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Piano di Assetto del Territorio PAT 2016 BORGORICCO Legge Regionale n. 11 /2004 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Sintesi non Tecnica V.A.S. Febbraio 2016

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Arch. Maurizio StrioloArch. Roberto Cavallin

Progettisti

SindacoDott.ssa Giovanna Novello

Responsabile Ufficio EdiliziaPrivata e UrbanisticaGeom. Silvana Franco

Valutaizone di Compatibiità IdraulicaIng. Giuliano ZenValutazione Ambientale StrategicaDott. Urb. Raffaele GeromettaDott. Urb. Daniele RalloIng. Elettra LowenthalCollaboratoriIng. Chiara Luciani

Agronomia - paesaggio ruraleStudio Agriplan - Dott. Giacomo GazzinGeologiaDott. Geol. Jacopo De Rossi

Consulenti specialistici

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INDICEINDICEINDICEINDICE 1. Che cos’è il PAT?..........................................................................................................4 2. Che cos’è la VAS?....................................................................................................... 5 3. Quali sono le caratteristiche ambientali del territorio di Borgoricco?..................................................................................................................... 7 4. Cosa si intende per sostenibilità ambientale?.................................................................................................................. 10 5. Quali trasformazioni del territorio urbano sono individuate dal PAT? ...................................................................................................................................... 11 6. Come la VAS indirizza il PAT di Borgoricco verso la sostenibilità ambientale? ………………………………………………………………………………………………..……13 7. Come la VAS permette la partecipazione dei cittadini al processo decisionale che porta alla formazione del nuovo piano?.......................................................................................................................... 16 8. Come si verifica nel tempo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale indicati dalla VAS?.............................................................................................................................. 18

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PremessaPremessaPremessaPremessa La sintesi non tecnica è il documento divulgativo dei contenuti del Rapporto Ambientale; il suo obiettivo è di rendere più facilmente comprensibile, anche ad un pubblico di non addetti ai lavori, il processo di valutazione ambientale strategica. È, inoltre, un documento che deve poter essere letto in modo autonomo dal corpo del Rapporto Ambientale, decisamente più “pesante” e quindi di lettura più impegnativa. Per la divulgazione dei contenuti del Piano e del relativo Rapporto ambientale, questo documento è stato strutturato con una serie di risposte, semplici e sintetiche, a domande chiave che sono state ritenute pertinenti. I quesiti, a cui sono state date le risposte contenute in questa Sintesi non tecnica sono:

1. Che cos’è il PAT? 2. Che cos’è la VAS? 3. Com’è strutturato il Rapporto Ambientale del PAT? 4. Quali sono le caratteristiche ambientali del territorio di Borgoricco? 5. Cosa si intende per sostenibilità ambientale? 6. Come la VAS indirizza il PAT di Borgoricco verso la sostenibilità ambientale? 7. Come la VAS permette la partecipazione dei cittadini al processo decisionale che porta alla formazione del nuovo piano? 8. Come si verifica nel tempo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale indicati dalla VAS?

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1. 1. 1. 1. Che cos’è iChe cos’è iChe cos’è iChe cos’è il PAT?l PAT?l PAT?l PAT? Il PAT (Piano di Assetto del Territorio) è lo strumento di pianificazione comunale che, per la legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio”, insieme al Piano degli Interventi (PI) ha sostituito il Piano Regolatore Generale. Il “vecchio” piano regolatore comunale è stato quindi sdoppiato dalla legge regionale in due strumenti urbanistici distinti che insieme definiscono l’assetto e la disciplina del territorio comunale, il PAT e il PI, che hanno contenuti e finalità differenti:

� il PAT rappresenta un “piano strategico” in cui vengono individuate le macro-scelte in riferimento ai temi della progettazione: il sistema ambientale, il sistema della residenza e dei servizi ai cittadini, il sistema delle infrastrutture e della produzione. I temi vengono sviluppati da una parte in coerenza con le direttive dei piani gerarchicamente sovra-ordinati e dall’altra dettando prescrizioni e direttive rivolte al successivo livello programmatorio del Piano operativo (Piano degli Interventi). Il PAT è costruito su una base cartografica in scala al 1:10.000 con una legenda ad ideogrammi e pittogrammi.

� Il PI invece è un piano di dettaglio costruito su una base in scala al 1:2000. Il PAT non contiene la zonizzazione del territorio (distinzione in zone A, B, C, D, etc.) che viene invece affidata al Piano degli Interventi e non individua diritti edificatori sulle singole aree: nel PAT vengono solo stabiliti limiti quantitativi di nuova trasformazione del territorio individuati per singolo Ambito Territoriale Omogeneo. La nuova legge urbanistica regionale - L.R. n. 11/2004 - fissa gli obiettivi (art. n. 2) che devono essere perseguiti per un corretto governo del territorio. Essi devono mirare al raggiungimento delle seguenti finalità:

� la promozione e la realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole; � la tutela delle identità storico-culturali e della qualità degli insediamenti; � la salvaguardia e la valorizzazione dei centri storici, del paesaggio rurale e

delle aree naturalistiche; � la difesa dai rischi idrogeologici; � il coordinamento con le politiche di sviluppo di scala nazionale ed europea.

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2. 2. 2. 2. Che cos’è la VAS?Che cos’è la VAS?Che cos’è la VAS?Che cos’è la VAS? "La valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente naturale” è stata introdotta nella Comunità europea dalla Direttiva 2001/42/CE, detta Direttiva VAS, entrata in vigore il 21 luglio 2001. Tale valutazione, che prende il nome di Valutazione Ambientale Strategica, rappresenta un importante contributo all’attuazione delle strategie comunitarie per lo sviluppo sostenibile rendendo operativa l’integrazione della dimensione ambientale nei processi decisionali strategici. A livello nazionale la Direttiva 2001/42/CE è stata recepita con la parte seconda del D.lgs. 3 aprile 2006, modificata e integrata dal D.Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4 e dal D. Lgs. 29 giugno 2010 n. 128. La valutazione ambientale di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull’ambiente, secondo quanto stabilito nell’art. 4 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., “ha la finalità di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione, dell’adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile”. L’autorità procedente, ovvero la pubblica amministrazione che elabora il piano o il programma, contestualmente al processo di formazione del piano o programma, ha l’obbligo di avviare la valutazione ambientale strategica che comprende:

▪ l’elaborazione del rapporto ambientale;

▪ lo svolgimento di consultazioni;

▪ la valutazione del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni;

▪ la decisione;

▪ l’informazione della decisione;

▪ il monitoraggio. Il Rapporto Ambientale contiene la descrizione degli impatti significativi sull’ambiente che deriverebbero dall’attuazione del Piano, oltre che delle misure individuate al fine di mitigare, compensare e ridurre tali impatti. Il Rapporto Ambientale dà inoltre conto del processo di consultazione e partecipazione evidenziando i contributi pervenuti e il modo in cui gli stessi sono stati presi in considerazione nel processo di elaborazione del Piano. La partecipazione sociale risulta essere una delle tematiche che la Valutazione Ambientale Strategica ha il compito di promuovere nella formazione dei Piano e dei Programmi. Le disposizioni della Direttiva 2001/42/CE in merito alla consultazione obbligano gli stati membri a concedere a determinate autorità e membri del pubblico l’opportunità di esprimere la propria opinione sul Rapporto Ambientale e sulla Proposta di Piano o Programma. Uno dei motivi della consultazione è anche quello di contribuire alla qualità delle informazioni a disposizione: chi meglio di chi abita e fruisce del territorio può infatti conoscerne le problematiche e i punti di forza o di particolare valenza che è importante considerare per elaborare un Piano davvero rispondente ai bisogni del luogo e dei suoi abitanti? Inoltre, i risultati della consultazione devono essere presi in

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considerazione quando si prende la decisione. La consultazione è quindi una parte inscindibile della valutazione.

La Valutazione Ambientale Strategica prosegue poi, nel corso dell’attuazione del Piano o Programma, attraverso il monitoraggio, che permette il controllo degli effetti ambientali significativi connessi con l’attuazione del piano/programma. Il monitoraggio rappresenta lo strumento attraverso il quale la Pubblica Amministrazione può verificare con cadenza periodica la coerenza tra le azioni realizzate in attuazione delle scelte di Piano e gli obiettivi di sostenibilità ambientale che ci si è posti in fase di redazione. Il monitoraggio trova attuazione nella misurazione periodica di indicatori appositamente selezionati e nell’attività di reporting, da effettuarsi periodicamente, che ha la funzione di conservare la memoria del piano.

E’ bene infine ricordare che la Valutazione Ambientale Strategica non ha funzione decisionale, bensì funzione di orientamento del Piano verso criteri di sostenibilità ambientale. E’ quindi di primaria importanza che il Rapporto Ambientale, ed in particolare la Sintesi non Tecnica, riportino una rappresentazione chiara e facilmente leggibile delle problematiche ambientali presenti e degli effetti ambientali che deriverebbero dall’attuazione dei diversi scenari alternativi, in modo da permettere ai decisori (Amministrazione Comunale e popolazione), in accordo anche con gli Enti interessati e con i Soggetti Competenti in materia ambientale, di decidere quali strategie attuare sul territorio, tenuto conto delle questioni ambientali.

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3333. Quali sono le caratteristiche ambientali del . Quali sono le caratteristiche ambientali del . Quali sono le caratteristiche ambientali del . Quali sono le caratteristiche ambientali del territorio di territorio di territorio di territorio di BorgoriccoBorgoriccoBorgoriccoBorgoricco???? Il comune di Borgoricco è sito a nord del territorio provinciale di Padova ed ha un’estensione territoriale di circa 20 Kmq. I Comuni confinanti sono quelli di Camposampiero, Massanzago, Villanova di Camposampiero, Campodarsego, S. Giorgio delle Pertiche. Oltre il Capoluogo comunale sono presenti due frazioni: S. Eufemia e S. Michele delle Badesse. Il territorio comunale è totalmente pianeggiante e attraversato da diversi corsi d’acqua: sul lato ovest è lambito dal torrente Musone, a nord–est, sopra la località Favarigo, dal torrente Muson Vecchio; nel mezzo è attraversato dallo scolo Lusore ed è toccato a sud–ovest dal fiume Tergola. I dati forniti da ARPAV sullo stato qualitativo dei corpi idrici permettono di riconoscere una situazione generalmente da buona a sufficiente dei corsi d’acqua monitorati (Tergola e Muson dei Sassi), eccezion fatta per il rilevamento (per il 2009) della presenza del pesticida Malathion nel punto di monitoraggio n. 485 sul fiume Tergola in concentrazione superiore allo standard di qualità SQA-MA fissato dal recente D.M. 56/09. Maggiormente compromessa appare (sempre dall’analisi dei monitoraggi effettuati da ARPAV) la qualità delle acque sotterranee: per il pozzo di monitoraggio presente a Campodarsego si rileva un impatto antropico rilevante determinato in particolare dalla presenza di piombo e terbutilazina. E’ da considerare ad ogni modo che i recenti monitoraggi effettuati secondo quanto disposto dal D. Lgs. 30/2009 non evidenziano situazioni di criticità, classificando i corpi idrici sotterranei nei punti di monitoraggio considerati di qualità “Buona” relativamente allo Stato Chimico Puntuale. Anche da considerare è l’elevato grado di vulnerabilità intrinseca associato dal Piano di Tutela delle Acque alle falde freatiche presenti sul territorio comunale che rientra inoltre, interamente, nel Bacino Scolante in Laguna di Venezia. L’intero territorio comunale viene identificato, a scala geologica regionale, come appartenente alla zona dei “Depositi alluvionali e fluvioglaciali distinti sino a 30 metri di profondità con alternanze di limi e argille prevalenti”. La situazione litostratigrafica condiziona evidentemente l’assetto idrogeologico del territorio. Il sottosuolo si inserisce nel sistema multifalda della bassa pianura veneta, con un’alternanza, talvolta spiccata, di livelli permeabili e impermeabili. Si vengono perciò a formare acquiferi liberi, semiconfinati e acquiferi in pressione. Dall’analisi delle cartografie elaborate da ARPAV si rileva una buona capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque superficiali, mentre vengono evidenziate aree caratterizzate da capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque sotterranee moderatamente bassa. Dalle informazioni tratte dagli Enti competenti in materia si rileva la presenza nell’ambito comunale di Borgoricco di aree caratterizzate da dissesto idraulico, in particolare connesse alla presenza dei principali fiumi (Muson Dei Sassi, Muson Vecchio, Tergola) e a criticità della rete di bonifica per la quale si riscontra una situazione generale di invecchiamento e di riduzione dei volumi d’invaso. Il rischio frana è assente sul territorio comunale. Per quanto riguarda il rischio sismico il territorio rientra in zona sismica III, secondo la classificazione sismica del territorio nazionale - ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003. Infine, relativamente al rischio

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industriale, si osserva che non sono presenti in ambito comunale stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante; si osserva tuttavia che nel territorio circostante l’ambito comunale in esame sono presenti diversi stabilimenti RIR alcuni dei quali, hanno aree di danno che interessano porzioni agricole del territorio comunale di Borgoricco. Il territorio comunale presenta una buona dotazione di elementi vegetazionali, in particolare le siepi risultano essere l’organizzazione vegetale più frequente. Per la maggior parte si tratta di formazioni vegetali collegate alle attività agricole della zona e solo in ambiti ristretti del territorio si rinvengono formazioni tipiche dell’alta pianura padovana. Fa eccezione a quanto detto una formazione spontanea di particolare interesse naturalistico: il bosco di Ponte Canale.

Il bosco di Ponte Canale Particolare del fosso che circonda il bosco di Ponte Canale

Tale area, di circa un ettaro di estensione, risulta imboscata da ontano nero, farnia, olmo campestre, pioppo nero e salice bianco e sono anche presenti specie arbustive tipiche degli ambienti di ripa. L’analisi, effettuata nell’ambito dello studio agronomico associato al PAT, ha individuato lo sviluppo lineare delle siepi e dei filari nel territorio agricolo e ha verificato come tale presenza sia elevata nel territorio agricolo di Borgoricco, indice di una alta qualità del sistema agro-forestale del territorio. In ambito comunale sono infine presenti due alberi monumentali, entrambi ubicati nel giardino-parco di villa Bressanin. La fauna è rappresentata da molte specie che trovano spazio soprattutto negli ambienti agricoli e ripariali nei pressi dei corsi d’acqua che attraversano il territorio, oltre che da quelle che si adattano a vivere negli ambienti urbanizzati e nei parchi pubblici e privati all’interno del territorio. La rete ecologica comunale ha come principali corridoi ecologici i corsi d’acqua e come secondari l’intreccio di siepi e filari, presenti nel territorio agricolo. Caratterizza il paesaggio l’ordinata successione di tracciati viari ed edificato, entrambi impostati sulla maglia regolare della centuriazione romana. In conseguenza della possibilità, determinata dalla pianificazione urbana, di edificare solo entro 60 metri dai lati delle strade corrispondenti con i cardi e i decumani della centuriazione romana, si è sviluppata una forte edificazione lungo tali assi stradali, che ha comunque consentito la salvaguardia dell’antico Graticolato Romano e tutelato, nel contempo, il territorio agricolo. Ambiti di pregio paesaggistico da tutelare e valorizzare sono individuati, dal PTCP, per l’ambito comunale di Borgoricco, in corrispondenza del tracciato del fiume Tergola, del Muson Vecchio e di parte dello Scolo Lusore, che rappresentano ambiti di elevata naturalità che compongono le aree di sosta, rifugio, alimentazione per la fauna selvatica e di conservazione per la flora. Oltre ad alcuni centri storici (di cui il

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maggiore è quello di Borgoricco) è presente in ambito comunale un ricco patrimonio architettonico rappresentato da edifici di culto e ville venete quali Villa Bressanin, chiesa di San Leonardo, Oratorio di San Giuliano, etc. Il graticolato romano rappresenta invece la documentazione archeologica di maggiore interesse presente in ambito comunale. La rete infrastrutturale che collega il territorio comunale con la vicina città di Padova è costituita dalla SR 307 e dalla più nuova SR 308. La viabilità provinciale e comunale è invece un’evoluzione dell’originaria rete stradale realizzata in epoca romana. L’insediamento infatti, di antichissima origine, lega la sua storia a quella degli altri comuni del Graticolato Romano: il territorio è completamente inserito nella centuriazione Romana, caratterizzata da una serie di strade ortogonali tra loro intersecanti. In particolare la SP 10 è “Cardine” di tale sistema, mentre la SP 34 è “Decumano”. Anche le strade comunali rimangono le vie del Graticolato e la scacchiera che divide il territorio in agri di forma quadrata è collegamento con le frazioni ed i comuni limitrofi. Borgoricco è il centro maggiormente sviluppato, sede di numerosi servizi tra cui il Municipio, il Centro Civico con Biblioteca, la nuova piazza. Nella campagna circostante invece, a seguito della possibilità di edificare solo entro 60 metri dai lati delle strade corrispondenti con i cardi e i decumani della centuriazione romana, si è sviluppata una forte edificazione lungo tali assi stradali, che ha comunque consentito la salvaguardia dell’antico Graticolato Romano, e tutelato nel contempo il territorio agricolo. Relativamente al sistema produttivo, l’attività agricola nel territorio comunale è ancora oggi ben presente. Le attività industriali e artigianali si sono sviluppate nella zona produttiva tra Borgoricco e S. Michele delle Badesse.

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4444. Cosa si intende per sostenibilità ambientale?. Cosa si intende per sostenibilità ambientale?. Cosa si intende per sostenibilità ambientale?. Cosa si intende per sostenibilità ambientale? Lo sviluppo sostenibile non deve intendersi come meta da raggiungere, ma piuttosto come un’insieme di condizioni che devono essere rispettate nel governo delle trasformazioni. Di questo insieme di condizioni fa parte significativa l’assunzione di obiettivi espliciti di qualità e di quantità di beni ambientali, calibrati in base al loro mantenimento a lungo termine. Tali obiettivi di mantenimento dei beni ambientali devono essere integrati in tutte le decisioni di trasformazione e sviluppo che traggono origine dal piano. Il concetto di sostenibilità implica tre dimensioni fondamentali: la sostenibilità ambientale, la sostenibilità economica e sociale. La sostenibilità ambientale è quindi solo una delle componenti chiave della sostenibilità. Tale evidenziazione risulta fondamentale in quanto l’aspetto ambientale è quello che in genere ha meno condizionato le decisioni ed i modelli di sviluppo. Le relazioni tra le tre componenti della sostenibilità e la possibilità di integrare i diversi sistemi di obiettivi che fanno a capo a ciascuna componente devono essere al centro delle riflessioni multidisciplinari e politiche, finalizzate a trovare il compromesso tra i diversi estremi. La valutazione della sostenibilità dovrebbe riguardare quindi il grado di conseguimento degli obiettivi di tutte le componenti. È sicuramente da evidenziare che, a tutt’oggi, la considerazione della componente ambientale necessita di recuperare l’evidente ritardo rispetto alle altre componenti.

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5555. . . . Quali trasformazioni del territorio urbano sono Quali trasformazioni del territorio urbano sono Quali trasformazioni del territorio urbano sono Quali trasformazioni del territorio urbano sono individuate dal PAT?individuate dal PAT?individuate dal PAT?individuate dal PAT? Il Piano di Assetto del territorio si compone di una parte di analisi, in particolare finalizzata alla ricostruzione del Quadro Conoscitivo e descritta da una serie di elaborati grafici, e da una parte progettuale che contiene il complesso di trasformazioni ed indirizzi individuati dal piano; a questo scopo sono state elaborate specifiche cartografie di progetto di seguito sinteticamente descritte. CARTA DEI VINCOLI CARTA DEI VINCOLI CARTA DEI VINCOLI CARTA DEI VINCOLI ---- (TAV. P1)(TAV. P1)(TAV. P1)(TAV. P1) La tavola P1 “Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale” è una tavola ricognitiva di tutti i vincoli gravanti sul territorio derivanti da leggi nazionali e regionali e di tutte le previsioni di pianificazione territoriale di livello superiore (P.T.R.C., P.T.C.P., Piani d’area o di settore, progetti infrastrutturali, ecc.), che condizionano la pianificazione comunale. Questa tavola costituisce pertanto un quadro predefinito, con il quale il P.A.T. si confronta e che obbligatoriamente recepisce. Il P.A.T. nella tavola P1 non effettua infatti scelte progettuali ma si limita alla trasposizione di tutti i vincoli e di tutte le previsioni sovraordinate che interessano il territorio comunale. Va evidenziato comunque che l’erronea o la mancata rappresentazione di vincoli e delle previsioni delle pianificazioni territoriali nella tav. P1 non esime il comune dall’applicazione dell’effettiva disciplina prevista dalle leggi vigenti e neppure dall’applicazione delle disposizioni per le corrispondenti categorie di beni indicate nelle Norme tecniche del P.A.T.. CARTA DELLE INVARIANTI (TAV. P2)CARTA DELLE INVARIANTI (TAV. P2)CARTA DELLE INVARIANTI (TAV. P2)CARTA DELLE INVARIANTI (TAV. P2) La tavola P2 "Carta delle Invarianti", raggruppa le risorse territoriali geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche, paesaggistiche, ambientali, storico-culturali ed agricolo produttive, vale a dire le risorse territoriali ed ambientali assimilabili alle categorie di “beni” in cui le comunità si riconoscono e si identificano e la cui presenza è indispensabile al raggiungimento degli obiettivi di Piano. Di questi “beni” è stato giudicato prioritario o prevalente l’interesse storico o artistico, anche se questo porta con sé un intorno in cui l’organizzazione storica del territorio, la scelta della posizione panoramica, le visuali, rimandano a significati paesaggistici. Lo stesso si può dire per i valori naturalistico - ambientali, che molto spesso corrispondono a forti emergenze paesaggistiche, come i corsi d’acqua alberati o gli ambiti di risorgiva. Tutelando questi valori storico artistici o naturalistici, il P.A.T. tutela anche il paesaggio. CARTA DELLE FRAGILITCARTA DELLE FRAGILITCARTA DELLE FRAGILITCARTA DELLE FRAGILITA’A’A’A’ –––– (TAV. P3)(TAV. P3)(TAV. P3)(TAV. P3) La tav. P3 “Carta delle Fragilità” rappresenta i problemi di diversa natura che condizionano l’uso del territorio e qualche volta lo limitano; oppure possono esprimere delle criticità legate a disfunzioni, pressioni o rischi che nonostante non impediscano l’utilizzo del territorio, necessitano di operazioni preventive al fine della conservazione delle qualità ambientali e della qualità della vita, in generale di sostenibilità. CARTA DELLE TRASFORMABILITCARTA DELLE TRASFORMABILITCARTA DELLE TRASFORMABILITCARTA DELLE TRASFORMABILITA’A’A’A’ –––– (TAV. P4)(TAV. P4)(TAV. P4)(TAV. P4) Una volta recepito il quadro dei vincoli e della pianificazione territoriale, stabilite le invarianti strutturali, individuate le fragilità, nella tavola P4 “Carta della Trasformabilità”

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vengono affrontati i temi della trasformazione del territorio. La tav. P4 rappresenta quindi le strategie e le azioni di Piano con le quali il P.A.T. vuole orientare le principali trasformazioni, le modalità di valorizzazione e i livelli di tutela rivolte alla sostenibilità. Nel loro insieme corrispondono agli obiettivi generali delineati nel lungo processo analitico e partecipativo. Le strategie e le azioni di Piano si distribuiscono all’interno dei vari “Ambiti Territoriali Omogenei”, in cui il territorio comunale è stato suddiviso, caratterizzandosi in risposta alle problematiche e agli obiettivi locali specifici di ogni ambito al quale viene fatto corrispondere uno specifico quadro normativo. AZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA INSEDIATIVOAZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA INSEDIATIVOAZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA INSEDIATIVOAZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA INSEDIATIVO Nella tavola P4 vengono rappresentate le azioni strategiche del sistema insediativo, individuando le parti di tessuto edilizio che restano sostanzialmente confermate (urbanizzazione consolidata ed edificazione diffusa) o che necessitano di una riqualificazione locale, le parti che possono contribuire ad una riqualificazione complessiva della qualità urbana, le parti che necessitano di una radicale riconversione, le principali linee di espansione ed i corrispondenti limiti fisici e quantitativi. AZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA RELAZIONALEAZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA RELAZIONALEAZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA RELAZIONALEAZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA RELAZIONALE Nella tavola P4 vengono rappresentate le azioni strategiche del sistema relazionale, individuando le infrastrutture per la mobilità esistenti ed in programmazione. La tavola, sulla base delle analisi e delle criticità rilevate nel quadro conoscitivo, indica le linee preferenziali per l’individuazione delle nuove infrastrutture. AZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA CULTURALEAZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA CULTURALEAZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA CULTURALEAZIONI STRATEGICHE DEL SISTEMA CULTURALE In questa tavola vengono individuati gli elementi di valore culturale per i quali il P.A.T., oltre a prevedere una disciplina di tutela derivante dall’eventuale presenza di vincoli che discendono da norme statali o regionali e/o dall’individuazione come invarianti nella tav. P2, prevede ulteriori indicazioni di tipo strategico da rendere operative attraverso il loro recepimento in sede di P.I. I beni qui individuati riguardano quindi l’agro centuriato, i centri storici, le ville venete, gli edifici di valore storico o artistico con le loro pertinenze scoperte ed i loro contesti figurativi e coni visuali, sui quali prevedere azioni di valorizzazione tese alla loro riqualificazione e rivitalizzazione anche attraverso interventi che favoriscano la fruizione pubblica. AZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA AMBIENTALEAZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA AMBIENTALEAZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA AMBIENTALEAZIONE STRATEGICHE DEL SISTEMA AMBIENTALE----NATURALISTICONATURALISTICONATURALISTICONATURALISTICO In questa tavola vengono individuati gli elementi di valore naturalistico per i quali il P.A.T., oltre a prevedere una disciplina di tutela derivante dall’eventuale presenza di vincoli che discendono da norme statali o regionali e/o dall’individuazione come invarianti nella tav. P2, prevede ulteriori indicazioni di tipo strategico da rendere operative attraverso il loro recepimento in sede di P.I. I beni qui individuati riguardano gli elementi lineari e areali della rete ecologica e gli ambiti preferenziali di connessione naturalistica dove promuovere interventi di rinnovamento, incremento e creazione del patrimonio arboreo - arbustivo, di controllo della qualità delle acque, di promozione di usi ed attività di tipo ricreativo, turistico, didattico e culturale. Sono inoltre individuate le aree agricole di buona integrità paesaggistica sulle quali salvaguardare e incentivare la presenza dei segni ordinatori del territorio agricolo (siepi, canali, alberate, ecc.).

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6666. . . . Come la VAS indirizza il PAT di Come la VAS indirizza il PAT di Come la VAS indirizza il PAT di Come la VAS indirizza il PAT di BorgoriccBorgoriccBorgoriccBorgoriccoooo verso verso verso verso la sostenibilità ambientale?la sostenibilità ambientale?la sostenibilità ambientale?la sostenibilità ambientale? Il procedimento di VAS ha accompagnato la redazione del Piano di Assetto del Territorio sin dalle sue fasi iniziali: in sede di definizione degli obiettivi e delle linee strategiche contenute all’interno del Documento Preliminare è stata predisposta una Relazione Ambientale contenente una descrizione preliminare dello stato dell’ambiente in ambito comunale, utile per una prima valutazione della coerenza tra gli obiettivi del Piano e le problematiche ambientali individuate. In fase di elaborazione dello strumento urbanistico si è proceduto quindi ad un approfondimento dell’analisi delle componenti ambientali e socio-economiche di interesse e sono state individuate le criticità-vulnerabilità e le emergenze (intese come elementi di pregio meritevoli di particolare cura) che caratterizzano il territorio comunale di Borgoricco. Tutte le informazioni man mano raccolte ed elaborate (vincoli, prescrizioni, criticità ed emergenze che avrebbero potenzialmente influenzato le scelte di Piano) sono state condivise con i progettisti e l’Amministrazione Comunale, allo scopo di procedere di pari passo alla formazione del nuovo strumento urbanistico. Lo studio del quadro di riferimento programmatico, unitamente alla valutazione delle tendenze in atto riconoscibili dall’analisi delle differenti componenti ambientali e la considerazione del residuo del vigente PRG hanno permesso di definire lo scenario “zero”, ovvero lo sviluppo del territorio in assenza di progetto di Piano. Si è quindi proceduto ad una valutazione della coerenza esterna degli obiettivi del PAT con gli obiettivi di natura ambientale definiti a livello nazionale, internazionale e comunitario e con gli obiettivi della pianificazione sovraordinata (PTRC, PTCP, etc.). In base a quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di Valutazione Ambientale Strategica il Rapporto Ambientale deve riportare la sintesi delle ragioni della scelta delle ragionevoli alternative e di come è stata effettuata la valutazione, considerando gli aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e la sua evoluzione probabile senza l’attuazione del piano o del programma (Scenario Zero di riferimento). La prima e significativa alternativa allo scenario di Piano è infatti rappresentata dal mantenimento dello stato di fatto determinato dal quadro pianificatorio comunale e sovracomunale vigente. Altre alternative sono emerse in relazione all’individuazione cartografica di specifici ambiti di trasformazione normati dallo strumento urbanistico (linee preferenziali di sviluppo insediativo, ambiti di riqualificazione e riconversione, etc.) tuttavia tali alternative, di carattere esclusivamente localizzativo e non rappresentative di differenti strategie di Piano, sono state di volta in volta valutate dall’Amministrazione Comunale e dai tecnici progettisti al fine di riconoscere le soluzioni che maggiormente rispondessero alle esigenze del territorio. La configurazione urbanistica dettata dal Piano Regolatore Generale vigente rappresenta quindi la principale alternativa al nuovo piano urbanistico, che è stata valutata in riferimento in particolare alle aree non attuate e quindi agli sviluppi ammessi per il territorio. La valutazione ha permesso di confrontare i due scenari (quello di PAT e lo Scenario Zero di riferimento rappresentato dal PRG vigente) nell’ottica degli obiettivi della direttiva 2001/42/CE considerando il modo e l’efficacia in cui i due differenti scenari contribuiscono a perseguire gli obiettivi della salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità

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dell’ambiente, della protezione della salute umana e dell’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali (cfr. art. 1 della Direttiva citata). La valutazione degli effetti ambientali determinati dalle trasformazioni ammesse dal PAT in esame è stata condotta con riferimento ai criteri di sostenibilità espressi nella Conferenza mondiale delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (Conferenza di Rio de Janeiro, del 1992), che si è ritenuto di considerare al fine di verificare in quale misura il PAT elaborato risponde alle esigenze connesse con la tutela dell’ambiente e con la promozione dello sviluppo sostenibile. A ciascun criterio di sostenibilità è stato associato un opportuno set di indicatori (di natura sia qualitativa che quantitativa) che consente di verificare la rispondenza del Piano agli obiettivi di sostenibilità ambientale considerati. La valutazione degli indicatori di sostenibilità conduce inoltre al riconoscimento dei possibili impatti significativi derivanti dall’attuazione del Piano (compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, positivi e negativi) e, di conseguenza, all’individuazione delle misure necessarie per impedire, ridurre o compensare nel modo più completo possibile tali impatti. In alcuni casi gli indicatori di monitoraggio da considerare nella fase attuativa dello strumento urbanistico riprendono gli indicatori di sostenibilità considerati nella fase di valutazione, consentendo quindi un confronto diretto tra le stime condotte in fase valutativa e i risultati effettivamente conseguiti sul territorio, a seguito dell’attuazione delle scelte di Piano. Un importante ausilio alla valutazione è rappresentato inoltre dall’analisi su cartografia tematica degli ambiti di trasformazione, mediante il metodo dell’overlay mapping. Contestualmente al reperimento delle informazioni relative agli elementi di criticità/vulnerabilità e alle valenze da tutelare, sono state infatti elaborate una serie di cartografie rappresentative del quadro di riferimento per le trasformazioni del territorio, che consentono di focalizzare l’attenzione su determinati aspetti da considerare legati a specifiche tematiche (inquinamento atmosferico e acustico, rischio industriale, ambiti di interesse naturalistico, etc.). Tali elaborati hanno lo scopo specifico di dare una visione di insieme del territorio dal punto di vista ambientale in modo tale da essere un valido strumento in fase di scelta progettuale e di valutazione di sostenibilità. Vengono analizzati in particolare tre differenti ambienti: “ambiente aria”, “ambiente acqua” ed “ambiente suolo e paesaggio”, per ciascuno dei quali sono state elaborate diverse cartografie atte ad individuare gli elementi generatori di pressione e gli elementi di fragilità e vulnerabilità e di pregio / qualificazione ambientale. Le cartografie elaborate sono state sovrapposte alle azioni strategiche individuate dal PAT al fine di verificare la compatibilità delle trasformazioni con il contesto. Sulla base delle analisi condotte è stato possibile individuare le misure di mitigazione e compensazione, che sono state recepite all’interno delle NTA del PAT. Il processo di valutazione si conclude con la predisposizione del piano di monitoraggio. Sul Rapporto Ambientale adottato si è espressa la Commissione Regionale VAS con Parere Motivato n. 40 del 24/03/2015, favorevole e contenente le seguenti prescrizioni:

1. Le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali.

2. In riferimento alle previsioni di trasformazione di cui agli articoli: Art. 78 – “Aree per interventi diretti alla riqualificazionee riconversione” Art. 79 – “Opere incongrue o elementi di degrado” Art. 81 – “Attività produttive / commerciali in zona impropria”

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riportate nella Carta della Trasformabilità “P4” va aggiunto il seguente comma: “Ai fini della procedura VAS gli interventi di cui al presente articolo dovranno essere sottoposti a Verifica di Assoggettabilità, ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. 152/2006, fatte salve le fattispecie di esclusione di cui alla DGRV n. 1717 del 03 ottobre 2013.

3. Le Norme Tecniche di Attuazione all’articolo 130 dovranno essere integrate al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, e gli effetti cumulativi ancorché non direttamente derivanti dalle azioni di piano, con il Piano di Monitoraggio già presente nel Rapporto Ambientale.

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7. 7. 7. 7. Come la VAS permette la partecipazione dei Come la VAS permette la partecipazione dei Come la VAS permette la partecipazione dei Come la VAS permette la partecipazione dei cittadini al processo decisionale che porta alla cittadini al processo decisionale che porta alla cittadini al processo decisionale che porta alla cittadini al processo decisionale che porta alla formazione del nuovo piano?formazione del nuovo piano?formazione del nuovo piano?formazione del nuovo piano? La partecipazione pubblica è stata regolata inizialmente dalla convenzione di Aarhus e successivamente dalla Direttiva 2001/42/CE. Ciò che viene evidenziato è che la partecipazione del pubblico deve essere allargata a tutto il processo di pianificazione, tuttavia attualmente la stessa tende ad essere concentrata unicamente alla fase di consultazione, con scarse possibilità di interazione. Ciò anche perché non vi è una regolamentazione specifica, conseguentemente l’applicazione della norma dipende dalla volontà politica dell’Ente che sviluppa il Piano. Un processo partecipativo ha in se obiettivi ampi, quali: − il rafforzamento delrafforzamento delrafforzamento delrafforzamento del senso di appartenenzasenso di appartenenzasenso di appartenenzasenso di appartenenza;

− l’aumento della responsabilitàaumento della responsabilitàaumento della responsabilitàaumento della responsabilità dei cittadini nei confronti della cosa pubblica, abbattimento dell’atteggiamento “vittimistico e richiedente” a fronte di quello costruttivo e propositivo;

− l’aumento della consapevolezzaaumento della consapevolezzaaumento della consapevolezzaaumento della consapevolezza dei reali bisodei reali bisodei reali bisodei reali bisogni della cittàgni della cittàgni della cittàgni della città sia da parte dei cittadini sia da quella degli amministratori;

− l’incremento della consapevolezza degli abitantiincremento della consapevolezza degli abitantiincremento della consapevolezza degli abitantiincremento della consapevolezza degli abitanti circa i meccanismi di fattibilità cui ogni progetto deve sottostare per avere la speranza di essere concretizzato.

La Legge regionale 23 Aprile 2004 n. 11 all'art. 5 stabilisce che i processi di formazione degli strumenti di pianificazione devono conformarsi al metodo del confronto e della concertazione con gli enti pubblici territoriali nonché al confronto con le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico affinché concorrano alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dallo strumento di pianificazione. Il percorso di formazione del Piano viene articolato su vari livelli e momenti di partecipazione dei vari soggetti coinvolti, che comprendono: - un livello di comunicazione, attraverso la pubblicazione di atti e documenti e attraverso la presentazione in varie sedi e con varie modalità; - un livello di ascolto dei vari attori attraverso la raccolta di pareri, istanze, bisogni; - un livello di consultazione e concertazione per la valutazione delle scelte di pianificazione. I documenti del PAT, comprensivi degli atti amministrativi, degli elaborati di analisi e valutazione sono stati resi disponibili al pubblico ed a tutti i soggetti coinvolti attraverso la pubblicazione su un apposito sito Internet dedicato al PAT. Gli enti che hanno competenze in materia di governo del territorio sono stati coinvolti attraverso incontri e tavoli tecnici sia per lo scambio di materiali e informazioni sia per verificare problematiche legate alla gestione del territorio ed alla definizione delle scelte strategiche. Le associazioni che rappresentano interessi sul territorio (associazioni economiche, sindacati, associazionismo culturale ed ambientale, ordini professionali, ecc.) sono stati invitati ad incontri tematici e invitati a fornire contributi partecipativi.

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I cittadini sono stati invitati ad incontri pubblici durante i quali sono state raccolte esigenze e suggerimenti di rilevanza pubblica. Gli inviti alla partecipazione sono stati trasmessi singolarmente a tutti gli enti e le associazioni. I cittadini e chiunque abbia interesse sono stati invitati attraverso avvisi pubblici. La tabella seguente riporta gli incontri svolti nell’ambito della partecipazione.

In data 12/03/2014 si è tenuto inoltre un incontro pubblico di presentazione del PAT presso la sala Centro Civico Comunale a Borgoricco. E’ stato inoltre predisposto un sito internet dedicato al PAT, consultabile all’indirizzo http://www.pat.borgoricco.geonweb.com/, con lo scopo di agevolare la partecipazione dei vari soggetti, enti pubblici territoriali, associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, gestori di servizi pubblici e di uso pubblico e cittadini, alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche del Piano di Assetto Territoriale. In questo sito, oltre alle sezioni descrittive, tese ad illustrare sinteticamente i contenuti e il processo di formazione del nuovo piano regolatore comunale previsto dalla nuova legge urbanistica regionale, sono pubblicati in formato elettronico, per tutta la durata di formazione ed approvazione, i documenti ufficiali del P.A.T. e gli atti amministrativi ad esso inerenti. L’Amministrazione Comunale di Borgoricco, a seguito degli incontri effettuati con gli Enti, le Associazioni economiche, sociali, di protezione dell’ambiente, con i cittadini e tutte le persone interessate, considerate le comunicazioni pervenute alla stessa, ha valutato che i contributi partecipativi non evidenziavano contrasti e/o contrapposizioni bensì una sostanziale corrispondenza tra le scelte e gli obiettivi strategici individuati da tecnici e amministrazione comunale e le esigenze e le aspettative emerse. Non sono state rilevate, per contro, proposte e indirizzi tali da disegnare scenari alternativi.

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8888. Come si verifica nel tempo il raggiungimento . Come si verifica nel tempo il raggiungimento . Come si verifica nel tempo il raggiungimento . Come si verifica nel tempo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale indicati degli obiettivi di sostenibilità ambientale indicati degli obiettivi di sostenibilità ambientale indicati degli obiettivi di sostenibilità ambientale indicati dalla VAS?dalla VAS?dalla VAS?dalla VAS? L’articolo 10 della Direttiva 2001/42/CE stabilisce che “Gli Stati membri controllano gli effetti ambientali significativi dell'attuazione dei piani e dei programmi al fine, tra l'altro, di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le misure correttive che ritengono opportune”. Il controllo degli effetti ambientali significativi connessi con l’attuazione di un piano e programma avviene attraverso la definizione del sistema di monitoraggio. L'attività di monitoraggio rappresenta quindi Io strumento attraverso il quale la pubblica amministrazione può verificare con cadenza periodica la coerenza tra le azioni realizzate in attuazione delle scelte di Piano e gli obiettivi di miglioramento della sostenibilità generale che ci si è posti in fase di redazione. La progettazione del sistema di monitoraggio dell’attuazione del piano costituisce una parte fondamentale del processo di Valutazione Ambientale Strategica. Il monitoraggio della VAS opera una sistematizzazione delle informazioni con la finalità di controllare l’attuazione delle previsioni di Piano, anche dal punto di vista della loro velocità e possibilità di attuazione. Il monitoraggio consente quindi di: 1. Verificare l’attuazione delle azioni e degli interventi di piano 2. Controllare gli effetti delle azioni di piano sull’ambiente Il monitoraggio trova attuazione nella misurazione periodica di indicatori appositamente selezionati, individuati all’interno del Rapporto Ambientale. Esso dovrà avere riscontro nell’attività di reporting, da effettuarsi periodicamente ogni 2 anni, che ha la funzione di conservare la memoria del piano. L’archivio dei rapporti ha anche la funzione di processo di apprendimento che avviene anche attraverso errori (di previsione, valutazione e scelta politica, etc.). Di seguito si riporta la descrizione degli indicatori di monitoraggio che dovranno essere valutati in sede di attuazione dello strumento urbanistico. La descrizione di ciascun indicatore è integrata con la fonte dei dati dai quali occorre reperire le informazioni necessarie per il calcolo dello stesso. IndicatoreIndicatoreIndicatoreIndicatore Descrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatore Unità di Unità di Unità di Unità di

misuramisuramisuramisura Fonte datiFonte datiFonte datiFonte dati Periodicità Periodicità Periodicità Periodicità

monitoraggiomonitoraggiomonitoraggiomonitoraggio Esposizione agli inquinanti atmosferici (almeno in riferimento a NO2, CO, O3, SO2, polveri sottili, piombo) – Indicatore OMS Indicatore OMS Indicatore OMS Indicatore OMS –––– Città SaneCittà SaneCittà SaneCittà Sane

Per SO2, polveri e piombo: ((numero di giorni all’anno sopra il limite / numero totale di giorni all’anno in cui sono state prese misure convalidate) x 100) Per NO2, CO ed O3: ((numero di ore all’anno sopra il limite (numero totale di ore all’anno in cui sono state prese misure convalidate)x100)

numero dei superamenti espressi in % sul totale delle misure

ARPAV Ad ogni disponibilità del dato

Stato qualitativo dei corpi idrici superficiali (descritto in funzione degli indici indicati dal D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.)

Indicatori previsti dalla normativa vigente nazionale (D.Lgs.152/2006 e sm.i.)

- ARPAV Ad ogni disponibilità del dato

Stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei (descritto in funzione degli indici indicati dal D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.)

Indicatore previsto dalla normativa vigente nazionale (D.Lgs.30/2009)

- ARPAV Ad ogni disponibilità del dato

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IndicatoreIndicatoreIndicatoreIndicatore Descrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatore Unità di Unità di Unità di Unità di misuramisuramisuramisura

Fonte datiFonte datiFonte datiFonte dati Periodicità Periodicità Periodicità Periodicità monitoraggiomonitoraggiomonitoraggiomonitoraggio

Stato Chimico per le acque sotterranee (descritto in funzione degli indici indicati dal D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.)

Indicatore previsto dalla normativa vigente nazionale (D.Lgs.30/2009)

- ARPAV Ad ogni disponibilità del dato

Attuazione delle previsioni di nuove espansioni urbane nelle diverse destinazioni

Mq di aree interessate da trasformazione urbanistica (passaggio da agricolo ad area urbanizzata nelle diverse destinazioni – residenziale, produttivo, servizi, etc.)

mq Comune Annuale

Aree urbanizzate (esistenti o individuate dagli strumenti urbanistici comunali) servite dalla rete acquedottistica

Rapporto percentuale tra le aree urbanizzate (esistenti) poste ad una distanza inferiore a 100 m dal tracciato della rete acquedottistica e le aree residenziali totali

% Comune, gestore servizio idrico

Annuale

Aree urbanizzate (esistenti o individuate dagli strumenti urbanistici comunali) servite dalla rete fognaria

Rapporto percentuale tra le aree urbanizzate (esistenti) poste ad una distanza inferiore a 100 m dal tracciato della rete fognaria e le aree residenziali totali

% Comune, gestore servizio idrico

Annuale

Consumo di acqua per settore

Consumi dalla rete acquedottistica litri/giorno Gestore servizio idrico

Ad ogni disponibilità del dato

Consumo di suolo permeabile Rapporto percentuale tra le aree impermeabilizzate e la superficie totale comunale Nota: Per aree impermeabilizzate si intendono le aree urbanizzate presenti sul territorio comunale escluse le aree verdi e quelle agricole Nota 2: La rigenerazione del suolo è un processo che richiede tempi molto lunghi (dell’ordine di 1000 – 10000 anni per la formazione di uno strato di 30 cm), conseguentemente il suolo, con particolare riferimento a quello idoneo all’agricoltura, è una risorsa preziosa, limitata e non riproducibile in tempi brevi

% Comune Annuale

mq di aree dismesse recuperate/mq di aree dismesse in totale presenti sul territorio comunale

Rapporto percentuale tra le aree dismesse recuperate e le aree dismesse in totale individuate in ambito Comunale

% Comune Annuale

Superficie aree protette mq di aree protette e tutelate / mq di territorio comunale

% Comune Annuale

Superficie boschiva (comprensiva delle aree con copertura vegetazionale), inclusi i verdi piantumati di carattere urbano

mq di aree boscate (anche destinate a colture legnose) / mq di territorio comunale

% Comune Annuale

Interventi di nuova piantumazione realizzati in ottemperanza delle misure di compensazione previste dal Piano

mq di aree boscate di nuovo impianto conseguenti all’attuazione delle misure compensative previste dal Piano

mq Comune Annuale

Presenza di elementi (quali edifici, monumenti, etc.) sottoposti a regime di tutela

n. beni soggetti a tutela n Comune Annuale

Dotazione di verde per gioco, svago e sport

mq di verde pubblico / abitante

mq/abitante Annuale

Accessibilità delle aree verdi urbane esistenti sul territorio

mq di aree residenziali esistenti che ricadono ad una distanza inferiore ai 300 m dalle aree verdi urbane (esistenti sul territorio) / mq di aree residenziali presenti in ambito comunale Nota: Per definire l’accessibilità l’Agenzia Europea per l’Ambiente e l’ISTAT utilizzano il concetto di “un quarto d’ora di cammino”. Si può ragionevolmente assumere che ciò corrisponda a circa 500 m a piedi per una persona anziana, che a loro volta equivalgono a 300 m in linea d’aria.

% Comune Annuale

Accessibilità della popolazione residente ai servizi locali esistenti sul

Aree residenziali esistenti che ricadono entro una distanza massima di 400 m dai

% Comune Annuale

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20202020

IndicatoreIndicatoreIndicatoreIndicatore Descrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatoreDescrizione dell’indicatore Unità di Unità di Unità di Unità di misuramisuramisuramisura

Fonte datiFonte datiFonte datiFonte dati Periodicità Periodicità Periodicità Periodicità monitoraggiomonitoraggiomonitoraggiomonitoraggio

territorio principali servizi comunali (scuole, ospedali, etc.) / aree residenziali totali Nota: La facilità di accesso ai servizi pubblici diventa requisito essenziale per migliorare la qualità della vita.

Consumo di energia per settore Consumi di energia per ciascun settore (usi civili, attività produttive)

MWh * anno

Enti gestori Ad ogni disponibilità del dato

Esposizione della popolazione residente all’inquinamento atmosferico e acustico determinato dalla vicinanza a strade interessate da traffico intenso o ad aree caratterizzate da alta densità di traffico

Aree di nuova edificazione poste in prossimità di tratti di viabilità interessati da traffico intenso per le quali sono stati realizzati gli interventi di mitigazione previsti dalla Valutazione Ambientale / Aree di nuova edificazione poste in prossimità di tratti di viabilità interessati da traffico intenso

% Comune Annuale

Sviluppo della rete di percorsi ciclabili in rapporto alla rete viaria esistente

Rapporto percentuale tra la lunghezza delle piste ciclopedonali, (in sede propria o riservata), e la lunghezza della rete stradale esistente

km / km Comune Annuale

Incidentalità Tratti viabilitstici e punti maggiormente critici per incidentalità

- Polizia municipale

Ad ogni disponibilità del dato