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Taddia Informa - Giugno 2002

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1 Giugno 2002

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RIFORMA - Sì alle modifiche del codice della strada

Ancora un passo avanti sulla via dellamessa a punto del nuovo codice della strada. Ilconsiglio dei ministri ha infatti approvato tuttequelle modifiche che erano rimaste sul tavolo nel-la prima riunione e che invece diventeranno leg-ge a partire dal prossimo gennaio2003. Tra le novità più interessantiquella che prevede sanzioni menosevere per gli autisti dei mezzi pesan-ti e quella che autorizza l’uso in autodell’ auricolare per il telefonino, proi-bito nel «vecchio» codice perchèequiparato al walkman e alle cuf-fie. Intanto, la prima modificariguarda, appunto, i mezzi pesanti.Tutte le infrazioni commesse dai con-ducenti addetti al trasporto merci epersone godranno di una minore ri-duzione di punti rispetto a quellepreviste per tutti gli altri conducentidi vetture. «Chi per mestiere lavoracon i mezzi pesanti sulle strade hadelle responsabilità ma anche degliobblighi maggiori di cui si deve te-nere conto», ha spiegato il ministroLunardi dicendosi convinto che «forse gli autistihanno qualche diritto in più rispetto agli altri au-tomobilisti». L’agevolazione, in ogni caso, sarà ap-plicata esclusivamente alle violazioni commessenell’ esercizio dell’attività professionale. Il provve-dimento prevede invece un insaprimento delle san-zioni «per chi causa incidenti che comportino gra-vi lesioni o la morte di persone e per chi fuggesenza prestare soccorso ai feriti», i famigerati pirati

(da un articolo di Elena G. Polidori)

della strada. Più in generale entro la scadenza dellaproroga dovrà comunque essere rivisto tutto il re-gime sanzionatorio, comprese le multe per chiguida parlando al telefonino senza utilizzare i kitdi viva voce o, appunto, I’auricolare.«Le statisti-

che - ha spiegato Lunardi - ci dico-no che il 25% degli incidenti stradaliviene provocato dalla distrazione.Questo significa soprattutto l’usoscorretto dei telefonicellulari. Ilsuperamento dei limiti di velocità èinvece la causa del 9,4% degli inci-denti: in questo contesto l’autoriz-zazione al raggiungimento dei 150km/h in alcune circostanze è unaconcessione che si fa agli automo-bilisti, che avranno però comedeterrente alle violazioni la patentea punti».

Viene infine introdotta la possibili-tà di multare chi trasgredisce le nor-me del codice senza l’obbligo dicontestare immediatamente quan-do possibile -l’infrazione commessa,anche facendo ricorso a sistemi au-

tomatici di rilevazione dell’infrazione (autoveloxe telecamere). Non sono mancate le polemichenei confronti delle modifiche approvate, soprat-tutto da parte del vice presidente della Commis-sione Lavori Pubblici al senato: «Non c’è alcunaattenzione agli utenti deboli della strada comepedoni, ciclisti, giovani e anziani che, anche nellestatistiche del ministero delle Infrastrutture costitu-iscono ilmaggior numero di vittime della strada»

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Taddia ti segnala i siti più interessanti sulla sicurezza stradalee sul mondo dell’Auto

SALTO NELLA RETE

La velocità è tutto. Soprattutto sul web dove i lunghi tempi di consultazione rendonoinutili (perché inaccessibili) i migliori servizi disponibili on line.Per questo nella progettazione del nostro nuovo data base (deve gestire centinaia dimilioni di dati) abbiamo dato priorità - assoluta – proprio alla velocità. Il motore diricerca in un lampo tira fuori i dati che servono, e le pagine da visualizzare “pesano”pochissimo.Niente giochetti, nessun inutile orpello, solo servizio puro.Per offrire ai nostri navigatori informazioni su prezzi e schede tecniche di tutte le mac-chine in vendita in Italia. Le foto? Sono a parte, per non appesantire la navigazione, tutte linkate al modellospecifico con chiare indicazioni.Tutto ciò si traduce in una facilità di consultazione per tutti, ma anche in un listino diprezzi consultabile anche da un Nokia Comunicator, da un palmare o da chi usa unvecchio computer connesso alla rete in malo modo.Per raggiungere questo risultato ci siamo rivolti a chi di velocità se ne intende davvero:“evo” la rivista specializzata di supercar. Con tanta passione e competenza hannofornito ai nostri tecnici i dati che poi il cervellone metabolizza e spiattella on line nelmodo che voi tutti potete vedere.Al servizio – completamente gratuito e accessibile senza nessun tipo di password oregistrazione - si può accedere in due modi: o attraverso il link PREZZI E SCHEDE nelsommario di sinistra della nostra home page o attraverso il World Wide Wheels nelcerchio con il classico “menù a tendina” che porta direttamente alla schermata dellamarca preferita. Insomma, pochi clic e la vostra auto non ha più segreti.

PREZZI E SCHEDE: ON LINE IL NUOVO WORLD WIDEWHEELS!

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MUSICA PERICOLOSA IN AUTOAscoltare particolari tipi di musica a vo-

lumi sostenuti durante la fase di guida raddoppiale possibilità di incidente. E’ questo il risultato diuna recente ricerca condotta dal professoreWarren Brozsky, professore di Scienze della musicapresso l’università israeliana di Ben-Gurion.

Il verdetto è stato emes-so dopo una serie di test effet-tuati su 28 studenti in possessodi patente da almeno setteanni. Ad ognuno è stato chie-sto di partecipare ad una pro-va virtuale di guida (per ovvieragioni di sicurezza) medianteun simulatore in grado di ripro-durre fedelmente percorsi urba-ni.

Ma l’esperimento vero e proprio consiste-va nel monitorare i comportamenti al volante deigiovani in relazione al tipo di musica selezionata.E il cocktail di suoni servito ad alto volume com-prendeva un po’ di tutto: dalle melense ballatedi George Benson alla scatenata techno da oltre150 bpm(battiti per minuto),e infine il silenzio.

Il test ha permesso di chiarire il rapportodiretto che lega le vibrazioni sonore alla velocitàdi marcia;i conducenti più spericolati che hannocommesso il maggior numero di infrazioni e mes-so a repentaglio la loro e l’altrui incolumità (fortu-natamente solo a livello virtuale)sono stati quelliassordati dai ritmi forsennati della dance music. Anche la misurazione dei battiti cardiaci ha emes-so il suo severo giudizio:la musica elevata ne au-menta la frequenza. Il consiglio quindi non è quel-

(da un articolo di Daniele Sparisci)

lo di spegnere la radio né di convertirviforzosamente alla new-age,ma di limitare i decibelall’interno dell’abitacolo per evitare di lasciarsisfuggire un po’ troppo il piede sul gas.

Studi del genere verranno quindi effettuatisempre più spesso con l’obbiettivo di individuare

gli oggetti e le situazioni chepossono far scendere a mini-mi livelli la soglia d’attenzio-ne quando si conduce un vei-colo: uno su tutti il telefonoportatile;ma anche l’autora-dio può risultare dannoso so-prattutto quando si cambiacassetta o cd,tanto è che lecase automobilistiche hanno

adottato soluzioni come i comandi al volante.D’altronde il problema della sicurezza stra-

dale rappresenta un vero e proprio flagello all’in-terno dell’ Europa e particolarmente in Italia. Il nu-mero di decessi annui ammonta 42.000persone,una cifra che deve far riflettere, soprat-tutto quando si viene a sapere che la strada costi-tuisce la prima causa di mortalità per quella fa-scia di età sotto i 24 anni.

Solo in Italia i morti lo scorso anno sonostati 6400 di cui oltre il 72 per cento avviene nellearee metropolitane,una percentuale tra le più ele-vate d’Europa. Il costo sociale provocato di que-sta tragedia è stato stimato dal Censis intorno ai37 mila miliardi di vecchie lire, ma con l’adozionedi politiche rigide(staremo a vedere come verràapplicato il nuovo codice della strada) dovrebbescendere nel giro di 20 anni a 28 mila miliardi.

Alla fac- cia del pneumatico. Questo gigante di 4,03 metri di diametro del peso di 5300kg è il più grande del mondo ed è nato dalla collaborazione tra Michelin e Caterpillar,che lo utilizzerà per “gommare” il suo nuovo dumper 797 B (una pala per il movimentomerci nelle cave) che sarà presentato a giugno. Per dodici mesi i tecnici Michelin diLexington (Usa) e di Ladoux (Francia) hanno lavorato negli Stati Uniti, in stretta collabo-

razione con Caterpillar.Occorrono circa due giorni per produrre un’unitàe ad oggi ne sono state fabbricate una trentina.Caterpillar aveva l’esigenza che ogni pneumati-co potesse sostenere un carico utile di 104 tonnel-late e il 59/80R63 Michelin può sostenere tranquil-lamente queste sforzo.Inoltre, la durata di vita del pneumatico è stataaumentata del 25%. Un miglioramento che per-mette di ridurre sensibilmente i costi e dunque diincrementare la produttività.

Una gomma da 5300 Kg!Visto su

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1. PROVA DEL PALO. Con questa prova si verifica il comportamento dell’auto in caso di sbandata o diurto laterale contro un palo. Il veicolo viene caricato su un carrello e spinto contro un palo deldiametro di 25,4 cm alla velocità di 29 Km\h. Si valuta l’efficacia delle protezioni, compresi airbagper testa e torace. Questo test non fa ancora parte a pieno titolo delle prove dell’EuroNCAP poichègli studi in questo campo sono ancora agli inizi.

2. IMPATTO FRONTALE. Questa prova si svolge secondo le norme approvate dall’Ente Europeo per lasicurezza dei veicoli (European Vehicle Safety Committee). La velocità è però stata aumentata diotto chilometri orari rispetto a quella prevista dalla normativa europea: 64 Km\h invece di 56 Km\h..L’impatto avviene contro una barriera deformabile disassata del 40% rispetto al centro della mac-china. All’interno del veicolo vengono posti dei manichini muniti di sensori che simulano le conse-guenze dell’urto che riceverebbero i passeggeri.

3. IMPATTO LATERALE. Questa prova con-siste nel lanciare un carrello con una bar-riera deformabile contro la fiancata delveicolo dalla parte del guidatore (piùo meno all’altezza della sua anca) aduna velocità di 50 Km\h. In tal modo sipossono verificare i danni che subireb-be il guidatore (ovviamente sostituitoda un manichino dotato di appositisensori) nel caso di un urto laterale conun altro veicolo. Il test, svolto secondole norme approvate dall’EEVSC (EnteEuropeo per la sicurezza veicoli), serveanche per testare l’efficacia deidispositivi di sicurezza: airbag e barreantintrusione delle porte.

4. INVESTIMENTO PEDONI. La prova simula l’investimento di un pedone da parte di un veicolo allavelocità di 40 Km\h. Si utilizzano manichini delle dimensioni di un adulto e di un bambino perverificare i punti d’urto ad altezza e peso diversi. Le macchine in commercio non devono obbliga-toriamente superare questa prova per essere omologate.

INVIATECI QUALCHE EVENTO IN MATERIA DI“INFORTUNISTICA”

ALL’INDIRIZZO [email protected] SARA’ PUBBLICATO

NEL PROSSIMO NUMERO DI “Taddia Informa”OPPURE CONSULTATE IL NOSTRO SITO

www.infortunistica.it

Alcune delle prove che vengono eseguiteper testare la sicurezza dei veicoli:

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RIUNIONE FRANCHISINGAGENZIE “INFORTUNISTICA TADDIA”

Presentazione del nuovo marchioin Franchising Rent smart

Foto di gruppo: i titolari delleagenzie affiliate infinfinfinfinfororororortunisticatunisticatunisticatunisticatunistica TADDIA

presenti alla riunione

Alessandro Taddia insieme aititolari dell’agenzia affiliata diFerrara, Paolo Torricelli e Ma-rio Buzzoni, premiati per la mi-glior diffusione del marchio nel2001

Alessandro Taddia insieme ai titolaridell’agenzia affiliata di Lucca, BrunoVelani e Piero Pieroni, premiati per ilmaggior numero di pratiche acquisitenel 2001

Bologna, B

oscolo H

otel,

1 marzo 2002

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LA CONSEGNA DEL PREMIODEL CONCORSO “VINCI UNA SMART”

Stefania ed Alessandro Taddia insiemeal vicesindaco di Pistoia, Dott. Federighi,al vincitore del concorso, Mario Impa-rato, ed ai signori Meoni, titolari del-l’agenzia affiliata di Pistoia

Pistoia, Piazza

Duomo

9 Marzo 2002

In primo piano, la smart assegnata in premio

Le smart personalizzate infinfinfinfinfororororortunisticatunisticatunisticatunisticatunistica TADDIA schieratenella piazza del Duomo di Pistoia

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SPECIALE AUTOVELOXContro autovelox e telelaser il rimedio più

efficace è quello di non violare il Codice della stra-da. Anche perchè sono posizionati nei punti piùpericolosi.Autovelox e telelaser sono strumenti ideati per in-dividuare e punire chi viola i limiti di velocità. InItalia ce ne sono circa 400, tra postazioni fisse emobili, a guardia del tratti di strada più pericolo-si. Conoscere la loro ubicazione, comunque, non èdifficile:

- quasi sempre sono preannunciati dal cartello:“Controllo elettronico della velocità”- esistono siti Internet che li segnalano (in questepagine riportiamo alcune mappe del sitowww.autovelox.info ). Sottovalutare la presenza di questi strumenti è ri-schioso, e non certo per le multe (fino a 328 europiù la sospensione della patente da uno a tre mesi):se i tratti sotto controllo sono i più pericolosi, signi-fica anche che dove c’è un autovelox occorremaggiore prudenza. Perciò, ecco una mappacompleta e aggiornata.

(tratto da “Al Volante”)

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Telelaser: per i giudici non è a nor-ma

Secondo alcuni giuristi, il telelaser non pos-siede le caratteristiche imposte dall’articolo 345del Regolamento di esecuzione del Codice dellastrada. Non è in grado, cioè, di “fissare” la veloci-tà delle auto in modo “chiaro e accertabile”. Ri-sulta, così, impossibile stabilire con esattezza qua-le sia l’auto che ha “puntato”.Con questa motivazione è possibile fare ricorso alGiudice di pace, avendo buone possibilità di vin-cere. Ma attenzione, manca ancora un pareredella Corte di Cassazione.

Se non ci sono prove oggettive del-l’infrazione

Le sentenze più significative fra quelle chehanno annullato le contravvenzioni elevate conil telelaser sono due:1) la n. 196 del 12/07/2000, Tribunale di Padova2) la n. 396 del 16/10/2000, Tribunale di Forlì.Entrambi i Giudici di pace concordano nell’impu-tare al telelaser la mancanza di una prova og-gettiva dell’infrazione. Quando il tele laser viene azionato, infatti, rilevala velocità della macchina che sta “puntando”,ma non fornisce alcuna prova certa (come peresempio una fotografia) di quale auto ha “mira-to”.

L’identificazione della targa e del modello dellamacchina dipende, perciò, dalla vista dell’agen-te che aziona il telelaser: quest’ultimo però po-trebbe anche sbagliarsi, cosa sempre possibile, spe-cialmente nel momenti di traffico molto intenso.

La vista può ingannareL’agente avrà visto bene? Questo dubbio,

legittimo in assenza di una prova certa, non è am-messo dall’articolo 345 del Regolamento del Co-dice della strada, che impone dil “fissare la velo-cità in modo chiaro e accertabile”, cioè al di là diogni ragionevole dubbio. Solo una fotografia sa-rebbe una prova sufficiente. Del resto, leapparecchiature elettroniche dovrebbero servireproprio a evitare errori di percezione da parte de-gli agenti.Infine, che l’articolo 345 del Regolamento richie-da una prova fotografica, risulta evidente perchèsi preoccupa di “tutelare la riservatezza dell’uten-te”: se fosse legittimo “accertare” la velocità soloattraverso la percezione visiva dell’agente, non siviolerebbe in alcun modo la privacy dell’automo-bilista. È chiaro, allora, che l’articolo 345 dà perscontata la presenza di una prova fotografica.

Contromisure illegaliIn base alla legge n. 472/99, inItalia i cosiddetti “anti-autovelox” sono vietati. Nonè possibile, cioè, tenere inauto, commercializzare o pro-durre, dispositivi capaci di se-gnalare la presenza diautovelox e telelaser. La mul-ta per i trasgressori è di 656euro, più la confisca del dispo-sitivo.

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Come fare ricorso e vincerloEsistono alcuni casi in cui autovelox e

telelaser vengono usati dalle Forze dell’ordine inmodo considerato illegittimo da più d’una senten-za. In queste circostanze è possibile fare ricorso.Presentatelo, però, al Giudice di pace (e non alPrefetto): solo il Giudice di pace ha la facoltà diinterpretare il Codice della strada. Il Prefetto, inve-ce, si occupa soltanto di errori formali (una notifi-ca fuori tempo massimo, una targa sbagliata ecosì via). OPPORSI IN QUATTRO MOSSE1) Agite entro 30 giorni dalla data di notifica del-

l’infrazione2) depositate, presso l’ufficio del Giudice di pacecompetente (cioè quello della zona in cui è stataelevata la multa), quattro copie autografe dellalettera con i motivi del ricorso3) allegate una copia del verbale di notifica e dellesentenze alle quali fate riferimento nel ricorso (i te-sti integrali si trovano sul sito:www.autoveloxnews.it) 4) se la multa è stata emessa in una città diversadalla vostra, eleggete domicilio in quella cancel-leria.

Il modello da utilizzare

AL Signor Giudice di Pace di .. ..............................Ricorso ex art. 231egge 6B9/1981

Il sottoscritto...............................................

nato a ........................................................

il........... residente a ....................................

in via/piazza .................................................

domiciliato a ................................................

in via/piazza .................................................PREMETTE

- che in data .............. gli è stata recapitata una con-travvenzione, come da copia allegata, in cui viene contestatala violazione dell’art. n............del Codice della strada.

RITIENE ILLEGITTIMA TALE CONTRAVVENZIONEin quanto.................................................................................................................................................................................(spiegare le motivazioni del ricorso e indicare tutte le sentenze a sostegno della propria tesi)

E CHIEDEl’annullamento del predetto verbale e quei conseguenti provvedi-menti che riterrà opportuno emettere.

(data e firma)

SPECIALE AUTOVELOX

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Rivoluzione per le multe nei confronti dichi supera i limiti di velocità: secondo alcune indi-screzioni, le modifiche al Codice della strada e alsuo Regolamento di esecuzione dovrebbero ob-bligare gli agenti del traffico a contestare imme-diatamente le infrazioni lievi commesse su stradeurbane, fermando i trasgressori appena colti in fal-lo. La novità segue l’indirizzo dettato dalla giuri-sprudenza della Cassazione, che più volte ha ri-badito l’obbligo della contestazione immediata,sancito dall’articolo 200 del Codice attuale.La norma oggi si limita a dire che i tra-sgressori vanno fermati solo quando è possibile elascia ampio spazio alladiscrezionalità degli agenti (e deigiudici che esaminano i tanti ricor-si degli automobilisti multati), chesarebbe invece un po’ limitatadalle modifiche.Dal punto di vista tecnico, la novi-tà è corretta: quando la velocitàdel trasgressore non è elevata inassoluto, dare l’alt il veicolo non èquasi mai rischioso e pone un fre-no al malcostume di alcuni Comu-ni, che piazzano rilevatori di velo-cità al solo scopo di aumentare iproventi delle multe (quasi tutti gli apparecchifunzionano in modo automatico; consentendo dimultare anche mille conducenti in un’ora, cosaimpossibile se li si dovesse fermare tutti). Ma lanuova norma dovrà essere scritta con molto equi-librio: ci sono strade insidiose in cui non c’è spazioper far accostare il mezzo e, se la contestazioneimmediata sarà imposta in modo troppo stringen-te, si arriverà al paradosso che non si potranno

L’OBBLIGO DELLA CONTESTAZIONE IMMEDIATArilevare le infrazioni proprio nei punti più pericolo-si. Inoltre, non è opportuno concentrare gli sforzisulla contestazione immediata degli eccessi lievi:dove è possibile, è meglio fermare chi supera dimolto i limiti di velocità, per identificarlo e appli-care subito le pesanti sanzioni accessorie previstein questi casi (il ritiro immediato della patente o,quando sarà in vigore la patente a punti, la sot-trazione di dieci dei 20 punti di cui è dotato il do-cumento).Dal punto di vista giuridico, va chiaritoche, contrariamente alle sintesi riportate dallastampa, la Cassazione ha solo detto che ogni

contestazione differita va adegua-tamente motivata e non ha maiimposto di effettuare sempre la con-testazione immediata (vedere lesentenze 2494, 7103 e 7104 di quest’anno). Anzi, ha scritto che nessungiudice può mettersi a sindacaresul modo in cui le forze dell’ordineorganizzano i servizi di rilevamentodella velocità. Così, per esempio,nulla vieta di piazzare una sola pat-tuglia addetta all’ Autovelox o aglialtri apparecchi che non riesconoa misurare la velocità prima che il

veicolo passi al loro fianco (cosa invece possibilecol “Telelaser” e con alcuni radar): non è quindinecessario far appostare altri agenti più avanti perfermare subito i trasgressori. Non basta: il 3 mag-gio scorso, con la sentenza 11293/2001 (deposita-ta in cancelleria il 28 agosto), la prima sezione ci-vile della Cassazione ha affermato chiaramenteche la contestazione immediata non è un obbli-go imprescindibile.

La sai l’ultima?La sai l’ultima?La sai l’ultima?La sai l’ultima?La sai l’ultima?Il signor Angelo va all’ospedale a far visita al suo amico Berto

che ha avuto un incidente con la macchina.

- Oh, ciao come stai?

- Sto meglio, sto meglio.

- Ma, puoi alzarti?

- Mah, guarda, il medico mi dice di si... l’avvocato mi dice di no!

(tratto da “Il Sole 24 Ore”)

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SE L’AUTO NON VA, CONTATTATE LE CASE PRODUTTRICI

La vostra auto nuova non funziona bene? Il concessionario non riesce a eliminare un difet-to che gli avete fatto notare? Ecco tutti i numeri di telefono degli uffici clienti delle Case aiquali sottoporre il vostro caso. Se è un numero verde (con prefisso 800) la telefonata ègratuita, anche dai cellulari. Vi consigliamo di telefonare negli orari di ufficio, dal lunedì alvenerdì.Se il vostro problema è più serio e richiede l’invio di una lettera, ad esempio per evitareche lagaranzia scada prima che un guasto già segnalato venga tolto, è importante spe-dirla all’ufficio giusto. Usate gli indirizzi che pubblichiamo per evitare che la lettera vengasmarrita o arrivi in ritardo: a volte l’ufficio clienti ha una sede diversa rispetto a quello dellaCasa automobilistica. Fate sempre una raccomandata con ricevuta di ritorno sia allaconcessionaria sia alla Casa.

(tratto da “Al Volante”)

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Crolla un caposaldo nel contenzioso sulleinfrazioni stradali: la Cassazione, con la sentenza9909/2001, ha stabilito che per mettere in dubbioil contenuto di un verbale non è necessario pre-sentare sempre una querela di falso (cosa che im-plica l’instaurarsi di un particolare procedimentoche allunga i tempi e rende difficile il ricorso).

Secondo i giudici, infatti, quando si dimo-stra che gli agenti accertatori della violazionehanno visto male il loro verbale può essere annul-lato anche nel corso del normale procedimento.

I giudici della Corte si sono pronunciati sulcaso di un automobilista pesarese che era statomultato per un sorpasso vietato. L ‘automobilistaaveva fatto ricorso al pretore di Pesaro (i fatti ri-salgono a prima che le competenze in materiapassassero al giudice di pace ), sostenendo che ivigili avevano sbagliato ad annotare il numero ditarga del veicolo. Lo deduceva da tre Circostan-ze di fatto:

1) gli agenti avevano rilevato l’infrazione

“al volo”, mentre stavano circolando con la loroauto di servizio in senso opposto a quello del tra-sgressore;

2) la sua auto era stata immatricolata inun lotto di esemplari uguali, che differiscono soloper l’ultima cifra della targa;

3) quella mattina l’automobilista si era pre-sentato al lavoro 50 minuti dopo la presunta infra-zione, ma il suo ufficio era piuttosto distante dalluogo della violazione.

Il pretore aveva ritenuto che questi elemen-ti rendessero ragionevole ildubbioche i vigili aves-sero visto male la targa e quindi aveva accolto ilricorso, con una sentenza del 14 dicembre del 1998.La Cassazione ha confermato questa tesi, affer-mando che non è necessaria la querela di falso,«in mancanza di falsità materiale o ideologica diquanto accertato dai verbalizzanti, che potreb-bero attestare come vera una realtà perchè daloro falsamente percepita, come del resto acca-de in ogni ipotesi di percezione sensoriale».

Lavoratori motociclisti per scelta,non pernecessità, fate attenzione: in caso di incidente capi-tato andando o tornando dall’ufficio l’Inail non pagai danni.Così in una sentenza della Sezione lavoro laCassazione ha respinto il ricorso di una signora che,abitando a un chilometro dall’azienda, aveva scel-to di viaggiare in motocicletta. Il mezzo era como-do quando, tornando a casa, doveva fermarsi afare la spesa.Scrive la Suprema Corte: corretta è stata la decisio-ne del Tribunale di Firenze che non le ha riconosciutol’infortunio sul lavoro. I giudici hanno infatti «diligen-temente indagato» sulle circostanze di fatto osser-vando, tra l’altro, che la distanza tra la casa delladipendente infortunata e il luogo di lavoro era di

Incidenti sul tragitto casa-lavorocirca un chilometro e che quindi l’impiego del mo-torino per percorrere tale tratto di strada «rappre-sentava la pratica realizzazione di un cosiddetto ri-schio elettivo» dal momento che tale scelta non erain alcun modo «necessitata» per consentire alla la-voratrice il disbrigo delle normali incombenze fami-liari.E questo considerando che l’effettuazione del per-corso a piedi - anche per una persona sessantennenon affetta da disturbi nella deambulazione - pote-va essere al massimo contenuto in una ventina diminuti. D’altro canto, sempre ad avviso del Tribuna-le, non poteva assumere rilevanza ai fini del ricono-scimento dell’infortunio in itinere la «comodità» chel’uso del ciclomotore comportava «in ordine all’ac-quisto della spesa domestica» a fine lavoro.

E’ vietato mettersi alla guida se si hannosintomi di sonno: il cosiddetto “colpo di sonno fi-siologico” e’ un’evenienza del tutto prevedibileche deve consigliare di non porsi affatto alla gui-da in quelle condizioni e a non proseguire la mar-cia iniziata. Il monito agli automobilisti arriva dal-la Quarta Sezione Penale della Corte diCassazione che ha confermato la condanna peromicidio colposo per un giovane ufficiale. Il ra-gazzo, dopo una serata in discoteca, pur avendomostrato segni di stanchezza si era messo alla

Vietato mettersi alla guida con sintomi di sonnoguida dell’auto, portando con sé un amico; a se-guito di un colpo di sonno, era finito contro unalbero, e a causa dell’incidente l’amico era mor-to sul colpo. Condannato per omicidio colposoin primo ed in secondo grado, invano si era difesoin Cassazione. La Suprema Corte, respingendo ilricorso, ha confermato la responsabilità del gio-vane ufficiale nell’incidente, in quanto, di frontealla “stanchezza” e al “pregresso affaticamento”,non avrebbe dovuto mettersi alla guida dell’au-tomobile. (Cassazione 41097/200 l )

SENTENZE DI CASSAZIONE

Non è più necessaria la querela di falso per contestarele multe dei vigili

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Il ciclomotore rappresenta la libertà di movimento, molti pensano che sia una soluzione per iproblemi del traffico, per i ragazzi rappresenta la prima occasione per muoversi in modo indipendente.In un recente sondaggio un quarto dei motociclisti intervistati si paragona al dio del vento. Ma questomezzo espone al rischio di farsi male, con danni permanenti (in città il rischio di ferirsi seriamente inciclomotore è 15 volte superiore a quello che si corre in automobile).

A lcuni miti da sfatare:La facilità

La guida del ciclomotore non è facile, richiede grande abilità e riflessi pronti:perché gli automobilisti non rispettano i diritti dei motociclisti, loro sono corazzati, hanno l’air-bag.Nella circolazione bisogna non solo vedere, ma essere visti; è noto che gli automobilisti non ti vedono,se i mezzi sono tanti, loro badano solo a quelli grossi.Contromisure: imparare a guidare bene in spazi fuori dalla circolazione, dove non ci sono auto pedonio ciclisti . Di sera Usare materiale rifrangente: giacche e calzoni con inserti di materiale riflettente, Mette-re bande laterali riflettenti sul mezzo e sul casco

VISIBILITA’ DI SERAAbiti scuri: 20m - Abiti chiari: 50 m

Materiale riflettente: 150 m

Distanza percorsa (reazione+frenata:) = 30m a 50 km/h 80 m a 100 km/h

Il casco limita la visibilitàIl casco non limita la visibilità .I caschi omologati mantengono un angolo visuale di almeno 210°; un guidatore che va piano usa unangolo di visione di circa 140°, a velocità di 50/60 Km/h l’angolo di visione del guidatore si stringe acirca 70°Non limita la possibilità di udire i segnali sonori. (attutisce anche il rumore del vento e del motore,permette di discernere meglio i suoni)Il casco salva dai danni alla testa, quindi al cervello (,negli incidenti seri, l’80% dei guidatori di moto emotorini, che non portano il casco, si fa male alla testa (e questo valeper tutte le età)Il casco non aumenta i possibili danni alla colonna vertebrale. In un re-cente studio condotto dell’ente governativo statunitense NHTSA, su 980motociclisti feriti, che indossavano il casco, solo in 4 casi esso ha prodot-to ferite minori.

Il casco è una limitazione alla libertà.Limita solo la possibilità di diventare invalidi e poi di dover essere assistito dagli altri per tutta la vita.Le regole della strada sono fatte per le automobili, perché chi guida il motorino non ha la patente.In ciclomotore si devono seguire le norme del codice della strada perché manca la corazza e si rischiadi più.Alcune violazioni comportano anche il ritiro del mezzo e multe salate.Ad esempio per il divieto di transito nelle aree pedonali

Il motorino si ferma subito in caso di frenata .Anche il motorino richiede molti metri per fermarsi, dovuti alla conservazione della velocità durante lareazione del guidatore ed allo spazio per fermarsi dopo aver azionato i freniSpazio percorso = Reazione + frenata

IL CICLOMOTORE E LA LIBERTA’ DI MOVIMENTO

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Non tutti sanno che il Codice civile ita-liano tutela gli automobilisti dalle ammaccaturee dai furti subiti nei posteggi privati a pagamen-to.

La legge italiana è chiarissima…Secondo il Codice civile (articoli dal 1766

al 1780), i parcheggi custoditi a pagamento (quelliprivati, quelli degli alberghi e dei supermercati ecosì via) sono responsabili delle auto che ospita-no. Perciò devono:1) custodirle con la massima diligenza2) restituirle nello stesso stato in cui le hanno rice-vute3) risarcire in caso di danno o di furto.

…e certi avvisi non valgonoA volte, all’ingresso dei parcheggi custo-

diti a pagamento campeggiano cartelli con av-visi di questo tipo: “II posteggiatore non si assu-me responsabilità in caso di danneggiamenti ofurti”; oppure: “La responsabilità in caso di danni

SE IL POSTEGGIATORE DEVE PAGARE I DANNI

o furti è limitata a tot euro”. Si tratta di avvisi chegiuridicamente non hanno alcun valore (tranneche per gli oggetti lasciati nell’abitacolo): sonoclausole vessatorie che il cliente non ha mai ac-cettato esplicitamente, non avendo firmato al-cun contratto.

La ricevuta serveFatevi sempre rilasciare una ricevuta quan-

do si consegna l’auto: è la prova che l’avete la-sciata nel parcheggio e contiene gli obblighi delcustode.

Furti particolariIn caso di furto, se il posteggiatore è in

grado di dimostrare che questo è stato causatodall’imprudenza del proprietario (per esempioperché ha lasciato le chiavi nel cruscotto), pa-gherà solo una parte del risarcimento. Se, inve-ce, dimostra di essere stato vittima di un eventoinevitabile (come la minaccia di un’arma), nonavrà l’obbligo di pagare.

Che cosa fareSe si dovesse subire un furto o un danneg-

giamento dell’auto in un parcheggio custoditoa pagamento, è necessario:

· Comunicare subito l’accaduto al posteg-giatore

· Presentare denuncia in Questura· Chiedere tramite il posteggiatore il risar-

cimento dei danni tramite raccomanda-ta con avviso di ricevimento, alla qualeallegare scontrino e copia della denun-cia alla Questura

Se il posteggiatore non vuole pagare il risarcimen-to, si può adire a vie legali, dando mandato aun avvocato per rivolgersi a un giudice.

(da “Al Volante” - in collaborazione con lo Studio legale Luca Procaccini)

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Le tariffe dell’Rc auto aumentano anchea giugno. E se Napoli registra, come sempre, i prez-zi più elevati d’Italia, è Bologna la città che si gua-dagna la “maglia nera” per i rincari del primo se-mestre 2002. Il motivo, forse, è da ricercare in al-cune statistiche di infortunistica stradale, che indi-cherebbero l’area bolognese come quella con ilmaggior numero di incidenti.

Diciottenni tartassatiPrendiamo, per esempio, un neo-patentato in 14°classe (profilo 1, pag. 94): considerando i ritocchitariffari delle prime 50 compagnie assicuratrici ita-liane, il capoluogo dell’Emilia Romagna si attestasu un aumento medio del 6,21 per cento, contro il6,07 dl Napoli e il 6,10 di Palermo. Va un po’ me-glio a Milano (5,29 per cento), Perugia (5,51 percento) e Roma (5 per cento), ma non c’è nulla dicui rallegrarsi: una polizza Rc auto costa, per undiciottenne, da un minimo di 1.075,60 euro (aPerugia con Sai), fino a 5.596euro (a Napoli con Arca). Uncifra così elevata può davve-ro far passare la voglia dicomprare l’auto.Non ci si deve stupire, allora,se il mercato italiano sta su-bendo una flessione delle ven-dite maggiore che in altri Pa-esi: l’elevato costo della co-pertura assicurativa ob-bligatoria non può che inci-dere negativamente. E non cisi stupisca neppure del fioriredi contrassegni assicurativi fal-si, un mercato illegale e peri-colosissimo (di fronte a unapolizza fasulla non esiste nessun responsabile civi-le che possa garantire il risarcimento), che va com-battuto con ogni mezzo, compreso quello di ren-dere le tariffe accessibili a tutti.

Ai quarantenni va un po’ me-glio Facciamo un altro esempio, un quarantenne inprima classe (profilo 2, pag. 96). I rincari medi del-le 50 compagnie esaminate sono più contenuti evanno dallo 0,66 per cento di Bologna allo 0,21 dlRoma. Sembra quasi un premio, se di premio sipuò parlare: chi è in prima classe e non causa in-cidenti, infatti, logicamente dovrebbe spendereun po’ meno dell’anno precedente. Invece subi-sce continui rincari, cosa che accade ormai dadiversi anni.

I conti non tornanoSecondo le associazioni dei consumatori, i premidall’Rc auto sarebbero lievitati de1 68,8 per

AUMENTI RC AUTOLa “maglia nera” va a Bologna, ma le tariffe lievitano per tutti.

cento nel sei anni dal 1996 al 2001. Un rincaro paria 4,5 volte l’inflazione che, nello stesso periodo, siè attestata sul 14,9 per cento. E quest’anno, comeabbiamo visto, la tendenza non è cambiata. Iconti però non tornano: secondo l’lsvap (l’Istitutodi vigilanza sulle assicurazioni), il 2001 è andatomolto bene per il ramo Rc auto. Nel primo seme-stre del 2001, la raccolta dei premi lordi è statapari al 5,9 per cento in più rispetto al primo seme-stre del 2000. Perciò si sta verificando una riduzio-ne delle perdite continuamente lamentate dallecompagnie (soprattutto grazie alla diminuzionedegli incidenti).Perchè, allora, le tariffe non scendono?

Si può risparmiare assicuran-dosi per telefono?Sì e anche molto: in alcuni casi, le tariffe sono an-che deI 5O% più basse rispetto alla media di quel-

le praticate dalle Compagnietradizionali. Probabilmente i ri-sparmi per alcuni assicurati di-venteranno ancora più sensi-bili nei prossimi anni, perchèsono allo studio nuove formu-le e nuovi parametri dipersonalizzazione, che potreb-bero favorire ancora di più al-cuni automobilisti. Ma non sempre conviene sce-gliere una polizza telefonica,per 5 motivi:

A. le Compagnie te-lefoniche offrono polizze van-taggiose solo ai clienti più pru-denti (la forbice delle tariffe è

generalmente più ampia rispetto a quella delleAssicurazioni tradizionali, per cui i forti sconti per iconducenti ritenuti migliori sono controbilanciatida aggravi altrettanto marcati per quelli classifi-cati a rischio, come i giovani);

B. a volte praticano rincari elevati (per chicausa un incidente) o bruschi (quando cambianole tariffe, magari in seguito a difficoltà di bilan-cio);

C. possono prevedere la rivalsa sul propriocliente in un numero di casi superiore rispetto allamedia del mercato assicurativo (per esempio, seal momento dell’incidente si trova al volante unapersona diversa da quelle indicate nella polizza);

D. i conducenti che non causano sinistri po-trebbero trovare coperture convenienti anche conCompagnie tradizionali: ormai non sono più solole “telefoniche” a fissare le tariffe in base a para-metri personalizzati che premiano chi non provo-ca incidenti;

(tratto da “Al Volante” e “Le Guide di Quattroruote”)

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E. spesso anche i conducenti migliori ven-gono penalizzati per il fatto di risiedere in aree rite-nute a rischio (per esempio,le Compagnie “telefo-niche” non si fanno raggiungere sui numeri verdida alcune zone del Sud o rilasciano preventivi tan-to elevati da scoraggiare chi vi risiede).Tutto ciò non toglie che siaquasi sempreconsigliabile chiedere unpreventivo per valutare laconvenienza di queste po-lizze; per averlo, basta unatelefonata.

C’è da fidarsidelle Compagnie«virtuali»?Tutte le Compagnie cheoperano per telefono o viaInternet sono autorizzatedall’Isvap a prestare la copertura assicurativa RCauto e quindi hanno bilanci in regola. Inoltre, spessofanno parte di grandi gruppi assicurativi che ga-rantiscono solidità. Le tariffe delle “telefoniche”

VACANZE SENZA CODEQualche indicazione per non restare intrappolati

sono basse solo per alcune categorie di conducen-ti, selezionate con attenzione (attenuando moltoil principio di mutualità che deve comunque ca-ratterizzare il settore assicurativo) proprio per ridur-re i costi dei risarcimenti e, di conseguenza, i pre-mi.Inoltre, l’assenza di un’organizzazione sul territorio

fa risparmiare sui costi di or-ganizzazione ed eliminare leprovvigioni per gli agenti.Però la rigorosa selezionedei clienti fa sì che, in gene-re, gli aggravi di premio peri clienti che causano un in-cidente siano pesanti, percui basta un solo sinistro perperdere buona parte dellaconvenienza rispetto allepolizze tradizionali. Inoltrealcune Compagnie ”telefo-

niche”, per conquistare quote di mercato, hannotalvolta praticato prezzi molto favorevoli ai nuoviclienti, per poi rincararli di molto (anche del 50%)l’anno successivo.

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Attenzione agli occhiGli occhiali da sole a basso costo possono causare danni alla vista. È iniziata la campagna

informativa del Ministero delle Attività Produttive sull’acquisto di occhiali da sole sicuri. L’iniziativa èpatrocinata dalla Commissione Europea e dal Ministero della Salute, e si svolge in collaborazione con leassociazioni imprenditoriali del commercio, le federazioni nazionali degli ottici, l’Associazione Naziona-le Fabbricanti Articoli Ottici (ANFAO), il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) e laCommissione Difesa Vista. Circa 2.500.000 copie di una “Guida all’acquisto e all’uso degli occhiali dasole”, saranno distribuite sia attraverso la stampa settimanale, sia tramite i rivenditori specializzati e glisportelli delle associazioni dei consumatori. La Commissione Difesa Vista, inoltre, provvederà a distribu-ire gli opuscoli a 6.000 medici di base e a 4.000 ottici in tutta Italia. E’ anche prevista la pubblicazione suiprincipali quotidiani e periodici nazionali di una pubblicita’ tabellare che richiami le ragioni della cam-pagna.

(da un Comunicato Stampa Commissione Difesa Vista * 31 maggio 2002)

IN BREVE

RC auto: arriva sull’auto la “scatola nera”È iniziata anche in Italia la sperimentazione di una “scatola nera “ per le macchine. La WinterthurAssicurazioni ha installato su 300 auto di flotte aziendali un dispositivo simile a quello degli aerei di linea,che memorizza i principali parametri di funzionamento. Ha le dimensioni di un pacchetto di sigarette e,dal momento in cui viene messa in moto la macchina, registra informazioni su velocità, accelerazione,spazio di frenata, luci, indicatori di direzione, cinture di sicurezza e punto di impatto.In caso di inciden-te, l’analisi dei dati permette di ricostruirne meglio la dinamica e di stabilire con più sicurezza l’attribu-zione delle responsabilità. La sperimentazione durerà un anno (fino ai primi mesi del 2003) per valutarese, e di quanto, è possibile ridurre il costo delle polizze sulla base del comportamento dell’automobili-sta. Winterthur ipotizza una riduzione di almeno il 10 per cento della tariffa Rc auto. Un risultato imme-diato è già accertato, installare la “scatola nera “ funziona come deterrente: l’automobilista diventapiù diligente.In un secondo tempo potrebbe essere proposta una polizza “a tempo”, calcolata in base all’uso effet-tivo della macchina. Se la sperimentazione si concluderà positivamente, la scatola nera sarà vendutanel nostro Paese dal 2004: oggi è ancora cara (250 euro, più 150 di manutenzione ogni anno) ma se ilsistema si diffonderà, il prezzo sarà più basso, rendendola conveniente.

Da gennaio avremo un bonus iniziale di 20 punti: sanzioni a scalare in base alle gravità delle infrazioni.Non sarà una svolta epocale come con l’ euro, ma per gli automobilisti italiani gli effetti concreti dellapatente a punti rischia di rivelarsi ben più traumatica.C’è ancora tempo, ma è meglio abituarsi in anticipo all’idea dei punti, se non altro per intuire cosaaccadrà continuando ad ignorare anche le più elementari norme della circolazione. Attenzione, lenuove disposizioni di legge non eliminano le altre già previste dal Codice della Strada. Restano quindi invigore multe e pene accessorie, come la sospensione della patente fino a sei mesi nei casi più gravi ( adesempio per chi circola sulla corsia d’emergenza in autostrada).La grande maggioranza degli automobilisti, comunque, non rimarrà mai senza punti, perchè esiste unmeccanismo di recupero in base al quale sarà possibile “ricaricare” la patente prima che finisca il fatidicobonus. Chi per tre anni consecutivi non commetterà infrazioni, ad esempio, riavrà tutti i venti puntiiniziali. Sei punti potranno essere inoltre recuperati frequentando corsi di aggiornamento presso le scuoleguida.Buone notizie soltanto per il divieto di sosta: contrariamente all’allarme lanciato nei mesi scorsi, nonprovocherà la perdita dei punti, altrimenti sarebbe stata una ecatombe quotidiana.Tempi duri invece per i neopatentati che si vedranno raddoppiati i punti scalati nei primi cinque anni diesercizio della guida.

Iniziamo a conoscere la “Patente a punti”

(tratto da “Al Volante”)

(tratto da “Auto In”)

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PER UNA CONSULENZAPER UNA CONSULENZAPER UNA CONSULENZAPER UNA CONSULENZAPER UNA CONSULENZAIN MAIN MAIN MAIN MAIN MATERIA DI INFORTERIA DI INFORTERIA DI INFORTERIA DI INFORTERIA DI INFORTUNISTICATUNISTICATUNISTICATUNISTICATUNISTICA

INVIAINVIAINVIAINVIAINVIATECI UNA ETECI UNA ETECI UNA ETECI UNA ETECI UNA E -MAIL-MAIL-MAIL-MAIL-MAIL:[email protected] t: [email protected] t: [email protected] t: [email protected] t: [email protected] t

OPPURE CHIAMAOPPURE CHIAMAOPPURE CHIAMAOPPURE CHIAMAOPPURE CHIAMATE IL NUMERO VERDETE IL NUMERO VERDETE IL NUMERO VERDETE IL NUMERO VERDETE IL NUMERO VERDE :::::

IL FILO DIRETTOTRA I LETTORI E LA REDAZIONE DI

“TADDIA INFORMA”

IN BREVE

E’ partita in maggio, a Milano, Ia nuova edizionedella campagna annuale bollino blu, un’iniziativa volta aridur re lo smog mantenendo più efficienti gli impianti di sca-rico delle automobili. Quest’anno, però, la parola d’ordinesarà “maggiore severità”: il sindaco del capoluogo lombar-do, Gabriele Albertini, ha infatti emesso un’ordinanza per in-tensificare i controlli sulle auto in circolazione. AI trasgressoriverrà elevata una contravvenzione di 65,60 euro (contro i9,30 che si spendono per mettersi in regola). Ricordiamo, al-lora, che il bollino blu è obbligatorio per tutte le auto imma-tricolate fino al primo gennaio 1998 e per tutte quelle chehanno percorso più di 80mila chilometri(anche se sono stateimmatricolate dopo il primo gennaio 1998). Per ottenere ilbollino blu è possibile rivolgersi alle autofficine autorizzate(I’elenco è disponibile on line sul sito:www.provincia.milano.it), pagando 8,30 euro, oppure richie-dendolo al momento della revisione. Il contrassegno ha va-lore per un anno.

SMS: se non hai il numero mandali pure alla targa.

E’ attivo anche in Italia un servizio di Sms, che consente di inviare messaggi con il telefoninousando, anziché il numero di cellulare del destinatario, la targa della sua auto. Il servizio è utile persegnalare guasti (per esempio la mancata accensione delle luci degli stop), ma sarà probabilmenteutilizzato per “insultarsi” dopo una manovra azzardata o per fare nuove amicizie. Attivare il servizio noncosta nulla: basta collegarsi al sito internet www.textjam.com e indicare il proprio numero di targa e dicellulare. La privacy sarà garantita anche in caso di risposta: il numero del telefonino resterà privato.

Bollino blu: controlli più severi

(tratto da “Al Volante”)

(tratto da “Al Volante”)

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Esce sul mercato in questi giorni e per averlabisognerà sborsare la modica cifra di 21.000 euro: èla nuova Smart Crossblade, vista appena un annofa al salone di Ginevra, che sarà prodotta in un nu-mero limitato di 2000 esemplari.

Con il modello standard ha in comune solo lameccanica, visto che è stata privata del tettino edelle portiere laterali; il classico parabrezza è statosostituito da un foglio di vetroresina ridotto ai mini-mi termini che fende il vento per evitare pericolosimulinelli. Incrementati i sistemi di sicurezza : la nuo-va dotazione prevede vigorosi rinforzi sul pianale

alla cellula di sicurezza Tridion , l’introduzione di roll-bar e la presenza di pannelli laterali ingrado di assorbire anche gli urti più violenti. Grazie a questi accorgimenti la vettura si do-vrebbe mantenere particolarmente rigida in fase di sterzata.

La potenza massima del motore è stata portata fino a 70 cavalli operando sullacentralina, mentre la velocità massima rimane limitata elettronicamente a 135Km/h; per ilresto tutto è praticamente uguale alla versione di serie.

Una delle caratteristiche che più colpisce della Crossblade è la dimensione dei pneu-matici, 195/40 la coppia anteriore e ben 215/35 la coppia posteriore, valori assolutamenteinconsueti per un’auto di 600 centimetri cubici.

Gli interni, infine, presentano una strumentazione rosso-fuoco con finiture in cuoioche ben si abbinano con lo stile sportivo dei due sedili.

Ma non è tutto: la macchina è stata progettata per poter prendere l’acqua senzaproblemi: a parte il rivestimento idrorepellente di sedili e cruscotto, infatti, qui non ci sonotappetini, ma solo un rivestimento metallico antiscivolo. Così la Crossblade si può lavaresenza problemi – anche all’interno! – con una pompa dell’acqua. Ed infine, incredibile mavero, c’è anche un bagagliaio (dietro i sedili), da 150 litri di capienza.

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*dando il consenso al trattamento dei dati personali ai sensi della legge 675/96

Smart Crossblade: solo per pochi!!!(da un articolo di Bruno Sparisci)

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NOVITA’ Cercala nei Rent smart point!!!

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