Tuttolibri n. 1765 (14-05-2011)

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  • 8/6/2019 Tuttolibri n. 1765 (14-05-2011)

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    uttoLIBRISConlerecensioni e leclassifichedei bestseller

    Martin Cruz Smith, ospite delSalone del Libro per lanciare

    Letre stazioni- ultimaavventu-ra moscovita del suo eroe prediletto,quellArkadyRenko apparso perla pri-ma volta in Gorky Park quando ancorail Muro era l -, un signore tranquillo,affatto diversodal clich dellautore ve-nerato in mezzo mondo: 69 anni benportati, laria mite, malinconica, la vo-ce frusciante come vento sottile traquellartemisia che sboccia nei desertiindiani a ricordare le sue origini nati-ve, le guance color mattone, le palpe-bre vagamente pesanti a sottolinearesorrisitimidi ma frequenti.

    Madrepellerossa,padre...Il mio vecchio era una sorta di pazzoscatenato. Uno che ha fatto mille me-stieri. Ma che, fondamentalmente, eraun groupie ante litteram. Malato di be-bop, strimpellava jazz e seguiva Char-lie Parker ovunque. Dietro al suo pull-man, nei backstage, nelle hall degli al-berghi in cui si fermava. Finch non riuscitoa entrare nella suaband.

    Comeha conquistato suamadre?A New York, alla Fiera mondiale del1939. Lei era una studentessa di musi-ca classica allUniversit di New Mexi-coe rappresentava ilsuo Stato vestitada squaw, con tutte le sue collanine egli altri ammennicoli tribali. Lui lha vista e ha deciso che doveva esseresua. Lha caricata in macchina e le ha

    chiesto di sposarlo. Lei gli ha riso infaccia. Allora lui ha acceleratoed an-dato a schiantarsi contro un albero:mi sposi s o no? Silenzio e terrore. Al-troalbero. Alla finemum hadettos.Edire che non era una tenera, anzi:granrompiscatole temprata dalle bat-taglie per le minoranze, una tutta ma-nifestazioni e sitin.

    Quindi questosuo atteggiamentoco-s schivo, da antistar, una sorta dicontrappasso?

    Pu darsi. Il fatto che non ci pensomai. chiaro cheho avuto uneducazio-ne strana, che ho subito uninfluenzaenorme. Ma la chiave non cadere inquesta trappola, il che porta a rimugi-nareil menopossibile su se stessi.

    Passiamo ad Arkady Renko. Comnato?Per undiciannilei hascritto co-se diverse, soprattuttosui nativiame-ricani, a cominciare da The Indianswon. Come si passa dal canto delleminoranze al bestseller?

    Per caso. Ero a New York e capitai inunalibreriucolanascosta,tutta robadiseconda mano.Cera il volumetto di unantropologo russo che raccontava del-le varie tecniche per costruire un iden-

    tikit, compresa la ricostruzione in ceradi un volto. Ne sono rimasto affascina-to. Ho pensato: questa pu essere lachiave di volta di un plot ambientato aMosca. Sonosubitocorsodal mioedito-re.E glihodisegnatounastoria.

    Avevagi tuttochiaro fin dallinizio?No. Immaginavo un detective ameri-cano chiamato dalla polizia russa e poie poie poi. Problema:noneromai statoda quelle parti e non ne sapevo assolu-tamentenulla.

    Allora?Ho chiesto un visto: era lultimo di ungruppo di 17. Lottenemmo in quattro.Badi bene: a quei tempi ero un ragaz-zotto figlio della mia famiglia, capellilunghi,abiti sbrindellati, camiciedai di-segni impossibili, ne avevo orrore per-sinoio. Forse pensarono che fossipiut-tosto sinistro. Ci rimasi 20 giorni ecapii molte cose. Tornai, scrissi due-cento pagine e leditore cominci a

    sbraitare. Il cambiamento era notevo-le: linvestigatore era diventato russo,Renko. Mai e poi mai, sentenzi. Perfortuna, vinsiio.

    Trentanni dopo Gorky Park, Le trestazioni. Com cambiata la Russia?

    La privatizzazione ha portato onde

    inenarrabili di violenza. E ha aumen-tato gli effetti della maledizione nazio-nale: la vodka. Sono tornato una dozzi-na di volte, cos comesono stato a Cer-nobil e allAvana per gli altri miei ro-manzi. Ma lasciatevi dire una veritda un viaggiatore maldestro come me

    che per crede fermamente in unprincipio: molto pi divertente farericerche che scrivere. Ecco: ognunoha la sua via. I russi non saranno maiamericani n europei come voi. Ne ri-marremo sempre delusi e dovremo, al-la fine, rassegnarci allidea di unaltramoralit.Amen.

    Qualesuo romanzoama di pi?Che dire, sono tutti figli miei. Alcuniaddirittura nipoti. Il tempo passa e ilmio ormai lamore di un nonno. E inonni spesso dimenticano. Potrei dire

    Havana, forse La rosa nera [una storiainglese di miniera per cui Cruz Smithrimase sottoterra per giorni nono-stante soffrisse violentemente di clau-strofobia,ndr].

    E qual lautorepreferito?Vistupir:un cinese, PunHayin, puroe cristallinocome acquadi fonte. Gialli-sti? Una straordinaria coppia svedese:PerWahleMajSjwall.

    t

    Parla lo scrittoreamericano, oggi al Lingotto conLe tre stazioninuova avventuradellinvestigatore di Gorky Park

    Oggi

    tuttoLIBRIiPadEdition

    Il mioArcadyRenkorusso col cuore jazz

    Acuradi:

    LUCIANOGENTA

    conBRUNOQUARANTA

    [email protected]

    www.lastampa.it/tuttolibri/

    IDENTITA

    La religionecivile dItaliaDal RisorgimentoalNovecentoDELUNA P.VI

    DIARIO DILETTURA

    Fazio, il redelle venditeComecreareunbestsller intvZUCCONI P. XI

    LASTAMPA

    MARTINCRUZSMITH

    aloneMartinCruz

    SmithnatoaReading,

    Pennsylvania,nel1942.

    IlsuoprimograndesuccessostatoGorkyPark (1981),acuisono

    seguiti,traglialtri,Stella

    polare(1989),RedSquare

    (1992),Havana(1999),Lupomangiacane

    (2004),IlfantasmadiStalin(2008),tuttitradottidaMondadorichehadapoco

    pubblicatoLetrestazioni:

    illibrosarpresentato

    dallautoreoggialle15,30

    inSalaazzurra

    NUMERO 1765ANNOXXXV

    SABATO14MAGGIO2011

    TAMARO

    La solitudinedi un cuorePer sempresenza lamoglieMONDO P. V

    SCIBONA

    LemigrantedellOhioUn americano

    diorigine sicilianaMARI P. IX

    TUTTOLIBRI

    SULCOMODINO

    LaMazzantinisi salva conFranny e Zooey

    LA MEMORIA

    Bukowski:gli scrittorimi disgustano

    Ore15,30Salaazzurra

    Inunapiccola libreria

    diNewYorkho avuto lideaper ilmio bestseller. Primadi scriverloho passato ventigiorniaMoscacomeunhippie

    Mio padre era malato

    di bebop e seguiva ovunqueCharlie Parker. Conobbemia madre vestita da squawcon tutte le collanine tribali

    PIERO SORIA

    TORINO

    al diTorino

    I

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    I personaggi di Yulia Latyninasono oligarchi, guerrieri di Al-lahe funzionaricorrotti, cheri-

    solvono i loro problemi con il kalash-nikov, come nel suo romanzo Il richia-mo dellonore (Marco Tropea) che pre-senta a Torino. ambientato in quelCaucaso ferita eterna per la quale lascrittrice non vede pi una cura: Cin-que anni fa, quando ho scritto il libro,non pensavo ancora che il Caucaso sisarebbestaccatodallaRussia.Oggis.

    Mail Cremlinononconsiderail proble-ma cecenosuperato?

    La repubblica caucasica immaginarianella quale ambientato il mio roman-zo semmaiil Daghestandoveormai laforza dominantesonogli estremisti isla-

    mici, i cosiddetti wahabiti, anche se sa-rebbepicorrettochiamarlisalafiti.

    Quellicontro i quali Putincominci lasua crociata nel 1999, promettendodi ammazzarei terroristinelcesso?

    Nel 1999, quando i salafiti cercaronodi incendiare la rivolta nel Daghestan,

    vennero respinti perchla maggioran-za della popolazione voleva restareconla Russia.

    E dodicianni dopo?Sono la forza dominante. Sono come lamafia, hanno tessuto una rete della pau-ra: se sei un imprenditore o un funziona-

    riostatalee nonli paghi,ti uccidono.An-che perch ritengono che uccidere o se-questrare gli infedeli non sia un peccato.Per rapire Magomed Keligov avevanochiesto unafatwa chedicevacheeraleci-to sequestrare uno che lavora con gliebrei. Suofratello Musa,vicepresidentedi una grossa societ petrolifera, ha pre-so le ferie, armato e addestrato un com-mando di uomini del suo clan. Quandolultimo sequestratore rimasto in vitachiese piet,Musa gli spare buttil ca-daverenelbagagliaio.

    Unmondodovelo Stato nonesiste.Lex presidente dellInguscezia Zia-zikov pagava ai salafiti un milione didollari al mese. Ovviamente significachene rubavamolti dipi.Diciamochela situazione in Daghestan assomigliamoltoa quella in Somalia.

    La Somalia considerataun failedSta-te, la Russia unoStatofallito?

    Per ora no, se non altro a causa di

    uneconomia funzionante. Nel Caucasole uniche fonti di reddito sono attivit il-legali e finanziamenti da Mosca. Che di-pendono dalla percentuale retrocessanelle tasche dei funzionari del Cremlino.Dopodi chearrivanoi salafitiche chiedo-nolaloroparte.

    Come possibile che questi gruppi sia-nodiventatila forza principale della re-

    gione?Acausa dellacorruzione.Gli scarafaggisimoltiplicano nel secchio della spazzatura.La corruzione era tale e talmente visibileche la gente comincia a guardare i salafiticomelaforzaferocemaonesta.ComeinAf-ghanistanconitaleban.

    E la Cecenia?governatada Ramzan Kadyrov,figlio di

    un muft,filo-islamico,ma chevede i salafi-ti pio menocomei cattolici guardavano iprotestanti.Li reprime ferocemente,pren-dein ostaggio interefamiglie. Senon fosseperlui,avremmounattentatoalmesenellametropolitana di Mosca. un macellaio,mapurtroppoun regimetotalitario sem-

    pre pi efficiente nel reprimere lestremi-smo.IlrestodelCaucasoormaiperduto.

    Putin? Far la finedi MubarakYulia Latynina, scrittrice e giornalista invisa al Cremlino

    come la Politkovskaja: Per la Russia il Caucaso perduto

    La diplomazia delle feluche edei passi felpati? Dissolta. Alsuo posto,nel nostroMedioe-

    vo postmoderno, arriva la megadi-plomazia. Parola di Parag Khanna,trentenne indiano-americano espertodi relazioni internazionali e consiglie-re per la politica estera di BarackObama, che sar oggi al Salone del li-

    bro (Sala Rossa, ore 14, insieme conFederico Rampini) per presentare ilsuo nuovo libro, Come si governa ilmondo (Fazi, pp. 364, 19, traduzionediCeciliaDellaCasaeFrancoMotta).

    Nonostante la giovane et (classe1977), Khanna (incluso dalla rivistaEsquire tra i 75 personaggi pi in-fluenti del XXI secolo), consideratouno dei pi autorevoliosservatori del-la politica estera in circolazione, e simuove autorevolmente in quelluni-

    verso di think tank che produce le ideeda cui scaturiscono le politiche della(oggiun poammaccata) superpotenzaUsa. In questultimo saggio, lo studio-so di geopolitica riflette sul nuovo, cao-ticissimo,ordine mondiale in essere,in-

    vitando a concentrarsi sullelementofondamentale che muove le relazioni

    internazionali, la diplomazia, allinse-gna della tesi suggestiva per cui il pae-saggio contemporaneo della politicaestera presenta molte affinit con quel-lo dellEtdi mezzo.

    Viviamo in una sorta di Medioevopostmoderno, dice Khanna, mettendo

    laccento non sulla fase dei secoli bui edelloscurantismo, ma su quella, tuttaitaliana,dei Comuni, antesignani coi lo-ro scambi e il loro paradigma di svilup-po, come insegnava Fernand Braudel,delleconomia-mondo del Mediterra-neo, da cui nacque la prima ondata diglobalizzazionedellastoria.E anche ilperiodo dello scontro tra queste citt-Stato e lImpero e della diffusione delletante autonomie - dalla Chiesa ai primiatenei (come quello di Bologna), dalleprincipali famiglie della nobilt sino aimovimenti monastici e alle eresie - chesitrovaronoprotagoniste diuna diplo-mazia privata. Alla sovranit, qualifattori decisivi, si sono sostituite la fi-nanza e la tecnologia, ma il quadroodierno, con la crisi irreversibile delloStato-nazione, non muta poi cos tantorispetto allEvo di mezzo, solo rivedutoecorrettoinsalsapostmodern.

    La fine del Secolo americano, dun-que, coincide con lavvento della me-

    gadiplomazia, nella quale giocano laloro partita attori importanti di natu-ra diversa come le imprese multina-zionali, le Ong e le organizzazioniumanitarie, le dinastie familiari deldenaro, le grandi universit (Harvardo Stanford, pi rilevanti di certi picco-

    Nella regione i salafiti sonodiventati la forza dominantea causa della corruzione

    La gente comincia a guardarlicome forza feroce ma onesta

    AppuntiELENA

    LOEWENTHAL

    OggiconLaStampaOggi pomeriggio alle 17,30 nella Sala Rossa delLingotto, per Lora del mondo con La Stampa, serie didibattiti con i giornalisti e gli editorialisti del nostroquotidiano, in programma lincontro I cattolici, ivalori, la politica. Partecipano il priore di Bose EnzoBianchi, il politologo Gian Enrico Rusconi, il vaticanistaAndrea Tornielli. A coordinare la discussionesar il vicedirettore della Stampa Cesare Martinetti.

    PARAGKHANNA,LINDIANO-AMERICANOCONSIGLIEREDIOBAMA

    Come si governa ilMedioevo postmoderno

    Nellera della Megadiplomazia

    giocano la loro partita impresemultinazionali, Ong, dinastie

    familiari, grandi universit,gruppi fondamentalisti

    ANNAZAFESOVATORINO

    MASSIMILIANO PANARARITORINO

    www.lastampa.it/salonelibro

    Nella generaleconfusione

    non ci restache lassoluto

    A44 anniYulia Latynina

    ha firmato una ventina

    tra romanzi, saggie thriller

    di fantapoliticae viene

    considerata damoltila giornalista

    russanumero uno. I nazionalisti

    lhannoinserita nella lista

    dei nemici del popolo russo,

    accanto adAnnaPolitkovskaja che,

    come lei, scriveva perNovaja

    Gazeta. I suoi commentisui

    giornali e le rubrichealla radio

    sono moltoseguiti,sia per le

    rivelazioni scioccanti sullacorruzione siaper il linguaggioal

    vetriolo con cui racconta la Russia

    putiniana. Per YuliaLatynina due

    appuntamenti oggi al Lingotto: alle

    18,30in Salagialla perunatavola

    rotondasui diritti umaniin Russia

    (con Valerij Panijushkin, Francesca

    Sforza, VittorioStradae Olga

    Timofeeva) e alle 20 inSalaRussia

    per un incontro a cui partecipa

    GiorgioPressburger

    Dueappuntamenti

    ParagKhanna,oggi alle14 inSala rossa

    Povero Einstein.Proprio mentreunquipe di scien-

    ziati ha scopertoche ave-va ragione, al Salone dellibrola relativitsembra

    roba daltri tempi. Tra-montata. Superata daun travolgente ritornodellassoluto.

    Fra i tanti percorsicheil Lingottoe lOval of-frono questanno ai visi-tatori,fra i miliardidi pa-role che circolano perstand, corridoi, passerel-lee puntidi ristoro,se nepu infatti tentare unoun po particolare. Mainequivocabile, e perfet-tamente riconoscibile.Anzivistoso.Iperbolico.

    Il libro che cambierper sempre la vostra vi-ta. Causa e origine ditutte le malattie. Lenotizie pi pazze delmondo. Il libro pi

    grande del mondo (maanche quello pi picco-lo). I dieci comanda-menti della vita. In pa-rolepovere: pare vada dimoda il superlativo - as-solutoo relativo.

    Relativo mica tanto.Volendo, si pu seguiresul filo della lettura il ri-torno, in grande spolve-ro, del dogma. Del titolosenza appello, perch lecose stanno cos. In que-sta fiera dellassoluto -dentro la fiera - c spa-ziopertutto:eticae salu-te, economia e fede. Pro-tagonista indiscusso:limperativocategorico.

    una caccia al teso-ro, alla ricerca della co-

    pertina che la spara pigrossa. Forsenella confu-sione generale, per farsinotare non resta che es-sere chiari. Cubitali. An-chetroppo. E cos, a fron-te delle sapienti strate-gie di alcuni editori, conle loro copertine ammic-canti, i titoli studiati emagari volutamenteenigmatici, c una belladose di carta stampatache si presenta comeuna sfida alla dialettica,al confronto. Al salutare(luis) dubbio.Questo ge-nere dilibriti dice in fon-do: guarda che il restonon serve. Compra me, erisolverai tutto. Perchla verit sta qui dentro,nonaltrove: inutile che tiaffanni fra questi corri-doi con i piedi gonfi e lemani cariche di sacchet-ti. Quello che cerchi celho io, qui dentro, dietroil titoloassoluto.

    Sar unsegnodeitem-pi.Sar un naturalebiso-gno di certezze. Certo,leggere fa bene. Ma esa-gerumanen.

    SALONEINTERNAZIONALE

    DEL LIBRO TORINO

    PersonaggiII

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    Cosaintende?Che si staccher dalla Russia. ComelAlgeria dalla Francia. Oggi resta solopersoldi.Ma ungiorno finiranno.

    E cosa diventer?Uncaos indipendente.

    Uno scenario apocalittico,per lEuropa, dietrolangolo.

    AnchelaLibiaeradietrolangolo.EPutinassomigliasempredipiaGheddafi.

    Incosa?Penso chele rivoluzionimediorientali loabbiano messo sul chi vive. Basta un se-gnale: se prima le compagnie occidentali

    venivano messe fuori, o tollerate per iltempo necessario a spellarle, adesso ilCremlino autorizzale grandi societ rus-sea scambidiattiviconglioccidentali.Sistanno preparando a un futuro dopo laperdita delpotere.

    Esiste unalternativa a Putin? Lattualepresidente Medvedev?

    In Russia ci sono due presidenti. Uno sichiama Putin e dellaltro non ricordo ilnome. Putin si ricandider nel 2012, eprenderilsuo70%deivoti,comeMuba-

    rak. Ma non concluder il suo mandato,farlafinediMubarak.

    Il pamphlet di Massimo Ottolenghi, 95 anni, ex partigianoComeHessel, esorta i giovani a non subire lostatu quo

    Ribellatevi, ragazzi. Ribellarsi

    giusto. Serve un urlo vibran-te che faccia sobbalzare chi al

    potere e tremarei servi sciocchi, gliipo-criti,i disonesti,i salta fossi,i profittatori

    voltagabbana annidati nei luoghi di co-mando, gli abbioccati di consumismo.Lesortazione arriva da un uomo di 95anni che certamente ha urlato quandodoveva,e ancora losta facendocon que-sto libro. Ribellarsi giusto (edizioneChiarelettere), presentato oggi al Salo-ne, in libreria dalla prossima settimana.Lautore MassimoOttolenghi:Io sonounresistente,tessera343delcomitatodiliberazione nazionale piemontese. Sonounragazzo del1915,figliodel secolodellapianificazione dellamorte e delladeserti-ficazione di tutti i valori.Sono un super-stite....Daquisiincomincia.

    Torinese di famiglia ebrea, gi mili-tante del Partito dazione con Ada Go-

    betti, Alessandro Galante Garrone e

    GiorgioAgosti,nel dopoguerra Ottolen-ghistatomagistratoepoiavvocatoci-

    vilista. Nel suo libro cita Gramsci e Ca-lamandrei, ma guarda al futuro, allenuove generazioni, alla primavera ara-

    ba.Lasuaunachiamataallearmicon-tro lindifferenza, per una nuova resi-

    stenza civile. Prendete partito non so-lo a difesa della scuola pubblica e dellacultura,ma della giustizia, dellacostitu-zione, della libert democratica del no-stroStato. Peressere partigiani,voi gio-

    vani non avete bisogno di una bandiera

    e di unideologia: avete la costituzione.Quella la vostra patria, pi importan-te del territorio che difendereste daqualsiasiinvasionenemica.

    Ottolenghi potrebbe essere il nostroStphane Hessel, lo scrittore tedesco,naturalizzato francese, che ha combat-tuto nella resistenzaed stato deporta-to nel campo di concentramento di Bu-chevald.Con il suo ultimolibro scrittoa94annieintitolatoIndignatevi!-unaltroappello rivolto ai giovani - sta conqui-stando un vasto pubblico europeo. An-che lorazione civile di Ottolenghi nascedal vissuto. Dalla paura e dal coraggio,dallabominio delle leggi razziali e daltempoda partigianonelle valli di Lanzo:Lenostremontagnehanno accoltotut-talagioventdispersa,spaesataesenzamezzi. Il comandante eraun sommergi-

    bilista Sardo, Pietro Sulis. Quello dellacolonna Giustizia e Libert in val Gran-de, era uno studente calabrese, BrunoToscano, medaglia doro, fucilato a SanMaurizio Canavese. Lufficiale di colle-gamento era lebreo Enrico Lowenthal,figlio di un tedesco. Mentre il medicoche aveva organizzato lospedale dacampo era un ebreo ungherese, SimonTeich Alasia,sfuggito alleccidio nazistadiBudapest.Alla finedellaguerradi li-

    berazione, Alasia fond il centro grandiustionati del Cto, ancora oggi uneccel-lenzanelladisastratasanititaliana.Maquestaunaltrastoria.

    Quellache premetestimoniarea Massi-moOttolenghi,a suogiudizio,ha delle tra-gicheassonanzecon ilpresente:Purtrop-poriconosciamoimiasmidiunademocra-zia malata, di un Paese a rischio.I segnalisono chiari. Quando per rafforzare a ognicosto maggioranze stente in parlamento,si raccattano anche rimasugli di estremadestracon esponentinostalgici nazisti,an-tisemitistorici, aprendo le porte del pote-reaunaxenofobiarazzista,quandosicon-trassegnano le scuole con simboli celtici,quando si escludono dalle cattedre delnorddocentidelsud,quandosiinvocanoaMilanotramseparatipergliextracomuni-tari e si vuole vietare luso di panchine agente dicolore,quandosi voglionocensirei bambini zingari e istituire campi ghettoper i rom, allora si favoriscono situazionichesonopreludidipogrom.

    Per Ottolenghi questi nostri giorni so-no quelli segnati dalla shoah dei valori edeidiritti. I giornidellillegalitpraticatadovunqueapertamente,a tutti i livelli,nel-lapoliticacome nellapraticaquotidiana.Parole lapidarie: Linosservanza dellalegge si fatta cultura. Ma non c trac-ciadi cinismo in questo libro, nessuna re-

    sa. La speranza nei giovani. Dallaltonon potete attendervi nulla -scrive Otto-lenghi - perch tuttosi costruisce solodal

    basso.Bisognasuperarelattualetenden-za di certe lite e di troppi clan, preoccu-pati solo dei propri interessi particolari.Occorre intervenire direttamente in tut-te le formedi attivit associative,vecchiee nuove. Occorre usare ancora di pi larete, che una risorsa straordinaria.Ma pu esserci futuro solo per chi cono-

    scela storia:Controla casta,controlan-ti-Stato e gli uomini della provvidenza,comeesponentidellachiesahanno defini-toprima Mussolini e poiBerlusconi, siim-poneuna frattura,una discontinuit.Oc-corre unaricostruzioneche siasoprattut-to epurazione. Questa solovoi giovani po-teteattuarla. Noinon siamoriusciti a far-lo dopo la seconda guerra mondiale. Al-la fine, resta una dichiarazione damoreperla vita,la politicae lapatria deiPadriCostituenti: Bisogna reagire. Serve unnuovo Risorgimento. Un miracoloso so-prassalto.Oratoccaavoi....

    Ribellarsi giustoalla Shoah dei diritti

    li Stati nazionali), i gruppi del fonda-mentalismo religioso, le societ di con-tractore della sicurezza privata. E gliobiettivi, in questo Villaggio globale,ma anche neomedievale, si conseguo-no nella misura in cui si capaci di da-re vita a coalizioni mobili e tempora-nee tra attori diversi (i punto-gov, ipunto-org e i punto-com, come lidefinisce Khanna), rapide nellattivar-si e nel mobilitare risorse.

    GliStati-nazione,da tempo, non pos-sono pi tutto - basti pensare alle prin-cipali potenze spiazzate dalle imprevi-ste rivolte del mondo arabo - mentre lecrisi checi attendono(comela recessio-ne di questi anni o il sempre maggiorenumero di Stati falliti) si rivelano as-sai impegnative. Ma Khanna un rea-lista ottimista: se nel Nuovo Mondonon ci sar un vero governo globale, laglobal governance potr avere, per, del-le chancedi costruire unpianeta pior-dinato.Soprattutto,la megadiplomaziapotrrimetterein circolole energiedel-lopinionepubblica e della societ civilea livello internazionale. E dopo anni neiquali in tanti hanno pensato che la glo-

    balizzazione fosse uninesorabile forzasovrumana, decisamentenon poco.

    IlBoccacciodiDarioFoAlle17 in SalaOval in programmalincontro DarioForacconta Boccaccio.Il premio Nobelper la letteratura haappenapubblicato per le edizioni GuandaBoccaccioriveduto e scorretto. A dialogarecon Fo sar BrunoGambarotta.Lautore del Decameron, dice Fo, statoperme unagrande scoperta acquisitaanni e anni dopolAccademia. a quelpuntoche mi apparsa evidentetuttala sua potenza.

    LerbariodiSerenaDandiniAlle 19,30in Sala Rossa in programmaErbariocasalingo,un incontro con la conduttricetelevisivaSerenaDandini in occasionedella pubblicazione del suoDai diamantinon nasce niente. Storie di vita e di giardini(Rizzoli).Il libro dedicato a chi volevacambiare il mondoe invecedopo un po si accortoche statoil mondoa cambiarglii connotati. A dialogarecon la Dandinisarlattore NeriMarcor.

    CartesioMARIO

    BAUDINO

    Torinese di famiglia ebrea,gi militante azionistacon Ada Gobetti, GalanteGarrone e Giorgio Agosti, stato magistrato e avvocato

    NICCOL ZANCANTORINO

    SeCacciaritornamarxista

    il lettoremaschilista

    StphaneHesselautoredi Indignez-vous!

    .

    Oggi inregaloEbook per i lettori

    MassimoOttolenghipresenteroggi alle11,allo spazio Ibsdel Lingottoil suolibro

    IlcanonedelMulino

    Si celebrano i 60 anni del-la rivista Il Mulino, il pen-satoio di Bologna natodaldialogotralaicie catto-lici, e i relatori ripercorro-

    no i passi salienti di unalunga strada, dallintrodu-zione inItaliadelle scienzesociali, al referendum suldivorzio,al governo Prodi.Siparladipassatoedipre-sente, di una lunga batta-glia culturale. C ancheMassimo Cacciari, che al-la fine sbotta: In questoPaese la difesa dellaCosti-tuzione non serve. Non claclasseborghese chepos-sa sostenere questo pro-getto. Conclusione? Iosonotornato marxista!

    Ilcanonedeilettori

    Si parlato di vertiginedella lista, ed vero chequesto sar ricordato co-me il Salone dove con pi

    accanimento si sono com-pilati repertori, elenchi, li-ste appunto degli scrittoriitaliani.I piamati,i pisi-gnificativi. Manca quelladei pi odiati, possibileche non ci abbia pensatonessuno? Intanto la libre-riaTorredi Abele haorga-nizzato, con il circuito del-le librerie Giunti, di cui faparte, e con il laboratoriodi editoria dellUniversitCattolica, LItaliatra le ri-ghe.Uncatalogodilibriescrittori ritenuti pi signi-ficativi dagli stessi fre-quentatori delle librerie,che votando hanno creatouna biblioteca ideale daproporre sui banconi. I ri-sultati, riassunti ieri daRocco Pinto con RobertoCicala per la Cattolica, so-no piuttosto interessanti.Trionfano Manzonie Dan-te-celoaspettavamo-,ar-riva terzo Primo Levi. Pertrovare unascrittrice biso-gna andare per al dicias-settesimo posto, dove cla Morante. Lettori ma-schilisti? Questa propriononcelaspettavamo.

    Lavitabella

    Vita allegra di un geniosventurato il titolo di unlibro divertente e assai te-atrale di Marco Messeri,attore e commediografo,ma anche appassionatodarte. Lo ha scritto perSkira, raccontando lauto-

    biografia di BenvenutoCellini, con una certa at-tenzionealle allegre male-dizioni lanciate allora dalgeniale artista a quei po-tentiche davanogli incari-chi migliori ai mediocri.Era il Cinquecento, tempilontani e bui. chiaro atutti che oggi, per fortu-na, le cose sono radical-mente cambiate.

    IAlle ore15, Sala Room to theFu-ture, padiglione 2, 40K organizza laconferenza La grammatica del librodigitale sullo stato del mercato de-gli ebook in Italia. Partecipano tra glialtri Marco Ferrario, amministratoredelegatodi 40k, e DarioTonani, vinci-tore dei premi Tolkien. Coordina An-na Masera. In esclusiva per i lettoridella Stampa che vogliono provareun ebook, solo per oggi sar possibi-leeffettuare il downloadgratuitodel-lebook del primo episodio del ciclodi Tonani,Cardanica.

    TuttolibriSABATO14MAGGIO2011

    LASTAMPA III

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    PAROLE IN CORSO

    GIANLUIGIBECCARIA

    La linguapiliberadEuropa

    Le molteplici possibilit espressivedellitaliano: delicate, vistose e violente

    GIOVANNITESIO

    il titolo - Famiglie -a spiccare nellultimoroman-zo di Francesca Comencini,pubblicato da Fandango. Untitolochefa daforteindicato-ree chemetteil segno inunodei temi che meglio rifletto-nola narrativa(e lafilmogra-fia) sia di Francesca sia diCristina, le due figlie di LuigiComencini, tutte due forte-mente annodate a quel reci-piente di vita, che chiamia-mo appunto famiglia (lega-mi,odori, cibi, veleni).Un no-

    do che ha in Natalia Ginz-burg - qui citata in un fran-gente cruciale - la madre no-

    bile, una delle interpreti piattente e commoventidel se-condoNovecento.

    Nel romanzo di France-scaComencinile famiglieso-no due. Due famiglie diversee in qualche modo contrap-poste, ma tutte due sofferen-ti,tutte dueminateda crepee malesseri.Da unaparte cAda e ci sono i suoi due figli,

    Taos e Stella, che Ada haavuto da due padri diversi.Dallaltro ci sono Giovanna eFilippo, e c la figlia adotti-

    va,Vera,che esce daitraumidi unaBosniatorturatadallaguerra. In mezzo c il rap-porto tenue ma costante traVera e Stella, che dopo averfattodei pezzi distradainsie-me continuano - un ponteche si riveler decisivo - asentirsi chattando.

    Nelluna e nellaltra fami-glia ci sono due uomini: nel-la famiglia di Giovanna e diVera c Filippo, un uomo difede che quasi non sembraumano tanto fisso al suofervore religioso; nella fami-glia di Ada c un uomo co-

    me Daniele - presenza inter-mittente- che sembradomi-

    nato da una sorta di demonefuggitivo. Ma nelluna e nel-laltra famiglia a dare il tonosembrerebbero piuttosto -nel bene e nel male - le donne:Ada,che fa lavvocato cercan-dodi costruireo salvare fami-glie ma che poi riesce con dif-ficolt a tenere legata la sua;Giovannache stenta ad accet-tarela figlia adottiva, tutta at-torta alla sua gelida natura didonna sordastra gi affettada anoressia.

    A entrare nel cuore dellastoria (e dunque ad animarelescene miglioridel romanzo)sono per soprattutto i figli:dello smarrito Taos, della

    grassa Stella, dellatletica Ve-ra.Famiglie diventa cos unro-

    manzo che comporta una for-mazione affettiva nata nel do-lore, ma soccorsa dalla spe-ranza. In alcuni dei passaggipi belli del romanzo il per-dente Taostrover unastra-da graziealla resipiscenzasot-tile di Daniele che risarcisceattraverso di lui il suo debitodi paternit; Stella trover uncompagno nel timido Matteoe anche un surrogato di padrenel regista della commediashakespeariana di cui inter-prete. E Vera, dopouna vicen-dasbandatacon unasetta reli-giosa, riuscir grazie a Gio-

    vanna a trovare una via di re-cupero e di salvezza.

    Non tanto - come potrebbesembrare - unesigenzadi lie-to fine. Ma piuttosto un prin-

    cipio damore che riesce a far-si strada, il colpo di reni deiprotagonisti di una vita chenon si rassegna allinerzia ma- grazie a qualcuno di prossi-mo, di casa - trova il suo sboc-co. Non il miracolo come deusex machina, come risolutore diogni impasse, ma laccanitoesercizio del proprio scavo in-teriore, lattenzione al tempogiusto delle cose e delle deci-sioniche lecosepretendono.

    La stessa attenzioneche do-vrebbe guidare lediting di unromanzo dove trovo troppe

    volte una spartizione sillabicaerratae un orrendo, inaccetta-

    bile cn(p. 227).Osserva-zioni che non diminuisconouna tensione narrativa onestae vitale, ma che ne macchiano

    un poco la superficie, ne im-porporanola faccia.

    FILASTROCCHE,CONTEE NINNENANNEDI ORENGO

    ENicofecea-ul-ul

    = Forsesi staperdendo labitudinea scuoladi impararelepoesiea memoria.Difficileipotizzareil radunodi centopersoneche recitano incorogli stessiversi.Uneccezioneced Ambarabcicci coccil cuiinizio semplicementeunsuonoimponderabile.Ambarabciccicocc unafilastroccaed lunicoricordoche abbiamodellaprimainfanzia:di questeparolein rimaabbiamonellamenteunfraseggiosenza significatocome fosseun coloredi cuinonconosciamoil nome,ma che unelemento fondamentale del

    gusto,dellacivilt,della storiadi ciascunpopoloo di ciascunaetnia.Loriginedellaparolafilastrocca moltoincerta.

    Stroccoo stroccauntipoparticolaredi seta filatasecondogliantichiritmimanuali.Forse lastessacadenzacheassumelaparolaquandobasatasullamodulazionedel suonoindipendentementedal significatoche puassumere.Stadifattochela filastrocca unrapportoessenzialefraadultoe bambinoche hainiziodaiprimigiornidivia.Dapochidecennisappiamochenel ventrematernoil bambinosentela vocedellamammacherisulter,al momentodelpassaggiodallo statoliquidoa quellodellaria, lunicoelementodirassicurazione frapassatoe presente.Sele filastrocchevengonousate perrafforzare il rapportodegliadulticon i bambini findalla nascita, rileggerequesto

    tiposemplicedi composizione sempreunpiacereparticolareperchfa scattarenellanostramemoriaun

    mondolontanochenonsiamo ingradodiricostruirese noncomesensazioneche nonpermettecontorni logici.Laristampa,a distanzadi anni,del librodi NicoOrengoA-ul-ul (Salani, pp.163, 12) ungrosso regaloperqualsiasiadulto.Orengonon si limitatoa scegliere150filastrocche,conteeninnenannedaraccoltepi omenoconosciute,ma perciascuntestoha svoltoun lavorosegreto.Questotipodicomposizionepoetica,infatti, statotramandatoper secolioralmentein dialetto.Orengohaportato tuttoin linguaitalianaconestremo rispettoperloriginalee conuna dolceimprevedibiletenerezza.Moltocongenialii disegni diBrunoMunariche sembranosuggerire

    unmondochepuvivere soltantodi fantasia.RobertoDenti

    Si possono isolare caratterisalientidellitaliano,intesocome lin-

    gua? Benvenuto Terracini prov che svetta come lingua tra lepiliberedelleeuropee,se si pensa allesue possibilit espres-

    sive,per un verso delicate, peraltro versovistosee violente,se la con-frontoper esempiocol pidiscretofrancese, cossimile- diceva Verlai-ne- a deibegli occhi dietroa unvelo.Litaliano piaggressivoe va-riegato anchegrazieal colorito mosaico deisuoi tratti regionalie dia-lettali,capacidi arricchirecon native arguzie e sussultiespressionisti-cisiail parlato esia loscritto.

    Non vorreitralasciarela caratterizzazione pi nota,il semplicis-simosistemavocalico, fondatosu pochemarcatedifferenzedi timbri,macon accanto perintantouna ricca gammadi opposizioni,permes-sedallesorde e dallesonore,dallelunghee dallebrevi: iltuttoconcor-rea unasingolarechiarezzafonica, assicuratadal ritmo equilibratodovutoallalternanzadi pianecon tronchee sdrucciole,e conappog-

    gi sulle toniche che non vanno mai (come succede in francese peresempio o ininglese) a discapitodellesillabeatone:ne derivala rela-tiva autonomiadellaparola singola chespicca pienaentrola legatu-rasintattica.Non pernulla lanostra statala pilimpidae musica-lelingua delcanto.

    Alla serie di bellezze e di possibilit aggiungo infine la capacitdellitalianodi essere fonicamentee semanticamenteprecisoe metico-loso, concretissimo, realistico, e insieme ricco di aloni e di armoniche

    perla quantitdi voci cherimandano indietro,a originiantiche,gre-co-latine: le bellezze dellorigine. Non mancano certo allitaliano le

    preziosit, la capacit di agghindarsi di ogni arte retorica: linguadiplomatica, sottile,che nonha parinel suggestionare e procurarein-canti.Una lingua, scrivevaGiovanni Giudici, bella, ambigua, miste-riosalingua,ineguagliabilenellasua capacitdi nondire dicendoe diaffermare negando ().Siamo stati maestri in Europadellavivaci-t garbata edelegante(altri tempi!), dellagraziae dellasprezza-tura(la sprezzata disinvoltura,loppostodelladisgrazia dellaf-

    fettazione, comescrivevaCastiglione).Ilcaratteredellalingua italiana stato comunqueplasmatodagli

    scrittori, i quali hanno percorso per intero ora tastiere plurilingui eora, allopposto, si sono raggelati in sublimi astrattezze. Dante le hadato sin dalle origini tutte le bassezze e tutte le altezze, Petrarca labellezza generale, platonica, fissata, anzi bloccata per sempre dalla

    perfezione formale.Oggi quei caratteri di base stanno virando: assi-stiamo a evidentimutazioni,i caratterisi sonofatti nondico sfuggen-ti,ma certopisfrangiatie indefiniti.

    Una formazioneaffettiva nata nel dolorema soccorsa dallasperanza, attraversoil riscatto dei figli

    ComenciniLastoria di due famiglie diverse,maentrambesofferenti, tracrepe emalesseri

    pp FrancescaComencini

    p FAMIGLIE

    p Fandango,pp. 328,16,50p Francesca Comencini presenta

    ilsuo librooggi,h. 19,spazioAu-tori A, con Elena Varvello, autri-cediLaluceperfettadelgiorno(Fandango).IntervieneMariaLatellaGIANLUIGI BECCARIASARTRAI PRESENTATORIDI LITALIANO

    DIGIULIOBOLLATI(EINAUDI),DOMANI,H.13, SALAOVAL,CON ASORROSA,BARBERIS,BIDUSSA,GINSBORG,LUZZATTO,MURGIA,REVELLI,SETTIS,TOBAGI

    FrancescaComencini,registae scrittrice,domanial Salone

    Donne sullorlodella salvezza

    Scrittori italiani al SaloneIV

    NicoOrengo:A-ul-ul sar

    presentatoal BookstockVillage,domani,h. 18,30

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    Tamaro Suimontiunuomoancoragiovanedialogacon lombradellamoglie scomparsa

    In quellamalga

    il cuore apezzi

    LORENZOMONDO

    Susanna Tamaro hascritto con il romanzo Persempre un libro piuttostocontrocorrente. Non il poli-ziesco declinato in tutte lepossibili accezioni, alte e

    basse,non il reviviscente ro-

    manzo storico, e nemmenoil prelievo dalle cronachedei nostri giorni, in un so-spetto di mai sopito neorea-lismo. Anche la resa pro-priamente simbolica as-sente dalle sue pagine. A in-teressarla sonole interroga-zioni morali e religiose, chesapreiunificare soltanto sot-to laggettivo coscienziale.

    Un uomo ancora giovane,gi cardiologodi successo, si ritirato in una malga dovealleva pecore e coltiva un or-to,ricavandone lostretto ne-cessarioper viveree riflette-re in libert, senza farsi di-strarre dai feticci della mo-dernit. Ma non nega pane egiaciglio ai viandanti, conce-de misurate parole ai curiosi

    che sono stupiti della sua vi-ta anacoretica. Questo Mat-

    teo sopravvissuto a un dolo-re atroce, ha perso in un inci-dente dauto, tramutato in ro-go, il figlioletto e la moglie No-ra, per la seconda volta incin-ta. Adesso, nel rifugio monta-no, ripercorre in un dialogocon lombra di lei le fasi dellapropria vita, dominata dallasua assenza. E un vuoto chenon tollera altro amore e la-sciaspazio soltantoa unaven-dicativa degradazione attra-

    verso il sesso e lalcol. Matteorespinge anche la tenerezzadella giovane straniera che

    vorrebbe salvarlo, arriva a li-quidarla offrendole denaroperfarlaabortire.Malamorte

    del padre, inflessibile nellac-cettazione della vita, e il lumi-

    noso ricordo di Nora, apertaallemisterioseragioni delline-splicabile e dellinvisibile, lohanno maturato, portandolo alasciare la professione, a farsicontadino e pastore.

    Il nodocentrale delroman-zo leterno problema dellin-nocenza martoriata, del pati-mentodei giusti, dellinsensa-

    tezza del male. Mentre nellalunga crisi di Matteo affiora,

    per quanto eluso o negato, ilnome di Dio. Si impone congliaccenti, checi sonodivenu-ti familiari, di una disarmatateodicea. Essa non viene pro-clamataastrattamentema ca-latanella concretezza di alcu-ne situazioni.

    Lavvio pu essere datodal-le considerazioni sui giardinigiapponesi, sul sasso che, tragli altri, rimane sempre invisi-

    bile da qualunque punto siguardi:E laparte chein ogni

    vita rimane oscura. Intervie-ne poi il prete che non si scan-dalizzaperla suaribellioneda-

    vanti alla sofferenza e lo esor-taanondaretreguaaDio,ain-

    calzarlo perch risponda allesuedomande(vengono in men-

    te le parole pronunciate daBernanos sul letto di morte:Anoi due).E clanziana si-gnora che, incontrata duranteun viaggio in treno, raccontacomela figliadisabile,razziatadai nazisti, sia finita nei fornicrematori. Allinespressa, epi volte sentita, domanda sudove si trovasse Dio ad Au-schwitz, risponde che ancheDio ha bisogno degli uomini,che egli si trova dove lo si la-sciaentrare.

    Nella solitudine alpestre,luomoriescea sublimare lan-tica pratica della camera ope-

    ratoria, si aprealla compassio-neperil doloredelmondo. Ca-pisce, con un rovesciamentodelle sue posizioni, che la per-dita della donna dilettissimapuessere riempita e compen-sata da un supplemento di

    amore. Lo aiuta in questo ac-quisto limmersione in un pae-saggio incorrotto, quasi nelprincipio di ogni esistenza:...inognisemechesischiude,in ogni struttura minerale, in

    ogni creatura che viene almondo permane una scintilladellaluce originaria. Vivereal-la fine non altro che questo -

    vederla e fare il possibile per-chnon sispenga.

    La cornice silvestre, con il buon pastoreche distilla perledi saggezza per quelli che sal-gono lass, insinua con la suaimprobabilit i tratti di unamodernaparabola. Dove si re-gistra lapprodo a un mistici-smoche,data lacutasensibili-t di Susanna Tamaro per leparvenze naturali, sfiorala pa-nica immedesimazione. Macolpisce, oltre ogni dettaglio,la voce sommessa e piana del-lautrice che ripropone in mo-do originale, senza forzaturedidascaliche, temi che hanno

    costituito la forza della narra-tivadaltri tempi.

    LITALOAMERICANABEN PASTOR

    MartinBoratraFrancoeSal

    = Conpassodi faticanellestagionipi grevidelNovecento,MartinBora diventatoun dolentepuntodiriferimentodelmistery dimatricestorica.Ben Pastor,lasuanobilegenitriceletterariadiradici italiane,lo hacondottonellaSpagnafranchistae a Sal neigiorni delfinale dipartita,aCracoviae inAbruzzo,nellaRomadelleFosseArdeatineenelVeneto provinciale,creandouna suggestioneepocalediassolutovalore storiografico,nella qualeil graniticointellettuale-detectiveche indossauna divisadi guerraassai

    scomodaha vinto epersole suebattaglie, si sposatoe poilasciatocon lalgidaDikta,ha presocoscienza dellafollia

    nazistasenzavenirmenoal suoostinatosensodel dovere.Ediventato,infine,quasiun nemicoper ilsuo stessopopolosconfitto,manon perun banale,scontatovoltagabbanaopportunistico,bensperchi lumidella suaragionehannosempreprevalsosullaviolenzadissennata e sugli erroridivalutazionestoricadi ungenocidiodimassacomelaSecondaguerramondiale.Nella rincorsaa ricostruire ilpuzzleesistenzialedel suopersonaggio,con Il Signoredellecentoossa (Sellerio,pp.393, 14,trad. diPaolaBonini),BenPastorci fatrovare unBoraventiseienne,impacciatotenentedellEsercitoimpegnatoa dirimere una seriedi scomodiomicidinelcorsodi unconvegno sullenuovescoperte

    scientifichedelGiappone. Siamoa Lipsianellapriledel 1939,Bora reducedallaguerradi Spagna- vedi Lacanzonedel

    cavaliere -e siprofilalombra diun necessarioconflittomesso inpiedidallefrenesiedel Fhrer.Lincontro franotabiliemilitari tedeschie italianie unanutritadelegazionedicorrispettivinipponici,diventa unacaccia allaspiaditurno,che sembrain combuttacongli americaniper vendereilsegretodiuna scopertadestinata allestragidi massa.Tregiapponesimorti- dueomicidie unapparentesuicidio-sconvolgonoil meetingnellagelidaLipsiain odoredi guerra,e lasoluzionesarcome sempreumana,sconfortante,quasinaturale, inun mondo- e inuna splendidaserieletteraria - incuicontanopi irisvolti deidestiniche lascopertadi uncolpevole.La bravuradiBen Pastornellevestidi distaccato

    giudicedel passato comesempreda applauso.SergioPent

    AROMA

    Letterature= Storia/Storie il temadelladecimaedizionediLetterature,festivalinternazionaledi Roma, dal19al23 giugno, direttodaMariaIdaGaetae giunto alladecimaedizione.Dieci appuntamentiallaBasilicadi Massenzio.Tragliscrittori ospiti:Don DeLilloWilbur Smith, Gaytalese,

    David Sedaris,Jo Nesbo, ClaraSanchez, Antonio Skarmeta,SandroVeronesi,MargaretMazzantini,Carlo Lucarelli.www.festivaldelleletterature.it

    PREMIOTERZANI

    LeslieT.Chang= Lagiornalistae scrittricesino-americana LeslieT.Chang, autricedi Operai(Adelphi) la vincitrice delpremio Terzani2011.Lacerimoniadi consegnaoggi aUdine, nellambito dellasettima edizionediVicino/lontano.www.vicinolontano.it.Domani Leslie T. Chang sarospite delSalonedi Torino (h.17,30,Lingua Madre,

    intervieneMario Portanova).

    AVICENZA

    FestivalBiblico= Settima edizionedelFestivalBiblico,a Vicenza(eprovincia) dal20al 29maggio. Il temaDigenerazionein generazione(generareallafede, generareallavita,generare allostareinsieme,generareallabellezza). A introdurrela diecigiorni saril cardinaleGianfrancoRavasi.Tra glialtriospiti dellamanifestazione, ibiblisti AntonellaAnghinoni,FedericoGiuntoli, RosannaVirgili,i filosofiMassimo Done RobertoMancini,larcheologoDan Bahat, il

    cantautoreEugenio Finardi.www.festivalbiblico.it

    pp SusannaTamaro

    p PERSEMPRE

    p Giunti,pp.244, 18p Lautrice presenta oggi il suo li-

    bro al Salone, h. 11, sala Oval,

    conPaola Mastrocola

    Bloc notes

    SusannaTamaro (Trieste,1957):ilsuoVadoveti portail cuoretra i150 GrandiLibridelSalone

    Un libro coscienziale,moderna parabolasulla insensatezzadelmale, il patimentodei giusti innocenti

    Per sempre: Matteo,sopravvissutoa un doloreatroce,vive in un vuoto chenontollera altro amore

    BenPastor:il suolibro

    statopresentatoieria LinguaMadre

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    LECTIOAL SALONE

    AbbiamochiestoaGiovanniDe

    Lunadianticipareper inostrilettorila tracciadellalectiomagistralisAcosaserveessereitalianicheterrdomanialSalone,h. 10,30,salaAzzurra,nellambitodel cicloMemoriarivisitata.DeLunahaappenapubblicatodaFeltrinelliil suosaggioLarepubblicadeldolore.Lememoriedi unItaliadivisaincui esaminaqualeruolosvolgailricordodellevittime,nellaidentitdellanazioneitaliana,con particolareriferimentoagli ultimitredecennidel900,traterrorismo,mafia,catastrofi naturali.

    Lidentit nazionale Progetti di religione civile,dal Risorgimento al 900, per unacondivisionedi valori e simboli, oltre gli interessi singoli e di parte

    GIOVANNIDELUNA

    Alla lettera, la doman-dachemi statarivoltaduranteuna lezione suonava cos: Pro-fessore, cosa ci guadagniamo a

    essereitaliani?.Diretta e bruta-le, aveva alle spalle lidea di unasorta di cittadinanza/bancomat,quasi chelessereitalianodoves-seessere il passaporto peracce-derea unbenesserediffuso,pro-tetto, garantito.Questo mododisentirsi italiani sembra oggi as-solutamente maggioritario enoncorrerischi dirottureseces-sionisteo diframmentazioniter-ritoriali, visto che presente inmodo massiccio a Reggio Cala-

    briacome a Varese.Difficilmen-te, per, questo rappresentarsicome figli tutti dello stesso be-nessere in grado di tenere in-sieme un Paese. Condividere glistessi interessi nonbasta,se noncisi riconosceanchein queivalo-ri che in tutti gli Stati definisco-nola sfera dellareligionecivile.

    E un termine controverso.In senso proprio, religione al-ludea qualcosachelega,che uni-sce,che stringe unacomunitin

    legami profondi;civilesottoli-neacomecisi muovainun ambi-to che non si riferisce alla tra-scendenza(o a unaqualchedivi-nit), ma direttamente alla di-mensionenon confessionaledel-le istituzioni, dello Stato, dellacittadinanza, deidiritti. PerlIta-lia,inparticolare, proprioin rela-

    zione allespecificitdella nostrastoria nazionale, il terminereli-gione civile rinvia al tentativodi costruireuno spazio pubblicocapace di rompere le chiusurefamilistiche e localistiche, spez-zare le catene del tengo fami-glia e mi faccio i fatti miei,rendere tutti partecipi di un co-munesentimentodi identite diappartenenza. Questo spaziopubblico popolato di riti, cele-

    brazioni, anniversari,con un ca-lendario di ricorrenze civiliche mettono in scena la rappre-sentazione della storia patriatentandodi coinvolgerei cittadi-niin unaadesione alleistituzionisegnatadalle passioni,dai senti-menti, dalle convinzioni, supe-randolimmagine diuno Stato ri-dotto allasuanuda e prosaicaes-senza di apparato burocraticoamministrativo.

    Sitrattaquindidi unproget-to, di unacostruzioneculturale,che cambia a seconda delle va-rie fasi che hanno scandito ilcorso dei 150 anni della nostrastoria unitaria. LItalia liberale,ad esempio,si impegn strenua-mentenel tentativo di costruireanche su questo terreno unal-ternativa compiutamente laicaallegemoniadella Chiesacatto-lica,puntandomolto sullatradi-zione dinastica, sulla glorifica-zione di CasaSavoia e deipadridella patria protagonisti del Ri-sorgimento. Da un lato battesi-mi, nozze,Festa dello Statuto...;dallaltra Mazzini, Garibaldi,Cavour e VittorioEmanuele,as-semblati in un pantheon in cui

    potessero riconoscersi vinti evincitori, tutti quelli che aveva-no partecipatoalla lottaper lin-dipendenza e lunit. Con il fa-scismo, il peso dellideologia to-talitaria trasform il progettodi fare gli italiani in quello difascistizzare gli italiani, orga-nizzando la nazione in un unicocorpo, in ununit quasi fisi-ca, biologica che aveva il suocentro di gravit in un cultodel Ducealimentatoda marce,parate, inni, in uno spazio pub-

    blico militarizzato e segnato daunadesione totalizzante alleistituzionidel regime.

    Con lItalia repubblicana, fu-rono soprattutto i partiti laici amettere mano alla rifondazione

    diuna religionecivilesepoltadal-le macerie del crollo rovinosodel regime. I due grandi partitidi massa, la Dc, per la sua natu-ra intrinsecamente confessiona-le,e ilPci, perle dimensioni mo-numentalidellasua religionepo-litica, su questo terreno arriva-rono in ritardo. Cos, tra gli uo-mini dellantifascismo fu PieroCalamandrei a rappresentarealmeglio losforzodi fondarele isti-tuzionirepubblicanenon solosuuna Carta Costituzionale forte-mente inclusiva ma anche sullospirito che aveva alimentato laResistenza,sul sacrificio diquel-le minoranze eroiche cheaveva-no osato sfidare la deriva plebi-scitaria delle maggioranze, co-

    struendouna tradizione italiananon appiattita sul conformismodegli indifferenti. Ci si ispircos alleredit dellilluminismo,alla forza con cui aveva saputocontrapporsialla ragiondi Sta-to e ai cerimoniali di corte sucuilancienrgime avevafonda-tola sualegittimazionepoliticaeculturale; si ricostru un alberogenealogico in cui ai quattrograndi del Risorgimento furonoaffiancate figure come quella diCarloCattaneo, CarloPisacane,maanche FilippoBuonarroti,ri-scoprendo un Ottocento demo-cratico che era stato letteral-mente cancellato dal fascismo.Si attinse al martirologio della

    Resistenza: Nella nostra Costi-tuzione, scrissealloraPieroCa-

    lamandrei, c qualcosa che vaal di l delle nostre persone,unidea che ci ricollegaal passa-to e allieri,unidea religiosa... Ioavevo pensato di proporvi chequesta invocazioneallo Spirito ealleternit fosse consacrata inunrichiamoai nostriMorti,a co-loro che si sono sacrificati affin-ch la grande idea per la qualehanno datola vitasi potessepra-ticamente trasfondere in questanostraCostituzione.E ilpopo-

    A che serve

    essere italiani

    DALLARUSSIA,CONPAOLONORI

    IdisastridiCharms= Scrittore, poeta,drammaturgosurrealistasovietico(1905-1942),DanilCharmsautore,fra laltro,diDisastri(MarcosyMarcos,pp.195, 14,50),racconti, frammenti,lampisulfurei,ora nella traduzionee curadi PaoloNori, chenetracciaunsimpateticoprofilo (unreadingalSalonedomani,h. 20,salaBlu,conil corodellemondinediNovi).Charmsritornanellaraccoltadi NoriLa meravigliosautilitdelfiloa piombo (marcosymarcos,pp. 199, 14,50),collagedi vitee letteratura,uno stravagante viaggioche

    esordiscesotto laMole:... nel2009,doposei o setteannichenonciandavo,sonoandatoallafieradel librodiTorino....

    Uno spazio pubblicoche rompa le chiusurelocalistiche e le catenedel tengo famigliae mi faccio i fatti miei

    I modelli liberale,fascista, costituzionalee il fallimentodella velleitariasecondaRepubblica

    Ideee incontri al SaloneVI

    ANTOLOGIE,TRALAVOROELIBERT

    GrantaeAmnesty= Rizzolipresentaal Salone ledizioneitalianadiGranta, laprestigiosa rivistaamericanaletterariarinatanel1979(pp.249, 18,50), cheaffianchertestidi nostriscrittoria firmeinternazionali.Nel primonumero,presentatoda PaoloZaninoni ededicatoal temadellavoro,scrittidi Rushdie,DorisLessing,ColumMcCannediAvallone,Catozzella,Pascale,Vasta,Fois,Murgia.In Iomanifestoper lalibert(Fandango,pp. 173, 20)25storie (daSavianoe Baricco aMatvejevic) 25poster

    raccontano50annidi AmnestyInternational: illibrosarpresentatodomani,h.16,30,ArenaBookstock.

    Giovanni Pascoli,ilpoetadi

    Myricae(1891),iltitolo della

    raccolta liricafuattinto

    nelle Bucolichevirgiliane

    GiuseppeUngaretti:

    in Allegriadinaufragi(1919),i celebriversi di

    Mattina:Millumino/dimmenso

    IDEE,CONFRANCADAGOSTINIE DUCCIODEMETRIO

    Verite religiosit= Ilsuo significato,le perplessitche suscita,il modoincui normalmentelo usiamonellasfera pubblica, neirapportipersonali....Un concettoesplorato dallafilosofaFranca DAgostiniin Introduzionealla verit(BollatiBoringhieri,pp. 359, 16,50,presentazioneoggialSalone,salaRossa,h. 10.30,con AntonellaBesussieRiccardoChiaberge.Filosofoanche DuccioDemetrio,lautoredel saggioLa religiosit degliincreduli.Perincontrarei gentili(EdizioniMessaggeroPadova,pp.

    160, 11,presentazionedomani,h. 11,SpazioAutoriA,intervengonoCarmeloDotolo eGianniVattimo.

    IppolitoNievo:Le confessioni

    diunottuagenario

    uscirononel 1867,seiannidopola

    mortedelloscrittore

    CarloCollodi:nel1880 diedeallestampe

    Leavventuredi Pinocchio,

    ilnostro classicopilongevoperi ragazzi

    EdmondoDeAmicis, lautore

    diCuore(1886),un anno

    scolasticonellItalia

    umbertina,traGarrone e Franti

    GianArturoFerrarinelpadiglione Ovalche ospitalamostrada luicuratasui150

    libriemblematicidella identit

    italiana,dal 1861ad oggi

    Ill.di PaoloBacilieriperGranta

    Oriana Fallaci,scrittricee

    giornalista.

    Trale sueopereLetteraa unbambinomai

    nato e Larabbiae lorgoglio

    PierPaoloPasolini, poeta,

    scrittore, registacinematografico,

    al croceviadrammatico fra

    Italiacontadinae Italiaindustriale

    Leonardo Sciascia,tra

    lesueopereIlgiorno della

    civetta, un grido

    letterario e civilecheha smascherato

    la mafia

    IndroMontanelli,ilprincipedei

    giornalisti, unacertaidea

    dellItaliaqualerisaltanella suaStoria,dalleorigini a oggi

    CesarePavese,scrittoree figuracardinaledi casaEinaudi, premioStrega nellanno

    dellatragicamorte(1950) conLalunae ifal

    LeoLonganesi,scrittore,

    giornalista(Omnibus)disegnatore,

    editore,hainterpretato

    larcitaliano

    AntonioGramsci,fondatoredel

    partitocomunista,fra i

    maggioripensatoridel

    900 (Quadernidel carcere)

    Giovanni Gentile,laltrofilosofo,conCroce,che

    improntilpensierodel 900,

    ministro dellariforma scolasticacheancoraresiste

    FilippoTommasoMarinetti,

    il caposcuoladelfuturismo,

    il cuiManifestovennepubblicato

    nel1909

    Luigi Pirandello,premioNobelnel

    1934, autorediteatro(Sei

    personaggiin

    cerca dautore) edinarrativa (Ilfu

    MattiaPascal)

    EmilioSalgari,ilpadre degli eroi

    scomparsounsecolofa a Torino,

    dovecomposela

    suasaga ditigrottialcomando

    di Sandokan

    BenedettoCroce,unmaestrodel

    pensieroliberale,comerisalta in

    varieopere, tracui

    LaStoriadItaliae la

    StoriadEuropa

    GiosuCarducci,premioNobelnel1906,tra lesueraccolteGiambied

    epodi, RimeNuove,Odi

    barbare

    Gabriele

    DAnnunzio, ilVateper

    eccellenza,habere

    nonhaberiil suomotto,come quellodi AndreaSperelli

    (Il piacere)

    i15SuperLibri

    Eccoi 15titoliSuper della

    mostra1861-2011. LItalia

    deiLibri

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    7/11

    UNCICLO PARALLELO

    AlpercorsoLibridItalia,cheabbiamoquiavviatonelsettembre2009,affianchiamoda questonumerounviaggiotraiLibraidItalia,perraccontareicambiamentidallUnit adoggivistiattraversolestoriee levicissitudinidelle librerienelleprincipalicitt capoluogo.SiiniziadaTorino,conRoccoPinto, libraioallaTorredi Abele,chehaideatoecoordinatoilciclo,coni contributideisuoicolleghi.

    ROCCOPINTO

    Quando il 17 marzo1861VittorioEmanueleII pro-clam lavvenuta costituzionedel Regno dItalia, nel paeseappena unificato erano statecensite 210 biblioteche di cui133 pubbliche, 33 governativee 31 appartenenti a istitutiscientifici e religiosi. Sul nume-rodellelibrerieinvecenonesi-

    stonodati certi, ma dalle noti-zierelativealle botteghe libra-riedelle grandi citt possibi-le ipotizzare che si aggirasse-rointornoalle150.

    Il 75% della popolazioneera analfabeta con punte del90% al Sud. La capitale delnuovoRegno, Torino, contava

    venti botteghe librarie e200.000 abitanti. In via CarloAlberto 3 esercitavano i Fra-telliBocca,libraidi Sua Mae-st e di Sua Altezza Reale ilprincipe Savoja-Carignano,cos recitava linsegna. Lasti-giano Giuseppe Bocca, primadi aprire la bottega con il fra-tello a Torino nel 1829, avevafatto dieci anni di tirocinio aMilano di cui quattro comesubalternonellalibreriaGie-

    gler. Questa allepoca era lapifornitadilibrifrancesi.QuiCavour acquistava una partedei suoi libri, gli altri li facevaarrivare da Parigi, Londra edallavicina Svizzera.

    Nel 1861 Hermann Loe-scher acquista la libreria In-ternazionale di via Po 19 dal

    suoconnazionaleGustav Hah-mann specializzato in libri in-glesi e tedeschi. Al 33 di viaCarlo Alberto vi era lUnione

    Tipografica Torinese, erededellibraio-editorePomba.Ma-rietti Pietro esercitava in ViaPoaccantoal 7e ilfratello Gia-cinto in piazza San Carlo ac-cantoal 10.Sottoi primiporti-ci di Torino, quelli medievalidiPiazza Palazzo diCitt,duelibrerie: la libreria Ormea e lalibreria Giovanni Battista Pa-ravia che sar protagonistaper pi di un secolo delle vi-cendeeditoriali non solodellanostra citt e creer la primacatena di librerie italianeaprendo,dopoTorino, a Firen-ze nel 1864,quando questulti-ma diviene capitale, e poi nel1870a Roma,capitaledefiniti-

    vadel regno.Il libro dicui tut-ti parlavano quellanno, in te-sta alla classifica dellepoca,era La morte civile del ligurePaoloGiacometti .

    Tanti sono i cambiamentiche le librerie hanno vissutodaquel 17marzo. Fare illibra-io significava nella maggiorparte dei casi veder coincide-reil mestiereconquello diedi-toreedinmolticasidellostam-patore. Tante librerie sonosparite daicentristoricie con-tinuano a sparire. In queglispazicheoraospitanoaltreat-

    tivit passata un pezzo di sto-ria del nostro paese. Tra quellemuratanti librai hanno vendutolibri perfar crescereil paeseedunificarlolinguisticamente.

    Oggi, dopo 150 anni, riper-correndo i luoghi dove quelle

    venti bottegheeranoubicate,so-loin duecasisono rimaste dellelibrerie,e noncon ilnome origi-nario. Come allora, la pi altadensit dilibrerie concentratatraViaPo,lazonadellUniversi-t e le vie limitrofe. Certo, dopounsecoloemezzolacittcam-

    biataed cresciuta:cento libre-rieper poco meno diun milionedi abitanti. Ma il rapporto trapopolazione e numero di libre-rierimastolostesso.

    Dal 1861 ad oggi tante botte-ghelibrariehannoapertoe chiu-soibattenti.DaTrevesaLattes,ilcui fondatoreSimone inizico-me fattorino alla libreria Casa-nova e successivamente apr lasuabotteganel 1883 invia Gari-

    baldi3, a LuigiDruetto cheaprinviaRomalabottegaechePie-ro Gobetti stava per rilevareconil socioGiovanni Gallizio.La

    stessa sorte tocca alla libreriaantiquaria Burlot frequentatada Benedetto Croce e Luigi Ei-naudi. Delle librerie storiche diproprieta Torino rimasta so-lo la libreria dei pontremolesiFogolanatanel1910e lalibreriaViglongo che legata alla casaeditrice fondata da Andrea Vi-glongo che fu con Gramsci tra ifondatoridel partito comunista.Nel1944fonda lacasaeditriceerileva i diritti per pubblicarelopera di Salgari. La libreria-editrice si spostatain viaGeno-

    va 266 e da questo stabile Gio-vanna e Franca Viglongo conti-nuano ad editare libri tra cui ilfamoso Almanacco Piemontese ea vendere libri antichi. Nella lo-ro libreria-magazzino possibi-leancoratrovare volumi diBoc-ca, Casanova, della gloriosaSten, di Treves, Paravia e tantialtrieditori.

    La Luxemburgdi viaCesareBattisti nei locali che furonoprima della libreria Beuf, suc-cursale diquella diGenovae poidi Giovanni Casanova che neprese il posto. Torino continua

    ad avereun rapportoparticola-re con i libri. vero che sonoscomparse buona parte delle li-

    brerie storiche. anche verochesono natetantelibrerieanti-quarie che si sono affiancate aquelle esistenti.Torino la cittitaliana che ha pi librerie anti-quarie, inrapportoal numero diabitanti. Da Soave a Gilibert aMonge a Pregliasco che ha ap-penacelebrato un secolo di atti-

    vit (si veda la guida www.vie-dellacarta.it).

    Chi scrive lavora nei localiche furono della libreria-editri-cePetrinifondatanel1872e cheaveva la prima sedein via Gari-

    baldi23.In viaPietroMicca22 passatounpezzodistoriadiTo-rino: al primo piano di questopalazzoDeAmicishascrittoilli-

    bro Cuore e nellinverno del1906nascevailTorinocalcio.Lalibreriafu distruttadalle bombedella seconda guerra mondialee poiricostruita.Semprein que-sti locali nasce nel 1926 la casaeditriceSlavia fondata da Alfre-doPolledroche traduce e d al-le stampe I fratelli Karamazov.Lastoria diquesta libreriasi in-treccia con la storia della casaeditrice che deve la sua fortunaaitestidiscolasticasucuiinteregenerazioni di torinesi si sonoformate e soprattuttoal diziona-riodi francese Ghiotti che diedenotorietnazionalealleditore.

    Nelsecondo dopoguerra lali-breria era frequentata da tantiintellettuali torinesi tra cui RitaLevi Montalcini, Sanguineti,Getto e tanti altri. Il vicino tea-

    tro Alfieri ha sempre facilitatolafrequentazionidi attori e attri-ci, da Macario alla Pampanini e

    tanti altri cheprima disalire al-lAlbergoFiorina, soprala libre-ria,passavano a prendersiun li-

    bro, da Buazzelli a Calindri aGlauco Mauri a Paola Borboni.Anche la vicinanza della casaeditrice Einaudi, a poche centi-naiadimetriinviaBiancamano,facilitavail passaggio di scritto-ri e di intellettuali che dopo leriunioni del mercoled veniva-noa vedere le novit degli altrieditori.Da dieci anni questospa-zio ospita la libreria dellAsso-ciazione Gruppo Abele, La Tor-re di Abele, che dal 2010 unprogetto condiviso con il Grup-po Editoriale Giunti; tuttavia lascritta storica libreria editricePetrini1872 ancora presentearenderevisibile lacontinuit traieri e oggi, coni libriancora,no-nostantetutto,protagonisti.

    lo dei morti evocato da Cala-mandrei (di quei morti che noiconosciamo uno ad uno, cadutinelle nostre file, nelle prigioni esuipatiboli, suimonti e sullepia-nure, nelle steppe russe e nellesabbie africane, nei mari e neideserti...) aveva i tratti di unprotagonismo attivo e coscien-te, quelli essenziali per proporlocome fonte di una nuova legitti-mazionedelloStato.

    Questo progettodi conciliaresentimentonazionalee democra-zia conobbe una vistosa battutadarresto con il crollo della Pri-ma Repubblica e lazzeramentodel sistema deipartiti che avevasegnatola storiaitalianadal 1946

    al biennio 1992-1994. La classepoliticachiamata a gestirela Se-conda Repubblica venne solleci-tata a una complessiva opera dirifondazione. Si trattava, tralaltro, dirinnovareun interoap-parato simbolico, di affrontareun veroe proprioterremoto cheaveva interessato i programmidistudio perle scuole,i luoghidimemoria, i criteri espositivi deimusei, i calendari delle festivitcivili,le prioritda proporrenel-la grande arena delluso pubbli-co della storia, tuttele scelte, in-somma, sulla base delle quali siorientano i sentimentidel passa-toche attraversanola nostraesi-stenzacollettiva.

    Venti anni dopo, la forza deisimbolie dellecostruzionicultu-raliche affioranonelladomandaa che serve essere italiani netestimonianoil fallimento.

    GLENDUNCAN,TRAHORROREHUMOR

    Lultimo lupomannaro= I nemici lobraccano, il passatoplurisecolare unatagliolacheva serrandosi,JacobMarlowe senzaalternative:dovr consegnarsialle autoritnellaprossimanottedi lunapiena,trentagiorni e nondi pi.Lultimolupomannaro raccontatodallo scrittoreingleseGlenDuncan (editoda Isbn, trad. diTomasoBiancardi,pp. 474, 16,90):una storiasexy esanguinosa,che squarciail generehorrorper crearequalcosadi inebriante emaestoso,secondoNickCave.

    Duncan firmercopiedel suoromanzoal Salonedellibrodomani,h. 17,pressolo stand Isbn(K42,Padiglione2).

    TuttolibriSABATO14MAGGIO2011

    LASTAMPA VII

    Da Bocca a Loescher,da Paravia a Lattes,ai locali dove ora cla Torre dAbele:l scriveva De Amicis

    BobDylan

    Nella prima capitale20 botteghe: eranocirca 150 nel Regno,con il 75% di analfabetie punte del 90% al Sud

    CONTAHMIMAANAME VANESSADIFFENBAUGH

    Storiedidonne= DuescrittriciGarzantialSalone.DalBangladesh,TahmimaAnamcon Il suonodelrespiroe dellapreghiera(trad.diAlbaMantovani,pp. 306, 17,60, ),la storia diMaya,unadonnain conflittoconil fratelloperil ilfanatismoreligiosodilui, chehabruciatotuttii libri,tranneil Corano(oggi,h. 18.30, LinguaMadre,conSebastianoTriulzi).ArrivadalMassachusettsVanessaDiffenbaughcon Il linguaggiosegretodei fiori(trad.diAlbaMantovani,pp. 359, 18,60):unadonna, chehapauradiamareedi lasciarsi amare, trovala

    pacesoloinun giardinosegreto,a SanFrancisco(oggi, h.17,salaAzzurra, intervieneGiovannaZucconi).

    Librai dItalia I 150 anni visti dietro il bancone:si inizia da Torino un viaggio citt per citt

    PERI SETTANTANNI

    LeparolediBobDylan= Compie settantanniil24 maggioBobDylan.Duelibricelebranolanniversario.Da InterlineaesceBobDylan.Play a song forme. Testimonianze (daSpringsteena Guccini), a curadiGiovanniCerutti(pp. 104, 12), presentazioneal Salone,luned16, h.18, SalaRossa,intervengonoAlessandroAllemandi,GiusiBaldissone,Giovanni A.Cerruti,PaoloVerri.DaArcana,Theballadof BobDylandiDanielMarkEpstein(pp.446, 22),un ritrattodel cantautoretraparolee

    immaginiin quattroconcerti,dal 1963(aWashington)al2009(AdAberdeen),emblematicipassaggidela suavita.

    Sopra Petrinibatteva il Cuore

    GiovanniGuareschi,

    lautoredi DonCamillo(1948),lasaga emiliana

    chemette inscenadue Italie

    popolari

    ItaloCalvino,lo scoiattolodellapenna,

    secondo Pavese.Tralesueopere

    ilSalone hasceltoIlbarone

    rampante,1957

    GiuseppeTomasidiLampedusa,

    ovveroIlGattopardo,

    lastoriadelPrincipe di Salina,

    pubblicatapostumanel1958

    CarloEmilioGadda, il Gran

    Lombardo,lIngegnere dellanarrativa,come

    capolavoroQuerpasticciaccio

    brutto.... (1957)

    UmbertoEco,semiologo,

    bibliofilo,autorediIl nomedella

    rosa,1980, giallomedioevale

    divenutobestsellerinternazionale

    Roberto Saviano,lautore

    di Gomorra(2006),

    unviaggio

    nellimperodellindustria

    criminale

    150O

    Per il 2011

    Librai dItalia

    ItaloSvevo:lo scrittore

    triestinocaroa Joyce

    pubblicLacoscienza

    diZenonel1923

    Eugenio Montaleesordnel1925conla raccolta

    Ossidi seppia,perleditore

    Gobetti.Il Nobelal poetagenovese

    giunse nel1975

    AlbertoMoravia:il romanzo

    desordio,nel 1929,Gliindifferenti,

    trai libricherappresentano

    il carattere degliitaliani

    Primo Levi,chimicoescrittore,

    testimonedeilagernazisticonlautobiografico

    Sequesto unuomo, 1947

    FrancescoDeSanctis,primo

    ministro dellaPubblica

    IstruzionedopolUnit,autore

    dellaStoriadellaletteratura

    I15 autoriche,nellItaliadei

    libri,pi hannofattoidentit

    nazionale

    i15Personaggi

    Lavetrinadella libreriaParaviaa Torinoin unastampa fine800

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    Carver La prima biografia del padredel minimalismo che fu definitoil Cechov del ceto medio americano

    RUGGEROBIANCHI

    Va di moda, nel pre-sentare nuovi autori e libri,ispirarsiai ricettaridi cucina eparlare di una giusta (e maga-ri originale o affascinante oequilibrata) miscela di ingre-dienti.Per averesuccesso, co-me insegnano i pi fortunatima spesso mediocri bestsellertipo Il codice da Vinci, occorre

    mescolare e magari frullar be-ne i vari sottogeneri, per dar

    vita a saporicapacidi soddisfa-rei gustidei palati pidiversi.

    Nonfa eccezioneLatlantedismeraldo, peril qualeLonganesiha orchestrato un lancio senzaprecedenti, forse convinto chepossafar concorrenza ad HarryPotter. Teoricamente, leditorenonha tuttii torti.IlromanzodiJohn Stephens un piatto chenonstonain unbuonmendi fa-miglia, con personaggi piccoli egrandi di ogni condizione e diogni et (dai quasi poppanti aiquasiimmortali),poverie bene-stanti, buonie cattivi,normali e

    magici (streghe, stregoni, nani,draghi e mostri vari), quasituttidotati di superpoteri o quanto-menodi superdotie supervirt.

    La struttura di partenza la-scia prevedere come minimouna trilogia: tre bambini prede-stinati(Kate,il fratellinoMicha-el e la sorellinaEmma)coinvoltinellaricercadei tremiticiLibridellinizio, il primo dei quali appunto lAtlante, che racchiu-de i misteri del Tempo e delloSpazio e le istruzioni per mani-polarli a piacimento. Natural-mente, sar a turnouno deipic-coli protagonisti a scoprire la

    chiave di controllo di ciascunodi questi volumi immemoriali e

    la prima scelta cadr su Kate, lamaggioredeitre.

    Finqui,nulladi nuovoo quasi.Lo schema quello fin troppoabusato del fantasycontempora-neo, con il consueto contorno dielementi ora thriller ora horror,malefizi e incantesimi, filtri e po-zioni miracolose, amori e batta-glie, catture e liberazioni, fino auna (peril momento provvisoria)

    sconfitta del Male e delle ForzedelleTenebre.

    Tra le righe sintravede tutta- via qualche barlume di nuovo.Unacerta tendenza,in primoluo-go, a introdurre una gradevole eleggera venatura umoristica, chedi frequente attenua la tensionedeglieventi concommentie dialo-ghial limitedi uncomicodisincan-to.Ma ancheun quasimoralisticorichiamo ai valori della famiglia,al suoprimatoe allasua sacralit.Sitratti dinanio diumani, essailvalorefondantee il fattoremoti-

    vante di ogni scelta e ogni azioneperi buonie, sullopposto versan-te, il vero asso nella manica deicattivi, che separando i genitoridai figli, i mariti dallemogli, i fra-telli dalle sorelle, sembrano di-

    sporre di unarma invincibile dicontrolloe ricattosui nostri eroi.

    Il pi forte elemento di novit tuttavia il tentativo di fonderegli stereotipidel fantasy con talu-ni topoiclassicidellafantascienza,a cominciaredai viaggi neltempoe dagli universialternativie paral-leli,coniugandoin talmodoil ma-gico con la moderna space opera,della quale peraltro si tendono arispettare le regole e i canoni difondo, a cominciare dallimpossi-

    bilitdi unacoesistenza senon ad-dirittura una compresenza di chisimuovenello spaziotempocon ildoppiodis cheilviaggiatorepuo potrebbeincontrarenel passatoo nelfuturo.Lintento insommaamalgamare Tolkiene la Rowlingcon Asimov, Matrix et similia.Una passo ulteriore, ma certa-

    mentenon lultimo, versolapoteo-sidellacontaminazione.

    GIUSEPPECULICCHIA

    Paiono quasiun para-dosso, le 750 pagine di Ray-mondCarver.Una vitada scrit-tore, biografia scritta da CarolSklenicka su colui che vieneconsiderato il padre del mini-malismo, cosa poi un po ridi-mensionata dalla scoperta deitantitagliapportati dalleditorGordon Lish ai racconti uscitiin Di che cosa parliamo quando

    parliamo damore, da poco ri-pubblicati in originale da Ei-naudi col titolo Principianti,chetuttavia, perquanto robu-

    sti, non cambiano un dato difatto: in vita sua Carver nonhamai scritto unastoriaabba-stanza lungada poterdiventa-re un romanzo, figuriamoci750pagineuna dietrolaltra.

    Ma Carol Sklenicka, ex in-segnante di scrittura creativache un giorno voleva leggereuna biografia di Carver e hascopertocome nessunolaves-se ancorascritta, ha decisodiscavarea fondonellesistenzatormentata di quello cheil Ti-mes defin il Cechov del cetomedioamericano, e perfarloha intervistato centinaia dipersone tra familiari, amici,colleghi,editori,agenti, impie-gandobenquindicianniperlastesura del libro. E oltre a in-

    dagarela vita diCarver, mor-to cinquantenne nel1988, lau-trice ha anche ricostruito lagenesidei suoi celebri settan-tunoracconti. Cos,il soloindi-cedei nomi prendepidi ven-tipagine. E lacronologia dellepubblicazioni altre sei, mo-strando come Carver non dirado abbia fatto uscire glistessi racconti su pi rivisteper poi riprenderli e correg-gerli o riportarli alla loro ver-sione originale nel momento

    incui sitrattavadi raccoglier-liin volume.

    Quel che colpisce di pi, finda subito, il parallelo impres-sionante tra la biografia di Car-

    ver e la sua fiction. Linfanzia eladolescenza dello scrittore so-no segnate daldifficile rapportocoi genitori (litigiosi anche per

    la dipendenza dallalcol del pa-dre, operaio in una segheria) e

    dal problematico inserimentoscolastico: Ray un ragazzinointroverso, sovrappeso, fuoripo-sto nel proprio corpo. I suoicompagnivestono comei teppi-stidelSelvaggio, luisembrausci-todauncentroperlaraccoltadi

    abitiusati dellEsercitodella Sal- vezza. Quanto alle case in cui

    TRAEMOZIONEE DENUNCIA

    LeragazzedellaEnsler= Con I monologhi della vagina, unoperadi taglioteatrale,ungrappolodi confessioni sfumatedi sofferenzaedironia,rappresentata intutto ilmondo,EveEnsler,drammaturga, esperta sociologae femministafervida,hanonsoloconquistatola famama riuscitaa darvitaa unaretestabile cheaccomuna ledonne dituttii PaesinegliormaicelebriV-days.Neisuoiviaggidi lavoro venutaincontatto condonnedi diversaestrazionee provenienza ehapotutoverificare chei problemipibruciantiriguardano le

    adolescenti, ciola fascia detpi debole episoggettaallemanipolazioni. Enatocos Iosono emozione.La vita

    segretadelle ragazze (trad.di AnnalisaCarena,Piemme,pp.163, 14,50), unvolumecheassemblatesti inversisciolti,dialoghie aneddoti emblematici, componendoli informasquisitamenteteatrale.Ai condizionamentifamiliariesociali,gi denunciatinel secolo scorso daSimoneDeBeauvoirnelleMmoiresdunejeunefille range, siaggiungonoi diktatdellaspudoratasocietdellimmagine.Secondo lautrice,le realtche neemergononel mondooccidentale,dalmito dellamagrezzaa tuttii costi(meglioesseregrasseo nonavere unbraccio?. Rispostamegliononavereunbraccio),finoallanoressia,sono altrettantodrammatichedi quelle africane,come lebambine soldato o

    levittimeadolescenti dellacompravenditae deglistupriimpunibilio dellinfibulazione,e diquellemediorientali

    comele ragazze bombero lodiocomesistemadivita.Ancorpivibrantedeisaggidi Lorella Zanardoodi

    MichelaMarzano,peruna lungastoriadi sofferenzae dioppressione chesi avvertesottopellecome unaferitaaperta,le paginedi Ensleracquistanoforzadaltaglioteatrale,giocato suuna dirompentesequenzadi monologhiemeditazioni. Incitanoallaribellionenella coscienzadel spiprofondo,al coraggiosodisvelamentodelleproprieemozionipisegrete,segno - comegi inSimonedeBeauvoir- di unalontanastoria di adeguamentofemminileaicanonivigenti.Il massimo chesipossaottenere inun testodinon altovalore letterarioper laltalenantelinguaggio

    espressivo,ma diforte impattoemozionale.MiaPeluso

    Com shortnarrare la vitatra alcol e erba

    Tre piccoli predestinati,i misteri del Tempo

    e dello Spazio, leternalotta contro il Male,una vena umoristica

    Solo ai bambinisi svelano

    i Libri dellinizio

    Scrittori stranieri al SaloneVIII

    pp JohnStephensp L'ATLANTEDI SMERALDOp trad.di SilviaPiraccinip Longanesi,pp.456, 18,60p Lautoresar alSaloneil 15,

    h. 15,30, sala Gialla, con Massi-moGramellinie GabrieleVacis

    Stephens Latlante di smeraldo,un fantasy tra Harry Potter e Matrix

    Carol Sklenicka haintervistato centinaiatra familiari, amici,colleghi, editori, agenti,quindici anni di lavoro

    EveEnslersar domani,

    h.18,in salaGialla. ConLellaCostae Lunetta Savino

    Raymond Carver conTess Gallagher,la poetessasua ultimacompagna

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    ALESSANDROMARI

    Sientra neLafine co-me in uno spettacolo di maniche si sfiorano e ritraggono,di figure vorticantidellequa-li, tuttavia, non godiamoduna visione dinsieme. Laprogressione narrativaintro-duce un volto, poi un altro,un altro ancora prima di ri-portarci a fattezze gi note e

    sempre pi a fuoco, e cqualcosa di vertiginoso inquesto procedere; un raffina-to avvicinamentoai protago-nisti: Ilcono di lucesembra-

    va espandersi, e quello chestavano guardando, le figu-re, prendevano sostanza, di-

    ventavano reali, come unago quando bucala pelle.

    Chi affonda lago lo sta-tunitense dorigine sicilianaSalvatore Scibona, classe75, il quale ha dedicato die-ci anni a questa impresa -azzardo puro in uneditoriache brucia libri con la furiadi un inceneritore. Perso-nalmente non posso cheprovare simpatia per tantaaudacia e per la qualit diquesta audacia: per quel fe-

    rire i suoi personaggi e dar-cene il sangue mentre esplo-ra se stesso.

    Lafine non affarediplotnonostante la presenza diun mistero, quanto piutto-sto un caleidoscopio di men-tie dicorpi: Roccoil fornaio,lasciato da moglie e figli epresentato in un incipit diquelli che restano negli oc-chi; lanziana signora Mari-ni,duna piet distorta,abor-tista in lotta con fantasmipassati e futuri; la travaglia-ta Lina e suo figlio Ciccio,adolescente dapprima ab-

    bandonatoe poiritrovatoIpersonaggi sono spinti sullascena temporale del 1953,durante la processione del-lAssunta nel quartiere ita-

    liano di Cleveland, Ohio: cisono gli echi tormentosi di

    chi emigrato per fuggire lamiseria o inseguire un sogno,i sapori e i riti, le asprezzequotidiane e la fede, il senti-mento di una patria nuova ediuna lontana, persinoalcunepagine dedicate allItalia, ep-pure quinon ci muoviamonel-la cosiddetta letteratura italo-americana; Scibona ne sfrut-ta senzaltro temi e motivi ri-correnti, ma li piega allusoper costruire unopera mon-do- soprattutto interiore.

    Ilromanzo infatti un vera-ce corpo a corpo con la vita,arbitrato da un narratore che,

    per sondare i personaggi, sbo-binai loro flussimentalie inol-

    tre presta loro parole sue, za-vorrando ogni stringa di pen-siericon significazioni ulterio-ri e una complessit psicologi-ca talvolta un po estranea aLina, Rocco e agli altri. Ma difetto irrilevante, il sovracca-rico, perch qui misura diuno scrivere entusiasta chenon si risparmia neppure nel-lo sforzo adamantino di lessi-co e sintassi - apprezzabile inforza della traduzione di Be-niamino Ambrosi.

    La Fine, nel suo farsi, si ri-vela cos un complesso susse-guirsi di rimandi e spoliazioni,

    meschinerie e miseri riscatti -un umanogirotondo che ruotaattorno a pochi accadimenti:la processione religiosache in-

    vade le strade con un chiassoche non copre le voci dellaguerra in Corea, un pranzofrugale e uno stupro, alcunefughe e ritorni, parole dette ealtre, non dette, che fannomarcire o preservano.

    Vogliono tempo, le paginedi questo romanzo, dove ogni

    visotornasolcato da nuove ru-ghe e con occhi pi veri, spec-chio di unanima sempre me-no vaporosa, in una cadutatrascinante per durezza e dol-

    cezza:Eccodunquela nostrameta finale, il sogno di un

    bambino che si compie. Unavolta che cominciamo a cade-re la nostra volont ci appa-re chiara; voltiamo la faccia

    verso il basso; non diciamocadere, ma tuffarsi; os-serviamo la terra che corre

    verso di noi a incontrare i no-striocchi.Non unoschianto.Siamo una linea che intersecaun piano. Ci passiamo attra-

    versocome proiettili.Giro, girotondo, e tutti gi

    per terra: Scibona, i suoi per-sonaggi e noi con loro, per at-

    traversare quel piano - la vita- comeproiettili.

    LACINADIQIU XIAOLONG,DALMAOISMOALCAPITALE

    Shanghaidi setaesangue= QiuXiaolong nato e vissuto a lungoa Shanghaidovesi guadagnavala vitacome scrittoree traduttore.Manell89,dopoi fatti diTienanmen,si rifugiatoaSaintLouisdove,da allora,insegnaletteraturacineseallaWashingtonUniversity. La suae la nostrafortunalaver inventatoun grandepersonaggio, lispettoreChenCao.Una strana sintesidi poeta investigatore checonlo sguardoallo stessotempo sognanteedisincantatosa raccontarci laCinadi oggi, frugandone

    le origininelleimmensee sanguinoserivoluzionichehanno traghettatounpopolodalLibrettoRossoal

    Capitale.Lultimosuo romanzoDisetae disangue(trad. diFabio Zucchella,Marsilio,pp. 392, 18,50) ne unodegliesempipi sottili.Ambientatoa cavallo delDuemila,il quadroche nerisulta unvorticedi colorichepresagisceil totale ribaltamentodi unasocietconla comparsadei nuovi mitie la cancellazionedei vecchi.Cisonoi ricconi,i nighte i negozi dilusso,gliimmensipalazziche cresconocomefunghiallombradi inusitatecorruzioni,c lestremo tentativodellapolitica digovernare i cambiamenti coni suoi commissaridepauperatidella primitivaautorit e improvvisamentefuorimoda. E ctuttoci chelanticoregimenegava:

    dallindividuoalla psicoanalisi,dallimmoralitsessualeal delittoseriale, consideraticome esclusivo cancro

    dellOccidente.In questocaso QiuXialongtrae spuntodaunaseriedi giovanie bellissimedonne strangolateeabbandonatenei luoghipi strategici di Shanghaiinposediscintemafasciatein unelegantissimoquipaomandarinorosso, labitodelle classisuperiori cheMaoavevamesso al bandoperch simboloquasisensuale diegemoniaintellettuale.Le vittime(tranneuna)sembranoappartenere al novellotravestimentocheindossala prostituzione, quellodelle tripliciaccompagnatrici:le ragazzekaraoke,quelle cheprendonola steccaal ristoranteper fartispendereilmassimo,e quelleche ti eccitanoballando. Iltutto

    condito,come sempre,da grande leggerezza e acume.PieroSoria

    abitacondividendo la stanza colfratello, sono tanto piccole chenon ha modo di stare da solo senoncon la fantasia.Ray marinaspesso la scuola, ma si nutre dicinema, libri, fumetti, riviste

    pulp e tiv.Il suoautore preferi-to Edgar Rice Burroughs. Di-ciannovenne, sposa MaryannBurk, incinta di quattro mesi.

    Vanno a starein unseminterra-to, e presto arriva il secondo fi-glio. Ma lei a regalargli la pri-ma macchinaper scrivere:il ra-gazzodi originiproletarie dovrfare svariati lavori manuali, madiventeruno scrittore.

    Lincoraggiamento dellamo-glie, che lo spinge a iscriversi auncorsodi scritturacreativate-nuto da John Gardner, basila-re.Occorrerannopertrenta,fa-ticosianni, perchCarver arrivial successo, malgrado la saluteminatadallalcolismo,le difficol-tfamigliari e leristrettezzeeco-nomiche. Quando a un certopunto riesce a smettere di bere,non sa che gliene restano appe-na undici (Sono pi orgogliosodi aver smesso di bere che diqualsiasi altra cosa abbia fattoin vita mia). Intanto lalcol si divorato il matrimonio con Mar-yann,e luitra un lavorettoe lal-troha iniziatoa pubblicarele pri-me poesie e i primi racconti, tracui Vuoistarzitta perfavore?.

    Verso la fine dei Sixties, re-

    dattore in unacasa editricespe-cializzata in testi scientifici, co-

    nosceleditor diEsquire GordonLish. Inizia cos il loro rapportocontroverso. Laltro incontrodestinato a segnarelultima par-te della sua vita quello conTessGallagher.Lei,poeta e pro-fessoressa itinerante, a sua

    volta figlia di un alcolizzato. Elamore diTess perCarver pas-sa anche per la scommessache Ray ce la potesse fare a re-stare davvero sobrio, a patto diaverechipuntassesu dilui.

    A ElPaso,i duefrequentanoi party organizzati da donne fa-coltoseche seguonocorsi alluni-

    versit e amano circondarsi de-

    gli scrittori in visita. Il raccontoDi cosa parliamo quando parlia-mo damore nasce dalle conver-sazioni alcoliche di quelle sera-te. Quando Carver ottiene unposto alla Syracuse University,la situazione finanziaria miglio-ra. Ma per lui star lontano dal-lalcol non facile, si sentemancarela terrasotto i piedi.Ed cos che comincia a cerca-re di ammazzarsi col fumo eassuefatto allerba prendea con-sumarecoca. Dis, pensaci sia-no un Ray buono e uno cattivo.In realt ce n uno solo, la cui

    unica stella polare lascrittura,caratterizzata da una prosa es-senziale e colloquiale, e da temicome il fallimento, lalcolismo, imatrimoni andatia male.

    Ancora oggi, a quasi venti-cinque anni dalla morte, Ray-mond Carverresta unodegliau-toripi citatidachi venutodo-po di lui, in America e altrove.Impossibiletenere il contodegliscrittori che hanno ammesso diaverimparato qualcosada lui.Echiunque abbia avuto la sensa-zione che mancasse qualcosa,leggendoi suoi racconti (lemi-steriose assenze di cui parla laSklenicka nellintroduzione)tro-

    vernelle paginedi questa docu-

    mentatissima,straordinariabio-grafia tuttoquelloche cercava.

    NellOhiola processione

    del migrante

    Si inizia nel 1953,nel quartiere italiano

    di Cleveland, un viaggiovorticoso tra due patrie,un girotondo di vite

    TuttolibriSABATO14MAGGIO2011

    LASTAMPA IX

    Un impressionanteparallelo tra la fictione lesistenza, dai difficili

    rapporti con i genitoriagli amori finiti male

    pp CarolSklenicka

    p RAYMONDCARVER

    Unavitadascrittore

    p Nutrimenti,pp. 672,25

    p Lautrice presenta il suo libro al

    Salone,domani,h. 18,salaBlu. In-tervengono Gianluigi Ricupera-

    ti,PaolaTavella,GiorgioVasta

    pp SalvatoreScibonap LAFINEp trad.di BeniaminoAmbrosip 66thand 2nd,pp. 416,20p Lautore presenta il suoi libro a

    Lingua Madre, domani h. 18,30.IntervieneLuigiSanpietro

    Scibona La fine, audace esordiodello scrittore di origine siciliana

    SalvatoreScibona,35

    anni,stato

    selezionatodalNew

    Yorkertrai ventimaggiori

    scrittoriunder

    quarantadilingua

    inglese.Lafine

    uscitoinAmericanel

    2008

    QiuXiaolongpresentail suo

    librooggi,salaBlu, h.19.ConFedericoRampini

    www.oksapollock.itwww.sperling.itwww.facebook.com/sperling.kupfer

    In tutte le librerie

    TENETEVI FORTE,

    ORFANI DI HARRY POTTER:STA ARRIVANDO...

    LE NUOVE J. K. ROWLING

    SARANNO FORSE FRANCESI?!

    ELLE

  • 8/6/2019 Tuttolibri n. 1765 (14-05-2011)

    10/11

    GrancircoTaddeie altre storie

    diVigtaCAMILLERISELLERIO

    35

    8Il linguaggiosegreto

    deifioriDIFFENBAUGHGARZANTI

    47

    NessunosisalvadasoloMAZZANTINIMONDADORI

    46

    Persempre

    TAMAROGIUNTI

    3CartastracciaIlpotere inutiledeigiornalisti italianiPANSARIZZOLI

    46

    7Il profumodellefoglie

    di limoneSNCHEZGARZANTI

    43

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    1. Illinguaggiosegretodei fiori 46DIFFENBAUGH18,60GARZANTI

    2. Ilprofumodellefogliedilimone 43SNCHEZ18,60GARZANTI

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    10 Il simboloperduto 10BROWN14,00MONDADORI

    I PRIMIDIECI INDAGINENIELSEN BOOKSCAN

    Guarda un po, il caso: nel sabato del Salone del li-bro,in cimaalla classificabalzaCartastraccia di

    Pansa. Il jaccuse del pi veemente indignato spe-ciale- altrocheHessel -riguardaperorasoloi giornalie latv,i facinorosi e i faziosidellinformazione: conlo stile san-

    guigno di sempre, retroscena, ricordi, ritratti fulminantiquantoimpietosi,a trattiun rancorosoregolamento dicon-ticon gliex compagnidi strada.Un titolo funereaprovoca-

    zione:tra glistanddelLingotto,preferiamosperarenelFu-turodel libroconDarnton(Adelphi),convintiche,carta ononcarta, il libroresti lo strumentomigliore per esplorare

    ilmondoe dargli senso.Speriamo Per sempre, manipolan-

    do a nostro uso il titolo della Tamaro, novit in maggiorascesatra i primi 10.Tra laltro,per lasua interioritspiri-tuale, la miglior risposta a chi lamenta lemarginazionedelleditoriareligiosa:ci sidomandainveceperchnessunotra gli editori cattolici sappia o possa fare propri autori,credenti e non, come la Tamaro (o Erri De Luca, doppia

    presenzanellanarrativaitaliana) e conloro uscire dalpre-sunto ghetto.Non unghettoma ungiardinoin cuirinasce-ranno speranza e fiducia lo scenario dellaltro nuovo in-

    gressonel gruppo alvertice,Illinguaggiosegreto deifioridi VanessaDiffenbaugh, messaggio- massaggio per cuori

    infranti.E ilSalone ilparco idealein cuicogliereciascuno

    il proprio titolo, alto o basso, profondo o superficiale, diognicolore. Perindicarneuno solo,trasversale,Storiedi li-

    bri, raccontitraOtto e Novecento incui i libri sonoprotago-nisti misteriosi, proibiti, scomparsi, pericolosi, assassini,immortali,miracolosi,scelti da GiovanniCasalegnoper Ei-naudi.Leditore,il principeGiulio,descrittodal suoautista

    Mimmo Fiorino in Alla guida dellEinaudi (Mondadori):con affetto e sincerit, orgoglio e nostalgia, senza retoricanpiaggeria.Lavorareconlui erainsieme ungrandeono-re e un gran rottura di palle.... Poteva esasperarti peggiocheun neonato dinotte.Pi cattivo diPansa: manon ha

    maifattoun librocartastraccia.

    Leditor con la valigia: per passione, gusto disperimentare, orgoglio-

    sa coerenza.In un paio di decen-ni, Benedetta Centovalli, italia-nista fiorentina, docente univer-sitaria tra Italia e Usa, scrittri-ce, pupilla di Bilenchi del qualeha curato lopera, allieva di