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Pier Domenico Magri Un inquieto gesto di felicità Galleria Schubert 20122 Milano via Fontana11 telefono +39 02 54 10 16 33

un inquieto gesto di felicità di Pier Domenico Magri

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Catalogo della mostra personale di Pier Domenico Magri a cura di Giorgio Seveso, alla Galleria Schubert di Milano

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Pier Domenico M a g r iUn inquieto gesto di felicità

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G a l l e r i a S c h u b e r tSettembre Ottobre 2008

Pier Domenico M a g r iUn inquieto gesto di felicità

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Un inquieto gesto di felicità

Da sempre la pittura ha per Magri, nella dimensione interio-re della vita, un ruolo centrale. Pur se professionalmente siè dovuto infatti occupare per molti anni anche d’altre cose,ciò che lo ha in ogni momento impegnato ed oggi a maggiorragione lo impegna in modo prevalente e decisivo è appun-to il dipingere. Che per lui - come si coglie da subito incon-trandolo - non è una scelta in sé solo d’espressione o dimanualità creativa, una tra le molte possibili. Bensì costitui-sce una vera e propria filosofia dell’essere, una qualità spe-cifica del suo immaginario, addirittura - dice lui stesso - unacondizione della qualità dell’esistenza. “Dipingere per me èun gesto di felicità”, ha dichiarato, ponendo dunque in modoinequivocabile un punto fermo nella gerarchia e nella prati-ca dei suoi sentimenti. Laddove la felicità appunto - a sfo-gliare la sua ormai lunga produzione - consiste nel trovared’impulso una sorta di equilibrio tanto precario quanto pro-fondo, di appagamento difficile, di equilibro critico e inquie-to all’interno di una sorta di spigolosa dialettica tra vuoto epieno, tra agorafobia e claustrofobia, ovvero tra horror vacuie cupio dissolvi, che egli viene giocandosi sul terreno di quelgrande e permanente specchio metaforico della vita che èl’arte. E, del resto, la linea di fondo del suo lavoro è orientata inuna direzione d’espressività che sempre si manifesta,appunto, dialetticamente sospesa, come in bilico tra la rap-presentazione figurativa dell’immagine e la tormentata arbi-trarietà dell’informale, laddove i suoi cicli e le sue stagionid’artista oscillano costantemente tra questi due poli della

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visione, all’interno di una commistione, di un intreccio, diuna contrapposizione dinamica che si è creata nel suomodo di far pittura e, soprattutto, di pensarla, di sentirla. Si tratta di una dialettica che, per i suoi fitti richiami ad unespressionismo informale già abbondantemente esploratodalla storia pittorica del dopoguerra, proprio per questopotrebbe apparirci, ad un primo impatto, come pretestuosa,cioè come ispirata soltanto a mere ragioni di gusto, di super-ficiali seduzioni formalistiche. Accade infatti anche troppospesso oggi, nella pittura italiana ma anche in quella inter-nazionale, di vedere molti artisti rinverdire formule e ricettegià collaudate, alla ricerca della migliore “mistura”, dellamescola più opportuna e più gradita alle mode culturali delmomento. Di osservare, insomma, che molta dell’arte attua-le di successo è talvolta più preoccupata di sembrare qual-cosa che di esserlo davvero, ed è dunque molto più attentaagli aspetti linguistici e formali dell’espressione che alle suevere sostanze comunicative. E invece Magri conduce, con passione esplicita, le spinteopposte del suo temperamento verso una sincerità di fondoche balza evidente all’occhio. Ben lontano infatti dal volersomigliare a questo o quello, di voler partecipare a questa oquella tendenza o “cordata”, egli è invece del tutto assorbi-to soltanto dai propri motivi profondi, all’interno di un lin-guaggio che si è determinato spontaneamente, che mostradi procedere solo sulla scorta delle proprie pulsioni.Addirittura anche a rischio, talvolta, di una sorta di iterazio-ne stilistica, di una ripetitività quasi ossessiva, ostinata, irri-ducibile.Ma tutto si riscatta nella coerenza degli assunti, nell’ideasorgiva, insomma, che sta al centro della sua creatività edell’ispirazione poetica come fosse un seme vivo e fervido,un cuore pulsante, una spinta fresca, permanente e defini-

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tiva. Ed è appunto da questo nucleo decisivo, da questo fervoredi fondo che provengono i suoi racconti siderali, le visionicosmiche di mondi e satelliti rotolanti tra affabulazioni dinebulose nello spazio e increspamenti straordinari e dina-mici delle superfici, in cui talvolta si avverte anche come unsoprassalto di natura, tra spighe, foglie, petali e linfe...Nell’accumularsi delle immagini e delle visioni, le forme deipianeti si fanno in alcune occasioni più confuse e insiemepiù concrete, più plastiche e tangibili, assumendo il portatoquasi concettuale di uno scudo. Sì, proprio di un classicoscudo tondeggiante, che viene ad occupare un angolo dellacomposizione come fosse il frammento di un antico clipeoeretto a difesa, a riparo dell’autore (stavo per scrivere dell’ionarrante, e sarebbe in fondo corretto) per proteggerlo dall’i-naudito ribollire cromatico degli impasti e dallo scrosciaredegli elementi cosmici che lo assalgono e lo assediano tut-t’intorno. Si tratta qui, per questa dello scudo, di una figura ricorrentedel suo immaginario e della struttura delle sue composizio-ni, una sorta di archetipo incombente, di presenza silenzio-sa e ineludibile che si ripete e si precisa di quadro in qua-dro, torna a fondersi nelle materie per poi riproporsi ancoranella sua meticolosa texture a celle e interstizi, come per-corsa dal di dentro da un crepitare di segni e di molecoleagitate...E tutto intorno si distende il magma burrascoso di un reper-torio suggestivo e tattile fatto di frecce, spirali, cascate distelle come incastonate in un reticolo di graffi e di lacerti,esplosioni di comete siderali, nubi di astri, vie lattee daicento colori guizzanti, ghiacci eterni, brividi cromatici nelvuoto che si confondono con spigolosi elementi anchevegetali, a testimoniare - dicevo - quasi una sotterranea

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memoria di campagna.Sono superfici ad olio di grande spessore e durezza, graf-fiate e tormentate dalle spatole e da gesti tanto impulsiviquanto densi d’umore, con scalfitture, incisioni, schiaccia-menti, schizzi di magma, venature marmorizzate. Al puntoche la loro stessa inquieta consistenza fa pensare imme-diatamente a una forma di energia psichica in cui si proiettadirettamente l’inconscio, a un diario intimo senza mediazio-ni e senza interpretazioni, senza pretesti figurativi, comefosse un gesto di action painting, lo spolverio geometrico diuna sorta di dripping segnico.Come se, insomma, le comete, le spirali e i vortici diRoberto Crippa passassero per i colori smaltati di GianniDova per andare talvolta a scoprire, in fondo al loro oriz-zonte, le crepitanti metamorfosi vegetali di Ennio Morlotti...

Né esplicitamente figurativo né astratto puro, dunque, eperò sempre profondamente e curiosamente “lombardo”, esempre in presa diretta con la propria vita interiore, la distil-lazione espressiva di Magri si muove qui a tutto campo inappassionante libertà di ricerca e d’esiti, felicemente priva dimodelli e di concessioni opportunistiche. Siamo di fronte,con lui, ad un artista il quale, pur maneggiando una scrittu-ra pittorica di decisa prevalenza plastica, in cui determinan-te è il ruolo della formalizzazione, con ogni evidenza non haper nulla rinunciato, tuttavia, a volere ben umani ed espres-sivi i suoi dipinti nei sentimenti che ci ispirano, ad impe-gnarsi perché riescano davvero, e vivamente, a comunicar-ci emozioni reali, passioni e turbamenti, sorprese e brividilegati non solo all’occhio ma anche, e soprattutto, al cuore.

Giorgio Seveso

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opere

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Olio su telacm 100x802007

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Olio su telacm 70x1002007

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Olio su telaSolo Scudo 2cm 60x602007

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Olio su telaSolo Scudo 3cm 50x502007

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Olio su telaSolo Scudo 1cm 50x502007

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Olio su telaSolo Scudo 9cm 50x502007

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Olio su telaSolo Scudo 6cm 100x702008

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Olio su telaSolo Scudo 2cm 100x702008

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Olio su telaLuna-Scudi-Frecciacm 100x1002006

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Olio su telaScudo scomposto con Freccia e Reticolo100x1002006

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Olio su telaScudo con Cascatacm 100x1002006

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Esposizioni recenti

2008Palazzo Farnese, PiacenzaCentro culturale Vicolo del

Pavone, PiacenzaPremio Candrilli, CataniaVernice Art Fair (Forlì)Studio 54, Pistoia

2007 VI Biennale Internazionale

dell’Arte Contemporanea,Firenze

Exposição collectiva de pintu-ra de artistos italianos,Oporto

Exposicion internacionald’arts plàstiques, Madrid

IV Biennale internazionaled’arte contemporanea“Magna Grecia”, Cosenza

“Contemporanea” arte con-temporanea, Forlì

“Arts x World”, Benevento“Visioni cromatiche”, Catania“Decodificazioni Visive”,

Catania"Pier Domenico Magri",

Agrigento Valle dei Templi"Casa Sanfilippo"

premio "Demetra d'Argento2007" conferitodall'Accademia di BelleArti "Michelangelo" diAgrigento.

premio "Il Sandalo diEmpedocle 2007"

"Pier Domenico Magri,Modulazioni cromatiche"Biblioteca comunale diTrescore Cremasco,Cremona.

"Linguaggi vitalistici"(Catania, AccademiaFedericiana)

Latitudini - Rassegna d'artecontempranea (Mantova,Palazzina Vignali)

"Interpolazioni" (AccademiaFedericiana, Catania),

"Arteria" - VI Ferie de ArteContemporàneo (Monzòn,Huesca, Spagna)

2006"Pier Domenico Magri.

Cromie assolute", mostrapersonale (Piacenza,Galleria Studio C)

Pluralità di Stili - IX Rassegnad'arte contemporanea(Catania, AccademiaFedericiana)

"Codici interpretativi", mostrapersonale (Roma, GalleriaCrispi)

"Segni del nuovo Millennio"(San Marco, Venezia)

"Confronti stilistici" (Catania,Accademia Federiciana)

2005 Triennale d'arte contempora-

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nea (Catania, Centro fieri-stico "Le Ciminiere").

Foyer del Teatro Verdi diFiorenzuola d'Arda (PC),mostra personale

33 Artisti dal libro "Le Sceltedi Sgarbi" (Torio, Galleria"Artincontri")

Vernice art fair (Forlì).Galleria "Artincontri", mostra

personale (Torino)

2004"AVIS" - Rassegna d'arte

contemporanea (Cosenza,Comune di Cosenza)

I Biennale delle Arti dell'Unitàd'Italia (Caserta, Museodell'Opera della Reggia diCaserta

2003XVI Biennale Nazionale di

Pittura (Soliera, Modena)Galleria "Il Punto" (Bologna)Galleria "Artincontri" (Torino)Grand Hotel Bellevue, mostra

personale (Rimini)Centre Culturel "Cristiane

Peugeot" (Parigi)IV Biennale internazionale

dell'arte contemporanea(Firenze)

Istituto "Bellaria" -Dipartimento Oncologia,mostra personale(Bologna)

Galerie d'art "Lalaverie"(Parigi)

XIV Mostra Arte Mercato(Padova)

"Tecniche a confronto"(Torino, Galleria"Arteincontri")

2002 XXIII Fiera del Levante (Bari)Galleria "Artincontri", esposi-

zione collettiva (Torino)Galleria "Studio Arte Due"

(Venezia)Galleria d'arte "Il

Collezionista" (Roma),mostra personale

Centre Culturel "CristianePeugeot" (Parigi)

XIII Mostra Arte MercatoPadova Arte (Padova)

"Musée d'Art Spontané"(Bruxelles)

2001"Artexpo" (New York)

"MAC 21" Intemational ArtFair Contemporary(Marbella; Spagna)

"ARTèNIM" Contemporain ArtNimes (Francia)

III Biennale internazionaledell'arte contemporanea(Firenze)

2000 "Giubileo 2000. Sulla strada

dei pellegrini" (Piacenza)"Artisti in Fiera" (Parma)VI Fiera nazionale dell'arte

(Reggio Emilia)

1999 Galleria d'arte "La Meridiana",

mostra personale

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(Piacenza)Concorso nazionale "Lo

Scudo d'Oro" (Piacenza,Centro d'arte contempora-nea); primo classificato

1993"Artecultura" (Milano)

1986Galleria d'arte "Central Arte"

(Milano)

1982 Galleria d'arte "La Porziana"

(Milano)

1979 Biblioteca Comunale

(Trescore, Cremona)

1972 "Premio Lario Cadorago"

(Cadorago, Corno)

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Biografia

Pier Domenico Magri è nato aTrescore cremasco (Cremona). Dopo una laurea in medicina e chi-rurgia all'Università di Genova inco-minciano le frequentazioni di grandiartisti quali Carrà e Crippa, in unaMilano che l'artista ha eletto a suacittà preferenziale.Sotto la guida di Giorgio Cigna chelo ha spinto a sperimentare varietecniche pittoriche e a ricercare solu-zioni compositive innovative, verso lametà degli anni Ottanta si fece nota-re per i suoi lavori informali e le suesperimentazioni materiche nela ste-sura di ampie campiture.

Negli anni ha ricevuto numerosiimportanti riconoscimenti e premiinternazionali, tra i quali il PremioSalvetti e il Premio Sikelia. Nel 2005ha preso parte, su invito del comitatoscientifico, alla Triennale d'arte con-temporanea di Catania; dove gli èstato conferito, il Premio di meritodella giuria.

Sulla sua produzione pittorica hannoscritto, tra gli altri, Vittorio Sgarbi,Paolo Levi, Teodosio Martucci,Angelo Mistrangelo, Plinio Sidoli,Francesca Biondi, Luciano Carini edErnesto D'Orsi.

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