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Università degli Studi di Bari“Aldo Moro”
Interfacoltà Medicina e Economia
Master Sociologia della salute e del management socio sanitario
Direttore : Ch.mo Prof. Carmine CLEMENTE
“Il Management nelle Rssae le Dinamiche Relazionali”
Relatore : Perruggini Antoniodirettore Rssa Cavallino Hotel
Bari, 10 maggio 2012
MANAGEMENT
Insieme delle attività di direzione/gestione
di una azienda finalizzate
al perseguimento dell’obiettivo di impresa.
Amministrativa Risorse umane Acquisti/Economato Marketing Sviluppo Contenzioso Pubbliche Relazioni Controllo di Gestione
DINAMICHE RELAZIONALI
Fattori che interagiscono tra di loro
in base allo svolgimento
dei ruoli in un gruppo
con finalità comuni.
FATTORI
Clima aziendale/Affiatamento Empatia Aspetti organizzativi Aspetti emotivi Prospettive di crescita/Condivisione Obiettivi Meritocrazia Rapporto con l’utenza e con i portatori di
interesse Capacità professionali
DINAMICHE RELAZIONALI
INFLUENZANO
IN MANIERA DETERMINANTE
L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Attuazione protocolli indicati dal management
Risposta alle esigenze dell’utenza/portatori di interesse
RAPPORTO CON L’OSPITE
Aspetti complessi
da affrontare in base alla patologia,
alla storia e alla personalità
di ogni ospite.
OBIETTIVO:MANTENIMENTO CAPACITÀ RESIDUE
L’Ospite e la FAMIGLIA devono percepire l’attività personalizzata svolta dalcaregiver/animatore/educatore.
Operatore protagonista di questa attività attraverso il loro
COINVOLGIMENTO ATTIVOe lo stimolo degli INTERESSI
che riguardano la storia dell’Ospite.
SUCCESSO
Il successo consiste nel riuscire a:
Far riconoscere il ruolo di chi si occupa del bisogno dell’Ospite e della sua famiglia Il valore percepito dell’azione che compie chi dona assistenza nei vari ruoli (Care Giver) Le sue potenzialità utili a rafforzare il contrasto verso il processo degenerativo Laboratori occupazionali, rot, attività teatrali,
letterarie ludico sportive, gite sociali, pet therapy, musicoterapia, etc…
RISORSE UMANE E UTENZA
ARMONIA TRA MANAGEMENT
E DINAMICHE RELAZIONALI
IN FAVORE DI
RISORSE UMANE E UTENZA
SUCCESSO D’IMPRESA
RSSAResidenza sociosanitaria assistita
Art.66 regolamento regionale 4/2007 e S.M.I.
UTENTE RSSA
Presa in carico e Gestione:aspetti sanitari, psicologici, familiari, economici.
TRAGUARDO
Servizio alla persona inteso come
esaltazione della sua CENTRALITÀ
attraverso il PROTAGONISMO DI ESSO
all’interno della nostra Mission.
SERVIZIO ALLA PERSONA
Il servizio alla persona
non deve essere inteso SOLO come un
semplice compito
previsto dalle normative
Servizi sanitari, terapie,
alimentazione, animazione,igiene, sicurezza,
standard organizzativi,del personale, etc…
SERVIZIO ALLA PERSONA
Eseguire l’analisi
che riguarda l’ottimizzazione
di ogni servizio che offre la RSSA
con la cura minuziosa di quegli aspetti di
UMANIZZAZIONE
che, in armonia tra loro,
consentono l’associazione di una RSSA
con un luogo di cura e assistenza sicuro,
professionale e appropriato.
CENTRALITÀ DELLA PERSONA
FAMIGLIA
OSPITE
SERVIZIO ALLA PERSONA
Partecipazione attiva delle famiglie
Controllo costante attività della Rssa
Presa di coscienza delle criticità
Orientamento adeguato e coerente con la patologia dell’ospite
Soluzioni condivise
Presa in carico APPROPRIATA
RUOLO RISORSE UMANE
MOTIVAZIONE DETERMINAZIONE FORMAZIONE CULTURA D’IMPRESA CONDIVISA,
AL PASSO CON I PROCESSI
DI CAMBIAMENTO SOCIALE EUROPEO
IMPRESA
DEL CAPITALE (Consiglio di Amm.)
DEL LAVORO (Risorse Umane)
Adeguata al cambiamento Quanto ci chiedono le famiglie e operatori Capacità di anticipare le esigenze della
popolazione Capacità di lettura del disagio e degli aspetti socio-economici del territorio Prospettive di mercato/proiezione
IL MANAGER
Un manager è diligente e si differenzia dalla media se:
Sa programmare le attività di impresa quando
tutto va bene È pronto ad affrontare agevolmente cambiamenti
e difficoltà È aggiornato sull’evoluzione normativa
METODO
LAVORARE SENZA GUARDARE AL FUTURO,
IN EMERGENZA O IN AFFANNO
PORTA INEVITABILMENTE ALL’INSUCCESSO
Ci fa viaggiare a testa bassae non ci fa vedere dove andiamo
IL RISULTATO SARÀ DELUDENTE
TEMPESTIVITÀ DI AZIONE
RISOLVERE UN PROBLEMA
HA UN COSTO
NON RISOLVERLO
COSTA MOLTO DI PIÙ
SAPERSI DISTINGUERE
RAPPORTI
RAPPORTO
RSSA - ENTE PUBBLICO - FAMIGLIA
BAD HISTORY
GESTIONE ACCORDI CONTRATTUALI TRA ASL E SERVIZI RESIDENZIALI
GESTIONE SPESA PROTESICA E FARMACEUTICA ALMENO INADEGUATA
LETTURA INEFFICACE DEL BISOGNO
INCAPACITÀ DI SPERIMENTARE
NUOVI PERCORSI
NORMATIVI E ORGANIZZATIVI
ATTUALE NORMATIVA(persona riconosciuta non autosufficiente)
Integrazione retta 50% a carico ente pubblico (quota sanitaria)
Totale spesa protesica e farmaceutica a carico ente pubblico
Verso qualsiasi persona
in condizione di non autosufficienza accertata
con qualsiasi reddito dichiarato
EVIDENTE CRITICITÀ
OTTIMIZZARE METODO DI VALUTAZIONE DEL
BISOGNO SOCIO SANITARIO E ECONOMICO
NUOVA ISEE (Decreto “Salva Italia” art. 5)
CRITICITÀ DEL SISTEMA ORGANIZZATIVO DI ASSISTENZA (assenza di coordinamento e comunicazione – Fabbisogno posti letto non omogeneo e insufficiente. Criteri “ragioneristici” lontani dalla “Centralità della Persona” e dal contrasto efficace del disagio)
NECESSITÀ DI SCELTE POLITICHE IMPOPOLARI
GOOD CASE HISTORY
LE OLIMPIADI DEL NONNO
PROPOSITIVITÀ
Spesso, i reali problemi legati
alla crisi economica, alla disoccupazione,
sono un comodo alibi per non dimostrarsi
incapaci di proporre nuove idee,
nuovi progetti.
SAPER VEDERE OLTRE
Lo sviluppo dipende fondamentalmente
dalle persone che sanno vedere oltre
e che non temono il cambiamento
riuscendo a farsi trovare pronte.
Quelle persone potete essere voi
con la vostra professione
e la vostra passione
nel perseguire l’obiettivo in cui credete.
Ringrazio tutti per l’attenzione
e in particolare il prof. Carmine Clemente
per la fiducia e l’onore accordatomi.
www.perrugginiantonio.it