) epidemiologia di una malattia emergente, l’alopecia fibrosante

frontale, con creazione di un database italiano parallelo a quelli di Germania,

Francia e Gran Bretagna. 5) Coivolgimento ungueale nella psoriasi come fattore

di rischio per lo sviluppo di artropatia, e fattore prognostico di scarsa risposta ai

farmaci biologici, studio in collaborazione con i colleghi reumatologi. 6) Alopecia

in corso di sifilide. 7) Uso di nuovi farmaci per l’alopecia areata.a

Bianca Maria

Piraccini

Dott.ssa Michela Starace (Assegnista

di Ricerca) Dott.ssa Aurora

Alessandrini (Specializzanda)

Dott.ssa Francesca Bruni

(Specializzanda)

La collaborazione con i colleghi delle societa

scientifiche Europee:European Hair Research Society

e European Nail Society permette studi

epidemiologici in parallelo in diversi paesi e creazione

di database su grandi numeri di pazienti

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Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

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natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/31 e

MED/32:

collaborazione

con SSD MED/09

DIMEC

Partecipazione

di Audiologia al

Progetto

Brisighella

Le attività del gruppo di ricerca MED/31 e MED/32 appartenenti al DIMES sono

variegate, in dipendenza soprattutto della vastità di elementi riferibili alla

disciplina madre (Otorinolaringoiatria). I temi attualmente più studiati vanno dai

disordini dell'orecchio interno di varia origine, all'oncologia testa-collo, alla

chirurgia endoscopica dei seni paranasali e delle ghiandole salivari 

Antonio Pirodda Antonio Pirodda, Gian Gaetano Ferri,

Cristina Brandolini

Studio sponsorizzato da IBSA

M-PSI/01 Psychological

Sciences and

Medicine

http://www.dim

es.unibo.it/it/se

rvizi-e-

strutture/labora

tori/area-

biomedica/ab_2

2-2013-

laboratorio-di-

psicologia

Paolo Maria Russo

(PA)

Paolo Maria Russo (PA), Valentina

Colonnello (Assegnista di ricerca);

Mauro Ercolani (PO); Edita Fino

(Assegnista di ricerca); Maria Ida

Gobbini (PA); Monica Martoni (RTI);

Katia Mattarozzi (RTI); Michela

Mazzetti (PA); Maria Paola Zamagni

(PA)

Giuseppe Plazzi (DIBINEM, UniBO), Bianca M.

Piraccini e Alessio Morganti (DIMES, UniBO), Scott

Fairhall (CIMeC, Università di Trento), Tessa Marzi e

Maria Pia Viggiano (Università di Firenze)

Damien Léger (Université Paris Descartes, Paris,

France); Markus Heinrichs (University of Freiburg,

Germany); James Haxby (Psychological and Brain

Sciences, Dartmouth College, Havover, NH, USA );

Alex Todorov (Princeton University, Princeton,

United States).

Ricerche sull'efficienza dei processi cognitivi in rapporto alle preferenze

circadiane e alle tipologie di organizzazione del lavoro.

Protocolli di valutazione degli effetti della deprivazione prolungata di sonno sui

processi cognitivi, e delle relazioni tra caratteristiche obiettive e soggettive del

sonno e indici di benessere psico-fisico.

Studio dei processi cognitivi e neuronali alla base della percezione dei volti,

attraverso la misura di variabili comportamentali, psicofisiologiche e di

neuroimaging.

Analisi delle differenze individuali nella risposta a stimoli emotigeni e a eventi

stressanti, in soggetti sani e in pazienti con patologie correlate ad alterata

reattività emozionale.

Analisi dell'impatto dei tratti temperamentali sui processi cognitivi, con

particolare riferimento al decision making in ambito clinico. Individuazione dei

tratti di personalità più predittivi della compliance e analisi elle differenze inter-

individuali relativamente agli atteggiamenti cooperativi/ conflittuali verso le

terapie mediche.

Valutazione dell’efficacia, in termini di adesione al trattamento e soddisfazione

per le cure, dei diversi stili relazionali nella comunicazione della diagnosi,

pianificazione del trattamento e nello sviluppo dell'alleanza terapeutica tra

operatore sanitario e paziente.

Protocolli di valutazione psicofisiologica e psicometrica dell'intensità e della

qualità del dolore in pazienti con diverse patologie organiche, delle componenti

emozionali associate alle sintomatologie tipiche di varie sindromi, degli effetti di

benessere percepito di trattamenti farmacologici.

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Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

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natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/04 Biologia,

genetica ed

epigenetica

dell'Invecchiame

nto

Studio dei meccanismi molecolari, genetici ed epigenetici legati

all'invecchiamento, longevità o malattie associate all'invecchiamento nell'uomo,

come diabete di tipo II e Malattia di Alzheimer. Ambiti particolari di ricerca

riguardano: lo studio dei microRNA nell'invecchiamento e durante il trapianto

d'organo; studio della metilazione del DNA durante l'invecchiamento e malattie

come l'AIDS, il Parkinson e l'Alzheimer; lo studio dell'accumulo di lipidi

intramuscolari nella sarcopenia; lo studio del ruolo del mtDNA

nell'invecchiamento e in malattie come Alzheimer, tumori, e malattie

mitocondriali; lo studio degli effetti della nutrizione (Dieta Mediterranea)

sull'invecchiamento umano.

Stefano Salvioli

(PA)

Stefano Salvioli (PA), Miriam Capri

(RI), Paolo Garagnani (RTD B),

Aurelia Santoro (RTD A), Fabbri

Cristina (Assegnista), Maria Conte

(Assegnista), Cristina Morsiani

(Assegnista), Morena Martucci

(Assegnista), Elena Marasco

(dottoranda); Francesco Ravaioli

(dottorando); Maria Scurti

(Assegnista).

Collaborazioni Nazionali: Marco Sandri (Università

Padova); Antonio Musarò (Univ. La Sapienza Roma);

Paolo Tieri (CNR Picone Roma); Walter Malorni (ISS

Roma); Marco Narici (Univ. Nottingham, UK); Daniele

Campa (Univ. Pisa); Marcello Mele (Univ. Pisa); Ezio

Laconi (Università di Cagliari); Fabiola Olivieri and

Roberto Testa (Univ. Politecnica Marche); Giuseppe

Lauria Pinter (Istituto Besta, Milano); Giuseppe

Passarino (Univ. Calabria, Cosenza); Massimo

Delledonne (Università di Verona); Domenico Girelli

(Università di Verona); Giovanni Vitale (Università di

Milano); Annamaria Di Blasio e Davide Gentilini

(Centro Auxologico di Cusano Milanino, Milano);

Carlo Salvarani (IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova,

Reggio Emilia); Andrea Cossarizza (Università di

Modena e Reggio Emilia).

BIO/17 - MED/19 Gruppo di

ricerca per

l'identificazione

delle basi

molecolari delle

schisi

labiopalatine.

Le attività del gruppo di ricerca hanno lo scopo di far luce sui meccanismi

molecolari che sono alla base dello sviluppo embrionale del volto. Le schisi

orofacciali, che colpiscono un nuovo nato ogni 700, rappresentano la

malformazione congenita più frequente della regione testa-collo. Il progetto di

ricerca in corso mira all'identificazione dei fattori genetici responsabili

dell'insorgenza delle schisi del labbro e del palato. Finora sono stati indagati un

gran numero di regioni cromosomiche e geni candidati, verificandone od

escludendone il coinvolgimento. Ulteriori indagini molecolari sono tuttavia

necessarie per integrare ciò che finora è emerso e comprendere a pieno i

meccanismi che guidano lo sviluppo del cavo orale e le sue alterazioni.

Luca Scapoli Luca Scapoli, Marcella Martinelli

(RTI)

Paolo Giovanni Morselli (PA)

Furio Pezzetti (PA)

Elisabetta Caramelli (PA)

Annalisa Palmieri (assegnista)

Francesca Cura (assegnista)

Università di Ferrara

Bonn University (GER)

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Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/24 18F-FACBC

PET/CT FOR

STAGING HIGH

RISK PROSTATE

CANCER

La stadiazione linfonodale pre-operatoria è fondamentale per valutare la migliore

strategia terapeutica del carcinoma della prostata. Attualmente il gold standard

per la stadiazione è rappresentato dalla linfadenectomia pelvica intraoperatoria.

Quest'ultima non è scevra da complicazioni. La TC/PET con Colina nella

stadiazione pre operatoria ha mostrato una performance superiore rispetto alle

tecniche di imaging tradizionale (TC/RMN) tuttavia presenta dei valori di

accuratezza diagnostica ancora subottimale. Per tale motivo si stanno

proponendo nuovi radiotraccianti. Sulla base dei buoni risultati ottenuti in uno

studio su restaging dopo ripresa biochimica abbiamo avviato uno studio

prospettico per valutare la performance diagnostica della PET con FACBC nella

stadiazione del carcinoma prostatico. Lo studio prevede l'arruolamento di

pazienti affetti da carcinoma prostatico ad alto rischio candidabili a chirurgia.

Tutti pazienti eseguono due TC/PET con entrambi i radiotraccianti (Colina e

FACBC) e successivamente vengono sottoposti ad intervento di prostatectomia

radicale con linfadenectomia pelvica bilaterale. I risultati ottenuti alle TC/PET

vengono successivamente confrontati con l'esame istologico per valutare

l'accuratezza diagnostica.

Riccardo Schiavina

(PA)

Riccardo Schiavina (PA), Eugenio

Brunocilla (PO), Cristian Pultrone

(Dottorando in Scienze Mediche

Specialistiche)

Stefano Fanti, Lucia Zanoni, Cristina Nanni (DIMES -

Medicina Nucleare), Antonietta D'Errico,

Michelangelo Fiorentino, Francesca Giunchi (DIMES -

Anatomia Patologica)

MED/15 Genetica,

genomica e

terapia della

mastocitosi

Identificazione di nuovi players molecolari nella patogenesi delle forme avanzate

di mastocitosi sistemica, con particolare riguardo alla possibilità di definire e

validare nuovi bersagli di terapia. Identificazione e validazione di nuove strategie

per la classificazione molecolare e la stratificazione prognostica dei pazienti.

Simona Soverini

(RTI)

Simona Soverini (RTI), Giovanni

Martinelli (PA) - Cristina

Papayannidis (RTD-A) - Stefania

Paolini (RTD-A) - Caterina De

Benedittis (Assegnista di Ricerca) -

Manuela Mancini (Assegnista di

Ricerca)

Prof Peter Valent (University of Vienna) - Prof

Torsten Haferlach (MLL - University of Munich) - Prof

Mario Cazzola (UniPV) - Prof Giorgina Specchia

(UniBA) - Prof Livio Pagano (Università Cattolica del

Sacro Cuore) - Dr. Massimiliano Bonifacio (UniVR) -

Prof. Massimo Delledonne (UniVR) - Prof Elisa Ficarra

(Politecnico di Torino) - Prof Raffele Calogero

(Università di Torino)

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gruppo di

ricerca

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BIO/13 Correlazione tra

genotipo e

fenotipo nella

trisomia 21

Il nostro gruppo di ricerca si propone di studiare sistematicamente i meccanismi

genetici alla base della sindrome di Down e quindi individuare possibili nuovi

approcci terapeutici. Obiettivi prioritari sono: 1) Identificazione e

caratterizzazione di nuovi geni localizzati nella regione critica per la sindrome di

Down da noi identificata sul cromosoma 21 umano. 2) Studio sistematico

dell'opera scientifica di Jérôme Lejeune, scopritore della trisomia 21. 3) Studio

della correlazione tra genotipo e fenotipo nella sindrome di Down attraverso

l'analisi dei sintomi clinici, del trascrittoma e del metaboloma di persone con

trisomia 21. 4) Sviluppo e utilizzo di strumenti di biologia computazionale

innovativi.

http://apollo11.

isto.unibo.it/

Pierluigi Strippoli

(PA)

Pierluigi Strippoli (PA), Lorenza Vitale

(RTI), Maria Chiara Pelleri, Allison

Piovesan, Maria Caracausi

(Assegnisti di Ricerca)

Guido Cocchi, Marco Seri (DIMEC - UniBO); Paola

Turano (UniFI); Michael B. Petersen, Aalborg

University Hospital, Danimarca

MED/08 PATOLOGIA

MOLECOLARE

DEI TUMORI

SOLIDI

L’attività del gruppo di ricerca si svolge nel campo dell'anatomia patologica

oncologica:

• Analisi dei meccanismi che controllano lo sviluppo e la progressione dei tumori,

integrazione dell'analisi molecolare con dati patologici al fine di identificare

marcatori molecolari clinicamente rilevanti, epidemiologia ed individuazione dei

fattori di rischio per l'insorgenza delle neoplasie.

• Patologia di riferimento: neoplasie endocrine, neuropatologia oncologica,

diagnostica molecolare dei tumori solidi, neoplasie di origine mesenchimale.

GIOVANNI

TALLINI

GIOVANNI TALLINI Memorial Sloan Kettering Cancer Center-Cornell

University, New York, USA

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Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/15 Biologia

Molecolare e

Cellulare del

Mieloma

Multiplo

Carolina Terragna Carolina Terragna, Marina Martello

(assegno ricerca); Barbara

Santacroce (borsa di studio)

(1) Dipartimento di Fisica e Astronomia – DIFA,

Università degli Studi di Bologna. (2) CIRC, Centro

Interdipartimentale di Ricerca sul Cancro, Bologna.

(3) Istituto dei Tumori di Milano. (4) GIMEMA MM

Working Party. (5) European Myeloma Network

(EMN)

L’attività di ricerca del gruppo riguarda essenzialmente i seguenti argomenti: (1)

studio genomico dell’evoluzione clonale nel Mieloma Multiplo mediante

tecnologie ad alta risoluzione (SNPs array, targeted NGS) è identificazione di

coorti di pazienti per i quali siano disponibili campioni raccolti in maniera seriale,

trattati omogeneamente, possibilmente nell’ambito di protocolli clinici. Studio del

profilo genomico e mutazionale e identificazione di traiettorie evolutive;

correlazione dei pattern evolutivi con il decorso clinico dei pazienti. (2)

Identificazione di nuovo fattori prognostici genetici di interesse clinico

nell’ambito di protocolli clinici nazionali e/o internazionali di terapia del Mieloma

Multiplo è caratterizzazione molecolare mediante tecnologie ad alta risoluzione

del background genomico di pazienti on Mieloma Multiplo di nuova diagnosi, per

l’identificazione di nuovi fattori prognostici associati al decorso clinico e per la

validazione delle nuove metodiche di cariotipizzazione molecolare (SNPs array),

rispetto a quelle tradizionali (FISH). (3) Caratterizzazione fenotipica degli stadi di

maturazione del clone neoplastico in pazienti con Mieloma Multiplo è studio

dell’immunofenotipo di una coorte di pazienti con Mieloma Multiplo di nuova

diagnosi mediante l’impiego di un pannello di anticorpi, disegnato per definire le

caratteristiche di maturazione del clone neoplastico, con l’obiettivo di identificare

sottogruppi di pazienti caratterizzati da livelli diversi di maturazione del clone;

caratterizzazione molecolare del background genomico e correlazioni cliniche dei

pazienti stratificati. (4) Definizione e ottimizzazione della migliore schedula di

trattamento con farmaci di nuova generazione, impiegati da soli o in

combinazione, in maniera alternata o sequenziale, in vitro e/o ex vivo .

Definizione del meccanismo di azione delle diverse combinazioni terapeutiche,

mediante analisi delle proteine, gene expression profile, SNPs array.

DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPECIALISTICA, DIAGNOSTICA E SPERIMENTALE (DIMES) Pag. 26/28

SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/07,

MED/17

Studi della

risposta

immunitaria

in corso di

neuroarbovirosi

Il virus Toscana e il virus West Nile sono arbovirusi emergenti e causano

meningiti e meningoencefaliti nei mesi estivi. I fattori di rischio per lo sviluppo di

tali infezioni neuroinvasive sono scarsamente conosciuti. Questo studio valuterà

diversi indicatori immunologici in pazienti con infezione asintomatica, sindrome

febbrile o meningite/meningoencefalite causate dagli arbovirus sovramenzionati.

In particolare verranno studiati: 1. mutazioni puntiformi in geni dell'imunità

innata, 2. recettori e cellule dell'immunità innata, 3. livelli di citochine e

chemochine plasmatici e del sistema nervoso centrale, 4. livelli anticorpali e loro

andamento nel corso di infezione acuta. Obiettivo del progetto è lo studio

approfondito dell'immunopatogenesi delle infezioni da virus West Nile e da virus

Toscana, allo scopo di identificare marcatori immunologici in gradi di predirre lo

sviluppo di infezione neuroinvasiva.

Stefania Varani

(RTI)

Stefania Varani (RTI), Vittorio Sambri

(PA)

Collaborazioni nazionali:

- prof. Viale (UO Malattie Infettive, DIMES, UNIBO);

prof. Ferrari (UO Malattie Infettive ed Epatologia,

Parma), prof.ssa Mussini (UO Malattie Infettive,

Modena), dott. Magnani (UO Malattie Infettive,

Reggio Emilia), dott. Libanore (UO Malattie Infettive,

Ferrara), dott. Mastroianni (UO Malattie Infettive,

Forlì)

Collaborazioni internazionali:

prof Remi Charrel

(UMR ‘Emergence des Pathologies Virales’,

Università di Marsiglia, Francia)

MED/07,

CHIM/06,

CHIM/08

Leishmaniosi

umana: sviluppo

di nuovi farmaci

La leishmaniosi viene considerata un'infezione negletta: le terapie attualmente

disponibili per questa infezione hanno costi elevati e sono associate a frequente

insorgenza di reazioni avverse. Gli incentivi finanziari per lo sviluppo di nuovi

farmaci anti-leishmania sono estremamente scarsi, così come l’interesse verso

questa malattia parassitaria da parte di grandi ditte farmaceutiche. Per far fronte

alle problematiche relative al trattamento di questa infezione, l’ attenzione del

mondo scientifico viene principalmente focalizzata su potenziali nuovi composti

di origine vegetale o natural-like. Obiettivo del presente progetto è

l'identificazione di candidati farmaci natural-like per il trattamento della

leishmaniosi. Il progetto si divide in due fasi 1. sintesi di nuove molecole natural-

like (tra cui calconi, curcumine, endoperossidi) e 2. valutazione dell’attività anti-

leishmanica delle molecole neo-sintetizzate (test di suscettibilità su promastigoti

ed amastigoti di Leishmania). Per i composti per cui verrà identificata una buona

azione anti-Leishmania verrà inoltre studiato il meccanismo di azione (studi di

attività enzimatica e di danno mitocondriale).

Stefania Varani

(RTI)

Stefania Varani (RTI), Margherita

Ortalli (Dottoranda in Scienze

Biomediche e Neuromotorie)

collaborazioni nazionali:

prof Trombini (Dip. Chimica,

UNIBO), dott.ssa Belluti (FABIT,

UNIBO), dott. Ilari (CNR, Roma)

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SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

MED/07;

MED/14;

MED/17

Studio

dell'infezione da

Leishmania in

pazienti

immunocompet

enti ed

immunocompro

messi:

screening,

diagnosi,

monitoraggio e

test

immunologici

Le infezioni causate da Leishmania vengono raramente considerate negli

algoritmi diagnostici in pazienti immunodepressi, con conseguente sotto-

diagnosi di tali infezioni; questo avviene sia per la mancanza di test diagnostici

standardizzati che possano essere utilizzati nella maggior parte dei laboratori di

microbiologia che per la mancata conoscenza dell’emergenza in Europa

meridionale di questa infezione protozoaria. L’obiettivo primario dello studio è lo

sviluppo e la validazione di metodi sierologici, molecolari ed immunologici per

l’identificazione ed il monitoraggio di leishmaniosi umana.

Ci attendiamo che i nostri risultati forniscano importanti informazioni non solo

sui metodi ottimali di diagnosi delle diverse forme cliniche di leishmaniosi ma

anche sull’identificazione di specie e ceppo di Leishmania. Infine, ci attendiamo di

definire protocolli per lo screening ed il monitoraggio dell’ infezione da

Leishmania in pazienti immunocompromessi e di identificare biomarcatori che ci

permettano di predire l’evoluzione di questa infezione protozoaria in tali

pazienti.

Stefania Varani

(RTI)

Stefania Varani (RTI), Maria Carla Re

(PO), Margherita Ortalli (Dottoranda

in Scienze Biomediche e

Neuromotorie)

collaborazioni nazionali:

prof. La Manna (UO Nefrologia, Dialisi e Trapianto,

DIMES, UNIBO)

prof. Viale (UO Malattie Infettive, DIMEC, UNIBO)

dott. Gianluca Rugna (IZSLER, sezione Modena)

dott.ssa Randi (Servizio di Immunoematologia e

Medicina Trasfusionale, AUSL Bologna)

BIO/13;

BIO/11

Cellule staminali:

energie fisiche e

stimoli naturali

Le attività, inserite nell’ambito della ricerca in Medicina Rigenerativa, mirano ad

identificare e studiare nuove strategie per comprendere e modulare la biologia di

cellule staminali umane adulte.

1. Studio di fattori naturali come modulatori del processo di invecchiamento, di

staminalità e differenziamento di cellule staminali adulte.

2. Valutazione degli effetti di onde sonore sul percorso differenziativo di cellule

staminali e sulla possibilità di ricondurre ad una condizione di staminalità cellule

già differenziate.

3. Valutazione degli effetti di campi elettromagnetici e radiofrequenze su cellule

staminali adulte.

5. Riprogrammazione di cellule somatiche umane adulte non staminali verso un

contesto di pluripotenzialità differenziativa.

Prof. Carlo

Ventura

Prof. Carlo Ventura

Prof.ssa Silvia Canaider,

Dott.ssa Federica Facchin,

Dott.ssa Eva Bianconi

Prof.ssa Laura Bonsi e Dott. Francesco Alviano

(DIMES, Università di Bologna; Dott.ssa

Margherita Maioli (Dipartimento di Scienze

biomediche dell’Università di Sassari;

Centro di Ricerca E. Menni (CREM) della Fondazione

Poliambulanza-Istituto Ospedaliero di Brescia;

Prof. Arnold I. Caplan (Professor of Biology, Director

of Skeletal Research Center, Cleveland, OH 44106),

Prof. Camillo Ricordi (Stacy Joy Goodman Professor

of Surgery, Distinguished Professor of Medicine,

Professor of Biomedical Engineering, Microbiology

and Immunology, Director of Diabetes Research

Institute and Cell Transplant Program University of

Miami) e Prof. Bruno Peault (Professor and Chair of

Vascular Regeneration Center For Cardiovascular

Science, MRC Centre for Regenerative Medicine

Scientific Director, BHF Laboratories, The University

of Edinburgh; Professor at David Geffen School of

Medicine at UCLA, Orthopaedic Hospital Research

Center, University of California at Los Angeles, USA)

DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPECIALISTICA, DIAGNOSTICA E SPERIMENTALE (DIMES) Pag. 28/28

SUA-RD Quadro B1b

GRUPPI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO

Rev. 01

20/07/2017

Ambito

Disciplinare SSD

Nome del

gruppo di

ricerca

Descrizione delle attività Sito Web Responsabile

scientifico/coordi

natore

Componenti incluso il Responsabile Collaborazioni nazionali / internazionali

FIS/07 Fisica medica Realizzazione di dispositivi biomeccanici per la verifica funzionale di devices

cardiovascolari. Ottimizzazione e verifica delle tecniche angiografiche con uso di

CO2. Realizzazione di strumentazione medica per uso didattico. Analisi di segnali

biologici in ambito cardiovascolare e neurologico.

Romano Zannoli Romano Zannoli, Ivan Corazza Pietro Cortelli (DIBINEM); Roberta Budriesi (FaBit);

Emanuela Marcelli (DIMES); J. G. Caridi (Tulane

University, New Orleans, US); Hector Musacchio

(Università del Litoral, Santa Fe, Argentina)

MED/15 Programma

Linfomi e

Sindromi

linfoproliferative

croniche

Trattamento e cura dei linfomi e delle sindromi linfoproliferative croniche.

Conduzione e partecipazione a studi clinici di fase I-IV. Sviluppo nuovi settori

nell’ambito della diagnostica e della terapia dei linfomi, che consentano

l’identificazione di approcci terapeutici innovativi e la gestione di trial, al fine di

mantenere l’attuale posizione di preminenza, che l’Università di Bologna e

l’Azienda Ospedaliera Policlinico S. Orsola-Malpighi hanno nello specifico ambito,

e di attrarre nuove fonti di finanziamento e Ricercatori nel contesto

internazionale.

http://www.em

atbo.unibo.it/

Pier Luigi Zinzani 1. Prof. Pier Luigi Zinzani (PA)

2. Dr. Vittorio Stefoni (RTI)

3. Dr.ssa Cinzia Pellegrini (RTD)

4. Dr. Alessandro Broccoli

(Dottorando)

5. Dr.ssa Beatrice Casadei

(Specializzando)

6. Dr.ssa Federica Quirini

(Specializzando)

7. Dr. Lorenzo Tonialini

(Specializzando)

8. Dr.ssa Alice Morigi

(Specializzando)

9. Dr.ssa Miriam Marangon

(Specializzando)

10. Dr.ssa Laura Nanni

(Specializzando)

Fondazione Italiana Linfomi Onlus; AILBologna

Onlus; FABIT UNIBO (Prof.ssa Brigidi); American

Society of Hematology; Lymphoma Coalition Group;

IRST Meldola; Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna;

Global T-Cell Lymphoma Consortium, NY USA; Società

Italiana di Ematologia