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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 28 settembre 2012 ANNO XIII N. 34 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di CENTO GIORNI SENZA UN TETTO CLAUDIO BONETTI E LA SUA FAMIGLIA , DI ROVERETO, COSTRETTI A DORMIRE IN FURGONE DAL 29 MAGGIO, HANNO RICEVUTO IN DONO DAL COMUNE VENETO DI ARZIGNANO UN MODULO ABITATIVO PER FAR FRONTE ALL’INVERNO. CONSEGNATI 10MILA EURO ALLA PEDIATRIA DI CARPI GOLDONI: I LAVORATORI NON SI RASSEGNANO AIMAG OCCUPA L’OSTELLO FINO A DATA DA DESTINARSI IL NOVESE PAOLO ROVERSI PROTAGONISTA SU CANALE 5 Adriana Borghi e Roberto Papotti Claudio Bonetti

Tempo n° 34

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Su questo numero: Cento giorni senza un tetto; Non chiamatelo ostello; La famiglia Papotti consegna 10mila euro alla Pediatria di Carpi; Ecce container; Aimag: il miglior bilancio di sempre (ma cosa riserva il futuro?); La scuola di Musica di Novi rinascerà anche grazie a Teniamo Botta; "La città non sono i sassi o le pietre, siamo noi"; Goldoni: i lavoratori non si rassegnano; Lega nord: lasciano Taschini e Gasparini Casari; Tessile: vent'anni dopo; 2012: vendemmia scarsa a causa di siccità e gelo; L'Apocalisse secondo Pelloni; "Fare arte non equivale a sfornare ciambelle", parola di Leonardo Rinaldi; Il novese Paolo Roversi su Canale 5; Mostra di Aldo Meschiari a Soho; Una tombola per don Gallo; Modelli a 4 zampe; Italia loves Emilia: Radio Bruno c'era; Tex corre in aiuto del Comuale: asta il 29 settembre in Piazzale Re Astolfo.

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

28 settembre 2012 ANNO XIII N. 34attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

cento giorni senza un tettoclaudio bonetti e la sua famiglia , di rovereto,

costretti a dormire in furgone dal 29 maggio, hanno ricevuto in dono dal comune veneto di arzignano un modulo abitativo per far fronte all’inverno.

consegnati 10mila euroalla pediatria di carpi

goldoni: i lavoratori non si rassegnano

aimag occupa l’ostello fino a data da destinarsi

il novese paolo roversi protagonista su canale 5

Adriana Borghi e Roberto Papotti

Claudio Bonetti

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soldi e politica

Quello del Lazio è senza dub-bio la scandalo più grande ma per le spese fuori control-

lo sono finite nell’occhio del ciclone anche altre realtà. Non potendo vantare un passato così glorioso, non hanno potuto organizzare toga party, ma partiti e consiglieri di altre regioni, non essendo tenuti a giustificare le spese sostenute con scontrini e fatture, si sono lasciati prendere la mano da spese folli.Per peculato è partita un’indagine anche in Emilia Romagna. Riguarda paolo nanni, ex capogruppo Idv in Regione per la gestione di circa 450mila euro amministrati in cinque anni (2005-2010). Soldi pubblici per l’attività politica dell’Idv: cene, trasferte, convegni finan-ziati, che non si sarebbero mai tenuti. L’esposto da cui è partita l’indagine solleva dubbi perfino su vacanze a Santa Margherita Ligure e sul ricevimento per il battesi-mo di una nipote di Nanni nel 2009. La politica corre ai ripari: il Governo prepara la riforma, Vasco errani in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni incontra i suoi colleghi governatori per presentare il ‘modello Emilia’ che ha messo a punto con matteo richetti, presiden-te dell’Assemblea regionale.Al di là delle dichiarazioni di principio, delle proposte di riforma e dei progetti di risanamento, coi tempi che corrono la cura dimagrante toccherà prima o poi anche alla politica perché in Italia non ci sono più soldi, per nessuno. E, per la prima volta, questo ci conforta.

S. G.

“Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il vino e il diavolo hanno fatto il resto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum!”. A molti tra i lettori

che abbiano superato i 20 anni d’età – oggi, le avventure so-gnate dai ragazzi cresciuti in piena epoca del web sono pro-babilmente altre – queste parole risulteranno assai familiari: sono quelle della canzone intonata dai pirati che, insieme al giovane Jim Hawkins e ai suoi compagni, si avventurano alla ricerca dell’isola in cui è nascosto il bottino del famigerato pirata Flint, accumulato in anni di scorrerie. Questa cantilena ha, per quanti abbiano avuto la fortuna di leggere L’isola del tesoro - il romanzo scritto a fine Ottocento da Robert Louis Stevenson e divenuto il libro d’avventura per antonomasia - il sapore della libertà, della spensieratezza e della curiosità dei pomeriggi giovanili, nel corso dei quali quasi ogni gior-nata porta con sé nuove scoperte ed emozioni. Inizialmente intitolato Il cuoco del mare ovvero l’isola del tesoro, il libro uscito per la prima volta a puntate su una rivista per ragazzi si concludeva proprio con la fuga in extremis del quartiermastro della goletta Hispaniola Long John Silver, in realtà il più celebre pirata della letteratura mondiale, imbarcatosi sulla nave, sotto mentite spoglie, appunto cine cuoco di bordo – da cui il titolo primigenio dell’opera. Quale sia la sorte del pirata senza una gamba e del suo inseparabile pappagallo, Stevenson non lo dice. Lasciando, da grande autore quale egli è, la porta spalancata alle supposizioni e alla fantasia di intere generazioni di lettori. Non poteva immaginare, il nostro, che a fugare ogni dubbio ci avrebbe pensato, circa un secolo dopo, lo svedese Bjorn Larsson. La vera storia del pirata Long John Silver (Iperborea, 492 pp.) altro non è, infatti, che il diario del famoso bucaniere il quale, in età avanzata – almeno per gli standard di un pirata - e ormai a riposo in Madagascar, ripercorre le vicende più salienti della sua vita, dalla nascita in una famiglia di umili origini, agli studi in Scozia, passando per il prematuro incontro con l’ingiustizia, i soprusi e l’arroganza dei potenti - incontro che lo porta a maturare l’assoluta consapevolezza di preferire le incognite e i pericoli di una vita vagabonda ma senza padrone alcuno allo scialbo ed insignificante trasci-narsi di un’esistenza grigia ma sicura - fino al suo ‘esilio dorato’ lontano dalla civiltà. Oltre ad uno splendido romanzo d’avventura, che riesce nell’impresa quasi impossibile di non tradire la complessa figura del pirata soprannominato ‘Barbecue’ così come era stata tratteggiata dalla penna di Stevenson, delineando una storia credibile e arricchendo la psicologia di un personaggio sfaccettato ed enigmatico, il libro che ha conferito a Larsson un fedele pubblico di lettori anche in Italia è un apologo sul coraggio della ricerca della libertà, sulle scelte e le rinunce che il suo ottenimento comporta e, insieme, una meditazione sul significato della vita di un Silver che: “Un giorno, forse, qualcuno avrà bisogno di sapere che è davvero esistito e che, dopo tutto, era una specie di essere umano. In tal caso, non sarà vissuto invano, come tanti altri, che non sono serviti a nulla. Questo è il mio ultimo desiderio”. La confessione non tanto di un pirata, quanto di un uomo che ha scelto e cercato di essere libero, qualsiasi cosa questo significhi. Un appello al corsaro presente infondo ad ognuno di noi, forse sepolto dalla vita di ogni giorno, dalle rate dell’auto e dal cartellino da timbrare. Larsson, docente di Letteratura francese all’Università di Lund, filologo ed appassionato velista – oltre che talentuoso scrittore – sarà presente alla Festa del Racconto di Carpi domenica 30 settembre, alle ore 17, nel cortile della biblioteca Loria, per ragionare di mare, avventura e libertà.

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 26 settembre 2012

Libri da non perdere!

FrAse dellA settImANA...La IenaIl graffio

trA le rIghe...

la vera storia del pirata long John silverdi bjorn larsson

Decretato, dopo lunghe e penose consultazioni, il tormentone della nostra estate terremotata. Il leit motiv vincitore è: A giorni... Qualsiasi domanda facciate, la riposta è sempre questa, ovviamente seguita da un verbo al futuro che di prossimo non ha certo i contorni.

“ Non c’è un euro, ma tutto va bene, ce la faremo perchè siamo una grande comunità coesa, e mentre continuiamo a sventolare la cartolina dei carpigiani “brava gente” intanto, il Governo decide come spendere i soldi altrimenti”.Dichiarazione di Lorenzo Paluan consigliere comunale di Carpi 5 Stelle e Prc.

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sIsmA e rIcOstruzIONe

La sistemazione provvisoria di aimag aLL’interno deLL’osteLLo rischia di protrarsi a Lungo poiché iL comune di carpi non ha ancora provveduto aL ripristino deLLa struttura (di sua proprietà)di via aLghisi, per La quaLe non esiste nemmeno un progetto esecutivo di recupero

non chiamatelo ostello...l

a palazzina di pro-prietà del Comune di Carpi in cui aveva

sede Aimag è stata resa inagibile dal sisma del 29 maggio e, ad oggi, gli uffici della multiutility hanno trovato una nuova casa: i locali dell’ostello. La siste-mazione provvisoria rischia però di protrarsi a lungo poiché l’Ente Pubblico non ha ancora provveduto al ripristino della struttura di via Alghisi. “Non esiste un progetto esecutivo per il recupero della sede carpi-giana - spiega il presidente di Aimag, Mirco Arletti - e quindi è difficile pre-vedere quando saremo in grado di lasciare i locali dell’ostello che ci sono stati messi a disposizione”. La proposta avanzata dal Comune sarebbe quella di far pagare ad Aimag i lavori necessari per rimediare alle lesioni del sisma e scalarne

poi l’importo dal canone di locazione. Senza progetto però, le cose si complica-no... e mentre a Mirandola, la sede - di proprietà del gruppo - a fine ottobre sarà nuovamente operativa e

adeguata sismicamente, nella nostra città il povero ostello continuerà a non ot-temperare alla funzione per cui è stato costruito con fior di quattrini. Evidentemente nato sotto una cattiva stella,

l’edificio è destinato a lan-guire ancora poichè, come ha sottolineato anche l’as-sessore Simone Morelli, “Aimag svolge un servizio fondamentale per la cittadi-nanza e, dal momento che

il Comune è un azionista, ci pareva giusto offrirgli una struttura per garantire la rapida ripresa delle sue funzioni e delle attività di front office”. Quindi, nonostante alcune associa-zioni abbiano manifestato il proprio interesse per gestire la struttura, rispondendo al bando indetto dall’Ammi-nistrazione, (impossibile conoscerne i nomi poiché, come aggiunge Morelli, “si sta espletando l’iter buro-cratico relativo all’aper-tura e alla convalida delle domande pervenute. Iter che ha subito ritardi a causa dell’impegno della mac-china comunale nell’emer-genza terremoto”) l’ostello

resta occupato sino a data da destinarsi. Dalla sua nascita, l’ostello ha avuto un’infanzia a dir poco tra-vagliata, sempre al centro di diatribe e contestazioni. Qualcuno con la crisi che mordeva gridava allo scan-dalo, (“cosa se ne fa Carpi di un ostello? Sono altre le priorità”) altri auspicavano potesse diventare un centro di accoglienza per famiglie in difficoltà. Oggi, dopo il sisma, ci si augurava che l’edificio, seppur piccolo, potesse diventare dimora di alcuni sfollati. E invece no. Tra i due litiganti, ha vinto Aimag: chi l’avrebbe mai detto...

Jessica Bianchi

Ostello

cLaudio Bonetti e La sua famigLia di rovereto, costretti a dormire in furgone daL 29 maggio, hanno ricevuto in dono daL comune di arzignano - vicenza - un moduLo aBitativo per far fronte aLL’inverno

cento giorni senza un tettoI

l 29 maggio 2012 ha lascia-to un solco profondo in ciascuno di noi. Ma mol-

ti sono gli amici, i parenti, i concittadini a cui alla paura si è sommato il dramma di aver perso la propria casa. Quella casa faticosamente sudata, frutto del sacrificio di una vita... tra loro c’è an-che la famiglia di Claudio Bonetti che, insieme alla mo-glie Luciana D’Alessandro e ai due figli Wilson e Perla, dopo quel giorno maledetto, in casa non sono più potuti rientrare. Volto noto a Car-pi, per la sua attività com-merciale in via Remesina, il 55enne Claudio vive a Rove-reto, in via Euro Lugli. “La situazione al momento - ci spiega - è molto difficile. Il nostro negozio Idea Pesca a Novi di Modena è inagibile dopo le scosse di maggio, mentre quello carpigiano ha risentito notevolmente sia della crisi economica che dell’introduzione del senso unico in via Remesina”. E a una situazione lavorativa precaria si aggiunge anche il disagio di non aver più un tetto sopra la testa: “la no-stra casa ha subito numero-

si danni a tramezze e muri divisori ma, fortunatamente la struttura portante è ancora in piedi. Purtroppo, essendo attaccata a un’altra abitazione fortemente lesionata, il Co-mune ne ha dichiarato l’ina-gibilità indotta”. La porzione di caseggiato confinante con quella della famiglia Bonetti infatti, a causa di alcuni crolli, necessita di un intervento ur-gente di rimessa in sicurezza ma, al momento, i “proprie-tari stanno ancora valutando come muoversi, cercando di raccapezzarsi tra una buro-

crazia lentissima e ordinanze regionali che non escono”. E mentre i giorni passano, anche la rabbia scema lentamente: “non posso mica prendermela col Comune - continua Clau-dio - o col sindaco. Anche lei (ndr Luisa Turci, sindaco di Novi) ha le mani legate. Il problema qui è che non ar-rivano i soldi. Noi abbiamo fatto richiesta del Contributo di Autonoma Sistemazione ma purtroppo non si è visto ancora un centesimo”. E, al danno, teme Bonetti, proba-bilmente si sommerà anche

la beffa, poiché nonostante vi sia un documento che attesta l’inagibilità dello stabile in cui vive, sul “sito del Comune di Novi la mia casa risulta ancora agibile e questo cre-erà sicuramente dei problemi relativamente al nostro diritto di godere del Cas”. Claudio è uno dei tanti emiliani che ha deciso di non andare a vivere in tenda o in albergo ma di re-stare vicino alla propria casa, prendendosi cura dei suoi gat-ti e dei suoi cani, gestendo l’emergenza autonomamen-te, in attesa che la situazioni si

sblocchi e si possano avviare i cantieri di recupero anche sulle inagibilità più gravi. E nel frattempo? “Io e mia moglie - continua - abbiamo dormito per oltre 100 giorni in furgone, parcheggiato vicino al negozio di Carpi per poter usufruire dei servizi, mentre mio figlio si è trasferito a casa della fidanzata e mia figlia a casa di amiche a Sant’Anto-nio in Mercadello. Sono mesi che la mia famiglia si riunisce solo alla domenica ed è dura”. Ora però le cose cambieran-no. Sabato 22 settembre in-fatti in via Lugli a Rovereto è stato consegnato un modulo abitativo comprensivo di due camere e un bagno, dotato di impianto di riscaldamento per far fronte all’imminente inverno. “Il proprietario del negozio di via Remesina, il signor Enzo Provasi, ha par-lato della nostra situazione a Roberto Papotti, macel-laio di Fossoli, che si è im-mediatamente attivato per darci una mano contattando alcuni amici di Arzignano, in provincia di Vicenza”. Amici che hanno fatto il loro picco-lo miracolo, installando nel giardino di Claudio una nuo-

va “casa” in comodato d’uso gratuito fino a quando sarà necessario. “Non abbiamo voluto fare una donazione - ci raccontano il sindaco di Ar-zignano, Giorgio Gentilin, l’assessore allo sport Michele Bruttomesso e Stefano Aso-la, presidente dell’Associa-zione Tris Car club, nonché consigliere della Fondazione Città della Speranza, punto di riferimento importante per la ricerca pediatrica con par-ticolare attenzione all’onco-ematologia infantile in tutta Europa - poiché quando il modulo abitativo non servirà più alla famiglia Bonetti vor-remmo metterlo nuovamente a disposizione per rispondere ai bisogni di altri. Papotti è un amico, sappiamo in quali mani abbiamo consegnato questo modulo e siamo felici di poter fare la nostra parte. La solidarietà non deve avere confini. Nè frontiere. Ognuno di noi può fare qualcosa: pic-coli gesti, ma capaci di fare la differenza per qualcuno”. E grazie all’aiuto degli amici veneti, ora la famiglia Bonetti potrà finalmente riunirsi sotto lo stesso tetto.

Jessica Bianchi

Asola, Gentilin, Bonetti, Bruttomesso e tre volontari veneti che hanno installato il modulo

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ospedale di carpi:

“Dal 1° ottobre il servizio di vigilanza fornito dalle guardie giurate sarà ripristinato 24 ore su 24”.

sIsmA e rIcOstruzIONe

giovedì 20 settemBre, roBerto papotti, rappresentante deLL’associazione nazionaLe Butchers for chiLdren, insieme aLLa figLia chiara, ha consegnato un assegno deL vaLore di 10miLa euro aLLa dottoressa adriana Borghi, primario deL reparto di pediatria deLL’ospedaLe ramazzini di carpi

“il nostro impegno per i più piccoli continuerà”

dalle parole ai fatti: i ma-cellai dell’associazione nazionale Butchers for

Children, capitanati nella nostra città da Roberto Papotti, hanno raggiunto un traguardo importan-te. Il primo di molti altri, perché l’impegno di questa armata di macellai non ha alcuna intenzione di arrestarsi. Non dopo quanto accaduto al nostro territorio marto-riato dal sisma. Giovedì 20 settembre, Roberto, insieme alla figlia Chiara, ha consegnato un assegno del valo-re di 10mila euro alla dottoressa Adriana Borghi, primario del Reparto di Pediatria dell’ospedale Ramazzini di Carpi. Quest’estate, a Fossoli, la Ma-celleria Papotti aveva lanciato un’iniziativa, ribattezzata Insieme per Ricostruire, per acquistare un macchinario destinato a migliorare la respirazione dei piccoli pazienti del reparto carpigiano di Pediatria danneggiato dagli eventi sismici. Raccolta arrivata a quota 10mila euro. “Noi però non ci acconten-tiamo - continua Roberto - perché la strada da fare per tornare alla normalità è ancora lunga e il nostro impegno non finirà qui. Grazie all’aiuto di numerosi colleghi sparsi per l’Italia e la vendita dei grembiuli ancora in corso nel nostro punto vendita di Fossoli continueremo a raccogliere fondi per sostenere nuovi progetti. A

metà ottobre, ad esempio, su solle-citazione delle insegnanti, conse-

gneremo alla Scuola Gasparotto di Fossoli materiale didattico per un

valore di mille euro”. La donazio-ne fatta al Ramazzini servirà per

acquistare “un macchinario - spie-ga la Borghi - per trattare l’insuffi-cienza respiratoria acuta dei lattan-tini (ovvero i piccoli al di sotto dei 6 mesi). Questa attrezzatura eroga ossigeno ad alto flusso riscaldato e umidificato, un prezioso supporto ventilatorio per i nostri pazien-ti. Purtroppo tutte le macchine mediche hanno costi elevatissimi e in questo momento di pesanti tagli alla sanità donazioni come questa sono a dir poco fondamentali”. Il Reparto di Pediatria riattivato il 27 agosto, dopo lo stop forzato dettato dalle violente scosse telluriche del 29 maggio, continua il primario, “ora è più bello e più sicuro di prima. La riapertura è stata estre-mamente emozionante per tutti noi”. Un reparto che vanta numeri a dir poco impressionanti: sono circa 1.000 i piccoli ricoverati ogni anno, 10mila gli accessi annuali al pronto soccorso pediatrico e 1.500 i neonati assistiti.

Jessica Bianchi

Di Francesca ZanniLaureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso

la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna

Islam e dintorni...

siria: cronaca di una guerra civile

e’ da più di un anno che in Siria ha luogo una sanguinosa e terribile guerra civile, risultato della repressione delle manife-

stazioni della primavera 2011, la famosa pri-mavera araba. Questo importante movimento che ha fatto cadere grazie alle manifestazioni popolari i regimi dittatoriali di Tunisia, Egitto e Libia non è mancato nemmeno in Siria, dove però le repressioni del governo di Bashar al-assad non pa-iono volersi fermare. Il giovane quanto spietato presidente della Siria è da mesi protagonista assoluto delle notizie di giornali e telegiornali a causa della sua dura repressione alle manifestazioni popolari. In virtù di una legge del 1963 che vieta le manifestazioni di piazza nel Paese, la violenza delle repressione verso i manifestanti è stata tale da aver trasformato gli scontri in una vera e propria guerra civile. Gli oltre 20mila morti e i feriti che si sono accumulati in questi mesi di repressione, erano come negli altri Paesi della primavera araba, scesi in piazza per ribellarsi alla difficile situazione politica ed economica in cui versava – e versa - il Paese. Le già precedenti difficoltà economiche, sommate a una mancanza di rappresentazione politica adeguata e all’assenza di democrazia, sono tra le cause fondamentali di questa rivolta, che sembra non concludersi mai. Alla fine di luglio, oltre 200mila profughi hanno lasciato la città di Aleppo e l’Onu ha dichiarato l’emergenza umanitaria per il Paese. La Francia di Hollande, dal 1° agosto presidente del consiglio di sicurezza dell’Onu, richiede l’immediato intervento affinché le violenze contro i civili cessino al più presto.

per approFonDirewww.agi.it/in-primo-piano/notizie/201207301318-ipp-rt10112-siria_prosegue_as-sedio_di_aleppo_onu_e_emergenza_umanitaria/www.corriere.it/esteri/12_luglio_28/siria-ultima-battaglia-aleppo_7709a1b2-d87e-11e1-8473-092e303a3cd5.shtml

Il 19 settembre Vincenzo Spadafino, titolare del Caffè Teatro, Gianluciano Gara-

gnani, direttore commerciale Italia Ducati e Moreno Cerchiari, della Concessionaria

Ducati di Carpi hanno dato vita a una cena del tutto speciale per contribuire a riani-

mare il centro storico colpito dal sisma. Ducati ha messo a disposizione le ambite

moto di Valentino e una bella esposizione di motociclette da strada. Ad allietare la

serata Alle Cavriani.

FOtO dellA settImANA...

Da sinistra Stefano Cappelli, Gianni Ronchetti e Gianni Spinella

sabato 13 ottobre, l’associazione gli amici del cuore donerà 25mila euro che saranno utilizzati per ripristinare le strutture cardiologiche lesionate dal sisma

cuore protagonista

cos’è un soffio cardiaco? Perchè ho il cardiopalmo? Ho un dolore al petto...

Com’è possibile morire così... improvvisamente? A queste e molte altre domande è stata data risposta, lo scorso 26 settembre al Cinema Teatro Eden di Carpi. Lo spettacolo del cuore, nato un anno fa da un’idea del dottor Davi-de terranova, medico, specialista in Cardiologia, è stato realizzato dal regista emergente Giulio Busina-rolo che, col coordinamento tecnico di Daniele Ferrari, ha diretto uno staff di circa 30 persone. “Coniuga-re medicina e spettacolo è stata una sfida complessa - spiega Businarolo - ma il risultato è straordinario ed efficace”. Lo spettacolo consisteva nella proiezione sul grande schermo cinematografico di video animazioni HD spettacolari dell’apparato car-diovascolare, descritti dal condut-tore-autore Terranova. Accanto alle proiezioni abbiamo assistito a delle rappresentazioni teatrali con degli attori in scena che hanno ripercorso gli eventi che hanno caratterizzato la comprensione del funzionamento del cuore, dalla scoperta dello ste-toscopio a oggi. “Abbiamo cercato però di raccontare il cuore non solo dal punto di vista medico-scientifico - continua il regista - bensì il suo ruolo nell’arte, nella cultura, nella musica...”. Naturalmente, accanto alle nozioni più curiose legate alla funzione cardiaca, non sono manca-ti i messaggi sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Uno show nuovo ma, soprattutto, importante: basti pensare che ogni anno in Italia circa 200mila persone vengono col-pite da infarto del miocardio. Quasi 550 ogni giorno. 1 persona ogni 6 minuti. Le malattie cardiovascolari infatti sono responsabili del 40% di tutte le morti facendo balzare questo genere di patologie al primo posto tra le cause di decesso in Italia.

E a Carpi? Al Ramazzini, ogni anno, ben 800/900 persone vengono ricoverate nel Reparto di Cardiologia mentre ammontano a un centinaio circa, i pazienti che, annualmente, subiscono interventi in regime di Day Hospital. “La prevenzione è fondamentale - ha spiegato il primario del Reparto di Cardiologia di Carpi, stefano cappelli - per cercare di ridurre l’insorgenza di queste patologie. La prevenzione infatti è il miglior passepartout per aprire le porte a una vita più sana e lunga; l’unico strumento efficace per ridurre i fattori di rischio. Lo spettacolo del cuore con la sua formula innovativa e accattivante ci ha permesso di raccontare l’impor-tanza dell’apparato cardiovasco-lare a tutti, giovani compresi”. La Cardiologia di Carpi, insieme alle associazioni Gli amici del cuore e alice sono più volte scese tra i ban-chi di scuola, poiché sono proprio i ragazzi “che, adottando corretti stili di vita (sana alimentazione, regolare attività fisica e una vita senza fumo) possono cambiare rotta, favorendo il cambiamento all’interno delle proprie famiglie e, nel lungo perio-do, facendo abbassare l’incidenza delle patologie cardiovascolari”, ha aggiunto il direttore del Distretto Sanitario di Carpi, claudio Vagni-ni. Il cuore tornerà protagonista durante la Giornata mondiale per

il cuore che sarà celebrata a Carpi sabato 13 ottobre. “In quell’occasio-ne - ha spiegato Gianni spinella, presidente provinciale de Gli Amici del Cuore - la nostra associazione donerà formalmente al direttore generale dell’Azienda Usl di Mode-na, mariella martini, 25mila euro che dovranno servire per ripristinare le strutture cardiologiche lesionate dal sisma di maggio”. Un impegno quello de Gli Amici del Cuore che non si arresta mai, come ha ribadito anche l’assessore alle Politiche So-ciali, alberto Bellelli: “accanto alla prevenzione non dimentichiamo che l’associazione ha contribuito a crea-re una vera e propria rete salvavita in tutta la città, contribuendo a dotare di defibrillatori i Circoli Guerzoni, Giliberti e Gorizia e a formare le persone sull’utilizzo di tali preziosi presidi. Ne saranno posti altri presso Palazzo Scacchetti, Teatro Comunale (quando sarà ripristinato), Biblioteca e Piscina Comunale”.

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sIsmA e rIcOstruzIONe

I lettOrI cI scrIvONO

procedono i Lavori per montare i moduLi destinati a ospitare gLi aLunni deLLe scuoLe sacro cuore, focherini, fanti e succursaLe deLLe pio

ecce container

In foto i moduli provvisori che ospiteranno gli alunni delle

Scuole Focherini

Procedono celermente i lavori per montare i moduli destinati

a ospitare gli alunni del-le Scuole Sacro Cuore, Focherini, Fanti e Succur-sale delle Pio. “Dovranno essere consegnati - riba-disce l’assessore comu-nale all’Istruzione Maria Cleofe Filippi - entro il 15 ottobre quelli delle Foche-rini e quelli della Succur-sale delle Pio siti nell’area di viale Peruzzi, mentre quelli della Primaria Fanti siti in via Berengario hanno come termine di consegna il 20 ottobre. E’ la medesi-ma ditta che si occupa del montaggio e sta lavorando alacremente per rispettare i termini di consegna. La strategia di montare le aule in magazzino e posizionar-le già pronte serve proprio per evitare fermi causati da eventuali e avverse condi-zioni meteo”. Larghi 46mq, dotati di condizionamento e riscaldamento, i manufatti sono a disposizione della nostra città fino a giugno

2013. “Nonostante sia pre-vista per questa emergenza una deroga del Ministero sugli spazi, posso affermare che le progettazioni a me

sottoposte rispettano lo standard di 21,8 metri per alunno, il numero di bagni previsto compreso quello per le persone disabili e,

quando richiesta, la presen-za del refettorio”.

Buongiorno, mia figlia frequenta il secondo anno della scuola

d’infanzia le chiocciole a Carpi. Dal 29 maggio ha rimesso piede nel “suo” asilo il 10 settembre scorso. In questi mesi sappiamo bene cosa è successo, anche e soprattutto perchè abbiamo vissuto in prima persona molti disagi e difficoltà legati alle conseguenze dei terremoti che ci hanno colpito. Tutti sono stati coinvolti, anzi, tra-volti da questa catastrofe che ha cambiato la vita di interi territori, compromettendo seriamente il tessuto sociale delle popolazioni interessate. Le conseguenze, lo sappia-mo, sono enormi e riportare la normalità è una fatica

“i lavori fatti alle scuole non mi convincono”quotidiana che si affronta con dignità e coraggio. Ognuno nel proprio piccolo fa quello che può, per dare spazio alla speranza e cercare di ricostruire un clima di fiducia nel futuro. Soprattutto per chi, come me, ha la fortuna e la responsabilità di essere genitore, è doveroso pensare e provvedere al futuro delle nuove generazioni. Un modo concreto per farlo è anche quello di interessarsi a quanto succede in ambito scolastico. E, naturalmente, è a questo proposito che ho qualcosa da dire. Come genitore non mi è affatto piaciuto riportare a scuola mia figlia così, come se nulla fosse accaduto: non bastano una comunicazione sul sito o una lettera accom-

pagnatoria delle rette per il nuovo anno scolastico! Non è così che meritano di essere considerati i bambini e le loro famiglie! Comprendo che sia-no tante le cose a cui pensare, ma la sicurezza dei bambini viene prima di tutto e non la si demanda a una semplice co-municazione! Soprattutto se nell’asilo sono ancora in corso dei lavori e non si sa neanche di che cosa si tratti! In questi giorni, accompagnando mia figlia, ho incontrato nel cortile dell’asilo dei muratori intenti a montare impalcature e a lavorare sui muri esterni della struttura. Parlando con il personale in servizio e con altri genitori sono venuta a sapere che sono in corso adesso le valutazioni sul

tetto dell’edificio e che sono state trovate delle crepe nei locali sotto le aule! Allora mi chiedo: è sicuro l’asilo dove va mia figlia insieme ad altri 150 bambini da 0 a 5 anni? E’ normale che ci sia un cantiere dentro a un asilo regolarmen-te frequentato? Lo consen-tono le normative (oltre che il comune buon senso) sulla salute e la sicurezza? Perchè il Comune (sempre preciso nel comunicare i doveri ai propri cittadini e puntuale nell’appli-care i regolamenti...) non ha tempestivamente e dettaglia-tamente informato le famiglie sulla situazione? Saranno state fatte le verifiche del caso? Mi auguro fortemente (e voglio essere certa) che siano state eseguite, ma il dubbio nasce ed è incalzante, perchè supportato da com-

portamenti poco trasparenti che inducono il sospetto. Mi aspettavo una convocazione a un incontro prima dell’inizio dell’anno scolastico dove le famiglie avrebbero ricevuto notizie sulla situazione e dove ognuno avrebbe potuto con-tribuire con esperienze e/o suggerimenti, dato che mai come in questo momento ci è data l’occasione di metterci tutti in gioco per ricostruire sia i luoghi che le relazioni so-ciali (e non dovrebbe impor-tare molto se le cose partono dall’alto o dal basso). Invece mi trovo a portare mia figlia in un luogo che forse non è sicu-ro, sperando che la terra non tremi più, perchè non so più nulla sulla sua solidità. Questa è una mancanza che ritengo molto grave, perchè com-pletamente irrispettosa delle

famiglie, dei bambini e anche dei sentimenti che, avremmo dovuto re-imparare, sono alla base di ogni relazione, anche sociale, come stima, rispetto, fiducia, accoglien-za... Ritengo che, ancora una volta, con il suo comporta-mento distante e distaccato l’Amministrazione Comunale abbia dimostrato un grande disinteresse per le perso-ne, convocate a esprimersi sempre e solo con una scheda elettorale e poi basta, e per i bambini (anche se si fregia del “titolo” di città amica dei piccoli) perchè non è così che, dopo un terremoto, si riporta un clima di serenità e di normalità negli occhi e negli animi dei bimbi: si torna all’asilo, ma... con i muratori che aggiustano le crepe.

silvia marani

c.a. signora Marani,l’edificio del nido orso Biondo / chiocciole,

a seguito del sisma, delle numerose verifiche effet-tuate, dei lavori completati nelle aule e nei locali del nido e della scuola e in base alle competenze e alle conoscen-ze in materia, è definito dai tecnici competenti del tutto sicuro, come anche comuni-cato ai genitori dei bambini nuovi iscritti nell’assemblea svoltasi presso la scuola di in-fanzia Berengario giovedì 30 agosto alle 18.15, alla pre-senza dell’ingegner morini, responsabile Lavori Pubblici del Comune di Carpi (che ha esplicitato gli interventi già effettuati e quelli allora da effettuare nel plesso).I lavori di miglioramento e manutenzione attualmente in atto al Centro di Docu-mentazione Educativa e nel sottotetto, resi possibili anche grazie al finanzia-mento della Regione Emilia Romagna, non pregiudicano la sicurezza dei bambini e

degli adulti, l’organizzazione del servizio, sono tempora-nei e sono rispettosi delle norme vigenti. E’ evidente dalla sua lettera l’assoluto non riconoscimento dell’im-pegno recente e passato dell’Amministrazione, nonostante: l’attivazione di 37 cantieri (8 dei quali già conclusi e la quasi totalità in via di completamento entro il 15 ottobre) su 67 edifici del patrimonio educativo e scolastico dell’Unione Terre d’Argine; le informazioni con più strumenti (tra cui Internet e la comunicazione inviata a casa di tutte le famiglie iscritte ai servizi); l’attenzione a erogare comunque più ser-vizi possibili da fine maggio a oggi grazie all’impegno di tutto il personale dell’Am-ministrazione sul territorio dell’Unione; ne prendo atto pur avendo diversa opinio-ne. Ma ritengo certamente del tutto falso, ingiusto e ingiustificato affermare che l’Unione Terre d’Argine e il Comune, disinteressati e

distaccati, facciano entrare bambini e ragazzi in condi-zione di rischio, precarietà e mancata sicurezza in edifici non verificati e inadeguati!Certamente è stato im-possibile, nei tempi dati e con le priorità esistenti, in relazione alle problematiche riscontrate, alle azioni fatte e da compiersi con i limiti di risorse e di personale, orga-nizzare tempestivamente un incontro specifico con tutti gli oltre 10.000 utenti del servizio educativo e scolasti-co dell’Unione Terre d’Argine (ma le assicuro che di incontri ne sono stati fatti molti). Ad esempio le rispondo solo ora perchè, solo stamattina (24 settembre), è stato avviato l’anno scolastico nelle Scuole Primarie e Secondarie di Novi e Rovereto all’interno di tensostrutture e nei (pochi) edifici antisismici disponibili, in attesa della disponibilità degli edifici scolastici pre-fabbricati temporanei forniti dalla Regione Emilia Roma-gna. E questa è la priorità di

oggi e ho cercato di essere sul posto. Sulla base della richiesta pervenuta da alcuni genitori abbiamo comunque già organizzato per merco-ledì 3 ottobre, alle 18.30, un incontro con il Comitato di gestione e i rappresentanti dei genitori di tutte le sezioni del Nido Orso Biondo e della scuola di infanzia Le Chioc-ciole, alla presenza oltre del sottoscritto (responsabile dei servizi educativi e scolastici ovvero dell’organizzazione di nidi e scuole di infanzia comunali, trasporti scolastici, mense, pulizie delle scuole, handicap a scuola, progetti educativi e didattici... ma non di tutto ciò che riguarda un plesso scolastico, dalla viabilità esterna al manuten-zione ordinaria della strut-tura), dell’ingegner Morini (che per la seconda volta in poche settimane ha dato la disponibilità a illustrare i lavori in atto nel plesso di via Biondo), e l’ingegner Buccheri (responsabile della sicurezza dell’Unione Terre

d’Argine che ha già fatto diversi sopralluoghi nell’edi-ficio incontrando tra l’altro il personale di nido e scuola di infanzia), oltre che delle pe-dagogiste lorena manicar-di e Donatella Faccenda. In quella sede daremo ulteriori e più puntuali informazioni, tecniche e organizzative, anche alle questioni poste nella sua mail. Concludo con un passaggio personale, che avrei evitato volentieri come è successo negli altri cinque casi del recente passato. Nel corso degli ultimi 3 anni in cui i suoi figli sono stati accolti presso l’edificio di via Biondo, ha scritto diverse volte ai giornali lamentando l’inefficienza e l’incapacità dell’Amministrazione e dei suoi responsabili (mancan-za di tende per l’esterno, inadeguatezza del comporta-mento dei vigili, multe subite da parte dei genitori che accompagnano il loro figli, chiarimenti e preoccupazioni per lavori di manutenzione ordinaria) credo ottenendo

sempre comunque ascolto e ritengo anche risposte (anche se non a mezzo stampa), anche da chi – come il sottoscritto – non ha direttamente competenza in materia, ma ha cercato di farsi carico di un disagio manifestato. Preferirei che le prossime osservazioni (se possibile puntuali e basate su fatti concreti) pervenissero direttamente al sottoscritto o al settore, senza l’utilizzo preventivo o contestuale del-la stampa locale. La collabo-razione con le famiglie è ed è sempre stata una priorità improntata al confronto e al rispetto dei ruoli e delle competenze. Per questo la reciprocità e lo scambio di opinioni sui problemi, le criticità e le possibili soluzioni ci sembrano importanti, ma devono essere orientati alla corretezza e alla fiducia.

Francesco scaringella, responsabile del settore

politiche educative e scolastiche dell’unione

terre d’argine

francesco scaringella rassicura i genitori e rilancia: incontriamoci il 3 ottobre alle 18,30 all’orso biondo

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728.09.2012 n° 34

sIsmA e rIcOstruzIONe

una nuova scuoLa di musica per novi grazie aLLa raccoLta fondi promossa daL comune e daLLa fiLarmonica a cui si sono aggiunti iL progetto teniamo Botta di radio Bruno e La campagna di cariparma crédit agricoLe

che musica maestro!l

a Scuola di Musica Maestro di Novi, sede della Società Filar-

monica Novese era stata irrimediabilmente danneg-giata dal sisma del maggio scorso e nessuno aveva più potuto mettervi piede. Ma da Novi arriva una buona notizia: la Filarmonica avrà presto una nuova scuola. I 240mila euro necessari alla realizzazione di un nuovo locale sono disponibili grazie alle iniziative lanciate dalle realtà del territorio: alla raccolta fondi promossa dal Comune di Novi e dalla Filarmonica si sono infatti aggiunti il progetto Teniamo Botta di Radio Bruno e la campagna di Cariparma Crédit Agricole che si è impegnata a raddoppiare le offerte dei sottoscrittori e che, grazie a questa iniziati-va, ha potuto farsi carico di oltre la metà dell’importo. “Con la raccolta lanciata lo scorso maggio abbiamo ricevuto oltre 370mila euro che abbiamo raddoppiato e portato a 750mila – ha spie-gato Franco Duc, direttore comunicazione di Cariparma Crédit Agricole - I progetti

a cui devolvere il ricavato sono stati individuati insie-me alle istituzioni locali per-ché il nostro intento era fare qualcosa di concreto. Per la ricostruzione della scuola andranno 160mila euro e siamo felici che, grazie al

nostro contributo e a quello di migliaia di sottoscrittori, i grandi e piccoli musicisti della banda possano tornare ad avere un luogo di ritrovo e di studio”. “Radio Bruno ha garantito alla scuola un contributo pari a 20mila euro

- spiega il presidente Gianni Prandi - grazie a una parte di fondi realizzati grazie alle magliette Teniamo Botta e al grande concerto del 3 luglio scorso al Parco Ferrari. La musica si è messa al servizio della musica”. La banda,

diretta dal Maestro Stefano Bergamini e presieduta da Massimo Sassi, conta 80 musicisti provenienti da Novi e dai paesi limitrofi e rappresenta una delle realtà musicali più importanti della provincia. La formazione di nuovi elementi resta l’obiettivo più importante: sono circa 70 gli allievi che usufruivano dell’attività formativa della scuola prima del sisma, un’affluenza significativa che è resa possibile grazie all’intensa collaborazione didattica che dura ormai da anni con le

scuole dell’infanzia, pri-maria e secondaria. Per far appassionare i più piccoli alla musica, gli strumenti vengono forniti dalla Società Filarmonica in comoda-to d’uso ai ragazzi delle primarie fino alla 5° elemen-tare, senza sovraccaricare le famiglie. Un’attività che può poi proseguire negli anni successivi con lezioni individuali e con l’ingresso nella Banda degli allievi, la Young Wind Band, oggi composta da 35 ragazzi, tra i 9 e i 18 anni. La Filarmonica ha inoltre iniziato corsi di Propedeutica per i bambini, dai 3 ai 7 anni, per imparare la musica giocando. La scuo-la era inoltre sede delle prove del Coro delle mondine di Novi. “Il Comune – ha detto il sindaco Luisa Turci - sta provvedendo ad allestire un prefabbricato modulare antisismico che ospiterà sia la Filarmonica che il Coro delle mondine. L’area individuata e altre specifiche del progetto sono ancora in esame ma il Comune si impegnerà al massimo per portare avanti i lavori nel più breve tempo possibile”.

La scuola lesionata dal sisma

Il Coro delleMondine

nonostante La BriLLante chiusura d’esercizio di aimag deL 2011, queLLo che si prospetta è un futuro più compLesso: “iL terremoto segna uno spartiacque - spiega iL presidente mirco arLetti - che ci consegna un’azienda diversa e ci oBBLiga a rivedere compLetamente iL nostro piano industriaLe”.

aimag: il miglior bilancio di sempre (ma cosa riserva il futuro?)

ripresa della fatturazione

scongiurata la crisi di liquidità

a causa della sospensione dei termini di pagamento delle bollette di acqua e gas (fino al 20 novembre), Aimag temeva un mancato introi-to di circa 57 milioni di euro, una crisi di liquidità che avrebbe potuto

gettare il gruppo sul lastrico. Il pericolo pare essere stato scongiurato. Dalla ripresa della fatturazione ad agosto infatti, il gruppo “non ha ricevuto alcuna contestazione”, sottolinea il presidente arletti e solo il 10% degli utenti a cui vengono bonificate le bollette sul conto corrente bancario hanno richiesto la sospensione. Esclusi dalla fatturazione gli inagibili e coloro che vivono o hanno attività all’interno delle zone rosse. Prima dell’inverno e della stangata del gas, Aimag procederà con “una valutazione puntuale delle situazioni dei nostri utenti per evitare approssimazioni di ogni sorta”, assicura il direttore Dondi. Ad alleviare la preoccupazione dell’azienda ci ha pensato anche l’Autority che ha previsto una compensazione del 40% (nel caso di Aimag) del mancato incasso relativo al consumo di gas. “Siamo in attesa di conoscere - conclude Dondi - se ci saranno ulteriori proroghe alla sospensione fissata a novembre e se sono previste forme di rateizzazione nel pagamento delle fatture (nel caso del terremoto dell’Aquila, fu di 24 mesi) per gli utenti”.

“Questo è certamente il miglior bilancio della storia di Aimag”. Esordisce così

il presidente della multiutility, Mirco Arletti. Il valore della produzione del Gruppo raggiunge il valore di 242 milioni con un incremento del 5% rispetto all’ esercizio precedente, mentre l’uti-le netto sfiora i 12 milioni, in dimi-nuzione del 2% rispetto all’anno precedente, dovuto all’incremento del peso fiscale che grava sulle società del gruppo. “Tutti i divi-dendi sono stati distribuiti tra gli azionisti, non certo per un gesto di allegra finanza - continua il pre-sidente - bensì su richiesta delle amministrazioni comunali per far fronte alle gravi difficoltà eco-nomiche in cui versavano, ancor prima che il terremoto le acuisse ulteriormente”. Una scelta del tut-to eccezionale che, alla luce delle nuove difficoltà sorte in seguito al sisma, difficilmente potrà essere nuovamente praticata, per lo meno nel medio periodo. Nonostante la brillante chiusura d’esercizio del 2011, quello che si prospetta è un futuro certamente più complesso: “il terremoto segna uno spartiac-que - prosegue Arletti - che ci consegna un’azienda diversa e ci obbliga a rivedere completamente il nostro piano industriale”. E se l’obiettivo primario resta la “dife-sa del gruppo e il mantenimento dei servizi erogati”, il presidente

Il quadro dirigenziale di Aimag. Al centro Mirco Arletti e Antonio Dondi

assicura che “Aimag vuole con-tribuire al riavvio dell’economia, continuando a investire nel nostro territorio per dare nuova linfa”.

Grande attenzione sarà comunque rivolta agli investimenti, (231 i milioni di euro di investimenti nel 2011) poiché, come spiega,

il direttore generale, Antonio Dondi, “Aimag presta una cura costante agli impianti e alla rete distributiva per dare continuità alle erogazioni e per mantenere alti standard qualitativi, nel pieno rispetto dell’ambiente. Basti pensare che produciamo molta più energia di quanta ne consumia-mo”. Ma l’attenzione al territorio si esprime anche nella scelta dei propri fornitori: “il 42% di loro infatti, risiede nel bacino servito da Aimag”, aggiunge Dondi. Ma qual è il grado di soddisfazione dell’utenza? Per scoprirlo, a inizio 2012, Aimag ha attivato una colla-borazione con l’Istituto Cattaneo di Bologna allo scopo di verificare su basi scientifiche quale contri-buto il gruppo fornisca. A partire da due temi come l’acqua e i rifiuti con cui i cittadini hanno a che fare

ogni giorno, si è voluto com-prendere quanto l’azienda venga considerata un valore collettivo non solo di identità territoriale ma soprattutto come strumento affidabile di gestione dell’area in cui opera. Dalla ricerca affidata al professor Roberto Cartocci, do-cente di Metodologia della Scien-za Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna - svolta su un campio-ne di 900 cittadini, residenti in 11 comuni - si evince che il 90% dei cittadini dà un giudizio ottimo sul-la raccolta differenziata domici-liare, l’80% ha fiducia sull’acqua del rubinetto e il 50% la considera bevanda di qualità. Molto gradite anche le case dell’acqua, l’80% del campione le considera infatti un ottimo servizio.

Jessica Bianchi

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8 28.09.2012 n° 34

si chiama Terra d’Emilia ed è una bella poesia scritta da Brunella Gio-

vannini, poetessa autodidatta, che scrive per diletto e per pas-sione, dipendente della ditta di abbigliamento Key art di Carpi. Brunella Giovannini è una donna schiva per caratte-re, che non ama la notorietà. Siamo tuttavia riusciti a entra-re in possesso di questa poesia scritta in occasione del recente terremoto, colma di sentimen-to, trasporto, emotività, paura, ma anche di speranza, che ab-biamo ritenuto di proporre ai nostri lettori a testimonianza di come il sisma che ha sconvolto le nostre zone abbia toccato

La toccante poesia di Brunella giovannini sul terremoto che ci ha colpiti

un inno alla nostra terraanche la coscienza dei semplici cittadini.Terra d’Emilia fertile e ospi-tale, in una notte stellata, all’improvviso, hai iniziato a tremare. Sonni interrotti da scosse violente, lesta, cor-reva giù in strada, la gente. Tutto era mosso da una forza oscura e siamo stati spetta-tori impotenti, paralizzati da terrore e paura. Crolli di case, di chiese e di torri, in pochi attimi si è cancellato il nostro presente e il nostro passato. E ancora scosse nei giorni seguenti, mentre il

dovere richiamava al lavo-ro, nei capannoni ridotto in macerie, pur senza colpe, c’è chi ha perso la vita. Lacrime intrise di dolore e di rabbia, ma questa gente è tenace e caparbia, seppure in ginoc-chio e nell’orgoglio ferita, su questo suolo che ancora si muove, già si raccolgono pietre e detriti. Occorre co-raggio e al futuro guardare e determinati ricominciare a ricostruire tutto ciò che è crollato e non solo i muri, ma anche i valori.

cesare pradella

Brunella Giovannini

sIsmA e rIcOstruzIONe

Da sinistra: Luca Goldoni, Emanuela Giovanardi, Domenico Riva , Rosaria Romeo, Davia Bulgarelli, Deborah Muscaritolo, Vanni Fregni, Sandra De Petri e Arianna Agnoletto

Luca Borghi è scrittore, insegnante di inglese e di materie umanistiche

le date

sabato 29 settembre, alle 18.30, al Teatro Arcadia di Ravarino.

Mercoledì 3 ottobre, alle 21, presso l’Auditorium del Comu-ne di Bastiglia.In via di definizione, le date di Nonantola, Carpi e Miran-dola.

gli attori raccontano...

Vanni Fregni, carpigiano, già abituato a calcare le scene (è stato il farmacista in Don Zeno, diretto da Gianluigi

calderone con Giulio scarpati, e comparsa della fiction Dorando Pietri con luigi lo cascio, oltre che interprete di vari spettacoli teatrali), legge la parte di Temistocle. “Nessu-no di noi percepisce un compenso o rimborsi spesa, siamo mossi da motivazioni altruistiche. Il mio obiettivo? Leggere questo carme, farlo conoscere e far sì che la gente si interessi a quello che diciamo perché c’è attinenza con quanto è successo qui da noi qualche mese fa”.

Deborah muscaritolo, carpigiana, recita da 15 anni con Quelli del ’29 di paolo Di nita. “Sono contenta di

fare qualcosa per aiutare i nostri Comuni a ri-costruire dopo il terremoto. Condivido quanto dice Luca: aiutiamo chi ne ha bisogno facendo quello che sappiamo fare. Lui scrivendo e io recitando”.

rosaria romeo, medollese di ado-zione, insegnante di storia. “I soldi saranno devoluti all’Istituto Luosi di

Mirandola, che è la mia scuola. Sottolineo mia perché è la scuola dove insegno. Pur-troppo, il sisma mi ha fatto perdere la casa ed ero disperata: non c’èra più niente, il mutuo da pagare… Ho deciso di partecipare a questa lettura, perché mi ha colpito un verso del testo, quando parla Temistocle e dice che la città non sono le mura, ma le persone stesse. E allora mi sono detta: ‘Rosaria, la tua casa sei tu, i tuoi affetti’. E questo mi ha aiutata a ricominciare”.

magnitudo 5.9, L’opera in versi scritta da Luca Borghi, va in scena neLLe città coLpite daL sisma. si rifà aL mito e aLLa storia per cercare un senso aL terremoto deL maggio scorso. iL ricavato andrà a favore deLLa ricostruzione di una scuoLa deL mirandoLese

“la città non sono i sassi o le pietre, siamo noi”

sabato mattina il cen-tro della città è pieno. Trovare parcheggio è

impresa ardua e arrivo con qualche minuto di ritardo all’appuntamento con Luca Valerio Borghi, presso la sede della scuola di recupero che ha aperto a Carpi. Ci sediamo in una stanza dove predomina il bianco e dove entra il vocia-re di Corso Roma. Tiro fuori dalla borsa il mio taccuino, lui si siede davanti al suo com-puter. Sulla scrivania fatta a forma di mezza luna ci sono dei libri: qualche classico, la Metamorfosi di Kafka e la co-pia cartacea di Magnitudo 5.9, l’opera in versi che ha scritto subito dopo la scossa del 29 maggio, ritirandosi altrove, sotto un ulivo. Ed è questo il motivo del nostro incontro: Luca Borghi, 33 anni, carpi-giano d’adozione, una laurea in Lettere e Filosofia, scrittore, insegnante di lingua inglese e di materie umanistiche rac-conta di aver “sentito l’esigen-za di mettere in versi quello che abbiamo vissuto”. magnitudo 5.9: di cosa si tratta?“Il 29 maggio ero a sedere in questa stanza, il terremo-to ha fatto aprire una crepa sul muro (indica la parete e mi mostra la cicatrice che è rimasta). D’istinto, ho preso poche cose: qualche vestito e l’Eneide di Virgilio, e sono andato via per qualche giorno. Mi sono allontanato come i profughi troiani che lasciarono la loro città. Avevo bisogno

che mi dessero un passaggio sulle loro navi… In pochi gior-ni ho scritto i 580 versi che compongono Magnitudo 5.9: un carme, una sorta di coro li-rico, come quello delle antiche tragedie”. cos’hai voluto comunicare?“Il bisogno di cercare un senso a quello che era successo che, per me, è passato attraverso il mito. La ricerca di un senso, però, non poteva essere soddi-sfatta con la razionalità: non è

con la comprensione scientifi-ca del fenomeno che possiamo fare i conti. Perché come noi viviamo le cose dipende da tutt’altro. Il sole che studia lo scienziato non è lo stesso sole che illumina una bella giornata quasi autunnale”. che senso hai trovato?“L’unico senso che sono riu-scito a trovare è quello di rivi-vere forse la più tragica delle cadute di una città: la città di Troia. Che dietro di sé non lascia il nulla ma un popolo

di profughi che, dopo lunghe peregrinazioni, fondano una nuova città: Roma. L’idea di perdere la propria casa, la propria Patria, ricostruire al-trove una vita: erano temi su cui riflettevo. E che mi hanno dato la possibilità di prova-re a interpretare personaggi straordinariamente belli e dolorosi del mito dei troiani. Come Andromaca, moglie di Ettore, che da principessa si trova a essere schiava. Come suo figlio Astianatte che nel mito ha un epilogo tragico, perché viene ucciso dai greci per paura che diventi il nuovo Ettore, ma che nella mia rein-terpretazione viene consolato dalla madre. Come Cassandra cui era stato donato da Apollo il dono di conoscere il futuro di Troia, ma che non era creduta da nessuno e che, quindi, non poteva fare nulla per evitare il

disastro che sarebbe successo. Scrivendo Magnitudo 5.9 mi è venuto spontaneo legare le nostre città così tragicamente colpite dal sisma al mito”. e quando sei tornato, che sensazione hai provato?“Sono andato via non perché volessi abbandonare questa città, che amo moltissimo, ma perché mi sentivo inutile e im-potente. Ero in una situazione di stallo cui non sono abituato. Mi piace fare le cose, mi piace fare in modo che succedano, ma davanti a un fenomeno così difficile da comprendere e che esercitava una forza con cui era impossibile confrontarsi, sono andato altrove. Dove ho scritto Magnitudo 5.9, una specie di catarsi. E, se prima di partire pensavo a Carpi come un luogo di passaggio, adesso che sono rientrato sento che è il luogo dove voglio stare. Insomma, mi sono affezionato ancor di più a questa città”. come nasce il bisogno di portare in scena la tua opera?“Mentre la scrivevo assume-

va, da sola, la forma di un coro. C’è un noi dentro Magnitudo 5.9, la prima parola del testo è ‘Siamo’. Il coro delle antiche tragedie greche, un rito che studio con passione da anni, genere meraviglioso che non si è mai più ripetuto nella storia, è una città che si raduna, tutta, nel suo teatro di marmo e riflet-te. Fa spettacolo, o show come diremmo oggi, ma allo stesso tempo riflette filosoficamente. E lo scambio egualitario tra intellettuali e il popolo, che si mettono sullo stesso livello, è una cosa sensazionale. Le tragedie greche nascevano per essere musicate e cantate davanti alla polis, cui a quel tempo appartenevano Sofo-cle, Eschilo e i grandi tragici dell’epoca. In Magnitudo 5.9 c’è il noi, delle città nostre, lo stesso di chi verrà a sentirci. I proventi dello spettacolo, letto da dieci attori e musicato da Stefano Muscaritolo, oltre che quelli dell’ebook sca-ricabile dal mio sito (www.lucavalerioborghi.it) e della versione cartacea acquistabile in libreria, andranno a favore della ricostruzione dell’Isti-tuto Luosi di Mirandola, gravemente danneggiato”. cosa pensi che ‘porteran-no a casa’ i tuoi spetta-tori?“Oltre la parte mitologica, c’è quella storica che fa rife-rimento a Temistocle (gene-rale e politico greco vissuto nel 500 a.C. che condusse una politica a favore del popolo, ndr) il quale trascinò, per sua decisione, tutta la città sulla flotta. E quando i persiani la distrussero, vedendo la dispe-razione dei suoi concittadini, disse loro: ‘Voi non dovete piangere, perché voi siete la polis. La polis non sono i legni o i sassi, quelli li possiamo ri-costruire. La polis siamo noi”. La città sono le persone, siamo noi. L’intervista si conclude, Luca Valerio Borghi mi ac-compagna alla porta e mi sa-luta con una richiesta: “Non scrivere che sono un poeta, mi raccomando”.

Antonella De Minico

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Negli ultimi 4 anni la

Goldoni ha utilizzato gli ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi, nella speranza che, prima o poi, sarebbe finita. Invece la ripresa non c’è e la cas-sa integrazione e i contratti di solidarietà si esauriranno tra quattro mesi.

iL soLe 24 ore fotografa iL distretto così come fece neLL’inchiesta condotta neL 1992 e individua punti di forza e di deBoLezza

tessile, vent’anni dopo“

Brand e monomar-ca i salvagente di Carpi” titola il Sole

24 Ore di mercoledì 19 settembre. L’articolo è di Luca Orlando che è tornato sul territorio per raccontare l’economia reale del distretto a distan-za di vent’anni dall’ultima inchiesta attraverso le testimonianze di artigiani e imprenditori: Francesco Cremonini (Tessilmoda), Mario Ferrari, Andrea Carnevali (Cadicagroup), Gianni Romitti (Gold Par), Maurizio Setti (Antress), Daniela Biga-relli, Paolo Bulgarelli (Bt Fashion) e Marco Marchi (Liu Jo).Aziende e addetti dimez-zati, soffrono i terzistiI dati non lasciano spazio ai dubbi: le aziende di Carpi specializzate in ma-glieria e confezione si sono dimezzate così come gli addetti, mentre il fatturato è sui livelli di allora; i ‘big’ sviluppano più della metà dei ricavi (quota raddop-piata rispetto a vent’anni fa) mentre i subfornitori, “pagano dazio per la pro-gressiva delocalizzazione produttiva delle aziende”. Dal truciolo alla maglia

Orlando ricostruisce poi la storia più recente della nostra economia dalla la-vorazione del truciolo e dei cappelli di paglia al lavoro a domicilio e in conto terzi degli Anni ‘60, dal pron-to moda alla fine dell’età dell’oro negli Anni ‘90 con l’avvento della concorren-za asiatica. Sono gli anni in cui “si assiste - scrive Orlando - a una progressiva migrazio-

ne produttiva delle aziende locali, soprattutto quelle di maggiori dimensioni: il made in Italy valeva il 74% nel 2008, dieci punti in meno nel 2010, le stime attuali lo danno attorno al 60% e ancora in discesa”. Chi sceglie il made in Italy per convenienza (“perché i ricchi russi non comprano certo il made in China”), si posiziona su una fascia alta di mercato, “oggi stimata

al 70% dei ricavi, dodici punti in più rispetto al 2000”.Brand e monomarcaExport e sviluppo commer-ciale sono le armi indivi-duate dalle aziende per crescere. Il fatturato estero di Carpi vale un terzo dei ricavi, in crescita rispetto a vent’anni fa ma ancora ridotto, a confronto con altri distretti. Ma l’export resta l’unica strada, seb-bene imboccata in ritardo. “Strategia costruita - si leg-ge nell’articolo attorno a marchi propri e in licenza, investimenti in tecnologia e rete commerciale, svilup-po di negozi monomarca”.Se il distretto resiste anco-ra lo deve soprattutto alla capacità di molte aziende di sviluppare direttamente propri brand arrivando a seguire la filiera fino al cliente finale: i gruppi più robusti creano intere reti di prodotti monomarca.Soffrono i terzisti“Per i terzisti il quadro è

diventato sempre più dif-ficile” dichiara un impren-ditore, perché le aziende minori sono ovviamente in difficoltà nel proporre e imporre sul mercato un proprio brand. “I gruppi più robusti - spiega la responsabile dell’Osser-vatorio del Tessile - Abbi-gliamento del distretto di Carpi, Daniela Bigarelli - puntano sul brand e sul controllo diretto delle ven-dite ma il problema è per le imprese minori: il tema è come aiutarle per andare sui mercati esteri, perché il trend di delocalizzazione produttiva non pare desti-nato a fermarsi”.Il cane che si morde la coda“Colosso” del territorio: è così che viene definita sul Sole 24 Ore l’azienda carpigiana Liu Jo, il cui amministratore delega-to Marco Marchi non fa mistero di affidarsi per la parte produttiva a forni-tori esterni, in gran parte

localizzati fuori dall’Ita-lia. “Qui resta un 25% di produzione locale - spiega Marchi al Sole 24 Ore - il resto è prodotto altrove in Europa, in Turchia, Cina o India. L’Italia resta per noi cruciale nella maglieria... sul resto siamo costretti a rifornirci altrove, anche perchè interi pezzi di filiera qui non ci sono più”.Naturalmente i terzisti imputano alle scelte delle ‘big’ l’impoverimento del territorio. “E’ un cane che si morde la coda - replica Marchi - certo il declino del tessile è iniziato con l’ingresso della Cina nel Wto, un intero settore è stato sacrificato dall’Euro-pa per miopia politica”. Il ratingIl Sole 24 Ore si spinge a individuare punti di forza e di debolezza. Un’alta capacità commerciale, una buona innovazione e una discreta dimensione d’im-presa consentono al di-stretto di sopravvivere ma ancora si può fare molto per rimediare a una bassa internazionalizzazione, a una scarsa attrattività e a un’insufficiente occupa-zione del nostro territorio.

S.G.

Lega nord

lasciano taschini e gasparini casari

sabato 22 settembre il consigliere comunale della Lega Nord di Car-

pi enrico Gasparini casari, ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico, pur rimanendo socio militante. Una decisione maturata a causa degli impegni di lavoro e per poter seguire la sua azienda Fashion Dog, firma tutta carpigiana nel campo degli abiti per cani, che si sta affacciando con successo su mercati importanti come quello austriaco, tedesco e inglese. Anche il segretario della sezione carpigiana del Carroccio, andrea taschini, lascia il suo incarico: “al ter-mine di questo mio biennio da segretario cittadino - commenta - non rinnoverò il mandato ma colgo l’occa-sione per ringraziare tutti gli elettori e le tante persone che hanno accompagnato me ed Enrico, durante il nostro cammino”.

Andrea Taschini

24 settembre - Sciopero alla Goldoni

sciopero aLLa goLdoni contro La decisione di mettere in cassa integrazione a zero ore tutti e 323 Lavoratori

goldoni: i lavoratori non si rassegnano

davanti ai cancelli del-la Goldoni sono in tanti. Nei loro occhi

si legge la rassegnazione, la preoccupazione, l’ansia per il futuro dell’azienda in cui hanno lavorato per anni. “Me ne mancano tre e mezzo per andare in pensione. Il mio pensiero è che se finirò in mobilità, difficilmente riu-scirò a trovare un lavoro”, ci spiega un signore che lavo-ra in Goldoni da vent’anni. Hanno indetto lo sciopero per l’intera mattinata di lunedì 24 settembre ma c’è chi entrerà nel pomeriggio per garantire la produzione degli ultimi trattori, quelli per la New Holland. Dopodiché “non ci sono certezze che l’attività produttiva possa continuare” dicono a voce bassa.

Fino a cinque anni fa, prima della crisi, si producevano an-che 5mila trattori all’anno, nel 2011 il crollo, con una produ-zione ridotta a millecinque-cento trattori. Negli ultimi quattro anni la Goldoni ha utilizzato gli am-mortizzatori sociali per far fronte alla crisi, nella speran-za che, prima o poi, sarebbe finita. Invece la ripresa non c’è e la cassa integrazione e i contratti di solidarietà si esau-riranno tra quattro mesi.“La situazione è di estrema preoccupazione perché ci ri-troviamo con solamente alcu-ne linee che producono men-tre i lavoratori sono lasciati a casa. Dopo quattro anni di cassa integrazione ordinaria e solidarietà, non pensavamo di arrivare a questo punto”,

dicono sconfortati. E’ l’incertezza che esaspera gli animi. “Purtroppo - ci dice il delegato sindacale Daniele Scaltriti - questa situazione ci è stata comunicata ai pri-mi di settembre: noi vogliamo sentire dall’azienda che cosa intende fare per uscire fuori da questa condizione. Noi ab-biamo chiesto all’azienda che cosa succederà nei prossimi mesi ma non abbiamo avuto risposte”.Sono in 150 davanti ai cancel-li dell’azienda di Migliarina ma alla Goldoni sono 323 i la-voratori che oggi rischiano la cassa integrazione a zero ore. “Piani industriali ne sono stati presentati - racconta Scaltriti, da trent’anni in Goldoni - ma poveri di risorse e di investi-menti. Noi riteniamo che

questa azienda possa essere ancora competitiva perché si rifà a una grande tradizione lavorativa. Noi siamo orgo-gliosi di fare i trattori Goldoni. Con gli investimenti adeguati possiamo tornare ai livelli pro-duttivi di un tempo. Ritengo che ci voglia più coraggio sul fronte degli investimenti”.La peggiore delle prospettive questi lavoratori non la vo-gliono nemmeno prendere in considerazione, certi che ci sia spazio per recuperare se “l’azienda dirà con sincerità e chiarezza come stanno le cose”. “La mia preoccupa-zione - conclude Scaltriti - è tanta ma ho anche tanta fiducia e stiamo continuando a chie-dere che questa fiducia non venga tradita”.

S. G.

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L’Angolo di Cesare Pradella2012: vendemmia scarsa a causa di gelo e siccità

Mai una vendem-mia così povera come quella del

2012. Il gelo dello scorso inverno, il caldo torrido e la persistente siccità dei mesi estivi, hanno infatti com-promesso la coltivazione e la produzione dell’uva.E così anche il nostro lam-brusco, nelle sue tre produ-zioni tipiche, il Salamino, il Sorbara e il Castelvetro, ne ha pesantemente risentito facendo prevedere a canti-nieri e coltivatori una pro-duzione inferiore del 10 per cento rispetto a quella abi-tuale: insomma la vendem-mia più scarsa degli ultimi 50 anni. Che, in termini assoluti, significa circa 6 milioni di ettolitri prodotti. Ma consoliamoci: l’Emilia e la Provincia di Modena, superando la Sicilia, sono le seconde produttrici di

vino d’Italia, subito dopo il Veneto. Inoltre il Lambru-sco si mantiene ad alti livelli di commercializzazione sia in fatto di consumo interno che di export, essendo di-venuto un vino ‘moderno’, di largo consumo, che piace anche ai giovani. A conferma di questo, nelle ultime settimane è giunto anche il prestigioso ricono-scimento della Guida ai Vini d’Italia per il 2013 della ri-vista specializzata Gambero Rosso, che ha riconfermato il livello di eccellenza dei tre lambruschi modenesi.Su qualità e grado alcoli-co invece è ancora presto

per pronunciarsi, essendo la raccolta dell’uva rossa ancora in svolgimento, ma la siccità, se da un lato ne ha limitato la produzione, dall’altro ha regalato uve sane e ad alta concentra-zione di zucchero, con una maturazione anticipata di almeno una decina di giorni rispetto al calendario tradizionale. Anche se si temono le variazioni clima-tiche settembrine, con forti escursioni termiche giorno-notte e forti temporali, tutto sommato, quello che andre-mo a bere nei prossimi mesi potrebbe essere comunque un ottimo vino.

sisma e agricoltura: l’assessore regionale ha rassicurato i produttori affermando che “si sta consolidando il percorso per indennizzare fino all’80% i costi per la ricostruzione delle strutture”.

muzzarelli a carpi per la ciapossibilità dello spo-

stamento dell’area di sedime, cambio di

destinazione d’uso del bene strumentale, sempre con finalità agricole, possibilità di poter riutilizzare nell’azienda stessa, in futuro, la volume-tria non utilizzata. Sono que-ste alcune richieste che la cia di modena, Confederazione italiana agricoltori, ha posto all’assessore regionale alle Attività produttive, Gian-carlo muzzarelli, nel corso di un incontro promosso a Carpi martedì 18 settembre, in Sala Congressi.“L’azione istituzionale svilup-

pata dal Commissario Errani sta completando l’iter con gli strumenti idonei per dare

ristoro alle aziende che han-no subito danni ai fabbricati agricoli produttivi e residen-

ziali - ha detto Muzzarelli - e che intendono riparare e costruire immobili, attrezza-ture e scorte agricole”.Muzzarelli ha poi rassicu-rato i produttori, circa 200, affermando che “si sta consolidando il percorso per indennizzare fino all’80% i costi per la ricostruzione e il ripristino delle strutture, a partire dall’ordinanza del 29 agosto che prevedeva la riparazione delle case

in classe B e C abitate”. A giorni usciranno ordinanze relativamente alla ripara-zione e ricostruzione alle abitazioni in classe E, “oltre al provvedimento generale che interessa i fabbricati adi-biti ad attività produttive - ha precisato Muzzarelli - ovvero capannoni agricoli, ripristino immobili produttivi, sostitu-zione di macchine, attrezza-ture e scorte danneggiate, attingendo alle nuova misura 126 del piano di sviluppo rurale”.L’assessore ha poi spiegato che verrà messo a fuoco il tema dei costi per la deloca-

lizzazione temporanea delle attività e per la perdita di pro-dotti Dop e Igp. Altro fronte di impegno della Regione, sarà quello di “prevedere deroghe specifiche per la ricostruzione degli immobili agricoli, cioè la possibilità di ricostruire superfici con cubature inferiori a quelle preesistenti e dello sposta-mento della cosiddetta ‘area di sedime’, consentendo una ricostruzione adeguata ai reali bisogni dell’agricolto-re, in funzione delle nuove esigenze, pur nella ricerca di un’adeguata qualità della ricostruzione”.

Da sinistra Giancarlo Muzzarelli e il direttore della Cia, Gianni Razzano

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Leonardo Rinaldi

iL maestro carpigiano romano peLLoni espone aLLa gaLLeria La pigna di roma daL 4 aL 13 ottoBre

l’apocalisse secondo pelloniil libro dell’Apocalisse visto da Romano Pelloni è il titolo della mostra che il maestro carpi-

giano Romano Pelloni terrà alla galleria La Pigna di Roma, dal 4 al 13 ottobre, (vernissage previsto per giovedi 4 ottobre alle 18.30). La rassegna, a cura di Luca Verri-ni, comprende 70 opere grafiche, 7 oli su tela e 2 sculture, intera-mente ispirate al libro del veggen-te di Patmos. “L’autore - spiega il critico d’arte Verrini - ha scelto di illustrare alcuni passi dell’Apocalisse con il proposito di renderla più fruibile al pubblico, attraverso l’impiego della figura. Nell’intendimento di raggiungere il pubblico con un linguaggio ancor più com-prensibile, si deve interpretare la complessa ricerca spaziale intra-presa da Pelloni, da più di qua-rant’anni e ampiamente evidente nelle scelte estetiche dei lavori esposti a Roma, presso La Pigna. Sollecitato dai forti cambiamenti nel campo delle arti visive, tra gli Anni Sessanta e Settanta, il maestro carpigiano concepisce e realizza un codice grafico per age-volare l’iterazione del pubblico con le proprie opere. La conquista dello spazio viene così affidata,

nei lavori dell’artista, alla forma sferica che, attraverso linee curve, avvolge i soggetti delle opere. E’ questo uno spazio figurativo ine-

dito, emblema delle prove di Pelloni in Italia e nel mondo”.L’esposizione è corredata da un ricco catalogo edito da Il

Portico, dove figurano saggi di Monsignor Ermenegildo Mani-cardi, rettore del Collegio Capra-nica a Roma, Fiorella Capriati, presidente nazionale dell’Ucai, Dante Colli, presidente dell’As-sociazione culturale Il Portico e dello stesso Luca Verrini.“Dalla Bibbia - scrive il carpi-giano Dante Colli nel catalogo - sappiamo che la lettura apocalit-tica nasce in tempi di crisi, sen-sibilmente avvertiti da Romano Pelloni, quando pare non resti che

confidare in un cambiamento co-smico proveniente da Dio. E’ così possibile vedere l’Apocalisse av-vicinarsi come mai in precedenza e renderla visibile perchè la storia altro non è che la realizzazione di questa profezia. E’ vero infatti che svelando il senso della salvezza, l’Apocalisse si configura come una speranza possibile in ogni momento perché non ha una con-notazione storico-temporale ma religiosa”. Quella dell’artista però non è una denuncia catastrofica bensì, continua Colli, “una coe-rente asserzione di senso di fronte ai tanti disastri apparentemente inevitabili. La speranza nasce da chi sa guardare questi pericoli: il male, la disperazione, l’ingiusti-zia, con uno sguardo cristiano”. L’evento è stato realizzato con la collaborazione dell’Ucai, Unione Cattolica Artisti Italiani, della gal-leria La Pigna e dell’Associazione culturale carpigiana Il Portico.Una mostra importante. Un’opera di grande attualità. Un messaggio per l’uomo d’oggi.

RomanoPelloni

PaoloRoversi

Dopo aver partecipato a L’ere-dità, L’uomo perfetto, La ruota della fortuna e Ciao

Darwin, paolo roversi, professione maitre della pizzeria Il Quadrifoglio di Novi, torna in televisione nel quiz preserale condotto da paolo Bonolis e luca laurenti, Avanti un altro. “Il format mi piaceva già lo scorso anno - racconta Paolo - e avevo mandato una mail alla produzione per poter parte-cipare ma senza risultati. Quest’anno ci ho provato un’altra volta e ce l’ho fatta”. Paolo si è così recato, lo scorso 17 settembre, a Bologna, per fare il provino canonico: “le faremo sape-re, mi hanno risposto”. Il responso, fortunatamente, è stato positivo e, continua Roversi, da Roma mi hanno “contattato dopo due giorni, entu-siasti della mia prova, invitandomi a registrare una puntata”. Paolo dopo una fugace puntatina nella città ca-pitolina giovedì 20 settembre, sarà in onda su Canale 5, venerdì 5 ottobre, dalle 18,50 in poi. “L’esperienza è stata piacevole e bellissima: sarà una puntatona - sorride Paolo - e spero di non deludere il mio gruppetto di fan... Lascerò tutti a bocca aperta”.

J.B.

dopo L’uomo perfetto, La ruota della fortuna e ciao darwin, paolo roversi sarà ad avanti un altro, venerdì 5 ottobre, dalle 18,50

un carpigiano a canale 5

iL carpigiano Leonardo rinaLdi e iL suo Bestiario

fare arte non equivale a sfornare ciambelle

Pare che noi si abbia il privi-legio di vivere in una strana epoca. Tempi nei quali: “…

come al razzo s’arrivò dalla mac-china a vapore, oggi mutò la bestia in cacciatore”. Si tratta niente meno del Coniglio sparatore, curioso per-sonaggio che, probabilmente vittima di qualche esperimento di manipola-zione genetica e stanco di essere la materia prima degli allevamenti in-tensivi, ha deciso di darsi alla caccia. “Tanto men radice o tubero m’assilla da quando fui padron di tecnica e di fuoco” spiega il nuovo quadrupede, risultato della zoologia postmoder-na. Vi sembra mostruoso? E cos’è diventato allora l’uomo da quando, uscito dalle caverne, ha creato ordigni nucleari, armi batteriologiche e ogni altro genere di strumenti di sterminio per il solo gusto di saperli inventare? Il poco raccomandabile coniglio è uno dei tanti esseri nati dalla matita del ventisettenne artista carpigiano - ora residente nella campagna bo-lognese in una casa ‘atelier’ insieme ad altri colleghi - Leonardo Rinaldi, e confluiti in Bestiario. La struttura ibrida dell’invisibile, un’opera in divenire in cui, insieme alle imma-gini di Rinaldi, scorrono le glosse di Nicola Menga, artista con il quale il nostro ha intrapreso questo sodalizio creativo. E la sensazione, osservando le strane, ibride creature del Bestia-rio, è certamente quella di trovarsi di fronte a uno specchio deformante del nostro presente, strumento che tende a restituirci un’immagine della modernità ‘più vera del vero’. Il summenzionato Sparatore, per esempio, avendo dovuto rinunciare agli istinti e ai vantaggi che la sua condizione animale gli consentiva per ripiegare su una più sicura dop-pietta, si avvale, per le sue battute di caccia, di un Nano da punta. “Assunto tal percorso d’avanguardia il ferin senso m’abbandona mano a mano, e per stanar gustose belve, dunque, m’ausilio non di levrier, né bracco, ma di nano”. Se gli animali, in questa summa degli orrori della modernità,

si trovano promossi al ruolo di ver-tice della catena alimentare, spetta agli uomini, resi ormai imbelli dalla Tecnica, quello tanto vituperato di serventi. Senza tuttavia sortire grandi risultati. Infatti: “Non tardo si rivela futile l’acquisto dell’umano puntator torpido e fiacco di leve corte a guisa d’inseguir manicaretti, immobili pietanze e cose morte. E quando fiuta cosa viva, meraviglia! Ma poi speranza vana e più maggior fastidio, punta una nana”. come è nata l’idea di creare questo discendente dei Bestiari medievali che pare la fotografia del mondo, insieme allucinan-te e ironico, prospettato usci-to dalla mente distorta del Dr. stranamore? “Nicola Menga, uno dei miei più stretti collaboratori, discuteva spesso e mi interrogava sui disegni e i taccu-ini che riempivo di immagini. Prima di un suo ritorno a Reggio Calabria gli ho lasciato questo bestiario con un centinaio di fiere e lui ha comin-

ciato a restituire frammenti scritti di quell’immaginario. In ogni caso si tratta di un progetto in divenire, con più pelli e piani di lettura, che spero anzi si espanderà”. Leonardo è parte di VVVB, un collettivo variabile di artisti nato nel 2010 e dopo aver fre-quentato l’Istituto d’arte Venturi di Modena è approdato all’Accademia d’arte di Bologna. ma come è nata la tua passione per il fare arte, che ti ha porta-to, negli anni, a creare dipinti, sculture e installazioni? “Il mio approccio con uno spazio ‘bianco’ da sconvolgere è iniziato nell’infanzia con il disegno e, da allora, si è consapevolizzato, ma in principio era pura necessità, la smania di vedere che cosa succedeva nel con-cretizzare un’idea. Diciamo che è il miglior medium per la mia curiosità”. Leonardo ha un’idea molto chiara in merito a cosa si debba intendere

per arte, e bisogna ammettere che si resta stupiti della consapevolezza che esprime nonostante la sua giovane età. “L’arte è il lascito ai posteri, un testimone che indaga e sovverte i de-terminismi di ogni contesto storico, una necessità sociale. E, come ogni forma di ricerca, è legata alla morte e alla comunicazione”. e cosa pensi dell’arte contem-poranea, da molti giudicata incomprensibile ? “L’arte contemporanea, come quella antica, richiede nella propria frui-zione un intento, perciò fidatevi dei vostri occhi e non cercate i sottotitoli. D’altra parte, se vi aspettate una faci-lità di lettura allora lasciate perdere. Per esempio Il paradiso di Dante è un capolavoro, ma per essere fruito richiede tempo, e non i 45 secondi di jingle pubblicitario”. Qual è la creazione della quale sei più orgoglioso? “Sono un pessimo padre. Quando un lavoro mi dice che è finito, è giusto che vada per la sua strada, che sia un camino, una discarica, una casa o una galleria. Amo e litigo mentre il lavoro deve finire, ma una volta fatto me ne distacco e, sinceramente, a volte, non me ne importa più nulla”. e come sai che un’opera è ter-minata? “Quando mi dice: ‘Funziono’. C’è però da dire che quasi mai diventa ciò che mi ero immaginato. Nel na-scere, un’opera vive di imprevisti, succedono cose anche minime che aprono porte immense per altri lavori. Se invece ottieni ciò che ti eri pre-fisso, senza problemi e nella facilità, quella smania allo stomaco sparisce e diventa tutto. Fare arte non equivale a sfornare ciambelle”.

Marcello Marchesini

Il Coniglio sparatore

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saBato 29 settemBre, aLLe 17,30, vernissage deLLa mostra fotografica deL carpigiano aLdo meschiari, dedicata aLLa groenLandia, nei LocaLi di soho - eLiotecnica stermieri in via san Bernardino da siena

terra di ghiaccio

“Ho sempre amato la neve, il ghiaccio. Le temperature rigide.

La neve ha qualcosa di magico - racconta il carpi-giano Aldo Meschiari - e la sua capacità di ricoprire il mondo di bianco è straordi-nariamente affascinante. In un certo senso è capace di trasformarlo, mondarlo. E poi, dopo averlo trasmutato e purificato, lo blocca nel suo abbraccio gelato. Non vi è nulla di più bello”. Ed è proprio da questo amore per il freddo che nascono gli scatti della sua mostra foto-grafica Groenlandia - Terra di ghiaccio.Immergersi nella natura della Groenlandia, l’isola più selvaggia e straordinaria situata alla frontiera con l’Artico, significa esplorare un mondo nuovo, una delle ultime frontiere sconosciute del mondo moderno. Alla scoperta delle danze celesti dell’aurora boreale e il bian-core accecante dei ghiacci, sullo sfondo di iceberg e fronti glaciali, in piena armonia con la natura e nel silenzio più assordante, un viaggio in Groenlandia regala un’esperienza unica e affascinante. Se non avete in programma una cammi-nata su una delle superfici ghiacciate più antiche del pianeta, allora vi consiglia-

mo di recarvi, sabato 29 settembre, alle 17,30, nei locali di Soho - Eliotecnica Stermieri, in via San Bernardino da Siena a Carpi, per assistere al vernis-sage della mostra di Meschiari e avere un assaggio di questo angolo di Artico. L’esposizione sarà visitabi-le durante gli orari di apertura del punto vendita, fino al prossimo 20 ottobre.Aldo Meschiari

africa Libera organizza, sabato 29 settembre, alle 21, presso il ristorante il poggio, un concerto con semprenoi, tatanka mani e g.p.L. Band

concerto per l’africa

sabato 29 set-tem-

bre, a partire dalle 21, presso l’area esterna del ristorante il poggio, di Budrione, appunta-mento con un imperdi-bile con-certo live. Protagonisti: semprenoi, tatanka mani e G.p.l. Band. Il concerto, organizzato dall’asso-ciazione di volontariato africa libe-ra - nata a Carpi nel maggio del 2004 da un’idea di marino ma-laguti, attuale presidente - col patrocinio del comune di carpi, sarà presentato da Gianpaolo lancellotti, batterista di alcuni brani - Io vagabondo, Un giorno insieme, Tutto a posto e molti altri successi - che hanno fatto la storia della musica italiana e reso augusto Daolio una stella del firmamento del panorama musicale. La serata di intrattenimento omaggerà, oltre a Daolio, altri due straordinari cantautori purtroppo scomparsi: i Tatanka Mani e la voce di Vanni cigarini ricorderanno Fabrizio De andrè, mentre i G.P.L. Band e la special guest marco Formen-tini regaleranno ai presenti alcuni dei brani più belli di lucio Dalla. L’ingresso al concerto sarà a offerta libera, tutti i proventi infatti saranno devoluti al finanziamento dei numerosi progetti che la onlus sta portando avanti da anni in Ghana, per cercare di migliorare le condizioni di vita in una zona - come tante in Africa - dove la popolazione è pesantemente colpita da problemi quali malnutrizione, mancanza di lavoro e malattie. info concerto: 333/5955695 - 331/3498224.

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i due carpigiani maura casaLi e Lauro veroni, da anni aL fianco di don andrea gaLLo, raccogLieranno fondi in favore deLLa comunità san Benedetto aL porto di genova da Lui fondata, domenica 7 ottoBre, aLLe 15, aL circoLo Loris guerzoni

una tombola per don gallod

a anni, i due car-pigiani Maura Casali e Lauro

Veroni si stanno spenden-do a favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova, fondata da Don Andrea Gallo. Scopo fondamentale della Comu-nità è offrire una proposta di emancipazione da ogni forma di dipendenza ed emarginazione. “Don Gallo cerca di offrire una speranza, allungando una mano a chiunque la tenda. Tra i suoi tanti progetti, ha fondato anche un servizio di assistenza direttamente sulla strada, tra tossicodi-pendenti e prostitute; per questo motivo, nonostante i suoi 84 anni, sta sveglio tutte le notti, pronto ad accogliere chiunque bussi alla sua porta in cerca di aiuto”. Maura e Lauro hanno conosciuto il Don, grazie a Liliana, cugina di Maura e direttrice della comunità genovese. “E’ bastato un incontro per sentir nascere nel cuore il desiderio di contribuire alla sua opera”, raccontano. Ma

Don Gallo è un prete sco-modo che, andando spesso contro la morale cattolica, di frequente si inimica i piani alti della Chiesa. “La Diocesi di Genova non è molto generosa nel soste-nere la Comunità – conti-nuano Lauro e Maura – e i soldi non bastano mai. Per tale motivo, con l’aiuto di vicini e amici, oltre a por-tare quattro-cinque carichi l’anno di abiti, biancheria

per adulti e bambini e stovi-glie, organizziamo in città alcuni eventi per raccoglie-re fondi”. Tra i più attesi quello della tombola che torna anche quest’anno, al Circolo Loris Guerzoni, in via Genova, domenica 7 ottobre, a partire dalle ore 15. Un pomeriggio all’inse-gna della piacevolezza, del divertimento e, soprattutto della solidarietà. Con soli 10 euro si potrà giocare a

tombola, fare una merenda a base di dolci rigorosa-mente fatti in casa e, chi vorrà, potrà acquistare anche alcuni biglietti della lotteria - 2 euro l’uno - e, con un pizzico di fortuna, sperare di vincere i premi in palio, offerti da varie ditte del nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclude Mau-ra - andrà alla Comunità San Benedetto al Porto di Genova”. Non mancate!

Da sinistra Lauro Veroni, Don Gallo e Maura Casali

globe srl di carpi

corso per ipad

l’iPad sta diventando uno strumento sempre più diffuso sia per lavoro sia per svago.

Globe srl ha pensato di fare un piccolo regalo a tutte le aziende. Un breve corso di 2 ore tenuto da un docente certificato per conoscere meglio l’iPad e le sue funzionalità.La partecipazione è completamente gratuita. Il corso è riservato alle aziende. Date e orari saranno comunicati in seguito in base agli iscritti. Se siete interessati potete iscrivervi sul sito:www.globe.st/ipad

continua l’impegno del csi di carpi per accoglierei ragazzi costretti ai turni per andare a scuola

un servizio alle famiglie

Durante il periodo estivo il csi di carpi si è particolarmen-te dedicato ai più piccoli, attuando l’attività dei Campi Gioco come da tradizione. Essendo inutilizzabili le sedi

scolastiche, gli animatori del Csi si sono rifugiati sui campi da calcio di Cibeno, Due Ponti e Santa Croce e in una tensostruttura a Soliera per avere spazi sicuri e svolgere le consuete attività di giochi, laboratori, gite e sport, cercando di sostenere le tante famiglie in difficoltà a causa del sisma. Nel complesso sono stati oltre 200 i ragazzi che hanno frequentato i centri. Grazie alla so-lidarietà di associazioni ed enti, i partecipanti hanno potuto fare varie gite: dal Parco Zoo Safari di Pastrengo al Parco Esplorandia di Zocca, dal Pavarotti Day al Villaggio della Salute. L’attività per i ragazzi dai 6 ai 12 anni continua con i Centri aperti dalle 7,30 alle 14,30 negli ambienti della Parrocchia di Santa Croce e presso la Palestra Loschi di Soliera dalle 7,30 alle 17,30, per accogliere chi è costretto a fare i turni per andare a scuola o per chi non l’ha ancora iniziata. A Santa Croce è attivo anche il doposcuola dalle 13,45 alle 18,30.

Formaggi a latte crudo e saperi contadini

cosa lega il formaggio a latte crudo e i saperi del passato? Apparen-

temente nulla, ma in realtà il legame è fortissimo.Dal rispetto delle tradizioni casearie locali, le cono-scenze e abilità tecniche che si tramandavano tra le generazioni delle famiglie contadine e di casari, nasce la produzione del formaggio a latte crudo.Il latte crudo viene raccolto nel territorio dove gli stessi animali, pecore, capre o vacche che siano, mangia-no e vivono. Non subisce alcun trattamento termico, ma viene immediatamente portato alla temperatura richiesta per la produzione

del formaggio.Ciò significa che il latte utilizzato per fare il formag-gio, mantiene e racchiude in sé i profumi del pascolo, dell’erba fresca con cui si sono alimentati gli animali e tutto ciò, unito alle abilità tecniche dei casari, influenza profondamente il sapore del prodotto.Ciò spiega perché uno stesso tipo di formaggio prodotto a febbraio è assolutamente diverso da quello prodotto in settembre. Gli animali al pascolo, magari in alta quota, hanno un’alimenta-zione diversa, vivono in un microclima differente e tutto ciò si trasferisce nel latte che se lasciato crudo conserva e

imprigiona gli odori e i sapori locali. Ecco perché è prefe-ribile scegliere formaggio a latte crudo, per il sapore mai uguale a se stesso e perché in questo modo si continua-no a preservare le conoscen-ze e gli usi antichi, allonta-nandoci non dalla modernità ma dalla standardizzazione!

per degustazioni e acquisti dAl 6 OttOBretoma & tomi Viale carducci 19/a a carpi telefono: 059.698087.

di Massimo LoschiToma & Tomi

di Loanna Giroldi

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numerose Le aziende carpigiane che saranno protagoniste di fashion day for fashion dogs a Borgotaro di parma, iL 29 settemBre. una giornata di aLta moda canina per sostenere progetti di pet teraphy dedicati ai ragazzi disaBiLi. presenta La strana coppia di radio Bruno

modelli a 4 zampe!B

orgotaro chiama e Carpi risponde. Prontamente. Il 29

settembre infatti, nella citta-dina in provincia di Parma, durante la prima edizione di Fashion day for fashion dogs - evento nato dalla partnership tra Ente Nazio-nale Protezione Animali Onlus, Sezione di Bor-gotaro e Archivio Mario Schifano - sfilerà per il bene dei nostri amici animali e non solo, anche la Corte dei Pio. Annalisa De Bei, presi-dente di Enpa Borgotaro e Monica Schifano, vedova del grande e indimenticato artista, condividono due grandi passioni: l’arte e gli animali. L’idea di Fashion day for fashion dogs è nata tra loro quasi per gioco. In punta di piedi. Per dar vita a un momento capace di coniugare l’innata vanità dei proprietari di cani (per i quali è indiscusso moti-vo di felicità raccogliere i complimenti fatti al loro animale) al desiderio di ve-stire i propri amici a quattro zampe secondo i dettami dell’ultima moda... Alla giornata di alta moda cani-na, all’insegna della solida-rietà, potranno partecipare tutti: particolarmente graditi in passerella saranno però animali con storie di abban-dono alle spalle, che hanno ritrovato la serenità grazie a un percorso rieducativo. I cani - modelli per un giorno - presenteranno cappottini creati da stilisti di grande fama, realizzati in cinque taglie. Tra gli stilisti che hanno generosamente accet-tato di cimentarsi in questa insolita avventura troviamo anche numerose griffe della nostra città, grazie all’ami-cizia che lega le organizza-trici alla carpigiana Brunel-

la Gherardi (il cui labrador, Micheal, sfilerà durante la kermesse di Borgotaro) che, con impegno, entusiasmo e dedizione, è riuscita a coinvolgere Liu Jo, Twin-Set Simona Barbieri, Elisa Cavaletti, Toilette Trust, Madrilena, Cani che passione, Le Fate ed Es-sent’ial che vestirà coi suoi pouf di carta riciclata Piazza Verdi, cornice dell’evento. I 5 vincitori, decretati da una giuria d’eccezione (tra loro il Principe di Malta Peter Iossif di Lemessos), per disinvoltura ed eleganza, si guadagneranno il cap-pottino indossato, mentre gli altri capi saranno messi

all’asta su eBay e il ricavato sarà destinato alla realiz-zazione di un progetto di Pet Therapy Kennel dedi-cato ai ragazzi disabili del Centro Diurno Brunelli di Borgotaro, che consiste in un programma di incontri personalizzati con l’utilizzo degli ospiti del Canile, op-portunamente rieducati, allo scopo di superare alcune problematiche individuali e favorire l’aggregazione. Il progetto, messo a punto da Enpa Borgotaro, grazie alla consulente di Psicologia Canina Applicata all’adde-stramento, Chiara Reduz-zi, è già operativo con una bambina e sta dando impor-tanti risultati. Fashion day for fashion dogs si svolgerà nella cornice del Cinema Teatro Farnese di Borgota-ro, a partire dalle 15, quando

i dog models faranno il loro ingresso da Piazza Verdi, sfilando sul red carpet. A condurre la manifestazione La Strana Coppia di Radio Bruno, Enrico Gualdi e Sandro Damura. Madri-ne d’eccezione saranno le

due attrici emergenti Sara Mollaioli e Micol Olivieri, amatissimi volti della fic-tion I Cesaroni di Canale 5. A creare la colonna sonora dell’evento, Davide Corra-di batterista e compositore, il cantante Marco Rancati, i chitarristi Jaime Dolce

e Mirko Baistrocchi e la bassista Elisa Minari. Ad allietare l’evento anche una performance di dog dance con Consuelo Beber e il suo border collie del Centro cinofilo Happy Days.

J.B.Micol Olivieri

Sara Mollaioli

ConsueloBeber

Enrico Gualdi e Sandro Damura

L’alta moda milanese si è mobilitata per sostenere la nostra città, provata dal sisma di maggio

la moda per l’eden di carpil’alta moda milanese si è mobilitata per sostenere la nostra

città, provata dal sisma dello scorso maggio. Martedì 25 settembre, sulla passerella della Sala Sfilata del Castello Sforze-sco, le collezioni Autunno - Inverno 2012-2013 delle maggiori griffe italiane hanno sfilato per sostene-re le attività di Children in Crisis Italy Onlus. Il calendario di Milano Moda Donna, organizza-to dalla camera nazio-nale della moda Italiana e Vogue Bambini, si è concluso con le collezioni

bimbo di Bikkembergs Kids, Fay Junior, i pinco pallino, laura Biagiotti Dolls, miss Blumarine, simonetta e roberto cavalli Junior, ed è stato l’occasione per contribu-ire alla raccolta fondi per

il ripristino dell’aula di informatica – attualmente inagibile – dell’oratorio eden di carpi, utilizzato sia dall’Istituto Sacro Cuo-re, che conta quasi 400 alunni e vanta una presen-za in città ormai più che centenaria, che del centro upprendo, che si occupa di bambini con disturbi specifici di apprendimento. Un evento che dimostra la solidarietà trasversale della quale continuano a essere oggetto i nostri territori.

Miss Blumarine

Miss Blumarine

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di clarissa [email protected]

italia loves emilia: radio bruno c’era!

Jovanotti

Litfiba

Tiziano Ferro

Elisa

sono bastati tre giorni per dare una prova inconfutabile di quanto bene si possa fare

attraverso lo sport. Sono bastati tre giorni di un Villaggio dello Sport itinerante che quest’anno, alla sua dodicesima edizione, ha abbandonato il centro storico del capoluogo, per portare un forte segno di solidarietà nell’Area Nord.

passa la parola conquista carpi

il potere della lettura

un successo programmato, non ci sono altre parole per descrivere l’esito della seconda edizione di Passa la Parola che quest’anno si è trasferito a Carpi in segno di solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma. Il Festival

della Lettura per Ragazzi, a marchio csi modena e castello di carta di Vignola, ha portato in città non solo i più celebri autori della letteratura per l’infanzia del panorama nazionale, ma anche 5.000 tra bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie e appassionati. “In Piazza Garibaldi davanti al palco di Passa la Parola si sono river-sati migliaia di bambini e ragazzi entusiasti. Un risultato atteso – ha commentato stefano Gobbi, presidente del Csi di Modena - vista la grande partecipazione che aveva caratterizzato il festival già dalla sua prima edizione dello scorso anno e considerando la forte solidarietà che i modenesi stanno continuando a dimostrare ai territori della Bassa. L’idea di spostare l’iniziativa a Carpi ci è venuta dopo il terremoto con l’obiettivo di portare a questi ragazzi una ventata di spensieratezza e svago, ma anche di cultura. Perchè, come si è detto più volte in questi giorni di grande festa, la ricostruzione parte prima di tutto dalla persone”. “La curiosità e l’attenzione da parte di tanti bambini e appassionati – hanno aggiunto milena minelli e sara tarabusi de Il Castello di Carta – ci hanno confermato l’impor-tanza della nostra missione: diffondere e promuovere la lettura. Inevitabile dire che qui, nella terra così percossa dal si-sma, tutto ciò acquista un valore ancora maggiore. Il sorriso di questi bambini ha un significato del tutto particolare e profondo”.

successo di pubblico e solidarietà per la dodicesima edizione del villaggio dello sport

vispo: una tre giorni da 3mila persone

Per capire realmente la portata di questo evento sportivo benefico organizzato dal csi di modena e di carpi basti dire che oltre 3000 persone hanno partecipato alle iniziative del weekend scorso. Dopo Finale Emilia e San Felice, la chiusura è stata fatta a Carpi: in Piazza Martiri tutti, dai più grandi ai più piccoli, si sono cimentati

nei più diversi sport delle società affiliate Csi presenti. “Piazza Martiri ha ripreso vita dopo lunghi mesi di silenzio – ha commentato Guido leporati, presidente del Csi di Carpi -. Rivedere la nostra piazza di nuovo gremita di persone, sentire il vocio di bambini e ragazzi che si stavano nuovamente divertendo nel nostro centro è stato davvero un risultato straordinario. Per non parlare del numero delle persone che hanno partecipato alle iniziati-ve: un successo incredibile che ci ha senza dubbio aiutato a tenere alta l’attenzione su Carpi e sui comuni limitrofi in cui lo stato di emergenza non si può ancora dire esaurito”.

Marco Ligabue e Clarissa Martinelli

gli artisti non si sono sprecati per l’Emilia: da quel 25 giugno a Bolo-

gna con il Concerto per l’Emi-lia si è passati da Modena il 3 luglio con Teniamo Botta! per poi arrivare a Reggio Emilia il 22 settembre, con Italia Loves Emilia. Tre eventi unici, ciascuno dei quali con peculiarità proprie. Commozione, allegria, energia, aggregazione, vicinanza, calore... quando uno spettacolo nasce dai moti dell’anima si sente il cuore battere, l’atmosfera è diversa ri-spetto a qualsiasi altra situazione. Quel palco immenso ha ospitato Ligabue, Jovanotti, Zucchero, Renato Zero, Claudio Baglioni, Tiziano Ferro, Elisa, Negrama-ro, Giorgia, Nomadi, Litfiba, Fiorella Mannoia, Biagio Anto-nacci tra sorrisi, complicità, duetti inediti come quello irresistibile tra Jovanotti e Zero (Amico rivista in chiave reggae) o vibranti, come il tributo a Lucio Dalla di Fiorella Mannoia e Negramaro (Anna e Marco). Perfino Ligabue, soli-tamente piuttosto ombroso, non smetteva di sorridere; esilarante

l’arrivo di Jovanotti e Ligabue nella postazione della radio prima delle loro esibizioni. Lorenzo era un po’ preoccupato perchè sa-rebbe dovuto salire e scendere di continuo da quel palco, tra la sua esibizione e quelle insieme ad altri in cui si era fatto coinvolgere ave-va ben 12 uscite. E Luciano: “devi

tutta la serata. Magari insieme a Renato Zero: sembra fare la caricatura di se stesso col suo romanesco e la battuta sempre pronta, una rivelazione anche per Ligabue che ha detto “Renato Zero, che non conoscevo bene

prima, è sicuramente una delle persone più simpatiche che abbia mai incontrato”. Più intimidito e ritroso l’affascinante Claudio Baglioni, molto preso nella parte del rocker tutto bicipiti e tatuaggi Piero Pelù, ruspante come sempre Zucchero (che ha portato con sé il chitarrista inglese Jeff Beck, uno di quei personaggi che negli Anni ‘60 e ‘70 con gli Yarbirds ha partecipato all’invenzione della musica così come la conosciamo oggi). Giorgia è rimasta più nasco-sta degli altri, un po’ più diva, mentre la Mannoia è una chiac-chierona che ama sparare a zero sulla politica e ballava ovunque. Elisa è il trionfo della spontaneità e ha la risata facile, più cupo e pignolo Giuliano dei Negramaro che ha provato più di tutti il giorno prima. Per il nuovo cantante dei Nomadi è stata una bella prova: da pochi mesi nella formazione, si è ritrovato tra i protagonisti di un evento storico senza precedenti. Biagio, poco prima dell’inizio, si aggirava per il backstage alla guida di uno scooter su cui aveva caricato la bella fidanzata Paola. Tiziano Ferro continuava a essere incredulo per la portata dell’even-to “Ho intorno gli artisti protago-nisti dei poster che ho in camera, ancora non ci credo”. A Natale uscirà l’esclusivo Dvd.

fare come me... io metto soggezio-ne e mi invitano meno...”. Insieme hanno letto in diretta la scaletta su un foglietto che avevo abbando-nato per caso su un tavolino e ne sono nate gag divertenti, sarebbe stato uno spasso ascoltarli per

scheda

radio Loves Emilia. Così si è chiamata l’unione tra i principa-li network radiofonici nazionali

che, abbandonando ogni concorren-za, al Campovolo si sono uniti per trasmettere la diretta del concerto Italia Loves Emilia di Reggio Emilia il 22 settembre. radio Bruno era una delle 11 radio. roberto trapani ha trasmesso da Milano avvicendando-si agli altri speaker, antonio Valli ha condotto il pre show dagli studi carpigiani dell’emittente per intrat-tenere e suggerire indicazioni stradali e parcheggi a chi era in movimento, clarissa martinelli si collegava dal backstage con anticipazioni sullo spettacolo e interviste ai protagonisti mentre leonello e mario rybansky curavano postazione e regia. A fine spettacolo, laura de Vitis e marco marini hanno accompagnato in di-retta il rientro dei 150mila.

Giorgia eJovanotti

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l’AFOrIsmA dellA settImANA...

APPuNtAmeNtI iL 29 settemBre asta di tavoLe originaLi e uscita in edicoLa di un aLBo speciaLe deL fumetto

tex corre in aiuto del comunale

“Quando si arriva al punto di imbrogliare per la bellezza, si è diventati artisti”. Max Jacob

mostrecarpiFino al 30 settembreL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lucio TrojanoO&A Centro Affari

29 settembre - ore 17,30 Vernissage della mostra foto-grafica Groenlandia. Terra di ghiaccio Di Aldo MeschiariLa mostra prosegue fino al 20 ottobreEliotecnicavia San Bernardino da Siena 35

Fino al 13 ottobreArte-fatti e readymade Galleria Alberto Pio

Fino al 6 gennaioCose di donne Sala Cervi

Fino al 21 ottobreLinea di demarcazioneLigne de démarcationMostra personale di Francesco PergolesiCurata da Francesca Pergreffi e Roberta FioritoGalleria Spazio Meme

eventicarpi 27 - 30 settembreFesta del raccontoPROGRAMMA28 settembre - ore 21Inaugurazione della Festa del racconto 2012Saluto delle Autorità e del Direttore artistico Davide BregolaRacconti musicaliConcerto spettacolo con Carlo Boccadoro, interventi critici e conduzioneCarlo Guaitoli, pianoforteSandro Lombardi, attorePiazzale Re Astolfo

28 settembre - ore 22,30 Desiderio e seduzioneReading di Barbara Alberti e Isabella SantacroceCortile d’onore

28 settembre - ore 23,30 Il racconto muto. Omaggio a Buster KeatonSonorizzazione Filippo BergonziniPerformance Irene BucciInterventi live Enrico PasiniIdeato da Lara ZironiAuditorium Loria

29 settembre - ore 11CalvinianaPerformance di teatro-danza dalle Cosmicomiche di Italo CalvinoCon Paola Di Meglio e Lino Guanciale

Regia e drammaturgia di Antonella PaniniCoreografie di Lara Daolio in collaborazione con Magda Sibillo e Cecilia Ligabue Ideato da Lara ZironiGiardini della Pretura

29 settembre - ore 11,30 Forme del desiderioCon Simona VinciIntroduce Alessandra DemonteCortile di Levante

29 settembre - ore 15/18La mia vita è un romanzoLaboratorio di scrittura creativa ideato e condotto da Lello Gurrado Auditorium Loria

29 settembre ore 15,30 La classe non è acquaViaggio di un giornalista tra Olimpiadi e aristocraticiCon Antonio CapraricaConduce Pierluigi SenatoreCortile di Levante

29 settembre - ore 17Storie di mareIncontro con Folco QuiliciConduce Davide SapienzaGiardini della Pretura

29 settembre - ore 18I nuovi best-seller italianiFrancesco Fioretti, Andrea Frediani, Davide Mosca Conduce Emanuele FerrariCortile di Levante

29 settembre - ore 18,30Il Canzoniere del desiderio prologoCon Marco Na Isna Lodi, Enrico Pasini, Giuseppe Pirone e altriPiazza Martiri

29 settembre - ore 19Educazione siberianaCon Nicolai Lilin Presenta Davide BregolaGiardini della Pretura

29 settembre ore 21CalvinianaPerformance itinerante di teatro-danza da Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo CalvinoCon Paola Di Meglio e Lino GuancialeRegia e drammaturgia di Antonella PaniniCoreografie di Lara Daolio in collaborazione con Magda Sibillo e Cecilia Ligabue Ideato da Lara ZironiPronao Teatro, Giardini Teatro e Cortile d’onore

29 settembre - ore 21.30 Is this desire?Concerto di Angela Baraldi, Dente, Alessandro Fiori,

APPuNtAmeNtI

tutte le regole dell’asta!

l’asta si svolgerà nella tensostruttura presente in Piaz-

zale Re Astolfo. Un’ora prima dell’asta, alle 16, verranno effettuati gli accrediti dei parteci-panti. I materiali offerti in asta sono descritti e documentati al meglio nel catalogo che verrà consegnato gratuitamen-te a ogni partecipante. Vista l’eccezionalità dell’evento, l’acquirente non dovrà corrispondere nessun diritto d’asta che si svolge a titolo benefico. Il pagamento del prezzo di aggiudica-zione non sarà gravato da nessun onere e potrà essere versato, alle con-dizioni sotto descritte, alla conclusione dell’asta o nei giorni successivi. Le vendite vengono effettuate al maggior offerente e si intendono per contanti. Gli offerenti vincenti che non paghino in contanti o con carta di credito, non sono autorizzati a ritirare gli oggetti acquistati fino a quando il pagamento non sarà andato a buon fine, a meno che non abbiano preso diversi accordi con la Casa d’Aste. Il prezzo di partenza è fissato indistintamente per tutti i lotti in 100 euro e sarà soggetto a rilanci basati sulla seguente regola: rilancio minimo 50 euro fino a 400; rilancio minimo 100 euro oltre i 400. E’ facoltà del banditore effettuare rilanci sul singolo lotto, o ritirarlo, se a suo insindacabile giudizio, lo stesso non abbia raggiunto un prezzo di vendita ritenuto adeguato. Le opere non aggiudicate verranno messe a disposizione a trattativa privata nei giorni successivi all’asta, eventualmente anche grazie alla collaborazione della Casa d’Aste che ne rende conto al mandante. Il pagamento in contanti dei singoli lotti può essere effettuato solo per importi inferiori a mille euro alla conclusione dell’asta stessa, il che da diritto all’acquirente al ritiro immediato dell’opera. Lo stesso avviene per i pagamenti effettuati con carta di credito, in questo caso anche per importi superiori. Sono possibili altre due forme di pagamento che richiedono un tempo tecnico per verificare il buon fine del pagamento: assegno circolare e bonifico bancario. Il ritiro dei lotti pagati in contanti o con carta di credito, avverrà alla conclusione dell’asta, ipotizzata per le ore 19. Per le altre due forme di pagamento (assegno circolare e bonifico bancario) i lotti verranno spediti all’aggiudicatario tramite corriere o con raccomandata postale.

In aiuto al Teatro Comunale di Carpi arriva Tex Willer, indi-scussa icona nella storia dei

comics in Italia. Il 29 settembre alle 17, nell’ambito della Festa del Racconto, si terrà a Carpi un’asta di tavole originali del fumetto creato da Giovanni Luigi Bonelli, con lo scopo di destinare i fondi raccolti al restauro dello storico edificio cittadino, danneggiato dai terremoti di maggio. Verranno battute 90 tavole originali mes-se a disposizione gratuitamente da trentacinque disegnatori che dal 1948 a oggi si sono alternati a lavorare per Tex. Tra i nomi più conosciuti dei disegnatori le cui opere saranno presenti in asta quelli storici di Aurelio Galleppini (Galep), Guglielmo Letteri, Erio Nicolò, Giovanni Ticci, Fernando Fusco, Fabio Civitelli e Claudio Villa. Oltre a loro, un nutrito numero di giovani e meno giovani autori, molti dei quali esordienti, e alcuni autore-voli disegnatori stranieri. Solo grazie alla loro generosa disponi-bilità è stato possibile realizzare quest’asta. L’organizzazione logistica dell’iniziativa sarà a cura della Libreria antiquaria e Casa d’asta Little Nemo di Torino che opera da anni con serietà e continuità in questo settore. Il catalogo – vero e proprio regesto dei disegnatori bonelliani – è stato realizzato grazie al contributo del Comune di Trento e della Provincia Autonoma di Trento. In occasione dell’asta, la Sergio Bonelli Editore e il Gruppo edi-toriale L’Espresso hanno deciso di produrre un volume a colori che sarà in edicola da venerdì 28 settembre allegato al settimanale L’Espresso. Nell’albo, dal titolo Tex. Storie brevi, sono raccolti sei episodi della saga di Aquila della Notte a firma dei migliori autori e disegnatori di Tex (Gianluigi Bonelli, Sergio Bonelli, Claudio Nizzi, Mauro Boselli, Aurelio Galleppini, Giovanni Ticci e Fa-

bio Civitelli). Il volume si affianca idealmente alla lunga collana Collezione storica a colori che per cinque anni è stata presente in edicola con uno straordinario successo editoriale, confermando l’affetto che centinaia di migliaia di lettori riservano ancora oggi al più longevo eroe dei fumetti italiani. Anche il ricavato di que-sta iniziativa sarà destinato alla ricostruzione del Teatro di Carpi

che, come spiega Alessia Ferrari, assessore alla Cultura del Comune di Carpi, è stato pesantemente colpito dal sisma: “in particolare, risulta danneggiata in modo signi-ficativo la copertura esterna, che è parzialmente collassata e sono stati rilevati svariati cedimenti e lesioni agli stucchi e agli affreschi, che nei prossimi mesi richiederan-no importanti lavori di restauro e consolidamento”.

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APPuNtAmeNtI

eLettronica, radiantismo, strumentazione e componentistica, informatica, teLefonia e hi-fi protagonisti a gonzaga, iL 29 e 30 settemBre

elettronica low cost

cimone: tra tradizione e gastronomia

un autunnodi sagre

in piazza grande a modena, iL 29 settemBre, ruggeri, tazenda, carBoni, dik dik e aLtri neL decennaLe deLLa morte deL cantautore pierangeLo BertoLi

tutti in piazza per bertoli Guano PadanoPiazza Garibaldi

30 settembre - ore 10,30 Il sogno di Grom. Storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fioriIncontro con Federico GromConduce Siro MantovaniCortile di Levante

30 settembre - ore 11,30 Patrizia Valduga legge I Grandi MaestriGiardini della Pretura

30 settembre - ore 12Il Canzoniere del desiderio epilogoCon Marco Na Isna Lodi, Enrico Pasini, Giuseppe Pirone e altriCorso Alberto Pio

30 settembre - ore 15,30Facciamo insieme una storiaCon Roberto Piumini Per bambini e famiglie Giardini della Pretura

30 settembre - ore 15,30La vita autenticaVito Mancuso dialoga con Brunetto SalvaraniPiazzale Re Astolfo

30 settembre - ore 17Racconti di libertà, mare, avventuraIncontro con Bjorn Larsson A cura di Marcello MarchesiniCortile di Levante

30 settembre - ore 18Il desiderio di raccontare tra i Continenti: Asia-AfricaIncontro con Hu Lanbo e Aminata FofanaConduce Alessandra BurzacchiniGiardini della Pretura

30 settembre - ore 19Giochi di paroleIncontro con Stefano Bartezzaghi e Beniamino Sidoti

enrico Ruggeri con la sua band, Luca Carboni, Mar-co Masini, Gerardina Tro-

vato, i Tazenda, i Dik Dik. Hanno tutti confermato la loro presenza e tutti canteranno e suoneranno in piazza Grande a Modena, sabato 29 settembre dalle 20 alle 24, al concerto gratuito per Pierangelo Bertoli intitolato Canterò le mie canzoni per la strada. Modena 29 settembre, infatti, la giornata che ogni anno celebra l’incontro felice tra Modena e la musica, nel 2012 è dedicato, nel decennale della morte, a Bertoli. Un artista non sufficientemente ricordato che ha cantato contro la guerra, per l’am-biente e a favore dei più deboli. Il suo impegno sul piano civile e sociale si è espresso in canzoni sempre attuali con stile immediato ed echi poetici mai banali, basti ricordare Eppure soffia e A muso duro. A ricordarne il valore arti-

stico e umano, intervistata da Leo Turrini, giornalista conduttore dell’evento, salirà sul palco Cate-rina Caselli, ospite d’onore. Nello spettacolo di chiusura della giorna-ta, che al pomeriggio vedrà esibirsi numerose band giovanili, ci sarà il figlio di Pierangelo: Alberto Ber-toli, anche lui musicista e cantante, che ha collaborato all’iniziativa con la direzione artistica di Ric-cardo Benini. E non mancherà con la sua band Marco Dieci, che ha accompagnato Bertoli nella sua carriera ed è autore di diverse sue canzoni. Ci saranno Luca Bonaffini autore di Chiama piano, i musicisti modenesi Gappa e gli Ex presidenti, oltre alla band emergente veronese Le maschere di Clara. In programma anche le esibizioni di Ologramma, gruppo nato da una scuola di musicotera-pia con allievi diversamente abili, e quella della banda John Lennon

con le sue decine di elementi, anche disabili, a rappre-sentare la Scuola di musica Carlo e Gu-glielmo Andreoli di Miran-dola che accoglie gli allievi dei Comuni della Bassa terremotata. Proprio per aiutare quella scuola e i gio-vani si raccoglieranno fondi per offrire borse di studio a ragazzi e ragazze che vogliono imparare la musica e sono in gravi difficoltà perché vittime del sisma di mag-gio. Nello spettacolo in piazza Grande tutti gli artisti, oltre ai

loro successi, eseguiranno anche canzoni di Pierangelo Bertoli. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nei padiglioni della Fiera di Modena in via Virgilio, capaci di ospitare le tante persone che vorranno partecipare. Il tributo a Bertoli prosegue a Sassuolo il 6 e il 7 ottobre con mostre, presentazio-ni di libri, incontri e due concerti.

sabato 29 settembre alle 8.30 aprirà i battenti pres-so il quartiere fieristico di

Gonzaga (Mantova) l’edizione autunnale della manifestazione nazionale denominata Fiera dell’Elettronica e del Radioa-matore. La Fiera si sviluppa su 6 padiglioni per un totale di oltre 8.500 mq e vedrà la partecipazio-ne di oltre 160 espositori prove-nienti da tutta Italia. I visitatori, in un percorso che si sviluppa per più di 1600 metri di banchi espositori, potranno trovare un vastissimo assortimento di novità e prodotti tra i quali spiccano: materiale elettronico, computers, software, cartucce, materiale radioimpiantistico, surplus, componentistica, telematica, decoder, parabole e telefonia con la partecipazione dell’editoria specializzata. Articoli che non è facile trovare nei negozi tradizio-nali e sicuramente non ai prezzi convenienti della fiera. Elettroni-ca low cost, è questa la chiave del successo di un evento nazionale che attrae un pubblico del tutto eterogeneo:dall’operatore alla ricerca di video, inchiostri o com-

puter alla famiglia alla ricerca del regalo per il figlio, al radioamato-re a caccia del pezzo di ricambio. Pubblico eterogeneo anche per provenienza: non è infatti difficile trovare visitatori provenienti dalla Toscana, dal Piemonte e da tutto il Nord Est. Sono senz’altro tante le motivazioni che spingono i visita-tori a partecipare a questo evento:

la passione per la tecnologia, l’acquisto vantaggioso, la ricerca della novità o dell’affare…La rassegna fornirà anche una pa-noramica didattico-educativa con la presenza di numerosi editori di riviste e testi specializzati. Un ulteriore motivo d’interesse è la presenza dell’Associazione Cul-turale LUGMan (Linux Users

Group Mantova) che sarà presen-te con uno stand divulgativo per mostrare e far provare il sistema operativo Linux. Saranno presen-tati inoltre software gratuiti per le scuole e un progetto di lavagna multimediale realizzato dall’Itis di Mantova.La scorsa edizione di marzo è sta-ta visitata, in sole due giornate di apertura, da circa 20mila persone, numero di presenze che ha conso-lidato la manifestazione mantova-na come una delle più importanti del settore a livello nazionale. La Fiera dell’Elettronica è una rassegna completa capace di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo alla ricerca di un vastissimo assortimento di prodotti, offerte competitive sotto il profilo del prezzo e della qualità nonché di rari pezzi di ricambio e di occasioni per il fai da te.Orari d’apertura: dalle 8.30 alle 18.

Dal cioccolato ai funghi, dalle ca-stagne ai formaggi per arrivare a patate e tartufo. L’Appennino

modenese propone un repertorio di sa-pori per riscoprire i piaceri della buona tavola. Un rito celebrato con diverse sagre e feste. E il consorzio Valli del cimone propone un pacchetto week-end, valido per tutte le sagre, che alla

quota di 55 euro a persona include un pernottamento in camera doppia e una cena a base di prodotti tipici. Il 29 e 30 settembre, le strade del centro di Pavullo accoglieranno la Festa del cioccolato e del croccante, mentre a Fanano si terrà la Festa del fungo Porcino. L’ultimo fine settimana di settembre sarà anche l’occasione per

partecipare a Pàn Còt et Cumpanàde-gh, la festa della gastronomia locale a Sestola. Il mese di ottobre inizia all’in-segna delle degustazioni di formaggi e patate. Dal 5 al 7 si tiene infatti la Festa del Parmigiano Reggiano a Lama Mocogno mentre il 6 e 7 quella della Patata a Montese e a Piandelagotti, frazione di Frassinoro. Nelle giornate

di sabato 13 e domenica 14 ottobre la patata torna a essere protagonista a Montese, a Riolunato si festeggia la Ricotta mentre a Pievepelago si tiene la Sagra delle 3 farine (solo sabato 13 ottobre). Negli ultimi due weekend di ottobre è senz’ombra di dubbio la castagna a farla da padrone. Si comin-cia con Serramazzoni che ne ospita la celebrazione in località Riccò dal 14 al 21. La Festa della Castagna si molti-plica sabato 20 e domenica 21, date in cui si svolge contemporaneamente a Pavullo, Frassinoro (Fontanaluccia) e Montefiorino (Rubbiano). A cavallo tra ottobre e novembre arriva anche il Tartufo. La sua Festa si tiene a Mon-tefiorino il fine settimana del 27 e 28 ottobre e quello del 3 e 4 novembre. A chiudere i festeggiamenti gastronomici dell’autunno è però ancora una volta la Festa della castagna, in programma per il 27 e 28 ottobre a Montecreto, il 1° novembre a Pievepelago e l’11 novembre a Fanano. Per informazioni si può chiamare il Con-sorzio al numero 0536.325586, oppure visita il sito www.vallidelcimone.it.

domenica 30 settembre nella galleria del centro commerciale dalle 16

prendi la patente al borgo

il Borgogioioso ospita domeni-ca 30 settembre dalle 16 alle 19 un evento di sensibilizzazione,

rivolto a bambini e ragazzi, ma anche ai loro genitori, per imparare il giusto comportamento da tenere su strade ciclabili e in prossimità delle rotonde soprattutto in bici. L’iniziativa Guida in sicurezza, che si avvale del patrocinio del comune di carpi e della collabo-razione della polizia municipale delle terre d’argine, si svolgerà in galleria e prevede un percorso ludico di educazione stradale per i bambini con una parte di teoria, tenuta da due educatrici stradali della Polizia Municipale, sui com-portamenti da seguire, sul signi-ficato dei cartelli, e una parte di guida pratica, che consisterà in un percorso con biciclettine all’interno del centro commerciale. Al termine a tutti i bimbi verrà rilasciata la patente di guida come attestato di partecipazione.

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clAssIFIcA

cAlcIO A cINque - vIrtus

PrOssImO turNO

PrOssImO AvversArIO – sudtirol

PrOvINcIAlI – tutte al tappeto in seconda

regIONAlI – correggese prima e sola

nuova virtus: qualche incognita, un solo obiettivo

ci si avvicina al momento clou e il sipario che si leva sulla stagione virtussi-na è un sipario strano: i due anni addietro si sono consumati tra delusioni e incertezze, nel segno di serie inenarrabili di infortuni, scandite da

crociati a orologeria (e quando a saltare non era il ginocchio, ecografie farloc-che facevano devastanti infortuni altrimenti contenibili), e di mali tellurici non diagnosticabili e distruttivi ben oltre il lato sportivo. Archiviato il pur decisivo scherzo della maledetta bendata, qualcuno ha storto il naso al cospetto di un’amalgama a tratti apparsa incapace del colpo di reni, non individuale (chè la caratura tecnica del gruppo pare invidiabile), ma collettivo. Chi si attendeva un sussulto di ramazza dirigenziale, con il doloroso benservito concesso a parte dei veterani, rimane deluso, chi crede nel moto d’orgoglio di un gruppo capace di redimersi lo sarà di meno: sedotta e abbandonata (certo per ragioni logisti-che piuttosto che tecniche) da un bomber di indiscusso valore quale Guidi, la Virtus non cambia radicalmente volto, ma puntella il quintetto con il nuovo arrivo Jhonny thompson. Che non si tratti di suggestioni esotiche buone solo per i tifosi, è apparso chiaro da subito: il giovane italo-ghanese classe ‘88 ci sa fare, e non è da escludere si diverta a destabilizzare gerarchie che negli ultimi tempi son parse talvolta cristallizzate. Gli arrivi da Reggio dei giovani lotti (‘91) e Davoli (‘91) muniscono di bocche da fuoco di qualità un settore giovanile che, nuovamente affidato alla spigolosa sapienza di Giorgio montanari dopo parentesi più inclini ad anarchie e vuoti di potere, possa effettivamente ambire a farsi cantera. Quando non si tratta di professionismo, evocare slogan eroici può sembrare patetico, ma in casa gialloblu la frase del buon Boniperti pare d’attualità: quest’anno “vincere” sembra non essere “importante”, ma effetti-vamente “l’unica cosa che conta”.

Federico campedelli

26° trofeo città di carpi

forza ushac!

un silenzio concentrato, il respiro trattenuto mentre i muscoli si tendono, pronti allo scatto. Gli

occhi bassi. Un fischio, e tutto quello che sino a un attimo prima era attesa e immobilità diventa ora rumore e con-citazione, una corsa a perdifiato fino al traguardo. Le emozioni e i gesti che domenica scorsa hanno animato la pi-sta del campo di atletica di Carpi non erano quelli dei grandi atleti. Ma non per questo al 26° Trofeo Città di Car-pi, manifestazione di atletica leggera riservata al settore disabili organizzato dall’associazione ushac e dal comitato del centro sportivo italiano di carpi, sono mancate le emozioni, anzi. Dive-nuto un appuntamento tradizionale, il Trofeo ha visto la partecipazione di 10 società da diverse regioni, la presenza di oltre 160 atleti. Oltre alle gare di

corsa, anche salto in lungo, lancio del vortex e numerose staffette. Insieme ai saluti delle autorità, particolarmente apprezzato il toccante intervento di don Francesco cavazzuti. Le premiazioni per tutti – perché ognuno, domenica, ha vinto - hanno chiuso una mattinata all’insegna di sport e solidarietà. Ma la giornata non è terminata sulla pista bensì a tavola, col consueto pranzo, preparato dai volontari Ushac all’Area Zanichelli e l’assegnazione del Trofeo alla squadra di Verona. L’appuntamento è al prossimo anno, senza dimentica-re che le persone diversamente abili si trovano a gareggiare, loro malgrado, per tutta la vita. E se anche Dorando pietri è stato aiutato a raggiungere il traguardo, chi siamo noi per non soste-nere la corsa di questi ragazzi?

m.m.

caLcio – pari e patta tra carpi e cremonese, un match di aLtissimo LiveLLo: 1-1

segnali dal futuro e dal passatodue squadre antipodaLi, incomparaBiLi, proBaBiLmente iL megLio tra Le “terrestri”. in attesa di Bianco, tornano Le grandi differenze di perini e di gaudio. domenica si torna a BoLzano, tappa di ricordi e risposte.

seconDa. La domenica delle nostre è una Waterloo amarissima. Perdono tutte, e molto male. Ridotta in 10, la Virtus si distrae due volte e scivola inaspettatamente sul campo della Modenese (1-2). elardino accorcia tardi. Due rigori discussi con-dannano la Fossolese a Villanova (0-2). La cabassi frana in quel di Mirandola dopo la bella impresa al debutto (1-5). Ancora in gol Giannerini, stavolta solo per le statistiche. Pesante batosta anche per il san marino che viene travolto in casa dal S.Prospero Correggio (0-5) e scopre definitivamente la consistenza del girone reggiano. terZa. Il limidi bissa il successo d’apertura senza convincere granché. Serve un’autorete al 90’ per avere ragione del S.Anna (2-1). Primo punto per la corti-lese, raggiunta dal Villadoro (1-1). Segna un gol di pregevolissima fattura una delle probabili sorprese dell’anno: pinheiro. L’impresa di giornata viene dal girone reggiano dove la carpine riassapora il gusto dei tre punti battendo il Bagnolo di rimonta, grazie ai cambi di Bacchelli. Nella ripresa entrano lombardo e molesini e rovesciano la partita: 2-1. Altra esibizione pirotecnica dello zemaniano united, sconfitto dal Campogalliano al termine di una giostra di emozioni: 3-4.

focusun campionato a 16+1

grande equilibrio dietro il lecce, già in fuga

si fa presto a normalizzare la formula aritmetica di questo campionato a numero dispari:

16 squadre normali, vicine e imperfet-te, più una dominatrice già in fuga. Il lecce prosegue a punteggio pieno e mette la prima distanza significativa tra sé il resto. A volerglielo proprio trovare, il punto debole è nell’impo-stazione generale della fase difensiva, più che nel reparto singolo. Concede sempre qualcosina, quasi per sfuggire alla noia di sé stesso. Ma alla distanza trova soluzioni ineguagliabili, ruotando tutte le risorse e mandando a segno un gran numero di uomini: già 10 gol con 6 marcatori differenti. Per qualità e profondità è semplicemente di un altro pianeta. Tra le terrestri, si instaura un equilibrio molto vasto. In 5 punti stanno 12 squadre, cioè quasi tutto il campionato. L’ultima del mucchio è il pavia, rilanciato da cesca. La prima è l’entella, che però ha passo estrema-mente controverso: grande trazione anteriore, pochissima tenuta. Sta aven-do molto da un tridente di rara forza: Vannucchi-rosso-Guerra. Tuttavia, più che i 9 punti, fanno ragionare i gol presi: 8, cioè 2 a partita. Troppi per meritarsi tutta la credibilità che richiede il vertice. Ancora più instabili sono tra-pani e reggiana. Sembra più sicuro il carpi. Sta arrivando la cremonese. La sorpresa è il Feralpisalò trascinato da due ventenni prodigio. Uno ha già girato mezza Italia e gioca dappertutto: si chiama Francesco Finocchio. L’altro è nel radar di Giuntoli, viene dal Vare-se, e nel cognome porta un destino: luca miracoli. Quattro le imbattute. Oltre al Lecce, due giovani bande an-che che hanno qualche ragione valida per studiare da pretendenti playoff. Sono il como del capocannoniere Donnarumma (4) e il portogruaro con la miglior difesa assoluta (2). L’al-tra è l’albinoleffe che sta lentamente azzerando l’handicap, pareggio dopo pareggio. E ormai vede il treviso, unico ancora senza punti.

e.G.

carpi-Cremonese è stato un match di altissimo livello tra squadre che non potevano per-

mettersi di perderlo e hanno fatto il possibile per vincerlo. Ciascuna a suo modo e col proprio mazzo. Si rive-dranno sicuramente nel ritorno dello Zini, durante i giorni della merla. Ma hanno tutto quel che serve per proget-tare di ritrovarsi anche più avanti, a primavera inoltrata. Ne è uscita una patta che rilancia tutto. Dice in pratica a tutti gli altri chi sono i due migliori terrestri di un campionato che avrà un padrone alieno: il Lecce. APORIA - Il Carpi è stato più dentro la partita. Ha avuto controllo e ritmo superiore fino al rigore discusso. Ha costretto la Cremonese a stracciarsi in ampiezza. Solo il cambio tattico di Brevi (da 4-3-3 a 4-4-2) ha ricu-cito tutta la squadra. Poi, attorno alla fisicità di Marotta è uscita la qualità diversa di Buchel e Le Noci,

due fuori categoria. Triangoli rapidi, in controtempo, misure esatte, grande facilità d’esecuzione. L’unico grimaldello possibile per forzare i pochi spa-zi concessi. Questa è l’aporia: il Carpi è praticamente tutta corsa, claustrofobica e illuminata. Sa dove respirare per farne scorta, e dove andare a spenderla per portarti al limite. Se non gliela togli, ti sfinisce fino ai crampi. La Cremonese è solo cifra tecnica e ragionamento. Sa resistere col palleggio, aspettare l’errore, e ca-pitalizzarlo subito. Se non la stendi, prima o poi apre una breccia e ti puni-sce. Da una parte il furor, dall’altra la techne: cioè le due sorgenti separate di ogni forma d’arte. Sono perciò due

squadre filosoficamente antipodali. Non meno che incomparabili. Non possono copiarsi, solo sfidarsi. Nessuna si met-terà al livello dell’altra, non conviene. Ma si use-ranno come riferimento, in una corsa tra migliori seconde che durerà tutta la stagione.GRANDI RITORNI - Dunque il primo round fi-nisce meritocraticamente

pari, e in parte inespresso. Molte le carte ingiocate. La Cremonese avrà più avanti l’esperienza di Minelli dietro, e di Baiocco in mezzo. E ri-troverà Djuric, un ottimo alfiere di profondità. Il Carpi, tuttavia, non ha avuto il cavallo più importante, cioè Concas. Nei ribaltamenti dell’ultimo quarto d’ora sarebbe potuto essere decisivo. Si è visto però un grande ritorno all’antico. E’ stato il centro-campo il reparto migliore. Per tre quarti quello della C2, vinta due anni fa. L’estraneo al concerto è ap-punto la novità Bianco, in evidente ritardo di smalto. Pasciuti corregge e copre ogni spazio, è il solito micro-processore infallibile su 90 metri di

campo. Ma è soprattutto il vecchio dipolo Perini-Di Gaudio a ristabilire energia purissima. Sono stati i due magneti dell’ultima promozione, le idee primigenie di quel Carpi al suo meglio. Ora sono evoluti alla di-mensione che la categoria richiede. Stanno finalmente bene, e sono tor-nati ad essere centrali nello sviluppo del piano gara. Perini ha smesso di litigare col ginocchio, rispolverato il righello dei tempi migliori, chiesto e ottenuto una squadra che passi più spesso da lui con palla a terra. Di più, ora ha davanti Arma che ricicla qualsiasi lancio sporco. E glielo resti-tuisce pulito, per cominciare l’azione venti metri più avanti rispetto alla passata stagione. Di Gaudio sgasa a velocità superluminale, meglio di prima. E torna a essere un rebus per gli allenatori avversari. Li costringe ai raddoppi, al sacrificio di uomini dal mezzo. Spezza cioè le simmetrie di chi l’affronta. L’upgrade è biomec-canico: in buona sostanza ha fatto la convergenza alle ruote. Ha risolto i problemi alla caviglia correggendo la corsa con plantari appositamente disegnati per la sua postura delica-tissima. Così, tra gli altri vantaggi, guadagna anche quell’equilibrio

nel tiro che non aveva mai avuto. Domenica il Carpi visita il Sudti-rol per altre risposte. Con Trapani, Reggiana e Cremonese, cioè le tre taglie del vertice, ha corso alla pari. Anzi, oltre. A Portogruaro invece ha forato, ed è finito staccatissimo sul traguardo. Dovrà adesso trovare regolarità anche nelle tappe di trasfe-rimento. Meno ripide, ma tutt’altro che semplici.

Enrico Gualtieri

Lecce 12Virtus Entella 9

carpi 7Reggiana 6Trapani 6

Feralpisalò 6Como* 5

Portogruaro* 5Lumezzane 5Sudtirol* 4

Cremonese (-1) 4Pavia 4

Cuneo 4San Marino 3

Tritium* 1Treviso 0

Albinoleffe (-10) -4

* una gara in meno.

Domenica 30/9/2012, ore 15, 5a giornata.

sudtirol-carpi; Albinoleffe-Treviso; Cremonese-Lumezzane;

Lecce-Tritium; Pavia-Virtus Entella; Portogruaro-S.Marino;

Reggiana-Como; Trapani-Cuneo.

suggestione bolzano. ma questa è un’altra storia

Dici Carpi a Bolzano, e inevitabilmente salti indietro di mezzo secolo. Per partecipazione, sofferenza, e contenuti, la stagione 63/64 resta la più vissuta di tutta la storia biancorossa. “Lo squadrone che non perde mai”

di Ivano Corghi, l’avventura più bella di una stirpe d’oro: Pressich, Vellani, Melotto, Carpita, Silvestri, Vernizzi, Poletto. Cioè quasi duemila partite insieme. E una lunga, infinita battaglia contro un avversario dinastico. Lo 0-0 dell’andata al Cabassi, la fuga del Carpi, il successo dei padroni di casa in Trentino firmato dall’immenso “Meo” Benetti che completò la rimonta a 3 giornate dal traguardo. Finì a ex-aequo, ci vollero due spareggi in campo neutro per stabilire il vincitore. Che alla fine fu il Carpi, dominante nell’epilogo di Brescia (3-1). Ma con quel Bolzano, questo sudtirol ha in comune solo la città. E nemmeno l’origine. E’ proprio tutta un’altra storia. Nasce ben più tardi e altrove: 1974, Bressanone. Si affilia tre anni dopo, e conquista i Pro solo a fine secolo. Per poi non retrocedere più. Sono 13 le parteci-pazioni consecutive tra C2 e C1, quest’ultima a rischio per ragioni strutturali. La rosa è giovanissima, sotto i 24 anni. L’allenatore è un pallino di Giuntoli: stefano Vecchi, recente avversario sulle panchine di Tritium (Supercoppa 2011) e Spal (la stagione scorsa). Imposta il consueto 4-3-3, largo e frenetico. Davanti, mancherà l’ex riccardo Bocalon, operato al perone. Da pivot, gioca perciò stabilmente alessandro campo, scuola Toro, alla quarta stagione in Alto Adige. Sui lati sfrecciano i due pericoli principali: Hannes Fink (classe ’89, prodotto della casa) e mame thiam (già eversore del Carpi lo scorso anno ad Avellino).

eccellenZa. Da rivelazione annunciata a prima fuggitiva: la correggese si diverte ad andare oltre se stessa e manda un altro grande segnale al campionato. Sull’ostico di Noceto, i ragazzi di salmi vincono alla distanza, con pazienza e killer instinct. Soffrono un tempo, dominano nella ripresa, nel serrate finale pescano dal cilindro i jolly-partita dei due uomini migliori. Decidono Davoli e napoli con prodezze dal limite dell’area (2-0). E alla fine è festa doppia: successo e primato. Dopo tre giornate sono soli in vetta, a punteggio pieno, col miglior attacco (8 reti) e la porta inviolata. Domenica al Borelli arriva la Sampolese.promoZione. Primo hurrà per la solierese che conferma i progressi e batte di misura il Concordia, dopo 90’ tirati e molto nervosi (2-1). Apre pattacini, in mischia. Chiude azzouzi da grande opportunista, nonostante l’inferiorità nume-rica. 7 gli ammoniti, 2 gli espulsi (modica e mister nannini). Prossimo avversario: Val.sa Gold.

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pallavolo maschile

cec sconfitta a ravenna 3 a 2

proprio come un anno fa, inizia con una sconfitta in Coppa Italia la stagione ufficiale della cec. I

biancoblu sono usciti battuti 3-2 dal PalaCosta di Ravenna, dove dopo due ore di gioco l’hanno spuntata i padroni di casa della Donati cmc di marco Bo-nitta. Contro la grande favorita per la vittoria del campionato, la Cec è andata a un soffio dal colpaccio, portandosi avanti prima 1-0 e poi 2-1. Dopo i primi due set finiti uno per parte con un break di scarto, nel terzo Carpi ha accelerato imponendosi 19-25 spinta dalla regia di astolfi, alla guida di un primo sestet-to stagionale completato dal giovane Bigarelli nel ruolo di opposto, lirutti e De marco sulle bande, rau e lan-cellotti al centro e trentin libero. Sul 2-1, con la partita che sembrava aver preso la piega favorevole alla Cec, le gambe dei biancoblu sono diventate di piombo sotto il peso della prepa-razione. Coach molinari ha provato a dar spazio anche a Zanon per un capitan Lirutti affaticato a una coscia, ma Ravenna non ha abbassato il ritmo e ha chiuso 4° e 5° set.

s.g. La patria 1879 - atletica

buoni i test ai regionali

ottimo stato di forma per gli atleti de la patria che hanno ottenuto buoni risultati nelle prove dei Campionati Regionali che si sono svolti a Modena e Imola. Atleti che

parteciperanno con importanti obiettivi, ai Campionati Italiani in programma a Firenze il 29 e 30 settembre. Da segnalare in am-bito femminile, gli ottimi 2° e 3° posto rispettivamente nei 200 metri e 100 metri di cecilia artioli. Buonissimo 3° posto anche per elena Venturi Degli esposti nei 400 metri ostacoli. Pas-sando al settore maschile, ottime prove per simone petteneti e Federico saverino, rispettivamente 3° e 4° nei 100 metri e per Giacomo Vascotto che, nella categoria Promesse, ha concluso al !° posto i 200 metri e al 2° posto i 400. Altro risultato importante per Dario saltini che nel settore lanci ha chiuso al 3° posto sia la prova del disco che del giavellotto.

pallamano

carpi vola in altonuova era casalgrande - Handball carpi: 17 a 23

carpi vola con un incontenibile Di matteo, ben supportato da Giannetta e da un incisivo Zoboli, i biancorossi ottengono una vittoria importante in un derby davvero ostico. I ragazzi

di coach serafini hanno sempre mantenuto il vantaggio nel pun-teggio, ma solo all’inizio di ripresa hanno operato il break decisivo contro la compagine reggiana che, seppur rimaneggiata, è rimasta sempre in scia ai carpigiani. Gara conquistata dalla Handball Carpi quindi, che debutta nel massimo campionato con un successo davvero meritato. I derby però continuano e l’appuntamento è ora fissato a sabato29 settembre, a Sestola, a partire dalle 18, quando i ragazzi di Searfini scenderanno in campo contro il Bologna, vice campione d’Italia due anni fa.

tennis - incoronato alessandro tombolini

grande tennis allo sporting

si è conclusa la finale dell’Open dello sporting club carpi che, per la terza volta, ha incoronato vincitore alessandro tombolini del Castellazzo Parma. Ottime prestazioni dei

giovani Federico ottolini (Albinea) e Daniele capecchi (Terra rossa Vicchio) entrambi sedicenni, che in semifinale non sono riusciti a imporsi sui due giocatori più esperti. Molti i carpigiani iscritti tra cui Walter marani, carlo alberto Bonaretti, an-drea Gualdi, Giovanni setti, andrea Giovannella, riccar-do panzani, alessio tinti, in più andre rizzoli e Gianluca marchiori appartenenti alla squadra di Serie B dello Sporting. Ad aprire l’incontro finale ci sono stati i due fratelli martinelli, leo-nardo e lorenzo, appartenenti alle squadre Under 12 e Under 10 del club carpigiano che si sono sfidati in un tie break davanti al giudice internazionale stefano sacchi.

continua La campagna aBBonamenti deLL’universaL voLLey modena. fino aL 10 ottoBre sarà possiBiLe sottoscrivere tutte Le tipoLogie di tessere presso Le fiLiaLi deLLa Banca popoLare deLL’emiLia romagna poi per farLo Bisognerà passare presso gLi uffici deLLa società, aL paLacasamodena

scegli un posto in prima filae

’ entrata nel vivo la pre-sta-gione dell’Universal Volley in vista di un campionato il

cui esordio diventa sempre più vi-cino. Sabato 22 settembre è andato in scena il primo abbraccio con il pubblico del PalaCasaModena quan-do le Tigri Bianconere sono scese in campo per l’esibizione in alle-namento congiunto contro la Duck Farm Chieri Torino di Francesca Piccinini, Martina Guiggi e com-pagne. Non fortunato l’esito finale, con la vittoria delle ospiti per 3-1, ma l’allenamento è stato estremamente positivo se si pensa che coach Cuello ha dato ampio spazio a tutte le atlete a disposizione e ha focalizzato la propria attenzione sulla fase di difesa non avendo ancora allenato quella di

attacco e di muro. Ottime le risposte, quindi, in questo fondamentale con-tro un avversario che, per la quasi totalità dell’esibizione, ha schierato il proprio sestetto titolare.Archiviato l’importante test, però, si guarda avanti a una settimana che si annuncia davvero intensa. Martedì 25, infatti, la squadra è partita per la Francia dove resterà fino a domenica per un paio di test a Cannes contro la fortissima formazione locale e, successivamente, per il Torneo di Istres dove parteciperanno le pa-drone di casa, lo stesso Cannes e le rumene del Tomis Constanta che, come Urbino, hanno chiuso al terzo posto l’ultima Cev Cup. Un parco di avversarie di assoluto prestigio quindi, per testare i pro-

gressi di queste prime settimane, per valutare a che punto è la condizione fisica generale, ma anche per fare le prove generali in vista della parteci-pazione alla Challenge Cup 2012/13. CAMPAGNA ABBONAMENTI Continua la campagna abbonamenti dell’Universal Volley Modena. Fino al 10 ottobre sarà possibile sotto-scrivere tutte le tipologie di tessere presso le filiali della Banca Popo-lare dell’Emilia Romagna poi per farlo bisognerà passare presso gli uffici della società, al primo piano del PalaCasaModena. Ancora atti-va anche l’iniziativa Teniamo Botta che consente ai residenti dei comuni terremotati di usufruire della tessera di Gradinata gratis.

Andrea LolliClaudio Cesar Cuello

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domenica 7 ottobre si svolgerà a carpi la tradizionale camminata non competiti-va trofeo dorando pietri, rinviata a causa del terremoto

tutti di corsa

“Sono tre i motivi principali che ci spingono a dedicare tempo e risorse alla 31°

edizione del Trofeo Dorando Pietri – spiega carmelo al-berto D’addese, assessore allo Sport e Benessere del Co-mune di Carpi - il primo senza dubbio, è il coinvolgimento che tale competizione riesce a trasmettere ai nostri concitta-dini, richiamando a sè miglia-ia di partecipanti (circa 8.000 nell’ultima edizione), tra singoli privati, società sportive e scuole. Le scuole sono appunto la se-conda ragion d’essere di questo evento che, in proporzione al numero di partecipanti (minimo 20 per scuola), riceveranno un contributo in denaro. Infine in questa 31° edizione della Do-rando Pietri, si festeggerà un compleanno particolare: Piazza Martiri compie 500 anni”. Quale modo migliore, dun-que, per passare una giornata di sport, aggregazione e di festeggiare gli anni, portati egregiamente, della nostra

Piazza? La corsa, giunta alla 31° edizione, organizzata dalla polisportiva Dorando pietri e dalla società la patria 1879, in collaborazione con unicredit Banca, Fondazione cassa di risparmio di carpi, assesso-rato alle politiche scolastiche ed educative e assessorato allo sport e Benessere del comune di carpi, è un appun-tamento davvero imperdibile per giovani e meno giovani.Il ritrovo è alle 8,30 di domenica 7 ottobre in Piazza Martiri, la partenza sarà alle 9,30 e i tre

percorsi si divideranno per di-stanza, rispettivamente di 3, 6,2 e 11,1 chilometri. A metà del percorso lungo e all’arrivo, sarà garantito un punto di ristoro, per dare a tutti la possibilità di fare uno spuntino dopo la gran-de fatica. La quota d’ iscrizione è di 2 euro e, al termine della manifestazione, che si svolgerà con qualsiasi condizione me-teo, a tutti i partecipanti verrà consegnata una maglietta ri-cordo, ulteriore omaggio di una giornata piena di divertimento e voglia di sport.

ricomincia la stagione per il Rugby Carpi nei campi dell’im-

pianto di Santa Croce. Al suo quarto anno, la società organizza un calendario ricco di divertimenti e incontri agonistici per i suoi giovanissimi giocatori. In occasione dell’Open day domenica 23 settembre si sono affrontate le squadre di Carpi e quella di Modena e, come da tradizione, al momento dell’ingresso in campo, l’una ha fatto il tifo per l’altra. Perché il rugby, oltre a regalare grande spet-tacolo, è anche una lezione di vita.Nel rugby, prima di spiegar-ti come lanciare una palla o placcare un avversario, ti vengono insegnati lealtà e rispetto per la propria squadra e per l’avversario; dignità e agonismo, non

onore e trionfo; solidarietà nelle difficoltà e non gloria personale; socialità e non individualità.Le squadre vanno dall’Un-der 6 all’Under 14. Per i ra-gazzi d’età superiore invece mancano le attrezzature adatte, ma sono in progetto lavori che permetteranno la

aL via La stagione 2012/2013 per i faLchetti deL rugBy carpi

cresce la famiglia del rugby carpigiano

anche i più piccini potranno mettersi alla prova con tanti tornei, solitamente due al mese, senza contare quelli primaverili ed estivi resi possibili dalle tante società che organizzano e ospitano le nostre squadre”. La partita, intanto, è finita e inizia il Terzo Tempo fuori dal campo: c’è un panino con la salsiccia per ogni bambino e, dopo tanto sudore, è veramente meritato! Il rugby è l’unico sport di squadra che gioca il

Terzo Tempo: un momento aggregante che i giocatori delle squadre disputano in una ritrovata fratellanza e amicizia dopo che si sono affrontati a viso aperto con placcaggi, mischie e corse a perdifiato.

Francesco PalumboLa segreteria del Rugby Carpi è aperta il martedì e il venerdì dalle 17,45 alle 19,30 presso il campo comunale a Santa Croce. Telefono: 059.664.684 - cell. 328.9535835

Matteo Casalgrandi

Ph Giulia Tambini

partecipazione a campiona-ti maggiori e per sportivi di ogni età. “Il campo e le nostre at-

“Perché nel rugby si gioca

con le mani e con i piedi, ma soprattutto con la testa”

trezzature non saranno solo per i ragazzi – ci spiega il presidente Matteo Ca-salgrandi – stiamo infatti organizzando allenamenti anche per i genitori che amano già questo sport o si appassionano guardando i propri figli giocare”. Va quindi crescendo questa famiglia del rugby carpigia-no che, ad oggi, conta più di 50 bambini iscritti. “Gli impegni si suddividono tra allenamenti e un campiona-to Uisp per i più grandi. Ma

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