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L A REVISIONE della rete ospe- daliera è stata approvata dalla giunta Chiamparino e oggi il documento approda al Ta- volo Massicci, a Roma, per esse- re sottoposto ai ministeri di Eco- nomia e Salute. Saranno tagliati più di duecento primari, 184 nel pubblico, 37 nel privato. La ridu- zione, motivata da un’attività in- sufficiente, porta la perdita di cir- ca 2000 posti letto, di cui 700 do- vrebbero interessare il privato: ne saranno però realizzati 1330 nuovi in continuità assietsnzia- le. Per il 2017 si è fissato un obiet- tivo di risparmio di 400 milioni che saranno reinvestiti per edili- zia sanitaria, assistenza, preven- zione, tecnologie. Scendono a 15 le emodinamiche. In sospeso l’o- spedale Martini, osservato spe- ciale con Casale e Mondovì. SERVIZI ALLE PAGINE II E III Sanità, via 700 letti ma arriveranno nuove assunzioni Approvato il “piano ospedali” da presentare oggi a Roma Risparmi per 400 milioni: investimenti in edilizia e assistenza > > SARA STRIPPOLI I L SAN Luigi di Orbassano vive adesso i suoi giorni bui, con i grandi nomi che si affannano a lasciarlo per andare alla Città del- la Salute. Declassato per un nu- mero insufficiente di accessi al pronto soccorso — 47mila invece dei 70mila indicati come soglia standard — e carenza di specialità ad alta complessità come si chie- de a una struttura che ambisce a essere di eccellenza. Se n’è anda- to il direttore dell’Ortopedia Ales- sandro Massè, approdato al Cto. SEGUE A PAGINA II San Luigi declassato e i medici fuggono LA POLEMICA “Primario-precario lancio un appello Non cancellate Reumatologia” A PAGINA III Una corsia d’ospedale L’INTERVISTA

Torino Copia di 39c02b0bc8ccced2250278fc28e45537 · L SAN Luigi di Orbassano vive adesso i suoi giorni bui, con i grandi nomi che si affannano a lasciarlo per andare alla Città del-

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Page 1: Torino Copia di 39c02b0bc8ccced2250278fc28e45537 · L SAN Luigi di Orbassano vive adesso i suoi giorni bui, con i grandi nomi che si affannano a lasciarlo per andare alla Città del-

Torinola RepubblicaGIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014

CONTATTITORINO @ REPUBBLICA.IT

TORINO.REPUBBLICA.IT

REDAZIONE DI TORINO VIA BRUNO BUOZZI, 10 ■ 10123 ■ TEL. 011/5169611 ■ FAX 011/533327 ■ CAPO DELLA REDAZIONE PIER PAOLO LUCIANO ■ VICARIO ROBERTO ORLANDO ■ INTERNET TORINO.REPUBBLICA.IT ■ E-MAIL: [email protected] ■ SEGRETERIA DI REDAZIONE TEL. 011/5169611 ■ FAX 011/533327 DALLE ORE9.00 ALLE ORE 21.00 ■ TAMBURINI FAX 011/533327 ■ PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.P.A. ■ VIA BRUNO BUOZZI, 10 ■ 10123 TORINO ■ TEL. 011/5527511 ■ FAX 011/5527580

L’INCONTRO

Allegri sale in cattedra“Sport contro il cancro”TIMOTHY ORMEZZANO A PAGINA VIII

GLI SPETTACOLI/2

L’irascibile Deckeranteprima per il TffCLARA CAROLI A PAGINA XIII

GLI SPETTACOLI/1

Michael Jackson gratisper i lettori del giornaleIL SERVIZIO A PAGINA XII

LA REVISIONE della rete ospe-daliera è stata approvatadalla giunta Chiamparino e

oggi il documento approda al Ta-volo Massicci, a Roma, per esse-re sottoposto ai ministeri di Eco-nomia e Salute. Saranno tagliatipiù di duecento primari, 184 nelpubblico, 37 nel privato. La ridu-zione, motivata da un’attività in-sufficiente, porta la perdita di cir-ca 2000 posti letto, di cui 700 do-vrebbero interessare il privato:ne saranno però realizzati 1330nuovi in continuità assietsnzia-le. Per il 2017 si è fissato un obiet-tivo di risparmio di 400 milioniche saranno reinvestiti per edili-zia sanitaria, assistenza, preven-zione, tecnologie. Scendono a 15le emodinamiche. In sospeso l’o-spedale Martini, osservato spe-ciale con Casale e Mondovì.

SERVIZI ALLE PAGINE II E III

Sanità, via 700 lettima arriverannonuove assunzioni

Approvato il “piano ospedali” da presentare oggi a RomaRisparmi per 400 milioni: investimenti in edilizia e assistenza

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SARA STRIPPOLI

IL SAN Luigi di Orbassano viveadesso i suoi giorni bui, con igrandi nomi che si affannano a

lasciarlo per andare alla Città del-la Salute. Declassato per un nu-mero insufficiente di accessi alpronto soccorso — 47mila invecedei 70mila indicati come sogliastandard — e carenza di specialitàad alta complessità come si chie-de a una struttura che ambisce aessere di eccellenza. Se n’è anda-to il direttore dell’Ortopedia Ales-sandro Massè, approdato al Cto.

SEGUE A PAGINA II

Facchini e tangenti, blitz in RegioneINCHIESTA SUI CONTRATTI A “GESCONET” DAL 2010 AL 2012

MAZZETTEin cambio di appalti.Ecco il motivo della perqui-sizione di ieri degli agenti

della Guardia di finanza negli ufficidella Regione Piemonte. Su man-dato della Procura di Roma sono an-dati a cercare le tracce dei «pubbliciufficiali» ai quali i vertici del consor-zio romano Gesconet «prometteva-no e successivamente corrisponde-vano denaro» in cambio appalti. In4 anni la Regione ha affidato al con-sorzio 7 appalti per il facchinaggiodel valore di 3,8 milioni.

GABRIELE GUCCIONE A PAGINA IX

HA PATTEGGIATO una pena di un an-no e 11 mesi Francesco Pernice,ex direttore dei beni architetto-

nici della Reggia di Venaria. Patteggia,un anno e 6 mesi, anche Ezio Enrietti,ex presidente della giunta regionale.

PONTE A PAGINA IX

San Luigi declassatoe i medici fuggono

LA POLEMICA

Domani al Museo della Montagnai ministri dei Paesi europeiper una Conferenza delle Alpiche ne deciderà il futuro

Quando Torinoscopre di essereuna capitaledell’arco alpino

L’EVENTO

TORINO non sa di essere unacapitale delle Alpi, ma ognitanto, quando il vento spaz-

za le nubi e le vette tornano a far-si vedere al fondo delle strade, sene accorge. Domani non ci saràsolo la catena alpina a ricordar-lo. Sul Monte dei Cappuccini siritroveranno infatti i ministrieuropei dei Paesi che nel 1991hanno sottoscritto la Conven-zione delle Alpi, il trattato inter-nazionale per lo sviluppo soste-nibile del territorio che ha mes-so le basi per una politica comu-ne dei territori alla base della ca-tena più importante d’Europa. Èil documento che ha definitiva-mente aiutato a comprenderecome le montagne siano un pon-te tra le popolazioni, anziché unmuro. I rappresentanti di Au-stria, Francia, Germania, Lich-tenstein, Principato di Monaco,Slovenia, Svizzera e Italia da-ranno vita alla tredicesima Con-ferenza delle Alpi, presiedutadal ministro Galletti, cui pren-deranno parte i molti osservato-ri specializzati che in questi sonoentrati a farne parte.

Per l’Italia si conclude così unbiennio di presidenza, i prossimidue anni toccheranno alla Ger-mania. Si discuterà, domani, diche cosa è stato fatto e che cosaancora c’è da fare. Oggi, sempreal Museo della Montagna, dalle15 alle 18 tocca al seminario su“Popolazione e cultura: le Alpi dioggi”, nato da un’idea di CipraItalia in collaborazione con Poli-tecnico e Università di Torino,mentre in consiglio regionale siè parlato ieri di web e arco alpi-no.

(l.biz.)

Un’immagine del processo d’appello sul caso Eternit

ADDIO ai risarcimenti per le morti provocate dall’amian-to di Eternit. E’ una delle conseguenze della sentenzapronunciata ieri sera a Roma dalla Corte di Cassazione

che ha provocato «disappunto e profonda indignazione», co-me ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte SergioChiamparino. Per quanto riguarda gli indennizzo sono un mi-gliaio le parti lese rimaste in attesa fiduciosa di una sentenzafavorevole. I legali: la battaglia continuerà in sede civile.

IN NAZIONALE E A PAGINA V

Chiamparino: “Morti Eternitla sentenza fa indignare”

AMIANTO, NIENTE RISARCIMENTI

MARIACHIARA GIACOSA

IN GERMANIAfunziona così: se un cittadi-no aiuta le forze dell'ordine a fermareun vandalo che sta danneggiando un

treno o una stazione, riceve un premio di600 euro. La cifra sarà diversa, e senzadubbio inferiore, ma anche il Piemontevuole consegnare una ricompensa a chiagevola la giustizia. Una taglia, come av-veniva per i banditi nel Far West. L'ultimoepisodio è di due giorni fa, quando qual-cuno ha svuotato l'estintore a bordo di untreno della Torino-Cuneo. Sono arrivati itecnici, hanno fermato il convoglio.

SEGUE A PAGINA IX

Vandali dei treniin arrivo la “taglia”

IL CASO

ALESSANDRA VINDROLA

VOCE di velluto, ironia graffiante, neppureuna parola di nostalgia per i bei tempi chefurono, per il teatro e la televisione, gli an-

ni Sessanta. Eppure Umberto Orsini riprende ipanni di Ivan Karamazov, il personaggio dellosceneggiato televisivo diretto da Sandro Bolchinel 1969 che gli diede la celebrità. Lo porta in sce-na – da domani a domenica al teatro Astra nellastagione della Teatro Piemonte Europa CONLeonardo Capuano, regia di Pietro Babina- estra-polando il celebre capitolo dedicato alla leggen-da del Grande inquisitore: un dialogo fra un vec-chio inquisitore e un Cristo tornato sulla Terra.

SEGUE A PAGINA XVIII

Orsini: “Così riportoin scena Karamazov”

IL PERSONAGGIO

ALL’EX SOVRINTENDENTE UN ANNO E 11 MESI

Appalti VenariaPernice patteggia

smart Center TorinoTorino, Corso Giulio Cesare 304, tel. 011 7171811

smart Center TorinoTorino, Corso Giulio Cesare 304, tel. 011 7171811

“Primario-precariolancio un appelloNon cancellateReumatologia”

A PAGINA III

Una corsia d’ospedale

L’INTERVISTA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Copia di 39c02b0bc8ccced2250278fc28e45537

pagina 45Rassegna del 20 novembre.pdf Sanità Socio-Assistenziale

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la RepubblicaII GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014CRONACATORINO CRONACA

Pianeta sanità

Via settecento posti lettoe sei emodinamicheChiamparino: “Scelte durema faremo assunzioni”Approvato il piano sanità da presentare oggi a RomaPrimari, taglio confermato: 40 alla Città della Salute

MARIACHIARA GIACOSASARA STRIPPOLI

LA REVISIONE della rete ospeda-liera dell’era Saitta-Chiam-parino è approvata: oggi sarà

il giorno dell’esame al TavoloMassicci, riunione congiunta deiministeri di Economia e Saluteche si pronuncerà sul piano diriorganizzazione del Piemonte.Un piano pesante, senza sconti.Con la conferma che oltre due-cento primari saranno tagliati,40 solo alla Città della Salute (intotale i primari sono 842, saranno668 nel pubblico, mentre il priva-to cala da 185 a 148) si perderan-no circa 2000 posti letto di acuzienegli ospedali, 700 dei quali nelprivato: è una stima, consideran-do una media di dieci posti letto aprimariato, visto che alcuni re-

parti hanno 20-25 posti letto e al-tri sono a zero. In parallelo cresce-ranno i posti letto di continuità as-sistenziale, indispensabili per li-berare i reparti degli ospedali emigliorare la possibilità di ricove-ro dai pronto soccorso. Ce ne sa-ranno 1330 in più, almeno l’80%dei quali arriveranno grazie allariconversione chiesta ai privatisulla base delle esigenze del pub-blico. Tirate le somme, uscite edentrate, in Piemonte i posti lettosaranno 700 in meno. Al TavoloMassicci il direttore della Sanitàregionale, Fulvio Moirano, chie-derà uno sconto sul blocco del tur-nover per consentire nuove as-sunzioni di medici e infermieri.

Con la delibera si chiarisce an-che la mappa futura dei laborato-ri di emodinamica piemontesi:dei 21 laboratori attuali si passa a15. Resta l’indecisione sul SanLuigi, la cui chiusura dovrà esserevalutata entro due anni, ma la fi-ne è decisa per Moncalieri, Ver-celli, Alba, Ciriè (o Ivrea, comun-que un’unica emodinamica nelterritorio dell’Asl To4) e Verba-nia — Domodossola, legato allescelte sulla presenza del Dea.

Nella riorganizzazione della re-te si conferma invece che il Mau-riziano sarà ospedale di II livello.Saranno invece rinviate a fine2015 le scelte sul Verbano e ilmantenimento della classifica-zione di I livello per l’ospedaleMartini di Torino, “osservato spe-ciale” insieme con Casale e Mon-dovì. Si conferma che Oftalmico,Amedeo di Savoia, Maria Adelai-

de e Valdese sono destinati allachiusura, seppure con tempi di-versi. Il Gradenigo resta nellamappa di Torino Nord con il pron-to soccorso: nei prossimi giorni èprevisto un incontro per definir-ne il futuro. Anche la trattativacon i privati è ancora aperta subudget e attività.

Il piano di riordino sarà appli-cato dai futuri direttori generali(oggi si chiude il bando, a finemarzo le nomine), e nei prossimidue anni, dice l’assessore alla Sa-nità Antonio Saitta, «porterà a un

reale aumento di efficienza nei re-parti. Il nostro obiettivo è rialzarela qualità del sistema sanitariopiemontese garantendo la massi-ma sicurezza e riducendo la mo-bilità passiva». A Roma, aggiun-ge Chiamparino, «ci presentiamoconsapevoli di avere l’onere discelte difficili, spesso impopolari,ma dobbiamo uscire al più prestodal piano di rientro». La revisioneconsentirà un risparmio, entro il2017, di 400 milioni: 100 nel 2015e 150 nei due anni successivi. Ri-sorse che saranno destinate a in-vestimenti sull’edilizia, nuovetecnologie e prevenzione, oltre alpotenziamento dell’assistenzadomiciliare e, soprattutto, a nuo-ve assunzioni di medici e infer-mieri.

Nel pomeriggio la discussioneè approdata in commissione a Pa-lazzo Lascaris. Sembrano, perora, sopite le tensioni nella mag-gioranza per il futuro degli ospe-dali dell’Alessandrino e del Ver-bano, a maggior ragione dopo ladecisione della giunta di riman-dare di un anno la scelta su Ver-bania e Domodossola. Dure criti-che dall’opposizione: Gianluca Vi-gnale, di Forza Italia, accusa lagiunta di tagliare 65 posti lettonell’ospedale di Lanzo e altret-tanti a Ciriè: «Diventeranno po-liambulatori» dice. Il Movimento5 stelle parla di «scelte scandalo-se».

Saitta: “Reale aumentodi efficienza nei reparti”Critiche da Forza Italia“Colpite Lanzo e Ciriè”

Medici in fuga, addio a tre specialitàil San Luigi declassato tra le proteste

IL CASO/ PER ORBASSANO SI SCATENANO LE POLEMICHE

LE CIFRE

<DALLA PRIMA DI CRONACA

CI STANNO provando altri ed è risapu-to che Giorgio Scagliotti, uno deipiù noti oncologi polmonari italia-

ni, l’ematologo Giuseppe Saglio e l’uro-logo Francesco Porpiglia, non nascondo-no il desiderio di traslocare. L’Universitàriteneva fossero maturi i tempi per unasola azienda ospedaliera-universitaria eche il San Luigi potesse diventare presi-dio della Città della Salute, mantenendoun ruolo importante nella didattica e al-cune specialità di alto livello. La politicaperò ha scelto di attendere e per ora larealtà immediata è il declassamento.

Dopo le spinte dell’assessore alla sa-nità Caterina Ferrero, che ne aveva fat-to un baluardo da potenziare, e le batta-glie dei consiglieri regionali di ogni colo-re e partito, corsi ad alzare le barricatecontro la ventilata chiusura dell’emodi-namica all’epoca in cui a dirigere l’as-

sessorato c’era l’ex manager Iveco PaoloMonferino, adesso il San Luigi resta au-tonomo ma un po’ isolato. Non che i ten-tativi per contrastare la decisione non cisiano stati. D’altronde quell’area è un ba-

cino di voti che nessuno si può permet-tere di sottovalutare, una zona che vale500mila abitanti.

Adesso che la decisione è messa nerosu bianco, qualcuno mugugna sostenen-do che hanno vinto i potenti della città indifesa del Mauriziano, mentre altri urla-no allo scandalo, sostenendo che alla fi-ne il San Luigi viene penalizzato perchénon avrebbe santi in paradiso. AntonioSaitta non pare affatto intenzionato adinvertire la rotta, altrimenti la scelta sa-rebbe rimasta in sospeso com’è accadu-to per altri ospedali come il Martini.

Non era ancora finita la conferenzastampa di presentazione della rete con-vocata per ieri mattina che già i sindaca-ti Uil medici e Cimo avevano diffuso uncomunicato che spiegava come i cittadi-ni dell’area ovest sarebbero stati privatidel Dea di II livello. «Al San Luigi negli ul-timi anni sono stati investiti 10 milioni:nuovo pronto soccorso, pista per l’elisoc-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I TAGLIUna corsia d’ospedale:confermati i tagli di oltreduecento primari su 842,quaranta dei qualialla Città della Salute

L’ASSESSOREAntonio Saittaha presentato assiemeal governatore SergioChiamparino il piano perla nuova rete ospedaliera

LE OBIEZIONI

I sindacati Uil e Cimo“Investiti invano10 milioni”. Sullebarricate anche M5s

I REQUISITI

I motivi del flop: nienteattività ad “alta intensità”e solo 47mila accessiannui al pronto soccorso

184PRIMARI TAGLIATISono 184 i primariatitagliati nel pubblico,37 nel privato. Oggi lestrutture complessepiemontesi sono 842,saranno 668, mentrenel privato si scendeda 185 a 148. Nientelicenziamenti nériduzioni di personale

200milaI COSTI A POSTO LETTOSecondo i datidell’assessorato,ciascun posto letto diacuzie costa 200milaeuro all’anno, 548 al giorno. Un postoletto in continuitàassistenziale ne costa40mila all’anno,ovvero 109 al giorno

400 mlnIL PIANO RISPARMIOIn tre anni il risparmioobiettivo dellaRegione è di 400milioni: 100 nel 2015,150 nei due annisuccessivi. Le risorsesaranno utilizzate perinvestimenti,tecnologie, ediliziasanitaria, domiciliarità

15-16LE EMODINAMICHEChiarito il piano delleemodinamiche.Saranno 15 o 16,adesso sono 21.Chiudono Moncalieri,Alba, Vercelli, Ciriè o Ivrea, Verbania o Domodossola.Sospeso il verdettosul San Luigi

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pagina 46Rassegna del 20 novembre.pdf Sanità Socio-Assistenziale

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la Repubblica IIIGIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014

PER SAPERNE DI PIÙwww.regione.piemonte.it/sanitatorino.repubblica.it

corso, nuovo laboratorio analisi, nuovafarmacia. Tutte risorse sprecato» so-stengono i sindacati, chiedendo un se-condo incontro urgente all’assessoreSaitta, dopo che il primo non ha sortito

gli effetti sperati. In difesa del San Luigisi schiera anche il Movimento 5 stelle,Con Bono e Batzella sul piede di guerra,mentre i fan del Pd di un tempo cedono ilpasso di fronte alle regole di apparte-nenza che rendono inevitabile l’allinea-mento nonostante i mal di pancia bor-bottati a voce bassa.

La decisione sull’emodinamica non èancora presa. Per ora la tabella dell’as-sessorato prevede che si valuti più avan-ti. Intanto è assai prevedibile che spari-scano i doppioni: con la ristrutturazionel’ospedale di Orbassano potrebbe rinun-ciare ad una Chirurgia, mantenere unaMedicina invece di due, e una sola Pneu-mologia. Nella redistribuzione dei nuoviprimariati la Ginecologia universitaria,che non può vantare alti numeri di atti-vità, è ormai considerata chiusa. Unalenta agonia, dicono i più pessimisti.

(s. str.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RETROCESSOL’ospedale San Luigidi Orbassano: nulla diancora deciso solosu Emodinamica, giàoggetto in passatodi accesi scontri

L’appello del primario-precario“Non cancellate Reumatologia”

L’INTERVISTA/ FUSARO, “FACENTE FUNZIONE” ALLE MOLINETTE

ENRICO Fusaro è da sei anni direttore “facen-te funzione” di Reumatologia alla Città del-la Salute.

Cosa fa un “facente funzione”?«Fa il direttore in assenza del direttore, anda-

to in pensione e non sostituito. Ha tutte le re-sponsabilità di una struttura e non ha la certez-za di una programmazione a medio e lungo ter-mine. Non molti lo sanno, ma anche un primarioha un incarico quinquennale con obiettivi fissa-ti. Il facente funzione è rinnovato ogni sei mesima non per questo può sottrarsi alla program-mazione».

Si parla di una riduzione di 180 primaria-ti nella sanità pubblica. Pensa che il suoposto sia destinato a scomparire?«Le strutture dirette da un facente funzione

sono più a rischio di essere decapitate, perchénon si deve trasformare la posizione di nessuno:è già in qualche modo precaria. Lunghi incarichicoperti da facenti funzione, come in Piemonte,sono un’anomalia: il contratto parla al massimo

di un anno». Che scenari si aprono adesso?«Mi auguro che con ristrutturazione chiarisca

definitivamente il ruolo di ogni singola struttu-ra e, di conseguenza, il tipo di incarico che deveavere un responsabile. Ci saranno probabilmen-te meno primariati, ma almeno si esce dallo stal-lo e le decisioni nasceranno da valutazioni gene-rali e non da scelte interne con gli atti aziendali».

Cosa ne sarà della Reumatologia dellaCittà della Salute?«Mi auguro che sulla base dei dati della con-

ferenza Stato-Regioni calcolati sul numero dellapopolazione, la struttura venga confermata: ènata nel 1949, ha anche un valore storico. Al mo-mento non abbiamo indicazioni ufficiali: saran-no nell’atto aziendale. La domanda è molto alta:12 mila prestazioni all’anno, prevalentementeambulatoriali e di day hospital perché crediamonella de-ospedalizzazione».

(s. str.)

Ivrea

Chivasso

Chieri

Moncalieri

Rivoli

Pinerolo

OrbassanoOspedale San Luigi

Borgomanero

Vercelli

Biella

Domodossola

Verbania

Mondovì

Savigliano

Alba (Verduno)

Asti

Casale Monferrato

Novi Ligure

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Carmagnola

Borgosesia

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Corso Grosseto

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Via Lessona

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OspedaleMaria Vittoria

OspedaliLa nuova

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TORINO

OspedaleMartini

OspedaleGradenigo

OspedaleMauriziano

OspedaleSan Giovanni Bosco

Città della Salutee della Scienza

CuneoS. Croce e Carle

AlessandriaSS. Antonio

e Biagio e C.Arrigo

NovaraMaggiore della Carità

Oltre 70mila passaggi l'anno in pronto soccorso, bacino d'utenza tra 600.000 e 1,2 milioni di abitanti: tutte le specialità

DEA II livello (Hub)

6

Oltre 45mila passaggi l'anno in pronto soccorso, bacino d'utenza tra 150.000 e 300.000 abitanti; punto nascita, cardiologia, neurologia. Assenti le specialità a rara diffusione

Dea I livello (Spoke)

20

Oltre 20mila passaggi l'anno in pronto soccorso, bacino d'utenza tra 80.000 e 150.000 abitanti: pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia

Ospedale di basecon pronto soccorso

8

Meno di 20.000 passaggi l'anno in pronto soccorso e bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti: pronto soccorso, medicina, chirurgia ambulatoriale

Pronto soccorso(area disagiata)

4

Ospedali chiusi o verso la chiusura a Torino:

Oftalmico

Amedeo di Savoia

Maria Adelaide

Valdese

© RIPRODUZIONE RISERVATA

EnricoFusaro

Spero almenoche il riordinoserva a farechiarezzasu strutture eruoli di verticeIn Piemontetante anomalie

Copia di 39c02b0bc8ccced2250278fc28e45537

pagina 47Rassegna del 20 novembre.pdf Sanità Socio-Assistenziale

Page 4: Torino Copia di 39c02b0bc8ccced2250278fc28e45537 · L SAN Luigi di Orbassano vive adesso i suoi giorni bui, con i grandi nomi che si affannano a lasciarlo per andare alla Città del-

40 .Cronaca di Torino .

LA STAMPA

GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014

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gg Dossier/La riformadegli ospedali

Dopo Roberto Cota e PaoloMonferino, ci provano SergioChiamparino e Antonio Sait-ta. Ieri la giunta regionale haapprovato la delibera sul rior-dino della rete ospedalierache oggi verrà sottoposta altavolo del ministero, l’archi-trave della riformadella Sani-tà piemontese in corso su al-tri fronti (dai risparmi sullafarmaceutica e sulla diagno-stica alla centralizzazione de-gli acquisti, dall’approvazio-ne dei bilanci 2012 e 2013 delleAsl alla selezione dei futuridirettori).

Un ridisegno finalizzato aobiettivi diversi: la sostenibi-lità finanziaria, il controllodella spesa, la trasparenzasui conti, la razionalizzazionedi alcuni servizi e il potenzia-mento di altri. Operazionecomplessa - «quando si trattadi riqualificare c’è semprequalcuno non contento»,mette le mani avanti Chiam-parino -, che dovrebbe per-mettere alla Sanità piemon-tese di uscire dal piano dirientro del debito, sostenersisolo con i fondi statali, rispar-miare ogni anno un tot dareinvestire in tecnologie ed

edilizia sanitaria, tornare adassumere personale.

Gerarchia degli ospedaliIl quadro è sostanzialmentequello anticipato lunedì dal no-stro giornale, integrato dalledecisioni sui punti in sospeso(vedi la tabella).ATorinoOvestil Mauriziano diventa ospedale«hub» mentre il San Luigi vie-ne declassato aDea di primo li-vello, pur mantenendo alcunespecialità «a rara diffusione»(come la chirurgia toracica).Per ora ilMartini restaDea 1 li-vello, qualifica che l’assessora-to si riservadi valutareentro fi-ne 2015: i Cinquestelle (Bono,Batzella) danno per certo il de-classamento. Idemper ipresididiMondovì e CasaleMonferra-to. Nel quadrante Nord-Est, lascelta tra Domodossola e Ver-bania tra iDeadiprimo livello èrimandata alla fine del prossi-mo anno, dopo un confrontopartecipato con il territorio.Ogni Dea di primo livello svol-gerà anche funzione di prontosoccorso per il proprio bacinodi riferimento. Chiusi i puntinascita di Susa, Carmagnola,

Italia), Giaveno, Venaria, NizzaMonferrato. Quelli di SettimoTorinese, Omegna, Borsalino eFossano svolgeranno attivitàspecialistica riabilitativa.

Abolite le emodinamiche aMoncalieri, Vercelli, Alba. Davalutare San Luigi (TorinoOvest), Ivrea e Verbania/Do-modossola.

LaSanitàripartedaquiVarato ilpianodiSaittaChiusa l’emodinamica aMoncalieri, in due anni tagliati 211 posti da primario

ALESSANDRO MONDO

Tortona, Acqui Terme.Rinviato a fine 2015 anche il

destino dei presidi di Lanzo(«Sarà declassato in poliambu-latorio», attacca Vignale, Forza

Primariati«Oggi negli ospedali pubblici so-no 842, con una frammentazioneeccessiva di personale e unapro-duzione sovente inferiore agli

La nuova reteospedaliera

Ospedale hubstrutture con oltre 70 mila passaggi l’anno in pronto soccorso e con un bacinodi utenza di utenza compreso tra 600 mila e 1,2 milionidi abitanti, dotatidi tutte le specialità

Dea 1° livellostrutture con oltre 45 mila passaggi l’anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza compreso tra 150 mila e 300 mila abitanti, dotati di punto nascita, cardiologia e neurologia ma senza le specialità a rara diffusione

Ospedale di territoriostrutture con oltre 20 mila passaggi l’anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza compreso tra 80 mila e 150 mila abitanti, dotati di pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia

Ospedale in area disagiatastrutture con meno di 20 mila passaggi l’anno in pronto soccorsoe con un bacino di utenzainferiore a 80 mila abitanti,dotati di pronto soccorso,medicina, chirurgiaambulatoriale

LEGENDA

VALLE D'AOSTA

LIGURIA

PIEMONTE

Biella

Verbania

Novara

TORINO

Vercelli

Cuneo

Alessandria

Asti

SS. Antonio e Biagioe Cesare Arrigo

ospedale hub

Asti, Casale**, NoviDea di 1° livello

Tortona*, Acqui Terme*ospedali di territorio

(con pronto soccorso)

Ovadapronto soccorso(area disagiata)

Borsalinoattività riabilitativa

PIEMONTE SUD-EST

PIEMONTE NORD-ESTOspedale Maggiore della Carità

ospedale hub

Borgomanero, Vercelli, Biella,Domodossola/Verbania**

Dea di 1° livello

Borgosesia,Domodossola/Verbania

ospedali di territorio(con pronto soccorso)

Omegnacentro ortopedico e riabilitativo

Santa Croce e Carleospedale hub

Mondovì**, Savigliano,Alba (Verduno)

Dea di 1° livello

Bra (Verduno), Saluzzoospedali di territorio

(con pronto soccorso)

Cevapronto soccorso(area disagiata)

Fossanoattività

riabilitativa

PIEMONTE SUD-OVEST

Città della Saluteospedale hub

Chieri, MoncalieriDea 1° livello

Oftalmico,Amedeo di Savoiaverso la chiusura,servizi da ricollocare

Maria Adelaideverso la chiusura

Valdeseper ora resta chiuso, potrebbediventare un presidio perla continuità assistenziale

Carmagnola*ospedale di territorio(con pronto soccorso)

TORINO SUD-EST

Mauriziano-Umberto Iospedale hub

Rivoli, Pinerolo,San Luigi, Martini**Dea di 1° livello

Susapronto soccorso (area disagiata)*

TORINO OVEST

San Giovanni Boscoospedale hub

Maria Vittoria, Ivrea, Chivasso, CirièDea 1° livello

Gradenigopresidio di basecon pronto soccorso

Cuorgnèpronto soccorso (area disagiata)

TORINO NORD

CentimetriLA STAMPA

(*) confermatala chiusura

del punto nascite

(**) Classificazionedella struttura rinviata

a fine 2015

sagigiiaataaata)aattaa))disag ta)a)a ***rea disdisa(are

ni***llo

rtiniell

O

standard per garantire la sicu-rezza», spiega Saitta, affiancatodal direttore dell’assessoratoMoirano.

Entro due anni l’accorpa-mento li ridurrà a 668. Da 185 a148 nelle strutture private. Sigiocherà sue due fattori: il nu-mero elevato di primari prossi-mi al pensionamento e i prima-riati sulla carta, cioè vacanti.

Rapporti con i privatiConfermata lavolontàdireimpo-stare il rapporto con i privati ac-creditati: guiderà la Sanità pub-blica, i privati dovranno ade-guarsi alla richiesta dei servizi(riconvertendo le loro strutture).

Gli accorpamentiPer ora siamo ai macro-numeri:gli accorpamenti tra i reparti,conprevalenzaaTorinoenelTo-rinese, saranno il primo compitodeinuovidirettoridelleAslchesiinsedieranno ad aprile.

Continuità assistenziale«Si passerà da unaSanità ospe-dalocentrica a una di territorio,con un’attenzione specifica altrattamento delle post-acutie edelle cronicità», precisa l’asses-sore. Significa mettere sul piat-to 1.130 posti letto in più di con-tinuità assistenziale in tutto il

Piemonte. Confermato anche ilpotenziamento del 118, con unnumero di postazioni adeguatesul territorio e servizio di eli-soccorso.

PersonaleA fine 2015, quando la Sanitàusciràdalpianodirientroeavrà iconti in ordine, si tornerà ad as-sumere personale medico e in-fermieristico nelle aree sotto-or-ganico.

Le risorseDal 2015 il sistemadovràcontaresolo sui trasferimenti statali e ri-sparmiare un tot ogni anno dareinvestire in tecnologie ed edili-ziasanitaria: 100milioninel2015,150 nel 2016, 150 nel 2017.

Questi i prossimi obiettivi: lielenchiamo in sintesi: avvio diun Cup unico provinciale a To-rino per ridurre il vecchio pro-blema delle liste d’attesa, ac-cordo con i medici di base peruna maggiore appropriatezzanelle prescrizioni farmaci edesami, redistribuzione dell’of-ferta di sanità privata accredi-tata. La vera sfida cominciaadesso.

SìalMaurizianoIlSanLuigi sarà

unDeadiprimo livello

L’ULTIMO HUB

Martini eLanzosapranno il loro

destinoa fine2015

I RINVII

pagina 51Rassegna del 20 novembre.pdf Sanità Socio-Assistenziale

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LA STAMPA

GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014 .Cronaca di Torino .41�� �� �� ��

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“Aipazientinon interessalaclassifica”

Un’unione di equipe tra Rivo-li e Orbassano per risponderealle esigenze di chi abita fuoriTorino o dalle zone montanenon riuscirebbe a raggiunge-re in tempo il capoluogo. È lasoluzione proposta dal diret-tore generale del San Luigi,Remo Urani, che frena lepolemiche sul declassamentoa Dea di I livello della struttu-ra: «Rispettiamo la decisione.Il Mauriziano ha specialitàcome la cardiochirurgia e lachirurgia vascolare che noinon abbiamo. Il problemanon è tanto la vicinanza conla Città della Salute, quantol’impossibilità di accogliereadeguatamente tutti i codicirossi in arrivo».Resta il fatto che tra tre o

quattro mesi sarà ultimato ilnuovo pronto soccorso delSan Luigi, all’avanguardiaper tecnologie e cure, ristrut-turato nell’ambito del pianoda 10 milioni: comprende lapista per l’elisoccorso, mo-derni laboratori di analisi e lanuova farmacia. «Quandoentrerà in funzione sarà unodei migliori, ed è questoquello che conterà per i pa-zienti, indipendentementedalle classificazioni – conti-nua Urani –. Piuttosto, saràimportante ridefinire il rap-porto con l’Università, pernoi è un valore aggiunto, enon smettere di investirenella ricerca, fiore all’occhiel-lo dell’ospedale». [E. BAR]

San Luigi«In pratica, hanno copiato lamia riforma», ironizzava neigiorni scorsi Paolo Monferi-no, ex-assessore alla Sanitànella giunta Cota. «Un tenta-tivo di copiatura un po’ con-fuso», ha rilanciato ieri suFa-cebook lo stesso Cota. «Nonabbiamo copiato un bel nien-te della riforma Monferino»,aveva premesso l’assessoreAntonio Saitta poche ore pri-ma, presentando la riformadella rete ospedaliera pie-montese.Chi ha ragione? Probabil-

mente l’una e l’altra parte.Perché c’è un punto che pre-scinde dalle personalizzazio-ni della riforma sanitaria incontesti politici opposti: glistandard internazionali di ri-

ferimento, ripresi dalla Sani-tà italiana e ai quali le Regio-ni devono adeguarsi. Dueesempi per tutti: le soglie del-la «produzione ospedaliera»,cioè i volumi degli interventinecessari per garantire la si-curezza dei pazienti, e l’ado-zione dei «costi standard».Ovvero il famoso principio,con le azioni conseguenti,per cui una siringa deve co-stare la stessa cifra da Tori-no a Palermo e da Torino aIvrea o Casale Monferrato.Identici i vincoli del piano dirientro, concordato con il mi-nistero, ai quali Cota prima eChiamparino oggi devonoadeguarsi per evitare la ban-carotta della Sanità e, di fat-to, il commissariamento delPiemonte. Piaccia o meno,finchè i conti non tornerannosotto controllo il boccino cel’avrà Roma. [ALE. MON]

LE EMODINAMICHE

TO NORD

TO NORD

TO NORD

TO NORD

Area

S. Giovanni Bosco

Maria Vittoria

Ciriè

Ivrea

Presidio

1

1

1

da valutare nel biennioun’unica emodinamicanell’Asl TO4

Programmate

TO SUD EST

TO SUD EST

Area

Città della Salute

Moncalieri

Presidio

1

0

TO OVEST

TO OVEST

TO OVEST

Mauriziano

Rivoli

San Luigi

1

1

da valutarenel biennio

Programmate

PIEM NORD EST

PIEM NORD EST

PIEM NORD EST

PIEM NORD EST

PIEM NORD EST

Area

Maggioredella Carità

Vercelli

Biella

Verbania

Domodossola

1

0

1

in attesa delladecisione sul VCO

Programmate

PIEM SUD OVEST

PIEM SUD OVEST

PIEM SUD OVEST

PIEM SUD EST

PIEM SUD EST

Area

S. Croce

Savigliano

Alba

SS. Antonio-Biagio-Arrigo AL

Asti

1

1

0

1

1

Programmate

ChecosaècambiatoconChiamparinoMolte comunanze e qualche differenza con il piano di Cota: le carte continua a darle Roma

“Ma i servizinonsarannoridotti”

Entro la fine del 2015 sideciderà se confermarlo Deadi I livello o trasformarlo inun ospedale di base conpronto soccorso: tutto davedere, insomma, ma per laRegione, al momento, ilMartini resta un «sorveglia-to speciale». «In uno scena-rio che trasforma l’assettodella rete sanitaria, io non lodefinirei così – commenta acaldo il direttore generaledell’Asl TO1 Giovanna Bric-carello -. Stiamo ancoraragionando sulla base delsistema attuale. Quando lepiccole strutture spariran-no, quelle grandi sarannoriorganizzate e il 118 cambie-rà la modalità di smistamen-to dei pazienti: solo allora sipotrà davvero capire comemuterà la domanda dellacittadinanza».No comment, quindi, sul

nuovo piano della Regione:«A oggi il pronto soccorsodel Martini ha più di 75milapassaggi l’anno e un bacinod’utenza piuttosto ampio eanziano. Di qualsiasi livellosia, per noi l’importante ècontinuare a dare una rispo-sta di salute, e se si modifica-no gli equilibri ci adattere-mo. Finora non abbiamoricevuto comunicazioniufficiali, faremo la nostraparte, evitando per quantopossibile di ridurre i serviziche forniamo quotidiana-mente». [E. BAR.]

Martini

«Noinonabbiamocopiatoniente

dachi c’eraprima»

L’ASSESSORE

SERGIO CHIAMPARINOROBERTO COTA

Chiusura dell’Oftamicoe dell’Amedeo di Savoia,e la ricollocazionedei servizi, concordatacon il ministero

Confermata la decisione, ma al momento non sono state individuatele alternative

OSPEDALI

DA

RICOLLOCARE

Prevista la chiusura di alcuni punti nascita, cominciando da Susa, per il numero insufficiente dei parti in rapporto agli standard di sicurezza

Confermata la chiusuradei punti nascita

PUNTI

NASCITA

Valutato in prima battuta l’accorpamento delle Asl, verso la centralizzazione degli appaltie delle forniture

Ipotizzato l’accorpamento delle Asl; in cantiere la centralizzazione degli appalti e delle forniture, più interventi sulla farma-ceutica e la diagnostica

RISPARMI

Blocco del turn over, prevista la mobilitàdel personale da ospedale ad ospedale

Previste assunzioni di medici e infermieri dal 2016; prevista la mobilità del personale

PERSONALE

Tra gli obiettiviprevisti

Tra gli obiettiviprevisti

RICETTA

SANITARIA

ELETTRONICA

Su questo frontenon era stato previsto nulla di specifico

I privati accreditati dovranno adattarsi alle esigenze della Sanità pubblica, riconvertendo alcuni servizi

PRIVATI

ACCREDITATI

Puntava essenzialmente sul riordino della rete ospedaliera, basata su ospedali cardinee di territorio

Il potenziamentodella continuità assisten-ziale, cioè il trattamento delle post-acutie,diventa un puntosaliente della riforma

CONTINUITA’

ASSISTENZIALE

Riformea confronto

Centimetri-LA STAMPA

pagina 52Rassegna del 20 novembre.pdf Sanità Socio-Assistenziale

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Meina,evacuatounaltropalazzo

RICONOSCIMENTO. IERI A MILANO IL PREMIO «EY» AL PRESIDENTE DELLA HERNO

Marenzi imprenditoredell’annoClaudio Marenzi, presidentedella Herno di Lesa, è statoinsignito ieri a Milano del«Premio EY l’imprenditoredell’anno» nel settoreFashion&Design. La giuriapresieduta da Gianni Mion,vice presidente di EdizioneHolding del gruppo Benet-ton, ha deciso di attribuire ilriconoscimento all’indu-striale novarese soprattutto«per essere riuscito, attra-verso una delle operazioni dirilancio più significative de-gli ultimi anni, a riportare alsuccesso un brand italiano

estero con il 75% del fatturatorivolto all’export e in particola-re amercati comeRussia, Ger-mania, Giappone e Corea.Marenzi, 52 anni, ha dichia-

rato: «Abbiamo affrontato unagrande opera di restyling lavo-rando sia sull’aspetto stilisticoche sulla scelta di tessuti inno-vativi senza sacrificare la pro-duzione tradizionale». Da lu-glio dell’anno scorso l’impren-ditore lesiano è anche presi-dente di «Sistema moda Ita-lia», l’associazione che riuni-sce gli industriali del tessile edella moda. [C. FA.]

storico attraverso la capacitàdi coniugare tradizione sarto-riale e nuove tecnologie e con-tribuendo a dare visibilità, lu-stro e orgoglio al prodotto ita-liano nel mondo».Marenzi, alla guida del-

l’azienda di famiglia dal 2007,in sei anni ha raddoppiato ilnumero dei dipendenti, cheora toccano quota 150 unità.Dagli impermeabili, che hannofatto la storia del marchio, allacollezione attuale con i capi inpiuma quale prodotto più ri-chiesto, la Herno si è semprepiù affermata sul mercato

Così in città

IL TEMPO

MAX

MIN

(˚C)

andriarianAlessanan

AOSTA

Biella

TORINO

ovaraNoo

ercelliVerer

Cunneoneo Savvvonavo

OVAOVAVGENONOGENOVAGENOVA

erbaerbaVerbaniaerbaVVV

Asti

Centimetri-LA STAMPA

7

4

Oggi

7

3

Domani

9

4

Sabato

Evacuato anche il condomi-nio «Lido» vicino alla casa arischio crollo in via Castagna-ra a Meina.In via precauzionale il sin-

daco Fabrizio Barbieri haemesso un’ordinanza di eva-cuazione dell’edificio a 7 pianicon 21 appartamenti: «Il con-dominio non ha assolutamenteproblemi strutturali - ribadi-sce - ma abbiamo disposto l’al-lontanamento dei residenti fi-no all’ottenimento dei primi ri-sultati degli esami geotecnici egeologici in corso sui movi-menti del versante».La frana sotterranea, invi-

sibile all’esterno, ha colpito in-vece le fondamenta della vici-na abitazione con tre alloggi alcivico 101 fatta evacuare gio-vedì: le crepe di questo edifi-cio sono visibili anche al-

l’esterno e c’è pessimismo sullapossibilità che questa casa pos-sa essere salvata. Al condomi-nio «Lido» nei giorni scorsi eragià stato impedito l’accesso aigarage che si affacciano verso lacollina. I 20 residenti sono ospi-tati da parenti: «Molti apparta-menti sono di villeggianti: nonerano al momento occupati».Intanto, ieri sera in municipio

a Meina si è tenuta una riunionecon tutte le famiglie interessatedalle evacuazioni: «Abbiamo illu-strato ai cittadini la situazione.Per tutti abbiamomesso a dispo-sizione, incasodinecessità, siste-mazioni negli alberghi cittadini».Intanto, anche se le acque del

lago si sono abbassate restanofuori casa le 12 famiglie di Castel-letto Ticino. Sono invece rientra-ti gli sfollati diNebbiuno.

Altri servizi APAGINA45

PER PRECAUZIONE. NON E’ LESIONATO

SANITÀ. LA REGIONE HA PRESENTATO IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE

TorinononsceglieilDeadachiudereE ilVcosidivideSaràdeciso traunanno l’ospedaledadeclassareVerbaniaèsoddisfatta, l’Ossolasullebarricate

Tutti fermi: la chiusura di unDea può attendere. Se ne ri-parla tra un anno. E’ la deci-sione presa a dalla giunta re-gionale che ieri si è riunitaper decidere il piano di rior-ganizzazione degli ospedali edella sanità piemontese. Lagiunta, si legge in un comuni-cato, ha deciso «di spostarealla fine del 2015 la scelta sualcune situazioni di particola-re rilievo. Ad esempio dovecollocare nel territorio delVco, geograficamente pena-lizzato, il pronto soccorso raf-forzato di servizi essenziali eil Dea di I livello».Una scelta che sta susci-

tando reazioni diverse per-ché sia l’assessore alla sanitàAntonio Saitta che quello alBilancio, il verbanese AldoReschigna, avevano detto si-no a poche ore fa che la deci-sione di chiudere uno dei due

dea (Domodossola o Verbania)non era più rinviabile. La deci-sione di Torino è stato accoltacon toni diversi. Positivamentedal Verbano che temeva ormaiche fosse il Dea del Castelli adessere sacrificato; negativa-mente dall’Ossola che vede inquesto rinvio la volontà politi-ca di chiudere il San Biagio.Questa decisione si è poi inseri-ta in un piano complessivo di

riorganizzazione della sanitàche ieri è stato presentato dallagiunta Chiamparino. «Un per-corso che entro il 2017 ci con-sentirà dimettere inmovimen-to risorse importanti per alme-no 400 milioni di euro destina-te anche all’edilizia sanitaria esoprattutto a rafforzare in mo-do considerevole l’assistenzaterritoriale e domiciliare.

Servizi DAPAGINE46A49

RENATO BALDUCCIVERBANIA Futuro

in bilicoLa Regioneha stabilitoche nel Vco

ci saràsolo un DeaSolo a fine2015 saràdeciso se

declassareDomodossola

o Verbania

PENDOLARI

Anche la franarallenta i treniRitardidi90minutiCinzia BovioAPAGINA40

REPORTAGE

I negozie lacrisiViaggionella cittàche resisteCottavoz e FagnolaAPAGINA41

CANNERO

ResteràbloccataduesettimanelastradastataleBeatrice ArchessoAPAGINA49

DOMODOSSOLA

Alezionedagli chef«Così rilanciamoil collegioRosmini»Francesca ZaniAPAGINA53

Claudio Marenzi

LASTAMPAGIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014

REDAZIONE DI NOVARAC.SO DELLA VITTORIA 7 TEL.0321 380411E-MAIL [email protected]

REDAZIONE DI VERBANIAVIA SAN VITTORE 11TEL.0323 407024E-MAIL [email protected]

PUBLIKOMPASS S.P.A.BIELLA, VIA COLOMBO 4 TEL. 015 2522926015 8353508 - FAX 015 2522940

All’interno

NOVARA-VCO

Oltre alla casa a sinistra è stato evacuato anche il condominio

pagina 48Rassegna del 20 novembre.pdf Sanità Socio-Assistenziale

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42 .Novara e provincia .LA STAMPA

GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014

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NOVARA. SCONTRO FRA ASSESSORI SULLA DELIBERA SEGNALATA AI CARABINIERI

Casepopolariagli abusivi“La legge lovietasempre”Paladinireplicaalpredecessore:èancheunnostroprincipio

«La legge è chiarissima,quella attuale come quellaprecedente: non è mai possi-bile assegnare una casa po-polare, neanche nella quotadi riserva, a un occupanteabusivo. Ma io non sono ungiudice e non compete a mestabilire se è un reato. Io di-co una cosa diversa, parlodal punto di vista etico: que-sta amministrazione ha fat-to una scelta di indirizzo po-litico chiara in senso oppo-sto. Anche se fosse statoperfettamente legale quelche è stato fatto, comunqueio non farò mai una sanato-ria di abusivi».

L’assessore alla Casa SaraPaladini non indietreggia diun millimetro sul caso dei

due alloggi popolari asse-gnati dalla precedente am-ministrazione di centrode-stra, nel 2008, alle famiglieche li avevano occupati abu-sivamente molti anni prima.

«Così facendo - dice anco-ra Paladini - si legittima untorto nei confronti di chi hafatto domanda e sta aspet-tando che venga il suo turno.Gli occupanti abusivi devo-no capire che non è quello ilmetodo e che da noi nonavranno mai tutela».

Poi l’assessore chiarisce ilmodo in cui la vicenda erastata portata all’attenzionedei carabinieri: «Nel 2012c’è stato un periodo in cuierano tutti i giorni nei nostriuffici ad acquisire atti relati-vi ad altre indagini. Proprioin quei giorni ho scopertoquella vicenda risalente al2008 perché uno dei dueabusivi regolarizzati era ve-nuto a chiedermi di asse-gnare la casa anche a sua fi-glia, che a sua volta l’avevaoccupata abusivamente. Al-lora ho verificato la pratica,

di cui non ero a conoscenza, el’ho consegnata ai carabinie-ri. Poi che tipo di indagini ab-biano svolto non lo so».

Sara Paladini non vuol sen-tir parlare di giustizia ad oro-logeria, «come se avessi tiratofuori questo caso adesso diproposito per screditare chimi ha preceduto. Questi meto-di non mi appartengono. Se

avessimo voluto, avremmo re-so nota la vicenda subito e in-vece non l’abbiamo fatto. Dicodi più: di questo caso avevogià accennato in varie sedi,anche in commissione, ma so-lo per ribadire che noi non re-golarizzeremo mai gli abusivi.Chi sostiene il contrario mideve spiegare se quello fu unpercorso di legalità».

Infine una precisazione:«Gli alloggi occupati abusiva-mente in città nel frattemposono scesi da 71 a 69 perchémartedì ne abbiamo sgombe-rati altri due, in via Commen-da e a Sant’Agabio - aggiungel’assessore -. E un altro inter-vento di sgombero di inquiliniirregolari è in programma pervenerdì (domani ndr)».

IL SINDACATO USB LANCIA APPELLO AL COMUNE

«Quei 334milaeurodi fondi sonoper idisabili»

� I fondi regionali destina-ti ai disabili potrebbero esse-re utilizzati dall’amministra-zione comunali a funzioni di-verse. Un rischio che ora vie-ne denunciato dall’Usb,l'Unione dei sindacati di ba-se, che ha inviato una diffidaagli amministratori comu-nali di Novara. «Siamo venu-ti informalmente a cono-scenza - dice il segretarioprovinciale dell'Usb, FeliceLanni - che i fondi prove-nienti dalla Regione que-st’anno e destinati ai cittadi-ni disabili di Novara, sareb-bero stati destinati per l’in-tera quota, e si parla di 334

mila euro, ad altro utilizzo».Felcie Lanni sottolinea chese i fondi avranno una desti-nazione diversa «ci sarebbe-ro gravissime e colpevoliconseguenze, con possibiliinterruzioni in alcuni servi-zi». E cresce la preoccupa-

zione tra utenti e famiglie. Ilrischio di interruzione, se-condo il sindacato, riguardai trasporti di minori disabiliper terapie sanitarie, gli in-serimenti nei centri estivi, icontributi alle associazionidel territorio, le borse lavo-ro, i progetti con le scuole.«Le gravi conseguenze si ri-verserebbero - aggiungeLanni - su 150 persone disa-bili e le loro famiglie che cirisulta stiano usufruendo diquesti servizi, oltre ai sog-getti professionali che se neoccupano cioè psicologi,neuropsichiatri e operatoridella scuola». [M. G.]

CLAUDIO BRESSANI

NOVARA

Come si devono chiamarele classi del liceo classi-co? La dizione tradizio-

nale prevede che i primi dueanni siano quarta e quinta gin-nasio. Poi si passa alla prima,seconda e terza liceo. L’attualedirigente scolastico del «CarloAlberto», Sergio Botta, ha in-trodotto una variazione: il bi-

Due sgomberi martedì, un altro la settimana scorsa

Marnatiavevachiestounaretromarciaparlandodiaccuse«aorologeria»

� L’ex assessore MatteoMarnati replica alla notiziadell’invio ai carabinieri diuna delibera che assegnavala casa agli occupanti abu-sivi: «Era possibile usandola quota di riserva».

Così suLaStampa

Offerte lavoro Novara eBorgomanero.-Famiglia di Novara cercabadante part-time; 40-50anni, due giorni la settimana(sabato e domenica) e duepomeriggi, per assistenzaanziana affetta da Alzhei-mer. Richieste esperienzedocumentabili, sulla stessapatologia. Presentarsi per-sonalmente al Cip Novara,sportelli 5 o 6. Rif.: 62917.-Azienda di Novara cerca 2autisti di autobus, iscrittialle categorie legge 68/99(orfani, vedove di caduti sullavoro o per servizio); paten-te D e carte di qualificazioneconducente. Inviare cv [email protected] o presentarsi al Cpi diNovara. Riferimento: 62926.-Ditta di San Pietro Mosezzocerca cucitrice a macchinacon esperienza, ex lege68/99, per confezionamentoabbigliamento maschile. Cva [email protected] o presentarsi al Cpi diNovara, sportelli 5 o 6. Rife-rimento: 62886.-Ditta di Arona cerca 2 cuci-trici su macchina linearepiana fra i 30 e i 50 anni. Sirichiede esperienza decen-nale documentata. Cv a [email protected] opresentarsi al Cpi di Borgo-manero, sportello presele-zione. Riferimento: 62750.-Ditta di commercio all’in-grosso di Borgo Ticino cercaimpiegato tecnico com-merciale fra i 25 e i 35 anni,per vendita in Italia di com-ponenti industriali per pro-cessi chimici e alimentari. Sirichiede esperienza, laurea odiploma in materie tecniche,conoscenza inglese. Inviarecv a [email protected]. Riferi-mento: 62666.-Cooperativa sociale cercaautista di scuolabus, pa-tente D per trasporto alunniscuola d’infanzia o primaria.Si richiede diploma di scuolamedia inferiore o diploma,residenza a Pogno, Gozzanoe comuni limitrofi. Inviare cva [email protected]: 62843.-Cooperativa sociale di Mia-sino cerca infermiera pro-fessionale con esperienza,orario 8-14 flessibile. Inviarecv a [email protected]: 62956.I Centri per l’impiego sono aNovara in via San Francesco12A (0321-378650) e Borgo-manero in via Foscolo 10 (te-lefono 0322-865211). Sonoaperti dal lunedì al venerdìdalle 9 alle 13, il lunedì e gio-vedì anche dalle 15 alle 16,30.

Offerte di lavoro VerbanoCusio Ossola.-Per la zona del Vco si cercaun autista per consegne, conauto propria e patente C Cqc,tesserino cronotachigrafo,buon uso del computer edesperienza nella mansione. Ri-chiesto diploma di scuola me-dia inferiore e perfetta cono-scenza dell’italiano parlato escritto. Disponibiltà a trasfer-te fuori provincia, preferibilepersone in mobilità o Legge407. Contratto da definire.-A Verbania si cercano vendi-tori telefonici di prodottienogastronomici, richiesto ot-timo uso del computer, cono-scenza del tedesco e inglese,indipendenza nel raggiungi-mento del luogo di lavoro.Contratto da definire.-Per la zona del Vco si cercanoconsulenti alle vendite nelsettore commercio, preferibi-

le con auto propria e con di-ploma di scuola media inferio-re. Contratto da definire.-Per la Regione Piemonte sicerca un agente di commer-cio plurimandatario, auto pro-pria, licenza scuola media in-feriore e perfetta conoscenzadell’italiano. Richiesta espe-rienza nel campo. Agenti conpartita Iva iscritti Enasarco.Per dettagli sulle offerte e pre-sentazione delle candidaturesono a disposizione i Centriper l’Impiego di Domodossola(0324.242371), Omegna(0323.61527) e Verbania(0323.407454), oppure tramiteposta elettronica [email protected] dalla Svizzera.Nel Canton Vallese (indispen-sabile conoscenza tedesco) sicercano tuttofare a Naters,cameriera/e per colazioni aZermatt, receptionist a Saas-Fee, cameriera ai piani aBlatten (Lotschen); sarta perboutique a Briga, anche sen-za conoscenza del tedesco.Per dettagli rivolgersi al Cen-tro per l’Impiego di Domodos-sola (0324- 4950674) e Verba-nia (0323-4950632).

il casoMARCELLO GIORDANI

NOVARA

LaquartadiventaprimaginnasioNovara, l’expreside: “Errorestorico”Maper il nuovodirigente del “CarloAlberto” la tradizione è salva

enniovieneadessochiamatopri-ma e seconda ginnasio, poi sipassa a terza, quarta e quinta li-ceo. Ma la novità è stata conte-statadal precedentepresidedel-la scuola, Paolo Fratta, che è inpensioneda settembre.Ha scrit-to una lettera aperta in cui moti-va nei dettagli il dissenso.

In sintesi: «La riforma Gelmi-ni ha previsto che il primo bien-nio del liceo classico mantenga ladenominazione di ginnasio e ilministero non ha mai sollecitatol’inutile modifica». SecondoFratta chiamare il primo annodelclassico, «primaginnasio»co-stituisce un errore storico e filo-logico: «Corrisponderebbe all’at-

intendendo quindi un percorsoarticolato sui cinque anni. Non sicancella il termine ma si operasulla numerazione degli anni».

Nonè in gioco la cancellazionedel ginnasio, ribadisce il preside:«Al contrario, è di vitale impor-tanza un’altra questione. L’iden-tità del classico nel terzo millen-nio è nel territorio. Penso che la

Paolo FrattaIn pensione

da settembreÈ contrarioal cambio

tuale primamedia enonal primoanno della secondaria. La quartaginnasio si definisce così perchéera preceduta da tre anni di gin-nasio che oggi possono essereequiparatial trienniodellascuolamedia. Ginnasio implica si trattidi un percorso preparatorio al li-ceo e di conseguenze il terzo an-no del classico si deve denomina-re prima liceo».

La risposta a Fratta da Botta:«Non esiste un problema di can-cellazione del termine “ginna-sio”: nessunohapensato di elimi-narlo». Il dirigente ricorda: è lastessa normativa «che parlachiaramente di primo biennio,secondo biennio e quinto anno,

classicità debba essere interpre-tata comeunpatrimonio dinami-co per costruire una risposta allesfideattuali. I valori fondamenta-li, trasmessi dalla classicità, re-stano stabili ma la scuola è flessi-bile. Sa rispondere alle esigenzedi oggi. Il nostro liceo classico loha dimostrato ampliando note-volmente l’offerta formativa».

NelledueprovinceMappadegli istituti�Risale al 1808 la fonda-zione del classico «Carlo Al-berto» di Novara. Ora includeanche il linguistico. A Borgo-manero c’è il liceo classico«Don Bosco», paritario, deiSalesiani, con il liceo di scien-ze umane. Ad Arona il classi-co è dal ’94 nel complesso«Fermi», in via Montenero,sede anche dello scientifico.A Verbania il classico è al «Bo-naventura Cavalieri» a Pallan-za. In via Menotti, a Domo-dossola, ecco il liceo «GiorgioSpezia», che oltre al classico,comprende anche scientificoe linguistico. Negli ultimi an-ni, la chiusura del licei classici«San Gaudenzio» al semina-rio di Novara; «Santa Maria»a Pallanza e dei Padri Rosmi-niani a Domodossola. [M. G.]

DaiCentri per l’impiego

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Page 8: Torino Copia di 39c02b0bc8ccced2250278fc28e45537 · L SAN Luigi di Orbassano vive adesso i suoi giorni bui, con i grandi nomi che si affannano a lasciarlo per andare alla Città del-

LA STAMPA

GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014 .VCO .49����

gg Sanità/Ladecisione rinviata g

“Unapolitica infame,prontoa lasciare tutto”Alla rabbia del sindacodiDomodossola si aggiungono le richieste di dimissioni dell’assessoreSaitta

«La prevaricazione di Verba-nia è sotto gli occhi di tutti, co-sì come la scorrettezza dellaRegione è sotto gli occhi ditutti. Possiamo sopportareancora un anno di fibrillazio-ne? Ma ci stanno prendendoin giro? Questa cosa è letteral-mente infame perché l’ospe-dale per l’Ossola è il suo cuoree senza cuore si muore. Lascellerata decisione della Re-gione non può essere accetta-ta perché si sta studiando co-me scientificamente rubarel’ospedale. Potrei anche di-mettermi».

Così esordisce MarianoCattrini davanti ai colleghidell’Ossola e a un centinaio dipersone riunite ieri sera nellasede della Comunità montanaa poche ore dalla decisione.«L’assessore Saitta invitò ilterritorio a fare una propostasui Dea, altrimenti avrebbedeciso la Regione - aggiunge -. E alla delegazione dei sindaciandati a Torino lunedì ha ri-

badito che non servivano ap-profondimenti e che i dati liconosceva già. La politica chedice una cosa e quattro ore lecambia è infame». Duro an-che il sindaco Giuseppe Montidi Premosello: «Saitta non èpiù un assessore credibile. Nechiederemo le dimissioni per-ché si è smentito rispetto aquanto detto aOmegna epoi aTorino. Forse è rimasto spiaz-zato dal 4 a 0 della rappresen-tanza dei sindaci dell’Asl»

«Abbiamo assistito a unadelle pagine più squallide del-la politica. Tutta interna alPd» esordisce Alberto Preio-ni, leghista, sindaco di Sep-piana. «Sono passati dal dirciche dovevamo scegliere incinque giorni, al “decideremotutto noi a fine 2015” - prose-gue - . Sindaci e cittadini dimontagna non si prendono in

giro, non si scherza sulla pelledella gente. Sono sempre piùconvinto della proposta di pas-saggio alla Lombardia. Saitta sidimetta ma non scordiamo cheil grande regista è il vice presi-dente Reschigna». Dario Ric-chi, sindaco di Montescheno,aggiunge: «Non mettiamo sulpiano politico perché la lotta èdi tutta l’Ossola».

Parla anche il parlamentareEnrico Borghi che, con un po’ diironia, pungola la Regione: «Cisono due notizie oggi: il pareg-gio nel derby tra Verbania e Do-mo, alimentato da alcuni verticiregionali, e il riconoscimentoche la specificità montana delVco vale anche per la sanità».Appunto questo all’assessoreSaitta che in un’intervista ave-va sostenuto che la «specifici-tà» del Vco non poteva pesaresulle scelte regionali. «Graveche Saitta sconfessi la decisio-ne dei sindaci. Non è all’altez-za» attacca Giuseppe Colombo,sindaco di Viganella.

RENATO BALDUCCI

DOMODOSSOLA AssembleaIeri serai sindaci

dell’Ossolasi sonotrovati

nella sededella

Comunitàmontana

In piediMarianoCattrini

Gliamministratori

dell’Ossola

controlaRegione

«MegliolaLombardia»

LasoddisfazionenelVerbano

“Avevamochiestotempo,cièstatodato”EsabatoconsiglioapertoaPalazzoFlaim

4domande

aAldo

Reschigna

«Nonèunasceltaper ilCastelli

Questavicendamicosteràmolto»

Non appena la notizia si èdiffusa, in Ossola hanno su-bito visto il suo «zampino»in una decisione che paresalvare ilCastelli. E’ così?

«Rifiuto completamentequesta ricostruzione, per ilruolo che ricopro non ho maipreso le parti di Verbania oDomodossola. Questo lo pos-so assicurare. Non è vero poiche la Regione non ha scelto:è chiara la decisione che unodei due Dea nel Vco saràchiuso. Il mio obiettivo non èsalvare questo o quel repartoo portare a casa una mancia-ta di voti in più, ma visto lostato drammatico delle casseè garantire un futuro alla sa-nità pubblica del Vco. Sonosotto accusa sia in Ossola, sianel Verbano: sono consape-vole che pagherò un prezzopesante per questa operazio-ne, ma se ci troviamo in talicondizioni è colpa di una poli-tica che si è sempre sottrattaalle sue responsabilità».

Cosa è servito dilazionare itempidioltreunanno?

«Il territorio si renda contoche ha avuto un’opportunitàe la sappia sfruttare. Non ab-biamo rimandato una deci-sione, ma vogliamo che que-sta sia maturata e compresadalla gente. Ho visto tantapaura, anche da parte deisindaci, per questa riorganiz-zazione. Si pensa che non sa-ranno più garantiti gli stan-dard di sicurezza per leemergenze: così non è e vo-gliamo con il territorio farlocapire, anche mettendo in lu-ce quanto vogliamo fare perl’assistenza sul territorio. Lasanità non è solo ospedale».

Però a fine 2015 un Dea do-vetetagliarlo.Comefarete?

«Partirà un gruppo di lavorocon laRegione, l’Asl, le ammi-nistrazioni e i cittadini. Deveessere un anno di dialogo perarrivare a una scelta che ten-ga conto del territorio».

InOssolaminaccianogiàdi-missionidimassa.

«Non solo ai sindaci dell’Os-sola ma a quelli di tutta laprovincia dico che non è que-sto il momento di invocare lapiazza per difendere le pro-prie posizioni. Non è l’ora del-le barricate, ma del confron-to: chi rifiuta questa oppor-tunità poi dovrà rispondernedavanti alla gente». [L. BIL.]

REPORTERS

STUDIO RDS

LE REAZIONI DEI COMITATI IN DIFESA DEL SAN BIAGIO

«Il primoachiudere sarà il puntonascite, poi ilDea»

� «Se sono coerenti i sin-daci devono dimettersi dopoche la giunta Chiamparino,nella persona dell’assessoreSaitta, ha estratto il fatidicoconiglio dal cilindro riman-dando tutto alla fine del2015». E’ polemico il comita-to Moto (Movimento ossola-no tutela ospedale) che in undocumento scrive che «oranon c’è più tutta la fretta didecidere, quell’impellentebisogno che aveva spintoSaitta in versione Ponzio Pi-lato a demandare la decisio-ne al territorio. Un rinvioper far sì che al 31 dicembreal San Biagio non ci sia giàpiù nulla». Poi, il Moto attac-ca l’assessore regionaleAldo

Reschigna: «Un applauso al-l’assessore Reschigna chebraccato dal suo territorioha ottenuto una vittoria piùche parziale». In Ossola i co-mitati temono che in questimesi l’ospedale venga svuo-tato di servizi per dimostra-re poi che è inutile tenere invita il dea. «Il gioco è chiaro -aggiunge Fabrizio Comaita,segretario della Federazionemedici pediatri del Vco -.Ora la Regione applicherà lasentenza del Consiglio diStato che chiude il punto na-scita e così senza questo re-parto sarà impossibile man-tenere il dea. Lo vado dicen-do da mesi che è questo av-verrà». Bernardino Gallo

(Sos Ossola) chiama alla mo-bilitazione: «Gli ossolani sitengano pronti per qualsiasiiniziativa e intanto invito gliiscritti a Sos Ossola, se fos-sero iscritti ai partiti o ai sin-dacati, a dimettersi perchéquesti non hanno difeso l’Os-sola. Dobbiamo valutare an-che se inviare le nostre sche-de elettorali al ministero de-gli Interni». Poi aggiunge unaltro progetto che c’è in can-tiere: «Stiamo valutando lacreazione di un movimentoautonomista dell’Ossola inlinea con la nostra storia e ilpensiero dei sindaci ossolaniche nel 1948 dissero già noalla nascita della provinciaazzurra». [RE. BA.]

La decisione di rinviare a fine2015 la spinosa scelta su qualeDea declassare ha spaccato lamela a metà trovando la soddi-sfazione nel Verbano. «Risulta-to positivo e giusto, perché de-cidere in cinque giorni non sa-rebbe stato possibile - com-menta Silvia Marchionini, sin-daco di Verbania -. Il fatto chein poco tempo siano state rac-colte ottomila firmeper ilman-tenimentodeiDeadimostradacheparte sta il territorio.Oraèil caso di rimettersi al lavoro einiziare a parlare in modo uni-tario, abbandonando inutilicampanilismi ai quali da subitonon ci siamo prestati». Mar-chionini si leva ancheun sasso-lino dalla scarpa: «Ho sentitodire che Domosarebbe la scel-ta migliore perché baricentri-

ca. Lo è sicuramente di più Ver-bania, fino a prova contraria ilcapoluogo di provincia».

Soddisfatto ancheGiandome-nico Albertella, sindaco di Can-nobio: «Avevamochiestotempo e ci hanno da-to un anno, sareb-be contradditto-rio lamentarciche la Regionenon ha deciso.Nonci sonosta-ti né vinti, névincitori ma iprossimi mesi de-vono servire per ra-gionare con serenità,chefinoraèmancataper latempistica troppo stretta. Ri-guardo al Verbano abbiamo datiche parlano da soli e ci dannouna tranquillità che evidente-mentenonhachi ha tanta fretta.Siamo aperti a ogni confronto».

Diego Brignoli, presidente delConsiglio comunale di Verbania,dice che «hanno prevalso buon-senso, ragione e dialogo. Usiamol’anno per tenere alta l’attenzio-

ne e smorzare la tensio-ne. Il diritto alla sa-

lute è di tutti, nonsolo di verbane-si o ossolani».

Per Riccar-do Brezza, se-gretario delPd di Verba-nia, si tratta di

«una prima vit-toria della provin-

cia anche grazie allamobilitazione del partito.

Ora bisogna istituire un tavolotecnico». Le critiche nei con-fronti della Regione arrivano daMirella Cristina, capogruppo diForza Italia a Verbania. «La fret-ta di dover decidere in pochi

giorni ha solo spaccato il territo-rio, mettendo Ossola e parte delCusio contro il Verbano. Il pres-sapochismo l’ha fatta da padro-ne, portando anche a situazioniparadossali in cui forze politichehanno raccolto firme control’operato dei propri rappresen-tanti in Regione».

Le fa eco il segretario di Ver-bania della Lega, Roberto DeMagistris. «E’ la montagna cheha partorito il topolino. Tuttoquesto polverone per ribadirechealla fineandavabene larifor-ma Cota» spiega, annunciando

che domani l’ex governatore sa-ràaVerbaniaperparlaredi sani-tà. Da Ncd il consigliere provin-ciale Matteo Marcovicchio riba-disce che «Verbania o Domo nonimporta, l’unica soluzione accet-tabile rimane tenere entrambi iDea». Vladimiro Di Gregorio deiComunisti italiani il rinvio è un«primo risultato positivo.Ora c’èun anno per modificare le scelteerrate in sospeso». Intanto saba-to alle 15 è previsto un altro Con-siglio comunale aperto aPalazzoFlaimorganizzatodaisindacidelVerbano per parlare di sanità.

BEATRICE ARCHESSO

VERBANIA

Gli amministratori del Verbano ieri dopo la decisione della Regione

8.000firme

Continua la petizioneper chiedere che nel Vco

siano mantenutientrambi i Dea

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