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UNIVERSITÀ degli STUDI di TRIESTE
Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Ambientale e del Territorio
Corso diTECNICA delle COSTRUZIONI II
(prof. S. Noè)
PROGETTO agli STATI LIMITEdi una TRAVE in C.A.P.
? ? ? Andrea Lisjak ? ? ?
Trieste, 10 settembre 2007
Andrea Lisjak 1
Indice
1 Generalità 21.1 Relazione generale sulla struttura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21.2 Normativa di riferimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21.3 Simbologia utilizzata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
1.3.1 Caratteristiche dei materiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21.4 Relazione sulle caratteristiche dei materiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.4.1 Calcestruzzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31.4.2 Acciaio per cemento armato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41.4.3 Acciaio per precompressione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2 Progetto delle sezioni 52.1 Schema statico adottato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52.2 Azioni di progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52.3 Determinazione delle sollecitazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
2.3.1 Traslazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52.4 Sezione in calcestruzzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62.5 Armatura lenta longitudinale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62.6 Armatura di precompressione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72.7 Armatura a taglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92.8 Zone d’appoggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92.9 Armatura longitudinale agli appoggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92.10 Ancoraggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92.11 Giunzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
3 Verifica della trave nei confronti degli Stati Limite di Esercizio 103.1 Azioni di progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103.2 Tensioni massime nelle condizioni a vuoto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
3.2.1 Calcolo delle tensioni nei materiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113.3 Analisi delle perdite di presollecitazione differite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
3.3.1 Perdite di presollecitazone dovute al ritiro del calcestruzzo . . . . . . . . . . 133.3.2 Perdite di presollecitazione dovute allo scorrimento viscoso del calcestruzzo 133.3.3 Perdite di presollecitazione dovute al rilassamento dell’acciaio . . . . . . . . 133.3.4 Perdite di presollecitazione differite totali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
3.4 Tensioni massime nelle condizioni di esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153.4.1 Calcolo delle tensioni nei materiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
3.5 Stato limite di deformazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
4 Verifica della trave nei confronti degli Stati Limite Ultimi 184.1 Azioni di progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184.2 Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
4.2.1 Equazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194.2.2 Procedimento di calcolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
4.3 Stato Limite Ultimo per sollecitazioni taglianti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
5 Fuso di Guyon 24
6 Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione 25
7 Tavole grafiche 26
Andrea Lisjak 2
1 Generalità
1.1 Relazione generale sulla struttura
Si tratta di una trave appoggiata–appoggiata in cemento armato precompresso realizzata medianteprecompressione integrale a cavi pretesi. La struttura ha una luce (interasse appoggi) di 20m,è soggetta al peso proprio (da valutare), ad un carico permanente aggiuntivo pari a 15 kN/m ead un carico variabile pari a 75 kN/m. In fase realizzativa la trave viene allungata esternamenterispetto agli appoggi di una quantità tale da garantire il completo trasferimento della forza dipresollecitazione alle sezioni di calcestruzzo.
1.2 Normativa di riferimento
Tutti i calcoli, esposti in seguito, sono stati eseguiti secondo i criteri della Scienza delle Costruzioni.
Le verifiche sono state svolte utilizzando il Metodo degli Stati Limite.
Le unità di misura utilizzate sono quelle del Sistema Internazionale.
Gli elementi strutturali non espressamente riportati nella relazione sono stati comunque calcolati edimensionati secondo i criteri sopra citati. Analogamente le verifiche che non risultano esplicitates’intendono comunque soddisfatte.
• L. 5 novembre 1971 n.1086 - Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizioarmato, normale e precompresso e a struttura metallica.
• D.M.LL.PP. 16 gennaio 1996 - Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica disicurezza delle costruzioni e dei carichi e dei sovraccarichi”.
• Circolare M.LL.PP. 4 luglio 1996 n.156 AA.GG./STC - Istruzioni per l’applicazione delle“Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e deicarichi e dei sovraccarichi” di cui al D.M. 16 gennaio 1996.
• D.M.LL.PP. 9 gennaio 1996 - Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delleopere in c.a., normale e precompresso e per le strutture metalliche.
• Circolare M.LL.PP. 15 ottobre 1996 n.252 AA.GG./STC - Istruzioni per l’applicazione delle“Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle opere in c.a., normale eprecompresso e per le strutture metalliche” di cui al D.M. 9 gennaio 1996.
1.3 Simbologia utilizzata
1.3.1 Caratteristiche dei materiali
Calcestruzzo:
Rck: resistenza cubica a compressione caratteristica ;
fck: resistenza cilindrica a compressione caratteristica ;
fckj : resistenza cilindrica a compressione caratteristica a j giorni dal getto;
fcd: resistenza a compressione di calcolo ;
fctm: resistenza a trazione media;
fctk: resistenza a trazione caratteristica;
Andrea Lisjak 3
fctj : resistenza a trazione a j giorni dal getto;
fctd: resistenza a trazione di calcolo;
Ec: modulo di elasticità longitudinale;
εcu: deformazione ultima;
γc: peso di volume.
Acciaio per cemento armato:
fyk: tensione caratteristica di snervamento;
fsd: resistenza di calcolo;
Es: modulo di elasticità longitudinale;
εsu: deformazione ultima;
εyd: deformazione al limite elastico.
Acciaio per precompressione:
fptk: tensione di rottura caratteristica
fp(1)k: tensione caratteristica all’1% di deformazione sotto carico;
fpd: resistenza di calcolo;
Ep: modulo di elasticità longitudinale;
1.4 Relazione sulle caratteristiche dei materiali
1.4.1 Calcestruzzo
Si prescrive l’impiego di calcestruzzo avente le seguenti caratteristiche:
Rck ≥ 55 N/mm2
fck = 0, 83Rck = 45, 65 N/mm2
fckj = 0, 75fck = 34, 24 N/mm2
fcd = fck/γc = fck/1, 5 = 30, 43 N/mm2
fctm = 0, 27R2/3ck = 3, 90 N/mm2
fctk = 0, 7fctm = 2, 73 N/mm2
fctj = 0, 7fctk = 1, 91 N/mm2
fctd = fctk/γc = 1, 82 N/mm2
Ec = 5.700√Rck = 42.272 N/mm2
εcu = 0, 0035
γc = 25 kN/m3
Andrea Lisjak 4
1.4.2 Acciaio per cemento armato
Si prescrive l’utilizzo di acciaio FeB44k:
fyk = 430 N/mm2
fsd = fyk/γs = 374 N/mm2
Es = 208.000 N/mm2
εsu = 0, 010
εyd = Esfsd = 0, 0018
1.4.3 Acciaio per precompressione
Si prescrive l’utilizzo di trefoli Redaelli Tecnasud, tipo 7/10” super :
fptk = 1.770 N/mm2
fp(1)k = 1.570 N/mm2
fpd = fp(1)k/γs = 1.365 N/mm2
φ = 18, 2 mm
εsu = 0, 010
Ep = 195.000 N/mm2
Api = 200 mm2
σspi = 0, 9fp(1)k = 1.413 N/mm2
Andrea Lisjak 5
2 Progetto delle sezioni
2.1 Schema statico adottato
Al fine di determinare correttamente le azioni sollecitanti si adotta uno schema statico a traveappoggiata–appoggiata, come indicato in figura 1.
Figura 1: Schema statico.
2.2 Azioni di progetto
Sono state dapprima considerate le seguenti azioni di progetto, senza tener conto dell’armatura dipresollecitazione:
• combinazioni di carico SLU:
Fd = 1, 4 · (g1 + g2) + 1, 5 · q
• combinazioni di carico rare:
Fd = 1 · (g1 + g2) + 1 · q
• combinazioni di carico quasi permanenti:
Fd = 1 · (g1 + g2) + 0, 2 · q
dove:
- g1 = 23, 3 kN/m: valore caratteristico del carico permanente dovuto al peso proprio;
- g2 = 15 kN/m: valore caratteristico del secondo carico permanente;
- q = 75 kN/m: valore caratteristico del carico variabile;
- P : valore caratteristico della forza di presollecitazione.
2.3 Determinazione delle sollecitazioni
L’analisi statica della struttura è stata eseguita mediante l’ausilio del foglio di calcolo elettronicoMicrosoftr Office Excel 2003.
2.3.1 Traslazione
È stata eseguita una traslazione del diagramma del momento flettente lungo l’asse longitudinalenel verso che dà luogo ad un aumento del valore assoluto del momento. Si trasla di una quantitàpari a:
a = 0, 9 · d · (1− cotan 90◦) = 1, 45 m
Nel paragrafo 6 sono riportati i risultati dell’analisi strutturale in termini grafici.
Andrea Lisjak 6
2.4 Sezione in calcestruzzo
Si adotta una sezione a doppio T simmetrica con le misure riportate in tabella 2.4. Nella valutazionedell’area di calcestruzzo non sono stati detratti i cavi di presollecitazione in quanto la loro areacomplessiva risulta inferiore al 2% dell’area della sezione di calcestruzzo.
altezza sezione h mm 1.650larghezza piattabande b mm 900altezza piattabande tf mm 400altezza anima tw mm 850spessore anima bw mm 250altezza raccordo piattabande–anima tpw mm 100
area Ac mm2 932.500momento d’inerzia baricentrico Jc mm4 3, 04× 1011
Tabella 1: Caratteristiche geometriche ed inerziali della sezione in calcestruzzo.
Con queste caratteristiche geometriche il peso proprio della trave risulta pari a g1 = 23, 3 kN/m.
Figura 2: Sezione in calcestruzzo reale (destra) e semplificata per il calcolo delle caratteristicheinerziali (sinistra). Unità di misura: cm.
2.5 Armatura lenta longitudinale
È prevista un’armatura lenta longitudinale, disposta in maniera simmetrica lungo le piattabandee avente area complessiva maggiore dello 0,1% dell’area di calcestruzzo. Le caratteristiche di talearmatura sono riportate in tabella 2.5.
Andrea Lisjak 7
armatura inferiore mm 6φ20armatura superiore mm 6φ20area totale armatura lenta As mm2 3.768altezza utile della sezione d mm 1.610
coefficiente di omogeneizzazione armatura lenta ns - 15area della sezione ideale con armatura lenta An mm2 989.020momento d’inerzia baricentrico della sezione ideale con armatura lenta Jn mm4 3, 38× 1011
raggio inferiore di nocciolo della sezione ideale con armatura lenta λinf,n mm 415raggio superiore di nocciolo della sezione ideale con armatura lenta λsup,n mm 415
Tabella 2: Caratteristiche geometriche ed inerziali della sezione con armatura longitudinale lenta.
2.6 Armatura di precompressione
È prevista l’adozione di due sezioni tipo di armatura di presollecitazione aderente, le cui caratter-istiche sono riportate in tabella 2.6.
tipo sezione numero trefoli eccentricità (mm)
A 8 750A 8 700A 8 650A 4 -450A 4 -600
B 12 750B 12 700B 8 650B 4 -450B 4 -600
Tabella 3: Disposizione dell’armatura di presollecitazione all’interno delle sezioni.
Per la determinazione delle caratteristiche inerziali delle sezioni ideali sono state utilizzate lerelazioni di seguito riportate.
−→ Area acciaio di presollecitazione:
Ap = N ·Api
−→ Eccentricità cavo risultante:
eCR =∑N
i=1 eiN
−→ Area sezione ideale:
Aid = An + np ·Ap
−→ Momento statico della sezione ideale rispetto al lembo inferiore della sezione:
Sid = An ·h
2+
N∑i=1
npApi ·(h
2− ei
)
Andrea Lisjak 8
−→ Altezza del baricentro della sezione ideale:
yG,id =h
2− Sid
Aid
−→ Momento d’inerzia baricentrico della sezione ideale:
Jid = Jn +An ·(h
2− yG,id
)2
+N∑
i=1
npAi ·(h
2− ei − yG,id
)2
−→ Raggio inferiore di nocciolo della sezione ideale:
λinf,id =Jid
Aid· 1ysup,id
−→ Raggio superiore di nocciolo della sezione ideale:
λsup,id =Jid
Aid· 1yinf,id
dove:
- N : numero totale di trefoli nella sezione;
- np = 6: coefficiente di omogeneizzazione dell’acciaio di presollecitazione;
- ei: eccentricità dell’i-esimo cavo;
- Ai: area dell’i-esimo trefolo.
La tabella 2.6 riporta le caratteristiche inerziali delle sezioni ideali.
sezione tipo A sezione tipo B
numero trefoli - 32 40Ap mm2 6.400 8.000Ap % 0,69 0,86Jid mm4 3, 55× 1011 3, 60× 1011
eCR mm 394 460λinf,id mm 427 432λsup,id mm 412 410
Tabella 4: Caratteristiche geometriche ed inerziali della sezione con armatura longitudinale lenta.
Per la realizzazione agli estremi della trave della sezione di tipo A, tenendo conto anche di unalunghezza di trasferimento pari a 70φ = 120 cm, si prescrive di inguainare 8 cavi per una lunghezzapari a 4,7m dalle sezioni estreme della trave (ovvero 3,5m dalle sezioni di appoggio), in modo daimpedirne il funzionamento.
Andrea Lisjak 9
2.7 Armatura a taglio
Si decide di disporre il quantitativo minimo di staffe in campata, andando poi ad infittire incorrispondenza degli appoggi o valori elevati del taglio sollecitante.
Il quantitativo minimo di armatura a taglio prevista da normativa è pari a:
Ast/m ≥ 0, 15bw = 3, 75 cm/m
3 staffe al metro =⇒ interasse < 33 cm
interasse < 0, 8× 1610 = 1288 mm = 129 cm
È prevista quindi l’adozione di 2 sezioni tipo di armatura a taglio costituite da staffe, come riportatoin tabella 2.7.
sezione tipo I sezione tipo II
diametro φ mm 12 12interasse s cm 15 30numero bracci nb - 4 4area acciaio Asw mm2 452 452
Tabella 5: Sezioni tipo di armatura a taglio.
2.8 Zone d’appoggio
Per una lunghezza pari a 309 cm > d = 161 cm a destra e sinistra degli appoggi si mettono staffecon un passo pari 15 cm < 12φl = 24 cm.
2.9 Armatura longitudinale agli appoggi
L’armatura longitudinale inferiore agli appoggi deve essere tale da assorbire allo stato limite ultimouno sforzo di trazione pari al taglio.
L’area dell’armatura longitudinale inferiore minima agli appoggi vale:
Asl,min =VSdu
fsd= 4.443 mm2
L’area dell’armatura longitudinale inferiore agli appoggi vale;
Asl +Ap = 6.684 mm2 > Asl,min
2.10 Ancoraggio
La lunghezza di ancoraggio viene valutata con la seguente relazione
lb =fsdφ
4fbd=
374× 204× 2, 84
= 657 mm ≥{
20× 20 = 400 mm15 cm
}Si adotta una lunghezza di ancoraggio pari ad almeno 70 cm.
2.11 Giunzioni
Si faranno giunzioni con sovrapposizione delle barre pari a 80φ = 80 cm.
Andrea Lisjak 10
3 Verifica della trave nei confronti degli Stati Limite di Esercizio
3.1 Azioni di progetto
Per le verifiche agli Stati Limite di Esercizio sono state considerate le seguenti azioni di progetto:
• combinazioni di carico rare:
Fd = 1 · (g1 + g2) + 1 · q + P
• combinazioni di carico quasi permanenti:
Fd = 1 · (g1 + g2) + 0, 2 · q + P
dove:
- g1 = 23, 3 kN/m: valore caratteristico del carico permanente dovuto al peso proprio;
- g2 = 15 kN/m: valore caratteristico del secondo carico permanente;
- q = 75 kN/m: valore caratteristico del carico variabile;
- P : valore caratteristico della forza di presollecitazione.
3.2 Tensioni massime nelle condizioni a vuoto
In questa fase si considera la trave soggetta a:
1. forza di presollecitazione P ;
2. carico permanente g1 dovuto al solo peso proprio della trave;
Il rilascio dei cavi pretesi deve avvenire all’8◦ giorno di maturazione del calcestruzzo.In questa situazione di carico si ha, rispetto all’intera vita della struttura:
−→ massima trazione al lembo superiore;
−→ massima compressione al lembo inferiore.
I carichi aggiuntivi tendono infatti ad invertire il segno delle tensioni.La verifica consiste nel controllare che i valori di tensione nei materiali, per combinazioni di
carico rare, non superino quelli massimi riportati in tabella 3.2.
materiale combinazione di carico sollecitazione tempo tensione limite N/mm2
cls rara compressione 0 0, 60fckj 20,5cls rara trazione 0 0, 10fckj 3,4acciaio trefoli rara trazione 0 0, 9fp(1)k 1.413
Tabella 6: Tensioni massime nelle condizioni a vuoto.
Andrea Lisjak 11
3.2.1 Calcolo delle tensioni nei materiali
All’inizio i cavi vengono tesi mediante martinetti ad un valore di tensione σp0 = 1.375 N/mm2,il quale risulta inferiore a 0, 9fp(1)k. Viene valutata innanzitutto la diminuzione della forza dipresollecitazione a causa della deformazione elastica istantanea del calcestruzzo. A tale scopo sonostate utilizzate le relazioni di seguito riportate.
−→ Forza di presollecitazione al tempo iniziale (corrispondente al valore di tensione al martinetto):
P0 = σp0 ·Ap
−→ Tensione nell’acciaio di presollecitazione al tempo iniziale, dopo la deformazione elastica delcalcestruzzo:
σp,t=0 = σp0 − np ·(P0
Aid+P0 · e2CR
Jid
)−→ Forza di presollecitazione al tempo iniziale, dopo la deformazione elastica del calcestruzzo:
Pp,t=0 = σp,t=0 ·Ap
Per il calcolo delle tensioni nel calcestruzzo sono state utilizzate le relazioni di seguito riportate.
−→ Tensione al lembo superiore, dovuta alla sola forza di presollecitazione:
σsup,t=0,p =Pp,t=0
An+Mp,t=0
Jn· h
2
−→ Tensione al lembo inferiore, dovuta alla sola forza di presollecitazione:
σinf,t=0,p =Pp,t=0
An− Mp,t=0
Jn· h
2
−→ Tensione al lembo superiore, dovuta al solo carico permanente g1:
σsup,t=0,g1 =Mg1
Jn· h
2
−→ Tensione al lembo inferiore, dovuta al solo carico permanente g1:
σinf,t=0,g1 = −Mg1
Jn· h
2
−→ Tensione al lembo superiore nelle condizioni a vuoto:
σsup,t=0 = σsup,t=0,p + σsup,t=0,g1
−→ Tensione al lembo inferiore nelle condizioni a vuoto:
σinf,t=0 = σinf,t=0,p + σinf,t=0,g1
Andrea Lisjak 12
sezion
eM
g1
tipo
σp,t=
0verific
aP
p,t=
0M
p,t=
0M
ris
,t=
0σ
inf,
t=0,p
σsu
p,t=
0,p
σin
f,t=
0,g
1σ
sup,t=
0,g
1σ
sup,t=
0verific
aσ
inf,
t=0
verific
a
mkN
mN/m
m2
kNkN
mkN
mN/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
0,0
321
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.957
16,4
0,4
-0,8
0,8
1,2
SI15,6
SI0,6
420
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.858
16,4
0,4
-1,0
1,0
1,5
SI15,4
SI1,6
594
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.683
16,4
0,4
-1,4
1,4
1,9
SI15,0
SI2,6
746
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.531
16,4
0,4
-1,8
1,8
2,2
SI14,6
SI3,6
874
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.403
16,4
0,4
-2,1
2,1
2,6
SI14,3
SI4,6
979
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.298
16,4
0,4
-2,4
2,4
2,8
SI14,0
SI
5,6
1.061
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.622
21,7
-1,1
-2,6
2,6
1,5
SI19,1
SI6,6
1.119
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.564
21,7
-1,1
-2,7
2,7
1,6
SI19,0
SI7,6
1.154
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.529
21,7
-1,1
-2,8
2,8
1,7
SI18,9
SI8,6
1.166
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.517
21,7
-1,1
-2,8
2,8
1,7
SI18,9
SI10,0
1.166
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.517
21,7
-1,1
-2,8
2,8
1,7
SI18,9
SI11,4
1.166
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.517
21,7
-1,1
-2,8
2,8
1,7
SI18,9
SI12,4
1.154
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.529
21,7
-1,1
-2,8
2,8
1,7
SI18,9
SI13,4
1.119
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.564
21,7
-1,1
-2,7
2,7
1,6
SI19,0
SI14,4
1.061
B1.273
SI10.180
-4.683
-3.622
21,7
-1,1
-2,6
2,6
1,5
SI19,1
SI
15,4
979
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.298
16,4
0,4
-2,4
2,4
2,8
SI14,0
SI16,4
874
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.403
16,4
0,4
-2,1
2,1
2,6
SI14,3
SI17,4
746
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.531
16,4
0,4
-1,8
1,8
2,2
SI14,6
SI18,4
594
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.683
16,4
0,4
-1,4
1,4
1,9
SI15,0
SI19,4
420
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.858
16,4
0,4
-1,0
1,0
1,5
SI15,4
SI20,0
321
A1.301
SI8.324
-3.277
-2.957
16,4
0,4
-0,8
0,8
1,2
SI15,6
SI
Tab
ella
7:Verifica
delle
tensioni
massimenelle
cond
izioni
avu
oto.
Andrea Lisjak 13
3.3 Analisi delle perdite di presollecitazione differite
Le perdite di presollecitazione differite sono quelle che si verificano dopo il bloccaggio delle armature.Esse sono prodotte da 3 fenomeni che si evolvono nel tempo:
1. ritiro del calcestruzzo;
2. scorrimento viscoso del calcestruzzo;
3. rilassamento dell’acciaio.
3.3.1 Perdite di presollecitazone dovute al ritiro del calcestruzzo
In mancanza di dati sperimentali si considera un valore convenzionale εrit = 0, 0003, riferito adun’atmosfera con umidità relativa del 75% e ad una messa in tiro effettuata tra gli 8 e i 60 giorni.La perdita di presollecitazione dovuta al ritiro del calcestruzzo è pari a:
∆σp,rit = Ep · εrit
3.3.2 Perdite di presollecitazione dovute allo scorrimento viscoso del calcestruzzo
Dal momento che la presollecitazione viene introdotta prima del 14◦ giorno dal getto, la defor-mazione lenta sotto carico, depurata dell’effetto del ritiro, può essere assunta pari a 2,3 volte ladeformazione elastica del calcestruzzo posto a livello del cavo risultante per combinazioni di caricoquasi permanenti:
εc,visc = 2, 3 · εc,el = 2, 3 ·(Pp,t=0
An · Ec− Mp,t=0
Jn · Ec· eCR −
Mg
Jid · Ec· eCR −
Mq
Jid · EC· eCR
)La perdita di presollecitazione dovuta allo scorrimento viscoso del calcestruzzo è pari a:
∆σp,visc = Ep · εc,visc
3.3.3 Perdite di presollecitazione dovute al rilassamento dell’acciaio
La perdita di presollecitazione per rilassamento dell’acciaio, a tempo infinito, ad una temperaturadi 20◦C, per una tensione iniziale σspi = 0, 75fptk e per acciaio di presollecitazione costituito datrefoli, può assumersi pari:
∆σp,ril = 0, 18 · σspi
Per tener conto dell’interdipendenza tra fenomeni lenti si può assumere una perdita di presol-lecitazione per rilassamento dell’acciaio pari a:
∆σ?p,ril = ∆σp,ril ·
(1− 2, 5 · ∆σp,rit + ∆σp,visc
σspi
)3.3.4 Perdite di presollecitazione differite totali
Le perdite di presollecitazione differite totali sono pari a:
∆σp,tot = ∆σp,rit + ∆σp,visc + ∆σ?p,ril
La tensione nei trefoli di presollecitazione, depurata delle perdite dovute ai fenomeni lenti, risultapari a:
σp,t=∞ = σp,t=0 −∆σp,tot
Andrea Lisjak 14
sezion
etipo
Pp,t=
0M
p,t=
0M
g,q
uasi
per
m.
Mq,q
uasi
per
m.
σp,t=
0∆σ
p,r
itε e
l,C
Rε v
isc
∆σ
p,v
isc
∆σ
p,r
il∆σ
? p,r
il∆σ
p,t
ot
σp,t=∞
m-
kNkN
mkN
mkN
mN/m
m2
N/m
m2
--
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
0,0
A8.324
-3.277
527
206
1.301
58,5
0,000270
0,00062
121,1
254,3
173,5
353,1
947,4
0,6
A8.324
-3.277
690
270
1.301
58,5
0,000264
0,00061
118,5
254,3
174,7
351,7
948,9
1,6
A8.324
-3.277
977
383
1.301
58,5
0,000254
0,00058
113,7
254,3
176,8
349,1
951,5
2,6
A8.324
-3.277
1.226
480
1.301
58,5
0,000245
0,00056
109,7
254,3
178,7
346,8
953,7
3,6
A8.324
-3.277
1.437
563
1.301
58,5
0,000237
0,00054
106,2
254,3
180,2
344,9
955,6
4,6
A8.324
-3.277
1.609
630
1.301
58,5
0,000231
0,00053
103,4
254,3
181,5
343,4
957,2
5,6
B10.180
-4.683
1.743
683
1.273
58,5
0,000321
0,00074
143,8
254,3
163,3
365,6
906,9
6,6
B10.180
-4.683
1.839
720
1.273
58,5
0,000317
0,00073
142,0
254,3
164,1
364,6
907,9
7,6
B10.180
-4.683
1.896
743
1.273
58,5
0,000314
0,00072
141,0
254,3
164,6
364,0
908,5
8,6
B10.180
-4.683
1.916
750
1.273
58,5
0,000313
0,00072
140,6
254,3
164,7
363,8
908,7
10,0
B10.180
-4.683
1.916
750
1.273
58,5
0,000313
0,00072
140,6
254,3
164,7
363,8
908,7
11,4
B10.180
-4.683
1.916
750
1.273
58,5
0,000313
0,00072
140,6
254,3
164,7
363,8
908,7
12,4
B10.180
-4.683
1.896
743
1.273
58,5
0,000314
0,00072
141,0
254,3
164,6
364,0
908,5
13,4
B10.180
-4.683
1.839
720
1.273
58,5
0,000317
0,00073
142,0
254,3
164,1
364,6
907,9
14,4
B10.180
-4.683
1.743
683
1.273
58,5
0,000321
0,00074
143,8
254,3
163,3
365,6
906,9
15,4
A8.324
-3.277
1.609
630
1.301
58,5
0,000231
0,00053
103,4
254,3
181,5
343,4
957,2
16,4
A8.324
-3.277
1.437
563
1.301
58,5
0,000237
0,00054
106,2
254,3
180,2
344,9
955,6
17,4
A8.324
-3.277
1.226
480
1.301
58,5
0,000245
0,00056
109,7
254,3
178,7
346,8
953,7
18,4
A8.324
-3.277
977
383
1.301
58,5
0,000254
0,00058
113,7
254,3
176,8
349,1
951,5
19,4
A8.324
-3.277
690
270
1.301
58,5
0,000264
0,00061
118,5
254,3
174,7
351,7
948,9
20,0
A8.324
-3.277
527
206
1.301
58,5
0,000270
0,00062
121,1
254,3
173,5
353,1
947,4
Tab
ella
8:Ana
lisid
elle
perditedi
presollecitazion
ediffe
rite.
Andrea Lisjak 15
3.4 Tensioni massime nelle condizioni di esercizio
In questa fase si considera la trave soggetta a:
1. forza di presollecitazione P ;
2. carico permanente g1 dovuto al solo peso proprio della trave;
3. carico permanente g2;
4. carico variabile q.
In questa situazione di carico si ha, rispetto all’intera vita della struttura:
−→ massima compressione al lembo superiore;
−→ massima trazione al lembo inferiore.
La verifica consiste nel controllare che i valori di tensione nei materiali, per combinazioni di caricorare e quasi permanenti, non superino quelli massimi riportati in tabella 3.4.
materiale combinazione di carico sollecitazione tempo tensione limite N/mm2
cls rara compressione ∞ 0, 60fck 27,4cls rara trazione ∞ 0, 07fck 3,2cls quasi permanente compressione ∞ 0, 45fck 20,5cls quasi permanente trazione ∞ 0, 00fck 0,0acciaio trefoli rara trazione ∞ 0, 6fptk 1.062
Tabella 9: Tensioni massime nelle condizioni di esercizio.
3.4.1 Calcolo delle tensioni nei materiali
Per il calcolo delle tensioni nel calcestruzzo sono state utilizzate le relazioni di seguito riportate.
−→ Tensione al lembo superiore:
σsup,t=∞ =Pp,t=∞An
− Mp,t=∞Jn
· h2− Mg +Mq
Jid· h
2
−→ Tensione al lembo inferiore:
σinf,t=∞ =Pp,t=∞An
+Mp,t=∞Jn
· h2
+Mg +Mq
Jid· h
2
Per il calcolo della tensione nell’acciaio di presollecitazione sono state utilizzate le relazioni diseguito riportate:
−→ Aumento di tensione massimo dovuto ai carichi permanenti e variabili per combinazioni dicarico rare:
∆σp,g+q,rare = np ·(Mg
Jid· emax +
Mq
Jid· emax
)−→ Tensione nell’acciaio di presollecitazione:
σ?p,t=∞ = σp,t=∞ + ∆σp,g+q,rare
Andrea Lisjak 16
sezion
etipo
σp,t=∞
Pp,t=∞
Mp,t=∞
Mq,r
are
Mg,r
are
σin
f,ra
reverific
aσ
sup,r
are
verific
aM
q,q
uasi
per
m.
Mg,q
uasi
per
m.
σin
f,quasi
per
m.
verific
aσ
sup,q
uasi
per
m.
verific
a∆σ
p,g
+q,r
are
σ? p,t=∞
verific
a
m-
N/m
m2
kNkN
mkN
mkN
mN/m
m2
N/m
m2
kNm
kNm
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
N/m
m2
0,0
A947,4
6.064
-2.388
1.031
527
8,3
SI3,9
SI206
527
10,2
SI2,0
SI8,9
956,3
SI0,6
A948,9
6.074
-2.391
1.350
690
7,2
SI5,1
SI270
690
9,7
SI2,5
SI11,6
960,5
SI1,6
A951,5
6.090
-2.398
1.913
977
5,3
SI7,0
SI383
977
8,8
SI3,5
SI16,4
967,9
SI2,6
A953,7
6.104
-2.403
2.400
1.226
3,6
SI8,7
SI480
1.226
8,1
SI4,3
SI20,6
974,3
SI3,6
A955,6
6.116
-2.408
2.813
1.437
2,2
SI10,2
SI563
1.437
7,4
SI5,0
SI24,1
979,8
SI4,6
A957,2
6.126
-2.412
3.150
1.609
1,0
SI11,4
SI630
1.609
6,9
SI5,5
SI27,0
984,2
SI
5,6
B906,9
7.257
-3.337
3.413
1.743
3,7
SI11,0
SI683
1.743
9,9
SI4,8
SI28,9
935,8
SI6,6
B907,9
7.265
-3.341
3.600
1.839
3,0
SI11,7
SI720
1.839
9,6
SI5,1
SI30,5
938,4
SI7,6
B908,5
7.269
-3.343
3.713
1.896
2,6
SI12,1
SI743
1.896
9,4
SI5,2
SI31,4
940,0
SI8,6
B908,7
7.271
-3.344
3.750
1.916
2,5
SI12,2
SI750
1.916
9,4
SI5,3
SI31,8
940,5
SI10,0
B908,7
7.271
-3.344
3.750
1.916
2,5
SI12,2
SI750
1.916
9,4
SI5,3
SI31,8
940,5
SI11,4
B908,7
7.271
-3.344
3.750
1.916
2,5
SI12,2
SI750
1.916
9,4
SI5,3
SI31,8
940,5
SI12,4
B908,5
7.269
-3.343
3.713
1.896
2,6
SI12,1
SI743
1.896
9,4
SI5,2
SI31,4
940,0
SI13,4
B907,9
7.265
-3.341
3.600
1.839
3,0
SI11,7
SI720
1.839
9,6
SI5,1
SI30,5
938,4
SI14,4
B906,9
7.257
-3.337
3.413
1.743
3,7
SI11,0
SI683
1.743
9,9
SI4,8
SI28,9
935,8
SI
15,4
A957,2
6.126
-2.412
3.150
1.609
1,0
SI11,4
SI630
1.609
6,9
SI5,5
SI27,0
984,2
SI16,4
A955,6
6.116
-2.408
2.813
1.437
2,2
SI10,2
SI563
1.437
7,4
SI5,0
SI24,1
979,8
SI17,4
A953,7
6.104
-2.403
2.400
1.226
3,6
SI8,7
SI480
1.226
8,1
SI4,3
SI20,6
974,3
SI18,4
A951,5
6.090
-2.398
1.913
977
5,3
SI7,0
SI383
977
8,8
SI3,5
SI16,4
967,9
SI19,4
A948,9
6.074
-2.391
1.350
690
7,2
SI5,1
SI270
690
9,7
SI2,5
SI11,6
960,5
SI20,0
A947,4
6.064
-2.388
1.031
527
8,3
SI3,9
SI206
527
10,2
SI2,0
SI8,9
956,3
SI
Tab
ella
10:Verifica
delle
tensioni
massimenelle
cond
izioni
diesercizio.
Andrea Lisjak 17
3.5 Stato limite di deformazione
Dal momento che la trave rimane sempre in campo elastico l’abbassamento in mezzeria può esserecalcolato mediante la relazione:
η =5
384· (g1 + g2 + q)l4
EcJid− 2 · 1
16· Pp,t=∞eCRl
2
EcJid= 23− 8 = 15 mm
Andrea Lisjak 18
4 Verifica della trave nei confronti degli Stati Limite Ultimi
4.1 Azioni di progetto
Per le verifiche agli Stati Limite di Esercizio sono state considerate le seguenti azioni di progetto:
Fd = 1, 4 · (g1 + g2) + 1, 5 · q + 0, 9 · P
dove:
- g1 = 23, 3 kN/m: valore caratteristico del carico permanente dovuto al peso proprio;
- g2 = 15 kN/m: valore caratteristico del secondo carico permanente;
- q = 75 kN/m: valore caratteristico del carico variabile;
- P : valore caratteristico della forza di presollecitazione.
Andrea Lisjak 19
4.2 Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali
La verifica allo Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali prevede la determinazione del momen-to resistente ultimo della sezioneMRdu, il quale deve essere confrontato con il momento sollecitantedi calcolo MSdu. Le ipotesi di calcolo sono:
1. conservazione delle sezioni piane;
2. perfetta aderenza tra calcestruzzo ed acciaio;
3. calcestruzzo non reagente a trazione;
I diagrammi di calcolo tensione–deformazione adottati sono:
• calcestruzzo: diagramma rettangolare (stress block) definito dal valore costante di tensionepari a 0, 85fcd che si estende per 0, 8x fino alla deformazione ultima εcu = −0, 0035;
• acciaio per precompressione: modello bilineare costituito da un tratto iniziale elastico chearriva fino alla deformazione di snervamento di calcolo εyd = fpd/Ep e da un tratto perfetta-mente plastico che arriva fino alla alla deformazione ultima εpu = 0, 010 avente resistenza dicalcolo pari a fpd.
Nell’eseguire la verifica a flessione allo S.L.U. si sono fatte le seguenti semplificazioni, in ogni casoa favore di sicurezza:
– sezione a doppio T simmetrica con piattabande di spessore costante e pari allo spessoreminimo;
– si trascura il contributo delle armature lente;
– non si considera la posizione dei singoli cavi di presollecitazione bensì unicamente quella delcavo risultante, in cui si ipotizza essere concentrata tutta l’area di acciaio.
4.2.1 Equazioni
Equazione di congruenza:
εcux
=εpu
dp − x
Equazione di equilibrio alla traslazione:
(b− bw) · tf · 0, 85fcd + bw · 0, 8x · 0, 85fcd −Ap · σpu = 0
Equazione di equilibrio alla rotazione:
MRdu = Ap · σpu · (dp − xG,compr)
dove:
xG,compr =tf · (b− bw) · 0, 85fcd · 0, 5tf + (bw · 0, 8x) · 0, 85fcd · 0, 4x
tf · (b− bw) · 0, 85fcd + bw · 0, 8x · 0, 85fcd
Andrea Lisjak 20
4.2.2 Procedimento di calcolo
Il procedimento di calcolo è analogo a quello utilizzato per il cemento armato normale, con l’unicadifferenza che, nella valutazione della tensione nell’acciaio di presollecitazione, bisogna tener contodello stato di coazione artificiale:
1. si ipotizza un campo di rottura della sezione;
2. si applica l’equazione di equilibrio alla traslazione determinando la posizione dell’asse neutro;
3. si verifica, sfruttando l’equazione di congruenza, l’esattezza delle ipotesi;
4. si applica l’equazione di equilibrio alla rotazione determinando il momento resistente dellasezione.
• Rottura in campo 2:
– ipotesi: σpu = fpd, εpu = 0, 010– posizione asse neutro:
x =Ap · σpu − (b− bw) · tf · 0, 85fcd
0, 8 · 0, 85fcd · bw– verifica ipotesi:
0 < εcu =0, 010dp − x
· x < 0, 0035
• Rottura in campo 3
– ipotesi: σpu = fpd, εpu = 0, 010– posizione asse neutro:
x =Ap · σpu − (b− bw) · tf · 0, 85fcd
0, 8 · 0, 85fcd · bw– verifica ipotesi:
εpu =εcux· (dp − x) < 0, 010
εpu + εp,t=∞ =εcux· (dp − x) +
σp,t=∞Ep
> εyd
• Rottura in campo 4
– ipotesi: σpu = Ep · (εpu + εp,t=∞), εcu = 0, 0035– posizione asse neutro:
Ax2 +Bx+ C = 0 =⇒ x =−B +
√∆
2Adove:∗ A = bw · 0, 8 · 0, 85fcd
∗ B = (b− bw) · tf · 0, 85fcd −Ap · Ep · (εp,t=∞ − εcu)∗ C = −Ap · Ep · εcu · dp
– verifica ipotesi:
εpu + εp,t=∞ =εcux· (dp − x) < εyd
Andrea Lisjak 21
sezione tipo dp 0, 9 · σp,t=∞ εp,t=∞ ipotesi σpu εpu x εcu verificamm N/mm2 - campo rottura N/mm2 - mm - εcu ≤ 0, 0035
0,0 A 1.219 852,7 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO0,6 A 1.219 854,0 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO1,6 A 1.219 856,3 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO2,6 A 1.219 858,3 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO3,6 A 1.219 860,1 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO4,6 A 1.219 861,5 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO
5,6 B 1.285 816,2 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO6,6 B 1.285 817,1 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO7,6 B 1.285 817,7 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO8,6 B 1.285 817,8 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO10,0 B 1.285 817,8 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO11,4 B 1.285 817,8 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO12,4 B 1.285 817,7 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO13,4 B 1.285 817,1 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO14,4 B 1.285 816,2 0,0042 2 1.365 0,010 811 0,0171 NO
15,4 A 1.219 861,5 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO16,4 A 1.219 860,1 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO17,4 A 1.219 858,3 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO18,4 A 1.219 856,3 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO19,4 A 1.219 854,0 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO20,0 A 1.219 852,7 0,0044 2 1.365 0,010 389 0,0047 NO
Tabella 11: Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali: ipotesi rottura sezione in campo 2.
sezione tipo dp 0, 9 · σp,t=∞ εp,t=∞ ipotesi σpu εcu x εpu verifica verificamm N/mm2 - campo rottura N/mm2 - mm - εpu ≤ 0, 010 εpu + εp,t=∞ > εyd
0,0 A 1.219 852,7 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI0,6 A 1.219 854,0 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI1,6 A 1.219 856,3 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI2,6 A 1.219 858,3 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI3,6 A 1.219 860,1 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI4,6 A 1.219 861,5 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI
5,6 B 1.285 816,2 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO6,6 B 1.285 817,1 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO7,6 B 1.285 817,7 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO8,6 B 1.285 817,8 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO10,0 B 1.285 817,8 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO11,4 B 1.285 817,8 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO12,4 B 1.285 817,7 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO13,4 B 1.285 817,1 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO14,4 B 1.285 816,2 0,0042 3 1.365 0,0035 811 0,0020 SI NO
15,4 A 1.219 861,5 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI16,4 A 1.219 860,1 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI17,4 A 1.219 858,3 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI18,4 A 1.219 856,3 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI19,4 A 1.219 854,0 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI20,0 A 1.219 852,7 0,0044 3 1.365 0,0035 389 0,0075 SI SI
Tabella 12: Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali: ipotesi rottura sezione in campo 3.
4.3 Stato Limite Ultimo per sollecitazioni taglianti
La verifica allo Stato Limite Ultimo per sollecitazioni taglianti prevede una doppia verifica.
1. Verifica del conglomerato:
Andrea Lisjak 22
sezione tipo dp 0, 9 · σp,t=∞ εp,t=∞ ipotesi εcu A B C x εpu verificamm N/mm2 - campo rottura mm εpu + εp,t=∞ < εyd
0,0 A 1.219 852,7 0,0044 4 0,0035 5.174 5.635.590 -5.323.500.000 607 0,0035 NO0,6 A 1.219 854,0 0,0044 4 0,0035 5.174 5.628.146 -5.323.500.000 607 0,0035 NO1,6 A 1.219 856,3 0,0044 4 0,0035 5.174 5.613.244 -5.323.500.000 608 0,0035 NO2,6 A 1.219 858,3 0,0044 4 0,0035 5.174 5.600.329 -5.323.500.000 609 0,0035 NO3,6 A 1.219 860,1 0,0044 4 0,0035 5.174 5.589.401 -5.323.500.000 609 0,0035 NO4,6 A 1.219 861,5 0,0044 4 0,0035 5.174 5.580.460 -5.323.500.000 610 0,0035 NO
5,6 B 1.285 816,2 0,0042 4 0,0035 5.174 5.655.907 -7.016.100.000 740 0,0026 SI6,6 B 1.285 817,1 0,0042 4 0,0035 5.174 5.648.750 -7.016.100.000 740 0,0026 SI7,6 B 1.285 817,7 0,0042 4 0,0035 5.174 5.644.456 -7.016.100.000 740 0,0026 SI8,6 B 1.285 817,8 0,0042 4 0,0035 5.174 5.643.024 -7.016.100.000 741 0,0026 SI10,0 B 1.285 817,8 0,0042 4 0,0035 5.174 5.643.024 -7.016.100.000 741 0,0026 SI11,4 B 1.285 817,8 0,0042 4 0,0035 5.174 5.643.024 -7.016.100.000 741 0,0026 SI12,4 B 1.285 817,7 0,0042 4 0,0035 5.174 5.644.456 -7.016.100.000 740 0,0026 SI13,4 B 1.285 817,1 0,0042 4 0,0035 5.174 5.648.750 -7.016.100.000 740 0,0026 SI14,4 B 1.285 816,2 0,0042 4 0,0035 5.174 5.655.907 -7.016.100.000 740 0,0026 SI
15,4 A 1.219 861,5 0,0044 4 0,0035 5.174 5.580.460 -5.323.500.000 610 0,0035 NO16,4 A 1.219 860,1 0,0044 4 0,0035 5.174 5.589.401 -5.323.500.000 609 0,0035 NO17,4 A 1.219 858,3 0,0044 4 0,0035 5.174 5.600.329 -5.323.500.000 609 0,0035 NO18,4 A 1.219 856,3 0,0044 4 0,0035 5.174 5.613.244 -5.323.500.000 608 0,0035 NO19,4 A 1.219 854,0 0,0044 4 0,0035 5.174 5.628.146 -5.323.500.000 607 0,0035 NO20,0 A 1.219 852,7 0,0044 4 0,0035 5.174 5.635.590 -5.323.500.000 607 0,0035 NO
Tabella 13: Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali: ipotesi rottura sezione in campo 4.
sezione tipo campo rottura x xG,compr σpu MRdu MSdu verifica
m mm mm N/mm2 kNm kNm
0,0 A 3 389 190 1.365 8.991 2.284 SI0,6 A 3 389 190 1.365 8.991 2.990 SI1,6 A 3 389 190 1.365 8.991 4.237 SI2,6 A 3 389 190 1.365 8.991 5.316 SI3,6 A 3 389 190 1.365 8.991 6.230 SI4,6 A 3 389 190 1.365 8.991 6.978 SI
5,6 B 4 740 235 1.319 11.083 7.559 SI6,6 B 4 740 235 1.319 11.085 7.975 SI7,6 B 4 740 235 1.320 11.086 8.224 SI8,6 B 4 741 235 1.320 11.086 8.307 SI10,0 B 4 741 235 1.320 11.086 8.307 SI11,4 B 4 741 235 1.320 11.086 8.307 SI12,4 B 4 740 235 1.320 11.086 8.224 SI13,4 B 4 740 235 1.319 11.085 7.975 SI14,4 B 4 740 235 1.319 11.083 7.559 SI
15,4 A 3 389 190 1.365 8.991 6.978 SI16,4 A 3 389 190 1.365 8.991 6.230 SI17,4 A 3 389 190 1.365 8.991 5.316 SI18,4 A 3 389 190 1.365 8.991 4.237 SI19,4 A 3 389 190 1.365 8.991 2.990 SI20,0 A 3 389 190 1.365 8.991 2.284 SI
Tabella 14: Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali: determinazione del momento resistentee verifica.
consiste nel confrontare il taglio di calcolo con una espressione cautelativa della resistenza a
Andrea Lisjak 23Diagramma dei momenti ultimi
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)m
omen
to (K
Nm
)
MrduMsdu
Figura 3: Verifica allo Stato Limite Ultimo per sollecitazioni normali: diagramma del momentosollecitante (nero) e di quello resistente (rosso).
compressione delle bielle inclinate:
VSdu ≤ 0, 30 · fcd · bw · dp
2. Verifica dell’armatura trasversale d’anima:
il taglio di calcolo deve risultare inferiore od al limite uguale alla somma della resistenzadell’armatura d’anima e del contributo degli altri elementi del traliccio ideale:
VSdu ≤ Vcd + Vwd
in cui:
Vcd = 0, 60 · fctd · bw · dp · δ Vwd = Asw · fywd ·0, 90 · dp
s· (sinα+ cosα)
Dal momento che l’armatura a taglio è costituita da staffe si ha α = 90◦.
Il valore di δ viene calcolato con la seguente relazione:
δ = 1 +M0
MSdu
dove:
- M0 è il momento di decompressione della fibra estrema su cui agisce MSdu:
M0 =0, 9σp,t=∞ ·Ap
Aid· Jid ·
2h
- MSdu: momento agente massimo di calcolo, assunto almeno pari a M0.
Andrea Lisjak 24
sezione tipo dp VSdu VRdu verifica
mm kN kN
0,0 A 1.219 1.661 2.782 SI0,6 A 1.219 1.570 2.782 SI1,6 A 1.219 1.404 2.782 SI2,6 A 1.219 1.238 2.782 SI3,6 A 1.219 1.071 2.782 SI4,6 A 1.219 905 2.782 SI
5,6 B 1.285 739 2.933 SI6,6 B 1.285 573 2.933 SI7,6 B 1.285 407 2.933 SI8,6 B 1.285 241 2.933 SI10,0 B 1.285 0 2.933 SI11,4 B 1.285 241 2.933 SI12,4 B 1.285 407 2.933 SI13,4 B 1.285 573 2.933 SI14,4 B 1.285 739 2.933 SI
15,4 A 1.219 905 2.782 SI16,4 A 1.219 1.071 2.782 SI17,4 A 1.219 1.238 2.782 SI18,4 A 1.219 1.404 2.782 SI19,4 A 1.219 1.570 2.782 SI20,0 A 1.219 1.661 2.782 SI
Tabella 15: Stato Limite Ultimo per sollecitazioni taglianti: verifica del conglomerato.
5 Fuso di Guyon
Per la determinazione del fuso di Guyon sono state utilizzate le relazioni di seguito riportate.
−→ Fuso inferiore:
yfuso inf = λinf,id +Mg1
Pp,t=0
−→ Fuso superiore:
yfuso sup = λsup,id +Mg1 +Mg2 +Mq
Pp,t=∞
Andrea Lisjak 25
sezione tipo dp M0 δ Vcd Vwd verifica verifica
m mm kN - kN kN VSdu ≤ VRdu VSdu/2 ≤ Vwd
0,0 I 1.219 4.573 1,55 517 1.236 SI SI0,6 I 1.219 4.580 1,55 517 1.236 SI SI1,6 I 1.219 4.592 1,55 517 1.236 SI SI2,6 I 1.219 4.603 1,55 518 1.236 SI SI
3,6 II 1.219 4.612 1,56 518 618 SI SI4,6 II 1.219 4.620 1,56 518 618 SI SI5,6 II 1.285 5.494 1,66 584 652 SI SI6,6 II 1.285 5.500 1,66 584 652 SI SI7,6 II 1.285 5.504 1,66 584 652 SI SI8,6 II 1.285 5.505 1,66 584 652 SI SI10,0 II 1.285 5.505 1,66 584 652 SI SI11,4 II 1.285 5.505 1,66 584 652 SI SI12,4 II 1.285 5.504 1,66 584 652 SI SI13,4 II 1.285 5.500 1,66 584 652 SI SI14,4 II 1.285 5.494 1,66 584 652 SI SI15,4 II 1.219 4.620 1,56 518 618 SI SI16,4 II 1.219 4.612 1,56 518 618 SI SI
17,4 I 1.219 4.640 1,55 518 1.236 SI SI18,4 I 1.219 4.629 1,55 517 1.236 SI SI19,4 I 1.219 4.617 1,56 517 1.236 SI SI20,0 I 1.219 4.610 1,55 517 1.236 SI SI
Tabella 16: Stato Limite Ultimo per sollecitazioni taglianti: verifica dell’armatura trasversaled’anima.
6 Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione
Andrea Lisjak 26Diagramma taglio SLU
-2.500
-2.000
-1.500
-1.000
-500
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)
tagl
io (K
N)
VsduVrdu (+)Vrdu (-)
Figura 4: Verifica allo Stato Limite Ultimo per sollecitazioni taglianti: diagramma del tagliosollecitante (nero) e di quello resistente (rosso).
7 Tavole grafiche
Andrea Lisjak 27Fuso di Guyon
-1.000
-800
-600
-400
-200
0
200
400
600
800
1.000
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)al
tezz
a (m
m) lembo
superiorelembo inferiore
fuso superiore
fuso inferiore
Figura 5: Fuso di Guyon.Diagramma momento traslato allo SLU
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)
mom
ento
(KN
m)
Momento SLUMomento SLU no trasl
Figura 6: Stato Limite Ultimo: diagramma del momento flettente con e senza traslazione.
Andrea Lisjak 28
taglio SLU
-2.000
-1.500
-1.000
-500
0
500
1.000
1.500
2.000
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)
tagl
io (K
N)
taglio SLU
Figura 7: Stato Limite Ultimo: diagramma del taglio.Diagramma del momentoc.c. rare
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)
mom
ento
(KN
m)
trasl Mg1Mg1
Figura 8: Stato Limite di Esercizio, combinazioni di carico rare: diagramma del momento flettentecon e senza traslazione dovuto al carico permanente g1 = 23, 3 KN/m.
Andrea Lisjak 29Diagramma del momento c.c. rare
0
100
200
300
400
500
600
700
800
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)m
omen
to (K
Nm
)
trasl. Mg2Mg2
Figura 9: Stato Limite di Esercizio, combinazioni di carico rare: diagramma del momento flettentecon e senza traslazione dovuto al carico permanente g2 = 15 KN/m.Diagramma del momento c.c. rare
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)
mom
ento
(KN
m)
trasl MqMq
Figura 10: Stato Limite di Esercizio, combinazioni di carico rare: diagramma del momento flettentecon e senza traslazione dovuto al carico variabile q = 75 KN/m.
Andrea Lisjak 30Diagramma del momento c.c. quasi permanenti
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)m
omen
to (K
Nm
)
trasl Mg1Mg1
Figura 11: Stato Limite di Esercizio, combinazioni di carico quasi permanenti: diagramma delmomento flettente con e senza traslazione dovuto al carico permanente g1 = 23, 3 KN/m.Diagramma del momento c.c. quasi permanenti
0
100
200
300
400
500
600
700
800
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)
mom
ento
(KN
m)
trasl Mg2Mg2
Figura 12: Stato Limite di Esercizio, combinazioni di carico quasi permanenti: diagramma delmomento flettente con e senza traslazione dovuto al carico permanente g2 = 15 KN/m.
Andrea Lisjak 31
Diagramma del momento c.c. quasi permanenti
0
100
200
300
400
500
600
700
800
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
sezione (m)
mom
ento
(KN
m)
trasl MqMq
Figura 13: Stato Limite di Esercizio, combinazioni di carico quasi permanenti: diagramma delmomento flettente con e senza traslazione dovuto al carico permanente q = 75 KN/m.
Andrea Lisjak 32
Figura14
:Arm
aturape
rprecom
pression
e:sezion
elong
itud
inale.
Andrea Lisjak 33
Figura15
:Arm
aturalong
itud
inalelenta:
sezion
elong
itud
inale.
Andrea Lisjak 34
Figura16
:Arm
aturaataglio:sezion
elong
itud
inale.
Andrea Lisjak 35
Figura 17: Armatura per precompressione: sezioni trasversali.
Figura 18: Armatura longitudinale lenta: sezione trasversale.
Andrea Lisjak 36
Figura 19: Armatura a taglio: sezione trasversale.