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2
1) Quando viene generato un segnale long in un
trading system basato sulle medie mobili?
A. Quando la media mobile veloce taglia al rialzo la
media mobile lenta
B. Quando il prezzo taglia dall’alto verso il basso la
media mobile lenta
C. Quando la media mobile veloce taglia al ribasso la
media mobile lenta
D.Quando il prezzo taglia dall’alto verso il basso la
media mobile veloce
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1) Quando viene generato un segnale long in un
trading system basato sulle medie mobili?
A.Quando la media mobile veloce taglia al rialzo la
media mobile lenta
B. Quando il prezzo taglia dall’alto verso il basso la
media mobile lenta
C. Quando la media mobile veloce taglia al ribasso la
media mobile lenta
D.Quando il prezzo taglia dall’alto verso il basso la
media mobile veloce
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2) Data la seguente evoluzione del P&L qual è il Max
Drawdown (0,20,10,0,15,40):
A. 40
B. 10
C. 20
D.15
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2) Data la seguente evoluzione del P&L qual è il Max
Drawdown (0,20,10,0,15,40):
A. 40
B. 10
C. 20
D.15
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3) Data la seguente evoluzione del P&L qual è il Max
Run-up (0,20,10,0,15,40):
A. 40
B. 10
C. 20
D.15
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3) Data la seguente evoluzione del P&L qual è il Max
Run-up (0,20,10,0,15,40):
A.40
B. 10
C. 20
D.15
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Leggere un report
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Max Drawdown: è il potenziale di perdite massimo del sistema di trading.
Il drawdown è definito come la distanza tra un dato punto ed il punto massimo
che lo precede nella curva dei guadagni e perdite: DD(n)= Max t€[0 ;n] P(t) - P(n)
MaxDD(N) = Max n€[0:N] ( Max t€[0;n] P(t) - P(n) )
Max Run-up: è il potenziale guadagno massimo del sistema di trading.
Il run-up é definito come la differenza tra un dato punto e il punto più basso che
lo precede nella curva dei guadagni e perdite: RU(n)= P(n) – Min t€[0;n] P(t)
MaxRU(N) = Max n€[0;N] ( P(n) – Min t€[0;n] P(t) )
10
4) Ipotizziamo di acquistare il future sull’indice FTSE
MIB a 20.000 punti e lo rivendiamo a 20.500. Il
margine richiesto è del 10%. Qual è il ROI
dell’operazione?:
A. 30 %
B. 10 %
C. 25 %
D.15 %
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4) Ipotizziamo di acquistare il future sull’indice FTSE
MIB a 20.000 punti e lo rivendiamo a 20.500. Il
margine richiesto è del 10%. Qual è il ROI
dell’operazione?:
A. 30 %
B. 10 %
C. 25 %
D.15 %
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Ritorno = (20.500-20.000)*5= 2.500 €
Margine = 0,1*20.000*5=10.000 €
ROI = 2.500 €/ 10.000 € = 25 %
13
5) Quale delle seguenti variabili è da tenere in conto
per il processo di ottimizzazione di un trading
system?
A. Il periodo temporale degli indicatori.
B. Il periodo temporale per il backtest.
C. La percentuale dello stop loss.
D. Tutte le precedenti.
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5) Quale delle seguenti variabili è da tenere in conto
per il processo di ottimizzazione di un trading
system?
A. Il periodo temporale degli indicatori.
B. Il periodo temporale per il backtest.
C. La percentuale dello stop loss.
D. Tutte le precedenti.
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6) In quali mercati funziona meglio una strategia
martingala?
A. Mercati in forte trend
B. In nessun tipo di mercato
C. Mercati in range
D. In ogni tipo di mercato
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6) In quali mercati funziona meglio una strategia
martingala?
A. Mercati in forte trend
B. In nessun tipo di mercato
C. Mercati in range
D.In ogni tipo di mercato
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7) Il seguente codice si riferisce a quale tecnica di
money management? IF PositionPerf(1) >= 0 THEN
OrderSize = OrderSize * 2
BUY (Num*OrderSize) SHARES AT MARKET
A. Piramidale
B. Martingala
C. Fixed Ratio
D.Anti Martingala
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7) Il seguente codice si riferisce a quale tecnica di
money management? IF PositionPerf(1) >= 0 THEN
OrderSize = OrderSize * 2
BUY (Num*OrderSize) SHARES AT MARKET
A. Piramidale
B. Martingala
C. Fixed Ratio
D.Anti Martingala
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Anti Martingala Strategy
2020
La strategia Anti Martingala agisce in maniera opposta,
chiude i trade perdenti e raddoppia quelli vincenti.
Ottiene l’effetto di aumentare il prezzo medio di ingresso
agendo come una strategia trend following.
In caso di trade perdente si torna ad investire un singolo
lotto.
Diventa fondamentale il tempismo del segnale di uscita.
21
8) Ipotizziamo di acquistare il future sull’indice DAX a
8.500 punti e lo rivendiamo a 8.250. Il margine
richiesto è del 10%. Qual è il ROI dell’operazione?:
A. 0 %
B. - 15 %
C. - 30 %
D.- 100 %
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8) Ipotizziamo di acquistare il future sull’indice DAX a
8.500 punti e lo rivendiamo a 8.250. Il margine
richiesto è del 10%. Qual è il ROI dell’operazione?:
A. 0 %
B. - 15 %
C. - 30 %
D.- 100 %
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Ritorno = (8.250-8.500)*25= - 6.250 €
Margine = 0,1*8.500*25=21.250 €
ROI = - 6.250 €/ 21.250 € = - 29,4 %
24
9) Quale settore del S&P 500 ha performato meglio
dopo la crisi:
A. Bancario
B. Immobiliare
C. Beni largo consumo
D.Tecnologico
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9) Quale settore del S&P 500 ha performato meglio
dopo la crisi:
A. Bancario
B. Immobiliare
C. Beni largo consumo
D.Tecnologico
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10) La gestione attiva è profittevole in caso di quale
mercato?
A. Mercato imperfetto
B. Mercato perfetto
C. Mercato in trend
D.Mercato in range
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10) La gestione attiva è profittevole in caso di quale
mercato?
A.Mercato imperfetto
B. Mercato perfetto
C. Mercato in trend
D.Mercato in range
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Obiettivo
Mercato Perfetto Mercato Imperfetto
Informazioni
perfettamente incorporate
nei prezzi
Informazioni non
perfettamente incorporate
nei prezzi
Impossibile “battere” il
mercatoPossibile “battere” il
mercato
Gestione passiva
(buy & hold) Gestione attiva
30
11) Cos’è il Fair Value?
A. Il valore espresso correttamente dal mercato
B. Il prezzo determinato dal modello dei flussi di cassa
C. Il valore ottenuto attraverso il β
D.Il giusto prezzo di uno strumento finanziario
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11) Cos’è il Fair Value?
A. Il valore espresso correttamente dal mercato
B. Il prezzo determinato dal modello dei flussi di cassa
C. Il valore ottenuto attraverso il β
D.Il giusto prezzo di uno strumento finanziario
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Analisi Fondamentale
L’analisi fondamentale esamina tutti i fattori rilevanti
per determinare il giusto prezzo (Fair Value) di uno
strumento finanziario. Il valore intrinseco è basato solo
sulla legge della domanda e dell’offerta.
(John J. Murphy “Analisi tecnica dei mercati finanziari”)
33
12) L’attivo dello Stato Patrimoniale:
A. Esprime gli impieghi dell’azienda
B. Esprime le fonti dell’azienda
C. Esprime i risultati dell’azienda
D.Tutte le precedenti
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12) L’attivo dello Stato Patrimoniale:
A.Esprime gli impieghi dell’azienda
B. Esprime le fonti dell’azienda
C. Esprime i risultati dell’azienda
D.Tutte le precedenti
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13) Qual è la differenza tra Cash Flow e Utile netto?
A. Il cash flow guarda al reddito mentre l’utile guarda
alla liquidità
B. Non vi è alcuna differenza
C. L’utile è la differenza tra incassi ed esborsi mentre il
flusso di cassa è la differenza tra ricavi e costi
D.L’utile è la differenza tra ricavi e costi mentre il flusso
di cassa è la differenza tra incassi ed esborsi
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13) Qual è la differenza tra Cash Flow e Utile netto?
A. Il cash flow guarda al reddito mentre l’utile guarda
alla liquidità
B. Non vi è alcuna differenza
C. L’utile è la differenza tra incassi ed esborsi mentre il
flusso di cassa è la differenza tra ricavi e costi
D.L’utile è la differenza tra ricavi e costi mentre il
flusso di cassa è la differenza tra incassi ed esborsi
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Differenza tra Cash Flow e Utile
Il flusso di cassa non è l’utile di esercizio …..
L’utile di esercizio, determinato come differenza tra i ricavi
e i costi di competenza di un esercizio contabile, permette di
misurare la performance economica/reddituale dell’impresa
nell’esercizio
Il flusso di cassa, determinato come differenza tra gli
incassi e gli esborsi dell’esercizio contabile, permette di
misurare se e come l’impresa ha generato liquidità nell’esercizio
Il calcolo dell’utile segue il principio di competenza, mentre il
calcolo del flusso di cassa segue il principio di cassa
L’utile netto mostra la capacità dell’impresa di generare reddito
Il flusso di cassa mostra la capacità dell’impresa di generare
liquidità
39
14) Per verificare che un impresa sia in equilibrio
finanziario occorre che:
A. Il cash flow sia zero
B. Il cash flow sia positivo
C. L’utile sia negativo
D.L’utile sia positivo
40
14) Per verificare che un impresa sia in equilibrio
finanziario occorre che:
A. Il cash flow sia zero
B. Il cash flow sia positivo
C. L’utile sia negativo
D.L’utile sia positivo
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Equilibrio finanziario
L’impresa si trova in una situazione di equilibrio finanziario quando il
flusso delle entrate è costantemente in grado di fronteggiare il flusso delle
uscite:
Cash flow positivo : (Flusso dei ricavi + Finanziamenti) > (Flusso dei costi +
Rimborso dei finanz.)
44
ROE
4444
ROE = Return on EquityTasso di redditività del capitale proprio
UTILE NETTO
CAPITALE PROPRIO
È l’indice globale dei risultati economici dell’azienda e misura l’effetto
Integrato delle scelte relative a :
SETTORE OPERATIVO TIPICO
SETTORE FINANZIARIO
È l’indice globale con i quale si confrontano:
I possibili rendimenti alternativi
Gli effetti finanziari sul reddito dell’investimento
ROE =
45
16) Il ROI viene calcolato come:
A. Reddito Operativo/Capitale investito
B. Utile Netto/Capitale investito
C. Utile Netto/Capitale Proprio
D.Reddito Operativo/Capitale Proprio
46
16) Il ROI viene calcolato come:
A.Reddito Operativo/Capitale investito
B. Utile Netto/Capitale investito
C. Utile Netto/Capitale Proprio
D.Reddito Operativo/Capitale Proprio
47
ROI
4747
ROI = Return on InvestmentTasso di redditività del capitale investito
REDDITO OPERATIVO
CAPITALE INVESTITOROI =
Il ROI sintetizza il rendimento della gestione tipica dell'azienda in base a tutto il
capitale in essa investito (capitale proprio + capitale di terzi), al lordo degli oneri
finanziari, degli oneri fiscali ed è indipendente dai risultati della gestione non
caratteristica e straordinaria.
Tale indice evidenzia la nostra bravura nel far fruttare sia il capitale dei soci
(capitale proprio) ma anche quello dei terzi finanziatori (debiti). Il ROI esprime
pertanto il rendimento dell'investimento effettuato che dovrà successivamente
essere suddiviso in tre componenti: a) la remunerazione dei finanziamenti dei
terzi; b) l'incidenza fiscale; c) l'utile degli azionisti o soci.
48
17) In generale qual è un livello accettabile di
leverage?
A. LEVERAGE = 0
B. 0 < LEVERAGE < 2
C. 1 < LEVERAGE < 2
D.LEVERAGE > 2
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17) In generale qual è un livello accettabile di
leverage?
A. LEVERAGE = 0
B. 0 < LEVERAGE < 2
C. 1 < LEVERAGE < 2
D.LEVERAGE > 2
50
Leverage
5050
Il Leverage, anche se non rappresenta un indice di redditività, influenza
direttamente il ROE, come sopra evidenziato. Il Leverage dimostra in
che modo l’azienda riesce a finanziare i propri investimenti ed in
particolare se con prevalenza di capitale proprio o di capitale di terzi.
• LEVERAGE = 1 significa che tutti gli investimenti sono finanziati con
capitale proprio, situazione più teorica che non effettiva ( assenza di
capitale di terzi );
• LEVERAGE compreso tra 1 e 2 si verifica una situazione di positività,
in quanto l’azienda possiede un buon rapporto tra capitale proprio e di
terzi (quest’ultimo si mantiene al di sotto del 50%);
• LEVERAGE > 2 segnala una situazione di indebitamento aziendale,
che diventa più onerosa per l’azienda al crescere di tale indice.
Tanto più elevato è l’indice tanto maggiore è l’indebitamento
51
18) Come si calcola il dividend payout ratio:
A. Dividendo/Prezzo
B. Dividendo/EPS
C. Dividendo reale / Dividendo atteso
D.Dividendi totali / numero di azioni
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18) Come si calcola il dividend payout ratio:
A. Dividendo/Prezzo
B. Dividendo/EPS
C. Dividendo reale / Dividendo atteso
D.Dividendi totali / numero di azioni
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Dividendi
5353
È fondamentale analizzare la situazione dei dividendi con
attenzione e l’evoluzione storica di questi due fattori per
verificare ad esempio se la politica dei dividendi è
sostenibile, se c’è spazio per la crescita, ecc.
DIVIDENDO PER AZIONE
PREZZODIVIDEND YIELD =
DIVIDENDO PER AZIONE
EPSDIVIDEND PAYOUT RATIO =
54
19) L’azienda ABC ha i seguenti dati, 2000 azioni in
circolazione, utile netto 400 e prezzo 5. Qual è il
suo earning yield?
A. 3%
B. 4%
C. 5 %
D.10 %
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19) L’azienda ABC ha i seguenti dati, 2000 azioni in
circolazione, utile netto 400 e prezzo 5. Qual è il
suo earning yield?
A. 3%
B. 4%
C. 5 %
D.10 %
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20) Si ipotizzi che il β della società ISP si pari a 1,5, se
il rendimento del mercato diminuisse del 3% il
rendimento dell’azione ISP?
A. Aumenterebbe del 1,5 %
B. Diminuirebbe del 1,5 %
C. Aumenterebbe del 4,5 %
D.Diminuirebbe del 4,5 %
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20) Si ipotizzi che il β della società ISP si pari a 1,5, se
il rendimento del mercato diminuisse del 3% il
rendimento dell’azione ISP?
A. Aumenterebbe del 1,5 %
B. Diminuirebbe del 1,5 %
C. Aumenterebbe del 4,5 %
D.Diminuirebbe del 4,5 %
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21) Vendere un’opzione put:
A. Dà il diritto di acquistare il sottostante
B. Dà il diritto di vendere il sottostante
C. Dà l’obbligo di vendere il sottostante
D.Dà l’obbligo di acquistare il sottostante
61
21) Vendere un’opzione put:
A. Dà il diritto di acquistare il sottostante
B. Dà il diritto di vendere il sottostante
C. Dà l’obbligo di vendere il sottostante
D.Dà l’obbligo di acquistare il sottostante
62
Le quattro posizioni base
6262
Diritto di
acquistare
Diritto di
vendere
CALL PUT
Obbligo a
comprare
Obbligo a
vendere
Buyer
(long)
Seller
(short)
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22) Il seguente grafico di pay-off è relativo ad un
posizione:
A. Long Put
B. Short Call
C. Long Call
D.Short Put
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22) Il seguente grafico di pay-off è relativo ad un
posizione:
A.Long Put
B. Short Call
C. Long Call
D.Short Put
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23) Quando una call si definisce in the money?
A. Quando il prezzo del sottostante è minore dello
strike
B. Quando il prezzo di mercato della call è superiore a
quello di acquisto
C. Quando il prezzo del sottostante è maggiore dello
strike
D.Quando il prezzo della call è superiore a quello della
put
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23) Quando una call si definisce in the money?
A. Quando il prezzo del sottostante è minore dello
strike
B. Quando il prezzo di mercato della call è superiore a
quello di acquisto
C. Quando il prezzo del sottostante è maggiore dello
strike
D.Quando il prezzo della call è superiore a quello della
put
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24) In caso di aumento del prezzo del sottostante il
valore di una call?
A. Resta invariato
B. Aumenta
C. Diminuisce
D.Ha una variazione inversa a quella della put
70
24) In caso di aumento del prezzo del sottostante il
valore di una call?
A. Resta invariato
B. Aumenta
C. Diminuisce
D.Ha una variazione inversa a quella della put
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I FATTORI QUANTIFICABILI
7171
La tabella seguente mostra in modo sintetico l’effetto dei sei parametri
quantificabili sui prezzi delle opzioni:
72
25) Una 50 Call ha un prezzo di 10 €. Il prezzo del
sottostante è pari a 48 €. A quanto ammonta il time
value?
A. 0
B. 2
C. 10
D.12
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25) Una 50 Call ha un prezzo di 10 €. Il prezzo del
sottostante è pari a 48 €. A quanto ammonta il time
value?
A. 0
B. 2
C. 10
D.12
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Intrinsic Value e Time Value
7474
Prezzo Azione = 56 €
Prezzo di una call con strike 50 € = 8 €
Prezzo Strike = 50 €
Prezzo opzione = 8 €
Valore
instrinseco =
6.00
Valore
Temporale =
2 €
75
26) Quale di queste variabili non è considerata nel
modello di Black&Scholes?
A. Volatilità del sottostante
B. Tempo alla scadenza
C. Prezzo del sottostante
D.Liquidità del sottostante
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26) Quale di queste variabili non è considerata nel
modello di Black&Scholes?
A. Volatilità del sottostante
B. Tempo alla scadenza
C. Prezzo del sottostante
D.Liquidità del sottostante
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Definizione delle variabili
77
• S = prezzo del sottostante
• K = prezzo strike opzione
• R = tasso d’interesse privo di rischio
• T = tempo fino alla scadenza dell’opzione
• = volatilità del sottostante
78
27) Quale strategia è da preferire in caso di attesa di
volatilità decrescente e di mercato in ribasso?
A. Acquisto Put
B. Vendita Straddle
C. Vendita Call
D.Vendita Put
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27) Quale strategia è da preferire in caso di attesa di
volatilità decrescente e di mercato in ribasso?
A. Acquisto Put
B. Vendita Straddle
C. Vendita Call
D.Vendita Put
80
Strategia con Opzioni
8080
Attraverso la combinazione di call e put è possibile creare strategie di trading per
ottenere profitti in ogni condizione di mercato, sia rialzista che ribassista che in
fase laterale.
81
28) Quale caratteristica ha decretato il successo degli
ETF?
A. I bassi costi di gestione
B. L’indicizzazione passiva
C. La possibile differenziazione geografica
D.Tutte le precedenti risposte
82
28) Quale caratteristica ha decretato il successo degli
ETF?
A. I bassi costi di gestione
B. L’indicizzazione passiva
C. La possibile differenziazione geografica
D.Tutte le precedenti risposte
83
29) Un aumento della volatilità comporta:
A. Un aumento del prezzo della call e una diminuzione
del prezzo della put
B. Una diminuzione del prezzo della call e un aumento
del prezzo della put
C. Un aumento del prezzo della call e un aumento del
prezzo della put
D.Una diminuzione del prezzo della call e una
diminuzione del prezzo della put
84
29) Un aumento della volatilità comporta:
A. Un aumento del prezzo della call e una diminuzione
del prezzo della put
B. Una diminuzione del prezzo della call e un aumento
del prezzo della put
C. Un aumento del prezzo della call e un aumento del
prezzo della put
D.Una diminuzione del prezzo della call e una
diminuzione del prezzo della put
85
I FATTORI QUANTIFICABILI
8585
La tabella seguente mostra in modo sintetico l’effetto dei sei parametri
quantificabili sui prezzi delle opzioni:
86
30) Quali sono le principali caratteristiche di
un’obbligazione?:
A. Modalità di rimborso, cedola e tasso di interesse
nominale
B. Durata, cedola, modalità di rimborso, prezzo di
rimborso e tasso di interesse nominale
C. Durata e cedola
D.Durata, cedola e modalità di rimborso
87
30) Quali sono le principali caratteristiche di
un’obbligazione?:
A. Modalità di rimborso, cedola e tasso di interesse
nominale
B. Durata, cedola, modalità di rimborso, prezzo di
rimborso e tasso di interesse nominale
C. Durata e cedola
D.Durata, cedola e modalità di rimborso
88
Caratteristiche principali
Le due caratteristiche principali di un titolo obbligazionario sono:
1. Durata
2. Cedola
Ci sono anche altri elementi che caratterizzano un’obbligazione:
• Modalità di rimborso
• Prezzo di rimborso
• Tasso di interesse nominale
89
31) La cedola può essere:
A. A tasso fisso e a tasso variabile
B. A tasso fisso
C. A tasso fisso o a tasso variabile
D.A tasso predeterminato
90
31) La cedola può essere:
A. A tasso fisso e a tasso variabile
B. A tasso fisso
C. A tasso fisso o a tasso variabile
D.A tasso predeterminato
91
2. Cedola
La cedola definisce l’interesse che verrà pagato periodicamente
dall’emittente al sottoscrittore del titolo obbligazionario.
La frequenza della cedola può essere:
• Annuale (titoli tedeschi)
• Semestrale (titoli italiani)
La cedola può essere:
• A tasso fisso: il suo valore è uguale durante tutta la vita
dell’obbligazione
• A tasso variabile: il suo valore può variare in base a dei parametri
(es. le obbligazioni legate all’inflazione)
92
32) Qual è il prezzo di un’obbligazione: durata 2 anni,
rendimento annuo 10%, flusso di cassa in t = 10 e
t+1 = 110?
A. 90
B. 100
C. 110
D. 120
93
32) Qual è il prezzo di un’obbligazione: durata 2 anni,
rendimento annuo 10%, flusso di cassa in t = 10 e
t+1 = 110?
A. 90
B. 100
C. 110
D. 120
94
Prezzo
Sappiamo che l’emittente di un’obbligazione si obbliga a pagare il
capitale versato (quota capitale), alla scadenza del contratto, e dei
flussi di cassa (cedole).
Di conseguenza il prezzo di un’obbligazione è pari alla somma del
valore attuale dei flussi di cassa e del valore nominale del capitale.
Qual è il prezzo?
P = C1 / (1+Y) + C2 / (1+ Y)2 = 100
95
33) Qual è l’affermazione corretta?
A. Il prezzo di un’obbligazione è uguale al valore
attuale dei flussi di cassa futuri
B. Uno zero coupon presenta più di un flusso di cassa
C. Il prezzo di un’obbligazione è uguale alla
sommatoria del rapporto tra i flussi di cassa e la
somma (1+i)
D. Le precedenti risposte sono tutte false
96
33) Qual è l’affermazione corretta?
A. Il prezzo di un’obbligazione è uguale al valore
attuale dei flussi di cassa futuri
B. Uno zero coupon presenta più di un flusso di cassa
C. Il prezzo di un’obbligazione è uguale alla
sommatoria del rapporto tra i flussi di cassa e la
somma (1+i)
D. Le precedenti risposte sono tutte false
98
34) Da cosa dipende la duration?
A. Flussi di cassa e tassi di rendimento
B. Cedola, tassi di rendimento e vita residua
C. Cedola, flussi di cassa e vita residua
D. Vita residua e tassi di rendimento
99
34) Da cosa dipende la duration?
A. Flussi di cassa e tassi di rendimento
B. Cedola, tassi di rendimento e vita residua
C. Cedola, flussi di cassa e vita residua
D. Vita residua e tassi di rendimento
100
Duration
La duration (durata media finanziaria) è un indicatore della durata
finanziaria di un’obbligazione e viene calcolata ponderando la vita
residua con il flusso di cedole ancora da pagare.
Si tratta di un numero, espresso in anni, tra il valore 0 e la vita residua
dell’obbligazione. Questo numero è una rappresentazione sintetica
della rischiosità.
Dipende da:
1. Tassi di rendimento
2. Vita residua
3. Cedole
101
35) Quale delle seguenti affermazioni è sbagliata?
A. La duration esprime il periodo necessario per
rientrare dall’investimento
B. Per uno zero coupon la duration non è pari alla
durata anagrafica
C. Per uno zero coupon non si staccano cedole
D. Per un titolo con cedola la duration è sempre
minore della durata anagrafica
102
35) Quale delle seguenti affermazioni è sbagliata?
A. La duration esprime il periodo necessario per
rientrare dall’investimento
B. Per uno zero coupon la duration non è pari alla
durata anagrafica
C. Per uno zero coupon non si staccano cedole
D. Per un titolo con cedola la duration è sempre
minore della durata anagrafica
103
Duration
Una duration elevata (bassa) corrisponde a un’elevata (bassa)
sensibilità del prezzo dell’obbligazione al variare del tasso di
rendimento e di conseguenza a un elevato (basso) rischio.
• Zero coupon bond: la duration è pari alla durata anagrafica
• Coupon bond: la duration è sempre minore alla durata anagrafica
Significato della duration è duplice:
• Il periodo necessario per rientrare dall’investimento
• Il periodo per il quale si è esposti al rischio dei tassi
104
36) Che succede alla duration di due titoli con la
stessa cedola e durata ma con rendimento diverso?
A. Minore è il rendimento e minore è la duration
B. Minore è il rendimento e maggiore è la duration
C. Maggiore è il rendimento e minore è la duration
D. Hanno la stessa duration
105
36) Che succede alla duration di due titoli con la
stessa cedola e durata ma con rendimento diverso?
A. Minore è il rendimento e minore è la duration
B. Minore è il rendimento e maggiore è la duration
C. Maggiore è il rendimento e minore è la duration
D. Hanno la stessa duration
106
Duration
1 - Tasso di rendimento: due titoli con stessa cedola e durata ma
rendimento diverso
+ rendimento, - duration
107
37) Quale di queste non è una tipologia di
obbligazione?
A. Obbligazione a scadenza
B. Obbligazione subordinata
C. Obbligazione callable
D. Obbligazione strutturata
108
37) Quale di queste non è una tipologia di
obbligazione?
A. Obbligazione a scadenza
B. Obbligazione subordinata
C. Obbligazione callable
D. Obbligazione strutturata
109
Tipologie
Esistono numerose tipologie di obbligazioni, le principali sono:
1. Obbligazioni zero coupon
2. Obbligazioni a tasso fisso
3. Obbligazioni a tasso variabile
4. Obbligazioni strutturate
5. Obbligazioni convertibili
6. Obbligazioni callable
7. Obbligazioni subordinate
8. Rendite perpetue
110
38) Qual è il rendimento di uno zero coupon
che ripaga 1000 euro dopo 5 anni avendo un
prezzo di emissione di 900 euro?
A. 1,9%
B. 2,1%
C. 2,5%
D. 2%
111
38) Qual è il rendimento di uno zero coupon
che ripaga 1000 euro dopo 5 anni avendo un
prezzo di emissione di 900 euro?
A. 1,9%
B. 2,1%
C. 2,5%
D. 2%
112
Zero coupon
112112
In generale la formula per calcolare il rendimento di uno zero coupon
con scadenza superiore all’anno (n è il numero di anni) è:
r = ( M / P ) (1/n) - 1
Esempio: qual è il rendimento di uno zero coupon che ripaga 1000
euro dopo un anno o 5 anni avendo un prezzo di emissione di 900
euro?
n = 1: 11,1%
n = 5: 2,1%
113
39) Le obbligazioni a tasso fisso set up si
caratterizzano per avere:
A. Tasso non prestabilito e crescente
B. Tasso prestabilito e crescente
C. Tasso prestabilito e decrescente
D. Tasso non prestabilito e decrescente
114
39) Le obbligazioni a tasso fisso set up si
caratterizzano per avere:
A. Tasso non prestabilito e crescente
B. Tasso prestabilito e crescente
C. Tasso prestabilito e decrescente
D. Tasso non prestabilito e decrescente
115
Coupon bond
Questi strumenti si caratterizzano per pagare una cedola durante il
periodo di vita.
• Obbligazioni a tasso fisso: la remunerazione dell’investimento è
stabilita prima dell’emissione. Possono essere:
• Step up: tasso fisso prestabilito e crescente
• Step down: tasso fisso prestabilito e decrescente
• Obbligazioni a tasso variabile: la remunerazione dell’investimento
varia in base a dei parametri di riferimento
116
40) Tipicamente le obbligazioni callable sono
A. A tasso variabile
B. Prive di cedola
C. A tasso fisso
D. Emesse a un tasso più basso del mercato
117
40) Tipicamente le obbligazioni callable sono
A. A tasso variabile
B. Prive di cedola
C. A tasso fisso
D. Emesse a un tasso più basso del mercato
118
6. Obbligazioni callable
Le obbligazioni callable si caratterizzano per riservare all’emittente la
facoltà di rimborso prima della scadenza naturale dell’obbligazione.
• Sono delle obbligazioni a tasso fisso
• Prevedono il rimborso anticipato e di conseguenza all’emissione il
tasso è mediamente più alto di quello di mercato
• L’emittente rimborsa l’obbligazione quando il tasso è molto più
alto di quello di mercato
119
41) Cosa sono i CTZ?
A. Titoli emessi dallo Stato con durata 5 anni
B. Titoli con cedola fissa e di durata 24 mesi
C. Titoli senza cedola e con durata 1 anni
D. Titoli senza cedola e con durata 24 mesi
120
41) Cosa sono i CTZ?
A. Titoli emessi dallo Stato con durata 5 anni
B. Titoli con cedola fissa e di durata 24 mesi
C. Titoli senza cedola e con durata 1 anni
D. Titoli senza cedola e con durata 24 mesi
121
Titoli di Stato italiani
Sono obbligazioni caratterizzate dal fatto che l’emittente è lo stato
italiano o altri stati sovrani. Sono scambiate presso il Mercato telematico
delle obbligazioni e dei titoli di Stato (MOT).
• BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): titoli a breve termine con scadenza
non superiore all’anno. Sono strumenti del mercato monetario di tipo
Zero Coupon.
• CTZ (Certificati del Tesoro Zero coupon): titoli di tipo Zero Coupon
con durata pari a 24 mesi.
• CCT (Certificati di Credito del Tesoro): titoli a medio-lungo termine
(massimo 7 anni), che pagano semestralmente un tasso di interesse
(cedola) variabile indicizzato al tasso di rendimento dei Bot.
122
42) Durante la massima intensità della recessione che
succede?
A. Il mercato delle commodities prosegue la fase
ribassista
B. Il mercato azionario prosegue la fase ribassista
C. Il mercato azionario registra un massimo e si
prepara per una nuova fase di ribasso
D. Nessuna delle precedenti
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42) Durante la massima intensità della recessione che
succede?
A. Il mercato delle commodities prosegue la fase
ribassista
B. Il mercato azionario prosegue la fase ribassista
C. Il mercato azionario registra un massimo e si
prepara per una nuova fase di ribasso
D. Nessuna delle precedenti
2. MASSIMA INTENSITÀ DELLA RECESSIONE:
• Minimo del mercato azionario e probabile inversione rialzista
sostenuta dalla riduzione dei tassi di interesse
• Il mercato obbligazionario continua il trend rialzista già in
essere
• Il mercato delle materie prime prosegue la fase ribassista
Fasi del ciclo
economico
BOND
STOCK
COMMODITY
125
43) Cosa succede se l’indicatore di forza relativa
scende?
A. I prezzi al numeratore sono più forti di quelli al
denominatore
B. I prezzi al numeratore sono in salita e quelli al
denominatore in discesa
C. I prezzi al denominatore sono più deboli di quelli al
numeratore
D. I prezzi al denominatore sono più forti di quelli al
numeratore
126
43) Cosa succede se l’indicatore di forza relativa
scende?
A. I prezzi al numeratore sono più forti di quelli al
denominatore
B. I prezzi al numeratore sono in salita e quelli al
denominatore in discesa
C. I prezzi al denominatore sono più deboli di quelli al
numeratore
D. I prezzi al denominatore sono più forti di quelli al
numeratore
L’indicatore di forza relativa si calcola come rapporto tra due prezzi.
Forza relativa
• Ratio sale: x è più forte di y
• Ratio scende: y è più forte di x
128
44) Qual è l’indice più importante nel settore delle
commodities?
A. Dow Jones Industrial
B. CRB Index
C. Dollar Index
D. CRB Index e Dollar Index
129
44) Qual è l’indice più importante nel settore delle
commodities?
A. Dow Jones Industrial
B. CRB Index
C. Dollar Index
D. CRB Index e Dollar Index
• È l’indice più importante per misurare l’andamento del mercato delle materie prime
• È stato calcolato per la prima volta nel 1957 dalla CommodityResearch Bureau e pubblicato nel 1958 nel CRB CommodityYearbook
• L’obiettivo dell’indice è di rappresentare l’andamento dei prezzi delle principali commodities
• Per garantire che il CRB Index continuasse a svolgere il suo ruolo si è reso necessario modificare periodicamente la formula di calcolo e le commodities che lo compongono. Questo perché l’economia non è statica ma dinamica.
• Ha subito 10 aggiornamenti, il primo nel 1961 e l’ultimo nel 2005
CRB Index
131
45) In generale se il US Dollar scende allora cosa
succede alle commodities?
A. Scendono
B. Salgono
C. Restano invariate
D. Salgono se sale anche il mercato azionario
132
45) In generale se il US Dollar scende allora cosa
succede alle commodities?
A. Scendono
B. Salgono
C. Restano invariate
D. Salgono se sale anche il mercato azionario
US Dollar ► Commodity
US Dollar
• Il dollaro americano influenza notevolmente il mercato
dell’oro. La relazione è inversa.
Un rialzo del dollaro americano ha un impatto negativo su Commodity ed è un fattore inflazionistico.
-
134
46)Quale affermazione è falsa?
A. Bond e stock hanno una relazione diretta
B. Commodities e Forex hanno una relazione diretta
C. Commodities e Forex hanno una relazione inversa
D. Bond e commodities hanno una relazione inversa
135
46)Quale affermazione è falsa?
A. Bond e stock hanno una relazione diretta
B. Commodities e Forex hanno una relazione diretta
C. Commodities e Forex hanno una relazione inversa
D. Bond e commodities hanno una relazione inversa
137
47) Come si calcola l’indicatore di Buffett?
A. Col rapporto tra GDP e capitalizzazione
B. Col rapporto tra capitalizzazione e GDP aggiustato
per l’inflazione
C. Col rapporto tra capitalizzazione e GDP
D. Col rapporto tra capitalizzazione e GDP moltiplicato
per i prezzi di mercato
138
47) Come si calcola l’indicatore di Buffett?
A. Col rapporto tra GDP e capitalizzazione
B. Col rapporto tra capitalizzazione e GDP aggiustato
per l’inflazione
C. Col rapporto tra capitalizzazione e GDP
D. Col rapporto tra capitalizzazione e GDP moltiplicato
per i prezzi di mercato
L’indicatore di Buffett è dato dal rapporto tra la capitalizzazione di mercato e il prodotto interno lordo.
Buffett Indicator
140
48) Quale di queste affermazione sui trading system
meccanici è falsa?
A. Entry, exit, stop loss, position sizing sono
chiaramente predefinite.
B. Non vi è assolutamente spazio per decisioni
discrezionali.
C. Ogni trade ha un esito ben definito.
D.Estensivi backtesting possono dimostrare un ritorno
positivo sul lungo periodo
141
48) Quale di queste affermazione sui trading system
meccanici è falsa?
A. Entry, exit, stop loss, position sizing sono
chiaramente predefinite.
B. Non vi è assolutamente spazio per decisioni
discrezionali.
C. Ogni trade ha un esito ben definito.
D.Estensivi backtesting possono dimostrare un ritorno
positivo sul lungo periodo
Le regole sono sviluppate tramite una ricerca rigorosa e attraverso test su dati storici.
Ogni trade ha un esito casuale.
Backtesting estensivi possono dimostrare un ritornopositivo sul lungo termine.
Cos’è il Trading Meccanico?
146
50) Quale delle seguenti affermazione è vera?
A. L’analisi fondamentale e l’analisi tecnica sono metodi
complementari
B. L’analisi tecnica predilige il medio/lungo periodo
C. L’analisi fondamentale si basa sull’andamento dei
prezzi
D.Per l’analisi tecnica i prezzi sono determinati dalle
variabili economiche aziendali
147
50) Quale delle seguenti affermazione è vera?
A.L’analisi fondamentale e l’analisi tecnica sono
metodi complementari
B. L’analisi tecnica predilige il medio/lungo periodo
C. L’analisi fondamentale si basa sull’andamento dei
prezzi
D.Per l’analisi tecnica i prezzi sono determinati dalle
variabili economiche aziendali
148
Analisi fondamentale vs analisi tecnica
Analisi
fondamentale
Analisi
tecnica
Ipotesi sottostanti
I prezzi dei titoli sono
determinati dalle
variabili economiche
aziendali e da quelle
macroeconomiche.
Il mercato ha un
andamento ciclico
che tende a ripetersi
nel tempo.
Aspetti analizzati
•Bilanci aziendali e
ogni altro dato
rilevante.
•Dati macroeconomici
e settoriali.
•Comportamenti
competitors.
Andamento dei prezzi
e dei volumi delle
contrattazioni
passate.
Orizzonte temporale medio-lungo periodo
qualunque
(preferibilmente
medio-breve periodo)
Metodi
Complementari