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4 SAP, corso di formazione in una allegra cornice 7 Intervista a Beppe Tenti, fondatore di Overland 9 Global Mobility 19 Il Different Job si fa in tre Notiziario trimestrale PwC www.pwc.com/it Un team building di successo

Un team building di successo - PwC · unte dopo le immersioni nel burro, stremati dalle corse nei prati alla ricerca delle spezie più profumate, estasiati dalla vicinanza con la

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4 SAP, corso di formazione in una allegra cornice

7 Intervista a Beppe Tenti, fondatore di Overland 9 Global Mobility

19 Il Different Job si fa in tre

Notiziario trimestrale PwC

www.pwc.com/it

Un team building di successo

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14L’Italian Desk di PwC Messico

12Enterprise Social Collaboration

sommario 3 È arrivato il momento...

4 SAP: allegria e novità per un team building di successo di Anna Verdi, Damiano Pagnoncelli e il magnifico team L&D

7 Il limite, l’amicizia, la libertà Intervista a Beppe Tenti, alpinista, esploratore, fondatore di Overland di Leonardo Cadeddu e Alessandro Lucchini 9 Global Mobility - Moving people, around the world: a dream can become true Our assignees and their stories

Welcome and good luck 12 Enterprise Social Collaboration di Gianluca Meardi e Daniele Riulfi

14 PwC - Eventi Desk Italia in PwC Messico

il voloNotiziario trimestrale PricewaterhouseCoopers SpA

Registrazione n. 37 presso il Tribunale di Milano in data 22 gennaio 2007

Pubblicazione a uso interno

Editore: PricewaterhouseCoopers via Monte Rosa, 91 - Milano

Direttore responsabile Fabrizio Piva

Direttore editoriale Leonardo Cadeddu

Coordinamento editoriale e redazione Amelia Donadio

Consulenza redazionale Studio Lucchini

Impaginazione Corinna Corradini - Corigrafica

Stampa Lasergrafica Polver

16 PwC - Eventi Quanto pesa la corruzione sull’attrattività delle imprese italiane verso investitori internazionali 17 I coccodrilli del Coghinas Il romanzo di esordio della nostra collega Augusta Schillirò

E se... ci vedessimo lunedì a pranzo? di Biancamaria Frondoni

Staffettone di nuoto con record del mondo 18 PwC e AIESEC Italia 2014-2015 di Daniele Rustichelli

Ciao Gabri: in ricordo della nostra collega

PwC e Verona Brain Research Foundation

19 Il DJ si fa in tre di CR team

Giugno 2014

17I coccodrilli del Coghinas Il romanzo di Augusta Schillirò

19Different Job MilanoRoma Torino

2 PwC il volo giugno 2014

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PwC il volo giugno 2014 3

È arrivato il momento…

È arrivato il momento di cambiare: sono tante le cose che andrebbero cambiate cercando ovviamente di migliorarle e allora cambiamo il Direttore Responsabile de Il Volo!

In realtà per quanto mi riguarda il cambiamento sarà più sostanziale; infatti dopo 33 anni trascorsi tra PW e PwC dal 1° luglio, come previsto dagli accordi statutari, lascerò la firm per dedicarmi ad altre attività.

Il ruolo di Direttore Responsabile de Il Volo ha avuto un impegno marginale nella mia attività professionale in PwC ma ugualmente questi 7 anni trascorsi anche in ruolo giornalistico mi hanno permesso di conoscere e condividere aspetti della vita in PwC che mi erano precedentemente sconosciuti.

In aggiunta, questo ruolo mi permette ora di poter salutare direttamente tutti i lettori de Il Volo, colleghi ed ex-colleghi e poter augurare a tutti voi ALL THE BEST!

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4 PwC il volo giugno 2014

SAP: allegria e novità per un team building di successo

di Anna Verdi, Damiano Pagnoncelli e il magnifico team L&D

“Vivi la fattoria” era il titolo e il motto della giornata.. parliamo di team building, parliamo di senso di appartenenza, parliamo di rispetto e parliamo di fatica. Ore 8.30 in sede a Milano ma in abiti sportivi e scarpe da ginnastica, invece di entrare dai tornelli, si va in Pullman con la gioia di condividere una giornata diversa con i colleghi.Tra facce spaesate e sguardi incantati e curiosi finalmente la meta, l’Agriturismo La Fiorida, splendida location immersa nel verde della bassa Valtellina.Maniche rimboccate, pronti per affrontare le prove abilmente studiate dai fattori della Fiorida e dalla perfidia strategica del gruppo L&D con la collaborazione delle Relazioni Esterne.Affaticati e con i vestiti bagnati dopo le prime prove, le mani unte dopo le immersioni nel burro, stremati dalle corse nei prati alla ricerca delle spezie più profumate, estasiati dalla vicinanza con la natura ecco 200 persone della SAP ai piedi del Monte Legnone per un corso di formazione.Squadre eterogenee come ingrediente base per la realizzazione della migliore ricetta di Team building, le gerarchie e le seniority cancellate in un attimo, obiettivo comune aiutarsi e fare gruppo per portare a termine le prove.L’evento ha avuto un grande successo, sia per la scelta della location sia per l’entusiasmo da novità e per la partecipazione elevata ed attiva.Grazie alla collaborazione con la funzione External Relationship l’organizzazione è filata via liscia come l’olio (ops come il burro).

Raggiungere l’obiettivo, al di là di ruoli, funzioni, anzianità. In fattoria è così. Così è stato alla Florida, con tutta la Servizi Aziendali.

Un’opportunità per conoscere e conoscersi

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A essere sincero ero un po’ scettico nei confronti dell’iniziativa; ma mi sono dovuto ricredere subito. Bellissima esperienza, che ripeterei molto volentieri.

Una bella esperienza che ha dimostrato quanto il lavoro di squadra sia fondamentale per il nostro lavoro!

Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.

Una bella giornata di aggregazione e spirito di gruppo, si dovrebbero fare ogni anno!

Esperienza interessante e sicuramente positiva, spero abbia un seguito in futuro.

Ficooooo!

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“Qual è il doppio di sei? Siamo”. Abbiamo iniziato pensando a noi stessi ma abbiamo terminato con lo spirito insito in questa citazione.

La giornata alla Fiorida è stata stancante ma molto divertente! Nonostante i dolori post corsa, il sorriso nel ricordare la bella giornata e i colleghi conosciuti non è ancora svanito.

Amici, compagni, amanti sono quelli che ci trattano nella misura del nostro illimitato valore.Sono più vicini a noi quelli che meglio capiscono ciò che la vita significhi per noi, che provano per noi quello che noi proviamo per noi stessi, che sono legati a noi nel trionfo e nel disastro, che rompono l’incantesimo della nostra solitudine.N.B. non è mia ma esprime il mio senso del vivere di adesso.

Giornata entusiasmante.

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di Leonardo Cadeddu e Alessandro Lucchini

Dalla spedizione sul Kilimangiaro, nel 1966, al viaggio di questi giorni nella parte più estrema della Cina (maggio-giugno 2014). Fondatore di Overland, impresa di viaggi e di avventura, Beppe Tenti racconta il sogno del viaggio, i limiti da accettare, la libertà e l’amicizia. Nel momento in cui esce questo numero de Il Volo, Tenti è in viaggio nella zona più estrema della Cina, al confine con la Siberia, il Kazakistan e poi il deserto di Taklamakan. Questa intervista è stata realizzata alla fine di aprile, pochi giorni prima della sua partenza.

«Sono molto affezionato a quel deserto - dice - perché Marco Polo lo descrive molto bene e poi c’è tutta la cultura della seta, c’è la via della seta. Andiamo a fare le riprese televisive in questa zona, che è anche travagliata, con una moltitudine di persone che vogliono diventare una nazione e controllare il proprio territorio.»Beppe Tenti, gli fai una domanda e ti guarda con quegli occhi da bambino che sembra si vogliano bere ogni pausa del tuo pensiero. Poi apre bocca, e capisci che la sua impresa non poteva che chiamarsi così.Over e land. Due parole fuse in una. Vien da pensare che tra le due parole ci sia un gancio: la terra, e ciò che sta oltre, sopra la terra.

È un sogno che ci stiamo facendo noi o c’è qualcosa di reale? Perché sa, anche noi, con Il Volo, ci stiamo da anni, su quel pensiero lì.«Guardi - risponde - questo argomento è proprio il concetto della mia vita. Il mio fondamento mentale è sempre stato l’alpinismo. Essere libero e aiutare l’amico, fargli da guida. Ed è il concetto che m’ispira tuttora. Ho una pensione di 99 euro al mese: ho sempre pensato che la mia libertà mi avrebbe dato la possibilità di arrivare a un livello tale da poter fare a meno della pensione stessa. Perché è questo il mio sogno: io torno, ma poi riparto, vado a fare alpinismo. Over/land: sopra, fuori dalla terra. Passo sopra, passo alto.«Ho letto tanti libri di scrittori che hanno fatto viaggi, e mi sono accorto che avevano raccontato qualcosa di

“romanzato”. Sa quante volte io ho rifatto i viaggi che avevo letto nei libri e mi sono accorto che avevano volato troppo alto rispetto a quello che potevano aver fatto?»

Che significa “avevano volato troppo alto”? Descrivevano situazioni irreali? o spingevano ad andare troppo in là?Io di bugie non ne ho. Ho conosciuto molte persone che hanno detto di essere andati in certi posti e aver fatto certe cose, ma non è vero. Io sono una persona positiva, acquario ascendente toro. Quindi se non è una cosa più che certa, preferisco non dirla o non farla.

A proposito del non farcela più: ci saranno stati momenti in cui lei si è posto il dubbio, riguardo ai limiti dell’essere umano rispetto alla scoperta, ad avventure così difficili? Se ci si pone davvero un limite non si va avanti. Bisogna avere il coraggio di quello che si pensa e cercare di realizzarlo. Io ho un motto che non mi ha mai tradito: “non basta fissare i traguardi, bisogna raggiungerli”. Non vado mai contro me stesso, anche quando mi sono fissato un traguardo molto ambizioso. Per esempio, una volta volevo andare da Roma a New York via terra, con dei trattori. Mi dicevano che dovevo farmi curare. Ma dopo tre anni mi hanno chiamato e mi hanno dato dei camion (io parlo sempre di fatti avvenuti, non so fare filosofia), con cui poi sono riuscito a realizzare questo viaggio. Attraverso difficoltà inimmaginabili, il mio lavoro è continuare a macinare per far sì che tutte le persone che sono con me abbiano l’impressione di essere parte di un progetto più grande, che alla fine, il più delle volte, si realizza. segue a pag 8

Le fotografie di questo articolo sono tratte dal sito: www.overland.org

Intervista a Beppe Tenti, alpinista, esploratore, fondatore di Overland

Il limite, l’amicizia, la libertà

Giornata entusiasmante.

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8 PwC il volo giugno 2014

Lei dice di non porsi un limite nel momento in cui ci fissiamo un traguardo, altrimenti rischiamo di non raggiungerlo. Però, stando con i piedi per terra, come lei consiglia, a un certo punto l’essere umano lo incontra, il limite. Qual è stato il momento, nelle sue esperienze, in cui ha dovuto davvero fare i conti con i limiti? E come facciamo noi, umani comuni, a non vivere come dei fallimenti questa consapevolezza della finitezza umana?Bisogna distinguere due aspetti. E mi riferisco sempre alla mia esperienza, non ho altre soluzioni. Se parliamo di limiti nell’affrontare la natura, purtroppo alcuni non li ho superati. Ma se il limite è quello del contatto umano, del trovare la soluzione, qui il mio sogno dev’essere illimitato. Le persone che viaggiano con me lo sanno.Dicevo prima che sono andato da Roma a New York via terra, ma quando sono arrivato allo stretto di Bering c’erano da 300 a 700 metri di ghiaccio non saldato. Eravamo arrivati a questa crepa e quello era un limite, non potevamo oltrepassarlo. Fossimo andati lì con i camion, saremmo morti tutti. Allora siamo tornati indietro e abbiamo preso un volo. Ci serviva un ponte per poter andare via dalla Siberia, passare la calotta polare e raggiungere l’Alaska, ma quell’anno, e così per tutti gli anni successivi, la calotta polare non si è mai saldata al ghiaccio di terra, per via dell’aumento della temperatura. Ecco, quello è un limite.

Uno come lei che ha viaggiato così tanto, cos’è che vuole imparare ancora? Cos’è che vuole portarsi a casa da questo nuovo viaggio nella Cina estrema?Eh, qui bisogna capire. In Cina sarò stato 20 volte, 43 volte in Himalaya, 23 volte in Perù, 19 volte in cima al Kilimangiaro, dove ho portato circa millecinquecento persone. Io non vado tanto per rendermi ancora conto di com’è un territorio che conosco. Vado perché ritengo di poter fare quest’attività ancora solo per qualche anno, forse 10, forse 15, chi lo sa. Vado per lasciare una traccia. Per far capire che si deve lasciare l’Italia e uscire. Per migliorare se stessi. Molti molti

anni fa ho detto: basta andare in cima al Monte Bianco, facciamo una gita sociale sul Kilimagiaro (allora ero nel Club alpino di Torino, e siamo partiti in 58!). Ecco, da lì è maturata una grande visione del mondo, che non è quello che ci circonda, ma è differente. Il mondo non è fatto solo di pullman e auto, decreti, politici e sindacalisti. È una grande comunità: nel mondo siamo tutti uguali. Quando sono arrivato in vetta al Kilimangiaro, nel 1977, ho visto il rotondo della Terra. Non l’avevo mai visto! Dal Monte Bianco vedi gli Appennini, ma lì, stando sull’equatore, vedi davvero il rotondo della terra. Ti toglie il fiato.È un modo come un altro di lasciare una traccia utile a chi poi lo farà dopo di me. Mio figlio fa il mio stesso lavoro, e si sta comportando molto bene.

L’aspetto più interessante della conversazione con Beppe Tenti è questo entusiasmo di una scoperta infinita: non bisogna porsi un limite - dice - nell’intraprendere una nuova avventura. Questa insaziabilità di pensiero è la linfa che dovrebbe alimentare ogni persona. Nel momento in cui ci si accontenta, si rischia di smettere di giocare.«Andare, andare, andare. Ma mai da solo», raccomanda, «sempre con altri». Parla di libertà e di andare oltre i propri limiti, ma sempre in una dimensione non individualista. Parla di un patrimonio di esperienze che ha un valore inestimabile proprio perché è condivisa con altre persone.«Io non cerco la mia libertà, ma la nostra libertà. Le ho detto che sono un prodotto dell’oratorio, e quella è la mentalità: stare tutti insieme, fare una cantata, ridere, scherzare, vivere, insieme.»

Quando ci fissiamo degli obiettivi, la possibilità di scoprire è legata al fatto che non ci poniamo dei limiti. Anche di fronte alle difficoltà più grandi: bisogna fare così, altrimenti ci si impantana e non si va avanti.

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PwC il volo giugno 2014 9

Moving people around the world: a dream can become true

PwC - Global Mobility

PwC send people all over the world. An internal Global Mobility program means global responses to global challenges: our best way to provide constantly higher quality performances to our clients and to invest on our people. An international assignment means opportunity to travel the world, build your PwC network in a different country, apply your current skills in a different geographic context and build obviously new skills through a change in the culture and type of projects. Don’t miss the chance to be part of it. Take the next flight

Andrea Balconi, Assurance SPA Mi

Yes I can

Sono passati 18 mesi da quando sono partito per la California; ricordo le emozioni e le preoccupazioni miste con la soddisfazione. Nei mesi precedenti, una serie infinita di pratiche burocratiche che non sarei riuscito ad affrontare senza

l’aiuto del gruppo Global Mobility italiano e americano.Le prime settimane sono state una scoperta continua; la California, la Silicon Valley, i grandi colossi tecnologici mondiali e un melting pot di culture. È incredibile come americani, europei, indiani e asiatici lavorino a stretto contatto ogni giorno; questo insegna a interagire con persone con culture diverse.Arrivato nell’ufficio di San Jose, sono stato accolto come parte integrante del team, e subito assegnato a un progetto tra la California e Chicago. Un ottimo modo di iniziare a confrontarmi con il modo di lavorare americano, che presenta tante analogie e tante differenze rispetto al nostro. Una fra tutte: la pausa pranzo è un rapido snack in box di cartone davanti al pc, abitudine che ho cercato far abbandonare ai miei colleghi, per favorire la comunicazione e la discussione.Il portfolio di San Jose per i clienti di audit è comparabile solo con quello di New York, e in termini di società clienti quotate sul mercato US è tra i primi a livello nazionale. Questo porta a scontrarsi con gli altissimi requisiti di qualità richiesti dalla regolamentazione americana in termini di integrated audit.Naturalmente il secondment è anche un’esperienza di vita, con tutto da ricostruire in un paese molto diverso. Dalla ricerca di una casa all’acquisto dei mobili dal catalogo Ikea (ricordo la gioia di ritrovare il tavolino Lack), all’apertura del conto corrente, fino ai viaggi alla scoperta degli Stati Uniti. Ripensare a quanto fatto è motivo di grande orgoglio, una sorta di “Yes I can” che è anche un po’ il mantra che ti accompagna tutti i giorni prima di andare al lavoro.

Federico Francioni, Advisory MI

Spark, scintilla per la California

All’università, quando mi chiedevo cosa volessi fare da grande, non avevo dubbi: “voglio vivere in California”. Ho sempre visto la Silicon Valley come uno dei posti di maggior fascino del pianeta, dove puoi imparare qualcosa di nuovo ogni secondo e trovare il genio dentro a un garage, o a una startup. Se sei cresciuto respirando aria digitale, non puoi avere altro sogno.Bellissima la mia Toscana, bella e attivissima Milano, ma quel sogno è rimasto. E quando ho conosciuto Spark è scoccata la scintilla. 180.000 colleghi nel mondo a portata di click: “Wow, chissà quante cose posso imparare dai colleghi californiani!”. È iniziato così: curiosità. Lavorando in Advisory, nella Digital Transformation, avevo a che fare con Social e Mobile ogni giorno, ma avere una piattaforma del genere è stata la scoperta più affascinante. Non ci sono gerarchie online, tutti possono connettersi, il proprio network può crescere oltre l’immaginazione. Spark è stato il catalizzatore del mio sogno: dopo circa un anno di post, commenti e like avevo legato con tanti colleghi US, in particolare con Ted, un managing director con cui avevo lavorato per un progetto a Tel Aviv. Alla fine gli ho chiesto un parere su una mia migrazione verso il suo gruppo: la sua risposta entusiasta è stata un tuffo al cuore. Uno dei momenti più belli del 2013, assieme al “sì” di Andrea Samaja e Rodolfo Pesati e a quello di Roger Wery, Strategy Leader dell’ufficio di San Jose. Ringrazio Spark per avermi aiutato a raggiungere questo traguardo.Da quando son salito sull’aereo, tutta una scoperta. Il coast-to-coast, il traffico o commuting californiano, le diversità che incontro ogni giorno. Respiro aria digitale: Oracle divide con noi il palazzo, Adobe è a 2 minuti a piedi, nel giro di poche miglia trovi HP e Cisco. E la via per San Francisco è costellata di Apple, Google, Facebook, Twitter e qualsiasi altro brand digital venga in mente.PwC Advisory in Northern California è in grande fermento. Qualsiasi ufficio è una favola, rispetto all’Italia si inizia a lavorare molto presto ma per fortuna si riesce a finire prima. Qui si cena alle 18 circa e sì, ho imparato a sopravvivere senza aperitivo.

Due volti a San Jose

Our assignees and their stories

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10 PwC il volo giugno 2014

PwC - Global Mobility

Harry Aldwinckle, Advisory / CIPS from London to Milan since 9th of September 2013

Why Italy?

“Ma come mai hai scelto l’Italia?” It was a question I was asked frequently in my first few weeks in Milan yet one which I always struggled to answer. I suppose I should have been better prepared having spent much of the previous month trying to persuade bosses in London to let me begin a 15-month secondment here in Italy. With over 40,000 Italians now living in the British capital (and the number fast rising) here I was ‘bucking the trend’ - travelling in the opposite direction.8 months on and my response has hardly changed. I chose Italy largely because I wanted to spend more time in the country whose literature I loved studying while at university but also to experience working in a different context with people with different backgrounds and experiences to my own. In Britain, learning a foreign language is all too frequently viewed as a luxury but for me it has been a tool to help see matters through a wider, non-Anglo-Saxon lens. What a shame it would be, for instance, were Britain to exit the European Union!What has struck me most about joining PwC Italia is just how welcoming everyone has been. From the great Global Mobility team to my fantastic colleagues in Consulting who have always been willing to lend a hand and be patient with my faltering Italian. It is testament to them that I have been made to feel one of the team.There have been some great memories over the past 8 months too: from skiing with colleagues in the Dolomites, spending a very American thanksgiving in Bologna, to receiving a guided tour of the Vatican gardens by a self-titled vescovo pazzo (to name but a few)! Here’s hoping that there will be many more to come over the next 7 months.I would highly recommend a secondment as a great way to meet new people and discover new places. If anyone is interested in finding out more about the London office in particular or would like to discuss initiatives to encourage greater collaboration between European member firms, particularly at a junior level, then please get in touch.

Andrea Brignoli, TLS, Cina settembre 2012 - marzo 2014

18 mesi nell’altro mondo

Non ci ho pensato su un attimo: come prima volta in Asia, perché non 18 mesi in Cina?Dicono che Shanghai sia la versione soft della Cina, ma sei catapultato in un mondo fuori dagli schemi. In Cina lo straniero è, e rimarrà sempre, un elemento anomalo, un “laowai”.Questa diversità ha anche lati positivi. Tra stranieri si crea una solidarietà silenziosa; ci si saluta, si condivide lo status di “diversi” in una terra dall’aspetto mutevole e stupefacente. Le comunità di stranieri sono pronte a collaborare, ad aiutarsi nell’esplorazione della città e creare nuove opportunità.Shanghai ha anche un profondo contrasto interno: quartieri ultramoderni e lussuosi a pochi metri da zone umili; un’anima occidentalizzata, con stili di vita simili ai nostri - o ancora più elitari - e il vero spirito cinese, ricco di cultura e tradizioni.Queste differenze si notano anche in ambito business e sul tema di “come affrontare un meeting”, a partire dal rito dello scambio dei biglietti da visita a due mani. Mi ritengo fortunato per come i colleghi mi hanno subito coinvolto nei progetti, facendomi partecipare anche a riunioni con clienti. Progetti di un’altra dimensione, con numeri e impatti notevoli, considerando l’importanza del mercato cinese. Si ha davvero la sensazione di essere al centro del mondo economico, a partire dal punto di vista dei clienti che spesso vedono nella Cina quello che è o sarà il loro mercato principale. Anche in città si respira crescita e opportunità in ogni angolo e tutti vivono cercando di inseguire il sogno cinese. Qui tutti si inventano un lavoretto. Tutti s’improvvisano tassisti, anche con i motorini, o facchini o tuttofare. Colpisce non tanto quanto lavorino, ma il modo in cui il lavoro viene svolto: nessuno si lamenta, qualsiasi lavoro è svolto con grande dignità, difficile vedere qualcuno svogliato o maleducato sul lavoro. Mi mancheranno i negozi e i ristoranti con quantità di personale spropositate, i fuochi d’artificio a qualsiasi ora, l’acqua potabile calda (60-70°), il servizio taxi al prezzo di un caffè, il contrattare per ogni tipo di acquisto, tutto sempre aperto 24/7, i sarti pronti a far tutto con niente, i mercatini o i riti del capodanno cinese, le cene formali a suon di “gambei”.Fuori da Shanghai, il resto della Cina è tutto da scoprire. Ci sono ben 56 gruppi etnici e un’infinità di paesaggi, cucine e culture diverse. Ci sono posti incredibili e spesso si trovano persone semplici, con un fortissimo senso dell’ospitalità.Mi sembra ancora strano ritrovarmi qui senza dover ripartire, e mi sa che prima o poi ci dovrò tornare. Non credo ci vivrei per sempre ma a tante cose non posso rinunciare più per molto.

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PwC il volo giugno 2014 11

Maria Yayenko, Moscow in Advisory/Delivering Deal Value Milan since May 2013

The international secondment is an adventure. You come to a completely new country

without knowing a language, a work culture & environment, you’re like a new born kitten, lost and scared. Milan is very pretentious and unfriendly city in the beginning. The local people seem very conservative and far from being open minded. But is it just the beginning. Day by day I learnt new things and of course new words. Lots of new Italian words without which you neither can buy a coffee in the bar nor to talk to a colleague next to you and of course not even closely work as your peer Italian colleague. But at this right moment you realize that you can make it. Learn a language, culture, work specifics, environment, adjust and eventually reach a success. You just need to do it all at once, tune in really fast, in few months and completely on your own. And then this uneasy city open its doors for you eventually, very carefully and slowly but it does. People start making the compliments about your Italian, you start feeling confident. You can relax a little bit and be proud of yourself.I can describe my secondment in 2 key words: a non-stop learning curve and adventure. The skills I have gained over my year in Italy I probably would never had chance to gain in Russia. Knowledge of the market, of the work relationship, of Italian ‘rules of the game’. I believe these skills will bring a definite competitive advantage and expand opportunities.I would like to thank both Italian and Russian sides for this amazing opportunity. This is truly a life changing experience.

Milyausha Pavlova, Moscow in Assurance/TS-Deals Milan since July 2013

After 6 years of audit practice in Russia I transferred to TS-Deals in

Milan for 2 years. The most important thing is that secondment gives the opportunity to develop soft skills and adaptability of the person. I want to inspire all the secondees: if you want to learn a new foreign language and if you really like and respect the new country, you will able to learn it very fast. You just need to feel more than you think, and your heart will help to memorize the new words and phrases.Tourism… It is amazing that in Italy there are so many places to see. Skiing in mountains, swimming in the sea, visiting art galleries and museums, opera and ballet, agricultural tourism in Tuscany… all the places are very close to each other, and you can enjoy the miracles every weekend!There are no words to express fantastically delicious Italian kitchen and wines. If you tasted once, you will choose it forever.Now after 9 month period of my secondment I can say that Italy had become a country of my soul, and Milan had become home sweet home for me. I want to thank all the TS-Deals team for their hospitality and openness that helped me to feel myself as a part of PwC Italy, and of course, to thank Global Mobility team for this great opportunity that brought “the fresh air” to all spheres of my life.

Iana Poliakova, San Petersbourg in Assurance Turin Office since July 2013

The secondment is a great opportunity!

The first half of the year is difficult because you are put into the unusual situation, when everything is in the other language, everywhere are new people with their abitudes with whom you should socialize.I was lucky to be invited in the office of Turin, as my colleagues give me the precious support and help. I am generally tracked my the managing partner - Mattia Molari, moreover I have a coach and a buddy.For the first 2 months I was involved in preparation of the big proposal.Now, when busy season is in place, I participate in projects with Group reportings according to IFRS, US GAAP, ITA GAAP so I have a lot of things new for me to learn.In Italy almost each audit client has financial instruments, factoring, leasing, so I have a wide field to practice these things which usually create a lot of questions in Russia.I am one of the key figures to communicate with the components from other countries which provides me with wide experience in project management.I want to thank Mattia Molari, Andrea Gallino (my coach) and the Olivetti team for their help, support and coaching.Also I want to thank GM Italy team, especially Elena and Nora for assisting all the process and resolving all the problems with enormous speed.

Una simpatica comunità russa in Italia

To our leaving outboundLinda Battagliarin From Padua / Assurance to Stamford (USA)

Daniele Costa Zaccarelli From Padua / Advisory to London (UK)

Marco Gorga From Rome / Assurance - TS to London (UK)

Mara Steffan From Treviso / Assurance to Stamford (USA)

Visit the website www.pwc./it/mobility

To our new InboundDerya Acar from London to Milan / Assurance - SPA

Welcome and good luck

To our expatriateAndrea Brignoli From Shanghai (Cina) to the Milan office / TLS-Value Chain Transformation

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12 PwC il volo giugno 2014

Enterprise Social Collaboration

di Gianluca Meardi e Daniele Riulfi

Gli ultimi 12 mesi hanno confermato un segnale importante di ripresa del mercato Italia. Quanto era visto, e spesso “sopportato”, come necessità di abbracciare il digital - e quindi l’innovazione - per interagire con un nuovo cliente, ora inizia a essere visto anche in ottica interna: cambiare il DNA della mia azienda per poter vincere in un nuovo mercato.

Le aziende italiane hanno iniziato a capirlo, ne parlano tra loro, e testimoniano la rilevanza nella capacità di accompagnarle in un digital change ineluttabile. E apprezzano, quindi, i nostri ingredienti: esperienza interna e di mercato, culture e professioni diverse che lavorano all’unisono: dai consulenti in marketing, organizzazione, processi e IT agli avvocati.

Cos’è l’Enterprise Social Collaboration?Enterprise Social Collaboration (ESC) è quel corretto mix di comportamenti, strategie, processi e piattaforme innovative, che permette di far evolvere il modo di comunicare, relazionarsi, condividere informazioni, innovare, collaborare alla creazione di documenti, tra colleghi nazionali e internazionali, ma anche con aziende esterne e clienti. Una fondamentale duplice valenza: interna ed esterna.Come PwC siamo stati tra i primi network globali che ha fortemente creduto nel tema, quando già nel 2007 si posero le basi concettuali e nel 2012 vide la luce Spark, la nostra piattaforma di Social Collaboration, che oggi conta oltre 185 mila professionisti

Da SPARK al mercato: come abbiamo trasformato l’efficienza nel nostro day-by-day in una competenza strutturata per supportare un cambiamento culturale nei nostri clienti.Con vera passione.

partecipanti, da circa 158 Paesi, e con un tasso di utilizzo in costante crescita.Lo sviluppo di queste soluzioni di ESC è un fenomeno inarrestabile: è guidato dal cambiamento culturale in atto nella società, laddove i social network hanno rivoluzionato le modalità di comunicazione. Basti pensare che gli italiani su Facebook hanno attivato oltre 26 milioni di profili, in rapporto a circa 39 milioni di persone che accedono al web. Capiamo quindi la portata del cambiamento culturale: in anni dove la trasformazione di business è alimentata e trainata dai mutamenti digital, quello che succede nel mondo consumer influenza sempre di più le aspettative nei confronti dell’azienda da parte delle persone, dal punto di vista sia del dipendente sia del cliente, entrambi più esigenti e con aspettative di servizio decisamente più elevate anche solo rispetto a 10 anni fa.

I vantaggiGrazie all’adozione di Spark, possiamo testimoniare come il nostro stesso team Digital, in PwC, abbia riscontrato numerosi vantaggi, tra produttività, engagement e risultati di vendita. Ad esempio:- abbiamo guidato la co-creazione di diverse metodologie

internazionali, di cui una attualmente candidata alla PwC global innovation challenge

- lo usiamo quotidianamente come fonte di intelligence su temi di innovazione

- partecipiamo a gruppi di discussione internazionali, confrontandoci con colleghi che hanno già affrontato temi per noi rilevanti

La tendenza digital è in continua crescita: inarrestabile con l’ingresso nel mondo del lavoro dei “nativi digitali”.

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Enterprise Social Collaboration - siamo stati ingaggiati per contribuire come esperti in progetti innovativi da colleghi internazionali, che hanno riconosciuto in noi una forte competenza sul tema

- abbiamo permesso a diverse aziende di collaborare nello studio di tematiche innovative, come il laboratorio Digital ROI realizzato assieme all’Università Cattolica / ASAM.

Ma, come sempre accade, guidano i numeri. Abbiamo da subito consolidato modelli per valutare i significativi ritorni di un tale investimento: ogni settore ha le sue peculiarità, dal retail ai financial service. Ed è valutando questi numeri che il board di sempre più aziende italiane sta valutando come intraprendere al più presto la gestione di questo pervasivo cambiamento culturale. Perché è di questo che si tratta: l’implementazione di una soluzione di ESC è una trasformazione abilitata dalla tecnologia, ma che ha impatto sull’organizzazione, sulla modalità di lavoro e di relazione tra le persone.

La tecnologia è un fattore necessario e abilitante, ma il cambiamento è focalizzato soprattutto sulle persone: regia, organizzazione e processi. Sono presenti numerose piattaforme, in cloud o on premise, con tempi di personalizzazione contenuti. Evolvere a ESC non significa solo implementare la soluzione tecnologica. Significa soprattutto gestire il cambiamento: se 20 è tecnologia, 80 è persone, cambiamento.È quindi evidente come il change management sia una sfida fondamentale: definizione della vision, identificazione degli obiettivi e delle funzionalità, identificazione del team di supporto, integrazione con i processi aziendali in essere, regia.

Ogni azienda ha obiettivi specifici, interni ed esterni, una cultura particolare e una modalità di lavoro e di relazione unica. Allo stesso tempo, per agevolare una migliore e più rapida adozione, abbiamo impostato e continuiamo a raffinare elementi chiave quali use case, survey, obiettivi, metriche,

[email protected]@it.pwc.com

www.pwc.com/it/SocialEnterprise

L’Enterprise Social Collaborationè un percorso di evoluzione culturale,i cui requisiti fondamentali sonosponsorship del board, strategia chiara e condivisa, obiettivi misurabili.

rischi e informative legali, divisi per settore, ad esempio dalla comunicazione da e tra le reti di vendita nel settore della moda, alle comunità di ricerca e collaborazione nell’hi-tech.

L’Employee JourneyPer aiutare le aziende a capire al meglio quali siano gli obiettivi, in analogia al più noto Customer Journey, abbiamo definito il modello dell’Employee Journey, ovvero il ciclo di vita di un dipendente nel rapporto con la propria azienda, dal momento del recruitment all’abbandono. Allo stesso tempo anche integrando le componenti di interaziona esterna, quali le relazioni con le aziende partner (es. agenzie per una funzione marketing) o i social media (fenomeni di advocacy e social caring).

integrata ai principali processi aziendali e perfettamente disponibile in mobilità, tra smartphone e tablet: è per questo che abbiamo strutturato nel nostro team le competenze necessarie per la selezione e implementazione delle migliori soluzioni tecnologiche (es. Jive, Tibbr, Microsoft, Oracle, IBM).

Una raccomandazione finale: a prescindere da chi riteniate opportuno scegliere a supporto di un tale cambiamento, fatelo! E credeteci dal primo momento: la tipica creatività italiana ha bisogno di un supporto innovativo per tornare a brillare. Nei paesi a noi tradizionalmente vicini sono avanti almeno due anni, ma la nostra attitudine relazionale può colmare il gap. Partiamo!

Nella foto da sinistra: Daniele Riulfi, Gianluca Meardi,

Corredando con decine di specifici KPI ogni passo di tale journey, abbiamo identificato il metodo migliore per analizzare tutti i possibili scenari e aree di miglioramento, e misurare i ritorni di determinate azioni. Allo stesso tempo esistono forti impatti in termini di definizione e sviluppo di policy, di adeguamenti contrattuali nel rapporto di lavoro, ma anche di responsabilizzazione dell’utente a tutela dell’azienda, così come la stessa tutela dei dati e delle informazioni sensibili. Anche in questo caso, grazie all’approccio multi-disciplinare di PwC, abbiamo integrato le competenze specialistiche dei colleghi avvocati del TLS e della practice di People Change: entrambi ingredienti necessari e differenzianti verso il mercato.In un approccio per fasi (“wave”), graduale così come si conviene a un buon progetto di change management, il modello dell’Employee Journey consente di porsi obiettivi ben precisi e misurabili, da raggiungere e comunicare prima di passare alla fase successiva, di volta in volta più allargata e complessa.

Senza scordare come il fattore abilitante il cambiamento sia comunque una piattaforma tecnologica rapida, semplice,

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14 PwC il volo giugno 2014

Non solo sombrero e tequila. Il Messico è oggi uno dei Paesi più competitivi dell’America Latina.«Il Messico è un Paese affidabile per gli investimenti». Così il suo Presidente, Enrique Peña Nieto, ha commentato la notizia dei 24 miliardi di dollari di investimenti esteri che il Paese ha ricevuto nel primo semestre 2013.

A supporto della sua competitività internazionale, il Messico beneficia di accordi di libero scambio con più di 40 Paesi che contribuiscono a circa il 90% del suo commercio estero. Il trattato commerciale più importante è il NAFTA, che dalla sua sottoscrizione ha permesso il raddoppio degli investimenti stranieri negli ultimi 20 anni (da 5-6 miliardi a 10-12 miliardi di dollari l’anno). Grazie al NAFTA, alla posizione geografica privilegiata e ad agevolazioni economiche governative, il primo partner commerciale del Messico sono gli Stati Uniti, che contano circa il 50% degli IDE, mentre al secondo posto segue l’Unione Europea. A sottolineare lo sviluppo economico del Paese, il Messico è inoltre diventato il 15° esportatore al mondo.

Per i motivi sopra accennati tutto il mondo guarda con occhi interessati il Messico, e anche l’Italia sta facendo la sua parte. La posizione geografica favorevole, le condizioni economiche interne e di un’America Latina in forte crescita, hanno spinto importanti aziende italiane a effettuare investimenti: Pirelli, Ferrero, Zegna, Ompi, Comau, FIAT, Lupini Targhe ed Elica, che negli ultimi 5 anni hanno costituito imponenti siti produttivi in Messico. Allo stesso tempo, aziende come Saipem, Sicim, Bonatti ed Enel Green Power competono quotidianamente per gli appalti governativi energetici. Le più grandi multinazinali italiane hanno ormai costruito solide basi in Messico, attirando già alcuni dei loro fornitori.La sfida dei prossimi anni sarà quindi quella di accogliere un maggior numero di fornitori e sub-fornitori dei settori trainanti dell’economia messicana: Oil&Gas, Automotive, Infrastructure, Retail ed Areospace.

Italia apripista di 18 paesiPer capitalizzare i numerosi investimenti esteri e dare la possibilità di creare relazioni di business con le comunità straniere, PwC Messico apre nel 2009 quella che a oggi è diventata la più grande Business Unit internazionale nel Paese tra le big 4: l’International Business Centre (IBC). Iniziando con il Desk Italia come progetto pilota e poi con i Desk Francia e Germania, oggi l’IBC rappresenta 18 Paesi da tutto il mondo con 35 esperti provenienti da Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Paesi Nordici (Svezia, Finlandia, Danimarca), Cina, Giappone, Corea del Sud, India, Brasile, Canada, Nuova Zelanda, Colombia, Perù e Cile.

Nato nel 2009 con Mariano Errichiello, il Desk Italia è oggi coordinato da Luca Torosani con un team formato da 7 collaboratori: - tre Business Developer: Vito Angelo Cimmarusti, responsabile

della regione del Bajio, Camilla Bassoli, Città del Messico e Monterrey, Lodovico Marzotto, Città del Messico e Yucatan

- un commercialista, Francesco Di Candia- un commercialista specializzato in ambito espatriati,

Marco Cappiello- un senior manager in commercio estero, Fabrizio Ghidoni- un partner, avv. Sandro Castañeda.

L’obiettivo di un team che raccoglie tre commerciali e quattro specialisti in diversi servizi è quello di identificare un maggior numero di opportunità di business X-LoS negli Account Italiani, rispondendo così a ogni esigenza che il cliente potrebbe avere, e in vista di una migliore comunicazione interna e con il cliente stesso. Altro grande valore aggiunto ampiamente riconosciuto dalla comunità italiana è lo svolgimento dei servizi richiesti in italiano, in particolar modo: tenuta dei libri contabili, espatriati, assistenza legale e di import-export.

In questi anni il Desk Italia è diventato punto di riferimento sia per le aziende italiane già presenti nel territorio sia per quelle che si affacciano per la prima volta sul mercato messicano. Questo successo è anche dato dalla quotidiana collaborazione con le istituzioni italiane presenti in Messico permettendo al Desk di esser parte integrante del Sistema Italia, composto dall’Ambasciata d’Italia in Messico, dall’ICE, dalla Camera di Commercio Italiana in Messico, e da altre istituzioni pubbliche e private.

Going global

Sopravvivere alla crisi innovando ed espandendosi oltre confine. Queste le priorità strategiche per gli imprenditori italiani. Il network PwC è da sempre “di casa” in ogni giurisdizione nella quale le imprese italiane fanno o ambiscono a fare impresa affiancandole nel loro processo di internazionalizzazione sia esso volto allo sviluppo di nuove relazioni commerciali o alla ricerca di fornitori competitivi, oppure di un’occasione propizia di de-localizzazione o perfino di investitori interessati ai propri asset.

Per dare una risposta credibile e utile alla domanda di supporto ascoltata da tanti imprenditori italiani, in seno alla funzione Clients&Markets, PwC ha definito e avviato un approccio proattivo e multi-disciplinare, focalizzato sui mercati che per diverse ragioni sono oggi prioritari per il mondo imprenditoriale italiano. Un approccio che mira a fare “business community” nel miglior modo possibile e ad offrire ai nostri clienti una piattaforma di servizi professionali integrati favorendo lo sviluppo di relazioni locali utili per affrontare e vincere le sfide della loro internazionalizzazione. Tra i Paesi obiettivo di particolare interesse è il Messico con un desk Italia particolarmente attivo seguito, con diversi stadi di maturazione, da altre esperienze tra le quali spiccano aree di interesse quali Russia, Cina e Brasile. Tutto ciò senza dimenticare il flusso “inbound” delle imprese locali interessate ad investire in Italia, nelle eccellenze e nel mercato. Di seguito trovate un primo resoconto delle attività più recentemente svolte con i colleghi dell’Italian Desk di PwC Mexico: il Messico è oggi un crocevia importante e sempre più interessante verso le Americhe, per questo abbiamo ritenuto opportuno partire da qui per questo viaggio “going global”.

Buona lettura!

Desk Italia in PwC MessicoPwC - Eventi

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Presenza e sviluppo delle imprese italiane in MessicoQuesta sinergia, che ogni hanno si solidifica e rafforza, ha permesso di ottenere nel 2012 l’incarico dall’Ambasciata d’Italia in Messico di scrivere la prima pubblicazione in italiano sulla presenza delle aziende italiane in Messico. Tale pubblicazione vede: approfondimenti sui settori Oil&Gas, Automotive, Retail e

Infrastructure; 12 interviste ai direttori generali delle principali aziende italiane presenti in Messico; una visione marcoeconomica del Paese e suggerimenti sugli incentivi statali di entrambi i Paesi per aprire nuove imprese in Messico.

Insieme con PwC Italia, nel giugno 2013 è stata così presentata nella sede di Milano la prima edizione di Presenza e sviluppo delle imprese italiane in Messico. L’evento ha permesso di raccogliere un maggiore interesse nelle imprese italiane propense a internazionalizzarsi, registrando più di 80 aziende partecipanti. La pubblicazione è presente su tutti siti web del “Sistema Italia”, e questo progetto iniziale ha permesso di consolidare le relazioni tra gli attori principali della comunità e poi di organizzare nuovi progetti volti all’informazione sulle opportunità che il Messico sta offrendo.Come esempio di tali progetti, il più recente è del febbraio 2014, realizzato con la Regione Veneto. In questa occasione si è tenuto un seminario in cui hanno partecipato tra i relatori il Presidente dell’ICE in Messico Salvatore Parano, il leader del Desk Italia Luca Torosani, il partner di PwC Italia Massimo Dal Lago.

A un pubblico di circa 50 imprese sono state presentate le opportunità che PwC come network può offrire alle aziende italiane per internazionalizzarsi. Nel pomeriggio hanno avuto luogo incontri B2B tra le aziende interessate e gli esperti venuti dal Messico. Sulla scia di questi successi, per tutto il 2014 sono in programma diversi eventi nelle principali città italiane con il format seminario-incontri B2B in collaborazione con gli attori del Sistema Italia in Messico e PwC Italia.

I Ceo Lunch e la Missione CommercialeInoltre il Desk Italia è arrivato alla terza edizione del “CEO Lunch”: pranzo esclusivo indirizzato ai soli CEOs e CFOs di aziende italiane in Messico, che conta la presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Messico, del Presidente e del Direttore della Camera di

Da sinistra a destra : Salvatore Parano, presidente ICE in MessicoMassimo Dal Lago, partner PwC ItaliaMarco Cannizzo, studio legale Cannizzo in MessicoLuca Torosani leader Desk Italia PwC MessicoGianluca Brocca, proprietario Alchemia Italia

Commercio Italiana in Messico, del Presidente dell’ICE. L’evento, organizzato nella sede principale di PwC a Città del Messico, è oggi un rinomato momento d’incontro per la comunità italiana in virtù della sua esclusività e del network. Il programma prevede una breve introduzione sulle più rilevanti questioni toccate dalla riforma fiscale e legale messicana e l’intervento dell’Ambasciatore e di un rapprensentante di PwC.Grazie a una stretta collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Messico, il Desk Italia è protagonista principale degli eventi della comunità italiana attraverso sponsorship e interventi sui temi di maggiori interesse. Il più importante evento che ha nuovamente visto il “Sistema Italia” come protagonista nel 2014 è senza dubbio la Missione Commerciale, organizzata da Confidustria in collaborazione con il Sistema Italia, che nei primi due giorni di aprile ha permesso a circa 80 aziende italiane di affacciarsi al mercato messicano. Guidata da Luca D’Auria, la Missione ha coinvolto ii settori Oil&Gas, Automotive e Infrastructure, alternando seminari tecnici per settore a incontri B2B con le aziende presenti.

I numeri della crescitaOggi il Desk Italia è il Desk dell’IBC con il più alto fatturato di vendite (più di 2,5 milioni di dollari nell’anno fiscale 2013-2014), con una solida struttura, e un’ampia visibilità nel mercato. Ogni anno vengono superati gli obiettivi di crescita pianificati e si prospettano per il prossimo anno vendite intorno ai 3,6 milioni di dollari. I segreti di questo successo stanno nell’attenzione al cliente italiano e al suo coinvolgimento nella comunità italiana, e all’informazione e alla formazione costante che forniamo sui cambiamenti molteplici che il Governo messicano adottando.

Il lavoro del Desk Italia non avrebbe lo stesso successo senza il forte legame con PwC Italia. Seguiti direttamente dall Automotive Partner

Leader, Giorgio Elefante, e dal Partner Leader di Clients and Markets, Piero De Lorenzi, è stato possibile migliorare le relazioni con i clienti e l interazione per nuovi progetti di business.

Luca D’Auria, director PwC Italia

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L’attenzione al rischio di corruzione legato all’acquisizione di un’impresa è sempre più frequente, soprattutto quando l’acquisizione avviene in Paesi esposti a questo rischio per via di pratiche corruttive più frequenti e più comuni. Quanto pesa la percezione della corruzione sull’attrattività delle imprese e sul prezzo di acquisto definito in fase di contrattazione?

Le recenti modifiche alle normative US Foreign Anti Corruption Act (FCP”) e UK Bribery Act (UKBA), in tema di regolazione del rischio di corruzione associato a operazioni M&A internazionali, richiedono agli investitori di valutare il rischio di corruzione ogni volta che siano interessati a una potenziale opportunità di investimento in Paesi percepiti ad alto rischio di corruzione. Questo significa che, preliminarmente alla conclusione di un deal, l’investitore deve provvedere a valutare non solo il prezzo d’acquisto, ma anche il rischio di corruzione associato all’impresa in via di acquisizione attraverso una specifica due diligence anti-corruzione.

Non tutti sanno che le disposizioni delle normative FCPA e UKBA si applicano anche alle imprese italiane in due occasioni:1) se si tratta di imprese italiane soggette alle suddette

regolamentazioni e interessate a investire in paesi in cui la percezione del rischio è alta;

2) se investitori stranieri identificano aziende Target italiane come possibilità di investimento.

Il secondo caso è sempre più frequente, se si considera che - l’Italia è associata a un alto rischio di corruzione secondo le

classifiche internazionali; - la maggior parte delle operazioni con l’estero è conclusa con

investitori provenienti da Stati Uniti e Regno Unito, e dunque soggetti alle severe norme in materia di regolazione del rischio di corruzione.

Pertanto, le imprese italiane che intrattengono rapporti con l’estero dovranno non solo recepire le disposizioni del decreto legislativo 231/01 in materia di prevenzione del rischio di corruzione, ma anche adeguare i sistemi di controllo interno alle aspettative del regolatore internazionale, in particolare a quella americana, se nel corso della loro attività operano direttamente o utilizzano imprese americane per le loro attività commerciali.

Quanto pesa la corruzione sull’attrattività delle imprese italiane verso investitori internazionali?

In questo contesto, è sempre più evidente la necessità di una maggiore collaborazione tra la magistratura italiana e le imprese che incentivi l’emersione degli illeciti e “premi” la discontinuità del reato se questa discontinuità è portata avanti direttamente dalle società. Come già succede in altri sistemi giuridici, come quello statunitense, la collaborazione tra le due parti, enti regolatori e giurisdizionali e operatori, sarebbe auspicabile non solo in sede di identificazione di schemi corruttivi nel corso di investigazioni interne alla società (investigation), ma anche in fase di implementazione di nuove procedure volte a prevenire che l’illecito si verifichi nuovamente (remediation).

In altri sistemi giuridici è diventato e sta diventando sempre più frequente che le imprese collaborino con il regolatore o la magistratura inquirente, ogni volta che vengono a conoscenza di eventuali schemi corruttivi perpetrati al loro interno. Inoltre, nel caso di accertamento di presunti schemi corruttivi, le misure di remediation, implementate dalle imprese per rafforzare il modello di controllo interno, possono contribuire ad alleggerire il peso delle sanzioni.

È immediato comprendere che per le imprese italiane interessate a interagire con investitori stranieri è indispensabile implementare le dovute misure di controllo interno e prevenzione dal rischio di corruzione, per incrementare la propria attrattività verso potenziali investitori stranieri e il valore d’acquisto che verrà definito in fase di due diligence. Viceversa, per le imprese italiane interessate a investire in Paesi associati a un alto rischio di corruzione, corre l’obbligo di effettuare specifiche due diligence anti-corruzione per valutare accuratamente il valore della società Target e prevenire i costi associati a potenziali condotte illecite.

Di questi argomenti si è discusso il 14 maggio a Milano in una tavola rotonda che ha visto la presenza, oltre che di Franco Lagro parnter PwC responsabile del Gruppo Forensics, di Gabriella Leonardi, Stryker Italia, Franco Bonelli, Studio Bonelli Erede Pappalardo, Francesco Centonze, professore ordinario di diritto penale Università Cattolica del Sacro Cuore, Massimo Mantovani, Executive VP e General Counsel del Gruppo ENI. La discussione ha preso spunto dalla presentazione dei risultati dello studio PwC “Il rischio di corruzione nelle operazioni di M&A in ambito internazionale”. Dallo studio risulta che tra il 2012 e i primi sei mesi del 2013, le operazioni di fusione e acquisizione (M&A) concluse da imprese italiane nel mercato internazionale, sia come investitori che come Target, sono state pari a circa il 40% del totale. In particolare il 25% delle operazioni di M&A è rappresentato da operazioni concluse da imprese estere con Target italiane. Circa l’80% di tali operazioni con l’estero è stato effettuato da imprese residenti nei seguenti Paesi: Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Svizzera, Lussemburgo, Spagna, Giappone, Turchia e Russia.

PwC - Eventi

www.pwc.com/it/pubblicazioni

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I coccodrilli del Coghinas

di Biancamaria Frondoni

“I migliori affari si fanno a tavola”, diceva Oscar Wilde, o così si narra; ed è vero che a tavola si parla, si mangia, cadono le barriere e la comunicazione si fa più efficace. Oscar Wilde non era uno stupido, in effetti. Dal 19 maggio nella sede di Milano, riprendendo una tradizione di successo sia nella sede di Napoli che in quella di Roma, ogni lunedì è riservato un tavolo per dieci persone al bistrot del quarto piano, con lo scopo di facilitare la comunicazione tra i manager e i partner, perché possano conoscersi, trattare argomenti di attualità e condividere i propri interessi. L’iniziativa è rivolta ai Manager, Senior Manager, Director, Executive Director, Associate Partner e Partner di tutte le LoS di Milano, ma anche a tutti i colleghi di altre sedi che si trovino a Milano il lunedì. Per partecipare basta scrivere una mail ad Alessia Ferraiuolo. I lunedì a pranzo proseguiranno sino a luglio inoltrato per riprendere a settembre, con nuovi calendari di incontri.Buon lavoro e buon pranzo dunque!

Il romanzo d’esordio della nostra ex collega Augusta Schillirò

Da quando nel ’96 ho lasciato il mio lavoro in PwC e mi sono trasferita a Olgiate Molgora, mi sono dedicata alla cura della mia famiglia, del mio giardino e alle mie passioni, la pittura e la scrittura. Vi chiederete che percorso ho fatto per giungere alla pubblicazione del mio romanzo. Vi assicuro che non è stata impresa facile trovare una casa editrice che pubblicasse a sue spese l’opera di una esordiente.

Ho sempre scritto: fin da piccola gestivo quotidianamente il mio diario, vincevo concorsi scolastici di composizione letteraria, corrispondevo con una ventina di pen-friend e già in prima media le mie compagne di classe mi

commissionavano poesie d’amore da dedicare ai loro fidanzatini. L’idea però di scrivere un romanzo è nata circa quindici anni fa, quando un giorno di agosto, mio figlio Lorenzo, che si annoiava a morte in un villaggio della Sardegna, d’un tratto se ne uscì dicendo: «Mamma qui il tempo non passa più, perché non andiamo a caccia di coccodrilli nel Coghinas?». Risposi: «Bravo Lorenzo! Sai che “I coccodrilli del Coghinas” è un titolo molto accattivante per un romanzo che prima o poi la tua mamma scriverà?».Così a distanza di anni, con più tempo libero a disposizione, mi sono ricordata di quell’episodio e ho iniziato a scrivere una storia per quel titolo.Finita la bozza, l’ho data in lettura

a parecchi amici e i loro giudizi positivi mi hanno stimolata ad andare avanti. Non posso descrivere la mia gioia quando due case editrici mi hanno fatto pervenire la proposta di pubblicazione.Il libro racconta la vacanza in Sardegna di un gruppo di adolescenti, che per gioco o per ammazzare la noia vanno a caccia di coccodrilli. Non si tratta solo di un romanzo di avventura, in quanto l’opera racconta anche la storia d’amore di Zac e Lisé: un amore tormentato che nasce romantico per divenire passione ossessiva. Tuttavia la loro love story non terminerà con la fine del libro in quanto il finale è aperto e io sto già preparando il sequel :-)

Staffettone di nuoto con record del mondo

Una maratona di nuoto durata 8h 41’ 29’’ e 13 centesimi. Uno staffettone da Guinnes dei primati che ha consentito ai mille atleti radunati, nella piscina Aquaniene di Roma, di battere il record del mondo stabilito nel 2013 dalla Junior Chamber Inc., con il tempo di 9h 27’ 10’’ e 83 centesimi presso Ip Sport Network SAM Ishishiba a Matsumoto in Giappone.

Tra i campioni italiani di nuoto come Stefano Battistelli, Alessandro Calcaterra, Alessio Boggiato e altri, c’era anche il nostro collega Alessandro Grandinetti.

Il vero scopo della manifestazione è di tipo umanitario. Le cinque edizioni precedenti hanno permesso la raccolta di circa 20.000 euro che l’associazione ASD Nuotavamo negli Anni 70, organizzatrice dell’evento, ha destinato alla Onlus Sorrisi nel Mondo, alla Fondazione Telethon Roma e ai terremotati della Regione Emilia. Quest’anno il ricavato sarà devoluto in beneficenza a favore della Fondazione Onlus Exodus, di Sorrisi nel Mondo e di Medici Senza Frontiere.

Alessandro Grandinetti ha partecipato alla maratona di nuoto all’Acquaniene di Roma

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Chi è AIESEC

È un network globale di studenti universitari e neolaureati, nato nel 1948 per sviluppare la leadership dei giovani, preparandoli al mondo del lavoro, in modo che siano in grado di generare un impatto positivo sulla società grazie alle competenze tecniche e organizzative acquisite all’interno dell’organizzazione.

PwC & AIESEC Italia 2014-2015 Da anni PwC e AIESEC Italia collaborano per sviluppare il talento nei giovani studenti. Decine di ragazzi provenienti da diversi Paesi in tutto il mondo, compresa l’Italia, si sono voluti mettere alla prova misurandosi con quest’azienda.

Alcuni di loro sono rimasti all’esperienza di stage, chiaro segno che le esperienze

che PwC offre ai giovani sono opportunità profondamente formative e di successo, rappresentando quasi un naturale sbocco al percorso di formazione intrapreso in AIESEC.Con il nuovo anno associativo 2014-2015 AIESEC Italia e PwC vogliono rinnovare e

ampliare questa collaborazione, offrendo nuove sfide ai ragazzi che decidono di entrare a far parte del network di AIESEC Italia, composto oggi da 124 Paesi e oltre 1800 sedi locali in tutto il mondo.I nostri migliori progetti non potrebbero realizzarsi senza il supporto e l’investimento di aziende leader e di esempio, che credono nella futura generazione come il canale per avere un impatto positivo sulla società e sul futuro.

Nel 2014 la collaborazione ha visto la partecipazione di PwC a uno degli eventi più importanti che AIESEC Italia organizza durante l’anno, il Congresso Nazionale 2, svoltosi ad Ascoli Piceno dal 26 al 30 marzo scorso. Il Congresso ha riunito in una sola occasione giovani di due diverse generazioni di AIESEC Italia, provenienti

dalle 19 sedi locali presenti sul territorio italiano. La generazione uscente, che ha terminato la propria esperienza in AIESEC, e quella entrante, hanno iniziato un percorso di gestione del comitato locale di appartenenza. È un momento di turnover in cui sono stati costruiti degli spazi e delle sessioni dedicate ai diversi target presenti.Al congresso Daniele Rustichelli, senior manager della sede di Ancona, ha presentato le opportunità di carriera che PwC offre ai giovani laureandi, i profili ricercati e gli step del processo di selezione. Dalla partecipazione sono emersi i valori che accomunano PwC e AIESEC: il lavoro di gruppo, la condivisione degli obiettivi e di esperienze, il tutto inserito in un contesto in continua innovazione, che punta allo sviluppo della leadership nei giovani attraverso la ricerca e la crescita del talento.

PwC e Verona Brain Research FoundationIn ricordo dei cari colleghi Alberto Zanetti, Roberto

Adami e Nicola Piovan, prematuramente scomparsi, PwC ha deciso di impegnarsi in un’iniziativa di elevato valore, sostenendo la Onlus Verona Brain Research Foundation (VBRF).

È una nuova iniziativa che si prefigge di incentivare la ricerca biomedica nelle malattie del sistema nervoso centrale.

Costituita da un gruppo di ricercatori, medici e filantropi e da istituzioni veronesi, ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle neuroscienze a

Verona. I nostri fondi verranno destinati a borse di studio per ricercatori, o per iniziative di cooperazione con medici o istituzioni internazionali.Nel compilare la dichiarazione dei redditi si può scegliere di donare il 5 per mille indicando il codice fiscale della Fondazione: 932 319 302 36, oppure una contribuzione libera può essere versata sul conto corrente intestato a Verona Brain Research Foundation, Banco Popolare - IBAN IT 45 Q 05034 11751 000000000158. Per tenere traccia delle nostre donazioni personali consigliamo di mettere nella motivazione “in Ricordo di Alberto, Roberto e Nicola”.

Gabriella Zecchin, segretaria dell’ufficio di Torino da 38 anni, intervallati da periodi di freelance e mamma di Elena e Pietro, la notte del 15 febbraio è venuta a mancare a Puno, in Perù, durante il viaggio offertole da PwC per i suoi 25 anni. I colleghi e le colleghe la ricordano nel profondo dei loro cuori, alcuni nelle preghiere. Alcuni nei pensieri che seguono. Laura - Ho conosciuto Gabriella mentre litigava con i treni. Le coincidenze mancate erano la sua quotidianità, sempre di corsa con enormi borse piene di libri, ricette e uncinetto. Le nostre problematiche familiari ci hanno fatto diventare più amiche che colleghe e spesso dalla sua borsa spuntava qualche fiore per le nostre scrivanie. Nel festeggiarla per i suoi 60 anni l’abbiamo vista entusiasta del viaggio in Perù. Da lì è tornato il suo spirito leggero, schivo, dolce e silenzioso.Daniela - Ricorderò sempre, oltre alla

tua serietà e discrezione, quella tua risata inconfondibile che ancora mi sembra di sentire. Ora sei lontana ma qui vicino al mio cuore.Katia - Hai rappresentato per me la persona che sarei voluta diventare, una persona con carattere e risolutiva, di supporto pratico e morale. Non dimenticherò con quanta fierezza indossavi quell’abito tipico del tuo paese di origine, e ancora oggi ti ricordo così.Marzia - Ciao Gabri, è da un po’ che non ci vediamo perché sei partita felice per il Perù. T’immagino sulle rive del lago Titicaca, luogo sacro per gli Incas, e mi spunta un sorriso. Buona vacanza!Donatella - Gabri, abbiamo lavorato per tanti anni insieme, ci siamo aiutate tra alti e bassi. Il tuo ricordo rimarrà sempre nel mio cuore, con tanto affetto.Anna Maria - Mi hai insegnato forza e caparbia, Gabriella cara, hai incontrato un

Ciao Gabri

altro viaggio e sei partita prima di tutti noi.Francesco e Rocco - Difficile dirti addio, Gabriella. In un’azienda nella quale ogni anno cambiano i volti, tu eri un punto di riferimento e ci accompagnavi con la tua serenità. Era un piacere scherzare con te, sempre pronta a regalarci un sorriso.Liliana - Raccontarsi, condividere, 2 ragazze, 2 donne, 2 mamme e il nostro giro in bici tra i campi, nel sole e nel colore continua, un’immagine lunga 38 anni di noi, particolare, strana, unica come eri tu.Monica - Spesso al mattino entravi in ufficio canticchiando ed era impossibile non sorridere. Hai reso le nostre giornate più leggere e più umane. Mi mancherai. Grazie di cuore.Manuela C - Ciao Gabri. Sei partita per un viaggio che desideravi tanto. Ti voglio ricordare così felice e ansiosa di affrontare questa nuova esperienza. Sei e rimarrai sempre qui con noi.

AIESEC ITALIA – Associazione non profit - Comitato Nazionale - Via Giuba 17, 20132, Milano

PwC & AIESEC Italia

AIESEC è un network globale di studenti universitari e neolaureati, nato nel 1948 con l’obiettivo di sviluppare la leadership dei giovani, preparandoli al mondo del lavoro, in modo che siano in grado di generare un impatto positivo sulla società grazie alle competenze tecniche e organizzative acquisite all’interno dell’organizzazione.

Da anni PwC e AIESEC Italia collaborano per sviluppare il talento nei giovani studenti. Decine di ragazzi provenienti da diversi Paesi in tutto il mondo, compresa l’Italia, si sono voluti mettere alla prova misurandosi con quest’azienda. Alcuni di loro sono poi rimasti successivamente all’esperienza di stage, chiaro segno che le esperienze che PwC offre ai giovani sono opportunità profondamente formative e di successo, rappresentando quasi un naturale sbocco al percorso di formazione intrapreso in AIESEC. Con il nuovo anno associativo 2014 – 2015 AIESEC Italia e PwC vogliono ancora una volta rinnovare

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PwC il volo giugno 2014 19

Il DJ si fa in tredi CR team

Dopo il grande successo di critica e pubblico delle scorse edizioni di Milano e Roma, quest’anno la nostra attività di corporate voluntrering Different Job si divide in tre, per un maggior coinvolgimento delle nostre persone e per un più ampio impatto sociale.Ma andiamo con ordine.

Come sapete, il Different Job è nato nel 2011 con lo scopo di impegnare i nostri dipendenti delle sedi principali in attività comuni di volontariato. Per qualche giorno all’anno si rompono gli schemi delle riunioni, delle gerarchie e dei normali processi lavorativi, per liberare energie positive e creative, oltretutto con una ricaduta positiva sul territorio, si tratti di ripulire un parco o aiutare a sistemare la sede di una associazione o infine lavorare con giovani disagiati. Quest’anno la formula “classica” si svolgerà in 3 città: le storiche Milano, 2 e 3 luglio, Roma, 18 e 19 settembre e la new entry Torino, 1 luglio.

A questo filone si aggiungono il Different Client e la Different Experience.

Il primo è un nuovo progetto per tutte le sedi PwC, sviluppato in collaborazione con il Banco Alimentare, con cui mettiamo a disposizione per un giorno (il 6 o il 10 ottobre) il nostro impegno e le nostre conoscenze a vantaggio delle tante piccole realtà non profit che collaborano con il Banco Alimentare per la distribuzione degli alimenti.

Il secondo è la possibilità di valorizzare l’esperienza di volontariato individuale svolto in modo autonomo, nel proprio tempo privato, permettendo “ai propri” Enti e Associazioni di concorrere all’assegnazione di 5 donazioni del valore di 3.000 € ciascuna, messi a disposizione da PwC tramite un bando dedicato.

Ma come si vota? Dove le altre attività? Visita regolarmente il sito Spark di Different Job https://pwc-spark.com/groups/a-different-jobitaly per avere tutti gli aggiornamenti sulle ultime novità e diventa anche tu part of it!

PwC - Different Job

DJ Milano 2013Centro diurno Caritas Ambrosiana

DJ Milano 2011Casciana Monluè

DJ Roma 2012Cittadella della Carità

DJ Roma 2013Comunità Caritas Villa Glori

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Torino, Milano, Roma

Banco Alimentare: volontariato e nostre competenze

Puoi collaborare a spostamento merci e valutazione scorte dei magazzini alimentari.

Il contest della solidarietà

PwC - Different Job

Torino, 1° luglioMilano, 2 e 3 luglioRoma, 18 e 19 settembre

Different Job rompe gli schemi delle riunioni, delle gerarchie e dei normali processi lavorativi, per liberare energie positive e creative, con una ricaduta positiva sul territorio

Maggiori info a pagina 19 di questo numero de Il Volo, e sempre aggiornate su Spark

https://pwc-spark.com/groups/a-different-jobitaly

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