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insieme 2011 La comunicazione entra in Azienda un foglio di informazione per conoscerci meglio in sieme Luglio 2011 2 A ll’indomani del risultato dei referendum sui servizi idrici, sembra doverosa una riflessio- ne per capire quale impatto comporterà sulle nostre attività. Se, da una parte, la difesa della gestione pubblica rappresenta un vantaggio per la nostra Azienda per rimanere com’è, dall’altra, la bocciatura delle norme sul calcolo della tariffa (il secondo quesito sull’acqua) può rappresentare un pro- blema se non si corre subito ai ripari. Vediamo perché. L’abolizione dell’ormai universalmen- te conosciuto articolo 23-bis ha com- portato l’abrogazione della disciplina inerente l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, secondo la quale, per man- tenere in piedi l’affidamento in corso, si doveva cedere almeno il 40% delle quote ad un privato scelto con gara, en- tro il 31.12.2011. Cancellata questa norma, si torna al riferimento normativo precedente (D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) che UN OCCHIO AL FUTURO consente all’ente pubblico di optare liberamente tra differenti modalità di affidamento di un servizio pubblico a rilevanza economica, tra cui anche quella della gestione interamente pub- blica, adottata a suo tempo da Multiser- vizi. Di conseguenza la nostra Azienda, oggi titolare di un affidamento in house conforme ai principi della UE e a quelli della normativa italiana, potrà portarlo a termine fino alla scadenza prevista dal contratto di servizio, non essendo più in vigore l’obbligo di indire un’ap- posita gara. Proprio in virtù della continuità e del- la certezza del nostro affidamento, nei prossimi mesi l’Azienda potrà final - mente formalizzare con i soggetti inte- ressati la sottoscrizione di un mutuo a medio e lungo termine per finanziare le opere previste da qui al 2030. Ed è qui che si fa sentire l’esito del se- condo quesito sull’acqua, quello relati- vo alle tariffe. La cancellazione della normativa ha stabilito che, nel deter- minare il corrispettivo tariffario del servizio idrico integrato, i gestori non debbano più tenere conto della remu- nerazione del capitale investito, oggi pari al 7%. L’obiettivo dichiarato era quello di ri- durre la profittabilità del settore, in re - altà quel 7% in una Azienda come la nostra, che non distribuisce dividendi ai soci, andava a coprire gli oneri finan- ziari, la fiscalità e il rischio d’impresa. Infatti, come sappiamo bene, nel no- stro settore gli investimenti sono una componente preponderante per lo svolgimento del servizio. Per sostene- re piani pluriennali di investimenti così corposi, le aziende sono e saranno sem- pre costrette a ricorrere a prestiti, non avendo, però, la capacità economica e finanziaria per garantirne la restituzio- ne. Ora, dopo il referendum, sarà og- gettivamente ancora più difficile repe- rire i capitali per operare investimenti, in quanto il costo sostenuto dall’azien- da per realizzare gli impianti necessari, non potrà più essere coperto dalla tarif- fa. Per intenderci, sarebbe come pre- tendere di chiedere un mutuo in banca senza pagare il tasso di interesse. Se il costo dell’indebitamento non po- trà essere più compreso in bolletta, ri- mangono tre possibilità: - la fiscalità generale dello Stato, Re - gioni e Comuni si fa carico di trovare le risorse per gli investimenti; - aumento esponenziale dell’indebita- mento; - sospendere gli investimenti. L’alternativa che tutti ci auguriamo è un intervento correttivo da parte degli organi competenti, che non costringa le aziende a bloccare gli investimenti e a rischiare di perdere il livello di quali- tà raggiunto. Tecnici al lavoro Lavoro di saldatura

UN OCCHIO AL FUTURO - Viva ServiziCancellata questa norma, si torna al riferimento normativo precedente (D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) che UN OCCHIO AL FUTURO consente all’ente

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Page 1: UN OCCHIO AL FUTURO - Viva ServiziCancellata questa norma, si torna al riferimento normativo precedente (D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) che UN OCCHIO AL FUTURO consente all’ente

insieme 2011

La comunicazione entra in Azienda un foglio di informazione per conoscerci meglio

insieme Luglio 2011 2All’indomani del risultato dei

referendum sui servizi idrici, sembra doverosa una riflessio-

ne per capire quale impatto comporterà sulle nostre attività.Se, da una parte, la difesa della gestione pubblica rappresenta un vantaggio per la nostra Azienda per rimanere com’è, dall’altra, la bocciatura delle norme sul calcolo della tariffa (il secondo quesito sull’acqua) può rappresentare un pro-blema se non si corre subito ai ripari. Vediamo perché.L’abolizione dell’ormai universalmen-te conosciuto articolo 23-bis ha com-portato l’abrogazione della disciplina inerente l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, secondo la quale, per man-tenere in piedi l’affidamento in corso, si doveva cedere almeno il 40% delle quote ad un privato scelto con gara, en-tro il 31.12.2011. Cancellata questa norma, si torna al riferimento normativo precedente (D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) che

UN OCCHIO AL FUTURO

consente all’ente pubblico di optare liberamente tra differenti modalità di affidamento di un servizio pubblico a rilevanza economica, tra cui anche quella della gestione interamente pub-blica, adottata a suo tempo da Multiser-vizi. Di conseguenza la nostra Azienda, oggi titolare di un affidamento in house conforme ai principi della UE e a quelli della normativa italiana, potrà portarlo a termine fino alla scadenza prevista

dal contratto di servizio, non essendo più in vigore l’obbligo di indire un’ap-posita gara.Proprio in virtù della continuità e del-la certezza del nostro affidamento, nei prossimi mesi l’Azienda potrà final-mente formalizzare con i soggetti inte-ressati la sottoscrizione di un mutuo a medio e lungo termine per finanziare le opere previste da qui al 2030. Ed è qui che si fa sentire l’esito del se-condo quesito sull’acqua, quello relati-vo alle tariffe. La cancellazione della normativa ha stabilito che, nel deter-minare il corrispettivo tariffario del servizio idrico integrato, i gestori non debbano più tenere conto della remu-nerazione del capitale investito, oggi pari al 7%.L’obiettivo dichiarato era quello di ri-durre la profittabilità del settore, in re-altà quel 7% in una Azienda come la nostra, che non distribuisce dividendi ai soci, andava a coprire gli oneri finan-ziari, la fiscalità e il rischio d’impresa.Infatti, come sappiamo bene, nel no-stro settore gli investimenti sono una componente preponderante per lo svolgimento del servizio. Per sostene-re piani pluriennali di investimenti così

corposi, le aziende sono e saranno sem-pre costrette a ricorrere a prestiti, non avendo, però, la capacità economica e finanziaria per garantirne la restituzio-ne. Ora, dopo il referendum, sarà og-gettivamente ancora più difficile repe-rire i capitali per operare investimenti, in quanto il costo sostenuto dall’azien-da per realizzare gli impianti necessari, non potrà più essere coperto dalla tarif-

fa. Per intenderci, sarebbe come pre-tendere di chiedere un mutuo in banca senza pagare il tasso di interesse. Se il costo dell’indebitamento non po-trà essere più compreso in bolletta, ri-mangono tre possibilità: - la fiscalità generale dello Stato, Re-gioni e Comuni si fa carico di trovare le risorse per gli investimenti;- aumento esponenziale dell’indebita-mento;- sospendere gli investimenti.L’alternativa che tutti ci auguriamo è un intervento correttivo da parte degli organi competenti, che non costringa le aziende a bloccare gli investimenti e a rischiare di perdere il livello di quali-tà raggiunto.

Tecnici al lavoro

Lavoro di saldatura

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insieme 2011

Iniziati ad aprile, i lavori sulla con-dotta di adduzione proveniente dal-

la sorgente di Montenero, si conclu-deranno ad agosto. Attualmente sulla sorgente sono attivi 3 punti di presa, detti anche “bottini di presa”, dai quali partono due condotte che all’altezza della località Belvedere si uniscono e arrivano insieme al serbatoio di carico del Valico. L’intervento è finalizzato a separare le due condotte in modo da far arrivare al serbatoio una maggiore quantità di acqua. Ciò garantirà una ri-duzione dei problemi legati alla portata e al carico piezometrico. Non solo, in questo modo sarà più facile mantenere la ricarica proveniente da Capo D’Ac-qua e utilizzarla nei momenti di mag-giore richiesta.

E’ stato chiuso i primi di giugno il cantiere di via

Leopardi a Senigallia, dove sono stati sostituiti circa 400 metri della vecchia condot-ta idrica in ghisa grigia, del diametro di DN 250, con le tubazioni realizzate in ghisa sferoidale. L’intervento che è durato circa due mesi, ha rin-novato completamente la rete idrica, evitando così continue riparazioni e disservizi per i residenti. Il lavoro è stato svolto in sinergia con il Comu-ne di Senigallia, che aveva in programma il rifacimento del manto stradale e la completa asfaltatura della zona.

Nel mese di febbraio ha preso il via il progetto per la posa

di condotte di metano del tratto di spiaggia compreso tra Colle-marino e Falconara Marittima. L’intervento mira a rifornire di gas metano gli stabilimenti della zona rendendoli più autonomi. A fine aprile, l’Autorità Portuale ha sospeso i lavori per permettere l’avvio della stagione estiva. Nu-merosi sono, infatti, i turisti che frequentano la spiaggia di Pa-lombina. Le attività riprenderan-no a settembre, quando si effet-tueranno gli allacci alla condotta principale già realizzata, per tutti coloro che vorranno avere a di-sposizione il gas metano.

NOTIZIE DAL TERRITORIO Lavori acqua e nuove reti gas

Acqua potabile

Ovest

Acqua potabile

Est

Distribuzione retiGas

Fabriano Senigallia Falconara M.ma

FabrianoSorgente Montenero

Falconara M.maspiaggia di PalombinaSenigallia

Via Leopardi

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insieme 2011

FESTA DELLE SORGENTI RINVIATAAl via altre manifestazioni ed eventi

Per l’anno 2011, non è stato purtroppo possibile realizzare la manifestazione più importante e più attesa per l’Azienda. Motivi di vario genere, tra cui i lavori della Quadrilatero, hanno consigliato di rinviare l’evento al prossimo

anno. Stiamo già lavorando per organizzare adeguatamente la festa di maggio 2012.

Festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Anche Multiservizi partecipa

CaterRaduno, FestAmbiente Ragazzi

e tanti eventi con i nostri Comuni soci

Anche per l’edizione 2011 del CaterRaduno, abbiamo fornito erogatori d’acqua

gassata e refrigerata alla CaterMen-sa, il punto di ristoro della popolare manifestazione, svoltasi la settimana scorsa a Senigallia.Negli stessi giorni, abbiamo parteci-pato a FestAmbiente Ragazzi, dove il filo conduttore dei laboratori didattici, giochi e spettacoli ha riguardato l’ac-qua, il recupero dei rifiuti e l’energia pulita. Si è cercato così di coinvolge-re i ragazzi, a partire dai più piccoli, sui temi legati alla risorsa idrica.Continua, inoltre, la collaborazione con i Comuni, ogni anno più nume-rosi, che nell’organizzare feste ed eventi, chiedono il nostro intervento per incentivare l’utilizzo dell’acqua del rubinetto.

Nell’ anno dei fe-s t e g -

giamenti per il 150° anniver-sario dell’Unità d’Italia la nostra Azienda ha scel-to di esserci e cogliere l’ occa-sione per affer-mare che l’ac-qua, simbolo di pace e unità dei popoli, rappre-senta un elemen-to unificante del nostro territorio. Sui manifesti e dépliant infor-mativi che uti-lizzeremo nel

corso dell’anno, abbiamo inserito il logo ufficiale dell’unità d’Italia, le tre bandiere tricolori. Non solo, abbiamo anche sostenuto le numerose manife-stazioni organizzate per celebrare que-sta importante ricorrenza.Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di essere al fianco dei Comu-ni mettendo a disposizione un picco-lo contributo destinato agli eventi che hanno celebrato valori e idee del Risor-gimento o avvenimenti legati alla bat-taglia per l’Unità d’Italia.

Senigallia - inaugurazione FestAmbiente Ragazzi 2011

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insieme 2011

Direzione e redazione Lauretta Calimici Larissa Simonetti Hanno collaborato: Valentina Scopa Giuliano Bartolini Moreno Fedeli Tronchi Maurizio Raffaella Mengarelli

Stampa: Tecnoprint srl An

insieme

colleghi Gianfranco Belelli dell’A-rea PCM e Raffaella Mengarelli dell’Area RUO.Le risultanze finali saranno fornite entro il mese di settembre e consen-tiranno alla Direzione di valutare, sulla base di ulteriori elementi, l’a-deguatezza delle risorse assegnate alle diverse unità organizzative e di verificare la possibilità dell’adozio-ne di modifiche procedurali per la semplificazione della gestione dei flussi informativi.

Nel mese di giugno è stato avviato un progetto per l’analisi dei carichi di la-

vori di diverse unità organizzative, finalizzato anche alla verifica di possibili semplificazioni nella ge-stione di alcuni flussi informativi.Tale progetto riguarda in via prin-cipale le Aree di staff e le unità di supporto tecnico e amministrativo delle Divisioni Operative.Nell’attività, coordinata da una so-cietà specializzata, sono impegnati i

IN STUDIO I CARICHI DI LAVORO IN ALCUNE

AREE AZIENDALI

DAL PERSONALE

Nei primi sei mesi del 2011 abbiamo avuto

in Azienda un discreto movimento di personale. Nuovi assunti a tempo determinato sono stati chiamati per sostituire le numerose maternità, alcuni colleghi hanno scelto un lavoro diverso, mentre altri sono andati o andranno in pensione. Gli assunti a tempo de-terminato sono Stefano Turchi, Cristiano Pich ed Eleonora Solustri al Call-center, Denise Ginevri agli approvvigionamenti.Non lavorano più con noi, Manuela Paoletti, Stefa-

nia Santarelli, Paolo Scarpini e Alessandro Sampaolo.Infine, tre colleghi hanno ma-turato il tempo per la pensione: Alessandro Breccia, Valerio Al-berto Spinaci e Riccardo Belli-coni. Tutti e tre entro l’estate, concluderanno il loro percorso lavorativo.