ventilazione alveolare = (volume corrente - spazio morto) *
frequenza respiratoria (500 - 150) * 12 = 4.5 l/min corrente *
frequenza respiratoria ventilazione polmonare = volume 0.5 + 12 = 6
l/min v. ris. inspiratoria v. ris. espiratoria VOLUMI E CAPACITA'
POLMONARI 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 litri v. corrente
(tidal volume - TV) v. residuo (RV) capacit polmonare totale (TLC)
capacit inspiratoria capacit espiratoria capacit vitale (VC)
capacit funzionale residua (FRC) = volume di equilibrio del sistema
respiratorio
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Le tappe nel percorso dellossigeno dallaria ai mitocondri dei
muscoli Meccanica respiratoria Diffusione dei gas respiratori
Gettata cardiaca destra e sinistra : circolo polmonare e sistemico
Flusso di sangue ai muscoli Diffusione dai capillari alle cellule:
superficie di scambio Diffusione intracellulare fino ai mitocondri
Enzimi della catena respiratoria
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Diffusione dei gas respiratori Gettata cardiaca destra e
sinistra : circolo polmonare e sistemico Flusso di sangue ai
muscoli FATTORI CENTRALI FATTORI PERIFERICI Diffusione dai
capillari alle cellule: superficie di scambio Diffusione
intracellulare fino ai mitocondri Enzimi della catena
respiratoria
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Durante esercizio massimale si raggiungono i limiti massimi dei
polmoni e della meccanica respiratoria: Ipossiemia arteriosa per
limiti alla diffusione Fatica diaframmatica Limitazioni alla
velocit di espirazione Insufficiente pressione di inspirazione
Eccessivo costo energetico della respirazione (> 15%)
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Regolazione della ventilazione: strategie individuali In
relazione al consumo dossigeno Il sistema non si allena: possibile
limite in soggetti molto allenati Massima ventilazione osservata:
275 L/min. Valore relativo alle dimensioni corporee Volumi e
capacit polmonari si adattano nellet dellaccrescimento. Possibili
effetti dellallenamento precoce
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La durata di un esercizio intenso e prolungato minore quando la
ventilazione maggiore, e viceversa: uneccessiva ventilazione
aumenta il consumo energetico: necessit di ottimizzare il
rendimento energetico della respirazione. Si stima mediante
lequivalente ventilatorio per lO 2 e il CO 2. Importante anche il
rapporto fra il volume dello spazio morto ed il volume corrente.
Utile aumentare il volume corrente e ridurre la frequenza. Il
volume corrente aumenta in genere fino al 60% della capacit
vitale.
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MUSCOLI RESPIRATORI Reclutamento fasico e tonico durante
lesercizio, per servire esigenze posturali e di generazione di
forza. I muscoli inspiratori devono vincere resistenze viscose e
fluidodinamiche. La resistenza complessiva assume valori non
trascurabili per regimi elevati. Il consumo dossigeno dei m.i.
aumenta in maniera esponenziale con laumentare della ventilazione.
Con la respirazione forzata entrano in gioco sia i m.i. accessori,
sia muscoli espiratori
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Leccessivo consumo dossigeno dei muscoli respiratori pu
sottrarre sangue ai muscoli impegnati nellesercizio, per
vasocostrizione muscolare riflessa Allenamento dei muscoli
respiratori: liperventilazione volontaria non serve perch limitata
dalla conseguente ipocapnia. Tecniche escogitate (anche in casi di
patologia): Aumento dello spazio morto: obbliga ad aumentare il
volume corrente abbastanza efficace Iperpnea normocapnica: ottenuta
miscelando porzioni variabili di aria espirata a quella inspirata
sembra efficace
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Allenamento dei muscoli espiratori. Un limite alla velocit di
espirazione esiste per ogni individuo: in casi frequenti
accentuato, anche se non provato che riduca la prestazione. Si
aumenta la resistenza al flusso respiratorio. teoricamente
pericoloso perch laumento della pressione alveolare non
accompagnato da un aumento del volume di sangue nei capillari e
potrebbe danneggiare la membrana respiratoria.
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Allenamento dei muscoli inspiratori. Potenzialmente utile per
sostenere lenorme aumento della velocit dellinspirazione.
Resistenza sul tubo inspiratorio o impedimento meccanico (banda
elastica) o pneumatico allespansione del torace
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Copyright 2010 Wolters Kluwer.3 Figure 1 -Inspiratory flow (Vi)
or tidal volume and gastric pressure(Pg) traces from a human ( left
panel) and a dog(right panel). For the dog, at the onset of
trotting exercise, mean gastric pressure increases due to tonic
increases in abdominal muscle activity (5). In the human, gastric
pressure increases during the transition from walking to
jogging(13). (Please note: in the dog an increased gastric pressure
moves upward in the figure; in the human the Pg scales are reversed
and increased Pg moves down).
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Copyright 2010 Wolters Kluwer.4 Figure 2 -Oxygen cost of
exercise hyperpnoea. Right panel shows the effects of increasing
ventilation on the per unit oxygen cost of breathing (mean values
+/- 95% confidence interval).Left panel shows the effects of
increasing ventilation on the total oxygen cost of breathing
expressed as a percentage of the total body VO2 (VO2TOT) during
moderate, heavy and maximum progressive exercise. (Individual
subject values (N = 9)). Values for the O2 cost of breathing were
obtained in resting subjects from the measured increases in VO2
which accompanied steady-state mimicking of the pressure:volume
loop, [integral]Pdi, [integral]Pg, fb, Vt and EELV obtained during
various exercise intensities(refs. 2 and 3).
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Copyright 2010 Wolters Kluwer.5 Figure 3 -Relationship of
ventilatory work and oxygen cost of breathing during exercise in
young adults: sedentary (max VO2 40-50 ml kg-1 min-1 and VEMAX 120
l min-1) and trained (max VO2 75 ml kg-1 min-1 and VEMAX 170 l
min-1). Also shown are estimated values in 20 highly active 70-yr-
old adults (VO2max = 43 ml kg-1 min-1 and VEMAX = 120 l min-1).
Values for O2 cost of breathing were measured in young adults (3)
and estimated from measures of ventilatory work in the older
adults(14).
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Copyright 2010 Wolters Kluwer.6 TABLE 1. Exercise effects on
respiratory and locomotor muscle perfusion and oxygen uptake in the
pony.
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DIFFUSIONE DELLOSSIGENO ATTRAVERSO LA BARRIERA ALVEOLOCAPILLARE
Il gradiente di diffusione dellossigeno aumenta durante
liperventilazione da sforzo. La diffusione non un fattore
limitante, ma non aumenta con lallenamento. Per elevate prestazioni
pu diventare fattore limitante: exercise induced arterial hypoxemia
(EIAH). La PO2 arteriosa pu essere < 90 mmHg, con una
saturazione dellHb ridotta del 5%. Il fenomeno attribuito a
ineguaglianza del rapporto ventilazione/perfusione e a limitazioni
della diffusione
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Anche per esercizi di intensit non massimale un difetto di
diffusione (quando compare) pu durare per alcune ore durante il
ricupero. Si ipotizzano una riduzione del volume di sangue
polmonare, danni allepitelio ed edema polmonare Nel circolo
polmonare la capacit di diffusione (15-20 ml O 2 /mmHg/min) aumenta
durante esercizio (fino a 80 ml O 2 /mmHg/min) a causa dellaumento
del volume di sangue capillare e della sua velocit. Il normale
valore del rapporto ventilazione/ perfusione 0,8, ma normalmente
migliora durante esercizio. Lespansione dei capillari pu aprire
cortocircuiti artero-venosi
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Lespansione dei capillari e lapertura di capillari chiusi a
riposo (reclutamento) limita laumento della velocit del sangue,
favorendo la diffusione. In ogni caso, la riserva di velocit di tre
volte, perch a riposo viene utilizzato 1/3 del capillare
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TRASPORTO DELLOSSIGENO Ripasso delleffetto Bohr La
concentrazione dellHb nel sangue si riduce negli atleti di
endurance per espansione della parte liquida e per modesta emolisi.
Laumento della concentrazione di Hb, comunque ottenuto, aumenta la
massima potenza aerobica, ma laumento della viscosit un problema.
La reologia dei capillari complessa: migliora con la diluizione del
sangue, che caratterizza lallenamento di resistenza a causa di
unespansione del volume di plasma
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EFFETTI DELLIPOSSIA Lesposizione semicronica allipossia (alta
quota) migliora la performance in quota, ma non necessariamente a
livello del mare: esperimenti di permanenza in alta quota (reale o
artificiale) durante il riposo, con allenamento a livello del mare.
Risultati contrastanti. Occorono almeno 12 ore/giorno per almeno 3
settimane a 2100-2500 m
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RESPIRAZIONE INTERNA (ESTRAZIONE) La velocit di diffusione
dipende dalla distanza fra capillari e mitocondri. Leffetto Bohr
facilita la cessione dellossigeno da parte dellemoglobina. La
diffusione tessutale pu essere un fattore limitante per carichi
intensi. Differenza artero-venosa nel contenuto di ossigeno
(estrazione) aumenta con il consumo dossigeno, ma soprattutto per
carichi iniziali. La massima estrazione aumenta con lallenamento di
resistenza (fino a 17 ml/100ml/min).
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Lestrazione non uniforme in tutti i muscoli; generalmente
maggiore nelle gambe che nelle braccia MITOCONDRI La destinazione
finale dellossigeno estratto dal sangue. La loro densit e il loro
contenuto di enzimi aumentano con lallenamento. Il volume
mitocondriale pu aumentare del 50% dopo poche settimane di
allenamento aerobico. (ovviamente) maggiore nelle fibre ossidative.
Lipossia stimola la produzione di enzimi ossidativi.
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VO 2 max un fattore determinante la performance in esercizi di
durata medio-lunga. Si modifica rapidamente in seguito
allallenamento e rapidamente decade con il disallenamento. Questi
adattamenti sono dovuti soltanto a quelle strutture, nellintera
catena del trasporto e dellutilizzazione dellossigeno, che sono
passibili di modificazioni perch si mantengono adeguate alle
condizioni prevalenti di utilizzazione (es. sistema
cardiovascolare).
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FATTORI LIMITANTI IL VO 2 max Centrali: sistema respiratorio e
cardiovascolare Periferici: macchina contrattile Modello
multifattoriale attribuisce le seguenti percentuali: Respirazione:
5-12 Cardiocircolatorio: 59-78 Muscolare: 13-19 Il limite pu
risiedere nel trasporto dellossigeno dai capillari ai
mitocondri
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Se le masse muscolari impiegate sono molto grandi, probabile
che vi sia un limite al trasporto aria-muscolo. La capacit dei
muscoli di consumare ossigeno aumenta quando sono impiegate piccole
masse: limpiego di grandi masse sembra limitare tale capacit.
Questo soprattutto vero in soggetti non allenati
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CINETICA DEL VO 2 Nel singolo muscolo, non dipende dallintensit
dellesercizio. Aumenta (pi veloce) con lallenamento aerobico. Un
aumento della riserva di fosfocreatina e delle capacit anaerobiche
rallenta la cinetica. Un aumento della massa mitocondriale, della
concentrazione dellossigeno nel muscolo, dellalcalinizzazione a
riposo e del consumo dossigeno a riposo laccelerano. Argomento
controverso e molto studiato