UISP SOLIDARIET À IRPINIA Sede Provinciale di Avellino Comitato Territoriale di Avellino Progetto:...
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UISP SOLIDARIET À IRPINIA Sede Provinciale di Avellino Comitato Territoriale di Avellino Progetto: Consumatori Informati – cod. 310/2008 10 giugno 2009
UISP SOLIDARIET IRPINIA Sede Provinciale di Avellino Comitato
Territoriale di Avellino Progetto: Consumatori Informati cod.
310/2008 10 giugno 2009 ore 16.00 Presiede: Arch. Carmine Soricelli
Presidente UISP Avellino Generoso Testa Presidente MDC Avellino
Avv. Francesco Cavallaro MDC Dott.ssa Lucrezia Longombardi MDC
Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di promozione
sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte I - DISPOSIZIONI GENERALI Titolo I - DISPOSIZIONI
GENERALI E FINALITA' Art. 1 - Finalit ed oggetto 1.Nel rispetto
della Costituzione ed in conformit ai principi contenuti nei
trattati istitutivi delle Comunit europee, nel trattato dell'Unione
europea, nella normativa comunitaria con particolare riguardo
all'articolo 153 del Trattato istitutivo della Comunit economica
europea, nonch nei trattati internazionali, il presente codice
armonizza e riordina le normative concernenti i processi di
acquisto e consumo, al fine di assicurare un elevato livello di
tutela dei consumatori e degli utenti. Iniziativa realizzata nell
ambito delle attivit di promozione sociale del CSV Irpinia
solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte I - DISPOSIZIONI GENERALI Titolo I - DISPOSIZIONI
GENERALI E FINALITA' Art. 2 - Diritti dei consumatori. 1. Sono
riconosciuti e garantiti i diritti e gli interessi individuali e
collettivi dei consumatori e degli utenti, ne promossa la tutela in
sede nazionale e locale, anche in forma collettiva e associativa,
sono favorite le iniziative rivolte a perseguire tali finalit,
anche attraverso la disciplina dei rapporti tra le associazioni dei
consumatori e degli utenti e le pubbliche amministrazioni. 2.Ai
consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i
diritti: a) alla tutela della salute; b) alla sicurezza e alla
qualit dei prodotti e dei servizi; c) ad una adeguata informazione
e ad una corretta pubblicit; c-bis) all'esercizio delle pratiche
commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealt; d)
all'educazione al consumo; e) alla correttezza, alla trasparenza ed
all'equit nei rapporti contrattuali; f) alla promozione e allo
sviluppo dell'associazionismo libero, volontario e democratico tra
i consumatori e gli utenti; g) all'erogazione di servizi pubblici
secondo standard di qualit e di efficienza. Iniziativa realizzata
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte I - DISPOSIZIONI GENERALI Titolo I - DISPOSIZIONI
GENERALI E FINALITA' Art. 3 - Definizioni. 1. Ai fini del presente
codice, ove non diversamente previsto, si intende per:
a)consumatore o utente: la persona fisica che agisce per scopi
estranei all'attivit imprenditoriale, commerciale, artigianale o
professionale eventualmente svolta (7); b)associazioni dei
consumatori e degli utenti: le formazioni sociali che abbiano per
scopo statutario esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi
dei consumatori o degli utenti; c)professionista: la persona fisica
o giuridica che agisce nell'esercizio della propria attivit
imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero
un suo intermediario (8); d)produttore: fatto salvo quanto
stabilito nell'articolo 103, comma 1, lettera d), e nell'articolo
115, comma 2-bis, il fabbricante del bene o il fornitore del
servizio, o un suo intermediario, nonch l'importatore del bene o
del servizio nel territorio dell'Unione europea o qualsiasi altra
persona fisica o giuridica che si presenta come produttore
identificando il bene o il servizio con il proprio nome, marchio o
altro segno distintivo (9); e)prodotto: fatto salvo quanto
stabilito nell'articolo 18, comma 1, lettera c), e nell'articolo
115, comma 1, qualsiasi prodotto destinato al consumatore, anche
nel quadro di una prestazione di servizi, o suscettibile, in
condizioni ragionevolmente prevedibili, di essere utilizzato dal
consumatore, anche se non a lui destinato, fornito o reso
disponibile a titolo oneroso o gratuito nellambito di un'attivit
commerciale, indipendentemente dal fatto che sia nuovo, usato o
rimesso a nuovo; tale definizione non si applica ai prodotti usati,
forniti come pezzi d'antiquariato, o come prodotti da riparare o da
rimettere a nuovo prima dell'utilizzazione, purch il fornitore ne
informi per iscritto la persona cui fornisce il prodotto (10);
f)codice: il presente decreto legislativo di riassetto delle
disposizioni vigenti in materia di tutela dei consumatori.
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sociale del CSV Irpinia solidale
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Art. 4 - Educazione del consumatore. 1.L'educazione dei
consumatori e degli utenti orientata a favorire la consapevolezza
dei loro diritti e interessi, lo sviluppo dei rapporti associativi,
la partecipazione ai procedimenti amministrativi, nonch la
rappresentanza negli organismi esponenziali. 2.Le attivit destinate
all'educazione dei consumatori, svolte da soggetti pubblici o
privati, non hanno finalit promozionale, sono dirette ad
esplicitare le caratteristiche di beni e servizi e a rendere
chiaramente percepibili benefici e costi conseguenti alla loro
scelta; prendono, inoltre, in particolare considerazione le
categorie di consumatori maggiormente vulnerabili. Decreto
Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL CONSUMO Parte II
- Educazione, informazione, pratiche commerciali, pubblicit TITOLO
I - Educazione del consumatore Iniziativa realizzata nell ambito
delle attivit di promozione sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. Capo I -
Disposizioni Generali Art. 5 - Obblighi generali. 1.Fatto salvo
quanto disposto dall'articolo 3, comma 1, lettera a), ai fini del
presente titolo, si intende per consumatore o utente anche la
persona fisica alla quale sono dirette le informazioni commerciali.
2.Sicurezza, composizione e qualit dei prodotti e dei servizi
costituiscono contenuto essenziale degli obblighi informativi. 3.Le
informazioni al consumatore, da chiunque provengano, devono essere
adeguate alla tecnica di comunicazione impiegata ed espresse in
modo chiaro e comprensibile, tenuto anche conto delle modalit di
conclusione del contratto o delle caratteristiche del settore, tali
da assicurare la consapevolezza del consumatore. Iniziativa
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO I - Educazione del consumatore capo I1 indicazioni
dei prodotti Art. 6 - Contenuto minimo delle informazioni. 1.I
prodotti o le confezioni dei prodotti destinati al consumatore,
commercializzati sul territorio nazionale, riportano, chiaramente
visibili e leggibili, almeno le indicazioni relative: a) alla
denominazione legale o merceologica del prodotto; b) al nome o
ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un
importatore stabilito nell'Unione europea; c) al Paese di origine
se situato fuori dell'Unione europea; d) all'eventuale presenza di
materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose
o all'ambiente; e) ai materiali impiegati ed ai metodi di
lavorazione ove questi siano determinanti per la qualit o le
caratteristiche merceologiche del prodotto; f) alle istruzioni,
alle eventuali precauzioni e alla destinazione d'uso, ove utili ai
fini di fruizione e sicurezza del prodotto. Iniziativa realizzata
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. capo I1
indicazioni dei prodotti Art. 7 - Modalit di indicazione. 1.Le
indicazioni di cui all'articolo 6 devono figurare sulle confezioni
o sulle etichette dei prodotti nel momento in cui sono posti in
vendita al consumatore. Le indicazioni di cui al comma 1, lettera
f), dell'articolo 6 possono essere riportate, anzich sulle
confezioni o sulle etichette dei prodotti, su altra documentazione
illustrativa che viene fornita in accompagnamento dei prodotti
stessi. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
promozione sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. capo I1
indicazioni dei prodotti Art. 8 - Ambito di applicazione. 1.Sono
esclusi dall'applicazione del presente capo i prodotti oggetto di
specifiche disposizioni contenute in direttive o in altre
disposizioni comunitarie e nelle relative norme nazionali di
recepimento. 2.Per i prodotti oggetto di disposizioni nazionali in
materia di informazione del consumatore, le norme del presente capo
si applicano per gli aspetti non disciplinati. Iniziativa
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. capo I1
indicazioni dei prodotti Art. 9 - Indicazioni in lingua italiana.
1.Tutte le informazioni destinate ai consumatori e agli utenti
devono essere rese almeno in lingua italiana. 2.Qualora le
indicazioni di cui al presente titolo siano apposte in pi lingue,
le medesime sono apposte anche in lingua italiana e con caratteri
di visibilit e leggibilit non inferiori a quelli usati per le altre
lingue. 3.Sono consentite indicazioni che utilizzino espressioni
non in lingua italiana divenute di uso comune. Iniziativa
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. capo I1
indicazioni dei prodotti Art. 10 - Attuazione. 1.Con decreto del
Ministro dello sviluppo economico (13), di concerto con il Ministro
per le politiche comunitarie e con il Ministro della giustizia,
sentito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8
del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono adottate le
norme di attuazione dell'articolo 6, al fine di assicurare, per i
prodotti provenienti da Paesi dell'Unione europea, una applicazione
compatibile con i princpi del diritto comunitario, precisando le
categorie di prodotti o le modalit di presentazione per le quali
non obbligatorio riportare le indicazioni di cui al comma 1,
lettere a) e b), dell'articolo 6. Tali disposizioni di attuazione
disciplinano inoltre i casi in cui sar consentito riportare in
lingua originaria alcuni dati contenuti nelle indicazioni di cui
all'articolo 6. 2.Fino alla data di entrata in vigore del decreto
di cui al comma 1, restano in vigore le disposizioni di cui al D.M.
8 febbraio 1997, n. 101 del Ministro dell'industria, del commercio
e dell'artigianato. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. capo I1
indicazioni dei prodotti Art. 11 - Divieti di commercializzazione.
1. vietato il commercio sul territorio nazionale di qualsiasi
prodotto o confezione di prodotto che non riporti, in forme
chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni di cui agli
articoli 6, 7 e 9 del presente capo. Iniziativa realizzata nell
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. capo I1
indicazioni dei prodotti Art. 12 - Sanzioni. 1.Fatto salvo quanto
previsto nella parte IV, titolo II, e salvo che il fatto
costituisca reato, per quanto attiene alle responsabilit del
produttore, ai contravventori al divieto di cui all'articolo 11 si
applica una sanzione amministrativa da 516 euro a 25.823 euro. La
misura della sanzione determinata, in ogni singolo caso, facendo
riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto ed al numero
delle unit poste in vendita. 2.Le sanzioni sono applicate ai sensi
della legge 24 novembre 1981, n. 689. Fermo restando quanto
previsto in ordine ai poteri di accertamento degli ufficiali e
degli agenti di polizia giudiziaria dall'articolo 13 della predetta
legge 24 novembre 1981, n. 689, all'accertamento delle violazioni
provvedono d'ufficio o su denunzia, gli organi di polizia
amministrativa. Il rapporto previsto dall'articolo 17 della legge
24 novembre 1981, n. 689, presentato all'ufficio della camera di
commercio, industria, artigianato e agricoltura della provincia in
cui vi la residenza o la sede legale del professionista. Iniziativa
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. Capo III -
Particolari modalit di informazione Sezione I - Indicazione dei
prezzi per unit di misura Art. 13 - Definizioni. 1. Ai fini del
presente capo si intende per: a)prezzo di vendita: il prezzo
finale, valido per una unit di prodotto o per una determinata
quantit del prodotto, comprensivo dell'IVA e di ogni altra imposta;
b)prezzo per unit di misura: il prezzo finale, comprensivo dell'IVA
e di ogni altra imposta, valido per una quantit di un chilogrammo,
di un litro, di un metro, di un metro quadrato o di un metro cubo
del prodotto o per una singola unit di quantit diversa, se essa
impiegata generalmente e abitualmente per la commercializzazione di
prodotti specifici; c)prodotto commercializzato sfuso: un prodotto
che non costituisce oggetto di alcuna confezione preliminare ed
misurato alla presenza del consumatore; d)prodotto venduto al
pezzo: un prodotto che non pu essere frazionato senza subire una
modifica della sua natura o delle sue propriet; e)prodotto venduto
a collo: insieme di pezzi omogenei contenuti in un imballaggio;
f)prodotto preconfezionato: l'unit di vendita destinata ad essere
presentata come tale al consumatore ed alle collettivit, costituita
da un prodotto e dall'imballaggio in cui stato immesso prima di
essere posto in vendita, avvolta interamente o in parte in tale
imballaggio ma comunque in modo che il contenuto non possa essere
modificato senza che la confezione sia aperta o alterata.
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. Capo III -
Particolari modalit di informazione Sezione I - Indicazione dei
prezzi per unit di misura Art. 14 - Campo di applicazione. 1.Al
fine di migliorare l'informazione del consumatore e di agevolare il
raffronto dei prezzi, i prodotti offerti dai commercianti ai
consumatori recano, oltre alla indicazione del prezzo di vendita,
secondo le disposizioni vigenti, l'indicazione del prezzo per unit
di misura, fatto salvo quanto previsto all'articolo 16. 2.Il prezzo
per unit di misura non deve essere indicato quando identico al
prezzo di vendita. 3.Per i prodotti commercializzati sfusi indicato
soltanto il prezzo per unit di misura. 4.La pubblicit in tutte le
sue forme ed i cataloghi recano l'indicazione del prezzo per unit
di misura quando indicato il prezzo di vendita, fatti salvi i casi
di esenzione di cui all'articolo 16. 5.La presente sezione non si
applica: a)ai prodotti forniti in occasione di una prestazione di
servizi, ivi compresa la somministrazione di alimenti e bevande;
b)ai prodotti offerti nelle vendite all'asta; c)agli oggetti d'arte
e d'antiquariato. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. Capo III -
Particolari modalit di informazione Sezione I - Indicazione dei
prezzi per unit di misura Art. 15 - Modalit di indicazione del
prezzo per unit di misura. 1.Il prezzo per unit di misura si
riferisce ad una quantit dichiarata conformemente alle disposizioni
in vigore. 2.Per le modalit di indicazione del prezzo per unit di
misura si applica quanto stabilito dall'articolo 14 del decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 114, recante riforma della disciplina
relativa al settore del commercio. 3.Per i prodotti alimentari
preconfezionati immersi in un liquido di governo, anche congelati o
surgelati, il prezzo per unit di misura si riferisce al peso netto
del prodotto sgocciolato. 4. ammessa l'indicazione del prezzo per
unit di misura di multipli o sottomultipli, decimali delle unit di
misura, nei casi in cui taluni prodotti sono generalmente ed
abitualmente commercializzati in dette quantit. 5.I prezzi dei
prodotti petroliferi per uso di autotrazione, esposti e
pubblicizzati presso gli impianti automatici di distribuzione dei
carburanti, devono essere esclusivamente quelli effettivamente
praticati ai consumatori. fatto obbligo di esporre in modo visibile
dalla carreggiata stradale i prezzi praticati al consumo.
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. Capo III -
Particolari modalit di informazione Sezione I - Indicazione dei
prezzi per unit di misura Art. 16 - Esenzioni. 1.Sono esenti
dall'obbligo dell'indicazione del prezzo per unit di misura i
prodotti per i quali tale indicazione non risulti utile a motivo
della loro natura o della loro destinazione, o sia di natura tale
da dare luogo a confusione. Sono da considerarsi tali i seguenti
prodotti: a)prodotti commercializzati sfusi che, in conformit alle
disposizioni di esecuzione della legge 5 agosto 1981, n. 441, e
successive modificazioni, recante disposizioni sulla vendita a peso
netto delle merci, possono essere venduti a pezzo o a collo;
b)prodotti di diversa natura posti in una stessa confezione;
c)prodotti commercializzati nei distributori automatici; d)prodotti
destinati ad essere mescolati per una preparazione e contenuti in
un unico imballaggio; e)prodotti preconfezionati che siano esentati
dall'obbligo di indicazione della quantit netta secondo quanto
previsto dall'articolo 9 del decreto legislativo 27 gennaio 1992,
n. 109, e successive modificazioni, concernenti l'attuazione delle
direttive comunitarie in materia di etichettatura dei prodotti
alimentari; f)alimenti precucinati o preparati o da preparare,
costituiti da due o pi elementi separati, contenuti in un unico
imballaggio, che necessitano di lavorazione da parte del
consumatore per ottenere l'alimento finito; g)prodotti di fantasia;
h)gelati monodose; i)prodotti non alimentari che possono essere
venduti unicamente al pezzo o a collo. 2.Il Ministro dello sviluppo
economico (15), con proprio decreto, pu aggiornare l'elenco delle
esenzioni di cui al comma 1, nonch indicare espressamente prodotti
o categorie di prodotti non alimentari ai quali non si applicano le
predette esenzioni. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit
di promozione sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO II - Informazioni ai consumatori. Capo III -
Particolari modalit di informazione Sezione I - Indicazione dei
prezzi per unit di misura Art. 17 - Sanzioni. 1.Chiunque omette di
indicare il prezzo per unit di misura o non lo indica secondo
quanto previsto dalla presente sezione soggetto alla sanzione di
cui all'articolo 22, comma 3, del decreto legislativo 31 marzo
1998, n. 114, da irrogare con le modalit ivi previste (16).
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sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO iiI - Pratiche commerciali, pubblicit e altre
comunicazioni commerciali Capo I - Disposizioni generali Art. 18 -
Definizioni. 1. Ai fini del presente titolo, si intende per:
a)consumatore: qualsiasi persona fisica che, nelle pratiche
commerciali oggetto del presente titolo, agisce per fini che non
rientrano nel quadro della sua attivit commerciale, industriale,
artigianale o professionale; b)professionista: qualsiasi persona
fisica o giuridica che, nelle pratiche commerciali oggetto del
presente titolo, agisce nel quadro della sua attivit commerciale,
industriale, artigianale o professionale e chiunque agisce in nome
o per conto di un professionista; c)prodotto: qualsiasi bene o
servizio, compresi i beni immobili, i diritti e le obbligazioni;
d)pratiche commerciali tra professionisti e consumatori (di seguito
denominate: pratiche commerciali): qualsiasi azione, omissione,
condotta o dichiarazione, comunicazione commerciale ivi compresa la
pubblicit e la commercializzazione del prodotto, posta in essere da
un professionista, in relazione alla promozione, vendita o
fornitura di un prodotto ai consumatori; e)falsare in misura
rilevante il comportamento economico dei consumatori: l'impiego di
una pratica commerciale idonea ad alterare sensibilmente la capacit
del consumatore di prendere una decisione consapevole, inducendolo
pertanto ad assumere una decisione di natura commerciale che non
avrebbe altrimenti preso; f)codice di condotta: un accordo o una
normativa che non imposta dalle disposizioni legislative,
regolamentari o amministrative di uno Stato membro e che definisce
il comportamento dei professionisti che si impegnano a rispettare
tale codice in relazione a una o pi pratiche commerciali o ad uno o
pi settori imprenditoriali specifici; - segue - Iniziativa
realizzata nell ambito delle attivit di promozione sociale del CSV
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte II - Educazione, informazione, pratiche commerciali,
pubblicit TITOLO iiI - Pratiche commerciali, pubblicit e altre
comunicazioni commerciali Capo I - Disposizioni generali (segue
art. 18 Definizioni) g)responsabile del codice: qualsiasi soggetto,
compresi un professionista o un gruppo di professionisti,
responsabile della formulazione e revisione di un codice di
condotta ovvero del controllo del rispetto del codice da parte di
coloro che si sono impegnati a rispettarlo; h)diligenza
professionale: il normale grado della specifica competenza ed
attenzione che ragionevolmente i consumatori attendono da un
professionista nei loro confronti rispetto ai principi generali di
correttezza e di buona fede nel settore di attivit del
professionista; i)invito all'acquisto: una comunicazione
commerciale indicante le caratteristiche e il prezzo del prodotto
in forme appropriate rispetto al mezzo impiegato per la
comunicazione commerciale e pertanto tale da consentire al
consumatore di effettuare un acquisto; l)indebito condizionamento:
lo sfruttamento di una posizione di potere rispetto al consumatore
per esercitare una pressione, anche senza il ricorso alla forza
fisica o la minaccia di tale ricorso, in modo da limitare
notevolmente la capacit del consumatore di prendere una decisione
consapevole; m)decisione di natura commerciale: la decisione presa
da un consumatore relativa a se acquistare o meno un prodotto, in
che modo farlo e a quali condizioni, se pagare integralmente o
parzialmente, se tenere un prodotto o disfarsene o se esercitare un
diritto contrattuale in relazione al prodotto; tale decisione pu
portare il consumatore a compiere un'azione o all'astenersi dal
compierla; n)professione regolamentata: attivit professionale, o
insieme di attivit professionali, l'accesso alle quali e il cui
esercizio, o una delle cui modalit di esercizio, subordinata
direttamente o indirettamente, in base a disposizioni legislative,
regolamentari o amministrative, al possesso di determinate
qualifiche professionali. Iniziativa realizzata nell ambito delle
attivit di promozione sociale del CSV Irpinia solidale
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La garanzia legale di conformit e la garanzia commerciale per i
beni di consumo disciplinata nella Parte IV, Titolo III, capo I
rubricato Della vendita dei beni di consumo agli artt. 128 -135 del
Codice del Consumo Questi articoli erano stati recepiti dal
legislatore nazionale, in attuazione della Direttiva n. 44/99/CE
relativa a taluni aspetti dei contratti di vendita e delle garanzie
concernenti beni di consumo mediante lintroduzione degli artt. 1519
bis 1519 nonies allinterno del codice civile Decreto Legislativo 6
settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL CONSUMO Parte IV - Sicurezza e
qualit TITOLO III Garanzia legale di conformit e garanzie
commerciali per i beni di consumo Capo I - Della vendita dei beni
di consumo Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
promozione sociale del CSV Irpinia solidale
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tale disciplina confluita integralmente nel Codice del Consumo
e gli artt. 1519 bis e ss. del codice civile sono stati abrogati.
Dal punto di vista contenutistico, il legislatore italiano si
limitato a riprodurre pedissequamente le disposizioni della
Direttiva 44/1999/CE, senza compiere alcun reale sforzo per porre
rimedio alle lacune, alle imprecisioni ed ambiguit che il testo
della Direttiva presenta Dei contratti aventi ad oggetto lacquisto
di beni di consumo, gli artt. 128 135 del D.lgs. N. 206/2005
dettano in particolare una disciplina degli aspetti strettamente
connessi al problema della non conformit al contratto dei beni
acquistati dai consumatori, e cio i criteri di determinazione del
contenuto dellobbligo gravante sul venditore di consegnare beni
conformi al contratto, i presupposti ed il regime di responsabilit
in cui incorre nel caso di inesatto adempimento di tale obbligo, il
contenuto, le modalit di esercizio e i limiti dei rimedi spettanti
allacquirente di beni di consumo Decreto Legislativo 6 settembre
2005, n. 206 - CODICE DEL CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit
TITOLO III Garanzia legale di conformit e garanzie commerciali per
i beni di consumo Capo I - Della vendita dei beni di consumo
Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di promozione
sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Continuano, invece, ad essere
regolati dalla normativa del Codice Civile tutti gli altri aspetti
non toccati dalla Direttiva e dalla disciplina di attuazione e cos
le regole concernenti la conclusione del contratto, i vizi del
consenso, le obbligazioni dellacquirente, le obbligazioni del
venditore diverse da quella di consegnare beni conformi al
contratto, il trasferimento della propriet, il passaggio del
rischio, nonch le pretese di carattere risarcitorio Lambito di
applicazione degli artt. 128 135 sindividua in base a criteri che
prendono in considerazione: a) il tipo di contratto, b) i soggetti
che lo stipulano, c) il bene che costituisce loggetto Per
lapplicabilit della presente disciplina occorre innanzitutto la
stipulazione tra le parti di un contratto di vendita o comunque un
contratto traslativo della propriet di beni di consumo, quale, ad
esempio, il contratto di permuta, contratto estimatorio, contratto
di appalto, contratto di somministrazione e altri contratti
finalizzati alla fornitura di beni da fabbricare o da produrre e
cos via. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
promozione sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 128 - Ambito di applicazione
e definizioni. 1.Il presente capo disciplina taluni aspetti dei
contratti di vendita e delle garanzie concernenti i beni di
consumo. A tali fini ai contratti di vendita sono equiparati i
contratti di permuta e di somministrazione nonch quelli di appalto,
di opera e tutti gli altri contratti comunque finalizzati alla
fornitura di beni di consumo da fabbricare o produrre. 2.Ai fini
del presente capo si intende per: a)beni di consumo: qualsiasi bene
mobile, anche da assemblare, tranne: 1)i beni oggetto di vendita
forzata o comunque venduti secondo altre modalit dalle autorit
giudiziarie, anche mediante delega ai notai; 2)l'acqua e il gas,
quando non confezionati per la vendita in un volume delimitato o in
quantit determinata; 3)l'energia elettrica; b)venditore: qualsiasi
persona fisica o giuridica pubblica o privata che, nell'esercizio
della propria attivit imprenditoriale o professionale, utilizza i
contratti di cui al comma 1; c)garanzia convenzionale ulteriore:
qualsiasi impegno di un venditore o di un produttore, assunto nei
confronti del consumatore senza costi supplementari, di rimborsare
il prezzo pagato, sostituire, riparare, o intervenire altrimenti
sul bene di consumo, qualora esso non corrisponda alle condizioni
enunciate nella dichiarazione di garanzia o nella relativa
pubblicit; d)riparazione: nel caso di difetto di conformit, il
ripristino del bene di consumo per renderlo conforme al contratto
di vendita. 3.Le disposizioni del presente capo si applicano alla
vendita di beni di consumo usati, tenuto conto del tempo del
pregresso utilizzo, limitatamente ai difetti non derivanti dall'uso
normale della cosa. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Sono esclusi i contratti con cui
viene concesso al consumatore il godimento di un bene la cui
propriet rimane al professionista, come nel caso della locazione,
del noleggio, del leasing (escluso il leasing traslativo), dei
contratti aventi ad oggetto la mera esecuzione di lavori di
manutenzione e/o riparazione di un bene di consumo Da un punto di
vista soggettivo, la disciplina in oggetto si applica solo ed
esclusivamente ai contratti di vendita e ai contratti traslativi
della propriet dei beni di consumo ove stipulati fra soggetti
qualificabili, da un lato come venditore/professionista, ai sensi e
per gli effetti dellart. 3, 1 co., lett.c) e, dallaltro, come
consumatore, ex art. 3, 1 co., lett. A) del Codice del Consumo
Quanto alla nozione di bene di consumo, pur non avendo il
legislatore i presupposti in presenza dei quali un bene possa
essere qualificato di consumo, sono tali tutti i beni mobili, anche
da assemblare o montare, fungibili o infungibili, consumabili o
inconsumabili, classificabili come cose generiche o specifiche,
esistenti o non ancora esistenti al momento della conclusione del
contratto, le universalit di beni mobili, nonch i software ancorch
non incorporati in un supporto materiale Iniziativa realizzata nell
ambito delle attivit di promozione sociale del CSV Irpinia
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Sono, invece, sottratti allambito
di applicazione delle norme sulla vendita di beni di consumo, oltre
ai beni oggetto delle vendite disposte, autorizzate o delegate dal
giudice, allenergia elettrica, allacqua e al gas quando non sono
confezionati per la vendita in un volume delimitato e in una
quantit determinata, i diritti di godimento, i servizi, i diritti
di credito, i beni immateriali quali i diritti sulle opere di
ingegno e sulle invenzioni industriali, i diritti derivanti da
partecipazioni sociali La norma contiene poi le definizioni di
produttore, inteso quale fabbricante di un bene di consumo, o come
importatore del bene di consumo nel territorio dei uno Stato
membro, ovvero come chi si presenti come produttore, apponendo sul
bene di consumo il proprio marchio, nome o altro segno distintivo,
e di garanzia convenzionale ulteriore (solitamente definita nella
prassi garanzia commerciale che si contrappone e si aggiunge alla
garanzia c.d. legale, cio inderogabilmente spettante ex lege al
consumatore), nella cui nozione si ritiene siano ricomprese quelle
clausole, pattuizioni, dichiarazioni e impegni che accordano
allacquirente la facolt di esperire uno specifico rimedio
Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di promozione
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Nel teso dellart. 128 menzionata
la nozione di riparazione, che allude a tutte le attivit necessarie
per rendere il bene di consumo pienamente conforme al contratto,
eliminando il difetto di conformit che il consumatore abbia
rivelato Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 129 - Conformit al
contratto. 1.Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore
beni conformi al contratto di vendita. 2.Si presume che i beni di
consumo siano conformi al contratto se, ove pertinenti, coesistono
le seguenti circostanze: a)sono idonei all'uso al quale servono
abitualmente beni dello stesso tipo; b)sono conformi alla
descrizione fatta dal venditore e possiedono le qualit del bene che
il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello;
c)presentano la qualit e le prestazioni abituali di un bene dello
stesso tipo, che il consumatore pu ragionevolmente aspettarsi,
tenuto conto della natura del bene e, se del caso, delle
dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche specifiche dei beni
fatte al riguardo dal venditore, dal produttore o dal suo agente o
rappresentante, in particolare nella pubblicit o
sull'etichettatura; d)sono altres idonei all'uso particolare voluto
dal consumatore e che sia stato da questi portato a conoscenza del
venditore al momento della conclusione del contratto e che il
venditore abbia accettato anche per fatti concludenti. - segue -
Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di promozione
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo (segue art. 129 - Conformit al
contratto) 3.Non vi difetto di conformit se, al momento della
conclusione del contratto, il consumatore era a conoscenza del
difetto non poteva ignorarlo con l'ordinaria diligenza o se il
difetto di conformit deriva da istruzioni o materiali forniti dal
consumatore. 4.Il venditore non vincolato dalle dichiarazioni
pubbliche di cui al comma 2, lettera c), quando, in via anche
alternativa, dimostra che: a)non era a conoscenza della
dichiarazione e non poteva conoscerla con l'ordinaria diligenza;
b)la dichiarazione stata adeguatamente corretta entro il momento
della conclusione del contratto in modo da essere conoscibile al
consumatore; c)la decisione di acquistare il bene di consumo non
stata influenzata dalla dichiarazione. 5.Il difetto di conformit
che deriva dall'imperfetta installazione del bene di consumo
equiparato al difetto di conformit del bene quando l'installazione
compresa nel contratto di vendita ed stata effettuata dal venditore
o sotto la sua responsabilit. Tale equiparazione si applica anche
nel caso in cui il prodotto, concepito per essere installato dal
consumatore, sia da questo installato in modo non corretto a causa
di una carenza delle istruzioni di installazione. Iniziativa
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Con la normativa di recepimento
della direttiva 44/99/CE stato introdotto un concetto ampio,
unitario e omnicomprensivo di difetto di conformit del bene di
consumo La nozione di conformit/difformit ha carattere relazionale,
come il vizio della cosa, ma il termine di comparazione il
contratto, inteso come volont negoziale espressa dalle parti ovvero
presunta Nel difetto di conformit possono essere sussunte tutte le
possibili forme di inesattezza materiale dellattribuzione
traslativa Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Quindi, sono considerate
inesattezze materiali non soltanto le eterogenee sottospecie di
anomalie, quali il vizio e la mancanza di qualit essenziali o
promesse, ma qualunque specie di difetto del bene: deficienze
quantitative, imperfezioni non qualificabili come veri e propri
vizi, i vizi di confezione e di imballaggio, allorquando la
confezione o limballaggio costituiscano qualit abituale del bene,
poich quei beni in particolare vengono abitualmente venduti
confezionati o imballati Iniziativa realizzata nell ambito delle
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Si ritiene che i vizi giuridici
(ovvero i vincoli di espropriabilit, pesi, oneri o diritti reali,
pretese obbligatorie idonee a determinare la perdita del diritto di
propriet dellacquirente) non rientrino nel genus del difetto di
conformit Una peculiare ipotesi di difetto di conformit,
disciplinata dal 5comma della norma, limperfetta installazione del
bene, che si ha quando il professionista simpegni attraverso
unapposita pattuizione a compiere lattivit necessaria per
linstallazione (ivi compreso il montaggio e lassemblaggio) del bene
di consumo Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo In questo caso il professionista
risulta gravato da unobbligazione accessoria rispetto a quella
principale di consegnare beni conformi al contratto Medesima regola
vale per lipostesi in cui il professionista rimetta lesecuzione di
tale attivit allacquirente del bene di consumo. Grava comunque sul
venditore unobbligazione accessoria rispetto a quella principale,
consistente nel fornire istruzioni chiare, precise e complete
Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di promozione
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Sulla base dellart. 129, dunque,
nei contratti relativi allacquisto di beni di consumo, la conformit
del bene al contratto viene a configurarsi come loggetto non di una
garanzia in senso tecnico, bens di una specifica obbligazione
gravante sul professionista Il professionista deve consegnare beni
conformi al contratto. Le qualit e le caratteristiche che il bene
di consumo deve possedere sono quelle individuate nelle clausole
del regolamento negoziale adottate dalle parti, predisposte
unilateralmente dal professionista o da questultimo negoziate con
il consumatore nellambito di una trattativa negoziale Iniziativa
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo il difetto di difformit sussiste
altres nelle ipotesi in cui il bene non presenti le caratteristiche
e qualit come indicate nelle dichiarazioni pubbliche attraverso la
pubblicit o nelle informazioni contenute nelletichettatura La norma
prevede che il difetto di conformit, qualora sia derivato da
materiali o da istruzioni fornite dal consumatore, non pu essere
addebitato a responsabilit del professionista Iniziativa realizzata
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Alluopo, stato per precisato che
qualora le istruzioni o i materiali forniti dal consumatore siano
inadeguati e tale inadeguatezza sia rilevabile attraverso limpiego
della diligenza pari a quella richiesta per lesercizio dellattivit
imprenditoriale o professionale svolta, il professionista ha lonere
di dare avviso al consumatore dellinadeguatezza dei materiali e
delle istruzioni fornite, sospendendo lesecuzione delle prestazioni
richiestegli dal consumatore, pena limpossibilit di invocare a suo
favore lesclusione sancita dalla seconda parte del 2 comma della
norma in commento Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 130 - Diritti del
consumatore. 1.Il venditore responsabile nei confronti del
consumatore per qualsiasi difetto di conformit esistente al momento
della consegna del bene. 2.In caso di difetto di conformit, il
consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformit
del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3,
4, 5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla
risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9. 3.Il
consumatore pu chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il
bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il
rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente
oneroso rispetto all'altro. 4.Ai fini di cui al comma 3 da
considerare eccessivamente oneroso uno dei due rimedi se impone al
venditore spese irragionevoli in confronto all'altro, tenendo
conto: a)del valore che il bene avrebbe se non vi fosse difetto di
conformit; b)dell'entit del difetto di conformit; c)dell'eventualit
che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli
inconvenienti per il consumatore. 5.Le riparazioni o le
sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine
dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al
consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per
il quale il consumatore ha acquistato il bene. 6. Le spese di cui
ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere
conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese
effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per i
materiali. - segue - Iniziativa realizzata nell ambito delle
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo (segue art. 130 - Diritti del
consumatore) 7.Il consumatore pu richiedere, a sua scelta, una
congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto ove
ricorra una delle seguenti situazioni: a)la riparazione e la
sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose; b)il
venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione
del bene entro il termine congruo di cui al comma 5; c)la
sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha
arrecato notevoli inconvenienti al consumatore. 8.Nel determinare
l'importo della riduzione o la somma da restituire si tiene conto
dell'uso del bene. 9.Dopo la denuncia del difetto di conformit, il
venditore pu offrire al consumatore qualsiasi altro rimedio
disponibile, con i seguenti effetti: a)qualora il consumatore abbia
gi richiesto uno specifico rimedio, il venditore resta obbligato ad
attuarlo, con le necessarie conseguenze in ordine alla decorrenza
del termine congruo di cui al comma 5, salvo accettazione da parte
del consumatore del rimedio alternativo proposto; b)qualora il
consumatore non abbia gi richiesto uno specifico rimedio, il
consumatore deve accettare la proposta o respingerla scegliendo un
altro rimedio ai sensi del presente articolo. 10.Un difetto di
conformit di lieve entit per il quale non stato possibile o
eccessivamente oneroso esperire i rimedi della riparazione o della
sostituzione, non d diritto alla risoluzione del contratto.
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Innanzitutto, va detto che la
responsabilit del venditore per le inesattezze materiali
dellattribuzione traslativa qualificabili come difetto di conformit
viene ricondotta nellalveo dellordinaria responsabilit per
inadempimento di unobbligazione Il professionista risponde di
qualsiasi difetto di conformit, senza che possa essere operata una
distinzione relazione alla gravit o entit del difetto,
allimportanza dellaffare o allincidenza sul valore di mercato del
bene Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di promozione
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Presupposto necessario affinch il
professionista possa essere chiamato a rispondere nei confronti del
consumatore dellinesatto adempimento dellobbligazione di consegnare
un bene conforme al contratto che il difetto di conformit sussista
al momento della consegna del bene di consumo, indipendentemente
dalla sussistenza della colpa del professionista o financo del caso
fortuito Per consegna sintende lingresso del bene di consumo nella
sfera materiale di controllo dellacquirente Iniziativa realizzata
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La consegna, inoltre, rappresenta
il limite temporale entro cui valutare la sussistenza del difetto
di conformit del bene di consumo del quale lalienante possa essere
chiamato a rispondere Lart. 130 rappresenta il cuore della vendita
dei beni di consumo: stato infatti sottolineato che tale disciplina
riguarda soprattutto i rimedi, piuttosto che il contenuto
sostanziale dellimpegno che assume il venditore Nel caso in cui il
bene consegnato al consumatore presenti un difetto di conformit, il
consumatore pu far valere nei confronti del professionista
inadempiente i rimedi contemplati dalla norma Iniziativa realizzata
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo I rimedi previsti dalla norma
sono: la riparazione o sostituzione del bene, la riduzione del
prezzo e risoluzione del contratto La legittimazione ad esperire i
suddetti rimedi, nonch la facolt di decidere quale rimedio attivare
nei confronti del professionista spetta solo al consumatore, in
forza del principio di relativit del contratto la riparazione e/o
la sostituzione del bene preclusa quando lesercizio del rimedio sia
oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso per il
venditore, mentre la risoluzione del contratto non pu essere
chiesta se i difetti sia di lieve entit Iniziativa realizzata nell
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo I diversi rimedi sono articolati
secondo un criterio gerarchico, tale per cui la riparazione e la
sostituzione del bene si configurano quali rimedi primari, che il
consumatore pu e deve esperire in via preferenziale e primaria,
mentre la riduzione del prezzo e la risoluzione del contratto sono
concepiti come rimedi secondari e sussidiari, esercitabili dal
consumatore soltanto nel caso in cui sia esclusa a priori la
possibilit di pretendere la riparazione e la sostituzione Nulla
vieta al professionista di formulare unofferta, a seguito della
denunzia del difetto di conformit, al consumatore, che comunque
rimane libero di accettarla o meno Iniziativa realizzata nell
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La riparazione concerne lo
svolgimento di tutte quelle attivit necessarie per eliminare il
difetto di conformit e che potr dirsi adempiuta soltanto con
leffettiva eliminazione del difetto medesimo La sostituzione ha
oggetto il trasferimento e la consegna al consumatore di un bene
dotato di tutte le caratteristiche che il bene inizialmente
consegnato avrebbe dovuto avere per poter essere considerato
conforme al contratto Carattere essenziali di questi due rimedi la
gratuit, con la conseguenza che i costi della riparazione e/o della
sostituzione (comprensivi delle spese di spedizione, mano dopera,
materiali, ecc.) Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Sono a carico del professionista,
senza che il consumatore debba sopportare sacrifici economici
ulteriori rispetto a quello affrontato per lacquisto del bene I due
rimedi primari possono essere esperiti solo laddove non siano
oggettivamente impossibili e/o eccessivamente onerosi Alla
impossibilit della sostituzione e della riparazione vanno
equiparati i casi in cui detti rimedi non possano essere compiuti
entro un congruo termine, o senza creare notevoli inconvenienti per
il consumatore Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La norma prevede che il
professionista deve provvedere alla riparazione e alla sostituzione
entro un congruo termine, decorrente dal giorno della relativa
richiesta, e senza creare al consumatore notevoli inconvenienti,
ovvero cercando di minimizzare il pi possibile il rischio di una
lesione degli interessi personali e patrimoniali del consumatore La
scelta di attivare il rimedio della riparazione o quello della
sostituzione irrevocabile, anche se compiuta stragiudizialmente e
subordinata alla circostanza che lun rimedio non appaia impossibile
o eccessivamente oneroso Iniziativa realizzata nell ambito delle
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo la riduzione del prezzo e la
risoluzione del contratto costituiscono diritti potestativi, che
attribuiscono allacquirente di beni di consumo che ne sia titolare
la facolt di modificare il contenuto del contratto o di sciogliere
questultimo, mediante un atto unilaterale, che pu concretarsi,
tanto in una domanda giudiziale, quanto nellemissione di apposita
dichiarazione stragiudiziale indirizzata al professionista Questi
ultimi due rimedi si pongono sullo stesso piano, nel senso che fra
di essi non vi alcun rapporto di tipo gerarchico Iniziativa
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conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La riduzione del prezzo consiste
nella diminuzione dellentit della somma di denaro che il
consumatore si contrattualmente impegnato a versare come
corrispettivo dellacquisto del bene mobile di consumo e determina
lestinzione parziale dellobbligazione pecuniaria gravante sul
consumatore, il quale ha diritto di trattenere la somma di denaro
oggetto della diminuzione, ovvero di pretenderne la restituzione
nel caso in cui il corrispettivo originariamente pattuito sia stato
gi interamente versato La riduzione deve essere adeguata e congrua,
in modo tale da soddisfare gli interessi del consumatore e al tempo
stesso la posizione del professionista Iniziativa realizzata nell
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conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Ai fini del calcolo della
riduzione, si ritiene che si debba valutare la differenza fra il
valore del bene oggetto del contratto e quello del bene
effettivamente consegnato al consumatore La risoluzione del
contratto comporta lo scioglimento del rapporto instauratosi a
seguito della stipulazione del contratto cui consegue, per ciascuna
delle parti, lestinzione dei diritti e degli obblighi da esso
derivanti Non possibile esperire il rimedio della risoluzione del
contratto, qualora il difetto di conformit sia di lieve entit
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Si ritiene che il consumatore al
quale sia stato consegnato un bene non conforme al contratto possa
avanzare pretese risarcitorie nei confronti del professionista, in
forza del principio espresso dallart. 135 Le clausole che escludono
o limitano il risarcimento del danno sono soggette al giudizio di
abusivit ex artt. 33 ss. del Codice del Consumo Iniziativa
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conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 131 - Diritto di regresso.
1.Il venditore finale, quando responsabile nei confronti del
consumatore a causa di un difetto di conformit imputabile ad
un'azione o ad un'omissione del produttore, di un precedente
venditore della medesima catena contrattuale distributiva o di
qualsiasi altro intermediario, ha diritto di regresso, salvo patto
contrario o rinuncia, nei confronti del soggetto o dei soggetti
responsabili facenti parte della suddetta catena distributiva. 2.Il
venditore finale che abbia ottemperato ai rimedi esperiti dal
consumatore, pu agire, entro un anno dall'esecuzione della
prestazione, in regresso nei confronti del soggetto o dei soggetti
responsabili per ottenere la reintegrazione di quanto prestato.
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La norma si occupa del fenomeno
delle c.d. vendite a catena e regola il profilo relativo al diritto
del professionista, che abbia concluso un contratto di vendita di
beni di consumo con il consumatore e che sia stato chiamato da
questultimo a rispondere di un difetto di conformit, di agire nei
confronti degli altri venditori intermedi, effettivamente
responsabili dellinsorgenza del difetto di conformit Tale norma
consente al venditore finale o intermedio di rivalersi nei
confronti di professionista responsabile di aver immesso sul
mercato un bene di consumo difettoso Iniziativa realizzata nell
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Si ritiene che la norma contempli
unipotesi di responsabilit contrattuale per inadempimento di
unobbligazione di fonte legale, gravante su ciascuno degli anelli
facenti parte di una catena distributiva Il diritto riconosciuto
dalla norma, bench sia classificato come regresso, in realt,
tecnicamente qualificabile come una rivalsa o rifusione, posto che
mancherebbe il presupposto del regresso, rappresentato dalla
responsabilit solidale Il venditore finale risponde nei confronti
del consumatore per il solo fatto della presenza di un difetto di
conformit Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo causalmente riconducibile ad
unazione od omissione del produttore, di un precedente rivenditore
o di un intermediario, di qualsiasi specie e natura tali azioni ed
omissioni siano, e anche se non siano dovute a dolo o colpa Il
difetto di conformit denunziato dal consumatore non deve essere
conosciuto o conoscibile dal venditore finale nel momento in cui ha
concluso il contratto tramite il quale ha acquistato il bene poi
alienato al consumatore Iniziativa realizzata nell ambito delle
attivit di promozione sociale del CSV Irpinia solidale
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo e si deve sostanziare nella
mancanza di qualit o caratteristiche che potevano considerarsi
giuridicamente dovute, oltre che nei confronti del venditore
finale, gi sulla base dei rapporti intercorsi fra i precedenti
anelli della catena contrattuale Il diritto di regresso, il cui
esercizio non condizionato allosservanza di alcun onere di
denunzia, si prescrive entro il termine di un anno, decorrente dal
momento in cui il consumatore denunzia il difetto di conformit del
bene di consumo Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 132 - Termini. 1.Il
venditore responsabile, a norma dell'articolo 130, quando il
difetto di conformit si manifesta entro il termine di due anni
dalla consegna del bene. 2.Il consumatore decade dai diritti
previsti dall'articolo 130, comma 2, se non denuncia al venditore
il difetto di conformit entro il termine di due mesi dalla data in
cui ha scoperto il difetto. La denuncia non necessaria se il
venditore ha riconosciuto l'esistenza del difetto o lo ha
occultato. 3.Salvo prova contraria, si presume che i difetti di
conformit che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene
esistessero gi a tale data, a meno che tale ipotesi sia
incompatibile con la natura del bene o con la natura del difetto di
conformit. 4.L'azione diretta a far valere i difetti non
dolosamente occultati dal venditore si prescrive, in ogni caso, nel
termine di ventisei mesi dalla consegna del bene; il consumatore,
che sia convenuto per l'esecuzione del contratto, pu tuttavia far
valere sempre i diritti di cui all'articolo 130, comma 2, purch il
difetto di conformit sia stato denunciato entro due mesi dalla
scoperta e prima della scadenza del termine di cui al periodo
precedente. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Il termine biennale previsto dal
co. 1 della norma, un termine di decadenza ed inizia a decorrere
dal giorno in cui il bene entri sia effettivamente ricevuto dal
consumatore, cio sia entrato nella sua sfera di controllo e di
dominio Affinch il professionista possa essere considerato
responsabile del difetto di conformit, necessario che tale difetto
sia divenuto oggettivamente rilevabile e riconoscibile dal
consumatore in base al criterio dellordinaria diligenza Iniziativa
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Il terzo comma prevede una vera e
propria presunzione relativa che sottrae il consumatore dallonere
di provare che il difetto conformit, che si manifesta entro il
termine di 6 mesi dalla consegna, esisteva gi a tale data A meno
che linvocazione di tale presunzione non sia incompatibile con la
natura del bene (si pensi ai prodotti facilmente deperibili) o del
difetto di conformit (si pensi ai lievi deterioramenti derivanti
dallusura Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Il consumatore ha lonere di
denunziare al professionista il difetto di conformit del bene di
consumo entro il termine di due mesi dalla data in cui lo ha
constatato o lo avrebbe dovuto constatare con luso della diligenza
ordinaria La denuncia non necessaria se il venditore abbia
riconosciuto lesistenza del difetto di conformit oppure lo abbia
occultato o abbia taciuto in malafede lesistenza del difetto Il
termine bimestrale di decadenza, con la conseguenza che la sua
mancata osservanza comporta la decadenza di tutti i diritti del
consumatore Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 - CODICE DEL
CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La denuncia non soggetta ad alcun
requisito formale, n sono necessarie indicazioni particolarmente
analitiche circa la natura e la causa del difetto, essendo
sufficiente una sommaria e generica comunicazione circa la presenza
di un difetto In ogni caso, i diritti che spettano al consumatore
in caso di difetto di conformit si prescrivono entro il termine di
26 mesi dal giorno in cui il bene sia entrato materialmente nella
sua sfera di controllo Iniziativa realizzata nell ambito delle
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La mancata o tardiva osservanza
del termine di prescrizione legittima il professionista,
eventualmente chiamato a rispondere del difetto di conformit, a
paralizzare le pretese avanzate dal consumatore In caso di vendita
a consegne ripartite e di somministrazione, il termine decorre da
ciascuna delle singole consegne Iniziativa realizzata nell ambito
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 133 - Garanzia
convenzionale. 1.La garanzia convenzionale vincola chi la offre
secondo le modalit indicate nella dichiarazione di garanzia
medesima o nella relativa pubblicit. 2.La garanzia deve, a cura di
chi la offre, almeno indicare: a)la specificazione che il
consumatore titolare dei diritti previsti dal presente paragrafo e
che la garanzia medesima lascia impregiudicati tali diritti; b)in
modo chiaro e comprensibile l'oggetto della garanzia e gli elementi
essenziali necessari per farla valere, compresi la durata e
l'estensione territoriale della garanzia, nonch il nome o la ditta
e il domicilio o la sede di chi la offre. 3.A richiesta del
consumatore, la garanzia deve essere disponibile per iscritto o su
altro supporto duraturo a lui accessibile. 4.La garanzia deve
essere redatta in lingua italiana con caratteri non meno evidenti
di quelli di eventuali altre lingue. 5.Una garanzia non rispondente
ai requisiti di cui ai commi 2, 3 e 4, rimane comunque valida e il
consumatore pu continuare ad avvalersene ed esigerne
l'applicazione. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La norma disciplina il contenuto
e gli effetti della garanzia convenzionale (o commerciale, come
detta nella prassi), che si aggiunge ma non si sostituisce mai alla
garanzia legale spettante inderogabilmente al consumatore in base
alle norme in esame. Si tratta, dunque, di uno strumento che
integra e rafforza la tutela del consumatore. A titolo
esemplificativo, in deroga a quanto previsto dalla garanzia legale,
quella ora in esame potrebbe prevedere, in favore del consumatore:
o la possibilit di esperire uno dei rimedi previsti dallart. 130,
senza rispettarne lordine gerarchico; o non essere tenuto a
dimostrare lesistenza del difetto di conformit del bene al momento
della consegna, trascorsi sei mesi da questultima; o una garanzia
anche rispetto a difetti minori. La legge prevede che la garanzia
convenzionale deve essere: 1. Volontaria ed eventuale 2.
Supplementare ed aggiuntiva 3. Gratuita Iniziativa realizzata nell
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Le promesse fatte nella pubblicit
relative ai beni di consumo vincolano i produttori e i rivenditori,
anche se il contenuto delle stesse non sia stato confermato al
momento del rilascio della garanzia convenzionale (responsabilit
contrattuale del professionista). Ci stabilito dallart. 133, 1
comma. Il comma 2, come si visto, precisa il contenuto minimo della
dichiarazione di garanzia convenzionale ed impone a chi la offre
obblighi di: o trasparenza o Informazioni corrette, complete e
adeguate circa i suoi contenuti ed i suoi effetti. Iniziativa
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 134 - Carattere imperativo
delle disposizioni. 1. nullo ogni patto, anteriore alla
comunicazione al venditore del difetto di conformit, volto ad
escludere o limitare, anche in modo indiretto, i diritti
riconosciuti dal presente paragrafo. La nullit pu essere fatta
valere solo dal consumatore e pu essere rilevata d'ufficio dal
giudice. 2.Nel caso di beni usati, le parti possono limitare la
durata della responsabilit di cui all'articolo 132, comma primo ad
un periodo di tempo in ogni caso non inferiore ad un anno. 3. nulla
ogni clausola contrattuale che, prevedendo l'applicabilit al
contratto di una legislazione di un Paese extracomunitario, abbia
l'effetto di privare il consumatore della protezione assicurata dal
presente paragrafo, laddove il contratto presenti uno stretto
collegamento con il territorio di uno Stato membro dell'Unione
europea. Iniziativa realizzata nell ambito delle attivit di
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Ai sensi dellart. 134, sono
vietate le clausole, le pattuizioni, gli atti unilaterali e ogni
forma di espressione dellautonomia professionale anteriori alla
denunzia del difetto di conformit del bene che abbiano per oggetto
o per effetto di privare il consumatore dei diritti che gli sono
riconosciuti dalle presenti norme. Se, invece, dette clausole,
patti, ecc., intervengono successivamente alla denunzia del difetto
di conformit, la liceit delle stesse deve essere valutata alla
stregua delle norme dettate in tema di clausole vessatorie dagli
artt. 33 e ss. del Codice del consumo. La conseguenza della
violazione del divieto previsto dal primo comma della norma la
nullit, assimilabile a quella prevista dal codice civile per i
contratti. Si tratta di nullit 1. relativa, perch pu essere fatta
valere solo dal consumatore (sebbene sia rilevabile dufficio dal
giudice) 2. parziale, perch non determina la nullit dellintero
contratto, ma solo delle singole clausole che ne sono affette.
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo Art. 135 - Tutela in base ad
altre disposizioni. 1.Le disposizioni del presente capo non
escludono n limitano i diritti che sono attribuiti al consumatore
da altre norme dell'ordinamento giuridico. 2.Per quanto non
previsto dal presente titolo, si applicano le disposizioni del
codice civile in tema di contratto di vendita. Iniziativa
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CONSUMO Parte IV - Sicurezza e qualit TITOLO III Garanzia legale di
conformit e garanzie commerciali per i beni di consumo Capo I -
Della vendita dei beni di consumo La norma prevede che lesercizio
dei diritti riconosciuti dalla Direttiva n. 44/99/CE lascia
impregiudicato lesercizio di altri diritti di cui il consumatore pu
avvalersi in forza delle norme nazionali ed internazionali relative
alla responsabilit contrattuale ed extracontrattuale del
professionista, in sintonia con il principio di sussidiariet. La
ratio della normativa quello di assicurare un livello minimale di
tutela nel quadro della disciplina delle garanzie dei diritti
dellacquirente dei beni di consumo. La disciplina dettata dal
Codice del consumo inderogabile esclusivamente in pejus, mentre non
esclude che la tutela del consumatore possa essere integrata da
altre norme. Ci, nellambito di un generale principio del favor
consumatoris, che informa tutta la disciplina de qua. In ogni caso
si applica la norma pi favorevole per il consumatore. Iniziativa
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