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TravelGlobe Giugno 2016

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SEYCHELLES Smeraldi sparsi su velluto blu • ITALIA Sibillini, come in un quadro di Monet • GRAN BRETAGNA Sai dov'è l'isola di Wight? • ITALIA Rossi modenesi • INDIA Departures / partenze

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  • 2Federico Klausner direttore responsabileFederica Giuliani direttore editoriale Devis Bellucci redattoreSilvana Benedetti redattoreMaddalena De Bernardi redattoreFrancesca Span redattore

    Paolo Renato Sacchi photo editor Isabella Conticello graficaWilly Nicolazzo grafico Paola Congia fotografaAntonio e Giuliana Corradetti fotografiVittorio Giannella fotografoFabiola Giuliani fotografaMonica Mietitore fotografaGraziano Perotti fotografoEmanuela Ricci fotografaGiovanni Tagini fotografoBruno Zanzottera fotografo Progetto grafico Emanuela Ricci e Daniela Rosato Indirizzo: [email protected]

    Foto di copertina: Vittorio Giannella | SeychelleS

    Tutti i testi e foto di questa pubblicazione sono di propriet di TravelGlobe.it Riproduzione riservata

    TravelGlobe una testata giornalistica Reg. Trib. Milano 284 del 9/9/2014

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    eDITORIAle5 GIUGNO lA GIORNATA DellAMBIeNTe

    Il 5 giugno si celebra in tutto il mondo la giornata dedicata allAmbiente, proclama-ta nel 1972 dallOnu durante la conferenza di Stoccolma, a margine della Dichiarazio-ne sui principi per la protezione dellam-biente e per lo sviluppo e delle relative raccomandazioni di attuazione. A seguito della conferenza fu anche istituito lUNEP (United Nations Environment Programme) con sede a Nairobi, in Kenya. Ogni anno Il tema cambia: lanno scorso fu Sette mi-liardi di sogni. Un pianeta. Consumare con moderazione, nel 2014 fu la salvaguar-dia dei piccoli stati insulari contro i rischi del riscaldamento globale. Questanno il tema la lotta al commercio illegale di animali selvatici e di avorio, allo scopo di proteggere la fauna pi a rischio. Come gli elefanti, i rinoceronti e altre specie la cui sopravvivenza gravemente minac-ciata dai bracconieri, che solo questanno in Africa hanno massacrato oltre 20.000 esemplari di elefanti, su una popolazione stimata di 500.000, e oltre 1.200 rinoce-ronti, per impossessarsi dellavorio delle loro zanne e dei corni. A parte ogni consi-derazione etica, anche una attivit mio-pe, che danneggia gravemente la colletti-vit a vantaggio di pochi singoli. Il WWF, cifre alla mano, sostiene che proteggere la biodiversit un investimento economico estremamente redditizio. Gli animali sel-vaggi sono fonte di guadagno: 500.000 dollari solo con il turismo dei leoni e 450.000 con quello dei gorilla. Se invece si considera la vita estremamente lunga

    degli elefanti, uno studio comparato sul turismo loro dedicato in Kenya, Tanzania, Zambia e Sudafrica ha valutato in 23.000 dollari allanno la resa in media di ogni pa-chiderma. Cio 1,6 milioni di dollari in tut-ta la sua vita, 76 volte quello che rende un elefante abbattuto. Lo stesso discorso vale per gli abitanti degli oceani, dove squali e balene sono vere slot machine. Secon-do lIstituto australiano di Scienze Marine, nel corso della sua vita ogni squalo gene-ra un indotto turistico di quasi due milioni di dollari grazie agli appassionati subac-quei. Le sue pinne sulle tavole dei cinesi, pur vendute a caro prezzo, rendono infi-nitamente meno. Per quanto riguarda le balene, Il Whale watching, ha un fatturato globale di 2,1 miliardi di dollari allanno e d lavoro nel mondo a 13.000 persone, secondo le stime delInternational Fund for Animal Welfare. Certo, alle dichiara-zioni sulla protezione dellambiente devo-no seguire fatti concreti: in Kenya lanno prossimo una compagnia cinese ultimer una ferrovia lunga 600 km, che collegher Mombasa, sulla costa, a Naivasha, sulla riva del lago omonimo, tagliando in due la riserva Tsavo e il National Park of Nairobi. Gli animali saranno costretti ad abituar-si al suo sconosciuto rumore e a passare tra i piloni dei viadotti creati per dare un minimo di continuit territoriale. Forse un progresso per il Kenya pagato per a caro prezzo dallambiente. Proprio in Kenya dove, come si diceva allinizio, lagenzia ONU per lambiente (UNEP) si insediata.

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    NEWSEDITORIALEdi Federico Klausner

    SEychELLESSmeraldi sparsi su velluto bluFoto di V. Giannella e B. Zanzottera. Testi degli stessi autori e di F. Klausner

    ITALIAcome in un quadro di MonetFoto e testi di Vittorio Giannella

    GRAN BRETAGNASai dov lisola di Wight?Foto e testi di Giovanni Tagini

    ITALIARossi ModenesiFoto e testi di Bruno Zanzottera

    INDIADepartures / PartenzeFoto e testi di Monica Mietitore

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    Gioved 16 giugno si celebrer la Giornata Mondiale delle Tapas. I sapori della Spagna arriveranno anche in Italia durante una serie di eventi. Il programma non ancora uscito, ma potete rima-nere aggiornati sul sito ufficiale dellEnte del Turismo Spagnolo.

    Evaneos ha superato i 100mila viaggiatori che hanno scelto di eliminare lintermediario e con-tribuire alle economie locali. Le mete maggiormente richie-ste? Thailandia, Sri Lanka, India, Vietnam e Per. Rivolgendosi a Evaneos il viaggiatore risparmia il 20%, contribuendo a preser-vare cultura e tradizioni del Pae-se. Scegli anche tu un tour ope-rator locale per il tuo prossimo viaggio. Evaneos

    TAPAS! VIAGGIA LOcAL

    Suunto, azienda orologiera fin-landese, da sempre allavan-guardia nella realizzazione di svariate soluzioni innovative a supporto del mondo dellavven-tura: dalle bussole ai computer per immersioni, fino agli orologi sportivi. In particolare, Suunto Es-sential Collection ha un design minimalista, materiali di ottima qualit, precisa e affidabile. Con-nected Family , invece, dedicato agli sportivi, mentre Suunto Kai-lash prende il nome dallomoni-ma montagna sacra tibetana, mai scalata, che continua a ispirare gli avventurosi. Info

    Primavera in Marocco tra elegan-ti riad ed eventi. Dar Darma un esclusivo riad del XVIII secolo nel cuore della Medina, dove trova-re ospitalit allinsegna del relax e dellottima cucina. Il perfetto punto di partenza per esplorare il Paese o per godersi latmosfe-ra esotica della vivace citt, sem-pre animata da festival artistici e musicali. Info

    OROLOGI

  • 7Finnair ha annunciato una gran-de novit per quanto riguarda gli scali in Finlandia. Tutti i viaggia-tori che sceglieranno di volare con la Compagnia, potranno pre-notare uno stop over per la loro coincidenza a Helsinki, in modo da visitare due destinazioni in un unico viaggio. Voli per lAsia via Finlandia a partire da 479 euro a/r in economy; a partire da 1299 euro in business class. Info

    La flotta di Royal Caribbean si arricchiesce di una nuova nave: Harmony of the Seas. Salper dal porto di Barcellona il 7 giugno, mentre dal 7 luglio operer an-che dallhome port di Civitavec-chia. Sette notti nel Mediterra-neo Occidentale, per esplorare alcune delle pi belle destinazio-ni europee. Nel novembre 2016, Harmony arriver a Port Evergla-des, Fort Lauderdale, in Florida, da dove ripartir per crociere di 7 notti nei Caraibi Orientali e Oc-cidentali. Info

    IN VOLO IN MARE

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    LOBEIl Four Seasons Hotel Kyoto ha finlamente aperto le prenota-

    zioni per soggiorni a partire dal 15 ottobre 2016. Il nuovo albergo gode di unubicazione privilegiata ai piedi del monte Higashiyama, nel distretto pi vitale della citt. Kyoto nota per le sue quattro stagioni ben distinte e le bellezze naturali, che attirano visitatori tutto lan-no. Lhotel si trova a soli sette minuti dalla stazione ferroviaria. Info e prenotazioni

    Eurowings ha ampliato il pro-prio network inaugurando due nuovi voli settimanali su Caglia-ri dagli aeroporti di Amburgo e Berlino.I voli, operati di sabato con Air-bus A320, collegano due delle pi importanti citt della Ger-mania con una meta molto am-bita dal pubblico tedesco.Tutti i voli sono prenotabili in in-ternet sul sito o tramite call cen-ter al numero 199 257 013.

    GIAPPONE EUROWINGS

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    Foto di apertura e successiva: gli scogli dellisolotto di St. Pierre emergono come un miraggio dalle acque turchesi e ricche di pesci del Parco Marino di Curieuse al largo dellisola di Praslin. Un luogo ideale per lo snorkeling. Lisola di Curieuse caratterizzata da una serie di formazioni di granito che si innalzano dalle foreste di mangrovie e che possono essere attraversate a piedi, lungo un sentiero sopraelevato in legno, per raggiungere la spettacolare Anse Jos, dove si trova una colonia di tartarughe giganti.

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    La spiaggia di Grande Anse sullisola di La Digue. Lisola prende il nome da una delle navi dellesploratore fran-cese Marc-Joseph Marion du Fresne, che raggiunse le Seychelles nel 1768 al comando di una flotta commerciale della Compagnia Francese delle Indie Orientali. Alcuni anni dopo limpru-dente du Fresne venne ucciso e canni-balizzato dai Maori in Nuova Zelanda, per aver violato un loro tab religioso pescando in una baia doverano morti affogati alcuni membri della trib. Sot-to: bambini si lanciano dalle rocce gra-nitiche della spiaggia di Port Launay, sullisola di Mah, la principale dellar-cipelago delle Seychelles.

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    Formazioni di granito dalle forme bizzarre allAnse de la Sourse Jean, sullisola di La Digue. Le Seychelles sono le uniche isole oceaniche in granito al mondo e le

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    pi antiche di tutti gli oceani. I suoi scogli modellati dal mare e dal vento appaiono graffiati da un gigante.

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    Pagine precedenti: una coppia di gio-vani sposi venuta a celebrare il proprio matrimonio alle Seychelles, dove ha scelto la spettacolare spiaggia di Anse de la Sourse Jean, sullisola di La Di-gue, come set fotografico e le forma-zioni di granito rosa sulla spiaggia di Anse Lazio sullisola di Praslin.

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    A fianco: spettacolari nubi tempora-lesche sulla spiaggia di Beau Vallon, sullisola di Mah. Sullo sfondo lisola di Silohuette, oggi parco nazionale. Sotto: pesci volanti solcano il tratto di mare tra le isole di Praslin e Mah

  • Centoquindici schegge di granito sparpagliate nelloceano Indiano, ancora cariche di una bellezza struggente e di una natura benevola come Anse Source dArgent sullisola di La Digue. Massi granitici scolpiti dallincessante lavorio del mare in milioni di anni.

  • Qui il riflesso spontaneo quello di congelare un attimo di magia destinato a scompa-rire 1/250 di secondo dopo: il tempo di uno scatto.

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    Orme solitarie sulla stupenda spiaggia di Grand Anse a La Digue, che si raggiunge dopo una salutare pedalata. Per nuo-tare occorre fare attenzione alle forti correnti marine, come segnalato da numerosi car-telli. Avvistate per la prima vol-ta nel VII secolo dai navigatori arabi, nel 1600 le Seychelles diventarono base perfetta per i pirati che infestavano queste acque. Nel 1756 furono colo-nizzate ufficialmente dai fran-cesi. Poche decine di coloni hanno sfruttato le braccia di migliaia di schiavi africani per coltivare piantagioni di cocco e spezie, ingredienti usati per profumare gli esotici piatti dei ricchi europei. Poi nel 1833, la liberazione con la firma di Lon-dra, ma solo nel 1976 i seicel-lesi si liberano completamente dalle catene colonialiste euro-pee, per diventare finalmente una repubblica autonoma.

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    Anse Royale Sun Bay. Interessante la vicenda geologica delle Seychel-les, avvenuta senza testimoni 650 mi-lioni di anni fa, quando ebbe inizio la formazione del famoso granito gri-gio-rosa di Praslin, La Digue e Mah. I continui slittamenti delle placche tettoniche cominciarono a frammen-tare questo vasto territorio e, quando 150 milioni di anni fa i dinosauri, per cause ancora poco chiare, si estinse-ro, le Seychelles erano gi come le conosciamo oggi: briciole granitiche disseminate in migliaia di miglia ma-rine, dove lisolamento ha preservato questo patrimonio di biodiversit, or-goglio oggi dei suoi abitanti.

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    La spiaggia di Vista do Mar allestremit settentrionale dellisola di Mah, una delle migliori spiagge per il nuoto e lo snorkeling.

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    Massi di granito a Carana Beach, Mah. Bisogna pren-dersi qualche giorno per visitare lisola di Mah, la pi grande dellarcipelago e sede della capitale Victo-ria. Lunga 32 chilometri e larga 8, lunica in grado di far atterrare aerei di linea giganteschi carichi di turi-sti. Un filo dasfalto costiero consente di raggiungere le decine di spiagge, molte delle quali dotate di tut-ti gli ingredienti giusti per una vacanza comoda ospi-tati nei numerosi resort, che sorgono proprio qui.

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    Pagina precedente: ragazza della delegazione indonesiana durante la sfilata al Carne-vale delle Seychelles. Ogni anno nella capitale, Victoria, si svolge il Carnaval Parade,

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    manifestazione che raduna artisti di tutto il mondo, per vivere una tre giorni di gioia e condivisione. Lultimo si tenuto il 23 aprile.

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  • Carri addobbati e maschere sfilano lungo la via principale della citt sfiorando muri di gente eccitata, armata di macchine fotografiche e smartphone. In questa pagina: le acconciature del pubblico durante la sfilata delle varie delegazioni partecipanti al carnevale delle Seychelles.

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    La lenta processione dura tutto il sa-bato. Questanno stata aperta dal carro dellisola di Runion e chiusa con lultimo carro dalla Cina.

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    Al termine della festa, per recuperare le energie, i partecipanti sfiniti si ac-calcano alle decine di chioschi volan-ti, che offrono delizie locali.

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    Danze della delegazione di Mauri-tius, lungo le vie di Victoria, duran-te il carnevale.

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    La sfilata delle delegazioni del Sudafrica (sopra) e del Vietnam (sotto).

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    Le delegazioni di Indonesia (in alto) e Cina (in basso) durante il carnevale delle Seychelles.

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  • Pagina precedente: un rappresentante dellIndonesia, tra le delegazioni pi ammirate, con il suo ricchissimo costume alato, dorato e tempestato di (finte) gemme. In questa pagina: insieme alle delegazioni internazionali, come quella del Sudafrica (foto sotto), nel carnevale sfilano anche gruppi di figuranti estemporanei molto creativi, come i supereroi della foto in alto.

  • La delegazione dellisola di Runion, ha scelto di travestirsi assumendo colori e forme di frutti tropicali.

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    La Sooglossus gardineri co-nosciuta anche come Rana Pigmea delle Seychelles con ogni probabilit la rana pi piccola al mon-do. Un esemplare adulto pi piccolo del pollice di un uomo. un anima-le endemico delle foreste di Silohuette e Mah e la si pu incontrare allin-terno del Parco Naziona-le Morne Sechellois. Le femmine depongono le uova sotto le foglie cadu-te dagli alberi. Da queste ne escono le piccole rane gi praticamente formate.

  • Dallalto a sinistra e poi in senso orario: le gigantesche testuggini Aldabrachelys gigantea du-rante laccoppiamento, sullisola di La Digue. Sono rettili originari delle Seychelles e in par-ticolare dellatollo di Aldabra, dove vive la maggior parte della popolazione esistente (oltre 100.000 esemplari), oggi protetto dallUNESCO. Un granchio rosso che vive tra le mangrovie

  • dellisola di Mah. Un verdissimo geco su un tronco dalbero. Un fasmide (Phasmatodea, dal greco phasma fantasma) comunemente chiamato insetto stecco. Caratterizzato dallo spiccato mimetismo, si nutre di foglie e pu essere allevato in un terrario con adeguati controlli di tem-peratura e umidit dellaria.

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    Il cuore verde dellisola di Praslin rac-chiude rarit animali preziose come il merlo delle Seychelles, ormai ridotto a poche coppie tutte inanellate, che vivono anche nel piccolo isolotto di Cousin. Un metodo che consente di avvistarlo consiste nello spostare le foglie del sottobosco facendo rumo-re: nella maggior parte dei casi arriva incuriosito e facilitato nella ricerca del suo cibo preferito che vive sotto le fo-glie morte della foresta.

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    Un francobollo raffigurante la testuggi-ne gigante (Aldabrachelys gigantea).Molti francobolli delle Seychelles han-no come soggetto animali unici e rari dellarcipelago e sono molto ambiti dai filatelisti di tutto il mondo. Pagina successiva: sullisola di Praslin la valle di Mai rappresenta una bella fetta di quel 45% di territorio protetto gelosa-mente dalle autorit.

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    Pagina precedente la foresta che rico-pre buona parte dellisola di La Digue.

    Sopra: geometria di una foglia di Pal-ma di Fortune (o dalle foglie a venta-glio), che si adatta anche a temperatu-ra abbastanza rigide e viene utilizzata per produrre fibre per resistenti tes-suti. Nella valle di Mai a Praslin, luogo primordiale, ricco di fascino, la colon-na sonora di fondo il rumore di una piccola cascata e i frulli di ali dei pap-pagalli e colombacci.

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    Una coppia di fetonti (Phaethon lep-turus), dal caratteristico nastro di sot-tili piume bianche allestremit della coda, in volo sopra le foreste del Parco Nazionale Morne Sechellois sullisola di Mah. Diffusi in tutte le Seychelles, questi uccelli preferiscono nidificare sulle isole pi piccole e tranquille, per poter meglio proteggere le uova e i piccoli dai predatori.

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    Lisola di Silhouette per molti riassu-me in s tutte le Seychelles per la sua natura aspra e per gli abitanti, poche decine, che vivono ancora in modo molto spartano, coltivando pochi faz-zoletti di terra strappati alla montagna e producendo copra. Per curarsi, fan-no largo uso di erbe medicinali della foresta. Come Modestine, nella foto, mentre pesta un intruglio di erbe per curare la tosse di sua nipote.

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    Una famiglia di abitanti dellisola di Mah torna a casa dopo una domenica pomeriggio passata al mare. Mah lisola pi grande delle Seychelles 145 kmq, un terzo della superficie com-plessiva del Paese - e ospita 65.000 abitant, che per il 90% risiedono nella a capitale Vittoria.

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    Pagina precedente: le nubi avvolgo-no le cime di granito e le foreste del Parco Nazionale Morne Sechellois sullisola di Mah, il pi grande par-co delle Seychelles, che si estende su una superficie di 3 ettari, pari al 20% della superficie dellisola. Offre la possibilit di ammirare la natura, le sue particolari piante endemiche e straordinari panorami sulloceano e su Victoria, la capitale pi piccola del mondo.

    Sopra: lincredibile panorama delle foreste e delle baie che si gode dal belvedere di Mission, nella parte orientale dellisola di Mah.

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    Un sentiero ripido ma ben segnalato,porta nel cuore del Morne SeychelloisNational Park. Alberi incrostati di li-cheni danno rifugio a piccoli serpen-ti melanici innocui e a insetti di varie forme e colori. Qui la natura d il me-glio di s. Nelle radure assolate, tra la foresta intricata a picco sul mare, si possono osservare le piante carnivo-re Nepenthes pervillei.

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    Una casa immersa nel bosco sullisola di La Digue. La Digue ha una popolazione di circa 2.000 abitanti, che vive in gran parte sulla costa occidentale nei villaggi di La Passe (collegato tramite traghetto a Praslin e Mah) e La Runion. Lisola ha una superficie di 10 km.

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    Un altare dedicato al culto della Vergine nella foresta sulliso-la di La Digue. La Digue fronteggiata da unestesa barriera corallina a oriente, in direzione dellisola di Praislin, che deter-mina la formazione di unampia laguna dalle acque basse. Sul lato opposto dellisola, dove si trova la spiaggia di Grand Anse, la barriera invece assente e la costa battuta direttamente dalle onde oceaniche.

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    La palma del coco de mer ha le due piante con i sessi separati. Secondo la leggenda, nelle notti di luna piena i tronchi si avvicinano per appassionati amplessi. Un geco che con gli oc-chi strabuzzati si prepara a pranzare con il polline dolce dellorgano maschile, che produce piccoli fiori gialli, e da pianta a pianta uno dei vettori per la fecondazione scientificamen-te provata. La colonna sonora di fondo di questo luogo primordiale, ricco di fascino, il rumore di una piccola cascata e i frulli di ali dei pappagalli e colombacci.

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    Il frutto della palma femmina del Coco de Mer (Lodoicea maldivica), pianta endemica delle Seychelles di cui diventata il simbolo. La palma arriva a superare i 20 metri daltezza e pu vi-vere oltre 200 anni. Molti esemplari sono concentrati sullisola di Praslin nella Valle de Mai, di-venuto Patrimonio Mondiale dellUmanit UNESCO e sullisolotto di Curieuse. Il grande seme, che richiama il bacino femminile, arriva a pesare 20 kg, impiega 7 anni per giungere a completa maturazione e 28 per staccarsi dalla pianta. Ha nutrito la fantasia dei primi Arabi e navigatori che, alla vista di queste enormi noci galleggianti, pensavano provenissero da immensi alberi sottomarini, da cui il nome coco de mer. Dai botanici, invece, la Valle di Mai a Praslin, fu scoper-ta nel 1770.

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    Il fiore appariscente dellalbero del cannone cos chiamato perch il frutto perfettamente rotondo e ricorda molto, appunto, le antiche palle di cannone. Originario dellIndia, produce frutti commestibili.

    A destra: il tronco di una palma endemica delle Seychelles, comune sotto la volta umida della foresta, che protegge i suoi frutti armandosi di aculei mobili, per impedire la salita ai possibili commensali.

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    In questa pagina e nella precedenteImmagini del mercato del pesce di Victoria. Principale attrattiva della citt, occorre recarvisi al mattino pre-sto, quando i banconi sono ancora ricoperti da tantissime qualit ittiche. un posto molto caotico, pieno di gente che contratta. I grandi volatili bianchi in agguato nei pressi dei ban-coni sono chiamati dai seicellesi Ma-dame Paton e si nutrono degli scarti dei pesci. Accanto c limperdibile mercato delle spezie. Per entrambe Il giorno migliore con lofferta pi am-pia di prodotti il sabato: quando si pu trovare davvero di tutto.

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    Un venditore di noci di cocco ne apre una davanti alla sua abitazione, alle-stremit settentrionale dellisola di Mah. Lacqua di cocco, contenuta al suo interno, ricca di vitamine e di sali minerali. Contiene vitamina C e vita-mine del gruppo B, oltre a calcio, po-tassio, ferro e magnesio e ha numerosi benefici effetti sullorganismo.

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    Tempio induista a Victoria. il luogo di culto della piccola comunit ind delle Seychelles, dove la maggior parte della popolazione professa il cattolicesimo, ed liberamente accessi-bile anche ai turisti. un tempio molto piccolo e coloratissimo, davvero suggestivo, tra incen-si e fedeli raccolti in preghiera. Si trova nella piazza centrale dalla parte opposta al mercato.

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    Una cerimonia allinterno del tempio induista di Victoria: un bramino cele-bra un rito con un candelabro.

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    Le brezze fanno cadere i fiori degli alberi costieri, che ombreggiano le spiagge di Praslin ad Anse Kerlan e quando c la bassa marea si accumu-lano, creando suggestivi quadretti sul-la sabbia bianca.

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    Souvenir artigianali in vendita a La Passe, il villaggio sullisola di La Di-gue, raggiungibile in pochi minuti con un barcone, che a orari stabiliti parte da Praslin. Qui le ore trascorro-no scandite dalle campane delluni-ca chiesetta, i bambini giocano con balocchi autocostruiti e gli abitanti sono abili artigiani del legno, che vendono ai turisti nelle numerose boutique al porto.

  • Alcune prelibatezze delle Seychelles, realizzate partendo da prodotti freschi locali. Dallalto a sinistra e poi In senso orario: carpaccio di red fish, comune nei mari dellarcipelago, e ver-dure; gamberoni di La Digue infilzati su uno spiedo con crema di lime; medaglioni di manzo

  • speziati al caramello; costine di agnello alla crema di mango. Tutti i piatti sono del ristorante Old School a Praslin.

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  • Pagina precedente: Il pubblico che ha partecipato alla parata del carnevale delle Seychelles si rilassa prima del ritorno a casa.

    Sotto: le onde si infrangono sugli scogli di Anse Lazio di fronte al tramonto.

  • I N F O U T I L IFoto di Vittorio Giannellae Bruno Zanzotteratesti di Vittorio GiannellaBruno ZanzotteraFederico KlausnerQUANDO ANDARELa posizione dellarcipelago del-le Seychelles vicino allEquatore e linfluenza dei venti Alisei rendono il clima di queste isole di tipo tro-picale. Le temperature subiscono minime variazioni e sono gradevoli tutto lanno, tra ii 28-30 gradi. Le sta-gioni alle Seychelles sono due: una da novembre ad aprile, pi umida e piovosa con brevi acquazzoni e quasi mai cicloni. Laltra da mag-gio a ottobre con clima pi secco e leggermente pi fresco. Nei perio-di di cambio, cio aprile-maggio e ottobre novembre, il mare calmo, perfetto per lo snorkeling e le im-mersioni e permette di ammirare la fantastica barriera corallina.cOME ARRIVARELa linea aerea nazionale, Air Seychelles, ha voli di linea diretti da Mauritius, Abu Dhabi e Sud Africa (Johannesburg) all Aeroporto Inter-nazionale di Mah. Qatar Airways, Etihad Airways ed Emirates hanno voli diretti per numerose destina-zioni attraverso gli aeroporti inter-continentali di Dubai, Abu Dhabi e Doha. Altre linee aeree che hanno voli alle Seychelles sono la Condor/Thomas Cook, Kenya Airways ed Ethiopian Airlines. I tempi di volo alle Seychelles sono relativamente corti: 10 ore da Londra, 8 e da Roma, 6 e da Singapore, 2 e da Mauritius, 4 e da Johannesburg.VISTINon sono necessari visti din-gresso. Bastano: passaporto va-lido per la durata del soggiorno, biglietto di ritorno o di partenza

    dalle Seychelles, prenotazione alberghiera e denaro sufficien-te. Il permesso vale un mese, ma pu essere esteso fino a tre mesi e poi per ulteriori periodi di tre mesi alla volta per un massimo di dodici mesi, sempre mantenen-do lo stato di turista.VAccINAzIONINessuna obbligatoria, tranne quel-la contro la febbre gialla, se si pro-viene o si ha soggiornato in un Pa-ese affetto da questa malattia, nei 6 giorni precedenti allarrivo alle Seychelles.MONETALa rupia delle Seychelles. 1 SCR = 0.0067 , 1 = 15 SCR. Sono accet-tati US$, tutte le principali valute internazionali. Le carte di credito sono generalmente accettate in tut-te le Seychelles.DOVE MANGIAREUn elenco dei migliori ristoranti delle Seychelles sul sito dell Ente del turismo.hOTEL E RESORTNon vero che i resort delle Seychelles abbiano prezzi inavvici-nabili. Una ampia rassegna di hotel, guesthouse e ville per (quasi) tutte le tasche offerta dal sito Guida Seychelles.Avani Resort: affaccia su una splen-dida e tranquilla baia di Mah. Of-fre camere grandi ed eleganti im-merse nella natura. Info Carana Beach: sempre a Mah, di nuova inaugurazione. La spiaggia su cui situato piccola e riserva-ta, cos come le villette, tutte vista mare, a disposizione degli ospiti. Raffinato ed esclusivo, adatto a chi non ama la folla. InfoINFOPotete trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale del turismo delle Seychelles.

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    a partire da giugno che la primavera onora con il suo arrivo la Piana Gran-de di Castelluccio di Nor-cia: un bacino carsico di 7 chilometri per 3, com-preso nel parco nazionale dei monti Sibillini a 1400 metri di quota. Quando i primi venti tiepidi acca-rezzano le vaste praterie avviene lo spettacolo del-la fioritura, con milioni di fiori che trasformano la piana in una gigantesca tavolozza colorata.

    Pagina precedente: sono decine i sentieri che per-mettono passeggiate ri-lassanti tra le multicolori fioriture primaverili, come in un quadro impressioni-sta di Claude Monet.

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    Sulla piana c anche la possibilit di organizzare gite a cavallo per sfiorare campi di fiordalisi e papaveri. A 1450 metri non pu sopravvivere il nemico numero uno delle lenticchie: il ton-chio. Per questo i contadini non hanno mai utilizzato pesticidi e a giugno le piantine di lentic-chie non subiscono alcun danno dal prosperare di piante infestanti. Ecco svelato il semplice segreto dei magici colori della piana: mai nessuno ha utilizzato diserbanti.

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    Questa pagina e prece-dente: la mattina, a 1450 metri, laria frizzante, ma indispensabile alzarsi presto per assistere alla suggestiva danza delle nebbie sottili, che avvol-gono la piana come leg-geri veli sui campi colorati. Brevissima danza dissolta dai primi raggi del sole.

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    Attorno al poggio, dove sorge abbarbicato il borgo di Castelluccio di Norcia, i terreni sono colti-vati a lenticchie, segale e orzo. Gli abitanti di questo paesino sommerso dalla neve per molti mesi, amano dire: non importa quanto freddo sia linverno, dopo c sempre la primavera.

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  • Pagina precedente: per godere appieno di questa meraviglia bisogna procedere lentamen-te: viene facile con gli asini e una dettagliata cartina dei sentieri.Piana Grande a giugno diventa un giardino e la mappa cromatica dei suoi fiori esalta la bel-lezza, la forza magnetica e la poesia di questo paesaggio magico. La straordinariet dovuta anche al fatto che tutti i colori si fondono in armonia.

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    I grigi e i verdi delle gra-minacee si affiancano al rosso dei papaveri, al giallo delle brassiche e allazzurro dei fiordali-si. Non occorre essere esperti botanici per go-dere delle tante fioriture e colori.La scienza non ha mai dif-fuso abbastanza lefficace effetto tranquillizzante di una soleggiata spianata di fiori.

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    Piana Grande occupa lo spazio di un ex lago carsico sprofondato nelle viscere della terra un milione di anni fa. Il fosso dei Mergari, chiamato comunemente linghiottitoio taglia la piana come una cicatrice e tutta lacqua di fusione delle nevi e delle piogge sincanala qui, per poi sparire inghiottita dalla terra.

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    Da secoli i contadini di Castelluccio di Norcia coltivano le lenticchie mi-gliori dEuropa, quelle di montagna, che crescono nelle prime settimane di giugno, insieme a milioni di fiori. Piccole e pi tene-re da cucinare, riescono a crescere su un terreno avaro e calcareo, minerale depositato su questa pia-na dai ghiacciai del Qua-ternario, che colavano dal monte Vettore, con 2476 metri la vetta pi elevata dei Sibillini.

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    Sentieri ben segnati permettono di camminare ore e ore per una full immersion nella natura e conducono alle vette che fanno da corona alla piana, come il monte Porche, nella foto, o allascen-sione al rifugio Zilioli e al sottostante lago di Pilato.

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    Il lago di Pilato noto perch nelle sue acque vive una rarit glaciale: il Chirocefalo del Marche-soni, dal nome del suo scopritore, che non ha parenti in nessun altro luogo del pianeta. Non ha certo la fama del mo-stro di Loch Ness, ma per lo meno questo si vede e in gran numero.

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    In questa pagina e nella precedente: a fine giugno i turisti, giunti fin qui per godere delle fio-riture e della festa a loro dedicata, la fiorita, girano fra le bancarelle che espongono le delizie gastronomiche locali. La notte tra i lontani rumori della piana si possono sentire i richiami dei lupi, come nelle favole e come nelle leggende che si perdono nel tempo.

  • I N F O U T I L IFoto e testi di Vittorio Giannella

    cOME ARRIVAREIn auto: provenendo da Nord, lungo lAdriatico, con lautostrada A14 si esce al casello di S. Benedetto del Tronto, si segue per Ascoli Piceno-Roma fino a Norcia per poi salire a Castelluc-cio di Norcia. Dallautostra-da Firenze-Roma si esce a Valdichiana, poi si imboc-ca la E45 per Perugia-Spo-leto e si arriva a Norcia.

    DOVE DORMIREHotel Sibilla, a Castelluccio di Norcia tel. 0743 821113Agriturismo La Cittadella, a Montemonaco tel. 0736 856361

    DOVE MANGIARELocanda dei Senari allinse-gna del tutto fatto in casa, strangozzi, pappardelle, sa-lumi Tel. 0743 821205Ristorante Granaro del Monte a Norcia, per assaporare in-dimenticabili prelibatezze locali Tel. 0743 817551

    INFOCastelluccio di NorciaParco dei Monti Sibillini

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    Pagina dapertura: la quintessenza del-la tradizione inglese? Il t del pome-riggio! Se poi la giornata soleggiata e calda, quale luogo migliore del par-co dellHotel The Royal a Ventnor?

    Pagina precedente: la lunga spiaggia di sabbia finissima di Ventnor vista dal mare. Questa piccola cittadina uno dei centri balneari pi eleganti e so-leggiati dellintera isola.

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    A sinistra: nella centralissima High Street a Cowes, a due passi dallo yachting club, si trova il Pier View, uno dei pi celebri e storici pub dellisola, famoso per le numerose birre artigianali e pre-miato per il miglior hamburger dellisola.

    Sopra: le pittoresche abitazioni di pietra con tetti in paglia di grano, chiamati thatched roof, sono presenti solo in due antichi borghi, Shanklin e Arreton. Alcune di esse sono state costruite pi di duecento anni fa. Le pi belle si possono vedere nel centro di Shanklin, nella baia di Sandown.

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    Nella pagina precedente: il Perks of Ventnor a tutti gli effetti il pi classico e bel pub inglese di Wight. Le pareti sono tappezzate di foto dei Beatles, dei Rolling Stones e di tutti gli artisti del famoso concerto rock del 1970. Da non perdere.

    Sopra: per gli amanti del t, il Vernor cottage di Shanklin il posto giusto. Qui si trovano i miglioriinfusi provenienti da tutto il mondo e una divertente e ricca collezione di teiere. Molto curato e accogliente il giardino adiacente.

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    La cittadina di Yarmouth sorge lungo la foce del fiume Yar. I suoi canali flu-viali, protetti e poco sog-getti alle maree, la rendo-no uno di porti turistici pi importanti, luogo ideale per lunghe passeggiate nel verde e perfetto per gli amanti della pesca.

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    Nella pagina precedente: i giardini e la facciata della Osborne House a East Cowes, fascinosa residenza estiva della regina Vittoria e del principe Alberto, progettata in stile rinascimentale italiano. Si possono visitare i grandiosi saloni, gli appartamenti privati e il maestoso giardino. Da pochi anni si pu accedere anche alla spiaggia privata della sovrana.

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    A sinistra e sotto: lusso raf-finato e discreto al Priory Bay hotel, tipica country house in pietra. Costruito sui resti di un antico mo-nastero e di fienili risalenti allundicesimo secolo, of-fre il meglio che si possa desiderare: suites impe-riali, Rolls Royce, spiaggia privata, campo da golf, pi-scina e un bellissimo par-co allinglese.

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    Soffermandosi a guardare le fotografie appese alle pareti del Perks of Ventnor si possono trovare imma-gini della famiglia reale, ma le pi preziose sono due foto storiche di Peter Skingley: una ritrae Lady Margaret Thatcher seduta su una poltrona, che lascia intravedere lintimo, e una con Churchill, Monty e Ei-senhower dopo una not-tata di bagordi.

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    Nella pagina precedente: a St. Helens, nella punta pi a est dellisola, durante la fase di bassa marea affiora un lungo sentiero asfaltato, che percorre una grande piana coperta interamente da al-ghe verdissime. Luogo per-fetto per lunghe passeggia-te a piedi o in biciletta o per praticare birdwatching. Biso-gnai consultare le fasi di ma-rea per evitare di trovarsi con i piedi nellacqua.

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    A sinistra: The Little Gloster di Gurnard un ottimo ristorante a bordo mare. Serve un men a chilometro zero: pescato del giorno e verdure dellorto di Ben e Holly Cooke, oltre al miglior fishand chips di tutta lisola.

    Sopra: in unarea del Dimbola Lodge, la casa museo della fotografa Julia Margaret Cameron, si trova la mostra permanente dedicata alle memorabilia del mitico festival rock dellagosto 1970, che rese famosa lisola in tutto il mondo. Esposte foto storiche, vecchi album, poster e oggetti legati allevento.

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    Fiori da record al Ventnor Botanic Gardens: Victoria Amazonica, il fiore pi grande del mondo, fiorisce solo per due notti lanno. Fu scoperto nel XIX secolo da un botanico britannico che lo dedic alla Regina. Questo gigantesco giglio esposto, per la gioia degli appassionati, insieme a un tripudio di fiori e piante rare provenienti da tutto il mondo.

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    Lingresso al giardino del The Royal di Ventnor, il pi antico hotel dellisola. Originariamen-te costruito come una casa di coaching, nel 1832, divenne in seguito un lussuoso hotel a con-duzione familiare. Camere con splendida vista mare e giardi-ni con bellissime rose e piccole palme.

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  • Pagina precedente: lultimo raggio di sole illumina il Ventnor Fishery Market e la passeggiata che costeggia il mare. Nelle serate estive il sole tramonta tardi.

  • La statua ad altezza naturale di Jimi Hendrix, spicca nel giardino del Dimbola Lodge Museum.Qui suon il 30 agosto 1970 e fu la sua ultima grande esibizione pubblica prima della sua morte.

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    Lungo High Street, la via dello shopping di Cowes, si incon-trano numerosi musicisti di strada che strimpellano vec-chie canzoni. Anche se sono passati pi di quarantanni dal concerto che ammali hippie e unintera generazione di gio-vani, il ricordo ancora vivo: molte vetrine espongono ci-meli legati allevento e nei pub se ne suonano ancora brani.

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    Non solo la musica rock imperversa sullisola: a Ventnor la banda musicale della cittadina, duran-te le luminose serate estive, suona musica celtic rock a pochi passi dai ristoranti in riva al mare, attraendo un numeroso pubblico di turisti che apprezza molto le loro esibizioni.

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    Durante la fase di bassa marea la spiaggia di Ride si estende per centinaia di metri, dando la sen-sazione di potersi unire con Gostport sulla terra ferma, ma solo una sensazione ottica.

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    La cucina creativa del Hillside Hotel a Ventnor, propone piatti a base di pesce fresco e prodotti del territorio. Il proprieta-rio, il danese Gert Bach, collezionista darte e su-per appassionato di vini piemontesi, ha in men eccellenti etichette delle Langhe. Per chi sentisse la nostalgia di un buon bicchiere di Barolo que-sto il posto giusto dove godersi unottima cucina in un ambiente curato ed elegante, con vista mare.

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    La sala della musica del North Court House a Shorwell. Costruita nel 1600 su un edificio monastico da un vice governatore dellisola, la casa padronale pi grande di Wight. Oggi uno degli hotel pi cool. Poche camere ben arredate e una terrazza da colazione che si affaccia sui bellissimi giardini, che ospitano pi di 4000 piante provenienti da tutto il mondo. Soggiornarci come rivivere le magiche atmosfere delle serie tv Downton Abbey.

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    Sopra: navigare intorno allisola unesperienza unica. Da questa prospettiva si possono ammi-rare paesaggi da fiaba: cottage in riva al mare, boschi secolari che lambiscono la costa, antiche abbazie nascoste e bianche scogliere a picco sulle acque. Da Ventnor tutti i giorni partono escursioni in mare, mentre da Newbury le piccole chiatte tradizionali navigano seguendo i ca-nali di Kennet e Avon.

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    Nella cittadina di Ventnor, lungo le strade che si af-facciano sulla baia, si pos-sono ammirare le tipiche abitazioni colorate in stile inglese dalle ampie vetra-te. Essendo uno dei luoghi turistici pi frequentati, molte di queste abitazio-ni sono diventate b&b e, per chi vuole soggiornare in casa spendendo poco, sono lalternativa giusta ai grandi hotel.

  • Lungo The Solent, tratto di mare che divide Wigth dalla terra ferma, si praticano regolarmente sport di vela grazie al vento regolare e costante. Numerose sono le regate che si svolgono pro-prio in questo stretto canale.

  • I N F O U T I L IFoto e testi di Giovanni Tagini

    DOVE DORMIREHillside Hotel, 151 Mitchell Avenue, Ventnor. Tel. + 44 01983852271. North Court, Main Rd, Shorwell. Tel. +44 01983 740415. Priory Bay Hotel, Priory Drive, Seaview. Tel +44 01983 613146. The Royal, Belgrave Road, Ventnor. Tel +44 1983 852186.

    DOVE MANGIAREHillside Restaurant, 151 Mitchell Avenue, Ventnor. Tel. + 44 1983855310. The Little Gloster, 31 Marsh road, Gurnard. Tel. +44 1983298776. Thompsons, 11 Town Lane, Newport. Tel +44 1983526118. The Tavern Pub, High street, Godshill. Tel +44 1983 840707.

    INFO UTILIente del turismo dellisola di Wight

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    Fra la Via Emilia e lAppennino mode-nese c unEmilia speciale. , per dir-la con le parole di Guccini, unEmi-lia sognante fra loggi e il domani, di cibo e di motori. UnEmilia che spa-zia tra il lambrusco e Maranello, tra le ciliege di Vignola e la collezione au-tomobilistica di Vittorio Stanguellini. Una terra di motori, castelli e buona tavola. Il tutto dominato dal filo rossodella leggenda.

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    Il Duomo di Modena. Verso la fine dellXI secolo in tutta Europa sorsero cattedrali magnifiche per celebrare la fede cristiana. Anche a Modena si avvertirono gli effetti di quel fervore, artistico e religioso. Dovendo ricostruire il tempio che da secoli custodiva la tomba del Santo Vescovo Geminiano, i modenesi decisero di riedificare ed elevare un nuovo tempio al Santo Patrono. Sotto la direzione dellarchitetto Lanfranco la prima pietra fu posta il 9 giugno 1099. I lavori du-rarono 85 anni e il Papa Lucio III lo consacr il 12 luglio 1184.

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    Questa pagina e pagine precedenti: la vendemmia nelle vigne di lambrusco nelle campagneattorno al borgo di Levizzano Rangone. Lorigine del nome di questa variet di vite sta nel significato della parola lambrusco. Oltre allimmediato accostamento al termine brusco, che in genere caratterizza i vini giovani, le interpretazioni filologiche richiamano anche il termine latino labrum (margine del campo) e ruscum (pianta spontanea), per definire un vitigno che cresceva spontaneamente sui bordi dei campi. La testimonianza che la vite labrusca rappre-sent una delle prime esperienze enologiche delluomo, risale allet del bronzo e la si deve al rinvenimento di semi di vite silvestre in siti archeologici situati nelle attuali zone di produ-zione del lambrusco.

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  • Le rosse foglie delle viti di lambrusco si mischiano al mosto versato, dentro cui si ri-flettono le autoclavi per la vinificazione. Per continuare con la storia del Lambrusco, Strabone, nel III sec. d.C., parl dellesistenza di botti di legno gigantesche nelle zonedi produzione del lambrusco, che testimoniavano una pratica enologica molto evoluta

  • in queste regioni. Lutilizzo del legno per linvecchiamento del vino richiama probabil-mente uninfluenza di popolazioni celtiche, mentre i Romani erano soliti conservare il prezioso liquido in anfore di terracotta.

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    Il Lambrusco deve la sua coltivazione stabile e affermazione definitiva a Matilde di Canossa. La contessa fece realizzare sullAppennino reggiano-modenese, verso la fine dellXI sec., una serie di fortezze in contatto strategico tra loro. Attorno alle fortificazioni si svilupp un preciso disegno di organizzazione agricola, dove la produzione vinicola assunse un ruolo primario. Il Lambrusco ha una caratteristica unica che lo rende riconoscibile tra tanti vini: la spuma che orla il bicchiere quando viene versato. Questa sua frizzante propriet nasce dai processi di vinifica-zione, capaci di trasformare gli zuccheri in anidride carbonica e alcool.

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    Controllo della produzione di Lambru-sco nei laboratori delle Cantine Riunite. Un tempo i vinificatori, dopo la prima fermentazione e le successive filtrazio-ni, si avvalevano della forte escursione termica invernale per interromperla. Questa veniva ripresa nella primavera successiva dopo limbottigliamento. Oggi alcuni produttori ripropongono questa tecnica, senza la necessit di avvalersi dei rigori invernali per inter-rompere la fermentazione naturale. una riscoperta della tradizione nei suoi aspetti pi genuini, che pu esporre il prodotto a caratteristiche disomoge-nee, ma che salvaguarda il fascino e il piacere di sapori ritenuti perduti.

  • Il metodo charmat, adottato nel 95% della produzione di lambrusco, consiste nel riporre il vino ottenuto dalla fermentazione in contenitori di acciaio o altro materiale, detti autoclavi. Qui, attraverso laggiunta di filtrato dolce o mosti concentrati ricavati esclusivamente da uve di lambrusco, si ottiene la presa di spuma desiderata.

  • Questo metodo dal punto di vista commerciale offre numerosi vantaggi, che si evidenziano nel poter imbottigliare a diverse riprese nellarco dellanno, ottenendo di fatto vini sempre giovani, a seconda della richiesta di consumo.

  • Test sullaceto balsamico alla Consorteria dellAceto Balsamico Tradizionale di Spilimberto, in provincia di Modena. LAceto Balsamico Tradizionale di Modena certificato da un marchio che ne garantisce la provenienza e la lavorazione, al fine di distinguerlo da altri aceti simili in commercio. un prodotto costoso, per via della quantit limitata e del lungo processo necessario per ottenerlo: anni, se non decenni. Pi il prodotto invecchiato e pi pregiato. Conside-rando i tempi, le botti e il lavoro si calcola che costi, alla produzione, una media di 250 Euro al litro.

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    I documenti storici parlano dellaceto bal-samico dalla fine del 1600, ma ci sono in-dizi che lo farebbero risalire a duemila anni fa. La Consorteria di Spilimberto lente che dal 1967, ne tutela il marchio, la storia e ne custodisce la conoscenza scientifica.Ogni anno una commissione di esperti assaggiatori esamina i balsamici dei pro-duttori associati, attraverso analisi simili a quelle dei vini: visiva, olfattiva, degustativa.

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    Una tipica acetaia per la produzione dellaceto balsamico. Laceto balsamico si ottiene dal mosto cotto prevalentemente di 3 vini: il trebbiano modenese, il trebbiano di Spagna e il lambrusco. Il mosto viene cotto nel periodo della vendemmia, successivamente si raffredda in appositi contenitori fino a primavera, per poi passare nelle acetaie. Laceto viene invecchia-to in una serie di piccole botti, travasandolo di anno in anno da una botte allaltra. Quando si rincalza la botte pi grande con il nuovo mosto, se ne sposta la stessa quantit del vecchio nella successiva pi piccola. Le botti solitamente sono 5: la pi grande di 60 litri e la pi piccola, da cui si ottiene il prodotto finale, di 20.

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    Un sommelier dellEnoteca Comunale Casa dei Lambruschi. Uno dei lambruschi pi conosciuti il Lambrusco di Sorbara. Si tratta di una variet autoctona di antiche origini, che deriva dalladdo-mesticamento di viti selvatiche dette anche uzeline o oseline. Il vitigno prende il suo nome dalla frazione di Sorbara del comune di Bomporto, nel modenese. Il fenomeno dellacinellatura, che produce chicchi di piccolissime dimensioni a causa di unanomalia floreale, rende il Lambrusco di Sorbara un vino pregiato. Si tratta di un vino rosso rubino con evidente profumo di violetta.

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    Salumi, formaggi, gnocco frit-to, crescentine e limmancabile lambrusco, alla trattoria Tonoz-zi nel borgo La Siberia. Nella profonda provincia modenese difficile trovare ristoranti di lusso, dove esibire immagi-ne e prosperit: quelli sono a Modena, la piccola citt di gucciniana memoria. Il capo-luogo da queste parti sembra un luogo lontano, perch qui i modenesi sono di unaltra raz-za. Allinizio possono sembrare riservati, ma basta una stretta di mano guardandoli negli oc-chi perch compaia un salame e si levino i calici di lambrusco.

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    Se il lambrusco sembra giocare il ruolo di padrone nella provincia modenese, un altro rosso da non dimenticare sono le famose ciliege di Vignola. Nino Quartieri ne uno tra i pi importanti produttori. Le sue ciliege della qualit denominata ferrovia (raccolte dalla signora nella fotogra-fia), hanno ricevuto a pi riprese il premio per La ciliegia pi bella dItalia. La qualit specifica delle ciliege di Vignola la Mora pi scura e saporita del pi famoso Durone.

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    Pagina precedente: Arturo Venturelli, capo-magazziniere dagli albori della Ferrari, fotografato davanti al primo modello di Ferrari prodotto, la leggendaria 125S del 1947. Se lambrusco e cilie-ge rappresentano i rossi sapori modenesi, il rosso per eccellenza, che ha fatto conoscere Modena in tutto il mondo, senza ombra di dubbio quello dei bolidi del cavallino rampante ereditato dallaereo del mitico Francesco Baracca. Viaggiatori da tutto il mondo giungono a Maranello per visitare la Galleria Ferrari, una delle pi prestigiose leggende italiane.

    In questa pagina: a Rocca di Vignola fu fatta costruire nel IX secolo da SantAnselmo, abate di Nonantola, per difendere i territori della grande abbazia. Nel 1401 gli Estensi donarono la Rocca alla famiglia Contrari.

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    Molte sale della Rocca di Vignola sono decorate con affreschi quattrocenteschi. La maggior parte di questi riportano la storia della famiglia Contrari e provano il loro fortissimo legame con gli Estensi. In questi ultimi anni la Rocca di Vignola stata notevolmente restau-rata e riportata in buona parte al suo antico splendo-re, sia architettonico che pittorico.

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    La scala a chiocciola opera dellarchitetto Jacopo Barozzi da Vignola, a Palazzo Boncompa-gni a Vignola. La scala ellittica dellaltezza di 12,33 m., la sola parte verticale che collega i vari piani del palazzo. totalmente aerea e sostenuta da ununica colonna, situata nel seminterrato. Nel muro perimetrale sono incastrati i 106 gradini autoportanti.

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    Pagine precedenti: panoramica sul borgo di Castelvetro con la famosa Torre dellOrologio a sini-stra. Filari di viti dai colori contrastanti.

    Sotto: Il centro storico del borgo di Castelvetro. Citt del vino, Castelvetro il centro della pro-duzione del Lambrusco Grasparossa che, assieme al Lambrusco di Sorbara, una delle tipologie pi rinomate di questo vino. Il cuore del borgo Piazza Roma, su cui si affaccia buona parte degli edifici storici: dalla Torre delle Prigioni al Palazzo Comunale, da Palazzo Rinaldi alla Torre dellO-rologio, unico resto sopravvissuto della fortificazione orientale del castello.

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    I N F O U T I L IFoto e testi di Bruno Zanzottera

    DOVE TROVARE I PRODOTTI TIPIcI MODENESIAzienda Nino Quartieri, Via Claudia 2368, Savignano sul Pa-naro per le ciliege di Vignola e la possibilit di effettuare visite guidate. Pasticceria Golini, Via Garibaldi 1, Vignola. Il posto ideale per acquistare la famosa Torta Barozzi. Prosciuttificio Leo-nardi, Via Vignolese 280, Vigno-la. Consorteria dellAceto Balsa-mico Tradizionale, Via Roncati 28, Spilimberto per lacquisto e la degustazione del vero ace-to balsamico, molto diverso da quello che oggi si trova anche in tutti i supermercati. Enoteca Comunale Casa dei Lambru-schi, Via Cavedoni 54, Levizza-no, il luogo ideale per scegliere una bottiglia di lambrusco.

    IL ROSSO DELLA STORIA Dagli ultimi modelli da stra-da alle monoposto di formu-la uno: alla Galleria Ferrari di Maranello i pezzi sono esposti a rotazione, per dare al visita-tore sempre nuove emozioni: vetture, particolari di motori, prototipi e la ricostruzione, con

    il mobilio originale, dellufficio di Enzo Ferrari. Uno spazio dedicato ai simulatori di guida in pista. Un altro capitolo meno noto, ma altrettanto interes-sante della tradizione automo-bilistica modenese il Museo dellAuto Storica Stanguellini, situato lungo la Via Emila Est n 756, poco fuori Modena. Luogo per veri appassionati, questo piccolo museo racchiude le ros-se vetture prodotte e pilotate da un grande eroe delle corse: Vittorio Stanguellini. Le macchi-ne e i motori protagonisti, dal 1937 agli anni 60, della Mille Miglia e delle pi prestigiose coppe automobilistiche, sono davvero affascinanti. I veicoli sono funzionanti, conservati con estrema cura ed esposti assie-me a molti attrezzi depoca. Qui le corse sono di casa, come lo erano Ferrari e Fangio, amici di famiglia. Oltre ai bolidi costruiti artigianalmente da Stanguelli-ni, si possono ammirare anche le altre vetture della collezione. Fra le curiosit la prima auto im-matricolata a Modena (una Fiat Zero del 1908) e una miniatura della Maserati F1, motorizzata con il motore della Vespa 98, che Stanguellini costru per il fi-glio Francesco.

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    Nuova Delhi. Hazrat Nizamuddin (codi-ce NZM) una delle cinque principali stazioni ferroviarie della citt e collega la capitale con tutte le maggiori desti-nazioni indiane. Tra queste la magica Agra, conosciuta in tutto il mondo per il Taj Mahal, raggiungibile in poco pi di tre ore con il Mahakoshal Express.

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    Fuori e dentro le stazioni la vita pulsa frenetica. Autobus, taxi, motocicli, bi-ciclette, carretti, risci. Affollate, cao-tiche, rumorose. Clacson campanelli, sonagli, altoparlanti. Un viavai di pas-seggeri, venditori ambulanti, facchini, lustrascarpe. Valigie, pacchi, merci e bagagli. Milioni di indiani si muovono ogni giorno nella gigantesca e capil-lare rete delle ferrovie indiane. Per re-carsi al lavoro, per raggiungere paren-ti lontani. Matrimoni, funerali, nascite, ricorrenze, feste Viaggiare in treno in India unesperienza imperdibile.

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    Nel sistema ferroviario indiano si contano circa 25 tipi di treni, classificati in base alla velocit e almeno 8 classi di viaggio: 1A, 2, 3A, FC tutte variano per prezzo e comfort. La SL (Sleeper Class) quasi certamente quella pi utilizzata, soprattutto per i viaggi lunghi: 72 cuccette per carrozza disposte su 3 piani lungo il corridoio. Niente aria condizionata, niente lenzuola e nep-pure servizio pasti.

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    Scrive Federico Pace: I treni sono come lestate, avvicinano le persone per la du-rata di un tempo fuggitivo e insolito. Le tengono vicine, le spingono a parlarsi, le invitano a intravedere nel fondo degli occhi dellaltro qualcosa che si pensava non si potesse mai vedere.

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    Nella pagina successiva: Vikas, Harish, Ashok, Neha, Surana, Deepika tornano a casa dopo un viaggio a Politana nel Gujarat. Hanno compiuto il pellegrinaggio alla collina sacra di Shatrunjay, la Citt degli Dei, uno dei cinque luoghi sacri che ogni fedele giainista dovrebbe visitare alme-no una volta nella vita: 3750 gradini, 863 templi, 7000 statue e tanta fede. Il giainismo una antica religione indiana fondata da Vardhamana Mahavira che si basa sui principi dellugua-glianza, della tolleranza, della gentilezza e in modo particolare della non violenza (ahimsa). importante ricordare quanto quest ultimo principio abbia ispirato il pensiero e lazione politica del Mahatma Gandhi.

    A sinistra, Shweta mi sorride dal finestrino. Ha sei anni, la sua famiglia originaria di Kota, nel Rajasthan. Vivono a Gurgaon e stanno andando ad Agra per festeggiare Holi il festival dei co-lori insieme ad alcuni parenti. Prima di salire sul treno lho vista mangiare un cotton candy, una nuvoletta rosa di zucchero filato. Forse per questo cos allegra.

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    Un uomo dorme disteso sulla cuc-cetta aperta. Passo piano, non voglio svegliarlo. Ma allimprovviso apre gli occhi e mi guarda in silenzio. Fuori il frastuono della stazione, dentro lodo-re di cibo e spezie. Non ci sono porte, non ci sono finestrini da chiudere. Solo i suoi occhi vigili. Si avvicina il chai wal-lahs, il venditore di t, e io approfitto per allontanarmi. Chiss se dormiva. E se sognava, cosa sognava?

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    Spesso alle domande che porgiamo riceviamo in cambio altrettante do-mande. Come ti chiami, quanti figli hai? Dove sono in questo momento? Perch viaggi? Dove stai andando? Lindia in paese complesso e talvolta rispondere difficile. Trovare la rispo-sta giusta ci pone davanti allabissale differenza tra le nostre culture.

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    Come direbbe Tiziano Terzani, per accorciare le distanze necessario a volte camuffarsi. Vestire abiti simili, ap-prendere qualche idioma, mescolarsi. Abbandonarsi alla curiosit, aprirsi, rendersi partecipi. Solo cos ci si riesce a calare il pi possibile nella cultura del Paese in cui stia-mo viaggiando. A volte anche un semplice sorriso aiuta. Prianka, Nivedita, Sarah, Niveditam, Kanak mi invitano a sedermi tra loro.

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    Un treno in india non mai silenzioso: Anil viaggia i suoi quattro figli, due maschi e due femmine. Sua sorella, che vive a Ballabhgarh, ha avuto una bambina, Sonpari. Si sono messi in viaggio per andare a trovarle e rimarranno da loro qualche giorno.

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    In India si dice che lora pi bella quella dellalba, quando la notte aleg-gia ancora nellaria e il giorno non ancora pieno. Quando la distinzione fra tenebra luce non ancora netta e per qualche momento luomo, se vuo-le, se sa fare attenzione, pu intuire che tutto ci che nella vita gli appare in contrasto, il buio e luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa. Sono diversi, ma non fa-cilmente separabili, sono distinti, ma non sono due. Come un uomo e unadonna, che sono s meravigliosamentedifferenti, ma che nellamore diventa-no Uno. (Tiziano Terzani)

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    Anshul vive ad Agra insieme alla sua famiglia. Il padre e lo zio hanno una piccola attivit com-merciale e lui il pi piccolo della famiglia. Le sorelle grandi sono sposate e il cugino maggiore vive a Bangalore dove studia e lavora. Anshul studia Statistica allUniversit di Agra ma come tanti giovani sogna Bollywood. Si sa che gli indiani sono grandi appassionati di cinema. Basta guardare con quanta passione e precisione dipingono ancora a mano i giganteschi cartelloni pubblicitari dei film. Quello che forse non tutti sanno che lindustria cinematografica indiana, con i suoi 1250 film allanno, la pi grande del mondo.

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    Il Taj Mahal fu fatto costruire nel 1632 dallimperatore moghul Shah Jahan per ospitare la tomba della moglie favorita Arjumand Banu Begum, meglio nota come Mumtaz Mahal (in persiano gio-iello del palazzo), morta allet di 38 anni dando alla luce il loro quattordicesimo figlio. Descritto dal Nobel R. Tagore come la lacrima sulla guancia del tempo, stato inserito nel 2007 tra le nuove sette meraviglie del mondo e nel 1983 tra i patrimoni dellumanit dellUNESCO.

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    I N F O U T I L IFoto e testi di Monica Mietitore

    QUANDO ANDAREIl periodo migliore per un viaggio in India tra ot-tobre e marzo, durante la stagione secca, quando le temperature sono miti e il cielo quasi sempre terso.

    DOcUMENTIPassaporto in corso di va-lidit residua di almeno sei mesi sei al momento dellarrivo nel Paese e vi-sto di ingresso turistico rilasciato dagli uffici con-solare indiani presenti in Italia. Info

    FUSO ORARIO+ 4 ore e 30 minuti (+ 3 ore e 30 minuti quando in Italia in vigore lora legale).

    INFO TRENIArrivi e partenze, prenotazioni, National Train Indian Railways

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