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Istituto Comprensivo di Quero Via Nazionale 35/b 32030 Quero, Belluno Tel. 0439-787111 • Fax 0439-787851 E-mail: [email protected] Introduzione Finalità Valutazione Identità culturale e organizzativa Ampliamento dell’offerta Le nostre scuole Analisi dell’esistente Progetto educativo Metodologie Organizzazione delle scuole Rapporti con le famiglie Organi di governo Regolamenti C.T.P. Istruzione Adulti Organigramma

Valutazione - lnx.icquero.itlnx.icquero.it/wp-content/uploads/2010/12/POF-CORRETTO_bis22.pdf · L’approccio proposto fa riferimento alle ricerche di Ferreiro e Teberosky. All’ingresso

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Istituto Comprensivo di Quero Via Nazionale 35/b

32030 Quero, Belluno Tel. 0439-787111 • Fax 0439-787851

E-mail: [email protected]

Introduzione

Finalità

Valutazione

Identità culturale e organizzativa

Ampliamento dell’offerta

Le nostre scuole

Analisi dell’esistente

Progetto educativo

Metodologie

Organizzazione delle scuole

Rapporti con le famiglie

Organi di governo

Regolamenti

C.T.P. Istruzione Adulti

Organigramma

Dirigente scolastico

Dott. G. Doro

Collegio docenti

Resp. D. S.

Staff di presidenza

Resp. D.S. D.S.G.A

Sig. C. Zanette Consiglio d’Istituto

Resp presidente

C.d’l.

Sig. Dal Toè Silvana

Giunta esecutiva

Resp D.S.

Funzioni

aggiuntive

RSU Segreterie

Resp. D.S.G.A.

Collaboratori

scolastici

Resp. D.S.G.A

AREA

AMMINISTRAZIONE

MANUTENZIONE

STRUMENTAZIONE

AREA

ORGANIZZATIVA

AREA DIDATTICA

G E S T I O N

E

DIREZIONE

Responsabile

Sicurezza

Responsabili di

plesso

Fiduciari

Laboratori, aule

speciali

Resp. Docente

Biblioteca

Resp. Docente

Addetti

Emergenze

Docenza

Resp. docenti

Consigli di

intersezione:

Segretario

Consigli di

interclasse:

Segretario

Consigli di classe:

Coordinatori

Segretari

Commissioni

Resp. D.S. o docente

delegato

Comitato

valutazione

Funzioni strumentali:

Qualità/POF/sito

Psicopedagogista

Orientamento

Valutazione

Coord. CTP

Area

multimedialità

Continuità

POF

Accoglienza alunni

stranieri

Contiunuità

Valutazione

Sicurezza

Torna al menu-POF ORGANIGRAMMA

INTRODUZIONE

Il Piano dell’Offerta Formativa Il Piano dell'Offerta Formativa costituisce la carta d’identità di ogni istituto e ne esprime l’originalità sul piano educativo, didattico, organizzativo e valutativo. Obbedisce anche ad un’esigenza di trasparenza nei confronti degli utenti poiché la scuola, in quanto servizio, prende corpo in un particolare contesto e risponde ai bisogni e alle attese della comunità sociale. IL POF E’ DELIBERATO DAL COLLEGIO DOCENTI PER CIÒ CHE ATTIENE AGLI ASPETTI FORMATIVI, DIDATTICI, PEDAGOGICI E ORGANIZZATIVI, DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO PER LE FINALITA’ E GLI ASPETTI FINANZIARI GENERALI. Per l’anno scolastico 2009-10 viene sostanzialmente mantenuto l’impianto strutturale del documento dello scorso anno in quanto le finalità educative, le linee dei curricoli, le metodologie, i protocolli e i regolamenti sono definiti e approvati per dare impostazioni chiare e stabili alla scuola e si attuano e si sviluppano in anni di lavoro e di organizzazione. Di anno in anno si propongono, invece, degli aggiornamenti (orari, progetti annuali d’istituto, progetti didattici delle singole scuole o delle singole classi) che sono conseguenza dell’attenzione alla realtà vissuta concretamente dagli allievi e della costante ricerca didattica. Ogni scuola articola il proprio modello di formazione, formulando un progetto che tiene conto della propria storia e delle caratteristiche del contesto in cui opera. Gli standard di apprendimento, invece, sono definiti a livello nazionale dal MPI e quindi non sono autonomamente fissati dalla scuola. Il testo “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” emanato nel 2007 dal MPI è il documento che garantisce sia l’autonomia e la specificità progettuale della scuola, sia la tenuta complessiva del sistema nazionale. Esso rappresenta il quadro di riferimento per l’elaborazione, da parte di ogni scuola, del curricolo. In riferimento a ciò nel POF del nostro istituto sarà presente una prima sintesi del lavoro pluriennale che ha visto tutti i docenti del nostro istituto, impegnati nella realizzazione del curricolo d’istituto. Il lavoro completo dopo i necessari aggiustamenti e revisioni sarà a disposizione sul sito della scuola. Torna al menu-POF

IDENTITÀ CULTURALE E ORGANIZZATIVA

Il nostro istituto prevede un’organizzazione scolastica in cui gli alunni siano al centro del processo educativo-didattico fondato su:

promozione di uno sviluppo globale della personalità, attraverso il potenziamento delle capacità cognitive ed affettivo-relazionali

favorire lo star bene a scuola

apprendimento di strategie e metodi per imparare ad imparare

valorizzazione dell’operatività

integrazione dei linguaggi verbali e non verbali

utilizzo delle nuove tecnologie

valorizzazione di culture diverse presenti nell’ambito scolastico e territoriale

modello orario che permette di ampliare e diversificare l’offerta formativa: articolazione flessibile del gruppo classe e flessibilità oraria

Torna al menu-POF

FINALITÀ

Il Piano dell'Offerta Formativa predisposto dall'Istituto Comprensivo di Quero ha come riferimento la Legge 53 del 28 marzo 2003. Il sistema educativo di istruzione e di formazione si articola nella Scuola dell'Infanzia e in un primo ciclo che comprende la scuola Primaria e la scuola Secondaria di 1° grado. FINALITÀ FORMATIVE GENERALI Le finalità generali comuni ai tre ordini di scuola sono:

far vivere l’esperienza di “abitare” la scuola come “spazio delle relazioni”;

progettare interventi educativi e didattici atti a prevenire e ad affrontare situazioni di disagio evolutivo;

fornire competenze e strutture culturali di base;

garantire una continuità educativa e didattica che attraversi ed accompagni tutto il primo ciclo dell’istruzione;

promuovere dialogo e collaborazione con le famiglie e con il territorio.

Scuola dell’Infanzia La scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 al 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente ad una comunità. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione delle capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alla negoziazione e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppare le competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e le necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura. Le attività didattiche nella scuola dell’infanzia fanno riferimento ai traguardi per lo sviluppo delle competenze descritti nelle indicazioni per il curricolo e trova la continuità negli obiettivi previsti per la scuola primaria.

Scuola Primaria

La Scuola Primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusa l'alfabetizzazione in almeno una lingua dell'Unione europea oltre alla lingua italiana, di porre le basi per l'utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.

Scuola Secondaria di 1° grado

La Scuola Secondaria di 1° grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio ed al rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. Il primo ciclo di istruzione si conclude con un esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di accesso al sistema dei licei e al sistema dell'istruzione e della formazione professionale. Il primo ciclo di istruzione è caratterizzato da un percorso educativo unitario e articolato in rapporto alle esigenze di sviluppo degli alunni e si raccorda da un lato alla scuola dell'infanzia e dall'altro alla scuola secondaria. Il primo ciclo di istruzione, attraverso un progressivo sviluppo del curricolo mediante il graduale passaggio dagli ambiti disciplinari alle singole discipline, persegue le seguenti finalità:

1. acquisizione e sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base 2. apprendimento di nuovi mezzi espressivi 3. potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo 4. educazione ai principi fondamentali della convivenza civile 5. consolidamento dei saperi di base, anche in relazione all'evoluzione sociale,

culturale e scientifica della realtà contemporanea 6. sviluppo delle competenze e delle capacità di scelta atte a consentire scelte fondate

sulla pari dignità delle opzioni culturali successive Torna al menu-POF

METODOLOGIE

Linee generali I docenti per agevolare l’acquisizione degli obiettivi cognitivo-formativi e per favorire l’apprendimento attivo seguiranno le seguenti indicazioni metodologiche: L’adozione di nuove metodologie, quali l’apprendimento cooperativo che

permette di sviluppare abilità sociali attraverso l’interdipendenza positiva tra i membri del gruppo

L’organizzazione di attività rivolte a piccoli gruppi di allievi della stessa classe o di classi parallele, consente l’approfondimento o, dove, necessario, il recupero delle abilità e delle conoscenze disciplinari nell’ottica dell’individualizzazione dell’insegnamento

Le attività espressive e di laboratorio con impronta creativo-operativa, favoriscono lo sviluppo dei saperi, migliorano la manualità fine, stimolano la fantasia

L’uso didattico delle tecnologie informatiche e multimediali conduce gli alunni alla conoscenza ed all’uso del computer

La partecipazione a progetti specifici viene attuata per ampliare il campo delle esperienze e delle conoscenze

La collaborazione con associazioni e/o soggetti operanti nel territorio consente di realizzare progetti di educazione ambientale, di organizzare attività sportive, di proporre iniziative culturali in collaborazione con la biblioteca comunale

L’attuazione del protocollo di accoglienza agevola l’inserimento degli alunni stranieri

La collaborazione con i genitori coinvolge affettivamente le famiglie nella vita della scuola e le rende parte attiva del progetto educativo rivolto ai figli.

Metodologie di insegnamento per le classi Prime della Scuola Primaria Gli alunni di classe prima affronteranno l’apprendimento della lettura e della scrittura attraverso un approccio metodologico che trova riscontro negli studi più recenti e già consolidati della moderna psicolinguistica ma che può essere applicato a tutte le discipline. L’approccio proposto fa riferimento alle ricerche di Ferreiro e Teberosky. All’ingresso della scuola elementare i bambini hanno già sviluppato una serie di interpretazioni della realtà linguistica. Esse costituiscono un primo gradino della loro conoscenza. Gli elementi che caratterizzano il percorso per l’acquisizione del codice linguistico sono analoghi a quelli del percorso per l’acquisizione del concetto di numero. Essi sono: Il protagonismo cognitivo (il bambino stesso costruisce direttamente le proprie

conoscenze, basandosi su ciò che già sa attraverso la propria esperienza) Il tutoraggio fra i pari: i bambini confrontano spontaneamente le loro idee,

stimolandosi reciprocamente nell’apprendimento L’accoglienza dei diversi livelli di partenza:

il rafforzamento dell’autostima e dell’autonomia l’accettazione dell’insuccesso e la valorizzazione dell’errore

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VALUTAZIONE La valutazione ha una finalità formativa,ossia: Serve a modulare i processi di insegnamento in base a:

ritmi di apprendimento individuali;

stili cognitivi;

profili intellettuali;

esigenze individuali di recupero, rinforzo o potenziamento (personalizzazione degli interventi)

Mira al successo formativo di ogni alunno. Va intesa sia come verifica dei risultati, sia come valutazione dei processi cognitivi, è orientativa e sarà preceduta di opportune prove di controllo/verifiche effettuate nell’ ambito degli specifici settori di approfondimento/insegnamento. La valutazione deve basarsi su criteri trasparenti e, pertanto, i docenti esplicitare ad alunni (compatibilmente con la loro età) e genitori:

modalità ed approcci;

strumenti e parametri (livelli standard di prestazione). GLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE I principali strumenti per la verifica dei percorsi didattici e formativi sono:

prove OGGETTIVE (test, prove di verifica, questionari, elaborati)

prove SOGGETTIVE (temi, lettere, relazioni, disegni, espressioni musicali)

prove OPERATIVE e PRATICHE (uso di strumenti,esercizi motori, gioco)

COLLOQUI (espressioni di argomenti, confronto didattico)

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE (sul registro personale del docente) MISURAZIONE DEL LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI NELLE PROVE OGGETTIVE (Scuola Secondaria di 1° grado) La misurazione dei risultati delle singole prove di verifica è attuata tramite l’assegnazione di punteggi, tradotti poi in percentuale, il significato delle quali è comunicato alle famiglie e agli alunni.

FASCE (%) VALUTAZIONE SIGNIFICATO IN TERMINI DI PRESTAZIONI

0 -43%

3- 3 ½- 4

- nessuna /frammentaria conoscenza dei contenuti

- operatività non corretta/carente - obiettivi non raggiunti

44 – 53%

4½– 5 - conoscenza superficiale/parziale - abilità solo parzialmente acquisite - obiettivi non adeguatamente raggiunti

54 – 57%

- conoscenza superficiale - abilità solo parzialmente acquisite - obiettivi non adeguatamente raggiunti

58 – 63% 6

- conoscenza essenziale - abilità acquisite, ma non in modo sicuro –

operatività semplice - obiettivo sostanzialmente raggiunto

64 – 67% 6½

- conoscenza globalmente essenziale - abilità acquisite in modo sicuro – operatività

semplice - obiettivo adeguatamente raggiunto

68 – 77% 7-7½

- conoscenza globalmente completa ma non approfondita

- abilità acquisite in modo abbastanza sicuro - obiettivo adeguatamente raggiunto

78 – 87% 8 – 8½

- conoscenza globalmente completa ed approfondita

- abilità acquisite in modo abbastanza sicuro - obiettivo raggiunto

88 – 97% 9 – 9½ - conoscenza completa e approfondita - abilità acquisite in modo sicuro - obiettivo raggiunto in modo soddisfacente

98 – 100% 10

- conoscenze ampie e coordinate - abilità acquisite in modo stabile, sicuro e

autonomo - obiettivo pienamente raggiunto

Il percorso della valutazione viene registrato nei seguenti documenti:

1. registro personale del docente 2. registro dei verbali del Consigli di classe 3. documento di valutazione quadrimestrale

LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

A. VALUTAZIONE DISCIPLINARE (giudizio sintetico per disciplina) La valutazione si attua secondo attribuzione di voti espressi in decimi (dal 5 al 10

per la Scuola Primaria, dal 3 al 10 per la Scuola Secondaria) La valutazione di fine anno scolastico va intesa come la sintesi di quanto elaborato,

acquisito e prodotto nel corso dell’anno dagli alunni e, in generale, del loro processo formativo

Ogni docente nel formulare il proprio giudizio tiene in considerazione i seguenti elementi:

Livello delle conoscenze e abilità acquisite

Progressi rispetto alla situazione di partenza

Recupero delle lacune nella preparazione

Giudizio complessivo sull’allievo in relazione al suo percorso didattico (interesse – disponibilità – impegno per superare carenze o difficoltà,...)

B. VALUTAZIONE DEL GRUPPO DOCENTE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE I docenti collegialmente valuteranno il comportamento degli alunni mediante l’attribuzione di un giudizio sintetico (Scuola Primaria) e di un voto numerico espresso in decimi (Scuola Secondaria). In particolare saranno utilizzati i seguenti indicatori:

- Rapporti con gli altri, coetanei ed adulti

- Interesse e partecipazione al lavoro scolastico, intesi come capacità di collaborare, intervenire e contribuire al percorso formativo

- Responsabilità nell’assolvimento dei propri compiti - Progressi rispetto ai livelli di partenza nelle relazioni interpersonali - Osservanza del regolamento scolastico

C. CRITERI DI PASSAGGIO ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Fermo restando che la valutazione finale, intesa come ammissione / non ammissione alla classe successiva, è compito dell’intero gruppo docente e/o Consiglio di Classe; i docenti possono non ammettere l’alunno alla classe successiva in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, considerando che la non ammissione alla classe successiva è finalizzata a favorire la promozione della persona. In caso di non ammissione ci si deve accertare che:

- siano state attuate iniziative di recupero nel corso dell’anno; - siano stati attivati rapporti con la famiglia utili al raggiungimento degli obiettivi

educativi / didattici individualizzati prefissati; - siano stati attivati rapporti con le strutture operanti sul territorio.

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ANALISI DELL’ESISTENTE

CONTESTO SOCIO- ECONOMICO

La zona, territorialmente estesa, è percorsa dalla Statale Feltrina e dalla Statale che collega l’Alta trevigiana alla Val Belluna: la sinistra Piave. I comuni, con le loro attività economiche, in passato favorivano le occasioni lavorative, e sono stati polo di attrazione insediativa anche per nuclei extracomunitari. Nei tre comuni infatti abbiamo molte famiglie provenienti da Marocco, Tunisia, Albania, Senegal, Sud America, Cina, Europa dell’Est, i cui componenti lavorano nelle fabbriche del territorio. Questi insediamenti, in certi casi, sono vissuti dalla popolazione anche con un certo disagio poiché una vera integrazione non è ancora stata raggiunta; quindi spesso affiorano sentimenti di insofferenza, che pur non essendo gravi o apertamente visibili, sono nell’animo della gente. Le strutture produttive sono di tipo artigianale (occhiali, lampadari, infissi, edilizia,…) di dimensioni medio-piccole; ci sono ancora una decina di aziende agricole a conduzione familiare; esistono importanti industrie meccaniche (IMA Ferroli, FIM), che risentono però dell’attuale crisi economica. Gli esercizi commerciali esistenti (alimentari, panifici, macellerie, giornali, tabaccherie,…) sono piccoli, prevalentemente a conduzione familiare.

TRASPORTI E COMUNICAZIONI Il servizio di trasporto non sempre risulta ottimale rispetto alle esigenze degli utenti. Nelle frazioni di Fener e Quero-Vas ci sono due stazioni ferroviarie non presenziate. La ditta di autoservizi Sbizzera assicura i collegamenti tra le frazioni del comune di Alano ed il servizio scolastico; la ditta La Marca assicura i collegamenti giornalieri con Valdobbiadene, Montebelluna e Feltre. Per il servizio di trasporto degli alunni i comuni di Quero e di Vas si avvalgono del servizio della ditta Schievenin e del trasporto pubblico.

SERVIZI I servizi comunali principali sono: anagrafe, acquedotto, fognature e raccolta dei rifiuti, servizi scolastici (trasporti gratuiti, mensa, libri in comodato d’uso per la scuola secondaria di 1° grado di Alano e con un contributo di 100 € per l’unione dei comuni Setteville). Altri uffici pubblici del territorio sono il Poliambulatorio di Fener (Ufficio Igiene, Pediatria, Centro prelievi) e il Servizio Socio Assistenziale (età evolutiva, famiglia, anziani) gestiti dall’A.S.L. 2 di Feltre. Ad Alano ci sono due banche (filiali Unicredit e Veneto Banca), a Quero l’agenzia Unicredit. Nel territorio sono presenti inoltre 3 case di soggiorno per anziani, una scuola paritaria dell’Infanzia “Vergerio Casamatta” a Quero e un asilo nido “Il Girasole” a Vas.

ATTIVITÀ RICREATIVE - CULTURALI Le attività e le istituzioni culturali sono costituite dalle Biblioteche comunali, dal nuovo Centro Culturale dell’Unione Setteville, dal Museo del Piave di Caorera di Vas e da numerose associazioni (Pro Loco, AUSER, A.N.A., Protezione Civile, ARCI, ex Emigranti, Amici del Museo, Donatori del sangue FIDAS, Punto G,…) Le iniziative culturali fruibili dalla scuola provengono dalle biblioteche e dalle associazioni sopra elencate; altre sono estemporanee, legate a manifestazioni locali. Vi sono diversi centri sportivi, alcuni privati, sufficienti al fabbisogno di aggregazione dei bambini e dei ragazzi.

LE FAMIGLIE La composizione della famiglia è nella maggior parte dei casi mononucleare; lavorano per lo più entrambi genitori, con orario giornaliero di 8-9 ore, a volte a turno. Alle condizioni di benessere professionale ed economico si accompagna, però, una carenza di tempo da dedicare al nucleo familiare. Bambini e ragazzi, nei pomeriggi che non trascorrono a scuola, sono molto spesso lasciati, nei migliori dei casi, alle cure di nonni e/o parenti, ma talvolta, però, rimangono in casa da soli. I rapporti scuola-famiglia sono buoni e collaborativi. In generale i genitori dimostrano interesse per la vita scolastica dei figli e partecipano alle varie attività della scuola, quando viene loro richiesto. Torna al menu-POF

LE NOSTRE SCUOLE

SCUOLA DELL’INFANZIA DI VAS Tel. 0439-787314 La scuola è situata al centro del paese, nella piazza, vicino alla chiesa. Occupa l’ex scuola elementare ed è stata recentemente ristrutturata. Accoglie bambini, provenienti da tutti i comuni del Basso feltrino e alcuni anche dal comune di Segusino in provincia di Treviso, divisi in 3 sezioni. INSEGNANTI E RELATIVI INCARICHI Benincà Carmina addetto antincendio,. Dalla Betta Antonietta addetto antincendio Coppe Nora fiduciaria di plesso, addetto Primo Soccorso De Paoli Liberiana addetto Primo Soccorso Favaretto Stefania addetto antincendio, rapp. e comitato valutazione Maccagnan Fabia addetto Primo Soccorso, verbalizzatrice cons. intersez. Specia Agnese I.R.C. COLLABORATORI SCOLASTICI Rodriguez Rosario De Paoli Claudia addetto al Primo Soccorso

SERVIZI OFFERTI DAL COMUNE DI VAS

Trasporto

Mensa

Prolungamento con il nido

UTENTI I bambini iscritti per l’anno scolastico sono:

27 bambini di 5 anni

22 bambini di 4 anni

20 bambini di 3 anni ORARIO DELLA SCUOLA La scuola è aperta dalle 7.50 alle 17.00. Per i bambini che arrivano da Marziai, Caorera e Scalon con il trasporto Sbizzera l’orario è dalle 7.30 alle 16.50. Ai genitori che lo richiedono si dà la possibilità di anticipare l’entrata dalle 7.30. L’entrata di tali bambini è garantita da un collaboratore e l’uscita da un’insegnante.

ORARI INSEGNANTI L’orario delle insegnanti viene pensato e attuato in modo flessibile al fine di garantire la compresenza nelle attività, in orario antimeridiano. La chiusura della scuola viene fatto a rotazione da un insegnante.

SPAZI DELLA SCUOLA La scuola è disposta su due piani. Piano terra:

cucina

mensa

biblioteca

ripostiglio Primo piano:

un salone per i momenti di condivisione tra tutti i bambini (accoglienza, merenda, canti,…)

3 aule non tanto ampie

1 aula dormitorio-palestrina

2 servizi per i bambini

1 vano ufficio SPAZI-GIOCO DELLA SCUOLA

Giardino: spazio all’aperto che offre occasioni di esperienze di vita e di gioco all’aria aperta. Strutturato con castello in legno, altalene, sabbionaia e casetta. Tale giardino è anche ad uso pubblico.

Salone: spazio comune fra le varie sezioni. È luogo di gioco spontaneo e della socializzazione tra i bambini delle diverse età. È utilizzato in alcuni momenti di routine di accoglienza e per le attività di motoria. È inoltre, usato per le assemblee con i genitori e per semplici momenti conviviali.

Spazio-gioco delle sezioni: all’interno delle sezioni sono stati strutturati angoli di gioco finalizzati all’attività di piccolo gruppo.

SCUOLA DELL'INFANZIA DI ALANO DI PIAVE Tel. 0439-776092 La scuola è diventata statale nell'anno scolastico 2004/2005 in seguito alla cessazione della scuola paritaria. L'edificio è funzionale e di recente costruzione. È frequentato da 73 bambini. INSEGNANTI E RELATIVI INCARICHI Achini M. Pia fiduciaria di plesso, addetto antincendio Bagatella Bona addetto antincendio, primo soccorso Tiziani Christiana addetto antincendio Rizzardo Emanuela primo soccorso, commissione continuità Rizzotto Roberta commissione continuità Brambilla Laura terzo collaboratore dirigente, primo soccorso Spezia Agnese I.R.C. COLLABORATORI SCOLASTICI E RELATIVI INCARICHI Donazzolo Cristina primo Soccorso Specia Antonia addetto antincendio

UTENTI I bambini iscritti e frequentanti per l’a.s. sono 72:

21 bambini di 5 anni 30 bambini di 4 anni 21 bambini di 3 anni

I bambini sono divisi in tre sezioni: Sezione A scoiattoli Sezione B topolini Sezione C leprotti

ORARIO DELLA SCUOLA Dalle 7.50 alle 17.00

ORARIO INSEGNANTI L’orario delle insegnanti viene pensato e attuato in modo flessibile al fine di garantire la compresenza nelle attività, in orario antimeridiano.

SERVIZI OFFERTI DAL COMUNE DI ALANO DI PIAVE Trasporto Mensa

SPAZI DELLA SCUOLA La scuola dell’Infanzia di Alano di Piave è disposta su due piani (piano terra e piano rialzato). Al piano terra ci sono i seguenti vani: un atrio con ampi gradini che fungono anche da posti a sedere; due ampi servizi igienici per bambini, disposti in modo simmetrico rispetto all’atrio, con

all’interno di ciascuno un servizio igienico per adulti; un vano ufficio; quattro aule: delle quali, due sono adibite ad aule-sezioni, una come aula

polifunzionale (biblioteca, aula video, aula piccoli gruppi di lavoro, aula della manipolazione …), un’aula motoria e un ampio vano adibito a mensa con adiacente un vano cucina.

Al primo piano ci sono i seguenti vani: un’aula-sezione, con adiacente un piccolo vano adibito a servizio igienico; una soffitta (finita a grezzo); un dormitorio. Per raggiungere il primo piano ci sono due scale, disposte in due punti diversi dell’atrio. Una scala porta al dormitorio, l’altra all’aula-sezione e alla soffitta.

SPAZI-GIOCO DELLA SCUOLA Giardino-cortile. Spazio all’aperto che offre occasioni di

esperienze di vita e di gioco all’aria aperta. Strutturato con castelli in legno ed in plastica, tunnel, altalena, sabbionaia e giochi a molla.

Salone. Spazio in comune fra le varie sezioni. È il luogo del gioco spontaneo e della socializzazione tra i bambini delle diverse età. È utilizzato in alcuni momenti di routine, di accoglienza o di commiato o nei momenti successivi al pranzo, quando non è possibile utilizzare gli spazi esterni. È, inoltre, utilizzato per le

assemblee con i genitori e per semplici momenti conviviali. È strutturato con angoli di gioco: grandi e piccole costruzioni, disegno libero, giochi di grande movimento…

Spazi-gioco delle sezioni. All’interno delle sezioni sono stati strutturati angoli di gioco e mini-laboratori, dotati di arredi e materiali, finalizzati all’attività di piccolo gruppo, per offrire la possibilità di scegliere l’angolo di gioco preferito. Angoli e mini laboratori:

angolo conversazione, lettura, biblioteca, scrittura

angolo delle costruzioni

angolo giochi a tavolino

angolo del gioco simbolico

mini laboratorio di pittura e della manipolazione

mini laboratorio scientifico con materiale raccolto nell’ambiente naturale, durante le uscite

Spazio-gioco dell’aula motoria.

SCUOLA PRIMARIA “SALVO D’ACQUISTO” DI QUERO Tel. 0439-787372 [email protected] scuolaprimaria.quero È una scuola abbastanza grande e attrezzata. È frequentata da 158 bambini che provengono dal comune di Quero, Vas e da comuni limitrofi. Disposta su più piani è dotata di: un laboratorio di informatica, un'aula magna che a seconda delle esigenze è adibita a più funzioni, un'aula, in comune con il CTP, per attività di gruppo e per il sostegno e di spazio scoperto in comune con la Scuola Secondaria di 1° grado. Per la mensa e l’educazione motoria vengono utilizzati gli spazi dell’adiacente Scuola Secondaria. In quest'anno scolastico funzionano otto classi a tempo normale e due classi a tempo pieno. L’organizzazione scolastica prevede momenti di attività laboratoriali e vari progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa (vedi i progetti specifici nella parte del POF riferita all’ampliamento dell’Offerta Formativa). ORARIO SCOLASTICO Tempo normale:

Mattino 8.00 – 12.45 (da lunedì a venerdì) Pomeriggio 13.30 – 16.40 (martedì cl. 2^ 3^ 4^ 5^) (giovedì tutte le classi)

Tempo pieno: dalle 8.00 alle 16.00 INSEGNANTI: 14 + 1 LS) + 2 I.R.C. (8 ore + 12 ore) + 1 insegnante di sostegno COLLABORATORI SCOLASTICI: 3 SCUOLA PRIMARIA “EDMONDO DE AMICIS” DI ALANO DI PIAVE Tel. 0439-779364 I 124 bambini provenienti da tutto il comune di Alano di Piave sono divisi in 8 classi con 12 insegnanti, due dei quali a orario ridotto (6 e 12 ore). La scuola è situata al centro del paese, in piazza Martiri di fronte al Municipio. L’edificio è collegato a quello della Scuola Secondaria di 1° grado, perciò alcuni spazi, come la mensa, il laboratorio di informatica e l’aula di musica, vengono condivisi. La vicina palestra comunale, di recente costruzione, consente lo svolgimento dell’attività motoria.

ORARIO SCOLASTICO Mattino 8.00 – 12.40 (da lunedì a venerdì) Pomeriggio 13.30 – 16.45 (martedì classi 2^ 3^ 4^ 5^ / giovedì tutte) INSEGNANTI: 10 + L.S. + I.R.C. + 2 insegnanti di sostegno, + 7 ore COLLABORATORI SCOLASTICI: 3, uno dei quali a orario ridotto.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “DON LUIGI ORIONE” DI QUERO Tel. 0439-787111 È frequentata da 119 alunni di cui 28 distribuiti in 6 classi tutte organizzate a tempo prolungato. L’edificio è ampio, con aule abbastanza spaziose ed accoglienti, ma nel corso degli anni si è reso necessario avere degli spazi aggiuntivi fra questi due nuove aule molto spaziose. Oltre alle aule scolastiche ci sono: la mensa, l’aula insegnanti, un laboratorio linguistico, un laboratorio scientifico, un laboratorio informatico e una palestra. A partire dall’anno scolastico 1998/99 nell’ ambito della sperimentazione dell’autonomia è stato proposto il modello di settimana corta e l’unità oraria di 50’. L’organizzazione scolastica prevede attività per laboratori e vari progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa, che sono riportati nella parte specifica del POF. ORARIO SCOLASTICO Mattino: 8.00 – 13.00 (da lunedì a venerdì) Pomeriggio: 14.00 – 16.40 (lunedì, mercoledì e venerdì) INSEGNANTI: 14 e 2 di sostegno, 1 I.R.C. COLLABORATORI SCOLASTICI: 3 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “ITALO CALVINO” DI ALANO Tel. 0439-779012 È frequentata da 84 alunni distribuiti in 6 classi. L’edificio è stato ampliato e i lavori sono stati completati nell’anno scolastico in corso. Oltre alle aule scolastiche ci sono: la mensa, il laboratorio di informatica, il laboratorio scientifico,un’aula magna,un laboratorio artiscico-espressivo,due aule per attività per piccoli gruppi e la palestra. A partire dall’anno scolastico 1998/99 in ambito della sperimentazione dell’autonomia è stato proposto il modello di settimana corta e l’unità oraria di 50’. L’organizzazione scolastica prevede attività per laboratori e vari progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa (i progetti specifici nella parte del POF riferita all’ampliamento dell’Offerta Formativa). ORARIO SCOLASTICO Mattino: 8.00 – 13.00 (da lunedì a venerdì) Pomeriggio 14.00 – 16.30 (lunedì, mercoledì) INSEGNANTI: 17 COLLABORATORI SCOLASTICI: 2 Torna al menu-POF

PROGETTO EDUCATIVO

La scuola ha il compito di valorizzare l’alunno come persona e curare le condizioni per garantire a tutti pari opportunità di sviluppo e crescita culturale, accogliendo le diversità di ciascuno. Si propone di favorire nell’alunno:

la conoscenza e il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente lo sviluppo armonico della personalità l’acquisizione di saperi e competenze fondamentali l’acquisizione della capacità di compiere scelte consapevoli e responsabili

Un clima di serenità aiuta l’alunno a stare bene a scuola, ad affrontare le difficoltà che incontra nella crescita e a prendere coscienza delle proprie possibilità e potenzialità. È inoltre fondamentale che l’alunno sia consapevole dei limiti della propria libertà e comprenda che la conoscenza e la condivisione delle regole permettono il vivere bene insieme. Solidarietà ed aiuto reciproco sono quindi al tempo stesso obiettivi da raggiungere e mezzi da utilizzare per la crescita personale e sociale. Le condizioni di un buon apprendimento si realizzano attraverso scelte di contenuti e metodi adeguati all’età, agli interessi e ai bisogni degli alunni. È compito dei docenti sostenere e verificare le motivazioni ad apprendere e rendere gli alunni protagonisti del loro percorso formativo. Principi Educativi La nostra vuole essere:

una scuola formativa una scuola orientativa una scuola che si colloca nel mondo

Assume quindi come principio ispiratore primario nella sua azione formativa l’attenzione allo studente come persona considerata nella sua originalità. Pertanto si caratterizza come scuola di base che:

è attenta al contesto familiare e territoriale è disponibile all’innovazione e al lavoro collegiale pone al centro dell’attività formativa il dialogo e la responsabilizzazione è aperta al dialogo interculturale

Strategie Educative LO STAR BENE A SCUOLA si pone come il filo conduttore di tutte le attività. Partendo dall’ipotesi che:

chi sta bene a scuola impara di più chi ha fiducia in sé impara meglio chi partecipa impara più facilmente chi è più motivato studia con minor fatica

La scuola viene proposta come un LABORATORIO VIVO, fonte di ricerca e di innovazione, dove vivere relazioni significative e vitalizzanti, dove attuare una didattica attenta all’alunno, differenziata a vari livelli in modo da garantire sia il recupero che il potenziamento delle abilità. Obiettivi educativi e formativi trasversali 1. Promuovere attività mirate allo star bene con sé: scoperta della propria identità fisico-

psichica e culturale

2. Promuovere attività mirate allo star bene con gli altri finalizzate all’acquisizione di comportamenti sociali positivi: ricerca delle regole di convivenza graduale interiorizzazione autovalutazione

3. Migliorare la relazione all’interno della classe: regole della comunicazione ascolto attivo incontri di classe

4. Sviluppare la partecipazione la collaborazione all’interno della classe: rispetto ed uso degli spazi gestione dei tempi assunzione di impegni utilizzo di piccoli gruppi di lavoro

5. Sviluppare l’autonomia e il senso critico 6. Incentivare la comprensione dei diversi codici comunicativi Attività finalizzate all’acquisizione degli obiettivi trasversali rientranti nell'ambito dell'Ed. alla convivenza civile Ambito relazionale:

coinvolgere attivamente l’alunno nelle iniziative di insegnamento-apprendimento (aspetto metodologico)

sviluppare le capacità di ascolto attivo attraverso l’organizzazione e l’attuazione di incontri di classe

Ambito creativo: sperimentare attività creative ed espressive (Laboratori) allestire mostre realizzare rappresentazioni e attività di animazione

Ambito dell’educazione ambientale: acquisire comportamenti di rispetto, di partecipazione nel contesto naturale e

sociale acquisire la consapevolezza di appartenenza ad una comunità (Educazione alla

Cittadinanza) Promuovere attività di esplorazione ambientale di scoperta delle tradizioni e degli

elementi storico/culturali visite e viaggi di istruzioni

Progetti Specifici (per alcuni progetti vedi la sezione allegati) A questi obiettivi educativi si riconducono alcuni PROGETTI SPECIFICI attivati a livello di istituto:

Progetto accoglienza Progetto MIVA Progetto IPDA Progetto psicomotricità Progetto adolescenza (scuola secondaria di 1° grado) Educazione affettivo-sessuale (scuola primaria e secondaria di 1° grado) Progetto orientamento “Tutti i bambini vanno bene a scuola” (classi prime della scuola primaria) Più sport @ scuola Visite e viaggi di istruzione

PROGETTO ACCOGLIENZA

L’accoglienza è un’attività globale che si articola in una pluralità di interventi collegati fra loro. L’atto di accoglienza manifesta l’intenzionalità della scuola di favorire l’integrazione e la partecipazione attiva degli alunni alla vita scolastica, sia come utenti dei servizi della scuola, sia come protagonisti delle attività formative

Lo studente che accede alla scuola ha il diritto ad un continuum pedagogico e didattico nel passaggio da un ordine di scuola a quello successivo. In questo modo il processo evolutivo si potrà ampliare e diversificare in rapporto alle differenti fasi dello sviluppo psico-fisico nonché di quello affettivo-relazionale dello studente. Solo con un percorso formativo organico e completo si può favorire l’identità del soggetto in uno sviluppo articolato e multidimensionale. Tenuto conto anche che il miglioramento del clima di relazione interpersonale è precondizione per rendere proficuo l’insegnamento-apprendimento. Livelli di accoglienza Accoglienza istituzionale. La scuola nell’ottica dell’autonomia decide di inserire

all’interno della propria offerta formativa sessioni di accoglienza. Si definisce in questo modo un cammino comune, espressione della ricerca di un incontro tra istituzione e individuo.

Accoglienza ambientale. È la predisposizione dei diversi spazi con attenzione ai diversi soggetti. Essa è in parte curata all’inizio dell’anno scolastico ed in parte sarà oggetto di lavoro durante l’anno (nei laboratori, negli spazi comuni, nelle aule).

Accoglienza organizzativa: è la strutturazione degli orari, dei gruppi, delle attività che tenga conto delle esigenze, delle necessità di tutti i soggetti in modo da consolidare e da stimolare il senso di appartenenza.

Accoglienza metodologica e di classe: si identifica nella prassi quotidiana del “fare scuola” con lo scopo di far stare bene e di stare bene in un ambiente specifico per l’apprendimento quale è la scuola.

Il tempo dell’accoglienza Se l’accoglienza è agita e percepita come una manifestazione autentica, essa non può limitarsi ad esperienze sporadiche limitate al primo giorno o alle prime settimane di scuola. Le esperienze devono essere organizzate e configurarsi come parte di una progettazione coerente con le finalità della scuola. Non c’è l’ora o il giorno dell’accoglienza, ma si agisce giorno per giorno l’accoglienza con azioni coerenti. Obiettivi

1. Muoversi con sicurezza nell’ambiente scolastico 2. Riconoscersi come elemento di un gruppo all’interno di un’organizzazione 3. Socializzare a livello interpersonale 4. Individuare ed esprimere aspettative bisogni e proposte 5. Discutere, confrontarsi e prendere decisioni comuni 6. Riconoscere ed utilizzare come punti di riferimento le persone con funzioni

specifiche Ad ogni obiettivo sono collegati aspetti didattici e dovranno ovviamente corrispondere azioni conseguenti che verranno predisposte a livello di ogni ordine e grado di scuola.

L’accoglienza e i genitori Nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni, in ciascuna scuola materna, elementare e media si svolgono specifiche riunioni per i nuovi iscritti alla presenza degli insegnanti di classe o di sezione. Gli incontri sono finalizzati oltre che alla presentazione del progetto educativo di Istituto anche ad una conoscenza reciproca per facilitare la comunicazione e la collaborazione.

I PROGETTI DI ACCOGLIENZA NELLE VARIE SCUOLE SCUOLA DELL’INFANZIA Progetto accoglienza. Star bene a scuola

Premessa: l’ambientamento e l’accoglienza rappresentano un punto privilegiato di incontro tra la scuola e la famiglia, in quanto forniscono preziose opportunità di conoscenza e collaborazione che possono venir avviate tramite contatti e incontri ancor prima della frequenza dei piccoli. È sicuramente

importante la capacità dell’insegnante e della scuola nel suo insieme di accogliere le bambine ed i bambini in modo personalizzato e di farsi carico delle emozioni loro e dei loro famigliari nei delicati momenti del primo distacco, dell’ambientazione quotidiana e della costruzione di nuove relazioni con i compagni e con gli adulti. Il progetto accoglienza viene inteso come progetto trasversale a tutte le attività educative-didattiche e pertanto non può limitarsi ad esperienze sporadiche delle prime settimane ma è parte integrante e fondante di tutta la progettazione annuale della scuola. Motivazioni pedagogiche e didattiche: Dalla riflessione sull’importanza di assicurare a tutti i bambini un’accoglienza in un ambiente sereno e rassicurante emerge quanto sia opportuno graduare l’inserimento e la permanenza a scuola adottando nei primi tempi il solo turno antimeridiano. La presenza di tutte le insegnanti al mattino permette di poter realizzare una relazione molto diretta insegnante-piccolo gruppo. In questo particolare contesto educativo le insegnanti possono:

organizzare e sostenere giochi guidati per piccoli gruppi sostenere le attività dei piccoli mostrare i vari materiali favorendone l’uso per i più piccoli corrispondere con flessibilità alle richieste ed agli interessi manifestati dai bambini strutturare gli spazi della scuola e predisporre adeguate attività per favorire il

benessere psico-fisico di ogni bambino entrare nella situazione educativa con interventi mirati osservare i comportamenti e le relazioni instaurate facendo particolare attenzione

agli interventi verbali e non del bambino confrontarsi con le famiglie accogliendo e sostenendo le loro richieste

Destinatari: tutti i bambini della scuola ma in particolare i nuovi iscritti Obiettivi generali:

acquisire atteggiamenti di sicurezza, stima di sé, fiducia nelle proprie capacità (identità personale)

esprimere e controllare emozioni e sentimenti (identità personale) aprirsi alla scoperta dell’ambiente e al rispetto degli altri (autonomia)

Campi di esperienza: il sé e l’altro corpo e movimento fruizione e produzione di messaggi

Obiettivi specifici Il sé e l’altro: rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità Corpo e movimento: muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco Fruizione e produzione di messaggi: parlare, raccontare, dialogare con i grandi e i

coetanei Obiettivi formativi

Superare le difficoltà e le paure del distacco Orientarsi nell’ambiente scolastico Accettare e vivere i ritmi e i tempi della giornata scolastica Acquisire capacità di relazionarsi in modo positivo con adulti e bambini Conoscersi reciprocamente in situazioni di scoperta e confronto Esprimere bisogni, pensieri ed esperienze vissute Ascoltare, comprendere semplici racconti Apprendere le prime regole sociali

Strategie di accoglienza Rivolte ai bambini

La prima settimana di scuola le insegnanti effettueranno un orario antimeridiano per poter accogliere in modo personalizzato bambini e genitori e farsi carico delle loro emozioni nel delicato momento del distacco, dell’ambientazione e della costruzione di nuove relazioni

Le insegnanti preparano l’ambiente per accogliere i bambini, predisponendo gli spazi ed i materiali per viverci e giocare

Ascoltano, prestano attenzione e cercano di comprendere i vissuti emotivi ed affettivi impliciti o espliciti dei bambini

Sostengono l’auto-organizzazione dei bambini che scelgono spazi e modalità propri

Fanno progredire l’interesse e la motivazione intorno ad una data attività Rivolte ai genitori

I genitori dei bambini vengono convocati il giorno 8 settembre prima dell’inizio dell’anno scolastico. L’incontro è molto importante per stabilire un primo contatto con le famiglie, fornire le informazioni fondamentali, rassicurare i genitori dando qualche indicazione sulle attività che verranno proposte ai bambini nei primi giorni, rispondere alle domande accogliendo le richieste e spiegare le motivazioni di quanto predisposto per l’accoglienza dei bambini

Durante la prima settimana di scuola i genitori dei nuovi iscritti saranno invitati a compilare un questionario per raccogliere informazioni riguardanti il bambino e il suo ambiente.

Attraverso il colloquio e le riunioni si tende a: stabilire un buona rapporto con le famiglie fornire regole minime circa l’orario e la frequenza presentare l’organizzazione della giornata scolastica e la sistemazione degli

spazi suggerire atteggiamenti e comportamenti da tenere nei primi giorni di scuola dare sicurezza consentendo al genitore di fornire tutte le informazioni che

permettono di identificare esigenze, bisogni, abitudini dei bambini acquisire conoscenze sulle competenze del bambino

SCUOLA PRIMARIA Progetto Accoglienza L’accoglienza è un’attività che si articola in una pluralità di interventi collegati fra loro. L’atto dell’accoglienza manifesta l’intenzionalità della scuola di favorire l’integrazione e la partecipazione attiva degli alunni alla vita scolastica, sia come utenti dei servizi della scuola, sia come protagonisti delle attività formative. L’accoglienza dei bambini è intesa come: Continuità

con la scolarità precedente con la famiglia

Presentazione di sé al gruppo classe a classi aperte

Approccio all’ambiente edificio scolastico palestra paese

Educazione alla convivenza civile creazione da subito delle condizioni per stare bene espressione delle emozioni e dei sentimenti che accompagnano l’ingrasso a

scuola intreccio di relazioni positive collaborazione nelle varie attività condivisione delle regole

L’accoglienza dei genitori è intesa come: Conoscenza

presentazione del progetto educativo, del’organizzazione, e delle regole dialogo interculturale

Collaborazione condivisione delle scelte condivisione di responsabilità educative

SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO Ingresso alla Scuola Secondaria di 1°grado

Dati identificativi Titolo del progetto INGRESSO ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Destinatari Classi prime e seconde

Articolazione dell’apprendimento

Collegamenti interdisciplinari

Italiano/Matematica/Ed. musicale/Ed. fisica

Conoscenze ed abilità coinvolte

Conoscere la propria scuola all’interno e all’esterno

Conoscere il regolamento di Istituto Definire un codice di comportamento di

classe discusso ed elaborato insieme Conoscere l’orario scolastico e l’uso del

diario

Obiettivi formativi

Garantire un approccio consapevole agli spazi e alle strutture scolastiche

Instaurare un rapporto sereno e rispettoso tra alunni ed insegnanti

Facilitare l’inserimento degli alunni nella nuova realtà scolastica

favorire la prima conoscenza e socializzazione all’interno della classe

Assumere regole di comportamento sociale

vivere l’ambiente scolastico della scuola secondaria di 1° grado come positivo ed accogliente

Rafforzare l’identità e l’autostima

Mediazione didattica Materia: Italiano

Contenuti

Creazione di filastrocche Elaborazione di interviste Lettura ed analisi testuale Presentazione di sé Lavoro sul nome proprio

Metodi

Lavoro in piccoli gruppi Condivisione di risultati Incontro con le classi seconde Creazione di libretti e cartelloni

Tempi Prime due settimane di scuola

Soluzioni organizzative

Attività in classe Uscita nei pressi di San Valentino

Mediazione didattica Materia: Matematica ed osservazioni scientifiche

Contenuti

Sensibilizzare alle tematiche dell’ambiente Apprendere sul territorio Descrivere le caratteristiche di riconoscimento di alcune piante arboree

Metodi Schede botaniche di riconoscimento di piante arboree Lavori di gruppo

Tempi n.5 unità orarie

Soluzioni organizzative

Uscita nei pressi dell’area di San Valentino

Mediazione didattica Materia: Educazione fisica

Contenuti Attività sportive e giochi di squadra

Metodi Divisione in gruppi di nove degli alunni dei due plessi

Tempi n.3 unità orarie

Soluzioni organizzative

Uscita nei pressi dell’area di San Valentino

Mediazione didattica Materia: Educazione musicale

Contenuti Canti

Metodi Esercitazioni collettive ed uso di strumenti musicali

Tempi n.3 unità orarie

Soluzioni organizzative

Incontro e presentazione tra le classi prime e seconde

PROGETTI SPECIFICI D’ISTITUTO

PROGETTO MIVA

(Metodologie Informatizzate per la Valutazione e per l’Autonomia Scolastica) Obiettivi:

misurare e valutare continuamente l’efficacia del sistema formativo;

analizzare negli alunni, nei momenti di passaggio fra livelli scolastici diversi, un particolare insieme di abilità cognitivo-disciplinari predittive di future difficoltà e/o potenzialità dell’alunno.

Destinatari: Gli alunni delle classi-ponte dell’Istituto:

classe 1^ Primaria classe 1^ Secondaria 1° grado classe 3^ Secondaria di 1° grado

Scansione temporale del progetto:

somministrazione AT nel mese di settembre (alunni 1^ primaria e 1^ sec. di 1° grado) e nel mese di maggio (alunni 3^ sec. di 1° grado) da parte della insegnante psicopedagogista Anna Maschio e della professoressa Bogana per quanto riguarda la somministrazione delle prove agli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado del plesso di Quero;

immissione e tabulazione dei dati nel programma di elaborazione Docimo dell’insegnante psicopedagogista in collaborazione con il professor Gorza (insegnante di matematica nel plesso di Quero);

creazione di un profilo individuale riassuntivo per una più facile ed immediata lettura degli esiti: esso intende essere uno strumento per la documentazione della situazione cognitiva in entrata dell’alunno e per la definizione degli obiettivi formativi;

restituzione dei risultati ai docenti delle classi coinvolte nel progetto;

scelta AT per l’anno scolastico 2009/2010 (entro il mese di aprile). Valutazione eteroreferenziale dell’Istituto: alla fine dell’anno scolastico viene presentata una Valutazione eteroreferenziale che consente di confrontare gli indici nazionali, forniti dall’èquipe del professor Passalacqua, con quelli emersi dalla elaborazione dei dati dell’Istituto. Tale importante valutazione permette di controllare e validare la qualità in uscita dei percorsi formativi dell’Istituto e di determinare il livello cognitivo/disciplinare degli alunni in entrata.

PROGETTO IPDA (Individuazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento)

Obiettivi:

migliorare la qualità dell’offerta formativa;

rilevare fin dalla Scuola dell’Infanzia eventuali situazioni di rischio di insuccesso scolastico per poter intervenire precocemente e ridurre il rischio di drop-out in età più avanzate;

promuovere negli insegnanti e nei genitori la consapevolezza dell’importanza dell’intervento precoce.

Destinatari: Gli alunni dell’ultimo anno (5 anni) della Scuola dell’Infanzia statale e non.

TRATTAMENTO IPDA

ALANO QUERO VAS TOTALE

2001 29 13 5 47

2002 23 14 11 48

2003 17 16 10 43

2004 20 (1 anticipo) 22 13 (1 anticipo) 55

2005 13 15 13 (2 anticipi) 41

2006 27 26 17 70

2007 30 12 19 61

2008 22 15 20 57

2009 17 21 15 53

475

In otto anni di attuazione del progetto sono stati osservati 422 bambini di 5 anni. Le diagnosi degli esperti dell’équipe del Servizio per l’Età Evolutiva hanno sempre confermato le difficoltà di apprendimento emerse dal questionario e dalle prove di approfondimento individuale. I risultati ottenuti in base alle osservazioni delle insegnanti e alle prove individuali di approfondimento sono sempre stati messi a confronto con i punteggi raggiunti agli Access Tests e sono stati confermati nella maggior parte dei casi. Occorre tener presente che gli strumenti utilizzati non forniscono informazioni certe ma probabili e sono finalizzati ad individuare e comprendere le difficoltà: non hanno finalità cliniche né classificatorie. Scansione temporale del progetto:

incontri con i genitori dei bambini di 5 anni per illustrare il progetto;

raccolta del questionario osservativo IPDA entro il mese di ottobre;

immissione dei dati nel programma di elaborazione;

restituzione dei risultati alle insegnanti entro fine novembre;

somministrazione delle prove individuali di approfondimento per il gruppo di bambini a rischio di insuccesso scolastico entro metà gennaio;

attuazione di interventi didattici mirati;

re-test entro maggio per avere dei dati aggiornati sui singoli bambini e una verifica finale del lavoro svolto;

creazione di un profilo individuale riguardante gli aspetti comportamentali, le abilità generali (relative all’apprendere in genere) e le abilità specifiche (vale a dire i prerequisiti della letto-scrittura e della matematica) da inserire nel portfolio;

organizzazione di incontri con i docenti delle classi prime della scuola primaria dell’Istituto per la consegna dei profili individuali IPDA (nel mese di ottobre) e per la definizione di interventi mirati al recupero delle difficoltà (nel corso dell’anno).

PROGETTO PSICOMOTRICITÀ

Le Indicazioni degli Orientamenti '91 sottolineavano, nell'ambito specifico “Il corpo e il movimento”, l'importanza dell'esperienza motoria per una crescita e una maturazione complessiva del bambino, “promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa”. La medesima rilevanza educativa viene ribadita anche nelle più recenti Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell'Infanzia e per il primo ciclo di istruzione '07. La Scuola dell'Infanzia viene qui invitata a “sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire ed interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio ed altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare attraverso di esso per giungerne ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, le capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività”. E' infatti mediante il corpo e il movimento che il bambino rivela il proprio modo di essere, entra in relazione con la realtà che lo circonda, estrinseca i propri bisogni ed emozioni, interagisce con gli oggetti e gli altri. Il corpo diventa per il bambino la “misura di tutte le cose”, strumento prezioso di apprendimento, conoscenza e comunicazione. Il primo oggetto che il bambino percepisce è infatti il proprio corpo: benessere, dolore, attuazione di movimenti e di spostamenti, sensazioni visive e uditive... Il corpo è il centro di passaggio attivo delle informazioni, continuamente modellato dalle stesse informazioni. Esso svolge un ruolo fondamentale per la costruzione della rappresentazione mentale di sé. Prendere coscienza e riconoscere le sensazioni che arrivano dal corpo, organizzare le informazioni e coordinarle per progettare i movimenti, riconoscere in quale modo il corpo risponde alle sollecitazioni emotive-relazionali e motivazionali: sono tutti aspetti determinanti dello sviluppo motorio e funzionale riferiti al proprio corpo. La costruzione dello schema corporeo, poi, esercita una funzione fondamentale nello sviluppo del bambino: è ormai riconosciuto come una cattiva o incompleta organizzazione dello stesso comporti difficoltà nel percepire le cose, maggior fatica a leggere e a scrivere, incertezze nell'apprendimento logico-matematico, maggior lentezza e minor coordinazione nei movimenti. E' da questa consapevolezza che scaturisce la necessità di impostare una programmazione che tenga conto dell'evoluzione motoria, affettiva e psicologica del bambino “leggendola” attraverso il corpo. Nello specifico, il seguente progetto attua, attraverso la metodologia della pratica psicomotoria, un percorso formativo che ha come punto di partenza il bambino nella sua globalità. L'attività psicomotoria infatti, partendo dalla spontaneità del bambino, dal suo piacere d'agire e di giocare, favorisce uno sviluppo psicofisico armonioso. Attraverso il piacere ludico si attiva la motivazione al movimento, alla scoperta, alla conoscenza e alla ricerca di un rapporto significativo e funzionale con l'ambiente (inteso come spazio, oggetti, persone).

Un'ulteriore motivazione che sottende l'intervento è inoltre quella di cercare di offrire ai bambini di 5 anni il maggior numero di occasioni utili al raggiungimento dei prerequisiti indispensabili al fine dello sviluppo delle competenze. Questa fascia d'età vivrà l'anno prossimo il delicato passaggio dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria: sostenere nei bambini una buona percezione di sé nell'integrazione tra corpo, emozioni e pensiero contribuirà a diminuire le difficoltà connesse alla fase di separazione e cambiamento. Inoltre servirà da rinforzo nel passaggio al pensiero operatorio e allo sviluppo delle capacità di simbolizzazione, soprattutto se l'intervento psicomotorio verrà proposto ed integrato anche nelle classi prime della Scuola Primaria. FINALITA' DELLA PROPOSTA fornire ai bambini uno spazio di espressione, gioco, comunicazione, benessere

relazionale sostenere una visione positiva del bambino, come soggetto competente, creativo favorire una pedagogia dell'ascolto e dell'accoglienza corporea promuovere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, nel rispetto

delle diversità e delle differenti difficoltà e potenzialità Sul piano relazionale/comunicativo/espressivo: comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a modalità di relazioni positive nel

gruppo, che prevedono il contenimento dell'aggressività e il rispetto delle regole favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e il gioco costruire una positiva immagine di sé raccontare, descrivere, esternare il proprio vissuto e le proprie emozioni ascoltare i compagni, accettando i diversi punti di vista e rispettando il proprio turno

A livello spazio-temporale: sapersi coordinare in rapporto a sé, allo spazio, agli altri, agli oggetti, avendo

consapevolezza del proprio corpo, delle proprie potenzialità e dei limiti osservare e valutare i propri comportamenti discriminare parametri temporali e spaziali e le diverse posizioni d'equilibrio scoprire ed usare la propria lateralità percepire strutture ritmiche comprendere messaggi mimico-gestuali compiere percorsi complessi sviluppare coordinamento oculo-manuale, affinando la motricità fine

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il progetto prevede un percorso di esperienze, attività e giochi psicomotori, attraverso i quali i bambini possono sperimentare, conoscere, interiorizzare la propria corporeità. Esso si articola in sedute psicomotorie con relativi approfondimenti e sviluppi, assicurando un approccio a livello conoscitivo e di scoperta, un approccio a livello ludico e grafico per sperimentare e consolidare conoscenze nuove o acquisite.

PROGETTO ADOLESCENZA

Un progetto educativo valido deve tendere a stimolare ogni ragazzo verso una sana crescita in cui i diversi aspetti umani, affettivo, cognitivo, sociale e morale siano sviluppati armonicamente. Questo porta inevitabilmente a sostenere che il progetto educativo non può fermarsi solo a curare la crescita culturale, ma deve passare attraverso l’educazione dei sentimenti, delle emozioni, dell’affettività in tutte le sue dimensioni. Diventa necessario allora fornire ai ragazzi gli strumenti adeguati sia sul piano della conoscenza, ma soprattutto le abilità sul piano della formazione

per progettare la propria vita con un quadro unitario di riferimento che orienti i comportamenti. Tutto ciò rientra anche nei compiti della scuola e in particolare della scuola media che accoglie e accompagna i ragazzi nel particolare arco di tempo che corrisponde all’entrata nell’adolescenza. Obiettivi I principali obiettivi del Progetto Adolescenza possono essere sintetizzati in questo modo: Aiutare gli adolescenti a: sviluppare comportamenti positivi come l’autodisciplina, la capacità di giudizio, il

senso di responsabilità, la capacità di cooperare e comunicare con gli altri impegnarsi nei confronti della famiglia, della scuola, dei compagni, della società rafforzare i legami interpersonali positivi padroneggiare la vita emotiva personale resistere alle pressioni negative e alle droghe

Insegnare loro: le abilità necessarie a trovare soluzioni ai problemi, a prendere decisioni positive

anche sul piano del benessere fisico il rispetto verso se stessi e gli altri nonostante le differenze individuali

Dare loro: l’opportunità di essere buoni cittadini attraverso cooperazione e progetti di servizio

rivolti agli altri. Coinvolgere: la famiglia, il personale scolastico, il gruppo sociale nell’azione di supporto ai ragazzi

nel loro percorso di crescita

PROGETTO EDUCAZIONE AFFETTIVO – SESSUALE

Percorso di promozione del benessere degli studenti

Responsabile e conduttore del progetto (classi V Scuola Primaria) dott.ssa Sonia Marcon (psicologa in ambito educativo, docente SISF-ISRE di Mestre, collaboratrice IRIPES) L’intervento della psicologa in classe nasce dalla rilevazione di alcuni bisogni degli allievi di quinta riguardo la dimensione psico-affettiva in previsione dell’inizio della preadolescenza. Non si tratta di un intervento specificamente orientato ad un’informazione sullo sviluppo sessuale ma piuttosto di un’occasione offerta ai bambini di confrontarsi con una persona esterna, che da anni lavora nelle scuole con i preadolescenti e che, quindi, può rispondere ad alcune domande e sollecitare una riflessione psico-educativa su come costruire migliori rapporti con se stessi in fase di crescita e con gli altri. Motivazione Viene proposto un percorso di sensibilizzazione socio-affettivo e sessuale per gli allievi di 5° elementare. Finalità In questo progetto ci si prefigge di: Promuovere la consapevolezza di sé e delle proprie emozioni sia rispetto a sè che

agli altri. Favorire la costruzione di buone relazioni con i coetanei e gli adulti. Stimolare l’attuazione di abilità relazionali adeguate al buon clima di classe e a

prevenire prepotenze e prevaricazioni. Dare informazioni sullo sviluppo come maschi e femmine e sulle curiosità di tipo

sessuale che i bambini potrebbero esplicitare.

Contenuti Per la realizzazione degli obiettivi si prevede di lavorare sui seguenti contenuti: Le emozioni: cosa sono, a cosa servono, come si formano, come si possono

controllare. Le abilità sociali per stare bene con sé e con gli altri (ascolto attento, uso di parole

positive, fare critiche costruttive, rispetto degli altri…, saper dire di si e di no). Essere maschi e femmine. L’affettività e la sessualità (solo se richiesta dai ragazzi).

Modalità di realizzazione L’intervento potrebbe essere attuato seguendo una metodologia teorico-pratica: schede di riflessione personale, circle time, brainstorming; integrazione con i diversi ambiti disciplinari.

Percorso di sensibilizzazione socio-affettiva e sessuale

Responsabile e conduttore del progetto (Scuola Secondaria di 1° grado) dott.ssa Sonia Marcon (psicologa in ambito educativo, docente SISF-ISRE di Mestre, collaboratrice IRIPES) Premessa La preadolescenza è uno dei momenti cruciali per la crescita non solo fisica ma soprattutto affettiva e morale della persona. In questa fase, si evidenziano bisogni di vario genere: essere autonomi e indipendenti dai genitori, essere riconosciuti ed apprezzati dai coetanei, comprendere e vivere il proprio essere maschi e femmine, comprendere come comportarsi con gli altri, trovare risposte a curiosità e dubbi sulla sessualità. L’intervento psico-educativo a scuola ha essenzialmente la funzione di sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di “prendersi cura di sé” coltivando quelle condizioni protettive e promozionali che possono favorire il loro benessere globale. Per il tempo e le risorse che si hanno a disposizione, è ragionevole pensare che si possa fare un’iniziale sensibilizzazione sul tema della salute, del benessere e della “cura di sé” a 360° (affettività e sessualità comprese). Gli incontri con i genitori avranno lo scopo di promuovere la consapevolezza della loro funzione educativa per vivere meglio in casa con un figlio che è alle soglie dell’adolescenza, con problematiche o rischi tipici di quest’età ma anche con le risorse personali e relazionali a cui attingere.

In classe, saranno trattati diversi argomenti inerenti la salute, le emozioni, i sentimenti, la sessualità, i rischi e le trasgressioni, con una modalità interattiva perché, oltre ai singoli argomenti, i ragazzi possano avere almeno un’occasione per confrontarsi e riflettere su di sé e su quali stili di vita sono più favorevoli il proprio benessere globale.

Programma

1 incontro iniziale con i genitori per presentare il progetto nella sua globalità e condividere obiettivi e metodologia;

1 incontro iniziale con gli insegnanti, sia per presentare il progetto, sia per concordare le modalità di collaborazione;

1 incontro con i genitori alla fine del percorso per uno scambio di impressioni ed un confronto su tematiche educative;

1 incontro con gli insegnanti coordinatori per una restituzione finale del lavoro svolto e l’individuazione di strategie educative attuabili in classe;

5 incontri con gli allievi di II media per un totale di 6,5 ore. Motivazione Viene proposto un percorso di sensibilizzazione sugli stili di vita positivi in favore del benessere ed in particolare, a partire dai cambiamenti tipici della preadolescenza, s’intende potenziare una visione positiva di sé e delle proprie risorse cognitive, emotive e relazionali. Finalità In questo progetto ci si prefigge di: promuovere un’immagine positiva dei cambiamenti preadolescenziali e delle proprie

caratteristiche personali come ragazzi e ragazze; favorire una maggiore consapevolezza rispetto alle emozioni, ai bisogni, ai

comportamenti e agli atteggiamenti nella relazione con sé e con gli altri; stimolare la costruzione di stili di vita positivi, che favoriscono lo star bene con sé e

con gli altri.

Contenuti Per la realizzazione degli obiettivi si prevede di lavorare sui seguenti contenuti: la salute come benessere bio-psico-sociale; i cambiamenti nella preadolescenza; l’essere ragazzo; l’essere ragazza; l’autostima e la fiducia in sé; l’amicizia: rischi e opportunità.

Modalità di realizzazione L’intervento sarà attuato seguendo una metodologia teorico-pratica; sono previsti giochi interattivi, schede, circle time, brainstorming; integrazione con i diversi ambiti disciplinari. Verifica La verifica sarà fatta sui contenuti appresi, facendo compilare agli allievi un questionario durante l’ultimo incontro e sugli atteggiamenti attraverso un feedback di gruppo finale.

PROGETTO ORIENTAMENTO Premessa La funzione educativa della scuola del preadolescente non si esaurisce in un impegno di istruzione, ma si identifica soprattutto nel potenziamento dei poteri personali e nella promozione di un individuo responsabile, capace di scegliere in maniera consapevole e autonoma e di attribuire un significato al proprio futuro e al percorso di vita scelto. In questo senso, la funzione formativa della scuola secondaria di primo grado non è soltanto di tipo culturale e sociale ma anche orientativa, il MIUR si è sempre dimostrato sensibile ai temi e alle problematiche connesse all’orientamento all’interno della scuola, ma è soprattutto negli ultimi dieci anni che si sono concretizzati percorsi di orientamento progettati e attuati negli Istituti scolastici in collaborazione con MIUR, Università, Regioni, Province e USP. Ed è nell’ottica della sinergia tra questi Enti che ormai da sette anni si è creata nel Feltrino una Rete territoriale per l’Orientamento, costituita da Scuole, Centri di Formazione Professionale, Centro per l’Impiego, associazioni del mondo del lavoro che collaborano per promuovere iniziative comuni di orientamento alle scelte scolastico-professionali.

Il progetto a cui abbiamo aderito è Imparo a scegliere, finanziato dalla Regione Veneto e l’istituto capofila è l’ENAC di Feltre . Obiettivi formativi generali

Conoscere se stessi

Imparare a progettare

Imparare a prendere decisioni

Acquisire una maturità professionale Periodo di realizzazione Aprile - maggio (classe seconda), Settembre – gennaio (classe terza) Modalità di attuazione ATTIVITÀ CON GLI ALLIEVI Gli insegnanti coordinatori (generalmente quelli di lettere) somministrano agli allievi di seconda i Quaderni di orientamento, forniti dalla Rete, in base alle risposte date viene individuato un gruppo (max. 15-17) che seguiranno un percorso di training per l’incremento delle abilità decisionali affiancati dalla Dr.ssa Zannol Michela, esperta di Orientamento scolastico e partner della Rete, che attraverso strumenti specifici (test, colloqui, prove criteriali,…) lavorerà per incrementare le abilità decisionali, generalmente 2 incontri si tengono alla fine della seconda, mentre altri 3 all’inizio della terza. L’esperta utilizzerà procedure di insegnamento basate sul modello educativo, fruendo della metodologia del modeling, role play, rinforzamento, feedback e sharing. Il focus sarà centrato su abilità e competenze implicate sia nei processi di scelta e presa di decisione scolastico-professionale, sia nella progettazione e realizzazione delle decisioni. Seguiranno dei colloqui individuali per quegli alunni che dopo il training presentano ancora delle incertezze. Per gli altri allievi del gruppo classe si continuano a somministrare i Quaderni. ATTIVITÀ CON LE FAMIGLIE Modulo di due incontri, il primo con esperti dell’Istruzione, della Formazione e dell’Apprendistato. Gli obiettivi specifici dell’azione sono:

incrementare la conoscenza dei sistemi formativi a disposizione nel territorio per l’assolvimento del diritto-dovere a istruzione e formazione;

conoscere l’offerta lavorativa nel territorio. Le tematiche trattate sono:

l’offerta formativa dei tre sistemi (Istruzione, Formazione ed Apprendistato) nel territorio provinciale ed in particolare nel distretto di riferimento;

il mondo del lavoro: la realtà europea e la realtà locale. Il secondo con una psicologa. L’ obiettivo specifico dell’azione è:

incrementare la capacità di sostenere i propri figli nel momento della presa di decisione.

La tematica trattata è:

aspetti psicologici della scelta: come accompagnare i figli. L’Istituto partecipa poi ad altre iniziative rivolte agli allievi:

visita alla rassegna dell’offerta formativa, Orient@ a Longarone;

partecipazione a laboratori esperenziali negli Istituti Superiori.

PROGETTO “TUTTI I BAMBINI VANNO BENE A SCUOLA”

Il progetto “Tutti i bambini vanno bene a scuola”, è rivolto agli alunni del primo anno della scuola primaria della provincia di Belluno. Obiettivo del progetto è quello di individuare precocemente, attraverso uno screening condotto nelle classi coinvolte, i bambini con “possibili” disturbi specifici per un successivo approfondimento-intervento da parte degli insegnanti e dei servizi preposti delle ASL competenti. I Disturbi di Apprendimento (DSA), secondo i dati dell’Associazione Italiana Dislessia, interessano circa il 5% della popolazione scolastica e, se non affrontati adeguatamente, possono provocare conseguenze sul piano psicologico, sociale e lavorativo. I DSA comprendono la dislessia (difficoltà di lettura), la disortografia (difficoltà nell’aspetto costruttivo della scrittura), la disgrafia (difficoltà nell’aspetto esecutivo della scrittura) e la discalculia (difficoltà nell’area matematica). La dislessia, che è la più conosciuta, è una difficoltà a leggere in modo corretto e fluente; può essere più o meno grave e spesso è associata alle difficoltà di scrittura e nel calcolo. E’ importante sottolineare che i DSA non sono causati da deficit cognitivi né da problemi ambientali o psicologici o sensoriali e neurologici, ma sono disfunzioni settoriali. Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica; per questo si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. Col tempo il disturbo si modifica, ma non sparisce: il bambino continua a essere lento e a commettere errori. Spesso finisce con l’avere problemi psicologici, può perdere la fiducia in se stesso ed avere alterazioni del comportamento, ma queste sono conseguenze dei DSA e non cause. Il dislessico ha difficoltà scolastiche che di solito compaiono già nei primi anni di scuola e persistono negli anni seguenti; il progetto, quindi, mira a rilevare precocemente tali difficoltà e suggerisce le azioni da intraprendere.

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

Con la nuova normativa è stato istituito il centro sportivo scolastico che, dopo l’approvazione del collegio docenti e del consiglio di istituto, consente di accedere al finanziamento specifico previsto dal Miur che permetterà la realizzazione delle attività relative al gruppo sportivo. Ai docenti di scienze motorie sarà possibile effettuare ore aggiuntive all’orario curricolare per incrementare l’offerta formativa rivolta principalmente allo sport. OBIETTIVI:

creare nei ragazzi una sana abitudine allo sport attivo

imparare ad utilizzare le capacità anche in chi presenta difficoltà di ordine motorio

preparare le varie fasi dei GIOCHI DELLA GIOVENTU’ e dei CAMPIONATI STUDENTESCHI

imparare a rispettare le regole delle varie discipline sportive

favorire l’integrazione dei ragazzi diversamente abili Le attività prevedono periodi bimestrali per classi distribuite nell’arco di tutto l’anno scolastico e saranno svolte presso la palestra comunale nei giorni di martedì e mercoledì pomeriggio.

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ORGANIZZAZIONE SCUOLE

SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia si propone come significativo luogo di apprendimento, socializzazione e animazione finalizzato a sviluppare:

la produzione e fruizione di codici linguistici e di messaggi verbali e non verbali;

l’approccio a semplici concetti scientifici attraverso l’esplorazione, la conoscenza, la progettazione.

Le finalità della scuola dell’infanzia sono quelle di consolidare l’identità, sviluppare l’autonomia, le competenze e il senso della cittadinanza. La scuola dell’infanzia organizza il PROPRIO PERCORSO FORMATIVO con: ATTIVITA’ CURRICOLARI

Un curricolo esplicito che si articola, nel rispetto delle finalità, degli obiettivi di apprendimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze definiti a livello ministeriale, attraverso i seguenti campi di esperienza:

IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO LINGUAGGI CREATIVITA’ ESPRESSIONE I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO

Un curricolo implicito con particolare attenzione alla cura degli aspetti relativi a: lo spazio il tempo la documentazione l’osservazione la partecipazione la valutazione la verifica lo stile educativo

ATTIVITA’ LABORATORIALI La costituzione dei laboratori permetterà di:

operare con gruppi poco numerosi;

favorire un approccio libero ai materiali per scoprire proprietà e caratteristiche;

osservare le scoperte dei bambini;

proporre attività più strutturate;

favorire un approccio libero ai materiali per scoprire proprietà e caratteristiche;

permettere la creazione di percorsi e obiettivi in riferimento all’età dei bambini, ai loro ritmi e stili di apprendimento;

evitare i rischi della sezione chiusa, creando rapporti più stimolanti fra insegnanti e bambini utilizzare le competenze delle varie insegnanti valutare con più obiettività il percorso;

utilizzare le competenze delle varie insegnanti;

valutare con più obiettività il percorso formativo del bambino.

Laboratori svolti nelle due scuole:

Psicomotorio

Drammatico-teatrale

Grafico-pittorico-plastico

Musicale

Espressivo

Logico-matematico

Linguistico

Scientifico

Le attività vengono scelte e proposte con modalità diverse, allo scopo di rendere efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini: attività di laboratorio e intersezione, attività di gruppo in sezione, attività di piccolo gruppo, attività per gruppi di età eterogenea.

FORMAZIONE DELLE SEZIONI Dopo aver sperimentato per alcuni anni l’organizzazione per sezioni omogenee e,pur senza ignorarne i fattori positivi,si ritiene opportuno formare per il corrente anno scolastico sezioni eterogenee per età ed alternare attività di intersezione per gruppi omogenei. Questa modalità organizzativa,per sezioni eterogenee, ha riguardato la scuola dell’infanzia del nostro istituto fino all’anno 2004-05,anno di istituzione della scuola statale di Alano di Piave. Tale organizzazione permette di superare alcune difficoltà:

Atteggiamenti conflittuali fra bambini della stessa età e scioglimento dei gruppi leader

Difficoltà di gestire l’inserimento di un numero troppo elevato di bambini piccoli e poco autonomi che richiedono un’attenzione costante e molta assistenza

Sezioni numericamente non equivalenti

Relazioni parentali (gemelli ,cugini) obbligatoriamente inseriti nello stesso gruppo

Il rischio di una precoce elementarizzazione con le conseguenze di uno scolasticismo eccessivo

ORARIO SCUOLA E ORARIO DOCENTI L’orario settimanale di ogni singolo docente è di 25 ore. Le ore di compresenza vengono utilizzate per l’organizzazione dei laboratori o per attività di recupero e rinforzo di piccoli gruppi. Verrà organizzato un orario flessibile delle insegnanti per assicurare un maggior numero di compresenze. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E GESTIONE DELL’ATTIVITA’ Il punto di riferimento per la scuola dell’infanzia è la scelta di una metodologia che “metta al centro” il bambino come soggetto attivo, impegnato a costruire i suoi processi di conoscenza . Sul piano didattico avendo la consapevolezza che l’apprendimento dei bambini si realizza in un contesto significativo e motivante, si individua la metodologia dello sfondo integratore come strumento di riferimento per la programmazione educativa. Programmare per sfondo integratore (vedi Sezione Allegati) Lo sfondo integratore costituisce una realtà motivante dove diversi percorsi vengono legati tra loro, in un contesto dinamico da un personaggio fantastico, una storia, un ambiente.

Tale impostazione è basata su un procedere ancorato alla complessità dell’esperienza, perciò spesso modificato in itinere seguendo i processi che i bambini attivano ed i possibili sviluppi verso altre attività. Si tratta di un percorso reticolare, che si allontana da una concezione addestrativa e parcellizzata. In questo contesto le insegnanti controllano il percorso educativo ed effettuano le scelte necessarie per orientarlo verso gli obiettivi educativi individuati. Attività “cucite addosso” ai bambini Il pieno coinvolgimento dei bambini è la condizione che garantisce l’efficacia educativa. Quindi non tutte le attività programmate saranno attuabili, spesso il percorso prenderà altre strade dietro all’iniziativa ed all’interesse dei bambini. L’insegnante, in questo caso, favorirà la discussione, il confronto tra di loro modificherà la proposta introducendo altri elementi, orienterà il percorso verso una sequenza strutturata di azioni, verso la realizzazione di prodotti concreti capaci di raccontare le loro scoperte. Questa metodologia favorisce nei bambini l’iniziativa, il confronto, l’autonomia di pensiero, la costruzione sociale dei propri saperi. Altre volte le attività si svolgeranno nel modo previsto, sia perché sostenute dalla motivazione dei bambini, sia talvolta perché ritenute necessarie dall’insegnante. Si tratta di realizzare un intreccio efficace tra queste due modalità di gestione, oscillando tra valorizzazione del protagonismo dei bambini e attività guidate. Nella programmazione di plesso delle singole scuole verranno esplicitate tutte le modalità organizzative.

SCUOLA PRIMARIA

Le classi prime della scuola primaria dall’anno scolastico 2009-10, sono organizzate secondo il modello previsto dall’art.4 del D.L. n°137 convertito con modificazioni nella legge n°169 che supera il precedente assetto organizzativo. In considerazione della dotazione dell’organico d’istituto prevista per il corrente anno, l’organizzazione è stata rivista secondo i seguenti criteri: alle classi prime funzionanti con un tempo settimanale di 27 ore saranno assegnati:

un docente prevalente (22 ore) e un docente con una presenza di 8 ore settimanali a cui sarà affidato l’insegnamento dell’ambito matematico scientifico;

le classi successive alla prima continueranno a funzionare, per l’anno scolastico in corso, secondo gli orari in atto, cioè con 30 ore settimanali distribuite in 5 giorni. Il modello organizzativo prevede, dove è possibile, la presenza di un docente prevalente in ogni classe con un altro docente che opera in tre classi a cui è assegnato l’ambito matematico-scientifico. In alcune classi della scuola primaria di Alano tale criterio non sarà rispettato per garantire la continuità;

alle classi funzionanti a tempo pieno di 40 ore settimanali saranno assegnati 2 docenti per classe;

l’ambito linguistico ed antropologico viene, di norma, assegnato al docente prevalente, mentre per l’assegnazione delle educazioni si terrà conto delle competenze dei singoli docenti.

ORARIO SETTIMANALE

CLASSE

1^

27 ore settimanali

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8.00-12.45 8.00-12.45 8.00-12.45 8.00-12.30 8.00-12.45

13.15-16.40

CLASSI 2^ 3^ 4^ 5^

30 ore settimanali

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8.00-12.45 8.00-12.30 8.00-12.45 8.00-12.30 8.00-12.45

13.15-12.40 13.15-16.40

ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO

Nelle scuole Primarie ogni gruppo elabora l’orario relativo alle proprie classi, tenendo conto per quanto possibile dei seguenti criteri:

1. Funzionalità: l’articolazione dell’orario settimanale prevede lo sviluppo di tutte le discipline del curricolo. Per rispettare il tempo psicologico del bambino ed evitare affaticamento e disorientamento le attività vengono normalmente predisposte in unità di lavoro di due ore.

2. Equilibrio: l’articolazione dell’orario cerca di collocare le discipline con più alto carico cognitivo nella prima parte della mattinata, lasciando nel pomeriggio attività per classi aperte di laboratorio. Si garantisce ad ogni disciplina una distribuzione equilibrata nell’arco della settimana ,evitando concentrazioni o vuoti.

QUANTIFICAZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE Le Indicazioni nazionali definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento per le diverse classi ma lasciano ampio margine alla costruzione dei concreti percorsi formativi. Peraltro lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR 275/99) consente di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. In considerazione dell’esperienza fin qui maturata e tenuto conto dell’organizzazione delle attività facoltative il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato

DISCIPLINE 1A 2A 3A 4A 5A

ITALIANO 9 8 7 7 7

STORIA/GEOGRAFIA 3 3 4 4 4

MATEMATICA 7 6 5 5 5

SCIENZE 1 2 2 2 2

INGLESE 1 2 3 3 3

ED. IMMAGINE 1 1 1 1 1

ED. MOTORIA 1 1 1 1 1

ED. MUSICALE 1 1 1 1 1

TECNOLOGIA-INFORMATICA (SOLO T.P.) 1 1 1 1 1

I.R.C. 2 2 2 2 2

TOTALE ORE 27 27 27 27 27

Nell’ambito linguistico sarà anche inserito l’insegnamento di “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”.

ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI

PLESSO DI QUERO

TEMPO PIENO TEMPO NORMALE

Insegnanti 1^A 2^A 3^A Insegnanti 1^B 2^B 3^B 4^A 5^A 5^B

Eboli Anna 22 Faoro Silvia 22

Zuglian Miriam 22 Maccagnan Francesca 7 7 8

Viale Flavio 22 Lusa Orietta 22

Dal Toè Silvana

22

Baldotto Silvana 8 7 7

Deon Giovanna 22 Zancaner Lara 22

Gaio Iris 22 Bagatella Giorgia 22

Inglese Dal Mas Cinzia

1 2 3

Bellencin Katya 22

Biasion Annalisa 22

Inglese Dal Mas Cinzia

1 2 3 3 3 3

30 32 32 33 32 32

PLESSO DI ALANO DI PIAVE Insegnanti 1^A 2^A 3^A 3^B 4^A 4^ B 5^A 5^B

Carellle Manuela 22

D’Incà Elisa 8 + 1 (Ingl)

7 + 2 (Ingl)

2 2

Codemo Amalia 22

Bernardi Fiorenza 11 11

Simioni Rosanna 10 10 2

Zambelli Franz Monica

11 11

Menegat Carlo 11 11

Maeran Erica 22

Sampieri Cinzia 22

Bortoluz Vanda 7 8 7

Di Falco (ore 7) 4 3

INGLESE Santini Maria Luisa

3 4+3 3 3 3 3

31 31 30 30 30 32 33 32

Nel plesso di Quero funzionano 9 classi di cui tre a tempo pieno, in quello di Alano di Piave funzionano 8 classi

ORGANIZZAZIONE TEMPO PIENO

Nell’anno scolastico in corso funzionano a tempo pieno le classi 1 A , 2 A ,3A. Tale organizzazione prevede che in ogni classe operino 2 insegnanti contitolari. Ciascun insegnante è responsabile di un ambito disciplinare (Linguistico-antropologico, matematico-scientifico).

ORARIO TEMPO PIENO

CLASSI 1 A - 2 A 40 ore

settimanali

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8.00-12.30 8.00-12.30 8.00-12.30 8.00-12.30 8.00-12.30

12.30-14.00 tempo mensa

12.30-14.00 tempo mensa

12.30-14.00 tempo mensa

12.30-14.00 tempo mensa

12.30-14.00 tempo mensa

14.00-16.00 14.00-16.00 14.00-16.00 14.00-16.00 14.00-16.00

QUERO

Alunni 154

9 Classi di cui 3 a tempo

pieno

1 A TEMPO PIENO 1B

2 A TEMPO PIENO 2 B

3 A A TEMPO PIENO 3 B 4 A 5 A 5 B

Docenti 15

ALANO

Alunni 124

8 Classi

1 A 2 A 3 A 3 B 4 A 4 B 5 A 5 B

Docenti 12

Nell’organizzazione delle lezioni i docenti si alternano per garantire agli alunni nell’arco delle singole giornate e delle settimane un’equilibrata distribuzione delle attività didattiche.

Le ore pomeridiane sono normalmente organizzate per attività laboratoriali in piccoli gruppi classe o misti.

• Nel tempo pieno operano 2 insegnanti + 2 insegnanti specialisti • Insegnante A: ambito linguistico (lingua italiana, storia, arte, musica, attività

alternativa a rotazione) • Insegnante B: ambito logico-matematico (matematica, scienze, geografia, motoria,

attività alternativa a rotazione) • Insegnante specialista lingua straniera: inglese • Insegnante di IRC (religione cattolica)

ORARIO tipo (tempo pieno)

CLASSI A TEMPO NORMALE

LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

8.00

/9.00

B A B A B A

9.00

/10.00

B A B A B A

10.00

/10.30

B A B A B A

10.30

/10.45

A A/B B LS B

10.45

/11.45

A B/A A LS B

11.45

/12.30

A B/A A LS B

12.30

/13.30

A B A A B

14.00

/15.00

A B IRC/#* A B A

15.00

/16.00

A B IRC/#* A B A

LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

8.00

– 9.00

MATEMATICA ITALIANO MATEMATICA ITALIANO ITALIANO

9.00

– 10.00

MATEMATICA ITALIANO MATEMATICA ITALIANO ITALIANO

10.00

– 10.30

MATEMATICA ITALIANO MATEMATICA ITALIANO ITALIANO

10.30

– 10.45

RICREAZIONE

10.45

– 11.45

ITALIANO SCIENZE ITALIANO INGLESE GEOGRAFIA

11.45

– 12.30

ITALIANO SCIENZE ITALIANO INGLESE GEOGRAFIA

12.30

– 14.00

mensa

14.00

– 15.00

STORIA LAB.

IMMAGINE IRC/ALT.# MUSICA

LAB. GEOMETRIA

15.00

– 16.00 ED. MOTORIA

LAB. TECNOLOGICO

IRC/ALT.# LAB.

ITALIANO

CLASSI 2B, 3B, 4A, ,

5A, 5B 30 ore

settimanali

30 ore settimanali

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8.00-12.45 8.00-12.45 8.00-12.45 8.00-12.45 8.00-12.45

13.30-16.40 13.30-16.40

ORARIO tipo (tempo normale)

FDA

LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

8.00

/9.00

INGLESE C/A A A C/A

9.00

/10.00

INGLESE C/A A A A

10.00

/10.30

C/A A A/C A A

10.30

/10.45

RICREAZIONE

10.45

/11.45

A A A C A

11.45

/12.45

A A A C INGLESE

12.45

/13.15

mensa mensa

13.15

/14.30

C A

14.30

/15.30

IRC A

15.30

/16.40

IRC A

LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

8.00

/9.00

L2 MATEMATICA ITALIANO ITALIANO ED. MUSICALE

9.00

/10.00

L2 MATEMATICA ITALIANO ITALIANO GEOGRAFIA

10.00

/10.30

MATEMATICA ITALIANO ED. MOTORIA ITALIANO GEOGRAFIA

10.30

/10.45

RICREAZIONE

10.45

/11.45

ITALIANO ITALIANO STORIA MATEMATICA ITALIANO

11.45

/12.45

ITALIANO ITALIANO STORIA MATEMATICA L2

12.45

/13.15

mensa mensa

13.15

/14.30

SCIENZE LAB.IMM

14.30

/15.30

IRC/ALT LAB.CITTADINANZA

15.30

/16.40

IRC/ALT LAB.CITTADINANZA

ORGANIZZAZIONE SCUOLA SECONDARIA di 1°grado

Il DPR n°89 prevede la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola del 1° ciclo dell’istruzione ai sensi dell’art.64, comma 4 del D.L. 112 convertito con modificazioni dalla L. 133. In particolare per la scuola secondaria di 1° grado sono state riviste le tabelle orarie delle discipline prevedendo un orario a TEMPO NORMALE di 30 ore settimanali e un TEMPO PROLUNGATO di 36 ore settimanali comprensive del tempo mensa. Solo per le uscenti classi terze, a tempo prolungato, vengono mantenuti, per l’anno sc. 2009-10, i vecchi ordinamenti Pertanto l’organizzazione terrà conto della normativa sopra citata e dei seguenti criteri:

utilizzo dell’unità oraria di 50’

possibilità di usufruire della disponibilità di ore docenza per l’ampliamento e la diversificazione dell’offerta formativa

favorire la didattica laboratoriale e progetti interdisciplinari elaborati collegialmente

articolazione flessibile del calendario scolastico SCUOLA DI ALANO DI PIAVE in questa scuola il modello organizzativo è quello del TEMPO NORMALE pari a 30 ore settimanali.

QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE

ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA 9 ORE

ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO IN MATERIE LETT. 1 ORA

MATEMATICA E SCIENZE 6 ORE

TECNOLOGIA 2 ORE

INGLESE 3 ORE

SPAGNOLO 2 0RE

ARTE E IMMAGINE 2 ORE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 ORE

MUSICA 2 ORE

RELIGIONE CATTOLICA 1 ORA

Composizione delle cattedre per l’anno sc.2010-11

Le classi sono 6 Le lezioni sono articolate su 5 giorni:

ALANO

Materia Insegnante 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^B Altre ore

R.C. Seganfreddo Alessandra T.I. 1 1 1 1 1 1 n. 6 ore Quero

Attiv.Alter. Macauda Vincenzo T.D. 1 1 1 1 1 1

Lettere n. 3 cattedre

Todoverto Daniela T.I. 4+1 5 9+1 storia/geo nelle prime

Zalla Germana T.I. 5 4+1 9+1 Italiano nelle prime

Di Tommaso Luana T.I. 9+1 9+1

Mat.Scienze n. 2 cattedre

Sperandio Mauro T.I. 6 6 6

Moncada Eliana T.D. 6 6 6

Inglese n. 1 cattedra

Ricci Fiorella T.I. 3 3 3 3 3 3

Spagnolo ore 12

Bordin Lucia T.D. 2 2 2 2 2 2

Ed. Art. ore 6 + 6

Miuzzi Mauro T.I. 2 2 2 Ore 12 Quero

Macauda Vicenzo T.D. 2 2 2

Ed. Mus. n. 1 cattedra esterna (12+6)

Sandi Italo T.I. 2 2 2 2 2 2 ore 6 a Sovramonte

Ed. Tec. ore 6 + 6

Gaudino Annunziata T.I. 2 2 2 Ore 12 Quero

Apa Francesco T.I. 2 2 2 ore 12 Lentiai

Ed. Fisica ore 6 + 6

Carpene Giulio T.I. 2 2 2 Ore 12 Quero

Secco Vania T.D. 2 2 2

Sostegno 2 cattedre x x x x x

Forte Nunzio Mario T.D. x x

Rapisarda Vincenzo T.D. x x x

8.00 - 13.00 da lunedì a venerdì

14.00 - 16.30 lunedì e mercoledì

Le ore pomeridiane rientrano nel recupero orario e sono utilizzate per laboratori ,attività di potenziamento,recupero,progetti particolari di ampliamento dell’offerta formativa. Il lunedì il recupero prevede la presenza dei docenti di lettere, matematica, inglese; il mercoledì le attività di recupero riguardano soprattutto le discipline dell’ambito artistico-espressivo. Nella tabella che segue viene presentato l’orario dei rientri pomeridiani con le varie discipline di volta, in volta interessate.

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO DI ALANO

PROPOSTA ORARI RIENTRI POMERIDIANI A.Sc. 2010/2011 LUNEDI’ POMERIGGIO I° Quadrimestre

Orario 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^B

14,50 LETTERE INGLESE LETTERE MATEM. LETTERE MATEM.

15,40 LETTERE MATEM. LETTERE LETTERE MATEM. INGLESE

16,30 MATEM. LETTERE MATEM. LETTERE INGLESE LETTERE

II° Quadrimestre

Orario 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^B

14,50 INGLESE LETTERE LETTERE MATEM. LETTERE MATEM.

15,40 LETTERE MATEM. INGLESE LETTERE MATEM. LETTERE

16,30 MATEM. LETTERE MATEM. INGLESE LETTERE LETTERE

I docenti di inglese e di matematica effettuano un recupero pari 2,30 h, restano da recuperare altri 30’ settimanali da accumulare per interventi da effettuarsi nelle ultime settimane. MERCOLEDI’ POMERIGGIO I° Periodo (fino a Natale)

Orario 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^B

14,50 MUSICA LETTERE APPROF.LIN RELIGIONE LETTERE LETTERE

15,40 *TECNICA SPAGNOLO *TECNICA *ARTISTICA MUSICA MOTORIA

16,30 SPAGNOLO *TECNICA *ARTISTICA *TECNICA MOTORIA MUSICA

x 6 sett. x 6 sett.

* per 12 settimane II° Periodo (gennaio / 1°sett.Aprile )

Orario 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^B

14,50 LETTERE MUSICA LETTERE LETTERE *ARTISTICA *TECNICA

15,40 ARTISTICA MOTORIA SPAGNOLO MUSICA *TECNICA *ARTISTICA

16,30 MOTORIA *ARTISTICA MUSICA SPAGNOLO APRROF.LIN RELIGIONE

x 6 sett. x 6 sett.

* per 12 settimane Ultimo Periodo (ultime 5 sett.)

Orario 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^B

14,50 MATEM. MATEM. MUSICA MOTORIA INGLESE SPAGNOLO

15,40 INGLESE MOTORIA MATEM. SPAGNOLO MATEM. INGLESE

16,30 APPROF.LIN RELIGIONE MOTORIA MATEM. SPAGNOLO MATEM.

x 6 sett. x 6 sett.

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO DI QUERO

In questa scuola il modello organizzativo è quello del TEMPO PROLUNGATO pari a 36 ore comprensive del tempo mensa. QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE

ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA 15 ORE

ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO IN MATERIE LETT. 1 ORA

MATEMATICA E SCIENZE 9 ORE

TECNOLOGIA 2 ORE

INGLESE 3 ORE

FRANCESE 2 0RE

ARTE E IMMAGINE 2 ORE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 ORE

MUSICA 2 ORE

RELIGIONE CATTOLICA 1 ORA

Composizione delle cattedre per l’anno sc.2010-11

QUERO 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^B Altre ore

Materia Insegnante

R.C. Seganfreddo Alessandra T.I. 1 1 1 1 1 1 6 Alano di Piave

Lettere n. 5 cattedre

Farenzena Maria Rosa T.I. 9 9

Mattiello Raffaella T.I. 3 15

Bogana Amalia Serenella T.I. 3 15

Orlandi Paola T.I. 3 15

Vignaga Morena T.I. 3 15

Mat.Scienze n. 3 cattedre

Parissenti Igino T.D. 9 9

Gorza Ivano T.I. 9

Todesco Micaela T.D. 9

D'Ambros Paola T.I. 9 9

Francese ore 12

Alberioli Walter T.I. 2 2 2 2 2 2 ore 8 Lentiai

Inglese n. 1 cattedra interna + 1 esterna

Papette Elisa T.I. 3 3 3 3 3 3

Ed. Artistica n. 1 cattedra est.

Miuzzi Mauro T.I. 2 2 2 2 2 2 ore 6 Alano

Ed. Mus. n. 1 cattedra est.

Gazzi Damiano T.I. 2 2 2 2 2 2 ore 6 Seren

Ed. Tec. n. 1 cattedra est.

Gaudino Annunziata T.I. 2 2 2 2 2 2 ore 6 Alano

Ed. Fisica n. 1 cattedra est.

Carpene Giulio T.I. 2 2 2 2 2 2 ore 6 Alano

Sostegno 2 cattedre x x x x

Maschio Sabrina 9+3

Meneghin Carla 9 9

6

Le classi sono 6 Le lezioni sono articolate su 5 giorni:

8.00 - 13.00 Da lunedì a venerdì

14.00 - 16.40 Lunedì mercoledì venerdì

A partire dall’anno scolastico 2010-11 i rientri sono stati così organizzati:

le ore pomeridiane del lunedì che corrispondono al tempo aggiuntivo di matematica e lettere sono utilizzate per attività di laboratorio;

le ore del mercoledì prevedono attività educative e di studio assistito con interventi di recupero e di potenziamento;

le ore del venerdì sono utilizzate per attività di recupero del tempo scuola delle educazioni.

Sono state riviste, inoltre, le modalità organizzative dei laboratori vista la mancanza di tempi aggiuntivi per alcune discipline (arte,musica,tecnologia,scienze sportive) I docenti del plesso hanno attivato progetti e laboratori tenendo conto delle possibilità offerte dal circuito PROVINCIA SPETTACOLO e delle risorse professionali interne

ORGANIZZAZIONE RIENTRI

1^A e 1^B Attività spazi

2^A e 2^B Attività spazi

3^A e 3^B Attività spazi

Parissenti Vignaga Mattiello

TEATRO (1° quadrimestre)

Aule

Bogana Todesco Talamini

11.03 - 27.05 Aule

Meneghin D'Ambros

Orlandi

Aule

Aula informatica

Palestra Aula

magna

Lab. Illustrando sulle ali della fantasia Ed. alla Legalità

Aula Biblioteca

Orientamento Matematica laboratoriale

Lab informatica (softwere geometria

dinamica) Laboratorio di lettura

Prepariamoci per l'esame

Parissenti Vignaga Mattiello

04.02 - 04.03

Aule Lab.

Scientifico

Bogana Todesco Talamini

10.01 - 31.01 Aule

Meneghin D'Ambros

Orlandi

Aule

Aula

informatica

Lab. Microbiologia Lab. lettura

Ed. Legalità Lab. "Leggiamo ed

illustriamo Italo Calvino"

Aula Biblioteca

20 dicembre Centocinquanta

1861 - 2011

Parissenti Vignaga Mattiello

11.03 - 27.05

Aule Lab.

Scientifico

Bogana Todesco Talamini

Cineforum Aula Magna

Meneghin D'Ambros

Orlandi

Aule

Aula

informatica

Lab. Illustrando sulle ali della fantasia

13 - 20 - 27 maggio 2011

Piante e segreti Lab. Igiene e Biologia Microbiologia

Todesco Bogana

11.03 - 29.04

Aule Aula Magna

Meneghin D'Ambros

Orlandi

Aule

Aula informatica

Fuoribandus

25 ott 8 nov Dolomiti patrimonio

dell'umanità

Todesco Bogana

06.05 - 27.05

Aule Aula Magna

Meneghin D'Ambros

Orlandi

Aule

Aula informatica

Aula libera

cl I

Orientamento

15 - 22 - 29 nov 13 dic

Dal sentire allo scrivere

a classi unite

classe

1^A spazi

classe

1^B

classe 2^A spazi classe

2^B

classe

3^A spazi

classe

3^B

80'

14,00 -15,20

Farenzena Aula Parissenti

Mattiello Aula Bogana

Orlandi Aula Vignaga

Talamini Aula

multimediale

docente

matem

CTP

Insegnante

sostegno

Aula

sostegno Gorza

D'Ambros Laboratorio

Informatica D'Ambros

80'

15,20 -16,40

Parissenti Aula Farenzena

Mattiello Aula Bogana

Orlandi Aula Vignaga

docente

matem

CTP

Laboratorio

scientifico Talamini

Gorza Laboratorio

Linguistico

Laboratorio

Informatica

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTI A.S. 2010-11

SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTI DEL PLESSO DI VAS e ALANO

PROGETTAZIONE DIDATTICA PLESSO DI ALANO DI PIAVE

Le insegnanti intendono adottare una programmazione per progetti che coinvolga le tre sezioni: Progettazione didattica con sfondo integratore: IL BOSCO DEGLI ALBERI AMICI

Il Collegio Docenti, con la consapevolezza che l’apprendimento dei bambini si realizza in un contesto significativo e motivante, individua la metodologia dello Sfondo Integratore come principale strumento di riferimento per la Programmazione Educativa. Al suo interno gli spazi didattici, i tempi della giornata, le relazioni interpersonali, i mediatori didattici sono organizzati per la maturazione dell’identità e la conquista dell’autonomia dei bambini, cioè per favorire la loro attività e la costruttività operando con le cose e con i simboli. Lo sfondo narratore è caratterizzato da una trama narrativa fantastica o realistica (fiaba, personaggio …) nella quale i bambini trovano la coerenza e il significato delle esperienze e delle conoscenze. Il tema dell’anno: Il bosco degli alberi amici… (vedi sezione allegati)

Laboratori per fasce d’età :nella scuola dell’infanzia i laboratori giocano un duplice ruolo: quello di favorire e potenziare le esperienze cognitive all’interno e quello di consentire scambi e collaborazioni all’esterno. Il laboratorio rappresenta per il bambino un ambiente di esperienza ricco e molteplice, in grado, per quanto possibile, di andare incontro alle esigenze di ognuno. Il laboratorio è: Esplorazione:è il luogo nel quale si propongono percorsi esplorativi , di ricerca,

non predefiniti ma tracciati di volta in volta; Integrazione: unisce i saperi disciplinari a quelli di ricerca e verifica;

Interazione: sviluppa modalità di relazioni fondate sulla qualità dello stare vicini; Alfabetizzazione: favorisce l’alfabetizzazione secondaria di utilizzo e di

applicazione in direzione creativa; Valorizzazione: offre possibilità di successo e di valorizzazione rivolti a garantire

la produttività individuale; Animazione: apre all’inventiva, sviluppando l’originalità individuale

Il laboratorio è per il bambino uno spazio/tempo arricchito, potenziato, nel quale c’è un’alta concentrazione di attenzione, arricchimento e focalizzazione; e proprio perché esperienza settoriale è uno spazio/tempo nel quale è bene entrare ma dal quqle è necessario anche uscire. La partecipazione/gestione dell’adulto/conduttore è stabilita a livello di progettazione collegiale e tiene conto delle attitudini, delle passioni e delle competenze individuali. Presuppone inoltre l’assunzione di responsabilità di tutto il percorso. Tempi: due/tre volte a settimana,da novembre a maggio, le insegnanti in compresenza riuniranno i bambini in piccoli gruppi per fasce d’età, e valorizzando le specifiche competenze di ognuna li accompagneranno in attività specifiche: psicomotricità, attività grafico-pittorico-plastiche, letto-scrittura, biblioteca, giochi e attività linguistiche, pre-calcolo, prime scoperte scientifiche…(vd prospetto allegato)

Progetto Accoglienza : Atterraggio morbido. Progetto trasversale a tutte le attività educativo-didattiche. La finalità è quella di accogliere i bambini in modo individualizzato e di farsi carico delle emozioni loro e dei loro familiari nei delicati momenti del distacco, dell’ambientazione quotidiana e della costruzione di nuove relazioni. E’ svolto in modo intensivo nelle prime settimane di scuola.

Progetto psicomotricità

La finalità è il desiderio di accompagnare i bambini alla scoperta del corpo, per favorire la conoscenza di sé tramite il movimento, l’espressività, la stimolazione sensoriale e la relazione con l’altro. Per i bambini di 5 anni si prevedono sedute con l’esperta in psicomotricità.

Progetto alternativo all’I.R.C.: Parole in gioco Il laboratorio viene allestito nell’aula biblioteca ed è l’attività alternativa alla religione cattolica. Si proporranno giochi a tavolino guidati dalle insegnanti (tombole, domino, giochi di associazione), lettura di libri, lettura di immagini o semplici testi. Si produrranno semplici elaborati grafico-pittorici.

Progetto Biblioteca : si propone di far conoscere ai bambini la biblioteca comunale, luogo significativo della realtà socio-culturale del territorio, per avvicinarli al libro e all’esperienza del prestito. Sono previste letture animate (bibliotecaria o altri esperti) per rendere più piacevole l’ascolto e far nascere l’amore per i libri (progetto rivolto ai bambini più grandi)

Progetto biblioteca a scuola: con le stesse finalità del precedente ma rivolto ai bambini più piccoli.

Educazione alla sicurezza: le finalità sono quelle di sensibilizzare i bambini sui

pericoli che possono presentarsi in ogni momento della quotidianità, affinando le loro percezioni e stimolandoli a trovare soluzioni adeguate

Progetto continuità: i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia saranno invitati a conoscere la nuova realtà scolastica, i compagni e gli insegnanti che li accoglieranno alla scuola primaria. Per gli educatori il progetto prevede uno o più incontri per il passaggio di informazioni e consegne.

Progetto Provincia e spettacolo: Pulsazione, suono, struttura (di Nelso Salton)

Il progetto, inserito nel contesto dello Sfondo Integratore, coinvolgerà tutti i bambini della scuola e prevede attività di movimento, canzoni, danze e suoni eseguiti con la voce e gli strumenti.

Progetto inglese (vedi sezione allegati) Tali Progetti e laboratori verranno realizzati, nel corso dell’anno scolastico, con gruppi omogenei ed eterogenei di bambini, tenendo presente le competenze e le specificità delle singole insegnanti. I singoli Progetti e le varie Unità di Apprendimento, pensati e progettati dalle insegnanti, tenendo conto dei parametri pedagogici ed organizzativi elencati prima, verranno inseriti puntualmente nel registro di sezione.

SCUOLA PRIMARIA

PROGETTI DEL PLESSO DI ALANO DI PIAVE

PROGETTI DEL PLESSO DI QUERO

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

PLESSO DI ALANO DI PIAVE

CLASSI OPERATORE TITOLO PROGETTO N. ORE

PRIME

Santuzzo Bepi Oltre lo specchio, viaggio nel mondo della fiaba 40 (2 q.)

Rossi Alessandro Poesia: emozioni, sensazioni, riflessioni 2

Rossi Alessandro Poesia è musica… poesia e musica 2

Prof.ssa Todoverto

Metodo di studio Un’ora alla settimana per tutto

l’anno

Prof. Zalla Mito ed epica Un’ora alla settimana per tutto

l’anno

Dirigente Dott.ssa Gina Doro

Progetto Arcobaleno Un’ora alla settimana per tutto

l’anno

SECONDE

Cooperativa Mazarol

Il mulino macina ancora 3+3

Cooperativa Mazarol

Alla scoperta della vena d’oro 3+4

Vari La bottega del fabbro 3

TERZE

Rossi Alessandro Poesia: emozioni, sensazioni, riflessioni 2

Rossi Alessandro Poesia è musica… poesia e musica 2

Rech Paolo Pazzipupazzi (Teatro) 30 (2 q.)

Prof. Zalla e Todoverto

La Grande Guerra Due ore settimanali primo e

secondo quadrimestre

Prof. Seganfreddo

Progetto di solidarietà 1 ora settimanale (per un periodo)

Progetto Orientamento

Educazione affettivo-sessuale

Patentino per motorino

Prof. Ricci teatro in Lingua Inglese 4

Rossi Alessandro Poesia: emozioni, sensazioni, riflessioni 2

Rossi Alessandro Poesia è musica… poesia e musica 2

ATTIVITA’ DI LABORATORIO ANNO SCOLASTICO 2010-2011

CLASSI SECONDE

Progetto attività sportiva Prof.Forte Lunedì pomeriggio Intero anno scolastico

Progetto “ Come eravamo”

Prof. Sandi Prof. Di Tommaso ( parte teorica)

Lunedì pomeriggio Intero anno scolastico

Progetto fumetto Prof. Di Tommaso Lunedì pomeriggio Primo quadrimestre

Progetto fumetto Prof. Macauda ( parte grafica)

Mercoledì pomeriggio Primo quadrimestre

Progetto laboratorio scientifico

Prof. Sperandio Lunedì pomeriggio Intero anno scolastico

Progetto “bricolage” Prof. Di Tommaso Prof. Peratoner

Mercoledì pomeriggio Primo quadrimestre

Laboratorio di cucina Prof. Moncada Mercoledì pomeriggio Secondo quadrimestre

Laboratorio di lingua spagnola

Prof. Bordin Mercoledì pomeriggio Secondo quadrimestre

Laboratorio educazione alla convivenza civile

Prof. Di Tommaso + esperto esterno

Mercoledì pomeriggio Secondo quadrimestre

Laboratorio potenziamento lingua inglese

Prof. Ricci Mercoledì pomeriggio Secondo quadrimestre

PLESSO DI QUERO

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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Questa istituzione scolastica favorisce il rapporto scuola–famiglia prevedendo incontri periodici con i genitori e predisponendo materiale specifico per una migliore conoscenza della scuola, della sua organizzazione e della sua proposta educativo / didattica. Scuola dell’infanzia Assemblea con i genitori con le insegnanti a inizio anno e consegna di un

fascicoletto informativo sul funzionamento della scuola. Due colloqui individuali in corso d’anno Tre consigli d’intersezione.

Scuola Primaria Incontro gestito dal Dirigente Scolastico con i genitori dei bambini che

andranno a scuola in autunno verso la fine dell’anno scolastico precedente Assemblea con gli insegnanti prima dell’inizio delle lezioni per la classe 1^ e

consegna di un fascicoletto che raccoglie a grandi linee aspetti organizzativi, finalità educative e informazioni riferiti al POF

Assemblea per tutti i genitori in occasione delle votazioni per i Consigli d’interclasse Quattro colloqui bimestrali individuali di cui due per la consegna delle schede di

valutazione Quattro consigli d’interclasse

Scuola Secondaria di 1° grado Incontro gestito dal Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni che si iscrivono

alla classe 1^ Assemblea con gli insegnanti all’inizio dell’anno scolastico e presentazione del

contratto formativo (consegna di un fascicoletto che raccoglie informazioni organizzative e finalità educative riferite al POF)

Quattro colloqui bimestrali individuali Quattro consigli di classe

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ORGANI DI GOVERNO COLLEGIO DEI DOCENTI E’ composto da tutti gli insegnanti che operano nell’Istituto. Si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico e dibatte e delibera argomenti inerenti il progetto educativo – didattico – organizzativo. Insegnanti componenti il Collegio Docenti nell’a.s. 2009/10: Infanzia: n°12 Primaria: n°32 + 2 CTP Secondaria di 1° grado: n°38 + 4 CTP TOTALE n°88 CONSIGLIO DI ISTITUTO E’ composto da rappresentanti eletti dagli insegnanti, dai genitori e dal personale ATA. Si riunisce periodicamente su convocazione del Presidente che è un genitore: Sig.ra DAL TOE’ SILVANA. Dibatte e delibera argomenti relativi all’organizzazione generale ed ha competenza specifica in campo finanziario.

CONSIGLIO DI INTERSEZIONE DI INTERCLASSE DI CLASSE E’ composto da tutti gli insegnanti che operano in ciascuna scuola dell’infanzia, elementare e media e dai rappresentanti dei genitori in numero pari al numero delle classi. E’ formato dagli insegnanti che operano nella classe e da 4 rappresentanti dei genitori nella scuola media. Si riunisce quattro volte l’anno in date da calendarizzare ed esporre all’Albo di ciascuna scuola e non ha potere deliberante: esprime pareri e proposte che però devono essere avvallate dai due organi citati precedentemente.

UFFICI DI SEGRETERIA E DI DIREZIONE Presso la Scuola Media di Quero

Via Nazionale, 35/b – 32030 QUERO (BL) Tel. 0439-787111 – Fax 0439-787851

E-mail: [email protected]

ORARIO: mattina: 8.00 - 13.00 (dal lunedì al sabato)

pomeriggi: 15.00 - 18.00 (dal lunedì al venerdì) Dirigente Scolastico: Dott.ssa DORO Gina Direttore S.G.A.: Sig.ra ZANETTE Claudia Ass. Amm.vi: Sigg. NANI Valentina (P.T.) RESEGATI Maria Angela RIZZOTTO Nadia STALLIVIERE Ernesta

TOTALE ALUNNI N°617

TOTALE PERSONALE N°113 Torna al menu-POF

REGOLAMENTI

PREMESSA La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dallo Statuto degli Studenti (D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998). La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel superamento di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Conformemente a questi dettati costituzionali, l’Istituto Comprensivo garantisce che: Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico viene compiuta per

motivi riguardanti sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

Il personale e gli organi collegiali della scuola agiscono secondo criteri di imparzialità.

Il servizio scolastico e le attività educative vengono erogati con regolarità e continuità.

Tutti gli operatori del servizio si impegnano a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, soprattutto nella fase di ingresso alle classi iniziali e nelle situazioni di rilevante necessità, nel rispetto dei diritti e degli interessi di tutti gli studenti.

L’attività scolastica e l’orario di servizio di tutto il personale sono organizzati secondo criteri di efficienza, efficacia e flessibilità.

Istituzioni, personale, genitori, alunni partecipano e collaborano alla gestione della scuola, nell’ambito degli organi e delle norme vigenti.

I docenti operano al fine di aiutare gli alunni a sfruttare al meglio le singole capacità ed attitudini, ad esprimersi, a recepire ed elaborare le informazioni ricevute.

DIRITTI DEGLI ALUNNI

Lo studente all’interno del suo processo formativo, cui concorrono sia la scuola che la famiglia, ha i seguenti diritti: Diritto a una formazione culturale che valorizzi e rispetti la propria unicità personale,

etnica, religiosa, culturale; Diritto alla tutela della dignità personale e alla riservatezza; Diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano il

funzionamento della scuola e l’uso degli spazi; Diritto di essere informato sugli obbiettivi del lavoro da svolgere, sugli strumenti e

sui tempi necessari; Diritto di ricevere una valutazione trasparente, volta ad avviare processi di

autovalutazione; Diritto alla regolarità e continuità delle lezioni; Diritto a lavorare in un’atmosfera serena e distesa;

Diritto ad una distribuzione equilibrata dei compiti di casa; Diritto da ottenere chiarimenti dai docenti su quanto spiegato o richiesto; Diritto alla corresponsabilità nella vita democratica della classe; Diritto di poter avere colloqui individuali con i docenti per discutere di problemi

personali relativi alla disciplina; Diritto ad essere preparato ad orientarsi verso le proprie scelte future.

A tal fine la scuola si impegna ad attivare le condizioni per assicurare: Un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio

educativo-didattico di qualità; Offerte formative aggiuntive ed integrative; Iniziative per il recupero delle situazioni di svantaggio e di prevenzione della

dispersione scolastica; Un ambiente pulito e sicuro in base alle leggi vigenti; La disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica; Attività di sostegno, promozione della salute e di assistenza psicologica, in

collaborazione anche con il servizio sanitario locale.

DOVERI DEGLI STUDENTI Lo studente è tenuto a: Frequentare regolarmente le lezioni, svolgere con assiduità gli impegni di studio,

tenere con cura libri e quaderni, portare a scuola tutto il materiale necessario; Eseguire regolarmente, ordinatamente ed in modo coerente alle consegne, ogni

tipo di compito assegnato; Informarsi di quanto è stato svolto/assegnato durante eventuali assenze; Partecipare in modo attivo e costruttivo alle ore di lezione, senza disturbare o

impedirne il regolare svolgimento; Rispettare l’orario delle lezioni; a questo proposito si ricorda che gli alunni devono

essere a scuola 5 minuti prima del suono della campanella; Quel rispetto, anche formale, richiesto dal luogo e dal ruolo delle persone con cui

entra in relazione; Salutare educatamente tutte le persone con le quali viene in contatto all’interno

della scuola; I rapporti con i compagni di classe e con gli altri alunni della scuola devono basarsi

sul rispetto e sulla solidarietà; pertanto gli alunni non devono offendere, usare violenza fisica, anche se provocati; non devono minacciare o farsi giustizia da sé, né devono protrarre gli scherzi e le prese in giro fino al punto di far soffrire veramente qualcuno;

Ogni contrasto fra gli alunni, se non risolto, va superato con l’aiuto di un docente, e solo successivamente al tentativo di pacificazione compiuto da un docente, rivolgendosi al Dirigente Scolastico;

Utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, i sussidi didattici e comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola e/o agli oggetti dei compagni;

Seguire con attenzione durante le spiegazioni e la correzione dei compiti di casa, chiedendo eventuali chiarimenti;

Esprimersi con un linguaggio rispettoso e corretto. N.B. Il mancato rispetto di queste regole, essenziali per l’apprendimento e per la convivenza civile, può portare a interventi di tipo disciplinare.

Questi importanti doveri, sia relativi alla formazione che all’apprendimento, sono oggetto di regolamento specifico, concordato in ciascuna classe all’inizio dell’anno scolastico con i docenti.

NORME DI ATTUAZIONE 1) Gli alunni devono trovarsi a scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni sia del mattino

che del pomeriggio se si recano a casa per pranzo. Solo in questa fascia oraria è garantita la sorveglianza da parte degli insegnanti.

2) In caso di maltempo gli alunni entrano nell’atrio della scuola senza accedere alle aule, mantenendo un comportamento corretto e responsabile.

3) Una volta entrato nell’edificio scolastico l’alunno non può allontanarsene fino al termine delle lezioni.

4) Al suono della campanella gli alunni si mettono in fila e, accompagnati dall’insegnate della prima ora (o in caso di assenza di questo da personale ausiliario o da altro insegnate) si recano nelle rispettive classi. Tutti gli spostamenti devono essere effettuati in fila, senza correre, nel massimo ordine e silenzio, per non disturbare.

5) In caso di assenza dell’insegnate di classe, gli alunni vengono posti sotto diretta sorveglianza dei docenti presenti.

6) Nel cambio dell’ora, gli alunni devono attendere all’interno della classe l’insegnate successivo, in silenzio e preparando il materiale necessario.

7) Eventuali entrate ed uscite fuori orario devono essere richieste dalla famiglia 8) Durante l’intervallo delle lezioni e durante la pausa per la mensa il personale vigila,

secondo i turni stabiliti, sul comportamento degli alunni, in maniera che si evitino danni a persone o a cose. Durante la ricreazione gli alunni fanno merenda, chiacchierano, giocano e vanno ai servizi; non sono ammessi giochi che possano risultare pericolosi o violenti, palloni, sostare negli spazi non previsti. In caso di maltempo gli alunni restano nelle rispettive aule o nel corridoio antistante, mantenendo un comportamento corretto e sono assistiti dagli insegnati in servizio con la collaborazione del personale ausiliario.

ASSENZE, RITARDI, GIUSTIFICAZIONI Scuola Primaria I ritardatari si devono presentare o accompagnati da un genitore o con giustificazione scritta. L’alunno che sia rimasto assente può essere riammesso alle lezioni soltanto presentando la giustificazione scritta sul diario. Quando l’assenza, causata da malattia, si protrae per più di 5 giorni consecutivi (compresi i festivi), l’alunno deve presentare anche il certificato medico in carta libera, nel quale sia esplicitamente dichiarato che può essere riammesso a frequentare le lezioni. Qualora l’alunno si presenti a scuola senza la necessaria giustificazione, non viene allontanato ma la famiglia sarà informata a mezzo telefonata o con nota scritta, affinché provveda a giustificare l’assenza il giorno successivo. Per uscire dalla scuola anticipatamente è necessario presentare all’insegnante una richiesta scritta da parte dei genitori; l’uscita è possibile solo se un genitore (o un adulto delegato) viene a prendere l’alunno. In caso di malessere dell’alunno vengono avvisate telefonicamente le famiglie. Scuola Secondaria di 1° grado I ritardatari si devono presentare o accompagnati da un genitore o con giustificazione scritta e sono ammessi in aula con il permesso del Dirigente Scolastico o dell’insegnante della prima ora.

L’alunno che sia rimasto assente può essere riammesso alle lezioni soltanto presentando la giustificazione scritta sul libretto personale, firmata da un genitore, all’insegnate della prima ora che ne prende visione. Quando l’assenza causata da malattia si protrae per più di 5 giorni consecutivi (compresi i festivi) l’alunno deve presentare anche il certificato medico in carta libera, nel quale sia esplicitamente dichiarato che può essere ammesso a frequentare le lezioni. Qualora l’alunno si presenti a scuola senza la necessaria giustificazione, non viene allontanato ma la famiglia sarà informata a mezzo telefonata o con nota scritta, affinché provveda a giustificare l’assenza il giorno successivo. Per uscire dalla scuola durante l’orario scolastico o anticipatamente è necessario presentare al Dirigente Scolastico o all’insegnate una richiesta scritta da parte dei genitori. Mensa: chi non usufruisce del servizio previsto deve avere la giustificazione da presentare all’insegnate della prima ora. In caso di malessere dell’alunno vengono avvisate telefonicamente le famiglie.

AMBIENTE È dovere di tutti portare il massimo rispetto all’edificio scolastico, all’arredo e al materiale didattico; ogni alunno è responsabile della tutela del proprio materiale scolastico, compresi il banco e la sedia. I libri di testo, i quaderni, il diario o il libretto personale e tutto il materiale accessorio alle attività didattiche vanno tenuti in ordine, cura e portati puntualmente. In caso di dimenticanza non sarà possibile telefonare a casa per farseli portare. Ogni danno causato deve essere risarcito, indipendentemente dalle sanzioni disciplinari. Ogni alunno deve mantenere l’ordine e la pulizia in tutto l’edificio scolastico, nel cortile, in palestra, nella propria aula. Durante la ricreazione e il cambio d’ora le aule vanno arieggiate. Nella palestra si devono calzare scarpe da ginnastica pulite, da utilizzare esclusivamente durante le ore di educazione fisica. È proibito portare a scuola denaro non necessario o materiale di valore, compreso il telefono cellulare e altri dispositivi elettronici; la scuola declina ogni responsabilità per la mancanza o il deterioramento di oggetti di qualsiasi tipo. È proibito portare a scuola ciò che non è ritenuto attinente con l’attività scolastica; qualora venga trovato materiale motivo di distrazione verrà preso in consegna da un docente e restituito ai genitori. Ogni alunno è tenuto a curare la propria igiene e ad avere un abbigliamento consono al luogo frequentato. All’entrata e all’uscita dalla mensa gli alunni sono accompagnati dagli insegnanti incaricati all’assistenza, disponendosi in fila ordinatamente. Prima di mangiare ogni alunno si lava le mani; consuma il pasto tenendo un comportamento educato e rispettoso degli altri. Al termine del pranzo gli alunni, guidati dagli insegnanti incaricati della sorveglianza, sparecchiano il proprio posto e depositano i rifiuti negli appositi contenitori.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Scuola Secondaria di 1° grado L’alunno che non rispetta le regole stabilite va incontro ad alcuni provvedimenti disciplinari, da applicarsi con finalità educative; sono escluse, pertanto, in modo assoluto punizioni che possano offendere la dignità dello studente. Tenuto conto della particolare personalità di ogni alunno e della sua situazione scolastica, gli insegnanti attueranno le seguenti forme di intervento:

Per mancanze relative ai doveri scolastici (ad es. non portare il materiale, non eseguire i compiti assegnati, ecc.) o per ritardo nel presentarsi a scuola all’inizio delle lezioni è fissata una soglia di tolleranza di 3 volte al quadrimestre, oltre la quale l’alunno viene richiamato e viene richiesta, per iscritto o attraverso un colloquio, la collaborazione dei genitori. Nel caso in cui le mancanze dovessero essere comunque ripetute, il Consiglio di Classe, potrà decidere altre forme di intervento, specifiche per quella particolare infrazione ed adeguate all’entità della mancanza.

Per mancanze relative a comportamento scorretto verso oggetti dei compagni o verso le attrezzature della scuola, l’alunno responsabile dovrà risarcire il danno.

Per comportamento inadeguato o il disturbo prolungato delle attività scolastiche, per mancanza di autocontrollo, l’alunno, dopo essere stato richiamato, potrà essere impegnato nei momenti ricreativi o non ammesso a partecipare ad attività integrative.

Il Dirigente Scolastico, nel caso in cui venga a conoscenza di atti di scorrettezza o negligenza ripetuti, può, a seconda della gravità, decidere di inviare una lettera di richiamo disciplinare, con eventuale convocazione dei genitori. Tenuto conto che le sanzioni non devono comportare mortificazioni che possano compromettere l’impegno dello studente, né privarlo del servizio scolastico, in casi estremamente gravi (lesioni personali a terzi, atti vandalici di particolare entità, comportamenti scorretti continui che arrechino grave offesa e turbamento al buon funzionamento della scuola) si può procedere alla sospensione fino a 15 giorni; la decisione sarà presa dal Consiglio di Classe costituito dai soli docenti e presieduto dal Dirigente Scolastico, dopo aver sentito l’alunno stesso accompagnato dai genitori. L’accesso all’edificio scolastico dalle ore 7,30 è consentito soltanto per gli alunni delle frazioni che usufruiscono dei trasporti. (per QUERO) Durante l’intervallo tutti gli alunni lasciano con ordine l’aula accompagnati dall’insegnante e raggiungono il cortile esterno. La ricreazione in caso di cattivo tempo si svolgerà all’interno della scuola, nel qual caso è proibito passare da un piano all’altro e correre per i corridoi. Durante la ricreazione è proibito giocare a pallone (salvo diverse indicazioni fornite dai responsabili di plesso), fare scherzi pericolosi e comunicare attraverso i cancelli o la recinzione con persone estranee alla scuola. I ragazzi non devono gettare in terra carte o rifiuti, ma servirsi degli appositi cestini.

PATTO FORMATIVO

IMPEGNI DEGLI ALUNNI Lo studente è tenuto a: Frequentare regolarmente le lezioni, svolgere con assiduità gli impegni di studio,

tenere con cura libri e quaderni e portare a scuola tutto il materiale necessario; Eseguire regolarmente, ordinatamente ed in modo coerente alle consegne, ogni

tipo di compito assegnato; Informarsi di quanto è stato svolto/assegnato durante eventuali assenze; Partecipare in modo attivo e costruttivo alle ore di lezione, senza disturbare o

impedirne il regolare svolgimento; Rispettare l’orario delle lezioni; a questo proposito si ricorda che gli alunni devono

essere a scuola 5 minuti prima del suono della campanella; Quel rispetto, anche formale, richiesto dal luogo e dal ruolo delle persone con cui

entra in relazione;

Salutare educatamente tutte le persone con le quali viene in contatto all’interno della scuola;

I rapporti con i compagni di classe e con gli altri alunni della scuola devono basarsi sul rispetto e sulla solidarietà e pertanto gli alunni non devono offendere, usare violenza fisica, anche se provocati; non devono minacciare o farsi giustizia da sé, né devono protrarre gli scherzi e le prese in giro fino al punto di far soffrire veramente qualcuno;

Ogni contrasto fra gli alunni, se non risolto, va superato con l’aiuto di un docente; solo successivamente al tentativo di pacificazione compiuto da un docente, rivolgendosi al Dirigente Scolastico;

Utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, i sussidi didattici e comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola e/o agli oggetti dei compagni;

Seguire con attenzione durante le spiegazioni e la correzione dei compiti per casa e chiedere eventuali chiarimenti;

Esprimersi con un linguaggio rispettoso e corretto. N.B. Il mancato rispetto di queste regole essenziali per l’apprendimento e per la convivenza civile può portare a interventi di tipo disciplinare. Questi importanti doveri, sia relativi alla formazione che all’apprendimento, sono oggetto di regolamento specifico, concordato in ciascuna classe all’inizio dell’anno scolastico con i docenti.

PATTO FORMATIVO

IMPEGNI DEI GENITORI La scuola non è l’unica realtà educativa degli alunni, essa si integra con la famiglia ed operano insieme nella formazione dell’uomo e del cittadino. Affinché le due componenti non si smentiscano a vicenda, generando nel bambino disorientamento e insicurezza, è necessario che collaborino nel raggiungimento degli obiettivi. L’Istituto Comprensivo, pertanto, chiede ai genitori di: Trasmettere al figlio una visione positiva dell’istituzione scolastica e delle sue

finalità; Sostenere l’impegno scolastico, controllando l’esecuzione dei compiti per casa; i

compiti per casa costituiscono un momento importante dell’apprendimento dell’alunno anche ai fini della conquista della propria autonomia;

Gratificare ogni successo scolastico dimostrando di apprezzare i risultati conseguiti; Riservare momenti di ascolto e dialogo sulla giornata scolastica; Assicurarsi che il proprio figlio si rechi a scuola in orario e con tutto il materiale;

controllare giornalmente il diario/libretto scolastico; Partecipare agli incontri individuali e collettivi programmati dalla scuola; Interpellare gli insegnanti qualora si ritenga di non condividere determinati

provvedimenti, evitando di esprimere davanti ai figli pareri contrari; Considerare la cura della persona, anche nell’abbigliamento, e l’igiene come fattori

indispensabili per l’armonica convivenza con se stessi e con gli altri; Vigilare sullo stato di salute del figlio per una migliore maturazione psicofisica; Controllare l’uso della televisione, dei videogiochi, del computer, sia dosando i

tempi che scegliendo i programmi;

Garantire un congruo numero di ore di sonno, per affrontare il lavoro scolastico in modo sereno e proficuo;

Evitare di sovraccaricare il figlio di impegni pomeridiani extrascolastici, che possono caricarlo di ansia;

Impegnarsi a rispettare il regolamento. Sottoscrivere il “Patto sociale di corresponsabilità”.

PATTO FORMATIVO

IMPEGNI DEI DOCENTI

Verso gli allievi, i docenti si impegnano a: Rispettare i diritti fondamentali dell’allievo indicati nel regolamento d’Istituto; Evitare ogni forma di discriminazione per etnia, sesso, credo politico e religioso,

provenienza familiare, condizioni sociali e culturali; Favorire la realizzazione della personalità dell’allievo, promuovendo la sua

autostima, la conquista dell’autonomia e delle competenze; Capire le inclinazioni dell’allievo e favorirne l’orientamento in vista delle scelte

future; Contribuire alla socializzazione degli alunni; Coinvolgere gli alunni nell’elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune

e a farle rispettare; Ascoltare l’allievo e raccogliere informazioni utili che lo concernano, mantenendo

riservatezza su ciò che apprende; Valutare ogni alunno con regolarità, equanimità e trasparenza, valorizzando gli

aspetti che possono offrire prospettive di sviluppo, considerando le componenti emotive ed affettive dell’apprendimento e adattando l’insegnamento in relazione ai risultati;

Presentare agli alunni, all’inizio di ogni attività didattica, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti e i tempi necessari;

Rispettare la puntualità (essere a scuola 5 minuti prima del suono della campanella), i turni di vigilanza in ricreazione, in mensa o nelle giornate di pioggia, mettere in fila le classi e accompagnarle all’uscita;

Spartire equamente il carico di compiti assegnati per casa e correggerli, abituando l’alunno a controllare il proprio lavoro e a riflettere sugli errori;

Mettere l’alunno in condizione di imparare ad organizzarsi in maniera sempre più autonoma nell’esecuzione dei compiti per casa e nel preparare lo zaino con tutto il materiale necessario;

Spiegare agli alunni in entrata l’organizzazione della scuola e l’uso degli spazi; Promuovere il recupero degli alunni con difficoltà; Valorizzare gli alunni più dotati.

Verso i colleghi ogni docente si impegna a: Collaborare con i colleghi, stabilendo regole professionali relative agli impegni

assunti nel regolamento d’Istituto; Rispettare le regole stabilite; Progettare individualmente e collegialmente l’azione educativa; Valutare individualmente e collegialmente i processi d’insegnamento e i risultati di

apprendimento; Concordare stili relazionali da adottare nei rapporti con gli alunni; Tener conto con obiettività delle opinioni degli altri insegnanti, evitando di rendere

pubbliche eventuali divergenze;

Sostenere i colleghi in difficoltà, agevolando l’inserimento dei supplenti o dei neo-assunti;

Contribuire a creare nella scuola un clima collaborativi, impegnato ed accogliente; Curare la propria preparazione attraverso l’aggiornamento; Sostenere il principio dell’autonomia professionale nelle scelte metodologiche.

Nei rapporti con le famiglie ogni docente si impegna a: Esporre chiaramente ai genitori gli obiettivi educativi e culturali; Illustrare (se richieste) le scelte metodologiche adottate; Rendere conto dei risultati di apprendimento e di comportamento conseguiti dagli

alunni in modo completo, trasparente e propositivo; Prendere in considerazione i problemi e le richieste avanzate dai genitori,

respingendo però imposizioni attinenti le competenze tecnico-professionali della docenza;

Coinvolgere i genitori in forme di partecipazione a progetti e iniziative della scuola.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA E FAMIGLIE (ai sensi del DPR 245/2007)

Nel pieno rispetto del Piano dell’offerta formativa, del Regolamento scolastico e del Regolamento degli alunni, si delinea , quale ulteriore contributo alla cultura delle regole del nostro istituto, il seguente Patto educativo di corresponsabilità tra scuola e famiglie. La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con al famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. L’istituto si impegna a:

- creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;

- realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’offerta formativa, tutelando il diritto ad apprendere;

- procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo e trasparente rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati;

- comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

- prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da ricercare ogni possibile sinergia con le famiglie.

La famiglia si impegna a:

- instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa;

- tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto ed il diario personale dell’alunno, le comunicazioni scuola-famiglia ( circolari cartacee o su web );

- partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali viene illustrato il POF, il regolamento della scuola e degli alunni, le attività che saranno svolte durante l’anno;

- verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa;

- intervenire con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero ed il risarcimento del danno.

L’alunno si impegna a:

- considerare gli indicatori di condotta di seguito elencati, rendendosi responsabile in tal senso.

- RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di arredi e materiale scolastico, di orari.

- CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media. - LEALTA’: nei rapporti con gli altri, nelle verifiche, nelle prestazioni. - DISPONIBILITA’: a migliorare, a partecipare, a collaborare.

Il genitore e l’alunno, presa visione degli allegati regolamenti della scuola e degli alunni, che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’istituto vigente.

REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI ORARIO LEZIONI Gli alunni devono trovarsi a scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni sia al mattino che al pomeriggio. Al suono della campanella si mettono in fila in atrio ed entrano ordinatamente accompagnati dai propri insegnanti. L’accesso all’edificio scolastico dalle ore 7.30 è consentito soltanto per gli alunni delle frazioni che usufruiscono dei trasporti.

Orario lezioni sc. sec. I° grado di Quero

7,55 Entrata studenti

8,00 – 8,50 1^ ora

8,50 – 9,40 2^ ora

9,40 – 10,30 3^ ora

10,30 – 11,15 4^ ora

11,15 – 11,25 Intervallo

11,25 – 12,10 5^ ora

12,10 – 13,00 6^ ora

13,00 Uscita studenti

13,00 – 14,00 Pausa mensa

14,00 Entrata studenti

14,00 – 14,55 7^ ora

14,55 – 15,50 8^ ora

15,50 – 16,40 9^ ora

16,40 Uscita studenti

Orario lezioni sc. sec. I° grado di Alano

7,55 Entrata studenti

8,00 – 8,50 1^ ora

8,50 – 9,40 2^ ora

9,40 – 10,25 3^ ora

10,25 – 10,35 Intervallo

10,35 – 11,20 4^ ora

11,20 – 12,10 5^ ora

12,10 – 13,00 6^ ora

13,00 Uscita studenti

13,00 – 14,00 Pausa mensa

14,00 Entrata studenti

14,00 – 14,55 7^ ora

14,55 – 15,50 8^ ora

15,50 – 16,40 9^ ora

16,40 Uscita studenti

Al suono della campana gli alunni si dividono per classi nello spazio loro riservato ed entrano accompagnati dai propri insegnanti.

SPOSTAMENTI DURANTE LE LEZIONI I permessi di uscita dall’aula durante le lezioni saranno limitati ai casi di effettiva necessità e, preferibilmente, durante il cambio degli insegnanti. E’ concesso di uscire uno solo alla volta. Gli spostamenti delle scolaresche e dei gruppi all’interno della scuola per motivi didattici avvengono in ordine e silenzio sotto il controllo dell’insegnante. PERMESSI DI ENTRATA E DI USCITA Gli alunni che eccezionalmente arrivano in ritardo sono ammessi in classe dietro presentazione della giustificazione scritta da parte dei genitori. Gli alunni possono lasciare individualmente la scuola prima della fine delle lezioni solo su richiesta dei genitori che li prelevano da scuola dopo aver ottenuto il permesso dell’insegnante di classe.

ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI Gli alunni rimasti assenti sono ammessi a scuola dietro presentazione della giustificazione scritta dei genitori o di chi esercita la patria potestà. Per le assenze per malattia oltre i cinque giorni feriali è richiesto anche il certificato medito. Le assenze prolungate per motivi di famiglia devono essere preventivamente comunicate da uno dei familiari. Le giustificazioni sono firmate dall’insegnante della prima ora. COMPORTAMENTO Gli alunni sono responsabili del libretto personale loro consegnato all’inizio dell’anno scolastico. Lo devono portare sempre appresso e non possono strappare pagine che sono numerate. Il libretto deve essere usato per le giustificazioni, per i permessi di entrate e d’uscita, per le comunicazioni scuola-famiglia. Gli alunni non devono rovinare il materiale didattico messo a loro disposizione e danneggiare l’edificio scolastico. Eventuali danni devono essere risarciti dalle famiglie. Durante il pranzo si deve tenere basso il tono della voce. Gli insegnanti stessi controlleranno che siano rispettate le buone regole di comportamento a tavola. Ci si può alzare da tavolo e uscire solo quanto tutti hanno terminato di mangiare ed hanno risistemato il proprio lavoro. L’assenza al servizio mensa è regolamentata come uscita anticipata e pertanto va autorizzata con le stesse forme e modalità. Gli alunni possono portare a scuola soltanto libri, oggetti e materiale utili allo svolgimento delle attività scolastiche. Non possono portare a scuola oggetti che pregiudichino la loro salute ed incolumità fisica, o libri, giornali o stampa di qualsiasi genere ritenuti diseducativi. Non è consentito l’utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione e lo svolgimento delle attività didattiche, compresi i momenti di ricreazione e mensa. La scuola garantisce comunque la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie e gli alunni, per gravi ed urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e segreteria. Gli alunni sono invitati a tenere un contegno corretto e rispettoso con tutti e a non usare espressioni triviali, offensive o comunque sconvenienti sia a scuola, sia sugli autobus durante il tragitto casa/scuola. L’abbigliamento deve essere consono all’ambiente scolastico. Non è consentito telefonare a casa per farsi recapitare il materiale dimenticato.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI L’alunno che non rispetta le regole stabilite va incontro ad alcuni provvedimenti disciplinari, da applicarsi con finalità educative; sono escluse, pertanto, in modo assoluto punizioni che possano offendere la dignità dello studente. MANCANZE DISCIPLINARI I comportamenti contrari ai doveri del presente regolamento e al patto di corresponsabilità configurano mancanze disciplinari; in particolare costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti:

a) ritardi; b) assenze non giustificate; c) mancanza del materiale didattico occorrente; d) non rispetto delle consegne a casa; e) non rispetto delle consegne a scuola; f) disturbo delle attività didattiche; g) tenere il telefonino o altri apparecchi elettronici accesi; h) linguaggio irriguardoso offensivo verso gli altri; i) sporcare l’ambiente scolastico; j) danneggiare arredi materiali o strutture o appropriarsi in modo indebito di cose altrui k) violenze psicologiche verso gli altri; l) violenze fisiche verso gli altri; m) reati e compromissioni dell’incolumità delle persone.

SANZIONI In caso di mancanze disciplinari gli organi scolastici valutano l’opportunità di irrogare le seguenti sanzioni :

a) richiamo verbale; b) consegna da svolgere in classe; c) consegna da svolgere a casa; d) ammonizione scritta sul registro di classe; e) sequestro del telefonino o altri apparecchi elettronici il cui uso è vietato e consegna

degli stessi alle famiglie; f) richiamo scritto; g) esclusione dalle attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola (uscite e viaggi

d’istruzione); h) allontanamento dalla scuola fino a quindici giorni; i) allontanamento dalla scuola oltre i quindici gironi; j) allontanamento dalla scuola con esclusione dallo scrutinio finale o la non

ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi; k) per mancanze che comportano danneggiamenti la famiglia dell’alunno è tenuta a

pagare il danno ed all’alunno può essere richiesto di pulire gli ambienti in orario extrascolastico o durante la ricreazione.

ORGANI COMPETENTI AD IRROGARE SANZIONI Il singolo docente e il Dirigente scolastico possono irrogare le sanzioni sopra richiamate dalla lettera a alla lettera e; il Dirigente scolastico, ravvisata l’urgenza del provvedimento, può irrogare le sanzioni sopra richiamate alle lettere f, h, e K per la sola parte che comporta la richiesta di pulire gli ambienti; il consiglio di classe, nella sua configurazione ristretta ai soli docenti, può irrogare le sanzioni sopra richiamate alla lettera f, g, h;

il consiglio d’istituto può irrogare le sanzioni sopra richiamate dalla lettera i alla lettera k. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Le sanzioni disciplinari sono irrogate a conclusione di un procedimento articolato come segue: - contestazione dei fatti da parte del docente o del dirigente scolastico, - esercizio del diritto di difesa da parte dell’alunno, - decisione. L’alunno può esporre le proprie ragioni verbalmente o per iscritto. Per le sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola ed il pagamento del danno, l’alunno può esporre le proprie ragioni in presenza dei genitori. In caso di sanzione con sospensione se né dovrà dare comunicazione ai genitori a cura del Dirigente scolastico o del coordinatore di classe. ORGANI DI GARANZIA E IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia interno alla scuola che decide nel termine di dieci giorni. Dell’Organo di garanzia fanno parte, oltre al Dirigente scolastico, un docente designato dal collegio docenti e due rappresentanti eletti dai genitori. E’ presieduto dal Dirigente scolastico e dura in carica tre anni. Nel caso di voto di parità prevale il parere del Dirigente scolastico.

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ Le famiglie degli alunni sottoscrivono, tramite la firma del patto di corresponsabilità, la presa visione e accettazione del regolamento d’istituto e del regolamento degli alunni. Di fatto le famiglie si assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli nel caso in cui, ad esempio, gli stessi arrechino danni ad altre persone o alle strutture scolastiche o, in più generale, violino i doveri sanciti da presente regolamento e subiscano, in conseguenza, l’applicazione di una sanzione di carattere pecuniario.

REGOLAMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE E L’ATTUAZIONE DELLE VISITE GUIDATE E DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE

APPROVATO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 29.06.2007

Nella scuola dell’autonomia si profila una valorizzazione sempre più ampia ed incisiva di tutte le opportunità formative degli studenti, specie per quelle che permettono il contatto diretto con diversi aspetti della realtà sociale, umana, civile, economica, ambientale e naturale. In questa luce, i viaggi di istruzione, le visite guidate, le uscite didattiche sono una fattiva occasione di formazione per i giovani. Anche sul piano della socializzazione, i viaggi d’istruzione rappresentano opportunità da saper cogliere e sono momenti importanti per un positivo sviluppo delle dinamiche socio affettive del gruppo classe. Tutte le attività delle quali si parla nel presente regolamento si configurano come attività didattiche facendo parte integrante della programmazione. Oltre a finalità educative generali, esse hanno principalmente obiettivi relativi all’acquisizione di competenze e conoscenze che è compito del consiglio di classe, interclasse, intersezione individuare. Per la loro programmazione sarà individuato un docente referente per ogni classe o modulo. Tali attività sono considerate momento integrante del progetto educativo e sono inserite nella programmazione di classe. TIPOLOGIA DEI VIAGGI Uscite didattiche nel territorio che si effettuano nell’ambito dell’orario scolastico; visite guidate e viaggi d’istruzione che si effettuano nell’arco di una sola giornata in

località italiane; viaggi connessi ad attività sportive e settimana bianca; viaggi superiori a 1 giorno per un massimo di 3 programmati, di norma, alla fine del

percorso di studi, sentito il parere vincolante del Consiglio di Classe. DESTINATARI Sono rivolte a tutti gli alunni per i quali è obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la patria potestà. Gli alunni dovranno essere in possesso di documento di identificazione rilasciato dalla scuola. Visite guidate e viaggi d’istruzione si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita personale alle quali devono partecipare tutti gli alunni della classe, salvo giustificati impedimenti. La percentuale dei partecipanti dovrà essere almeno del 70% degli studenti di ogni classe, con deroga alla valutazione di casi particolari ai singoli Consigli d’Intersezione, Interclasse, Classe per soli docenti. Gli alunni che non partecipano all’uscita sono tenuti alla frequenza delle lezioni e saranno inseriti in altre classi del plesso. Coloro che non si presenteranno a scuola dovranno giustificare l’assenza. Non è prevista la partecipazione dei genitori, salvo casi eccezionali e autorizzati dal Dirigente Scolastico. Il personale accompagnatore e gli alunni sono coperti dalla assicurazione stipulata dall’Istituto.

ACCOMPAGNATORI I docenti accompagnatori sono componenti del consiglio di classe o del team docente per la scuola dell’Infanzia e Primaria, del plesso e/o dell’Istituto (settimana bianca) per la Scuola Secondaria. Il numero degli accompagnatori è così determinato: - visite effettuate nell’orario delle lezioni:

1. i docenti del team (scuola Infanzia e Primaria) 2. 1 docente ogni 15 alunni (scuola Secondaria)

- viaggi di un giorno: 1 docente ogni 15 alunni o frazione di 15 salvo particolari esigenze motivate dal Consiglio di Classe e concordate con il dirigente.

In caso di presenza di alunni segnalati è obbligatoria la presenza dell’insegnante di sostegno. Per ogni 2 docenti accompagnatori deve essere prevista la disponibilità di un docente supplente. NUMERO E DURATA Per tutte le classi della scuola primaria i viaggi d’istruzione si svolgono nell’arco di una intera giornata, per un numero massimo di 2 uscite annue nell’ambito della propria regione, senza escludere la possibilità di “sconfinamento” in altra regione limitrofa evitando comunque lunghi viaggi. Per la scuola secondaria di 1° grado è possibile partecipare a settimane bianche verdi o azzurre organizzate dalla scuola, proposte o offerte da enti e istituzioni specializzate in strutture dove è garantita la vigilanza. COSTI Le spese dei viaggi sono tutte a carico delle famiglie degli alunni. Comunque non si dovrebbe superare la quota annua di:

- 30 € per la Scuola dell’Infanzia e il Monoennio della Sc. Primaria; - 70 € per il I° e il II° biennio della Scuola Primaria; - 150 € per il biennio della Scuola Secondaria ed € 200,00 per le classi 3^

della Scuola Secondaria. La cifra sarà di rivalutare annualmente in base al costo dei trasporti. PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE All’inizio dell’anno scolastico saranno proposti i viaggi d’istruzione e le visite guidate che andranno ad ampliare l’offerta formativa, lasciando possibilità ai singoli Consigli di Interclasse e Classe di valutare offerte successive. Il consigli di Intersezione, Interclasse, Classe stabiliscono gli accompagnatori in modo da garantire in media 1 docente ogni 15 alunni. Nelle classi dove sono inseriti alunni diversamente abili è obbligatoria la partecipazione dell’insegnante di sostegno. Il docente referente predisporrà il progetto che dovrà indicare chiaramente: - obiettivi educativi, didattici, culturali del viaggio - itinerario - mezzo di trasporto - numero degli alunni partecipanti - data presumibile di svolgimento e orario di massima - nome dei docenti accompagnatori - spesa individuale - autorizzazione scritta dei genitori degli alunni partecipanti

ORGANI COMPETENTI Il piano delle visite guidate e dei viaggi di istruzione è approvato dagli organi collegiali della scuola: dal Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe e Collegio dei Docenti secondo il calendario degli adempimenti allegato al regolamento. Viene successivamente deliberato dal Consiglio d’Istituto che contestualmente assegna l’appalto alla ditta trasporti che meglio risponda alle esigenze di servizio e di costo. Il piano generale, una volta approvato e deliberato, diventa esecutivo consentendo di dare avvio alle procedure necessarie all’attuazione delle iniziative. Per le uscite organizzate in orario scolastico o per la partecipazione a eventi particolari (visite a mostre, manifestazioni culturali, premiazioni,...) di cui si abbiano comunicazioni e informazioni tardive, l’autorizzazione può essere data dal Dirigente o dalla Giunta. Anche in questi casi si chiede comunque il rispetto minimo dei tempi previsti per l’organizzazione completa delle stesse. CALENDARIO ADEMPIMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE

PERIODO ORGANI

COMPETENTI ATTIVITÀ

OTTOBRE

Consigli di Intersezione Consigli di Interclasse Consigli di Classe per soli docenti

• Individuazione degli itinerari compatibili con la programmazione didattica

• Scelta del periodo di effettuazione

NOVEMBRE

Consigli di Intersezione Consigli di Interclasse Consigli di Classe

• Comunicazione degli itinerari • Individuazione dei docenti

accompagnatori

GENNAIO-FEBBRAIO

Collegio dei Docenti Dirigente Scolastico

• Recepisce le proposte e definisce il piano delle gite sotto l’aspetto didattico raccordandolo con il POF

• Verifica la fattibilità del piano sotto l’aspetto organizzativo ed economico

• Scelta delle ditte e invio delle richieste di preventivo

MARZO Consiglio d’Istituto Dirigente Scolastico

• Approva il piano e assegna l’appalto alle ditte

• Stipula del contratto con le ditte • Conferimento incarico agli

accompagnatori • Predisposizione delle

documentazione MAGGIO – GIUGNO DSGA Pagamento fatture

Torna al menu-POF

SEZIONE ALLEGATI

Percorso di sensibilizzazione socio-affettiva e sessuale

per gli allievi delle classi seconde

Anno Scolastico 2010-11

Responsabile e conduttore del progetto dott.ssa Sonia Marcon (psicologa in ambito educativo, docente SISF-ISRE di Mestre, collaboratrice IRIPES)

PREMESSA

La preadolescenza è uno dei momenti cruciali per la crescita non solo fisica ma soprattutto affettiva e morale della persona. In questa fase, si evidenziano bisogni di vario genere: essere autonomi e indipendenti dai genitori, essere riconosciuti ed apprezzati dai coetanei, comprendere e vivere il proprio essere maschi e femmine, comprendere come comportarsi con gli altri, trovare risposte a curiosità e dubbi sulla sessualità. L’intervento psico-educativo a scuola ha essenzialmente la funzione di sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di “prendersi cura di sé” coltivando quelle condizioni protettive e promozionali che possono favorire il loro benessere globale. Per il tempo e le risorse che si hanno a disposizione, è ragionevole pensare che si possa fare un’iniziale sensibilizzazione sul tema della salute, del benessere e della “cura di sé” a 360° (affettività e sessualità comprese). Gli incontri con i genitori avranno lo scopo di promuovere la consapevolezza della loro funzione educativa per vivere meglio in casa con un figlio che è alle soglie dell’adolescenza, con problematiche o rischi tipici di quest’età ma anche con le risorse personali e relazionali a cui attingere.

In classe, saranno trattati diversi argomenti inerenti la salute, le emozioni, i sentimenti, la sessualità, i rischi e le trasgressioni, con una modalità interattiva perché, oltre ai singoli argomenti, i ragazzi possano avere almeno un’occasione per confrontarsi e riflettere su di sé e su quali stili di vita sono più favorevoli il proprio benessere globale.

Programma

1 incontro iniziale con i genitori per presentare il progetto nella sua globalità e condividere obiettivi e metodologia;

1 incontro iniziale con gli insegnanti, sia per presentare il progetto, sia per concordare le modalità di collaborazione;

1 incontro con i genitori alla fine del percorso per uno scambio di impressioni ed un confronto su tematiche educative;

1 incontro con gli insegnanti coordinatori per una restituzione finale del lavoro svolto e l’individuazione di strategie educative attuabili in classe;

5 incontri con gli allievi di II media per un totale di 6,5 ore.

PERCORSO PER GLI ALLIEVI DI II MEDIA

MOTIVAZIONE

Viene proposto un percorso di sensibilizzazione sugli stili di vita positivi in favore del benessere ed in particolare, a partire dai cambiamenti tipici della preadolescenza, s’intende potenziare una visione positiva di sé e delle proprie risorse cognitive, emotive e relazionali.

Finalità

In questo progetto ci si prefigge di:

- Promuovere un’immagine positiva dei cambiamenti preadolescenziali e delle proprie caratteristiche personali come ragazzi e ragazze.

- Favorire una maggiore consapevolezza rispetto alle emozioni, ai bisogni, ai comportamenti e agli atteggiamenti nella relazione con sé e con gli altri.

- Stimolare la costruzione di stili di vita positivi, che favoriscono lo star bene con sé e con gli altri

Contenuti

Per la realizzazione degli obiettivi si prevede di lavorare sui seguenti contenuti:

- La salute come benessere bio-psico-sociale

- i cambiamenti nella preadolescenza;

- l’essere ragazzo; l’essere ragazza;

- l’autostima e la fiducia in sé;

- l’amicizia: rischi e opportunità

Modalità di realizzazione

L’intervento sarà attuato seguendo una metodologia teorico-pratica; sono previsti giochi interattivi, schede, circle time, brainstorming; integrazione con i diversi ambiti disciplinari.

Calendario

Gli interventi potranno essere attuati nel periodo di aprile-maggio 2010 Si prevedono 4 incontri

Verifica

La verifica sarà fatta sui contenuti appresi, facendo compilare agli allievi un questionario durante l’ultimo incontro e sugli atteggiamenti attraverso un feedback di gruppo finale.

Calendario ipotetico

Incontro iniziale con gli insegnanti venerdì 8 aprile 2011 ore 16.30-17.30

Incontro iniziale con i genitori venerdì 8 aprile 2011 ore 17.30-18.30

Incontro finale con insegnanti e genitori mercoledì 11 maggio ore 18.00-19.00

1° incontro Data giorno 8.00-9.00 9.00-10.00 10.30-11.30 11.30-12.30

1 ora per classe

13 aprile

mercoledì IIA Quero IIB Quero IIA Alano IIB Alano

2° incontro Data giorno 8.00-9.00 9.00-10.00 10.30-11.30 11.30-12.30

1 ora per classe

19 aprile

martedì IIA Alano IIB Alano IIA Quero IIB Quero

3° incontro Data giorno 8-9.40 9.40-11.10 11.30-13.00 14.00-15.40

1,5 ore per classe

27 aprile

mercoledì IIA Quero IIB Quero IIA Alano IIB Alano

4° incontro Data giorno 8.00-9.00 9.00-10.00 10.30-11.30 11.30-12.30

1 ora per classe

3 maggio

martedì IIA Alano IIB Alano IIA Quero IIB Quero

5° incontro Data giorno 8-9.40 9.40-11.10 11.30-13.00 14.00-15.40

1,5 ore per classe

11 maggio

mercoledì IIA Alano IIBAlano IIB Quero IIA Quero

3° incontro: suddivisione dell’incontro in 2 parti: 40 min solo con le ragazze e 40 min solo con i ragazzi. Mentre un gruppo è con la dott.ssa l’altro gruppo resta in classe e con l’assistenza dell’insegnante fa un lavoro sull’affettività attraverso una scheda fornita dalla dott.ssa e illustrata agli insegnanti nell’incontro iniziale. Volendo si potrebbero raggruppare le ragazze e i ragazzi di 2 classi, ma dipende da come va meglio per i docenti.

5°incontro: suddivisione dell’incontro in 3 parti: 30 min solo con le ragazze, 30 min solo con i ragazzi. Mentre un gruppo è con la dott.ssa l’altro gruppo resta in classe e con l’assistenza dell’insegnante fa un lavoro sull’affettività attraverso una scheda fornita dalla dott.ssa e illustrata agli insegnanti nell’incontro iniziale. L’ultima parte di 30 min a classe intera per conclusioni insieme.

n.b. la suddivisione tra Alano e Quero è solo indicativa, scegliete voi in base alle vostre esigenze, l’importante che ne sia informata per non sbagliare scuola, soprattutto il primo incontro. Torna a Progetto Educativo

I.C. QUERO-ALANO

ANNO SCOLASTICO 2010-11

Responsabile e conduttore delle attività dott.ssa Sonia Marcon (psicologa in ambito educativo; docente SISf/ISRE di Mestre; collaboratrice IRIPES di Pordenone)

PREMESSA E ANALISI DELLA SITUAZIONE

L’intervento della psicologa in classe nasce dalla rilevazione di alcuni bisogni degli allievi di quinta riguardo la dimensione psico-affettiva in previsione dell’inizio della preadolescenza. Non si tratta di un intervento specificamente orientato ad un’informazione sullo sviluppo sessuale ma piuttosto di un’occasione offerta ai bambini di confrontarsi con una persona esterna, che da anni lavora nelle scuole con i preadolescenti e che, quindi, può rispondere ad alcune domande e sollecitare una riflessione psico-educativa su come costruire migliori rapporti con se stessi in fase di crescita e con gli altri.

Piano A

1 incontro iniziale con tutti i genitori per presentare il progetto e condividere obiettivi e metodologia;

1 incontro con gli insegnanti prima dell’intervento in classe per concordare finalità e modalità di realizzazione

3 incontri con gli allievi a cadenza settimanale della durata di 1,5 ore

1 incontro finale con tutti i genitori e gli insegnanti per una restituzione finale Percorso per gli allievi di 5° elementare

MOTIVAZIONE

Viene proposto un percorso di sensibilizzazione socio-affettivo e sessuale per gli allievi di 5° elementare.

FINALITÀ

In questo progetto ci si prefigge di: - Promuovere la consapevolezza di sé e delle proprie emozioni sia rispetto a sè che agli

altri; - Favorire la costruzione di buone relazioni con i coetanei e gli adulti; - Stimolare l’attuazione di abilità relazionali adeguate al buon clima di classe e a

prevenire prepotenze e prevaricazioni - Dare informazioni sullo sviluppo come maschi e femmine e sulle curiosità di tipo

sessuale che i bambini potrebbero esplicitare

CONTENUTI

Per la realizzazione degli obiettivi si prevede di lavorare sui seguenti contenuti: - Le emozioni: cosa sono, a cosa servono, come si formano, come si possono controllare - Le abilità sociali per stare bene con sé e con gli altri (ascolto attento, uso di parole

positive, fare critiche costruttive, rispetto degli altri…, saper dire di si e di no) - Essere maschi e femmine - L’affettività e la sessualità (solo se richiesta dai ragazzi)

MODALITÀ DI REALIZZAZIONE L’intervento potrebbe essere attuato seguendo una metodologia teorico-pratica: schede di riflessione personale, circle time, brainstorming; integrazione con i diversi ambiti disciplinari. CALENDARIO Incontro iniziale con gli insegnanti venerdì 8 aprile 2011 ore 15.30-16.30 Incontro iniziale con i genitori venerdì 8 aprile 2011 ore 18.30-19.30 Incontro finale con insegnanti e genitori giovedì 12 maggio ore 18.00-19.00

1° incontro Data giorno 8.30-9.30 9.30-10.30

10.30-11.30 11.30-12.30

1 ora per classe

14 aprile Giovedì 5° A Quero 5°B Quero 5A Alano 5B Alano

2° incontro Data giorno 14.00-15.15

15.15-16.30

1 ora per classe

19 aprile

martedì 5°A Quero 5°B Quero

2° incontro Data giorno 14.00-15.15

15.15-16.30

1 ora per classe

3 maggio

martedì 5°A Alano 5°B Alano

3° incontro Data giorno 8.30-9.30 9.30-10.30

10.30-11.30 11.30-12.30

1 ora per classe

9 maggio lunedì 5° A Quero 5°B Quero 5A Alano 5B Alano

VERIFICA Considerando gli obiettivi e il tempo a disposizione, la verifica si baserà su un questionario di gradimento ed utilità percepita compilato dai bambini e sul feedback degli insegnanti. Torna a Progetto Educativo

PROGETTO DI LINGUA INGLESE

“I PLAY WITH ENGLISH”

- Scuola dell’Infanzia –

-

SEZIONI: Gruppo “grandi” del plesso di Alano di Piave

Gruppo “grandi” del plesso di Vas

INSEGNANTE: Spezia Agnese

ANNO SCOLASTICO 2010/2011

INDICE

1. PREMESSA pag. 1

2. FINALITÀ pag. 1

3. OBIETTIVI FORMATIVI pag. 1

4. OBIETTIVI SPECIFICI pag. 2

5. METODOLOGIA pag. 2

6. STRUMENTI E MATERIALI pag. 3

7. DESTINATARI pag. 3

8. TEMPI pag. 3

9. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE pag. 4

1. PREMESSA

Proporre un percorso di apprendimento di lingua inglese nella scuola dell’infanzia

significa offrire ai bambini occasioni di esperienze che li motivino, li coinvolgano

affettivamente, li sollecitino ad esprimersi e a comunicare con naturalezza in questa nuova

lingua, tenendo conto delle reali esigenze e curiosità di ogni bambino e proponendo le

attività educative più consone alle caratteristiche di sviluppo cognitivo, emotivo, socio-

affettivo di ognuno per favorire la crescita personale di tutti. In una realtà multietnica come

la nostra l’apprendimento precoce di una lingua straniera, quale è l’inglese, avvia il

bambino alla conoscenza di altre culture, di altri popoli e al loro rispetto. La visione

educativa e didattica di questo progetto ha come fine ultimo l’arricchimento cognitivo del

bambino e il potenziamento della sua capacità di ascolto.

2. FINALITÀ

La finalità generale è quella di migliorare, motivare e spronare gli alunni verso esperienze

nuove , incrementare ed appagare la curiosità del bambino, facilitare la comprensione e la

decodificazione dei vari linguaggi per un inserimento nella società critico, consapevole,

sereno.

Il Progetto di Lingua Inglese si propone, nello specifico, le seguenti finalità:

acquisire abilità linguistiche attraverso strategie ludiche in situazioni comunicative reali.

Promuovere un atteggiamento positivo verso l’apprendimento di una LS.

Favorire le capacità di ascolto.

Sviluppare le abilità di memorizzazione e concentrazione.

Favorire lo spirito di collaborazione.

3. OBIETTIVI FORMATIVI

Il Progetto di Lingua Inglese si propone i seguenti obiettivi formativi:

sviluppare la capacità di socializzazione, favorire la collaborazione e il lavoro in gruppo

al fine di utilizzare al massimo le conoscenze e le abilità di ciascuno;

apprendere attraverso lo scambio ed il confronto;

potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e memorizzazione;

sviluppare la capacità d’uso dei linguaggi non verbali;

interagire in ambienti e situazioni diverse;

rafforzare la fiducia in se stessi;

aiutare il bambino nel suo processo di maturazione socio-affettiva;

sperimentare e sviluppare le capacità percettive, visive e manipolative rivolte a tutti i

linguaggi;

suscitare negli alunni l’interesse verso codici linguistici diversi e culture diverse;

riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della lingua inglese;

usare la lingua in contesti comunicativi significativi

4. OBIETTIVI SPECIFICI

Il Progetto di Lingua Inglese si propone i seguenti obiettivi specifici:

comprendere e rispondere ad un saluto;

comprendere ed eseguire istruzioni e procedure;

identificare e abbinare colori, figure, numeri entro il 10;

saper riprodurre semplici ritmi di colori e di suoni;

saper ripetere semplici canzoni in lingua inglese;

riconoscere, interpretare e mimare espressioni, stati d’animo e azioni quotidiane

(stand up, sit down, open, close, I get up, I wash my face, to jump, to smile, …).

5. METODOLOGIA

Nella scuola dell’Infanzia l’approccio metodologico si fonderà sulla valorizzazione del

gioco come risorsa per favorire la motivazione dei bambini e farà riferimento alla

metodologia propria del Total Physical Response.

Nel contesto ludico le attività linguistiche perderanno il loro carattere di semplice

esecutività: il gioco catturerà l’interesse dei bambini, stimolerà la partecipazione attiva e

creativa, favorendo l’acquisizione di competenze secondo i ritmi di ciascuno. Inoltre,

attraverso il gioco si stimolerà la partecipazione anche dei bambini meno dotati e più

timorosi stimolando capacità intellettive e creative che si collegheranno alle altre

esperienze educative e disciplinari in un percorso di apprendimento unitario, ampio e

partecipato. Saranno privilegiate le abilità orali; ci si potrà avvalere di puppets che

faranno da tramite tra l’insegnante e il gruppo dei bambini per stimolare e tenere vivo il

loro interesse e la partecipazione attiva, favorendo quindi l’apprendimento.

Le strategie di intervento saranno le seguenti:

Story-telling

Giochi, canti, filastrocche

Problem solving

Total Physical Response.

Verranno quindi privilegiate le forme ludiche, animate, il canto, le esperienze in cui il fare

sarà motivo per comprendere il significato delle parole e stimolo per riprodurle

autonomamente

6. STRUMENTI E MATERIALE

Verranno utilizzati i seguenti strumenti:

- giochi didattici;

- griglie e schemi guida;

- sussidi visivi: cartelloni, illustrazioni, fotografie e fotocopie;

- sussidi auditivi: audiocassette, cd;

- eventuali materiali strutturati che offrono l’opportunità ai bambini di acquisire la lingua in

modo piacevole e stimolante (libri e giornali in lingua inglese; materiale di cancelleria;

carta e cartoncino, lettore cd e cd, …).

7. DESTINATARI

Bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola dell’Infanzia di Alano di Piave e di Vas.

Nello specifico: - Scuola dell’infanzia di Alano di Piave: totale n. 20 alunni

- Scuola dell’infanzia di Vas: totale n. 22 alunni

8. TEMPI

Il Progetto di Lingua Inglese verrà effettuato a partire dal mese di gennaio 2011 fino alla

fine del mese di marzo 2011. I bambini usufruiranno di n. 11 incontri (10 interventi da

un’ora e mezza ciascuno e un incontro da due ore). (Totale: 17 ore per plesso).

Viene qui di seguito specificato il calendario degli incontri previsti per le due Scuole

dell’Infanzia.

CALENDARIO DEGLI INTERVENTI

SCUOLA DELL’INFANZIA DI ALANO:

GIORNO ORARIO N° ORE

10 gennaio 2011 13.00 – 14.30 1,30

21 gennaio 2011 13.30 – 15.00 1,30

24 gennaio 2011 13.00 – 14.30 1,30

31 gennaio 2011 13.00 – 14.30 1,30

7 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

14 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

21 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

28 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

14 marzo 2011 13.00 – 14.30 1,30

21 marzo 2011 13.00 – 14.30 1,30

28 marzo 2011 12.30 – 14.30 2,00

Totale: 17 ore

SCUOLA DELL’INFANZIA DI VAS:

GIORNO ORARIO N° ORE

13 gennaio 2011 13.00 – 14.30 1,30

17 gennaio 2011 14.00 – 15.30 1.30

20 gennaio 2011 13.00 – 14.30 1,30

27 gennaio 2011 13.00 – 14.30 1,30

3 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

10 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

17 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

24 febbraio 2011 13.00 – 14.30 1,30

3 marzo 2011 13.00 – 14.30 1,30

10 marzo 2011 13.00 – 14.30 1,30

18 marzo 2011 13.30 – 15.30 2,00

Totale: 17 ore

9. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

- La valutazione degli alunni sarà effettuata con attività orali di tipo funzionale e

attraverso schede strutturate.

Si terrà inoltre conto dei lavori prodotti dai bambini quali cartelloni, disegni, canti.

- La valutazione del progetto verrà effettuata concentrando l’attenzione non solo sulla

risposta dei bambini, ma valutando l’intero processo di insegnamento/apprendimento: i

materiali, i metodi, il coinvolgimento del singolo alunno, l’interazione tra bambini e tra

questi e l’insegnante.

SCUOLA DELL’INFANZIA

DI

ALANO DI PIAVE

A.S. 2010/2011

Progetto sfondo integratore

IL BOSCO degli

ALBERI

aMICI

Il mondo della natura , è un mondo che affascina i bambini, che

sollecita la loro curiosità e che li stimola a fare domande e a formulare

ipotesi; consente inoltre di compiere esperienze legate allo scorrere

del tempo e ai cambiamenti che esso produce nella realtà che li

circonda .

Le varie esperienze non verranno predisposte, ma pensate e costruite

in progressione come il vissuto dei bambini e delle insegnanti.

Si arriverà di conseguenza , attraversala realizzazione di esperienze

significative , a conoscere , ad aiutare la domanda , l’interrogazione

dell’altro e delle cose . Ciò che interessa non è l’esperienza , in sé

significativa , ma il significato che ognuno riesce a dare a tale

esperienza .

La scelta di lavorare sugli alberi consente di utilizzare ,

valorizzandolo, il giardino della scuola e l’ambiente naturale che ci

circonda .

Tutte le attività proposte promuovono le capacità di scoperta e

osservazione della realtà, inoltre invitano i bambini al rispetto

dell’ambiente e degli esseri viventi in esso presenti.

In questo piacevole cammino saremo accompagnati da un gufo saggio

che ci porterà delle sorprese durante tutto l’arco dell’anno, sarà

proprio lui a farci scoprire le meraviglie del bosco . Il gufo sarà

accompagnato da tre animaletti da cui prendono il nome le sezioni.

IL TOPOLINO IL LEPROTTO LO SCOIATTOLO

Il progetto parte dal racconto “il bosco degli alberi amici”, da un’uscita

nel territorio per osservare ilo bosco in autunno, con relativa raccolta

di foglie, rami secchi… .

OSSERVARE

LE PIANTE

I CAMBIAMENTI

ATMOSFERICI E

STAGIONALI

GLI ANIMALI

DEL BOSCO (caratteristiche abitudini…)

,

STRUTTURA

(radici,fusto, rami, foglie)

VARIETA’

DI

PIANTE

RIELABORARE

(con disegni, schede, vari

materiali, foto…)

CONOSCERE

(le storie del bosco e tutti i personaggi fantastici che ci vivono)

RACCONTARE

( storie, esperienze,

emozioni…)

TOCCARE

(conoscere e sperimentare

nuovi materiali ,

foglie rami…)

ASCOLTARE

( il suono della natura , i versi

degli animali)

ODORARE

(il profumo dei

fiori, delle piante) …

COLORI, FORME SUONI

E RUMORI DEL BOSCO

IMPARIAMO

A RISPETTARE

L’AMBIENTE

LASCIARE I LUOGHI

PULITI

RICICLAGGIO NON DANNEGGIARE

PIANTE E ANIMALI

CONOSCERE I

RIFIUTI

OPERARE UNA RACCOLTA

DIFFERENZIATA

LA STORIA DELLA

CARTA

FAVORIRE IL RICICLO DI ALCUNI

MATERIALI

ABILITA’ E COMPETENZE DA RAGGIUNGERE PER I BAMBINI GRANDI

IL SE’ E L’ALTRO

Promuovere atteggiamenti di rispetto e salvaguardia dell’ambiente

Interiorizzare regole civili

Sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo

Star bene con i compagni in situazioni varie

Relazionarsi con gli adulti con sicurezza e autonomia

Riconoscere e accogliere le diversità.

CORPO , MOVIMENTO E SALUTE

Muoversi modo dinamico e coordinato

Rappresentare graficamente la natura e la figura umana

completa

Eseguire percorsi guidati

Avere una buona coordinazione oculo- manuale

Acquisire una buona motricità fine

Avere un buon rapporto con il cibo

LINGUAGGI CREATIVITA’ ESPRESSIONE

Comunicare e raccontare utilizzando il linguaggio verbale

Saper esprimersi attraverso il linguaggio corporeo

Esprimersi spontaneamente attraverso la drammatizzazione

Realizzare elaborati usando tecniche diverse

Esprimersi in modo personale e creativo

Riconoscere e riprodurre con la voce o con gli strumenti suoni

diversi

I DISCORSI E LE PAROLE

Ascoltare e comprendere un breve testo narrativo

Pronunciare correttamente suoni e parole

Completare e inventare storie

Comprendere relazioni di causa effetto

Usare un lessico appropriato e strutturare frasi corrette

Usare il linguaggio per relazionarsi

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Descrivere correttamente ambienti e situazioni

Provare interesse e curiosità

Raccogliere e organizzare informazioni

Porsi domande

Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi

Confrontare e valutare le quantità

Cogliere le trasformazioni naturali

ABILITA’ E COMPETENZE DA RAGGIUNGERE PER I

BAMBINI MEDI IL SE’ E L’ALTRO

Promuovere atteggiamenti di rispetto e salvaguardia dell’ambiente

Interiorizzare regole civili

Sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo

Star bene con i compagni in situazioni varie

Relazionarsi con gli adulti con sicurezza e autonomia

Riconoscere e accogliere le diversità.

CORPO , MOVIMENTO E SALUTE

Muoversi modo dinamico e coordinato

Rappresentare graficamente la natura e la figura umana

Eseguire percorsi guidati

Iniziare una coordinazione oculo- manuale

Avere un buon rapporto con il cibo

LINGUAGGI CREATIVITA’ ESPRESSIONE

Comunicare e raccontare utilizzando il linguaggio verbale

Saper esprimersi attraverso il linguaggio corporeo

Realizzare elaborati usando tecniche diverse

Esprimersi in modo personale e creativo

Riconoscere e riprodurre con la voce o con gli strumenti suoni

diversi

I DISCORSI E LE PAROLE

Ascoltare e comprendere un breve testo narrativo

Cercare di pronunciare correttamente suoni e parole

Completare e inventare storie

Iniziare ad usare un lessico appropriato e strutturare brevi

frasi corrette

Usare il linguaggio per relazionarsi

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Descrivere ambienti e situazioni

Provare interesse e curiosità

Raccogliere informazioni

Porsi domande

Provare a raggruppare secondo criteri diversi

Cogliere le trasformazioni naturali

ABILITA’ E COMPETENZE DA RAGGIUNGERE PER I

BAMBINI PICCOLI IL SE’ E L’ALTRO

Promuovere atteggiamenti di rispetto e salvaguardia dell’ambiente

Iniziare a comprendere e rispettare regole civili

Sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo

Star bene con i compagni in situazioni varie

Relazionarsi con gli adulti con sicurezza e autonomia

Riconoscere e accogliere le diversità.

CORPO , MOVIMENTO E SALUTE

Muoversi spontaneamente

Rappresentare graficamente la natura e la figura umana

completa

Eseguire percorsi strutturati e guidati

Avere un buon rapporto con il cibo

LINGUAGGI CREATIVITA’ ESPRESSIONE

Comunicare utilizzando il linguaggio verbale

Saper esprimersi attraverso il linguaggio corporeo

Esprimersi in modo personale e creativo usando tecniche

diverse

Riconoscere e riprodurre con la voce o con gli strumenti suoni

diversi

I DISCORSI E LE PAROLE

Ascoltare cercando di comprendere un breve testo narrativo

Cercare di pronunciare correttamente suoni e parole

Usare il linguaggio per relazionarsi

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Descrivere correttamente ambienti e situazioni

Provare interesse e curiosità

Raccogliere e organizzare informazioni

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C.T.P.

CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE

per l’Istruzione e la Formazione degli Adulti

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Introduzione

Finalità

Normativa

Offerta

didattica

Organizzazione

Il Patto Formativo

Sedi Processi

organizzativi

INTRODUZIONE

L’Istituto Comprensivo di Quero è sede amministrativa del Centro Territoriale Permanente per l’Istruzione e la Formazione in età adulta (CTP). Il CTP è stato istituito a partire dall’a.s. 1998/1999. Il CTP è la scuola statale dedicata alla Formazione in età adulta con il fine di:

1. sviluppare le proprie capacità; 2. governare il proprio apprendimento; 3. partecipare a processi di riconversione; 4. accedere a tutte le offerte d’istruzione che consentano di migliorare la qualità

della vita. Il CTP di Quero svolge attività di:

accoglienza, ascolto, ri-orientamento; alfabetizzazione primaria e di ritorno anche finalizzata ad un eventuale accesso a

livelli superiori di istruzione; apprendimento della lingua e dei linguaggi; sviluppo e consolidamento di competenze di base; recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee ad

un’attiva partecipazione alla vita sociale; rientro nei percorsi di istruzione e formazione di soggetti in situazione di

marginalità. Torna a POF- CTP

FINALITÀ Il CTP, nelle sue finalità più generali, in accordo con quanto espresso dalla normativa in materia, si propone di promuovere:

1. il superamento di vecchi e nuovi analfabetismi; sviluppo delle motivazioni ad apprendere in età adulta, quindi l’acquisizione di abilità linguistiche strumentali di base, e la padronanza dei nuovi linguaggi e delle diverse lingue. Tali finalità si traducono in obiettivi ed azioni per migliorare il sistema dell'’istruzione e dell'’educazione permanente;

2. la realizzazione e il riconoscimento formale di percorsi di apprendimento spendibili nel mercato del lavoro;

3. l’acquisizione di strumenti di comunicazione (Italiano L2) utili alla convivenza, all'’inserimento sociale e lavorativo da parte delle fasce più deboli della popolazione (GLI IMMIGRATI – LE DONNE – I GIOVANI);

4. la convivenza democratica tra individui appartenenti a culture diverse, nella conoscenza di se stessi e degli altri e nel rispetto della pari dignità di ogni diversità, sia individuale che sociale e culturale; convivenza intesa come processo attivo e dinamico basato sull’incontro e la comunicazione positiva tra persone che vivono in uno stesso contesto (LA PERSONA);

5. la ricerca di ogni possibile cooperazione con le varie agenzie formative, istituzionali e non, presenti sul territorio;

6. motivare la popolazione adulta del territorio all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.

Il CTP si rivolge a tutti i cittadini italiani e stranieri, per ascoltarne i bisogni e individuare le diverse fasce di popolazione alle quali indirizzare interventi mirati, tenendo sempre presenti le esigenze del territorio in cui opera il C.T.P. Torna a POF- CTP

LE SEDI Il Centro Territoriale per l'Eda ha sede amministrativa presso la Scuola Secondaria di 1° grado di Quero, ma a seconda delle richieste del territorio svolge la sua attività anche in altri Comuni del Distretto di competenza che comprende i Comuni di: Quero Feltre Pedavena Arsié Fonzaso Lamon Sovramonte Alano di Piave Vas Cesiomaggiore Santa Giustina San Gregorio Nelle Alpi

In questi anni il CTP ha realizzato attività nelle seguenti sedi:

SEDI-SPAZI Corsi Durata

QUERO: aule del CTP nella scuola primaria di Quero

Lingua italiana

Corso di Terza media Annuale

Aule e laboratori della scuola secondaria di 1°grado di Quero

Lingue straniere

Informatica

Corsi di Ampliamento dell’offerta

Corsi brevi modulari Corsi brevi su richiesta

FELTRE: 2 aule dell’ITG Forcellini e laboratorio di Informatica

Lingua italiana

Terza media Corsi annuali

Lingua inglese

Informatica Corsi brevi modulari

ALANO DI PIAVE: aule della scuola primaria di Alano

Lingua italiana Corso annuale

FONZASO: aula scuola secondaria di 1°grado

Lingua italiana

Lingue straniere Corsi brevi su richiesta

LAMON: c/o aule dell’I.C. di Lamon

Lingua italiana

Lingue straniere Corsi brevi su richiesta

PEDAVENA: c/o aula dell’I.C. di Pedavena

Informatica Corsi brevi su richiesta

CESIOMAGGIORE: c/o aule della secondaria di 1°grado di Cesiomaggiore

Informatica

Lingue straniere Corsi brevi su richiesta

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LA NORMATIVA

La legge promuove l’apprendimento permanente per favorire: lo sviluppo culturale e professionale delle persone la cittadinanza attiva la coesione sociale l’occupabilità e la mobilità professionale agevolando l’innalzamento dei livelli di istruzione e

formazione e l’acquisizione di competenze professionali

Il Quadro normativo che regola le finalità e l’organizzazione dei Centro per l’Istruzione e la Formazione Permanente di Quero è desumibile non solo da Normative specifiche in materia di Istruzione e Formazione Permanente ma anche da quelle Norme che, nell’ambito delle linee programmate dall’Unione Europea, stabiliscono i soggetti istituzionalmente delegati a tale funzione. Legge 15 marzo 1997, n. 59 - Delega al governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa (Supplemento Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17/03/1997) Con questo provvedimento il Governo è stato delegato a trasferire alle Regioni e agli Enti Locali tutte le funzioni amministrative di cui era titolare, salvo quelle appositamente elencate dalla legge di delega (art. 1). In particolare al Capo IV - art. 21, la legge affronta la questione della realizzazione di percorsi formativi per adulti da parte della istituzioni scolastiche. L’Ordinanza 455/97 istituisce i Centri Territoriali Permanenti, dei quali descrive gli obiettivi, il coordinamento, le attività e la loro organizzazione Inoltre all’art. 10 descrive composizione, compiti e funzioni del Comitato Provinciale per l’Educazione degli Adulti, mentre all’art. 11 dichiara la costituzione del Comitato Tecnico Nazionale presso il Ministero della Pubblica Istruzione Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 - Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 La legge opera una ripartizione tra competenze riservate allo Stato e competenze che “a cascata” sono attribuite a Regioni, Province e Comuni. In particolare il Titolo IV - Capo III - art. 139 definisce le competenze dei Comuni in materia di Educazione degli Adulti. D.P.R. 275/99: Autonomia delle Istituzioni scolastiche Il CTP può ampliare l’offerta formativa nei rispetto delle competenze delle regioni e degli enti locali e anche nel quadro di accordi con gli enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate dalle regioni Il Consiglio Europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie

basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. I Consigli europei di Stoccolma (23 e 24 marzo 2001) e di Barcellona (15 e 16 marzo 2002) hanno sottoscritto gli obiettivi futuri concreti dei sistemi di istruzione e formazione europee. Risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente: identifica una priorità il fornire nuove competenze di base e ribadisce che l’apprendimento permanente deve riguardare l’apprendimento da prima della scuola a dopo la pensione. Nel maggio 2003 il Consiglio d’Europa ha adottato i livelli di riferimento europei («parametri di riferimento») a riprova di un impegno volto a realizzare un miglioramento misurabile del sistema di Istruzione rispetto ai risultati registrati mediamente in Europa. Tali livelli di riferimento comprendono la capacità di lettura, la dispersione scolastica, il completamento dell’istruzione secondaria superiore e la partecipazione degli adulti all’apprendimento permanente e sono strettamente correlati con lo sviluppo di competenze chiave. DIRETTIVA n. 22 del 6 febbraio 2001 Linee guida per l'attuazione, nel sistema di istruzione, dell'Accordo sancito dalla Conferenza unificata il 2 marzo 2000. La Direttiva contiene le linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all'educazione permanente degli adulti relativi al sistema di istruzione. Le linee guida hanno validità triennale dalla data di pubblicazione Allegato A: nota tecnica per la progettazione e la certificazione dei percorsi individuali di alfabetizzazione funzionale degli adulti Allegato B: Nota Tecnica. Certificato Personale - Dispositivo di certificazione e documentazione dei percorsi di educazione permanente degli adulti Accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunità montane per riorganizzare e potenziare l’educazione permanente degli adulti, Conferenza Unificata, seduta 2 marzo 2000 L’accordo, dopo aver tracciato un quadro delle linee d’intervento nei paesi dell’Unione Europea e della situazione nazionale dal punto di vista socioculturale, pedagogico e politico, definisce la riorganizzazione e il potenziamento dell’Educazione degli Adulti articolando il sistema generale su tre livelli: nazionale, regionale e locale. 18 dicembre 2006: Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio Competenze chiave per l’apprendimento permanente Raccomanda di adottare «il quadro di riferimento delle competenze», riportate in allegato quale strumento di riferimento per assicurare tra l’altro che: gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l’arco della loro vita. E in particolare, muovendo dalle diverse competenze individuali, occorre rispondere alle diverse esigenze dei discenti assicurando la parità e l’accesso a quei gruppi che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative. Esempi di tali gruppi includono le persone con scarse competenze di base, in particolare con esigue capacità di scrittura, i giovani che abbandonano prematuramente la scuola, i disoccupati di lunga durata e coloro che tornano al lavoro dopo un lungo periodo di assenza, gli anziani, i migranti e le persone disabili.

L. n°296/06, art.1, comma 622, in materia di saperi e competenze relativi all’obbligo d’istruzione Decreto 22 agosto 2007 Regolamento recante Norma in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione. Indica che per coloro che non hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo e che hanno compiuto il sedicesimo anno di età è prevista la possibilità di conseguire tale titolo anche nei centri provinciali per l’Istruzione degli Adulti di cui alla Legge 27/12/2006 n. 296 art.1 com. 632 (All. 2) Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’Istruzione obbligatoria. Il DM 25/10 /2007 Il Decreto definisce i criteri generali per il conferimento dell’autonomia dei Centri per l’istruzione degli adulti nel quadro della riorganizzazione dei Centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti e dei corsi serali funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. PER L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEI PERCORSI FORMATIVI, I CENTRI ASSUMONO I SEGUENTI RIFERIMENTI: D.M. n°139, del 22.8.2007 sui saperi e le competenze relativi all’obbligo di istruzione, per:

1. acquisizione del livello di istruzione previsto a conclusione della scuola primaria titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione

2. assolvimento dell’obbligo di istruzione 3. conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati

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L’OFFERTA DIDATTICA DEL CTP

IL RIENTRO NEI PERCORSI DI ISTRUZIONE

Le attività didattiche per il rientro nei percorsi di istruzione hanno come finalità quella di recuperare le abilità e le competenze di base al fine di concludere il primo ciclo di Istruzione e/o di inserirsi nel percorso scolastico successivo.

Rientrano in questa tipologia di offerta i seguenti percorsi:

1. il conseguimento del livello di istruzione di scuola Primaria compresi i percorsi di alfabetizzazione strumentale in lingua italiana per gli adulti immigrati;

2. i corsi per il conseguimento titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione;

3. l’assolvimento dell’obbligo di istruzione: Progetti Integrati con la scuola secondaria di II grado.

Il CTP di Quero attiva ogni anno i seguenti corsi: Corsi di alfabetizzazione strumentale e funzionale di base a favore di cittadini italiani e stranieri con livello minimo di scolarizzazione e analfabeti. Durata: 1 anno scolastico Sede: Quero-Feltre Due corsi per il conseguimento della licenza media: rivolto a cittadini italiani e stranieri, anche a coloro ai quali non viene riconosciuta in Italia la scolarità pregressa. Si svolge secondo i programmi ministeriali. Discipline: lettere, matematica, scienze, tecnologia e lingua inglese. DURATA: n. 17 ore settimanali Sede: Quero-Feltre Percorsi integrati Scuola media-CFP Il CTP di Quero attiva percorsi integrati individuali tra scuola media e primo anno della formazione professionale. Si tratta di una collaborazione tra i due sistemi di formativi per sostenere il successo scolastico di studenti prevalentemente stranieri che non hanno positivamente concluso il primo ciclo di Istruzione ma che hanno superato il 16° anno di età. Il Patto formativo concordato prevede l’inserimento contemporaneo nei due percorsi formativi con accreditamento reciproco delle attività didattiche. Durata: 1 anno scolastico Sede: Quero-Feltre

LINGUA E CULTURA ITALIANA PER ADULTI IMMIGRATI FINALITÀ: le attività di insegnamento della Lingua italiana agli immigrati rientrano nell’obiettivo dello sviluppo dell’apprendimento permanente delle fasce deboli della popolazione, al fine di incrementare le loro competenze e conoscenze per un esercizio attivo della Cittadinanza. Oltre ai corsi annuali di lingua italiana realizzati a Quero, Feltre e Alano di Piave, al CTP di Quero sono assegnati dalla Provincia di BL (Assessorato Politiche del Lavoro: Tavolo provinciale per l’immigrazione) e dalla Regione Veneto (Progetti per l’incremento della conoscenza della lingua italiana degli immigrati non comunitari) contributi per l’ampliamento dell’offerta didattica rivolta agli immigrati lavoratori con una particolare attenzione alle donne immigrate, considerate fattore determinante per l’integrazione sociale. Un secondo obiettivo è quello di inserire lo studente straniero privo di un titolo di studio riconosciuto, nei percorsi di istruzione attraverso l’acquisizione di competenze disciplinari della scuola di base e il consolidamento di conoscenze disciplinari in lingua italiana CERTIFICAZIONE CILS: Al termine dei corsi, il CTP di Quero, dall’a.s. 2007/2008 si è posto come obiettivo delle attività il conseguimento di una Certificazione riconosciuta a livello Nazionale e, tra le diverse Certificazioni ha optato per la Certificazione CILS (Università di Siena) la cui sede d’esame si trova presso il CTP di Belluno. .

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE FUNZIONALE PER I DIRITTI DI CITTADINANZA

Rientrano in questo ambito tutte le attività didattiche che il CTP di Quero organizza con l’obiettivo di fare acquisire alla popolazione adulta del territorio quelle competenze chiave dell’apprendimento permanente, che secondo il Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa devono essere considerate “Le competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”. Il quadro di riferimento delle competenze chiave delinea otto competenze:

1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale.

Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la

competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per l’apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.

CORSI DI LINGUE STRANIERE La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi.

La competenza in lingue straniere richiede la conoscenza del vocabolario e della grammatica funzionale e una consapevolezza dei principali tipi di interazione verbale e dei registri del linguaggio. È importante anche la conoscenza delle convenzioni sociali, dell’aspetto culturale e della variabilità dei linguaggi.

Le abilità essenziali per la comunicazione in lingue straniere consistono nella capacità di comprendere messaggi, di iniziare, sostenere e concludere conversazioni e di leggere, comprendere e produrre testi appropriati alle esigenze individuali.

Le persone dovrebbero essere anche in grado di usare adeguatamente i sussidi e di imparare le lingue anche in modo informale nel contesto dell’apprendimento permanente. Infine un atteggiamento positivo comporta l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità per le lingue e la comunicazione interculturale. A.s. 2009-2010 (Corsi attivati in base alle richieste al 30 novembre 2009)

INGLESE I LIVELLO FELTRE 30

INGLESE II LIVELLO FELTRE 30

INGLESE I Livello QUERO 30

INGLESE II Livello QUERO 30

INGLESE III Livello QUERO 30

FRANCESE I Livello QUERO 30

TESDESCO II Livello QUERO 30

SPAGNOLO III Livello FELTRE 30

CORSO DI LINGUA E CULTURA CINESE

QUERO 30

CORSI DI INFORMATICA

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di

base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

La competenza digitale presuppone una solida consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita privata e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, banche dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità e dei potenziali rischi di Internet e della comunicazione tramite i supporti elettronici (e-mail, strumenti della rete) per il lavoro, il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca.

Le abilità necessarie comprendono: la capacità di cercare, raccogliere e trattare le informazioni e di usarle in modo critico e sistematico, accertandone la pertinenza e distinguendo il reale dal virtuale pur riconoscendone le correlazioni. Le persone dovrebbero anche essere capaci di usare strumenti per produrre, presentare e comprendere informazioni complesse ed essere in grado di accedere ai servizi basati su Internet, farvi ricerche e usarli. Le persone dovrebbero anche essere capaci di usare le TSI a sostegno del pensiero critico, della creatività e dell’innovazione. A.s. 2009-2010 (Corsi attivati in base alle richieste al 30 novembre 2009)

LIVELLO I QUERO 24 2

LIVELLO 2 QUERO 24 3

LIVELLO I FELTRE 24 2

LIVELLO 2 FELTRE 24 2

AUTOCAD FELTRE 22 1

PREPARAZIONE ALL’ECDL

QUERO-FELTRE

20 2

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PROGETTI TERRITORIALI

CTP-PROVINCIA DI BELLUNO Dall’a.s. 2002-2003 il CTP partecipa al Tavolo provinciale immigrazione a cui partecipano agenzie educative, istituzioni scolastiche, servizi di volontariato, agenzie di orientamento. In tale contesto ha elaborato ogni anno un progetto specifico di ampliamento dell’Offerta Formativa volto a:

1. Integrare i corsi annuali di lingua e cultura italiana 2. Organizzare Attività dedicate in particolare alle donne immigrate 3. Organizzare attività specifiche per l’orientamento lavorativo e la sicurezza nel

lavoro 4. Promuovere il conseguimento della Certificazione CILS 5. Organizzare attività didattiche per l’orientamento ai servizi del territorio utile ad una

maggior partecipazione sociale

IL LAVORO: Vengono previste attività da affiancare alla lingua italiana, riguardanti il mondo del lavoro. I hanno l’obiettivo di far acquisire terminologie e strutture comunicative relative al mondo del lavoro nei suoi vari settori ala sicurezza e alla Normativa vigente. In particolare gli obiettivi specifici mirano a:

1. Conoscere il lessico e le espressioni utili alla comprensione delle normative relative al mondo del lavoro

2. Acquisire alcune conoscenze legislative riguardanti le tipologie di contratti e impieghi

3. Incrementare le competenze nella comprensione di testi scritti anche in relazione a documenti normativi

L’INTEGRAZIONE DELLE DONNE IMMIGRATE: Un secondo obiettivo riguarda l’accompagnamento alla creazione di una società cooperativa, costituita da 8/10 donne immigrate residenti nel feltrino, con certificata conoscenza della Lingua italiana che nell’a.s. 2008-2009 hanno frequentato il primo corso sull’imprenditoria femminile. In particolare gli obiettivi specifici mirano a:

1. acquisire alcune competenze specifiche per la gestione di un progetto imprenditoriale (Particolarmente dedicato ai giovani e alle donne);

2. definire l’idea imprenditoriale, analizzare l’ambiente sociale di riferimento, pianificare un’organizzazione, prevedere un piano economico.

CTP-REGIONE VENETO,/UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO:

INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA DEGLI ADULTI NON COMUNITARI

La Regione Veneto ha organizzato sul tutto il territorio regionale tramite Veneto Lavoro e i CCTTP, corsi di 3 tipologie: CORSO A: per analfabeti CORSO B: per livelli A1-A2-B1 CORSO C: Lingua per lo studio Il CTP di Quero ha organizzato negli ultimi anni i seguenti corsi:

2007-2008 CORSO ALFA: per donne immigrate (Alano di Piave). CORSO BETA: gruppo misto per livelli A1-A2-B1 (Quero) 2008-2009: suddivisione per livelli di apprendimento LIVELLO A1 (Feltre) CORSO ALFA (Fonzaso) CORSO BETA (Lamon) 2009-2010 LIVELLO A1 (Lamon) Al termine dei corsi vi è stato un monitoraggio degli utenti e delle certificazioni conseguite

TIPOLOGIA DI CORSO SEDE

2006-2007 ALFA Alano

BETA Quero

2007-2008 2008-2009

ALFA Fonzaso

BETA Lamon

A1 Feltre

CTP- ULSS 2: AREA IMMIGRAZIONE

Il CTP partecipa dell’A.S. 2005-2006 al tavolo ULSS 2 “Area Immigrazione” e le attività del CTP sono inserite nel Piano di zona triennale. I Progetti realizzati in questi anni riguardano principalmente 3 aree:

A. L’INSERIMENTO SCOLASTICO, L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA E LA PROMOZIONE DI INTERVENTI EDUCATIVI RIVOLTI AI MINORI

Progetto che si pone come obiettivo generale quello di favorire e promuovere l’inserimento linguistico-culturale e scolastico degli alunni stranieri presenti nelle scuole che costituiscono la “Rete per l’integrazione degli alunni stranieri del feltrino*” (IC Quero; IC Pedavena; IC Fonzaso; IC Cesiomaggiore; IC Lamon; S. S i 1°gradoG.Rocca; Dir.Did. Feltre;Circolo didattico di Sedico, I.C. Santa Giustina) Il progetto complessivamente prosegue le attività organizzate della Rete per l’integrazione degli alunni stranieri del feltrino costituita nell' a.s. 2005/2006 ed ampliata nell’a.s. 2008-2009 ponendosi in continuità con quanto realizzato negli anni precedenti. Le attività realizzate nell’anno 2008-2009 hanno coinvolto sia le scuole secondarie di 1° grado che le scuole primarie e hanno riguardato, a differenza degli scorsi anni, principalmente l’insegnamento della lingua italiana come L2. Nello specifico sono stati attivate 594 ore di docenza di lingua italiana distribuite su 9 Istituzioni scolastiche a seconda del numero di nuovi arrivi e dalle esigenze emerse in corso d’anno. La rete prevede anche una commissione specifica che raccorda tra loro le progettazioni e le realtà interne delle singole scuole. Realizzare Laboratori di lingua e cultura italiana di prima alfabetizzazione e di

potenziamento della lingua disciplinare. Potenziare la progettazione di rete tra le scuole che ne fanno parte al fine di creare

competenze condivise. Fornire ogni scuola di materiale idoneo alla didattica dell’italiano come L2 e utile

all’auto-aggiornamento degli insegnanti. Incrementare il numero dei docenti interni disponibili alla realizzazione dei laboratori

* Organizzazione della rete (vedi organizzazione)

B. L’AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI E DEGLI OPERATORI DELLA SCUOLA: rivolto agli insegnanti della scuola del mattino e a quelli che gestiscono i laboratori di italiano L2

Obiettivi generali: Conoscere le caratteristiche della nuova scuola multiculturale e della normativa

scolastica; Saper utilizzare risorse, mezzi e strumenti di integrazione e interazione esistenti, in

particolare comprendere ruolo e funzioni del mediatore linguistico culturale in ambito scolastico;

Acquisire la capacità di avviare una progettazione interculturale nel proprio Istituto (o rete di scuole);

Individuare le caratteristiche della didattica della lingua italiana per stranieri; Come organizzare un laboratorio linguistico per studenti stranieri.

Individuare criteri e modalità di valutazione degli apprendimenti degli studenti stranieri.

C. L’INSERIMENTO DELLE DONNE IMMIGRATE Obiettivi generali: accompagnamento alla creazione di una associazione di volontariato, costituita dalle donne immigrate residenti nel feltrino che frequentano regolarmente i Corsi di lingua e cultura italiana a Feltre organizzati dal CTP di Quero. In particolare gli obiettivi specifici mirano a fare acquisire alcune competenze per la gestione di un progetto di associazione che potrebbe essere il primo passo verso la costituzione di una cooperativa femminile. Incrementare le conoscenze riguardo alla possibilità di partecipazione sociale. Creare un gruppo di donne motivate e capaci di realizzare progetti di integrazione culturale. Conoscere attività e progetti realizzati in altri territori. Torna a POF- CTP

L’ORGANIZZAZIONE L’Organizzazione delle attività didattiche del CTP deve necessariamente ispirarsi al principio di:

Flessibilità, sia per l’organizzazione dei gruppi che per l’organizzazione dell’orario che possono variare in corso d’anno.

Modularità: le attività sono realizzate per moduli ripetibili e certificabili.

Personalizzazione dei percorsi: i corsi sono programmati e realizzati a partire dalle competenze dei singoli partecipanti. Al tempo stesso, e in particolar modo per gli alunni stranieri e di scuola media, viene attuata una forma alternativa di valutazione, basata sull’osservazione del processo di apprendimento di ciascun allievo, individuando le strategie e le modalità utilizzate dallo stesso.

Accoglienza in corso d’anno: i percorsi formativi cercano di corrispondere il più possibile alle aspirazioni, ai bisogni individuali degli utenti e ai loro peculiari stili di apprendimento. In questa ottica sono previsti moduli di “accoglienza/ascolto” e “sostegno/recupero”. Il percorso di studio è concordato inizialmente con gli allievi, ma viene successivamente monitorato e ri-negoziato in itinere.

Per l’insegnamento di italiano L2 i gruppi di livello, che possono risultare più o meno omogenei, sono costituiti sulla base del colloqui individuali e della valutazione del docente, delle esigenze orarie degli allievi e di quelle organizzative della scuola; vengono tuttavia favoriti l’apertura dei gruppi, l’incontro, la comunicazione, lo scambio di conoscenze e le relazioni tra le persone. La formazione dei gruppi di italiano L2 viene periodicamente rivalutata sulla base dei bisogni e dei nuovi inserimenti. La formazione dei gruppi di livello per i corsi di lingue straniere e di informatica avviene mediante colloqui nella fase di iscrizione e nel corso del primo incontro informativo.

L’ACCOGLIENZA Per attuare le metodologie sopra descritte indispensabile risulta essere il momento dell’accoglienza. L’accoglienza è intesa come un’attività iniziale e in itinere che mira:

Creare condizioni “facilitanti” l’accesso e la permanenza dell’adulto presso il centro EDA

1. Ridurre la percentuale di abbandoni 2. Ridurre la percentuale degli “insuccessi” 3. Creare le condizioni e intraprendere tutte le azioni atte a identificare i percorsi

più adeguati alle esigenze dell’utente 4. Sostenere la motivazione durante il percorso

Creare un rapporto tra utente e operatore caratterizzato da:

Modalità comunicative efficaci

Agio e benessere

Confronto aperto e reciproco riconoscimento delle competenze

Valorizzazione delle risorse dell’utenza

A questo scopo è utile:

fornire tutte le informazioni necessarie per chiarire i termini e le modalità dell’offerta formative che il servizio mette a disposizione;

intraprendere un percorso volto all’auto-analisi dei bisogni e motivazioni del singolo utente in modo da renderli evidenti ed espliciti;

stabilire un patto formativo con l’utente;

personalizzare i percorsi;

raccogliere le informazioni presso l’utenza in modo da poter progettare percorsi che tendano a dare una risposta coerente con i bisogni.

LE PERSONE Le persone coinvolte nel processo di accoglienza Riflettendo su quanti debbano essere coinvolti in questo processo volto a favorire l’accoglienza dell’adulto presso il centro, è emerso che esistono due modalità con le quali gli obiettivi e le finalità sopra descritte possono essere perseguite:

• una modalità diffusa; • una modalità specifica o specialistica.

Una modalità diffusa È opportuno che tutto il sistema organizzativo nella sua globalità si attrezzi ad essere ACCOGLIENTE Pertanto, il dirigente, gli insegnanti, la segreteria, i collaboratori amministrativi, il personale “non docente”,… insomma tutto il personale dovrebbe adottare delle modalità relazionali e operative all’interno del sistema che possano facilitare l’accesso e la permanenza dell’utente nel sistema formativo. Questo obiettivo si realizza avendo cura che tutto il sistema diventi il più possibile un contesto in cui:

Siano facilitate le relazioni interpersonali

Siano chiari i compiti e le competenze di ciascuno

Il sistema sia un sistema aperto anche alla rete territoriale dei servizi (impiego, informativi e ai gruppi o associazioni.

La metodologia didattica utilizzata tenda a favorire la motivazione Azioni specifiche Esistono dei momenti specifici in cui si possono intraprendere delle specifiche azioni di accoglienza nei confronti dell’utenza. I momenti più cruciali possono essere così schematizzati:

• Il primo approccio • La reciproca conoscenza (richiesta, valutazione reciproca, ideazione di un

percorso,…) • Il patto formativo • L’inizio di un percorso • Il monitoraggio in itinere (con colloqui sulla valutazione del percorso e possibilità di

aggiustamenti) • La conclusione del percorso (o il raggiungimento di una tappa intermedia

STRUMENTI PER L’ACCOGLIENZA

Attività Finalità Tempi Strumenti/modalità

Colloquio iniziale individuale

Prima conoscenza reciproca Individuazione di possibili crediti formativi se presenti

In tempi specificati dai docenti Prima dell’inserimento

Intervista /schema per la prima accoglienza)

Compilazione della scheda personale dello studente da parte dei docenti

Presentazione delle attività generali del CTP (tramite volantini ecc.)

Incontro con il gruppo classe

Presentazione del programma generale

Primo incontro con il gruppo

Consegna degli obiettivi minimi del corso nelle varie discipline

Consegna dell’orario

Verifiche iniziali Colloquio individuale

Analisi dei bisogni formativi

Verifica dei prerequisiti

Verifica di eventuali competenze già acquisite relative al percorso di terza media

Entro le prime due settimane di frequenza

Strumenti di verifica e valutazione delle conoscenze

Scheda di sintesi.

Programmazioni di classe (Incontri tra i docenti) Colloqui individuali

Validazione delle competenze spendibili nel

percorso di terza media Programmazione dei percorsi individuali Chiarificazione degli obiettivi e delle modalità Stesura di un patto di impegno reciproco

Entro i primi due mesi dall’inizio delle lezioni

1. Modello di “Patto formativo” dove indicare gli obiettivi disciplinari e i tempi necessari per conseguirli

2. Libretto personale

Organizzazione di attività di “recupero” Supporto didattico

Uniformare il gruppo Acquisizione di alcuni prerequisiti

In corso d’anno Attività temporanee di recupero delle competenze in ore aggiuntive

Modalità di didattica attiva (laboratori)

Creazione del gruppo classe Coinvolgimento e motivazione

Colloqui individuali Coordinamento tra i docenti

Monitoraggio eventuale rinegoziazione del percorso

A metà anno Incontri individuali con i corsisiti

Riunioni periodiche di coordinamento tra i docenti

Verifiche Esame di terza media Colloqui individuali

Conclusione del percorso Valutazione finale validazione dei crediti Orientamento

Fine anno Libretto personale

DOCENTI E FUNZIONI

Il gruppo docenti è formato da 4 insegnanti di scuola secondaria di primo grado e 2 docenti di scuola primaria.

A: Lettere, storia, geografia, studi sociali (Prof. Talamini Narciso) B: matematica-scienze (Prof.ssa Moncada Eliana) C: Tecnologia-informatica (Prof. Mori Davide) D: Lingua comunitaria: Inglese (Prof. Gigli Giovanni Battiista) E: Corsi di prima alfabetizzazione e lingua italiana (Quero): Baglio Cettina F: Corsi di prima alfabetizzazione e lingua italiana (Feltre): Sasso Elena

Docente Insegnamenti Funzioni assegante

Gigli Giovanni Battista

Corso di Terza media Corsi modulari di inglese

Segretario-verbalizzatore

Accoglienza

Moncada Eliana Corsi di Terza media Coordinatore di classe di

Quero

Accoglienza

Davide Mori Corso di Terza media Corsi brevi di Informatica

Supporto all’informatizzazione

Accoglienza

Sasso Elena

Corsi di alfabetizzazione strumentale Corsi di lingua e cultura italiana Corsi di informatica

Coordinamento CTP-Progetti

Gestione sito/CTP;

POF CTP

Monitoraggi

Talamini Narciso Corsi di Terza media Corsi di ampliamento culturale

Coordinatore di classe di Feltre

Accoglienza

Baglio Cettina Corsi di alfabetizzazione strumentale Corsi di lingua italiana

Accoglienza

Ai docenti interni si aggiungono i docenti esterni che, scelti in base al curricolo e all’esperienza nell’insegnamento agli adulti, realizzano alcuni corsi brevi modulari di alfabetizzazione culturale e ampliamento dell’offerta.

ORARIO SCOLASTICO L'orario delle attività copre tutto l’arco della giornata con orari antimeridiani, pomeridiani e serali. L’orario viene deciso in base alle esigenze lavorative dell'utenza, ed è flessibile in corso dell'anno. Le iscrizioni si effettuano entro il mese di settembre, ma è possibile per alcuni corsi iscriversi durante tutto l’anno scolastico.

FASCIA ORARIA TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ

ANTIMERIDIANO 9.00-13.00

Lingua italiana Alfabetizzazione strumentale

POMERIDIANO 16.00-18.00

Lingua italiana Alfabetizzazione strumentale

PRE-SERALE 18.00-20.00

Lingua italiana Alfabetizzazione strumentale Lingue straniere Informatica Terza media

SERALE 20.00-22.00

Alfabetizzazione strumentale Lingue straniere Informatica Ampliamento culturale

IL CORSO SERALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI CONCLUSIONE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (LICENZA MEDIA)

Le attività per il conseguimento del titolo di conclusione del primo ciclo di studi si svolgono in due sedi distinte: Quero e Feltre

ORARIO SETTIMANALE

CORSO LICENZA “MEDIA”- FELTRE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

17.30-18.30 Lettere Tecnologia Matematica Inglese Matematica

18.30-19.30 Lettere Tecnologia Matematica Inglese Matematica

19.30-20.30 Lettere Inglese Matematica Lettere Matematica

20.30-21.30 Lettere Lettere

CORSO LICENZA “MEDIA”- QUERO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

17.30-18.30 Matematica Inglese Inglese Matematica Lettere

18.30-19.30 Matematica Lettere Inglese Matematica Lettere

19.30-20.30 Matematica Lettere Tecnologia Matematica Lettere

20.30-21.30 Lettere Tecnologia

CORSI DI LINGUA ITALIANA PER IMMIGRATI e RECUPERO COMPETENZE DI BASE PER ADULTI CON SCARSA O NESSUNA SCOLARIZZAZIONE

I Gruppi variano nel corso dell’anno scolastico (Primo periodo: Ottobre-gennaio; secondo periodo: Febbraio-giugno). Ogni corso si svolge con incontri bisettimanali di 2 ore ciascuno

Al termine delle attività, nel mese di giugno, i corsisti sostengono l’esame di certificazione della Lingua italiana CILS presso il CTP di Belluno.

Torna a POF- CTP

FELTRE

Ora Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì

9.00-11.00 A0-A1 A0-A1 A2-B1

11.00-13.00 Prima

Alfabetizz.**

Prima Alfabetizz.**

A2-B1

16.00-18.00 A2-B1 B2-C1 B2-C1

18.00.20.30 ALFAB.

QUERO

Ora Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Sabato

8.30-12.30 Gruppo

Misto

17.00-19.00 A1-A2 (primo gruppo)

A1-A2 (primo gruppo)

19.00-21.30 ALFAB. A1-A2 (secondo gruppo)

A1-A2 (second gruppo) ALFAB.

ALANO DI PIAVE

Ora Lunedì Giovedì

17.00-19.00 Corso

DONNE Corso

DONNE

IL PATTO FORMATIVO

Il Patto formativo costituisce il documento attraverso il quale il corsista e il CTP si assumono reciprocamente un impegno specifico per la realizzazione del percorso formativo individuale. Nell’a.s. 2009-2010 il gruppo docenti ha realizzato un modello di patto formativo per il percorso di scuola secondaria di primo grado, che, seguendo i criteri di flessibilità e di trasparenza permette l’accoglienza, la validazione delle competenze pregresse e di quelle in uscita. Il Patto formativo è costituito dalle seguenti parti: SEZIONE 1: DATI ANAGRAFICI SEZIONE 2: VALUTAZIONE INIZIALE SEZIONE 3: Patto Individuale: MODULI DISCIPLINARI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME con quantificazione oraria e CERTIFICAZIONE dei moduli superati SEZIONE 4: MODULI CONCORDATI DEL PERCORSO INDIVIDUALE e ORGANIZZAZIONE ORARIA Esempio di modulo disciplinare inserito nel Patto

Modulo MATEMATICA Competenze Durata Crediti

1.

a) Eseguire addizioni e sottrazioni con le decine e le centinaia.

b) Leggere i prezzi; conoscere il valore del denaro. c) Leggere e scrivere i numeri fino a 100.000. d) Capire l’operazione necessaria per risolvere

semplici situazioni problematiche relative alla vita quotidiana (spesa).

e) Saper usare il metro; riconoscere le figure geometriche presentate.

25 ore

Modulo da frequentare:

Modulo superato:

data ________ Giudizio ________

2.

a) Eseguire addizioni e sottrazioni in colonna e con la virgola fino al 1000.

b) Leggere e scrivere i numeri fino a 1.000.000. c) Capire l’operazione necessaria per risolvere

semplici situazioni problematiche relative alla vita quotidiana.

d) Nominare le principali figure geometriche; calcolare il perimetro; calcolare l’area.

25 ore

Modulo da frequentare:

Modulo superato:

data ________ Giudizio _________

SEZIONE 4

PATTO INDIVIDUALE Tra il CTP di Quero (BL)

e

_______________________________________ (Nome Cognome)

Il presente Patto Formativo indica di seguito i moduli e le relative competenze che il Corsista dovrà acquisire per poter sostenere l'Esame conclusivo del Primo ciclo di Istruzione. Facendo riferimento ai moduli sopra indicati Al termine del percorso il corsista dovrà aver acquisito le seguenti competenze:

TECNOLOGIA

COMPETENZE MATEMATICA

COMPETENZE

Modulo 1 Modulo 1

Modulo 2 Modulo 2

Modulo 3

Modulo 4

Modulo 5

ITALIANO

COMPETENZE SCIENZE

COMPETENZE

Modulo 1 A1 Modulo 1

Modulo 2 B1(a) Modulo 2

Modulo 3 B1(b) Modulo 2A

Modulo 3

1 Inserire le competenze come da programma (a, b, c,...)

INGLESE

MODULI COMPETENZE1

STORIA MODULI COMPETENZE

Modulo 1 Modulo 1

Modulo 2 Modulo 2

INFORMATICA

MODULI COMPETENZE GEOGRAFIA

MODULI COMPETENZE

Modulo 1 Modulo 1

Modulo 2 Modulo 2

ORGANIZZAZIONE ORARIA Orario settimanale delle discipline

Materia Ore

Italiano 4

Storia 1

Geografia 1

Matematica 4

Scienze 2

Inglese 3

Tecnologia/Informatica 3

ORARIO SETTIMANALE CONCORDATO

Dal (mese)........................................al (mese)..........................

Totale ore previste dal Programma

Totale ore previste dal Patto Formativo

Totale ore frequentate (Min. 70% di quelle previste dal Patto)*

Insegnanti coinvolti nell’elaborazione del Patto Formativo

Docente Materie di Insegnamento Firma

*Per l’ammissione all’esame è necessario che il corsista frequenti almeno il 70% delle ore previste.

Data,______________________ Il Corsista__________________ Il Dirigente Scolastico

(Gina DORO)

Torna a POF- CTP

Materia Ore

Italiano

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Inglese

Tecnologia/Informatica

Italiano come L2

Processi di progettazione delle attività del CTP

Richieste specifiche del territorio: Comuni Enti Associazioni

Elaborazione BISOGNI DELL’UTENZA

adulta

Richieste specifiche dei singoli utenti

Pubblicizzazione delle attività Fasi dell’Accoglienza Docenti/Ass.Amm

Partecipazione del CTP a tavoli di concertazione Territoriali DS

Coordinatore

Elaborazione singoli progetti: Docenti

Coordinatore

GRUPPO

DOCENTI

Organizzazione delle attività Ass. Amm Coordinatore

DIRIGENTE SCOLASTICO

INTESE CON ENTI TERRITORIALI

SE

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Piano annuale delle attività DSGA/ Coord

/D.S.

DSGA

COORDINATORE ASS. AMM.

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COORDINATORE

Risultati questionari Proposte di attività progettazione

Variazioni del Piano in corso d’anno

(*) ORGANIZZAZIONE Progetto “Rete per l’inserimento linguistico e sociale dei minori nelle scuole del feltrino”

Torna a POF- CTP

COMMISSIONE DI RETE: (1 doc. referente di ogni scuola e il docente coordinatore rete) Comunica i bisogni Individua i docenti Sceglie le attività Mette in comune le pratiche

Ipotizza innovazioni

GRUPPO DIRIGENTE: Dirigenti scolastici + DSGA scuola Capofila + Coordinatore:

Valuta bisogni espressi

Stabilisce i criteri di assegnazione delle ore

Commissioni intercultura ISTITUTO n…

Commissioni intercultura ISTITUTO n…

Commissioni intercultura ISTITUTO n…

BIS

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Coordinatore

Coordinatore PROGETTUALITÀ

risorse Prog.Integrazione sociale e scolastica : area A

TAVOLO DI LAVORO ULSS2, PIANO DI ZONA “AREA IMMIGRAZIONE” formato da: Comuni, servizi sociali, associazioni Prog. GRUPPO MEDIATORI linguistici (Sperimentale)

SERV I Z IO:

MIUR-USRV: Art.9

Singole Scuole PROGETTUALITÀ e organizzazione Lab. Con fondi

MIUR risorse

ORGANIZZAZIONE CORSI E LABORATORI

Scuola

capofila; Dirigente;

Coordinatore; DSGA;

Segreteria

Coordinatore RELAZIONI E

MONITORAGGI