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STILI ALIMENTARI E STILI DI STILI ALIMENTARI E STILI DI STILI ALIMENTARI E STILI DI
VITAVITAVITA
Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate
Sezione di Scienza dell’Alimentazione
H. Cena
Il progresso, considerato un bene per l’uomo in termini di durata media e qualità della vita, ha portato a drastici cambiamenti dell’ ambiente e delle
condizioni di vita sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, che si riflettono in abitudini alimentari e stili di vita per lo più scorretti già a partire dall’età evolutiva.
Choi, 2005; Betlejewski, 2007; Bammann et al, 2007
Alimentazione e salute
Un’alimentazione scorretta può scatenare o aggravarealcune malattie:� variazioni del peso (obesità o magrezza)� aumento di colesterolo e/o trigliceridi� aumento glicemia o diabete� aumento pressione arteriosa� minori difese dell’organismo contro le malattie� allergie alimentari� tumori� anemie� malattie a carico di vasi sanguigni, cuore, cervello, polmoni, fegato, stomaco, intestino, ossa…
Sedentarietà
La sedentarietà è considerata come uno dei fattori di maggior rischio per la salute
Ezzati et al, 2003
Sedentarietà e salute
� 35% delle morti per MCV
� 32% delle morti per CA colonretto
� 35% delle morti per diabete
Powell & Blair, 1994
Comportamenti associati alla sedentarietà
Mangiare DormireTelefonareTrasferimenti mezzi di trasporto TV, computer, giochi elettronici
Abitudini alimentari scorrette
Proportion of total DAILYs that can be attributed to the leading 15 known riskfactors in the WHO European Region, 2000
50,5
18,5
23,4
29,3
35,5
41,243,3
51,9
72,8
15
25
35
45
55
65
75Prevalenza (%)
3-5 6-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 >74
Fasce di età
PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE CHE NON PRATICA NÈ SPORT NÈ ATTIVITA’ FISICA
I cittadini ed il tempo libero. Anno 2000 – ISTAT.
FumoFumo Alimentazione scorrettaAlimentazione scorrettaScarsa attivitScarsa attivitàà fisica fisica
InsulinoInsulinoresistenzaresistenza
Tessuto Tessuto adiposoadiposovisceraleviscerale
Fase acuta
Fase acuta
Fase cronicaFase cronica
Sindrome metabolicaSindrome metabolicaDiabete tipo 2Diabete tipo 2
Malattie cardiovascolariMalattie cardiovascolari AJCN 2008AJCN 2008
• Contesto familiare
• Contesto sociale
• Livello socioeconomico
• Fattori personali
• Fattori genetici
Physiol Behav. 2006 J Behav Med, 2007; Eur J Cardiov Prev Rehab, 2007;Obes Rev., 2008
Furst et al, 1996
Fattori
personali
Fattori
ambientali
Valori Scelte alimentari
Percezione sensorialeGustoComfortCostoSalute Simbolismo
• ♀/♂
• Ambiente, relazioni sociali
• Apparenza
• Immagine corporea
• Controllo del peso corporeo
• Massa muscolare, forza
overalloveralloverall “““psychologypsychologypsychology of of of dietingdietingdieting”””
FAST FOOD
Caratteristiche dei pasti FAST FOOD :
• Grandezza delle porzioniE’ stato dimostrato che maggiore è la grandezza della porzione presentata e maggiore è la quantitàdi cibo consumato (Obes Res 2004 ); JADA, 2006(In USA la porzione “super size” di bibita misura quasi 2 litri per un introito calorico medio di circa 700 kcal)
• Alta densità caloricaUn menu tipico Americano fornisce un introito calorico di circa 260 kcal per 100 gr, il che corrisponde al doppio dell’introito calorico medio consigliato in una sana alimentazione
Gli individui che consumano pasti nei ristoranti fast-food più di 2 volte alla settimana aumentano 4,5 kg in più e presentano un aumento dell’insulino-resistenza del 104% maggiore rispetto a coloro che frequentano i fast-food meno di una volta alla settimana
Lancet, 2005
ACIDI TRANS
L’assunzione di acidi grassi trans nell’alimentazione italiana è in media di solo 1.3 g/die, contro i 5-10 g/die rilevati in paesi con consumi elevati di grassi idrogenati. E’ opportuno che l’assunzione di tali grassi non superi i 5 g/die.
LARN 1996
Negli USA le fonti più importanti di acidi grassi trans sono la margarina solida, patate fritte a vari prodotti da forno. Una porzione di patatine fritta ne può contenere 5-6 g.
Consumo di alcoolConsumo di alcoolConsumo di alcool
Stili di vita e condizioni di salute: Indagine multiscopo sulle famiglie – ISTAT, 2003
1993
1993
1993
2003
2003
2003
0
10
20
30
40
50
60
70
vino birra alcolici fuoripasto
Il grafico mostra un aumento nella frequenza dell’uso dialcool (in questo caso ItaliaNord-Orientale)
Significativo è l’aumento dialcolici fuori pasto, in ordineaperitivi alcolici, liquori e amari.
L'alcol è il killer numero uno dei giovani americani. Ma anche in Germania e in Italia il consumo di alcol tra i giovani è diventato problematico.
L’ età di avvio al consumo alcolico in Italia è la più bassa di tutta l’Europa: 12 anni circa
CONSEGUENZE:
• rallentamento riflessi• diminuzione capacità di concentrazione e attenzione
• stati d’ansia (attacchi di panico)• crisi depressive• cambiamenti sociali (problemi di comunicazione, diminuzione dell'autostima e della capacità di giudizio)
• danni epatici (cirrosi)• disturbi renali• patologie cardiache
Osservatorio Nazionale Alcol – OssFAD - ISS
INCIDENTI STRADALIINFORTUNI SUL LAVORO COMPORTAMENTI VIOLENTI
FORTEMENTE IPOCALORICA
Diete con apporti nutrizionali inferiori al fabbisogno, troppo rapide, che promettono dimagramenti miracolosi.
MALNUTRIZIONE protratta nel tempo comporta
CONSEGUENZE: possono variare da un leggero indebolimento con perdite di massa magra, fino a danni gravi e non facilmente reversibili su diversi apparati. Alterazione del tono dell’umore, bilancio azotato negativo, calcolosi biliare.
A BREVE TERMINE (36h) :
� Calo ponderale minimo (1-2%) del peso corporeo senza modificazioni
significative della composizione corporea
� Incremento del senso di fame compensato nel primo pasto post-digiuno
Scelti alimenti ad elevata densità calorica� Accentuato senso di fame e di stanchezza sia fisica che mentale.
Johnstone, 2006: FASTING - THE ULTIMATE DIET?
A LUNGO TERMINE: F (1-6 gg); VLCD (2-3 w); LCD (3-6 w). VAS (Visual Analogue Scales)
Effetti sul peso corporeo Effetti sul senso di fame Effetti sulla faticabilità
FV
L
VAS VAS
PASTI SOSTITUTIVI
Prodotti dietetici destinati a diete ipocaloriche volte alla riduzione del peso che seguono una precisa regolamentazione (CEE, 1999).
PREPARATI DI SINTESI O ALIMENTI?PREPARATI DI SINTESI O ALIMENTI?
““Non Non èè ancora stato dimostrato che i prodotti commerciali costituiti dancora stato dimostrato che i prodotti commerciali costituiti da a combinazioni di carboidrati con proteine o aminoacidi siano picombinazioni di carboidrati con proteine o aminoacidi siano piùù efficaci efficaci degli alimenti nel ripristinare le scorte di glicogeno nel muscodegli alimenti nel ripristinare le scorte di glicogeno nel muscolo e gli lo e gli aminoacidi necessari per la sintesi proteicaaminoacidi necessari per la sintesi proteica””
((R.MaughanR.Maughan, The , The atheteathete’’s diet: s diet: nutritionnutrition goalsgoals and and dietarydietary strategiesstrategies, , ProceedingsProceedings of the of the NutritionNutrition SocietySociety, 2002), 2002)
Senza considerare il consumo di proteine/aminoacidi in polvere, creatina, deidroepiandrosterone, ormone della crescita, ormoni steroidei rispettivamente nel 4.7% e dei maschi e 1,6% delle femmine (12-18) per migliorare la forma fisica, la forza, l’apparenza.
Field et al, Pediatrics 2005
McCabe MP et al, 2001; Neumark-Sztainer D, 1999; Irving Lm et al, 2002; Yesalis CE et al, 1997; Melia P et al, 1996; Tanner SM et al, 1995; Faigenbaum AD et al, 1998; Wichstrom L et al, 2001.
Conseguenze note:AggressivitàAlterazione lipidi ematiciAlterazione sistema riproduttivo
Loud KJ et al, 2003
• ♀ /♂
• Salutisti
• Sostenitori della MAC
• Percezione personale di “alimentazione corretta”
• Spesso condotte di evitamento
• Ambiente, credenze, religione o filosofie di vita
overalloveralloverall “““magicalmagicalmagical food and food and food and healthhealthhealth beliefsbeliefsbeliefs”””
Appetite, 2004; Can J Publ Health, 2005
VEGETARISMO
�Dieta vegetarianaSi elimina ogni tipo di carne animale, compresi i pesci e i crostacei, ma si continuano a mangiare i sottoprodotti animali, quali latte, uova, formaggio e miele.
Filosofia di vita improntata sull’esclusione dalla dieta dei cibi di origine animale.
�VegatalianaEliminazione tutti i prodotti di origine animale compreso uova, latte, miele e formaggio.
�Crudista in cui si assumono cibi crudi con lo scopo di evitare attraverso trattamenti termici l’impoverimento dei sali minerali e delle vitamine degli alimenti.
�Fruttariana in cui ci si nutre solo di frutta fresca e semi.
�Vegana in cui si evitano anche latte e formaggi, uova, ma anche pellicce, cuoio, lana e tutti i prodotti testati sugli animali.
ADA (American Dietetic Association) riconosce che le diete vegetariane ben pianificate possono essere compatibili con un buon apporto nutrizionale.
Dipende da:
- tipo di dieta vegetariana scelta - grado di selezione dei cibi - organizzazione del pasto
Carenze nutrizionali possibili:
� Proteine ad alto valore biologico � Vitamina B12, D, riboflavina� Calcio, zinco e ferro
NB: Particolari periodi della vita sono a rischio nutrizionale: gravidanza, allattamento, accrescimento , convalescenza, anziani.
Fattori che potenzialmenteinducono malattie
«uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o di infermità» OMS
LIFE COURSE
INFLUENCESIdeals Personal factors Resources Social factors Context
PERSONAL FOOD SYSTEM
Value negotiationsManaging relationships
TasteHealth
Cost Other
convenience
strategies
FOOD CHOICEFurst et al, 1996Falk et al, 1996
Non basta sapere, si deve anche applicare;
non basta volere, si deve anche fare.
Johann Wolfgang von Goethe
Restare in salute
L’80% dei casi delle malattie coronariche e sino al 90% dei casi di diabete di tipo 2 potrebbero essere evitati attraverso cambiamenti dello stile di vita e circa un terzo delle neoplasie potrebbero essere prevenute mediante un’alimentazione corretta, il mantenimento del peso corporeo ottimale e la pratica di una adeguata attività fisica.
NEJM, 2000;343:16-22; NEJM, 2001;345:790-797
WHO. Diet, phsycal activity and health. 55th World Health Assembly. 27 March 2002
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