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Tolentino 18-19 novembre 2014
Poltrona Frau S.p.A.
Il Decreto Legislativo 231/2001:
la Responsabilità
amministrativa degli Enti
1© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.1
Agenda
Prima parte – Il D.Lgs. n. 231/2001
1. La norma
2. Le misure sanzionatorie
3. Le ipotesi di reato
4. L’esimente
5. Il Modello di Organizzazione e Gestione
2© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.2
… Societas delinquere potest !
A norma del D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito “Decreto”), le società/enti in genere sono passibili di responsabilità definita
“amministrativa” ma sostanzialmente di carattere afflittivo penale, per i reati commessi a loro vantaggio o nel loro interesse da:
persone che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione dell’ente o da chi esercita, anche di fatto, funzioni didirezione e controllo (soggetti “apicali”);
persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui al punto precedente (loro “sottoposti”).
La responsabilità dell’ente si aggiunge a quella delle persone fisiche che commettono il reato.
1. La norma
3© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.3
La responsabilità amministrativa degli enti in sede penale, si aggiunge a quella della persona fisica che ha materialmente realizzato il fattoillecito. E’ da precisare che la responsabilità sorge in occasione della realizzazione di determinati tipi di reati commessi da parte disoggetti legati a vario titolo all’ente e solo nelle ipotesi che la condotta illecita sia stata realizzata nell’interesse o a vantaggio di esso.
REATO
Il reato rientra nella tipologia prevista dalla 231
Il reato è nell’interesse e/o vantaggio dell’ente
Responsabilità Amministrativa
Responsabilità Penale
Persona Fisica
Ente
Sebbene rubricato “Responsabilità amministrativa degli enti” si parla di responsabilità penale atutti gli effetti sia per il procedimento che si instaura nei confronti della Società sia per lesanzioni applicabili.
1. La norma
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International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.4
Agenda
Prima parte – Il D.Lgs. n. 231/2001
1. La norma
2. Le misure sanzionatorie
3. Le ipotesi di reato
4. L’esimente
5. Il Modello di Organizzazione e Gestione
5© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.5
Le misure sanzionatorie previste dal provvedimento sono:
Pecuniaria da Euro 25.823 a Euro 1.549.371
Interdittiva
Confisca del prezzo o del profitto del reato;
Pubblicazione della sentenza di condanna
N.B.: Le sanzioni interdittive possono essere irrogate anche in via cautelare nel corso del procedimento penale di accertamento del reato.
2. Le misure sanzionatorie
l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi osussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi
l’interdizione dall’esercizio dell’attività (applicata soltanto quando l’irrogazione di altre sanzioni interdittive risulta inadeguata);
commissariamento
il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, salvo cheper ottenere le prestazioni di un pubblico servizio
la sospensione o la revoca delle autorizzazioni,licenze o concessioni funzionali allacommissione dell’illecito
il divieto di pubblicizzare beni oservizi
SANZIONI
AMMINISTRATIVE
INTERDITTIVE
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Agenda
Prima parte – Il D.Lgs. n. 231/2001
1. La norma
2. Le misure sanzionatorie
3. Le ipotesi di reato
4. L’esimente
5. Il Modello di Organizzazione e Gestione
7© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Reati contro la
Pubblica
Amministrazion
e
Giugno 2001
Falsità in monete, in
carte di pubblico
credito e in valori di
bollo
Settembre 2001
Reati societari
Aprile 2002
Gennaio 2003
Delitti contro la
personalità
individuale
Agosto 2003
Abusi di
mercato
Aprile 2005
Pratiche di
mutilazione degli
organi genitali
femminili
Gennaio 2006
Reati
transnazionali
Marzo 2006
Omicidio colposo o
lesioni colpose gravi
o gravissime
Agosto 2007
Ricettazione, riciclaggio e
impiego di denaro, beni o
utilità di provenienza illecita
Novembre
2007
Delitti informatici e
trattamento illecito
di dati
Marzo 2008
Delitti di criminalità organizzata
Delitti contro l’industria e il commercio
Delitti in materia di violazione del diritto
d’autore
Falsità in monete, in carte di pubblico
credito, in valori di bollo e in strumenti o
segni di riconoscimento
Luglio 2009
Induzione a non rendere
dichiarazioni o a rendere
dichiarazioni mendaci
all’autorità giudiziaria
Agosto 2009
Reati ambientali
Agosto 2011
La responsabilità penale degli enti sorge in occasione della commissione delle seguenti
tipologie di reato
Agosto 2012
Impiego di
cittadini di paesi
terzi il cui
soggiorno è
irregolare
Corruzione tra privati
Induzione indebita a dare o
promettere utilità
Novembre 2012
Delitti con finalità di
terrorismo o di eversione
dell’ordine democratico
Marzo 2014
Adescamento di
minorenni
Scambio elettorale
politico-mafioso
Aprile 2014
3. Le ipotesi di reato
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International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.8
Agenda
Prima parte – Il D.Lgs. n. 231/2001
1. La Norma
2. Le misure sanzionatorie
3. Le ipotesi di reato
4. L’esimente
5. Il Modello di Organizzazione e Gestione
9© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.9
4. L’esimente
Onere della prova
L‘ ente non risponde se prova:
che ha preventivamente adottato, prima della commissione del fatto, un modello organizzativo e di gestione idoneo ad
individuare e prevenire reati (il “Modello”);
che ha affidato ad un proprio organismo il compito di vigilare sul funzionamento, osservanza e aggiornamento del modello
(c.d.: “Organismo di Vigilanza” o anche “OdV”);
la violazione fraudolenta dei modelli da parte degli autori del reato;
la diligenza dell’organismo di vigilanza e dei soggetti incaricati della gestione e del controllo.
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Agenda
Prima parte – Il D.Lgs. n. 231/2001
1. La norma
2. Le misure sanzionatorie
3. Le ipotesi di reato
4. L’esimente
5. Il Modello di Organizzazione e Gestione
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5. Il Modello di Organizzazione e Gestione
Un Modello organizzativo (di seguito “Modello”) è un complesso di regole, strumenti e condotte funzionale a dotare l’Ente:
di un efficace sistema organizzativo e di gestione;
(ragionevolmente) idoneo a individuare e prevenire le condotte penalmente rilevanti poste in essere dall’Ente stesso o dai soggettisottoposti alla sua direzione e/o vigilanza.
1. Mappatura Processi “a rischio”
2. Elenco rischi potenziali per processo
3. Analisi del sistema di controllo preventivo
4. Valutazione dei rischi residui
5. Adeguamento sistema di controllo preventivo
PRO
CESS
O D
I
RISK
MAN
AGEM
ENT
Linee Guida di Categoria
Codice Etico Sistema Org.vo
Procedure Manuali ed Informatiche
Comunicazione al personale
Poteri Autorizzativi di firmaSistema di controllo
Adempimenti organizzativi
L’Ente deve (art. 6 D. Lgs.231/2001):
individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i reati
prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e
l’attuazione delle decisioni dell’ente
individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad
impedire la commissione dei reati
stabilire obblighi di informazione nei confronti dell’organismo dell’ente
deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli
introdurre sistemi disciplinari idonei a sanzionare il mancato rispetto delle
misure indicate nel Modello.
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Agenda
Seconda parte – Il Modello di Organizzazione e Gestione diPoltrona Frau S.p.A.
1. Informazioni di carattere generale
2. Il Sistema disciplinare
3. L’Organismo di Vigilanza
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Legalità
Il Consiglio di Amministrazione di Poltrona Frau S.p.A. ha adottato il documento Modello di Organizzazione e Gestione ex. D.Lgs. n.231/2001 (di seguito anche “Modello”) e nominato l’Organismo di Vigilanza (di seguito anche “OdV”). Il Modello è stato oggetto nel corsodegli anni di successivi aggiornamenti.Il Modello di Organizzazione e Gestione comprensivo dei suoi allegati è reperibile nell’intranet aziendale.Come previsto dal paragrafo 2.3 del Modello, le regole contenute all’interno dello stesso si applicano a coloro che svolgono, anche di fatto,funzioni di gestione, amministrazione, direzione o controllo, ai dipendenti, ai collaboratori anche occasionali, nonché a coloro i quali purnon appartenendo alla Società, operano su mandato della medesima o sono comunque legati alla società (di seguito anche i “Destinatari”).I Destinatari sono tenuti a rispettarne puntualmente tutte le disposizioni, anche in adempimento dei doveri di lealtà, correttezza e diligenzache scaturiscono dai rapporti giuridici instaurati con la Società.La Società condanna qualsiasi comportamento difforme, oltre che dalla legge, dalle previsioni del Modello e del Codice Etico,anche qualora il comportamento sia realizzato nell’interesse della Società ovvero con l’intenzione di arrecare ad essa un vantaggio.
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1. Informazioni di carattere generale
14© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
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MOG
Il Modello si compone di una parte generale e una parte speciale.
La parte generale contiene:-Cenni normativi in merito alla responsabilità penale degli enti;-Finalità dell’adozione del Modello;-Informazioni generali su OdV, formazione e diffusione del Modello e Sistema disciplinare.
Nella parte speciale sono analizzate le attività considerate come “sensibili” ai fini del Decreto 231, all’esito dell’attività di Risk Assessmentcondotta sui principali processi aziendali in relazione al tipo di Business della Società. Per ogni attività “mappata” come “sensibile” sonoaltresì individuati i presidi esistenti.
In particolare la parte speciale contiene una sezione per ciascuna delle tipologie di reato considerate rilevanti dato il tipo di Business dellaSocietà e la gestione dei processi (Reati contro la Pubblica Amministrazione e contro l’Amministrazione della Giustizia; Impiego dimanodopera irregolare; Reati Societari e reato di corruzione tra privati; Reati di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse conviolazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro; Ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità diprovenienza illecita; Delitti con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico; Delitti contro l'industria e il commercio, Delittiin materia di violazione del diritto d'autore, Reati informatici e trattamento illecito di dati; Reati ambientali; Associazione per delinquere).
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1. Informazioni di carattere generale (segue)
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MOG
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1. Informazioni di carattere generale (segue)
In relazione alle ulteriori tipologie di reato ricomprese ad oggi nel Decreto 231, dall’analisi condotta, ne è risultata remota la concretapossibilità di realizzazione; trattasi, infatti, di reati che, considerato l’assetto organizzativo della Società nonché l’attività dalla stessaesercitata, non assumono rilevanza atteso che (i) si riferiscono a processi non afferenti al modello di business della Società e (ii) laddoveposti in essere, difficilmente potrebbero essere realizzati nell’interesso o a vantaggio della Società stessa (ci si riferisce, a titoloesemplificativo, ai delitti contro la personalità individuale e ai delitti contro la persona). Si precisa tuttavia che ciascuna tipologia di reatoricompresa ad oggi nel Decreto 231 è presa in considerazione nel Codice Etico di Gruppo il quale contiene, al suo interno, i principi generalidi comportamento afferenti ciascuna di esse.
Gli allegati al Modello sono lo Statuto dell’OdV, il Sistema Disciplinare, il Codice Etico ed i protocolli organizzativi 231.
Tutti i Destinatari sono tenuti a prendere visione ed accettare quanto previsto dal Modello, dal Codice Etico e dal Sistema Disciplinare,anche atteso che i comportamenti/obblighi ivi previsti già informano l’operatività di tutti coloro che collaborano a vario titolo con la Società.
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MOG
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1. Informazioni di carattere generale (segue)
Il Modello prevede, tra le altre, le seguenti prescrizioni di carattere generale:
1. devono essere raccolte da ciascun Responsabile di Funzione eventuali segnalazioni relative alla commissione, o al ragionevole
pericolo di commissione, dei reati contemplati dal Decreto o comunque a comportamenti in generale non in linea con le regole di
comportamento di cui al Modello ed al Codice Etico;
2. ciascun dipendente deve segnalare la violazione (o presunta violazione) del Modello contattando il proprio diretto superiore
gerarchico e/o l’Organismo di Vigilanza (è stato istituito “un canale informativo dedicato” tramite e-mail per facilitare il flusso di
segnalazioni e informazioni);
3. consulenti, collaboratori e partner commerciali, per quanto riguarda la loro attività svolta nei confronti di Poltrona Frau,
effettuano la segnalazione direttamente all’Organismo di Vigilanza tramite l’indirizzo e-mail dedicato;
4. l’Organismo di Vigilanza valuta le segnalazioni ricevute e le attività da porre in essere; gli eventuali provvedimenti conseguenti
sono definiti e applicati in conformità al sistema disciplinare di cui infra.
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Agenda
Seconda parte – Il Modello di Organizzazione e Gestione diPoltrona Frau S.p.A.
1. Informazioni di carattere generale
2. Il Sistema disciplinare
3. L’Organismo di Vigilanza
18© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
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2. Il sistema disciplinare
Ai sensi degli artt. 6, comma 2, lett. e), e 7, comma 4, lett. b) del Decreto, il Modello può ritenersi efficacemente attuato solo qualora prevedaun sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure in esso indicate. Tale sistema disciplinare si rivolge ai lavoratoridipendenti e ai dirigenti, prevedendo adeguate sanzioni di carattere disciplinare.
La violazione delle regole di comportamento del Codice Etico e delle misure previste dal Modello, da parte di lavoratori dipendenti dellaSocietà a qualsiasi titolo e, pertanto, anche dirigenti, costituisce un inadempimento alle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro, ai sensidell’art. 2104 c.c. e dell’art. 2106 c.c..
L’applicazione delle sanzioni disciplinari prescinde dall’esito di un eventuale procedimento penale, in quanto le regole di condotta, iprotocolli e le procedure interne sono vincolanti per i destinatari, indipendentemente dall’effettiva realizzazione di un reato qualeconseguenza del comportamento commesso.
L’art. 2104 c.c., individuando il dovere di “obbedienza” a carico del lavoratore, dispone che il prestatore di lavoro deve osservare nellosvolgimento del proprio lavoro le disposizioni di natura sia legale che contrattuale impartite dal datore di lavoro. In caso di inosservanza didette disposizioni il datore di lavoro può irrogare sanzioni disciplinari, graduate secondo la gravità dell’infrazione, nel rispetto delleprevisioni contenute nel CCNL applicato.
19© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il sistema disciplinare adottato da Poltrona Frau rispetta i limiti concessi al potere sanzionatorio imposti dalla Legge n. 300 del 1970(c.d. “Statuto dei lavoratori”) e dalla contrattazione collettiva di settore, sia per quanto riguarda le sanzioni irrogabili che per quantoriguarda la forma di esercizio di tale potere.
In caso di violazione della normativa vigente, del Modello o del Codice Etico da parte degli Amministratori di Poltrona Frau,l’Organismo di Vigilanza informa il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, i quali provvedono ad assumere leopportune iniziative previste dalla vigente normativa.
Ogni comportamento posto in essere da collaboratori, consulenti o altri soggetti collegati a Poltrona Frau da un rapportocontrattuale non di lavoro dipendente, in violazione delle previsioni del Modello e/o del Codice Etico, potrà determinare, secondoquanto previsto dalle specifiche clausole contrattuali inserite nelle lettere d’incarico o anche in loro assenza, la risoluzione delrapporto contrattuale, fatta salva l’eventuale richiesta di risarcimento qualora da tale comportamento derivino danni alla società,anche indipendentemente dalla risoluzione del rapporto contrattuale.
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2. Il sistema disciplinare (segue)
20© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
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Agenda
Seconda parte – Il Modello di Organizzazione e Gestione diPoltrona frau S.p.A.
1. Informazioni di carattere generale
2. Il Sistema disciplinare
3. L’Organismo di Vigilanza
21© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG
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3. L’Organismo di Vigilanza
L’Organismo di Vigilanza cui sono attribuiti poteri in merito all’applicazione e all’aggiornamento del Modello e dei suoiallegati è un organo collegiale composto da un membro esterno Avvocato Federica Menichetti e due sindaci DottorAlfonso Donadio e Dottoressa Barbara Zanardi.
Le segnalazioni o le richieste all’Organismo di Vigilanza potranno essere inviate al seguente indirizzo e-mail:[email protected] segnalazioni potranno altresì essere inviate direttamente al componente esterno al seguente indirizzo e-mail:[email protected] .
Eventuali segnalazioni o richieste potranno altresì essere inviate all’Organismo di Vigilanza all'indirizzo di posta ordinariadella Società all'attenzione dell'Avvocato Federica Menichetti.
Non verranno prese in considerazione segnalazioni anonime ma verrà comunque garantito l’anonimato di tutti i soggettiche effettueranno le segnalazioni stesse.
I flussi informativi da inviarsi all’Organismo di Vigilanza ai sensi di quanto previsto dal Modello potranno essere trasmessisu supporto informatico o cartaceo.
© 2014 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è
un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network
KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Avvocato Federica Menichetti
Socio ordinario KStudio Associato
KPMG International