The long hard road of out hell

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Storia di un mio personaggio, Lexi Whistler, spin off della sua storia integrale, che sto scrivendo io personalmente.

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Acqua..a-cqua...*Le prime parole che uscirono dalla bocca di Lexi, dopo il suo risveglio. Ancora assopita , in uno stato ancora tutto da auto verificare, la strega non si era infatti accorta di essere in un luogo a lei non del tutto sconosciuto. Un ala del posto, per riservata solo alle grandi occasioni, a cui lei spesso aveva partecipato solo come spettatore. Una sala alquanto ambigua e fitta di oscuri segreti, che venivano rivelati solo in alcuni libri nel mondo reale.Faceva caldo, molto caldo e Lexi cominciava a svegliarsi dal suo torpore. Aveva i piedi in una bacinella con dell'acqua che forse sarebbe dovuta servire a rinfrescarla appena , ma in realt le stava procurando solo ferite da ebollizione, perch il fuoco che la circondava, cos vicino ormai alla sua pelle, sudata e piena di bruciature, era alto e stava solamente facendo il suo dovere.Le mani erano legate a delle catene, fissate ben salde su quel muro dal colore nero , che entrava in netto contrasto con i colori di quel che vi era attorno. Le gambe intorpidite dal troppo stare nella stessa posizione e per chiss quanto tempo, svenuta addosso ad un muro, non sapendo nemmeno cosa ci faceva in quel posto.Gli occhi erano pesanti, stanchi, il viso della strega era sporcato di nero, forse aveva avuto qualche trattamento vicino al fuoco, molto pi di quanto lei cominciasse a ricordare. Ma quegli stessi occhi si aprirono e cap immediatamente cosa stava succedendo e dove l'avevano trascinata.Non ricordava come fosse successo, ma i ricordi sarebbero riaffiorati presto. In compenso davanti a lei vi era una sedia, come se fosse stata messa l per qualcuno che avrebbe , di certo , avuto il piacere di torturarla.E chi non ne aveva voglia, dopo tutti quegli anni, di farlo. Chi non aveva la sensazione che Lexi avrebbe dovuto pagare prima o poi , per quel tradimento fatto a Lucifero anni addietro. Tutti all'inferno volevano un pezzo di lei. Tutti avrebbero fatto qualsiasi cosa per poter avere la taglia che ormai vi era sulla sua testa. Ma chi si avvicin a quella sedia malconcia, non era nessuno di bassa lega. Non era un demone qualsiasi, uno di quegli schifosi che per avere un attimo di gloria infernale, avrebbe scomodato il proprio culo fino sulla terra e si sarebbe battuto per portarla a casetta. No, nessuno di loro avrebbe mai potuto sconfiggere la potenza di Lexi. Era vero, altres, che Lexi non passava un bel periodo. La sua fragilit interiore era sicuramente il nesso che legava l'intenzione all'accaduto. E qualcuno si era decisamente approfittato di ci che torturava la povera strega.-Buongiorno, ben svegliata! Caldino vero? Cosa dicevi? non ti ho sentita! -Parole accompagnate dal suo avvicinarsi con un'eleganza inaudita al povero corpo dilaniato da qualche tortura col fuoco, che era ancora appeso in catene come un salame in una drogheria. L'uomo si avvicin a Lexi e al suo viso, cercando di capire cosa avesse detto in precedenza, ma in realt era solo uno sporco gioco sadico che amava fare. Una cosetta da nulla, sarebbe stata capace anche lei stessa a mettere nelle peggiori condizioni il suo ipotetico prigioniero.-Lexi, Lexi, Lexi, andiamo su! Ti pare che io sia qui per servirti? Nooo, dai non scherziamo!-Un sorriso compiaciuto si dipinse sul suo volto, che era solcato da qualche piccola ruga, che ben presto avrebbe cancellato per pura vanit , con uno schiocco di dita.Lucifero era bello, ogni sua sembianza, conosciuta dalla strega , era sempre stata all'altezza delle aspettative comuni. Questa volta sfoggiava una chioma bionda, capelli lunghi fino alle spalle, morbidi alla vista e sicuramente anche al tatto. Gli occhi erano verdi , quasi della stessa tonalit della strega, le mani lunghe e magre, curate come se lui non avesse pi toccato niente dopo la grande battaglia.Il vestiario sempre molto elegante, questa volta lasciava trapelare un cambio netto di look. Forse erano le mode infernali a cambiare, ma quella maglietta degli Iron Maiden addosso a Lucifero era decisamente una beffa. La giacca di pelle, tolta con molta non-chalance , si and a posare sulla sedia, che ancora non aveva avuto il piacere di essere stata toccata dal suo culo regale. Insomma, un gran bel figo davanti a lei, il cui scopo era proprio quello di indurre in tentazione chiunque lo incontrasse e ci sarebbe riuscito. Difficile da ammettere, ma Lexi ne era stata sempre affascinata.Prese finalmente posto sulla sedia e la osserv con un sorriso curioso.-So a cosa sta pensando, di sicuro ti sono tornate in mente scene di noi due che facevamo del sesso su quel bancone del bar, la prima volta che ci siamo conosciuti. Bei ricordi , nevvero?-

-S, devo ammettere che hai sempre avuto un certo non so che quando hai usato il tuo gingillo infernale su di me, ovviamente sotto tortura mentale, ma s! Sono d'accordo. Ah ho capito mi hai chiamato per una rimpatriata?-

Lexi rispose in tono sarcastico, alzando il capo e guardandolo con disprezzo, ma sorridendo allo stesso momento. Lucifero cominci a ridere di gusto , sbilanciandosi sulla sedia ma senza cadere, come se non ci fosse alcuna forza di gravit.

-Rimani sempre simpatica e comunque no mia cara strega, per oggi niente bunga bunga infernale. Ho una proposta da farti!-

Le proposte fatte dal re dell'inferno non portavano mai niente di buono, avrebbe sicuramente voluto Lexi in qualche squadrone di reclute a patire quel gradito ritorno all'inferno e a farla soffrire a vita non fisicamente, ma semplicemente per il fatto di aver trasformato il suo incubo peggiore in realt. Ovvero allontanarla dalle persone che amava.

-Una proposta? Be ho un altra busta da poter scegliere o devo solo star zitta ad ascoltarti?-

Lucifero non colse la battuta, ma si fece stranamente serio d'improvviso.

-Hai trenta giorni per uscire da qua. Ovviamente ci che incontrerai sulla strada per uscirne non di mia competenza. Ti lascio al tuo destino. Chi incontrerai sono solo cazzi tuoi. Avrai nient'altro che te stessa e qualche tuo oggetto simpatico , di quelli che usate nelle cacce al demone. Niente magia, niente abracadabra, solo tu e il machete.Se riuscirai a farti vedere entro i 30 giorni davanti alla porta dell'inferno, pronta ad andartene io ti lascer e lascer anche che nessuno mai pi ti possa perseguire per i ...come dire...peccati commessi in passato. Altrimenti se non ti vedo , trarr le mie conclusioni. Qualche mio bambino affamato potrebbe averti mangiato a colazione o sar io personalmente a farti fuori, qualora allo scadere del tempo, tu fossi ancora viva , ma persa da qualche parte.-

La proposta di Lucifero era a dir poco pazzesca. Lexi ascolt le parole pensando ad un unica cosa: suo figlio. Avrebbe dovuto combattere fino all'ultima speranza, sempre con impresso sul cuore e sugli occhi quel visino dolce, che aspettava la mamma ansioso. 30 GIORNI. Solo 30 giorni e sarebbe tornata a casa.

-D'accordo, dammi tutto e liberami da questa catene di merda.-

Detto fatto, Lexi si ritrov davanti una sacca di oggetti e le mani finalmente libere da quel calvario. Lucifero le apparve dietro alle spalle, sfior i capelli corvini della strega e annus il suo profumo, ormai camuffato dall'odore del fumo infernale e probabilmente anche dall'acre zolfo che le inondava le narici.

-Conto su di te, vorrei vederti vincere questa gara. Sai sono i miei bambini che non ti sopportano , sono loro che vorrebbero vederti arrostire, non io. Io ho sempre avuto un debole per te e tradirmi non mi ha nuociuto, ha solamente alimentato la mia voglia di renderti mia regina. Sarei onorato se cambiassi idea, ma ormai hai accettato la 30 days challenge. Buon lavoro e buona fortuna!-

Senza aggiungere altro, Lexi si ritrov su di una via buia, la quale veniva alimentata solo dal fuoco che spuntava in ogni dove. Per fortuna aveva qualcosa con cui combattere e lo avrebbe fatto.Lucifero era svanito e restava solo lei.La guerriera era di nuovo sul fronte di guerra.