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UNIAMO LE ENERGIE
Dott. Roberto QUAGLIA
LA NORMATIVA REGIONALE E I SUOI STRUMENTI DI ATTUAZIONE
TORINO 23 MAGGIO 2008
Principali riferimenti normativi
Legge regionale 28 maggio 2007, n. 13 sul rendimento energetico nell’edilizia, in attuazione della Direttiva 2002/91/CE
Pubblicata sul B.U.R. n. 22 del 31 maggio 2007 energeticoObiettivo: risparmio energetico
Piano stralcio per il riscaldamento ambientale e il condizionamento
Approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione 11 gennaio 2007, n. 98 - 1247
Pubblicato sul B.U.R. n. 6 del 8 febbraio 2007Obiettivo: abbattimento delle emissioni
Alcuni problemi riscontrati:
• definizioni (impianto termico, ristrutturazione edilizia…);
• certificazione energetica (applicata solo agli edifici di nuova costruzione e a quelli oggetto di ristrutturazione con S > 1000 m2);
• regime transitorio della metodologia di calcolo;
• Nuove disposizioni sulle operazioni di controllo e manutenzione e sulle ispezioni degli impianti termici;
• sanzioni aggiuntive;
• condizioni di applicazione agli edifici industriali poco chiare;
• valori non particolarmente “europei” in merito alle prestazioni energetiche degli edifici;
• possibilità di non rispettare i requisiti di prestazione energetica utilizzando materiali con determinati coefficienti di trasmittanza.
Il D. lgs 192/05 – recepimento italiano della Direttiva 2002/91/CE
Clausola di cedevolezza
Art. 17.Clausola di cedevolezza
1. In relazione a quanto disposto dall'articolo 117, quinto comma, della Costituzione, e fatto salvo quanto previsto dall'articolo 16, comma 3, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, per le norme afferenti a materie di competenza esclusiva delle regioni e province autonome, le norme del presente decreto e dei decreti ministeriali applicativi nelle materie di legislazione concorrente si applicano per le regioni e province autonome che non abbiano ancora provveduto al recepimento della direttiva 2002/91/CE fino alla data di entrata in vigore della normativa di attuazione adottata da ciascuna regione e provincia autonoma. Nel dettare la normativa di attuazione le regioni e le province autonome sono tenute al rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dei principi fondamentali desumibili dal presente decreto e dalla stessa direttiva 2002/91/CE.
Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192
Evoluzione della normativa
Disegno di legge n. 256
"Disposizioni in materia di rendimento
energetico nell'edilizia. "
presentato in data 09 Marzo 2006 dalla GIUNTA
REGIONALE.
DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre 2006, n. 311
Disposizioni correttive ed integrative al decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante
attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al
rendimento energetico nell'edilizia.
Finalità della Legge 13/2007
Obiettivi delle azioni regionali:
• Migliorare la qualità energetica degli edifici (nuovi e ristrutturati), consentendo risparmi economici ed energetici in un settore che rappresenta oltre il 30% del consumo energetico regionale;
• Introdurre la certificazione energetica per gli edifici nuovi, per quelli oggetto di ristrutturazione e su tutte le compravendite e locazioni immobiliari;
• Favorire la diffusione del solare termico, del fotovoltaico e degli impianti centralizzati negli edifici con più di 4 unitàabitative;
• Razionalizzare le procedure per le ispezioni ed i controlli degli impianti termici.
Disposizioni attuative della Legge 13/08
• Legge regionale 28 maggio 2007, n. 13 sul rendimento energetico nell’edilizia:
• Prevede la regolamentazione tramite Deliberazioni della Giunta Regionale di 17 disposizioni di attuazione.
• Attualmente pronta ed in consultazione la bozza relativa alle prime 7 legate al controllo degli impianti termici.
• In via di attuazione la bozza di ulteriori 3 legate allacertificazione energetica degli edifici.
• In via di predisposizione per ulteriori 2 per l’inserimento delle fonti rinnovabili e ulteriori 5 sulle caratteristiche costruttive degli edifici
Controllo impianti termici
C ontrolli a cam pione
D ati Im pianto
C ontrolli rari e diff ic ili per m ancanza d i
inform azione
Autocertificazione e pagam ento
M anutenzione 100%
M anutenzione non conosc iuta
Controllo impianti termici
C on tro lli a cam p io n e su i m anu ten tor i
M an u ten zio n e e b o llin o 100%
Isp ezio n e im p ian t i n o n
ce rti fica ti
Im p ian t i d a ve r if ica re
M an u tenzio n e no n co n osc iu ta
T rasm ission e d e l b o llin o
S ituazio n e es is ten te
Disposizioni attuative per il controllo degli impianti termici
Articolo 21 lettera:
h) i modelli del rapporto di controllo tecnico, di cui all'articolo 9, comma 4, diversi in
relazione alle tipologie e potenzialità dell'impianto;
i) i valori di riferimento a cui deve conformarsi il rendimento di combustione dei
generatori di calore rilevato nel corso dei controlli, ai sensi dell'articolo 9, comma 5;
j) i criteri per uniformare, sul territorio regionale, la disciplina del bollino verde di cui
all'articolo 10, comma 4, e le ispezioni previste all'articolo 12, comma 2;
k) le caratteristiche e le modalità di trasmissione del bollino verde, di cui all'articolo
11, comma 4;
l) le modalità di svolgimento delle verifiche a campione effettuate dalle province, ai
sensi dell'articolo 12, comma 1;
m) le modalità di svolgimento dei corsi per i soggetti incaricati delle ispezioni, ai
sensi dell'articolo 12, comma 5;
o) le modalità di costituzione e gestione del sistema informativo di cui all'articolo
15, comma 2;
Controllo impianti termici
1. Operazioni di controllo e manutenzione come da D Lgs 311/06.
2. Controlli di efficienza energetica con tempistiche differenti a seconda della potenza dell’impianto e del combustibile utilizzato (come da D.Lgs 311/06).
3. Sistema informativo condiviso a livello regionale.
4. Sistema di autocertificazione con apposizione obbligatoria di “bollino verde” sul rapporto di controllo tecnico:
� ogni 2 anni per P ≥ 35 kW;� ogni 4 anni per P < 35 kW.
4. Ispezioni svolte dalle Province:
� gratuite sugli impianti termici con bollino verde, avvalendosi di ARPA;
� onerose sugli impianti termici privi di bollino verde (possibile delega ad altro ente), con organismo idoneo ai sensi della normativa.
Criteri costruttivi
Isolare correttamente gli edifici per evitare di disperdere calore all’esterno a riscaldare il cielo
Migliorare il comfort termico delle abitazioni
Prescrizioni
Requisiti minimi prestazionali e prescrizioni specifiche:• edifici nuovi,• ristrutturazioni S > 1000 m2.
Prescrizioni specifiche:• edifici ristrutturati con S < 1000 m2,• ampliamenti, • manutenzione ordinaria, nuova installazione o
ristrutturazione di impianti termici, • sostituzione di generatore di calore.
Disposizioni attuative sulle caratteristiche costruttive degli edifici
Articolo 21 lettera:
a) la metodologia di calcolo, i requisiti minimi prestazionali degli edifici e le
prescrizioni specifiche, sulla base del quadro generale per il calcolo del rendimento
energetico riportato nell'allegato di cui alla dir. 2002/91/CE, ai sensi dell'articolo 2,
commi 1 e 2;
b) i valori limite di riferimento per determinare il fabbisogno energetico per il
riscaldamento dell'edificio, ai sensi dell'articolo 4, comma 1;
c) i valori limite che non possono essere superati dal rapporto di cui all'articolo 4,
comma 3;
n) i criteri per il dimensionamento del sistema di condizionamento ai sensi
dell'articolo 14, comma 2;
q) i casi in cui è possibile installare impianti termici individuali, ai sensi dell'articolo
19, comma 2
Disposizioni attuative sull’utilizzo delle fonti rinnovabili
Bandi POR Bandi POR –– FESR 2007FESR 2007-- 20132013
Articolo 21 lettera:
g) i limiti di esclusione dal calcolo convenzionale delle volumetrie edilizie per le serre solari e altri elementi costruttivi finalizzati alla captazione diretta dell'energia
solare ed all'esclusivo miglioramento dei livelli di isolamento termico di cui
all'articolo 8, comma 2;
p) i criteri per determinare il fabbisogno di acqua calda sanitaria nel settore
residenziale, le modalità operative per l'installazione di impianti fotovoltaici e il loro allacciamento alla rete di distribuzione, nonché i casi di deroga dalle disposizioni della presente legge ai sensi dell'articolo 18, commi 2, 3 e 6;
Prescrizioni specifiche
Pareti verticali opache
0,35 W/m2/K
0,33 W/m2/K
Per case nuove e grandi ristrutturazioni, necessario inoltre il rispetto di valori definiti del fabbisogno energetico per riscaldamento più restrittivi di quanto in vigore nel passato (cfr. Piano stralcio sul riscaldamento).
Le prescrizioni specifichefino a 3.000 GG
Chiusure trasparenti
2,2 W/m2/K
Strutture orizzontali opache
Prescrizioni specifiche
Parete verticale opaca
0
10
20
30
40
50
60
0 5 10 15 20 25
S (cm)
Cos
to (
€/m
2)
Poli. (Costoglobale)
Lineare (Costodi installazione)
Poli. (Costo digestione)
Aumento dello spessore dei materiali isolanti, da qualche cm per gli edifici costruiti nel rispetto della legge 10/91 a valori intorno a 10 cm (zona E).
Materiali isolanti
Polistirene
Lana minerale
Lana di vetro
Fibre di legno
Sughero
Prescrizioni superfici trasparenti
Utilizzo di vetribasso emissivi
Telai con elevate prestazioni
Alluminio con taglio termico
Le componenti trasparenti
Riduzione percentuale trasmissione calore
20%Vetro doppio (aria)
60%Vetro semplice
-Vetro Legge 13\07
Prescrizioni impiantistiche
Caldaie a gas naturale e GPL ad alta efficienza (4 stelle) e basse emissionidi ossidi di azoto (classe 5).
• Obbligo di impianti termici centralizzati in edifici con più di 4unità abitative;
• Predisposizione delle opere di collegamento a reti di TLRquando prossime a nuovo edificio;
• Limiti sulle emissioni di impianti a biomassa e cogenerativi
Alcune prescrizioni impiantistiche:
Solare termico per soddisfare almeno il 60% del fabbisogno di ACS;
Requisiti minimi prestazionali
GG
8085901001151201305000
354045506065703000
V (m3)1000080006000400020001000500
Il fabbisogno energetico per il riscaldamento Il fabbisogno energetico per il riscaldamento
kWhkWh/m/m2 2 secondo il Piano stralciosecondo il Piano stralcio
Fonti rinnovabili
Involucro efficiente
Impianti efficienti
Requisiti minimi prestazionali
0
50
100
150
200
250
Edifici storici Legge373/76
Legge 10/91 DDLregionale
piccoli volumi
DDLregionale
grandi volumi
Casapassiva
Consumi per riscaldamento
kWh/m2
Media edifici piemontesi:160 kWh/m2
Il fabbisogno energetico per il riscaldamento in Piemonte ed i limiti già in vigore a seguito dell’approvazione del Piano stralcio sul riscaldamento.
Certificazione energetica
Introdurre la certificazione energetica degli edifici per:
• tutti gli edifici nuovi e ristrutturati
• tutte le compravendite e locazioni immobiliari
PERCHE’• La conoscenza della qualità energetica dell’edificio è un diritto del
cittadino;
• La certificazione energetica degli edifici è un elemento di trasparenzaper il mercato immobiliare;
• Le esperienze maturate dimostrano che la conoscenza della qualitàenergetica degli edifici è in grado di promuovere dinamiche positive verso una riduzione costante dei consumi energetici.
Edifici esistenti in Piemonte
• 1,7 Milioni
• 94% ante 373/76
• 10 % ristrutturate dopo 1981
• tasso di rinnovo vicino al 6,5 per mille
Numero Abitazioni Utilizzate
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
Migliaia
prima1919
1919-1945
1946-1960
1961-1971
1972-1981
1982-1986
dopo1986
numero abitazioni
Certificazione energetica
Articolo 21 lettera:
d) il modello dell'attestato di certificazione energeticadi cui all'articolo 5, comma 9;
e) la procedura di calcolo delle prestazioni energeticheda utilizzare per la certificazione di cui all'articolo 5, comma 12;
f) le modalità di svolgimento del corso di aggiornamento di cui all'articolo 6, comma 1, lettera b);
Certificazione energetica
�L’attestato di certificazione comprende:
� le prestazioni energetiche proprie dell’edificio;
� i valori vigenti a norma di legge;
� i valori di riferimento;
� i suggerimenti per gli interventi più significativi e convenienti (diagnosi energetica)
Certificazione energetica
�Rilasciata da professionista abilitato (estraneo a progettazione e direzione lavori), iscritto ad ordini o collegi professionali competenti per materia, che ha seguito un corso di aggiornamento
� Istituzione di un elenco dei professionisti abilitati al rilascio dell’attestato di certificazione
�Corsi di aggiornamento:
�Primo modulo generico (opzionale)
�Secondo modulo specifico per la procedura regionale
�Iscrizione all’elenco dopo il superamento di un esame
Certificazione energetica
� Durata massima di 10 anni.
� Basso costo e alta leggibilità
� Esposta in luogo visibile al pubblico negli edifici pubblici, all’esterno per edifici di nuova costruzione
� Realizzata, nel caso di edifici pubblici, in occasione del rinnovo del contratto di gestione degli impianti di climatizzazione
� Certificazione obbligatoria per ottenere l’agibilità dell’edificio
� Controllo della Regione sugli attestati, in accordo con il Comune, avvalendosi di ARPA.
� Sanzione amministrativa, fatte salve quelle statali
Certificazione energetica
GESTIONE DEI CERTIFICATI MEDIANTE UN SISTEMA INFORMATIVO
� la compilazione e l’invio degli attestati a cura del certificatore;
� la validazione ed archiviazione;
� il rilascio di copie dell’attestato;
� il trattamento statistico dei dati, anche ai fini del monitoraggio e delle analisi di cui all’art. 10 del D. Lgs. 192/05 e s.m.i.;
� l’estrazione dei certificati per le attività di verifica a campione.
� Il Sistema Informativo costituisce riferimento per l’uso razionale dell’energia negli edifici e fornisce supporto normativo, suggerimenti, dati relativi agli edifici pubblici certificati.
Incentivazioni della Legge13/07
L. r. 13/2007 : art 26
a)euro 100.000,00 per spese correnti volte ad approfondimenti tecnico-scientifici e attività di formazione e informazione;
b)euro 600.000,00 per spese correnti volte a verifiche, ispezioni e monitoraggi in materia di impianti termici e certificazione energetica degli edifici;
c)euro 1.000.000,00 per contributi in conto capitale per gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche e di certificazione degli edifici.
L. r. 13/2007: art 8 sul calcolo convenzionale delle volumetrie edilizie, che prevede l’esclusione dal computo della volumetria edilizia per spessori delle murature superiori a 30 cm, serre solari ecc.
L. r. 13/2007 : art 17 che consente ai comuni ulteriori riduzione degli oneri di urbanizzazione per interventi di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e soluzioni impiantistiche o costruttive avanzate.