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Valle Camonica - Sebino Numero 3/4 Giugno-Agosto 2013 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Essere anziani a Lovere A pagina 2 Arriva Home Care Premium A pagina 2 Landini nuovo segretario generale Spi Lombardia A pagina 3 Assegni al nucleo familiare 2013 A pagina 5 Giochi Liberetà si punta sulla coesione sociale A pagina 6 Risposte sbagliate A pagina 7 Adeguamento impianti termici A pagina 8 Unità e autonomia per rafforzare il rapporto intergenerazionale di Domenico Ghirardi – Segretario generale Spi Valle Camonica Sebino In questi ultimi mesi vi sono stati tre passaggi politici di straordinario rilievo: le ele- zioni di febbraio, la riconferma di Napolitano alla Presidenza della Repubblica, la forma- zione del nuovo governo. La crisi del sistema politico, già da tempo in via di matu- razione, è ora esplosa, man- dando in pezzi tutti gli equili- bri precedenti e tutto il ca- stello di carta delle previsioni e delle tattiche politiche pen- sate in astratto, senza capire che stava maturando nel sot- tosuolo della coscienza col- lettiva una moltitudine di sen- timenti carichi di rabbia, di ri- fiuto, di rancore, che non sono altro che il prodotto di- sperato di una ‘crisi di siste- ma’, che investe nello stesso tempo la sfera dell’economia e quella dell’etica pubblica. Il rapporto tra istituzioni po- litiche e società civile si è an- dato spezzando, il sistema dei partiti non riesce più a rappresentare la complessità delle domande sociali: è, quin- di, la democrazia stessa, nel- la sua sostanza, ad essere entrata in sofferenza e ad aver bisogno di essere rior- ganizzata su nuove basi. Non si tratta, come da varie parti si sostiene, di riscrivere l’architettura costituzionale, ma piuttosto di darle compi- mento. Non servono, quindi, soluzioni presidenzialiste, de- cisioniste, di ulteriore ac- centramento del potere, ma serve una democrazia orga- nizzata, allargata, partecipa- ta, capace di ricomporre un rapporto di fiducia tra istitu- zioni e cittadini. È in questa sfida per un più avanzato livello di democra- zia che la politica deve sa- persi confrontare con la di- versa e nuova realtà politica del Movimento 5 Stelle, una linea di dialogo e che punti al- l’inclusione, per impedire che queste energie finiscano nel vicolo cieco di una posi- zione solo distruttiva. Per quanto riguarda il gover- no, come sindacato lo dob- biamo giudicare in totale au- tonomia, sulla base dei fatti che sarà in grado di produrre, senza nessuna prevenzione negativa o, tanto meno, posi- tiva. Il sindacato non deve esprimere voti di fiducia o di sfiducia, ma deve fare, con coerenza e determinazione, (Continua a pagina 8) Anziani senza alcun aiuto e con pensioni che perdono sempre più potere d’acquisto, lavoratori senza lavoro, giovani senza futuro … Per tutti questi motivi giugno è stato contrassegnato da una forte mobilitazione. Spi, Fnp e Uilp Lombardia si sono trovate a Brescia l’11 giugno e poi il 22 a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil. E in Regione Lombardia siamo impegnati nella ripresa del confronto con la nuova giunta A pagina 5 Lavoro è democrazia

Valle Camonica - Sebino Lavoro è democraziaspicgillombardia.it/.../SpiInsieme03-04.2013-ValleCamonica-Sebino.pdf · Valle Camonica - Sebino Numero 3/4 ... beato e dell’ambito Azienda

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Valle Camonica - Sebino

Numero 3/4Giugno-Agosto 2013

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Essere anziani a Lovere

A pagina 2

Arriva HomeCare Premium

A pagina 2

Landininuovo segretariogenerale Spi Lombardia

A pagina 3

Assegni al nucleofamiliare 2013

A pagina 5

Giochi Liberetàsi punta sullacoesione sociale

A pagina 6

Risposte sbagliateA pagina 7

Adeguamentoimpianti termici

A pagina 8

Unità e autonomia per rafforzareil rapporto intergenerazionale

di Domenico Ghirardi – Segretario generale Spi Valle Camonica Sebino

In questi ultimi mesi vi sonostati tre passaggi politici distraordinario rilievo: le ele-zioni di febbraio, la riconfermadi Napolitano alla Presidenzadella Repubblica, la forma-zione del nuovo governo.La crisi del sistema politico,già da tempo in via di matu-razione, è ora esplosa, man-dando in pezzi tutti gli equili-bri precedenti e tutto il ca-stello di carta delle previsionie delle tattiche politiche pen-sate in astratto, senza capireche stava maturando nel sot-tosuolo della coscienza col-lettiva una moltitudine di sen-timenti carichi di rabbia, di ri-fiuto, di rancore, che nonsono altro che il prodotto di-sperato di una ‘crisi di siste-ma’, che investe nello stessotempo la sfera dell’economiae quella dell’etica pubblica.Il rapporto tra istituzioni po-litiche e società civile si è an-

dato spezzando, il sistemadei partiti non riesce più arappresentare la complessitàdelle domande sociali: è, quin-di, la democrazia stessa, nel-la sua sostanza, ad essereentrata in sofferenza e adaver bisogno di essere rior-ganizzata su nuove basi.

Non si tratta, come da varieparti si sostiene, di riscriverel’architettura costituzionale,ma piuttosto di darle compi-mento. Non servono, quindi,soluzioni presidenzialiste, de-cisioniste, di ulteriore ac-centramento del potere, maserve una democrazia orga-

nizzata, allargata, partecipa-ta, capace di ricomporre unrapporto di fiducia tra istitu-zioni e cittadini.È in questa sfida per un piùavanzato livello di democra-zia che la politica deve sa-persi confrontare con la di-versa e nuova realtà politicadel Movimento 5 Stelle, unalinea di dialogo e che punti al-l’inclusione, per impedireche queste energie finiscanonel vicolo cieco di una posi-zione solo distruttiva.Per quanto riguarda il gover-no, come sindacato lo dob-biamo giudicare in totale au-tonomia, sulla base dei fattiche sarà in grado di produrre,senza nessuna prevenzionenegativa o, tanto meno, posi-tiva. Il sindacato non deveesprimere voti di fiducia o disfiducia, ma deve fare, concoerenza e determinazione,

(Continua a pagina 8)

Anziani senza alcunaiuto e con pensioniche perdono semprepiù potere d’acquisto,lavoratori senzalavoro, giovanisenza futuro …Per tutti questimotivi giugno è statocontrassegnato da unaforte mobilitazione.Spi, Fnp e UilpLombardia si sonotrovate a Brescia l’11giugno e poi il 22 aRoma per parteciparealla manifestazionenazionale di Cgil,Cisl e Uil.E in RegioneLombardia siamoimpegnati nellaripresa del confrontocon la nuova giunta

A pagina 5

Lavoro èdemocrazia

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ArrivaHome Care PremiumServizi di assistenza domiciliare

per adulti e anziani non autosufficienti

2Valle Camonica - Sebino

I Comuni di Brescia, Colle-beato e dell’ambito Aziendaterritoriale per i Servizi allapersona Valle Camonica han-no aderito all’iniziativa HomeCare Premium finanziata dalfondo sociale dell’Inps Ge-stione Dipendenti Pubblici(ex Inpdap) che finanzia pro-getti innovativi e sperimentalidi assistenza domiciliare.Gli interventi sono rivolti ai di-pendenti o pensionati dellaPubblica amministrazione, ailoro coniugi e familiari in lineadiretta, compresi i superstiti,in condizione di non auto-sufficienza, in relazione alfabbisogno di assistenza ealla capacità economica.I beneficiari potranno usu-fruire per dodici mesi di pre-

stazioni socio assistenzialiconsistenti nell’erogazionedi servizi e/o contributi chesaranno finanziati con le ri-sorse del fondo sociale InpsGdp, costituito dalla contri-buzione di dipendenti e pen-sionati pubblici.Le domande di assistenzapossono essere trasmesse -esclusivamente in via tele-matica attraverso il portalewww.inpdap.gov.it – entrole ore 12 del 30 settembre p.v.e saranno ammesse, entro i li-

miti del fondo, secondo l’or-dine cronologico di presen-tazione. Per informazioni e assisten-za per l’invio della domandaè possibile rivolgersi a:− sportello sociale anziani delComune di Brescia, p.zza Re-pubblica 2 - tel. 0302977611/612 (per l’ambitoBrescia - Collebeato);− Azienda Territoriale per iServizi alla Persona Valle Ca-monica, tel. 0364/22693 o alleassistenti sociali dei 42 Co-muni dello stesso ambito;− Inps Gestione DipendentiPubblici (ex Inpdap) di Bre-scia, tel. 030 3848611.Per l’inoltro della domanda èindispensabile l’attestazioneIsee in corso di validità rife-rita al nucleo familiare cui ap-partiene la persona non au-tosufficiente (servizio gra-tuito Caaf Cgil).I richiedenti/beneficiari di-versi dal dipendente/pen-sionato (coniuge, familiare diprimo grado, tutore, ammi-nistratore di sostegno) de-vono preventivamente pre-sentare domanda di iscri-zione nella banca dati Inps(informazioni e modulisticanel sito www.inpdap.gov.it

e presso le sedi Spi Cgil diBrescia e Darfo Boario Ter-me). ■

Essere anziani over 70 a LovereMolti gli autosufficienti ma più di 1/4 chiedono un aiuto

di Tersilio Moretti – Segreteria Spi Valle Camonica Sebino

A seguito della negoziazionesociale del 2012 con il Co-mune di Lovere si era stabi-lito di procedere, con un que-stionario, a rilevare i bisognidegli anziani over 70. Inte-ressate all’indagine 1150 per-sone pari al 21,6 per centodella popolazione. Tra la finedel 2012 e l’inizio del 2013,con la collaborazione dei sin-dacati dei pensionati e di al-tre associazioni, si sono rac-colti i questionari; hanno par-tecipato circa ottocento an-ziani, con una percentuale diadesione pari al 70 per cento.Un risultato soddisfacenteche ci consente di aver unquadro abbastanza definitodei bisogni.Dall’indagine emerge chiara-mente il dato che circa il 70-75 per cento della popolazio-

ne anziana è autonoma e au-tosufficiente e che nel com-plesso non ha bisogno di at-tingere ai servizi sociali pub-blici. Esiste però un restante25-30 per cento che ha mani-festato la presenza di alcunidisagi e la necessità di aiuto.L’indagine ha permesso di in-dividuare i principali bisogniinsoddisfatti e queste sono inordine decrescente le neces-sità:- accompagnamento per visi-te/esami,- pulizie domestiche,- gestione pratiche,- spesa,- gestione terapie mediche,- compagnia ed ascolto,- attività socializzanti esterne,- pasti caldi,- acquisti personali conse-gnati a domicilio,

- pulizia personale,- lavanderia.Da una prima analisi si rilevache sul territorio comunale visono alcuni servizi forniti dalComune o da altri enti pub-blici e dalle realtà del terzosettore in grado di dare l’aiu-to richiesto, probabilmentemanca l’informazione suffi-ciente.Per altri servizi, emersi dalquestionario e non presenti, iltipo di risposta potrebbe es-sere fornito senza grande im-pegno economico.Si ritiene che il primo inter-vento debba essere quello diuna maggiore conoscenza,serve predisporre uno stru-mento di facile consultazioneche consenta all’anziano di sa-pere quali sono i servizi a di-sposizione. Per questo obiet-

tivo abbiamo dato la nostra di-sponibilità, assieme alle as-sociazioni di volontariato, frale quali l’Auser, a fornire le op-portune informazioni all’an-ziano.Il Comune si è impegnato aelaborare progetti di fattibili-tà, in collaborazione con far-macie, negozi e volontariato,sui seguenti temi:- consegna a domicilio deifarmaci e della spesa alimen-tare,- gestione delle terapie medi-che,- telefonia sociale. Su altri argomenti c’è l’impe-gno a valutare con gli enti ero-gatori le eventuali integra-zioni ai sevizi già in essere. In conseguenza delle possibilisoluzioni individuate si pro-cederà a rilevare il grado di

adesione degli anziani ai nuo-vi servizi proposti per poter-li strutturare.Mentre per determinati servizinon ci saranno spese da so-stenere per altri potrebbe es-sere richiesta, da parte del co-mune, una compartecipazio-ne limitata ai costi. Se ciò av-verrà non si potrà comunqueprescindere dalla condizionesocio-economica dell’inte-ressato.I risultati dell’indagine e la col-laborazione che come sinda-cati dei pensionati (Spi Cgil,Fnp Cisl, Uilp Uil) abbiamomesso in campo ci aiutano acapire quali sono i bisogni de-gli anziani e consente nellostesso tempo di avere un con-fronto costruttivo con il Co-mune di Lovere. ■

Giochi di Liberetàin festa

Si terranno nel-l’ambito dellaFesta della Cgille finali territo-riali dei Giochi

di Liberetà. LaFesta avrà luo-go dal 13 al 15

settembre pressol’area festa di Rogno. La giornata del 14 presso il Boc-ciodromo sarà dedicata a tornei, giochi e … molte sor-prese! Sarà per tutti un’occasione per partecipare, sta-re insieme, socializzare. Termine delle iscrizioni il 10settembre.Questo il programma: ore 9 ritrovo - ore 9.30 inizio tor-nei - ore 12.30 pranzo (obbligatoria la prenotazione) -ore 14 ripresa tornei, ma solo se necessario! - ore 16 pre-miazioni.Torneo Bocce coordinatore: Giuseppe MonedaCartellinati categoria A/C/D – B/C - Non CartellinatiTorneo Briscola coordinatore Armando ArchettiPremiazioni:1° classificati: cesto alimentare;2° classificati: cesto alimentare;3°e 4° classificati: confezione vini.Per informazioni e iscrizioni rivolgersi ai coordinato-

ri, ai responsabili, alleleghe Spi e all’Auser dizona, alle sedi Spi Cgildel comprensorio Val-le Camonica-Sebino.Responsabili Giochi:Lilia Domenighini

tel. 335 7489669

Armando Archetti

tel.320 4646636. ■

SpiInsieme03-04.2013 ValleCamonica-Sebino 07-03-13:Layout 1 3-07-2013 19:28 Pagina 4

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“Un segnale positivo”, questo è stato il primo commento del-la leader della Cgil, Susanna Camusso, sul decreto lavoro va-rato dal governo il 26 giugno scorso. Pur attendendo di co-noscere il testo definitivo del decreto si colgono, però, anchelacune importati su materie che sono care al sindacato. An-cora una volta, ad esempio, non si affronta seriamente il temadella redistribuzione del reddito attraverso una significativariforma fiscale. Senza questa, parlare di rinvio di Iva come diImu o Tares significa solo rimandare il colpo di scure che po-trebbe abbattersi sui cittadini. Un altro provvedimento che, come sindacato dei pensionati, nonpuò convincerci è l’aver prorogato la social card fino alla finedell’anno – ne sono interessate 425mila persone – e l’aver isti-tuito la carta per l’inclusione sociale – 170mila interessati – percombattere la povertà estrema. Sono provvedimenti che nonpossono né combattere né sanare situazioni di emergenza comesono quelle degli anziani e, oggi, dei minori. Basta soffermar-si su questi dati, diffusi da Save the Children: 780mila ragazzifermi alla terza media, più di tre milioni che non studiano nélavorano, un milione e mezzo che abita in territori avvelenati.Circa il 25 per cento dei minori in Italia vive in uno stato di se-ria deprivazione materiale: senza riscaldamento, senza la pos-sibilità di pagare la mensa a scuola, senza un’adeguata ali-mentazione. Questo è il ritratto di un paese che non ha futuro.Intanto, il rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente ci dice chele ecomafie sono l’unica economia che continua a crescere inun contesto di crisi generalizzata: 16,7 miliardi di euro di fat-turato, 34.120 reati accertati, 28.132 persone denunciate, 8.286sequestri effettuati, 302 clan coinvolti (erano 296), 25 comu-ni sciolti (erano 6), in crescita abusivismo edilizio e, soprat-tutto, la corruzione.Ben vengano in questo senso le iniziative che lo Spi, sia a livellonazionale che territoriale, sta mettendo in campo sul tema del-la legalità. Iniziative che hanno lo scopo di coinvolgere e re-sponsabilizzare anche i più giovani attraverso degli specifici cam-pi estivi – nella nostra regione sono impegnati il territorio di Ber-gamo e quello di Lecco mentre altri si stanno apprestando a se-guirli. E ben venga tutto il lavoro a cui si è dato inizio, in Lom-bardia, per combattere l’evasione fiscale tramite accordi conle amministrazioni comunali e le agenzie delle entrate: l’obiet-tivo è quello di recuperare risorse per dedicarle – tra l’altro –a creare più servizi sociali per le persone in difficoltà, per al-leggerire il peso fiscale su lavoratori e pensionati. Possono sem-brare piccole cose di fronte alla sconfortante grandezza dei fe-nomeni mafia ed evasione, ma è proprio cominciando da que-ste piccole cose che si può arrivare a modificare le grandi.Certo, tutto l’impegno che si sta profondendo sul territorio at-traverso la negoziazione e non solo, ha bisogno per vedere deirisultati più ampi di un governo nazionale che torni davvero afare politica, a governare per il bene dei cittadini.Da una ricerca che Spi Lombardia ha commissionato a Ipsosè emerso che, di fronte alla crisi sempre più forte, cui ne con-segue una crescente impossibilità di risparmiare, i pensionatilombardi si sentono più fragili. Preoccupati per l’emergenza la-voro e giovani, chiedono una maggiore protezione sociale, te-mono che il sistema sanitario non regga, utilizzano maggiormentei servizi disponibili ma sono sempre meno disponibili a paga-re. E se finora il sistema sociale ha retto è stato perché le retidi solidarietà, volontariato compreso, funzionano ancora, per-ché le famiglie fanno welfare. Ma quanto potrà durare ancora?Per tutto questo è indispensabile che il sindacato tenga il cam-

po con le sue iniziative, con lasua unità. Il recente accordosulla rappresentanza può edeve essere la chiave di voltadi una nuova stagione unitaria.La manifestazione del 22 giu-gno, una manifestazione uni-taria dopo un decennio di di-visioni e di guerra fredda, è unsegnale che fa ben sperare. ■

3Lombardia

Diritto a vivere e a essere cu-rati nella dignità era questolo slogan al centro della ma-nifestazione-dibattito dei pen-sionati lombardi di Spi, Fnpe Uilp che si è tenuto lo scor-so 11 giugno a Brescia pres-so l’Auditorium della Came-ra di Commercio.Dall’intenso dibattito è emer-sa chiaramente la richiesta dilegge quadro sulla non auto-sufficienza che abbia un ade-guato fondo di finanziamen-to, per questo i rappresentantidi Cgil, Cisl e Uil sia a livelloconfederale che di categoriahanno dichiarato che ci saràun loro forte impegno nel

chiedere, durante i prossimiincontri previsti con l’asses-sore regionale alla Famiglia ealla solidarietà sociale, Can-

tù (di cui parliamo a pagi-

na 4, ndr), di dare seguito aquanto precedentemente laRegione di era impegnata afare: istituire un Fondo per lafamiglia assicurando i 330milioni di euro previsti nelladelibera istitutiva oltre a in-crementare fino al 70 per-cento la quota a carico delServizio sanitario del costodel ricovero nelle Rsa. Sonostati molti, infatti, gli inter-venti che hanno sottolineatocome in Lombardia si paghi-

no le rette più alte d’Italia: cir-ca 2500 euro a Milano, intor-no ai 2100 euro nelle altreprovince. Accanto a questaanche la richiesta di una po-litica regionale che punti mag-giormente sull’offerta di ser-vizi piuttosto che sull’utilizzodei bonus.L’appuntamento di Bresciaha preceduto quello nazio-nale del 22 giugno quando ipensionati lombardi si sonouniti a lavoratori e giovani econ loro hanno attraversatole vie di Roma per poi assi-stere ai discorsi dei tre leadersindacali Camusso, Bonan-

ni, Angeletti. ■

Landini nuovo segretarioCambio alla guida dello Spi Lombardia

Stefano Landini è statoeletto, durante il Comitato di-rettivo del 3 luglio scorso,nuovo segretario generaledello Spi Lombardia. Allariunione erano presenti Car-

la Cantone e Attilio Arse-

ni, rispettivamente segretariogenerale e organizzativo Spinazionale, e Nino Baseotto,segretario generale Cgil Lom-bardia. Landini, nato a Legnano, hacominciato la sua attivitàsindacale diventando coor-dinatore del consiglio di fab-brica della Franco Tosi, sul fi-nire degli anni ’70. Nel 1981diventa funzionario Fiom nel-la zona di Legnano e, quindi,segretario del comprensorioBusto-Legnano dal 1982 al1984. Nell’86 entra nella se-

greteria Cgil Busto-Legnanoper ritornare in Fiom, comesegretario generale a Varese.Quando nel 1989 si crea ilcomprensorio di Legnano di-venta segretario generale del-la Cgil.Gli anni ‘90 lo vedono la-sciare il sindacato per assu-mere altri incarichi: primaquadro direttivo al Banco

Lariano (l’attuale Intesa SanPaolo), poi si candida comesindaco della città di Legna-no, viene nominato capo-gruppo di Ulivo alleanza per

Legnano, incarico che rico-pre per due legislature.È del 2001 il suo rientro inCgil come segretario generaleFnle per andare poi, nel gen-naio 2002, a dirigere i chimi-ci a Milano. Nel 2003 entranella segreteria della Came-ra del lavoro di Milano, oc-cupandosi prima di mercatodel lavoro e diventandonepoi segretario organizzativo.Dal 2008 a oggi è stato se-gretario organizzativo dellaCgil Lombardia.A Stefano Landini vanno tut-ti i nostri migliori auguri dibuon lavoro. ■

Tra segnalipositivi

e perplessitàdi Erica Ardenti

Non c’è più tempoper aspettareManifestazione unitaria

dei pensionati lombardi a Brescia

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Assessorato alla Famiglia:si cambia politica?

4Lombardia

Il cambio ai vertici della Re-gione Lombardia – dalla pre-sidenza Formigoni a quellaMaroni – questa volta signifi-ca anche un cambio delle po-litiche attuate finora. Uno de-gli assessorati interessati dalcambiamento di rotta è quel-lo della Famiglia, con cui i rap-presentanti di Cgil, Cisl e Uildelle relative categorie deipensionati si sono incontratipiù volte.“Abbiamo avuto occasione diconoscere Maria Cristina Can-tù, il nuovo assessore alla Fa-miglia – spiega Claudio Dos-

si della segreteria Spi Lom-

bardia – e di avere un primoconfronto sul merito del nuo-vo orientamento che la stessavuol imprimere al suo asses-sorato. La prima impressioneche ne abbiamo tratto non ènegativa nel senso che al mo-mento sembra esserci in attoun confronto vero sia con leorganizzazioni sindacali che al-l’interno, tra assessorato allaFamiglia e quello alla Sanità.Elemento positivo che porte-rebbe finalmente a superarequella dicotomia tra temi sa-nitari e socio-sanitari che, conla precedente gestione, ave-vano portato a una non inte-grazione delle scelte e dellepolitiche. Vedremo nel prose-guo se ciò corrisponde.”Quali sono i punti più impor-

Cure intermedie e sub-acutisono due temi su cui dovremoinsistere. Ci sembra ci sia sta-ta una sottovalutazione delproblema, manca la defini-zione di protocolli di cura epresa in carico, dovremo in-sistere anche sui criteri diqualità del servizio: per i subacuti questo deve rimanere incapo alle strutture ospedalie-re perché non ci può essere undecadimento nella qualità del-le cure per malati cronici, chespeso sono anche anziani.E sul fondo per la non auto-sufficienza che novità cisono?Intanto non siamo in presen-za della creazione di un Fon-do per la non autosufficienzae questo, per noi, è un pro-blema. Fermo restando i 70milioni del Fondo regionale, lerisorse del 2012 vengono con-fermate anche per il 2013 conun incremento di otto milioni.

Su questo tema le uniche ri-sorse aggiuntive sono i 42 mi-lioni derivanti dai trasferi-menti nazionali. Vi è, poi, que-sta loro idea di creare un fon-do per la famiglia con un fab-bisogno di 330 milioni di euro.Possiamo dire che sarebbepositivo, poiché sarebbe an-che il riconoscimento del fab-bisogno, ma sarà difficile chetali risorse arrivino se nonstornandole dalla sanità, ap-plicando politiche di appro-priatezza e migliorando la pre-venzione con politiche di me-dicina attiva, tuttora moltodebole nella nostra regione.Come procederete?Prima della pausa estiva sonoprevisti altri incontri con l’as-sessore e i suoi tecnici, cisono punti su cui ancora sideve lavorare molto. Comesempre il nostro giudizio saràdi merito rispetto i risultatiraggiunti. ■ (E.A.)

tanti della delibera 116, che viè stata illustrata e che torne-rete a discutere?La delibera è il vero docu-mento programmatico delnuovo assessorato, ne ridise-gna tutto l’impianto: affrontai temi delle risorse, spingesulle politiche di conciliazione,delineando un welfare terri-toriale e aziendale. C’è un ten-tativo di recuperare risorse dadestinare direttamente alle fa-miglie interrompendo così ilrapporto diretto Regione-Ter-zo settore. Sembra che la do-miciliarità venga promossa,soprattutto nel processo dicura della non autosufficienza,attivando pacchettini offertaalla famiglia allo scopo di al-leggerire le cosiddette retteRsa diurne e il carico di curadei familiari con il ricorso alleRsa nei fine settimana. È an-che previsto un utilizzo deibuoni e dei voucher.Su questo qual è il parere delsindacato?Dal punto di vista del finan-ziamento ci pare inadeguato,la presa in carico sembra as-somigliare di più a un ac-compagnamento ai servizi chenon a una vera assunzione diresponsabilità da parte del-l’ente pubblico. Inoltre sembramirato su piccole comunità re-sidenziali i cui costi compe-terebbero comunque ai co-

muni, oltre al fattoche non risolve lesituazione di chinon una famigliaalle spalle. In real-tà il discorso sulleRsa e sul loro ruo-lo futuro dovrebbeessere ulterior-mente approfon-dito e poi vi è tuttoil tema delle rettedelle Rsa, dovepuntano a una ‘retta sociale’.Che ruolo viene dato ai Pianidi zona?Dovrebbero essere le cabinedi regia del sistema dei servi-zi, ma riteniamo che sia indi-spensabile – perché ciò av-venga – mettere in comune alivello distrettuale risorse e ca-pacità, abbandonando ognicampanilismo. Pensiamo an-che che regolamenti e tariffedovrebbero avere una valen-za di Asl e garantire l’accessouniversale oltre che la gratui-tà per le fasce più deboli pen-sando a una gradualità dellacompartecipazione alla spesabasata sull’Isee. Quello che c’èdi buono è che rispetto aifondi avuti per il 2013, nonsono previsti tagli come sa-rebbe potuto accadere per ri-spettare i termini imposti dal-la spending review.Quali sono i punti più delica-ti da affrontare?

La crisi economica, semprepiù drammatica, e l’incre-mento dei costi (prelievo fi-scale, affitti e spese per iservizi) hanno portato al de-terminarsi di una vera e pro-pria emergenza casa.Il mercato degli affitti è pra-ticamente scomparso o pre-senta prezzi proibitivi, comepure quello dell'acquisto del-le case, che si aggiunge allararefazione dei mutui. Parti-colarmente a disagio sono glianziani rimasti soli (per lamorte del coniuge o l’uscitadi casa dei figli) che si ritro-vano una casa troppo grandee costosa per le loro dispo-nibilità economiche, ma an-che i giovani molto spessocon lavori fin troppo precari.Gli sfratti emessi per moro-

Sulla casa forti divergenzecon le politiche di Maroni

di Giancarlo Saccoman - segreteria Spi Lombardia

sità si sono decuplicati ri-spetto al 2001, ma decine dimigliaia di famiglie sono giàin lista d'attesa. Per questo ilgoverno ha deciso finalmen-te di intervenire, escludendoil pignoramento della casa diproprietà usata come pro-pria abitazione, ma resta ilproblema degli sfratti permorosità incolpevole dell'af-fitto e della mancanza di al-loggi in affitto.È sorto anche il problemadella ‘trappola dell’affitto’,che riguarda quei ceti mediesclusi dai bandi pubblici(che hanno una soglia ridi-colmente bassa, 4500 euroannui, che favorisce solo co-loro che riescono ad occul-tare il proprio reddito) manon in grado di accedere al

mercato dell'affitto (troppocaro o inesistente) o dell'ac-quisto (troppo caro e permancanza di mutui). È perciòindispensabile aumentarel’offerta di alloggi pubblici esociali a canoni sostenibili,anche con nuove costruzionidi edilizia pubblica e con-venzionata attraverso la ri-qualificazione del patrimo-nio esistente e il recuperodelle enormi aree dimesse,senza consumo di suolo agri-colo, il sostegno al redditodelle famiglie più bisognosee la riforma dell'affitto. Sonoquesti i contenuti della cam-pagna La casa e l’abitare,promossa dalla Cgil nazio-nale, ma anche della ver-

tenza aperta in Lombardia

che, agli obiettivi nazio-

nali, aggiunge anche la

costituzione di un Fondo

regionale per l’edilizia po-

polare (almeno 1% del bi-

lancio regionale), la mo-

difica della legge regiona-

le 27/2009 e il Patto per la

casa stipulato fra la Re-

gione e le confederazioni,

con il riordino e la riforma

della Aler (riducendo co-

sti, dirigenti e consigli di

amministrazione). Nono-stante l’asserita disponibilitàMaroni, nonostante le infil-trazioni della n’dranghetanella gestione regionale del-l’edilizia residenziale, si stamuovendo per l’accentra-mento dell’Aler in un unicocarrozzone regionale, stret-tamente controllato politi-camente e lontano dalla ve-

rifica degli effettivi bisogni lo-cali, e, contravvenendo alPatto regionale per la casa,ha convocato i sindacati as-sieme una miriade di altre as-sociazioni, rendendo impos-sibile qualsiasi trattativa elimitandosi a una semplice in-formazione sulle proprie in-tenzioni: per questo le con-

federazioni regionali han-

no deciso di non parteci-

pare a tale sceneggiata,

chiedendo invece l’aper-

tura di un vero tavolo di

trattativa, come previsto

dal Patto, per affrontare i

drammatici problemi abi-

tativi che affliggono anche

la nostra regione. In caso

di risposte negative la no-

stra mobilitazione non po-

trà che intensificarsi. ■

Noi e la Regione Lombardia

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5Lombardia

Assegno al Nucleo Familiare1° Luglio 2013 - Giugno 2014

Il reddito di riferimento per il diritto è quello relativo al 2012

Bustoneinvio

ritardatoLe fasce reddituali per la ve-rifica del diritto all’Assegnoal nucleo familiare (Anf)sono state rivalutate in basealla variazione prezzi, datoIstat, intervenuta tra il 2011e il 2012 e risultata pari al3,0%.I pensionati a carico delfondo lavoratori dipendentigià titolari di Anf, al mese di

luglio 2013 e fino alla veri-fica dei nuovi Red, conti-nueranno a percepire l’im-porto indicato sul ModelloOBisM scaricato dall’Inpsoppure indicato sull’estrattoanalitico Inpdap o su mo-delli analoghi di altri entiprevidenziali.L’eventuale variazione del-l’importo a partire da luglio

2013 sarà comunicata entrofine anno a seguito della ve-rifica sui Red 2013, relativi airedditi 2012.Gli istituti dopo la verificasui solleciti Red opererannoanche i conguagli per il pe-riodo gennaio-giugno 2013con riferimento al reddito2011.I pensionati, che nel corso

dell’anno avranno variazionidei componenti il nucleo fa-miliare e/o a seguito di rico-noscimento di inabilità, chepossono incidere sul dirittoe sull’importo, devono darnecomunicazione all’istitutoprevidenziale.Hanno diritto agli Anf ipensionati che rientrano neilimiti di reddito 2012 o anniprecedenti (per variazionereddito) e i soggetti titolaridi pensione di reversibilità einabili con reddito non su-periore a euro 30.894,31(escluso l’assegno d’accom-pagnamento). Per beneficiare del di-

ritto devono inoltrare la do-manda all’istituto previden-ziale (Inps, Inpdap o altriistituti erogatori di pen-sione), anche attraverso ilPatronato Inca.Riportiamo la tabella esem-plificativa per nuclei fami-liari in cui siano presenti en-trambi i coniugi senza figli.Nei casi di diversa composi-zione del nucleo familiare laverifica dell’importo spet-tante potrà essere eseguitaaccedendo al nostro sitowww.spicgillombardia.it opresso le nostre sedi o lesedi del patronato. ■

Con molto ritardo rispettoalla consueta scadenza, e inassenza di precise indica-zioni e motivazioni, l’Inps stainviando in questi giorni il“bustone” con le richiestedi dichiarazione redditualeper i titolari di trattamentipensionistici legati al redditoe i modelli relativi ai titolaridi prestazioni assistenziali.Secondo le diverse situa-zioni, il plico contiene i se-guenti documenti: modelloRed, integrazione Red 2010(campagna 2011), i modellidi dichiarazione per i titolaridi prestazioni assistenziali,il modello per l’indennità difrequenza. Per la prima voltanel bustone è contenuto an-che il modello 503 AUT indi-rizzato ai titolari di assegnoordinario di invalidità chedevono dichiarare i redditida attività autonoma.L’Inps nelle comunicazionicontenute nel bustone in-dica che i modelli di accer-tamento dei requisiti per leprestazioni assistenziali de-vono essere restituiti entro il30 giugno mentre per i mo-delli Red il termine è fissatoal 31 luglio; Nei casi di sollecito di inte-grazione reddituale relativeal 2010 la dichiarazione deveessere invece essere fattaentro sessanta giorni dalladata di ricezione della let-tera. Sono interessati i titolari ditrattamenti corrisposti daInps, ex Enpals ed ex Ipost.Non sono interessati alla ri-chiesta i pensionati pubblicidell’ex Inpdap in quantol’istituto continuerà ad av-valersi esclusivamente delcollegamento con l’Agenziadelle entrate per le proprieverifiche ed elaborazioni.Purtroppo il ritardo del-

l’Inps e i tempi stretti in-

dicati nelle lettere cau-

serà forti disagi ai

pensionati, che si devonorecare nelle sedi dei Caafuna seconda volta.Per queste ragioni i sinda-cati dei pensionati, congiun-tamente ai patronati e ai Caf,hanno chiesto all’Inps di

unificare le scadenze e di

spostarle al prossimo 30

settembre. In attesa dellarisposta dell’Istituto sia lestrutture dei CAF che il sin-dacato dei pensionati nel ter-ritorio sono a disposizioneper adempiere a questa sca-denza. ■

Pagina a cura diGiambattista Ricci

Il Governo con decreto legge54 del 2013 ha modificato lemodalità di pagamento del-l’Imu e ha previsto lo slitta-mento del pagamento dellaprima rata per l’abitazioneprincipale non di lusso almese di settembre.Le categorie interessate alrinvio sono quelle diverseda A1 – A8 – A9, sono al-tresì esclusi dal pagamentodella prima rata le unità im-mobiliari appartenenti allecooperative a proprietà in-divisa adibite ad abitazioneprincipale dai soci assegna-tari e le relative pertinenze.Sono coinvolti in questo rin-vio del pagamento dellaprima rata anche i terreniagricoli e i fabbricati rurali.Si sottolinea che lo slitta-mento del pagamento dellaprima rata può divenire de-finitivo, quindi per questecategorie di immobili po-trebbe divenire definitivo ilnon pagamento dell’impo-

A proposito di Imudi Alessandra Taddei – Caaf Cgil Lombardia

sta, se il governo riesce adeffettuare la riforma delladisciplina dell’imposizionefiscale del patrimonio im-mobiliare entro il 31 agostodel 2013, se questa ipotesinon dovesse concretizzarsi icittadini saranno tenuti alversamento della pria rata

entro il 16 settembre.I cittadini interessati da que-sta riforma quindi dovrannoattendere la fine del mese diagosto per conoscere le de-cisioni del governo in meritoa questo aspetto di modificafiscale. Il Caaf Cgil Lombar-dia comunque è sempre in

grado di rispondere a que-siti e risolvere dubbi chepossono sorgere su questoargomento.Per tutti i possessori di im-mobili diversi da quelli so-pra citati,comprese quindi learee edificabili, l’impostasegue le regole ordinarie equindi la prima rata, il cuipagamento è scaduto il 17giugno, è stata calcolata te-nendo conto delle aliquoteapprovate dal comune sulquale è ubicato l’immobileper l’anno 2012. Il saldo dell’Imu che dovràessere versato entro il 17 di-cembre 2013 sarà calcolatotenendo conto di quanto de-liberato e pubblicato sul sitodell’A.E. dai singoli comuni.Allo stato attuale non è pos-sibile ipotizzare come sicomporteranno gli ammini-stratori locali in merito allamisura delle aliquote che in-teresseranno sia gli immo-bili che le aree edificabili. ■

Nuclei familiari(*) senza figli(in cui non siano presenti componenti inabili)

Importo complessivo mensile dell’assegno per livello di reddito

e numero componenti il nucleo

Reddito familiare annuo di riferimento valido dal 1° luglio 2013

Reddito familiare annuo Importo dell’assegno per numero dei componenti

(euro) il nucleo familiare

1 2 3 4 5 6 7 e oltre

fino a 13.418,75 46,48 82,63 118,79 154,94 191,09 227,24 13.418,76 - 16.772,71 36,15 72,30 103,29 144,61 185,92 216,91 16.772,72 - 20.126,65 25,82 56,81 87,80 129,11 180,76 206,58 20.126,66 - 23.479,30 10,33 41,32 72,30 113,62 170,43 196,25 23.479,31 - 26.832,59 - 25,82 56,81 103,29 165,27 185,92 26.832,60 - 30.187,19 - 10,33 41,32 87,80 154,94 175,60 30.187,20 - 33.540,49 - - 25,82 61,97 139,44 160,10 33.540,50 - 36.893,13 - - 10,33 36,15 123,95 144,61 36.893,14 - 40.245,76 - - - 10,33 108,46 134,28 40.245,77 - 43.599,71 - - - - 51,65 118,79 43.599,72 - 46.953,68 - - - - - 51,65

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba, LiliaDomenighini, Lorenzo Gaini, OsvaldoGalli, Grazia Longhi Meazzi, PierluigiZenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (MB)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

RDS WEBPRINTING S.r.l.Via Belvedere, 42 - 20862 Arcore (MB)

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“Questa 19a edizione dei Gio-chi di Liberetà sarà un vero eproprio evento dedicato allacoesione sociale”, esordiscecosì Carlo Poggi, responsa-bile dell’area Benessere SpiLombardia nel presentarel’edizione regionale del 2013,che si terrà all’Aprica dal 10

al 13 settembre.“Sono già tre anni – continuaPoggi – che i progetti di coe-sione sociale trovano spazionei Giochi in singole garecome la pesca e le bocce e ilconcerto organizzato l’annoscorso, quest’anno ci siamoposti l’obiettivo di integrareancora di più la presenza dipersone diversamente abili,che saranno circa una qua-rantina, all’interno della no-stra manifestazione. Il per-corso è stato preparato neimesi scorsi con la partecipa-zione attiva delle associazio-ni con cui abbiamo finora la-vorato: la Cooperativa Bu-

Giochi di Liberetà 2013si punta sulla coesione sociale

Appuntamento all’Aprica dal 10 al 13 settembre

caneve di Castel Goffredo(Mn), la Scuola d’Arte Ber-gognone di Lodi, Ge.Di dellaValle Seriana e la FondazioneSacra Famiglia di CocquioTrevisago (Va).” Confermate, dunque, le garedi pesca e di bocce in cosaaltro vedremo impegnati igiovani diversamente abili?Ci sarà un laboratorio per lalavorazione della cartapestaorganizzato con la Coopera-tiva Bucaneve, che sarà aper-to a tutti i partecipanti e dovesaranno gli stessi ragazzi a in-segnare come si fanno questilavori. Poi dalla Valle Serianaarriverà il complesso Gli in-

credibili, composto da dieciragazzi disabili e dai loromaestri di musica con cuihanno composto sia i brani eche le musiche che li accom-pagnano e che costituisconoil loro originale programmaintitolato I girasoli. Altro ap-puntamento sarà quello del

venerdì mattina quando ver-ranno lette da Mauro Mar-chesotti e Luigi Binda le poe-sie e i racconti finalisti, men-tre su uno schermo si ve-dranno le immagini sceltedai ragazzi di Mantova e del-la Valle Seriana, mentre altridue ragazzi di Lodi anime-ranno la scena: Marco Gio-vanni dipingerà dal vivo stan-do in piedi su una scala men-tre Annibale, suo compagno,

terrà la scala. Non solo, i ra-gazzi stanno anche lavorandosu una loro idea, una sorta discultura che rappresenta unlibro … ma altro non possodirvi proprio perché è unqualcosa che si sta creando inquesti giorni! Questo sarà il secondo annoche i Giochi si tengono al-l’Aprica, avete pensato a deicambiamenti?Sì, conoscendo meglio il po-

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Dal 24 settembreal 1 ottobre

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sto abbiamo cercato di mi-gliorare ancora le nostre at-tività. Per quanto riguarda lecarte aperte a tutti, accantoalle gare di Briscola, viene ri-confermato il Burraco e perla prima volta ci sarà un tor-neo di Scala Quaranta.Sono confermati il Tennis ele Bocce così come le gare diBallo, come ogni anno anchequest’anno si ballerà tutte lesere e ogni sera, questa èuna novità, sarà allietata dauna sorpresa. Poi ci sarannole classiche mostre con iQuadri selezionati per le fi-nali, le Fotografie, i Rac-

conti e le Poesie. Tra le va-rie iniziative di intratteni-mento, oltre alle gite, avremoanche la proiezione di filma-ti, ma non dico altro, vi lascionella curiosità! A tutti i vin-citori verrà dato il diploma dipartecipazione e l’ormai im-mancabile borsa offerta dagliamici dei Giochi. ■ (E.A.)

RODI (Grecia)Eden Village Myrina BeachDal 22 settembre al 13 ottobreEuro 1150*

CALABRIA (Soverato)Nausicaa VillageDal 26 agosto al 9 settembreEuro 1120*

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Alla giusta indignazione,si sono date risposte sbagliate

di Lilia Domenighini

Fin dalla notte dei tempi, atutte le latitudini del globo,tutte le generazioni di ‘Padri’– tanto i potenti e ricchi re-gnanti, come i più poveri eumili lavoratori della terra –hanno perpetrato una regolanon scritta né sulla pietra, nésulle pergamene, né sui libridi testo, che li ha visti lavo-rare e impegnarsi, affinché ipropri ‘Figli’ potessero con-tare su un futuro migliore delproprio presente.Come non ricordare, per sta-re nel nostro ambito e alla no-stra storia più recente, lebattaglie sostenute con sa-crificio e coraggio negli annidell’autunno caldo dalla ge-nerazione oggi sessantenne,da quelle per i diritti sul la-voro, con la conquista di mi-gliori condizioni economi-che e normative; a quelle perlo studio, affinché anche peri figli più poveri, si aprisserole porte dell’istruzione.Battaglie, sostenute e vinte,per migliorare certo le pro-prie condizioni sociali, eco-nomiche e di dignità, ma so-prattutto per assicurare allefuture generazioni, una so-cietà più giusta, più solidale,più a misura d’uomo.Una storia che si è ripetuta nelcorso di millenni, che ha per-messo al genere umano diuscire dalle caverne, e lo haproiettato alla conquista di tra-guardi sempre più importanti.Una storia, sempre tacita-

mente riconosciuta e maimessa in discussione, fino aquando, circa due decennifa, è sceso in campo il sign. B.,che pervaso dalla smania di‘imperare’ sulla terra, con-scio della necessità di dover‘dividere’ e ‘facilitato’ dalleemergenti precarie condizio-ni economiche legate alla cri-si, che si andava delineando,ha innescato una bomba da-gli effetti devastanti, che ha di-viso tutto ciò che non fosse fi-sicamente inscindibile.Ha diviso il sindacato e i la-voratori, ha diviso la società

civile, ha diviso la classe po-litica, ha diviso i ricchi dai po-veri, ma peggio ha diviso gliuomini dalle donne, i padridai propri figli.Dai suoi potenti mezzi di co-municazione, oltre che pervoce dei suoi numerosi vas-

salli, ha veicolato a tamburbattente, il concetto per cuile difficoltà incontrate dallegiovani generazioni nel tro-vare occasioni di occupazio-ne, fossero da attribuire al‘furto’ perpetrato dai padrinei loro confronti.“ Sono i diritti conquistati

dai vostri padri che vi im-

pediscono di trovare lavoro,

che vi impediranno di ave-

re una pensione, che vi ne-

gano la prospettiva di un fu-

turo”, sono state le paroled’ordine propinate da tutti ipulpiti.

Una descrizione ben diversadalla realtà, che ha visto alcontrario, padri e nonni so-stituirsi agli ammortizzatorisociali e aiutare economica-mente figli e nipoti disoccu-pati, che li ha visti con dignitàe fermezza compiere rispar-mi e rinunce importanti perdestinare risorse alla spesadei figli o ai libri di scuola deinipoti. E non è stato solo finanziarioed economico il contributoprofuso, ma anche morale esociale, contributo eviden-ziato dalle infinite (e sempreinevase), rivendicazioni vol-te alla conquista di diritti sa-nitari e assistenziali per se

stessi, ma anche di politicheper lo sviluppo e il lavoro, pa-rola mai assente nell’elabo-razione e nelle richieste del-la ‘vecchia generazione’.Una campagna di divisione,quella perpetrata dal sign. b.i cui risultati, non si sono fat-ti attendere, e che si sono pa-lesemente evidenziati nelconseguente atteggiamentodi contrapposizione, che igiovani hanno cominciato aesprimere nei confronti del-la meno giovane generazione.E più la crisi si acuiva e au-mentavano difficoltà e pre-carietà, più le risposte dei gio-vani si indirizzavano in di-chiarazioni e comportamen-ti non sempre condivisibili.Il giusto malessere si è tra-sformato in indignazione,l’indignazione in rivolta, la ri-volta in qualunquismo; anzi-ché proporre la propria gio-vanile freschezza, come va-lore aggiunto alla senile espe-rienza, si sono pretese rotta-mazioni, anziché rivendicaregiustamente attenzione e im-pegno, si è eretta la giovaneetà, come unico requisito perla soluzione dei problemi.Certo la “Politica” (quellacon la P maiuscola), quellache dovrebbe assicurare il

benessere della collettività, siè persa molto per strada,non ha dato buoni esempi,anzi, con i suoi scandali quo-tidiani, con le sue incapacitànel dare risposte ai drammidella gente; con il suo auto-referenziarsi, ha contribuitoa moltiplicare il malessere, aperpetrare l’indignazione, aingenerare indifferenza e qua-lunquismo; ma neanche tut-ti i giovani hanno dimostratouna sana e altruista voglia diaiutare il Paese, molti sonocoloro che hanno scelto dicompiere scelte di rotturainvece che di collaborazione.Un recente sondaggio ha evi-denziato come il voto espres-so in occasione delle ultimeelezioni politiche, abbia rap-presentato per l’80% dei gio-vani, non condivisione diprogrammi, non impegno amettersi in gioco per il benegenerale, ma rivalsa e puni-zione contro la ‘vecchia ge-nerazione’.Forse ci si è dimenticati trop-po presto dell’esempio e del-l’abnegazione di altri giovani,che nella costruzione del no-stra Italia, hanno espresso:principi e valori ben diversi. I giovani Garibaldini partitida Quarto, alla volta della Si-cilia, non si sono sacrificati“contro qualcuno, ma per,

per unificare il Paese”.I giovani Partigiani chehanno abbandonato la fami-glia, gli amici, il lavoro percombattere l’invasore, nonhanno dato la loro vita “con-

tro, ma sono morti per la

Libertà del Paese”.Ai giovani di oggi, vorrei direche la divisione, la presun-zione, l’arroganza, la nega-zione dell’altro, sono unamoneta che forse può paga-re, ma solo per il presente, eche un futuro migliore sicostruisce solo impegnan-dosi tutti insieme e per ob-

biettivi comuni. ■

Valle Camonica - Sebino7

Ottobre in Loiratra i castelli

Dal 3 al 7 ottobre l’Auser Insieme di Lovere organizzauna gita ai famosi Castelli della Loira. I partecipantipartiranno, in pullman, alla volta di Lione e, quindi,Tours dove pernotteranno e da qui visiteranno nei gior-ni successivi i Castelli di Blois, di Amboise, quindiChambord, Chenonceau. Il rientro è previsto nella se-rata di domenica. Informazioni più dettagliate e iscri-zioni si ricevono presso le l’Auser di Lovere, Via Mar-coni, 41 tel. 035.964892. ■

ObiettivoinformaticaCorsi di Università

della Liberaetà

Si terranno nel prossimo ottobre due corsi di informatica del-l’Università della Liberetà.Il primo è un corso di informatica di base, di sei lezioni chedureranno ciascuna tre ore. Non è richiesto alcun prerequi-sito. Gli argomenti che verranno trattati riguardano le nozioniteoriche di base, l’uso del computer e la gestione dei file, ol-tre alla videoscrittura (Microsoft® Word®).Un secondo corso sarà dedicato a Microsoft Excel. Anchein questo caso sono previste sei lezioni di tre ore ciascuna.È richiesto una conoscenza di base dell’informatica; crearee formattare fogli di calcolo, inserire formule e funzioni saràl’oggetto del corso.I calendari saranno disponibili dalla seconda metà di set-tembre. La sede sarà presso Enaip di Lovere, via Oprandi, 1(ex liceo Artistico), con orario dalle 14.30 alle 17.30; docen-te Raul Domenighini.Per informazioni e iscrizioni Auser Lovere , via Marconi, 41tel. 035.964892. ■

1° maggio

25 aprile

SpiInsieme03-04.2013 ValleCamonica-Sebino 07-03-13:Layout 1 3-07-2013 19:28 Pagina 5

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8Valle Camonica - Sebino

La Regione Lombardia haimposto attraverso deliberal’adeguamento degli impian-ti di riscaldamento ai nuoviparametri di termoregola-zione; tali delibere prevedo-no l’installazione di valvoletermostatiche manuali, o te-lelette da centraline installa-te su tutti i termosifoni diognuna delle unità abitativedel condominio.Le valvole termostatiche han-no il compito di regolare latemperatura della stanza incui sono installate, che sonodi due tipi: manuali regolatedirettamente sul termosifone,o telelette che inviano i datiper la regolazione automaticaa una centralina in caldaia.Sta di fatto che questa ope-razione costa ai consumato-ri una media tra i 1.500/2.000euro ad appartamento cuivanno aggiunte le spese dipulizia dell’impianto e del-l’eventuale manutenzionedella caldaia. Troppo per lenostre tasche in un periododi tasse, spese e mancatiguadagni che si anneganoin una crisi economica che

non sembra finire.La Regione Lombardia ha

fissato la data del 1.8.2013

come termine ultimo per

gli adeguamenti, deman-dando agli enti locali territo-riali, sulla base di valutazio-ni di carattere ambientale, lafacoltà di proroga al 1.8.2014. I Comuni stanno discutendola questione posta dalla Re-gione, ma sembrano in diffi-coltà: da una parte la spintadei cittadini e degli ammini-stratori condominiali a dila-zionare i tempi per ragioni dicarattere economico, legatealla crisi, dall’altra ci sono gliamministratori e gli installa-tori che vorrebbero accele-rare le operazioni.Sta di fatto che una decisio-ne andrà presa per evitare diincorrere nelle sanzioni pre-

viste, da 500 a 3mila euro

per unità abitativa, ovvia-mente a carico dei singoli.Federconsumatori è favore-vole a una proroga, perchéconsidera l’impatto dei costidi questa operazione esorbi-tanti rispetto alla certezzadi risparmio effettivo (cal-

colato dalla regione attornoal 40%, sia come beneficio in-dividuale che sull’ambien-te). Se tutto va bene, per ri-sparmiare i soldi sborsati su-bito, ogni singolo dovràaspettare dai 5 ai 10 anniprima di vedere ripagato l’in-vestimento imposto. Nonsolo, ma molti, in base allaclasse energetica dell’abita-zione, anche molto di più.Devo riferire anche della na-scita di un nuovo soggettoburocratico a livello regio-nale, che avrà poteri di con-trollo e che si chiamerà Cu-rit (Catasto regionale degliimpianti termici) i cui com-piti, come la sua composi-zione organica, sono ancorafumosi.

A proposito dei controllicaldaie in LombardiaLo scorso 15 febbraio il Con-siglio dei ministri ha appro-vato uno schema di decretoinerente l’esercizio, la con-duzione, il controllo, la ma-nutenzione e l’ispezione de-gli impianti termici.Tale schema non ha ancora

concluso il proprio iter

per divenire vigente. Vaprecisato che questo schemadi decreto, come tutti i prov-vedimenti adottati dallo Sta-to in materia di energia, pre-vede la clausola di cedevo-lezza a favore delle Regioni.Al momento si deve consi-derare che:a) la normativa, ai sensi delTitolo V della Costituzione èin carico alla Regione;b) nel caso in cui la Regionenon abbia legiferato, e solo inquesto caso, eventuali de-creti legislativi dello Statodevono essere applicabili;c) le Regioni, che hanno le-giferato potranno eventual-mente tenere conto delle in-dicazioni dello Stato (ma nonsono obbligate) e se aderi-scono devono emettere nuo-ve norme Regionali;d) la Regione Lombardia halegiferato in materia di “in-stallazione, esercizio, con-trollo-manutenzione e ispe-zione degli impianti termici”con DGR pubblicato sulBURL n. 50 del 12.12.2011;e) la Direzione generale Am-

la sua parte, in quanto forza dirappresentanza sociale, senzasconti, senza collateralismi,senza calcoli politici.È questa esigenza di autono-mia che oggi appare come lascelta di fondo, a cui affidarela nostra stessa identità. Oggi più che mai, di fronte alledevastazioni della politica, lanostra essenziale risorsa chedobbiamo esprimere congrande chiarezza e con re-sponsabilità e l’autonomia chein quanto soggetto socialedobbiamo fare valere in nomedi una situazione sociale, eco-nomica ed occupazionale cherischia di esplodere. Il sindacato, lo sappiamo, èsotto attacco. C’è una con-centrica campagna di dele-gittimazione, con la quale sitende a relegarci nell’angolo,presentandoci come una del-le tante corporazioni che sonodi ostacolo allo sviluppo e alrinnovamento del paese.E si è montata ad arte la con-trapposizione tra giovani eanziani, tra precari e garanti-ti, con l’obiettivo di spezzarel’unità del mondo del lavoro. È necessaria, in primo luogo,una battaglia culturale per af-fermare il principio della ‘cen-tralità del lavoro’.

Adeguamento degli impianti termiciCome districarsi fra norme nazionali e regionali

Il problema del lavoro si ponesu diversi livelli. C’è, anzitut-to, il livello delle politiche eu-ropee, dove è necessaria unadecisa sterzata, dato il falli-mento della linea di austeritàe dati gli altissimi costi socia-li che essa ha provocato. Da un patto per la stabilità oc-corre passare ad un patto perlo sviluppo, ed in questa dire-zione vanno ricercate tutte lealleanze possibili.È possibile un piano straor-dinario per l’occupazione, con-centrato in particolare su al-cune emergenze troppo a lun-go trascurate.A questo fine, il recupero del-l’unità d’azione tra le confe-derazioni è una premessa ine-ludibile, perché solo unitaria-mente possiamo avere unasufficiente forza contrattualenel nostro rapporto con leistituzioni politiche. Si è aperta una nuova fase nel-le relazioni sindacali, un nuo-vo clima di collaborazione,che finalmente ha portato all’accordo sulle regole e sullarappresentanza. Occorre il massimo impegnoper consolidare questo pro-cesso, che non elimina tutte ledifferenze di strategia, maconsente di verificarle demo-

craticamente, di volta in vol-ta, in un rapporto con i lavo-ratori interessati, ponendofine alla stagione nefasta degliaccordi separati. Per quanto ci riguarda comesindacati dei pensionati anchenei momenti delle gravi divi-sioni tra le confederazioni irapporti non si sono mai in-terrotti, e nei prossimi giornidovremo concordare un pro-gramma di iniziative comuni,sui temi che sono da tempo alcentro della nostra piattafor-ma unitaria, e sui quali do-vremo incalzare l’attuale go-verno, per ottenere quantomeno un tavolo di confrontoe riuscire a portare a casaqualche concreto risultato perdare un riconoscimento alla

biente, energia e reti della Re-gione Lombardia ha emessocon decreto n. 6260 del13.07.2012 le disposizioni tec-nico operative per l’applica-zione della DGR;Da tutto ciò si evince che

il regolamento emanato

dal Consiglio dei ministri

non è esecutivo, e anche selo fosse, non avrebbe in Lom-bardia (almeno fino a quan-do non verranno approvatinuovi decreti regionali) nes-sun valore.L’opportunità di una revi-

sione delle disposizioni

regionali dovrà essere va-

lutata dal nuovo governo

regionale.

Ne approfittiamo per infor-mare che la Direzione gene-rale (citata al punto e) ha giàevidenziato con una sua notadel 21 febbraio 2013 (indi-rizzata a tutti gli enti com-petenti in materia di impian-ti termici) le possibili conse-guenze, sulla sicurezza degliimpianti e sul contenimentodei consumi energetici se siaumentasse la periodicità deicontrolli. ■

Dalla PrimaUnità e autonomia per rafforzare il rapporto intergenerazionale

nostra funzione di rappre-sentanza. In questo quadro della situa-zione si è collocato l’impor-tante appuntamento della ma-nifestazione unitaria di Cgil,Cisl, Uil del 22 giugno che hamesso al centro tutti i temicruciali del confronto con ilgoverno: lavoro, fisco, welfa-re.Abbiamo preparato bene lamanifestazione unitaria del22 giugno, come sempre ab-biamo garantito una grandepresenza delle pensionate edei pensionati a Roma per ri-badire che milioni di anzianiche vivono della propria pen-sione frutto di anni di duro la-voro, non sono dei privilegia-ti, sono padri e madri, sono

nonne e nonni che in questimesi di crisi hanno sostenutoe sostengono i propri figli,hanno fatto da ammortizza-tore sociale alle condizioniprecarie di lavoro e di vita chela situazione politica ed eco-nomica di questa paese,riser-va alle famiglie dei figli e ni-poti. Per queste ragioni abbiamo

collocato le nostre richieste,ponendo come priorità lo svi-luppo e il lavoro, perché cre-diamo fermamente al rappor-to intergenerazionale che develegare le nostre azioni di tutelacon le giuste necessità chehanno le nuove generazioni. Le pensionate e i pensionatihanno sulle spalle il peso de-gli anni passati per conqui-stare dei diritti e delle condi-zioni sociali che oggi sonoduramente messi in discus-sione, hanno ancora buonamemoria e tanta esperienzache ci spinge a guardare avan-ti e a non restare con la testaall’indietro e sempre con quel-la consapevolezza di fare par-te di un sindacato confedera-le che si differenzia da un sin-dacato corporativo perché trai suoi principali obbiettivipone sempre l’interesse ge-nerale. ■

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