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24/01/13 15:24Città di Venezia - Tram: il sindaco Orsoni e l'assessore Bergamo presentano i nuovi tracciati | Versione stampabile

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Tram: il sindaco Orsoni e l'assessore Bergamopresentano i nuovi tracciati

Importanti conferme e novità per il tram sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampache si è tenuta nel Centro civico di via Sernaglia, alla quale hanno partecipato per il Comune di Venezia il sindacoGiorgio Orsoni e l'assessore alla Mobilità e Trasporti, Ugo Bergamo, per Pmv e Actv i presidenti AntonioStifanelli e Marcello Panettoni. É stato anche effettuato un sopralluogo al cantiere del sottopasso del tram in ViaRizzardi, dove sono ripresi i lavori in previsione del collegamento con il tracciato già realizzato a Marghera chesarà completato entro il 2013. "E' un'opera degna della nostra Città e figlia dei tempi che stiamo vivendo - ha sottolineato Orsoni - e comporteràuna vera e propria rivoluzione nella gestione della mobilità e del traffico. E' possibile che, come tutte lerivoluzioni, in fase di realizzazione comporti delle difficoltà e dei disagi ai cittadini, ma il nostro compito è quellodi soddisfare l'interesse collettivo nel migliore dei modi". Superate le criticità che l'attuale Giunta aveva incontrato rispetto al progetto iniziale, grazie alla proficuacollaborazione con gli enti interessati (Rfi, Regione Veneto, Veneto Strade e Anas): ora sarà possibile sial'attraversamento della Stazione Fs di Mestre in direzione Marghera (il sottopasso) che lo snodo di San Giulianoin direzione di Venezia. I lavori al sottopasso sono ripresi in via Rizzardi e a breve inizieranno anche sul latoStazione, per concludersi nell'aprile 2013: i collegamenti con Marghera dovrebbero essere operativi dall'autunnodel 2013. Nel frattempo è in fase avanzata la realizzazione della fermata al capolinea di via Cappuccina, richiestasoprattutto dai pendolari che utilizzano il treno che potranno usufruirne già da settembre di quest'anno. "L'impresa più ardua - ha spiegato Bergamo - era lo sblocco del collegamento fra la fine di Viale San Marco indirezione di San Giuliano/Pili. Grazie all'accordo con Anas la Giunta ha deliberato la declassificazione dell'areache sarà trasferita interamente al Comune. Sarà così possibile avviare i lavori sull'attuale cavalcavia dove, oltrealla rotaia per il tram, sarà realizzata una pista ciclabile". Bergamo ha auspicato che in autunno si riesca araggiungere un accordo anche per collegarla con quella che attraverserà il Ponte della Libertà, per la qualedevono ancora essere reperiti i finanziamenti. Il tram proseguirà lungo il ponte translagunare in corsiapromiscua fino a Piazzale Roma: la copertura finanziaria già consolidata consente di ipotizzare l'esercizio entro lafine del 2013.

Per garantire la percorribilità del tracciato fino a Venezia era cruciale anche realizzare lo snodo di PiazzaleCialdini: l'Amministrazione comunale ha pertanto avviato le procedure di esproprio necessarie e conta di

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realizzare i lavori fra maggio e settembre 2012. La novità più importante però, come ha sottolineato il sindaco, è che "questa Amministrazione comunale non si èfermata al progetto iniziale, ma ha già messo in cantiere un nuovo tracciato che passerà attraverso la zona disviluppo della Città (Vega e Waterfront) anche grazie alla collaborazione con gli imprenditori dell'area chel'avevano richiesto a gran voce e contribuiranno alla sua realizzazione". Questo nuovo tracciato collegherà nelledue direzioni viale Ancona, via Torino, il Vega, via delle Industrie, via Pacinotti a Venezia ed è un atto dovuto -ha spiegato Bergamo - nei confronti dell'imprenditoria locale che sta investendo molto sullo sviluppo di questaarea. Anche questa tratta dovrebbe essere completata entro il 2013. Ma le notizie non si esauriscono qui: il tram è stato infatti inserito nelle opere pubbliche strategiche della Leggeobiettivo e questo consentirà di concordare con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti interventifinanziari che consentano lo sviluppo di nuove arterie con una corsia preferenziale sugli iter autorizzativi. Ilministro Altero Matteoli ha già espresso parere favorevole sul prolungamento del tracciato fino all'AeroportoMarco Polo e la Giunta ha confermato come strategici sia il prolungamento fino a San Basilio che la tratta finoall'Ospedale all'Angelo, per i quali dovranno essere reperiti i finanziamenti. In allegato il pdf sul Sistema tranviario Mestre Venezia e alcune Foto Venezia, 26 luglio 2011/ sc

24/01/13 13:59Nuova Venezia – Venezia. Tram, scontro fino all’ultimo « Comitato Opzione Zero,

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Approvato l’accordo che Orsoni firmerà con Costa, garage multipiano anche per iresidenti

Il tram arriva a San Basilio, ma sul testo dell’accordo di programma da siglare con l’Autoritàportuale, titolare delle aree, è stato braccio di ferro ieri sera in consiglio comunale a Mestre tramaggioranza e opposizione. A conclusione di un vivace dibattito di 4 ore è passato con 24 votifavorevoli e 14 contrari l’emendamento della giunta all’accordo, ulteriormente limato da unaproposta del consigliere del Pdl, Michele Zuin, accolta anche dalla maggioranza.

La modifica prevede che, qualora si procedesse alla realizzazione del tanto contestatogarage multi-piano sul molo di levante «non meno del 30% dei posti auto» sia destinato airesidenti del centro storico e delle isole a prezzi convenzionati. Per il resto, l’accordo èpassato così come era stato modificato e discusso nei giorni scorsi in maggioranza e incommissione rispetto a quello steso la fine dello scorso anno. Prevede cioè che il tram arrivi aSan Basilio, e il terminal venga trasferito in un’area di fronte agli uffici, su una superficie dicirca 2000 metri quadrati per un volume di circa 6 mila metri cubi (a fronte dei 28 mila previstiin un primo momento) e che i posti auto che verranno eliminati dal passaggio del tram sianorealizzati accanto al nuovo terminal.

«Qualora ciò non fosse possibile» si legge nel testo dell’accordo «i posti dovranno trovarecollocazione nel parcheggio multipiano che potrà essere realizzato sul molo Levante» ma solo,ovviamente se ciò sarà «compatibile con i piani urbanistici attualmente in vigore». E tral’altro, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli presentando l’accordo, «anche lasoprintendenza si dovrà esprimere». L’accordo permette anche di accelerare la realizzazionedi residenza sociale nell’area ex Italgas, di cui il comune è comproprietario per circa 30 milametri quadrati, progetto fino ad ora bloccato da lacciuoli amministrativi. Il confronto vero peròha riguardato la scelta di portare il tram a San Basilio e l’ipotesi di realizzare il parcheggiomultipiano – il Porto vorrebbe realizzare 700 posti auto – «per farci parcheggiare» comeaccusa Renato Boraso «chi va in crociera. Così le grandi navi non se ne andranno da Venezia.È assurdo che la giunta privilegi il collegamento con San Basilio rispetto a quello conl’aeroporto Marco Polo o con l’ospedale».

Portare il tram a San Basilio costerà alle casse del comune 14 milioni di euro, oltre 150 milaeuro l’anno che dovrà dare al porto per l’uso delle aree demaniali. Per la giunta sarà l’occasioneper legare definitivamente Mestre e Venezia, riqualificare Santa Marta e legarla alla città.

«Si tratta di un’opportunità» dice il sindaco Giorgio Orsoni «che va di pari passo con larealizzazione del tram fino a piazzale Roma. Un modo per rendere la città più accessibile ecircolare, e per la zona di Santa Marta di essere più unita alla città, quasi un idealeprolungamento delle Zattere». «Abbattendo un muro» dice Claudio Borghello, consiglierecomunale capogruppo del Pd «leghiamo Santa Marta alle Zattere, alla zona dell’università».

Dubbi sull’accordo da parte di Michele Zuin, consigliere comunale del Pdl. «Si agisce pezzettoper pezzetto, senza una visione strategica, almeno inserendo il vincolo del 30% obblighiamo ilporto a destinare una parte dei posti auto alla città». «Un grave errore» per Beppe Caccia (InComune) «perché così diamo la sponda all’Autorità portuale per realizzare veramente unparcheggio che nell’accordo era invece solo un’ ipotesi».

Francesco Furlan

Nuova Venezia – Venezia. Tram,scontro fino all’ultimoPosted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

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24/01/13 13:51Nuova Venezia – Venezia, Il tram fino a San Basilio. Restano i dubbi sul park. « Comitato Opzione Zero,

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Passa in commissione il testo dell’intesa che sarà discussa in aula lunedì

L’assessore Micelli: «Un passo avanti, recuperiamo un’area strategica della città»

San Basilio riaperto alla città, stazione di arrivo del tram. Ma la riva del canale dellaScomenzera diventa «banchina portuale» e in laguna incombe la minaccia di un nuovogarage multipiano. Luci e ombre del nuovo Accordo di programma tra Comune e Autoritàportuale, ieri mattina in discussione nella commissione Urbanistica di Ca’ Farsetti. Alla fine iltesto è stato licenziato, ma con molti dubbi e una raffica di emendamenti in arrivo. Il primoriguarderà lo stralcio del nuovo garage. Dovrebbe sorgere sulla curva del canale, in sostituzionedei posti auto che il Porto lascerà al Comune a San Basilio. Una richiesta che riaccende labattaglia sul futuro dell’area e sulle grandi navi. A cosa può servire un grande parcheggio, cheva ad aggiungersi a quelli già esistenti? «A consolidare la scelta di lasciare lì per sempre legrandi navi», dice Beppe Caccia, «e questo il Pat non lo prevede».

Soddisfatto l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli. «Certo si poteva fare meglio, ma un passoavanti importante lo abbiamo ottenuto», commenta, «l’area di San Basilio viene riaperta allacittà, come un prolungamento delle Zattere. I muri divisori verranno abbattuti, gli edifici versole Zattere saranno destinati a usi cultuali e a insegnamento universitario». Una dizione chesecondo Micelli lascia quegli edifici in mano a Ca’ Foscari e Iuav, liberando anzi l’area dalleauto. «Iuav potrà anche portare avanti l’intervento nell’area Miralles, dove c’è ancora un grandebuco», dice.

Nell’ex Stazione marittima di San Basilio arriverà il capolinea del tram, e la città in quell’areasarà trasformata. In cambio il Porto ha chiesto di poter usufruire di altri spazi e nuovevolumetrie. E dietro l’accordo sui San Basilio si nasconde il conflitto sul futuro dell’area.

«Dovrebbe essere restituita alla città se dismessa da usi portuali», dice StefanoBoato, urbanista dell’Iuav ed ex assessore all’Urbanistica. Che mette in guardia daipericoli di superare con un accordo il vecchio Piano regolatore. «Nell’allegato C»,dice, «un tratto di penna cancella il testo del Prg in vigore. Non sarà senzaconseguenze, perché mentre il Prg prevede che quelle aree passino al Comune,il nuovo Accordo rimette il pallino nelle mani del Porto. E le rive diventanobanchine portuali». Un’altra parte dell’accordo stralcia il progetto delle nuove casedell’area Italgas dall’uso della parte di rive sulla Scomenzera. «Resteranno a usilogistici portuali», si legge. Anche questo, sostiene l’urbanista, «è un errore. Forsesarebbe stato meglio scambiare le aree, e non modificare lo strumento urbanistico».

Dubbi che secondo l’assessore non hanno motivo di esistere.

«Era così anche prima, e poi non dimentichiamo che siamo in casa d’altri, queiterreni sono del Porto».

Si va in aula lunedì.

Alberto Vitucci

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Nuova Venezia – Venezia, Il tram finoa San Basilio. Restano i dubbi sul park.Posted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

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24/01/13 14:18Gazzettino – Venezia, Via libera finale al prolungamento del tram in Marittima « Comitato Opzione Zero,

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San Basilio, “salvi” i parcheggi per le auto dei residenti

LO SCONTRO – Ca’ Farsetti e Porto in rotta di collisione sul transito delle crociere

GRANDI NAVI – Orsoni: « Noi contrari all’ipotesi del Contorta sostenuta da Costa»

Ogni volta che in un discorso si infila la parola tram non si riesce ad avere un dialogo pacato.Così anche ieri il Consiglio comunale, che pur alla fine ha approvato (a maggioranza) la deliberaper far arrivare il tram a San Basilio e per dare al sindaco il mandato di siglare il conseguenteAccordo di programma con l’Autorità portuale di Venezia, è stato una palestra dell’ardimento.La delibera, dunque, è passata ma con un emendamento proposto da Michele Zuin, capogruppodel Pdl, e fatto proprio anche da alcuni del centrosinistra che impone una modifica sullaquestione dei parcheggi: il 30 per cento dei posti auto che verranno realizzati (in realtàancora non si sa quanti saranno) dovrà essere riservato ai residenti veneziani. L’intenzioneera quella di assicurare qualche vantaggio anche ai cittadini ed evitare che i nuovi parcheggisiano solo per i turisti delle crociere. In realtà, dice Beppe Caccia di In Comune, su unaprevisione di 700 posti noi volgevamo darne 300 ai veneziani, ben più quindi del 30%. El’assessore Ezio Micelli ha invano tentato di spiegare che, con un emendamento del genere, si dàil destro a Paolo Costa, presidente del Porto, di pretendere molti più posti auto per il 70% cherimane a disposizione dell’Autorità.Per il resto, a parte le polemiche, resta confermato tutto quanto annunciato nei giorni scorsi: iltram si biforcherà in due verso piazzale Roma e verso San Basilio dove il fine corsa sorgerà alposto della vecchia stazione marittima. La città ha frenato il Piano di sviluppo triennale delporto e in cambio consente all’Autorità di ricostruire più in la la stessa volumetria della vecchiastazione, un parcheggio multipiano e gli consegnerà, al netto delle compensazioni, 14 milioni dieuro. Venezia ottiene la possibilità di ingrandirsi occupando il vecchio porto e di avviare ilpercorso per la costruzione di case in social housing sull’ex area Italgas, in contrasto con leprevisioni del Porto che lì vuole attività di logistica portuale urbana.Oltre a criticare duramente la maggioranza perché continua ad insistere su un tram che non si sase avrà un futuro, dato che non si conoscono le intenzioni della ditta costruttrice, se continuerà aprodurlo o meno e se assicurerà ancora i pezzi di ricambio, le opposizioni hanno bocciato ledelibera perché «frutto di un’amministrazione cittadina ondivaga che si schiera contro le grandinavi e poi invece fa un accordo che, prevedendo parcheggi al porto e altre concessioni, negarantisce la continuità».A tal proposito il sindaco Giorgio Orsoni è intervenuto spiegando che la questione Grandi Naviè talmente importante da richiedere di essere affrontata in sede di Comitatone (come a dire chese il Porto vuole sviluppare il suo programma triennale, deve scendere a patti col Comune) e intal senso ne aveva parlato con il ministro Passera; purtroppo ora siamo in campagna elettorale equindi di Comitatone se ne parlerà se tutto va bene l’anno prossimo. Nel frattempo, però, Orsoniha annunciato di aver chiesto a Costa uno studio molto approfondito sulla realizzabilità delcanale Sant’Angelo-Contorta, «e in ogni modo noi siamo convinti che ci siano altre soluzionipiù semplici, meno costose e meno impattanti per l’ambiente, mi riferisco al trasferimentodelle navi al porto di Marghera». Con queste linee in mente l’assessore Paruzzolo parteciperàal prossimo Comitato portuale.

Gazzettino – Venezia, Via libera finaleal prolungamento del tram inMarittimaPosted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

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24/01/13 13:58Gazzettino – Venezia, Tram a S.Basilio ecco il progetto. Ma c’e’ chi frena. « Comitato Opzione Zero,

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Previsti un park multipiano e un nuovo terminal. Vertice Costa-Orsoni per un accordosulla marittima. A Mestre il riavvio del servizio slitta al 21 gennaio.

Di mezzo c’è un accordo di programma. E solo grazie a questo Venezia potrà “vedere e usare” iltram, con arrivo previsto a San Basilio, nel cuore dell’area della stazione Marittima. E poiparcheggi e zone portuali che verranno riaquisite dalla città. Per l’operazione sono giàdisponibili 39 milioni di euro con il tram che correrà lungo la Scomenzera. Ma non mancanoperplessità in giunta e in consiglio comunale. Ieri vertice tra il sindaco Orsoni e il presidentedell’Autorità portuale, Paolo Costa: prove tecniche di mediazione.

INVESTIMENTI – A disposizione 39 milioni per ridisegnare l’intera area

Un nuovo terminal e un garage multipiano. Il tram cambia il Porto.

IL PERCORSO – Rotaia lungo la Scomenzera, capolinea all’ex Marittima

MARITTIMA – Il tram correrà lungo la Scomenzera: tre fermate e capolinea a SanBasilio. Previsto un nuovo ponte all’altezza della zona degli ex silos

L’accordo di programma tra Comune e Porto attraverso il quale si porterà il capolinea del tram aSan Basilio ha destato parecchie perplessità, tanto che su questo punto il Consiglio comunale del2012 si è interrotto per l’uscita “strategica” di alcuni consiglieri che il 22 dicembre avevanofatto cadere il numero legale. Anche in Giunta ci sarebbero perplessità per la formulaadottata, che praticamente lascerebbe al porto la libertà di potenziare la marittima cheproprio il Comune, con un articolo preciso sul Piano di assetto del territorio, intendeinvece chiudere all’accesso delle grandi navi. Ecco cosa prevede l’accordo di programma.IL PROGETTO - L’assessorato alla Mobilità prevede ad inizio 2014 di arrivaresimultaneamente a piazzale Roma e a San Basilio con il tram da Mestre e Marghera. Se perpiazzale Roma l’iter autorizzativo e progettuale è in mano all’amministrazione comunale, perSan Basilio è necessaria la partecipazione dell’Autorità portuale, poiché il tracciato si sviluppaper lo più in un’area demaniale. La bozza di accordo prevede che il Comune investa 15 milioniper finanziare il collegamento tramviario, che realizzi un nuovo approdo di fronte al nuovoterminal del tram e che realizzi un ponte pedonale sul canale della Scomenzera al servizio delporto passeggeri. Il porto, dal canto suo, investirà 24 milioni proprio nel potenziamentodella portualità costruendo un nuovo terminal da 28mila metri cubi al posto del piazzaled’imbarco dei traghetti, che saranno trasferiti presto a Fusina. L’ex stazione marittima siSan Basilio sarà riadattata, forse attraverso un intervento in finanza di progetto, a stazione deltram. Il porto restaurerà tre ex magazzini per un costo complessivo di 7,5 milioni e realizzeràper due milioni un parcheggio multipiano da 700 posti sul molo di Levante. Poi c’è uninvestimento da 10 milioni che il porto si impegna a fare nell’area ex lavaggio treni a SantaMarta.IL PERCORSO - Il tram scenderà lungo la rampa che porta a Santa Marta e correrà lungo lariva, girando dietro l’ex chiesa di Santa Marta e proseguendo dietro la banchina portuale finoalla stazione terminale. Ci saranno tre fermate: una in prossimità del ponte pedonale dicollegamento con piazzale Roma-people mover, una a Santa Marta e una al capolinea. Lastazione sarà ristrutturata e adattata anche con servizi commerciali e di fronte avrà unimbarcadero attrezzato che sostituirà quello attuale, al di là del ponte di legno.I PROPOSITI - Con l’accordo di programma da sottoporre al Consiglio comunale, il Comuneintende perseguire tra le altre cose la deviazione di un consistente flusso di passeggeri dal canalGrande al canale della Giudecca, ritenendo che quest’ultimo sia molto meno soggetto a danni

Gazzettino – Venezia, Tram a S.Basilioecco il progetto. Ma c’e’ chi frena.Posted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

9gen

2013

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derivanti dal passaggio di mezzi pubblici che non il già intasato canal Grande, che soffre moltola restìa provocata dai vaporetti soprattutto quando l’acqua è bassa. Procedendo, in virtù di unaderoga ai limiti di 7 km orari, a velocità più sostenute rispetto ai mezzi privati, i vaporettimuovono molta acqua e si ritiene che l’onda di risucchio, sommata ai vortici delle eliche non siaindifferente alle fondamenta degli edifici e delle rive.LE PROSPETTIVE - Presto l’accordo di programma tornerà in commissione. Ci sono diversiconsiglieri sia di centrodestra che di centrosinistra che sono perplessi e sono pronti a darebattaglia perché sono convinti che i vatnaggi pendano soprattutto dalla parte dell’Autoritàportuale.

LA CRITICA L’ex assessore all’Urbanistica attacca: «Tradito il Prg»

Boato: «La citta’ tenuta all’oscuro»

CRITICO – L’urbanista ed ex assessore Stefano Boato, componente della Commissione disalvaguardia, attacca il piano

(m.f.) «Se passerà questo accordo di programma per il tram si butterà all’aria il lavoro, lalotta e la pianificazione durata trent’anni per restituire alla città la zona di San Basilio. IlTram è il cavallo di troia per stravolgere decenni di pianificazione e di accordi presi con lapopolazione».L’ex assessore all’Urbanistica Stefano Boato non utilizza mezzi termini per definire la deliberache è stata bloccata (anche per un suo intervento) a fine dicembre in Consiglio comunale. Per luiquesta delibera va assolutamente fermata prima che sia approvata, coinvolgendo la popolazioneveneziana «che di questo non sa nulla».«In tutto il mondo – spiega – le vecchie aree portuali vengono dismesse, riutilizzate e integratealle città. Anche a Venezia il Comune aveva elaborato nel 1989-90 e poi approvato dieci annidopo questa prospettiva nel Piano regolatore. Il Piano oggi vigente prevede la dismissionedelle aree portuali di San Basilio e Santa Marta, la demolizione “senza ricostruzione dellastazione passeggeri” la rimozione dei collegamenti ferroviari e carrabili conservando lapossibilità di conservare l’attracco delle navi. Nel tempo alcuni impegni sono stati realizzati,come il riutilizzo dei magazzini da parte delle università e l’abbattimento del muro di cinta.Oggi si rischia però di tornare indietro di 30 anni con un tratto di penna».Boato, che è anche membro della Commissione di salvaguardia, elenca uno ad uno i punti arischio contenuti nella bozza di accordo.«La vecchia stazione non sarà demolita – prosegue – ma risistemata e i nuovi volumi previsti dalpiano saranno utilizzati non dalla città, ma per realizzare un nuovo terminal passeggeri con afianco un parcheggio. Inoltre il porto richiede il cambio d’uso di tre edifici dismessi a SanBasilio che erano previsti per l’ampliamento del polo universitario. Senza alcuna connessionecon il tram, la delibera permette al porto di alterare le norme dell’area “ex magazzini frigoriferi”aumentando le altezze massime e di separare l’ambito di pianificazione dell’area ex Italgas dallaScomenzera rendendo di fatto impossibile la pianificazione unitaria dei nuovi percorsipubblici».Ultima cosa, Boato ricorda che i binari attualmente presenti, garantirebbero uncollegamento facile con l’aeroporto e la città attraverso la smfr (la metropolitana leggeradi superficie, che la Regione ha previsto fin dal 1992 e che ancora non è statacompletamente attuata), ma questa ipotesi non è stata mai presa in considerazione.

CA’ FARSETTI

Il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa, ha annunciato la convocazione di unaConferenza di servizi sulla base dei risultati raggiunti da gruppo di lavoro di Comune ePorto

Comune e Autorita’ portuale prove tecniche di mediazione

Vertice ieri mattina in MunIcipio per discutere sul futuro dell’area della Marittima, maanche sulle indicazioni del Pat sulle grandi navi

L’incontro sembra sia andato in scioltezza. Certo i “pareri diversi” ci sono, ma Comune eAutorità portuale pare abbiamo deciso di «andare a manina» per risolvere le questioni aperte sulPat e la vertenza Grandi navi; sull’uso degli spazi demaniali e non della zona portuale darendere fruibili per il transito del tram in zona San Basilio garantendo allo stesso tempo aree peril futuro nuovo garage della Marittima (compreso il progetto di un ponte sul canale Scomenzera,all’altezza della zona degli ex silos, non distante dall’attuale Banchina Isonzo) ma anche pergarantire le “rendite di posizione” di numerose istituzioni che in quell’area hanno parcheggi e

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spazi riservati. Insomma, per tutta l’area c’è aria di “ribaltone” almeno a medio termine.Ed è stato un po’ su tutto questo che ieri mattina a Ca’ Farsetti vi è stato un vero e propriovertice. Attorno ad un tavolo si sono seduti il sindaco Giorgio Orsoni, il presidente dell’Autoritàportuale, Paolo Costa, l’assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo e lo staff dei Lavori pubblici(l’assessore Maggioni era a Roma per impegni istituzionali ndr). «Ci siamo misurati sullequestioni più impellenti – sottolinea Orsoni – Abbiamo trovato basi comuni di partenza per ilfuturo garage della Marittima; sull’aderenza alle indicazioni del Pat legate alla questione dellenavi da crociera. Tutti passaggi che dovranno essere concordati in consiglio comunale».Più loquace il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa: «Sul Pat – spiega – verràconvocata una conferenza di servizio sulla base dei risultati raggiunti da un gruppo di lavorocongiunto Porto-Comune. Ma i maggiori risultati li abbiamo raggiunti nella trattativa legata altram a San Basilio, alla Stazione Marittima. In questo caso si è convenuto di stabilire le aree chedovranno essere fruibili per il progetto e, allo stesso tempo, quali zone potranno essere adappannaggio del Porto quando vi sarà la ridefinizione delle pertinenze. Ci dovrà essere quasi unasorta di compensazione territoriale. Per quel che riguarda il Pat, non vi è dubbio che bisogneràdare spazio alla mediazione tra due posizioni che, al momento ovviamente, non collimano.»

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24/01/13 15:36Eddyburg: Porto, grandi navi e il piano alternativo

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SOCIETÀ E POLITICA | CITTÀ E TERRITORIO | URBANISTICA E PIANIFICAZIONE | OPINIONI | POESIA E NON POESIA | OZIO |EDDY

CITTÀ E TERRITORIO » VENEZIA E LA LAGUNA

di ROBERTA DE ROSSI

Porto, grandi navi e il piano alternativo

Il sindaco sollecita Costa. presidente dell'Autorità portuale «Orsoni vuoleconoscere lo studio per lo scavo del Canale Contorta dell’Angelo«Vogliamo valutarne la fattibilità. Decidiamo in base alle valutazioniscientifiche» Noi vogliamo sapere qual'è la strategia che la città ha sceltoper il turismo. La Nuova Venezia, 14 gennaio, con postilla«Ho chiesto ufficialmente al presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa,di darci il progetto per lo scavo del Canale Contorta dell’Angelo: solo su datiscientifici certi si può valutarne la fattibilità. Attendo risposta». Le paroledel sindaco Giorgio Orsoni sono misurate, ma ferme, alla vigilia del voto inConsiglio - oggi - per l’approvazione dell’accordo di programma traComune e porto per l’arrivo del tram a San Basilio, area portuale. Il sindaco- che da tempo va dicendo (invano) che la soluzione più immediata alpassaggio delle grandi navi in bacino San Marco è il loro spostamento aPorto Marghera - è alle prese in questi giorni (da una parte) con la strenuadifesa del porto della Marittima come scalo passeggeri insostituibile,(dall’altra) con le obiezioni di una gran parte dei consiglieri dellamaggioranza su quelle autorizzazioni alla realizzazione di una nuovastazioni passeggeri e un garage multipiano, contenute nell’accordo(presupposto di un mantenimento dello scalo passeggeri in Marittima) e(infine) con la volontà generale di portare a firma l’intesa per l’arrivo deltram a San Basilio. E continua il braccio di ferro a distanza con Costa, che siappresta ad approvare in comitato portuale un piano triennale che non soloribadisce la centralità della Marittima, ma punta a uno svilupporesidenziale e terziario dell’area. Così non resta certo indifferente il sindacoOrsoni a quel continuo ribadire di Costa «il traffico crocieristico costituisceuna delle due gambe sulle quali si regge l’economia portuale veneziana, conquello dei container, e la Marittima non ha alternative oggi: occorre passareattraverso la realizzazione di una nuova via di accesso alternativa a SanMarco, via canale di Malamocco». Quello scavo del canale Contortadell’Angelo del quale si parla da un anno, ma che finora il Comune non hamai visto, anche se il Porto ha assicurato di averlo inviato al governo. «Hochiesto personalmente che sia consegnato al Comune, per poterne studiarela fattibilità: senza valutazioni scientifiche ogni discorso è vano», sollecitaora Orsoni il presidente Costa. I toni sono misurati, ma la sostanza èchiara: o il progetto c’è ed è fattibile, oppure, non fattibile non lo è perniente e allora si vada a Porto Marghera. Una risposta indiretta anche alComitato No Grandi Navi, che bolla lo scavo di un nuovo canale comel’ennesima pugnalata alla sopravvivenza della laguna. «Io non ho mai dettoche la Marittima non deve più essere scalo passeggeri in toto», dice ilsindaco, «ma che le navi incompatibili con la città non devono più passareper il bacino di San Marco. Ci mostrino il progetto e verificheremo, datiscientifici alla mano, se c’è un altro accesso possibile». In questo modolegge anche l’articolo del nuovo Pat che ha fatto infuriare il presidente diVtp Trevisanato al punto da minacciare ricorsi al Tar. Ma Orsoni difende inpieno l’accordo con il Porto per portare il tram a San Basilio e in questomanda un messaggio ai consiglieri dubbiosi: «La possibilità di realizzare ilgarage multipiano era già prevista dai piani e si tratta di recuperare altriposteggi oggi del porto che saranno cancellati dal passaggio del tram.Niente di nuovo rispetto a quanto previsto dai piani urbanistici e del restoserve il parere della soprintendenza, che mi pare dubbiosa a realizzare unedificio fronte laguna. Resta l’importanza di un’intesa che, con ladisponibilità del Porto, apre alla città un’area oggi preclusa».

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24/01/13 15:36Eddyburg: Porto, grandi navi e il piano alternativo

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Un grande problema rimane aperto dietro il dibattito (lo scontrod’interessi) tra i vari attori che si esprimono sulle grandi navi, lasalvaguardia della Laguna e il destino della città. Eppure i tre argomentisono strettamente legati tra loro, tramite un quarto tema: il turismo. Aquale domanda turistica deve essere dedicata l’offerta turistica dellacittà? A quel turismo generico attratto dalla singolarità, alla rinomanza,al livello dei servizi standard, al prestigio ottenibile proclamando allacerchoa di conoscenti di “aver visitato Samarcanda o la Marmolada, igeyser o Parigi? Oppure un turismo di conoscenza, che vogli averel’occasione di visitare per conoscere, per verificare le diversità, perapprofondire le ragioni e i modi per cui un luogo è diversa da un altro, etrarne tutti gli insegnamenti possibili? Se vogliamo un turismo del primotipo, allora più turisti arrivano, più grandi sono le navi e più frequenti itreni meglio è: più ricchi diventerranno i venezani e le multinazionale chesfruttano la città. Poco importa se il bene che oggi richgiama i flussi sidegrada anno per anno fina a perdere le sua qualità. Se invece vogliamoun turismo diverso, allora è a un obiettivo del tutto diverso che diovremorivolgerci, è una strategia alternativa che dovremo costruire: quella cheLuigi Scano definiva la strategia del razionamento programmatodell’offerta turistica. Una strategia che il Paolo Costa, oggi sultanodell’autorità portuale, condivideva quando era “solo” un autorevoleprofessore universitario e in questo ruolo aiutò chi si opponeva allaproposta di realizzare a Venezia l’esposizione universale del 2000. E aiutòproprio dimostrando proprio che i flussi turistici già senza l’Expo (di£grattacieli del mare allora neppure si parlava)minacciavano didistruggere il patrimonio Venezia. La realtà è certamente cambiata daallora: nei fatti, perché il rischio è cresciuto e la città è più fragile, e nellepersone. Magari cambieranno di nuovo, chissà.

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24/01/13 14:01TRAM, OPPORTUNITÀ STRATEGICA

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TRAM, OPPORTUNITÀ STRATEGICA

É vero che anche in questo caso la giunta comunale di centrosinistra agisce pezzetto per pezzetto, senza una visione strategica, limitando la possibilità dipartecipazione di cittadini e territorio, però con l’accordo di programma con l’Autorità portuale per l’arrivo del tram a San Basilio si pone un importante palettoper andare, finalmente, in una direzione veramente strategica: quella, che, sin dai tempi della fondazione di An a Venezia, il sottoscritto ha cercato con forza diradicare, volta a fare di San Basilio, delle Zattere e del Canale della Giudecca un importate snodo per la mobilità interna veneziana, alternativo a Piazzale Romae Canal Grande. L’opportunità di dirottare su San Basilio i collegamenti veloci fra la terraferma e il Lido, la Giudecca e buona parte di Venezia, cogliendo nelcontempo l’opzione di ridisegno dell’area della Marittima e di Santa Marta, può costituire una chiave di volta anche per il rilancio complessivo dellaresidenzialità lagunare e consente di ottenere finalmente un primo presidio concreto per attuare l’auspicata e necessaria differenziazione dei flussi. Non perniente, nelle mie proposte del passato, si univa all’arrivo del tram a San Basilio non solo il ridisegno ed il recupero dell’area ex-Italgas e dell’attuale stazionemarittima, ma anche la realizzazione di un sottopasso fra Zattere e Giudecca. L’augurio, ora, è che si passi a una dettagliata ed efficace pianificazionestrategica, adeguata alle reali necessità e potenzialità non solo dell’area in discussione, ma anche di quella che può essere una delle più importanti arterie delcuore della futura città metropolitana, per coniugare le importantissime e preziose economie portuali con la qualità della vita e l’efficienza della mobilità deiresidenti.

Autore: Pietro Bortoluzzi consigliere provinciale e municipale di Venezia da Il Gazzettino del 16/01/2013

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