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T. Pastore T. Pastore & E. Valentini, Arpa Puglia E. Valentini, Arpa Puglia Modalità di implementazione del modulo Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emerse riscaldamento e criticità emerse Riunione interregionale Inemar - Roma, 14/02/2011 Riunione interregionale Inemar - Roma, 14/02/2011

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T. Pastore T. Pastore && E. Valentini, Arpa Puglia E. Valentini, Arpa Puglia

Modalità di implementazione del modulo Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emerseriscaldamento e criticità emerse

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I dati di base per l’implementazione del modulo riscaldamento in Puglia (per il 2007) sono stati recuperati dal censimento ISTAT della popolazione 2001

I dati sono disponibili in formato non direttamente correlabile rispetto ai campi richiesti dalle tabelle di Inemar (v. popolamento R_Civile).

Pertanto è stato necessario avviare una serie di elaborazioni/assunzioni sugli stessi dati

Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emersecriticità emerse

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Creazione Tabella R_CIVILE per step successivi

Dati ISTAT

Tipologia EdificioDestinazione d’Uso

Anno Costruzione Numero Piani

Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emersecriticità emerse

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Tipologia ImpiantoOccupazione EdificioTipologia Combustibile

R_CIVILE

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Elaborazioni/assunzioni sui dati Istat

Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emersecriticità emerse

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Edifici:- “esclusivamente abitativi” - “prevalentemente non abitativi

Per i “prevalentemente non abitativi” avendo solamente il dato del nr. edifici è stato utilizzato un coefficiente (mq/nr.Edificio) calcolato dai dati ISTAT per le abitazioni esclusivamente abitative.

Edifici: anno di costruzione Per ripartire i mq per anno di costruzione è stato utilizzato un coefficiente calcolato sul numero Edifici per fascia di anno di costruzione. Tutti gli Edifici non abitativi sono stati associati alla fascia con un numero maggiore di mq complessivi facendo la supposizione che i servizi siano stati realizzati nel periodo di maggiore sviluppo della sezione.

Edifici: n. ro di piani Per ripartire i mq per numero piani abbiamo supposto una media di circa 75-80 mq per appartamento con due appartamenti per piano

Tipo di impianto Per la tipologia di impianto abbiamo considerato i valori: Autonomo, Centralizzato e NulloGli impianti di riscaldamento degli edifici di tipo non abitativo sono stati considerati come impianti autonomi.

Abitazione occupazione Appartamenti occupati da Residenti, Appartamenti occupati da Non Residenti, Appartamenti Vuoti Per determinare i mq per tipologia di occupazione per gli edifici non abitativi, abbiamo considerato questi ultimi come occupati da residenti tenuto conto del fatto che gli impianti di questa categoria di edificio sono molto utilizzati.

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Elaborazioni/assunzioni sui dati Istat

Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emersecriticità emerse

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Tipo di combustibile utilizzato per gli impianti di riscaldamento

Per la tipologia di combustibile utilizzato dagli impianti, sono stati utilizzati i dati del consumo di combustibile per il riscaldamento a livello provinciale (fonte: studio specifico ARTI Puglia, 2007) considerando un diverso utilizzo a seconda della tipologia di impianto e nr. abitanti del comune *.

Impianti centralizzati (Metano, Gasolio e GPL)

Imp. Autonomi per comuni con meno di 30000 abitanti (Metano, Gasolio, GPL, Solido, Elettrico, Olio, altro)

Imp. Autonomi per comuni con abitanti compresi tra 30000 e 50000 (Metano, Gasolio, GPL, Solido, Elettrico, Olio, altro)

Imp. Autonomi per comuni più di 50000 abitanti (Metano, Gasolio, GPL, Solido, Elettrico, Olio, altro)

(*) la ripartizione dei combustibili è stata modificata in funzione del numero di abitanti (es. > cons. legna nei comuni piccoli vs. < nelle grandi città) lasciando costante il dato totale provinciale.

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A valle dell’implementazione del modulo riscaldamento e dopo il lancio dei moduli diffuso e polveri fini (per la distribuzione granulometrica delle polveri) si è proceduto, avviando il modulo in modalità scenario (modulo specchio di Inemar/modulo off-line), a stimare le emissioni specifiche di:

– IPA 4 (somma dei 4 indicati) – benzo(a)pirene

introducendo e aggiornando i FE relativi nel modulo- combustibile = legna e similari - tipo impianto = caminetti aperti, stufe, ecc.- Snap 020205 (020206 x Inemar)

Guidebook 2009, Small combustion

Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emersecriticità emerse

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Aggiornamento di FE specifici

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Sintesi delle criticità emerse

Il modulo riscaldamento non è, in sostanza, praticabile a livello di sezione censuaria per la Puglia, in quanto dai soli dati ISTAT 2001 e applicando tutte le assunzioni precedentemente elencate si arriva a situazioni paradossali di edifici con più piani con pochi m2 o nulli ecc. e quindi a situazioni non realistiche.

In INEMAR sono relazionati, nella tabella R_CIVILE, dati che sono a differenti livelli di dettaglio: edifici (nr. piani, ecc.) e singola abitazione (residenti/non residenti/Vuoti, ecc.)

Pertanto, emerge la necessità di richiedere dati specifici all’ISTAT soprattutto per l’implementazione al 2010 e per la revisione degli inventari precedenti.

Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e Modalità di implementazione del modulo riscaldamento e criticità emersecriticità emerse

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Grazie per l’attenzione

Precauzioni termiche E' arrivato il freddo in tutta

Italia e non solo.Attenzione a non esagerare

con il riscaldamento !!

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