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FOCUSING CON GLI ADOLESCENTI: L’IDENTITÀ DI SÉ E COLTIVARE L’AUTODETERMINAZIONE TRADUZIONE DI FABRIZIA MARTORELLI ANNOTAZIONI DI LETTURA Il testo qui tradotto è una testi di dottorato, in una prima parte il linguaggio accademico potrebbe risultato un po’ impegnativo. A partire da pagina 27 viene trattato il tema della ricerca di Focusing con gli adolescenti, e il linguaggio diventa fluido e agevole. TESI L. Louanne Ellison-Cole Laurea in Filosofa Psicologica Transpersonale Istituto di Psicologia Transpersonale Palo Alto, California 21 Novembre 2003 Si certifica di aver letto e approvato il contenuto e la presentazione della presente Tesi: Jenny Wade, Ph.D., Committee Chairperson Data Ann Weiser Cornell, Ph.D., Committee Member Data Paul Roy, Ph.D., Committee Member Data Data

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FOCUSING CON GLI ADOLESCENTI:

L’IDENTITÀ DI SÉ E COLTIVARE L’AUTODETERMINAZIONE

TRADUZIONE DI FABRIZIA MARTORELLI

ANNOTAZIONI DI LETTURAIl testo qui tradotto è una testi di dottorato, in una prima parte il linguaggio accademico potrebbe risultato un po’ impegnativo. A partire da pagina 27 viene trattato il tema della

ricerca di Focusing con gli adolescenti, e il linguaggio diventa fluido e agevole.

TESI

L. Louanne Ellison-ColeLaurea in Filosofa

Psicologica Transpersonale

Istituto di Psicologia Transpersonale

Palo Alto, California

21 Novembre 2003

Si certifica di aver letto e approvato il contenuto e la presentazione della presente Tesi:

Jenny Wade, Ph.D., Committee Chairperson

Data

Ann Weiser Cornell, Ph.D., Committee Member

Data

Paul Roy, Ph.D., Committee Member

Data

Paul Roy, Ph.D., Dean, Residential Program

Data

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Copyright

©

L. Louanne Ellison-Cole

2003

All Rights Reserved

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Abstract

Focusing con gli Adolescenti:

l’Identità di sé e coltivare l’autodeterminazione

L. Louanne Ellison-Cole

Per un periodo che va dai 3 ai 9 mesi, un gruppo di 10 adolescenti (5 femmine, 1

afroamericano – caucasico, 5 maschi, 1 afroamericano) tra i 13 e 15 anni ha seguito un

percorso di sessioni guidate di Focusing, una filosofia scoperta da Eugene Gendling e

sviluppata da Ann Weiser Cornell.

Tra questi, 9 su 10 hanno completato 10 sessioni, mentre 1 ne ha completate solo 5. La

trascrizione delle sessioni di questi ragazzi è stata oggetto di una serie di analisi

qualitative, da cui si sono estrapolati i temi e contesti coerenti più importanti.

Il contesto coinvolgeva la relazione con (a) amici, (b) divertimento, (c) famiglia, (d)

sport, (e) attività fisica, (f) aspirazioni future, (g) stati mentali, (h) Focusing.

Dall’interno, gli adolescenti erano in grado di determinare le loro credenze personali su

questi temi e sulla soluzioni ai problemi attorno alle stesse tematiche. Credenze e

soluzioni derivavano da un luogo interno di riflessione e saggezza, più che da opinioni o

fonti esterne. Durante il corso di Focusing, gli adolescenti hanno sviluppato un

linguaggio ricco di metafore, narrazione, e descrizione del loro stato interno fisico,

mentale, emozionale e spirituale. Molti dei temi che emergevano dal contesto ricadevano

nelle categorie note agli psicologi dello sviluppo, come Erickson, Winnicott e Piaget, che

hanno chiarito e classificato i temi pertinenti all’adolescenza. La ricerca ha dimostrato lo

sviluppo di questi stadi, descritti da Kohlberg, Gilligan e Wade.

iii

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I temi includevano (a) crescita personale attraverso un’autentica identità di sé, (b) crescita

personale attraverso assertività e autonomia, (c) rapporti di Focusing interiore, e (d)

momenti di trasformazione transpersonale. Il Focusing con gli adolescenti promette

inestimabili benefici, in particolare come una vantaggiosa forma alternativa alla terapia,

dato il loro bisogno di separarsi dall’autorità dell’adulto per trovare la loro propria voce.

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Ringraziamenti

In primo luogo, ringrazio tutti i giovani partecipanti per la loro fiducia e per il

dono che mi hanno fatto con le loro condivisioni, in merito alla loro personale avventura

interiore. E’ stato un onore averli conosciuti.

Dall’inizio mi sono considerata estremamente fortunata e privilegiata ad avere

Jenny Wade come mio presidente. I suo suggerimenti mi hanno ispirato e diretto, facili da

comprendere, e critici rispetto al significato e all’importanza di questi risultati.

Non potrei ringraziare mai abbastanza Ann Weiser Cornell. Le devo molto. Come

membro della mia commissione, a me che sono relativamente nuova al Focusing, mi ha

fatto seguire il percorso di Focusing in modo preciso e corretto nel momento in cui ho

affrontato i concetti e la storia del Focusing. Come esperta nella linguistica, mi ha

assistita nel classificare correttamente il vocabolario trovato nelle sessioni di Focusing.

Come mia mentore e insegnante di Focusing, mi ha ispirata e mi ha guidata ad utilizzare

lo strumento con i miei partecipanti nella loro avventura interiore.

Molte altre persone mi hanno aiutata a portare a termine la mia tesi. Michael

Hutton mi ha guidata a sperimentare il campo dello sviluppo degli adolescenti; Paul Roy

è diventato Membro della commissione all’ultimo momento, consentendo il

completamento di questo progetto; ringrazio moltissimo Karen Serett per la sua

competenza e per la sua precisione come mio lettore esterno; Peggy Cary e Rosemary

Taylor che mi hanno dato supporto e incoraggiamento durante il lungo processo di

formulazione della tesi; inoltre, Peggy mi ha dato continui feedback sulla mia attitudine e

sul modo in cui mi presentavo ai miei partecipanti, incoraggiando e incrementando

l’integrità e la responsabilità cui tenevo molto nel mio lavoro con i ragazzi.

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Sono profondamente grata a Errol Schubot. E’ stato il primo a guidarmi

all’Istituto di Psicologia Transpersonale, poi mi ha guidata e accompagnata nel mio

percorso lungo il cammino dell’autoconoscenza.

Durante gli anni di terapia con lui, mi ha aiutata a lavorare su molte barriere che

emergevano nel corso della mia ricerca. E’ stato un esempio ispirante di compassione,

comprensione, e accettazione incondizionata di sé e degli altri.

Infine, desidero ringraziare la mia famiglia e il gruppo delle donne. Potevo

contare sempre sulla loro paziente presenza, che mi avrebbero accolta quando fossi stata

mentalmente e fisicamente pronta a rispondere al loro supporto incondizionato.

Il mio ringraziamento speciale va a mia figlia, che ha incessantemente seguito

l’editing.

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La tesi è dedicata a

Tutti gli adolescenti,nella speranza che possano trovare se stessi dentro di sé,

l’accettazione di sé e la saggezza necessarie per riuscire pienamentenell’amore, gioia, e creatività nella loro vita.

vii

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INDICE

Abstract...............................................................................................................................iii

Ringraziamenti.....................................................................................................................v

Dedica................................................................................................................................vii

Lista delle Tabelle...............................................................................................................xi

CAPITOLO 1: INTRODUZIONE...............................................................1

CAPITOLO 2: PANORAMA DELLA LETTERATURA RILEVANTE..6

Psicologia Transpersonale....................................................................6

Adolescenza..........................................................................................7

Esperienza Transpersonale..........................................................11

Influenza Transpersonale Prenatale sull’Adolescente.................11

Sviluppo Psicologico dell’Adolescente.......................................12

Sviluppo Fisico dell’Adolescente................................................24

Focusing..............................................................................................27

Le attitudini nel Focusing............................................................27

Background per una descrione esperienziale di Focusing...........28

Elementi di una sessione di Focusing..........................................31

Varie abilità e caratteristiche di Focusing...................................38

Ricerca di Focusing ....................................................................39

CAPITOLO 3: METODO DI RICERCA..................................................43

Razionale per scegliere il Metodo Qualitativo...................................44

Partecipanti.........................................................................................45

Precedura di Ricerca...........................................................................46

Descrizione dell’Analisi Qualitativa di Contenuti .............................49

Credibilià, Trasferabilità, Affidabilità, e Conformità ........................51

viii

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CAPITOLO 4: RISULTATI..............................................................................................................................................................................................54

Analisi delle Sessioni Individuali.......................................................56

Adam...........................................................................................57

Clint.............................................................................................59

Eve...............................................................................................61

Georgia........................................................................................62

Ike................................................................................................64

Kate..............................................................................................65

Mae..............................................................................................66

Oren.............................................................................................69

Pete..............................................................................................70

Rhonda.........................................................................................71

Analisi del Contenuto di Contesti ......................................................74

Amici...........................................................................................85

Famiglia.......................................................................................90

Aspirazioni Future ......................................................................93

Divertimento ...............................................................................94

Sport............................................................................................96

Corpo Fisico................................................................................97

Stato Mentale Positivo ................................................................99

Focusing....................................................................................100

Analisi del Contenuto Tematico.......................................................107

Crescita Personale ....................................................................107

Psicologia Transpersonale.........................................................123

Momenti Trasformativi ............................................................130

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CAPITOLO 5: DISCUSSIONE...............................................................134

Limitazioni e Delimitazioni .............................................................144

Conclusioni.......................................................................................147

Appendice A: Definizione di Focusing...........................................................................156

Appendice B: Lista parziale delle Direzioni di Crescita Potenziale...............................157

Appendice C: Induzione..................................................................................................159

Appendice D: Formato Generale della Sessione di Focusing.........................................160

Appendice E: Volantino promozionale rivolto ai futuri partecipanti.............................161

Appendice F: Modulo Consenso Informato ..................................................................162

Appendice G: Riferimenti di Ricerca..............................................................................170

Appendice H: Qualificazioni del Ricercatore come Guida di Focusing e Strumento Umano......................................................................................................172

Appendice I: Note di Apprezzamento...........................................................................173

x

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Lista delle Tabelle

Tabella Pagina

1 Descrizione dei Partecipanti delle Esperienze Interiori.........................................75

2 Descrizione dei Partecipanti della Consapevolezza Interiore Corporea ...............78

3 Aree del corpo correlate alla Sensazione specifica e immediata...........................81

4 Messaggi del Corpo: Qualcosa vuole compagnia e attenzione ...........................103

5 Caratteristiche e Attitudini di Focusing espresse dai Partecipanti.......................106

6 Sintesi delle Analisi di Contenuto di Contesto ...................................................132

7 Sintesi delle Analisi di Contenuto Tematico ......................................................133

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CAPITOLO 1: INTRODUZIONE

Messaggio da SofiaNon hai bisogno di lasciare la stanza.

Rimani seduta al tavolo e ascolta.Non hai bisogno neanche di ascoltare, semplicemente aspetta.

Non hai bisogno neanche di aspettare; sii calma e solitaria.Il mondo si offrirà liberamente a te per svelarsi.

Non ha scelta.Rotolerà ai tuoi piedi in estasi.

Franz Kafka

Nella mia adolescenza rifiutavo i miei compagni, sono passata da un coinvolgimento personale con gli altri ad una introspezione intima e comunicazione con Dio, poiché ne compresi il concetto. Tuttavia, non avevo una guida adulta o strumenti chiari che avrebbero potuto aiutarmi a sviluppare un’identità, incoraggiando la crescita spirituale, o riconoscendo altre tendenze transpersonali. (Autore, 1997)

Lo scopo di questa mia ricerca è di esplorare la possibilità che gli adolescenti

possano trovare la verità e il significato per se stessi nella loro esperienza di Focusing, un

processo ad orientamento corporeo di autorealizzazione originariamente descritto nei testi

di Gendlin (1978) e poi sviluppata da Cornell (1996), quest’ultima versione viene

utilizzata in questa ricerca. Attraverso l’analisi qualitativa di contenuto della trascrizione

delle sessioni di Focusing, ho potuto anticipare evidenze di queste esperienze in ognuna

delle sei aree di studio identificate dall’Istituto di Psicologia Transpersonale (ITP; 1991):

intelletto, spirito, corpo, emozioni, espressione creativa, e comunità. Ho classificato queste

esperienze, incluse quelle che potrebbero essere considerate transpersonali.

Secondo la seguente definizione, il Focusing è una pratica transpersonale (Braud,

1998; Gendlin, 1996; McMahon, 1991):

Le esperienze transpersonali possono essere definite come esperienze in cui il senso di identità o del sé si estende oltre (trans) [e attraverso] l’individuo o la persona per abbracciare aspetti più ampi dell’umanità, vita, psiche o

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cosmo .. Le pratiche transpersonali sono quelle attività strutturare che si focalizzano su esperienze di induzione transpersonale (Walsh & Vaughan, 1993, p. 203)

Nei suoi studi di psicologia all’Università di Chicago, Gendlin (1978 - che scopre

e sviluppa il Focusing), ha trovato che i clienti, che avevano completato una terapia con

successo, mostravano un fenomeno già alla prima o seconda sessione. Questo fenomeno

consisteva nel parlare lentamente per scegliere le parole per descrivere qualcosa che

stavano sperimentando in quel momento.

Gendlin ha chiamato questo fenomeno “Felt Sense.” Il Felt Sense, che sembra vago

e nebuloso, avviene nell’area tra coscio e inconscio.

Quello che si sente alla “zona di confine” è indistinto, e non lo si sa descrivere a parole né definirlo. Eppure è ben distinto in quanto lo si sente inequivocabilmente, poiché ha la sua qualità unica. Non si può parlare dal di fuori di questa qualità unica senza nome, e non si può a tale qualità.

Gendlin proseguì a sviluppare il processo passo per passo e quella attitudine per essere con

il corpo e con il Felt Sense, che chiamò Focusing (vedi Appendice A per la definizione del

termine Focusing). Il Focusing è un processo di attenzione gentile interessata al Felt Sense,

al fine di generare immagini simboliche e suoni, parole, storie di vita, sensazioni fisiche,

ed emozioni. A volte sono accompagnate da un cambiamento di stato corporeo.

Il Focusing è un processo che onora la saggezza che ognuno ha dentro di sé,

mentre porta alla luce il livello sottile di conoscenza che parla attraverso il corpo. E’ un

processo del divenire consapevole del corpo, in modo gentile e amichevole per poi

ricevere e accettare i messaggi che l’inconscio sta inviando attraverso il Felt Sense. Allo

stesso tempo, il Focusing è più di un semplice modo di conoscere se stessi. E’ anche una

modalità per portare o permettere una trasformazione (Cornell, 1996). I messaggi del

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corpo scoperti con il Focusing possono dire alla persona come e perché vengono attivate

dall’interno le reazioni emozionali, mentali, e fisiche, cosa richiede una immediata

attenzione, e cosa è duraturo e significativo, per cui il cammino personale spiritale è più

adatto (Campbell & McMahon, 1985; Cornell, 1996; Gendlin, 1996). Per esempio, nel

dicembre 1998, tre delle mie sessioni di Focusing mi hanno portato ad una forma di

meditazione a me sconosciuta eppure la sentivo valida. Sincronicamente, avevo sentito

parlare di un insegnante buddista, Adyashanti. Al secondo satsang (cioè riunioni di

comunità spirituali secondo le tradizioni orientali) cui partecipai, lui descrisse esattamente

il tipo di pratica di meditazione per volgermi all’interno secondo le stesse modalità del

Focusing, ne ricevevo una convalida esterna.

Gli adolescenti di oggi hanno bisogno di compagni e di pratiche che gli permettano

di sapere come funzionare efficacemente nel mondo. I giornali sono pieni di articoli di

cronaca nera giovanile e del coinvolgimento dei giovani in turbolenze sociali. La scoperta

di credenze spirituali personali e sociali che meglio si adeguino a loro, e che siano validate

anche dal loro linguaggio corporeo, potrebbero aiutarli verso la loro maturità,

possibilmente con il minimo danno per loro e la società (Coles, 1997). Il Focusing

potrebbe essere uno strumento di vita potente per gli adolescenti come lo è per gli adulti.

Potrebbe aiutarli a diventare consapevoli di sé, ad avere una identità di se stessi e

autodeterminazione.

Inoltre, ci sono dibattiti sulle ipotesi che i ragazzi, come gli adulti, abbiano

esperienze transpersonali (Armstrong, 1984; Coles, 1990; Hunt, Gervais, Shearing-Johns,

& Travis, 1992). Ho ipotizzato che attraverso questa ricerca si potrebbe vedere come il

Focusing incrementi la crescita verso l’interezza, l’unità, e la trasformazione spirituale tra

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gli adolescenti (Appendice B fornisce una parziale lista dei termini per crescita personale e

transpersonale.)

Secondo Erickson (1968), l’adolescenza è un momento dell’infanzia in cui gli

individui cominciano il processo di trovare la loro identità personale. Parte di questo

processo è esplorare gli impulsi e limiti sessuali personali. Con l’emersione dell’energia ed

interesse sessuale, potrebbero insorgere parallelamente esperienze transpersonali, in

particolare, come sostengo, se agli adolescenti viene dato uno strumento guida per

identificare e incrementare tali esperienze. Un altro grande impulso di sviluppo dei ragazzi

è il bisogno sottostante di connessione. Insieme all’impulso sessuale, questo impulso alla

connessione si manifesta spesso nella forma di promiscuità come sforzo per trovare

connessione. In più, questo impulso può portare a dedicarsi a certe persone o ideali,

comportandosi forse come membro insano di gang o culti o sette. Nel mio caso, quando

avevo 13 anni, ero disillusa rispetto agli atteggiamenti sessuali dei miei compagni. Mi

rivolgevo alla lettura per le mie idee su Dio e la spiritualità e sulle relazioni sociali.

Uno dei motivi per cui sostengo il Focusing è che credo sia una apprendimento

valido e autentico, che proviene dall’interno di se stessi. Spero che attraverso il Focusing

gli adolescenti si avvicinino sempre più a svelare il loro codice personale per una vita

soddisfacente e piena di significato. I dati sensoriali sono una fonte per trovare la realtà. La

realtà si può trovare inoltre attraverso una conoscenza interiore profonda intuitiva (Braud

& Anderson, 1998). Il Focusing coinvolge sia la conoscenza sensoriale sia quella interiore.

Il Focusing, come “processo che onora la saggezza che ognuno ha dentro di sé e la

consapevolezza di una conoscenza di un livello più sottile che parla attraverso il corpo”

(Cornell, 1996, p. 3), potrebbe favorire gli adolescenti ad esprimere la loro saggezza

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interiore. Queste espressioni potrebbero riferirsi a qualunque parte o a tutta la lista di

Maslow (1968) delle caratteristiche osservate sulle persone sane che vivono la loro

autenticità. C’era inoltre l’interrogativo se queste espressioni di saggezza interiore

accadessero agli adolescenti come eventi transpersonali, emozioni, aperture,

trasformazioni e altri stati alterati. Considero il Focusing un possibile modo per

massimizzare il potenziale positivo di tali esperienze della trasformazione del sé. Ipotizzo

che il Focusing possa facilitare le esperienze transpersonali con gli adolescenti ed

incrementare a loro maturità personale.

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CAPITOLO 2: PANORAMICA DELLA LETTERATURA RILEVANTE

PSICOLOGIA TRANSPERSONALE

Wilber (1995) afferma che la prospettiva transpersonale è dedicata a tutti gli aspetti

della coscienza e dei comportamenti umani, e li ha suddivisi in quattro domini o quadranti:

(a) interiore-individuale o soggettivo “Io”, (b) interiore-collettivo o intersoggettivo “Noi”,

(c) esteriore- individuale o oggettivo “esso”, (d) esteriore-collettivo o interoggettivo

“esso”. L’interiore include l’interpretativo, l’ermeneutico, e le categorie consce.

L’esteriore include monologico, empirico, e forma delle categorie:

Se gli studi transpersonali portano una visione ampia, la scuola più specifica di psicologia transpersonale ha storicamente portato come suo punto di partenza fondamentale [primo quadrante superiore] .. quello dell’immediata esperienza vissuta, coscienza, introspezione e interpretazione. Ma il fatto che la psicologia transpersonale si specializzi nel settore intenzionale (di coscienza e consapevolezza immediata), non significa in alcun modo che essa ignori o neghi altri settori egualmente significanti (p. 126)

Un meta-studio dei temi di psicologia transpersonale di Lajoie e Shapiro (1992)

riporta le seguente definizione: “La psicologia transpersonale si occupa dello studio del

più alto potenziale umano e del riconoscimento, della comprensione e della realizzazione

degli stati di coscienza spirituale e trascendente.” (p.91). Frager (1989) afferma che la

psicologia transpersonale sovrappone e studia (a) formulazioni teoriche e applicazioni

pratiche per la crescita personale da vari modelli di sviluppo personale; (b) coscienza

(mappando ed esplorando differenti stadi di funzioni umane come il sogno, la meditazione,

gli stati alterati, e la parapsicologia); e (c) la spiritualità o “i modelli della natura umana

ritrovata nelle varie tradizioni religiose e lo sviluppo della teoria psicologica congruente

con le esperienze religiose e spirituali” (p.289). Questi studi sono condotti con curiosità sul

potenziale umano, ritenuto molto più ampio di quanto si comprenda o si teorizzi oggi.

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ADOLESCENZA

ESPERIENZA TRANSPERSONALE

C’è una crescente riprova scientifica da parte di psichiatri, psicologi, educatori,

teologi e altri ricercatori che i ragazzi abbiano esperienze transpersonali (Armstrong, 1984;

Piechowski, 2001; Wade, 1996). Wilber (1980), teorico delle sviluppo negli adulti,

afferma quanto segue, rispetto agli adolescenti e alla dimensione più elevata dello sviluppo

transpersonale:

Non è possibile fissare un programma e le tappe di questa dimensione più elevata, perché una umanità collettiva deve semplicemente evolvere al livello dell’ego e quindi solo a livelli che portano a quanto viene determinato da una progressiva affermazione. (p. 91).

Nel suo ultimo libro, Wilber (1999) afferma di non aver mai negato alcuna consapevolezza

spirituale negli stadi di sviluppo umano. Ha specificato che i percorsi spirituali si trovano

raramente nell’adolescenza, un periodo in cui è in corso lo sviluppo dell’ego.

Dibattendo sull’idea che le operazioni logiche vadano oltre le capacità dei ragazzi

e, come codificato da Piaget and Kohlberg (vedi lo Sviluppo dell’Adolescente qui di

seguito), Piechowski (2001) afferma:

Quando sono stati affidati ai ragazzi compiti che misurano la capacità cognitiva, mentre erano all’interno della loro esperienza, le operazioni logiche sono rientrate tra le loro capacità .. Simili risultati si sono avuti quando i ragazzi sono stati interrogati su temi religiosi .. poiché da soli non producono un concetto di Dio antropomorfo. (p. 10).

Armstrong (1985) inizia la sua argomentazione della sua teoria dicendo che i

ragazzi possono e realmente hanno un’ampia gamma di esperienza transpersonale, non

necessariamente rare, riferendosi ai concetti di Wilber dell’inconscio emergente:

Uno dei cinque tipi di processi inconsci descritti da Wilber, l’inconscio-emergente, contiene tutti quei livelli di sviluppo ancora non realizzati

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all’interno dell’individuo .. incluso l’ego maturo e tutte le strutture transpersonali .. Wilber non dà la possibilità di sperimentare i livelli che vanno oltre il presente stadio. Eppure sembra che questo sia proprio quello che sta accadendo .. I ragazzi che si sono identificati in molti altri modi con il livello di sviluppo pre-personale o primo ego sembrano contattare, seppur brevemente, quei livelli di coscienza al limite del continuum di sviluppo di Wilber. (p. 49)

Armstrong (1984) non ha relegato l’esperienza dell’infanzia ai livelli pre-personali e

personali (ego). Ha tentato di dimostrare che le esperienze transpersonali possono essere

contemporanee agli stadi di sviluppo infantile come descritto da Erickson (1968) e

Inhelder e Piaget (1958).

Armstrong (1984) ha fornito esempi per facilitare la comprensione delle

similitudini tra le esperienze dei ragazzi e degli adulti descritte come transpersonali:

La prova dell’esperienza transpersonale nell’infanzia deriva da tre fonti base: materiale biografico e autobiografico di individui straordinari; studi di ricerca che esaminano le memorie di adulti delle loro esperienze religiosi da bambini; ed infine, citazioni di bambini sulla loro vita spirituale interiore. (p. 209).

Inoltre, Armstrong (1984) e Piechowski (2001) hanno avvalorato Robinson con la ricerca

in cui il 15% delle risposte hanno ricordato episodi della loro infanzia di un “potere oltre

se stessi” e di “visioni di unità benefica”. Il settanta per cento di questi episodi sono stati

sperimentati ad una età che va dai 5 ai 15 anni, durante specifiche pratiche o

spontaneamente, e hanno avuto un’importanza duratura (hanno portato ad ulteriori studi

spirituali da adulti).

Armstrong (1984) ha trovato che le parole dei ragazzi ritornati da esperienze di pre-morte

sono simili a quelle degli adulti. Piechowski (2001) ha riconosciuto la ricerca più estesa di

Robinson che ha portato alla conclusione secondo cui “queste esperienze spirituali

corrispondono ad una caratteristica dell’infanzia che non è qualcosa da far crescere più

avanti, bensì è un elemento essenziale dell’intera persona” (p. 3) e soprattutto cresce in

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forza negli adulti. Come Armostrong (184) cita da Jung, i ragazzi riportano momenti di

totale autoconsapevolezza che sono stati confermati dai simboli degli adulti rispetto a

quanto ricordano dei loro sogni durante l’infanzia. Armstrong ha dimostrato che

l’interezza psichica si ritrova nei disegni dei ragazzi. La grande varietà emersa dalla

ricerca indica che i ragazzi possono essere capaci di beneficiare delle pratiche

transpersonali intrapersonali come il Focusing.

Riporto una domanda che Armstrong (1984) ha lasciato da esplorare:

Quanto sono frequenti queste esperienze? Perché non ci sono mappe chiare per dare un senso alle esperienze transpersonali dei ragazzi, sembra quasi che, quando accadono tali esperienze, siano ignorate o persino soppresse da genitori insegnanti e altri adulti (p. 225).

E’ piuttosto la struttura teorica del pensiero adulto dominante che sembra essere limitata .. Una delle ripetute considerazioni nello studio dello sviluppo infantile è quanto noi continuiamo a sottostimare le loro capacità (Piechowski, 2001, p. 10)

In rapporto alla domanda su quanto frequentemente i ragazzi abbiano esperienze

spirituali e quanto gli adulti influenzino questa frequenza, c’era la domanda se la credenza

o non credenza dell’adolescente influenzi la sua abilità di avere o riconoscere le esperienze

transpersonali nella loro vita.

Uno studio di ricerca condotto da Gaynard (1992) ha parzialmente risposto a

queste due domande. Gaynard ha inviato un questionario sulle credenze ed esperienze di

parapsicologia a 400 studenti tra i 16 e 19 anni. Ne sono ritornati l’ottantacinque per cento.

Un evento paranormale viene definito come “un fatto inspiegabile dalla conoscenza

scientifica corrente” (p. 166). Quasi più della metà crede di avere avuto esperienze

paranormali. Il punteggio del questionario si basa su una scala di 5 punti, da ‘a volte’ a

‘impossibile’ come risposte. La percentuale delle risposte dei bambini sul valore ‘a volte’

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è del 75.4% e per il déjà vu è del 24.4% per la reincarnazione. Sei delle 12 categorie

rientrano nelle credenze di più della metà dei partecipanti, che erano studenti di Gaynard.

La percentuale delle credenze è più elevata rispetto ad altri studi citati, forse perché i

partecipanti erano studenti di Gaynard. Maschi e femmine non hanno riportate differenze

significative nelle esperienze paranormali (come avviene in altri studi), anche se in alcune

categorie i livelli di credenza possono essere diversi per tra i due sessi.

Un esame del questionario indica che l’esperienza del fenomeno paranormale è

indipendente dalla capacità cognitive, che veniva determinata da precedenti esami sulla

performance. Gli studenti artisti hanno avuto punteggi simili a studenti con formazione

scientifica, sia nelle esperienze che nel grado di credenza paranormali. I risultati hanno

dato “una correlazione positiva significativa tra la percentuale di chi professa una credenza

e la percentuale di chi dice di aver sperimentato il fenomeno” (Gaynard, 1992, pp. 177-

178).

La non-credenza o lo scetticismo possono ridurre l’esperienza psichica, oppure

vengono fatte rientrare nella normalità quei semplici episodi di esperienza paranormale (o

far ignorare un genuino episodio paranormale perché è considerato normale farlo) In

entrambi i casi, per adulti e ragazzi, l’impulso trasformativo o trascendente può essere

soffocato dal fallimento della società di promuovere ricerca. In più, come citato da Wilber,

se gli episodi transpersonali sono rari per un adolescente, allora le prove di questi eventi in

questa ricerca potrebbero accrescerne il significato.

INFLUENZA TRANSPERSONALE PRENATALE NELL’ADOLESCENTE

La psicologia transpersonale ammette la possibilità dell’esperienza prenatale. Dopo

un’analisi di una serie di case studies (casi di studio) documentati, Wade (1996) sostiene

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l’esistenza di una “fonte materiale trascendente di consapevolezza o coscienza” prenatale

(p.47). Wade descrive questa fonte trascendente di natura extra-sensoriale. Varie qualità di

questa coscienza prenatale includono il suo essere localizzata nel presente infinito (quindi

dualistico e non illuminato) e pienamente maturo e intelligente con capacità telepatiche

che conoscono pensieri ed emozioni degli altri. “Registra e processa informazioni sulle

persone senza investimento emozionali o proiezioni” (p. 55).

Questa consapevolezza trascendente potrebbe trasmettere al corpo le esperienze

prenatali che influenzano la percezione incarnata e le sue attitudini, che il Focusing può

rivelare. Per esempio, le comuni fantasie dei cosiddetti “ragazzi disturbati”, che sanno di

essere “più belli e più grandi” dei loro genitori, sono molto simili ai miti universali e ai

principi sottostanti le tradizioni religiose orientali (Armstrong, 1984). Armstrong afferma:

Questo processo sembra descrivere un certo tipo di “cacciata” dal paradiso, dove la nobile discendenza è in realtà il proprio sé .. Si potrebbe notare che lo schema abituale è che la persona dimentica queste esperienze alla sua nascita. Tuttavia, il potenziale del ricordo è presente in tutti gli esseri umani. (p. 218)

Forse ci sono esperienze transpersonali dell’infanzia che vengono classificate come

psicosi, come avviene nei comportamenti degli adulti.

Armstrong (1984) ipotizza che l’essere spirituale immortale di una persona viene

dimenticato quando alla nascita si incarna nella materia. Ciò nonostante forma le basi per

esperienze transpersonali dei ragazzi. Armstrong concorda con le tradizioni orientali che ci

sono vite di esperienze precedenti: i lama tibetani vengono scelti sulla base di questa

credenza. “Alcuni ragazzi potrebbero qualificarsi per aver avuto autentiche esperienze

transpersonali, per aver avuto accesso a livelli di sviluppo transpersonali durante le vite

precedenti” (p. 22). Si potrebbe dedurre che qualunque ragazzo possa avere esperienze

transpersonali a qualunque livello.

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Sviluppo Psicologico dell’Adolescente

Erikson (1968) ha prima studiato con Anna Freud, poi ha proseguito a lavorare con

i ragazzi (è nota la sua opera con gli adolescenti nativi americani) e come professore di

psicologia ad Harvard. Si è avvicinato alla discussione sull’adolescenza attraverso la sua

idea sulle crisi dello sviluppo di identità. Crede che i ragazzi siano “assillati dalla

rivoluzione fisiologica della maturazione sessuale e dall’incertezza dei ruoli degli adulti”.

(p. 128). Non riconoscono di essere in una fase transitoria e, per trovare un senso di

continuità e identicità, tendono ad isolarsi dalla società attraverso la sottocultura del

gruppo. Winnicott (1965a), educatore inglese specializzato nell’infanzia, ha scritto che gli

adolescenti si isolano essenzialmente per stare insieme in questa sottocultura di gruppo per

affrontare i presunti attacchi e allora “tendono a formare aggregazioni in vari modi

attraverso l’adozione di un assaggio di identità”. (p. 81).

Erikson (1968) ha descritto cinque elementi di identità che i ragazzi affrontano nel

loro sviluppo per la maturità:

(a) Bisogno di fiducia in se stessi e negli altri; (b) bisogno di esercitare il libero

arbitrio; (c) bisogno di creatività per le loro aspirazioni; (d) bisogni di

soddisfazione per agire con la loro eccellenza unica; (e) di fronte ai nuovi

dubbi, bisogno di identità etnica e sessuale. Erickson crede che i ragazzi

abbiano modi riconoscibili per gestire l’integrazione dei questi elementi

identitari, ma, quando gli viene impedito di soddisfare i loro bisogno negli

standard culturali, entrano in confusione d’identità e agiscono con disordini

psicologici, che la società poi definisce comportamenti antisociali.

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Malmquist (1985) afferma che la prima funzione dell’ego degli adolescenti sia di

testare la realtà. La mancanza di validità di questa funzione potrebbe influenzare

profondamente le altre funzioni di vita, portando alla depersonalizzazione dell’esperienza e,

in gergo eriksoniano, alla mancanza di una forte identità. Dalla prospettiva cognitiva, questa

mancanza di validità porta all’incapacità di muoversi da un “sé centrato ad un obiettivo nel

mondo” (Malmquist, 1985, p. 52). Anche quando il test della realtà funziona normalmente,

l’adattamento dell’adolescente, che coinvolge uno spostamento da una gratificazione

narcisistica e un nuovo legame ( , ) induce un profondo stato dell’ego lunatico (p. 51).

Questo stato lunatico può andare dall’euforia alla depressione e portare all’uso di varie forme

di meccanismi di difesa, che a loro volta possono essere visti come normalità a certi livelli,

maladattivi su altri; si complica quando comportamenti normali e anormali sono presenti

simultaneamente. Winnicott (1986a) crede che nella manifestazione normale della

confusione e del dubbio, che gli adolescenti sentono, ci siano i semi di un lavoro costruttivo.

La confusione di identità aumenta per la tendenza dei giovani a rivolgersi

all’opinione che gli altri hanno di loro, invece di affidarsi alle proprie sensazioni personali

ed intuizioni, come se fossero al centro del palcoscenico (Malmquist, 1985). “L’amore

degli adolescenti è un tentativo di arrivare alla definizione della propria identità,

proiettando l’immagine di sé sull’altro, e vedendosi così riflesso, gradualmente si chiarisce

con se stesso” (Erikson, 1968, p. 132). Comunque, questo li rende vulnerabili ai rifiuti e

deboli nella loro ricerca di approvazione e riconoscimento.

D’altra parte, un adolescente crede che il proprio pensiero sia originale

(Malmquist, 1985). Winnicott (1965a) sostiene che non ci sia un modo per preavvertire o

educare gli adolescenti sui temi che devono affrontare in questa fase di vita. Devono

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sperimentarla per conoscersi. Il ruolo della società è di dare loro il tempo necessario per il

loro graduale processo di maturazione come individui.

Il riconoscimento del sé può essere anche visto come una funzione dello sviluppo

mentale. Lo sviluppo mentale di un adolescente è forse ben noto con il concetto di Piaget

di operazione formale, che coinvolge l’emergenza dell’abilità dell’uso di metafore,

costrutti astratti, pensiero logico e ipotetico, ragionamento deduttivo, e la traduzione del

pensiero di ottenere quel che vogliono (Inhelder & Piaget, 1958). Malmquist (1985)

afferma che questo sviluppo è parzialmente motivato dal bisogno degli adolescenti di

ridurre l’ansia nel loro mondo confuso e di trovare una soddisfazione cognitiva,

promuovendo “una visione più ampia e più oggettiva del mondo .. incoraggiando la

creatività attraverso la sintesi di diverse fonti di informazioni e dati” (p. 55). Winnicott

(1986a) dice che la “creatività appartiene all’essere vivi” (p.41) e che “nel vivere

creativamente .. tutto ciò che facciamo rafforza la sensazione di essere vivi, di essere se

stessi” (p.43). Con “l’arrivo e il mantenimento sicuro della fase IO SONO .. c’è lo

sviluppo attraverso l’indipendenza e un sempre nuovo significato del concetto di

Interezza” (Winnicott, 1986b, p. 56).

La psicologia transpersonale include tra i suoi scopi le esperienze pienamente

umane dell’intelligenza infinita e della compassione. Se si assume che l’essere umano si

sta muovendo verso il concetto di interezza, c’è la possibilità che l’umanità raggiunga lo

Stadio 6 di Moralità (Kohlberg 1984, 1987) che Kohlberg chiama “Principi di Etica

Universale”. Kohlberg, collega di Erickson ad Harvard, definisce questo stadio in termini

di giustizia morale. La giustizia si basa su principi etici, che includono uguaglianza di

diritti e rispetto per tutti gli individui, ed è una scelta fatta da individui coinvolti e

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ragionevolmente impegnati. Accordi sociali e leggi teoricamente si basano su questi

principi. Tuttavia, quando le leggi non vengono fatte da individui appartenenti allo stadio 6

sulla base di questi principi, allora nella formulazione degli atti il principio ha la

precedenza sulla legge.

Kohlberg (1981) ha iniziato il suo pensiero sullo sviluppo della morale attraverso

gli studi di Piaget sul riconoscimento che il ragazzo è disorientato dagli stessi concetti

filosofici dell’adulto (il significato di tempo, spazio, causalità, vita, morte, giusto e

sbagliato, ecc.), ma che il ragazzo trova differenti risposte da quelle dell’adulto, e che allo

stesso tempo dipende dallo stadio o dalla qualità del pensiero del ragazzo medesimo. Negli

anni, Kohlberg ha gradualmente “elaborato uno schema tipologico che descrive 6 stadi

generali di pensiero morale che può essere definito indipendentemente dal contenuto

specifico di una particolare decisione o azione morale” (p. 16). Come Piaget, Kohlberg

crede che per ogni essere umano questi stadi progrediscano in un certo ordine e che siano

sviluppati cognitivamente. A differenza di Piaget, Kohlberg crede che non siano

interamente biologici, ma che anzi siano appresi progressivamente dalla famiglia, società e

insegnanti.

Kohlberg (1981) crede che uno scopo dell’educazione sia aiutare la crescita degli

studenti dal loro stadio attuale a quello successivo. Nei suoi studi sui giovani di varie

culture, ha trovato esempi di adolescenti in tutti e 6 gli stadi. Da studi longitudinali, ha

dedotto che essi si sono evoluti attraverso gli stadi in ordine dal 1 al 2, dal 2 al 3 e così via,

a meno che non siano intervenute circostanze non supportive alla progressione. La

progressione è un tema comune tra i filosofi dell’adolescenza, psicologi e insegnanti

(Erikson, 1968; Malmquist, 1985; Winnicott, 1965a).

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Gli Stadi di Kohlberg 1 e 2 sono collocati insieme nel Livello Pre-convenzionale I

e sono chiaramente egocentrici. Si obbedisce alle regole per evitare punizioni. Persino

riconoscere i bisogni e i diritti dell’altro è dovuto alla necessità di perseguire il proprio

desiderio.

Gli Stadi 3 e 4 sono collocati insieme nel Livello Convenzionale II che abbraccia la

moralità dei ragazzi che rientrano nel profilo sopramenzionato di Erickson, Malmquist e

Winnicott. Ci sono stadi in cui una persona è molto concentrata su relazioni reciproche,

aspettative interpersonali, e conformità interpersonali (Stadio 3) e sul sistema sociale e la

coscienza (Stadio 4).

Si è trovato che i giovani adolescenti prendono decisioni morali dalla loro presenza

in questo terzo e quarto stadio (Kohlberg, 1981). Questi stadi sono identificati con il livello

convenzionale in cui il ragazzo percepisce valide le aspettative e i ruoli della sua famiglia e

della società, nella loro giustezza. “Si tratta non solo di conformarsi all’ordine sociale

dell’individuo, ma di mantenere, supportare e giustificare questo ordine” (p. 17). Questa

attitudine si mostra come conformità e lealtà. Nello Stadio 3, le azioni si basano sull’essere

gentile o sul provare ad essere gentile. Quindi, l’individuo si conforma per “evitare la

disapprovazione degli altri .. Il valore della vita umana si basa sull’empatia e sugli affetti

famigliari e sugli affetti degli altri” (pp. 19-20). Nello Stadio 4, la giusta azione consiste

nel mantenere fedelmente un ordine in sé da rimettere alle autorità e alla legge. Lo scopo è

evitare accuse e colpe. “La vita è concepita come sacra rispetto al suo posto nella categoria

morale o religiosa dei diritti e doveri” (p. 20).

Kohlberg colloca lo Stadio 5 con lo Stadio 6 in quello che chiama Livello di

Principi III. Questi stadi sono autonomi e post convenzionali, laddove il principio della

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giustizia è un valore più elevato della società e della sua autorità o coscienza. Kohlberg

(1981) afferma che negli studi longitudinali oltre i 6 anni, il 30% dei suoi partecipanti

giovani americani sono passati allo Stadio 5 tra i 13 e 15 anni, e solo un 8% ha raggiunto

lo Stadio 6.

Una persona che è passata allo Stadio 5 sa che “valori ed opinioni sono relative” al

gruppo di appartenenza, diversamente dagli altri gruppi, e che inoltre dovrebbe essere

sostenuto dalla società. Allo Stadio 5, l’individuo concorda liberamente di obbedire alle

regole come sono formulate nel gruppo. L’eccezione si ha quando le regole e gli standard

minano valori non correlati e diritti come la vita e la libertà. L’individuo capisce che i

punti di vista morali e legali possono essere in conflitto ma trova difficile integrarli.

Nel sesto stadio l’individuo sa che “le persone sono fini a se stesse .. sa che c’è

uguaglianza dei diritti umani e ha rispetto per la dignità dell’essere umano come persona”

(Kohlberg, 1984, p. 175). La persona sceglie principi etici e segue quelle leggi che si

basano su di essi, con un senso di impegno personale. Questi principi sostituiscono le leggi

quando sono in conflitto. Lo Stadio 6 di Kohlberg può essere visto in parallelo al Sé

autentico di Maslow, lo stadio più alto dello sviluppo umano (Wade, 1996).

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Maslow (1968) presenta questo stadio con le seguenti caratteristiche:

1. Percezione superiore della realtà. 2. Accettazione di sé, degli altri, della natura. 3. Spontaneità. 4. Acutezza centrata sul problema. 5. Distacco e desiderio della privacy. 6. Autonomia e resistenza all’inculturazione. 7. Dolce apprezzamento e ricca reazione emozionale. 8. Alta frequenza dei picchi dell’esperienza. 9. Identificazione con la specie umana.10. Cambiamento e relazioni interpersonali.11. Struttura del carattere democratico.12. Creatività.13. Alcuni cambiamenti nel Sistema valoriale. (p. 26)

Nel proporre questi 6 stadi (come per lo Stadio 7 negli ultimi lavori), Kohlberg

(1984) generalizza le sue conclusioni dai suoi studi sui giovani, uomini e donne. Questa

generalizzazione è oggetto di molto dibattiti.

Gilligan, con Brown, Rogers e altri ricercatori, ha fondato l’Harvard Project sulla

psicologia delle donne e lo sviluppo delle ragazze (Woolf, 2003). E’ stata prima studente

di Ericksone Kohlberg, poi collega e amica di Kohlbereg ad Harvard. Quando la Gilligan

ha realizzato che nei test sui livelli di moralità di Kohlberg le femmine non andavano

meglio dei maschi, e che gli psicologi parlavano “delle donne – come se avessero un

problema di separazione” (Gilligan, 1993, p. xv), ha sospettato che ci fossero differenze di

base nello sviluppo tra ragazze e ragazzi. Di conseguenza, durante gli studi longitudinali

delle femmine tra gli 8 e 18 anni negli anni ottanta, insieme ai suoi collaboratori ha trovato

che le partecipanti erano primariamente occupate nelle relazioni intime e affettive. Le

ragazze “arrivano alla pubertà con un orientamento personale diverso e una serie

differenze di esperienze sociali” (p.12) rispetto ai ragazzi. Entrando con ingenuità nei dieci

anni, una ragazza pensa che anche gli altri desiderino il meglio per tutti e portano avanti le

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relazioni con la forza della comunicazione. La relazione viene vista come una funzione

della voce. Gilligan scrive:

Avere una voce è essere umani. Avere qualcosa da dire è essere una persona. Ma parlare dipende dall’ascolto e dall’essere ascoltati; è un atto intensamente relazionale. Per voce intendo qualcosa che ha significato e che le persone esprimono dal centro di sé. (p. xvi)

Gilligan e i suoi associati sostengono che le loro partecipanti hanno perso la loro

voce personale tra la tarda infanzia e la prima adolescenza. Né i loro genitori né i loro

insegnanti nella scuola privata, che frequentavano queste ragazze, sembrava valorizzare o

ascoltare la loro voce. Gli adulti, come modelli, non si relazionavano dalla loro verità o al

massimo davano un esempio di facciata senza seguito. Per questo e per numerosi altri

motivi, nel tempo le voci di queste ragazze adolescenti si sono inesorabilmente perse e

conseguentemente hanno perso anche una relazione autentica (Brown & Gilligan, 1993;

Gilligan, 1993):

Quando le parole “non lo so” entrano nella nostra intervista con le ragazze in questa fase di sviluppo, osserviamo che le ragazze lottano tra il parlare e il non parlare, tra sapere e non sapere, tra sentire e non sentire; e noi osserviamo una divisione interiore, quando arrivano ad un punto in cui sentono che non possono parlare o sentire o sapere quello che hanno sperimentato – cosa hanno provato e cosa sanno (Brown & Gilligan, 1993, p. 4)

“La ragazza arriva a questo punto sia psicologicamente a rischio sia con una storia

personal differente” (Gilligan, 1993, p. 11). Durante l’intervista, sa che a quel livello ha

perso la sua autenticità, la sua affettività nella relazione con se stessa e con gli altri.

L’adolescenza diventa tipicamente un tempo di disconnessione, dissociazione o

repressione.

Oltra a perdere la voce, e conseguentemente il sé, le ragazze tra i 13 e i 15 anni si

trovano in un mondo basato sulla moralità maschile. Gilligan (1993) scrive che sebbene

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Erickson sapesse che l’identità della donna fosse intrecciata all’intimità, lui non la

incorporava nella sua visione di sviluppo. Gilligan afferma:

Mentre la ragazza adolescente si pone in relazione al mondo, alla stessa età il ragazzo pone il mondo in relazione con se stesso. Lui si preoccupa che le persone non interferiscano con i suoi diritti. Lei si preoccupa invece di non riuscire ad aiutare l’altro per svista o per mancanza di comprensione o capacità. Mentre il giusto concetto di moralità che informa il livello di principio di Kohlberg .. è destinato ad arrivare con una risoluzione oggettivamente corretta o giusta al dilemma morale su cui ogni persona ragionevole potrebbe concordare, il concetto di responsabilità si focalizza invece sulle limitazioni di ogni particolare risoluzione e descrive i conflitti che rimangono (pp. 21-22).

L’adolescente femmina spesso sostiene fortemente l’idea di una moralità che si basi su

diritti e non-interferenza. Per lei, le azioni che si basano su questa convinzione potrebbero

potenzialmente portare ad un’attitudine di non affettività e indifferenza. Se

l’individuazione, o trovare la propria identità, significa la perdita della relazione attraverso

un’apparente auto centratura e indifferenza, allora le ragazze scelgono di incoraggiare la

relazione, sperando “che nella moralità si trovi un modo di risolvere i conflitti affinché

nessuno si faccia male” (Gilligan, 1993, p. 65). Le ragazze vivono con il dilemma di

aiutare gli altri a spese proprie ; alla fine deve imparare a modulare il suo senso di

responsabilità, riconoscendo che l’altro è essenzialmente custode del suo destino.

In sintesi, le adolescenti femmine si trovano prese in quello che Gilligan (1994)

chiama prima transizione, dall’egoismo alla responsabilità, muovendosi dal Livello I

(Orientamento alla sopravvivenza individuale) al Livello II (Bontà come sacrificio di sé).

“Il tema transizionale è uno degli attaccamenti o connessione agli altri” (p. 13) verso le

loro precedenti relazioni del tema pragmatico di sopravvivenza personale. Per sviluppare il

loro pieno potenziale come donna, Gilligan afferma che devono muoversi verso il Livello

III (La moralità della non violenza), a seconda del tipo di transizione dal bene alla verità.

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All’interno di questo livello, le ragazze si prendono la responsabilità delle scelte personali

come compito universale e allo stesso tempo si elevano allo stato di non violenza per non

ferire se stessi e gli altri.

Nella sua pubblicazione, Puka (1994) include studi che hanno dato voce sia ai

sostenitore dell’etica affettiva come elemento dominante nello sviluppo delle femmine sia

a coloro che rigettano le conclusioni di Gilligan. Di particolare interesse sono quegli studi

che mostrano come le femmine vanno bene nei testi di Kohlberg, così come i maschi,

quando statisticamente il risultato risente dell’influenza dell’educazione. Infatti, sembra

che i maschi abbiano bisogno di più livelli scolastici per raggiungere lo Stadio 6, mentre le

femmine no (Baumrind, 1994, pp. 371-382). Inoltre comprende quegli studi che

propongono che generalmente tutti i test e i livelli scolastici si basino su stereotipi maschili

e femminili (Puka, 1994, pp. 383-402).

Wade (1996), filosofa transpersonale e psicologa dello sviluppo, formula una teoria

di progressione della coscienza che ha lasciato spazio ed entrambe le esperienze di

Kohlberg e Giligan con la loro ricerca sugli adolescenti senza definire i partecipanti in

quanto maschi e femmine.

Sostiene che la maggior parte degli individui di oggi, dall’adolescenza in poi,

manifestino la coscienza come viene definita in quello che lei chiama Stadio 4

conformista, e sono “responsivi all’ambiente come alle dinamiche interne” (p. 258), con

l’organismo al centro di se stessi. Un individuo può anche muoversi allo Stadio 5

Conquista, o allo Stadio 6 Affiliazione, o avanti e indietro tra questi tre stadi, dipende

dall’emisfero dominante o dall’influenza della società. Tutti e tre gli stadi possono

muoversi direttamente allo Stadio 7 Autenticità.

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Il cuore del presupposto dello Stadio Conformista di Wade (1996) per gli

adolescenti è che l’universo è giusto; perciò essere buoni assicura la sicurezza. Il dilemma

con cui confrontarsi per risolvere la transizione al livello successivo più alto dello stadio

autentico è che “la vita non è giusta” (p. 263). Molte delle caratteristiche dello Stadio

Conformista rispecchiano le descrizioni degli adolescenti in Piaget ed Erickson, così come

le azioni e le scelte testimoniate dagli studi di Kohlberg e Gilligan. Gli adolescenti sono

motivati da sicurezza e salvezza. Gravitano verso i gruppi, i cui membri vengono giudicati

simili a loro e per questo si tratta di sicurezza prevedibile. Il gruppo identifica ruoli e

regole sociali, che determinano le giuste e buone azioni, anche quando creano ingiustizia

sociale.

Nella teoria di Wade (1996), gli Stadi Affiliazione e Conquista hanno la stessa

complessità e si possono alternativamente trovare nelle stesse persone. Gli individui

orientati al risultato (Conquista) sono generalmente guidati dall’interno, con motivazioni

centrate in sé e con una tendenza cognitiva del cervello sinistro. Il loro presupposto chiave

è che possono padroneggiare il loro destino attraverso la loro iniziativa. Per muoversi allo

Stadio Autenticità devono affrontare il dilemma per cui “alcune forze non possono essere

controllate” (p. 263). La loro motivazione primaria è che il loro successo personale sia

socialmente riconosciuto. Per loro il successo si misura con il potere e il grado con cui

conquistano quello che la vita gli offre. Agli adolescenti di questo gruppo, gli altri

appaiono esteriormente simili a loro, ma non simili nella loro capacità di conseguire

risultati. Lo sfruttamento è socialmente accettabile entro certi limiti, che sono determinati

da se stessi. Le azioni sono infinite e si adattano per rassicurare “il più alto vantaggio

personale” (p. 143).

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Mentre gli adolescenti orientati al risultato sono guidati dall’interno, gli individui

orientati dall’affiliazione sono guidati dall’esterno, hanno motivazioni centrate sull’altro, e

tendono al cognitivo con il cervello destro. Il loro presupposto chiave è che hanno amore a

sufficienza da conquistare ogni difficoltà, e per muoversi devono affrontare il dilemma che

“l’amore non può redimere ogni situazione” (Wade, 1996, p. 263). Per loro, “appartenere

in relazioni strette e armoniose .. e necessarie” (p. 155) sono rispettivamente scopo ultimo

e valore. L’amore si esprime attraverso la condivisione di se stesso, il riconoscimento dei

simili e delle eguaglianze basiche, e l’aiuto tra compagni di gruppo per avere una relazione

più stressa. Come per gli individui orientati al risultato, le opzioni delle azioni sono

infinite, ma per i ragazzi affiliativi le azioni sono determinate dal consenso dei compagni

di gruppo. Infine, “poiché aumenta la forza dell’ego, diventa anche più alienato dal divino

e maggiormente coinvolto nel piano mentale delle sue idee come parte necessaria

dell’evoluzione umana” (p. 129). Gli Stadi 4, 5, e 6 sono quelli in cui l’Ego è più forte.

Wade (1996) descrive sommariamente le caratteristiche di una coscienza autentica

come “progressione .. da autorealizzazione gioiosa nel mondo fisico ad una

concettualizzazione più esistenziale del sé come un costrutto che possa essere trasceso

come parte di una ricerca spirituale (p. 174). Lo Stadio Autentico di Wade corrisponde a

quello di autorealizzazione di Maslow (1968) o allo Stadio 6 di Kohlberg (1981) autentico

e individuale. Anche se, come si notava sopra, Kohlberg ha trovato che alcuni dei suoi

studenti maschi abbiano raggiunto lo Stadio 6 durante l’adolescenza, molti hanno trovato

che funzionano a livelli più bassi rispetto a questo stadio (Wade, 1996). Per la maggior

parte degli adolescenti e degli adulti, questi livelli corrispondono agli Stadi 4, 5 e 6 di

Wade.

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SVILUPPO FISICO DELL’ADOLESCENTE

Gli effetti degli ormoni sessuali nella pubertà sono ben definiti in quanto

maturazione fisiologica degli organi sessuali. Gli scienziati, però, non comprendono

completamente in che modo questi ormoni influenzino l’umore e il comportamento degli

adolescenti. Le discussioni generali sulla questione, come riportato nelle riviste

accademiche, enfatizzano un numero incredibile di variabili dentro la ricerca e di

contraddizioni tra i risultati della ricerca. Inoltre, le informazioni note sugli ormoni

sessuali si complicano per il cambiamento che avviene sull’asse della crescita ipotalamo-

pituitario-adrenalina, che viene energizzato prima e durante l’attivazione della pubertà

dall’asse ipotalamo-pituitario-gonadi. Molta della ricerca verte esclusivamente sugli effetti

della secrezione degli ormoni steroidi dell’adrenalina o ormoni della crescita, senza

dimenticare la rilevanza degli ormoni sessuali sull’umore e sui comportamenti.

Buchanan, Eccles, e Becker (1992) hanno condotto un mèta-studio su più di 40

studi di ricerca associati. Gli autori hanno tentato di enumerare e valutare le teorie

sull’umore ormonale e su comportamenti influenzati dagli ormoni. Hanno lavorato su

cambiamenti fisiologici delle secrezioni ormonali sessuali, concentrazioni e interazioni tra

questi e le ghiandole gonadi. Non hanno potuto specificare in che modo gli umori e i

comportamenti adolescenziali siano direttamente correlati agli ormoni, poiché gli ormoni

fluttuano e solo alla fine si stabilizzano. Invece, si sono raccolte molte informazioni sugli

umori e sui comportamenti correlati alle categorie generali dell’età e/o alla Scala della

Pubertà di Tanner. Quelle poche ricerche nel mèta-studio hanno riportato risultati confusi,

dovuti al lasso di tempo dei livelli ascendenti e discendenti degli ormoni.

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Buchanan e altri (1992) hanno catalogato e sintetizzato la ricerca per formulare

delle ipotesi dal loro mèta-studio. Qui di seguito ci sono alcune di quelle considerate

pertinenti alla ricerca:

1. Gli Adolescenti nei primi stadi di pubertà mostrano maggiori fluttuazioni

nell’umore e nei comportamenti rispetti agli stadi successivi, stadi più stabili

che generalmente hanno un livello più elevato di ormoni.

2. Gli adolescenti, che stanno maturando fisiologicamente prima dei compagni,

hanno un’alta percentuale di disagio in alcune aree psicologiche quali

depressione e disistima. Il tempo della pubertà sembra critico in molti casi.

3. I livelli di ormoni aumentano di notte, e sono più bassi di giorno. Gli studi sul

lasso di tempo, che includono l’influenza di queste funzioni, sono pochi e non

hanno portato a conclusioni.

4. La maturità psicologica interagisce con la maturità fisica.

5. Le variabili di personalità e dell’ambiente hanno un forte campo morfico di

influenza.

In verità ogni ipotesi di cui sopra può complicarsi e aumentare le difficoltà degli

adolescenti quando arrivano a conoscere se stessi.

FOCUSING

Fondamentale nella pratica del Focusing è l’idea che in ogni persona c’è una fonte

di informazioni. L’accesso a questa fonte è reso disponibile, attraverso il corpo, dalla

consapevolezza o coscienza della persona. Gendlin (1996), filosofo e psicoterapeuta che

ha scoperto e sviluppato il Focusing all’Università di Chicago, descrive questa fonte come

“l’implicito” e descrive il Felt Sense come un accesso all’implicito. Afferma che spesso

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diveniamo consapevoli della forma materiale, che proviene da questa fonte, senza il senso

della stessa fonte. Esempi sono i sogni e le immagini accompagnate da emozioni e persino

da sensazioni fisiche. Mentre altre volte, come durante il Focusing, si può sentire la stessa

fonte a livello corporeo. Con un’attenzione rivolta all’interno,

ci si può fermare e sentire il luogo che si cerca di raggiungere, il luogo di cui si sta parlando. Questo senso è sempre molto più ricco di quanto di possa esprimere a parole, e non lo si può conoscere completamente per quello che è o potrebbe essere. Questo è quello che intendo per “l’implicito” (p. 17).

Gendlin è stato esplicito nel differenziare tra il preconscio di Freud, come “il regno del

materiale disponibile”, e il suo inconscio o fonte implicita. “Lo strato dell’inconscio che

probabilmente arriva dopo .. si sente dapprima a livello corporeo, non ancora conosciuto o

aperto, non ancora preconscio” (p. 19).

Ci sono altre valide teorie che riconoscono l’inconscio, ai fini di questa tesi

attribuisco questa fonte al punto di vista transpersonale di Wilber (1999), specialmente per

il tipo che lui ha classificato “conscio di base”. Lo ha definito come “tutte le profonde

strutture esistenti come potenziale pronto per emergere, attraverso le memoria, in qualche

momento futuro” (p. 163). Wilber scrive: “Tutti ereditano la stessa struttura di base; ma

ognuno apprende le strutture superficiali individuali .. (naturalmente all’interno delle

limitazioni delle stesse profonde strutture)” (p. 164):

Quando – e se – emerge tutto l’inconscio di base, allora c’è solo coscienza: tutto è conscio come il Tutto. Come avrebbe potuto dire Aristotele, quando tutto il potenziale si è attualizzato, il risultato è Dio. (pp. 163-164)

La realtà nel mondo occidentale spesso è nel modo in cui le persone sperimentano

le cose al di fuori da sé. Per conoscere la realtà come viene definnita dagli psicologi

transpersonali, si deve esplorare il proprio mondo interiore (Vaughan, 1979; Vaughan &

Walsh, 1993; Welwood, 1996; Wilber, 1995). Il Focusing è una pratica per tale

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esplorazione. Nel suo libro Focusing, Gendlin (1978) richiede di mettere da parte per un

po’ quello che si conosce sulla psicoterapia o sui processi interiori. “Quello che vorrei

mostrare qui non è il familiare “mettiti in contatto con le tue sensazioni.” Né è la quiete

meditativa libera dal pensiero. Che tu sia uno psicoterapeuta, un paziente, o una persona

intelligente, questo atto interiore probabilmente non ti è familiare. L’equipaggiamento

interno richiesto per fare questo atto è in ogni essere umano, ma in molte persone non

viene utilizzato” (p. 9).

La pratica di Focusing, come descritta da Cornell (1996), consiste nell’applicare

quelle abilità necessarie per incoraggiare le risposte dal corpo, mentre qualcosa si sta

muovendo, e nel momento stesso in cui la si percepisce nel corpo. Una descrizione

dettaglia di quessta fase e abilità si trova nella sezione Elementi di Focusing. Questa

descrizione riflette certe attitudini assunte quando stai con il corpo nel Focusing.

LE ATTITUDINI DEL FOCUSING

Gendlin (1990) ha conosciuto queste attitudini di Focusing durante i suoi studi da

studente e poi da collega di Carl Rogers. L’attitudine del compagno/guida e del focuser (la

persona che focalizza) verso il processo corporeo del focuser è un’applicazione delle

qualità che Rogers considera caratteristiche di un terapeuta di successo.

Nel suo libro On Becoming a Person, Rogers (1961) elabora una sua definizione di

relazione di successo tra terapeuta e cliente. Prima di tutto, il successo si fonda

sull’attitudine del terapeuta. Rogers credeva che i terapeuti siano più efficaci quando

ascoltano con accettazione autentica. Egli afferma: “Non possiamo allontanarci da chi

siamo, finché non accettiamo completamente chi siamo” (p. 25). Inoltre ha detto:

Ho trovato di gran valore, quando posso permettere a me stesso di comprendere un’altra persona. Molto raramente ci permettiamo di comprendere precisamente cosa significa la sua affermazione per l’altro.

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Credi Si crede che sia così perché la comprensione è un rischio. Se mi permetto di comprendere realmente l’altra persona, potrei essere cambiato da questa comprensione. E noi temiamo il cambiamento (p. 18).

Rogers continua con il suo concetto che un terapeuta deve credere che sia “meglio fidarsi

del cliente per la direzione del movimento del processo” (p. 12). Questo accade quando i

terapeuti accettano le sensazioni, le attitudini, le convinzioni dei loro clienti come reali e

vitali, e quando credono incondizionatamente nell’autostima del cliente. I clienti devono

sapere di essere compresi con empatia ed accettazione, e che il loro processo è valorizzato.

Gendlin (1990) ha preso la descrizione di Rogers dell’attitudine terapeutica

appropriata e l’ha insegnata ai suoi studenti e ai suoi clienti, non solo da usare nelle

relazioni con l’altro, ma anche nella relazione con se stessi e con il proprio corpo. E’

importante notare che il Focusing incorpora anche i concetti di Roges, secondo cui le

persone hanno di base una direzione positiva e che “la vita, al suo meglio, è un processo

fluido di cambiamento dove niente è fisso” (Rogers, 1961, p. 27). Il mondo interiore non è

mai statico. I Practitioner (coloro che praticano il Focusing) portano la consapevolezza a

questo mondo interiore che si apre, si muove, e diviene il suo prossimo passo. Hanno

un’aspettativa fiduciosa che il cambiamento avverrà nel corso della vita.

BACKGROUND PER UNA DESCRIZIONE ESPERIENZIALE DI FOCUSING

Focusing significa “trascorrere del tempo con qualcosa che viene sentito a livello

corporeo [Felt Sense], che è ancora indistinto (finché si mette a fuoco)” (Gendlin, 1996,

p. 34), cosicché possano esserci altre fasi. “Il Focusing richiede un’auto risposta che crea

un clima di sicurezza e ricettività a qualunque cosa emerga dall’interno” (p. 303). Un Felt

Sense è una consapevolezza o senso della fonte delle emozioni, immagini, sensazioni

fisiche, ecc., come un luogo o “zona di confine” tra conscio e inconscio” (p. 16). Questa

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consapevolezza è sempre molto più ricca di quanto potrebbe dirsi a parole, e non si può

rendere esplicito tutto quello che è o che potrebbe essere.

Secondo Cornell, autrice di The Power of Focusing (1996), il processo del

Focusing avviene essenzialmente attraverso una serie di passaggi a partire dai primi due,

che portano una consapevolezza di quel “qualcosa” sentito all’interno e attorno al corpo:

Il Focusing inizia portando la consapevolezza nel corpo, specialmente alla gola, al petto, allo stomaco, all’addome .. Non cerchiamo di trovare la sensazione, né cerchiamo di fare accadere qualcosa, invitiamo quel qualcosa a farsi sentire facendo gentilmente una domanda aperta “Cosa vuole la mia consapevolezza, ora?” (p. 12)

Cornell (1996) descrive il terzo passaggio in questo modo: “Quando troviamo una

sensazione, riconosciamola dicendole ‘Ciao’ dentro di sé, e poi la descriviamo e le diamo

un nome” (p. 12). Le diamo un mano.

Questa mano sarebbe il Felt Sense, che potrebbe essere una sensazione fisica come

un bruciore, una rigidità, o una zona di pressione generale o specifica oppure un’immagine

simbolica o un suono che proviene da un’area sentita nel corpo; questa mano potrebbe

essere cinestesica, come una sensazione di movimento attraverso lo spazio, o al contrario

un silenzio; ancora, potrebbe essere una combinazione di queste e altre manifestazioni

provenienti dal corpo. Per corpo si intende qui il corpo fisico, che include la testa, il

torace, gli arti, e il campo energetico (Diamond, 1985; Greenwell, 1990).

E’ importante comprendere che un Felt Sense non è statico, ma è uno stato del

processo. Le sensazioni associate al Felt Sense possono intensificare, ingrandire o

restringere i movimenti interni al corpo, cambiare forma o colore, e qualunque

combinazione tra queste ed altre evoluzioni.

Di tanto in tanto, durante il Focusing, c’è un cambiamento nel Felt Sense, che

viene solitamente sperimentato come un cambiamento dell’energia emozionale, un rilascio

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del respiro e/o di una tensione corporea. Questi tipi di cambiamenti vengono denominati

Felt Shift (Gendlin, 1978): spesso, ma non sempre, arrivano con una sensazione corporea

di chiarezza emozionale o comprensione cognitiva; questa sensazione corporea è quello

che il corpo desidera che il focuser sperimenti (focuser è il focalizzatore, cioè la persona

che focalizza) (Gendlin, 1996).

Dopo aver preso consapevolezza del Felt Sense, ci sono delle modalità per

conoscerlo nel quarto passaggio. In questo “nuovo passaggio di Focusing, ci sediamo con

la sensazione per conoscerla meglio, con un’attitudine di interessata curiosità” (Cornell,

1996, p. 12).

Quando focalizzo, l’esperienza è più sedersi in silenzio con un amico, e lentamente realizza che qualcosa in quella posizione o attitudine è stato lì per tutto questo tempo, per me, con un significato che non si può tradurre a parole. Generalmente per me avviene in modo molto lento, mi può richiedere molta pazienza. Per altri, il significato arriva subito .. Ricorda che l’attitudine amichevole di interessata curiosità è molto importante qui (Cornell, 1993, p. 38),

Durante questo quarto passaggio, la chiave del Focusing è stare con il corpo come

fosse un compagno, facendo anche domande gentili al corpo, in modo paziente senza fare

pressioni, per invitarlo a dare una risposta. Si potrebbe allora scoprire la relazione del Felt

Sense con la vita. Si potrebbe osservare una qualità emozionale associata alla sensazione,

che potrebbe presentarsi sotto forma di immagine o suono da interpretare come significato

simbolico.

Il significato portato dal corpo a volte è connesso con una memoria, una convinzione o un’attitudine, un bisogno insoddisfatto o una parte di sé inespressa. Non c’è bisogno di fissare o risolvere il problema. Riconoscere il messaggio, e ascoltarlo veramente, è tutto quello di cui hai bisogno per portare un profondo sollievo (Cornell, 1996, p. 13).

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La chiave di successo di tutti i passaggi è il concetto e la pratica di prendersi del

tempo per verificare continuamente con il corpo la descrizione, le informazioni rivelate, le

conclusioni, e sentire se ti risuona.

Infine, c’è l’ultimo Quinto passaggio, che conclude la sessione di Focusing. Si

deve verificare che il corpo desideri terminare la sessione, o se ha bisogno di dire altro, e

poi si conclude. Sembra che il corpo voglia sapere che il focuser o focalizzatore ritornerà

in futuro. Generalmente il corpo risponde positivamente ad una nota di apprezzamento

rispettosa e gentile e gli piace quando lo si ringrazia per la sua partecipazione e per le

intuizioni che ha portato (Cornell, 1996).

ELEMENTI DI UNA SESSIONE DI FOCUSING

Il Focusing è una pratica che può essere fatta da soli o con un compagno, cioè una

persona la cui funzione primaria è un ascolto attento del focuser o focalizzatore - la

persona che fa Focusing rivolgendosi all’interno. Il focalizzatore è essenzialmente

responsabile dell’esperienza di Focusing, determina tempo luogo e attitudine verso il

proprio corpo. Il Focusing con un compagno è di solito una sessione programmata di circa

un’ora. La sessione inizia spesso con un’induzione (vedi Appendice C), che aiuta a portare

la consapevolezza al Felt Sense corporeo. Il focuser può scegliere di cominciare la

sessione con un tema specifico, oppure semplicemente con la volontà di diventare

consapevole del corpo con curiosità interessata e con un’attitudine di accettazione. Inoltre,

un focuser può scegliere di focalizzare solo se diviene consapevole del Felt Sense

corporeo, che sia agitato o bello o strano o semplicemente diverso da quanto ha percepito

precedentemente.

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Il focuser ricorda i passaggi di Focusing per conoscere e comprendere e i messaggi

dal corpo, e utilizza le frasi di Focusing corrispondenti alle fasi, e incoraggia le risposte dal

corpo. Questi passaggi e frasi si apprendono nella formazione di Focusing, dove ci sono 4

livelli che comprendono come focalizzare da soli o con un compagno.

A seconda del livello di formazione, si può essere un buon compagno ascoltatore,

rispecchiando le parole del focuser o l’essenza delle parole tali che il focuser possa

ascoltarle facilmente e verificarle con il suo Felt Sense per confermarne la risonanza;

oppure si può essere un buon ascoltatore guida, che dà suggerimenti che possano aiutare il

movimento del processo al passo successivo o verso nuove direzioni. Da soli, con un

compagno o con una guida, un focuser gradualmente arriverà ad una relazione profonda

con il suo processo corporeo, che ha il potenziale di portare ad una crescita e

comprensione personali.

Come un valzer, il Focusing sembra muoversi avanti e indietro con agilità e grazia

attraverso i passaggi, senza apparenti pause tra le fasi. Il Focusing può essere un modo di

muoversi dentro di sé, ma come il valzer i passi sono naturali solo dopo averli appresi e

praticati a lungo. Un ballerino non cammina, così il Focusing non è un modo per essere

con se stessi: si imparano i passi del Focusing, per portarli nella vita di ogni giorno come

una scelta, proprio come se scegliessimo una danza.

Nel 1994, Cornell descrive brevemente cinque passi e cinque abilità di Focusing

(Cornell continua a sviluppare il processo di Focusing, non segue così strettamente lo

schema usato in questo studio). I cinque passi sono (a) portare consapevolezza al corpo,

(b) invitare il Felt Sense, (c) cogliere il segnale, (d) stare con la sensazione facendo

domande o in altre forme, (e) concludere. Le cinque abilità sono (a) sviluppare una

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relazione con interesse e curiosità, (b) essere riconoscente, (c) essere come un amico, (d)

essere risonante, (e), saper ricevere. Per illustrare i concetti del Focusing e le sue tecniche,

offro una parte del mio lavoro fatto insiele a Corneel quale esempio dell’approccio con i

cinque passi (vedi Appendice D).

Recentemente, ci sono stati due eventi nella mia vita accaduti nel giro di 48 ore

l’uno dall’altro, che sembravano correlati. Ho deciso di portare questi due eventi, e il tema

che ne è emerso, nella mia successiva sessione di Focusing con un mio compagno. Tali

eventi sono descritti qui di seguito in ordine cronologico.

In un gruppo di supporto alla tesi, durante le condivisioni delle nostre attività di

ricerca settimanali e delle nostre preoccupazioni personali, ho cominciato a raccontare una

storia, che ha raccontato il mio pastore in chiesa, su come la ricerca della felicità

proclamata come diritto americano sia correlata ad un diritto di gioia spirituale. Il pastore

ha detto che la “ricerca” porta a volte a delle difficoltà. La spiritualità, d’altro canto e in

ogni tempo, ci dà il diritto alla “presenza” della gioia o felicità. Prima che potessi finire le

ultime frasi per dire come mi avessero influenzato negli ultimi giorni, un membro del

gruppo ha detto che se avesse voluto sentire la storia sarebbe andato in chiesa, e poiché la

storia non parlava di me, preferiva, anzi insisteva di ritornare alle condivisioni.

Ho sentito come una pugnalata nello stomaco, tutto il mio sistema è si è chiuso e

sapevo di essere stata ferita. Ho provato diligentemente a stare con la sensazione, ma alla

fine quando la persona ha proposto chiarezza per il gruppo (un processo per sapere se si è

ascoltati e compresi da tutte la parti coinvolte), io non ero pronta e ho rifiutato di

partecipare, volendo aspettare ancora un po’. Avevo riconosciuto quasi immediatamente

quella vecchia ferita, guarita solo parzialmente, che si era riaperta. Mi era stata detto per

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tutta l’infanzia che il mio modo di raccontare storie era noioso, Altre persone hanno

insistito perché io finissi la storia, dal loro punto di vista mi hanno detto che stavo

parlando in modo non corretto che non catturava la loro attenzione. Per buona parte della

mia crescita e della mia adolescenza, non ho mai pensato che qualcuno potesse interessarsi

a quello che dicevo, né che io avessi il diritto di essere al centro dell’attenzione. E quando

lo ero, generalmente mi veniva un nodo alla gola e una tensione nello stomaco.

Durante la notte seguente al gruppo ho fatto un sogno, in cui io ero con mio figlio

Keith, che nel sogno doveva avere 9 anni. Lo stavo iscrivendo in una scuola speciale, che

aveva la reputazione di essere bella, che onorasse i bambini e li incoraggiasse ad

apprendere con la loro velocità e attraverso il loro interesse (anni prima l’ho fatto

realmente per i miei figli). I ragazzi, che si iscrivevano per entrare nella scuola, erano

seduti al tavolo aspettando i professori che dicessero loro chi era stato iscritto. I genitori

erano attorno ai tavoli. Un uomo disse che c’era uno studente appoggiato da persone

importanti che favorivano la sua accettazione a scuola. Si è seduto vicino a questo ragazzo,

era ovvio che fosse suo figlio, anche se il ragazzo sembrava asiatico mentre lui era

caucasico. L’uomo si rivolse al figlio in modo da far sembrare che fosse veramente il

favorito, lo stava preparando così ostentatamente da scoraggiare gli altri ragazzi, facendo

credere che suo figlio fosse superiore agli altri. Io ero furibonda, piena di rabbia e

determinazione. Dissi a voce alta che tutti i ragazzi valevano e che volevano essere accolti

per quello che erano. Se questo non accadeva in quella scuola, allora io non la volevo per

mio figlio. Non ero proprio sicura di voler ritirare mio figlio, perché non ero sicura se la

scuola operasse realmente nel modo in cui si muoveva quell’uomo. Il sogno finiva qui.

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All’inizio della mia sessione di Focusing con il mio compagno, il giorno dopo il

sogno, non sapevo decidere quali di questi eventi volessi esplorare, se l’interazione con i

miei compagni o il sogno. Decisi di non prendere una decisione conscia. Allora ho

cominciato a muovermi sul divano. Ho fatto un respiro, portando un respiro profondo

nell’addome e lasciando che gradualmente riempisse il petto. Ho portato la mia

consapevolezza al mio corpo esterno, osservando le mie braccia scivolare lungo i fianchi.

Poi mi sono concentrata sulla mani, sentendo come erano fredde le dita, mentre i palmi

erano caldi e il dorso formicolante. Poi ho portato la mia attenzione ai piedi e sulle gambe,

diventando consapevole che le scarpe erano

strette sugli alluci, le calze erano morbide e calde. Dopo essermi accomodata sul

divano e dopo aver osservato queste prime sensazioni, sono entrata all’interno, portando la

mia consapevolezza all’area intermedia del corpo. Ho chiesto: “Cosa vuole farsi conoscere

da me, ora?”

Ho sentito ingolfati gola, petto, stomaco e zona pelvica. Ogni volta che spostavo la

mia consapevolezza da una di queste aree all’altra, c’era una sensazione: un nodo chiuso

nella parte inferiore della gola, fresco sul petto, rigidità su tutto l’addome. Infine, ho notato

di avere queste sensazioni tutte insieme nella mia consapevolezza (non usuale per me) e

che erano connesse all’immagine di un fiore rosso-nero. Il fiore si presentava nel plesso

solare e si estendeva verso il petto con un’apertura del fiore ancora un po’ dischiuso

proprio sotto la gola. Il fiore aveva un sottile stelo verde scuro che saliva dal diaframma

verso l’alto e poi discendeva verso l’addome inferiore.

Sostando nel fiore, scoprii congestione e lacrime localizzate proprio sul fiore sul

mio tema e l’area della gola. Il mio compagno mi ha ricordato di salutare queste immagini,

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riconoscendole. L’ho fatto, e le lacrime hanno inondato i miei occhi. Ho sentito la voce dei

miei pensieri: “Tutti i ragazzi hanno bisogno di un sostegno.” Ho sentito una voce

interiore: “Proteggimi”. Sono stata con quella voce, le ho fatto sapere che l’ascoltavo e che

l’amavo e le davo valore, tutto il mio sé interiore si è tranquillizzato.

Sorprendentemente, ho poi notato tensione nella schiena che si irradiava dalle

spalle fino ai fianchi e lungo le mia braccia giù fino alle mani. Gentilmente mi sono

chiesta perché quella zona toracica fosse così in pace mentre il dorso non lo era (spesso

termino il Focusing con un senso di pace). Una luce blu si è formata sopra gli occhi

(questa luce solitamente mi arriva come una sorta di benedizione al termine della sessione

di Focusing). Mi sono chiesta perché era lì in quel momento, quando la mia schiena agiva

come uno scudo protettivo, come il guscio di una tartaruga. Ho ricevuto un messaggio

interno che, sì, avevo in me un luogo di pace, ma c’era di più da sapere. Una sensazione di

incoraggiamento sembrava emanarsi dalla luce blu. Ahh, sì, avevo fatto bene, ed era giusto

andare avanti.

Come mi sono permessa di stare con quel guscio, è arrivata l’affermazione che mi

stavo proteggendo da una parte di me che si aspettava di ricevere attenzione. Ho riflettuto

su questo ed ho notato che sì, era corretto. Gentilmente, ho provato curiosità per quella

protezione. Ho sentito questo messaggio: “Questo è il modo in cui ti sei protetta, ed è un

modo faticoso inefficace. Mi sento sfinito [il corpo].” Il mio compagno mi suggeriva di far

sapere a questa parte che la stavo ascoltando, e lo feci.

La mia attenzione si è poi mossa automaticamente alla mia mano sinistra, che

afferrava il mio pungo destro. Tenendo il pugno destro senza permettere alla mano e al

braccio di muoversi, mi divenne chiaro che non ero capace di proteggere il bambino che è

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in me, dalle intenzioni di una adulto di etichettarlo e ferirlo, negandogli il diritto di avere il

suo percorso nell’esistenza. Ho stretto la mia mano sinistra attorno al pugno, enfatizzando

il gesto (questa forma di gesto conscio non è parte del mio Focusing, ma ero curiosa dove

mi portasse). In questo caso, mi ha portato un nodo alla gola. Quando ho portato la mia

consapevolezza a quel nodo, ho notato una parte che avrebbe potuto ferire qualcuno se

avessi liberato il pugno. Ho chiesto a quella parte se potesse rilassarsi, cosicché io potessi

sperimentare la forza del sollievo nel braccio. Promisi che il pugno non avrebbe colpito il

mio compagno di Focusing (era l’unica persona nelle vicinanze che avrei mai potuto

colpire). Il nodo si rilasciò parzialmente, e potei sciogliere il polso. Il pugno è caduto sulle

cosce senza farmi male. Sono diventata consapevole di un senso di volontà. Pugno e

braccio volevano colpire laddove quei bambini avevano bisogno di essere sostenuti, e non

di essere messi uno contro l’altro come avversari. Noi adulti non abbiamo il diritto di

reprimerli e decidere chi sono.

Avevo bisogno di fare ulteriore chiarezza. Mi sono permessa di far fluire le

lacrime, e la mia schiena si stava rilassando, il nodo alla gola si stava dissolvendo

completamente. Sono ritornata all’interno per accogliere questi messaggi e per ringraziare

la loro apparizione e i loro messaggi.

Ho osservato ancora il mio corpo, notando che tutta la tensione era andata via

eccetto una. Ero sorpresa di trovare un posto nel petto dove c’era una leggera pressione

sgradevole. Ho portato la mia piena attenzione su quell’area, e ho sentito una forma tipo

boomerang di metallo proprio lì. Quando lascio andare questa immagine, ritorna il

malessere. Infinte ho tenuto l’immagine e mi è venuta in mente la parola ‘aerodinamica’.

Come mi sono seduta con questa immagine e questa parola, ho realizzato che potevo

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portare quanto appreso nella sessione di Focusing e a completamento della mia tesi e

volare con questa. Poi ho notato il termine ‘volare’ che non sentivo corretto. Sono ritornata

all’immagine del boomerang e alla parola aerodinamica, e ho gentilmente chiesto cosa

c’entra con il termine ‘volare’. Ho sentito una sensazione fisica e una intuizione che fosse

giusto. La parola era ‘volare via’. Potevo volare via con la mia tesi. Ahhh!! Ho permesso

al mio corpo di sentire la sensazione di volare via.

Infine, ho notato una piccola area nel mio addome inferiore, da cui proveniva una

voce che diceva di temere che io dimenticassi tutto quello che mi era stato oggi rivelato,

come avevo fatto altre volte. Ho fatto sentire alla voce che la stavo ascoltando.

Sono rientrata all’interno ancora un’ultima volta, sentendo un senso pieno di

gratitudine per il mio corpo, per il passato che ho incontrato, e per tutto quello che devo

conoscere di me stessa. Ho aperto gli occhi lentamente, e gradualmente ho riportato la mia

consapevolezza nella stanza con il mio compagno di Focusing. L’ho ringraziato per la sua

presenza, per aver tenuto lo spazio per me, e per la sue suggestioni guida che mi hanno

sostenuta.

VARIE ABILITÀ E CARATTERISTICHE DI FOCUSING

Gli adolescenti possono avere diversi livelli di abilità per padroneggiare il

Focusing. Hendricks (1986) ha rivisto il concetto secondo cui ci sono vari livelli di

esperienza così come definiti dall’EXP [esperienza] Scale developed (scala di sviluppo

dell’esperienza) di Klein, Mahieu, Gendlin, e Kiesler. L’EXP Scale misura il modo in cui

le persone sperimentano se stessi. Hendricks scrive:

Ad un basso valore della scala EXP, il cliente narra i fatti (interni ed esterni) senza un esplicito riferimento al significato del loro sentito. Siamo abituati ai clienti che riportano cosa è successo solo all’ultima sessione. Non cercano il senso né esplorano i significati personali impliciti dell’evento. Il processo è semplice e statico. Allo stesso tempo, “uscire allo

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scoperto” è un processo dal valore basso della scala EXP – la persona agisce il significato con il comportamento più che sperimentare il significato sentito.

Nel valore medio della scala EXP, il cliente può almeno identificare alcune emozioni e può anche pensare agli eventi in termini di connessioni personali, ma manca il “Focusing” sul Felt Sense.

Nel valore alto della scala EXP, il cliente si riferisca al significato implicito di un evento .. Il significato implicito di cui si parla è concreto, una sensazione corporea dell’intera situazione. Gendlin chiama questo Felt Sense. E’ preverbale, una sensazione fisica nel suo insieme che non è ancora chiara. Quando il cliente a fatica dice: “E’ difficile esprimerlo a parole”, vuol dire che sta sperimentando un Felt Sense. Il cliente ha un qualcosa che sente a livello corporeo. Ma quel qualcosa non ha ancora immagini o parole. Il significato non è ancora esplicito. Il cliente si focalizza su questo Felt Sense; il cliente solitamente dice queste parole: “si muove” e “si sposta” “Oh sì, eccolo!” Questo Felt Shift è accompagnato da un sollievo nel corpo .. come un profondo respiro, lacrime, sospiro (pp. 143-144)

Attraverso esempi tratti dal suo lavoro terapeutico, Hendricks (1986) definisce le

caratteristiche dei clienti con diversi livelli di abilità dell’esperienza “affinché i terapeuti

possano riconoscere questa variabile minuto per minuto e la ottimizzino” (p. 144).

Hendrick dice che i clienti al livello basso e medio della scala EXP “non sanno che

possono occuparsi di questa sensazione vaga implicita di quel qualcosa e che questa cura

porta al cambiamento” (p. 161). Un terapeuta formato o una guida di Focusing possono

essere di particolare valore per questi clienti o focuser.

RICERCA DI FOCUSING

Il valore del Focusing come strumento terapeutico per adulti e adolescenti è stato

oggetto di ricerca e verifica sin dai primi studi di Gendlin. Nella tesi qui di seguito sono

riportati studi rilevanti per la ricerca per la similitudine tra loro dell'oggetto di studio e per

la dimostrazione del possibile valore del Focusing per i partecipanti.

Krycka (1997) iniziò uno studio per determinare se potesse esserci un

cambiamento per quattro clienti con la sindrome HIV, impegnati a fare Focusing per 6

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settimane. Uno dei clienti di Krycka disse che il Focusing gli ha permesso di “recuperare

la volontà” per il significato psicologico di un metodo empirico fenomenologico. Krycka

afferma di aver verificato la validità del metodo di Focusing prescritto (non ha specificato

se il suo metodo fosse esattamente quello usato in questa ricerca). Guidando i clienti

attraverso i passi del Focusing ha facilitato il Felt Sense, il Felt Shift, e la conseguente

consapevolezza. Un’anomalia, che Krycka apparentemente non ha mai spiegato, riguarda

uno dei suoi quattro partecipanti, che ha avuto un valore basso della scala EXP durante la

sessione. Krycka dice che questo partecipante ha seguito tutti i movimenti verso il

recupero della volontà. Se fosse vero, questo indica che il Focusing è valido anche per

colore che hanno un basso livello di esperienza corporea.

La ricerca correlata al Focusing con i bambini, in particolare con gli adolescenti, è

scarsa nella letteratura psicologica. Alla Conferenze Internazionale di Focusing con i

Bambini del 1998, pochi erano coloro che avevano esperienza di Focusing con i bambini

sotto i 12 anni. Invece negli archivi del Women Institute di Chicago ci sono le seguenti

due tesi di dottorato di ricerca sulle giovani donne adolescenti e il Focusing.

Barba (1984) ha combinato l’utilizzo di tecniche comportamentali insieme al

Focusing nel trattamento di una giovane adolescente piromane. Il Focusing ha dato alla

ragazza una comprensione chiara delle sue motivazioni, un profondo senso di sé e del suo

valore, e la realizzazione che “lei non era il suo problema” (p. 59). Il Focusing inoltro ha

aiutato il terapeuta e la giovane a conoscere la efficacia di ciascuna tecnica

comportamentale per una terapia personalizzata. Al di fuori della sessione di Focusing, è

migliorato il livello della ragazza, la concentrazione e la motivazione. Ha cominciato ad

avere degli amici. Era più gentile affettuosa e responsabile, mostrando crescenti abilità

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sociali. Barba concluse che le tecniche comportamentali hanno aiutato la cliente a fermare

il suo cattivo comportamento. Queste tecniche non saranno descritte in questa sede.

In un workshop di 6 sessioni da 2 ore e mezza, composto da sei ragazze dai 10 ai

13 anni, Gardner (1995) ha insegnato Focusing come un’esperienza autonoma, in

combinazione con i sogni e il disegno dei mandala. L’obiettivo era di “fornire gli strumenti

per incoraggiare le adolescenti a sostenere una sana resistenza a quelle convinzioni

radicate nelle nostra cultura che tolgono il potere alle donne” (p.52). Specifici temi

venivano portati in modo sistematico nel Focusing. Primo, si riteneva che, poiché le

sessioni venivano fatte al termine di una giornata faticosa, le ragazze spesso erano stanche

e stressate. “Le ragazze erano regolarmente brillanti e attente quando si usavano strumenti

di crescita” (p. 125). Insieme ai temi particolari di ogni partecipante, c’erano anche

tematiche comuni. La sicurezza, sia fisica che mentale, nel Focusing e nella vita, era

necessaria prima di esplorare altri temi. Come nella ricerca di Barba, si riteneva che il

Focusing dovesse essere utilizzato insieme ad altre attività. Gardner utilizza nel suo lavoro

“un metodo di ricerca euristico ed ermeneutico fenomenologico” (p. 44), che si basa su un

processo interiore scoperto nel momento in cui le ragazze hanno riflettuto con il Focusing

sulle esperienze precedenti fatte nei disegni del mandala e nel lavoro sui sogni. Gardner

dice di aver accresciuto il percorso verso il mantenimento e rafforzamento dell’autostima,

includendo il Focusing nel suo lavoro con le ragazze adolescenti.

Nelle seguenti conversazioni, Gardner (1995) “sente che ciascuna ragazza era

attenta ad ogni dettaglio .. e sembra ascoltare dal suo Felt Sense ogni informazione che

sosteneva o negava il senso di sé” (p.129). Questo ha supportato la conclusione primaria di

Gardner secondo cui “ogni ragazza ha avuto un’esperienza di comprensione profonda di

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sé” che non aveva mai provato, e una valutazione di tale comprensione come elemento

integrante della sua individualità (p. 129). Però questo studio sembra includere una serie di

fattori di confusione (lavoro sui sogni, disegno del mandala, interazione di gruppo,

setting), che potrebbero aver influenzato l’effetto dell’esperienza di Focusing, rendendo

difficile asserire in che misura sia attribuibile al Focusing la risposta di cambiamento per

queste persone.

Precedenti studi hanno dimostrato che manchi una ricerca su come gli adolescenti

parlino di sé con se stessi o agli altri durante i lavori interiori. Finora, gli unici studi che ho

trovato riguardano il rapporto tra genitori e adolescenti (Bhushan & Shirali, 1992; Jaccard

& Dittus, 1993; Lock & Vincent, 1995). Inoltre, in uno studio che include il Focusing con

6 alunni, si conclude che gli studenti di questa età hanno perso molto della loro abilità di

visualizzare (McGuire, 1986) e quindi di focalizzare. Tuttavia, visualizzare non è

necessario per riuscire nel Focusing, potrebbe anche essere un ostacolo se immagini

seduttive vengono dalla mente e non dal corpo (Cornell, 1996). McGuire (1986) ha seguito

uno studio su una situazione in classe in cui non si era chiaramente creato un livello di

fiducia. Forse alle elementari tali studenti erano più riluttanti che non da adolescenti. Non

c’è alcuna ricerca che abbia determinato che il Focusing possa essere un altro fattore di

apprendimento, sia negli adulti che nei bambini.

In sintesi, la letteratura riferisce l’esistenza di esperienze transpersonali specifiche

per gli adolescenti e prova, seppur limitatamente, il valore del Focusing sia per adulti che

per ragazzi. In quei pochi studi che citano il coinvolgimento degli adolescenti, il Focusing

ha accresciuto il valore di altri interventi psicologici. Inoltre non ci sono prove che gli

adolescenti siano inadeguati sul piano fisico o mentale da evitare che si impegnino con

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successo nel Focusing. La psicologia sull’adolescenza è ampiamente studiata rispetto ai

loro bisogni e su come li soddisfino, talvolta a loro detrimento.

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CAPITOLO 3: METODO DI RICERCA

Questo progetto di ricerca segue un metodo qualitativo per scoprire se ci sono

esperienze transpersonali nelle sessioni di Focusing con i giovani adolescenti. Obiettivo di

particolare interesse è verificare se tali esperienze siano egioche e/o transpersonali in

direzione della crescita, in questa fase di sviluppo. Dopo aver guidato molte sessioni di

Focusing con ciascuno dei 10 adolescenti, con un’età compresa tra i 13 e i 15 anni, ho

svolto analisi qualitative di contenuto, basandomi sulle trascrizioni delle sessioni. Queste

analisi hanno mostrato una ricca profondità e un gran respiro nel contenuto delle sessioni,

attraverso ampie soddisfacenti descrizioni, e ha fornito confronti dettagliati e contrastanti

nella varietà delle esperienze di Focusing degli adolescenti. I ragazzi erano parte integrante

della ricerca in quanto hanno dato un loro feedback agli esiti delle analisi, in merito alle

veridicità e rilevanza dei risultati e alle conclusioni dell’analisi stessa, sia in base a cosa

era pertinente la loro esperienza, sia in base ai metodi di ricerca transpersonale (Braud &

Anderson, 1998). Però i ragazzi, ad eccezione di una breve riflessione sul loro Focusing,

non erano interessati a rivedere le sessioni o le conclusioni tratte dall’analisi. Ho anche

invitato i partecipanti ad usare l’ultima sessione per focalizzarsi sul tema “cosa mi ha

portato questa esperienza in termini di crescita personale e consapevolezza

transpersonale”. Per alcuni adolescenti, questa ultima sessione non ha dato informazioni,

ed è possibile poiché si dà al corpo la libertà di procedere come desidera. Nel mio

Focusing, durante le sessioni e nei momenti di analisi, ho fatto verifiche sul corpo

relativamente al significato e alla conclusioni (Braud & Anderson, 1998). Durante la

valutazione con il mio mentore, Ann Weiser Cornell, coordinatrice dell’International

Focusing Institute nella California del nord, ho avvalorato le basi di quelle conclusioni.

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RAZIONALE PER SCEGLIERE IL METODO QUALITATIVO

Il motivo di questa scelta di metodo deriva da una ricerca personale e

professionale. Originariamente, avevo pianificato di utilizzare il metodo quantitativo, che

include valutazioni sulla crescita della conoscenza del Sé e di sé da parte degli adolescenti,

attraverso l’uso di uno strumento di valutazione appropriato, prima e dopo le 10 sessioni di

Focusing. Avrei poi applicato un’analisi statistica per determinare ogni significanza

portata dal Focusing rispetto alla crescita di sviluppo degli adolescenti. Attraverso il mio

processo di Focusing, mi resi conto di non poter agire così.

Durante le vacanze di Natale nel 1996, ho avuto un blocco nello sforzo di

continuare nel mio mini-proposito. Il Focusing mi ha aiutata a realizzare e ricordare di

aver avuto un forte disgusto all’idea di determinare la natura di un ragazzo attraverso

qualcosa che somigliasse ad un test. Ho preso i miei ragazzi dalla loro classe per metterli

in una spazio educativo aperto, ed evitare che venissero testati in modo così

tremendamente competitivo nella fase di sviluppo a 6 anni. Questa considerazione ha

rovesciato i valori su cui prima si basava la scelta del metodo statistico quantitativo.

La ricerca statistica attrae lo scienziato in me che ama la semplice idea che le

risposte si trovano così chiaramente nei numeri. Tuttavia, come insegnante, ero

preoccupata per il valore della ricerca per i ragazzi. Ero interessata a onorare la loro voce

in quanto persone private del loro potere (Braud, 1998). Ho inoltre creduto che gli adulti,

che desideravo come osservatori di questa ricerca, e che avevano in incarico i ragazzi,

avrebbero potuto essere influenzati positivamente ad avere fiducia negli effetti positivi del

Focusing, se avessero potuto ascoltare e sentire il suo valore, anche solo parzialmente,

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attraverso l’intimità delle parole degli stessi ragazzi (Braud & Anderson, 1998; Miles &

Huberman, 1994). Il metodo qualitativo lo permette.

Il metodo qualitativo, con varie caratteristiche come la partecipazione del soggetto,

l’unicità delle esperienze, e la saggezza interiore, sono considerate parte di una scienza

complementaria a quella ortodossa dell’approccio di ricerca quantitativo, che entrambe

insieme sono note come ricerca transpersonale (Braud & Anderson, 1998). Tra questi

presupposti, nella ricerca transpersonale c’è che “la ricerca è carica di valore”, e che “in

definitiva, le responsabilità nel determinare l’adeguatezza della conoscenza richiede

giudizi consapevoli dei ricercatori e degli utenti della ricerca” (Braud & Anderson, 1998,

p. 13). L’analisi qualitativa di contenuto ha dato a me e ai miei utenti un giudizio

consapevole.

PARTECIPANTI

All’inizio, c’è stato il tentativo di attirare partecipanti dalla scuola pubblica con dei

volantini (Appendice E) che annunciavano uno studio distribuito dalle scuole locali

attraverso centri di counseling, studi di psicologi e, dove permesso, chiese e altre

organizzazioni private. Tre potenziali partecipanti sono arrivati da queste fonti, ma dopo

una sessione, due di loro si sono ritirati per impegni scolastici e il terzo non poteva

partecipare per il mancato appoggio dei genitori. I 10 partecipanti richiesti vennero da

referenze datemi da amici e vicini. Erano ragazzi che non conoscevo personalmente,

eccetto due maschi e una femmina che avevo conosciuto occasionalmente in quanto

conoscevo i loro genitori. Un partecipante scelse di ritirarsi dopo la quinta sessione (la

femmina che conoscevo appena). Mi ha comunque permesso di usare le sue sessioni nel

mio studio.

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Qui di seguito l’elenco delle caratteristiche dei partecipanti:

1. Tra i 13 e i 15 anni. Questa stretta fascia di età mi ha permesso di seguire livelli

di sviluppo simili tra loro: abbastanza grandi per sviluppare una capacità

verbale di articolare cosa trovano dentro di sé.

2. Non hanno problemi psicologici né segnalazioni delinquenziali giovanili. Non

è ancora chiaro se il Focusing sia terapeutico per individui con disturbi di

personalità o disturbi sociali.

3. Sia gli adolescenti sia gli adulti hanno approvato il Consenso Informato

(Appendice F).

4. C’era una discreta equa distribuzione di genere.

5. C’era una discreta rappresentanza delle età all’interno della forbice considerata.

6. La partecipazione non interferisce con la scuola.

7. La partecipazione non interferisce con il sistema di riferimento (credenze e

valori) dei partecipanti o delle famiglie dei partecipanti.

PROCEDURA DELLA RICERCA

Le attività che hanno preceduto le sessioni di Focusing:

1. Ricerca dei partecipanti ingaggiati, dopo aver selezionato i partecipanti

potenziali secondo criteri e caratteristiche di cui sopra. La selezione è avvenuta

con questionari scritti sul loro livello culturale generale (Appendice G), basati

su un formato usato dagli assistenti sociali, e con la teoria e pratica di Focusing,

dopo averlo spiegato ai partecipanti. Ho risposto alle domande, rassicurando su

loro dubbi e preoccupazioni.

2. Partecipanti e adulti osservatori hanno ricevuto una descrizione dettagliata

sull’occorrente richiesto, incluso il Consenso Informato. Tutti gli adulti

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osservatori hanno provato una sessione di Focusing, tranne uno che non ha

accettato.

3. Ogni partecipante ha scelto tempi e luoghi per le sue sessioni di Focusing. C’è

stato bisogno di seguire tali decisioni, affinché venissero esclusi quei luoghi

che avrebbero potuto inibire il segnale interno o quei momenti di stress come il

tardo pomeriggio, sebbene Gardner (1995) trovi che, in base alla sua ricerca, il

Focusing energizzi i ragazzi. La maggior parte ha scelto di focalizzarsi a casa

nella propria camera. Per le prime quattro sessioni, 2 partecipanti hanno

focalizzato alla presenza l’uno dell’altro. Quando questa condizione è diventata

impossibile, hanno continuato le loro sessioni da sole separatamente. Solo

poche sessione sono stata fatte presso il mio studio di ricerca, per garantire

privacy.

4. Prima di ogni sessione di Focusing con il partecipante, il ricercatore si

preparava personalmente con il Focusing, per essere un facilitatore appropriato

con l’obiettivo di identificare fattori di influenza, come aspettative o stress. In

più, una supervisione del processo ogni due settimane ha permesso al

ricercatore di valutare le sue azioni - reazioni al Focusing dei partecipanti - e di

modificare attitudini e procedure per adeguarle alle esigenze dei risultati della

ricerca o alle esigenze dei partecipanti.

La ricerca prevedeva 10 sessioni di Focusing per ogni partecipante, della durata di

circa 1 ora (ad eccezione del partecipante che aveva ha scelto di fermarsi dopo 5 sessioni),

per un periodo di tre mesi. Viene considerato un numero adeguato di sessioni, se si

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considera che Kryka fissa risultati di successo con 6 sessioni. Nell’esperienza personale

del ricercatore (Appendice H), i focuser non hanno bisogno di più di due sessioni per

sentirsi sicuri a proprio agio e per trovare un significato dell’esperienza.

Le sessioni di Focusing in pratica cominciano facendo portare al partecipante la

propria consapevolezza al suo corpo, con l’induzione. Cornell (1993) ha sviluppato una

induzione che adempie a questo scopo e facilita la riuscita delle sessioni di Focusing. Un

esempio dell’induzione di Cornell, usata in questa ricerca, si trova nell’Appendice C.

Un esempio tipico di cosa fa la guida che accompagna il focuser si trova

nell’Appendice D. Provato sui membri adulti di una classe presso l’Istituto di Psicologia

Transpersonale, si è dimostrato sufficiente per ricevere informazioni corporee e per sentire

gli spostamenti del Felt Sense. Perciò si è considerato adatto, pur se minimale, per seguire

quello che accade nelle sessioni di Focusing. Gli aggiustamenti nel linguaggio si hanno

solo se è evidente che siano necessari per supportare le abilità dei ragazzi per relazionarsi

con il loro corpo. Le riflessioni su ogni sessione avvenivano sulla base delle domande del

focuser o per esigenze di apprendimento richieste dallo strumento. Tali riflessioni non

sono state incluse nelle trascrizioni, poiché avvenivano al di fuori delle sessioni di

Focusing.

Le sessioni duravano dai 10 ai 75 minuti, compresa l’induzione. Tutte le sessioni

sono state registrate in audio, su cui veniva posta un’etichetta con codice di

riconoscimento per proteggere l’identità del partecipante. Le registrazioni sono servite per

la trascrizione e per una ulteriore verifica. La trascrizione è stata seguita da un

professionista, che non era al corrente dei nominativi, poiché i loro nomi non venivano

mai usati durante la sessione. Le registrazioni sono custodite in un contenitore apposito

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chiuso a chiave. Il partecipante, che ha scelto di non finire la sua parte di ricerca, ha dato il

permesso di completare la sessione per essere utilizzata nelle analisi di questo studio. I

partecipanti sono stati incoraggiati, all’ultima sessione, a porre la domanda al proprio

corpo: “Cosa vuole esprimere il mio corpo con l’esperienza di Focusing?” Infine, ogni

partecipante ha ricevuto un ringraziamento ufficiale (Appendice I).

DESCRIZIONE DELL’ANALISI QUALITATIVA DI CONTENUTO

L’analisi qualitativa di contenuto permette al ricercatore un margine di utilizzo dei

dati per esplorare descrizioni e significati dalle sessioni di Focusing trascritte, dal Focusing

personale, da sogni e sincronicità. Un’analisi qualitativa di contenuto come quella descritta

da Miles e Huberman (1994) si ha quando il contenuto della comunicazione (in questa

ricerca il contenuto di comunicazione deriva dai messaggi del corpo al focuser) viene

tradotto nelle sue descrizioni (cosa sta accadendo), nelle analisi (identificare

sistematicamente i fattori chiave e le relazioni che mostrino come stanno andando le cose),

e nell’interpretazione (nel contesto, comprendere i significati e i temi). Braud (1998) dice:

“Non c’è motivo di evitare di pensare a risultati ed esperienze, bisogna semplicemente

fornire descrizione ricche e profonde degli stessi” (p. 48). Tutti e tre i tipi di traduzione

sono inclusi in questa ricerca, con un peso dato alle descrizioni riportate con le stesse

parole degli adolescenti.

Lincoln e Guba (1985) hanno detto che oltre a un coinvolgimento prolungato con i

partecipanti, per rispondere agli obiettivi della ricerca, sono importanti anche le

osservazioni costanti che hanno reso profonda la ricerca. La profondità è collegata al

conoscere “quelle caratteristiche ed elementi dei risultati che erano maggiormente rilevanti

rispetto al tema” (p. 304). Per esempio, sono stati trovati dati atipici (definiti qui come

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quelle esperienze uniche del singolo partecipante) che hanno avuto significato in termini di

effetto potenziale del Focusing e sono stati inclusi nell’analisi.

Un altro tema profondo coinvolge le domande di influenza sulle sessioni di

Focusing. Le abilità di Focusing generalmente aumentano con la pratica. Un’analisi è stata

fatta considerando le differenze, laddove esistenti, tra le prime e le ultime sessioni. Per

individuare questa profondità, le analisi di contenuto iniziano con il processo di selezione,

esemplificazione, astrazione e trasformazione di parti dei contenuti (dati) presi dalla

trascrizione delle sessioni. Questo processo, conosciuto come riduzione dei dati (Miles &

Huberman, 1994), continua per tutta la codifica, estrazione dei temi, raggruppamento e

suddivisione, che porta a creare ulteriori categorie di variabili nel corso dell’analisi. Il

ricercatore usa il programma informatico HyperQual per Macintoshes (Cuddy, 1993;

Tesch, 1990), ma trova che il programma si adatti a ricerche più estensive e complicate di

quelle utilizzate in questa tesi.

Pubblicare i dati è la seconda fase importante dell’analisi (Miles & Huberman,

1994). “Generalmente, una esposizione dati è un assemblaggio di informazioni

organizzato e ordinato che permette di trarre conclusioni e scegliere delle azioni da

prendere” (p. 10) (un’azione può essere, per esempio, creare una nuova categoria per

ulteriore analisi di contenuto). Sin dall’inizio dell’analisi si è costruita una matrice per

ogni partecipante, con citazioni catalogate sotto varie definizioni di crescita personale ed

esperienze trasformative transpersonali (vedi Appendice B). Queste descrizioni sono state

poi ordinate per forza di intensità o numero di volte o entrambe. Sono state incluse le

esperienze atipiche. E’ diventato necessario formulare mèta-matrici che mostrassero

gruppi di categorie correlate per un’ulteriore analisi e per accurate conclusioni. La ricerca

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qualitativa favorisce gli aggiornamenti e cambia le procedure nel corso della ricerca per

affrontare le esigenze emergenti, ai fini di una migliore comprensione (Braud & Anderson,

1998; Miles & Huberman, 1994).

La terza fase importante dell’analisi è la verifica di validità. Come ricercatore, ho

cercato di mantenere apertura e scetticismo per contenere l’onda iniziale e per ridurre le

conclusioni premature, con l’obiettivo di arrivare a conclusioni finali, attraverso l’analisi e

altre tecniche, che fossero esplicite e ben fondate (Miles & Huberman, 1994).

CREDIBILITÀ, TRASFERIBILITÀ, AFFIDABILITÀ E CONFORMITÀ

Lincoln e Guba (1985) riportano il caso di alternative alle verifiche quantitative di

validità interna esterna, quando si fanno ricerche naturalistiche. Il Paradigma Naturalista

si basa si cinque assiomi. Gli autori sostengono che i metodi di ricerca qualitativa

soddisfino le esigenze di tali assiomi. Poi seguono tali argomentazioni facendo una lista

dei metodi per soddisfare la validità delle esigenze per questi tipi di metodi di ricerca.

Iniziando con una cambio di enfasi, dall’idea quantitativa della necessità di un ricercatore

obiettivo e distaccato e senza pregiudizi, hanno messo l’accento sull’importanza per

l’indagine naturalistica di un criterio che permetta di scoprire quelle caratteristiche dei dati

confermabili. Il primo passo per raggiungere questo obiettivo è includere tecniche nello

studio che diano “risultati e interpretazioni credibili” (p. 301). Il mio metodo di ricerca

include una serie di idee di Lincoln e Guba (1985) sul raggiungimento di questo obiettivo,

come segue.

Lincoln e Guba (1985) sostengono che, se le aspettative del ricercatore vengono

regolarmente soddisfatte, c’è una chiara possibilità che i dati raccolti e le conclusioni siano

distorte dalle aspettative. Una parte del mio modo personale di prevenire il più possibile

eventuali distorsioni, dovute alle mie idee preconcette, consiste nel determinare le mie

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aspettative con il Focusing, il lavoro sui sogni (Gendlin, 1986), la psicoterapia, le

annotazioni di sincronicità, diari di riflessioni, per poi determinare sistematicamente

quante volte le ho soddisfatte nel corso della ricerca.

Ho scelto un compagno di studi per lavorare insieme settimanalmente in un

debriefing o resoconto sulle mie azioni e Attitudini. Questo compagno ha una laurea in

Counseling psicologico, è un candidato al dottorato di filosofia per psicologia

transpersonale all’Istituto di Psicologia Transpersonale durante il periodo della ricerca.

L’obiettivo di questo debriefing era prevenire una conclusione prematura da pare mia nel

processo di raccolta dati e nel momento di trarre ipotetiche conclusioni. Questo compagno

di studi ha inoltre supervisionato l’adesione del metodo complessivo della ricerca, incluse

le mie modalità personate sovramenzionate.

Ho utilizzato un formatore esperto di Focusing per valutare le trascrizioni di

Focusing durante tutta la ricerca. Ero particolarmente interessata a comprendere (a) se e

quando stessi favorendo una direzione nel Focusing del ragazzo (in opposizione ai principi

guida del Focusing, ma in me ancora permane la preoccupazione) e quando stessi

perdendo “un sano distacco”; (b) se e quando il partecipante apparisse nello stato di

Focusing, mentre in realtà parlava di emozioni e sensazioni fisiche per come le ricordava

più che per come le stesse sperimentando al momento. Un’altra funzione del formatore

esperto di Focusing era di aiutarmi a trovare il significato, se c’era, dei dati atipici.

Affidabilità e Conformità mi sembrano essere una conseguenza naturale del

processo di ricerca e del metodo di ricerca come descritto in questo capitolo sui metodi.

Entrambi affidabilità e conformità risultano da una traccia di controllo estensivo e

inclusivo (Lincoln & Guba, 1985), dove ogni dato può essere giustificato per mantenere

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costante la registrazione del processo. Questa traccia aiuta il ricercatore a sistematizzare,

collegare, interfacciare, e dare priorità. Include dati grezzi e metodi per raccoglierli,

riduzione di dati e prodotti di analisi, ricostruzione dati e prodotti di sintesi, note

processuali, materiali correlati alle intenzioni e inclinazioni, informazione di sviluppo

degli strumenti, e un diario di riflessioni. Tutti questi elementi sono stati verificati, prima

di essere inclusi nella ricerca, da una commissione di dottorato di ricerca o da compagni

membri di un team di ricerca - oltre a esperti che hanno certificato questi elementi

pertinenti ai loro campi.

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CAPITOLO 4: RISULTATI

La mia nuova migliore amica

Oggi ho incontrato una nuova grande amicache mi conosceva bene

è curioso come capisse tutto quello che dicevo

Ascoltava i miei problemiAscoltava i miei sogni

Parlavamo di amore e della vitaEra sempre lì

Non mi sono mai sentita giudicare da leiSapeva quello che provavo

Sembrava che mi accettasse per come sonoe affrontavo tutti i miei problemi

Non mi interrompevané aveva bisogno di dire qualcosa

Semplicemente ascoltava molto pazientementeE io non sono andata via

Volevo che mi comprendesse Quanto era importante per me

Ma quando l’ho abbracciataSono rimasta sorpresa

Ho messo le mani davanti a mePer avvicinarla

E realizzai che la mia nuova migliore amicaaltro non era che uno specchio

Kimberly Kirberger (1997, pp. 57-58)

Durante il percorso di sessioni guidate di Focusing, 10 partecipanti adolescenti

hanno descritto le loro dinamiche corporee e i contesti da cui emergevano i vari temi

personali. I contesti erano quasi sempre una situazione o una condizione immediatamente

presente nella loro vita. In quelle situazioni in cui i contesti non erano presenti, il Focusing

li ha generalmente portati nel presente. Il contesto è definito come una raccolta di

situazioni e condizioni che si trovano dentro di sé durante la sessione. A volte, situazioni e

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condizioni sono chiamati temi e sono definiti come tematiche interne al contesto che

hanno “sviluppato o elaborato motivi sottostanti” (Guralnick et al., 1968, p. 1452).

Il Focusing evoca una serie di temi del partecipante. Siccome i partecipanti

avevano in media una differenza al massimo di tre anni tra di loro (dai 13 ai 15 anni),

molte delle loro esperienze riflettevano un simile livello di sviluppo o un tema simile.

Tuttavia il Focusing non è sempre l’esplorazione di un singolo tema, piuttosto abbraccia

molte esperienze pertinenti ai temi di vita, se gli si dà spazio e tempo. Dire che i temi e i

contesti trovati in questo studio limitato fossero comprensivi, o i più importanti per i

focalizzatori adolescenti, sarebbe erroneo e fuorviante, per i solo fatto che non possono

rappresentarli tutti (Braud, 1998). Si può interpretare che i tempi verbalizzati dai

partecipanti fossero quelli presenti al momento di ogni sessione.

Per questo motivo, tutti i temi sia percepiti che verbalizzati, sono presenti in questo

capitolo sui Risultati. In genere, i temi non venivano identificati verbalmente dai

partecipanti, ma venivano scoperti in fase di analisi qualitativa. Le classificazioni usate

durante le analisi seguono le parole dette dai partecipanti, quando erano adeguate, oppure

sono state amplificate per chiarire la loro collocazione. Le analisi sono state divise in tre

grandi sezioni: (a) Analisi delle Sessioni Individuali, (b) Analisi di Contenuto di Contesto,

(c) Analisi Tematiche di Contenuto.

Le sezioni delle Analisi Tematiche e di Contenuto di Contesto includono quei temi

e argomenti che gli adolescenti hanno condiviso, particolari per un singolo individuo in

più di un’occasione, o evidentemente importanti per la psicologia transpersonale; sono

stati discussi rispetto al numero delle volte in cui si sono presentati (importanza implicita).

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Ad eccezione di quegli argomenti pertinenti ai temi non egoici transpersonali,

contesti e temi avvenuti solo una volta sono stati inseriti in lista solo nella seguente Analisi

delle Sessione Individuali (che include anche le descrizioni delle dinamiche corporee dei

partecipanti).

ANALISI DELLE SESSIONI INDIVIDUALI

Obiettivo di questa sezione di analisi è dare un’impressione di ogni partecipante,

rappresentando la migliore sessione valutata, per semplificare i suoi temi prevalenti, i

contesti, e le dinamiche di Focusing. Include inoltre temi e argomenti particolari per il

singolo individuo. La sessione di Adam è qui completa per rappresentare l’uso del mio

intervento come guida, per indicare risposte comuni alle mie riflessioni e affermazioni. E’

stata selezionata proprio la sua, perché bene esemplifica un tipico processo di Focusing di

un adolescente, da quanto è emerso in questa ricerca. Comunque, le analisi delle sessioni

evidenziano l’ampia varietà di caratteristiche trovate nel corso del Focusing con i ragazzi.

Le sessioni deli altri 9 partecipanti sono state condensate, riportando le sole parole

dei partecipanti. Benché in realtà il Focusing includa anche le pause per riflettere e le

attese pazienti per scoprire le risposte interne del corpo, e benché i focuser erano nuovi al

Focusing, una sessione poteva concludersi con poche parole nonostante la durata di 35

minuti o più. Ogni esempio comincia con il numero di sessione presentata.

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ADAM

(Le affermazioni di Adam sono indicate con la lettera “A:”; le affermazioni del

ricercatore e guida sono indicate con la lettera “L:”)

Sessione 1:

L: [Induzione: Appendice C] . . . e quando senti qualcosa, fammelo sapere, Anche se fossero pensieri.

A: Una parte dello stomaco ha una sensazione di formicolio.

L: Tu senti di avere una sensazione di formicolio in una parte dello stomaco. Potresti salutare questa sensazione di formicolio.

A: Come quando si addormenta il piede, ma è un po’ diverso.

L: Un po’ diverso, ma simile a quando si addormenta il piede.

[lunga pausa]

A: La sensazione di formicolio se ne è andata via.

L: Ah, hai notato che la sensazione di formicolio se ne è andata via. Potresti dirmi se senti altro. [lunga pausa] Ricorda che non devi cercare niente, non devi aspettarti niente. Gentilmente aspetta ai confini del bosco, rispettando lo spazio di un gentile animale selvatico. E se non noti niente, fammelo sapere.

A: Non noto niente.

L: Potresti notare di non notare niente.

A: Come prima sul mio stomaco.

L: Come prima sul tuo stomaco, Potresti notare se quell’area, che non ha niente, ha un confine. Quanto si estende? Oppure è un niente silenzioso, un niente vuoto?

A: E’ un niente vuoto.

L: Stai sentendo qualcosa come un niente vuoto. Potresti salutare questo vuoto, e fargli sapere che sai che è lì. Porta la parola ‘vuoto’ in quello spazio e chiedi: “E’ la parola giusta?”

A: E’ come un buco.

L: E’ come un buco.

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A: E’ un buco a forma di tazza.

L: Un buco a forma di tazza. Potresti vedere se è ok stare per un po’ con questo buco a forma di tazza.

A: Un attimo fa ho sentito due colpi dove è la tazza.

L: Ah, due colpi dove è la tazza. Potresti vedere se è ok stare con la curiosità di questi due colpi.

A: La tazza si è appiattita quando le ho chiesto “dovrei divertirmi di più nella mia vita?”

L: Si è appiattita quando le ho chiesto “dovrei divertirmi di più nella mia vita?” Potresti essere curioso su cosa significhi appiattirsi rispetto alla tua domanda. Appiattire è la parola giusta?

A: O riempita.

L: O riempita.

A: Penso a riempire una macchina di gas.

L: Eccola, riempire una macchina di gas.

A: Il mio corpo si rilassa quando dico “Dovrei riempirmi di maggior divertimento?”

L: Il tuo corpo si rilassa. Come dire, è così. Questa è la domanda giusta.

A: Quando ho detto “Ho bisogno di avere un divertimento tranquillo, come un gioco da tavolo o altro? il mio corpo si è rilassato.

L: Hai un altro sì, l’hai preso. Un gioco da tavolo per divertirmi. Forse ti fa sapere che un divertimento tranquillo è quello che vuole fare.

A: Dice di “Sì” alla domanda “Voglio aver un divertimento tranquillo?”

L: C’è un sì lì. Potresti volere che il tuo corpo sappia che lo hai ascoltato. Potesti meravigliarti che ci sia ancora qualcosa che il to corpo vogli adirti oggi o è tutto per oggi.

A: Sì, credo che sia così.

L: Bene, prima di aprire gli occhi, lascia che il tuo corpo sappia che tu apprezzi che è stato lì oggi. Fagli sapere che tornerai. Quando sei pronto, gentilmente apri gli occhi e ritorna nella stanza.

A: E’ stato bello.

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Adam in genere inizia le sessioni con sensazioni corporee cinestesiche (formicolio

o colpi). Poi si muove verso descrizioni fisiche analoghe come il buco a forma di tazza che

(cinestesicamente) si appiattisce, un vuoto nello stomaco. A differenza del resto dei

partecipanti, Adam si avvicina di più a svelare l’emozione quando esclama quanto sia

bello e splendido.

Adam inizia a farsi domande internamente, durante la prima sessione, e poi aspetta

che risuoni la risposta. Usa spesso la tecnica delle domande in tutte le 10 sessioni. Dice di

sì, quando nota il rilassamento del suo corpo specularmente alle risposte che riceve alle

sue domande. Questo mezzo di verifica non è il solo metodo. Adam è abituato a verificare

la verità già da sé. Confermare di sentire i colpi è proprio delle sessioni di Adam; il suo

corpo usa anche la riduzione dell’oggetto focalizzato o altri modi per indicare le conferme.

Quest’ultimo fenomeno era comune tra le dinamiche degli altri focuser. Spesso,

quando scompare completamente l’oggetto, i partecipanti hanno trovato il loro corpo

completamente rilassato.

Il divertimento era l’argomento prevalente nelle esplorazioni di Adam. Nel corso

delle sessioni, sono emersi vari aspetti di questo argomento: sport, giochi, passeggiate

nella natura. Alla fine, emerge il tema di trovare un equilibrio tra vita privata,

rilassamento, vita sociale, divertimento ed attività energetica e lo ha trovato in forma di

tranquillità. Un altro tema particolare di Adam, discusso nell’Analisi Tematica di

Contenuto, è di natura non egoica transpersonale.

CLINT

Sessione 1:

Noto qualcosa, una bella immagine. E’ cambiata [dopo le domande sulla sua natura]. E’ qualcosa felice, sta sorridendo.

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E’ cambiata di nuovo e sembra arrabbiata, non sta facendo niente. E’ vicino allo stomaco, si sta rimpicciolendo. Vuole essere vista, continua a rimpicciolirsi. Non è scioccante, è quasi come se me l’aspettassi che fosse lì, e quella parte è felice.

Ora c’è una sensazione di ansia al petto, come una piccola pressione. Quando le chiedo cosa le rende così ansiosa, mi mostra un’altra immagine, che cerca di darmi un consiglio, dovrei ascoltarlo. E’ bene ascoltarlo. L’immagine si ingrandisce, come se fosse importante, Più ascolto il suo consiglio, più la pressione se ne va via. Mi dice che dovrei farlo subito.

C’è una parte a destra della pressione che sta cercando di dirmi cosa potrebbe andare male. Dice che potrei sentirmi umiliato.

Non cambia nulla. Si sta solo quietando leggermente. Non c’è altro, tutto sembra tranquillo. Continua a ricordarmi che dovrei farlo. Ora è tranquilla.

La successiva sessione di Clint era un conferma dal corpo di approvazione per aver seguito il consiglio ricevuto nella Sessione 1. E lo ha fatto in quella stessa settimana.

Nella Sessione 1, Clint ha cominciato con un’immagine che si allargava o

restringeva a seconda delle sue domande. Seguivano emozioni (ansia) e consigli verbali

con caratteristiche cinestesiche (pressione). In ognuna delle successive sessioni, non ha

avuto immagini. Iniziava spesso con verbalizzazioni sulle sensazioni cinestesiche dovute

ad un senso di consapevolezza delle emozioni. Il processo di Focusing è saltato alle cause

o ai messaggi che spiegavano quelle emozioni. Ha fatto molte pause lunghe, durante le

quali ha continuato a sperimentare il processo di Focusing, tenendo conto di questi salti

inspiegabili. Clint di solito aveva bisogni di maggiore guida per accelerare la svelamento

di quei messaggi, che spesso indicavano un Felt Shift. A differenza di Adam, che faceva

intenzionalmente delle domande e riceveva una risonanza da movimenti cinestesici, Clint

in realtà sembrava ascoltare i messaggi da una fonte interna.

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I contesti del Focusing di Clint riguardavano la soluzione di problemi (lui non ha

mai spiegato i suoi problemi, due volte la fonte interna gli ha detto di chiedere aiuto),

delusioni per aver perso delle occasioni con gli amici, richieste di equilibrio sociale con

attività auto soddisfacenti. Il suo tema primario riguardava una difficoltà nel mantenere un

senso di libertà personale di fronte alle restrizioni e alle richieste fatta sia a scuola che a

casa.

EVE

Sessione 3:

Sto camminando vestita di beige attraverso un prato che ondeggia. Il prato se ne va e mi trovo a camminare in una giungla con molti alberi, procedo facendomi strada tra le piante.

C’è una mezza anguria aperta con del verde all’interno e del rosa all’esterno e Sao seduto nel mezzo. Sao danza con un casco di banane e delle scimmie rosa che si divertono molto a vedere Sao.

Le scimmie se ne vanno, e io mi guardo attorno e torno indietro. E’ come se sapessi che va bene divertirsi.

Il Focusing di Eve si riferisce allo svolgimento di una narrazione simbolica o

un’allegoria, una modalità frequente nelle sessioni con le ragazze, più raro con i ragazzi.

Sebbene Eve avesse decritto all’inizio scene vivide, spesso parlava di esperienze

cinestesiche propriocettive uditive. Lo schema di Focusing di Eve era muoversi

rapidamente da sensazioni corporee cinestesiche o propriocettive a lunghe allegorie, e alla

fine esprimeva emozioni con conclusioni concomitanti affini. Il tema di tutte le sessioni di

Eve riguardava la sua irritabilità nel muoversi nel mondo da sola senza guida.

Generalmente emergeva in relazioni ai suoi ragazzi e, in qualche modo, riguardava la

determinazione necessaria che le permettesse di divertirsi (come nella sessione di cui

sopra). Una volta, in una delle prime sessioni di Focusing, Eve aveva focalizzato sulla sua

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determinazione a non focalizzare. Credo che fosse dovuto ad una rabbia inespressa verso

di me. (Eve e Mae erano amiche e presenti l’una alle sessioni dell’altra, finché si è

presentato il seguente episodio. Poiché Mae non aveva privacy in casa, all’inizio io avevo

accettato che lei e Eve si incontrassero nella casa di Eve. Dopo questo incidente, abbiamo

usato il mio ufficio come luogo di incontro di Focusing.)

Durante la loro terza sessione, avevo espresso la mia irritazione e frustrazione con

loro perché interferivano l’una con il Focusing dell’altra, facendo rumore e commenti.

Spiegai loro la mia irritazione e mi scusai. Apparentemente, non era sufficiente per

alleviare l’effetto della rabbia reciproca, che influenzava la loro sessione. Per due volte,

senza parlare delle sessioni preparatorie sul Focusing, il processo di Focusing di Eve

verteva sul Focusing in sé. Era come se lei si stesse domandando se fosse capace di

focalizzare. Nella sua ultima sessione, ha espresso la sua ambivalenza sul valore di

prendersi del tempo per stare all’interno con se stessa piuttosto che essere attiva fuori con i

suoi amici.

GEORGIA

Georgia mi ha dato il permesso di usare i risultati delle sue sessioni, anche se ha

scelto di fermarsi a metà percorso. Il suo campo estivo cominciava proprio in quel

momento, e quanto è ritornata a casa il mese dopo, decise di non partecipare più alle

sessioni di Focusing. Non mi ha dato spiegazioni, ed io non ho chiesto niente, come da

accordi di riservatezza.

Sessione 2:

Allo stomaco sento come delle farfalle. Le sento, ma in realtà non sbattono le ali. Sono semplicemente lì. Sono un po’ come quelle farfalle rispetto al campo estivo. Sì, perché ci si diverte, ma sto fuori per un mese che è tanto.

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[A questo punto, Georgia ha sorriso, e io l’ho incoraggiata a lasciar emergere quella sensazione e farla crescere quanto voleva.] Sento le vertigini, mi sento come se stessi per cadere. C’è molto da fare lì. Sì, tanto da fare, Sedere con questa sensazione mi dà le vertigini. E’ emozionante, E anche .. non so come dire .. Non mi sorprende, è l’attesa di vedere come sarà. Trovato .. mi spaventa. E’ come quando sono andata a cavallo la prima volta. Perché c’è un momento tra il salire e scendere in cui sei lì. E mi spaventa. E’ il non sapere.

E’ divertente; vedo un cigno bianco con del rosso intorno. Sembra che se ne voglia andare. E se ne va facendo un cerchio che vuole rompere.

Ritornano le farfalle, e vedo un’immagine con loro insieme al cigno. Le farfalle se ne vanno, ma il cigno è ancora lì. E’ come se stesse facendo un vortice che non va giù, ma sale su. E’ come se ci fosse qualcosa che continua a farlo vorticare, ma non credo sia il cigno. Qualcosa tipo un cigno. Il vortice è a forma di spirale e mi dà le vertigini quando lo guardo dall’alto. E’ una vertigine diversa, ma non mi interessa. Perché a volte con quei giocattoli che fai girare, puoi vedere immagini diverse se gli giri attorno.

Sta diventando più alto fino ad arrivare ad un castello, e guarda dalla finestra, è d’oro, e poi svanisce. E ora non c’è più niente.

Una lucertola si avvinghia al mio girovita. Non è una lucertola; è un coccodrillo con una bocca grande. Non vuole che io sia lì, perché è indaffarato a cercare il pesce. Se ne è andato. Ce l’ho fatta.

[Dopo aver ringraziato il corpo] Credo che mi stia salutando, ma l’immagine è fredda. Come un albero di natale, ma non lo è. E’ come un vortice d’aria così grande che arriva insieme agli uccelli. Penso che è lì che stavano le farfalle, e planano. Per questo non muovevano le ali.

Questa sessione era un esempio di come il Focusing si possa muoversi in maniera

simbolica su eventi reali, per poi ritornarci di nuovo. Simbolismo e metafora, così come le

allegorie, sono un canale caratteristico usato dalle femmine nel Focusing (Ike era l’unico

maschio ad aver utilizzato molto il simbolismo). A volte, Georgia esaminava i suoi

problemi direttamente senza l’uso esteso delle metafore. Dopo aver scoperto una bolla e

poi la sensazione di poter sollevarsi, ha scoperto velocemente due parti interiori in

conflitto su una situazione a scuola, e una terza parte che voleva mediare il dissenso. Lei

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ha ascoltate le tre parti rispetto a quello che volevano e non volevano, e ha sentito le

emozioni corrispondenti.

I contesti delle sessioni di George vanno dagli eventi attuali al suo mondo

personale. Avendo fatto solo cinque sessioni, è difficile determinare i temi ricorrenti,

inoltre si sono presentati più temi durante le sessioni. Tuttavia, è evidente che Georgia era

profondamente coinvolta nell’esplorazione del suo mondo interiore e delle sue

motivazioni, convinzioni ed emozioni.

IKE

Sessione 4:

Voglio iniziare a sentire le sensazioni prima di guardarle, ma io non ho tante sensazioni, Sono sbagliato?

In basso alla gola, dove si congiunge con il petto, sento stress che varia nella forma. Arriva a poco a poco come un buco. E al minimo rumore, è coma paura, ritorna indietro. In qualche modo sta lì.

Qualcosa nel petto si muove verso l’esterno come il respiro, e poi penetra dentro. E’ diverso perché è più debole. Sento un’onda nel buco dello stomaco, un peso sullo stomaco. Ho altre sensazioni lì.

Ho fatto un buon discorso a scuola oggi, e sono felice. E’ nella stessa zona del petto. E’ come un formicolio che si sposta piano piano sulla schiena e sullo stomaco, ma più forte. Ritorna quando penso all’interrogazione.

C’è qualcosa come una lieve pressione che mi preme alla gola. Come quando mi sento triste e trattengo qualcosa. Voglio piangere, e non voglio. Sento come qualcosa che si è bloccato nella gola e che sta per saltare fuori dalla bocca, e preme sulla gola. Sì, c’è molta pressione che me trattiene dal piangere.

Durante la sessione di Focusing di Ike, era evidente che sembrasse avere riserve

sulla sua capacità di focalizzare. Una parte di sé era reticente a rivelare le sue emozioni,

ma anche inavvertitamente le rivelava spesso come gli altri partecipanti.

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Per esempio, durante tre sessioni, Ike trovò un mulinello verde che appariva ogni

volta che si avvicinava alle sue sensazioni ed emozioni, che lo distraevano o lo tenevano

lontano dalla consapevolezza interiore del processo.

Il corpo di Ike ha fatto molti interventi per aiutarlo a lavorare con le sue riserve. Un

esempio è mostrato nell’esempio di cui sopra, in cui si ricordava del buon discorso che lo

aveva reso felice. Un altro esempio era la manifestazione della metafora della pasta.

Sembrava di supporto, quando la pasta assorbiva molta della intensità e complessità delle

sue emozioni, permettendo ad Ike di continuare successivamente a navigare attraverso di

esse per raggiungere un luogo confortevole dentro di sé che riguardasse se stesso.

Il tema principale di Ike era creare relazione intima confortevole con se stesso, in

particolare per le sue performance davanti agli altri. Sfortunatamente, come sua guida, non

ero sempre sensibile a questo tema durante le sue sessioni. Non ho incoraggiato la sua

relazione interiore tanto quanto lo necessitava. E’ andata meglio con le successive

sessioni, dopo essermi consultata con il mio mentore di Focusing. Solo all’ottava sessione

Ike era in grado di fare una sessione relativamente libera dalle riserve e dal disagio.

Rispetto all’interrogazione, la situazione per queste sessione coinvolgeva la sua opinione

di se stesso e l’opinione degli altri dovuto alle conseguenze della sua performance.

KATE

Sessione 1:

Sembra come se mancasse una presenza. C’è bruciore che si sta sfumando e risale allo stomaco. E’ una sensazione di essere messa da parte e di essere sola [piange e tira su con il naso]. C’è qualcuno che vuole che io gli dica ‘mi manchi’. Non so ancora chi è.

Vuole sapere come siano connessi il bianco formicolio e bruciore con la solitudine. Nella mia mente, vedo la faccia della mia migliore amica, e il formicolio e il bruciore se ne vanno. Sto pensando all’ultima volta in cui sono andata in vacanza con lei sulla neve, e lo sento nelle pancia. Era bello

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trascorrere il tempo con lei. Poi non abbiamo più trascorso tanto tempo insieme, perché lei stava con un altro.

Ora sto bene, Non sapevo di sentirmi a quel modo.

Kate era l’unica partecipante ad aver sperimentato il vuoto senza

conoscerne il significato prima dell’esperienza. Sensazioni, informazioni ed

emozioni si nutrivano l’una con le altre. Senza la mia guida, accompagnava il suo

stato interiore dalla prospettiva del testimone con un’apertura naturale.

Kate ha usato poche metafore e di solito emergevano dal corpo per andare dritte ai

pensieri e ai sentimenti e alle intuizione. Ad eccezione dell’espressione delle sue

emozioni, questa è una caratteristica più maschile che femminile.

I contesti delle sessioni di Kate sono suddivisi tra le situazioni relative al rapporto

con se stessa e la condizione delle sue sensazioni sulle sue esperienze scolastiche attuali e

future. Il suo tema primario riguarda l’esplorazione dei suoi valori personali. Dopo aver

versato lacrime per entrare alla scuola superiore, ha detto: “Il mio corpo sembra dirmi

divertiti e rilassati, ma gli obiettivi stanno lottando nella mia testa.” Un’altra volta, Kate

dice: “Vuole riuscire a farmi fare le cose al meglio che posso. La bolla con il blocco se ne

è andata.” Dopo aver pianto per un’amica, conclude: “E’ la mia migliore amica, non vuole

perderla. Il mio corpo vuole che io sia lì per lei per rassicurarla che è ok.”

MAE

Sessione 8:

Ora sto vedendo una soffice piuma di boa, e sento anche la morbidezza delle piume che pennellano la mia guancia e le mie mani, e il mio petto fin sotto le costole. All’inizio era come una piuma sottile, ma ora è molto spessa. Ora vedo che si posa su un divano di antica tappezzeria con legno intorno. Come quello che c’è nelle stanze di albergo. Mi vedo abbronzata con un vestito dorato pieno di diamanti. Sembra che cammino e sono

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sfinita. Ma ora ci sono come dei flash nella mia testa, e alla fine mi siedo sul divano per riposarmi.

Ora un flash mi ha portato una scena differente. Sembra un continuo flash tra le scene, ma ora invece si ferma sul divano, c’è il divano di una bella stanza d’albergo, come una suite all’attico. Non è poi così grande, c’è un bel tavolo di legno di fronte al balcone. Un altro flash e mi vedo sul balcone che guardo fuori, e la piuma è sulle mie spalle. E’ una notte fredda, il mio vestito è come una canottiera che scopre le spalle, per questo posso sentire il vento su di me. Sento il vento freddo. Sono dentro un palazzo alto, come una torre, deve essere la torre dell’albergo.

Mi piace guardare fuori, penso tra me e me. Mi sembra di cercare qualcosa, oppure sono triste malinconia o sola. Questa volta sono sola con me stessa in questo bel posto con tutte queste cose, ma sono lì seduta a guardare fuori, e mi sento così sola. Va bene essere lì, perché è una sensazione molto familiare. Mi manca qualcosa, perché sono sola, forse un amico. Sì, è come se mi mancasse un amico. O un famigliare. Sono quasi sicura che sia Eve.

Sì, è Eve, ma non è che mi manchi ora. E’ come se potesse mancarmi più tardi. Non ora, sembra che abbia a che fare con qualche decisione che devo prendere nella mia vita. E’ come se potessi perderla se prendessi questa decisione, perché mi allontanerà da lei.

Sai, metti le cose davanti a te, per esempio faccio questo e quello e poi accade. Se faccio questo so cosa accadrà, perché sarò determinata e molto appassionata, così lascerò tutto per ottenere quello che voglio, e smetterò di sentire la mancanza dei miei amici, specialmente di Eve, con lei che eravamo sempre insieme. Un altro flash mi porta in un altro posto, dove sono di nuovo su quel divano, ci sono dei rumori come quelli della tv quando non funziona. Guardo alla tv la trasmissione che vedevo abitualmente con Eve quando ero piccola e quelle che vediamo ora. Facciamo molte cose diverse, non ci conosciamo bene. E poi sto sola, seduta lì, pensando a quello che non c’è.

Poi un altro flash e mi vedo a letto, posso sentire la seta sulla pelle, è pura seta. Pigiama o lenzuola di seta o qualcosa, mi rilasso di nuovo. Dormo. Ho qualcosa sui miei occhi come una maschera. Mi sento stanca. So che non voglio svegliarmi. Ma so che devo svegliarmi molto presto. Parte di quello che devo fare sarà per me divertente. E’ quello che mi piace. Ma un’altra parte teme di stare nello stesso posto tutto il giorno. Fare sempre le stesse cose, perché devi essere perfetta. Ma allo stesso tempo è qualcosa che mi piace fare.

So che questa cosa è giusta per me, ma il fatto che devo mettere da parte altre cose mi secca. Dovrò allontanarmi dalla mia migliore amica e da altre cose, questa parte mi secca. E’ proprio questo che mi secca.

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E’ come se gli altri non capissero, come mia mamma, per lei è come chiamare o visitare qualcuno. Ma quando sei sempre insieme a qualcuno come fosse una sorella o un fratello, è difficile stare lontani, non poterli vedere.

Sì, ma per ottenere quello che voglio, che è quello che ho sempre voluto, devo abbandonarli. Almeno per un po’. Il fatto è che durante la sessione di Focusing ho avuto tanti flash davanti a me che ho ammirato e adorato. Ma non era così bello stare con queste cose, perché non le condividevo con la mia migliore amica. Non potevo essere lì con lei. Lei non era con me con tutte quelle cose belle. Non eravamo insieme a goderle, perciò non era bello per me. Era solo rumore. So comunque che è qualcosa che devo fare. Dovrò fare nuovi sacrifici. Sembra destino. E’ la mia decisione, ma sembra come destino.

E’ come se entrambe le parti venissero verso di me. Sono su due schermi ad angolo, ed io siedo nel mezzo per vedere tutte le cose che faccio ora su uno schermo, sono tutte cose che sono e faccio ogni giorno. Sull’altro schermo sono avvolta da una coperta scintillante e me ne vado via.

E’ come oro scintillante, che mi avvolge. Ogni cosa che voglio fare è molto ostentata e materialistica. Ogni cosa che faccio e sento è giusta, anche andarsene via sono tutte cose materiali. Lo scintillio rappresenta tutte queste cose brillanti ed extra. Non c’è bisogno che ci siano, ma sono belle. E’ un extra. Ma è qualcosa che si ricollega a me, perché è da sempre quello che mi piace. Ecco la cosa in sé, ogni altra cosa è extra.

Così sto lavorando sodo con fervore, con grande passione. E la mia amica mi aiuta, e ci divertiamo un po’, ma non più come prima, perché io lavoro molto. E mi lascio tutto allo spalle perché è così che voglio. Mi avvolgo nel vestito alla moda.

Mae è racconta storie in modo naturale, usando molto allegorie e metafore. Anche se le

sue storie usano molto le immagini, sentivo che provenivano dal corpo. Quando lo ho

verificato con lei, Mae ha indicato subito una parte del suo corpo (non la testa) da cui si

originavano le immagini. A volte sembrava coinvolta nella storia. Altre volte era in grado

di disidentificarsi e di percepire le condizioni emerse dal Focusing dalla prospettiva

dell’osservatore. Le sue sessioni sono durate spesso più di un’ora.

I contenuti di Mae fornivano un luogo per lei per coltivare la sua determinazione a

perseguire la sua autonomia, il suo tema centrale. Altre volte soppesava le conseguenze di

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una visione futura, sia professionale come sembra nella sessione di cui sopra, sia

relazionale, come durante una conversazione interna sull’opportunità di cambiare ragazzo.

Altre volte ha esplorato possibili strade per lavorare con successo in vista dei suoi

obiettivi, se separarsi dalla sfera di influenza dei suoi genitori chiedendo aiuto o se lasciare

i primi risultati per procedere verso obiettivi più importanti e più desiderabili. Come Eve, e

per le stesse ragioni era in conflitto con me, una volta si è rifiutata di fare Focusing. Perciò

non era in grado di salutare la sua rabbia, espressa anche allora come una nuvola rosso

nera.

OREN

Sessione 7:

Noto il mio stomaco è contorto come una pallina bollente. E’ tutto contratto. Si sta sbrogliando. Sembra matto, ma non so niente.

Mi fa impazzire, perché ho dimenticato tutto. Ho dimenticato di dire a Pete [Oren e Pete sono fratelli] di dare da mangiare ai cani. Ecco cos’è. E’ perché so di doverlo fare e se devo uscire devo dirlo a lui. Se no, nessuno gli dà da mangiare, e mio padre si arrabbia.

Credo che sia questo che dimentico, e non dovrei, So che è meglio di no. Non dovrei dimenticarlo, so che è meglio così.

Si sta ancora sbrogliando. Si sta sciogliendo. Sì, sembra sciolto ora. Sembra aperto, piatto. Sì, come una foglia di alloro, che è rotonda e piatta e mi prende tutta la zona dello stomaco. Va bene.

Come molte sessioni di Focusing di Oren, anche questa sessione era

semplice e precisa. Inizia con una sensazione cinestesica (come sopra) e si sposta

velocemente sul tema, o inizia con un’emozione e il motivo per cui è lì, come se

prima della sessione avesse già contemplato l’argomento. Il suo corpo sembrava

voler fornire ulteriori informazioni e conclusioni.

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Le situazioni del Focusing di Oren di solito erano centrate sullo sport, sui contrasti

in famiglia, o sulle sue responsabilità in famiglia, ma includevano anche risposte a dolori

fisici e alla noia negli ambienti in cui si trovava, Il tema più ovvio era il suo desiderio di

lavorare sui contrasti con gli altri, per permettergli di sentirsi come se fosse l’artefice delle

sue decisioni. Secondariamente, Oren esplorava la profondità delle sue sensazioni rispetto

alle volte in cui si sentiva annoiato o confuso.

PETE

Dai 6 ai 15 anni, Pete ha avuto un dolore cronico per un alluce infiammato.

Sessione 5:

Il dolore è 5 su una scala che va da 1 a 10. E’ un dolore familiare, ma diverso da ogni altra cosa. Con questo dolore ci sono stato tanto prima, ma ora è qualcosa di diverso. Noto che lì non c’è solo un dolore, ma tutto il mio corpo è nel dolore, Sono molto cauto con il mio alluce, mi dice che devo sempre fare molta attenzione. Il mio corpo è frustrato, perché limita tutto quello che faccio, tutto quelle che volevo fare o che voglio fare.

Dice che sono stupido, perché so cosa dovrei fare. Mi sento limitato ovunque. Se faccio quello che so di dover fare, mi aiuta a stare meglio, si placa il dolore. Questo mi è familiare. Lo so da tempo. Mi dice che dovrei fare tutte queste cose per far andar via il dolore, perché il resto del mio corpo non lo vuole.

Una conferma breve e semplice del beneficio di questa sessione è avvenuta durante una

parte della sesta sessione di Pete. “Noto che il mio alluce non mi fa male dall’ultima

sessione, anche se ci ho sbattuto.”

Una caratteristica delle sessioni di Pete era che a volte ripeteva le frasi guida ad

alta volte come se parlasse a se stesso. Questo metodo sembrava aiutarlo a stare

all’interno, o forse semplicemente pensava che si facesse così. Eccetto una volta in cui si è

sentito irritato con un insegnante e cercava di ricordare qualcosa che pensava potesse

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aiutarlo a diminuire quella rabbia. Il Focusing di Pete si centrò su di sé – sia sul sé

interiore sia sul sé fisico – senza alcun riferimento ad altri.

Le sessioni di Pete solitamente si aprivano con emozioni di rabbia o paura o con un

dolore fisico o stanchezza. Portavano a qualcosa che voleva ricordare o che il suo corpo

voleva che lui ricordasse. La sua prima sessione era un’esperienza di déjà vu, senza

identificarne la memoria. Spesso, il suo corpo gli dava nuove informazioni. Una volta era

il significato di un sogno che aveva dimenticato, ma alla fine lo ha ricordato quando ha

focalizzato la sua stanchezza. Due volte Pete ha espresso uno stato di calma o felicità, o

come lui ha detto “E’ come perfezione, non c’è niente di sbagliato, tutto è perfetto.”

Questo contesto si è avuto solo per due sessioni. Il tema principale del suo Focusing era la

scoperta del suo mondo interiore e le meraviglie che porta al suo arricchimento personale.

RHONDA

Sessione 4:

Un nodo allo stomaco va e viene e si muove verso l’alto e poi va veloce verso il basso. Non è proprio doloroso, è stato qui per tutti il giorno, a cominciare da ieri sera quando sono tornato a casa.

E’ come quando stai per fare qualcosa di emozionante che non puoi aspettare che accada, e la senti in anticipo. E’ come un lutto. E’ come anticiparlo, quando non se ne va via. Vuole che in me sia tutto risolto con Travis Scott e Heather.

Credo di sapere di cosa ha bisogno e cosa vuole. [Evita di dirlo, ma probabilmente significava lasciare il ragazzo]. E’ ancora lì, ma non è così male. Non si muove. Sembra dire che non è proprio colpa di Heather, perché Heather sarà pure Heather, si vendicherà di me. Ciò nonostante, devi andare coni tuoi amici, non puoi buttarti giù per un ragazzo.

Sfortunatamente, ogni parte è d’accordo con questa parte. La parte che si sente sfortunata è nei miei occhi, significa che non potrò più vederlo, ed è delusa. Mi sta dicendo che tra un mese potrò superare la tristezza.

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Il mio stomaco mi fa male, ma ora che gli sto dando attenzione, che è quello che vuole, il dolore sta passando. Come con Heather. Il mio corpo vuole che finisca questa lite.

Un terzo delle sessioni di Rhonda era sui problemi che stava affrontando

con le sue amiche e su suoi conflitti interni a riguardo. Queste sessioni

cominciavano con un dolore corporeo. Un altro terzo sembrava essere un tentativo

di ritirare il dolore di quei conflitti e trovare pace nel rilassamento. Il rimanente

terzo verteva sulle relazioni e sulle responsabilità con i suoi famigliari. Alla sua

ottava sessione, Rhonda ha raggiunto uno stallo nella gestione dei conflitti. Questa

sessione rifletteva la sua riluttanza a stare ancora con le sue sensazioni riguardo

alla sua situazione, aveva una intuizione a non farlo. “[Il corpo] sente una forte

attrazione verso quella zona. Se non lo fai, allora non puoi andare da nessun’altra

parte. Devi andare lì. E’ troppo attirato da quella parte.” Dopo essere stata un po’

in compagnia con quella zona, il corpo di Rhonda è riuscito a rilasciare la

disarmonia.

Non sento più niente lì, solo spazio e un po’ di sollievo, perché quella parte che prima mi attirava ora se ne è andata. E’ come stare nel mezzo di un campo in campagna, dove non puoi vedere niente, perché è tutto troppo lontano. E’ una specie di rilassamento, perché non devi fare niente, Puoi solo sederti e riposarti.

A 13 anni, Rhonda è la focuser più giovane di questo gruppo. Questo si riflette nel suo

tema principale di scoprire una strada attraverso la disarmonia tra i ragazzi.

Rhonda aveva la tendenza a muoversi in uno spazio di concentrazione, che

sembrava uno stato profondo adatto al Focusing. In una sessione, ha detto che i suoi amici

hanno notato che a volte sembra che stia meditando. Mi ha anche detto che medita nei

weekend. Potrebbe essere il motivo per cui la dovevo riportare spesso al corpo con

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affermazioni guida. Quando era di nuovo in ascolto del suo corpo, focalizzava realmente.

Nelle sue sessioni lei riconosceva e descriveva le sensazioni, esplorava i conflitti,

diventava consapevole delle conseguenze, scopriva le soluzioni che le dava il suo corpo,

notava la risonanza con la verità delle rivelazioni della sessioni, e sperimentava uno

spostamento positivo verso un nuovo gusto della vita.

Le Tabelle 1 – 2 – 3 classificano in sintesi il linguaggio della consapevolezza

interiore formulate dai partecipanti durante il loro Focusing per descrivere cosa hanno

sentito nel corpo. Nella Tabella 1, queste categorie sono (a) Stati Emozionali (emozione

pura), (b) Stati Mentali (contenuti dei pensieri con allusioni alle implicazioni emozionali),

(c) Stati Valutativi (stati emozionali e mentali di parti che giudicano altre parti). La

Tabella inoltre ci dà il numero, per partecipante, delle volte in cui hanno sentito

l’esperienza di questi stati. Non sono incluse quelle frasi non chiare, quando un pensiero è

stato sentito nel corpo. L’emozione più largamente espressa è stata la rabbia, seguita di

poco dalla felicità e la tristezza. Piacere Sollievo e Contentezza sono state le più frequenti

espressioni mentali relative ad uno stato fisico rilassato. La Tabella 2 indica l’espressione

delle sensazioni fisiche per cui non c’erano indicazioni ovvie sul loro collegamento con gli

Stati Mentali ed Emozionali.

Le sensazioni cinestesiche e propriocettive sono state le più frequenti, in una forma

non comune, e il dolore viene subito dopo al secondo posto. Nella Tabella 3 si elencano

tutti gli stati e le aree corporee, solo quando i partecipanti le hanno avute entrambe; perciò,

alcune sensazioni non sono state incluse nella Tabella 3. Lo stomaco è stata la zona più

comune, seguita di poco dal petto.

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ANALISI DEL CONTENUTO DI CONTESTI

In questa sezione, le analisi sono circoscritte dentro la cornice della definizione

degli obiettivi di situazioni e condizioni (contesto) emersi durante il Focusing dei

partecipanti, non sono enfatizzati nel senso di significato della valutazione, poiché questo

appartiene alla sezione di Analisi del Contenuto Tematico.

Di base, le analisi di contenuto di contesto sono scritte come un elenco delle

situazioni e condizioni costruite dentro una sessione di Focusing. I testi sono inclusi per

giustificare le classificazioni (specialmente quanto le situazioni sembrano oscure).

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Tabella1

Descrizione dei Partecipante delle Esperienze Interiori

Numero di volte per Partecipantea

A C E G I K M O P R

Stato Emozionale

Rabbia, Scontrosità, Fastidio, Irritazione 1 1 3 3 0 3 5 4 5 1

Felicità, Leggerezza, Spensieratezza, Riso, Gioia 0 5 1 0 1 3 3 0 1 1

Infelicità, Tristezza, Dispiacere, Dolore 0 4 1 3 2 4 0 0 0 2

Terrore, Spavento, Paura, Tremore, 0 0 0 1 2 4 0 0 2 1

Melanconia, Cupo, Depresso, Stanco 0 1 0 1 1 0 2 1 0 0

Geloso 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1

Stato Mentale

Delusione 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0

Ansia, Preoccupazione, Nervoso 0 2 0 1 1 4 2 0 2 1

Frustrazione 0 0 2 0 0 0 0 0 2 0

Vergogna, Colpa, Rimorso 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0

Pace, Calma, Stabile 1 1 0 0 0 0 0 1 1 1

Emozionato, Stimolato 1 2 1 1 1 0 1 1 0 0

Sentirsi Beneb

Piacere 0 0 1 0 1 0 2 2 4 1

Sentirsi Maleb 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0

Solitudine 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0

Coraggio, Audacia 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0

Anticipazione, Attesa 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1

Ottimismo, Aspettativa 0 1 0 0 0 0 3 0 0 0

Non so 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0

Non voglio 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

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Table 1 (continua)

Numero di volte per partecipantea

A C E G I K M O P R

Desiderio, Volere 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Speranza 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Disperazione 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0

Timidezza 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Noia 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

Sollievo 0 3 1 0 0 0 1 2 1 1

Stress 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0

Sopraffatto 0 0 1 0 1 0 0 0 1 0

Senso di mancanza 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0

Perfezione 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

Bellezza, Meraviglia 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Soddisfazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

Curiosità, Stupore 0 1 0 1 1 1 0 0 0 0

Confusione, Disagio 0 1 2 0 0 0 1 0 0 0

Estraneo 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0

Déjà vu, Familiarità 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0

Senso di Dimenticanza,Distrazione 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1

Stato Fisicoc

Rilassato, Confortevole 0 2 3 0 0 1 0 2 2 1

Esausto, Stanco, Addormentatod 0 1 0 0 1 0 2 1 1 1

Forte attrazione verso un’area 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

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Note. 100% dei partecipanti ha almeno un esperienza di stato emozionale mentale e fisico.

I tipi corrispondono alle parole dei partecipanti. Ci sono elementi di ogni tipo dentro altri

tipi. La loro collocazione si basa su una selezione personale e su approvazione del mentore

Ann Weiser Cornell, Ph.D. Linguistics.

a I Partecipanti sono indicati con le iniziali dei loro nomi: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G

(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bNei termini

“Sentirsi Male” e “Sentirsi Bene,” i partecipanti non hanno detto se queste sensazioni

fossero emozionali mentali o fisiche. Sono inserite arbitrariamente nell’area mentale per

semplicità di valutazione. cQueste sensazioni fisiche per loro hanno una qualità mentale ed

emozionale, perciò sono collocare in questa tabella piuttosto che nella tabella 2. dQueste

sensazioni fisiche sono collocate in questa categoria, perché sono alleviate dalle emozioni

sentite nella stessa sessione dove vengono riconosciute e processate durante il Focusing.

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Tabella 2Descrizione dei Partecipanti della Consapevolezza Interiore Corporea

Numero di volte per partecipantea

A C E G I K M O P R

Cinestesico/Propriocettivo

Vertigini, Disequilibrio 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0

Capace di alzarsi 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0

Fame, Magro, Secco 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

Massaggiare come la pasta 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Bolle 2 0 0 1 0 0 0 0 0 1

Vuoto, Niente, Buco 2 0 1 1 5 0 1 1 2 1

Formicolio: indistinto, Neuroni 0 0 0 0 2 1 1 0 0 0

Prurito 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0

Pressione, Pieno 2 2 0 0 3 0 0 0 0 0

Aria, Vento 0 0 2 0 1 0 2 0 0 0

Battito accelerato 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

Tetta 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

Strisciare 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Seta 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Peso, Pesantezza, Gravità 0 0 2 0 3 0 1 0 0 0

Tagliente come un diamante 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Lama affilata 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Palla 0 0 0 0 0 2 2 2 1 0

Foglia di alloro 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0

Denso 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

Ingrandirsi 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Spazio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

Caldo, Calore, Bollente, Bruciore 1 0 1 0 2 1 0 0 0 0

Fresco, Freddo, Gelo 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0

Scudo 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

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Table 2 (continued)

Numero di volte per partecipantea

A C E G I K M O P R

Cubo 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Colpo, Tonfo 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Buco a forma di tazza, Scodella 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Dolore, Male, Mal di testa 3 0 0 0 0 0 0 2 3 2

Ancora Calmo, Nessun movimento 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0

Limiato ovunque 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

Nodo 0 0 1 0 0 0 2 2 1 1

Intorbimento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

Danza 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

Visivob

Figura calda dorata 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0

Luce, Bagliore 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Luce, Scintillio 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Nebuloso 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0

Trottola, Spirale, Vortice 0 0 0 4 1 0 2 0 0 0

Uditivo

Uccelli che cinquettano nel bosco 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Musica 0 0 2 1 0 0 4 1 0 0

Olfattivo

Profumo di fiori 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Tipi Multiplic

Spingere giù (No) 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

Spingere in alto (Sì) 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0

Colpo, Tonfo (Sì) 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Ingrandirsi (Sì) 2 1 1 0 0 0 0 3 0 1

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Tabella 2 (continua)

Numero di volte per partecipantea

A C E G I K M O P R

Sparire, Ridursi (Sì) 7 5 1 0 1 2 0 0 0 1

Alzarsi, Leggerezza (Sì) 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0

Sentirsi Bene, Senso del Sì 4 3 0 0 0 0 0 1 2 0

Sentire la parola Sì 3 2 1 1 0 0 0 0 1 0

Rilassato, Sollevato 10 3 1 0 0 0 2 3 2 3

Sciogliere, Srotolarsi, Diffondersi (Sì) 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0

Note. I tipi sono le parole usate dai partecipanti. La collocazione delle sensazioni dentro

questo tipo è definita da una valutazione personale, verificata con il mentore Ann Weiser

Cornell, Ph.D. Linguistics.

aI Partecipanti sono indicato con le iniziali dei loro nomi: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G

(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bNon sono incluse

le immagini collegate a una storia, preponderanti nel Focusing di Eve, Georgia e Mae. Non

sono apparse nel Focusing di Adam, Clint e Pete. Questo gruppo di tipi multipli si riferisce

al modo in cui i partecipanti hanno indicato una diretta risonanza di conferma o di

ricezione del messaggio dal corpo. Tra parentesi sono specificate le risposte date dai

partecipanti, quando hanno sentito una risonanza con la conferma del messaggio ricevuto.

Al termine di altre sessioni, i partecipanti hanno detto di aver finito o di aver ricevuto tutto

quello che il corpo voleva che loro sapessero. Queste conclusioni sono molto comuni.

E non sono incluse nella Tabella 2.

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Tabella 3

Aree del corpo correlata alla Sensazioni Specifiche e Immediate

Area del corpo Sensazione # partecipanti

In tutto il corpo Calma, Aria invisibile Chiara 1

Dapertutto Rilassato, Lasciare andare, Calmo, Tranquillo, Sereno

5

Felice, Gioia, Leggerezza, Spensieratezza

4

Sentirsi bene 1

Emozionato 2

Danza 1

Esausto, Stanco 3

Confusione e disagio 1

Nebuloso, Bianco 2

Forte irritazione 1

Tensione, Rigido; Costretto Limitato 1

Ansioso, Preoccupato 1

Vertigini, Disequilibrio 1

Grande, Vasto deserto 1

Brillante 1

Pelle Vaga sensazione 1

Seta 1

Piuma di boa 1

Aria fredda 1

Testa Tremolio 1

Frastornato, Gira la testa, Circolazione 4

Cerchio alla testa 1

Bianco e nero 1

Pesantezza 1

Mi scoppia la testa 1

Rumori fastidiosi 1

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Tabella 3 (continua)

Area del corpo Sensazione # partecipantiVuota e non c’è niente 1Dolore ai denti 1

Occhi Stanchi, assonnati 2Maschera 1Dolore occhio destro 1Delusione 1Pressione al dito 1

Gola Paura 1Bruciore che mi dà il nervoso 1Pressione, Pieno 1Pila scarica, Esausto 1Cerchio 1Cubo 1Rumori fastidiosi 1Infiammazione e Dolore 1

Collo Trottola 1Braccia Fitta alla braccia 1Petto Bolle sottili 1

Scodella, Colpo sordo 1Zona sensibile 1Pressione, pressione dell’aria 2Respiro lento, depressione 1I polmoni non si muovono 1Respiro pesante 1Si alza con leggerezza 1Trottola 2Si alza a spirale 1Si alza e spinge 1Prurito, Solletico 1Sensazione molto vaga, e strana 2Disagio 2

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Tabella 3 (continua)

Area del corpo Sensazione # partecipantiPalla, rimbalza 3Buco, non c’è niente 1Grande forte niente blocca la sensazione

1

Si scioglie quando l’ascolti 1Dolore acuto alle costole 1Dolores sordo che va e viene 1

Cuore Accelerato 1Disorientato, Stupito 1

Schiena Respirare nella pressione come vortici d’acqua

1

Brivido di felicità 1Si gira a scatti 1

Stomaco Formicolio 4Niente, Buco 5Colpo sopra lo stomaco 1Bolle vuote 2Dolore 2Palla 2Piatto come una foglia di alloro 1Tazza, Scodella 1Pieno 1Si sente male, stanco 1Noioso 1Peso, Nodo pesante 4Nodo 2Come cinquettio nel bosco 1Roccia 1Sfarfallio 1Verde vortice vorticoso 1Prurito, Solletico 1Si contrae, Tagliente come un diamante

1

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Tabella 3 (continua)

Area del corpo Sensazione # partecipanti

Lama affilata 1

Irritato 1

Strisciare 1

Fumo bianco 1

Emozionato 1

Soffice, Leggero, Divertente 1

Disperato, Triste, Impaurito 1

Spirale verso l’alto 1

Stabile, Rilassato 2

Ansioso, in difficoltà 1

Scontroso, Seccato 1

Fame, Affamato 1

Addome Gioia 1

Delusione, Tristezza, Pesantezza 2

Formicolio 1

Tutto l’addome Emozionato 1

Dal Cuore allo stomaco Pallina che va su e giù veloce 1

Dallo Stomaco al petto Spirale che sale 1

Petto e cuore Palla che rimbalza 1

Note. I partecipanti non raddoppiano le loro sensazioni in un’area specifica del corpo.

Quindi, questa tabella non include tutto quello che viene dal loro corpo. Inoltre, alcune

sensazioni, come il male all’occhio destro, il dolore acuto alle costole, o un rumore

fastidioso, vengono spesso sperimentate nel corpo senza essere associate al Focusing.

Sono elencate qui perché scomparivano quando i ragazzi ne comprendevano il messaggio

del corpo e richiedevano soltanto di essere viste.

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AMICI

Le situazioni che riguardano gli amici riguardano dai 9 ai 10 partecipanti. Solo

Adam non include riferimenti diretti a questo argomento.

Mancare, Perdere, Ricordare, Farsi degli amici

Kate e Oren sono passate dalle secondarie alle scuole superiori. Hanno fatto nuove

amicizie prima di andare a scuola. A differenza di altri ragazzi della stessa età, sono le

uniche a non essersi mosse in una ambiente scolastico completamente nuovo. In due

sessioni, Kate era emozionate e felice di avere nuovi amici. Oren aveva timore di non

avere nuovi amici: “E’ così, ho gli stessi amici dalle elementari.”

Kate ha usato la sua prima sessione esplorando la sensazione di solitudine, quando

ha realizzato che le mancava un’amica: “E’ l’unica che porta luce e bontà, ed è l’unica che

mi fa sentire sola. E’ l’unica che mi fa dire ‘mi manchi’. E’ tutto questo.” Solo al termine

della sua sessione ha scoperto chi fosse questa amica, In un’altra sessione, era preoccupata

di perdere un’amica, perché si sentiva estremamente sconfortata.

Clint, sebbene non vedesse l’ora della libertà dell’estate, era anche triste per non

poter stare con quegli amici che se ne stavano andando via: “Se i miei amici non se ne

andassero via,” non si sarebbe sentito così male. Durante un’altra sessione, Clint si

dispiaceva perché non poteva partecipare ad una festa di un suo amico.

Anche Ike ha esplorato la perdita di un amico: “Eravamo buoni amici, ma ora non

lo siamo più tanto. Posso dire che smetteremo di esserlo. E’ triste.”

In una sessione in cui Mae focalizzava sulle conseguenze di muoversi verso i suoi

obiettivi, era diventata consapevole che così facendo avrebbe dovuto lasciare Eve, la sua

migliore amica. Si è ricordata di tutte le cose che hanno fatto insieme e di tutte le cose che

piacevano a entrambe. In una sessione molto simile, Mae Eve e Jack ballavano in un

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campo di fiori, questi fiori erano un ricordo felice dell’infanzia di Mae, ed era contenta di

condividerlo con gli altri amici.

Simile alla sessione di Mae, Rhonda si è ricordata di quanto era felice ad andare

con lo slittino sulla neve con sua cugina, ed era dispiaciuta che non avessero potuto

passare più tempo insieme. Durante un’altra sessione, Rhonda trovò che voleva scusarsi

con le sue amiche per il suo comportamento per mantenere la loro amicizia.

Preoccupazione per gli Amici

Nella sessione sulle sue vacanze sulla neve, Rhonda ricorda di aver aiutato sua

cugina inviandole una lettera con informazioni utili sui biglietti aerei. Si dispiace di aver

dimenticato di esprimere la sua gratitudine, che ora invece ricorda.

Kate si preoccupa e si rattrista per la sua migliore amica, i cui genitori erano molto

duri con lei. L’amica le diceva di essere felice che le mancavano ancora solo pochi giorni

da stare con i suoi genitori, dopodiché se ne sarebbe andata. Inoltre Kate sapeva la sua

amica mentiva ai suoi genitori, e questo non le piaceva, ma credeva che doveva farlo per

sopravvivere in quell’ambiente. Kate scopre che voleva “esserci solo per assicurarsi che la

sua amica stesse bene.”

Georgia pensa che uno dei suoi insegnanti sia rigido. Esprime la sua

preoccupazione per alcuni suoi amici che ricevevano questi attacchi da parte

dell’insegnate. Questo tema si è presentato per due sessioni.

Anche Pete ha esplorato questo tema relativo agli insegnanti, ma il caso era

diverso: si trattava del modo di disciplinare gli studenti che Pete considerava

ingiustificabile. In sostanza l’insegnante ha espulso degli studenti dalla classe e poi ha

confiscato le loro cose personali, e inoltre ha trattenuto degli studenti facendo fare loro

tardi alle altre lezioni. Pete ha trascorso un po’ di tempo di Focusing sulla sensazione che

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c’era qualcosa che stava dimenticando su questo argomento: “C’era qualcosa che volevo

fare. Era un pezzo di carta. Mi sentivo ansioso, Voglio sapere cos’è.” Alla fine si è

ricordato che c’era un modulo che invitava gli studenti a scrivere i loro commenti sulle

azioni e performance di questo insegnante, e inoltre poteva dare suggerimenti, per sé e per

i suoi amici, voleva proseguire e andare fino in fondo.

Conflitti con gli Amici

Rhonda e Ike erano i soli partecipanti a focalizzare sui conflitti con gli amici Il

disaccordo di Ike con un compagno verteva sullo sport.

Una volta, dopo uno scontro con una ragazza, Rhonda concluse che non si sarebbe

fatta sfuggire i tentativi della ragazza di vendicarsi, l’avrebbe tenuta sott’occhio.

Successivamente, nella prima delle tre sessioni, Rhonda si sentiva assonnata:

E’ come se me ne andassi via da tutto questo fastidio e trambusto del mondo. Litigare e discutere non risolve niente. Lascia solo le cose peggiori di come sono iniziate. E’ un litigio tra due amici. [Se dormo] non mi ferirà, a me [non mi ferirò]. [Il sonno] tiene le distanze. [Sembra] solitudine .. come se mi sentissi messa in mezzo. Non è facile. [Questa sensazione] vuole che tutto si risolva.

Nella sessione successiva, Rhonda dice di essere in una bolla di sapone, dove non ha

bisogno di preoccuparsi né di affrontare alcunché. Poteva rilassarsi come quando fa

meditazione. Nell’ultima delle tre sessioni, ha sentito la spinta a guardare un tema, e allo

stesso tempo proprio non voleva andare lì. Dice di sentire “un po’ di sollievo, perché

quella parte mi portava a rinunciare.” Si è poi trovata in uno spazio:

E’ una sensazione che mi ha fatto sentire come in mezzo ad un campo .. in un posto dove non puoi vedere niente perché tutto è troppo distante .. E’ come rilassarsi, perché non devi fare niente, se non sederti e riposarti.

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Chiaramente Rhonda usava l’isolamento per sfuggire al conflitto. Ho messo qui questi due

esempi del tema sul Conflitto tra Amici come gli unici conflitti che lei ha menzionato ed

erano tra lei e i suoi amici

Ragazzi

Mae, Eve e Rhonda aveva fatto le loro sessioni centrandole sul soggetto ragazzi;

Kate e Georgia invece no. Nessuno dei ragazzi ha trattato il tema delle ragazze. Di base il

tema aveva le seguenti domande e risposte: (a) Quali sono i temi riguardo allo scegliere,

avere, lasciare un ragazzo? e (b) Quello che vuole il tuo ragazzo è più importante di quello

che vuoi tu?

Scegliere, Avere, Lasciare un ragazzo

In una competizione con un’amica per un ragazzo, Rhonda comprende che “devi

andare con i tuoi amici, non puoi buttarli via per un ragazzo.” Ciò nonostante, Rhonda

sapeva che doveva darsi del tempo per riprendersi dalla sua delusione. Questa

comprensione è arrivata alla fine della sessione in cui si lamentava degli amici e dei

conflitti con loro.

Eve era seduta con una palla di fasce di gomma colorate, che rappresentava

confusione e frustrazione, che lei aveva sentito versi il suo ragazzo. Poiché si sentiva

scomoda con quella palla, si è seduta su una fascia viola preso da quel groviglio, che

rappresentava il suo desiderio di liberarsi dal suo ragazzo. Si sentiva confusa sul cosa fare.

Alla fine dice: “[Questa sensazione] in realtà non vuole che io lo affronti adesso.” Come

Rhonda nella sue gestione del conflitto con i suoi amici, Eve trova che sia preferibile fare

un passo indietro, per il momento.

Nella sessione successiva, dove Eve sentiva una sensazione travolgente di calore e

formicolio, mentre pensava a quanto le piacesse un certo ragazzo, comincia a diventare

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consapevole di una pesantezza dentro di sé. Sebbene la prima immagine di questo ragazzo

le mostrasse il via libera, attraverso la sensazione di pesantezza comprende che lui era

fuori della sua portata, per gli amici che lui aveva. Sedendosi accanto alla sua sensazione

di pesantezza, questa si alleggeriva finché se ne è andata via. In contrasto, in una delle sue

ultime sessioni, Eve si trovò a guardare un ragazzi che le faceva venie i brividi (su una

sedia dentro una noce di cocco spaccata in due che ascoltava Destiny’s Child). Lei era

consapevole di volere qualcosa di più da lui. Alla fine, decide di andare da lui e di cantare

e ballare. “C’è un modo per averlo. Sì, se non faccio niente, mi perdo un’occasione. Se

avessi fatto qualcosa, cosa sarebbe potuto accadere?”

Le sessioni 6 e 7 di Mae sembravano simili. All’inizio della Sessione 6, si

trovò esausta e depressa. La scena si muove verso l’immagine di tre ragazzi: il primo era

famoso e fuori portata, il secondo era uno che aveva incontrato, e il terzo era uno che le

piaceva molto. Vedendo ognuna di queste immagini, emersero emozioni differenti.

Emozionata, dice: “Un bagliore di colori caldi, dorati. Li posso sentire dappertutto. Mi fa

sentire bene e felice. Tutto luccica, in tanti colori. Formano una spirale, che va sù dallo

stomaco fino al petto. E’ una sensazione di nessuna speranza.” Quando arriva l’ultima

immagine, Mae dice: “Ora capisco perché sono arrivati in ordine.” Comincia la Sessione 7

sapendo che voleva lasciare Tom per Tyler, ma alla fine della sessione scegliere di

chiudere il capitolo con Tyler in favore di Tom. Tyler era uno sconosciuto, doveva

scoprire se lui avesse voluto essere il suo ragazzo senza che Tom lo sapesse. Lo stato di

Tom come suo ragazzo era certo, aveva scelto di tenerlo.

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Aver cura de sé o del ragazzo

Mae inizia una delle sue prime sessioni osservando il suo cantante rapper preferito,

Eminem, e come le piaceva ascoltarlo. Voleva andare ad un suo concerto, ma il suo

ragazzo era geloso e non voleva. A quel punto, una moneta lanciata in aria per fare testa o

croce cade con il lato testa. “Un senso di vittoria, fortuna, una buona stella sulla mia

strada. Non so, E’ come quando ti capita qualcosa di buono.” Sceglie e viene attirata a

continuare a stare su Eminem in questa sessione, al posto delle obiezioni del suo ragazzo.

Rhonda doveva incontrarsi con Travis. Riflettendo, capì che invece voleva invitare

Anthony, era più affidabile. Travis poteva andarsene via con Scott e lasciarla da sola.

Sentiva qualcosa dentro, era la sua rabbia verso Scott: “Mi farebbe piacere se Anthony

fosse con me.” Non la lascerebbe.

FAMIGLIA

Il tema della famiglia emerge su 4 dei 10 partecipanti. Il conflitto in famiglia o le

responsabilità in famiglie erano i contesti delle quattro sessioni di Oren, 3 sessioni di Mae,

2 sessioni di Clint, e 1 di Kate.

Conflitti in famiglia

Otto sessioni sono sulla gestione dei conflitti in famiglia. Mae tratta questo tema

per tre sessioni consecutive. La terza sessione era una reazione alla seconda. Clint ha due

sessioni collegate a questo argomento, con la seconda in reazione alla prima. Oren ha due

sessioni apparentemente non collegate, e Kate ne ha una.

Oren sembra riferirsi ai genitori quando dice:

Sono molto stanco. I miei occhi vorrebbero chiudersi e dormire. Vedo questi pensieri o memorie di qualcuno che mi sgrida. Non posso descriverlo, ma lo sento alla base della gola. Ora non sento niente, come un buco allo stomaco e al petto. Proprio niente.

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C’era una parte forte che non era pronta e non gli avrebbe permesso di esplorare le

sensazioni generate dai quei rimproveri.

La sessione di Oren, in cui esprime la sua delusione perché sua madre non voleva

che facesse di quella squadra di hockey, viene trattata nel tema sport. Questa sessione era

una diretta riflessione di come pensa e sente quando si muove nei temi di questo

argomento. Si conclude con una sensazione fisica di aver fatto la scelta giusta. Un aspetto

interessante di questa sessione è che era l’ultima, era ovviamente un tema importante,

perché è arrivato dritto lì, anche se gli era stato richiesto di lasciar sedimentare le

sensazioni corporee di tutto il percorso di Focusing. Ha fatto solo una breve affermazione

in risposta a quest’ultimo argomento.

Mi sono fatta l’idea che nella seguente sessione Mae stesse parlando dei genitori,

perché viveva in una famiglia con un solo genitore e senza fratelli. “Quella è l’unica che

mi tiene lontana.”, dopo aver riflettuto sulla differenze tra le due e su come tali differenze

influenzassero la sua vita. Mae comprende che il conflitto era

.. una combinazione tra il fare cose che voglio fare e saper fare a meno di lei.

E ora vedo un’immagine di quella persona in un pozzanghera. Fango sul fondo, o una pozza che si estende sul fondo, come se galleggiasse al centro della pozza perché se ne devono andare. No, non è che se ne devono andare, sono io a dovermene andare. Vogliono trattenermi, per stare lì per sempre. O per restare nella mia vita per dirmi cosa è giusto per me.

Ora, se mi cerco di oppormi, mi sento in colpa. Se non dico di sì, allora sono cattiva per fare loro questo. Cercando di farmi sentire cattiva per quello che gli dico, questo mi fa sentire troppo controllata.

Nella sessione successiva, Mae pensa a tutto quello che avrebbe dovuto lasciare, se avesse

lasciata il suo genitore. Alla fine capisce che sarebbe stato estremamene duro, forse

impossibile farlo. Era diventata meno sicura su quanto volesse fare. “Voglio starci [nella

vita attuale], ma non dovrei.” Ha persino trovato una parte che era in empatia con le

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difficoltà del suo genitore, date le circostanze. Infine, tra i tanti personaggi nel suo film,

Mae ha selezionato due persone in grado di presentare al suo genitore il suo dal suo punto

di vista. Erano gli unici a comprenderla e potevano rappresentarla senza immettere nella

discussione le loro opinioni. “Mi vedo accoccolata in una coperta .. Potrei andare da queste

persone, e potrei aver fiducia di loro.” Alla fine Mae dice: “In fondo, mi sta incoraggiando

ad agire in questa situazione e a non farmi trascinare da questa come negli ultimi mesi.”

Mae inizia la successiva sessione con un senso di felicità, sollievo e convinzione

che tutto volgerà al meglio:

Ora tutto è okay. Prima no, lo sapevo e non mi piaceva. Ma ora io sono cambiata, ed è come quando sei giù e non cambia, devi fare qualcosa.

Basta essere me stessa. Perseguire quello che voglio e pensare per me stessa .. Mi vedo dare un calcio a tutta questa roba in un grande buco e chiuderlo bene. Così non devi più preoccupartene, puoi pensare solo che è tutto finito. Poi andare avanti nella tua vita. Osservo che tutta quella roba lì fa rumore, è come una palla che se ne vola via. E io mi sento meglio.

Clint non menziona il soggetto di una delle sue sessioni, ma, da alcuni commenti fatti dopo

la sessione, presumo fosse riferito ad un membro della sua famiglia. Anche se non sembra

chiaro se il tema si riferisse ad un conflitto, durante la sessione, come prima con Mae,

Clint conclude che la soluzione migliore per il problema che sta esplorando sia di parlare

con qualcuno più saggio che possa avere più influenza. La sua sessione successiva era più

corta, dove si congratulava con se stesso per aver proseguito questo percorso.

Durante l’estate Kate ha fatto Focusing, a causa delle liti in famiglia, lei, sua madre

e suo fratello volevano lasciare la casa in cui erano cresciuti. Ha usato una sessione per

scoprire molte delle sensazioni che stava sperimentando sul fatto di lasciare quella casa.

Sensazioni che andavano dalla paura alla disperazione all’idea di questo trasloco, alla

tristezza quando capisce di lasciare i suoi vicini e i suoi amici. Ha scoperto una parte

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emozionata, perché avrebbe avuto una camera per sé e anche felice e leggera di lasciarsi le

liti alle spalle. A differenza di Oren, non ha parlato del conflitto in sé, ma solo delle sue

conseguenze. Come Mae e Oren, Kate ha scoperto che il suo corpo voleva che lei stesse

bene e trovasse una soluzione: “[Il mio corpo] vuole che io sappia .. che vuole che io dica

a mia madre come mi sento.”

Responsabilità familiare

Oren ha focalizzato due volte le sensazioni corporee che lo portavano a ricordare le

responsabilità che aveva dimenticato. Nella sua sesta sessione, proprio prima della partita

di hockey, dice: “Sento ansia, come se avessi dovuto fare qualcosa, ma non so cosa.” Alla

fine, ricorda che doveva fare la lavatrice e poi dopo poteva ritornare a giocare. “Il mio

stomaco non vuole che io mi dimentichi cosa devo fare.” La sessione successiva di Oren

viene riportata nella sezione Analisi delle Sessioni Individuali. Si riferisce alle

responsabilità familiari.

ASPIRAZIONI FUTURE

Le aspirazioni elencate sotto questo titolo sono temi specifici dei partecipanti di

Focusing. Dal Focusing si sono sviluppati obiettivi e soluzioni orientate al futuro che non

sono state inclusi. Eve, Kate e Mae (due volte) hanno focalizzato questi contesti.

Eve ha avuto una sessione che potrebbe essere definita come obiettivo del suo

futuro professionale. Al mare osserva un condominio con tante targhe professionali sulla

porta, come se la chiamassero a scegliere. “C’è avvocato e cantante, due lavori diversi,

come insegnante e cose del genere.” Eva esplora la difficoltà di scegliere una professione,

quando ci sono così tante persone che danno consigli non richiesti.

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Mae si trova a guardare un auditorium vuoto sparso di cose lasciate dalle

partecipanti di un concorso di bellezza. Capisce che è tempo di lasciare quell’aspetto di

vita triste e depresso, osserva il suo favorito Eminem e capisce che il suo futuro sarà sul

palcoscenico come performer. Durante la sua seconda sessione sulle sue preoccupazioni

professionali, Mae parla delle sue aspettative. Le piacerebbero gli aspetti secondari di

questo lavoro fatto di divertimento e paillettes. Ma avrebbe sperimentato la solitudine e la

fatica, come componenti inevitabili.

Kate è l’unica partecipante a parlare dei suoi progetti per il suo futuro

professionale in termini di obiettivi formativi:

Penso alla scuola. Sono contenta di andare in una nuova scuola e conoscere nuove persone .. ma sono nervosa per lo studio e per stare in un posto nuovo.

Il mio corpo dice di divertirmi e rilassarmi, e di tenere a mente i miei obiettivi e darmi da fare. Sentire quello che è come divertirsi e rilassarsi e uscire con gli amici, ma fare sempre i compiti. Quella cosa nello stomaco se ne è andata, non sento più niente. So con certezza di volere andare al college così posso avere una buona carriera e studiare per questo.

DIVERTIMENTO

Il divertimento è il contesto di Focusing usato nelle sessioni da 4 partecipanti su

10. Sebbene non fosse il contesto prevalente nelle loro sessioni, ad eccezione di Adam, è

stato comunque un tema importante per loro quattro.

Il Focusing di Clint e Kate è iniziato in primavera, come per altri partecipanti, ma

loro due hanno espresso un forte interesse e bisogno per l’arrivo dell’estate.

Apparentemente, entrambi sentivano la pressione della scuola e le loro conseguenti

limitazioni. Clint dice: “Meno persone devi ascoltare, meno limitazioni hai. Ci si divertirà

molto.” In particolare, lui era molto stanco di fare i compiti. Uno dei suoi timori, come

descritto a proposito degli Amici, era di perdere gli amici. Nella sua sessione successiva,

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malgrado la sua ansia, Clint era pieno di felicità per aver finito i compiti: “Sì .. voglio

essere felice a lungo.” Dopo che Clint si è seduto un po’ vicino alla sua felicità, anche la

sua ansia era andata via. Kate dice:

E’ tutto bello e felice, perché è arrivata l’estate. La scuola è finita, relax, nuoto e divertimento. Mi mancheranno tutti, ma sono felice di andarmene dai compiti e dagli insegnanti. Sono stanca di studiare tanto. Sono pronta per l’estate.

Eve e Adam hanno avuto entrambi sessioni incoraggiati per divertirsi. Una delle

sessioni di Eve consisteva interamente sulla sua affermazione “Sono felice e contenta che

è stato l’ultimo venerdì. Ho detto … E’ stato bello ragazze! .. e poi me ne sono andata via.

Voglio divertirmi.” Due delle sue sessioni sono allegorie di ragazzi in scenari bizzarri che

si divertono.

Adam si dà un incoraggiamento per divertirsi alla sua prima sessione (vedi Analisi

delle Session Individuali), quando il suo corpo esprime il desiderio di stra-divertirsi. Otto

delle sessioni di Adam sono incentrate quasi interamente o parzialmente sulle sue scelte

delle attività e del divertimento che potrebbero portargli. In questa prima sessione, Adam

scopre che il suo corpo preferisce che si diverta con i giochi da tavolo. E ancora nella

sessione successiva, il suo corpo gli consiglia di fare attività all’aperto, perché è stato in

casa per tutta la settimana:

Ho chiesto [al mio corpo] se la mia vita è noiosa e se avessi bisogno di divertirmi. C'è come una bolla nello stomaco che si muove un po’ ed è un po’ monotona. Allora, ho chiesto se è una bolla noiosa riempita d’aria, che colpisce le pareti dello stomaco come un colpo rumoroso .. conferma la mia descrizione, non una ma due volte. Sull’altro lato, si sta rimpicciolendo .. Sì .. Sento che è un sì.

Un po’ oltre in questa sessione, il corpo di Adam indica chiaramente che vuole che lui per

divertirsi faccia una bella passeggiata. “Gli ho chiesto se devo fare un giro in bicicletta,

perché in genere non esco solo per questo, e [la bolla] è scomparsa .. [Il corpo] è rilassato.

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La bolla continua a rimpicciolirsi quando Adam esplora l’idea di divertirsi con una

passeggiata. Se ne è andata via completamente, quando ha interpretato il significato del

suo corpo “Non prenderti solo un po’di divertimento, divertiti molto.”

Nella sua quarta sessione, Adam riceve di nuovo il messaggio che dovrebbe uscire,

in questo caso, per andare in piscina a nuotare. Non è ancora attivo come il suo essere

interiore vorrebbe che lui fosse. Infine, durante la settima sessione, dice: “Gli ho chiesto se

vuole che io sappia che posso avere una vita emozionante, ma che sarebbe meglio se ne

avessi una più quieta e tranquilla.” Adam esplora la fattibilità di possibili attività nelle altre

due sessioni. Una volta ha trascorso il tempo di Focusing per scegliere un team sportivo in

cui gli piacerebbe partecipare. Dopo aver realizzato che la scelta suggerita fosse il football,

ha detto: “Gli ho chiesto se vuole che io mi diverta di più ora, e il mio corpo si rilassa.” In

una successiva sessione, Adam riceve un nuovo sì all’idea di diventare attore in un teatro

locale. Ha cominciato questa sessione con una macchia blu sul petto e trova che abbia a

che fare con il suo costume blu caldo da indossare. Dopo aver confermato tutto questo, il

calore è scomparso. Il suo corpo gli ha fatto sapere che recitare sarebbe “un bel tipo di

calore.”

SPORT

Ogni ragazzo, eccetto Clint, ha trattato almeno un volta il tema dello sport, a volte

come argomento secondario indiretto. Tra le ragazze, solo Kate ha menzionato lo sport,

facendo riferimento al suo desiderio di nuotare durante l’estate.

Adam, Pete e Oren hanno focalizzato una volta sulla sicurezza e le ferite nello

sport. La loro enfasi su questo sotto argomento è diversa. Adam parla della scelta dei

pattini da dito in miniatura (finger skate) per imparare ad andare poi sullo skateboard. Alla

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fine si è ricordato a quale sport ha partecipato di recente, che gli ha procurato dolore al

petto, era il tennis.

Oren si è riferito allo sport come parte di un contrasto con sua madre in merito alla

sicurezza rispetto a quale squadra di hockey scegliere. Era in disaccordo con lei

sull’importanza della sicurezza nel giocare in una certa squadra. Non era d’accordo con lei

rispetto all’importanza della sicurezza, credendo che fosse il meno rispetto ai vantaggi.

Per Oren, il beneficio di giocare in quella precisa squadra di hockey era

un’opportunità per le sue capacità da difensore e attaccante. Sarebbe accaduto se

necessario, poiché il gioco duro non veniva richiamato dagli arbitri. Altre volte, Oren

esprimeva il rimorso, poiché il suo corpo gli faceva vedere una parte di sé delusa per la sua

performance sullo skateboard. Adam decide di usare i pattini da dita in miniatura (finger

skate) per aumentare le sue capacità sullo skateboard. Ike si sente rassicurato del livello

delle sue qualità di giocatore di basket.

Ike e Oren hanno focalizzato su aspetti di correttezza di gioco. Ike ha fatto fallo

durante una partita sopra menzionata. Uno degli altri giocatori lo ha accusato di far perdere

punti alla squadra. In molta parte di questa sessione ha esplorato le sue sensazioni

provocate in risposta all’ipocrisia di questa accusa. Su tale offesa, Ike ha riflettuto sul fatto

che c’erano molte infrazioni durante il gioco con non sono state colte né richiamate. Anche

Oren si sente trattato scorrettamente dopo che la sua squadra è arrivata prima. Gli

allenatori della scuola non hanno scelto nessuno dei suoi compagni di squadra per il

grande team finale.

CORPO FISICO

Il corpo fisico è stato il tema per 5 partecipanti. Quattro sessioni di Pete ed una

sessione di Adam, Clint e Oren, e Rhonda ha girato intorno all’argomento.

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Stanchezza

Una serie di sessioni per molti adolescenti inizia con le sensazioni di stanchezza e

pesantezza. Questo è il modo in cui il loro corpo introduce certe situazioni che presto

sviluppano altri argomenti. Solo due sessioni sono realmente sulla stanchezza fisica.

Clint dice: “C’è stanchezza ovunque. Sembra che voglia farmi sapere che sono sfinito. Ora

c’è buio ed un senso di silenzio rilassante, che mi fa stare bene.” La prima parte di una

sessione di Pete era sulla stanchezza e sul conseguente dolore alla testa e agli occhi: “MI

giro e rigiro tutta la notta, è frustrante. Sono così stanco, ma non riesco a dormire.”

Sicurezza Personale e Cura di sé

Rhonda e Adam hanno fatto entrambi una sessione sulla sicurezza personale e cura

di sé. La seconda parte della sessione di Pete sovramenzionate si riferisce chiaramente ad

una paura costante di fallire e di essere ferito senza mai toccare il fondo. Altre volte Pete

mostra la sua preoccupazione sul suo benessere personale, quando comprende che il suo

corpo è limitato perché non fa abbastanza attenzione al suo alluce. Durante la sua sessione,

Pete dice: “Osservo che dall’ultima sessione non mi fa più male l’alluce, anche se l’ho

urtato.”

Il corpo di Adam gli dice di scegliere i pattini da dita (fingere skate) per imparare

in sicurezza certe manovre dello skateboard. Lo stomaco di Rhonda le fa sapere che ha

fame, le sue sensazioni a riguardo, e cosa vuole che lei faccia.

Consapevolezza del Dolore

Oren e Pete hanno focalizzato entrambi sul dolore fisico. Una volta, dopo che Oren

ha descritto il dolore alle mani e dopo essersi ricordato della probabile causa, dice: “Credo

che [le mani] vogliano che io sappia che si sono fatte male.” In un’altra occasione ha

terminato la sessione con la diminuzione del dolore. Una di queste volte, ha parlato di

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vertigine: “Il mio petto gira a spirale, non è molto veloce. Mi fa girare la testa come un

ventilatore, e vi fa venire le vertigini. Sembra si sia fermato.” Un’altra volta, Oren parla di

una possibile causa del suo raffreddore:

Osservo un dolore in gola quando ingoio. Mi ricorda una gola infiammata. Come quando ingoio, e qualcosa mi raschia. Aria e acqua la rendono infiammata. E’ dura e tenera, mi fa male. [Dopo una lunga pausa] Ora non sento niente. Sembra tutto normale.

Oltre alla sessione menzionata prima in cui parla del dolore all’alluce, Pete si

focalizza un po’ sul dolore al petto: “Ho difficoltà a respirare con il petto, perché sento un

dolore acuto alle costole .. Mi sento irritato, perché non capisco cosa succede. Se sapessi

cosa succede, allora saprei cosa fare.” Dopo aver detto “Il dolore al petto è come un déjà

vu”, Pete cerca di ipotizzare cosa potrebbe averlo procurato:

Ricordo. Giocavamo a tennis. Ho colpito la pallina e mi si sono bloccati pollice e polso, e poi sono scivolato colpendo il petto. Bene! Sono contento di ricordare. Per questo sento dolore ogni volta che peso sul corpo. Mi sento meglio. Non c’è nulla che io possa fare, ma mi sento meglio a sapere cos’è.

Pete comincia la sessione credendo di poter trovare un modo di far passare il dolore, se

solo sapesse da dove viene. Conclude dicendo che già verificare la causa sarebbe

sufficiente per fargli alleviare il dolore.

STATO MENTALE POSITIVO

Molte sessioni dei partecipanti sono focalizzate su situazioni che potrebbero essere

classificate come condizioni problematiche, almeno ad inizio sessione. Di solito, verso la

fine della sessione, trovano un senso di sollievo pace e rilassamento. Tuttavia,

occasionalmente, una sessione è lunga abbastanza da fare sapere al partecipante che le

cose stavano andando bene o da fargli provare un senso di benessere come accaduto per 3

partecipanti. Per esempio, nella seconda sessione Clint afferma brevemente che poteva

rilassarsi e godere i risultati di una sessione precedente, di cui aveva seguito i consigli

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emersi. Per due volte ha iniziato la sessione sentendosi rilassato e felice, poi ha osservato

sensazioni più negative, e infine ha scelto di tornare alle sensazioni positive. Come Clint,

anche Pete ha sperimentato una breve sessione in cui si è sentito bene, sereno e tranquillo.

La sua vita è “Okay”. Un’altra volta, Pete ha iniziato una sessione dicendo di non sapere

come descrivere la sensazione e poi è andato nello stato di Focusing: “Si trova ovunque.

Mi fa sentire bene. E’ gioia sollievo felicità .. perfezione. Come se niente fosse sbagliato,

tutto è perfetto. Non c’è niente altro. Mi sento alla grande.” Si è preso del tempo durane la

sessione per stare nel momento perfetto. Fin dopo la sessione, era incoraggiato a gioire a

lungo di quel momento.

Anche Rhonda si sente rilassata: “Sono come in una bolla di sapone, perché le

pareti si muovono. Sono con me stessa, è una bella sensazione per me, Non mi devo

preoccupare né affrontare niente altro.” Ha trascorso l’intera sessione fluttuando in questa

bolla.

Sebbene lo stato di perfezione di Pete dentro il suo corpo potrebbe essere

considerato trascendente, solo Adam ha generato un posto dentro di sé che sembra

appartenere senza dubbio ad una dimensione interna trascendente. Quando descrive il suo

corpo rilassato senza alcun disturbo, dopo essere arrivato alle conclusioni relative ad un

problema, si mette a riflettere. Durante le sessioni è raro che gli adolescenti si siedano

ulteriormente con se stessi quando il tema iniziale si è concluso. Adam chiede: “Cosa

faccio ora?” Pensando che avesse finito, io rispondo “Quello che vuoi.” Ci volle un po’ di

tempo prima di capire cosa stava accadendo. Dopo un po’ di tempo, Adam parla di un

punto nello stomaco in cui c’era un bosco pieno di uccellini che cinguettavano, un posto

dove poteva andare ogni volta che voleva.

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FOCUSING

Seguono sessioni o ampi segmenti che sembrano essere completamente coinvolti

con qualcosa di interiore che guida, incoraggia, convalida o desidera l’intimità con se

stessi durante il Focusing. Ci sono varie occasioni in cui una sessione termina con il

partecipante che osserva che qualcosa voleva semplicemente essere vista. Si include

inoltre la 10° sessione in cui i partecipanti rispondo alla domanda “Cosa vuole esprimere il

mio corpo con il Focusing?”.

Durante la nona sessione, Eve si è focalizzata su qualcosa di indescrivibile. Parla di

“Una sensazione pesante, ma non è una sensazione chiara. Non è possibile descriverla a

parole, perché c’è e non c’è. Sembra che non ci sia niente, ma si sente che c’è.” E’

possibile che sia un Felt Sense, perché è molto vicina alla descrizione data all’Appendice

A come definito da Gendlin (1996).

Durante le prime sessioni di Focusing, Ike e Pete hanno avuto esperienze simili a

Eve. Pete dice:

Osservo ovunque una forte irritazione. Non riesco a dire cosa sia. Non sapere fa sentire l’irritazione meno forte. Entrambe le sensazioni sono lì, e sono attirato su quello che non conosco. E’ una tranquillità confortevole. Non so dov’è, e ora è ai margini. Ora se n’è andata via. Se n’è andata in un modo strano, ma familiare allo stesso tempo, come un déjà vu.

Ike dice:

Ora la sento molto vaga, una sensazione vaga. Non riesco a descriverla, come quando mi sento solo. Sembra una sensazione simile, ma più triste, quasi il 99% più triste di una sensazione già estrema. A mala pena posso dire cos’è.

E’ qui nella parte bassa del torace, a metà stomaco. E’ come vedere dentro di me una cosa bianca che non so descrivere, ne sento solo la presenza. Non è spiacevole, ma piacevole.

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Il contesto principale di Ike nelle prime sessioni è stato il Focusing stesso. Ike

aveva spesso difficoltà ad accettare una relazione intima con il sé interiore ed emozionale.

In quei momenti in cui Ike aveva difficoltà con il Focusing, a volte sentiva qualcosa

all’interno che sembrava incoraggiarlo, offrendogli una piacevole esperienza.

Un esempio nella sua Sessione 4, citata nella sezione Analisi delle Sessioni

Individuali, in cui immediatamente dopo aver affermato che qualcosa si muoveva come un

topolino impaurito, ha avuto una sensazione di felicità come quando ha fatto un bel

discorso a scuola. Nelle ultime sessioni ha cominciato ad apprezzare il Focusing: “Mi

sembra di andare bene, perché riesco a dire cosa sente il mio corpo quando prova

qualcosa.”

Ike comprende che una sensazione piacevole potrebbe anche significare che il suo

corpo è in risonanza con una risposta positiva o con un mio rispecchiamento: “Non è

proprio un sì, non è che non ci sia risposta, E’ che è solo una sensazione piacevole.

Immagino che sia un sì, e se non va bene, penso sia una sensazione sul no.” Come

mostrato nella Tabella 2 sotto Risonanza con la Verità, ogni partecipante sembra scoprire

la risonanza con la verità all’interno del proprio corpo. La tabella inoltre indica i tipi di

risonanza e i partecipanti che l’hanno sperimentata.

A volte, molti partecipanti hanno avuto il messaggio che volevano sentirsi dire. La

Tabella 4 indica per ogni partecipante il numero di volte in cui lo hanno ricevuto come

messaggio implicito dall’interno. Si presuppone una volontà di focalizzare, perché in

genere i partecipanti scoprivano facilmente le parti del corpo che erano subito accessibili

alle informazioni corporee.

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Alcuni partecipanti erano totalmente o parzialmente riluttanti o rifiutavano di

focalizzare, o di focalizzare senza un tema specifico. Questo accade in quattro sessioni,

una per Adam Eve Mae e Rhonda. La sessione finale sul Focusing di Adam, era l’unica in

cui si esprimeva chiaramente l’incapacità di trovare qualcosa su cui focalizzare. La quarta

sessione di Eve e Mae esprimeva la loro rabbia verso di me per aver perso le staffe durante

la loro terza sessione “Non c’è niente. E’ noioso. Osservo una parte che oggi non vuole

farlo. Nel mio stomaco .. non vuole parlare oggi. Lo stomaco mi dice ciao.”

Tabella 4

Messaggio del Corpo: Qualcosa vuole/non vuole Compagnia e Attenzione

Partecipanti Numero di Volte

Adam 4

Clinta 3

Evea 2

Georgia 1

Ike 0

Kate 1

Maea 2

Oren 1

Pete 2

Rhonda 1

Note. Il novanta per cento dei partecipanti riceve esplicitamente il messaggio che qualcosa vuole compagnia in certi momenti della sessione. Solo Ike non riceve questo messaggio.aUna volta ciascuno, Eve e Mae ricevono il messaggio che qualcosa vuole attenzione durante la 10° sessione sul Focusing. Nella 10° sessione, Clint riceve un messaggio da una fonte interna che l’essere ascoltata era il beneficio del Focusing.

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Nel loro rifiuto di focalizzare, hanno fatto un bel lavoro di Focusing. Durante una sessione

sulla sua preoccupazione di liti con gli amici, Rhonda incontra una parte che “non vuole

andare lì.”

La 10° sessione di ciascun partecipante, eccetto Georgia che ha interrotto il

Focusing dopo le prime cinque, verte sulla domanda “Cosa vuole esprimere il mio corpo sul

Focusing?” Tre registrazioni sono in bianco o perdute. Non so come Ike Kate o Rhonda

abbiano focalizzato sulla domanda finale. Penso, come per la sessione di Oren, che siano

andate dritte ad altri temi. A differenza di Oren, non credo che gli altri siano ritornati alla

domanda finale al termine dell’ultima sessione. Durane questa 10 sessione, Adam per la

prima volta non sente niente. Oren, Clint e Pete hanno dato una risposta breve e diretta alla

domanda “Cosa vuole esprimere il mio corpo sul Focusing?” Dopo aver focalizzato sul

contrasto con sua madre, Oren dice: “[Il mio corpo esprime] che si sente bene che io abbia

appreso come fare e come accettare cosa mi dice il mio corpo, perché ora posso farlo ogni

volta che ne ho bisogno per vedere come sta andando. Ecco cos’è.” Prima di focalizzare su

qualcosa che sembra importante per lui, Clint dice: “Tutto mi sta dicendo che il corpo è

felice del Focusing. Inoltre il Focusing lo rinnova, perché si sente bene ad essere ascoltato.”

Pete colloca la sua consapevolezza all’interno per un bel po’ e poi dice:

Il Focusing mi ha veramente aiutato. Sento una bella sensazione ovunque nel corpo. Il Focusing ha portato la mia attenzione su cose che neppure sapevo fossero lì, come le sensazioni fisiche. Ho saputo cogliere i messaggi che mi sono stati utili per prendere delle decisioni.

Poi, ad occhi aperti, Pete dice: “Ora ho una strana sensazione, che cerca di ricordare chi

sono io.” Sembra essere profondamente dentro di sé, mentre sperimenta quella bella

sensazione ovunque.

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La 10° sessione di Eve e Mae si basa sulla fantasia. Eve ha una sensazione pesante allo

stomaco:

E’ come una grande pietra grigia in un campo. Sta sopra un uccello; l’uccello è sotto la pietra. Non c’è motivo che siano lì né importa come sapere come ci sono arrivate .. e si sposta attorno. Solo l’uccello è lì, e la pietra è sull’uccello.

L’uccello non vuole essere sotto la pietra perché è troppo pesante. La pietra è veramente grande, ecco perché è pesante. L’uccello vuole essere sopra la pietra e vuole volare con i suoi amici, ma la pietra non glie lo lascia fare.

L’uccello non gli presta attenzione, e la pietra diventa più grande. L’uccello è arrabbiato, perché la pietra non lo vuole lasciare lì solo. La pietra dice che l’uccello dovrebbe dargli più attenzione, anche se non sa cosa vuole.

Eve conclude: “Penso che entrambi vogliano attenzione.” Sembra inoltre probabile che

l’uccello fosse in conflitto sul valore del Focusing verso il desiderio di andarsene via dai

suoi amici.

La fantasia di Mae inizia con l’incontrare un’amica su una nuvola (entrambe sono

adulte in questa immagine e guardano qualcosa simile ad un silo pieno di bambini “Che

fanno cose strane, come giocare con il pongo, come in un film.” Lei descrive l’ambiente:

E’ molto carino, con molta luce, senso di libertà e calore allo stesso tempo. Le nuvole si muovono, si dondolano lentamente come una culla. Vedo le nostre labbra che si muovono e le nostre teste che annuiscono, come se stessimo parlando tra di noi. E’ come un film a rallentatore. Ci scambiamo informazioni. Annuiamo e ci guardiamo come quando si ascolta qualcuno interessati a quello che dice.

Ora ridiamo insieme. Quello che stiamo guardando è distante. Osserviamo insieme le cose e analizziamo quello che vediamo, parlandoci sù. Ridiamo delle cose buffe che stanno facendo i bambini e di quanto disturbano.

All’improvviso, è come se qualcuno premesse un pulsane da lontano. L’immagine scoppia davanti a me, e si avvicina lo schermo. Poi si capovolge e lo schermo diventa scuro, e finisce il film. E’ una sensazione triste pensare che sia finito, ma non è un addio, piuttosto una pausa. Non se ne è andato, non è un saluto, c’è la rassicurazione che ritorni. E’ qualcosa che è diventato sempre più piccolo ed è svanito via molto lontano.

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Sembra che Eve abbia avuto comprensione, forse non conscia, e apprezzamento

importante del Focusing. La sua fantasia sembra averla incoraggiata a ricordare che il

Focusing non è finito ma è ancora disponibile da adulti.

La Tabella 5 è una sintesi dei risultati riguardanti le caratteristiche e le Attitudini di

Focusing così come sono state sperimentate ed espresse dai partecipanti, nei meri momenti

del loro percorso di Focusing. Elenca la percentuale dei partecipanti che hanno usato

quelle specifiche parole, come attitudini o caratteristiche, in modo esatto o approssimativo.

Tabella 5

Caratteristiche e Attitudini di Focusing Espresse dai Partecipanti

Caratteristiche e Attitudinia # Partecipanti

Presenza di qualcosa di indescrivibile 3

Riconoscere una sensazione corporea della verità 10

Stabilire facilmente una relazione interiore con il sé 9

Qualcosa che vuole compagnia o attenzione 9

Incapace, riluttante, rifiuto di focalizzarea 5

Valutazioni positive sull’esperienza di Focusing 3

Valutazioni astratte dell’esperienza di Focusing 2

Manca la 10° sessione di valutazione dell’esperienza di Focusing

5

aNessun partecipante ha mostrato questa attitudine verso il Focusing per tutta la durata

della sessione o per tutta la durata del percorso.

Come analizzato e valutato, i contesti principali del Focusing degli adolescenti riguardano

amici, famiglia, aspirazioni future, sport, condizioni fisiche, stati mentali positivi, e il

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Focusing stesso. I temi sono emersi dall’interno di questi contesti e durante l’analisi

continua. Questi temi possono essere sintetizzati nella sezione seguente.

ANALISI DEI CONTENUTI TEMATICI

Poiché un obiettivo principale di questa ricerca è scoprire il valore del Focusing

negli adolescenti tra i 13 ed i 15 anni, le categorie sotto le quali sono stati collocati i dati

tematici sono quelle che ho ritenute vantaggiose e attinenti alle età dei partecipanti e del

loro processo di sviluppo. Queste categorie tematiche sono di solito abbastanza ovvie,

anche se non specificamente affermate come temi dagli stessi partecipanti.

CRESCITA PERSONALE

Sotto la categoria Crescita Personale ho selezionato due sottocategorie: Crescita

Personale verso l’Identità di Sé e Crescita Personale verso l’Autodeterminazione

(Autonomia). E’ evidente che l’autonomia potrebbe essere considerata intrinseca alla

identità di sé. Molti degli esempi inclusi nella identità di sé hanno caratteristiche

dell’autonomia. Tuttavia l’autonomia ha varie componenti, come si evince dalle sessioni

dei partecipanti, per cui l’ho collocata nelle rispettive sottocategorie. I temi delle

sottocategorie sono nominate usando le parole dei partecipanti, che le hanno identificate

con dei termini tra parentesi. I frammenti che esemplificano questi temi sono resi in forma

conscia senza riferimento alle sessioni.

Crescita Personale verso l’Identità di Sé

Dato il sistema di classificazione di questo capitolo, è presumibile che la maggior

parte dei frammenti non ricada in questa sottocategoria della Crescita Personale verso una

Identità di Sé. Per le ragazze, i temi di questa sottocategoria sono sia principali sia uguali

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a quelli di altre sottocategorie. Trai ragazzi, solo Adam è coinvolto anche qui. Tuttavia,

tutti i partecipanti hanno mostrato un interesse rispetto alla identità di sé.

Analizzare e classificare le cose, passare dall’una all’altra (Mae).

Riconsideriamo le priorità che hanno permeato molte sessioni di Focusing. Nei

seguenti frammenti, questo era il tema principale.

In molte sue sessioni, Mae si dibatte tra la scoperta del suo sistema di valori

personali e una certa flessibilità per poter rivalutare le priorità. Così facendo, può

continuare a prendere le decisioni di cui ha bisogno, per agire in nodo da essere se stessa:

Posso vedere me stessa, analizzare una cosa alla volta, classificarla e passare da l’una all’altra. Ma non so cosa significa l’uno o l’altra. E’ importante questo, ma non so cos’è.

Nella sessione di cui sopra, Mae esplora la sua vita e la sua relazione con il suo genitore.

Contempla quelle parti che non erano più importanti e quelle che era essenziale lasciarsi

alle spalle.

Quando Mae focalizza il suo sogno di diventare un’attrice, ascolta quelle

caratteristiche sulla professione che credeva le piacessero: glamour, recitare e cantare, gran

stile; così come quelle caratteristiche che non le piacevano: lavoro ripetitivo, fatica,

incomprensione, lasciare i propri cari. E’ arrivata a conoscere due sue parti che entrambe

richiedevano considerazione. “Come se fossero su due schermi ad angolo, ed io sto nel

mezzo, così li posso vedere entrambi.”

Durante un’altra sessione, Mae ha focalizzato ancora una volta il suo bisogno di

rivalutare le priorità per fissare nuovi obiettivi:

E’ una bellissima sensazione. Vedo molti videomusicali di Eminem con le note che danzano, è buffo.

E’ il modo in cui mi sono trovata sul palcoscenico da piccola Tutte le sedie dell’auditorium erano vuote e la persone avevano lasciato le loro cose,

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borse, soprabiti e trofei. Ma quando guardo indietro verso le sedie, sento una sensazione di addio, lo spettacolo è finito. Ma quando guardo al palcoscenico, sento come se se ne fosse andato da qualche parte. Lo spettacolo era ieri e basta.

Poi, doveva riconsiderare tutto senza considerare il passato:

Vedo un campo di fiori, sono lo stesso tipo di fiori. I fiori mi ricordano la mia infanzia. Hanno un profumo e io lo sento. Insieme ai miei amici Eve e Jack saltiamo sù e giù nel campo di fiori per divertirci. Mi ricordano bei ricordi del passato. I fiori vogliono ricordarmi di tutti quei bei ricordi. Vogliono che io li ricordi.

Dopo aver osservato un costante tappo alla gola e una forte stanchezza. Mae ha tre

immagini, ognuna in una differente parte del corpo. Una era il suo tipo ideale, che era fuori

portata. La seconda era un possibile ragazzo, e l’ultima era il suo attuale ragazzo. Mae

aveva bisogno di scoprire e poi classificare la sua preferenza per scegliere il suo ragazzo e

decidere le possibili azioni che avrebbe intrapreso. Ancora una volta, Mae pensa di

lasciare il suo attuale ragazzo per uno più desiderabile:

Avrei voluto sapere di più di Tyler alle spalle di Tom. Una cartolina che si chiude presenta immagini di Tyler di ogni posto in cui l’ho visto. Queste sue immagini mi ricordano di quanto mi piace – si intravedono le mie sensazioni per lui, ma ora si stanno chiudendo.

Mae ha finito per rifiutare la disonestà rispetto a Tom e a se stessa.

Una parte di Eve sembra volere che lei consideri anche un potenziale ragazzo: “Ho

visto un’immagine di un ragazzo che fluttua con il suo pollice alto. Mi piace tanto.” Poi

dice:

Sento ovunque calore e formicolio. E’ troppo. E’ fuori dalla mia portata. E’ pesante per i suoi amici. Quando solo lo osservo, la pesantezza si alleggerisce. La sensazione vuole solo che io mi sieda accanto.

Eve sceglie un corso di azione che le fa perseguire un ragazzo che va contro i desideri di

una parte di sé, e sente anche più leggerezza per essere stata con entrambe le parti.

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Rhonda sembra intrappolata tra i conflitti nel gruppo dei suoi amici. Si dibatte tra il

suo disgusto per le liti e desiderio di armonia, e il suo desiderio di essere leale coni suoi

amici e allo steso tempo di soddisfare i suoi bisogni personali. Rhonda riconferma la sua

convinzione della distruttività del conflitto: “Litigare non risolve niente. Lascia che le cose

peggiorino più di come sono iniziate.”

Kate trascorre una sessione ad elencare svantaggi e vantaggi del trasloco dalla sua

casa in cui ha vissuto molti anni. La sua conclusione era di aver bisogno di parlare con sua

madre, per dirle come si sentiva sul potenziale cambiamento di vita.

Una settimana, Oren era arrabbiato perché aveva discusso con sua madre sui

vantaggi contro i pericoli di partecipare ad una specifica squadra di hockey:

Una parte di me è arrabbiata, perché sente che io voglio apprendere un nuovo modo di giocare a hockey, dandomi nuove opportunità, in particolare giocando sia come difensore sia come attaccante, come guidare una macchina .. Mia madre guarda alla squadra come ad un posto dove le chiamate non vengono ascoltate e le persone si picchiano per questo. Dal suo punto di vista è scorretto e pericoloso. Ma dal mio punto di vista è solo scorretto.

Per Oren, il valore di imparare di più sul gioco in modo più professionale ha maggiore

importante della necessità implicita di essere in sicurezza. Sebbene lui riconosca la

scorrettezza, crede di potercela fare.

A differenza della sessione di Oren, il Focusing di Adam lo incoraggia a porre attenzione

al suo stato fisico:

C’è una tazza su lato del mio stomaco che vuole che io sappia qualcosa. Quando le chiedo se vuole che io impari a pattinare su una scodella [con i pattini da dita in miniatura] allora scompare. Il mio corpo si rilassa, quando le chiedo se intende i pattini da dita in miniatura. Risuona un sì, perché non è doloroso quando cadi rispetto a quanto lo sarebbe su uno skateboard reale. Quando le chiedo se io debba essere preoccupato di più per la mia sicurezza, il corpo si rilassa. Questo è quello che ha cercato di dirmi.

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Il corpo di Adam lo ha portato a proteggersi in sicurezza e a riconoscere il valore

dell’apprendimento attraverso attività più sicure.

Similmente ad Adam, Pete mostra preoccupazione per il suo benessere fisico.

Comprende che deve aver cura di sé e del suo stato fisico, che gli permette di rilassarsi

mentalmente e di conseguenza gli permette di godere le sue attività senza doversi

preoccupare di essere prudente (in questo caso, della sua cronica infezione all’alluce). Ha

imparato a responsabilizzarsi. Trova che la sensibilità verso i suoi bisogni personali è

importante, e ogni parte di sé si sente onorata: “Dice che dovrei fare di tutto per far passare

il dolore, perché il corpo non lo vuole.”

Nella sua prima sessione di Focusing, il corpo di Adam gli ha fatto sapere di volere

per lui un divertimento tranquillo rilassato. Molte delle sue sessioni successive sono

incentrate sul mantenimento dell’equilibrio tra un divertimento tranquillo in casa e un

divertimento più attivo all’aperto. In una sessione, era persino incoraggiato a non fermarsi

“a un po’ di divertimento, ma a divertirsi tanto.” Era un supporto per scoprire la sua

massima abilità a divertirsi. Durante la sesta sessione, però, Adam scopre ancora una volta

che il suo corpo preferisce uno stile di vita tranquillo: “Mi fa sapere, rilassandosi, che

posso avere uno stile di vita emozionante, ma sarebbe meglio che fosse più tranquillo.

Nessuna parte di me era in disaccordo.” Adam stava estraendo le priorità.

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Non ho bisogno di preoccuparmi, perché ho la base (Ike)

I partecipanti adolescenti di questo studio hanno una forte personalità e sono

fisicamente sani. Hanno mostrato un sano sistema morale. Sono arrivati a conoscere questa

parte di se stessi e hanno trovato dentro di sé i mezzi necessari per affrontar le loro paure.

Sebbene Eve stesse cominciando a prendere decisioni su quello che voleva, aveva

bisogno di scoprire il suo potenziale, per poi permettersi di esprimerlo. Nella sua sessione

in cui cammina nel bosco e vede Sao ballare con le scimmie rosa, dice: “Va bene che io mi

diverta.” In una sessione successiva, sembra chiaro che ha seguito la sua idea quando

afferma [che la sensazione] “E’ felice ed emozionata che sia l’ultimo venerdì, saluta ‘Ben

fatto, Ciao ragazze!’ perché io l’ho scelto. Voleva che io mi divertissi. Ora sono qui a

danzare attorno alla sedia, a cantare, e di nuovo a danzare. E’ così!” Eve è stata

incoraggiata a riconoscere il suo coraggio e ad essere più avventurosa.

Nella sezione di Analisi delle Sessioni Individuali, l’esempio della sessione di

Georgia è centrato sull’ansia e sulla speranza sperimentata quando ha contemplato di

andare al campo estivo. Si muove da un simbolo all’altro e poi ci ritorna quando si

trasforma. Dopo il Focusing su se stessa, e sulle sensazioni di giustezza delle mie

conclusioni, ho collocato la maggior parte del significato della sessione sotto questo tema

della stima di sé.

Mentre sente lo sfarfallio sull’essere lontano da casa per molto tempo, sa anche che

il campo sarà divertente. Quando Georgia si siete accanto all’idea di fare molte cose

durante il campo estivo, comincia a sentire le vertigini. Lo dimostra l’uso delle metafore di

un vortice e di trottole dal moto vorticoso che fanno apparire tali immagini come se si

muovessero. Poi arriva il cigno che tiene compagnia a lei e al vortice. Insieme vanno al

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castello e guardano fuori dalla finestra, e tutto è d’oro. Il vortice era come un albero di

natale. Il pensiero di stare via lontano da casa per così tanto tempo, ed essere così occupata

a fare tante cose al campo estivo, ha reso Georgia ansiosa. Ma durante la sessione, il

vortice si trasforma, portandola al castello dorato. Era come se fosse stata invitata ad

accettare un dono di natale di scoperta e gioia. Invece dei dubbi inziali, Georgia aveva solo

bisogno di riconoscere i suoi doni innati, di sapere che se la caverà con tutti quei compiti

nuovi ed emozionanti opportunità.

Molto del Focusing di Kate è centrato sulle sue speranze e paure come matricola

alla scuola superiore: “So che voglio andare al college così possa fare una buona carriera,

e gli studi hanno a che vedere con questo.” Durante un’altra session Kase dice: “La

sensazione che provo vuole che io mi diverta, ma se mi diverto, non posso farcela. Vuole

che io riesca a dare il meglio che posso. La palla con quei nodi se ne è andata via.” Era

incoraggiata a giudicare se stessa sulla base della conoscenza delle sue capacità e dei suoi

sforzi, piuttosto che su fonti esterne come per esempio gli studi, e di essere rassicurata

sulle sue capacità.

Come Kate, Oren stava per andare nella nuova scuola alle superiori. Era

preoccupato delle esigenze sociale nel nuovo ambiente. Oren che comprende che è

accettabile stare con le proprie emozioni, persino con la paura, dice:

Osservo qualcosa dentro di me che rimbalza come un ping-pong. Penso di aver paura del nuovo anno alle superiori. E’ come se non riuscissi a farmi dei nuovi amici, perché ho da sempre gli stessi amici sin dalle elementari. Sembra strano. Sembra che ricopra tutto lo stomaco e il petto. Penso che sia normale sentirmi strano di fronte a queste novità.

Mentre focalizza gli effetti dentro di sé delle accuse di un amico per aver perso la

partita di basket a causa di uno sbaglio fatto verso la fine del gioco, Ike comprende di

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credere scorretto lamentarsi di un fallo nel bel mezzo di molti altri errori, quando tutti i gli

altri falli non venivano considerati,

Non può essere un solo gioco a portare ad una sconfitta .. E’ falsa ipocrisia .. Quello che capisco è che non ho bisogno di preoccuparmi, perché ho le basi, e so che sono okay .. So di non essere un cattivo giocatore. Ho una sensazione che risuona un sì, una piacevole sensazione, come un massaggio.

Ike sapeva, da una sua convinzione interna, che era okay.

Quelle sono il genere di cose che portano gioia (Clint).

Una premessa base nella filosofia del Focusing è che è una pratica che porterà alla

consapevolezza di nuove intuizioni sugli eventi e sulle sensazioni. Di tanto in tanto le

intuizioni che riguardano i piaceri personali sono relativamente dirette, come nelle sessioni

qui sotto.

Durante la sua ultima sessione, dopo molte sessioni sulla lotta che stava

affrontando tra sé e gli amici con molti compromessi, Rhonda alla fine dice:

C’è una rumore sordo che pulsa. Tutto quello che posso pensare ora è che la mia amica ottiene sempre quello che vuole. Sembra gelosia, tristezza e rabbia allo stesso tempo. La mia sensazione vuole che anche io ottenga quello che voglio.

Rhonda inizia a comprendere che la considerazione di sé è importante.

Dopo un breve lamento sui progetti cancellati per incontrarsi con gli amici, Clint dice:

E’ solo un po’ di tristezza, perché domani ho fissato di fare qualcosa con loro, c’è sollievo ed emozione. Domani c’è una buona probabilità di divertirmi. Mi fa sentire bene ed è come se si stesse chiarendo tutto dentro di me.

Qualcosa in lui vuole che Clint comprenda che la vita ha entrambe delusioni e felicità.

Infatti, in un’altra breve sessione, data qui tutta intera. Clint dice: “Nella parte alta della

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pancia, osservo felicità per tante cose fatte questa settimana. Sono quelle cose che portano

gioia.”

Crescita Personale verso l’Autodeterminazione o Autonomia

Oltre a portare temi sulla identità di sé, molti esempi nella sezione di cui sopra e

nelle sessioni successive evidenziano un movimento verso l’autonomia che questi

adolescenti vanno cercando. Queste sessioni sono brevemente illustrate in questa sezione.

Le sessioni incluse sono per lo più esclusivamente centrate sulla crescita personale verso la

autodeterminazione. Questo tema è di uguale importanza per i ragazzi e per le ragazze.

Mi sto dimenticando di qualcosa, ma non riesco a ricordare cosa mi si chiede di fare

(Georgia)

Molte società considerano la crescente accettazione della responsabilità come un

segno che gli adolescenti stanno diventano adulti. Quando questi giovani hanno dato prova

a se stessi di riconoscere e impegnarsi negli obblighi personali, per quanto sia naturale o

difficile da fare, hanno l’abilità ed il diritto all’autonomia. Il corpo sembra voler loro

ricordare queste responsabilità e di aiutarli a riconciliarsi dentro di sé con la loro vita, forse

nell’interesse della crescita personale.

Oren ha fatto due sessioni in successione basate sul ricordo delle responsabilità.

Entrambe le sessioni le ha iniziate con la sensazione sullo stomaco, e hanno anche

coinvolto i doveri familiari che aveva quasi dimenticato.

Anche Georgia parla di responsabilità, sia famigliari che personali:

Ho fame. E’ secca come se fosse risucchiata, è irritabile perché non le do da mangiare. Non è tanto felice, e vuole andare a casa ora. Vuole un panino da Togo prima che io e mamma facciamo la spesa.

In un’altra sessione, Georgia dice: “Sembra che mi stia dimenticando qualcosa, ma non

riesco proprio a ricordare come [la sensazione] vuole che faccia .. Ho dimenticato di

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mandare una lettera a mia cugina. Ora ricordo, è veramente importante. Sono contenta di

essermelo ricordata.”

So che l’ho provocato io, e non so perché (Mae).

Il loro corpo incoraggia i partecipanti a riconoscere ed accettare le responsabilità.

Una volta Mae ha detto: “All’uscita della luce, questa persona si siede lì e sembra

orribile sconvolta e triste. So di averlo causato io, e penso che non so il perché.” Questo

non sapere può essere un riflesso della sua gioventù, ma comincia a diventare consapevole

degli effetti delle sua zioni sul benessere emozionale dell’altro, che è un primo passo per

accettare la responsabilità personale per se stessi e per gli altri.

Rhonda pensa di essere alla fine di una delle sue sessioni quando dice: “Ciò

nonostante, devi andare con i tuoi amici. Non puoi lasciarli per un ragazzo.” Poi quando

aggiunge “Sfortunatamente ogni parte è d’accordo su questo” le dico che la parte che dice

‘sfortunatamente’ non è d’accordo. Lei risponde: “La parte che non è d’accordo è nei miei

occhi. Significa che potrei non riuscire a vederlo di nuovo [il ragazzo] ed è delusa. Mi sta

dicendo che tra un mese smetterò di essere triste.” La responsabilità delle conseguenze si

estende oltre se stessi, anche se l’azione fattibile consiste nel riconoscere il proprio stato

dell’essere.

Adam trova un punto nel petto che è un punto blu caldo. Il suo corpo si rilassa

quando sente che vuole che lui vada a recitare. Perciò, come conseguenza indosserà un

costume blu e caldo. Quando coglie questo messaggio, il calore svanisce. Infine dice:” Ho

chiesto al corpo se sarà un bel tipo di caldo, e il mio corpo si è rilassato come un Sì”. Il

corpo di Adam lo incoraggia a scegliere un atto, anche se voleva dire che avrebbe avuto

molto caldo dentro quel costume.

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Pete parla di quanto sia familiare il suo dolore all’alluce, e che il suo corpo è in uno

stato di frustrazione perché il suo alluce limita qualunque cosa faccia: “Qualsiasi cosa che

ero abituato a fare o che voglio fare.” Poi, Pete capisce quanto era stupido ad ignorare che

aveva bisogno di avere più cura di sé. Ha inoltre visto che così facendo ha influenzato

negativamente molti aspetti della sua vita. Riconoscere la responsabilità delle sue azioni

personali influisce su di sé e sugli altri, ed è un risultato importante per gli adolescenti.

.

Posso cogliere i messaggi utili per prendere decisioni (Pete)

Saper risolvere i problemi è un passo importante per diventare autonomi.

Il focusing favorisce questa abilità. Nella sua prima sessione, il corpo di Clint gli fa sapere

qual è la fonte dei consigli. Lo avvisa di ricercare consigli nel altri, e lo avvisa sulla

possibilità di sentirsi umiliato. Lo prepara a gestire un problema difficile. Nella sessione

poi riceve il seguente consiglio:

C’è una certa confusione che sembra un po’ strana, e inoltre c’è disagio ovunque. Non sa cosa fare del problema, Sembra che il risultato sia importante. Dice solo che devo consultare qualcuno, devo parlarci. Se parlo con questa persona, il problema diventa più facile. Devo parlarci appena possibile. Prima risolvo il problema, prima sarò felice.”

La novità è il senso di urgenza del problema, e che devo consultarmi con lui, anche se oggi, domani. Oggi posso rilassarmi.

Anche per Mae c’è la necessità di consultarsi con un adulto sul confitto che sta

vivendo con una persona, e il suo corpo le consiglia come scegliere questo adulto. Dopo

essersi vista tra una folla di persone che potrebbero aiutarla, afferma:

Alcuni mi conoscono e lo farebbero in modo in cui voglio. Anche se mi piace l’aiuto degli altri, non sarebbero le persone giste. Ci sono due persone che vedo potrebbero andare bene, e potrebbero cogliere il punto.

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Anche il corpo di Eve sembra determinato che lei impari come risolvere il

problema nel suo modo di diventare autonomo: “Ho un nodo allo stomaco come una palla

di nastri di gomma. Preferirei non sedermi accanto a questa sensazione. La palla vuole che

io osservi che è lì e di pensarci su.” Per essere okay con la palla di nastri di gomma, le

viene detto dalla parte riluttante che “vuole che io faccia una passo alla volta, come

quando si srotola un nastro alla volta da questa palla, senza sbrogliarli. Si sente bene che io

l’ascolti.” Alla fine Eve dice:

Frustrazione e confusione vengono dalla palla, e tutta la cosa riguarda il mio ragazzo. La parte, che vuole gestire la cosa, vuole che io mi liberi del mio ragazzo. Vuole che la faccio finita. E’ finita,

Imparare a pensare al problema piuttosto che agire per risolverlo sembra essere il punto

del Focusing di Eve, particolarmente quando diventa chiaro che non riesce a risolverlo

tutto in una volta.

Nella sua continua richiesta di trovare equilibrio tra le attività in cui potrebbe

essere impegnato, il corpo di Adam non solo lo consiglia di nuotare, ma gli dà anche la

ragione per farlo: “Ho chiesto alla sensazione se vuole che io vada a nuotare in piscina, ed

è diventata più piccola, si è rilassata quando le ho chiesto se è perché ultimamente non l’ho

fatto.”

Oren osserva come si sente nervoso nel corpo al rumore dell’aria condizionata: “E’

come un vortice nello stomaco, che mescola tutto, e non si ferma, come una vibrazione

veloce.” Poi afferma:

Osservo un rimorso di ieri. Siamo andati a fare skateboard, lo stiamo imparando, ma io penso che avrei potuto fare meglio. Lo stavo facendo bene, e poi mi sono fermato. Non so cosa ho fatto di diverso. Mi sta dicendo che avrei potuto usare di più le mie gambe e non cercare di andare così veloce. Il mio stomaco si ferma. L’aria condizionata sembra normale ora.

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Oren riceve una risposta diretta alla sua domanda su cosa avrebbe potuto fare per imparare

lo skateboard in modo più serio.

Kate trasloca con sua madre, lasciando che il fratello si sistemi in un’altra casa.

Dopo aver osservato come si sente rispetto al cambiamento, sia felice attenta sia triste,

conclude: “La sensazione sembra disperata. Vuole solo che io lo sappia. Vuole che io dica

a mia madre come mi sento.”

Georgia ha un problema con i suoi insegnanti e con una scelta che deve fare.

Nella sessione di Focusing, trova tre parti di sé che hanno opinioni e sensazioni sul

problema. La prima si esprime così:

Vedo un’aquila che fluttua nell’aria. A volte sento come se si librasse lontano dalla mia insegnante .. sono veramente arrabbiata con lei. E’ stata veramente sgarbata. Voglio lasciare la scuola, perché sono stata con lei per 7 anni, mi ha proprio seccato.

Georgia poi riporta cosa dice la seconda parte: “E’ impaurita e non vuole lasciare la scuola

perché teme di andare in altre scuole. E’ difficile stare con questa parte di timore, che

vuole che le do attenzione.”. (Georgia inizia a riconoscere le sue parti). Alla fine, penso

che sia apparso il suo mediatore:

Nel mio cuore, c’è qualcosa che non sa cosa fare. Dice solo che una parte vuole realmente stare, ma la parte che vuole andare via è lì da tanto tempo, è come se avesse il diritto di farlo. Ma dice anche “mettila via, devi starci solo un anno.” Perché ho la maturità questo anno, è il momento più importante. Ma ancora, se avessi una nuova insegnate non sarebbe poi così male. Però anche la vecchia insegnante è okay.

Nella sessione successiva. Georgia dice: “Ci sono ancora tre parti, ma la parte che non

sapeva cosa fare decide di andare insieme alla parte impaurita e di resistere. Se ne sono

andate. Questo è quello che il mio corpo vuole farmi sapere.” Il suo corpo l’ha portata

dalle sue sensazioni e relativi pensieri ad una conclusione soddisfacente del suo problema.

Anche a Kate, Mae, e Rhonda è stato detto loro di resistere:

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E’ come un nodo alla gola, con un po’ di acidità che brucia. E’ dovuto a stress ed alla forte pressione. Scuola e insegnanti e compiti sono il problema. Solo nelle vacanze estive sono libera dallo stress e dalla pressione.

Kate comprende che le mancano solo due settimane alla fine della scuola. Nel caso di

Mae, sente “come se mi stesse dicendo di aspettare e questo basta. Tu non sai realmente

cosa accadrà.” Poco dopo dice: “Sento una sensazione ora che mi dice queste cosa, che è

troppo quello che vuole da me per affrontare questo periodo.” Per Rhonda, ci sono due

parti. Una la porta a guardare il suo problema, e l’altra non vuole che lo faccia.

Alla fine, la prima si ritira e il suo corpo le fa sentire sollievo, perché potrebbe

“semplicemente sedersi e riposare.” A volte riconoscere che non c’è una soluzione

immediata al problema è tutto quello che cui abbiamo bisogno per arrivare al

completamento.

Come Georgia, anche Pete ha un contrasto con il suo insegnante ed è stato cacciato

dalla classe. A causa di questo episodio e per altri provvedimenti disciplinati riguardanti

questo insegnante, voleva fare qualcosa “per cercare di cambiare le cose.” Guardandosi le

mani, Pete dice:

Cos’è? Cos’altro mi ha detto che avrei potuto fare ieri? E’ come andare avanti e indietro, tra il corpo e la mente. Ci ha dato qualcosa da fare ieri. Cos’era? Ci ha dato da vedere un foglio. Era qualcosa che volevo fare, un pezzo di carta. Qualcosa che avremmo dovuto dargli lunedì.

Ecco! Ci ha dato un foglio dove avremmo potuto indicare dei suggerimenti. Mi sento sollevato, ho chiarezza dentro di me. Grazie corpo. E’ come se il mio corpo mi dicesse ‘finalmente’ ”.

Poi Pete dice: “Me lo ero dimenticato, anche se me lo ero scritto sulla mano. Ecco perché

guardo alle mie mani.” Questa era la sua opinione. Il corpo lo ha aiutato a ricordare come

arrivarci. Come dice Pete nella sua sessione conclusiva: “Ho saputo cogliere i messaggi

che mi sono stati utili per prendere le decisioni.”

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A gran voce, grido “Stop!” (Eve).

In tutte le sessioni sopracitate, in cui il corpo degli adolescenti li ha favoriti ed incoraggiati

ad essere autonomi, i partecipanti non hanno mostrato alcuna esitazione nel credere che

potevano portare avanti i loro progetto, una volta pronti e preparati. Non parlano della loro

attuale autodeterminazione. L’essenza dei seguenti maggiori frammenti delle sessioni è

l’espressione attuale della loro autodeterminazione o della loro intenzioni di essere

autonomi.

Rhonda comprende di avere una parte che vuole che lei difenda se stessa dalla

slealtà e dall’abbandono: “C’è come uno spazio pieno, non vuoto. E’ come

un’anticipazione. Vuole che Anthony venga con me e non Travis. Travis e Scott

potrebbero andarsene e lasciarmi da sola. Alla mia parte piacerebbe che venisse Anthony.”

Il suo Focusing le suggerisce di onorare il suo valore e di ricordarsi di valorizzare se

stessa, agendo per il suo bene.

Considero le seguenti due sessioni, avvenute nel momento in cui ho espresso la

mia irritazione alle interferenze di Eve e Mae nelle rispettive sessioni di Focusing, come

un movimento verso la loro autonomia.

Il corpo di Eve rifiuta completamente di focalizzare qualunque cosa che non fosse

la sua determinazione a non focalizzare, perché non si sentiva al sicuro. Mae è un po’ più

incomprensibile quando dice: “Un niente nero viola grigio dappertutto. Non c’è niente che

il mio corpo voglia dirmi ora, e io non so perché. In genere trovo qualcosa.” Il loro corpo

si stava ribellando e proteggendo contro la mia irritazione, anche se la loro mente non era

pronta o non voleva farlo.

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Nelle prime sessioni di Eve, all’inizio sembrava che fosse aperta alle possibili

scelte di una futura vita professionale. Però la scena si converte rapidamente in una folla di

persone che le dicono cosa fare:

Andare di qua, andare di là, fare questo, fare quello. Mi sento frustrata perché non so da che parte andare. Mi sento molto arrabbiata e a gran voce dico Stop!”

Tutte quelle persone se ne vanno via. In me stessa, mi rilasso a porte e finestre aperte. Esco sul balcone, faccio un respiro profondo, lascio che il vento mi accarezzi, sorrido con sollievo.

Eve ha dovuto essere forte nella sua determinazione di tenersi lontana da tutte quelle voci

prima di poter determinare da sé il suo futuro.

Mae ha ricevuto un esempio su come essere autonoma:

Nel petto, dove c’è il cuore, vedo una palla che rimbalza rotolando velocemente verso la strada, come se sapesse dove andare .. Vuole fare solo una cosa, rimbalzare. Se qualcuno la guarda, sente di non riuscire a fare quello che vuole.

Si ferma su una piastrella. Sento di doverla prendere, ma poi non so se peggioro la situazione o se va bene prenderla. Sente che io dovrei fare quello che sento di fare, prenderla. Ora sta fluttuando nella luce sopra il palmo della mano.

Vuole starsene per conto suo, con me ma non con me, Ohh! Ci sono sensazioni diverse. Non è sgarbata, non se ne va via, ma lo fa in un modo che posso capire, anche se è solo una palla. Vuole che la lascio stare, fare quello che vuole fare e lasciarla stare nella mia tasca.

Mae ha ricevuto un messaggio diretto in una sua sessione: “Sento qualcosa come un nodo

allo stomaco. Non è grande, ma sembra pesante. Vedo una scatola chiusa a chiave.

Potrebbe essere qualcosa che mi tiene lontana.” Dopo aver scoperto che la scatola non è

completamente chiusa, Mae allora capisce che la persona che la sta tenendo lontana non è

responsabile delle sue decisioni. Allora comincia a capire che sta a lei assumersi sempre

più il suo potere: “Nello stomaco, vedo che tutto mi sta incoraggiando. Potrei andare via,

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anche se sarebbe difficile.” Un altro giorno, Mae valuta se la sua relazione con se stessa è

più importane rispetto alla relazione con gli altri: “Sul mio collo è caduto una monetina ..

vuole che riveda il video di Eminem perché mi piace, anche se il mio ragazzo è geloso ..

E’ come avere una luce sulla mia strada.”

Quando si confronta con persone che sanno cosa è meglio per lei e vogliono che

vada avanti, Mae dice: “Io dico No, dovete lasciare che io lo capisca per prima, quindi

aspettate [che io faccia le mie scelte].

PSICOLOGIA TRANSPERSONALE

La categoria precedente, Crescita Personale, include esempi di sessioni di

Focusing che si conformano alla psicologia così come viene comunemente definita, cioè

sono pertinenti alla personalità e al suo sviluppo. Sotto questa categoria, Psicologia

Transpersonale, ho incluso due sottocategorie: (a) Relazioni Interiori e (b) Momenti

Trasformativi. Come si presenta nella Rivista di Letteratura, il Focusing viene considerato

un processo transpersonale basato parzialmente sulla sua promozione inerente alle

relazioni con il proprie sé interiore, che può portare ad una comprensione del sé inferiore e

del Sé superiore. A volta, un focuser può andare verso un’esperienza di profonda

compassione o in uno spazio interiore di pace.

Relazioni Interiori

Creare una relazione interiore è un risultato naturale del Focusing e può essere un

portale verso la consapevolezza del proprio Sé transpersonale. Questa consapevolezza si

manifesta attraverso esperienze trasformative durante il Focusing. Tutti i partecipanti

adolescenti hanno occasionalmente trascorso parte delle sessioni di Focusing per creare

una relazione interiore, in genere con relativa facilità, ma a volta anche con difficoltà.

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Quest’ultima è il caso di Ike, che si è aperto ed è diventato compassionevole con il suo sé

interiore, quale tema principale del suo Focusing.

Non riesco a trattenere tutto questo (Ike)

Ike ha usato sette delle sue sessioni ad adombrare ??? la danza con il suo corpo, cercando

di trovare un modo confortevole per esser in relazione con se stesso. Andava e veniva

dalla consapevolezza delle sue sensazioni che riceveva dalla mia guida e dal suo stesso sé.

Il mio corpo sente come toccasse il cielo, ci sono tante stelle che muovono tutte le cose. E’ come se brillassero sulle cose, ora qui ora lì. Non riesco a trattenere tutto questo.

Un’altra volta, Ike dice:

Okay, sento alcune sensazioni, ma non sto con loro di proposito, perché non voglio che vadano via. E’ come un sottile strato di pelle dello stomaco, è lì ma non è proprio lì. E’ più di niente, ma è meno di tutto.

Ad un certo punto del suo Focusing, Ike esprime una sensazione interna come uno

scudo che cercava di bloccare le sensazioni. Un’altra volta, ha avuto conferma di non

essere capace di muoversi dal Felt Sense ad altri temi, perché “non stava prendendo il

Focusing seriamente.” Una volta, ha espresso un senso di colpa perché non aveva

completato la sessione con una sensazione importante “solo sensazioni minori.” Oltre allo

scudo e ad altri blocchi, Ike dice:

Ho tanti ricordi di sensazioni nella gola. Come se fossi triste e stessi trattenendo qualcosa. Voglio piangere, e non voglio. Sento come qualcosa chiuso nella mia gola che cerca di saltar fuori dalla mia bocca, e preme sulla gola. Sì, c’è una forte pressione che mi impedisce di piangere.

Ike era diviso tra lo stare con le sensazioni dolorosa, che il suo sé interiore stava portando

fuori, e il volere starsene lontano da queste. Questi messaggi sembrano spiegare la danza.

Anche in questa danza, il corpo di Ike gli sta insegando come comprendere e relazionarsi

con il suo sé interiore.

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Solo due volte nelle 10 sessioni, Ike riesce a spostare la sfida ad un tema che non

sia una sfida. Sforzandosi di essere presente a se stesso e per se stesso. Al termine di una

sessione, Ike dice: “Quando ho detto di non voler proseguire, ho sentito un peso sulle

spalle, era piacevole e leggero “Sì, è tempo di chiudere.” Spesso Ike ha espresso

sensazioni di piacere, come un incoraggiamento e un invito, durante la sessione o quando

la sessione si avviava al termine. Oltre ad Ike, i partecipanti molto spesso sembravano

muoversi facilmente verso la relazione con se stessi e aprirsi alle intuizioni che il corpo

mandava loro.

Non riesco a trovare niente. E’ un semplice bianco niente (Rhonda)

In genere il Felt Sense è l’apertura verso un movimento dall’inconscio al conscio.

Le sessioni, che sono iniziate con un Felt Sense del tipo ‘non sento niente’, poi hanno

portato ad una consapevolezza, e sono riportate in questo tema. Per esempio, Rhonda è

passata dal pensare un niente tutto bianco alla neve di natale, che le ha fatto ricordare una

vacanza con la sua cugina preferita, e da lì alla promessa che ha fatto a sua cugina, ma che

non ha mantenuto. Qui non sono incluse quelle sessioni che cominciano con una emozione

o un pensiero immediati o che hanno altri significati manifesti. Le parole in corsivo sono

inserite per attrarre l’attenzione del lettore all’associazione della prima consapevolezza di

una possibile comprensione del messaggio del corpo.

Kate ha iniziato la sua prima sessione osservando una “presenza di mancanza” e

poi comprende che è qualcuno che le manca, sebbene non sappia chi. Qualcosa in Kate,

che lei chiama ‘quello’, diventa curioso su come sia connesso tutto questo, che la porta a

realizzare che le sta mancando un’amica coinvolta con un ragazzo, e che “non è più

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presente” nella sua vita. Kate termina la sessione dicendo: “Ora sono okay. Non sapevo di

sentirmi a quel modo.” Ha pianto un po’.

Nella sua prima sessione, Ike dice:

Non sento proprio niente, come uno spazio vuoto, letteralmente un bel niente che realmente non è qui. Allo stomaco e al petto c’è una forte sensazione. E’ un grande niente che blocca qualsiasi altra cosa, una sensazione dentro.

A questo punto. Ike riesce a cogliere il suo primo messaggio dal corpo e dice: “Stai

bloccando le mie sensazioni minori? E’ come una sensazione che si alleggerisce al petto,

che va su come quando prendi un bel respiro. Sembra un Sì.”

La nona sessione di Pete inizia dicendo: “C’è un niente che è vuoto, come un buco

nero, un vuoto cavo. Il vuoto è nella mia testa come un mal di testa attorno agli occhi.” Da

questo punto, continua a dire che il dolore viene perché non riesce a dormire, e questo lo

porta a stare sveglio ogni notte, dopo un sogni ricorrente. Quel sogno gli lascia un

sensazione di rabbia e paura nella sua testa. Mentre focalizza sul suo sogno. Pete ricollega:

Non so cosa sia quella parte impaurita, mi ricorda che mi sveglio perché sento come se stessi cadendo, e sono caduto. Ho paura perché avrei potuto farmi male cadendo a terra, ma mi sono svegliato prima che accadesse. Ero spaventato perché non sapevo dove fosse il pavimento, forse vicino o anche no.

La parte spaventata si sente un po’ meglio. Dice di aver paura che non avrei mai toccato il fondo, o che avrei potuto farmi male se lo avessi fatto. Non c’è altro.

Anche se Pete non continua con questo argomento per completare la sua comprensione

della sua paura e per arrivare ad una soluzione effettiva, la sessione è un esempio

eccellente di movimento dall’inconscio al conscio. Continua la sua esplorazione del sé

interiore che il sogno aveva iniziato.

Si sente disperato. Vuole solo che io lo sappia (Kate)

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Come nelle frasi di Pete e Adam sopra riportate, spesso una sessione finisce senza

la soluzione del problema, ma con una sensazione di completamento che viene interamente

dall’atto di essere presente al corpo, lasciando che sia, stando con. E’ accaduto per 25

trascrizioni di sessioni di Focusing su 84, e almeno una per partecipante. Ci sono, però,

una serie di sessioni in cui i partecipanti non hanno detto niente di particolare che fanno

pensare che volessero essere presenti ed ascoltare.

Dopo un po’ di difficoltà, Kate ha focalizzato le sensazioni generate da ognuno

degli eventi che stava sperimentando o credeva di sperimentare. Dopo aver espresso

quando si sentisse disperata, dice: “Voleva solo che io lo sapessi.” Similmente, Oren

diventa consapevole di quanto gli facciano male le sue mani per aver usato male una fune

il giorno prima, e dice: “Penso che voglia che io sappia come mi sono ferito.” Pete

comincia una sessione con un “dolore acuto” alle costole. Focalizza la risonanza della

verità o non-verità su una serie di possibili cause del suo dolore. Alla fine trova quella

giusta e dice: “Non c’è niente che io possa fare, ma [il corpo] si sente meglio a sapere

cos’è.” In una sessione di Adam, una volta lo stavo guidando interferendo con il suo

naturale processo di Focusing, e inavvertitamente ha portato la sparizione di un piccolo

dolore rosso. Adam dice: “Il mio corpo si rilassa, quando capisco che non vuole

rispondere.” Poi, quando il dolore ritorna, Adam chiede al corpo: “Forse vuole che io stia

con il dolore, senza interferenze?” E poi conclude: “Non deve per forza rispondere se non

vuole. Non deve essere lì se non vuole. E’ questo che vuole che io sappia? Sembra una

risposta Sì.”

Nella sua ultima sessione, Mae parla di una pietra e di un Uccello, che vuole

volare via con i suoi amici. La pietra pesante si trova sopra l’uccello, e insiste per attirare

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la sua attenzione “anche se non sa cosa vuole.” Finisce col dire: “Credo che entrambi

vogliano attenzione.”

Clint vede un’immagine che non fa niente, ma sembra arrabbiata: “E’ vicino allo

stomaco, e si sta riducendo. Vuole essere vista, e continua a rimpicciolirsi.” Un’altra volta

dice: “C’è una stanchezza generale. Sembra che voglia che io sappia quanto sono stanco.

Ora, c’è una sensazione scura di rilassamento silenzioso che sembra mi faccia star bene.”

Essere ascoltato è importante per Clint. Nella sua ultima sessione, ha dato la sua opinione

sul Focusing: “[Il corpo] era tutto felice con il Focusing. Dice anche che il Focusing è

rigenerante. Si è sentito bene ad essere ascoltato.”

Va bene che io impari come accettare cosa mi sta dicendo il mio corpo (Oren).

I partecipanti adolescenti non hanno mai detto di essere scettici sulla loro esperienza di

Focusing che provengono direttamente dal loro corpo. Hanno invece detto di aver trovato

rispondenza veritiera in se stessi e nella guida data da se stessi. I seguenti frammenti sono

quelle occasioni in cui parlano specificamente del loro desiderio di guardare dentro di sé

per ricevere informazioni e direzione.

Oltre al tema oggetto di questa sezione, Oren ha anche detto qualcosa nella sua

sessione finale: “Sulla domanda relativa a cosa sente il mio corpo sul Focusing, si sente

bene che io ho imparato a farlo, perché ora lo posso fare quando voglio vedere come

stanno andando le cose.”

Anche se Ike ha difficoltà a muoversi attraverso le sue sensazioni, è diventato

bravo a seguire la sua direzione interiore, quando questa gli indica che è tempo di

concludere la sessione:

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In pratica [il mio corpo] dice ‘Okay, ho fatto con questa sensazione, ora posso muovermi.’ Sento un piacere tenue, come un residuo. Penso di andare bene, perché riesco a dire quando il mio corpo sente di aver fatto.”

Pete arriva alla conclusione sul suo osservatore interno dopo essere diventato

consapevole del dolore ai denti causato da un tutore dentale.

Non so perché già solo dargli attenzione mi fa male. C’è qualcosa di più che il dolore sta portando alla mia attenzione. E’ perché gli sto dando attenzione, che può dirmi qualcosa.

C’è una parte che vuole che io sappia che c’è una parte di me che sa. Sì, questo è quello che vuole che io sappia. E’ una bella sensazione sapere che c’è una parte di me che sa quello che io non so.

Va bene stare con il mio corpo quando è felice (Clint)

Se Clint esprime una diretta connessione con il suo corpo, Mae lo fa ad un

livello sottile. E’ particolarmente interessante, perché avviene durante la sua

sessione finale sul Focusing, in cui parla di come lei e la sua amica guardino i

bambini del nido giocare nel cortile. La sessione si conclude con un’espressione di

tristezza, perché stava finendo quella sensazione di essere presente. Non è chiaro se

Mae comprenda il collegamento con quanto esprime il suo corpo sul Focusing.

Altri partecipanti sono guidati a stare con le sensazioni di rilassamento e felicità

che gli arrivano spesso alla fine della sessione, ma non fanno commenti diretti o

indiretti se questo li influenzi positivamente.

MOMENTI TRASFORMATIVI

Si tratta di una piccola serie di momenti in cui il Focusing degli adolescenti sembra

trasformativo, nella loro espressione di un movimento verso una compassione matura,

amore gioia e pace. Kate prima dice di avere una sensazione di paura riguardo ad una delle

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sue amiche, anche se non sa cosa lo provochi. Poi trascorre il tempo a scoprire di essere

preoccupata per un’amica, che aveva detto che avrebbe considerato il suicidio se non

poteva andarsene subito via di casa. Termina la sessione con un’affermazione esemplare di

amore e compassione: “Il mio corpo vuole solo che io sia lì per assicurami che stia bene.”

Clint inizia osservando una “debole sensazione di depressione” nello stomaco. Gli

ha fatto sapere di voler essere lasciato da solo e in pace. Dopo un periodo di silenzio, dice:

“Non c’è altro che vuole farmi sapere. Le sensazioni se ne sono andate via. Il corpo si è

rilassato in un modo che non ho mai provato fino ad ora.” E trova pace all’interno di sé.

Segue l’intera sessione di Pete:

C’è un niente, come uno spazio vuoto nero, molto calmo e tranquillo. Dentro di me e tutto intorno a me sembra esserci calma e rilassamento. E’ una bella sensazione. La mia vita va bene, ora, proprio così com’è.

Pete riceve un messaggio simile in un’altra sua esperienza di Focusing:

E’ come se [la sensazione] fosse tutto, localizzata ovunque, si sente bene. Ogni parola che penso è giusta. Gioia! Sollievo! Felicità! Non so perché sia così. Non so collocarle.

E’ come perfezione. Non c’è niente di sbagliato. C’è una sensazione di sollievo. C’è una sensazione di felicità. Si sente molto bene.

Quando Adam sembra aver completato una sua sessione, chiede: “Ora cosa devo

fare?” Io rispondo: “Quello che vuoi”, pensando che avesse terminato il Focusing. Con

mia sorpresa, stava continuando a focalizzare ad occhi chiusi.

E’ qualcosa sulla schiena dietro lo stomaco, è come quando ti trovi da solo in mezzo al bosco. Ci sono uccellini che cinguettano, c’è una sensazione di calma e rilassamento.

Quando gli chiedo: “E’ vero che posso fare quello che voglio nel bosco?”, il mio corpo si rilassa. Mi dice che posso tornare qui ogni volta che lo desidero. Non devo fare niente di speciale per arrivare lì. Solo decidere di andarci. E’ un posto dove andare per rilassarsi.

Quando chiedo ad Adam se conosceva già quel posto sacro interiore, lui mi risponde di no.

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Sintesi delle Tabelle di Contesto e Tabelle Tematiche

La Tabella 6 sintetizza il numero di partecipanti ed il numero di volte per ogni

partecipante che ha focalizzato determinati contesti. I contesti sono classificati come

compaiono nella sezione Analisi di Contenuto del Contesto. La Tabella 7 sintetizza i temi in

un modo simile alla Tabella 6 relativa ai contesti. Tuttavia, le sottocategorie elencate sono

seguite prima dai temi inclusi in questo testo. I temi per la classificazione Momenti

Trasformativi sonno collocati sotto la sottocategoria del titolo.

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Tabella 6

Sintesi dell’Analisi di Contenuto di Contesto

Numero di volte per ciascun partecipantea

A C E G I K M O P R Subtotale % del totale

Amici 0 2 3 2 2 4 4 1 1 6 25 27

Divertimento 8 2 3 1 0 2 0 0 0 0 16 18

Famiglia 0 2 0 0 0 1 3 4 0 0 10 11

Sport 2 0 0 0 1 0 0 4 1 0 8 9

Corpo fisico 1 1 0 0 0 0 0 3 3 1 9 10

Focusingb 0 1 1 0 7 0 0 0 3 0 12 13

Aspirazioni Future 0 0 1 0 0 1 2 0 0 0 4 4

Stato Mentale Positivo 1 3 0 0 0 0 0 0 2 1 7 8

Totale 91

Note. Il numero dei contesti per ciascun partecipante può essere più o meno 10, perché a

volte si presentava più di un contesto durante la sessione di Focusing. Inoltre alcune

sessioni non sono trascrivibili.

aI Partecipanti sono indicati con le iniziali del loro nome: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G

(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bNon sono incluse

le risposte alla domanda di ancoraggio dell’esperienza di Focusing dell’ultima 10°

sessione: Cosa vuole esprimere il tuo corpo rispetto al Focusing?

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Tabella 7

Sintesi dell’Analisi di Contenuto Tematico

Numero di volte per partecipantea

A C E G I K M O P R

Sottocategoria: Crescita Personale verso l’identità di sé 7 2 3 1 1 3 5 2 1 2

Analizzo, classifico, passo da uno all’altro 7 0 1 0 0 1 5 1 1 1Non c’è bisogno di preoccuparmi, perché io ho le basi 0 0 2 1 1 2 0 1 0 0

Quelle sono le cose che ti portano gioia 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1

Sottocategoria: Crescita Personale verso l’autodeterminazione 2 2 3 4 0 2 8 3 2 3

Mi dimentico tutto, ma realmente non ricordo cosa mi si chiede 0 0 0 2 0 0 0 2 0 0

So di averlo provocato io, e penso che non so come 1 0 0 0 0 0 1 0 1 1

Riesco a cogliere i messaggi utili per prendere decisioni 1 2 1 2 0 2 2 1 1 1

A gran voce, grido “Stop!” 0 0 2 0 0 0 5 0 0 1

Sottocategoria: Relazioni interiori 1 3 0 0 9 2 3 2 3 1

Non riesco a trattenere tutto 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0

Non riesco a trovare niente 0 0 0 0 1 1 0 0 1 1

Vuole solo che io sappia 1 2 0 0 0 1 1 1 1 0

Ho imparato ad accettare quello che mi dice il mio corpo 0 0 0 0 1 0 0 1 1 0

Va bene stare un po’ con il mio corpo quando è felice 0 1 0 0 0 0 2 0 0 0

Sottocategoria: Momenti Trasformativib 1 1 0 0 0 1 0 0 1 0

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Note. Il numero delle volte per ciascun partecipante più essere più o meno 10 perché a

volte si presentano più di un tema durante la sessione di Focusing. Inoltre alcune sessioni

non sono trascrivibili.

aI partecipanti sono indicati con l’inziale del loro nome: A (Adam), C (Clint), E (Eve), G

(Georgia), I (Ike), K (Kate), M (Mae), O (Oren), P (Pete), R (Rhonda). bGli esempi per la

sottocategoria Momenti Trasformativi sono consolidati.

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CAPITOLO 5: DISCUSSIONE

Questa ricerca non ha volute trarre conclusioni sugli effetti del Focusing nello

sviluppo della personalità, autostima o azioni in classe o a casa o in altri ambienti, come

hanno fatto Barba (1984) e Gardner (1995). E’ principalmente uno studio sul processo di

Focusing sulla vita degli adolescenti centrata sul loro impegno a scuola, casa, amici e

attività; sono stati tutti capaci di volgere la loro consapevolezza all’interno. Sembrava un

processo naturale per loro. Il Focusing ha permesso loro di fare quel passaggio dall’esterno

all’interno. All’inizio Adam non notava niente, poi ha trovato un punto sopra lo stomaco

dove stava quel niente e alla fine è riuscito a descrivere quel niente come un buco vuoto.

Ike dice di voler sentire le sue sensazioni prima di guardarle, poi capisce che non funziona

e dopo essersi dato il tempo di guardarsi dentro, scopre stress alla gola. Con il supporto

della facilitazione che il Focusing fornisce, i partecipanti sono riusciti a sviluppare un

vocabolario che ha permesso loro di descrivere le proprie esperienze interiori.

Gli adulti riportano l’emozione della rabbia. Andare ad un livello sottostante più

profondo dell’esperienza (cinestesico visivo auditivo e altri livelli più sottili) è difficile per

loro, perché non sempre trovano le parole. Questo può essere dovuto ad una cultura

lontana dal loro corpo e dalle loro emozioni, un linguaggio necessario per descrivere

entrambi. Il mio terapeuta personale. Errol Schubot, usa la pratica base di Focusing in

molti dei suoi lavori con i clienti, perché permette alla loro mente di riconnettersi con la

loro fonte interiore del sapere e del sentire.

Con l’aiuto della facilitazione che il Focusing fornisce, i giovani partecipanti sono

riusciti a sviluppare un vocabolario che ha loro permesso di descrivere le proprie

esperienze interne.

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Non si insegnano ai ragazzi quelle parole, per non parlare della formazione di un

vocabolario che descriva le esperienze interiori. Il Focusing crea il contesto in cui questi

adolescenti iniziano ad apprendere le abilità di utilizzo del linguaggio, per esprimere cosa

sta accadendo dentro di sé. Praticandolo, diventano più fiduciosi ed esperti nel linguaggio

che hanno provato su di sé. “Qualcosa dentro di me rimbalza come una pallina da ping-

pong” e “il caldo e il formicolio sono ovunque” sono solo due dei tanti esempi di

espressioni che i partecipanti hanno sperimentato con la descrizione delle loro sensazioni

interiori. Il loro corpo li ha incoraggiati a praticare. Adam dice: “Colpisce un lato del mio

stomaco come un colpo secco, confermando la mia descrizione non una ma due volte.”

Ci sono state diverse problematiche per i ragazzi – non andare bene a scuola o

nello sport come volevano, non avere gli amici che volevano, non andare d’accordo con

gli adulti, non trovare correttezza nelle conseguenze – per cui non c’erano soluzioni

immediate. Eppure, stando con se stessi nel modo del Focusing, sono arrivati ad uno stato

di equilibrio e di tacite abilità per saper affrontare i loro problemi in modo più efficace. Si

sono dati lo spazio di stare con ciò che era vero dentro di sé. I partecipanti hanno riferito

frasi di un Felt Shift da una forma di esperienza negativa ad una di sollievo di uno stato

positivo. A volte lo spostamento è avvenuto interamene dal conoscere la loro verità

personale, senza neanche scoprire una risposta al problema. Altre volte, lo spostamento è

arrivato dalla loro attenzione sul presente. Clint riflette sulle cose nella sua vita che gli

hanno portato gioia. A Pete piace sapere che c’’è un sé interiore che può aiutarlo a

comprendere se stesso e a trovare le soluzioni al problema. Eve è contenta

dell’incoraggiamento ricevuto dal suo corpo per uscire e godersi un po’ di più la sua vita.

Ike è felice di sentirsi ok a prescindere da quanto accade nel mondo attorno a lui.

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Sebbene l’obiettivo di questa ricerca non sia di verificare l’utilità del focusing

come applicazione pratica per un’ulteriore crescita personale dei partecipanti, come Frager

(1989) sosteneva essere un tema di psicologia transpersonale, i risultati della ricerca

certamente rappresentano il Focusing come uno strumento efficace per scoprire attitudini

interiori, preoccupazioni e opinioni. Inoltre, uno dei principali obiettivi del Focusing è

promuovere il cambiamento naturale che emerge dallo stare con ciò che è dentro di sé, in

una modalità attenta e costante. Dopo alcune sessioni, Rhonda comprende che è

importante per lei aver cura dei suoi bisogni così come dei bisogni degli altri. Rhonda ha

cambiato la sua scelta del compagno per salvaguardarsi da un potenziale abbandono. Si è

ritirata dal conflitto dei suoi compagni per andare in uno spazio interno di sicurezza.

Questi sono meccanismi di difesa. Se fossero maturi o infantili sarebbe oggetto di un altro

tipo di studio. Credo che ci siano stati almeno degli sforzi verso la maturità. Oren prende

fiducia in se stesso per poter parlare in modo convincente a sua madre sulla sua scelta

della squadra sportiva. Kate conclude dicendo di essere presente e aperta ad ascoltare le

preoccupazioni degli amici in un modo nuovo supportivo. E’ come se il corpo di Kate le

dicesse che quello che riesce a fare per sé lo può fare anche con gli altri. Se Kate fosse una

terapeuta, le sue conclusioni potrebbero essere interpretate come una proiezione o

controtransfert. Questi movimenti interni indicano che sta avvenendo un cambiamento

naturale. Se siano durevoli, può essere oggetto di un altro studio.

I primi quattro dei cinque elementi di identità descritti da Erikson (1968) sono

certamente rappresentati dal Focusing con gli adolescenti. Lui crede che gli adolescenti

abbiano bisogno di aver fiducia in se stessi, di esercitare la libera volontà, di esplorare una

vasta gamma di idee creative per il loro futuro, e di sentirsi soddisfatti per le loro abilità e

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le loro unicità. La sintesi nei Risultati di questo capitolo supporta l’idea che questi bisogni

siano stati soddisfatti attraverso il Focusing. La posizione di Malmquist (1985) secondo

cui la prima funzione degli adolescenti è testare la realtà, è stata validata. La maggior parte

delle sensazioni e attitudini dei partecipanti li ha portati a scoprire le verità personali.

Tuttavia, a volte, i partecipanti sono diretti dall’interno verso azioni che avrebbero

semplificato l’implementazione di queste verità. Quando i partecipanti hanno intrapreso

quelle azioni tra due sessioni e poi hanno focalizzato sui risultati, hanno scoperto una

forma di soddisfazione per il loro risultato. Come dice Clint: “C’è una sensazione di

sollievo e felicità, perché ho agito come mi è stato consigliato di fare.”

Il Quinto elemento di Erikson (1968) include i bisogni propri di entrambi i sessi e li

bisogno di un’identità etnica. Ad eccezione di un tempo dedicato prevalentemente alla

relazione con il proprio ragazzo per 3 delle ragazze partecipanti, e per l’enfasi sullo sport

per 3 dei ragazzi, non ci sono state differenze di genere sui temi emersi.

Anche questi contesti di relazioni con il ragazzo e di interesse per lo sport sono per

Erickson temi importanti. C’era una mancanza di enfasi sull’identità etnica, nonostante 3

dei partecipanti fossero membri di minoranze etniche. Erickson ha qualificato questo

ultimo elemento dicendo che comunque sembra esserci senza ombra di dubbio. Nel loro

Focusing, i partecipanti non hanno rivelato dubbi sull’identità etnica o di genere. Forse era

dovuto all’amicizia tra loro come maggioranza caucasica e cristiana, o forse questo

elemento è più associato agli adolescenti più grandi.

Erikson (1968) descrive gli adolescenti come persone isolate che si riuniscono in

gruppi sottoculturali. Attraverso il loro Focusing, era chiaro che tutti i partecipanti

appartenessero o volessero appartenere ad un gruppo di pari. Rhonda ha focalizzato su

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qualunque tipo di lite avesse avuto con i suoi amici. Oren e Kate sono preoccupati per il

loro trasferimento alla scuola superiore, temendo di non riuscire ad avere nuovi amici.

Georgia e Pete vogliono un modo per salvaguardare i loro amici da un insegnante

aggressivo. Ike lamenta la perdita di un’amicizia. A Clint manca la presenza dei suoi amici

durante le vacanze estive. Adam ha scoperto il desiderio di partecipare a quelle attività che

avessero il potenziale di sviluppare amicizie. Eve e Mae sono molto amiche e molto

dipendenti l’una dall’altra.

Winnicott (1965b), nella sua raccolta di lavori, spiega l’isolamento degli

adolescenti come un desiderio di non essere trovati prima di essersi ritrovati. “Difendere

l’isolamento personale è parte della ricerca di identità e della creazione di una personale

tecnica per comunicare cosa non porti a violare il sé essenziale” (p. 190). Winnicott

afferma che gli adolescenti rigettano l’idea del counseling. Il Focusing è molto vicino alla

terapia e in molte situazioni è un possibile sostituto quando viene usato da una guida

focuser esperta. La pratiche di Focusing è adatta ad un’esperienza di isolamento, sia con

che senza osservatore. Tutti tranne Ike sembrano a loro agio in questa esperienza, mentre

Ike ha trovato difficoltà nel suo essere testimone, e non nel Focusing in sé; lui parla di altri

temi, quando si trova solo nelle sue profonde sensazioni come se fosse del tutto naturale.

Nessuno dei ragazzi partecipanti ha parlato di un rapporto personale con Dio o con

lo Spirito, che è essenzialmente un non-isolamento. Molte ricerche ritengono che i ragazzi

possano avere una forte relazione con lo spirito, così come dalla mia esperienza personale

da giovane, ma questi risultati lo smentiscono. Comunque, ho personalmente praticato otto

anni di Focusing prima che il Focusing mi portasse verso una pratica spirituale. Anche

Pete ha scoperto un saggio osservatore interno, anche se non lo ha associato all’idea di

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Dio. Infine, quelle sessioni terminate nella gioia pace e serenità sono descrizioni molto

simili agli stati spirituali in termini di unione.

Nello sforzo di diventare autonomi, gli adolescenti si discostano dai loro genitori. I

ragazzi tendono a gravitare verso i gruppi di pari, per misurare la loro identità. Tuttavia, il

Focusing offre un modo, soprattutto per gli adolescenti che stanno costruendo la loro

identità autonoma, per espandere e chiarire l’idea che hanno di se stessi da una prospettiva

interna e con un linguaggio di intracomunicazione. Le tabelle mostrano una varietà di

esempi su come i ragazzi in questo studio abbiano sperimentato un linguaggio capace di

articolare le loro sensazioni interiori.

I partecipanti hanno fatto un bel lavoro costruttivo, Winnicott (1986 a) ha detto che

da una cosiddetta normale manifestazione di confusione e dubbio emerge un’abilità a

superare meccanismi di difesa disfunzionali dell’infanzia e paure, e produce una maggiore

chiarezza su come allineare le loro azioni ai loro bisogni e convinzioni.

I partecipanti hanno scoperto nuove priorità scorrendo??? le vecchie convinzioni

che avevano su cosa fosse importante per loro: Rhonda è arrivata ad accettare di aver

bisogno di dare valore a se stessa nello stesso modo in cui valorizza gli altri; Kate

comprende di aver bisogno di equilibrio tra il tempo speso nelle attività scolastiche e il

tempo trascorso con la famiglia e gli amici. Hanno deciso quali azioni fossero aperte per

portarli ad un risultato desiderabile e/o piacevole: Eve sceglie di agire in modo più deciso

nel creare amicizie; Adam decide i modi migliori per divertirsi; Georgia pensa alla

possibilità di cambiare scuola per evitare un insegnante con cui c’è conflitto, dopo aver

ascoltato tre parti interne, decide di rimanere in quella classe e diplomarsi con i suoi

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compagni come desidera realmente fare. Affermano la loro forza e le loro opportunità:

Clint e Mae

decidono di chiedere aiuto ad un adulto per risolvere il loro problema, invece di

rifiutarli; Ike riconosce il suo valore intrinseco come giocatore di basket e come membro

della squadra. Si sono assunti la responsabilità per gli effetti delle loro azioni o inazioni:

Oren ricorda i lavori in casa che gli viene chiesto di fare; Pete riconosce la sua

responsabilità nel prendersi poca cura di sé. I partecipanti hanno fatto questo lavoro senza

pensare ai giudizi degli altri, bensì hanno guardato dentro di sé.

I partecipanti hanno creativamente trovato un nuovo significato e una profondità

quando hanno esaminato l’idea che hanno di se stessi. Per esempio, Mae realizza che,

sebbene il lavoro sul palco come concorrente alla sfilata sia finito, questa esperienza

sarebbe un primo passo per il futuro che si prefigura sulle scene. Le sessioni di Focusing

hanno dato agli adolescenti il tempo di cui hanno bisogno per fare un’esplorazione di sé,

con il vantaggio aggiunto di usare metafore creative attraverso le sensazioni corporee,

attraverso la mente che si definisce come una funzione dell’intero corpo e del suo campo

energetico.

Sembra che uno dei nuovi concetti di sé, in cui i ragazzi sono coinvolti nello

sviluppo, riguardi l’idea di giustizia per sé e per gli altri. Tutti tranne due di loro hanno

mostrato preoccupazione con questo Livello Convenzionale II di Kohlberg dello stadio di

sviluppo morale, che è il livello in cui Kohlberg ha posizionato la maggior parte degli

adolescenti. Solo uno dei partecipanti sembra coinvolto nello Stadio 3, quello in cui ci si

preoccupa delle conformità delle relazioni e interazioni. Gli altri sette partecipanti

sembrano rientrane nello Stadio 4, correlato all’interesse dei sistemi sociali e alla

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coscienza. Allo stesso tempo, i ragazzi hanno iniziato a farsi domande sul merito di

mantenere un ordine sociale di per sé, come mostrato dalle loro domande sulle cosiddette

giuste azioni degli adulti nella loro vita, che rappresentano espressione di costume sociale.

Gli esempi più chiari su questi interrogativi è la disillusione di Oren con il suo coach

sportivo, per le sue scelte scorrette fatte nella selezione della squadra speciale di fine anno;

il riconoscimento di Ike, che è ipocrito additare una persona per aver commesso un errore

durante la partita nella conquista della base; e la determinazione di Pete di influenzare il

trattamento, che l’insegnante fa ai suoi compagni di classe. Data l’età di questi ragazzi,

sembra che questi interrogativi siano un’estensione naturale, e forse motivata, del loro

movimento verso l’autonomia.

D’altra parte, alcuni dei ragazzi sembrano interrogarsi sui modi per essere

autonomi senza separarsi dai loro amici e dalle loro famiglie. Mae vuole prendere le sue

decisioni, ma capisce anche che le sarebbe difficile lasciare i genitori; preferisce non fare

niente per il momento. In un’altra occasione, Mae fa un piano in cui include i suoi amici

nel suo futuro. Oren sente il rimorso quando ricorda di non aver fatto i lavori in casa, e

sente il bisogno di non fare arrabbiare il padre. Può essere che gli episodi riportati durante

le loro sessioni di Focusing non abbiano necessariamente fornito le informazioni per

determinare dove si trovino gli adolescenti nella loro fase di sviluppo. Invece, possono

aver riflettuto sulle dinamiche situazionali. Senza un’ulteriore ricerca futura, è difficile

generalizzare con precisione.

A differenza dell’idea di Kohlberg sullo Stadio 5, i partecipanti sembrano sapere

che il loro senso di giustizia sia formulato relativamente alla loro esperienza personale, e

non necessariamente in riferimento ad un gruppo di cui sono parte. Anche la ragazza più

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giovane del gruppo, che combatte con quello che Gilligan (1993) descrive come il

dilemma di aiutare gli altri a costo di ferire se stessi, e che Wade (1996) descrive come

necessità di comprendere che l’amore non può risolvere tutti i problemi, comincia a

staccarsi dalle richieste dannose (coinvolgimento con forme di violenza) di amicizia tra i

suoi amici. La ragazza riconosce che il suo senso personale di giustizia richiede uguali

opportunità per tutti piuttosto che solo per chi è dominante. Forse i gruppi di adolescenti

adulti sono formati da individui che vanno insieme perché sono simili nel modo di

pensare, e gruppi insani che si sono formati in modo dannoso per la loro mente. Il

Focusing può aiutare i giovani ad indirizzarsi verso gruppi sani.

Tutti i maschi di questo studio si ritrovano nella descrizione di Wade (1996) di una

guida interna, un orientamento personale al risultato. Sebbene l’idea di uno sfruttamento

accettabile entro certi limiti non fosse evidentemente un tema comune, una volta Oren ha

discusso con sua madre sul valore di praticare insieme alla sua squadra in cui regole e

sicurezza non sono considerate particolarmente critiche. Nessuno degli altri maschi ha

mostrato interesse per il tema dello sfruttamento. Tra le femmine, una di loro sembra

rientrare nella categoria del risultato di Wade. Una, la più giovane, stava facendo dei

passaggi oltre la categoria conformista e molto probabilmente nello Stadio Affiliativo di

Wade. Per le altre tre femmine è più difficile collocarle, forse si stavano spostando verso

lo Stadio Affiliativo e lo Stadio del conseguimento del Risultato.

Frager (1989) descrive varie forme di stati consci. Solo una volta un partecipante

ha esplorato un sogno, uno di quegli stati, anche se un altro partecipante in sessione ha

mostrato un interesse su un sogno e poi ha lasciato perdere. I dati non hanno fornito una

prova se questi adolescenti abbiano sperimentato altri tipi di stati alterati con il Focusing o

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altri temi. Tuttavia, se la spiritualità include il concetto di luogo interiore e sensazioni di

pace e gioia, allora questi dati suggeriscono che i ragazzi focuser sono in grado di avere

tali esperienze. Occasionalmente o almeno brevemente, possono riconoscere quei luoghi e

quelle qualità dentro se stessi. Possono incontrare e forse abbracciare questa pace e gioia

nella loro natura spirituale, come è accaduto per Adam nel bosco e per Pete nel suo spazio

nero.

Sebbene i partecipanti siano giovani adolescenti nella prima fase della pubertà e un

po’ oltre, hanno mostrato una varietà di umori e problemi; non è tuttavia chiaro se il

numero delle varie caratteristiche fosse esacerbato da influenze fisiologiche o ambientali

attribuibili alla loro età, come ipotizzato da Buchanan e altri (1992). Il Focusing promuove

l’emergere delle emozioni in quasi tutti i focuser. A mio avviso, non c’era espressione più

emozionale di quella osservata nel Focusing rispetto ad altre età, compresi gli adulti. Solo

uno dei partecipanti non ha espresso emozioni nella focalizzazione, e 1 su 10 focuser può

essere una media per i focuser principianti che non si relazionano con le emozioni mentre

focalizzano. Future ricerche che includano un numero maggiore di partecipanti potrebbero

fornire questo tipo di informazioni. Non si è trovata ad oggi alcuna letteratura di ricerca a

riguardo. Persino quel partecipante che non ha espresso emozioni potrebbe averlo fatto

anche se avesse praticato Focusing per un periodo lungo di tempo.

Le esperienze personali dei partecipanti alle sessioni di Focusing ricadono

chiaramente nel dominio di Wilber (1995), da lui definite soggettivo o interiore-individuale,

e che ritiene essere un punto di partenza fondamentale della psicologia transpersonale. Dal

primo accesso al loro corpo, attraverso i movimenti immediati fino alla scoperta finale sul

piano fisico emozionale e/o mentale, i ragazzi scoprono se stessi da una prospettiva

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interiore. Questa prospettiva può essere influenzata da agenti esterni, ma se così fosse

sarebbero stati completamente integrati dai ragazzi, affinché tutte le esperienze fluissero

dalla fonte creativa interna.

Il primo dominio di Wilber (1995) include coscienza introspezione e

interpretazione. Il corpo dei ragazzi sembra incoraggiare loro verso l’introspezione. Clint

dice: “Ora c’è un senso di curiosità diffusa in tutta l’area centrale. Vuole sapere cosa

accade ora.” Altre volte alcuni partecipanti sono capaci di disidentificarsi dalla loro

esperienza interiore per diventare un testimone che interpreta il proprio sé interiore, come

dimostra il loro linguaggio quando cambia da ‘Io’ a ‘Esso’. In altre occasioni, i ragazzi

mostrano un’eccellente abilità per una breve ma profonda introspezione. E’ come lo

sbocciare di un fiore, quando Mae apre gli occhi ed esclama che non era sua madre che

voleva andasse via, bensì era lei stessa a dover diventare responsabile delle proprie azioni.

E’ come se si fosse accesa una luce, quando Ike riconosce che la paura interna era

un’espressione della sua paura di rappresentare se stesso. Il loro linguaggio corporeo e le

loro parole parlano del desiderio di rientrare nel loro mondo esterno. Dopo tutto, per la

maggior parte dei giovani l’adolescenza è un periodo di tempo diretto all’esterno, che

coinvolge performance apparenza e popolarità.

LIMITAZIONI E DELIMITAZIONI

Per 9 dei partecipanti, questo tema rinvia sostanzialmente a vicini e amici, genitori

e parenti, arricchito dalle esperienza di precedenti partecipanti esperti. Ognuno degli adulti

e dei ragazzi conosceva i criteri di questo studio prima di dare le loro condivisioni.

Conoscevo personalmente 3 dei 10 ragazzi, seppure tramite una conoscenza indiretta che

passava tramite i loro genitori. Oren e Pete sono figli di amici di mia figlia. Georgia è la

figlia di un mio compagno di studi all’Istituto di Psicologia Transpersonale. Ha lasciato

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questo gruppo di ricerca dopo le prime cinque sessioni Focusing, anche se mi ha dato il

permesso di includere le sue sessioni nella ricerca. Non è stato possibile valutare gli effetti

dell’assumere partecipanti attraverso fonti personali. Lo stile del Focusing e reticenze o

entusiasmo dei partecipanti non sembra collegato al loro grado di conoscenza con me, ad

eccezione di Ike. Solo Ike mi è arrivato attraverso una fonte che non conoscevo prima, che

può aver contato in alcune situazioni di difficoltà nella creazione di un suo rapporto

interno in mia presenza. Tuttavia, sentivo che il fatto di non conoscermi gli desse

maggiore fiducia nel familiarizzare con il processo.

Un fattore delimitante è stata l’intenzione di escludere adolescenti con ovvi

problemi psicologici e sociali, sia per limitare le possibilità di comportamenti disfunzionali

che avrebbero potuto influenzare la procedura della ricerca, e sia per proteggere i ragazzi

da eventuali effetti negativi del Focusing in tali condizioni. Comunque il Focusing si è

mostrato positivo nell’influenzare il comportamento piromane di un ragazzo (Barba,

1984). Un’ulteriore ricerca potrebbe determinare la fattibilità e il desiderio di un Focusing

guidato per questi adolescenti, e potrebbe fornire dati importanti comparativi.

Un secondo fattore importante: sono stati esclusi quei ragazzi che seguono un forte

percorso religioso con il loro famigliari. Questi genitori mi hanno conosciuta attraverso la

scuola dove ho presentato il programma di ricerca, e senza avere una conoscenza

personale con loro avrebbero potuto influenzare la loro decisione di farli partecipare o

meno alla ricerca, per una riluttanza dovuta ad eventuali influenze religiose.

Non ho selezionato i partecipanti per le loro lingua o abilità espressive e

comunicative, ma ho solo valutato le loro capacità generali. Non sono stati considerati i

fattori di personalità. Non sono state esplorate le convinzioni e attitudini dei ragazzi sui

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fenomeni transpersonali, e non si è verificato prima se avessero avuto già esperienze

transpersonali. Non si è valutata la maturità dello sviluppo sessuale, non ha avuto peso,

poiché non c’erano forti differenze tra loro su questo tema. Per questo a volte si sono

accolti ragazzi volontari e altre volte invece non sono stati considerati.

Non ho selezionato i partecipanti per le loro abilità di Focusing. Anche se è chiaro

che i ragazzi abbiano utilizzato stili differenti, richiedendo più o meno una guida nel

processo, questi fattori non hanno influenzato significativamente la loro abilità di andare

all’interno o di diventare consapevoli delle loro sensazioni interiori. Ogni singolo

partecipante, che ha avuto difficoltà nel creare una relazione aperta di fiducia con se

stesso, ha perseguito questa relazione attraverso una forte prospettiva di Focusing.

Ho ricercato un ugual numero di maschi e femmine. La maggior parte dei

partecipanti è di 13 – 14 anni ad eccezione di un ragazzo di 15 anni. Ho scelto un gruppo

di Massimo 10 partecipanti. Questi fattori possono aver inibito o meno le generalizzazioni

nelle conclusioni. Braud (1998) dice: “Il ricercatore si aspetta di poter trovare indicatori di

leggi [generali, universali] in tutti i partecipanti alla ricerca – negli esempi fruibili, piccoli

e grandi” (p. 56).

Sebbene tempi e luoghi in cui sono avvenute le sessioni non erano gli stessi, questo

non ha influenzato il risultato del Focusing. Con la sola eccezione delle prime quattro

sessioni di 2 partecipanti che volevano focalizzare l’una in presenza dell’altra, poiché era

chiaro che disturbava il processo, allora io ho fermato questa pratica e hanno continuato

focalizzando separatamente, come spiegato nel capitolo sui Risultati.

Credo che il Focusing sia benefico in tutte le relazioni, intrapersonali e

interpersonali. Anche se questa mia convinzione potrebbe aver influenzato questo studio,

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la mia pratica personale di Focusing, prima di quelle che ho guidato con questi ragazzi, ha

eliminato ogni opinioni e giudizio a riguardo, come confermato nella mia supervisione con

i miei colleghi. Il Focusing è un processo ideale da usare quando si vuole imparare a

gestire le reazioni degli altri e ad avere esperienze senza influenzare il risultato (vedi

Appendice H per i requisiti di guida del ricercatore). Lo scopo della guida è evitare di farsi

domande o di influenzare la direzione del processo della sessione. La facilitazione del

Focusing è intrinsecamente non direttiva. Semplicemente, invita la consapevolezza della

persona a quello che sta sperimentando in quel momento e dà suggerimenti aperti per

stimolare il passo successivo.

Una principale limitazione di questa ricerca è stata la mancanza di uno strumento

per valutare gli effetti del Focusing nella vita quotidiana dei ragazzi. Prima che iniziasse la

ricerca si è deciso di non usare alcun tipo di test, prima e dopo il lavoro, per determinare il

cambiamento durante il periodo delle sessioni di Focusing nelle attitudini di ragazzi, e

nelle ipotesi su se stessi rispetto alle convinzioni interiori e agli obiettivi, rispetto a chi

fossero e dove stessero andando. Questa decisione si basa sulla mia esperienza negativa

sui test per ragazzi, che aveva bloccato il metodo della ricerca nella prima fase di sviluppo.

Perciò non è possibile trarre delle conclusioni su come il Focusing alteri le esperienze

quotidiane e le esperienze interiori di autostima dei ragazzi, possono solo essere

speculative. La madre di Oren lo ha fatto una volta un anno dopo il percorso di Focusing,

quando il ragazzo ha avuto difficoltà e lei gli ha ricordato di andare dentro di sé per trovare

la risposta, e lui lo ha fatto.

CONCLUSIONI

Quando i giovani ragazzi hanno scelto di partecipare volontariamente al gruppo di

questa ricerca, hanno risposto alla chiamata della loro consapevolezza. La consapevolezza

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interna, che i ragazzi hanno trovato velocemente proprio come si aspettavano, attraverso il

processo di Focusing ha aperto loro un mondo, che li invita a viaggiare in relazione con

quanto c’è è di più profondo che abbiano mai contattato prima. Il Focusing favorisce

inoltre la scoperta di un linguaggio che permette loro di dare significato ai segnali del

corpo, che emergono come effetto di un consapevolezza volta al loro interno.

Conseguentemente, hanno iniziato a stabilire una relazione interiore con quei luoghi più

profondi attraverso compassione curiosità e pazienza. I ragazzi hanno incontrato in varie

forme contesti e temi noti a molti filosofi e ricercatori, che sull’adolescenza hanno

dedicato i loro lavori. I ragazzi lo hanno fatto con un livello di espressione sofisticato.

Non c’è prova che questi giovani abbiano sperimentato, prima o durante il

Focusing, un particolare fenomeno spirituale che Armstrong (1984) e altri (Piechowski,

2001; Wade, 1996) dicono sia possibile, come dimostra la letteratura e la ricerca. Anche il

mio insegnante spirituale, Adyashanti, parla molte volte nei suoi satsang (incontri di

comunità spirituali) di quanto siano spesso dannose le esperienze straordinarie ricercate

per trovare l’illuminazione e poi viverci come fosse una funzione dell’essere umano; ha

sempre detto di volgersi alla consapevolezza interiore per trovare il cammino verso l’unità

saggezza e gioia.

La ricerca futura sul Focusing per gli adolescenti ha molte possibili direzioni,

alcune delle quali sono state già menzionate. Varrebbe la pena verificare se si può usare il

Focusing come un sostituto strumento per quegli adolescenti che hanno bisogno del

counseling, che però sono considerati criticamente disfunzionali.

Sarebbe utile intervistare i partecipanti di questo studio per scoprire se intendono

continuare a focalizzare in qualche modo, se ne sono veramente interessati. Potrebbe

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essere una ricerca simili a questa, ma più estesa nel tempo, iniziando con persone ancora

più giovani, incorporando interviste per determinare se il Focusing influenzi attitudini

comportamenti e scelte delle attività in modo salutare e significativo. Uno studio di questo

genere potrebbe scoprire se dopo un periodo di pratica di Focusing, da adulti, non siano

ancora separati dal loro sé.

Ho fatto un sogno. Mi vedevo ad insegnare in una classe di psicologia alle scuole

superiori. Davo una sessione di Focusing individuale ad ogni studente di quella classe, e

insegnavo i primi due livelli di Focusing per un anno. La bellezza di questo sogno è che la

classe si sarebbe estesa a lungo nel tempo per consentire agli studenti di acquisire la

conoscenza e la pratica necessarie per continuare da soli con i compagni. Inoltre, lo studio

della psicologia può essere arido, se manca un coinvolgimento personale. Lo so perché lo

ho fatto in Psicologia.

Il mio desiderio più sincero è che i giovani partecipanti sperimentino tanta gioia

nell’essere in contatto con la loro fonte interiore, come ho condiviso con loro. La mia

speranza per questi 10 ragazzi selezionati per questa ricerca è che scoprino la loro verità e

che trovino la pienezza di significato attraverso la loro pratica di Focusing. Forse a qualche

livello nella loro vita, quando desiderano avere una relazione duratura con se stessi,

ricorderanno il Focusing come una fonte creativa di numerose possibilità e ispirazioni.

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Appendice A

Definizioni di Focusing

Focusing significa “trascorrere del tempo con qualcosa sentito a livello corporeo

[Felt Sense], non chiaro (finché viene messo ‘a fuoco’)” (Gendlin, 1996, p. 34) finché

arriva qualcosa. “Focusing è un modo sistemico di conoscere per aprirsi all’implicito [Felt

Sense]” (p. 3). “Il Focusing richiede una risposta interna che crea un clima di sicurezza e

ricettività a quel qualcosa che emerge dall’interno” (p. 303).

Felt Sense è una consapevolezza o una sensazione della “fonte” delle emozioni,

immagini, sensazioni fisiche, come un luogo o “zona di confine” tra il conscio e

l’inconscio” (Gendlin 1996 p. 16). “Questa consapevolezza è sempre più ricca di quanto si

possa esprimere a parole, non si può conoscere tutto quello che è o potrebbe essere”

(p.17).

Felt Shift avviene quando un Felt Sense si apre e si muove. “Il cambiamento parte

da lì. I cambiamenti corporei arrivano in tali passaggi” (Gendlin, 1996, p. 61) senza

saperne il perché e il come.

Compagno è la persona che “mantiene lo spazio” per il focuser e può anche

ascoltare restituendogli le parole che ha pronunciato lo stesso focuser, affinché il focuser

possa sentirle bene e verificarle con la propria risonanza interiore, che le conferma o le

disconosce.

Guida è una persona che agisce sia come un compagno che ascolta e mantiene lo

spazio sacro, e sia come facilitatore che restituisce quei suggerimenti al focuser che lo

possano portare più agevolmente al passo o direzione successive (Appendice C e

Appendice D).

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Appendice B

Lista parziale delle Direzioni di Crescita Potenziale

Originariamente proposta come Risultati Potenziali del Processo di Focusing

Queste direzioni di crescita potenziale derivano da molte fonti (per es. ricercatori,

valutazioni personali e transpersonali, note di classe) e dalla mia esperienza di Focusing.

Concordo con i ricercatori quando ho preparato le categorie personali e transpersonali, in

particolare il mèta-studio di Lajoie e Shapiro (1992). Le discussioni di Lajoie e Shapiro

sulle definizioni di psicologia transpersonale includono quelle di filosofi e psicologi che

considerano le direzioni di crescita personale come parte della definizione più estesa di

psicologia transpersonale, e che hanno raggruppato le due seguenti classi in una sola.

Verso la Crescita Personale -

Ambito immaginativo con aspirazioni Auto-assertivo

Senso di adeguatezza Identità di sé

Esercitare il libero arbitrio Spontaneità

Accettazione di sé e rispetto di sé Autodifensivo

Protettivo verso gli altri Orientato al risultato

Potere personale e direzione di sé Allegria Giocosità

Sensibilità ai propri bisogni e sensazioni Ridere

Sentirsi fisicamente a posto Gusto della vita

Struttura del carattere democratico Privacy personale

Sistema di valori flessibile Alta autostima

Apprezzamento e rispetto per la vita e la creazione Relazioni di fiducia e intimità

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Verso la Trasformazione Transpersonale -

Affermare il proprio essere Spiritualità

Spazio, assenza di Tempo e Apertura Completezza

Chiarezza cristallina della verità Flusso creativo

Direzione interna o del Sé Gioia nella vita

Onorare la sacralità della vita Senso di amore

Lasciare che sia e stare con Misticismo

Trascendenza o spontaneità Altruismo

Rilassarsi in sicurezza Stupore

Esperienza paranormale Amore

Esperienze Elevate Compassione

Riconoscere le sincronicità Meraviglia

Felt Sense di connessione Estasi Beatitudine

Pace profonda Gratitudine

Movimenti dall’inconscio al conscio

Unità con la terra e tutti gli esseri viventi

Sperimentare a volontà di Dio e le rivelazioni del Sé

Aprirsi al mistero di Dio e dell’ignoto

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Appendice C

InduzioneSegue l’induzione da fare prima di ogni sessione di Focusing, formulate da Ann Weiser Cornell (1996):

Prenditi il tuo tempo per iniziare a sentire la consapevolezza del tuo corpo. Diventa consapevole prima dell’area esterna del tuo corpo, le tue braccia, le tue mani.o Nota cosa toccano le tue mani e cosa sentono.o Sii consapevole delle tue gambe e dei tuoi piedi.o Nota cosa toccano i tuoi piedi e cosa sentono.o Nota il contatto del tuo corpo con la sedia e come si sente.o Nota se ti senti comodo.

Poi porta la tua consapevolezza all’interno, in tutto il tuo corpo, nella gola, nel petto, nello stomaco e nella pancia.o E stai lì, semplicemente.o Lascia riposare la tua consapevolezza, gentilmente, nell’area centrale.o (Va bene notare ogni altra parte del corpo, ma puoi cominciare dall’area centrale,

dalla gola, dal petto, dallo stomaco e dalla pancia).

Alternativa 1E gentilmente fai un invito a te stesso, dicendo:

“Cosa vuole ora la mia consapevolezza?” “Cosa vuole venire a farsi conoscere?”

E poi aspetta, quando sei consapevole di qualcosa, fammelo sapere.

Alternativa 2 se il focuser lavora su un tema specificoE ricorda tutto quello che riguarda ___,

Lascia che arrivi qui in questo spazio. E invita il tuo corpo a darti la sensazione di tutto questo tema.

E poi aspetta quando sei consapevole di qualcosa, fammelo sapere.

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Appendice DFormat Generale della Sessione di Focusing

(Modificato dalle dispense di un workshop di Cornell nel 1997)

I. Dai il benvenuto/riconosci la sensazione che arriva /qualunque cosa emergaA. Vedi se puoi salutarla.B. Vedi se ti piace riconoscere la sua presenza.

II. Descrivi sensazione corporea, immagine, emozione, collegamento con la vita. A. Se il focuser non la descrive mentre la riconosce:

1. Prenditi del tempo per sentire come la descriveresti. 2. Potresti prenderti del tempo per sentire come si sente nel tuo corpo.

B. Dopo che il focuser la descrive:Prendi ora la parola “_______” e riportala alla sensazione nel tuo corpo, e vedi se corrisponde e se si sente bene con questa parola, o scegli un’altra parola che vada bene.

III. Sii presente e segui quello che c’è A. Vedi se è ok stare con quella sensazione, o stai con quella sensazione o stai in

compagnia di quella sensazione. B. Potresti sederti con quella sensazione con interessata curiosità.C. Potresti sederti in quella zona che sente “_______,” con interessata curiosità.

IV. Mettiti in ascolto, senti/ domandati: ascolta quello che vuole farti sentireA. Prenditi il tuo tempo per sentire come si sente da questo punto di vista. B. Potresti sentire se ha una qualità emozionale o un suo umore. C. Potresti chiedere “Come stai con _______”?D. Chiedi quello di cui c’è bisogno.E. Chiedi di mostrare come sarebbe se si sentisse bene.

V. Ricevi il suo messaggio: quando dice qualcosa, fai sapere alla sensazione che la stai ascoltando. (Se appropriato, viene usato un tutta la sessione di Focusing)

VI. Concludere la sessione di Focusing A. Se finisce con una “sensazione positive”:

1. Prenditi del tempo per osservare come si sente nel corpo la tua sensazione positiva.

2. Fai sentire al tuo corpo questa sensazione. Lascia lì questa sensazione, pienamente, finché vuole starci.

B. Se termina diversamente:1. Trova un luogo in cui fermarti. Verifica il tuo corpo per vedere se c’è un

posto in cui sta bene o se c’è qualcos’altro che vuole apparire. 2. Crea una relazione interna a lungo termine. Fai sapere a quei luoghi che

ritornerai, e ringrazia il corpo e le parti che sono stati con te.

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Appendice E

Volantino Promozionale rivolto ai futuri partecipanti

Foto del Facilitatore Data

A chi è rivolto: Adolescenti, Genitori/ Figure di riferimento, Counselor

Oggetto: Potenziali partecipanti ad uno studio per una tesi di dottorato di ricerca

Salve,

mi chiamo Louanne Ellison, e sono studentessa di psicologia che sta completando

la tesi del dottorato di ricerca presso l’Istituto di Psicologia Transpersonale di Palo Alto.

Mi occupo di adolescenti e delle loro esperienze nella pratica della tecnica chiamata

Focusing, un metodo corporeo per creare una relazione interiore con il sé, descritto dal Dr.

Eugene Gendlin dell’università di Chicago degli anni ’70, che da allora viene ampiamente

usata dagli adulti in tutto il mondo.

Per i miei studi e per scoprire in che modo il Focusing possa supportare gli

adolescenti, ho creato questa ricerca per guidare sessioni di Focusing con ragazzi volontari

tra i 13 e i 15 anni di età, attraverso un percorso di 10 sessioni per un periodo di 5

settimane. Con l’augurio che il Focusing li aiuti a trovare una comprensione di sé e li

supporti a fare scelte soddisfacenti e benefiche nella loro vita.

Se siete interessati a partecipare a questa ricerca o conoscete chi fosse realmente

interessato, per ulteriori informazioni potete contattarmi al n° _____________

Grazie,

Louanne

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Appendice F

Modulo Consenso Informato

Caro __________,

Apprezzo che tu abbia accettato di supportare la mia ricerca in qualità di

partecipante. Questo modulo di Consenso Informato si riferisce allo studio descritto qui di

seguito, alla conseguente Tesi e ad altre possibili pubblicazioni pertinenti.

In questo progetto di ricerca, i partecipanti saranno guidati personalmente da me,

attraverso 10 sessioni di Focusing della durata di circa un’ora. Mi sono formata in

Focusing con un studio di 4 anni, e mi sono certificata come insegnante/trainer presso

l’Istituto Internazionale di Focusing. Il Focusing è un processo di ascolto del proprio corpo

in un modo gentile e accogliente, ascoltando i messaggi che il nostro sé ci invia. E’ un

processo che onora la saggezza che abbiamo dentro di noi, divenendo consapevoli del

livello sottile di conoscenza che ci parla attraverso il corpo. Ai partecipanti verrà chiesto di

rispondere alle domande che emergono, relative alla loro esperienza riportata durante la

sessione, che potrebbe influenzare la loro vita. In ultimo, ai partecipanti viene richiesta una

discussione per rivedere le trascrizione delle loro sessione, per correggere eventuali

inesattezze da parte del ricercatore, che durerà un’ora, per un totale di 11 ore di percorso.

Viene garantito l’anonimato, dando un nome fittizio al partecipante, al posto di

quello che reale che solo il ricercatore conoscerà. Le sessioni sono audio registrate e

conservate sottochiave; i nastri verranno copiati su un'altra registrazione sempre in

riservatezza con nomi in codice, per consentire la trascrizione dei testi e la discussione di

verifica con i rispettivi partecipanti. Qualunque variazione a queste norme viene fatta solo

dietro accordo con le parti interessate come i genitori o altre figure di riferimento.

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Sebbene il Focusing non sia considerato un metodo terapeutico in sé, potrebbero

emergere temi profondi. Il Focusing può essere fatto senza rivelare la natura e i dettagli del

tema specifico. Tuttavia, se le informazioni emergenti in sessione riguardassero abusi sui

ragazzi, il ricercatore si attiene alle linee guida dell’Associazione di Psicologia Americana,

che richiede di riportare tali informazioni al servizio di tutela minorile.

Genitori/ Figure di riferimento. Firmando questo modulo di Consenso Informato,

date volontariamente il permesso ai vostri figli minorenni di partecipare al progetto di

ricerca condotto da Louanne Ellison-Cole, laureata e candidata al dottorato di ricerca

presso l’Istituto di Psicologia Transpersonale di Palo Alto in California. Come tutori del

ragazzo, in qualità di partecipante di questo studio, siete autorizzati a ricevere ogni

informazione pertinente come dati analisi e resoconti, che riguardano il proprio figlio.

Avrete la possibilità di discutere i temi emersi dallo studio. Potete inoltre ritirare la

partecipazione del ragazzo in qualsiasi momento, durante questo percorso di 5 settimane di

sessioni di Focusing. Se decidete di ritirare vostro figlio dal programma, vi verrà

consegnato tutto il materiale prodotto fino a quel momento, come registrazioni e

trascrizioni. Per ogni ulteriore informazione su questa ricerca, potete rivolgervi a:

1. Louanne Ellison-Cole, M.A.—Ricercatore, [telephone number]

2. Jenny Wade, Ph.D.—Presidente della commissione di laurea, [telephone number]

3. Robert Schmitt—Presidente Commissione Etica, [telephone number]

Partecipanti. Ai fini di questo studio di ricerca, avete gli stessi diritti dei

Genitori/Figure di riferimento come sopra citato. Inoltre, potete rifiutare di rispondere alle

domande poste da me, il ricercatore. Il luogo per le sessioni guidate di Focusing verrà

determinato soprattutto in base alle vostre esigenze e scelte personali, e secondariamente

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in base alle richieste della ricerca, che richiede un luogo tranquillo disponibile per le 5

settimane.

Nel corso delle 5 settimane, in cui praticherete il Focusing, imparerete il processo

di Focusing per un vostro uso futuro. Come ricercatore, spero che possiate trovare questo

metodo di valore per il resto della vostra vita come modo per aiutarvi a determinare la

vostra strada, e che rifletta le vostre esigenze e desideri personali.

In generale, l’Istituto di Psicologia Transpersonale non si assume la responsabilità

di eventuali danni psicologici o fisici derivanti dalla ricerca condotta dai suoi studenti. Se,

durante il tempo della ricerca o anche dopo, scopriste qualcosa che vi fa sentire a disagio,

vi aiuterò a gestire la situazioni secondo le mie competenze. Se fosse una situazione che

vada oltre le mie competenze, fornirò appropriate referenze. Soprattutto, il Focusing stesso

fornisce modi di scoperta ed utilizzo della propria rete di sicurezza. Infine, in qualità di

guida di Focusing, durante le sessioni non intendo porre domande lesive o altri tipi di

influenza. Guidare il Focusing è una modalità non direttiva che semplicemente invita la

consapevolezza di una persona a comprendere l’esperienza di quel momento.

Io, come partecipante o Genitore/Figura di riferimento, comprendo lo scopo di

questa studio come sopra menzionato. Senza alcuna pressione, sottoscrivo questo accordo.

Comprendo il mio ruolo e quello dei ragazzi, in questa ricerca, come segue:

1. Partecipazione a 10 sessioni di Focusing audio registrate della durata di circa 1

ora, per un periodo da 5 a 10 settimane, e Risposta alle domande ad esse collegate.

2. Un’ora in più per la revisione della trascrizione della sessione e per la

discussione dei relativi risultati, della durata di 1 ora – per un totale di 11 ore di percorso.

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3. Mia facoltà di rivolgere eventuali perplessità e di ritirare il ragazzo da questo

progetto di ricerca in qualunque momento del percorso di 10 sessioni di Focusing e di

ritirare tutto il materiale pertinente prodotto fino a quel momento.

Nome del Partecipante _________________________________

Firma del Partecipante ____________________________________

Data _____________________

Nome del Genitore /Figura di Rif. ___________________________

Firma del Genitore /Figura di Rif. ______________________________

Data _____________________

Indirizzo se il partecipante o il genitore / figura di riferimento desidera ricevere una sintesi

del progetto di ricerca.

________________________________________________________________________

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Appendice G

Riferimenti della Ricerca

Questa ricerca è parte di una tesi di ricerca di dottorato, le risposte sono

confidenziali e ricadono all’interno di linee guida come descritto dal modulo di Consenso

Informato. Se avete considerazioni dubbi o domande su un qualunque tema pertinente,

potete contattare Louanne:

1. Nome Completo _____________________________________________

2. Come desideri essere chiamato (nome fittizio) ______________________

3. Data di nascita __________________ Anno scolastico _____________

4. Nome/Età/Relazione delle persone con cui vivi:

Nome Età Relazione

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

5. In caso di emergenza, chi posso contattare? Indica il tipo di relazione che la persona ha

con te e il suo numero di telefono.

6. Dai il tuo numero di telefono e indica l’ora in cui posso chiamare per fissare il

calendario degli incontri.

7. Indica le origini della tua famiglia, come ambiente culturale famigliare: per es. Nativi

Americani, o Irlandesi, o probabilmente sud europei, o da molte generazioni negli Stati

Uniti per cui è difficile risalire alle origini famigliari

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

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8. Se osservi una fede religiosa, indica quante volte la frequenti, e indica quanto la tua

famiglia sia devota al tuo stesso credo in una scala da 1 a 4, dove 1 è molto devoto e 4 non

devoto

____________________________/_________________________(Religione/Chiesa)

(Quante volte la frequenti)

1__________ 2__________ 3__________ 4__________

(Molto devoto) (Moderato) (Occasionalmente) (Non devoto)

9. Indica le attività che fai tu personalmente:

Tieni un diario Sì ___ No ___

Mediti regolarmente o preghi Sì ___ No ___

Pratichi Tai Chi or altre arti marziali Sì ___ No ___

Ti confidi con una persona di fiducia Sì ___No ___

Se hai une delle seguenti attività, descrivi brevemente perché è importante per te:

_______________________________________________________________________

10. Indica Sì o No alle seguenti domande:

Sei in libertà condizionata? Sì___ No ___

Hai avuto arresti in passato? Sì___ No ___

Partecipi a qualche gang? Sì___ No ___

Fai uso di farmaci diversi da quelli dati dai tuoi famigliari o dal medico?

Sì___No ___

11. Se hai alcune esitazioni perplessità o domande sul Focusing o sull’essere parte di

questa ricerca, puoi indicarle qui sotto o se desideri possiamo parlarne

___________________________________________________________________

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Appendice H

Qualifiche del Ricercatore come Guida di Focusing e Strumento Umano???

Quando ho iniziato la terapia nel 1986, versavo molte lacrime nello studio del mio

terapeuta senza avere idea di cosa stesse accadendo. Il mio terapeuta, Dr. Errol Schubot,

mi parlò del libro di Gendlin ‘Focusing’ (1978) e cominciò a fare Focusing con me in

aggiunta la percorso terapeutico. Il Focusing mi ha portato alla saggezza del cuore e a

ricevere risposte che il corpo possedeva rispetto a come stavo andando nella mia via, in

cosa credevo, cosa era importante per me, quali scelte fatte andavano bene anche al mio

corpo, e la fonte delle emozioni. Mi ha inoltre portato ad un percorso spirituale. Ho

praticato Focusing per mio conto ogni giorno negli anni dopo il divorzio, e da allora ho

trovare la mia fonte di informazione e trasformazione personale.

Mi sono certificata presso il Focusing Institute come insegnante e trainer sotto la

guida di Ann Weiser Cornell e Katherine Bell Dever. In tutto 66 ore di corso e 1 anno e

mezzo di tirocinio. Durante il mio tirocinio, ho assistito l’insegnante di Focusing per

principianti e ho guidato alcuni studenti nelle sessioni individuali. Ho partecipato a

seminari sponsorizzati dall’Istituto di Focusing in Wisconsin e a Budapest (disegnato

specificamente per studiare il Focusing con i bambini). Sono insegnante per le scuole

secondarie e scuole superiori.

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Appendice I

Note di Apprezzamento

Data

Louanne Ellison-Cole

Istituto di Psicologia Transpersonale

Caro _____________,

[nome del partecipante]

ti sono molto grata per la tua partecipazione e la tua collaborazione in questo studio

di ricerca per la mia tesi di dottorato. E’ stato molto importante per l’esito positivo della

tesi. In allegato trovi una sintesi delle conclusioni a seguito dei risultati della ricerca. Se sei

interessato alla sintesi della ricerca, puoi contattarmi al numero ____________________.

Mi ha fatto piacere conoscerti e condividere insieme questa esperienza. Mi auguro

che sia stato un arricchimento per te come lo è stato per me. Se in futuro posso esserti di

aiuto, lo farei volentieri, mi farebbe piacere ascoltarti sulle tue attività e la tua vita. Hai il

mio numero, sono raggiungibile attraverso la Associazione Alunni dell’Istituto di

Psicologia Transpersonale.

Grazie,

Louanne