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SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA TOSCANA
VERIFICA SULLA SANA GESTIONE FINANZIARIA
DEGLI ENTI LOCALI
COMUNE di PIETRASANTA
Relazione al Consiglio comunale
(ai sensi dell’art. 7 della Legge 5 giugno 2003, n. 131)
ANNO 2007
Allegato alla Delibera n. 49/2009/VSG
2
PRESIDENTE:
Presidente di Sezione Silvio AULISI
COMPONENTI:
Consigliere Paolo SCARAMUCCI
Consigliere Paolo GIUSTI
Consigliere Paolo PELUFFO
Consigliere Graziella DECASTELLI
Ref. Alessandra SANGUIGNI
Ref. Laura d’AMBROSIO
Analisi economico finanziaria e supporto informatico ed amministrativo:
3
- Funzionario amministrato dott. Francesco Minnucci
- Collaboratore amministrativo Franca Brilli
INDICE
INTRODUZIONE
-Il percorso selettivo
-La metodologia di indagine
1. Il quadro ricognitivo generale dell’ente.
1.1.Profilo demografico territoriale ed economico
1.2.Quadro normativo : 1.2.1. Lo Statuto;1.2.2 Il Regolamento di
contabilità;1.2.3 Il Regolamento per l’ordinamento degli uffici e dei servizi;
1.3. Struttura organizzativa dell’ente ;
2. Il sistema dei controlli interni.
2.1 Regolamentazione interni;
2.2 Controllo di regolarità amministrativa e contabile;
2.3 Controllo strategico;
2.4 Controllo di gestione;
2.5 Valutazione dei dirigenti;
2.6 L’organo di revisione economico-finanziaria;
2.7 Esiti del monitoraggio ai sensi art.1, comma 166 della legge finanziaria
2006
3. Il sistema contabile dell’ente
3.1 Le linee programmatiche
3.2 La Relazione previsionale e programmatica;
3.3 Il Bilancio di previsione e le sue variazioni;
3.4 Il Bilancio pluriennale;
3.5 altri strumenti di programmazione;
3.6 PEG;
3.7 Lo stato di attuazione dei programmi, la salvaguardia degli equilibri di
bilancio, variazioni di bilancio e variazione di assestamento generale del
bilancio;
3.8 Il Rendiconto della gestione;
3.9 Verifica delle regole di contabilizzazione e della rappresentatività delle
scritture contabili.
4
4. Equilibri di bilancio.
4.1 La regola del pareggio;
4.2 La costruzione degli equilibri;
4.2.1. L’equilibrio di parte corrente;
4.2.2. L’equilibrio di parte capitale;
4.3 L’equilibrio finale
5. Analisi della gestione.
5.1 Conto consuntivo
5.2.1 Gestione di competenza a)capacità di programmazione
b)capacità di realizzazione delle previsioni c)capacità gestionale
d)indicatori finanziari;
5.2.2 Analisi delle entrate e delle spese nella gestione di
competenza;a)entrata corrente b)entrate in conto capitale c)spesa corrente
d)spesa in conto capitale
5.3 Analisi della gestione dei residui;
5.4 Il risultato della gestione di competenza e il risultato di amministrazione;
5.5 Parametri di deficitarietà
5.6 Conto Economico
5.7 Conto del Patrimonio
6. Patto di stabilità interno
7. Debiti fuori bilancio
8. Indebitamento.
8.1 Vincoli giuridici;
8.2 Indebitamento a medio e lungo termine e sostenibilità del ricorso al
credito;
8.3 Indebitamento a breve termine
8.4.. Strumenti finanziari derivati
9. Gestione dei servizi pubblici ed organismi partecipati.
10. Incarichi
Considerazioni conclusive.
5
Introduzione
Le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, sin dalla legge n.
20/1994, assumono, sempre più, un ruolo determinante per gli enti locali, sia a
seguito della riforma del titolo V della Costituzione, sia in attuazione di disposizioni
legislative nazionali, quali norme di coordinamento della finanza pubblica, e ciò in
funzione di garante imparziale dell’equilibrio economico finanziario del settore
pubblico.
Nel nuovo quadro costituzionale, che riconosce pari dignità agli enti che
compongono la Repubblica, nel pluralismo delle autonomie la Corte dei conti, in
particolare nelle funzioni di controllo esercitate dalle Sezioni regionali, svolge un
ruolo collaborativo, sottolineato dalla legge n.131/2003 (Legge La Loggia) e ribadito
dalla Corte Costituzionale, sin dalla nota sentenza n.29/1995 e da ultimo con la
sentenza n.267 /2006, in cui viene enunciato che le Sezioni regionali di controllo
della Corte dei Conti stessa, in quanto componenti dell’unitario sistema di controlli
dell’Istituto nel suo complesso, possono perseguire l’ampio ambito di controllo, a
fini di coordinamento dell’intera finanza pubblica nel rispetto dei vincoli comunitari.
Le particolari funzioni di controllo esercitate nei confronti degli enti locali
trovano compiuta disciplina degli art.7, co. 7, 8 e 9 della L.131/ 2003 citata, che
attribuisce alle Sezioni regionali di controllo, nel rispetto della natura collaborativa
del controllo sulla gestione, la verifica del perseguimento degli obiettivi posti dalle
leggi statali o regionali di principio o di programma, secondo la rispettiva
competenza, nonché l’accertamento della sana gestione finanziaria degli enti locali
e del funzionamento dei controlli interni, con esiti refertuali diretti al Consiglio
comunale o provinciale dell’esito della verifica stessa. Il controllo sulla gestione ha
ad oggetto l'azione amministrativa e mira ad assicurare che l'uso delle risorse
avvenga nella legalità, nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e
buon andamento.
Nel delineato quadro normativo e giurisprudenziale, si inseriscono i nuovi
recenti compiti attribuiti dal legislatore nazionale alle predette Sezioni. In
particolare i commi 166 - 168,dell'art. 1, della legge 23 dicembre 2005, n. 266
introducono un nuovo tipo di controllo affidato alla Corte dei conti, volto ad
accertare se sussistano da parte degli enti locali comportamenti difformi dalla sana
gestione finanziaria, se abbiano conseguito il rispetto del patto di stabilità interno e
del vincolo in materia di indebitamento posto dall'ultimo comma dell'art. 119
Costituzionale: l’esito dei riscontri, che avvengono in contraddittorio attraverso
6
apposite relazioni degli organi di revisione degli enti locali, sul bilancio di previsione
dell'esercizio di competenza e sul rendiconto dell'esercizio medesimo, le Sezioni
regionali di controllo adottano specifica pronuncia e vigilano sull’adozione da parte
dell’ente locale delle necessarie misure correttive. La nuova funzione è stata
avallata dalla Consulta, con la recente sentenza n.179/2007, che ha affermato che
il nuovo tipo di controllo è dichiaratamente finalizzato ad assicurare la sana
gestione finanziaria degli enti locali, in funzione della tutela dell'unità economica
della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica.
Nella sua struttura, questa nuova forma di controllo amplia il quadro delle
misure necessarie per garantire la sana gestione, in nuce nella citata legge La
Loggia.
Nell’ambito del proprio programma per il 2008, relativo al controllo sulla
gestione, la Sezione regionale di controllo per la Toscana ha inserito l’indagine sulla
gestione del comune di Pietrasanta, relativa all’esercizio finanziario 2007.
Nel rispetto dell’autonomia degli enti nello svolgimento della loro attività, la
connotazione del controllo collaborativo sopra delineata mira, quindi, a stimolare,
nei confronti delle amministrazioni, processi di autocorrezione, sul piano delle
decisioni, dell’organizzazione, della gestione e dei controlli interni: tutto ciò,
individuando, negli organi elettivi delle comunità territoriali, i destinatari delle
funzioni fondamentali. Pertanto la finalità è quella di attivare soluzioni nell’ambito
delle responsabili scelte dei soggetti autonomi.
Come precisato, ai fini del coordinamento della finanza pubblica, il compito
della Sezione è quello di operare la verifica degli equilibri di bilancio anche in
relazione al patto di stabilità interno, con approfondimenti sulla sana gestione
finanziaria degli enti locali, sul funzionamento dei controlli interni, sull’analisi della
programmazione strategica e dei correlati obiettivi programmatici e dei livelli di
efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa degli enti, nonché di
inoltrare la segnalazione di andamenti sintomatici di criticità della gestione.
Il Percorso selettivo
Nell’ambito della programmazione della propria attività sugli enti locali,
questa Sezione con deliberazione n. 376 del 18 dicembre 2007 ha approvato
l’attività di controllo da svolgere sulla sana gestione finanziaria e sul funzionamento
dei controlli interni nel corso dell’anno 2008.
7
Successivamente, con propria deliberazione n. 9 del 6 marzo 2008, è stato
integrato il programma di lavoro per l’anno 2008, pervenendo all’individuazione
definitiva degli enti interessati alle verifiche.
La scelta degli enti interessati alle istruttorie di controllo, ex art 7, comma 7
della legge 131/2003, sulla sana gestione ha riguardato, tra gli altri, anche il
comune di Pietrasanta, atteso che lo stesso, quale ente caratterizzato dal maggior
numero di “criticità” e “sensibilità”, desumibili dalla griglia degli indicatori, risultava
tra quelli che non avevano fornito risposta al questionario trasmesso dalla Sezione.
La Metodologia di indagine
La Sezione, nel controllo sulla gestione, al fine di verificare la sana gestione
finanziaria dell’Ente, ha adottato il metodo collaborativo, sottolineato dalla Legge la
Loggia, analizzando in contraddittorio i dati contabili e l’attività gestionale
dell’amministrazione. La finalità del controllo non è sanzionatoria, bensì esso è volto
a stimolare “processi di autocorrezione sia sul piano delle decisioni legislative sia
dell’organizzazione amministrativa e delle attività gestionali, sia sul piano dei
controlli interni” (Corte Costituzionale Sentenza n. 29/95), deve cioè tendere
sempre alla promozione di azioni correttive in sede normativa e di alta
amministrazione (Corte dei conti Sezioni Riunite- Delibera n.31/2005).
La verifica è stata condotta sulla base dei parametri di riferimento, dei criteri
metodologici e degli indirizzi di coordinamento, definiti dalle Sezioni Riunite della
Corte dei conti nella rammentata delibera n.31 ed in conformità ai criteri generali
fissati dall’Organizzazione Internazionale delle Istituzioni Superiori di Controllo delle
finanze pubbliche (INTOSAI), dalla Corte dei conti europea nelle “Linee guida per i
controlli interni” e nei “Criteri guida europei di applicazione delle norme di controllo
dell’INTOSAI”,ed in coerenza con gli indirizzi fissati dalla Deliberazione delle Sezioni
riunite in sede di controllo N. 33/CONTR/PRG/07, del 14 novembre 2007.
La verifica sulla gestione dell’esercizio finanziario 2007 del Comune si esplica
sui seguenti principali argomenti in ossequio al disposto dell’art. 7 della legge
131/2003 ed anche in linea con il Manuale delle funzioni di controllo della Corte dei
Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Toscana -, avuto riguardo ai criteri
relativi all’attività di controllo enucleati dalla deliberazione delle Sezioni Riunite del
16 giugno 2000, n. 14:
- verifica di rispetto della vigente normativa in materia di finanza e
contabilità pubblica, e di conformità ai postulati ed ai principi approvati
dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali;
8
- verifica del sistema dei controlli interni : osservanza del quadro
normativo di cui al D.Lgs. 286/99 “riordino e potenziamento dei meccanismi
e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei
risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche a norma dell’art.
11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e delle disposizioni in materia dettate
dal TUEL;
- formazione e mantenimento costante e strutturale degli equilibri di
bilancio di parte corrente ed in conto capitale con riferimento anche al Patto
di Stabilità Interno e all’indebitamento;
- analisi della programmazione strategica e dei correlati obiettivi
programmatici; verifica e riscontro di alcuni indici relativi ai livelli di
efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa;
- elementi sintomatici di criticità negli andamenti della gestione, quali
ritardi nell’attuazione dei programmi o mancata utilizzazione dei fondi
nonché verifica della capacità dell’ente di monitorare e riscontrare il
raggiungimento degli obiettivi programmatici.
L’iter procedurale per lo svolgimento della verifica è stato contraddistinto
dalla convocazione e successivo incontro con i rappresentanti dell’ente locale presso
la Sezione Regionale, dalle richieste di invio della documentazione consistente nei
fondamentali documenti di programmazione e del sistema informativo contabile,
acquisiti anche nel corso dell’istruttoria, nell’ambito dei contatti intercorsi e con la
fattiva collaborazione del direttore del Dipartimento servizi generali e di supporto-
Servizio Ragioneria dell’ente.
I limiti temporali della verifica hanno riguardato l’indagine sull’intera
gestione 2007, con elementi relativi al 2008 e per alcuni profili significativi, al fine
di un riscontro e di una verifica comparata delle linee evolutive dei dati anche
finanziarie, economiche e patrimoniali del Comune, la verifica è stata estesa anche
agli esercizi precedenti.
L’analisi è stata condotta seguendo in generale le indicazioni contenute nel
“Manuale delle funzioni di controllo” della Sezione, con gli opportuni adattamenti,
tenuto conto delle caratteristiche strutturali del Comune oggetto di indagine e delle
verifiche a tutto campo che hanno permesso di approfondire i vari temi.
Al fine di ricostruire una serie storica significativa degli andamenti finanziari
della gestione, viene riportata, per tutti gli esercizi disponibili, la griglia degli
indicatori costruita sulla base dei certificati al bilancio.
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Inoltre, sono state utilizzate le relazioni dei revisori, sul bilancio di previsione
e sul rendiconto, redatte in coerenza con le linee guida approvate dalla Sezione
delle autonomie della Corte dei Conti secondo quanto disposto dall’art. 1, commi
166 e 167 della legge n. 266/2005 (legge finanziaria 2006), inviate alle Sezioni
regionali. I questionari trasmessi contengono elementi che rientrano nei contenuti
della verifica della Sezione. Di conseguenza si è tenuto conto, nel predisporre la
presente analisi, anche delle suddette relazioni.
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CAPITOLO I - IL QUADRO RICOGNITIVO GENERALE DELL’ENTE
1.Profilo demografico territoriale ed economico
Il presente capitolo è finalizzato ad inquadrare l’ente sulla base delle
caratteristiche generali, territoriali, economiche, normative ed organizzative.
Preliminarmente, si illustra un sintetico panorama ricognitivo generale
dell’ente, che attiene sia al profilo territoriale e demografico, sia al profilo
economico.
Il Comune, suddiviso in quattro frazioni estende il suo territorio per una
superficie di 42 Kmq. La popolazione al 31-12 2006 risulta di 24.557, in
diminuzione rispetto al precedente anno.
Un quadro schematico dei dati desunti dalla relazione previsionale e
programmatica 2007-2009 è riportato nella seguente tabella .
Il comune di Pietrasanta è caratterizzato da una florida attività turistica, per
la quale l’Amministrazione adotta una energica politica di promozione del territorio,
commerciale, industriale ed artigianale. Nella relazione previsionale e
programmatica si prevede uno sviluppo dei settori dell’industria del marmo e
dell’artigianato, per la realizzazione di un’area industriale rientrante nell’obiettivo 2,
con i connessi finanziamenti europei1.
1 Il Comune ha riferito in sede istruttoria che sono state completate da tempo le opere di urbanizzazione di tutta l’area industriale ed artigianale. Risulta in stato molto avanzato l’insediamento delle aziende private attraverso l’installazione dei capannoni adibiti alle attività.
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Tabella n.1.
Quadro ricognitivo generale - Anno 2007
Popolazione (ultimo censimento 2001) 24.817
Popolazione al 31/12/2005 24.630
Popolazione al 31/12/2006 24.557
Di cui: maschi 11.620
Femmine 13.00
Territorio (kmq) 42
Densità demografia per kmq 584,6
Strade provinciali e statali (km) 4+9
Strade comunali (km) 160
Strade vicinali (km) 15
Autostrade (km) 8
Scuole:
Asili nido 3
Scuole materne 8
Scuole elementari 8
Scuole medie 3
Rete fognaria nera (km) 100
Rete fognaria bianca (Km) 20,50
Servizio idrico integrato Sì
Aree verdi, parchi e giardini (ha) 5
Raccolta rifiuti differenziata sì
Rete gas (kmq) 177
Pressione tributaria locale pro-capite 723,40*
Fonte: Corte dei Conti su relazione previsionale e programmatica,* dato in referto di
gestione
2.Quadro normativo
Si espone un quadro sintetico sui contenuti principali dello Statuto, del
Regolamento di contabilità e del Regolamento di Organizzazione degli uffici e dei
servizi, anche al fine di definire una analisi generale riguardante l’organizzazione
dell’ente, l’effettività del sistema dei controlli interni e delle caratteristiche
funzionali del sistema informativo – contabile.
Attraverso lo Statuto l’ente esercita la propria autonomia normativa in
ordine all’organizzazione, all’esercizio delle funzioni, alle attribuzioni degli organi,
alle forme di garanzia e di partecipazione dei cittadini nonché all’attività pubblica.
Nella cornice dei noti principi costituzionali di sussidiarietà, differenziazione ed
adeguatezza, lo Statuto è considerato elemento centrale della disciplina
dell’organizzazione dell’ente territoriale e deve essere lo strumento normativo
12
basilare per l’ente. La L.131/2003, in attuazione delle nuove norme costituzionali,
individua confini precisi, prevedendo che lo Statuto debba essere “in armonia con la
Costituzione e con i principi generali in materia di organizzazione pubblica” e nel
pieno rispetto di quanto stabilito dalla legge statale in attuazione dell’art. 117 co.2
lett.p) (la materia elettorale ed l’ordinamento degli enti locali è materia di
legislazione esclusiva statale).
L’ente si è dotato di strumenti normativi e regolamentari espressamente
previsti dal TUEL che stabiliscono le norme fondamentali dell’organizzazione
dell’ente:
- lo Statuto del Comune è stato approvato con deliberazione del Consiglio
comunale n 30 del 14/03/2007 in vigore dal 5 maggio 2007 Il precedente
testo dello statuto era stato approvato con delibera CC n.6 del 11/3/2003.
- il Regolamento di contabilità è stato adottato dal consiglio comunale con
Deliberazione n.49 del 28/06/1996, modificato con Deliberazione n.83 del
30/09/1996 e da ultimo con Deliberazione N. 108 del14/11/1997. E’ stato
riferito che è all’esame un aggiornamento del regolamento.
È stato comunque adottato il regolamento oneri “Contributo relativo alle
concessioni edilizie, alle autorizzazioni edilizie ed alle denunce di inizio attività in
applicazione ai disposti di cui alla legge regionale N. 52 del 14.10.1999 e legge N.
10 del 28.1.1977”, approvato con delibera di Consiglio Comunale n° 98 del
23/12/2002 e successivamente modificato con delibera di Consiglio Comunale n° 17
del 26/04/04.
È stato anche adottato il Regolamento Generale delle Entrate Comunali
(Deliberazione Consiglio Comunale n° 92 del 29/10/1998, modificato con la
Deliberazione Consiglio Comunale n. 24 del 12/04/1999 e la Deliberazione Consiglio
Comunale n. 12 del 31/01/2007).
- il Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi è stato
approvato con atto della Giunta Comunale n. 823 del 17/08/1998, in
attuazione degli indirizzi del Consiglio (delibera n.28 del 23/03/1998).
L’organizzazione ha subito nel corso degli anni alcune modifiche, quali la
creazione di una Direzione Entrate (delibera 16/3/2007 n.67). Con delibera
di Giunta n.267 del 21/11/2007, esecutiva dal dicembre dello stesso anno,
la struttura è stata modificata ulteriormente.
13
Il prospetto seguente riporta, in sintesi, gli atti normativi e i principali
regolamenti adottati dall’Ente nell’esercizio della propria autonomia amministrativa,
gestionale e contabile.
Tabella n.2.
Autonomia normativa e attività regolamentare
Atti Provvedimenti G. C. Ultimo
aggiornamento G. C.
Statuto Deliberazione n.6 del
11/3/2003 X n.30 del 14/03/2007
Regolamento di contabilità
Del n.49 del 28/06/1996;
Del. n.83 del 30/09/1996
Del. N. 108
del14/11/1997
X In corso di aggiornamento
Regolamento sull’ordinamento
degli uffici e dei servizi
n.823 del
17/08/1998 X
n.267 del
21/11/2007 X
Fonte: Corte dei Conti su dati acquisiti tramite richieste istruttorie
2.1 Lo Statuto
Lo Statuto del Comune, approvato con delibera del Consiglio Comunale n.30
del 14/03/2007, è composto da 9 titoli e da 97 articoli.
Il quadro normativo contenuto nello Statuto individua fra i principi ispiratori
dell’attività dell’ente, la cura degli interessi della comunità locale e l’esercizio delle
funzioni amministrative, secondo il principio di sussidiarietà, proporzionalità e leale
collaborazione. In particolare, il Comune promuove la solidarietà e il superamento
delle ingiustizie sociali, cura la conservazione del patrimonio culturale e tutela
l'ambiente, attribuendo preminente importanza alla salvaguardia delle aree agricole
e del paesaggio agrario tradizionale.
L’ottica programmatoria, nel concorso alla determinazione degli obiettivi
contenuti nei piani e nei programmi dell’Unione Europea, dello Stato e della
Regione, è assunta quale criterio basilare, ed al riguardo lo Statuto prevede la
determinazione e definizione da parte dell’ente degli obiettivi della programmazione
territoriale, sociale ed economica, attraverso piani generali, settoriali e progetti, con
il connesso riparto delle risorse destinate alla loro specifica attuazione. Assicura,
nella formazione e nell'attuazione dei programmi, dei piani e dei progetti, la
partecipazione dei sindacati, delle formazioni sociali, economiche, culturali e del
volontariato, operanti sul territorio.
14
Per l’organizzazione dei servizi culturali, lo Statuto prevede l’avvalimento di
apposite strutture culturali, quali Archivio, Biblioteca e Musei al fine di creare un
connubio con la cultura locale.
Nel Titolo dedicato, sono disciplinati le competenze ed attribuzioni ed il
funzionamento degli organi di governo.
Di rilievo è la predisposizione da parte del Sindaco, sentita la Giunta, delle
linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare durante il
mandato politico-amministrativo, e, al 30 giugno di ogni anno, la verifica in capo al
Consiglio dell’attuazione di tali linee, da parte del Sindaco e dei rispettivi assessori.
L’attività amministrativa è informata ai principi contenuti nel D.lgs.
30/03/2001 n.165, retta da criteri di efficacia, trasparenza, efficienza, pubblicità,
snellimento delle procedure ed economicità, nella separazione fra organi politici ed
organi gestionali, e l’organizzazione degli uffici è demandata a specifico
regolamento.
L’organizzazione del lavoro è informata ai principi di configurazione di
progetti e programmi, di produttività, di responsabilità decisionali, di flessibilità
delle strutture e collaborazione fra uffici.
Importante è la previsione di una conferenza dei dirigenti, formata dal
Segretario Generale o dal Direttore Generale, se nominato, dal Vice Segretario e dai
dirigenti, con finalità di coordinamento.
La disciplina dei controlli interni è demandata al regolamento
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel quale devono essere introdotti
strumenti e procedure idonei a consentire la verifica, con cadenza periodica, della
gestione dei fondi assegnati ai Dirigenti, in relazione agli obiettivi fissati dagli organi
di governo dell’Ente.
La gestione dei servizi pubblici è contenuta negli artt. 47 e seguenti, ed è
previsto il ricorso ad istituzioni, per l'esercizio di servizi sociali, che necessitano di
particolare autonomia gestionale, operanti nei settori della sicurezza sociale, sport,
cultura, pubblica istruzione, turismo, tempo libero, e, in generale, attività
socialmente utili; occorre un apposito atto contenente il relativo regolamento di
disciplina dell'organizzazione e dell'attività dell'istituzione e la previa redazione di
apposito piano tecnico-finanziario dal quale risultino: i costi dei servizi, le forme di
finanziamento e le dotazioni di beni immobili e mobili, compresi i fondi liquidi.
L’ordinamento finanziario e contabile è disciplinato da apposito regolamento,
e norme regolamentari definiscono anche le competenze dell’organo di revisione.
Lo Statuto infine configura il modulo associativo fra enti, in base al principio
di cooperazione, anche attraverso la stipulazione di apposite convenzioni con altri
15
comuni e province per lo svolgimento in modo coordinato di funzioni e servizi,
nonché con la costituzione di consorzi tra comuni e province per l’esercizio di
funzioni pubbliche e per realizzare e gestire servizi, ovvero, per economia di scala.
Infine, sono valorizzate le forme di partecipazione popolare, l’intervento nel
procedimento, il diritto di accesso, il referendum in materia di esclusiva competenza
comunale e le forme associative; quale garante dell'imparzialità e del buon
andamento l’art.79 prevede l’istituzione del Difensore Civico.
Secondo l’atto fondamentale dell’ente, in ogni caso, l'informazione,
finalizzata all'attuazione del principio di trasparenza dell'operato dell'Ente e al
soddisfacimento dei bisogni di conoscenza della comunità, è attuata dal Comune
mediante mezzi ordinari e telematici.
In conclusione, lo Statuto risulta aggiornato ed in linea con le disposizioni
contenute nel TUEL al 2007, ma occorre modificare le disposizioni relative alle
indennità ed i gettoni di presenza degli Organi istituzionali alla luce delle
disposizioni normative che hanno rideterminato il sistema delle indennità (L.
244/2007: legge finanziaria 2008 e successivamente il D.L. 25 giugno 2008, n. 112
convertito con modificazioni dalla legge di conversione 6 agosto 2008,n. 133,
articoli 61, comma 10 e 76, comma 3, quest’ultimo di modifica dell'articolo 82,
comma 11, del TUEL).
2.2 Il regolamento di contabilità
Il regolamento di contabilità del Comune disciplina in modo dettagliato le
funzioni e l’organizzazione del Settore Bilancio e finanze, individuando i principi
relativi ai contenuti del bilancio, le procedure e le modalità di formazione dei
documenti previsionali, di gestione del bilancio e di rendicontazione; fissa gli
elementi e le procedure relative alla gestione del bilancio e disciplina fra l’altro il
servizio di tesoreria, gli agenti contabili, nonché la funzione di revisione economico
– finanziaria dell’Ente.
Il regolamento di contabilità, approvato dal Consiglio nel 1997 e modificato
1997, è antecedente al TUEL . Il contenuto del regolamento è improntato al dettato
del D.L.vo n. 77 del 25/2/1995, così come modificato dal d.lgs. n.342 del
15/09/1997.
Disciplina le procedure e le modalità in ordine alla formazione dei documenti
previsionali, la gestione del bilancio, la rendicontazione, le verifiche ed i controlli. .
Gli strumenti “contabili” del sistema di bilancio, sono stati analizzati
singolarmente nella loro effettività, con il precipuo scopo di rilevarne la conformità
16
sia al sistema normativo, sia ai principi contabili, nonché con l’intento di verificarne
l’adeguatezza rispetto alla corrispondente funzione e alle specifiche esigenze
dell’ente stesso.
La rivisitazione del regolamento e degli atti di contenuto economico –
finanziario deve rappresentare una disciplina generale ed unitaria per l’ente
riguardante l’intero “sistema di bilancio”, alla luce della normativa nazionale al fine
di armonizzare le procedure contabili connesse con il sistema di bilancio, così da
assicurare una rappresentazione veritiera e corretta dei dati e dell’andamento
economico-finanziario e patrimoniale dell’ente; consentire al responsabile del
servizio finanziario di applicare le norme tenendo conto dell’evoluzione normativa e
giurisprudenziale; applicare i postulati e i principi contabili approvati
dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali; introdurre gli
strumenti di “governance” interna ed esterna assicurando nel contempo la
conoscenza consolidata dei risultati globali delle gestioni relative ad enti ed
organismi costituiti per l’esercizio di funzioni e servizi; definire le modalità di tenuta
della contabilità analitica; disciplinare i casi di inammissibilità e improcedibilità per
le deliberazioni di Consiglio e di Giunta che non sono coerenti con le previsioni della
relazione previsionale e programmatica (art. 170 del TUEL).
Si ritiene necessaria una generale ed unitaria rivisitazione del regolamento di
contabilità, in base all’evoluzione normativa e giurisprudenziale, anche avuto
riguardo ai contenuti dei postulati e dei principi contabili degli enti locali2 riferibili ai
diversi livelli dell’azione pubblica ed amministrativa degli enti, ed in particolare alla
programmazione, alla previsione, alla gestione, alla rendicontazione, alla revisione
economico - finanziaria ed ai controlli interni, esprimendo, ove lo si ritenga utile, la
particolare autonomia normativa concessa agli enti locali.
2.3 Il regolamento uffici e servizi
Come già evidenziato, lo Statuto, al titolo IV, si occupa dell’attività ed
organizzazione amministrativa individuando i principi che debbono ispirare
l’organizzazione, quali i principi di autonomia, trasparenza ed efficienza e criteri di
funzionalità, economicità di gestione e flessibilità della struttura
L’art 37 dello Statuto prevede che il Comune mediante i regolamenti
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce le norme generali per
l’organizzazione e il funzionamento degli uffici e, in particolare, le attribuzioni e le
2 Osservatorio sulla finanza e contabilità Enti Locali – Ministero dell’Interno – novembre 2006
17
responsabilità di ciascuna struttura organizzativa, i rapporti reciproci tra uffici e
servizi e tra questi, il direttore, se nominato, e gli organi amministrativi.
Lo Statuto dispone anche in relazione alle funzioni ed ai compiti del
segretario, del vice segretario, del direttore generale, dei dirigenti e della
responsabilità dirigenziali, della conferenza dei dirigenti stessi, e degli incarichi di
dirigenza e collaborazione esterna. La disciplina dell’affidamento degli incarichi deve
intendersi sostituita dalle nuove disposizioni emanate in ossequio alla legge, del
regolamento sugli incarichi, deliberato dalla Giunta in data 20.06.2008 n.148.
Il regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, adottato
dalla Giunta Comunale con atto n. 823 del 17/08/1998, è stato modificato con un
primo intervento,con delibera n.67 in data 16/3/2007, con la quale la Giunta ha
istituito la direzione entrate.
L’organigramma al quale ci si riporta per l’analisi della gestione 2007 risulta
il seguente.
Organigramma al 16 marzo 2007
Successivamente, la delibera di Giunta n.276 del 28/11/2007 ha inciso
profondamente sulla struttura. La configurazione che emerge dalle disposizioni
regolamentari del 2007 è rappresentata nell’organigramma seguente.
La struttura organizzativa dell’Ente alla data del 31/12/2007 risulta così
composta:
n. 5 Direzioni;
n. 1 Servizio Polizia Municipale;
n. 16 Unità Operative Complesse.
SINDACO
Direzione servizi finanziari, pubblica istruzione e sociale
Direzione servizi generali,sport,cultura e spettacolo
Direzione sistema informativo,servizi al cittadino e gestione
del personale
Gabinetto del sindaco
Polizia municipale
Uffici di staff Ufficio pianificazione organizzazione e controllo interno
Segretario generale
Conferenza dei dirigenti
Direzione servizi del territorio e alle
imprese
Direzione entrate comunali e gestioni
patrimoniali
18
Organigramma al 31-12 2007
La struttura, ma anche la dotazione organica, sono state modificate,
nell’intento di perseguire in modo più tangibile la razionalizzazione delle risorse
umane, sia per sopperire alla riduzione del ricorso al lavoro interinale (450 mesi di
lavoro nel 2007, rispetto ai 474 e 473 degli esercizi precedenti), sia per ovviare alla
cessazione degli incarichi dirigenziali ed all’incarico di vice-Segretario, svolti sino al
30/11/2007.
In particolare, è stato soppresso l’ufficio di staff del sindaco e le 5 direzioni
generali hanno subito una diversa configurazione delle funzioni assegnate.
L’organizzazione anteriore alla delibera di Giunta n.267 del 21/11/2007
prevedeva le seguenti 5 direzioni generali, dalla denominazione delle quali si
desume l’ambito di competenza di ciascuna di esse: Direzione servizi finanziari,
pubblica istruzione e sociale; Direzione servizi generali, sport, cultura e spettacolo;
Direzione sistema informativo, servizi al cittadino e gestione del personale;
Direzione servizi del territorio e alle imprese; Direzione entrate comunali, gestioni
patrimoniali.
Il nuovo schema strutturale appare formalmente più razionale, con
l’attribuzione in capo alla stessa direzione di competenze più uniformi, fatta
SINDACO
DIRETTORE GENERALE
Direzione servizi generali, sistema informativo, gestione
del personale. (
Direzione delle entrate, gestione patrimoniale, e
servizi sociali
Direzione servizi finanziari ed alla persona
Direzione servizi del territorio e alle imprese
Affari legali e contenzioso
Conferenza dei dirigenti Pianificazione organizzazione e controllo
interno
Gabinetto del Sindaco
Segretario Generale
Polizia municipale
4 servizi 2 servizi 3 servizi 4 servizi
3 servizi
19
eccezione per la separazione fra servizi finanziari e servizio entrate, peraltro già
così strutturato sin dalla istituzione della direzione entrate, dal marzo 2007. Al
riguardo, pur nutrendo dubbi sulla conformità all’art 153 “Servizio economico-
finanziario” del TUEL3, in ordine a tale organizzazione gestionale, che vede distinta
l’entrata dalla spesa, sotto il profilo delle competenze e responsabilità, atteso che la
Direzione entrate, fra l’altro si occupa dei tributi e della riscossione delle entrate,
tuttavia nell’analisi della gestione si è riscontrato un aumento della capacità di
accertamento delle entrate di 7 punti percentuali rispetto al 2006 ed una crescita
quasi del 20% della capacità di riscossione nel biennio considerato (ad eccezione
della gestione dei proventi codice della strada in ordine ai quali nei capitoli
successivi si esprimono considerazioni non positive).
Con delibera di Giunta n.103 del 11/04/2008 la struttura e la dotazione
organica sono nuovamente state modificate.
La dinamica relativa alla situazione del personale è stata sinteticamente
analizzata da diversi profili, sia strutturali, che professionali ed infine finanziari
(nell’ambito dell’analisi della spesa corrente). Al 31/12/2007, e nell’evoluzione nel
triennio risulta la seguente situazione.
Si pone in evidenza una dotazione organica di fatto inferiore a quella di
diritto, ma una consistenza totale del personale utilizzato anche con rapporti
flessibili più elevata. Difatti, appare coerente con la dotazione organica di diritto
3 TUEL art. 153 1. Con il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi sono disciplinati l'organizzazione del servizio finanziario, o di ragioneria o qualificazione corrispondente, secondo le dimensioni demografiche e l'importanza economico-finanziaria dell'ente. Al servizio è affidato il coordinamento e la gestione dell'attività finanziaria. 2. E' consentito stipulare apposite convenzioni tra gli enti per assicurare il servizio a mezzo di strutture comuni. 3. Il responsabile del servizio finanziario di cui all'articolo 151, comma 4, si identifica con il responsabile del servizio o con i soggetti preposti alle eventuali articolazioni previste dal regolamento di contabilità. 4. Il responsabile del servizio finanziario, di ragioneria o qualificazione corrispondente, è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio annuale o pluriennale ed alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese. 5. Il regolamento di contabilità disciplina le modalità con le quali vengono resi i pareri di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione ed apposto il visto di regolarità contabile sulle determinazioni dei soggetti abilitati. Il responsabile del servizio finanziario effettua le attestazioni di copertura della spesa in relazione alle disponibilità effettive esistenti negli stanziamenti di spesa e, quando occorre, in relazione allo stato di realizzazione degli accertamenti di entrata vincolata secondo quanto previsto dal regolamento di contabilità. 6. Il regolamento di contabilità disciplina le segnalazioni obbligatorie dei fatti e delle valutazioni del responsabile finanziario al legale rappresentante dell'ente, al consiglio dell'ente nella persona del suo presidente, al segretario ed all'organo di revisione ove si rilevi che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di situazioni - non compensabili da maggiori entrate o minori spese - tali da pregiudicare gli equilibri del bilancio. In ogni caso la segnalazione è effettuata entro sette giorni dalla conoscenza dei fatti. Il consiglio provvede al riequilibrio a norma dell'articolo 193, entro trenta giorni dal ricevimento della segnalazione, anche su proposta della giunta. 7. Lo stesso regolamento prevede l'istituzione di un servizio di economato, cui viene preposto un responsabile, per la gestione di cassa delle spese di ufficio di non rilevante ammontare.
20
approvata in data 28/11/2007 con delibera di Giunta n.276, ma di fatto contando
anche i rapporti di lavoro flessibile ed i lavoratori interinali si riscontra un numero di
unità di personale maggiore.
Tabella n.3.
Dotazione organica e personale in servizio – evoluzione 2004-2007
2004 2005 2006 2007
Dotazione organica di diritto *** 302 283 258 270
Dotazione organica di fatto (posti ricoperti)*** 226 223 203 202
Indice di copertura della pianta organica % 74,83 78,79 78,68 74,81
Personale flessibile di cui:
co.co.co 46 23 11 10
Personale con contratto a tempo determinato 1 1 4 23
personale comandato o distacco presso l'ente 0 0 0 0
personale dell'Ente comandato o distacco presso altri enti 1 1 1 1
Personale in convenzione 0 0 0 0
Lavoro interinale **** 52 46 52
Totale 300 265 287 (235+ 52
interinali)
Fonte. Dati comunicati dall’ente
***) Compresa la figura del Segretario Generale, del Direttore Generale e dei due Dirigente a tempo determinato.
Nel quadriennio 2004-2007 la dotazione organica del personale in servizio,
distinta per categorie professionali, è rappresentata nei seguenti prospetti:
Tabella n.4. Dotazione organica
In servizio al 31.12.2004
In servizio al 31.12.2005
In servizio al 31.12.2006
In servizio al 31.12.2007
(tempo indeterminato)
In servizio al 31.12.2007 a tempo
determinato A 0 0 0 0 0 B1 32 31 26 27 1 B3 58 58 50 47 14 C 81 81 77 79 7 D1 42 39 37 34 1 D3 8 9 8 8 0
Totale dipendenti in servizio
221 218 198 195 23
Direttore generale 0 0 0 1 Segretario comunale
1 1 1 1
Vice segretario * comunale
Incaricato dirigente di
ruolo
Dirigenti 4 4
3 (oltre a n. 1 a tempo
determinato) 3 2
TOTALE 226 223 203 199 26 Fonte: Dati comunicati dall’ente *) Non esiste una figura in pianta organica di Vice Segretario. L’incarico di Vice Segretario è stato affidato a dirigente dell’Ente a tempo indeterminato.
21
L’ente ha riferito che le modifiche hanno comportato anche una
razionalizzazione dell’uso delle risorse umane e quindi nel 2008 si è registrata una
riduzione del personale con forme di lavoro flessibili. Il personale a tempo
determinato si è ridotto a 18 unità, i co.co.co a 9 unità mentre drastico è stato il
coordinamento del ricorso alla somministrazione di lavoro (tot.16 unità). Ciò ha
comportato anche una riduzione della relativa spesa.
Elenco lavoro interinale
ANNO 2005:
Tot. Lavoratori 52, di cui
n.22 per n.12 mesi di lavoro
n. 4 “ n. 11 “ “ “
n. 5 “ n. 10 “ “ “
n. 5 “ n. 8 “ “ “
n. 7 “ n. 7 “ “ “
n. 3 “ n. 5 “ “ “
n. 2 “ n. 4 “ “ “
n. 1 “ n. 3 “ “ “
n. 2 “ n. 2 “ “ “
n. 1 “ n. 1 “ “ “ Totale: n. 474 mesi di lavoro
ANNO 2006:
Tot. Lavoratori 46, di cui
n.35 per n.12 mesi di lavoro
n. 1 “ n. 8 “ “ “
n. 1 “ n. 7 “ “ “
n. 4 “ n. 6 “ “ “
n. 4 “ n. 3 “ “ “
n. 1 “ n. 2 “ “ “ Totale: n. 473 mesi di lavoro
ANNO 2007:
Tot. Lavoratori 52, di cui
n.22 per n.12 mesi di lavoro
n. 4 “ n. 11 “ “ “
n. 8 “ n. 10 “ “ “
n. 1 “ n. 9 “ “ “
n. 7 “ n. 8 “ “ “
n. 1 “ n. 7 “ “ “
n. 1 “ n. 5 “ “ “
n. 5 “ n. 3 “ “ “
n. 6 “ n. 1 “ “ “
Totale: n. 450 mesi di lavoro
22
Nella sola dotazione organica di fatto, relativa ai soli dipendenti a tempo
indeterminato e determinato, si evidenzia una riduzione del personale in servizio
dal 2004 al 2007, di 24 unità ed una diminuzione dei co.co.co.
In sintesi, nel 2007 risultano in servizio quindi 225 unità a tempo
indeterminato e determinato oltre a 10 co.co.co (totale n.235 unità+52 interinali).
Occorre valutare, da parte dell’ente, l’impatto delle disposizioni in materia di
personale, introdotte dalle leggi finanziarie per il 2007 e per il 2008, per i limiti da
queste introdotti, anche con riferimento al “lavoro interinale”4. In particolare, la
legge finanziaria per il 2008 (art.3 comma 79) ha novellato l’art.36 del D.lgs.
165/2001, individuando nel contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato,
l’esclusiva tipologia di assunzione presso le pubblica amministrazione, prevedendo il
divieto di far ricorso alle forme di lavoro flessibile, disciplinate dal codice civile, che
viene situato in specifici ambiti circoscritti di utilizzo, nell’ottica del superamento del
lavoro flessibile stesso nell’impiego pubblico. Oltretutto, la violazione di disposizioni
imperative inibisce la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato,
ferme restando le responsabilità e le sanzioni (art.36 novellato comma 6). L’ente
peraltro può dare avvio alle procedure di stabilizzazione, nel rispetto delle puntuali
condizioni di ammissibilità, sia in termini finanziari che sostanziali.
Peraltro, occorre tenere anche in considerazione quanto previsto dalla
L.133/08 di conversione del D.L. 112/2208, che con l’art. 49 modifica ancora
l’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 in ordine al lavoro
flessibile nelle pubbliche amministrazioni. In particolare le novità introdotte dalla
norma riguardano la possibilità, per esigenze temporanee ed eccezionali, per gli
enti locali di utilizzare in modo più ampio tale tipologia di contratti, moderando la
ratio della LF 2008 di limitare il ricorso ad assunzioni flessibili nella p.a. al fine di
non creare forme di precariato.
È confermato comunque il divieto utilizzo del medesimo lavoratore con
diverse tipologie di contratto per periodi di servizio superiori a tre anni nel corso di
un quinquennio.
4 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica, circolare 1 Agosto 2007, n. 9 . “Somministrazione a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni” Le pubbliche amministrazioni ricorrono sempre più di frequente a contratti di somministrazione a tempo determinato in considerazione del favor dimostrato dal legislatore verso tale tipologia contrattuale a seguito della modifica apportata all'art. 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dal decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito dalla legge 9 marzo 2006, n. 80. (art.36 co.1 bis) L’articolo 36 e` sostituito dall’art. 3, comma 79, L. 24/12/2007, n. 244 che abroga il comma il comma 1 bis 1 che era stato aggiunto dall’art.4, comma 2, del decreto legge n.4 del 10/01/2006, convertito con modificazioni dalla legge 9 marzo 2006, n.80 L’articolo 36 citato è ancora stato modificato dalla L.133/08 di conversione del D.L. 112/2208, con l’art. 49 .
23
Con riguardo al lavoro interinale, in particolare, si sottopone alla massima
attenzione dell’ente il disposto di cui all’articolo 36 novellato dall’art. 3, comma 79,
L. 24/12/2007, n. 244, che aveva abrogato il comma 1 bis (il comma 1 bis era
stato aggiunto dall’art.4, comma 2, del decreto legge n.4 del 10/01/2006,
convertito con modificazioni dalla legge 9 marzo 2006, n.80). L’art.36 è stato da
ultimo novellato dall’art.49 della L.133/08 di conversione del D.L. 112/2208, che ha
previsto per la pubblica amministrazione, a fronte di esigenze temporanee ed
eccezionali, la possibilità di avvalersi fra l’altro della somministrazione di lavoro,
istituto che sarà disciplinato dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Al fine di prevenire un uso distorto del lavoro flessibile, le predette esigenze
non possono riferirsi ad un fabbisogno ordinario e permanente, bensì ad occorrenze
che rivestano il carattere della straordinarietà oltre che della limitazione nel tempo5.
5 Parere UPPA n. 49/08 (DFP – 0034122-17/07/2008)
24
CAPITOLO II - IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
2.1 La regolamentazione interna
La disciplina dei controlli interni, configurata organicamente dal D.lgs.
286/1999 prevede un sistema integrato di controlli, suddiviso in quattro tipologie
distinte, aventi ciascuna specifica finalità. Il TUEL, all’art. 147, ha recepito
sostanzialmente le quattro forme di controllo per gli enti locali, rendendole
obbligatorie, ma riservandone la metodologia e gli strumenti, atti a realizzarle,
all’autonomia normativa ed organizzativa degli enti stessi.
Il sistema dei controlli interni contempla il controllo di regolarità
amministrativa e contabile, il controllo di gestione, la valutazione dei dirigenti e la
valutazione e controllo strategico. L’individuazione dei quattro tipi di controllo e la
distinzione fra funzioni di indirizzo e compiti di gestione sono elementi inderogabili
della disciplina dei controlli.
In particolare, il sistema dell’ente locale deve garantire, attraverso il
controllo di regolarità amministrativa e contabile, la legittimità, regolarità e
correttezza dell’azione amministrativa; deve essere idoneo a verificare; attraverso il
controllo di gestione, l’efficacia, efficienza ed economicità dell’azione
amministrativa; deve essere altresì idoneo a valutare la dirigenza ed a valutare
l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed
altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra
risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti.
Il controllo di gestione in particolare – art. 198 e 198 bis TUEL– ha per
oggetto l’attività amministrativa e gestionale dell’ente locale: si articola in tre fasi:
piano degli obiettivi, analisi e rilevazione dei dati e valutazione finale. I tempi
dell’attività refertuale sono demandati al regolamento di contabilità degli enti
medesimi.
Il Comune, nell’ambito della propria autonomia normativa ed organizzativa,
ha previsto e ordinato il proprio sistema di controlli interni.
Lo Statuto, al suo art.46 prevede l’istituzione ed attuazione, anche parziale,
dei controlli interni previsti dall’art.147 del D.lgs. n.267/2000; ne demanda la
disciplina al regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, anche in deroga
agli altri principi introdotti dall’art.1, comma 2, del D.lgs. 30/07/1999, n.286.
Il predetto regolamento dell’ente in realtà, in relazione ai controlli interni si
limita a disporre che il direttore generale, eventualmente nominato, sia preposto
all’Ufficio Pianificazione, Organizzazione e Controllo Interno. Prevede anche che i
25
singoli dirigenti preposti alle direzioni siano i referenti del Sindaco per tutti i settori
che costituiscono la direzione stessa, ed in particolare per quanto attiene al
processo di pianificazione e controllo della gestione.
La norma regolamentare prevede la possibilità che venga istituito un ufficio
di staff, l'Ufficio di Gabinetto, che svolge attività di supporto all'esercizio delle
funzioni d’indirizzo e di controllo attribuite al Sindaco e agli Assessori.
Infine, il regolamento sottolinea che i dirigenti sono responsabili della
correttezza e della tempestività delle informazioni necessarie per il controllo interno
di gestione.
Con deliberazione di Giunta comunale n° 191 data 20/08/2004 è stato
approvato il nuovo schema di Regolamento per la disciplina del nucleo di
valutazione6
Il nucleo, organo autonomo ed alle dirette dipendenze del sindaco, in base al
disposto della deliberazione citata, ha il compito di verificare mediante valutazioni il
grado di raggiungimento degli obiettivi, tempi ed indicatori di efficacia e di
efficienza definiti per ogni progetto/attività/programma. Elabora un documento
finale entro il mese di marzo dell’esercizio successivo, che consta di due parti, l’una
contenente la valutazione dei risultati e l’altra la valutazione delle prestazioni
dirigenziali.
2.2 Il controllo di regolarità amministrativa e contabile
Gli organi deputati a tale forma di verifica devono assicurare la legittimità,
regolarità e correttezza dell’azione amministrativa. La normativa di riferimento e la
modalità di esplicazione della funzione di controllo di regolarità amministrativa e
contabile, che viene rappresentata nel referto di gestione 2007, sono di seguito
esposte.
Lo Statuto comunale(art.38) prevede che il Segretario comunale, nel rispetto
delle direttive impartite dal Sindaco, svolga compiti di collaborazione e funzioni di
assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’Ente in ordine alla
conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti ed
esprima il parere di cui all’art.49 del D.lgs. 267/00. Prevede inoltre la responsabilità
dei dirigenti, i quali sono tenuti a presentare proposte deliberative corrette sotto il
profilo tecnico, giuridico, amministrativo e contabile (art 44 e 45). Dispone, infine,
che il Collegio dei Revisori dei Conti svolga funzioni di controllo e vigilanza sulla
6 Il precedente regolamento era stato approvato con deliberazione delle Giunta Comunale n. 1.066 del 9 ottobre 1997.
26
regolarità contabile, finanziaria, fiscale dell'Ente e delle sue istituzioni, e sulla
regolarità dei fatti gestionali (art. 58).
Il Regolamento di Contabilità a sua volta prevede il parere di regolarità
contabile del Responsabile del Settore Bilancio e Finanze(art. 6), la responsabilità
del dirigente bilancio per la veridicità ed esattezza dati (art.7).
Infine indica le funzioni del Collegio dei Revisori,che appunto svolge le
funzioni di controllo interno (!) e revisione economico finanziaria (art. 8), e esercita
l’attività di riscontro sull’osservanza di norme di legge dello statuto e del
regolamento di contabilità.(art.13).
Nel su citato referto di gestione è sottolineato che, in ossequio alle
richiamate norme, ogni responsabile di servizio esercita una verifica di conformità
alle disposizioni normative vigenti, sia sulle proposte di deliberazione da sottoporre
alla Giunta comunale o al Consiglio comunale, sia sulle determinazioni adottate
dagli stessi responsabili.
L’ufficio di Ragioneria a sua volta esercita il controllo di regolarità contabile,
sia sulle determinazioni adottate dai responsabili dei servizi che comportano
impegni di spesa, sia su tutte le proposte di atti deliberativi per la Giunta ed il
Consiglio . Detto controllo consiste nell’apposizione del parere di regolarità contabile
sulle proposte di deliberazione e del visto di regolarità contabile, attestante la
copertura finanziaria, sulle determinazioni dei soggetti competenti (nel rispetto
dell’art. 153 del D.lgs. 267/2000).
Il Collegio dei Revisori infine esprime pareri sulla proposta di Bilancio e su
tutte le variazioni attraverso verbali che sono allegati agli atti deliberativi; effettua
le periodiche verifiche di cassa, quale vigilanza sulla regolarità della gestione,
redigendo appositi verbali.
Il Segretario generale assicura in relazione agli atti della Giunta e del
Consiglio la conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai
Regolamenti .
Effettività del controllo: nell’esercizio 2007 il controllo di regolarità
amministrativo contabile, riscontrato sulla base di analisi campionarie, soprattutto
quello intestato al responsabile finanziario, si è svolto in modo puntuale, in
conformità alle norme.
27
2.3 Controllo strategico
Fra le tipologie di controllo interno previste dal legislatore, maggiormente
innovativa è quella di valutazione e controllo strategico7.
Il controllo strategico consiste in un’attività di verifica diretta a valutare
l’adeguatezza delle scelte compiute dall’Amministrazione in sede di attuazione di
piani di programmi e di ogni altro strumento di indirizzo politico, in termini di
congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
Questa attività deve essere di supporto alla programmazione strategica e
alla determinazione dell’indirizzo politico-amministrativo e deve essere svolta da
strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politico-
amministrativo.
La finalità del controllo strategico non è solo quella di verificare il grado di
realizzazione degli obiettivi ma è anche quello di fornire all’organo di indirizzo gli
elementi di valutazione necessari per la determinazione delle successive politiche di
programmazione che l’ente deve perseguire.
La disciplina comunale prevede esclusivamente, nell’art.11 dello Statuto, il
controllo politico-amministrativo intestato al consiglio comunale.
Non risulta svolta una specifica attività di controllo tesa a valutare
l’adeguatezza delle scelte operative effettuate, in sede di attuazione della
programmazione nonché la effettiva attuazione delle scelte programmatiche ed il
livello di realizzazione degli obiettivi.
2.4 Il controllo di gestione
Il Controllo di Gestione è finalizzato, secondo anche quanto indicato nel
referto di gestione dell’ente, a verificare l'efficacia, efficienza ed economicità
dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi
interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati.
E’ disciplinato dallo Statuto Comunale (art. 46), che in realtà fa riferimento
ai controlli interni in generale e dal Regolamento di organizzazione dei servizi e
degli uffici. Al riguardo negli indirizzi per l’adozione del predetto regolamento, al
punto n. 8, è prevista la costituzione di uffici per l’attuazione del “Controllo di
gestione”, coordinati dalla Direzione Generale. Come già precisato il regolamento
7 Art.1, co. 1, lett. D) del d.lgs n. 286 del 1999.
28
prevede che “il Direttore Generale, inoltre, è preposto all’Ufficio Pianificazione,
Organizzazione e Controllo Interno e si avvarrà del personale assegnato all’ufficio
per le attività di sua competenza”;
Il Regolamento di Contabilità (art. 5– Rilevazioni economiche e controlli;)
demanda al settore bilancio e finanze l’elaborazione dei costi di gestione ed
incardina il controllo di gestione in capo allo stesso, con una evidente commistione
di funzioni
Il controllo di gestione, come si evince dal referto di gestione 2007,
nonostante la poca chiarezza e non coerenza con il TUEL della normativa interna, è
stato sostanzialmente esercitato, sin dalla sua costituzione dal 1998, dall'Ufficio
Pianificazione, Organizzazione e Controllo Interno (P.O.C.I.).
Le funzioni dell'ufficio “Pianificazione, organizzazione e Controllo interno”,
che è un ufficio di staff della Direzione Generale, sono l’attività di supporto alla
pianificazione, l’attività di supporto al Controllo interno, l’attività finalizzata alla
valutazione dei risultati, l’applicazione di tecniche gestionali, lo studio e la
risoluzione dei problemi organizzativi ed infine la programmazione, aggiornamento
e qualificazione del personale.
La Direzione dell'Ufficio “Pianificazione, Organizzazione e Controllo interno” è
stata assegnata al Segretario Generale -Direttore Generale (fino alla fine del 2004)
e successivamente al Dirigente del Servizio Finanziario. Da ultimo, dal 16/07/2007
il Sindaco, con decreto n. 20 del 05/07/2007, di nomina dell'attuale Direttore
Generale, ha attribuito la Direzione dell'Ufficio P.O.C.I. al Direttore Generale stesso.
Dal 2005 l'Ufficio P.O.C.I ha svolto la seguente attività:
- -organizzazione attività di formazione del personale;
- -predisposizione Piano Esecutivo di Gestione (PEG);
- -predisposizione Piano Dettagliato degli Obiettivi (PDO);
- -attività propedeutica e di supporto al Nucleo di Valutazione;
- -predisposizione atti relativi alla determinazione dell'indennità di risultato
dei Dirigenti e della conseguente liquidazione
Alla struttura P.O.C.I è attribuita sia la funzioni relative al controllo di
gestione, sia relativa all’attività propedeutica alla valutazione della dirigenza, ma
anche funzioni che attengono all’attività gestionale (predisposizione PEG da
sottoporre all’approvazione della Giunta ai sensi dell’art.169 TUEL).
Il Piano esecutivo di gestione-PEG (ed il Piano dettagliato degli obiettivi-
PDO) sono il presupposto della gestione e costituiscono la fonte principale di
informazione assieme alla contabilità finanziaria, per valutare i risultati conseguiti
29
dai responsabili dei settori ed elaborare indicatori gestionali e finanziari al fine di
verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa: quindi
non dovrebbero essere elaborati dalla stessa struttura che svolge il controllo di
gestione.
Al fine di implementare il Controllo di gestione, senza aumentare la spesa
relativa alle risorse umane, è stato riferito che il Direttore Generale dal 16/07/2007
si è avvalso, oltre che dell'Ufficio P.O.C.I. al quale è assegnata una sola persona di
ruolo di cat. C, ed anche della Direzione Servizi Finanziari.
E’ stato così avviata una fase di monitoraggio dell'azione amministrativa del
Comune, sia attraverso un contatto assiduo con i singoli Dirigenti e le Posizioni
Organizzative dell'Ente, sia attraverso l'indizione settimanale, di Conferenze dei
Dirigenti.
Sono stati elaborati relazioni e report specifici, al fine di giungere
rapidamente ad una verifica dello scostamento tra obiettivi e risultati ed alla
possibilità di adottare tempestivi interventi correttivi in grado di correggere l'azione
amministrativa e ottimizzare il rapporto costi/risultati.
La principale attività di reporting nel 2007 si è incentrata sui seguenti
elementi ed attività:
- attività di ciascun ufficio-carichi di lavoro;
- numeri dell’URP (segnalazioni dei cittadini e risposta dell’Ente);
- indagine sulla soddisfazione dei cittadini (al novembre 2007);
- entrate mensili dell’Ente (da settembre 2007);
- oneri edilizi incassati nell’anno 2007;
- entrate/oneri edilizi con distinta voci e raffronto con gli anni 2005 e
2006;
- contributi ottenuti dalle Banche;
- relazione-statistica delle attività di Polizia Municipale;
- specifiche attività edilizia;
- costi asili nido anni 2007 e 2006;
- costi-convenzioni per assistenza alunni diversamente abili residenti;
- costi pasto mense scolastiche e raffronto con gli anni precedenti;
- personale: modifiche intervenute dal 01/08/07 al 31/12/07;
- personale a somministrazione anno 2007;
- impianti sportivi anno 2007 (campi da calcio e palestre);
- incarichi pagati nell’anno 2007;
30
- retribuzioni erogate al personale con qualifica dirigenziale e segretario
generale anno 2007;
- formazione del personale anno 2007;
- malattia, infortuni, ricoveri, maternità personale dipendente anno 2007;
- spese telefoniche;
- convenzioni CONSIP;
- elenco incarichi conferiti nell’anno 2007.
Nel corso del 2007 l’ente ha attivato anche un monitoraggio di alcuni servizi,
quali l’URP, il settore pubblica istruzione trasporto scolastico e refezione ed il
servizio sociale attraverso il monitoraggio di 10 progetti specifici; è stata eseguita
infine un’indagine sulla soddisfazione dei cittadini, attraverso interviste su alcuni
servizi a domanda individuale.
In ossequio al disposto di cui agli articoli 198 e 198 bis del TUEL, è stato
predisposto per la prima volta per l’anno 2007, il referto ed è stato
successivamente trasmesso a questa Sezione.
Il controllo di gestione registra una buona attuazione, in quanto non si limita
a porre in evidenza meri scostamenti delle risorse utilizzate rispetto alle previsioni,
ma ha utilizzato una serie di indicatori fisici e finanziari per misurare i risultati e
supportare i processi e le responsabilità direzionali.
2.5 La valutazione della dirigenza
La valutazione dei Dirigenti è posta in essere attraverso un apposito Nucleo
di Valutazione, costituito da 3 membri, nominati con decreto sindacale, secondo
quanto disposto dal relativo Regolamento approvato con Delibera del Consiglio
Comunale n 191/2004. La valutazione è effettuata secondo le modalità individuate
dal contratto decentrato (sottoscritto in data 2/11/2001), con criteri e parametri
connessi al grado di raggiungimento dei risultati da parte di ciascun dirigente. Il
Nucleo si basa su una attività istruttoria svolta dal Direttore generale.
Il nucleo di valutazione nel 2007 si è periodicamente riunito, come risulta
dagli atti trasmessi dall’ente, al fine di procedere alla valutazione delle prestazioni
dirigenziali per l’esercizio 2006 ed alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi
da parte dei dirigenti, sulla base dei criteri fissati nel contratto integrativo
sottoscritto dall’amministrazione, delle relazioni finali dei dirigenti stessi e sulla
base dei dati. La valutazione relativa all’attività dirigenziale del 2006, si è svolta
nelle riunioni del 31/3/2007, 6/4, 16/7, 23/7, 26/7, 30/7, 4/8/2007 . Al termine la
31
relazione è stata trasmessa ad ogni dirigente o responsabile di settore, per
eventuali controdeduzioni. Sulla base del documento finale il Sindaco attua le
valutazioni con proprio atto attribuendo la retribuzione di risultato.
La valutazione della dirigenza, in base ai dati forniti dall’ente, per l’esercizio
2007 ha evidenziato con una media percentuale di raggiungimento degli obiettivi
superiore all’85%.
2.6 Organo di revisione economico finanziaria
In base all’esame della documentazione acquisita, l’organo di revisione ha
svolto le funzioni previste dalle norme.
2.7 Esiti del monitoraggio ai sensi art.1, comma 166 della legge
finanziaria 2006
L’istruttoria condotta dalla Sezione regionale di controllo in ordine ai
questionari trasmessi dall’organo di revisione del Comune e le successive decisioni
assunte consentono di riscontrare, per ciascuno degli anni considerati, le gravi
irregolarità che hanno dato luogo all’adozione di specifiche pronunce. La Sezione,
nonostante le norme non lo prevedano, ha ritenuto di individuare e segnalare in
sede di istruttoria anche eventuali sintomi di criticità che potrebbero dare luogo nel
prosieguo delle gestioni a gravi irregolarità contabili, o avere riflessi negativi sulla
tenuta degli equilibri di bilancio.
32
Tabella n.5.
Il bilancio di previsione e il rendiconto - Controllo – Monitoraggio ai sensi art.1, comma 166 della legge finanziaria 2006
Esercizi 2005 2006 2007 2008 Rendiconto Bilancio di
Previsione Rendiconto Bilancio di
previsione Rendiconto Bilancio di
previsione
Pronuncia specifica
Criticità/ irregolarità contabili
Pronuncia specifica
Criticità/ irregolarità contabili
Pronuncia specifica
Criticità/ irregolarità contabili
Pronuncia specifica
Criticità/ irregolarità contabili
Pronuncia specifica
Criticità/ irregolarità contabili
Pronuncia specifica
Criticità/ irregolarità contabili
Risultato di amministrazione
x X X
Il patto di stabilità interno
Organismi partecipati – risultato di gestione
X X X
Società partecipate – rispetto della normativa
X
Rendiconto di gestione e atti allegati
Capacità di indebitamento
Spese di personale
X X X X
Finanza innovativa e strumenti finanziari derivati
servizi pubblici gestiti direttamente
società partecipate: rispetto della normativa
Conto del patrimonio
X
Conto economico
Atti dell’organo di revisione
x
Equilibri di bilancio
X X X
TOTALE - 2 - 1 1 3 - 2 - 4 - 4
33
Questionario relativo al rendiconto 2005 (delibera della Sezione n.
37/2007)
L’istruttoria condotta dalla Sezione evidenzia l’assenza di situazioni
suscettibili di pronuncia specifica, tuttavia sono state riscontrate irregolarità e
sintomi di criticità che pur non avendo diretta e immediata ricaduta sul bilancio
dell’ente meritano attenzione per la costruzione e la gestione dei bilanci riferiti ai
futuri esercizi principalmente riconducibili a:
- Risultato di amministrazione
a) La definizione del risultato di gestione positivo, nonché
l’equilibrio di parte corrente, è originata essenzialmente
dall’applicazione al bilancio dell’avanzo di amministrazione accertato
in sede di rendiconto di gestione dall’esercizio precedente. Si rileva
inoltre un utilizzo di entrate straordinarie che, se non vincolate a
spese aventi carattere non ripetitivo, costituisce sintomo di precarietà
nella tenuta degli equilibri;
b) La presenza di residui attivi con alto grado di vetustà e
di un elevato importo del totale delle partite residuali attive rispetto
alle entrate complessive;
c) L’importo elevato di impegni per il finanziamento di
debiti fuori bilancio fenomeno che, se non monitorato costantemente,
potrebbe minare la tenuta degli equilibri di bilancio.
- Conto del patrimonio
Corretta determinazione del patrimonio per superare la situazione di
incompleta o distorta rappresentatività del conto.
Questionario relativo al Bilancio di previsione 2006 (delibera della Sezione
n.79/2006)
L’istruttoria condotta dalla Sezione evidenzia l’assenza di situazioni
suscettibili di pronuncia specifica, tuttavia sono state riscontrate irregolarità e
sintomi di criticità che pur non avendo diretta e immediata ricaduta sul bilancio
dell’ente meritano attenzione per la costruzione e la gestione dei bilanci riferiti ai
futuri esercizi principalmente riconducibili a:
-
- Equilibri di bilancio
d) La definizione del risultato di gestione positivo è
originata essenzialmente dall’applicazione al bilancio dell’avanzo di
34
amministrazione accertato in sede di rendiconto di gestione
dall’esercizio precedente.
e) Si rileva inoltre un utilizzo di entrate straordinarie che,
se non vincolate a spese aventi carattere non ripetitivo, costituisce
sintomo di precarietà nella tenuta degli equilibri;
Questionario relativo al rendiconto 2006 (delibera della Sezione n.70/2008)
L’istruttoria della Sezione si conclude con l’adozione di apposita specifica
pronuncia connessa con la spesa di personale relativamente al mancato rispetto del
limite di spesa previsto dall’art.1, comma 198 della legge 266/2005.
Inoltre l’istruttoria ha rilevato criticità e irregolarità non gravi nell’ambito dei
seguenti profili:
- Risultato di amministrazione
f) La definizione del risultato di gestione positivo, nonché
l’equilibrio di parte corrente, è originata essenzialmente
dall’applicazione al bilancio dell’avanzo di amministrazione accertato
in sede di rendiconto di gestione dall’esercizio precedente. Si rileva
inoltre un utilizzo di entrate straordinarie che, se non vincolate a
spese aventi carattere non ripetitivo, costituisce sintomo di precarietà
nella tenuta degli equilibri;
g) La presenza di residui attivi con alto grado di vetustà e
di un elevato importo del totale delle partite residuali attive rispetto
alle entrate complessive;
h) L’importo elevato di impegni per il finanziamento di
debiti fuori bilancio fenomeno che, se non monitorato costantemente,
potrebbe minare la tenuta degli equilibri di bilancio.
- Organismi partecipati
Desta preoccupazione la partecipazione dell’ente alla società ERSU spa che ha
chiuso in perdita gli ultimi due esercizi occorrendo quindi la valutazione del cespite
nel conto patrimoniale al minor valore fra costo di acquisto e quello del patrimonio
netto dell’azienda.
- Atti del rendiconto
La Sezione rileva l’incompleta e/o inesatta rappresentazione, nell’ambito della
relazione dell’organo di revisione, dei dati di rendiconto relativamente alla spesa di
personale, agli organismi partecipati e al patto di stabilità interno.
35
Questionario relativo al Bilancio di previsione 2007 (delibera della Sezione
n.362/200)
L’istruttoria condotta dalla Sezione evidenzia l’assenza di situazioni
suscettibili di pronuncia specifica, tuttavia sono state riscontrate irregolarità e
sintomi di criticità che pur non avendo diretta e immediata ricaduta sul bilancio
dell’ente meritano attenzione per la costruzione e la gestione dei bilanci riferiti ai
futuri esercizi principalmente riconducibili a:
- Equilibri di bilancio
a) Utilizzo di entrate straordinarie per la copertura di spese aventi
carattere ripetitivo per un importo pari a 3.414.059,01 euro;
b) utilizzo dei proventi da permessi a costruire per il finanziamento della
parte corrente di bilancio in misura superiore al 25% rispetto alla
previsione definitiva dell’esercizio precedente (2006).
- Spesa di personale
Il mancato rispetto del limite di spesa previsto dall’art.1, comma 198 della
legge 266/2005, desumibile dai dati di pre-consuntivo 2006, costituisce una grave
irregolarità contabile la cui valutazione viene rinviata dalla Sezione al monitoraggio
sul rendiconto di gestione 2006. Tuttavia in sede di previsione 2007 pare assicurata
la riduzione della spesa prevista dall’art.1, comma 557 della legge 296/2006.
Questionario relativo al Bilancio di previsione 2008 (delibera della Sezione
n.101/2008)
L’istruttoria condotta dalla Sezione evidenzia l’assenza di situazioni
suscettibili di pronuncia specifica, tuttavia sono state riscontrate irregolarità e
sintomi di criticità che pur non avendo diretta e immediata ricaduta sul bilancio
dell’ente meritano attenzione per la costruzione e la gestione dei bilanci riferiti ai
futuri esercizi principalmente riconducibili a:
- Equilibri di bilancio
Le irregolarità per le quali è necessaria la correzione e il cui ripetersi va
evitato sono riconducibili principalmente a:
- La possibile non corretta allocazione in bilancio dei flussi
finanziari positivi derivanti da operazioni di finanza innovativa;
- La modalità di costruzione e la conseguente tenuta
dell’equilibrio di parte corrente, con particolare riferimento
all’imputazione del permessi a costruire alla parte corrente in misura
superiore rispetto a quella assestata nell’esercizio 2007.
36
I sintomi di criticità che meritano particolare attenzione per il
prosieguo della gestione potendo alterarne la stabilità sono:
- l’utilizzo, ai fini della copertura di spese correnti a carattere
ripetitivo, di entrate aventi natura di eccezionalità;
- la sovrastima delle poste attive, considerato che le entrate riferite a
proventi da permessi a costruire, le sanzioni per violazioni al codice della
strada e al recupero delle fasce di evasione ed elusione tributaria, sono state
previste in misura superiore al 10% rispetto all’esercizio precedente.
- Organismi partecipati: risultato di gestione
Con particolare riferimento all’adozione di misure di risanamento aziendale
riferite alla società ERSU spa in perdita già nei due esercizi precedenti.
- Spesa di personale
Si segnala che, con riferimento alla mancata inclusione/esclusione nella
determinazione della spesa di alcune componenti previste dalla legge, non è
possibile una valutazione certa degli andamenti di spesa.
- Atti e relazione dell’organo di revisione
Nell’ambito della relazione dell’organo di revisione esaminata emerge una
incompleta e/o inesatta rappresentazione dei dati del bilancio relativamente agli enti
ed organismi e alla spesa di personale.
Questionario relativo al rendiconto 2007
L’esame dei profili di irregolarità e criticità sono confluiti nel presente referto.
37
CAPITOLO III - IL SISTEMA CONTABILE DELL’ENTE
3.1 Le linee programmatiche
L’art.46 TUEL, e lo Statuto dispongono che il sindaco entro 90 giorni,
dall’insediamento del Consiglio, sentita la Giunta, presenti al Consiglio le linee
programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del
mandato politico-amministrativo. Con cadenza annuale, al 30 giugno di ogni anno,
il Consiglio provvede a verificare l’attuazione di tali linee, inserendo i necessari
adeguamenti od integrazioni. Gli strumenti della programmazione di mandato sono
costituiti dalle linee programmatiche per azioni e progetti e dal piano generale di
sviluppo. L’importanza di tale ultimo documento è stata ora normativamente
stabilita dall’art.13, comma 3 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 170, in materia di
principi fondamentali di armonizzazione dei bilanci pubblici.8
Tali linee programmatiche sono state presentato nella seduta del Consiglio
comunale il 16 maggio 2005 (programma di mandato 2005-2010).
3.2 La relazione previsionale e programmatica
L’art 170 TUEL disciplina il principale strumento programmatorio dell’ente
locale: la relazione previsionale e programmatica che deve essere predisposto, per
un periodo pari a quello del bilancio pluriennale.
Anche l’art 13 del decreto legislativo 170/2006 recita: “ Il sistema di bilancio
degli enti locali costituisce lo strumento essenziale per il processo di
programmazione, previsione, gestione e rendicontazione. Le sue finalità sono quelle
di fornire informazioni in merito ai programmi futuri, a quelli in corso di
realizzazione ed all'andamento dell'ente a favore dei soggetti interessati al processo
di decisione politica, sociale ed economico-finanziaria.”
8 Le linee programmatiche di mandato 11. Il Tuel ha mantenuto l’obbligo, per tutti gli enti locali, di presentare al Consiglio i contenuti della programmazione di mandato entro il termine previsto dallo Statuto, quale primo adempimento programmatorio spettante al Presidente della provincia o al Sindaco. Alla discussione consiliare non segue una votazione, ma vengono annotate le posizioni dei singoli e dei gruppi, al fine di poterne tenere conto nella redazione del piano generale di sviluppo dell’ente. Il piano generale di sviluppo 12. Il piano generale di sviluppo dell’ente è previsto come documento obbligatorio dall’art. 165, comma 7 del Tuel. Esso comporta il confronto delle linee programmatiche, di cui all’art. 46, con le reali possibilità operative dell’ente ed esprime, per la durata del mandato in corso, le linee dell’azione dell’ente nell’organizzazione e nel funzionamento degli uffici, nei servizi da assicurare, nelle risorse finanziarie correnti acquisibili e negli investimenti e delle opere pubbliche da realizzare.
38
Al secondo comma, aggiunge che i documenti di programmazione e
previsione hanno valenza pluriennale ed annuale ed i loro contenuti programmatici
e contabili sono coerenti e interdipendenti.
L’ art 17 del citato decreto legislativo delinea la relazione previsionale e
programmatica indicandone il carattere generale ed il contenuto programmatico e
finanziario. Il contenuto minimo della relazione previsionale e programmatica e'
costituito:
- dall'illustrazione delle caratteristiche relative alla popolazione, al territorio,
all'economia insediata ed ai servizi dell'ente;
- dall'indicazione degli obiettivi degli organismi gestionali e dalla
dimostrazione della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti
urbanistici vigenti;
-per la parte entrata, da una valutazione generale sui mezzi finanziari,
individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli
stessi ed i relativi vincoli;
-per la parte spesa, da una redazione per programmi e per eventuali
progetti, con indicazione delle finalità che si intendono conseguire, delle motivazioni
delle scelte di indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse
destinate.
La norma infine dispone che gli atti di previsione e gestione siano coerenti
con le finalità individuate all'interno dei programmi e degli eventuali progetti.
E’ stata approvata con deliberazione del Consiglio comunale n.14 del
31/01/2007.
Sono state verificate sia la conformità formale al modello approvato dal
D.P.R. n. 326/1998, che l’adeguatezza rispetto alle funzioni proprie della relazione
previsionale e programmatica, anche attraverso l’accertamento della presenza del
contenuto minimo previsto dalle norme, nonché con la verifica della considerazione
dell’intero panorama programmatico.
Dal riscontro operato, risulta che sono contenuti anche in forma minima tutti
gli elementi richiesti dalle norme: relativamente alle spese, in particolare, la
redazione è per programmi e progetti, sono individuate le finalità e gli obiettivi, con
indicazione delle risorse finanziarie, strumentali; i programmi sono descritti nel
corrispondente valore, quantificato nei tre anni, con l’attribuzione degli importi solo
alle spese correnti consolidate ed a spese di investimento.
La relazione previsionale e programmatica indica 13 programmi.
39
Tabella n.6. (valori in euro)
Relazione previsionale e programmatica : programmi Programma Anno 2007
Spesa corrente
consolidata
Spesa investimento
totale % sul totale
1 Servizi generali 6.071.442,22 570.000 6.641.442,22 15% 2 Demografici 532.996,39 104.000 636.996,39 1% 3 polizia locale 1.785.211,32 220.000 2.005.211,32 5% 4 Istruzione pubblica 2.828.505,71 1.325.000 4.153.505,71 9%
5 Cultura e beni culturali
1.031.574,68 0 1.031.574,68 1%
6 Gestione entrate finanziarie 403.202,19 0 403.202,19 1%
7 Turismo 450.776,50 150.000 600.776,50 1% 8 Gestione economico-finanziaria
867.678,44 3.000.000 3.867.678,44 9%
9 LL.PP e assetto 13.135.274,59 6.250.500 19.385.774,59 44% 10 Settore sociale 2.209.041,38 0 2.209.041,38 5% 11 Sviluppo economico 399.096,06 0 399.096,06 1%
12 Patrimonio 259.909,72 1.400.000 1.659.909,72 4% 13 Spettacolo 811.578,91 0 811.578,91 2% TOTALE 30.786.288,11 13.019.500 43.805.788,11
Fonte RPP 2007-2009
In via programmatica, i Servizi generali e LL.PP e assetto sono i programmi
più finanziati.
Nella relazione non risulta specificata la coerenza con i piani regionali e di
settore.
3.3 Il Bilancio di previsione
Il Bilancio di Previsione 2007 è stato approvato con deliberazione del
Consiglio comunale n.15 del 31/01/2007 e risulta conforme al contenuto di cui al
D.P.R. n. 194/96 ed è comprensivo anche dei quadri riepilogativi e dei principali
allegati di cui all’art. 172 del TUEL.
Al bilancio risultano allegati i seguenti documenti:
- -La Relazione Previsionale e Programmatica 2007/2009;
- -Il bilancio pluriennale 2007/2009;
- -Il programma triennale e l’elenco annuale dei lavori pubblici
- -Relazione della giunta
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- -Parere dell’organo di revisione
- -Gli altri allegati obbligatori in base alle norme del TUEL art.172
L’organo di revisione ha espresso un giudizio favorevole in ordine alla
congruità ed attendibilità delle previsioni di bilancio, dei programmi e progetti, in
ossequio al TUEL ed ai principi contabili (postulati e principi contabili degli enti locali
n.1) ed in ordine alla coerenza esterna rispetto agli obiettivi del patto di stabilità.
L’analisi del documento di bilancio, così come predisposto
dall’Amministrazione e sottoposto alla verifica dei revisori dell’ente, viene effettuata
sulla base dei dati acquisiti e riportati nelle tabelle seguenti, relative al bilancio di
previsione e alla relazione dell’organo di revisione.
Tabella n.7.
Bilancio di previsione
Anno 2007
SI NO NOTE
Approvazione entro il 31 dicembre (proroga al 30 aprile ai sensi del DM 19/3/2007)
X CC 31/01/ 2007 del. N. 15
Conformità del contenuto allo schema del DPR 194/96
X
Presenza dei quadri riepilogativi X Presenza degli allegati ex art. 172 TUEL X Presenza allegati previsti nel regolamento di contabilità
X
Relazione del responsabile finanziario X Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione, relazione previsionale e programmatica, relazioni illustrative.
1) I quadri e gli allegati sono da ritenere mancanti se l'ente è tenuto alla relativa compilazione.
Tabella n. 8.
Relazione dell'organo di revisione al bilancio di previsione
Anno 2007
SI NO NOTE
Giudizio di congruità, coerenza e attendibilità
X
Motivazione del giudizio X Considerazione del parere del responsabile del servizio finanziario
X
Valutazione delle variazioni rispetto all'anno precedente
X
Valutazione dell'applicazione dei parametri di deficitarietà
X
Costruzione degli equilibri X Altri elementi X Suggerimenti per l'organo consiliare X Non Esplicitato alcun suggerimento specifico Fonte: Corte dei conti su relazione dell'organo di revisione al bilancio preventivo.
41
3.4 Il bilancio pluriennale
L’art.171 del TUEL dispone che il bilancio pluriennale indichi il quadro dei
mezzi finanziari che si prevede di destinare per ciascuno degli anni considerati, sia
alla copertura di spese correnti che al finanziamento delle spese di investimento,
con indicazione, per queste ultime, della capacità di ricorso alle fonti di
finanziamento.
Il d.lgs 170/2006 a sua volta ha configurato i principi di riferimento dello
strumento del bilancio pluriennale, che deve essere predisposto tenendo conto delle
linee programmatiche, del piano generale di sviluppo e degli effetti degli indirizzi
programmatici della relazione previsionale e programmatica, e deve prevedere:
- per la parte entrata, il quadro dei mezzi finanziari che si intende
destinare, per ciascuno degli anni considerati, alla copertura delle spese
correnti ed al finanziamento delle spese di investimento, indicando per
queste ultime la capacità di ricorso alla fonti di finanziamento;
- per la parte spesa, redatta per programmi, servizi ed interventi, per
ciascuno degli anni considerati, le spese correnti consolidate e di sviluppo,
anche derivanti dall'attuazione degli investimenti, nonché le spese di
investimento ad esso destinate, distintamente per ognuno degli anni
considerati.
Il bilancio pluriennale è stato predisposto in ossequio agli schemi di cui al
DPR 194/96.
Si sono riscontrate tuttavia alcune anomalie ed incongruenze sui dati ivi
riportati. In particolare il Titolo II della spesa, per il 2008 è indicato in €11.954.500
mentre nella RPP vi è riportato un differente importo, pari ad €11.070.000;
analogamente per il 2009 è indicato un totale del titolo II di €10.022.500 mentre
nella RPP vi è riportato un importo diverso, pari ad €9.138.000. Tale discrasia è
stata ricondotta dall’Ente ad un errore materiale (omesso importo dei contributi per
permessi a costruire).
L’organo di revisione attesta nel parere al bilancio di previsione che nel
pluriennale la spesa corrente viene distinta in consolidata e di sviluppo:
formalmente difatti vi è la predisposizione formale per la suddetta distinzione,ma
non viene previsto alcuno stanziamento qualificato come spesa corrente di sviluppo.
42
3.5 Gli altri strumenti di programmazione
Per alcuni settori d’intervento, oltre ai documenti esaminati, sono richiesti
specifici atti di programmazione preliminari alla previsione annuale e pluriennale:
-per i lavori pubblici, il programma triennale di cui all’art. 14, comma
11 della legge 109/94 e successive modificazioni;
In relazione al programma triennale delle opere pubbliche si sono riscontrate
alcune discrasie negli importi contabili.
Il quadro delle risorse disponibili riporta un totale, relativamente al primo
anno, quindi il 2007, pari ad € 9.135.000,00 (detto importo è riscontrabile anche
nel bilancio di previsione e nella RPP). L’elenco delle spese per specifici interventi
programmati nel triennio –programma HiProg3-, indica, relativamente al 2007
opere per un totale di € 14.253.000 (il medesimo importo è indicato anche
nell’elenco annuale), quindi per una somma notevolmente superiore alle risorse.
Anche sommando alle risorse indicate le entrate per OOUU, destinate al titolo II
spesa, e la riscossione crediti, si ottiene un importo di €13.019.500,00, che è pari
allo stanziamento iniziale al titolo II della spesa nel bilancio di previsione. La
differenza rilevata è riconducibile, come dichiarato dall’Ente, ad un errato
funzionamento del software regionale utilizzato per la programmazione 2007/2009
e sostituito già in sede di programmazione 2008/2010.
Pur prendendo atto delle ragioni del disallineamento si ritiene che vi sia stata
scarsa attenzione nella predisposizione del programma triennale. Peraltro non è di
ausilio la relazione dell’organo di revisione sul bilancio di previsione, atteso che vi è
il riferimento alla coerenza del programma triennale lavori pubblici con il bilancio
annuale e pluriennale, con l’indicazione di un ulteriore e diverso riparto per i singoli
esercizi, ed un totale complessivo anch’esso diverso(€23.343.000 nel programma
triennale e €23.019.000 nel parere in argomento).
- per il personale dipendente, la programmazione triennale del
fabbisogno di personale di cui all’art. 91 del TUEL e all’art. 39 della legge
449/97.
Con deliberazione giunta comunale n° 114 del 18/05/2007 è stato approvato
il piano di assunzioni per l’anno 2007 e fabbisogno triennale di personale.
Come indicato anche nella RPP, la giunta ha manifestato l’intenzione di
procedere all’acquisizione delle risorse necessarie attraverso assunzioni a tempo
indeterminato e a tempo determinato; ovvero attraverso la mobilità da altri enti
43
pubblici; ed infine con il ricorso ad altri strumenti di gestione e sviluppo delle
risorse umane, quali la mobilità interna e le progressioni verticali.
Successivamente, con la delibera di approvazione della nuova struttura
dell’ente (n.267 del 28-11-2007), è stata adeguata la dotazione organica
precedentemente determinata con deliberazione 168/2006; infine, con delibera di
Giunta n.103 dell’ 11-04-2008 la struttura e la dotazione organica sono
nuovamente state modificate.
3.6 Il Piano esecutivo di gestione
L’art. 169 TUEL individua nel piano esecutivo di gestione il documento nel
quale sono determinati concretamente gli obiettivi di gestione ed i responsabili dei
servizi. Esso è definito dall’organo esecutivo, prima dell’inizio della gestione, sulla
base del bilancio di previsione. Il PEG deve contenere una ulteriore graduazione,
per le entrate in capitoli e per i servizi in centri di costo, ed infine per gli interventi
in capitoli. Il regolamento di contabilità dell’ente, negli artt.53 e 61, disciplina
succintamente il PEG, con mero rinvio al D.lgs.77/95.
Il PEG per l’esercizio 2007 è stato approvato con delibera di Giunta n. 103
del 4/5/2007. Si osserva che il documento contiene i profili finanziari elaborati con
la necessaria graduazione richiesta dalle norme, e l’indicazione dei responsabili, che
tiene conto della delibera di Giunta n.67 del 16/3/2007, con la quale era stata
modificata la struttura organizzativa.
Il documento in sé appare carente tuttavia sotto il profilo della concreta
determinazione degli obiettivi gestionali, privo sia degli indicatori di attività e di
risultato indispensabili anche ai fini del controllo di gestione, sia di una specifica
assegnazione delle risorse umane. Nel corso del 2007 il servizio finanziario non ha
predisposto le variazioni al P.E.G.. Ciò è stato verificato in sede di richiesta
istruttoria ed è stato sottolineato al contrario che nel corso del 2008 il servizio
finanziario stesso ha provveduto ad apportare le variazioni al P.E.G. 2008
approvate dalla Giunta Comunale con gli atti nn. 188 del 25 luglio, 256 del 24
ottobre e 294 del 28 novembre.
Infine, con successiva delibera di Giunta n.275 del 28 novembre 2007 è
stato approvato il PDO, cioè il piano degli obiettivi, che integra e completa il Piano
Esecutivo di Gestione e che individua, in raccordo con la RPP gli obiettivi di ogni
direzione, con articolazione delle fasi attuatorie. Vi sono indicati obiettivi strategici
ed obiettivi di miglioramento, in modo dettagliato ed indicatori di risultato, con
assegnazione anche delle risorse umane e finanziarie necessarie.
44
Lo strumento di programmazione gestionale nel complesso dei due atti,
distinti ma integrati, rispecchia una logica gestionale coerente e responsabile.
Tuttavia non può non rilevarsi che il secondo documento, che integra e completa il
PEG, è stato approvato solo a fine esercizio, dopo ovviamente la ricognizione sullo
stato di attuazione dei programmi e la verifica degli equilibri e contestualmente
all’assestamento di bilancio. La tempistica evidenziata non risponde ad una sana
logica gestionale.
3.7 Lo stato di attuazione dei programmi, la salvaguardia degli
equilibri di bilancio, variazioni di bilancio e variazione di assestamento
generale del bilancio.
Il Consiglio Comunale nel corso dell’anno ha approvato le seguenti variazioni
di bilancio:
N.1 Deliberazione Giunta Comunale n.96 del 20.4.2007 ratificata con
Deliberazione Consiglio Comunale n.50 del 20.6.2007 - variazione di 1.130.000,00
euro;
N.2 Deliberazione Giunta Comunale n.170 del 3.8.2007 ratificata con
Deliberazione Consiglio Comunale n.67 del 26.9.2007 - variazione di 2.600.000,00
euro;
N.3 Deliberazione Giunta Comunale n.188 del 24.8.2007 ratificata con
Deliberazione Consiglio Comunale n.69 del 22.10.2007 – variazione di
1.283.847,88 euro;
- Deliberazione Giunta Comunale n.306 del 21.12.2007 – prelievo dal
fondo di riserva di 93.148,73 euro;
- Deliberazione Consiglio Comunale n.81 del 30.11.2007 di assestamento
generale del bilancio di 7.329.894,45 euro.
Al riguardo si osserva che il ricorso sistematico all’adozione da parte della
Giunta Comunale di atti di stretta competenza del Consiglio Comunale, se non
motivati sempre da ragioni d’urgenza ed indifferibilità, di fatto può limitare gli
ambiti decisionali del Consiglio.
Il Consiglio comunale con atto n.65 del 26.09.2007 ha approvato lo stato di
attuazione dei programmi, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e variazioni di
bilancio: non si riscontrano situazioni di squilibrio nella gestione di competenza e
nella gestione residui, e non sono stati necessari interventi correttivi. Nella delibera
si dà atto della verifica dello stato di attuazione dei programmi e che con il conto
consuntivo 2006 (approvato con deliberazione consiliare n. 53 del 29/06/2007),
45
non è stato accertato un disavanzo, ma al contrario un avanzo di amministrazione
pari ad €672.100,35, di cui €148.796,20 già applicato.
Il Consiglio comunale con atto n.81 del 30.11.2007 ha approvato la
variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2007 nell’ambito
della quale si può rilevare il mantenimento degli equilibri generali e parziali e
l’assenza di debiti fuori bilancio per il 2007.
Non risulta, tuttavia, in linea con le variazione di bilancio l’aggiornamento del
piano triennale dei lavori pubblici a seguito della variazione di assestamento. Il
Comune in riscontro a specifica richiesta ha convenuto che non è stato formalizzato
l’aggiornamento del piano triennale dei lavori pubblici; ma in ogni caso, l’ atto, per i
provvedimenti consequenziali, era stato portato a conoscenza del Direttore
Generale, dei Dirigenti e dell’Ufficio Controllo di Gestione con lettera protocollo
interno n. 1792 del 12 dicembre 2007.
46
3.8 Il Rendiconto
La conformità del rendiconto alle norme viene riscontrata sulla base dei dati
riportati nella tabella che segue.
Tabella n. 9.
Rendiconto
Anno 2007
SI NO NOTE
Approvazione entro il 30 giugno X Delibera n 28 27/6/2008
Conformità del contenuto allo schema del DPR 194/96
X
Presenza dei quadri riepilogativi X
Presenza degli allegati ex art. 227 TUEL (relazione Giunta, relazione revisori conti, elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza)
X
Conto economico X
Stato patrimoniale X
Prospetto di conciliazione X
Fonte: Corte dei conti su rendiconto e relazioni illustrative.
Il rendiconto è stato approvato in data 27/6/2008 con deliberazione
consiliare n. 28 e quindi entro i termini previsti dalla legge (30 giugno 2008).
Con delibera di Giunta è stato approvato anche il PEG consuntivo 2007
(n.211 del 5/9/2008: con tale documento, non obbligatorio l’amministrazione ha
inteso adottare uno strumento utile per la verifica dell’operato dei dirigenti e per la
valutazione dei risultati conseguiti, analizzati per centri di costo e di provento.
La relazione dell’organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare
e sullo schema di rendiconto esprime parere favorevole, con alcune osservazioni in
riferimento alla gestione dei residui. In particolare il collegio ha rilevato che non
sono rispettati i parametri di deficitarietà 2 e 3, atteso il superamento dei limiti
percentuali, previsti dalle vigenti norme, del volume di fine esercizio dei residui
attivi sulle entrate correnti e dei residui passivi sulle spese correnti. L’organo di
revisione, al riguardo, ha invitato l’ente ad un costante monitoraggio dei residui sia
attivi che passivi.
3.9 Il sistema delle scritture contabili dell’ente
L’impostazione di un sistema di contabilità generale che associ alla
contabilità finanziaria anche le informazioni economiche e patrimoniali è sostenuta
47
ulteriormente dalla più recente normativa, in ultimo dal comma 61 dell’articolo 1
della legge finanziaria 2007.
Il sistema delle scritture contabili prevede, oltre alla contabilità finanziaria,
anche un sistema di contabilità generale economico – patrimoniale integrato e
semplificato.
Il legislatore non ha reso obbligatoria l’adozione di una metodologia per
l’introduzione di un sistema contabile di tipo economico–patrimoniale, lasciando alla
discrezionalità degli enti locali di individuare tra varie alternative disponibili, quella
più rispondente alle peculiari esigenze dell’ente medesimo. La contabilità analitica
orienta la funzione svolta dal controllo di gestione, quale guida verso
comportamenti di razionalità economica per il conseguimento di risultati di efficacia
dell’azione pubblica.
L’ente compila il prospetto di conciliazione in quanto dotato di un sistema
contabile semplificato, con tenuta della contabilità finanziaria .
Si è riscontrato che è stata attivata un’analisi per centri di costo, riassunta
sia nella relazione della Giunta al rendiconto, nella quale vi è un riepilogo generale
ed una analisi specifica della spesa per programmi, sia nel referto di gestione, nel
quale la spesa è stata esaminata per servizi, attraverso indicatori di output, di
efficienza e di efficacia per ciascun servizio. La valutazione dei servizi è stata
valutata nel documento anche in termini di attività resa, di spesa e di capacità di
copertura delle spese dirette con entrate a destinazione specifica.
Certamente questo approccio non è sostitutivo della contabilità analitica per
centri di costo, ma segnala una crescente attenzione degli organi gestionali
all’utilizzo di strumenti di misurazione dell’attività, dell’efficienza, dell’efficacia e
dell’economicità9.
In ordine alla rappresentatività dei dati e dei documenti contabili, alcune
analisi a campione (decreti riaccertamento residui) hanno condotto a ritenere che
l’Ente debba perfezionare ulteriormente la comprensibilità dei medesimi, anche a
supporto dell’azione direzionale.
La Sezione ha fatto precedere la valutazione degli andamenti e dei risultati
complessivi del bilancio dell’ente da una verifica della regolarità amministrativa e
contabile dei dati e delle informazioni risultanti dal rendiconto al fine di asseverare
che i dati esposti sono una trasposizione di fatti gestionali effettivi.
9 L’ente ha specificato al riguardo che nel PEG consuntivo, nell’ambito della parte uscite, è rilevata l’analisi specifica della spesa per ciascun centro di costo, per ciascun capitolo ed articolo ritenuto rilevante. Anche la parte entrata consta di una dettagliata analisi (stanziamento definitiva, totale accertato, reversali emesse e residui da riportare).
48
Se da un lato appare rispettato il principio della trasparenza, si è rilevato che
non sempre sussiste una corretta rappresentazione contabile, come evidenziato nel
paragrafo successivo.
49
3.10 Verifica delle regole di contabilizzazione
Al fine di verificare le regole seguite dall’ente per la contabilizzazione di
determinate poste indicate nella tabella di seguito riportata, per le quali sussistono
incertezze in ordine alla relativa contabilizzazione, ovvero alla corretta allocazione
in bilancio, è stata condotta un’analisi specifica volta a valutare l’adeguatezza e la
trasparenza dei documenti di bilancio.
Tabella n. 10.
Regole di contabilizzazione Anno 2007
Entrate e spese Corretta contabilizzazione Contabilizzazione
dell’ente Conformità Si/No
Note
Upfront Titolo IV Non presente
Attivi ai Titoli IV o III Titolo III Vedi interpretazione nel testo
Strumenti finanziari derivati
Flussi differenziali
Passivi al titolo I Non presente
Spese per esternalizzazioni e partecipazioni a società
Trasferimenti per corrispettivi e/o contributi di esercizio
Titolo I, int. 03/05 Titolo I – interventi 3 e 5
Si
Personale di ruolo Titolo I, int. 1 di ciascuna funzione
Titolo I, int. 1 di ciascuna funzione Si
Co. Co. Co. Titolo I, intervento. 3 Titolo I, int. 1 No Titolo II – all’interno del quadro dell’opera Titolo II Si
Titolo I – Spesa intervento 01 e contestuale iscrizione al
Titolo I, funz.09, serv.01 interv.01 (cap.951)
Spese per il personale Compensi
per la progettazione interna
Titolo III – entrate extratributarie Titolo III, cat.5(cap.357)
Si
Sarebbe opportuna l’istituzione di capitoli di entrata e di spesa distinti
Titolo I, intervento 03 Titolo I, intervento 03 si Spese per studi, ricerche e consulenze
Titolo II, intervento 06 Titolo II, interventi 06 e
05 (in conto residui) No
Riscossione di prestiti obbligazionari nel momento di perfezionamento dell’emissione
Titolo V Non si riscontrano emissioni di prestiti obbligazionari
Mutui Titolo V categoria 3 Titolo V cat.3 e titolo IV cat.6 No
Contabilizzazione corretta ma non coerente nell’ammontare degli importi rispetto all’effettivo movimento di fondi.
Spese di investimento riferite a funzioni delegate
Titolo II Titolo II Si
Costruzione loculi cimiteriali
Titolo II Titolo II Si
Contributi per permessi a costruire
Titolo IV Titolo IV Si
Acquisto beni di consumo
Titolo I, intervento 2 Titolo I, int. 2 Si
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione, PEG, rendiconto.
50
In ordine all’applicazione delle regole di contabilizzazione si pone in evidenza
quanto segue.
1) In merito alla contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati, i Flussi
differenziali positivi dovrebbero essere contabilizzati correttamente al titolo IV:
tuttavia è ragionevole ritenere ammissibile anche procedere ad una diversa
classificazione che preveda l’inserimento dei flussi in questione nell’ambito del Titolo
III, purché l’ente che proceda in questo modo adotti una rigorosa politica
nell’utilizzo di questi peculiari proventi, facendoli confluire nell’avanzo di
amministrazione vincolato al pagamento dei futuri flussi negativi, ovvero
destinandoli, a seguito di una chiara analisi finanziaria in ordine al futuro
andamento positivo del contratto, al pagamento esclusivo degli interessi relativi al
debito nozionale. Si ritiene ammissibile infine la destinazione anche al
finanziamento di spesa corrente, purché di carattere straordinario e non ripetitivo.
2) Si sono evidenziate inoltre le seguenti “anomalie” :
- Nell’ambito del titolo I, funz.01, serv.08, inter.01 vengono riportati
capitoli “generici” di spesa di personale, con particolare riguardo ai fondi per
rinnovo contrattuale, lavoro straordinario, oneri connessi ecc. (pagina 17
della parte spesa) i cui impegni non sembrano ripartiti in base alla struttura
del bilancio ossia imputati alle corrette funzioni e servizi;
- Per quanto concerne la parte investimenti della spesa la suddivisione
riportata è soddisfacente mentre per l’entrata si è riscontrato, sia per i
trasferimenti che per i mutui contratti, l’istituzione di un solo capitolo di
entrata generico, procedendo poi ad una ripartizione dello stesso in articoli
per classificare meglio la natura dell’entrata. Al di là delle osservazioni di
carattere gestionale sul proliferare di articoli che portano ad avere un
bilancio abbastanza complesso da gestire, si fa presente che il TUEL
all’art.169 comma 2 dispone che il dettaglio gestionale di passaggio tra il
bilancio di previsione e il PEG è, sia per la parte entrata che per la parte
spesa, il capitolo. Per cui la definizione di articoli nell’ambito dello stesso
capitolo è una semplificazione contabile che dovrebbe mantenersi
nell’ambito della natura del capitolo stesso e non trascendere dalla stessa.
- in riferimento alla gestione contabile dei mutui, sono state riscontrate
imputazioni contabili non corrette, per la disamina delle quali si rinvia al
capitolo sull’entrata in conto capitale.
51
3) Le verifiche eseguite in ordine alla partite di giro hanno, inoltre,
consentito di evidenziare che l’Ente ricorre ad un uso ricorrente delle partite di giro
per rilevare contabilmente alcuni fatti gestionali non qualificabili come servizi conto
terzi, costituendo eccezione al principio del bilancio autorizzatorio, secondo il quale
tutte le spese e tutte le entrate possono essere effettuate se ed in quanto previste
dallo stesso bilancio. Sulla correttezza di tali rilevazioni sussistono serie perplessità,
soprattutto tenendo conto dell’elevato importo e della natura delle stesse.
Tabella n. 11. (valori in euro)
ENTRATA SPESA SERVIZI CONTO TERZI
2006 2007 2006 2007
Ritenute previdenziali e assistenziali al
personale 781.711,00 780.314,00 781.711,00 780.314,00
Ritenute erariali 1.455.190,00 1.800.000,00 1.455.190,00 1.800.000,00
Altre ritenute al personale c/terzi 98.503,00 115.402,00 98.503,00 115.402,00
Depositi cauzionali 79.445,00 481.887,00 79.445,00 481.887,00
Altre per servizi conto terzi* 3.045.921,00 3.428.945,00 3.045.921,00 3.428.945,00
Fondi per il Servizio economato 12.911,00 12.911,00 12.911,00 12.911,00
Depositi per spese contrattuali 153.805,00 130.000,00 153.805,00 130.000,00
*-contributo 4% TARSU a favore della Provincia (il capitolo non previsto nel Bilancio 2007 è stato istituito nel Bilancio 2008) per
€201.348,00
-utenze ed altro c/to terzi (Enel, gas ecc. anticipate all'Istituto d'Arte, all'Ersu, alla Fondaziona Versiliana ecc) per €226.619,00
-rimborsi oneri urbanizzazione relativi a concessioni decadute per €41.577,00
Fonte: Corte dei conti su bilanci dell’ente e questionari annuali del Collegio dei Revisori
52
CAPITOLO IV - GLI EQUILIBRI DI BILANCIO
4.1 La costruzione degli equilibri
Tra i principi fondamentali del bilancio vi è quello del pareggio finanziario.
Gli enti locali hanno l’obbligo, durante la gestione e nelle variazioni di
bilancio, di garantire il pareggio finanziario e salvaguardare gli equilibri di bilancio,
sia nella parte corrente che nella parte in conto capitale, nonché di preservare gli
equilibri finali.
Il prospetto seguente, relativo al bilancio di previsione 2007, nelle previsioni
iniziali ed assestate, mostra formalmente il rispetto del pareggio finanziario
complessivo tra le previsioni di competenza delle entrate e quelle delle spese, così
come richiesto dal combinato disposto dell’art. 162, commi 1 e 6, e dell’art. 193,
comma 1, del TUEL (TAB .12).
53
Tabella n. 12. (valori in euro)
Pareggio finanziario – Anno 2007
Previsioni iniziali
A
Previsioni assestate
B Rendiconto
Indice di variazione (B-A)/A %
Capacità di programmazion
e B/A %
Entrate Tributarie - Titolo I
19.715.267,27 17.692.822,46 17.802.061,55 -10,26 90%
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti - Titolo II
3.005.689,40 5.366.040,04 5.638.711,74 78,53 179%
Entrate Extratributarie - Titolo III
8.122.616,58 8.379.302,72 8.159.996,61 3,16 103%
Tot. Entrate correnti 30.843.573,25 31.438.165,22 31.600.770,00 1,93 102%
Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti - Titolo IV
11.428.000,00 11.637.637,24 9.470.165,05 1,83 102%
Entrate da accensione di prestiti - Titolo V
6.245.000,00* 6.229.029,54* 2.840.529,54 -0,26 99,7%
Tot. Entrate in conto capitale
17.673.000,00 17.866.666,78 1,10 101%
Entrate da servizi per conto terzi – Titolo VI
7.306.521,62 7.306.521,62 6.749.459,51 0,00 100%
Totale Entrate 55.823.095,00 56.611.353,00 50.660.924,00 1,41 101%
Avanzo applicato 0,00 165.305,02
Totale Generale Entrata
55.823.095,00 56.776.658,64 50.660.924,00 1,71 102%
Spese:
Spese correnti – Titolo I
30.786.288,11 31.380.880,08 30.238.140,09 1,93 102%
Spese in conto capitale – Titolo II
13.019.500,00 13.378.471,80 10.924.501,34 2,76 103%
Spese per rimborso di prestiti – Titolo III
4.710.785,14 4.710.785,14 2.689.239,87 0,00 100%
Spese per servizi per conto terzi – Titolo IV
7.306.521,62 7.306.521,62 6.749.459,51 0,00 100%
Totale Spese 55.823.094,87 56.776.658,64 50.601.340,81 1,71 101,7%
Differenza 0,00 0,00 59.583,19
Equilibrio finale
a) Entrate finali (titoli I, II, III e IV)
42.271.573,25 43.241.107,48 41.070.934,95 2,29% 102,3%
b) Spese finali (disavanzo + titoli I e II)
43.805.788,11 44.759.351,88 41.162.641,43 2,18% 102,2%
Differenza (a-b) - Saldo netto da finanziare (-) o da impiegare (+)
-1.534.214,86 -1.518.244,40 -91.706,48 0,00
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione.
* al lordo dell’anticipazione di cassa € 2.000.000,00
54
La differenza fra il totale delle entrate finali e delle spese finali indica la
gestione operativa, e consente di valutare la capacità che ha la gestione dei servizi
di avere un proprio equilibrio finanziario. Si riscontra nelle previsioni iniziali il saldo
netto negativo fra entrate finali e spese finali, pari a €-1.534.214,86, senza
applicazione dell’avanzo; permane negativo anche nelle previsioni assestate pur con
applicazione dell’avanzo, per €-1.518.244,40: di minore importo, ma ancora
negativo è il saldo da finanziare a consuntivo.
L’equilibrio di parte corrente e l’equilibrio di parte capitale sono di seguito
analizzati, con indicazione delle previsioni iniziali ed assestate, dando conto anche
degli equilibri a consuntivo e degli eventuali scostamenti negli accertamenti ed
impegni .
4.2 L’equilibrio di parte corrente
L’analisi della costruzione degli equilibri, nella seguente tabella, evidenzia
che l’equilibrio nel bilancio di parte corrente è assicurato con quota parte contributi
per permessi a costruire.
L’equilibrio della parte corrente, risulta formalmente raggiunto e mantenuto
correttamente, anche se mediante l’utilizzo di un’entrata di natura eccezionale,
quale i proventi da permessi a costruire, che principi di sana gestione finanziaria
vorrebbero preferibilmente destinata a spese di uguale natura o, in ogni caso,
finalizzata a miglioramenti patrimoniali.
Le entrate straordinarie Contributi permessi a costruire che garantiscono gli
equilibri di parte corrente comunque si attestano a consuntivo in misura inferiore
all’8% della spesa corrente e quindi non si evidenzia una particolare criticità
strutturale del fenomeno. La destinazione alla spesa corrente è pari al 75% della
previsione, in linea con il disposto normativo; tuttavia in sede previsionale
l’aumento della percentuale di utilizzo dei contributi in parola di più del 25%
rispetto alle previsioni del 2006, rappresenta un elemento di criticità .
Il margine di contribuzione si presenta con valore positivo, sia nelle
previsioni iniziali che assestate. A consuntivo si riscontra un avanzo di gestione
corrente.
55
Tabella n.13. (valori in euro)
Equilibrio di parte corrente
Anno 2007
Previsioni iniziali
Previsioni definitive
consuntivo (Accertamenti;
Impegni)
Previsioni definitive/ Previsioni iniziali.
%
Accertamenti; Impegni/ Previsioni definitive
% a) Entrate correnti Titolo I-II-III
30.843.573,00 31.438.165,00 31.600.771,00 102% 101%
b) Spese correnti Titolo I 30.786.288,00 31.380.880,00 30.238.140,09 102% 96% Differenza (a-b)- Margine di contribuzione
57.285,00 57.285,00 1.362.631,00 100% 2379%
c) Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari - Titolo III ** **N.B.: al netto del rimborso per anticipazione di cassa (int.01 titolo 03)
2.710.785,14 2.710.785,14 2.689.239,87 100% 99%
Differenza (a-b-c) -2.653.500,14 -2.653.500,14 -1.326.608,87 100% 50% Copertura o utilizzo differenza:
quote Contributi permessi a costruire
2.653.500,14 2.653.500,14 1.436.277,00 100% 54%
Avanzo gestione corrente 0,00 0,00 109.668,13
Fonte: Corte dei conti sui seguenti documenti del Comune: bilancio di previsione; relazione previsionale e programmatica; PEG; rendiconto; relazione illustrativa dati consuntivo.
In ordine alla copertura mediante contributi permessi a costruire, si è
riscontrato che il Consiglio comunale delibera la destinazione vincolata
mantenendola in sede di assestamento e dimezzandola in sede di consuntivo (da
€2.653.500,14 destinati a 1.436.277,00 accertati).
Ed ancora, la previsione complessiva assestata dei contributi per permessi a
costruire è definita in €3.604.000,00 a fronte dei quali si sono registrati
accertamenti per 2.386.777,24 dovuti a rateizzazioni, accertando le somme nel
momento in cui avviene la riscossione e concessioni rilasciate nei primi mesi del
successivo esercizio per motivi tecnici.
La visione del trend previsionale nel triennio pone in luce un aumento delle
entrate e delle spese correnti, con incremento del margine di contribuzione ora
positivo; detratta la quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari, il
trend risulta negativo, ma con valori costanti.
56
Tabella n. 14. (valori in euro)
Equilibrio di parte corrente* nel triennio
Previsioni iniziali
Anno 2005 Previsioni iniziali
Anno 2006 Previsioni iniziali
Anno 2007
a) Entrate correnti Titolo I-II-III 27.602.628,00 28.735.696,00 30.843.573,00
b) Spese correnti Titolo I 27.705.016,00 29.023.754,00 30.786.288,00
Differenza (a-b)- Margine di contribuzione
-102.388,00 -288.058,00 57.285,00
c) Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari 2.132.072,00 2.230.634,00 2.710.785,00
Differenza (a-b-c)
-2.234.460,00
-2.518.692,00 -2.653.500,00
Copertura o utilizzo differenza:
2.234.460,00*** 2.518.692,00** 2.653.500,00**
Avanzo/Disavanzo gestione corrente
0,00 0,00 0,00
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione, relazione previsionale e programmatica, PEG. * importi arrotondati **permessi a costruire *** quote dei proventi per permessi di costruire e sanzioni (art.1, co.43, L.311/04) €
1.500.000,00 e alienazione di patrimonio per il finanziamento di debiti fuori bilancio di parte corrente €734.460,00
4.3 L’equilibrio di parte capitale
L’analisi dell’equilibrio di parte capitale ha evidenziato il disavanzo della
gestione di parte capitale, in sede di previsioni definitive e di consuntivo, che viene
finanziato con applicazione dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente.
Gli equilibri vengono garantiti e la gestione di parte capitale mostra a
consuntivo un valore positivo solo con l’applicazione dell’avanzo.
57
Tabella n. 15. (valori in euro)
Equilibrio di parte capitale
Anno 2007
Previsioni iniziali
Previsioni assestate
consuntivo (Accertamenti
Impegni)
previsioni assestate/ previsioni iniziali
%
Acc.Imp./ previsioni assestate
%
a) Entrate Titolo IV e V (cat.2, 3 e 4) 15.673.000,00 15.866.666,78 12.310.694,59 101% 78%
b) Spese Titolo II 13.019.500,00 13.378.472,00 10.924.501,00 103% 82%
Differenza (a-b) 2.653.500,00 2.488.194,78 1.386.193,59 94% 56% Quota contributi permessi a costruire destinati al bilancio corrente (-)
-2.653.500,14 -2.653.500,14 -1.436.277,00 100% 54%
Altre entrate 0 0 0 0 0
Alienazione beni immobili per finanziamento
0 0 0 0 0
quota del "plusvalore" da alienazione (art. 1 c.166 L. 311/2004)
0 0 0 0 0
quota del "plusvalore" da alienazione (art. 1 c.166 L. 311/2004)
0 0 0 0 0
Utilizzo o copertura differenza:
Disavanzo gestione in c/capitale al netto dell’avanzo
0,00 -165.305,36 -50.083,41 0,00 0,00
Avanzo applicato 165.305,00 165.305,00
Avanzo gestione in c/capitale
0 0 115.221,59
Fonte: Corte dei conti sui seguenti documenti del Comune: bilancio di previsione; relazione previsionale e programmatica; PEG; rendiconto; relazione illustrativa dati consuntivo.
L’andamento triennale delle previsioni iniziali evidenzia una flessione nelle
entrate e nella spesa in conto capitale, tuttavia con una differenza positiva in
aumento.
58
Tabella n. 16. (valori in euro)
Equilibrio di parte capitale nel triennio
Previsioni iniziali
Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007
a) Entrate Titolo IV e V (cat. 3 e 4) 17.670.347,00 23.478.835,00 15.673.000,00 b) Spese Titolo II 15.435.887,00 20.960.142,00 13.019.500,00 Differenza (a-b) 2.234.460,00 2.518.993,00 2.653.500,00 Quota contributi permessi a costruire destinati al bilancio corrente (-) 2.234.460,00 2.518.993,00 2.653.500,00
Avanzo gestione corrente Applicazione dell’avanzo di amministrazione
Avanzo / Disavanzo gestione in c/capitale 0,00 0,00 0,00
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione, relazione previsionale e programmatica, PEG.
In connessione alla precedente rappresentazione degli equilibri della parte
capitale la tabella successiva mostra il finanziamento della spesa in conto capitale e
la sua evoluzione nel triennio.
Si evince, nelle previsioni dell’ultimo triennio, che le politiche di
finanziamento delle spese di investimento, si muovono nella direzione del
reperimento di risorse attraverso il ricorso a mutui, ad alienazioni e contributi
permessi a costruire.
59
Tabella n. 17. (valori in euro)
Finanziamento spese in conto capitale nel triennio
Previsioni iniziali Anno 2005 Previsioni iniziali Anno 2006 Previsioni iniziali Anno 2007
Entrate Importo
% sul totale entrate
destinate alla parte capitale
% sulle spese in
c/capitale Importo
% sul totale entrate
destinate alla parte capitale
% sulle spese in
c/capitale Importo
% sul totale entrate
destinate alla parte capitale
% sulle spese in
c/capitale
Alienazioni patrimoniali - Titolo IV, categoria 1
734.460,00 4,76 4,76 0,00 0,00 0,00 4.890.000,00 37,56 37,56
Trasferimenti di capitale da Stato, Regioni o altri enti – Titolo IV, categorie 2, 3 e 4
58.454,00 0,38 0,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Proventi da privati per finanziamento opere pubbliche
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Contributi permessi a costruire Tit. IV cat. 5
3.590.000,00 23,26 23,26 5.407.898,00 25,80 25,80 3.538.000,00 27,17 27,17
Riscossione di crediti Tit. IV cat. 6
3.000.000,00 19,44 19,44 3.000.000,00 14,31 14,31 3.000.000,00 23,04 23,04
Mutui e BOC - Titolo V, categoria 3 e 4
10.287.433,00 66,65 66,65 15.070.937,00 71,90 71,90 4.245.000,00 32,60 32,60
Contributi permessi a costruire destinati alla parte corrente
-2.234.460,00 -14,48 -14,48 -2.518.693,00 -12,02 -12,02 -2.653.500,00 -20,38 -20,38
Avanzo di amministrazione applicato
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Totale Entrate destinate al bilancio di parte capitale
15.435.887,00 100,00 100,00 20.960.142,00 100,00 100,00 13.019.500,00 100,00 100,00
Totale Tit. II spesa 15.435.887,00 20.960.142,00 13.019.500,00
Fonte: Corte dei Conti su bilanci dell’Ente
60
CAPITOLO V - ANALISI DELLA GESTIONE
5.1 Il Conto consuntivo
Volgendo ora l’attenzione al conto consuntivo ed ai risultati della gestione, si
evidenzia quanto segue.
L’analisi della Sezione si è incentrata su specifici profili, al fine di verificare la
capacità di programmazione, i risultati della gestione, l’autonomia finanziaria,
l’analisi della spesa e dell’entrata e dei residui. La verifica dell’indebitamento è
delineata in un capitolo specifico.
Si è ritenuto, infatti, che questa rappresentazione e la conseguente analisi
dei valori sia espressiva dell’autonomia generale dell’ente locale, cioè della capacità
di autodeterminarsi e rendere ai cittadini servizi efficienti ed efficaci, alla luce dei
postulati della nuova cornice costituzionale.
5.2.1 Gestione di competenza
a) capacità di programmazione e capacità di realizzazione delle previsioni
La Sezione ha verificato le capacità dell’ente di programmare
finanziariamente la propria attività, controllando ed analizzando i dati indicati nel
conto del bilancio 2007 del Comune e nei quadri riassuntivi, che forniscono elementi
per la valutazione del grado di attendibilità delle previsioni iniziali rapportate a
quelle finali, tenendo conto, nell’esame, anche delle variazioni di bilancio
intervenute nel corso dell’esercizio finanziario.
61
Tabella n. 18. CAPACITÀ di PROGRAMMAZIONE dell’ENTRATA e CAPACITA’ di ACCERTAMENTO
(Grado di realizzazione delle previsioni definitive : entrata) 2007 competenza
Previsioni iniziali
PREVISIONI DEFINITIVE
Indice di variazione
nelle previsioni
Capacità di programmazione
ACCERTAMENTI Capacità di accertamento
ENTRATE
a A (A-a)/a% A/a % B B/A %
Tit. I 19.715.267,27 17.692.822,46 -10,26 90% 17.802.061,55 101% Tit. II 3.005.689,40 5.366.040,04 78,53 179% 5.638.711,74 105% Tit. III 8.122.616,58 8.379.302,72 3,16 103% 8.159.996,61 97% Totale Entrate correnti 30.843.573,25 31.438.165,22 1,93 102% 31.600.769,90 101% Tit.IV 11.428.000,00 11.637.637,24 1,83 102% 9.470.165,05 81% Tit. V 6.245.000,00 6.229.029,54 -0,26 100% 2.840.529,54 46% Totale Entrate in conto capitale 17.673.000,00 17.866.666,78 1,1 101% 12.310.694,59 69% Totale Entrate titoli I II III IV V 48.516.573,25 49.304.832,00 1,62% 102% 43.911.464,49 89% Tit. VI 7.306.521,62 7.306.521,62 0% 100% 6.749.459,51 92% TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 55.823.095,00 56.611.353,62 1,41 101% 50.660.924,00 89% Elaborazione: Sezione regionale sui seguenti documenti Bilancio di previsione e conto consuntivo .
Si è evidenziata la capacità di programmazione dell’Ente, intesa quale
rapporto fra gli stanziamenti definitivi e quelli iniziali per l’entrata e per la spesa.
Evidenziare le differenze fra le previsioni iniziali e quelle definitive in sede di
assestamento, dei titoli o delle singole voci che determinano i maggiori
scostamenti, permette di analizzare e valutare la capacità di programmazione
iniziale dell’ente e di far emergere criticità generali o settoriali, alle quali porre
rimedio.
I dati di bilancio denotano, in media, una ottima capacità di
programmazione, sul versante della entrata corrente che si attesta al 102 % e su
quella in conto capitale; si osserva tuttavia una flessione del 10% nel titolo I, cioè
nelle Entrate tributarie (che si attesta su un valore del 90%), ed una sottostima
iniziale delle previsioni delle entrate titolo II, derivanti da contributi e trasferimenti,
nel quale si evidenzia invece un rapporto fra previsione definitiva ed iniziale pari al
179%.
62
Anche dal lato della spesa si riscontra un’ottima capacità di
programmazione, con uno scostamento di circa il 2%, dovuto essenzialmente ad
una lieve sottostima delle previsioni iniziali delle spese correnti ed in conto capitale
Tabella n. 19. (valori in euro)
CAPACITÀ di PROGRAMMAZIONE della SPESA E CAPACITA’ di IMPEGNO (Grado di realizzazione delle previsioni definitive: spesa)
2007 competenza
previsioni iniziali
PREVISIONI DEFINITIVE
Indice di variazione
Capacità di programmazione IMPEGNI
SPESA
a A (A-a)/a % A/a % B
Capacità di
impegno B/A %
I - Spesa corrente 30.786.288,11 31.380.880,08 1,93 102% 30.238.140,09 96%
II - Spese per investimenti
13.019.500,00 13.378.471,80 2,76 103% 10.924.501,34 82%
III - Spesa per rimborso prestiti
2.710.785,14* 2.710.785,14* 0 100% 2.689.239,87 99%
IV - Spese per servizi conto terzi
7.306.521,62 7.306.521,62 0 100% 6.749.459,51 92%
TOTALE GENERALE DELLE SPESE
53.823.094,87 54.776.658,64 1,71 102% 50.601.340,81 92%
Elaborazione: Sezione regionale sui seguenti documenti Bilancio di previsione e conto consuntivo . *al netto dell’anticipazione di cassa di €2.000.000
In ordine alla gestione di competenza, occorre ora soffermarsi sulla
realizzazione degli obiettivi, dal punto di vista finanziario, considerando l’entrata e
la spesa e gli indicatori di gestione, quali la capacità di accertamento e di impegno,
e la capacità di riscossione e di pagamento.
Il primo quoziente analizzato è il grado di realizzazione delle previsioni
definitive, che esprime quale quota della stanziamento definitivo in competenza si è
tradotto, in termini giuridici, in accertamenti ed impegni.
Dal lato dell’entrata, la tabella rappresenta la realizzazione delle previsioni
definitive, espressa in valori percentuali.
Nel totale, la capacità di accertamento dell’entrata si rivela abbastanza
elevata, attestandosi il valore del rapporto fra accertamenti e previsioni definitive al
89%. Si evidenzia nella parte corrente ottimo l’indice relativo al titolo I, ma una
capacità di accertamento lievemente minore nel titolo III, proprio per le entrate per
le quali in assestamento si sono riscontrate variazioni aggiuntive. In sostanza, gli
accertamenti del titolo III sono più allineati con le previsioni iniziali. Nel titolo II il
valore percentuale supera di poco il 100%.
63
L’entrata in conto capitale, invece, presenta una capacità di accertamento
bassa 69%, in particolare nel titolo V accensione di prestiti, che si attesta al 46%.
La capacità di accertamento delle Entrate per servizi conto terzi mostra un
valore percentuale buono, che si attesta al 92% delle previsioni definitive.
Di seguito si indica l’andamento triennale dell’accertamento in competenza,
distinguendo le entrate per titolo, con i relativi scostamenti: nel triennio si registra
una contrazione delle entrate in generale, del 12% nell’ultimo esercizio. Si rileva
una linea tendenziale in aumento dell’accertamento delle entrate correnti dell’8%,
salvo una flessione del -4% nel titolo I, dovuta alla netta diminuzione della
compartecipazione IRPEF nel 2007 contabilizzata in minima parte nel titolo I.10
Sterilizzando il titolo I e II dalla predetta voce, si rileva un aumento delle
entrate tributarie ed una diminuzione delle - Entrate derivanti da contributi e
trasferimenti.
Si può notare una netta diminuzione nel triennio dell’accertamento di entrate
in conto capitale –46%, soprattutto nel titolo V Entrate da accensione di prestiti (-
65%).
Si è riscontrata una non corretta contabilizzazione nel titolo IV, categoria 6
riscossioni di crediti, come si riporta in modo più analitico nella sezione in cui si
analizza l’entrata in conto capitale per categorie, nell’ambito delle riscossioni di
crediti nel quale viene contabilizzato l’accertamento del totale dei nuovi mutui.
10 In base a quanto disposto dall’art.1 co. 189 e 190 della legge finanziaria 2007 L.296/2006 e per il conseguente effetto di consolidamento del contributo ordinario e della compartecipazione IRPEF rispetto al gettito del penultimo anno precedente l'esercizio di riferimento nella misura dello 0,69%, la compartecipazione Irpef è stata accertata al titolo II di entrata nell’ambito dei Contributi e Trasferimenti Correnti dallo Stato.
64
Tabella n.20. (valori in euro)
Entrate – Andamento triennale indice di composizione ed indice di variazione
Accertamenti Accertamenti Accertamenti Scostamenti
Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007
A
% sul totale entrate B
% sul totale entrate C
% sul totale entrate
(B-A)/A %
(C-B)/B %
Entrate Tributarie - Titolo I
18.044.468,88 30,47% 18.459.052,17 32,00% 17.802.061,55 35,14% 2,30% -3,56%
di cui Compartecipazione IRPEF
2.726.100,00 3.019.770,00 358.713,00
Titolo I (al netto) 15.318.368,88 25,87% 15.439.282,17 26,76% 17.443.348,55 34,43% 0,79% 12,98%
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti - Titolo II
2.828.449,63 4,78% 3.014.008,47 5,22% 5.638.711,74 11,13% 6,56% 87,08%
Compartecipazione IRPEF
2.726.100,00 3.019.770,00 358.713,00
Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti + Compartecipazione IRPEF
5.554.549,63 9,38% 6.033.778,47 10,46% 5.997.424,74 11,84% 8,63% -0,60%
Entrate Extratributarie - Titolo III
7.570.676,98 12,78% 7.744.242,91 13,42% 8.159.966,61 16,11% 2,29% 5,37%
Tot. Entrate correnti
28.443.595,49 48,03% 29.217.303,55 50,65% 31.600.739,90 62,38% 2,72% 8,16%
Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti - Titolo IV
17.845.432,76 30,13% 14.711.318,74 25,50% 9.470.165,05 18,69% -17,56%
-35,63%
Entrate da accensione di prestiti - Titolo V
6.059.084,45 10,23% 8.131.646,83 14,10% 2.840.529,54 5,61% 34,21% -65,07%
Tot. Entrate in conto capitale
23.904.517,21 40,36% 22.842.965,57 39,60% 12.310.694,59 24,30% -4,44% -46,11%
Entrate da servizi per conto terzi – Titolo VI
6.874.566,91 11,61% 5.627.485,72 9,76% 6.749.459,51 13,32% -
18,14% 19,94%
Totale entrate 59.222.679,61 57.687.754,84 50.660.924,00 -2,59% -12,18%
Fonte: Corte dei conti sul rendiconto.
Dal lato della spesa, la relativa tabella rappresenta la realizzazione delle
previsioni definitive.
Nel totale generale la capacità di impegno si rivela elevata, attestandosi al
92%. Si evidenzia un valore più cospicuo nel titolo I, che si attesta al 96%; meno
ingente è la capacità rilevata nel titolo II, pari al 82%.
La composizione percentuale dei titoli sul totale della spesa nel triennio
indica una preponderanza della spesa corrente, con in aumento nel 2007, dopo una
flessione nel 2006; in termini di scostamento annuale, se in totale la spesa tende a
ad un contenimento (-13%), si pone altresì in evidenza nel 2007 una contrazione
65
del 47% nel titolo II, rispetto agli impegni del 2006, ma un aumento rispetto
all’anno precedente dei titoli III e IV di circa il 20%.
Tabella n.21. (valori in euro)
Spese – Andamento triennale indice di composizione ed indice di variazione
Impegni Impegni Impegni Scostamenti %
Anno 2005 A
% sul totale
spese Anno 2006 B
% sul totale spese 2007
C
% sul totale spese (B-
A)/A (C-B)/B
Spese correnti Titolo I
30.462.575,95 51% 29.500.583,02 51% 30.238.140,09 60% -3% 3%
Spese in conto capitale Titolo II
20.164.789,85 34% 20.788.650,29 36% 10.924.501,34 22% 3% -47%
Spese per rimborso di prestiti Titolo III
2.132.072,44 4% 2.215.750,47 4% 2.689.239,87 5% 4% 21%
Spese per servizi per conto terzi Titolo IV
6.874.566,91 12% 5.627.485,72 10% 6.749.459,51 13% -18% 20%
Totale Spese 59.634.005,15 58.132.469,50 50.601.340,81 -3% -13%
Fonte: Corte dei conti sul rendiconto E.F. 2005, 2006, 2007.
In termini riassuntivi, nel triennio la capacità di accertamento e di impegno è
evidenziata nel prospetto seguente, che indica nel complesso, dopo una flessione
nel 2006, una evoluzione positiva, nel valore dell’indicatore.
Tabella n. 22.
Capacità di accertamento e di impegno nel triennio
Capacità di accertamento (accertamenti /previsioni definitive)
Esercizio Fin. Titolo I Titolo II Titolo III Titolo IV Titolo V Titolo VI Totale
2005 99,03% 96,84% 98,10% 92,67% 49,31% 92,91% 87,34%
2006 98,65% 95,46% 95,87% 94,88% 47,63% 76,59% 82,56%
2007 100,62% 105,08% 97,38% 81,38% 45,60% 92,38% 89,49%
Capacità di impegno (impegni/ previsioni definitive)
Esercizio Fin. Titolo I Titolo II Titolo III Titolo IV Totale
2005 95,83% 80,43% 51,60% 92,91% 87,20%
2006 94,82% 74,09% 52,37% 76,59% 82,17%
2007 96,36% 81,66% 99,00% 92,38% 92,38%
Fonte: Corte dei Conti su rendiconti di gestione dell’Ente
66
Al fine di verificare se, nell’esercizio finanziario, le politiche gestionali e la
loro realizzazione abbiano comportato in misura prevalente minori entrate ovvero
economie di spesa, lo schema seguente indica la correlazione tra economie di spesa
e minori entrate: il valore compreso fra 0 e 1 attesta una prevalenza delle
economie di spesa.
Correlazione fra minori entrate ed economie di spesa
Previsioni definitive–accertamenti/ Previsioni definitive–impegni =
= 5.950.429,62 / 6.175.317,84 = 0,963
b) capacità gestionale
La capacità di gestione delle entrate e delle spese, intesa quale rapporto
rispettivamente fra tra gli accertamenti e le riscossioni, e fra gli impegni
perfezionati nel corso dell’esercizio 2007 ed i pagamenti avvenuti nello stesso
periodo, viene calcolata separatamente per i titoli dell’entrata e della spesa nelle
seguenti tabelle.
Sul versante delle entrate si nota che la capacità di riscossione non è
particolarmente elevata, con un valore che si attesta al 67% : le criticità più
rilevanti si sono riscontrate nelle entrate in conto capitale, in particolare nel titolo V,
nel quale l’indice si attesta al 16%, e nei quali, si è visto, è bassa anche la capacità
di accertamento. Il titolo IV presenta anche nella fase della riscossione l’anomalia
relativa alla non corretta contabilizzazione dei mutui nella riscossione crediti.
Tuttavia la performance migliore è riscontrata nella riscossione delle entrate
tributarie, con un valore pari al 85%.
67
Tabella n.23. (valori in euro)
Entrate - Capacità di riscossione (competenza) 2007
ACCERTAMENTI RISCOSSIONI ENTRATE
A B B/A %
Tit. I 17.802.061,55 15.219.298,33 85% Tit. II 5.638.711,74 4.222.555,42 75% Tit. III 8.159.996,61 3.881.307,10 48% Totale Entrate correnti 31.600.769,90 23.323.160,85 74%
Tit.IV 9.470.165,05 5.344.069,38 56% Di cui riscossione crediti
2.390.529,54 450.000,00 19%
Tit. V 2.840.529,54 450.000,00 16% Totale entrate in conto capitale 12.310.694,59 5.794.069,38 47%
Totale Entrate titoli I II III IV V 43.911.464,49 29.117.230,23
66%
Tit. VI 6.749.459,51 4.890.500,37 72% TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 50.660.924,00 34.007.730,60 67%
Fonte: Corte dei Conti su dati di rendiconto dell’Ente
L’analisi della capacità di spesa, quale rapporto fra pagamenti e impegni
mostra, invece, una percentuale molto bassa, pari al 54%: si registra una velocità
di pagamento critica (21%) nella spesa in conto capitale, in cui invece l’impegno si
attesta, come già messo in evidenza, su un valore abbastanza buono (82 %). Ciò è
sintomo di criticità gestionale relative alla fase di realizzazione degli investimenti.
Tabella n. 24. (valori in euro)
Spese - Capacità di gestione(competenza) 2007
IMPEGNI PAGAMENTI Titolo
A B B/A %
I Spese correnti 30.238.140,09 17.735.274,22 59%
II Spese in conto capitale 10.924.501,34 2.260.699,38 21%
Di cui concessione crediti 2.840.529,54 450.000 16%
III Spese per rimborso di prestiti 2.689.239,87 2.689.239,87 100%
Totale spese titoli I, II e III 43.851.881,30 22.685.213,47 52%
IV Spese per servizi per c/terzi 6.749.459,51 4.492.494,68 67%
Totale complessivo 50.601.340,81 27.177.708,15 54%
Fonte: Corte dei conti su dati del rendiconto.
La tabella seguente mostra, riassuntivamente, il grado di realizzazione delle
entrate e delle spese, nel triennio, evidenziando una crescita del valore
percentuale, nell’entrata (capacità di riscossione)e nella spesa(capacità di
68
pagamento), meno sensibile per la capacità di pagamento che risulta piuttosto
critica nel triennio.
Le criticità maggiori riguardano appunto il titolo V dell’entrata e il titolo II
della spesa.
Tabella n25.
Capacità di riscossione e di pagamento nel triennio
Capacità di riscossione (riscossioni / accertamenti) Esercizio
Finanziario. Titolo I Titolo II Titolo III Titolo IV Titolo V Titolo VI Totale
2005 62,51% 64,28% 53,36% 38,66% 0,00% 71,86% 48,93%
2006 69,93% 52,52% 48,27% 32,66% 16,42% 71,64% 49,23%
2007 85,49% 74,89% 47,57% 56,43% 15,84% 72,46% 67,13
Capacità di pagamento (pagamenti /impegni) Esercizio Finanziario
Titolo I Titolo II Titolo III Titolo IV Totale
2005 58,95% 8,03% 100,00% 85,98% 46,31%
2006 58,32% 12,05% 100,00% 64,97% 44,01%
2007 58,65% 20,69% 100,00% 66,56% 53,71%
Fonte: Corte dei Conti su dati di rendiconto
c) indicatori finanziari
L’analisi dell’autonomia finanziaria mostra una percentuale abbastanza
elevata pari al 82,16 %, ma una tendenziale diminuzione nel triennio 2005-2007,
del 9%.
Il grado di autonomia permane superiore al livello minimo previsto dal
Ministero dell’Interno per l’accertamento delle condizioni di deficitarietà strutturale
dei comuni di analoga classe demografica (37,00%).
Parimenti in calo è l’autonomia tributaria, che comunque si attesta su un
valore del 56,33 % del titolo I, rispetto al totale delle entrate correnti. Al netto della
compartecipazione IRPEF, invece, gli indicatori –autonomia finanziaria e tributaria-
nel triennio registrano un aumento.
È in leggera diminuzione quindi, nel triennio considerato, anche la pressione
tributaria, che passa dal € 732 procapite nel 2005, a € 723 procapite nel 2007, ma
calcolando le variabili al netto della compartecipazione IRPEF, la pressione tributaria
aumenta nell’arco temporale considerato.
La dipendenza finanziaria da trasferimenti risulta abbastanza bassa 17,84%,
ma in aumento nell’arco di tempo considerato.
69
Tabella n26..
Indicatori finanziari
Denominazione accertamenti competenza 2005 2006 2007
Autonomia Finanziaria
Entrate Tit.I+III/Tit.I+II+III*100
90,06% 89,68% 82,16%
Autonomia Finanziaria (al netto della comp.IRPEF)
Entrate Tit.I+III/Tit.I+II+III*100
80,47% 79,35% 81,02%
Autonomia tributaria
Tributi Tit. I/ tit.I+II+III*100
63,44% 63,18% 56,33%
Autonomia tributaria (al netto della comp.IRPEF)
Tributi Tit. I/ tit.I+II+III*100
53,86% 52,84% 55,20%
Dipendenza finanziaria da trasferimenti
Entrate Tit. II/Tit. I+II+III*100 9,94% 10,31% 17,84%
Dipendenza finanziaria da trasferimenti (compresa la compartecipazione IRPEF)
Entrate Tit. II/Tit. I+II+III*100
19,53% 20,65% 18,98%
Pressione finanziaria Tit.I+tit III/popolazione 1.040,00 1.067,04 1.054,98
Pressione finanziaria (al netto della comp.IRPEF)
Tit.I+tit III/popolazione 929,32 944,07 1.997,15
Pressione tributaria pro-capite
Tit. I/popolazione 732,62 751,68 723,4
Pressione tributaria pro-capite (al netto della comp.IRPEF)
Tit. I/popolazione 621,94 628,71 710,32
Fonte: Referto del controllo di gestione 2007
5.2.2 analisi dell’entrata e della spesa nella gestione di competenza
a) Entrata corrente
L’entrata corrente è stata analizzata dal punto di vista dei titoli e delle
categorie, al fine di poter verificare i tassi di incidenza, delle diverse categorie di
entrata nell’esercizio 2007 per la gestione di competenza. Nell’analisi delle singole
categorie si è posta in luce anche la capacità gestionale e le eventuali criticità nella
riscossione delle singole tipologie di tributi
70
Tabella n. 27. (valori in euro)
Analisi per categorie : entrate correnti indice % di composizione e capacità gestionale (2007 gestione competenza)
TITOLO Accertamenti
Incidenza % sul totale
delle entrate correnti
Riscossioni Capacità gestionale
A B B/A %
TitoloI - entrate tributarie
Categoria 1 - Imposte 10.820.046,75 34,24% 9.310.233,16 86,05% Categoria 2 - Tasse 6.945.962,58 21,98% 5.876.896,46 84,61% Categoria 3 - Altri tributi speciali 36.052,22 0,11% 32.168,71 89,23% Totale titolo I 17.802.061,55 56,33% 15.219.298,33 85,49% Titolo II - entrate da trasferimenti da enti pubblici Categoria 1 - Trasferimenti dello Stato 3.652.418,95 11,56% 3.299.324,09 90,33% Categoria 2 - Trasferimenti dalla Regione 765.502,30 2,42% 731.029,60 95,50% Categoria 3 - Trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate 257.823,62 0,82% 48.419,60 18,78% Categoria 5 Trasferimenti da enti pubblici 962.966,87 3,05% 143.782,13 14,93% Totale titolo II 5.638.711,74 17,84% 4.222.555,42 74,89% Titolo III - entrate extratributarie Categoria 1 - Proventi servizi pubblici 4.148.304,61 13,13% 1.883.959,10 45,42% Categoria 2 - Proventi beni dell'ente 1.337.812,72 4,23% 904.651,04 67,62% Categoria 3 - Interessi su anticipazioni e crediti 871.921,55 2,76% 243.722,53 27,95% Categoria 4 - Utili netti di aziende speciali e partecipate, dividendi di società 730.096,27 2,31% 0,00 0,00% Categoria 5 - Proventi diversi 1.071.861,46 3,39% 848.974,43 79,21% Totale titolo III 8.159.996,61 25,82% 3.881.307,10 47,57% Totale entrate correnti 31.600.769,90 100,00% 23.323.160,85 73,81% Fonte:rendiconto 2007 Comune Pietrasanta
L’indicatore della capacità gestionale relativo all’entrate tributarie (85%), pur
elevato, presenta margini di miglioramento .
Le maggiori criticità nella fase della riscossione invece si riscontrano nel
titolo II categorie 3 “Trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate” e 5
“Trasferimenti da enti pubblici”, ma il peso relativo delle entrate considerate è
molto basso nell’ambito del totale delle entrate correnti. Difatti, nel raffronto delle
categorie nelle quali è diviso il Titolo II - entrate da trasferimenti da enti pubblici è
emersa la preponderanza rispetto al totale delle entrate correnti (11%)della
categoria 1 - Trasferimenti dallo Stato.
Scarsa è anche la capacità gestionale (47%)delle entrate extratributarie
titolo III. Soprattutto si pone in luce in senso fortemente critico la mancata
riscossione degli “utili da organismi partecipati”. Non si tratta tuttavia di utili, ma
71
queste entrate sono principalmente riconducibili all’errata contabilizzazione in
bilancio di "proventi servizio gas" per i quali l’Ente ha assicurato la corretta
imputazione nell’ambito del bilancio 2009. Detti proventi sono correlati alle somme
relative ai servizi resi all'ente dalla società Toscana Energia.
Errata appare anche le contabilizzazioni riferite ai proventi da servizi pubblici
riferita ai “proventi royalties rifiuti" per i quali l’Ente dichiara che ha proceduto ad
iscrivere correttamente la voce già dal bilancio 2009, nell’ambito del titolo III
categoria prima.
Poiché l’incidenza degli accertamenti di natura tributaria, che pesano
coattivamente sulla collettività, rappresenta più del 56% delle entrate correnti, si è
ritenuto opportuno analizzare l’andamento finanziario dell’ICI e della TARSU e di
altre entrate proprie rilevanti che rappresentano le voci di maggior incidenza fra le
entrate del titolo I e III.
L’accertamento dell’ICI, che rappresenta un terzo delle entrate correnti
proprie, risulta in tendenziale aumento nel triennio, ed il valore della capacità di
riscossione nell’esercizio 2007 è molto elevato. L’incremento è da ricondursi ad
aggiornamenti di tariffe e detrazioni effettuate nell’anno 2007. Nel corso
dell’esercizio 2009 l’ente sta adottando un progetto di revisione straordinaria volto
al recupero fasce di evasione ed elusione tributaria di detta imposta.
L’Addizionale comunale IRPEF risulta molto esiguo la capacità di riscossione,
ma l’entità dell’accertamento è quasi doppio rispetto agli anni precedenti.
L’ammontare della Compartecipazione IRPEF nel titolo I risulta nettamente minore
nel 2007, per applicazione del disposto dall’art.1 co. 189 e 190 della legge
finanziaria 2007 -L.296/2006 e, per il conseguente effetto di consolidamento del
contributo ordinario e della compartecipazione IRPEF rispetto al gettito del
penultimo anno precedente l'esercizio di riferimento nella misura dello 0,69%, la
compartecipazione Irpef è stata accertata al titolo II di entrata nell’ambito dei
Contributi e Trasferimenti Correnti dallo Stato.
La capacità di riscossione delle altre risorse risulta elevata, ad eccezione dei
proventi dei servizi pubblici (45%)come già sottolineato, che nel titolo III,
rappresentano il 13%. del totale delle entrate correnti. Fra i proventi in parola, in
particolare i proventi da sanzioni codice della strada mostrano un indice veramente
esiguo (0,10%). La forte criticità evidenziata è emersa anche relativamente ai
proventi dai parcheggi pubblici a pagamento e dalle “ammende” degli ausiliari del
traffico. La problematica rilevata è relativa sia alla gestione di competenza, sia alla
gestione dei residui. Oltretutto si è rilevano un analogo andamento anche negli
esercizi precedenti. Con richiesta istruttoria, di cui si specificherà oltre, si è chiesto
72
quale fosse la Direzione competente per la gestione del servizio riscossione dei
proventi derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice
della strada e dai parcheggi, per gli anni 2005-2007; quale sia l’entità dei residui
attivi derivanti da tali entrate, con l’indicazione dell’esercizio finanziario a cui gli
stessi risalgono;ed infine quale sia la procedura gestionale in base alla quale
codesto ente procede all’accertamento dei proventi in questione.
Tabella n. 28.. (valori in euro)
Capacità di gestione delle principali entrate proprie dei Comuni -
Accertamenti Riscossioni 2005* 2006* 2007 2007
Riscossioni /accertamenti
ICI (Tit. I - cat. 1 - Ris. 1010030)
7.637.823,00 7.680.000,00 8.398.628,33 8.136.647,36 96,88%
Addizionale comunale IRPEF(Tit.I cat. 1 Ris. 1010050 cap.43)
939.140,00 826.331,00 1.410.110,25 185.019,91 13,12%
Compartecipazione IRPEF (Tit.I cat 1 Risorsa 1010050 cap. 46
2.726.100,00 3.019.770,00 358.713,00[1] 358.713,00 100,00%
imposta sulla pubblicità(Tit.I cat.1 Ris-1010010)
195.000,00 227.000,00 176.389,25 159.417,11 90,38%
addizionale comunale energia elettrica(Tit. I cat. 1 - Ris. 1010020)
456.026,00 470.401,00 475.205,92 470.435,78 99,00%
Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani (Tit. I cat. 2 ris.0070)
4.697.865,00 4.851.535,13 5.531.217,56 4.675.248,54 84,52%
Addizionale erariale sulla tassa smaltimento rifiuti (Tit. I cat. 2 ris.0080)
469.787,00 485.153,51 553.121,76 467.381,54 84,50%
Altre Titolo I 1.392.515,00 138.303,00 1.451.797,24 1.233.816,63 84,99%
Proventi di servizi pubblici (Tit. III cat. 1)
4.358.695,00 4.025.927,00 4.148.304,61 1.883.959,10 45,42%
di cui : Proventi da contravvenzioni (Tit. III cat. 1 - Ris. 3010510 cap. 296)
928.875,00 800.000,00 850.000,00 863 0,10%
proventi da beni (tit.III cat 2)
1.197.663,00 1.003.411,00 1.337.812,72 904.651,04 67,62%
interessi su anticipazioni e crediti(tit.III cat.3)
546.093,00 650.303,00 871.921,55 243.722,53 27,95%
utili netti da aziende (tit.III cat 4)
737.309,00 740.475,00 730.096,27 0 0,00%
Proventi diversi(tit.III cat 5)
1.035.137,00 1.324.127,00 1.071.861,46 848.974,43 79,21%
Totale entrate proprie 26.848.241,00 26.203.295,00 25.962.058,16 19.100.605,43 73,57%
Fonte: Corte dei conti su dati del bilancio di previsione e del rendiconto del Comune .*accertamento importi arrotondati da certificati Min interno 1] In base a quanto disposto dall’art.1 co. 189 e 190 della legge finanziaria 2007 L.296/2006 e per il conseguente
effetto di consolidamento del contributo ordinario e della compartecipazione IRPEF rispetto al gettito del penultimo anno precedente l'esercizio di riferimento nella misura dello 0,69%, la compartecipazione Irpef è stata accertata al titolo II di entrata nell’ambito dei Contributi e Trasferimenti Correnti dallo Stato.
73
Si è ritenuto opportuno analizzare nello specifico alcune tipologie di entrata
dell’ente, ritenute significative, anche perché interessate da norme che pongono
vincoli alla spesa, sia nei valori della competenza sia esaminando il trend triennale.
1) Proventi da sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni del Codice
della strada(art.208 D.lgs. 285/1992)
La destinazione dei proventi da contravvenzioni al codice della strada è
avvenuta, per l'anno 2007, con deliberazione della Giunta comunale n.18 del
18/01/07.
L’ente ha rispettato nell’esercizio considerato il vincolo dei proventi, nella
quota prevista dalla legge. La parte vincolata destinata a spesa corrente è pari al
78,38 %.
Tuttavia, l’esame delle risultanze finanziarie, pone in evidenza che la velocità
di riscossione in c/competenza risultata notevolmente decrescente nel triennio, dal
18% a 0,10%, andamento che denota una criticità della capacità di gestione di
queste entrate, pur rappresentando soltanto il 3% delle entrate proprie
complessive. Le registrazioni contabili, avvenute nell’abito della gestione 2007,
evidenziano, in sede di rendiconto di gestione, la scarsa attendibilità del documento
finale in considerazione anche dell’errata contabilizzazione dei flussi finanziari
effettivi come si specifica di seguito.
Nell’esercizio 2007 è stato adottato il provvedimento della Giunta per la
destinazione dei proventi, ma il valore che rappresenta la capacità di riscossione è
notevolmente preoccupante, ben al di sotto della soglia del 70% che la Sezione
considera critica. L’entità dei residui, per sanzioni pecuniarie sia per violazione al
codice della strada che per pagamento parcheggio, è notevole: quindi la
problematica è riferibile anche agli esercizi precedenti11.
Per gli anni 2005-2007 il servizio finanziario ha comunicato che la gestione
del servizio riscossione dei proventi derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie
per violazione al codice della strada rientrava nelle competenze del Comando Vigili,
mentre quella dei parcheggi nelle competenze del Servizio Economato.
E’ stato riferito dall’ente che l’accertamento dei proventi in questione, in
mancanza dell’entità precisa delle violazioni e in considerazione dell’aleatorietà di
tali entrate, è stato prudenzialmente limitato all’importo iscritto nel bilancio di
11 ° Residui attivi al 31.12.2007 sanzioni pecuniarie per violazione al codice della strada: 2004 € 585,61 - 2005 € 551.262,84 - 2006 € 757.814,31. - ° Residui attivi al 31.12.2007 sanzioni pecuniarie per violazioni pagamento parcheggi: 2003 € 246.428,96 - 2004 € 208.761,39 - - 2005 € 113.610,64 - 2006 €562.832,13
74
previsione di ciascun anno, pur in presenza di violazioni comminate per importi
maggiori ad oggi quantificate in misura definitiva dagli uffici.
L’ufficio servizi finanziari ha quindi assicurato che, in collaborazione con i
servizi competenti alla gestione, a partire dall’anno 2008 ha provveduto a
ricostruire l’andamento di tali entrate ed a registrare nel 2009 le “dovute
variazioni”.
75
Tabella n. 29. (valori in euro)
PROVENTI DA CONTRAVVENZIONI PER VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA NEL TRIENNIO 2005-2007 2005 2006 2007
Entrata Accertamento Riscossione Accertamento Riscossione Previsione
iniziale Previsione definitiva
Accertamento Riscossione
Proventi da contravvenzioni al codice della strada
928.875,30 171.899,00 800.000,00 42.186,00 850.000,00 850.000,00 850.000,00 863,00
(Tit. III - cat. 1 - risorse 1020 e 1030)
Velocità riscossione Risc/accertamento
Velocità riscossione Risc/accertamento
Accertamenti su previsione iniziale
Accertamenti su previsione definitiva
Velocità riscossione Risc/accertamento
18,51% 5,25% 100,00% 100,00% 0,10%
La parte vincolata del finanziamento (50%) risulta destinata come segue:
Spesa corrente 772.672,81 490.355,00 666.224,00
Spesa per investimenti 156.202,49
309.645,00 183.776,00 Quota destinata a. spesa corrente
83% 61% 78,38%
Fonte: Corte dei Conti su rendiconti dell’Ente
76
Con contestuale approfondimento istruttorio, attivato per avare chiarimenti
in ordine ad una contabilizzazione denominata introiti esternalizzazione procedure
ammende codice della strada al titolo VI dell’entrata, fra le partite di giro, è
emerso, in base all’analisi dei documenti trasmessi in data 22 aprile 2009, che la
procedura in capo al comando polizia municipale era esternalizzata . Il soggetto
incaricato ha regolarmente riscosso nel 2007 e versato nel conto 2056301
mensilmente l’importo, per un totale di € 833.120,87 (relativi sia ai preavvisi
emessi dai vigili urbani, che dagli ausiliari del traffico). In relazione a tale importo,
tuttavia, oltre all’accertamento corretto al titolo III, al momento della elevazione
della multa, è stato accertato l’importo al titolo VI di entrata ed impegnato identico
importo al titolo IV della spesa.
La non corretta contabilizzazione ha indubbi riflessi sull’attendibilità dei
risultati di bilancio, sulla trasparenza della gestione e sulla veridicità del bilancio.
2)Entrate per recupero evasione tributaria
La velocità di riscossione in c/competenza delle entrate per recupero
evasione tributaria si è rivelata ottima, anzi, l’ente ha completamente riscosso le
somme residue del 2007 nel primo trimestre 2008
3) TARSU
Nel 2007 vi è stato un incremento del gettito relativo alla Tassa smaltimento
rifiuti solidi urbani (Tit. I cat. 2), con una elevata capacità di riscossione (85%).
Peraltro il grado di copertura dei costi risulta di poco inferiore al 90%, come
indicato nella tabella seguente.
L’ente ha dato corso a revisioni straordinarie degli accertamenti TARSU nel
triennio.
Tabella n. 30. (valori in euro)
Servizio nettezza urbana – grado di copertura dei costi
Costi Proventi Spese per il servizio di nettezza urbana
835.000,00 Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani
5.531.217,56
Smaltimento rifiuti 5.573.625,99 Addizionale ECA 553.121,76
Riconoscimento debito fuori bilancio 2005 358.993,15
Interessi passivi su mutui precedentemente contratti 67.300,25
Totale costi 6.834.919,39
Totale proventi 6.084.339,32
Percentuale di copertura 89,02%
Fonte: Corte dei Conti su dati dell’ente
77
La contabilizzazione del corrispettivo per il servizio di nettezza urbana era
stata correttamente distinta in raccolta e smaltimento rifiuti, imputando però i due
capitoli a interventi diversi (in particolare il capitolo 1250 relativo allo smaltimento
pari ad €5.573.625,99 è inserito nell’intervento 05 trasferimenti). In effetti vi è
stata la medesima contabilizzazione in bilancio per il 2008; l’Ente ha riferito che tale
anomalia è stata rimossa con il bilancio di previsione 2009, inserendo la previsione
dei due distinti capitoli nell’intervento di bilancio 03 “prestazioni di servizio” .
b)Entrata in conto capitale
Accanto all’analisi della gestione corrente, si ritiene rilevante esaminare la
gestione in conto capitale, relativa sia alla realizzazione degli investimenti, sia al
reperimento delle risorse finanziarie necessarie per farvi fronte.
In ordine quindi alla composizione delle entrate, l’analisi per titoli e categorie
evidenzia l’incidenza relativa alle due diverse tipologie.
Nell’esercizio 2007, si rileva la prevalenza, fra le entrate in conto capitale,
delle entrate del titolo IV ed una notevole incidenza percentuale delle alienazioni,
che rilevano un alto grado di realizzazione.
E’ stato rilevato che la contabilizzazione dell’importo dei mutui 2007 è
avvenuta sia che nel titolo V categoria 3, che nel titolo IV categoria 6, fra le
riscossioni di crediti (anche dal lato della spesa la contabilizzazione è stata
effettuata nell’intervento 10 della spesa in conto capitale e nell’intervento relativo
all’opera.
Al riguardo è stato rappresentato dal responsabile finanziario quale sia la
procedura di contabilizzazione dei mutui seguita dall’ente.
Mutui contratti con Istituti di credito
1) stipula del contratto di mutuo:
-accertamento al titolo V cat.03 ed al titolo IV cat.06
- impegno al titolo II al capitolo relativo all’investimento finanziato ed
all’intervento 10
2) erogazione del mutuo da parte dell'istituto di credito:
- reversale sull'accertamento del titolo V cat.03
- mandato sull'impegno del titolo II int.10
3) pagamento SAL
- prelievo dei fondi depositati su conto corrente fruttifero con
emissione di reversale al titolo IV cat.06
- mandato al titolo II nell'ambito della funzione, servizio e intervento
pertinente rispetto all'opera.
78
Mutui contratti con Cassa depositi e prestiti
1) stipula del contratto di mutuo:
-accertamento al titolo V cat.03
- impegno al titolo II al capitolo relativo all’investimento finanziato
2) pagamento degli stati di avanzamento lavori:
- reversale sull'accertamento del titolo V cat.03
- mandato al titolo II nell'ambito della funzione, servizio e intervento
pertinente rispetto all'opera.
La procedura seguita è utilizzata per acquisire trasparenza ed informazioni
contabili più specifiche sulla gestione degli importi dei mutui contratti con istituti di
credito diversi dalla Cassa depositi e prestiti, e versati in conto corrente fruttifero.
Nel caso di specie, tuttavia, poiché viene attestato dal servizio finanziario
che non è stato introitato nell’esercizio finanziario in esame e versato nel conto
corrente l’intero ammontare del mutuo, bensì solo € 450.000, la quantificazione
della contabilizzazione effettuata non risulta corretta. Il titolo IV categoria 6 deve
seguire gli andamenti effettivi del movimento dei fondi in argomento.
Quanto riferito, nonché la scarsa attenzione in ordine ai riflessi dell’attività di
contabilizzazione sui risultati di bilancio, desta forte preoccupazione.
In relazione quindi alla problematica esaminata, che certamente ha
comportato l’effetto di dilatare il bilancio e di influenzarne l’attendibilità, si rende
indispensabile porre rimedio .
79
Tabella n.31. (valori in euro)
Analisi per categorie : entrate in conto capitale indice % di composizione e capacità gestionale
(2007 gestione competenza)
TITOLO Accertamenti A
Incidenza % categoria/ totale entrate conto capitale
Riscossioni B
capacità gestionale B/A
Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
Categoria 1 alienazioni beni patrimoniali 4.049.221,03 33% 3.352.221,03 83% Categ.2 trasferimenti dallo Stato 3.829,68 0,03% 3.829,67 100% Categ.3 trasferimenti dalla Regione 41.807,56 0,3% 10.000,00 24% Categ.4 trasferimenti da altri enti del settore pubblico
78.000,00 0,6% 78.000,00 100%
Categ.5 Trasferimenti di capitali da altri soggetti
2.456.777,24 20% 1.450.018,68 59%
Categ.6 Riscossioni di crediti 2.840.529,54 23% 450.000,00 16%
Totale titolo IV 9.470.165,05 77% 5.344.069,38 56%
Titolo V - Entrate per accensione di prestiti
Categoria .1 anticipazioni di cassa 0 0 Categoria.2 finanziamenti a breve termine
Categoria 3 assunzione mutui e prestiti 2.840.529,54 23% 450.000,00 16%
Categoria 4 emissione prestiti obbligazionari
Totale Titolo V 2.840.529,54 23% 450.000,00 16% Totale entrate c/capitale 12.310.694,59 5.794.069,38 47%
Fonte: Corte dei conti su rendiconto 2007
-Entrate da permessi a costruire
L’impiego dei contributi per permessi a costruire nel 2007 rientra nei limiti di
legge, tuttavia l’ente non risulta essersi attenuto al principio di prudenza, avendo
realizzato un valore diverso da uno nel rapporto tra riscossione/accertamenti dei
proventi da permessi a costruire sia nel triennio che nel 2007.
Il valore che rappresenta la capacità di riscossione è peraltro preoccupante,
ed in calo nel triennio, anche se il responsabile finanziario riferisce che gli oneri di
urbanizzazione vengono accertati in base alle previsioni più prossime di riscossione.
L’ente ha ricondotto lo scostamento degli accertamenti riferiti ai contributi
per permessi a costruire rispetto alla previsione iniziale ed assestata 2007 sia a
rateizzazioni che a concessioni che per motivi tecnici sono state rilasciate solo nei
primi mesi dell'anno successivo.
80
Tabella n.32. (valori in euro)
Proventi da concessioni edilizie destinate al bilancio corrente (Titolo IV categoria 5)
Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007
Importo
destinazione alla parte corrente valore assoluto
% destinazione su importo complessivo
Percentuale sulle entrate correnti
Importo
destinazione alla parte corrente valore assoluto
% destinazione su importo complessivo
Percentuale sulle entrate correnti
Importo
destinazione alla parte corrente valore assoluto (*)
% destinazione su importo complessivo
Percentuale sulle entrate correnti
Previsioni 3.590.000,00 1.500.000,00 41,78% 12,49% 5.407.897,81 2.518.693,28 46,57% 18,51% 3.538.000,00 2.653.500,14 75,00% 11,20%
Previsioni Assestate 8.057.822,53 3.765.510,05 46,73% 28,03% 6.057.897,81 2.054.315,28 33,91% 20,73% 3.538.000,00
2.653.500,14 75,00% 11,20%
Accertamenti 7.407.822,53 3.765.510,05 50,83% 25,77% 5.263.831,81 2.054.315,28 39,03% 18,02% 2.320.777,24 1.436.277,00
61,89% 7,34%
Riscossioni 6.040.586,83 21,01% 3.277.539,14 11,22% 1.450.018,68 4,59%
Velocità di riscossione Riscossioni/ acertamenti %
81,54% 62,27% 62,48%
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione, rendiconto e relazione dei revisori dei conti per gli esercizi 2005 – 2006 - 2007
81
L’analisi della composizione delle entrate, proprie e derivate, nel ciclo
programmatorio e gestionale evidenzia che il 64% configura entrate proprie,
mentre il 36% sono derivate, con un bilanciamento percentuale nel dato di
consuntivo, analogo alle previsioni di bilancio.
Positivo è quindi che le risorse proprie risultino molto più consistenti rispetto
alle entrate derivate, con un’incidenza maggiore nelle entrate correnti.
Nell’ambito della parte capitale l’entità delle risorse proprie e di quelle
derivate è di analoga entità (l’analisi è tuttavia falsata dalla contabilizzazione nelle
riscossioni crediti titolo IV categoria 6 dell’importo totale dei mutui contratti
nell’esercizio).
82
Tabella n.33. (valori in euro)
Analisi delle entrate proprie e derivate - Anno 2007
Previsioni iniziali Previsioni assestate Rendiconto1 TITOLO
importo entrate proprie
entrate derivate importo
entrate proprie
entrate derivate importo
entrate proprie
entrate derivate
Titolo I - Entrate tributarie2
19.715.267,27 19.715.267,27 17.692.822,46 17.692.822,46 17.802.061,55 17.802.061,55
Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti
3.005.689,40 3.005.689,40 5.366.040,04 5.366.040,04 5.638.711,74 5.638.711,74
Titolo III - Entrate extratributarie
8.122.616,58 8.122.616,58 8.379.302,72 8.379.302,72 8.159.996,61 8.159.996,61
Totale entrate correnti
30.843.573,25 27.837.883,85 3.005.689,40 31.438.165,22 26.072.125,18 5.366.040,04 31.600.769,90 25.962.058,16 5.638.711,74
Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
11.428.000,00 8.428.000,00 3.000.000,00 11.637.637,24 8.444.000,00 3.193.637,24 9.470.165,05 6.435.998,27 3.034.166,78
Titolo V - Entrate per accensione di prestiti
6.245.000,00 6.245.000,00 6.229.029,54 6.229.029,54 2.840.529,54 2.840.529,54
Totale entrate in c/capitale
17.673.000,00 8.428.000,00 9.245.000,00 17.866.666,78 8.444.000,00 9.422.666,78 12.310.694,59 6.435.998,27 5.874.696,32
Totale entrate Titoli I, II, III, IV e V
48.516.573,25 36.265.883,85 12.250.689,40 49.304.832,00 34.516.125,18 14.788.706,82 43.911.464,49 32.398.056,43 11.513.408,06
Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi
7.306.521,62 7.306.521,62 7.306.521,62 7.306.521,62 6.749.459,51 6.749.459,51
Totale generale 55.823.094,87 36.265.883,85 19.557.211,02 56.611.353,62 34.516.125,18 22.095.228,44 50.660.924,00 32.398.056,43 18.262.867,57
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione Comune Pietrasanta, relazione previsionale e programmatica, PEG, rendiconto, relazione illustrativa dati consuntivo.
(1) Si prende in considerazione la fase dell'accertamento. (2) La voce comprende anche le entrate da compartecipazione IRPEF.
83
c) La spesa corrente
L’analisi della spesa, condotta in base alla destinazione delle risorse in
relazione alle attività, cioè un’analisi funzionale, evidenzia i livelli di impiego delle
risorse
Una visione generale della spesa corrente, relativa alle 12 funzioni,
evidenzia, nella tabella seguente che la spesa corrente, in conto competenza, è
destinata, per la parte preponderante, alle funzioni 1-Amministrazione generale di
amministrazione, gestione e controllo per un 27%, alla funzione 9-Gestione del
territorio e dell'ambiente per il 31% ed al settore sociale 11%.
Tabella n.34. (valori in euro)
Analisi funzionale della spesa corrente (impegni di competenza)
indicatore Assestato (A) Impegnato (B)
Pagato(C) B/A C/B
impegno per funzione /totale
spesa corrente %
Funzione 1 - Amministrazione generale di amministrazione, gestione e controllo
8.782.424,99 8.213.043,51 5.651.339,90 93,52% 68,81% 27%
Funzione 2 - Giustizia 17.516,33 13.452,33 6.024,36 76,80% 44,78% 0,04%
Funzione 3 - Polizia Locale 1.714.487,65 1.518.433,80 1.319.832,31 88,56% 86,92% 5%
Funzione 4 - Istruzione Pubblica
2.205.695,50 2.182.448,23 1.023.896,93 98,95% 46,92% 7%
Funzione 5 - Cultura e beni culturali
1.917.839,24 1.842.898,05 849.524,22 96,09% 46,10% 6%
Funzione 6 - Settore sportivo e ricreativo
623.135,16 605.579,50 382.584,28 97,18% 63,18% 2%
Funzione 7 - Campo turistico 470.592,50 468.718,89 302.356,39 99,60% 64,51% 2%
Funzione 8 - Campo della viabilità e dei trasporti
2.390.620,97 2.365.750,21 1.066.186,74 98,96% 45,07% 8%
Funzione 9 - Gestione del territorio e dell'ambiente
9.363.642,78 9.236.256,29 5.621.456,05 98,64% 60,86% 31%
Funzione 10 - Settore sociale 3.329.016,82 3.270.769,93 1.295.611,48 98,25% 39,61% 11%
Funzione 11 - Campo dello sviluppo economico
544.718,92 499.947,94 195.661,47 91,78% 39,14% 2%
Funzione 12 - Servizi produttivi
21.189,22 20.841,41 20.800,09 98,36% 99,80% 0,07%
Totale 31.380.880,08 30.238.140,09 17.735.274,22 96,36% 58,65%
Fonte: Corte dei conti su rendiconto 2007
84
Un’analisi della spesa corrente dal punto di vista della natura della stessa, è
rappresentata nella tabella seguente.
La spesa per trasferimenti(29%) e per prestazioni di servizi (26%)
rappresenta più del 70% della spesa corrente; la spesa per il personale intervento
01 assorbe sostanzialmente quasi tutta al quota restante della spesa(26%).
L’acquisto di beni di consumo e/o materie prime erode l’11% della spesa corrente,
crescendo del 33% rispetto al 2006. Anche la spesa per Interessi passivi e oneri
finanziari diversi cresce del 24% rispetto all’esercizio precedente, assorbendo però
solo il 5% della spesa.
85
Tabella n.35. (valori in euro)
Quadro (Riepilogo) generale di classificazione delle spese correnti
Int. 1 Int. 2 Int. 3 Int. 4 Int. 5 Int. 6 Int. 7 Int. 8 Int. 9 Int. 10 Int. 11
Personale
Acquisto beni di
consumo e/o materie
prime
Prestazioni di servizi
Utilizzo beni di terzi
Trasferimenti
Interessi passivi e oneri
finanziari diversi
Imposte e tasse
Oneri straordinari della gestione corrente
Ammortamenti
di esercizi
o
Fondo svalutaz
ione crediti
Fondo di riserva
Totale
Risultanze rendiconto 2006(1)
8.179.272,69 2.441.773,02 7.793.097,16 82.052,61 9.114.557,30 1.240.286,38 625.389,87 24.153,99 29.500.583,02
Previsioni iniziali 2007
8.999.605,73 2.938.778,80 7.599.194,61 98.000,00 8.802.160,67 1.510.325,08 738.074,49 7.000,00 93.148,73 30.786.288,11
Previsioni assestate 2007
8.793.481,01 3.282.867,30 7.939.618,13 98.000,00 8.932.521,61 1.539.057,81 788.334,19 7.000,00 31.380.880,05
Risultanze Rendiconto 2007 (1)
7.951.110,35 3.236.812,13 7.829.330,27 95.079,05 8.880.726,12 1.539.057,81 699.061,44 6.962,92 30.238.140,09
% variaz. Anno 2007 /Anno 2006
-3% 33% 0,5% 16% -3% 24% 12% -71% 3%
Impegni /Previsioni iniziali %
88% 110% 103% 97% 101% 102% 95% 99% 98%
Impegni /Previsioni definitive %
90% 99% 99% 97% 99% 100% 89% 99% 96%
%intervento(1) sul totale 2007
26% 11% 26% 0,3% 29% 5% 2% 0,02%
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione, rendiconto, certificato al conto del bilancio. (1) Si prende in considerazione la fase dell'impegno.
86
Spesa del personale
La legge finanziaria 2006 (legge 266/2005) all’art. 1, comma 198, richiama
espressamente il conseguimento delle economie di spesa previste dalla legge
311/2004 stabilendo inoltre che la spesa per il personale degli enti locali, al lordo
degli oneri riflessi e dell’IRAP, non può essere superiore, per ciascuno degli anni
2006, 2007 e 2008, alla spesa sostenuta nel 2004 diminuita dell’1%. Ai fini del
calcolo la norma stabilisce altresì che occorre considerare anche il personale a
tempo determinato, le collaborazioni coordinate e continuative, il personale con
rapporto di lavoro flessibile o in convenzione.
La legge finanziaria 2007 (legge 296/2006) art.1 comma 557, per gli enti
sottoposti al patto di stabilità interno, non dispone in modo preciso e vincolante i
criteri per la quantificazione e la qualificazione della riduzione della spesa
medesima, cioè uno specifico tetto di risparmio da conseguire (la Finanziaria 2006
disponeva la diminuzione dell’1%), ma richiede comunque un contenimento delle
stesse, includendo tuttavia le spese di personale tra quelle rilevanti ai fini del
calcolo per il rispetto del Patto di stabilità interno, e indicando una serie di regole da
utilizzare in piena autonomia per ridurre la spesa. La spesa del personale sulla
quale operare la politica di riduzione è quella del 2006, qualora rispettosa dei limiti
allora vigenti, ovvero quella che virtualmente l’ente avrebbe dovuto rispettare. Gli
interventi sulla spesa di personale devono assicurare il contenimento della dinamica
retributiva e occupazionale attraverso una serie di iniziative che ineriscono alla
razionalizzazione delle strutture burocratico–amministrative, anche con la
determinazione dei fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa, tale
da rendere coerente la consistenza degli stessi con l’obiettivo di riduzione della
spesa complessiva.
Per il 2007 la spesa per il personale è quindi un vincolo di carattere
generale. Comunque, con riferimento al 2007 è facoltà per gli Enti in regola con il
Patto di Stabilità, di procedere alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo
determinato instaurati con personale cosiddetto "precario" in possesso del requisito
dell'anzianità, ovvero che abbia prestato almeno 3 anni di servizio nell'arco degli
ultimi 5 anni (2002 - 2006). L’articolo 1 comma 560, dà facoltà agli enti che
procedono ad assunzioni a tempo determinato, nell'ambito della programmazione
triennale di fabbisogno di personale per il triennio 2007 - 2009, di riservare una
quota non inferiore al 60% dei posti programmati, ai Co.Co.Co. che hanno prestato
servizio per almeno un anno.
87
Il limite posto alla spesa di personale, sulla base di quanto attestato
dall’organo di revisione e dal responsabile finanziario, nel raffronto con la spesa
effettuata nel 2006 (che aveva superato il limite obiettivo), risulta rispettato per il
2007, con inclusione delle specifiche componenti indicate dalle linee guida della
Corte dei conti (questionario ai sensi dell’art. 1 co.166 L.F. 2006) ed esclusione di
altre voci, ai fini di una precisa ed omogenea ricostruzione del dato contabile
riferibile alla spesa di personale
88
Tabella n. 36. (valori in euro)
Tabella calcolo limite di spesa 2007*
2004 Spesa sostenuta nel 2006
Spesa sostenuta nel 2007
Anno 2006 da questionario prev.
2008
Spesa per il personale - int. 01 7.698.741,00 8.179.273,00 7.951.110,00 8.179.273,00 Altre spese - int. 03 - 789.920,00 929.311,00 922.254,00 929.311,00 Irap (intervento 07) 521.751,00 592.274,00 609.502,00 TOTALE DELLE SPESE per il personale 9.010.412,00 9.700.858,00 9.482.866,00 9.108.584,00 - Componenti escluse -837.281,00 -824.881,00 -1.258.734,00 TOTALE DELLE COMPONENTI ASSOGGETTATE AL LIMITE DI SPESA
8.173.131,00 8.875.977,00 8.224.132,00 9.108.584,00
Variazione 2007 su 2006 -7,34% Elaborazione Sezione regionale, dati da questionario co 166
* L’importo della spesa 2006, che è il parametro di riferimento per il 2007, segnalato nel questionario relativo al bilancio di previsione 2008, risulta notevolmente diverso, ma sommando l’Irap, l’importo si eguaglia. Infine, nella relazione dell’organo di revisione al rendiconto 2007, la spesa di personale 2006 risulta di importo ancora diverso, pari ad € 7.490.080,58 ma per il 2007 pari ad €7.951.110,00, tuttavia l’organo di revisione attesta il rispetto del co.557.
89
In una nota interpretativa dei commi 557 della legge finanziaria per il 2007
(nota del 12 marzo 2007 del Ministero dell’interno, prot. 15700 5B O 192), si
specifica che la riduzione delle spese del personale va effettuata tenendo conto del
risultato contabile che scaturisce dal rispetto dei commi da 198 a 206 della legge
finanziaria per il 2006, che prevedevano per tutti gli enti locali il taglio dell’1% della
spesa per il personale rispetto agli oneri sostenuti nel 2004. Tale interpretazione
impone evidentemente agli enti locali sottoposti al Patto di stabilità per il 2007
un'ulteriore riduzione della spesa per il personale rispetto a quanto già previsto per
l’anno 2006, nonostante le nuove regole del Patto disposte dalla legge finanziaria
per il 2007 abbiano espressamente assoggettato le spese per il personale al vincolo
generale sui saldi.
Confrontando quindi la spesa sostenuta nel 2007 con l’obiettivo che l’ente
avrebbe dovuto conseguire nel 2006, risulterebbe nell’esercizio 2007, un
incremento dell’1.6%.
Tabella n. 37. (valori in euro)
Spesa personale
2004 Obiettivo 2006 (2004 – 1”%)
2006 2007
% variazione 2007 su 2006 obiettivo
% variazione 2007 su 2006 spesa effettiva
8.173.131,00 8.091.399,69 8.875.977,00 8.224.132,00 +1,6% - 7,34%
Fonte: conto consuntivo e questionari co.166
Indicatori di bilancio della spesa corrente
L’analisi della spesa corrente è stata condotta anche mediante indicatori di
rigidità del bilancio, ed indicatori che evidenziano la correlazione fra entrate correnti
e spese correnti.
La rigidità strutturale evidenzia una percentuale elevata, che si attesta al
38% delle entrate correnti.
La rigidità strutturale nel periodo 2004-2007 mostra un valore in crescita nel
2006, ma in diminuzione nell’ultimo esercizio, dovuto all’aumento delle entrate
correnti, nonostante la crescita della spesa considerata.
90
Tabella n. 38. (valori in euro)
Rigidità strutturale
2004 2006 2007
Spesa personale (int.01 titolo I) 7.698.741,00 8.179.274,00 7.951.110,00
Spesa per oneri finanziari su
indebitamento (int.06 titolo I) 810.829,00 1.240.286,00 1.539.058,00
Spesa per rimborso di prestiti
(int. 03 e 04 titolo III) 1.986.679,00 2.215.750,00 2.689.240,00
Totale uscite 10.496.249,00 11.635.310,00 12.179.408,00
Entrate correnti (titoli I-II-III) 28.576.017,00 29.217.303,00 31.600.770,00
Rigidità strutturale 37% 40% 38%
Fonte : certificati di bilancio Ministero Interno Elaborazione Sezione regionale di controllo
La rigidità per costo del personale è piuttosto elevata, pari al 25%, ma in
diminuzione nel medio periodo considerato .
Tabella n. 39. (valori in euro)
Rigidità spesa di personale
2004 2006 2007
Spesa personale (int.01 titolo I) 7.698.741,00 8.179.274,00 7.951.110,00
Entrate correnti (titoli I-II-III) 28.576.017,00 29.217.303,00 31.600.770,00
Rigidità 27% 28% 25%
Fonte : certificati di bilancio Ministero Interno Elaborazione Sezione regionale di controllo
Ponendo a raffronto i dati indicati nel questionario co. 166 sul rendiconto
2007, nel quale la spesa di personale è contabilizzata considerando, e quindi
includendo, in linea con la normativa e la giurisprudenza contabile, voci contabili
sostanzialmente riconducibili alla spesa di personale stessa, con una valenza
sicuramente più ampia e realistica, si rileva una rigidità maggiore nei singoli esercizi
finanziari, e comunque un aumento della spesa dal 2004.
Tabella n. 40. (valori in euro)
Rigidità spesa di personale
con totale delle componenti assoggettate al limite di spesa ai sensi del questionario co.166
2004 2006 2007
8.173.131,00 8.875.977,00 8.224.132,00
28.576.017,00 29.217.303,00 31.600.770,00
29% 30% 26%
Fonte: questionario LF 2006 art.1, co.166 rendiconto 2007
91
Correlazione fra entrate e spese correnti
Oltre all’analisi orientata ad acquisire elementi in ordine alla struttura e
composizione dell’entrata e della spesa, alcuni indicatori complessi evidenziano la
correlazione fra entrate correnti e spese correnti, al fine di fornire indicazioni,
rispetto alla situazione finanziaria dell’ente ed alle condizioni di equilibrio della
gestione. Il confronto fra le due macro grandezze di riferimento evidenzia quanto
segue
Correlazione fra entrate e spese correnti
Entrate correnti(tit. I+II+III) accertamenti/ Spese correnti(Tit.I) impegno =
=1,045063288
Il valore si colloca al di sopra dell’unità, mostrando la copertura delle spese
correnti con entrate della stessa tipologia, nel tendenziale rispetto delle condizioni
di equilibrio richieste dall’ordinamento finanziario e contabile.
L’art.162,co.6 TUEL richiede che le entrate correnti coprano anche le rate di
ammortamento dei mutui e prestiti obbligazionari. La consistenza della differenza
mostra quale sia la capacità dell’ente di autofinanziarsi attraverso la gestione
corrente. Il valore è inferiore all’unità, e mostra quindi una condizione di equilibrio
non ottimale, non essendo sufficiente a garantire copertura integrale.
valore di autofinanziamento con gestione corrente
Entrata correnti / Spese tit. I + quota rate amm.to mutui = 0,916856276
d) La spesa in conto capitale
In ordine alla composizione delle spese in conto capitale, è stata elaborata
una tabella analoga alla spesa corrente, distinta per funzioni.
Nell’analisi funzionale della spesa, si evidenzia la netta prevalenza di spese
in conto capitale nei settori Funzione 1 - Amministrazione generale di
amministrazione, gestione e controllo per il 47% Funzione 4 - Istruzione pubblica
per il 16% Funzione 8 - Campo della viabilità e trasporti e Funzione 9 -Gestione del
Territorio e dell'ambiente che impiegano rispettivamente il 12 % ed il 13% della
spesa d’investimento.
92
Tabella n. 41. (valori in euro)
Analisi funzionale della spesa in conto capitale (impegni di competenza)
Previsioni definitive
(A)
Impegni
(B)
Pagamenti
(C) (B/A)% (B/C)%
funzione / totale spesa conto
capitale %
Funzione 1 - Funzione generale di amministrazione, gestione e controllo
5.275.608,82 5.116.138,36 1.750.000,00 96,98% 34,21% 47%
Funzione 2 - Giustizia
Funzione 3 - Polizia locale 220.000,00 220.000,00 100,00% 0,00% 2%
Funzione 4 - Istruzione pubblica
1.703.796,20 1.703.796,20 100,00% 0,00% 16%
Funzione 5 - Cultura e beni culturali
70.000,00 70.000,00 100,00% 0,00% 1%
Funzione 6 - Settore sportivo e ricreativo
506.000,00 350.000,00 69,17% 0,00% 3%
Funzione 7 - Campo turistico
530.000,00 530.000,00 100,00% 0,00% 5%
Funzione 8 - Campo della viabilità e trasporti
3.400.307,56 1.261.807,56 37,11% 0,00% 12%
Funzione 9 -Gestione del Territorio e dell'ambiente
1.438.729,68 1.438.729,68 510.699,38 100,00% 35,50% 13%
Funzione 10 - Settore sociale
10.000,00 10.000,00 100,00% 0,00% 0,1%
Funzione 11 - Campo dello sviluppo economico
80.000,00 80.000,00 100,00% 0,00% 1%
Funzione 12 - servizi produttivi
144.029,54 144.029,54 100,00% 0,00% 1%
Totale 13.378.471,80 10.924.501,34 2.260.699,38 81,66% 20,69%
Fonte: Corte dei conti su rendiconto 2007
Un’analisi della spesa in conto capitale dal punto di vista della natura della
stessa, è rappresentata nella tabella seguente. La quota preponderante è destinata
all’Acquisizione di beni immobili, quota che rappresenta il 70% della spesa in conto
capitale e per il 26% per Concessione di crediti e anticipazioni ove come
93
sottolineato vengono erroneamente contabilizzati gli accertamenti dei mutui: senza
tale contabilizzazione le risultanze dell’intervento 10 sarebbero pari a zero (l’analisi
è distorta dalla contabilizzazione nelle riscossioni crediti titolo IV categoria 6
dell’importo dei mutui contratti nell’esercizio). Si rileva che vi è una notevole
contrazione proprio di questi due interventi rispetto all’esercizio precedente.
94
Tabella n. 42. (valori in euro)
Quadro (Riepilogo) generale di classificazione delle spese in conto capitale
Int. 1 Int. 2 Int. 3 Int. 4 Int. 5 Int. 6 Int. 7 Int. 8 Int. 9 Int. 10
Acquisizione di beni immobili
Espropri e servitù onerose
Acquisti di beni
specifici per realizzazioni in economia
Utilizzo di beni di terzi
per realizzazioni in economia
Acquisizione di beni mobili,
macchine, ed
attrezzature tecnico-
scientifiche
Incarichi professionali
esterni
Trasferimenti di capitale
Partecipazioni azionarie
Conferimenti di capitale
Concessione di crediti e anticipazioni
Totale
Risultanze rendiconto Anno 2006 (1)
12.646.691,46 10.312,00 8.131.646,83 20.788.650,29
Previsioni iniziali Anno 2007
9.915.500,00 104.000,00 3.000.000,00 13.019.500,00
Previsioni assestate Anno 2007
10.005.074,80 120.997,00 122.400,00 10.000,00 120.000,00 3.000.000,00 13.378.471,80
Risultanze rendiconto Anno 2007 (1)
7.710.574,80 120.997,00 122.400,00 10.000,00 120.000,00 2.840.529,54 10.924.501,34
% variazione Anno 2007/Ann0 2006
-39% 1.086% -65% -47,45
Impegni/ Previsioni iniziali
78% 116% 95% 84%
Impegni/ Previsioni definitive
77% 100% 100% 100% 100% 95% 82%
%intervento sul totale 70,58% 1,11% 1,12% 0,09% 1,10% 26%
Fonte: Corte dei conti su bilancio di previsione, rendiconto, certificato al conto del bilancio. (1) Si prende in considerazione la fase dell'impegno.
95
5.3 La gestione dei residui
Il risultato della gestione residui scaturisce dal processo di riaccertamento
dei residui attivi e passivi. Esso consiste nella verifica effettuata, in ordine a ciascun
singolo residuo, delle condizioni previste dalla legge per il loro mantenimento nel
conto del bilancio.
In tutti gli esercizi considerati il comune di Pietrasanta ha ottemperato al
dettato normativo, procedendo al riaccertamento dei residui attivi e passivi, prima
dell’inserimento nel relativo conto consuntivo.
Il riaccertamento relativo al conto consuntivo viene effettuato tramite
determina dirigenziale (ex art 107 del TUEL, funzioni dirigenziali).
In relazione al 2006 il riaccertamento è stato eseguito con determina n.1779
del 29.6.2007; per l’anno 2007, con determinazione dirigenziale del dirigente
servizi finanziari n° 1936 data 17/06/2008 si è provveduto al riaccertamento residui
attivi e passivi al 31.12.2007.
La determina dirigenziale non è motivata sostanzialmente in ordine alle
ragioni ed al titolo giuridico del mantenimento o della cancellazione di ogni residuo,
ma attesta il riaccertamento con riferimento ad un elenco allegato che indica i
residui mantenuti e cancellati.
Nondimeno l’analisi dei residui sia attivi che passivi, ha evidenziato alcune
criticità, tali da far presupporre che la procedura di riaccertamento dei residui stessi
sia stata in parte formale, senza che fossero sempre adeguatamente verificate le
ragioni del credito o del debito.
Proprio i parametri di deficiterietà, relativi ai residui attivi e passivi e cioè il
Volume residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza è
risultato maggiore del 27% (nello specifico 77,46%) delle spese correnti (Tit. I) ed
il Volume residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza,
con esclusione quelli relativi I.C.I. e trasferimenti erariali è risultato maggiore del
21%(nello specifico 47,38%) delle entrate correnti (accertamenti competenza Tit.
I-II-II).
Dal riscontro dei dati contabili ed in base alle certificazioni dell’organo di
revisione, per l’esercizio in esame, si è notato la presenza di residui attivi, risalenti
al 1982. L’entità totale degli stessi è pari ad € 46.881.060,00 (che sale ad
€63.534.254,00 aggiungendo i residui provenienti dal 2007)
La vetustà riscontrata dei residui attivi, anteriori al 2003, rappresenta il
34,23% del totale dei residui al 31.12.2006 dopo la gestione 2007, molto superiore
alla soglia di criticità individuata dalla Sezione pari al 18%, il cui superamento
96
potrebbe essere sintomo di un processo di riaccertamento residui non attendibile e
quindi la conservazione di partite inesigibili o insussistenti, con ripercussioni
negative sul risultato della gestione.
Il totale delle partite residuali attive rispetto alle entrate complessive
rappresenta un valore pari al 125,41%. La Sezione ritiene che anche un valore
superiore al 100% potrebbe rivelare la conservazione di partite inesigibili o
insussistenti con ripercussioni negative sul risultato della gestione.
Si è anche riscontrata la conservazione di residui attivi nel titolo V derivanti
da accensione di prestiti da oltre 10 anni, per un importo pari ad €1.226.419,00. Ciò
denota una criticità gestionale ed un rallentamento nelle spese in conto capitale.
Anche i residui passivi sono di notevole entità, per l’esercizio in esame, pari
ad € 66.964.792,00 (dato comprensivo dei residui provenienti dalla competenza).
L’esistenza di residui passivi del Titolo II da oltre due esercizi, per i quali non
vi sia stato affidamento di lavori denota difficoltà e criticità nella gestione della
spesa di investimento. L’organo di revisione ha attestato che è in corso una verifica
di tutti gli investimenti finanziati con mutui. La motivazione principale di tali residui,
secondo quanto attestato dal collegio dei revisori “sembra” riconducibile ai ribassi
d'asta non utilizzati.
In base a quanto attestato dall’organo di revisione (questionario linee guida
rendiconto 2007), non risulta, quantomeno per il 2007, lo stralcio dal bilancio dei
crediti di dubbia o difficile esigibilità con contestuale iscrizione dell'importo nel conto
patrimonio tra i crediti di dubbia esigibilità. Parimenti, l’organo di revisione ha
attestato che non si è proceduto a far confluire nell'avanzo vincolato ad
investimenti l'importo residui passivi eliminati finanziati con l'indebitamento già
perfezionato.
Nel parere dell’organo di revisione, in ordine ai residui attivi ed al
riaccertamento, si dà atto solamente del rispetto dell’art.228 TUEL, e sono riportati
i residui in base alla anzianità degli stessi. Non sono esplicitate le ragioni sottese
alle criticità (quantomeno connesse ai parametri di deficitarietà), né sono indicati
suggerimenti, salvo un attento monitoraggio.
Di seguito si espone l’analisi finanziaria dei residui.
Lo schema mostra il risultato della gestione dei residui, con un valore
positivo, dovuto a minori residui passivi di importo più elevato rispetto ai minori
residui attivi.
97
Tabella n. 43. (valori in euro)
Riepilogo del risultato della gestione residui - Anno 2007
Risultato +/- Importo
Maggiori residui attivi Minori residui attivi Residui attivi
210.102,19 1.065.286,74 -855.184,55
Minori residui passivi Residui passivi
879.019,56 879.019,56
Risultato della gestione residui 23.835,01
Fonte: Corte dei conti su rendiconto.
Una rappresentazione per l’E.F. 2007 dei residui attivi e passivi, distinti per
titolo, evidenzia il grado di smaltimento e di realizzo dei residui da parte dell’ente,
anche a seguito del riaccertamento.
Come appare evidente il grado di smaltimento è quasi analogo sia nel
rapporto fra il pagato ed i residui conservati, sia in rapporto ai residui riaccertati, e
ciò sia nella disamina dei residui passivi, attestandosi al 37% circa, sia nell’analisi di
quelli attivi, con un valore del 33% circa.
I valori critici si riscontrano nella spesa in conto capitale (32% circa), a
fronte di una percentuale elevata (84% circa) nelle entrate da accensione prestiti, e
nelle entrate derivanti da contributi e trasferimenti ed extratributarie (14% circa).
Nelle spese ed entrate da servizi per c/ terzi il grado di smaltimento è molto
esiguo (13% circa).
98
Tabella n. 44. (valori in euro)
Risultato della gestione dei Residui passivi
Anno 2007
Grado di smaltimento
Residui
conservati
Residui
reimpegnati Pagamenti
Pagamenti /
residui
conservati
Pagamenti
/ residui
reimpegnati
Titolo
1 2 3 4 = (3/1) 5 = (3/2)
I Spese correnti 21.726.451,29 21.155.451,99 10.988.320,09 50,58% 51,94%
II Spese in conto capitale 46.096.991,21 45.788.970,95 15.035.392,21 32,62% 32,84%
II
I
Spese per rimborso di
prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00%
IV Spese per servizi per
c/terzi 3.019.891,16 3.019.891,16 399.441,97 13,23% 13,23%
Totale 70.843.333,66 69.964.314,10 26.423.154,27 37,30% 37,77%
Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto dell'ente.
Tabella n. 45. (valori in euro)
Risultato della gestione dei Residui attivi
Anno 2007
Grado di smaltimento Residui
conservati Residui
riaccertati Riscossioni Riscossioni/ residui
conservati
Riscossioni/ residui
riaccertati
Titolo
1 2 3 4 =(3/1) 5 = (3/2)
I Entrate tributarie 16.265.229,34 15.199.942,60 5.162.241,64 31,74% 33,96%
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti
2.724.270,60 2.799.392,81 409.804,84 15,04% 14,64%
III Entrate extratributarie 10.305.477,15 10.440.457,13 1.559.087,63 15,13% 14,93%
Totale entrate correnti 29.294.977,09 28.439.792,54 7.131.134,11 24,34% 25,07%
IV
Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti
27.999.058,48 27.999.058,48 8.582.925,48 30,65% 30,65%
V Entrate da accensione prestiti
8.378.841,70 8.378.841,70 7.105.989,53 84,81% 84,81%
VI Entrate da servizi per c/ terzi
5.644.743,86 5.644.743,86 761.328,27 13,49% 13,49%
Totale 71.317.621,13 70.462.436,58 23.581.377,39 33,07% 33,47%
Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto dell'ente.
99
In particolare si pone in evidenza quali sono le funzioni di bilancio nelle quali
questa criticità si evidenzia maggiormente.
Per la spesa corrente in conto residui appare basso il grado di smaltimento
nelle Funzioni relative alla giustizia, nel campo della viabilità e trasporti e nel campo
dello sviluppo economico. Si nota che le criticità non sono speculari in conto
competenza.
Più elevata è la velocità di cassa in conto residui per le funzioni nei settori
sportivo e ricreativo e nel campo turistico.
100
Con riguardo alla spesa in conto capitale, in conto residui è basso il grado di
smaltimento soprattutto nelle Funzioni relative alla cultura e beni culturali, al
settore sociale me anche alla viabilità e trasporti ed alle funzioni di polizia locale e
servizi produttivi, per le quali non si registra alcun pagamento in conto residui ne in
conto competenza.
Tabella n.46. (valori in euro)
Residui SPESA CORRENTE
RESIDUI 2007 COMPETENZA 2007 Residui
reimpegnati pagati % di
smaltimento impegni pagamenti Capacità di
pagamento Funzioni generale di amministrazione e controllo
4.485.890,81 1.817.768,47 40,52% 8.213.043,51 5.651.339,90 68,81%
Funzioni relative alla giustizia
20.190,08 4.480,65 22,19% 13.452,33 6.024,36 44,78%
Funzioni di polizia locale 382.712,16 254.423,12 66,48% 1.518.433,80 1.319.832,31 86,92%
Funzioni di istruzione pubblica
1.442.005,25 912.994,17 63,31% 2.182.448,23 1.023.896,93 46,92%
Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali
831.605,38 559.536,35 67,28% 1.842.898,05 849.524,22 46,10%
Funzioni nel settore sportivo ricreativo
336.430,15 236.143,73 70,19% 605.579,50 382.584,28 63,18%
Funzioni nel campo turistico 270.725,86 194.537,84 71,86% 468.718,89 302.356,39 64,51%
Funzioni nel campo della viabilità e trasporti
3.047.111,83 374.389,79 12,29% 2.365.750,21 1.066.186,74 45,07%
Funzioni di gestione del territorio e dell'ambiente
7.291.582,99 5.197.437,20 71,28% 9.236.256,29 5.621.456,05 60,86%
Funzioni nel settore sociale 2.329.257,05 1.258.441,37 54,03% 3.270.769,93 1.295.611,48 39,61%
Funzioni nel campo dello viluppo economico
717.485,91 178.167,40 24,83% 499.947,94 195.661,47 39,14%
Funzioni relative a servizi produttivi
454,52 0,00% 20.841,41 20.800,09 99,80%
TOTALE 21.155.451,99 10.988.320,09 51,94% 30.238.140,09 17.735.274,22 58,65%
Fonte conto consuntivo 2007
101
I seguenti prospetti riassumono gli indicatori relativi alla gestione dei residui
attivi e passivi.
L’indice di formazione dei residui attivi indica la percentuale della somma
differenziale tra gli accertamenti di competenza e le relative riscossioni di
competenza, rispetto alle riscossioni di competenza.
L’indice di formazione dei residui passivi: indica la percentuale della somma
differenziale tra gli impegni di competenza e i relativi pagamenti di competenza,
rispetto all’ammontare degli impegni di competenza.
Le seguenti tabelle rappresentano l’indice di formazione dei residui generati
dalla competenza, nel 2007 in dettaglio e nel triennio riassuntivamente.
Si evidenzia una diminuzione del valore del grado di formazione dei residui
attivi nel triennio,valore che comunque appare ancora troppo elevato (33%).
Si ritiene quindi necessaria una più attenta valutazione dei motivi che hanno
comportato il formarsi dei residui attivi, relativi soprattutto alle entrate correnti, che
rilevano nel 2007 un indice di formazione elevato soprattutto nel titolo III (52%),
nonché nel titolo V (84%).
Tabella n. 47. (valori in euro)
Residui SPESA IN CONTO CAPITALE
RESIDUI 2007 COMPETENZA 2007
Residui
riaccertati pagati % di
smaltimento impegni pagamenti Capacità di pagamento
Funzioni generale di Amministrazione e controllo
11.856.840,42 7.531.438,78 63,52% 5.116.138,36 1.750.000,00 34,21%
Funzioni relative alla giustizia 568.102,59 296.851,03 52,25% 0,00%
Funzioni di polizia locale 425,38 0,00% 220.000,00 0,00%
Funzioni di istruzione pubblica 1.140.604,58 441.031,87 38,67% 1.703.796,20 0,00% Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali
690.590,61 30.995,91 4,49% 70.000,00 0,00%
Funzioni settore sportivo e ricreativo
2.096.178,63 804.101,04 38,36% 350.000,00 0,00%
Funzioni nel campo turistico 3.333.362,05 1.373.240,88 41,20% 530.000,00 0,00% Funzioni nel campo della viabilità e trasporti
6.582.702,23 1.012.200,83 15,38% 1.261.807,56 0,00%
Funzioni di gestione del territorio e dell'ambiente
16.460.126,81 3.328.739,39 20,22% 1.438.729,68 510.699,38 35,50%
Funzioni nel settore sociale 1.621.096,63 29.730,43 1,83% 10.000,00 0,00% Funzioni nel campo dello sviluppo economico
1.428.506,53 187.062,05 13,09% 80.000,00 0,00%
Funzioni relative a servizi produttivi
10.434,49 0,00% 144.029,54 0,00%
TOTALE 45.788.970,95 15.035.392,21 32,84% 10.924.501,34 2.260.699,38 20,69%
Fonte conto consuntivo 2007
102
Tabella n.48. (valori in euro)
Indice di formazione dei residui attivi 2007
ACCERTAMENTI RISCOSSIONI valore ENTRATE 2007 A B (A-B)/A
Tit. I 17.802.061,55 15.219.298,33 15% Tit. II 5.638.711,74 4.222.555,42 25% Tit. III 8.159.996,61 3.881.307,10 52% Totale Entrate correnti 31.600.769,90 23.323.160,85
26% Tit.IV 9.470.165,05 5.344.069,38 44% Tit. V 2.840.529,54 450.000,00 84% Totale entrate in conto capitale
12.310.694,59 5.794.069,38 53%
Tit. VI 6.749.459,51 4.890.500,37 28% TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE
50.660.924,00 34.007.730,60
33% Fonte: Sezione Regionale di controllo su dati dei rendiconto 2005, 2006 e 2007 valori di
competenza
TAB. n.49. Indice di formazione dei residui attivi nel triennio
2005 2006 2007 (Accertamenti -riscossioni)/accertamenti 51% 50 % 33% Fonte: Sezione Regionale di controllo su dati dei rendiconto 2005, 2006 e 2007 valori di competenza In ordine ai residui passivi si riscontra, nel triennio, una lieve diminuzione
del valore del grado di formazione degli stessi che comunque appare troppo elevato
(46%).
Nel 2007 si riscontra criticità soprattutto nell’indice di formazione dei residui
passivi relativi alle spese in conto capitale (79%).
Tabella n.50. Indice di formazione dei residui passivi nel triennio
2005 2006 2007 (Impegni- pagamenti) / impegni 54% 56% 46% Fonte: Sezione Regionale di controllo su dati dei rendiconto 2005, 2006 e 2007 valori di competenza
103
Tabella n.51. (valori in euro)
Indice di formazione dei residui passivi 2007
SPESA IMPEGNI PAGAMENTI valore
2007 A B (A-B)/A I - Spesa corrente 30.238.140,09 17.735.274,22 41% II - Spese in conto capitale
10.924.501,34 2.260.699,38 79%
III - Spesa per rimborso prestiti
2.689.239,87 2.689.239,87 0%
IV - Spese per servizi conto terzi
6.749.459,51 4.492.494,68 33%
TOTALE GENERALE DELLE SPESE 50.601.340,81 27.177.708,15 46%
Fonte: Sezione Regionale di controllo su dati dei rendiconto 2005, 2006 e 2007 valori di competenza
Il grado di smaltimento dei residui della gestione indica la misura nella quale
i residui provenienti dagli esercizi precedenti sono stati realizzati finanziariamente,
ossia riscossi se attivi o pagati se passivi nell’esercizio in esame.
Tali indici percentuali presentano una variabilità compresa fra 0 e 100:
esprimono l’attitudine e la capacità dell’ente di realizzare finanziariamente le
posizioni giuridiche di credito e debito sorte negli esercizi precedenti rispetto a
quello analizzato.
L’indice di smaltimento dei residui attivi indica la parte dei residui che è stata
riscossa ovvero la parte che ha trovato compimento nel processo di acquisizione
delle entrate: è il rapporto fra riscossioni sui residui e residui attivi iniziali.
TAB.52.
SMALTIMENTO DEI RESIDUI ATTIVI - Riscossioni su residui / residui attivi riaccertati
Esercizio Fin.
Titolo I
Titolo II
Titolo III
totale entrate correnti Titolo IV
Titolo V
totale entrate
c/capitale Titolo VI Totale
2005 28,61% 60,86% 29,72% 31,78% 39,19% 54,83% 41,35% 25,89% 36,02%
2006 35,39% 15,71% 19,87% 36,00% 25,31% 79,29% 38,25% 15,75% 32,91%
2007 33,96% 14,64% 14,93% 25,07% 30,65% 84,81% 43,13% 13,49% 33,47%
Fonte: Sezione Regionale di controllo su dati dei rendiconto 2005, 2006 e 2007
In relazione ai residui attivi, in totale, si nota il valore percentualizzato non
molto elevato 33%, peraltro con una linea tendenziale oscillante nel triennio.
Sintomo di criticità è rappresentato dalla presenza di un indice di
smaltimento dei residui attivi di parte corrente con il valore in diminuzione nel
triennio; e la presenza di un basso (25,07%) indice di smaltimento dei residui attivi
104
di parte corrente,al di sotto della soglia, pari al 90%, che la Sezione considera
critica.
Critico si mostra anche il grado di smaltimento dei residui attivi di parte
capitale (43,13%), al di sotto della soglia, pari al 50%, che la Sezione considera
critica.
L’indice di smaltimento dei residui passivi indica la parte dei residui che è
stata pagata ovvero la parte che ha trovato compimento nel processo di erogazione
delle spese: è il rapporto fra pagamenti sui residui e residui passivi iniziali
TAB. n.53.
Smaltimento dei residui passivi
Esercizio Fin. Titolo I Titolo II Titolo III Titolo IV Totale
2005 52,50% 43,70% 0,00% 61,90% 46,56%
2006 47,91% 33,85% 0,00% 44,53% 38,28%
2007 51,94% 32,84% 0,00% 13,23% 37,77%
Fonte: Sezione Regionale di controllo su dati dei rendiconto 2005, 2006 e 2007
In relazione ai residui passivi si evidenzia una bassa percentuale dell’indice
di smaltimento (37%), con una linea tendenziale in diminuzione nel triennio.
Sintomo di criticità è rappresentato dalla presenza di un indice (51,94%) di
smaltimento dei residui passivi di parte corrente, al di sotto della soglia, pari al
90%, che la Sezione considera critica, pur registrando un lieve aumento del valore
nel triennio considerato.
Ulteriore sintomo di criticità è rappresentato dalla presenza di un basso
indice (32,84%) di smaltimento dei residui passivi di parte capitale,al di sotto della
soglia, pari al 50%, che la Sezione considera critica.
Di seguito si riportano le tabelle relative al riepilogo residui passivi ed attivi.
In riferimento ai residui attivi, a seguito di specifica richiesta istruttoria, si è
riscontrato che i residui attivi al titolo V cat. 3, riferiti ad esercizi precedenti il 2001,
sono dovuti a mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti ed ancora da
incassare, mentre con riguardo all'accertamento relativo all'anno 2007 una quota
parte riferita ad un contratto di acquisto di un immobile è stata erogata dall'istituto
mutuante nell'anno stesso, mentre la parte restante è stata erogata nei primi giorni
dell'anno 2008. Chiaramente, considerando l’anzianità dei residui del titolo V
categoria 3, è evidente una criticità gestionale elevata nell’attuazione di interventi
ed opere finanziate con mutuo.
105
Tabella n. 54. (valori in euro)
Riepilogo residui passivi da conservare Residui passivi
Esercizi Precedenti
2003 2004 2005 2006 2007 Totale
Passivi Tit. I 2.163.537,00 1.275.442,00 1.302.537,00 2.204.905,00 3.220.711,00 12.502.866,00 22.669.998,00
Passivi Tit. II 5.969.588,00 5.062.941,00 5.231.900,00 5.954.497,00 8.534.653,00 8.663.802,00 39.417.381,00
Passivi Tit. III 0,00
Passivi Tit. IV 643.211,00 166.079,00 76.259,00 147.446,00 1.587.453,00 2.256.965,00 4.877.413,00
Totale Passivi 8.776.336,00 6.504.462,00 6.610.696,00 8.306.848,00 13.342.817,00 23.423.633,00 66.964.792,00
Fonte: rendiconto di gestione dell’Ente
106
Tabella n. 55. (valori in euro)
RIEPILOGO RESIDUI ATTIVI DA CONSERVARE DA GESTIONE RESIDUI
Anno Anno 1981 Anno 1982 1983 1984 1985
Titolo Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Titolo I 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Titolo II 0,00% 10.626,31 4,03% 6.598,26 2,76% 6.240,78 100,00% 9.982,92 32,56% Titolo III 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Titolo IV 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 15.501,20 50,56% Titolo V 42.787,49 100,00% 253.279,86 95,97% 232.710,39 97,24% 0,00% 0,00% Titolo VI 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5.177,48 16,89% Totale 42.787,49 100,00% 263.906,17 100,00% 239.308,65 100,00% 6.240,78 100,00% 30.661,60 100,00%
Anno 1986 1987 1988 1989 1990
Titolo Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Titolo I 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Titolo II 9.733,71 14,03% 10.195,06 9,93% 11.379,12 5,20% 603,48 4,10% 818,96 12,96% Titolo III 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Titolo IV 10.329,14 14,89% 5.164,57 5,03% 1.790,04 0,82% 0,00% 0,00% Titolo V 41.813,34 60,27% 86.335,04 84,09% 204.404,26 93,34% 6.833,39 46,42% 0,00% Titolo VI 7.497,56 10,81% 970,33 0,95% 1.414,27 0,65% 7.283,64 49,48% 5.502,41 87,04% Totale 69.373,75 100,00% 102.665,00 100,00% 218.987,69 100,00% 14.720,51 100,00% 6.321,37 100,00%
Anno 1991 1992 1993 1994 1995
Titolo Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Titolo I 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Titolo II 801,40 1,32% 782,76 0,76% 300,67 0,14% 11.513,31 78,21% 44.621,31 705,88% Titolo III 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Titolo IV 0,00% 1.329,36 1,29% 6.118,73 2,79% 42.195,61 286,65% 94.068,59 1488,10% Titolo V 33.203,08 54,64% 196.820,02 191,71% 0,00% 0,00% 171.021,26 2705,45% Titolo VI 26.760,25 44,04% 159.807,47 155,66% 19.715,79 9,00% 5.207,45 35,38% 20.880,21 330,31%
Totale 60.764,73 100,00% 358.739,61 100,00% 26.135,19 100,00% 58.916,37 100,00% 330.591,37 100,00%
107
Tabella n. 55 -segue (valori in euro)
RIEPILOGO RESIDUI ATTIVI DA CONSERVARE DA GESTIONE RESIDUI
Anno Anno 1996 Residui Titolo V con vetustà >10 anni
Anno 1997 Anno 1998 Anno 1999
Titolo Importo % su totale anno
Importo % su totale Titolo V
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Titolo I 0,00% 0,00 0,00% 583,51 0,12% 545,58 0,07% 559.739,88 52,76% Titolo II 72.957,78 40,58% 197.155,83 9,81% 79.754,10 16,27% 100.023,65 12,13% 5.164,57 0,49% Titolo III 9.038,00 5,03% 9.038,00 0,45% 51.645,69 10,54% 51.691,36 6,27% 28.102,25 2,65% Titolo IV 88.173,42 49,05% 264.670,66 13,17% 213.180,15 43,49% 544.931,67 66,06% 337.546,13 31,81% Titolo V 0,00% 1.269.208,13 63,15% 0,00% 0,00% 0,00% Titolo VI 9.602,23 5,34% 269.819,09 13,42% 144.998,51 29,58% 127.732,39 15,48% 130.418,53 12,29% Totale 179.771,43 100,00% 2.009.891,71 100,00% 490.161,96 100,00% 824.924,65 100,00% 1.060.971,36 100,00%
Anno Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Residui Titoli I-IV con vetustà >3 anni
Titolo Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale Titoli I-IV
Titolo I 1.387.270,87 27,04% 1.466.481,99 48,57% 1.746.121,83 50,58% 1.018.415,78 34,43% 6.179.159,44 38,67% Titolo II 15.493,71 0,30% 13.344,60 0,44% 72.275,30 2,09% 54.445,90 1,84% 537.657,66 3,36% Titolo III 21.567,65 0,42% 77.742,77 2,57% 1.000.466,85 28,98% 1.108.982,38 37,50% 2.349.236,95 14,70% Titolo IV 3.451.955,81 67,29% 1.425.136,89 47,20% 334.742,47 9,70% 342.961,67 11,60% 6.915.125,45 43,27% Titolo V 2.865,19 0,06% 778,85 0,03% 0,00% 0,00% Titolo VI 250.937,30 4,89% 36.079,41 1,19% 298.324,80 8,64% 432.844,75 14,63% Totale 5.130.090,53 100,00% 3.019.564,51 100,00% 3.451.931,25 100,00% 2.957.650,48 100,00% 15.981.179,50 134,90%
Anno Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Total residui attivi Totale residui vetusti
Titolo Importo % su totale anno Importo
% su totale anno
Importo % su totale anno
Importo % su totale Importo
% su totale Titoli I-V
Titolo I 1.458.120,56 24,57% 913.360,66 10,10% 1.487.060,30 11,48% 10.037.700,96 21,41% 17.250.387,63 41,07%
Titolo II 95.815,08 1,61% 605.225,78 6,69% 1.150.889,45 8,88% 2.389.587,97 5,10% Titolo III 1.542.613,32 25,99% 1.962.620,90 21,70% 3.026.898,33 23,36% 8.881.369,50 18,94% Titolo IV 1.661.772,89 28,00% 4.657.508,90 51,49% 6.181.725,76 47,71% 19.416.133,00 41,42% Titolo V 0,00% 0,00% 0,00% 1.272.852,17 2,72% Titolo VI 1.176.388,57 19,82% 906.020,08 10,02% 1.109.852,16 8,57% 4.883.415,59 10,42% Totale 5.934.710,42 100,00% 9.044.736,32 100,00% 12.956.426,00 100,00% 46.881.059,19 100,00%
Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.
108
5.4 Il Risultato di amministrazione e di gestione
Il risultato della gestione di competenza
Il bilancio 2007 si chiude con una gestione di competenza in positivo per un
importo di €59.583,19 pari alla differenza fra gli accertamenti e gli impegni.
Il valore attestato è positivo, a differenza dei due precedenti esercizi, nei
quali il risultato aveva assunto segno negativo: nel triennio quindi l’andamento
della gestione di competenza è migliorato solo a decorrere dal 2007.
Tabella n. 56. (valori in euro)
Risultato di gestione: evoluzione triennale
2005 2006 2007
Accertamenti di competenza 59.222.680,00 57.687.754,84 50.660.924,00
Impegni di competenza 59.634.005,00 58.132.469,50 50.601.341,81
-411.325,00 -444.714,66 59.582,19
Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.
Ad analogo risultato positivo della competenza si giunge anche attraverso la
somma algebrica dei maggiori e minori accertamenti delle entrate e dei minori
impegni delle spese come risulta dalla successiva tabella.
Il prospetto successivo rappresenta in sintesi il riepilogo della gestione di
competenza, con applicazione dell’avanzo.
109
Tabella n. 57. (valori in euro)
RIEPILOGO DEL RISULTATO DELLA GESTIONE COMPETENZA 2007
Risultato +/- Importo
Entrata (Titolo I, II e III) +/- Importo
Maggiori accertamenti
+ 381.910,79
Minori accertamenti
- 219.306,11 - 162.604,68
-
Spesa (Titolo I e III - al netto dell'int.01-)
Minori impegni + 1.164.285,26 + 1.164.285,26
Parte corrente
Risultato complessivo + 1.326.889,94
Entrata (Titolo IV e V)
+/- Importo
Maggiori accertamenti
+
Minori accertamenti
- 5.555.972,19 - -5.555.972,19
Spesa (Titolo II e int.01 del titolo III)
Minori impegni + 4.453.970,46 + 4.453.970,46
Parte in conto capitale
Risultato complessivo + -1.102.001,73
Entrata (Titolo VI) +/- Importo
Maggiori accertamenti
+
Minori accertamenti
- 557.062,11 - -557.062,11
Spesa (Titolo IV)
Minori impegni + 557.062,11 + 557.062,11
Partite in conto terzi
Risultato complessivo 0,00
Risultato della gestione di competenza al netto dell'avanzo applicato + 224.888,21
Applicazione avanzo di amministrazione esercizio 2006 - 165.305,02
Risultato della gestione di competenza con applicazione dell'avanzo + 59.583,19
Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.
Il risultato della gestione, positivo per €59.583 migliora con l’applicazione
dell’avanzo 2006. L’avanzo è interamente applicato alla parte in conto capitale,
perciò non si riscontrano criticità, atteso che la gestione corrente è positiva senza
bisogno dell'avanzo e la gestione capitale è positiva grazie all'applicazione
dell'avanzo.
Gli accertamenti e gli impegni delle partite per servizi conto di terzi,
compresi nei precedenti valori, formalmente pareggiano, ma risulta una eccedenza
sostanziale di €469.524 per poste non correttamente allocate nelle partite di giro.
110
Ciò costituisce una irregolarità contabile in quanto contrasta con i principi
contabili e non consente una corretta valutazione del risultato e degli equilibri della
gestione.
Tabella n. 58. (valori in euro)
Servizi c/terzi
Partite non correttamente contabilizzate nella voce "Altre" 2007
Importo
CONTRIBUTO 4% TARSU PROV. 201.348,00 UTENZE E ALTRO C/TERZI 226.619,00 RIMBORSI OO.UU. 41.557,00 Totale eccedenza 469.524,00 Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.
Il risultato di amministrazione
In conclusione, è stato esaminato il risultato di amministrazione, definito
normativamente nell’art.186 TUEL, pari cioè al fondo cassa al 31-12 aumentato dei
residui attivi e diminuito dei residui passivi. Esso è considerato dalla norma il dato
informativo contabile correlato alla consistenza della cassa ed alle pendenze in
essere rappresentate dai residui, che derivano sia dalla gestione di competenza che
da quella dei residui.
Il risultato di amministrazione rappresenta complessivamente gli esiti della
gestione finanziaria ed autorizzatoria: esso deve formarsi nel rispetto del principio
contabile della prudenza, così come indicato nelle “Finalità e postulati dei principi
contabili degli enti locali, e della chiarezza”.
E’ un risultato rilevante nella logica della contabilità finanziaria dell’ente
locale, perché evidenzia da un lato la condizione di equilibrio e la sua sussistenza, e
dall’altro le successive modalità di utilizzo dell’avanzo.
La condizione di equilibrio è intesa nel senso di correlazione fra situazione
debitoria e risorse utilizzabili.
111
Tabella n. 59. (valori in euro)
Risultato finanziario complessivo - Anno 2007
In conto residui Residui Competenza
Totale
Fondo di cassa al 1^ gennaio 2007 197.812,88
Riscossioni 23.581.377,39 34.007.730,60 57.589.107,99 Pagamenti 26.423.154,27 27.177.708,15 53.600.862,42 Fondo di cassa al 31 dicembre 4.186.058,45 Da gestione Residui Competenza
Totale
Residui attivi 46.881.059,19 16.653.193,40 63.534.252,59 Residui passivi 43.541.159,83 23.423.632,66 66.964.792,49 Avanzo di amministrazione al 31 dicembre Anno 2007 755.518,55
Fonte: Corte dei conti sui dati del rendiconto
Nell’esercizio 2007 si è verificato un avanzo di amministrazione, pari ad
€755.518,55. Rapportato al volume delle entrate correnti ne configura il 2%, ben al
di sotto della soglia di criticità, individuata dalla Sezione nel 5%.
La suddivisione dell’avanzo è rappresentata nello schema seguente dal quale
si deduce che l’avanzo, che proviene dalla gestione corrente, liberamente
utilizzabile dall’ente rappresenta il 44% del totale.
Tabella n.60. (valori in euro)
Componenti dell’avanzo
Avanzo di amministrazione Fondi vincolati
Fondi per il finanziamento di spese in conto capitale
Fondi di ammortamento
Fondi non vincolati
755.518,55 0,00 423.908,47 0,00 331.610,08
% sul totale 56% 44%
Fonte: Corte dei conti su rendiconto.
Nel triennio il risultato di amministrazione, mostra valori di poco oscillanti e
sempre positivi.
Tabella n. 61. (valori in euro)
Risultato di amministrazione: evoluzione triennale
2005 2006 2007
874.659,77 672.100,35 755.518,55
Fonte: Conto consuntivo e Relazione tecnica allegata 2005, 2006 e 2007
Nel triennio è sempre presente la componente libera, unica componente
dell’avanzo nel 2005 e 2006
112
Tabella n. 62. (valori in euro)
COMPONENTI DELL'AVANZO DEL TRIENNIO 2005-2007
Avanzo di amministrazione
2005 2006 2007
Fondi vincolati Fondi per finanziamento spese in conto capitale
423.908,47
Fondi di ammortamento Fondi non vincolati 874.629,77 672.100,35 331.610,08 Totale 874.629,77 672.100,35 755.518,55
Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.
Il fondo di cassa al 31 dicembre 2007 non è di entità elevata, pari ad
€4.186.058,45, che rappresenta solo l’8 % del volume complessivo del bilancio .
La conciliazione fra il risultato della gestione di competenza e il risultato di
amministrazione è rappresentato dal seguente prospetto.
Il risultato di amministrazione può essere analizzato dal punto di vista
dell’origine, della consistenza e della composizione.
In relazione all’origine, per valutare l’incidenza sul risultato di
amministrazione stesso delle disponibilità liquide e del saldo dei residui, si
costruiscono i due seguenti rapporti:
Fondo cassa al 31-12 / Avanzo = 5,540643
Saldo residui / Avanzo = -4,540642847
Il primo valore è superiore all’unità ed è sintomo di eccedenza dei residui
passivi rispetto a quelli attivi.
Il valore negativo del secondo rapporto conferma quanto sopra.
Tabella n. 63. (valori in euro)
Risultato complessivo gestione competenza e residui - Anno 2007
Totale accertamenti di competenza + 50.660.924,00 Totale impegni di competenza - 50.601.340,81 Saldo Gestione competenza Avanzo + 59.583,19 Maggiori residui attivi riaccertati + 210.102,19 Minori residui attivi riaccertati - 1.065.286,74 Minori residui passivi riaccertati + 879.019,56 Saldo Gestione residui Avanzo + 23.835,01 Risultato complessivo da gestione + 83.418,20
Eventuale avanzo applicato di esercizi precedenti + 165.305,02 Avanzo accertato con il rendiconto 2006 e non applicato al bilancio di previsione 2007
+ 506.795,33
Risultato complessivo al 31/12/2007 + 755.518,55
Fonte: Corte dei conti sul rendiconto.
113
Con riguardo alla consistenza del risultato di amministrazione, relazionando
infine il risultato della gestione di competenza ed il risultato della gestione dei
residui, con l’avanzo di amministrazione, si nota l’incidenza maggiore della gestione
di competenza (circa 8%), rispetto alla gestione dei residui (circa il 3%).
Saldo Gestione competenza/Avanzo = 0,078863967
Saldo Gestione residui / Avanzo = 0,031571707
Infine con riguardo alla composizione, l’analisi serve per individuare i
margini di manovra e di discrezionalità per il successivo utilizzo ed i seguenti due
indicatori mettono in luce la sussistenza di fondi non vincolati, per il 44%.
• Fondi non vincolati/avanzo di amministrazione = 44%
• Fondi vincolati /avanzo di amministrazione =0
• Fondi per finanziamento spese conto capitale /avanzo di
amministrazione = 56%
• Fondi ammortamento/avanzo di amministrazione =0
5.5 Parametri deficitarietà
Il TUEL, all’art. 228, co.5, stabilisce che al conto del bilancio sia allegata una
tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale,
prevista dal successivo art.242.12 13
Gli enti locali, che in base a detti parametri presentino condizioni di squilibrio
gravi ed incontrovertibili sono da considerarsi strutturalmente deficitari. Tale
situazione è prodromica al dissesto finanziario, quando cioè l’ente locale non è più
in grado di assolvere le funzioni ed i servizi indispensabili.
La tabella in argomento deve essere allegata anche al bilancio di previsione
(art. 172 TUEL lett.7), nonché al certificato del rendiconto.
12 Art 242 TUEL comma 2. Con decreto del Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, da emanare entro settembre e da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, sono fissati per il triennio successivo i parametri obiettivi, determinati con riferimento a un calcolo di normalità dei dati dei rendiconti dell'ultimo triennio disponibile, nonché le modalità per la compilazione della tabella di cui al comma 1. Fino alla fissazione di nuovi parametri triennali si applicano quelli vigenti per il triennio precedente. Comma modificato dall'art. 1, comma 714, L. 27 dicembre 2006, n. 296, a decorrere dal 1° gennaio 2007 13 Con decreto del Ministro dell’Interno, sentita la Conferenza Stato città e autonomie locali (decreto n. 217/03 del 10/06/2003) è stata predisposta la tabella delle condizioni di deficitarietà con la determinazione dei parametri di riferimento.
114
Tabella parametri deficitarietà
Valore e situazione effettivi al 31.12.2006
Valore e situazione effettivi al 31.12.2007
1. Disavanzo di amministrazione complessivo > al 5 % delle spese, desumibili dai titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa;
no NO
2. Volume residui attivi fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione quelli relativi I.C.I. e trasferimenti erariali > 21% entrate correnti (accertamenti competenza Tit. I-II-II)
no Sì
47,38%
3. Volume residui passivi fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza >27% delle spese correnti Tit. I
no Sì
77,46%
4. Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell’ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge;
no NO
5. Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 194 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento;
no NO
6. Volume entrate proprie (accertamenti Tit. I-III) rapportato al volume entrate correnti (accertamenti competenza Tit.I-II-III), < al 35% per i comuni da 3000 a 59.999 abit.,
no
7. Volume spese personale rapportato al volume spese correnti (impegni competenza Tit.I) > al 46% per i comuni da 3000 a 59.999 abit.,
no
8. Importo interessi passivi su mutui >12% delle entrate correnti (accertamenti competenza Tit. I – II –III)
no
La tabella è stata allegata, in ossequio agli artt. 172 e 228 TUEL, al bilancio
di previsione ed al conto del bilancio 2007, evidenziando che il Volume residui attivi
fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione quelli relativi
I.C.I. e trasferimenti erariali è maggiore 21% (47,38%) delle entrate correnti
(accertamenti competenza Tit. I-II-II); e che il Volume residui passivi di fine
esercizio provenienti dalla gestione di competenza è superiore al 27% (77,46%)
delle spese correnti Tit.I. La crescita notevole dei due parametri, sintomo di
criticità, impone una riflessione sull’entità dei residui, sulla necessità di un
procedimento di riaccertamento che dia conto delle poste effettive, nell’ambito di un
bilancio che sia attendibile e veritiero.
L’ente ha comunicato che nell’ambito del rendiconto di gestione 2008, con
particolare riferimento alla tabella dei parametri di deficitarietà strutturale gli
indicatori 2 e 3, pur attestandosi oltre la soglia di deficitarietà, hanno registrato un
netto miglioramento passando rispettivamente dal 47,38 del 2007 al 28,43% del
2008 e dal 77,46% del 2007 al 38,53% del 2008.
115
5.6 Il conto economico
I risultati economici sono riassunti nella tabella seguente .
Tabella n. 64. (valori in euro)
Risultati economici della gestione
2005 2006 2007
Risultato della gestione - Ro(g) 5.140.762,88 7.074.515,13 7.006.385,00
Proventi ed oneri da aziende speciali
e partecipate - Ro(a)
- 3.983.807,17 - 5.631.967,22 - 4.497.894,72
Risultato della gestione
operativa - Ro
1.156.955,71 1.442.547,91 2.508.490,28
Proventi ed oneri finanziari della
gestione - Ofin
- 501.147,78 - 997.655,46 - 1.146.271,26
Risultato della gestione ordinaria 655.807,93 444.892,45 1.362.219,02
Risultato della gestione Straordinaria
Rs
585.825,44 116.714,61 3.735.656,64
Risultato economico
dell’esercizio - Rn
1.241.633,37 561.607,61 5.097.875,66
Elaborazione Corte dei conti; dati Rendiconto 2005, 2006 2007
Il risultato economico dell’esercizio 2007 risulta positivo, con un aumento
consistente rispetto all’esercizio precedente.
La percentualizzazione dello schema di conto economico riclassificato per
aree della gestione, esprime il peso dei vari risultati economici particolari rispetto al
reddito operativo Ro.
Tabella n. 65. Schema conto economico riclassificato: % sul reddito operativo
2005 2006 2007
Ro(g) /Ro % 444% 490% 279% Ro(a) /Ro % -344% -390% -179% Ofin / Ro % -43% -69% -46% Rs / Ro % 51% 8% 149% Rn / Ro % 107% 39% 203% Elaborazione Corte dei conti; dati Rendiconto 2005, 2006 2007
Come risulta evidente, incide per la metà del valore sul risultato economico
dell’esercizio il risultato della gestione operativa, proveniente dalla gestione,
negativamente influenzato dagli oneri da aziende speciali e partecipate ; è negativo
anche il risultato della gestione finanziaria ma in ripresa rispetto al 2006; il risultato
116
della gestione ordinaria presenta un saldo positivo con un miglioramento evidente,
rispetto all’esercizio precedente; infine il risultato della gestione straordinaria
rappresenta una componente determinante nel risultato economico dell’esercizio.
Il principio contabile n.3 richiede che nella relazione al rendiconto debba
essere fornito il dettaglio delle insussistenze dell’attivo (minori crediti rilevati con il
riaccertamento dei residui, perdite, dismissioni o danneggiamento, o infine
rettifiche negative per errori pregressi), ma ciò non risulta.
Tuttavia nel questionario relativo al rendiconto 2007 l’organo di revisione
riconduce i proventi straordinari a Plusvalenze da alienazione per €4.049.221,00 e
ad insussistenze nel passivo per minori debiti di funzionamento per € 570.999,00 ;
le sopravvenienze attive sono riconducibili a maggiori crediti e sono pari a
€210.102,00.
Gli oneri straordinari invece sono riconducibili dall’organo di revisione ad
insussistenze nell’attivo per minori crediti per €1.087.703 e, secondo una dizione
ben poco dettagliata, ad “ altri oneri straordinari rilevati nel conto del bilancio” per
€ 6.963.
In allegato (al sub A) a titolo sperimentale si riporta l’analisi del conto
economico elaborata sulla base di specifici indicatori.
L'ente è privo di contabilità generale ma, al fine della verifica del prospetto
di conciliazione, il collegio dei revisori ha attestato, nel questionario co.166, che
sono state rese disponibili le carte di lavoro relative alle rettifiche ed integrazioni
per consentire il controllo delle stesse e l'utilizzo dei dati negli esercizi successivi
Tuttavia, l’analisi dei dati contabili e del prospetto di conciliazione, ha
evidenziato alcuni profili che danno adito a perplessità, in ordine alla
corrispondenza di rilevazione fra competenza finanziaria ed economica .
Si è riscontrato, fra l’altro, che gli accertamenti e gli impegni finanziari,
corrispondono, negli importi, a quanto inserito nel conto economico, senza la
presenza di ratei e risconti.
In generale, si desume, dalla documentazione in atti, che la contabilità
economico patrimoniale rileva le stesse risultanze della finanziaria, atteso che nel
prospetto di conciliazione si individua solo una rettifica dei risultati finanziari.
Sorgono perplessità al riguardo, in quanto le rettifiche dovrebbero definire la
dimensione economico patrimoniale dei costi e dei ricavi e dei crediti e debiti ai
sensi del comma 9 dell’art.229 del TUEL. Tali perplessità inducono a ritenere che
l’ente non sia dotato di un sistema di rilevazione finanziaria ed economica
contestuale, al momento della manifestazione dei fatti gestionali, e utilizza non
correttamente lo strumento individuato dal legislatore -il prospetto di conciliazione-.
117
Non vengono contabilizzate le rimanenze di magazzino, il che potrebbe
indurre a valutare che non ci sia un inventario di beni mobili e dei beni di facile
consumo; al riguardo il regolamento di contabilità prevede per i beni mobili appositi
inventari e per quelli di facile consumo particolari registrazioni di carico e scarico: la
relativa consegna per ogni categoria di beni mobili, deve avvenire per mezzo di
inventari.
L’organo di revisione attesta la sussistenza e l’aggiornamento dell’inventario.
118
5.7 Il conto del patrimonio
L’analisi del conto del patrimonio può essere delineata schematicamente
attraverso una batteria di indicatori, che evidenzino i seguenti elementi: la solidità
patrimoniale, il volume della liquidità ed i relativi indici, il margine di struttura, la
variazione percentuale del patrimonio netto, la rigidità degli impieghi e l’elasticità
delle fonti.
Occorre preliminarmente procedere alla riclassificazione dello stato
patrimoniale, a schema finanziario, che rappresenta un modello di conto
patrimoniale riclassificato indispensabile per poter effettuare le analisi, attraverso
una lettura degli impieghi e delle fonti di capitale, sulla base delle condizioni
temporali di loro trasformazione in forma liquida.
Tabella n. 66. (valori in euro)
Conto del PATRIMONIO – ANNO 2007 Attivo
Componenti al 31.12.2006
A Variazioni al 31.12.2007
B Variazione (B-A)/A%
Immobilizzazioni: Immobilizzazioni immateriali
0,00 0,00 0,00
Immobilizzazioni materiali
66.583.290,00 12.778.862,00 79.362.152,00 19%
Immobilizzazioni finanziarie
0,00 0,00 0,00
Totale immobilizzazioni
66.583.290,00 12.778.862,00 79.362.152,00 19%
Attivo circolante:
Crediti 55.422.759,00 -7.678.413,00 47.744.346,00 -14%
Disponibilità liquide 197.813,00 4.073.838,00 4.271.651,00 2059%
Totale attivo circolante
55.620.572,00 -3.604.575,00 52.015.997,00 -6%
Totale dell'attivo 122.203.862,00 9.174.287,00 131.378.149,00 8%
Conti d'ordine 46.096.991,00 -6.679.610,00 39.417.381,00 -14%
Passivo
Componenti al 31.12.2006 Variazioni al 31.12.2007 Variazione %
Patrimonio netto 97.457.520,00 5.097.875,00 102.555.395,00 5%
Conferimenti 0,00 1.144.137,00 1.144.137,00
Debiti di finanziamento 0,00 151.290,00 151.290,00 Debiti di funzionamento
21.726.451,00 943.547,00 22.669.998,00 4%
Debiti per anticipazione di cassa
0,00 0,00 0,00
Debiti per somme anticipate da terzi
3.019.891,00 1.837.438,00 4.857.329,00 62%
Totale debiti 24.746.342,00 2.932.275,00 27.678.617,00 12%
Totale del passivo 122.203.862,00 9.174.287,00 131.378.149,00 8%
Conti d'ordine 46.096.991,00 -6.679.610,00 39.417.381,00 -14%
Fonte: Corte dei conti su rendiconto dell'esercizio 2006 e 2007
119
Il patrimonio netto, quale differenza fra le attività e le passività risulta
aumentato del risultato d’esercizio pari a € 5.097.875,00, che rappresenta una
variazione del 5% rispetto all’esercizio precedente.
Si è riscontrato che i debiti di finanziamento € 151.290,00 non
corrispondono alla stock di debito indicato dall’organo di revisione € 35.268.519,00
nel questionario trasmesso ai sensi dell’art.1 comma 166 LF2006 ai fini del
monitoraggio sul rendiconto 2007. Peraltro i dati riportati nel parere sul rendiconto
e nel suddetto questionario sono differenti.
Desta perplessità il fatto che il collegio dei revisori, nel questionario del
monitoraggio in parola, ha attestato che il conto del patrimonio rappresenta
compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria del Comune ai sensi dell'art.
230 del T.U.E.L., e quindi anche la corrispondenza dello stock di debito rispetto a
quanto indicato nel conto del patrimonio.
Si fa rinvio all’allegato (all. sub B) relativo alla riclassificazione ed all’analisi
degli indicatori del conto del patrimonio.
120
CAPITOLO VI – PATTO DI STABILITÀ
L’art. 1, comma 684 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, legge finanziaria
per il 2007, ha previsto l’obbligo per gli enti locali soggetti al patto di stabilità, di
predisporre ed approvare il bilancio di previsione in coerenza con l’obiettivo
programmatico del patto di stabilità interno da conseguire, determinato per ciascun
anno.
Qualora, oltretutto, l’ente abbia già approvato il bilancio di previsione prima
della legge finanziaria, la stessa disposizione ha stabilito l’obbligo, per l’Ente locale,
di apportare le necessarie variazioni di bilancio, per ricondurre le previsioni di
entrata e di uscita, in termini di competenza, all’obiettivo programmatico del patto.
In base quindi alle nuove disposizioni normative, ed anche in ossequio ai
principi contabili asseverati dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti
locali, le previsioni di entrata e di spesa del bilancio preventivo dell’Ente locale
devono essere coerenti con il rispetto del patto di stabilità, nell’ottica del ciclo di
programmazione –gestione –controllo, ed in particolare di una programmazione
realistica, che tenga conto dei limiti previsti dalla normativa statale, limiti
configurabili quali principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, al
fine del rispetto dei vincoli europei, ai quali ogni ente della Repubblica deve
contribuire”.
La legge finanziaria per il 2007 ha, inoltre, profondamente innovato gli
obiettivi del patto di stabilità interno. Difatti al meccanismo della contrazione della
spesa, subentra il criterio dei saldi di bilancio, attraverso la definizione dei due
obiettivi programmatici per l'anno 2007, in termini di saldi finanziari di competenza
e di cassa.
A differenza dei tetti di spesa, i vincoli sui saldi rispondono sia all’esigenza di
garantire l’autonomia finanziaria degli enti locali, perché rappresentano in via
generale uno strumento funzionale alle scelte responsabili e virtuose degli Enti
medesimi, sia alla necessità di conformità e coerenza con il patto di stabilità
europeo.
Il percorso in base al quale addivenire al calcolo dell’obiettivo programmatico
è rinvenibile nell’art. 1, comma 677 e seguenti della legge finanziaria 2007.
Detta norma ha introdotto un duplice meccanismo, con differenti parametri
ed eventuali coefficienti in termini di individuazione dell’entità del concorso del
singolo ente locale, connessi alla realtà finanziaria dello stesso.
121
La determinazione dello specifico obiettivo di miglioramento dei saldi per
ciascun ente locale, difatti, è basata sul calcolo di alcuni parametri fondamentali
riferiti al singolo ente, quali la media triennale 2003-2005 dei saldi di cassa
risultanti dai propri conti consuntivi, e calcolati nella differenza fra entrate finali
(titoli I II III IV), in conto corrente ed in conto capitale, e spese finali, da cui sono
escluse le entrate derivanti da riscossioni di crediti (Titolo IV cat. 6) e le spese
dovute alla riscossione di crediti (Titolo II intervento 10 --concessione crediti ed
anticipazioni--); ciò in coerenza con le norme comunitarie in materia di patto di
stabilità europeo, in quanto tali operazioni, essendo di natura finanziaria, non
hanno rilevanza ai fini del calcolo dell’indebitamento netto delle Pubbliche
Amministrazioni.
Il comma 683 del citato art.1 stabilisce altresì che “nel saldo finanziario non
sono considerate le entrate in conto capitale riscosse nel triennio 2003-2005,
derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare e mobiliare destinate, nel
medesimo triennio, all’estinzione anticipata di prestiti.”.
Per rispettare il patto di stabilità per il 2007-2009, gli enti dovranno
preventivare, in termini di competenza e poi conseguire, in termini di competenza
ed in termini di cassa, un saldo finanziario determinato con le specifiche
particolarità previste dalla legge finanziaria e depurato delle specifiche poste
contabili come spora delineato, pari a quello del triennio 2003-2005, migliorato
dell’entità annua della manovra.
Sussiste, quindi, l’obbligo di redigere il bilancio di previsione, ovvero
l’obbligo di procedere alle necessarie variazioni di bilancio, qualora approvato prima
delle nuove norme in argomento, nel rispetto dei limiti del patto di stabilità, così
come determinati dalla legge finanziaria (art. 1, comma 684 citato). Parimenti, il
vincolo del rispetto del patto di stabilità sussiste anche in caso di variazioni di
bilancio apportate in corso di esercizio.
Dall’esame del questionario di cui al co.166 legge finanziaria 2006, relativo
al bilancio preventivo 2007, è risultato che l’ente, in sede di approvazione del
bilancio di previsione, ha predisposto il bilancio nel rispetto delle regole del patto di
stabilità.
122
Tabella n.67. (valori in euro)
Patto di stabilità interno Bilancio di previsione 2007
2007 2008 2009
Totale entrate finali 39.271.573,25 37.532.514,71 35.531.687,55
Totale spese finali 40.805.788,11 39.550.117,63 37.637.470
differenza saldo previsto in bilancio -1.534.214,86 -2.017.602,92 -2.105.782,45
saldo obiettivo
media triennale 2003/2005 -2.466.495,83 -2.466.495,83 -2.466.495,83
miglioramento 763.248,41 447.421,48 342.145,84
TOTALE SALDO OBIETTIVO -1.703.247,42 -2.019.074,35 -2.124.349,99 differenza fra saldo previsto e saldo obiettivo 169.032,56 1.471,43 18.567,54
Fonte :questionario co.166 prev 2007
I vincoli14 del patto risultano inoltre rispettati in sede di consuntivo.
In dettaglio nella tabella seguente si indicano le risultanze e la dimostrazione
sintetica del rispetto dei parametri obiettivo in termini di cassa e di competenza
definiti dalla legge finanziaria 2007 per lo stesso esercizio.
Ai fini della compilazione del rigo S7(Spese in conto capitale di cui all'art.2
d.l. n. 81/2007 convertito con modificazione in l.n. 127/2007) l’organo di revisione
ha fornito l’attestazione che si sono verificate le previste condizioni ed in particolare
che l'ente abbia rispettato il patto negli ultimi tre anni, che abbia conseguito un
avanzo di amministrazione accertato al 31 dicembre 2005, che la quota di avanzo
applicata sia stata contenuta nelle misure stabilite dal comma 2, art.2 del d.l. n.
81/2007 convertito con modificazioni in legge n. 127/2007.
14 ai sensi dell'articolo 1 commi 678, 679, 681 e 683 della legge n. 296 del 2006
123
Dall’esame dei dati contabili, in considerazione degli scostamenti accertati
fra l’obiettivo e i risultati conseguiti, si evidenzia che l’osservanza dei vincoli alla
spesa non ha creato particolari difficoltà gestionali.
Saldo finanziario obiettivo in termini di COMPETENZA
Previsioni Rendiconto
Entrate finali - 39.271.573,25 38.230.405,00
Spese finali 40.805.788,11 38.156.806,00
Saldo finanziario in termini di COMPETENZA -1.534.214,86 73.600,00
Anche per l’esercizio finanziario 2008, in sede di approvazione del bilancio di
previsione, risulta certificato da parte dell’organo di revisione il rispetto in via
previsionale il patto di stabilità.
L’ente ha riferito che il patto 2008 a consuntivo risulta rispettato.
Tabella n. 68. (valori in euro)
Patto di stabilità interno 2007
ENTRATE FINALI cassa competenza
E1 TITOLO I 20.381.540,00 17.802.061,00 E2 TITOLO II 4.632.360,00 5.638.712,00 E3 TITOLO III 5.440.395,00 8.159.997,00 E4 TITOLO IV 13.926.995,00 9.470.165,00 A detrarre
E5 Trasferimenti da Stato per spese di giustizia (art. 1 comma 683 legge n.296/2006)
309.343,00
E6 Entrate derivanti dalla riscossione di crediti (art. 1 comma 683 legge 296/2006)
3.933.406,00 2.840.530,00
E7 Entrate in conto capitale di cui all'art. 16 comma 2 legge n.248/2006 (solo per i comuni di Roma, Napoli e Milano)
EFN ENTRATE FINALI NETTE 40.138.541,00 38.230.405,00 SPESE FINALI CASSA COMPETENZA S1 TITOLO I 28.723.594,00 30.238.140,00 S2 TITOLO II 17.296.092,00 10.924.501,00 A detrarre
S3 Spese di giustizia (comma 683 legge n.296/2006) 296.851,00 0,00
S4 Spese derivanti dalla concessione di crediti (art. 1 comma 683 legge n.296/2006)
7.246.647,00 2.840.530,00
S5 Spese in conto capitale di cui all'art. 16 comma 2 legge n.248/2006 (solo per i comuni di Roma,Napoli e Milano)
S6
Spese correnti ed in conto capitale di cui all’art. 1bis d.l. n. 81/2007 convertito con modificazioni in l. n. 127/2007 (solo per i comuni individuati dal DPCM 13.12.2007)
S7 Spese in conto capitale di cui all'art.2 d.l. n. 81/2007 convertito con modificazione in l.n. 127/2007*
165.305,00
SFN SPESE FINALI NETTE 38.476.188,00 38.156.806,00
SALDO FINANZIARIO 1.662.353,00 73.600,00 OBIETTIVO PROGRAMMATO 1.011.000,00 -1.703.000,00 DIFFERENZA TRA OBIETTIVO E RISULTATO 651.353,00 1.776.600,00
Fonte :questionario co.166 rendiconto 2007 Elaborazione Sezione regionale
124
CAPITOLO VII - DEBITI FUORI BILANCIO
L'ente ha provveduto al riconoscimento di debiti fuori bilancio nell'anno 2004
per € 1.808.284,56 e nell'anno 2005 per € 1.076.979,45. Nessun riconoscimento è
stato fatto negli anni 2006 e 2007. I valori riportati si riferiscono alle quote annuali
di quelli riconosciuti negli anni 2004 e 2005.
Rateizzazione debiti fuori bilancio 2004 e 2005
Rendiconto 2005 Rendiconto 2006 Rendiconto 2007
358.993,15 1.093.453,35 358.993,15
L’organo di revisione nel questionario relativo al rendiconto 2007, trasmesso
ai sensi del co.166 della legge finanziaria 2006, ha riferito che, dopo la chiusura
dell'esercizio 2007 ed entro la data di formazione dello schema di rendiconto, sono
stati riconosciuti e finanziati debiti fuori bilancio per € 396.200 e non è stata
rateizzati. Gli stessi si riferirebbero :
al ripiano della perdita della Società Ersu S.P.A., partecipata dal Comune al
40% per € 348.200,00;
alla ricostituzione del capitale sociale dell’azienda partecipata per
€48.000,00 .
Tale somma, attesta il Collegio dei revisori,è stata interamente finanziata nel
bilancio di previsione 2008, a seguito variazione nel modo seguente:
per € 348.200,00 (pari all’87,885%) con riduzione di spese correnti;
per € 48.000,00 (pari al 12,115%) con oneri di urbanizzazione.
A parere della Sezione non sembra che si tratti di debito fuori bilancio,
trattandosi di ripiano della perdita della società conseguita nel 2007 (la perdita
2006 è stata assorbita dalla società stessa con l’azzeramento delle riserve e del
capitale sociale) e ricostituzione del capitale sociale della stessa, finanziati nel
bilancio 2008.
Peraltro, in tale fattispecie, il riconoscimento di debito fuori bilancio per
ripianare una perdita della società partecipata non è consentito dal TUEL .
Considerato che l'inesistenza di debiti fuori bilancio al 31/12/2007 è
dichiarata, ma senza l’attestazione parte dei responsabili dei servizi, si suggerisce
una maggior attenzione al fenomeno, ai fini di coerenza e trasparenza del circuito
informativo interno.
125
CAPITOLO VIII-INDEBITAMENTO
8.1 Vincoli giuridici
L’art. dell’art. 119 della Costituzione ha previsto che gli enti locali possano
ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese in conto capitale. E’ un limite
ineludibile, entro il quale, tuttavia, l’ente ha capacità ed autonomia decisionali.
Nel concetto di responsabilità dell’ente locale nel reperimento delle risorse
necessarie al finanziamento degli investimenti è di centrale importanza e
strettamente connessa alla problematica dell’indebitamento la programmazione
realistica e coerente degli investimenti .
L’ente ha rispettato il vincolo in materia di indebitamento, di cui all’art.119
della Costituzione, ricorrendo all’indebitamento solo per finanziare spese di
investimento.
Si sottolineano, al riguardo, i vincoli che il TUEL e la normativa sul
contenimento della spesa pubblica pongono all’indebitamento e l’obbligatorietà che
le norme conferiscono al piano triennale dei lavori pubblici, quale allegato
descrittivo e qualitativo del bilancio.
L’Ente ha rispettato il limite di indebitamento15 disposto dall’art.204 del
TUEL, ottenendo le seguenti percentuali di incidenza degli interessi passivi sulle
entrate correnti, al 31/12 per gli anni 2005-2007. Il valore percentuale, seppur non
elevato risulta in crescita nel triennio.
Tabella n. 46 (valori in euro)
CALCOLO DEL LIMITE di INDEBITAMENTO 2005 2006 2007
a) Entrate accertate di parte corrente del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui
28.443.595,49 29.217.303,55 31.600.739,90
b) Limite d’impegno per interessi passivi su mutui e prestiti (15% dell’importo di cui alla lettera a)(1) 4.266.539,32 4.382.595,53 4.740.110,99
c) Interessi passivi su mutui e prestiti già in essere, le cui quote sono previste nel bilancio preventivo
1.047.241,14 1.240.286,00 1.539.058,00
d) Interessi passivi su fidejussioni rilasciate
e) Importo impiegabile per interessi relativi a nuovi mutui e prestiti da contrarre nell'anno (differenza b-c-d)
3.219.298,18 3.142.309,53 3.201.052,99
Percentuale degli interessi passivi rispetto alle entrate correnti accertate nel peneultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui.
3,68 4,25% 4,87%
1 Nuovo testo dell'art. 204 del TUEL, in vigore dal 1/01/2005.
Fonte: Corte dei conti su dati di bilancio di previsione e rendiconto.
15 La legge finanziaria n. 296 del 27.12.2006 (legge finanziaria per il 2007) ha elevato il limite considerato per il calcolo dell’indebitamento per gli anni successivi al 15%.
126
8.2 Indebitamento a medio-lungo termine e sostenibilità del ricorso
al credito
Nella seguente tabella si riporta l’esposizione debitoria, al 31.12.2007, che
ammonta ad € 35.268.519,00.
Tabella n. 69. (valori in euro)
Esposizione debitoria (*)
2002006 2007
Anno 2006 2007
Residuo debito 29.283.450,00 35.117.229,00
Nuovi prestiti 8.131.647,00 2.840.530,00
Prestiti rimborsati 2.215.750,00 2.689.240,00
Estinzioni anticipate 0 0
Totale al 31.12. 35.117.229,00 35.268.519,00
Elaborazione Sezione regionale su dati dell’ente
L’Organo di revisione, atteso che nel questionario co.166 l’importo totale
indicato al 31-12-2006 (€35.199.347,00) non coincideva con il residuo debito al
2007, ha precisato che nel corso del 2007, a seguito dell'informatizzazione della
procedura di gestione dei mutui sono state rilevate variazioni in diminuzione pari ad
€ 82.118,00 e che pertanto il residuo del debito 2007 non coincide con il totale
debito fine anno 2006.
Difatti, è stato specificato nel corso dell’istruttoria che nel 2008 si è
proceduto all’informatizzazione della gestione mutui: l’errore è stato riscontrato
proveniente da esercizi pregressi (residuo debito prima del 2004), dovuto a mero
errore materiale. Il Comune ha provveduto perciò a riscontrare la situazione
debitoria, anche con l’ausilio dei dati forniti dai vari istituti di credito, verificando e
sanando appunto l’errore di dato su indicato.
Si è riscontrato invece che le somme risultanti dal conto del patrimonio 2007
nell’ambito della voce “debiti di finanziamento” sono €151.290,00 diverso dal debito
al 31-12-2007 in bilancio €35.268.519,00.
E’ sintomo di non corretta rappresentatività, nonostante il collegio dei
revisori abbia attestato nel questionario relativo al rendiconto 2007 che il conto del
patrimonio rappresenta compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria del
Comune ai sensi dell'art. 230 del T.U.E.L.
Le politiche di finanziamento degli enti sono basate sulla verifica della
sostenibilità del debito. Occorre quindi considerare da un lato il costo del debito e la
sua corretta copertura, dall’altro gli andamenti generali delle entrate e delle spese
127
correnti, la cui evoluzione dovrebbe garantire la stabilità e a tenuta degli equilibri di
bilancio.
Una serie di indicatori consentono di evidenziare la sostenibilità.
I dati rilevati evidenziano una percentuale di incidenza degli oneri finanziari
sul totale delle entrate proprie e delle spese correnti per l’esercizio 2007 pari,
rispettivamente al 5,9 % ed al 5,1 %, con una linea tendenziale in aumento rispetto
agli esercizi precedenti
Il grado di sostenibilità degli oneri totali, cioè il rapporto degli oneri totali
rispetto alle entrate proprie (titolo I e III), risulta 16,3% ed in aumento nel
triennio.
Rapportando gli oneri finanziari al totale delle entrate correnti, compresi
quindi i trasferimenti, il valore è più basso, anche se in aumento.
Tabella n. 70. (valori in euro)
COSTO DEL DEBITO
Impegni /accertamenti Descrizione 2005 2006 2007
Anticipazioni di cassa 0 0 0
Mutui e prestiti obbligazionari:
Oneri finanziari 1.047.241,14 1.240.286,00 1.539.058,00
Quota capitale 2.132.072,44 2.215.750,00 2.689.240,00
Oneri totali 3.179.313,58 3.456.036,00 4.228.298,00
Entrate Titoli I e III 25.615.145,86 26.203.295,08 25.962.028,16
Entrate correnti 28.443.595,49 29.217.303,55 31.600.739,90
Spese correnti 30.462.575,95 29.500.583,02 30.238.140,09
INDICATORI Oneri finanziari/entrate Titoli I e III(entrate proprie)
4,1% 4,7% 5,9%
Oneri finanziari/spese correnti 3,4% 4,2% 5,1%
Oneri totali/entrate Titoli I e III(entrate proprie) 12,4% 13,2% 16,3%
Oneri totali/entrate correnti 11,2% 11,8% 13,4%
Fonte: Corte dei conti su dati di bilancio di previsione, bilancio pluriennale e rendiconto.
Si riportano di seguito i mutui contratti dall’Ente nel 2007, destinati ad
investimenti.
128
Tabella n. 71. (valori in euro)
Elenco mutui contratti nel 2007 – tipologie di interventi
Fonte: Corte dei conti referto di gestione 2007.
Nell’elenco dei mutui sopra riportato è indicato un importo relativo ad un
nuovo mutuo per “incarichi regolamento urbanistico”.
A seguito di specifica istruttoria e di analisi degli atti trasmessi si è
riscontrato quanto segue.
La spesa di € 122.400,00 per il conferimento di incarichi di parziale
redazione del Regolamento Urbanistico e di studio sulla fattibilità geologica è stata
approvata con determinazione dirigenziale n. 2818 del 26.09.2007. Lo stesso atto,
richiamato peraltro nella determina a contrarre il mutuo di € 589.397,00 con il
Monte dei paschi di Siena, rinvia a successivi provvedimenti l’affidamento degli
incarichi in parola.
Con successiva determinazione dirigenziale n. 567 del 25.02.2008 si è
proceduto ad conferire un incarico ad un Geologo per la revisione del piano
strutturale e la stesura delle carte sulla fattibilità idrogeologica del Regolamento
129
Urbanistico, per complessivi € 29.620,80 imputando la spesa sui residui 2007,
finanziata dal mutuo su indicato.
Con determinazione dirigenziale n.3785 del 18.11.2008 è stato quindi
conferito incarico ad una S.r.l. per la redazione del quadro progettuale relativo alla
stesura del Regolamento Urbanistico, per complessivi € 91.800,00 imputando la
spesa sui residui 2007, finanziata dal mutuo su indicato.
Si richiama l’attenzione sulla necessità di trasfondere nel conto del
patrimonio il valore dell’immobilizzazione immateriale relativa alla
patrimonializzazione del cespite.
Di seguito si rappresenta al situazione dei mutui in essere, con l’indicazione
dell’anno iniziale, dell’ente erogatore e del residuo al 31/12/2007, con dati relativi
anche al 2008.
130
Tab.n 72. MUTUI IN AMMORTAMENTO 01/01/2008
Periodo di ammortamento
N.
MUTUANTE (in ordine di rubrica di
spesa) FINALITA' ammontare
originario Tasso
d'interesse
Anno iniziale Anno finale
residuo al 31/12/2007 annualità 2008
Residuo 31.12.2008
1 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 1.549.370,70 V 2002 2016 1.065.360,60 95.906,18 969.454,42
2 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 774.685,35 V 2002 2016 526.171,40 48.413,07 477.758,33
3 Monte dei Paschi di Siena
Sottoscrizione Azione IMM
103.291,38 V 2002 2016 70.156,25 6.455,07 63.701,18
4 Monte dei Paschi di Siena
Mercato comunale 619.748,00 V 2003 2017 448.343,46 38.059,35 410.284,11
5 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 1.522.950,87 V 2003 2017 1.107.960,35 92.863,92 1.015.096,43
6 Monte dei Paschi di Siena
Piano Strutturale 400.000,00 V 2004 2018 306.699,80 24.726,19 281.973,61
7 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 1.845.000,00 V 2005 2019 1.525.165,27 111.618,73 1.413.546,54
7 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 1.419.392,81 V 2005 2019 1.173.727,85 85.776,37 1.087.951,48
8 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 389.500,00 V 2005 2019 322.086,29 23.538,17 298.548,12
10 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 1.531.000,00 V 2005 2019 1.266.018,34 92.520,99 1.173.497,35
11 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 2.660.856,00 V 2006 2020 2.357.815,62 156.939,07 2.200.876,55
12 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 3.398.228,45 V 2006 2020 3.008.019,39 201.724,21 2.806.295,18
13 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 1.335.000,00 V 2007 2021 1.265.146,67 72.207,33 1.192.939,34
14 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 6.796.646,83 F 2007 2021 6.463.883,50 346.960,88 6.116.922,62
15 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 1.196.132,54 F 2008 2022 1.196.132,54 55.864,65 1.140.267,89
16 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 605.000,00 F 2008 2022 605.000,00 28.286,63 576.713,37
17 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 450.000,00 F 2008 2022 450.000,00 21.228,13 428.771,87
131
Tab.n 73. MUTUI IN AMMORTAMENTO 01/01/2008
Periodo di ammortamento
N.
MUTUANTE (in ordine di rubrica di
spesa) FINALITA' ammontare
originario Tasso
d'interess
e
Anno iniziale Anno finale
residuo al 31/12/2007 annualità 2008
Residuo 31.12.2008
18 Monte dei Paschi di Siena
Opere diverse 589.397,00 F 2008 2022 589.397,00 27.829,63 561.567,37
19 Unicredito Opere pubbliche 568.102,59 V 2000 2014 299.564,24 38.741,10 260.823,14
20 Banca Cred.Coop. Versilia
Sistema informatico 258.228,45 F 1999 2008 29.985,78 29.985,78 0
21 Cassa di Risp. Lucca Opere pubbliche 671.393,97 V 1999 2013 327.729,38 48.242,60 279.486,78
22 Cassa di Risp. Lucca Acquisto automezzi 90.379,96 V 1999 2008 11.125,25 11.125,50 0
23 Cassa di Risp. Lucca Opere pubbliche 1.990.637,67 V 2000 2014 1.035.291,30 135.521,68 899.769,62
24 Cassa di Risp. Lucca Interventi vari 2.075.123,82 V 2001 2015 1.289.820,75 135.391,50 1.154.429,25
25 Cassa di Risp. Lucca Viabilità 370.299,60 V 2001 2015 230.290,09 24.156,10 206.133,99
26 Cassa di Risp. di Carrara Discarica RSU 748.440,56 V 1999 2008 94.130,92 94.130,92 0
27 Cassa DD.PP. Sitemazione strade 315.038,71 F 1996 2029 227.741,30 5.408,21 222.333,09 28 Cassa DD.PP. Manutenz. Scuole elem.ri 144.607,93 F 1996 2015 59.112,87 5.736,24 53.376,63 29 Cassa DD.PP. Ristrutturazione immobili 258.228,45 F 1997 2030 195.944,57 4.290,00 191.654,57 30 Cassa DD.PP. Fognatura 365.548,19 F 1997 2030 277.100,72 6.066,82 271.033,90 31 Cassa DD.PP. Sitemazione strade 516.456,90 F 1997 2030 391.889,15 8.579,98 383.309,17 32 Cassa DD.PP. Sistemazione strade 1.200.762,29 F 1997 2030 911.142,31 19.948,47 891.193,84 33 Cassa DD.PP. Esproprio terreni 86.764,76 F 1998 2017 57.989,35 4.172,91 53.816,44 34 Cassa DD.PP. Esproprio terreni 146.054,01 F 1998 2031 114.959,98 2.324,47 112.635,51 35 Cassa DD.PP. Acquisto automezzi RSU 774.685,35 F 1999 2018 227.558,80 15.542,08 212.016,72 36 Cassa DD.PP. Esproprio terreni 450.866,87 F 1999 2018 306.035,04 20.901,94 285.133,10 37 Cassa DD.PP. Diversi 8.292.408,35 F 1996 2015 5.434.022,31 209.081,68 5.224.940,83 TOTALI 46.510.228,35 35.268.518,44 2.350.266,55 32.918.252,34
Fonte: comune di Pietrasanta
132
8.3 Indebitamento a breve termine.
L’ente non ha fatto Ricorso ad anticipazioni di tesoreria e non ha utilizzato
per cassa, al termine dell'esercizio, di fondi aventi specifica destinazione per
impieghi di parte corrente, ma non ricostituiti.
8.4 Strumenti finanziari derivati
L’ente ha concluso 3 contratti di swap. Di seguito si rappresenta una sintesi
schematica degli aspetti rilevanti che hanno caratterizzato questi strumenti
finanziari. In particolare si pone in luce che nel 2007 si sono riscontrati flussi
differenziali positivi, che non vi è stato incasso di up-front, che sono state seguite
procedure ad evidenza pubblica per la scelta del soggetto contraente, che non
sussiste delegazione di pagamento o clausola simile.
Sotto il profilo gestionale, non è stato chiarito se la destinazione della risorsa
è correttamente avvenuta per spesa corrente di carattere straordinario e non
ripetitivo.
Il MTM è stimato, al 30 settembre 2008, fortemente negativo.
Per il 2007 l’allocazione in entrata dei flussi positivi è stata indistintamente al
titolo III interessi su depositi di denaro, risorsa 0890 - interessi attivi di cassa
corrente. L’organo di revisione ha riferito che per i flussi differenziali dall'anno 2008
con variazione si inseriranno specifici capitoli di entrata e di uscita.
.
133
Tabella n.74.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
Strumenti finanziari derivati Tipologia di contratto
Anno di stipula del contratto
Delibera CC GC Dirigente
Giurisdizione sul contratto
Modalità di scelta del contraente
Dichiarazione di operatore qualificato
Delegazione di pagamento o clausola simile
Rinegoziazioni (data
e contenuto)
Flussi differenziali
Entità
destinazione della risorsa
Allocazione in bilancio (specificare il titolo-risorsa o intervento)
Incasso di Upfront
Ammontare dell’upfront
Allocazione in Bilancio dell’upfront (specificare il titolo)
Mark to market (specificare la data di riferimento) al 30.09.2008
swap 2002 GC 16 del
17.01.2002
foro di
milano gara si no
POSITIVI 16.328,00 spese correnti Tit. III Ris. 0890 NO -26.252,00
swap 2003 GC 272 del
10.10.2003
foro di
milano gara si no
POSITIVI 16.067,00 spese correnti Tit. III Ris. 0890 NO -48.993,00
swap 2003 GC 46 del
26.02.2003
foro di
milano gara Si no
POSITIVI 30.849,00 spese correnti Tit. III Ris. 0890 NO -112.725,00
Fonte: Sezione regionale di controllo su contratti di swap
134
CAPITOLO IX - GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI ED ORGANISMI
PARTECIPATI
Il comune ha regolato, a livello statutario, la gestione dei servizi pubblici
negli artt. 8 e 47 e seguenti. la gestione dei servizi pubblici, attraverso le forme
previste dalle leggi vigenti, sia gestendo in economia, sia attraverso le altre
tipologie contemplate dalla legge, erogando servizi gratuiti od a pagamento e
partecipazioni economiche anche in natura. In particolare intende assicurare i
servizi sociali fondamentali agli anziani, ai minori, agli invalidi, ai portatori di
particolari bisogni, ai fini del superamento del disagio sociale e dell'emarginazione;
intende altresì garantire i servizi assistenziali con la partecipazione delle
Associazioni di volontariato.
E’ previsto, per gli interventi per l’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti
delle persone disabili, un coordinamento attraverso conferenza di servizi ed accordi
di programma sia con gli enti, associazioni ed organi operanti nei seguenti settori:
sociale, sanitario, educativo e tempo libero, sulla base di una programmazione
pluriennale.
Infine lo Statuto riconosce il concorso del Comune ad assicurare servizi che
rendano effettivo l'esercizio dei diritti riconosciuti, in particolare, per quanto
riguarda la casa, la promozione culturale, i trasporti, le attività sportive e ricreative,
l'impiego del tempo libero ed il turismo sociale.
La scelta della forma di gestione per ciascun servizio deve essere effettuata
previa valutazione comparativa fra le diverse forme di gestione previste dalla legge
e dallo statuto stesso. Le forme di gestione singolarmente disciplinate dallo statuto
sono, oltre alla gestione in economia, anche quella mediante l’azienda speciale e
l’istituzione, ovvero attraverso società a prevalente capitale pubblico locale.
Degno di nota è che la disciplina statutaria disponga che negli statuti delle
società a prevalente capitale pubblico locale debbano essere previste le forme di
raccordo e collegamento tra le società stesse ed il Comune.
La ricognizione, effettuata sulla base dei dati risultanti dal certificato al conto
consuntivo 2007, dal referto di gestione 2007 e dal questionario trasmesso dai
revisori ai sensi del noto co 166 art. 1 LF 2006, evidenzia che, di norma, i servizi
“indispensabili” sono condotti direttamente, ma anche affidati in appalto, e i servizi
di acquedotto (ATO 1) nettezza urbana, fognatura e depurazione, e gas sono gestiti
attraverso società partecipate ovvero ATO.
135
Tabella n. 75. (dati in euro)
Servizi pubblici
Proventi Costi Saldo % di copertura realizzata
% di copertura prevista
Servizi a domanda individuale 862.974,00 1.402.230,00 -539.256,00 62,00 62,68
Idrico integrato Gaia S.p.a. Gestore unico del servizio idrico integrato
dell'A.T.O. n. 1 Toscana Nord Impianto e gestione servizi di igiene ambientale
Ersu spa
Fonte: questionario art.1 comma 166 LF2006
L’Ente non ha l’obbligo di assicurare la copertura minima dei costi dei servizi
a domanda individuale, idrico integrato e raccolta e smaltimento rifiuti e la
percentuale effettiva di copertura dei costi dei Servizi a domanda individuale risulta
superiore al 60%, soglia che la Sezione considera quale criticità gestionale.
E’ stato adottato con delibera C.C. n.62/2006.dal Comune uno specifico
Regolamento quadro dei Servizi socio-assistenziali: il Regolamento quadro dei
servizi sociali .
Con delibera n. 17 dl 18/01/2007 la Giunta ha determinato le tariffe anno
2007, relative ai servizi a domanda individuale erogati dal Comune: asili nido,
mense scolastiche, mercati e fiere, illuminazione votiva e servizi cimiteriali.
La tabella successiva mostra i servizi a domanda individuale con i costi e il
grado di copertura degli stessi nel biennio 2006-2007.
Al riguardo, si rileva che l’indice di copertura degli asili nido e delle mense
scolastiche non è elevato, ma in tendenziale aumento rispetto al 2006.
A seguito di chiarimenti richiesti al comune, è stato riferito che il servizio
finanziario non è in grado di indicare costi e proventi del servizio impianti sportivi,
quale Servizio a domanda individuale, atteso che nel consuntivo non viene riportata
la distinzione per gestione diretta ovvero per servizi resi da soggetti terzi.
Occorrerebbe ricostruirne l’andamento attraverso i documenti gestionali e contabili,
al fine di valutare il tasso di copertura del servizio, in relazione anche ad indici di
efficienza dello stesso.
136
Tabella n.76. (valori in euro)
SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE
2006 2007
Servizi Proventi Costi Saldo
% di copertura Proventi Costi Saldo
% di copertura
Asili nido* 100.392,73 304.143,14 -203.750,41 33,01% 154.713,00 346.760,62 -192.047,62 44,62%
Mense scolastiche 421.953,17 996.947,36 -574.994,19 42,32% 441.000,00 997.058,56 -556.058,56 44,23%
Mercati e fiere
135.000,00 100.715,00 34.285,00 134,04% 132.292,68 23.979,23 108.313,45 551,70%
Illuminazione votiva 134.000,00 31.239,47 102.760,53 428,94% 134.968,64 34.431,82 100.536,82 391,99%
Impianti sportivi _ _ _ _ _ _ _ _
Totale 791.345,90 1.433.044,97 -641.699,07 55,22% 862.974,32 1.402.230,23 -539.255,91 61,54%
Fonte: Corte dei conti su dati della relazione dell'organo di revisione al rendiconto 2006 e 2007 *asili nido : costi al 50%.
Il comune di Pietrasanta detiene 13 partecipazioni anche minoritarie in
organismi riassunti nel prospetto seguente.
Lo schema successivo indica le società collegate e controllate, dal quale si
evince una scacchiera complessa di partecipazioni.
137
Tabella n. 77. Organismi partecipati
Ragione sociale Oggetto sociale Quota % di partecipazione del Comune
Patrimonio netto
Capitale sociale (dati in euro)
Risultato esercizio 2005 (dati in euro)
Risultato esercizio 2006 (dati in euro)
Risultato esercizio 2007 (dati in euro)
1.Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 1 Toscana Nord
Ente di organizzazione, programmazione e controllo sul Servizio Idrico Integrato
4,74 fondo consortile 848.870,55
478.229,96 667.304,46 706.921,73
2.Comunità di Ambito della Provincia di Lucca - ATO 2
Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 “Comunità di Ambito Provincia di Lucca”
10,06 fondo consortile 154.952,59
78.852,40 23.608,12 71.385,55
3.Autocamionale della Cisa S.p.a.
Costruzione e gestione A15 e prolungamento per Mantova
0,113 41.600.000,00 11.879.738,00 13.327.960,00 14.435.918,00
4.Clap S.p.a. Azienda di trasporto locale 3,4836 5.818.998,00 246.888,00 -1.639.619,00 -954.764
5.Ersu S.p.a. Impianto e gestione di servizi d'igiene ambientale
40,00 -870500 400.000,00 -101.213,30 -368.168,64 -1.014.597
6.Fidi Toscana S.p.a. Agevolare accesso al credito alle imprese di minori dimensioni
0,052 72.020.000,00 1.456.728,00 2.356.225,00 1.689.092,00
7.Gaia S.p.a. Gestore unico del servizio idrico integrato dell'A.T.O. n. 1 Toscana Nord
7,259 2.055.222,34 8.664,00 207.138,00 58.220
8.Internazionale marmi macchine Carrara S.p.a.
Attività promozionale al settore marmifero e delle tecnologie. Gestione complesso fieristico
0,63 31.438.852,20 23.407,00 12.922,00 620.491,00
9.Toscana Energia S.p.a.
Gestione servizio di distribuzione gas
0,0624 142.360.921,00 non costituita 11.218.018,95 9.485.310
10.Versilia acque S.p.a.
Gestione/realizzazione di impianti idroelettrici. Gestione servizi pubblici per i comuni
26,20 5.487.207,00
5.511.230,00 -251.627,00 11.123,00 80.215,00
11.Azienda Speciale Farmaceutica di Pietrasanta
Gestione di farmacie; distribuzione intermedie a farmacie pubbliche e private; distribuzione alle UU.SS.LL. e a case di cura; l'erogazione di ogni altro prodotto o servizio collocabile per legge
100,00 0,00 14.435,18 17.458,52 160,43
138
attraverso il canale della distribuzione al dettaglio o all'ingrosso nel settore farmaceutico o partafarmaceutico; l'informazione e l'educazione sanitaria; gestione di servizi di natura sociale
12.E.R.P. Lucca S.r.l
La Società ha lo scopo di svolgere, secondo le direttive impartite da L.O.D.E. e nel rispetto dei contratti di servizio, le seguenti attività: le funzioni attinenti al recupero, alla manutenzione e alla gestione amministrativa del patrimonio destinato all'ERP in proprietà dei comuni e del patrimonio loro attribuito ai sensi dell'art. 3, primo comma, della L.R.T. 3 novembre 1998, n. 77, nonchè quelle attininenti a nuove realizzazioni, secondo i contratti di servizio stipulati con la conferenza d'ambito ottimale lode e con i singoli comuni che ne sono soci
7,35 2.010.000,00 8.734,98 11.440,08 17.051,86
13.Consorzio Zona Industriale Apuana
Valorizzare le risorse del territorio finalizzate ai processi di industrializzazione, nel rispetto dei piani urbanistici dei Comuni ed in adempimento di quanto previsto dal D.Lgs. C.P.S. 3/4/1947, n° 372 e successive modificazioni e dalle L.R. n° 59 del 7/5/1985 e n. 39 del 2/5/1989
0,00
1.320.705,00
1.453.724,00 -45.396,00 -35.604,00 -52.021,00
139
Tabella n. 78.
Società partecipate controllate e collegate agli organismi partecipati dall’ente
Imprese controllate
Oggetto % di partecipazione
Cisa Engineering S.p.a.
Società di ingegneria per fornire ad Autocisa l’indispensabile supporto tecnico di ingegneria per la realizzazione del progetto definitivo relativo al raccordo autostradale tra A15 Fontevivo (PR) e A22 Nogarole Rocca (VR)
100%
Imprese collegate
Oggetto % di partecipazione
ABC Costruzioni S.p.a.
32,37%
Autostrada Estense Società Consortile per Azioni
Società di progetto per la presentazione di proposta di concessione per la realizzazione e gestione dell’Autostrada Regionale Cispadana con la procedura del “Promotore”
22,50%
Altre imprese Oggetto % di partecipazione S.S.A.T. – Sistemi e Servizi per Autostrade e Trasporti S.p.a. che a sua volta detiene una partecipazione della SINELEC S.p.a.
Studio, progettazione, messa in opera di sistemi, impianti ed opere connesse, attinenti al campo dell’elettronica, dell’informatica e della telematica, in settori della viabilità, dei trasporti, delle telecomunicazioni e del territorio.
1,00%
Consorzio Autostrade Italiane Energia
Ottimizzare i costi di approvvigionamento energetico delle Concessionarie autostradali
1,60%
Autocamionale della Cisa S.p.a. Via Camboara 26/A - C.P. 27 - Ponte Taro -43010 Parma
costruzione e gestione A15 e prolungamento per Mantova
0,113%
Ce.P.I.M. S.p.a. – Centro Padano Interscambio Merci – Interporto di Parma
Società presente nella logistica con attività riguardanti: magazzini, piazzali, prodotti siderurgici, trasporti e terminale container
0,211%
140
SO.GE.A.P. S.p.a. – Società per la gestione dell’Aeroporto Giuseppe Verdi di Parma
Società per la gestione dell’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma
6,19%
CAF dell’Industria dell’Emilia Centrale S.p.a.
Gestione assistenza fiscale
0,014%
Confederazione Autostrade S.p.a.
Progettazione, realizzazione e gestione, in Italia e all’Estero, di infrastrutture di qualsiasi tipologia, pubbliche e private
8,33%
Sistema e Servizi S.c. a r.l.
Attività di servizio di elaborazione dati contabili e del personale ed altri servizi operativi per l’impresa
3%
Imprese controllate
Oggetto % di partecipazione
Emmepi Immobiliare S.r.l.
Gestione immobile di Viareggio in Via Marco Polo che viene utilizzato dalla CLAP per deposito degli autobus in attesa di una sua nuova gestione urbanistica
100%
Immobiliare Clap S.p.a.
Gestione dell’intero patrimonio immobiliare della Clap – società di scopo ai sensi dell’art. 35 della Finanziaria 2002
100%
Vaibus S.c.r.l. Gestione del contratto di servizio della Provincia di Lucca
60%
Imprese collegate
Oggetto % di partecipazione
Mo.ver. spa Gestione sosta a pagamento nel Comune di Viareggio 40% Club Scpa Gestione trasporto pubblico locale su linee individuate
come servizi a domanda debole e servizi scolastici 35%
Ttravel srl Gestione servizi turistici e servizi a terra per TPL quali biglietterie ed informazioni
49%
Altre imprese Oggetto % di partecipazione CTT Srl Società nata dalla trasformazione del preesistente
Consorzio Toscano Trasporti, società veicolo per il processo di aggregazione
12,75%
Irene S.p.a. _________ 11,22%
Clap S.p.a. Viale Luporini n. 895 - 55100 Lucca
esecuzione, organizzazione ed esercizio del trasporto pubblico locale terrestre
3,4836%
Ilaria S.p.a ___________ 2% Ersu S.p.a. Via Pontenuovo n. 22 -
impianto e gestione di servizi d'igiene ambientale
40%
Imprese collegate
Oggetto % di partecipazione
141
55045 Pietrasanta Lucca
Servizi Ecologici del Tirreno S.r.l.
_____________ 50%
Imprese partecipate
Oggetto % di partecipazione
Cam S.c.r.l Consorzio Caseificio di Sorano
Valorizzazione silvo pastorale del territorio
Cooperativa Agricola di Legnaia
valorizzazione delle produzioni agricole dei propri soci e la tutela e il miglioramento delle condizioni e delle attività dei soci produttori agricoli, con speciale preminenza per ortaggi, frutta e fiori ed in genere per le produzioni agroalimentari del territorio toscano
PLT Società Cooperativa a r.l.
Copaim S.p.a Produzione grastronomica Floramiata S.p.a. azienda florovivaistica - leader per il mercato italiano
delle piante ornamentali
Frantoio sociale colline di Massa Marittima
Grosseto Sviluppo S.p.a.
Il Forteto S.c.r.l. Lapidei S.r.l. Le Rene S.c.r.l. Patto duemila S.c.r.l.
Produttori Agricoli Terre Etruria S.c.r.l.
Recis Sa (Regioni Centro Italia Servizi)
servizi alle Regioni del Centro Italia essenzialmente legati a due tipi di attività: quelle di informazione e comunicazione sulle politiche comunitarie mirate alle regioni e quelle di assistenza tecnica ed amministrativa necessarie alla gestione della sede comune di Bruxelles dei cinque uffici di collegamento regionali
Sviluppo Imprese Centro Italia s.g.r. S.p.a. (SICI)
Fidi Toscana S.p.a. Piazza della Repubblica 6 - 50123 Firenze
agevolazione dell’accesso al credito alle imprese di minori dimensioni
0,052%
Terra Uomini e Ambiente Scrl
142
Valdarno Sviluppo S.p.a.
istituzione di stimolo e di supporto per lo sviluppo del Valdarno Superiore
Altre imprese Oggetto % di partecipazione
Gaia S.p.a. Viale Europa n. 474 - San Concordio - 55100 Lucca
gestione del servizio idrico integrato dell'A.T.O. n. 1 Toscana Nord
7,259%
TECHSET S.r.l. Valorizzazione al massimo delle risorse disponibili e delle potenzialità delle Aziende Socie attraverso il coordinamento degli interventi di emergenza.
8%
Imprese controllate
Oggetto % di partecipazione
CARRARAFIERE S.r.l.
Gestione del centro fieristico di Marina di Carrara e specificamente dei beni immobili e mobili, adibito a finalità ed uso fieristici, convegnistici e spettacolistici, nonché dei servizi essenziali ad esso relativi, quali servizi tecnici, informatici, promozionali, noleggio di attrezzature, ufficio stampa e centro affari; Progettazione, realizzazione, promozione e gestione di manifestazioni fieristiche a carattere locale, regionale, nazionale ed internazionale.
100%
Internazionale marmi macchine Carrara S.p.a. Viale Galileo Galilei n. 133 - P.O. Box 129 - Marina di Carrara - 54036 Carrara (MS)
attività promozionale al settore marmifero e delle tecnologie. Gestione complesso fieristico
0,62%
CARRARA CONGRESSI S.R.L.
la promozione, il coordinamento, l’organizzazione e la commercializzazione dei servizi congressuali necessari alla committenza, avvalendosi di prestazioni fornite dai soci e/o da terzi, siano essi Società private o Enti pubblici, per la realizzazione di congressi "chiavi in mano"; la gestione e l’utilizzo di centri congressuali e servizi ausiliari di proprietà diretta o di terzi, servizi e attività di somministrazione connessi, complementari o affini all’esercizio di organizzazione congressuale e meeting di qualsiasi tipo e natura, comprese le attività ricettive, ricreative, di intrattenimento, sportive e affini.
60%
Toscana Energia S.p.a.
gestione servizio di
0,0709%
Imprese partecipate
Oggetto % di partecipazione
143
Toscana Partecipazioni (che detiene il 40% di SEA S.p.a. che svolge il servizio di distribuzione gas e servizio igiene del territorio)
Gestione Partecipazioni in società operanti nel settore di distribuzione gas e nel settore Igiene del territorio
99%
Toscana Servizi Soc. Consortile per azioni
Progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione e gestione di reti tecnologiche, di reti di distribuzione gas acqua illuminazione pubblica, reti telematiche; progettazione, realizzazione, installazione, commercializzazione, trasformazione, manutenzione e gestione impianti di calore, energia, condizionamento
51,0026%
Agestel S.p.a. Progettazione, realizzazione, installazione, gestione, esercizio e fornitura di reti di telecomunicazione
51%
Agescom S.p.a. Fornitura di servizi di telecomunicazione 49% Gesam S.p.a. Servizio distribuzione gas 40% Valdarno S.r.l. Realizzazione e gestione immobili di proprietà delle
aziende/enti soci 30,04%
Agenzia Energetica Provincia di Pisa Srl
Studi, analisi, consulenza in materia di risparmio energetico
29,28%
Toscana Energia Clienti S.p.a.
Vendita Gas, Energia 20,78%
Ti Forma Soc. Consortile a r.l.
Attività di consulenza e formazione 6,94%
via dei Neri n. 25 - 50122 Firenze
distribuzione gas
S.ENE.CA. S.r.l. Esecuzione del contratto stipulato con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze relativo a interventi di riqualificazione impianti tecnologici e loro gestione
5%
Imprese controllate
Oggetto % di partecipazione
Vea Energia Ambiente S.r.l.
Società di trading del gas metano 60%
Hydroversilia S.r.l.
Gestione della realizzazione di una centrale idroelettrica nel comune di Stazzema
40%
Altre imprese Oggetto partecipazione
Versilia acque S.p.a. via Donizetti n.16 - 55044 Pietrasanta Lucca
Gestione/realizzazione di impianti idroelettrici. Gestione servizi pubblici per i comuni.
26,27%
Cispel Toscana Formazione
€ 51,00
144
Consorzio Energetico Lucchese
€ 775,00
Banca della Versilia e della Lunigiana
€ 568,00
Azienda Speciale Farmaceutica di Pietrasanta Via Garibaldi n. 70 - 55045 Pietrasanta Lucca
Gestione di farmacie; distribuzione intermedie a farmacie pubbliche e private; distribuzione alle UU.SS.LL. e a case di cura; erogazione di ogni altro prodotto o servizio collocabile per legge attraverso il canale della distribuzione al dettaglio o all'ingrosso nel settore farmaceutico o parafarmaceutico;informazione e l'educazione sanitaria; gestione di servizi di natura sociale
100%
Imprese controllate
Oggetto % di partecipazione
Mar S.r.l. 10%
Enrica Società Consortile a r.l.
Ricerca di nuove soluzioni e procedure industriali e tecniche nel settore produttivo all’interno del comprensorio Apuano
32,50%
Consorzio Zona Industriale Apuana Via Sforza 5 - 54100 Massa
valorizzare le risorse del territorio finalizzate ai processi di industrializzazione, nel rispetto dei piani urbanistici dei Comuni ed in adempimento di quanto previsto dal D.Lgs. C.P.S. 3/4/1947, n° 372 e successive modificazioni e dalle L.R. n° 59 del 7/5/1985 e n. 39 del 2/5/1989
0,00%
Altre imprese Oggetto % di partecipazione
145
Autocamionabile Cisa S.p.a.
€ 780,00
Soc. Aereop. Toscano G. Galilei S.p.a.
€ 907,50
Internaz. Marmi e Macc. Carrara S.p.a.
€ 360,00
Fonte: dati forniti dal Comune
146
Tre società hanno conseguito un risultato di esercizio negativo non soltanto
nell’esercizio 2007 (Clap S.p.a, Consorzio Zona Industriale Apuana ed Ersu
S.p.a).Nelle prime due il comune detiene quote di partecipazione non rilevanti, ben
al di sotto del 10%, mentre partecipa alla Ersu S.p.a. al 40%.
L’organo di revisione ha attestato che proprio la società Ersu S.p.a.-Impianto
e gestione di servizi d'igiene ambientale nell'ultimo bilancio approvato ha
presentato perdite che richiedono gli interventi di cui all'art. 2447 del codice civile:
con decisione dell’assemblea, a fronte di un intervento pari ad € 990.500,00, gli
Oneri a carico dell'Ente risultano essere € 48.000,00 al titolo II ed €348.200,00
imputati al titolo I, del bilancio 2008.
Con deliberazione del Consiglio n. 19 del 15-5-2008, è stato deciso di
ripianare la perdita della società relativa al 2007 (la perdita dell’esercizio 2006 pari
ad € 368.169,00, è stata coperta con l’utilizzo integrale delle Riserve e con
azzeramento del capitale sociale per un importo totale di € 512.266,00) e di
procedere al ripiano della perdita residua di € 870.500,00 con conferimenti da parte
dei Soci azionisti e quindi di ricapitalizzare la società
In relazione alla società ERSU, a seguito di approfondimenti istruttori si è
rilevato quanto segue.
Il contratto di servizio è stato stipulato nel 2005, per una durata decennale.
L’oggetto della prestazione attiene al servizio raccolta e smaltimento ; il pagamento
del corrispettivo è stabilito in rate mensili forfettarie sulla base del costo del servizio
nel precedente anno con conguagli semestrali in base alle quantità di rifiuti
accertata in più, ed infine è previsto l’aggiornamento in base ad indici specifici
(ISTAT, costo del lavoro, indice connesso al costo del gasolio).
Nella nota integrativa al bilancio 2006 e 2007 è emerso che vi sono, per
entrambi gli esercizi esaminati in istruttoria, crediti verso i soci al 31/12, di
notevole importo. Il ritardo nella corresponsione dei corrispettivi alla società da
parte dei comuni che ne detengono le quote, determina il ricorso al credito
bancario, con costi aggiuntivi per interessi da corrispondere, e determina altresì le
perdite d’esercizio.
Il Comune di Pietrasanta partecipa alla società al 40%: al 31/12/2007 risulta
debitore (del corrispettivo)per un importo di €3.758.596. Nel 2006 (al 31/12 il
comune di Pietrasanta doveva alla società €6.542.329,36) i crediti verso soci
rappresentavano per la società circa il 70% del totale dei crediti.
La gestione operativa della società nel biennio considerato non desta
preoccupazione, ma il ritardo nel pagamento del corrispettivo dovuto alla società
partecipata, peraltro da parte di tutti gli enti locali che detengono le quote, ha
147
comportato costi aggiuntivi per la società stessa, nonché la necessità di ripianare le
perdite e ricostituire il capitale sociale.
Si rileva quindi la criticità della situazione e la necessità di provvedere al
riguardo, risolvendo le problematiche anche organizzative sottese ai flussi
finanziari. Per le vie brevi,l’Ente ha riferito che, già a decorrere dal 2008, il
rallentamento nei pagamenti è quasi del tutto eliminato.
Tabella n.79. (valori in euro)
Risorse dell'ente locale a favore degli organismi partecipati
Spesa Complessiva
Preventivo 2008
Tit. (I o II)
Consuntivo 2007
Tit. (I o II) Preventivo 2007
Tit. (I o II)
Per acquisizione di beni e servizi* 8.000,00 TITOLO I 7.358,00 TITOLO I 7.500,00 TITOLO I
Per trasferimenti in conto esercizio 373.070,00 TITOLO I 392.070,00 TITOLO I 392.100,00 TITOLO I
Per trasferimenti in conto impianti
Per concessione di crediti
Per copertura di disavanzi
Per aumenti di capitale non per perdite
Per aumenti di capitale per perdite
Altro (accantonamento per Capitale sociale Pietrasanta Sviluppo S.p.a.)
120.000,00 TITOLO II
Fonte: questionario art.1 comma 166 LF2006
Infine il Comune di Pietrasanta risulta fondatore della Fondazione la
Versiliana ed associato dell’associazione Versilia Format,senza scopo di lucro.
La Fondazione la Versiliana in base all’art.2 del proprio Statuto, “persegue
finalità di promozione e diffusione delle espressioni della cultura e dell'arte, volendo
assumere la gestione, direttamente o indirettamente, la promozione tutela e
valorizzazione dell'immagine e dei beni culturali del territorio del Comune di
Pietrasanta e di tutte le attività del tempo libero che in esso si svolgono. In
particolare la Fondazione si occuperà del Festival La Versiliana e delle attività legate
e pertinenti allo stesso, della Villa e del Parco, comprese le attività sportive e
ricreativo-balneari, nonché di quelle espositive e museali del Comune e del Teatro
Comunale”.
L'associazione Versilia Format non ha scopo di lucro e fornisce servizi a
favore di persone, Enti Pubblici e Privati, e in generale a favore del cittadino. La sua
attività principale consiste in: sviluppare azioni di progettazione e gestione di
interventi di formazione professionale e azioni per migliorare ed innovare le
148
modalità del processo formativo; promuovere e realizzare azioni di ricerca e
sviluppo sulla qualità nella formazione e sperimentare tecnologie innovative nella
didattica formativa; effettuare inoltre ricerche volte a conoscere il quadro
economico e sociale del mondo delle imprese e della pubblica amministrazione;
gestire interventi di orientamento e il rapporto istruzione/formazione per favorire
uno stretto collegamento con le dinamiche del mercato del lavoro.
L’Ente appare dotato di un sistema di governance degli organismi partecipati
ed ha predisposto un’anagrafe delle partecipate, che raccogli i dati giuridici ed
economici delle stesse. Ha pubblicato sul sito istituzionale i dati aggiornati richiesti
dalla vigente normativa in attuazione della legge finanziaria 2007 (legge n.
296/2006).
In ordine all’attuazione del disposto di cui all’art. 3, comma 27 della legge
244/2007 (legge finanziaria per il 2008) ai sensi del quale gli Enti locali possano
costituire società o assumere partecipazioni in esse, anche minoritarie ed indirette,
solo se le medesime abbiano ad oggetto attività di produzione di beni e servizi
strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali,
ritenendo, comunque, sempre ammissibile la costituzione di società che producono
servizi di interesse generale e qualora sussistano società e partecipazioni non
rispondenti ai requisiti di legge, le stesse dovranno essere cedute a terzi (entro
diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria) nel rispetto delle
procedure ad evidenza pubblica, l’ente ha provveduto a deliberare sul rispetto delle
finalità istituzionali da parte delle società partecipate, con deliberazione del
Consiglio n.76 del 29-12-2008, decidendo di cedere l’Autocamionale della Cisa, che
non è riconducibile alle finalità istituzionali e la Toscana Energia, che non risponde
ad obiettivi strategici.
Dall’esame della documentazione trasmessa e del questionario predisposto
dal collegio dei revisori sul rendiconto 2007,risulta che il Collegio ha verificato il
rispetto dell'art.1, c. 718 della legge Finanziaria 2007 (divieto di percezione di
compensi da parte di sindaco e assessori, se nominati membri di c.d.a. di società
partecipate), il rispetto dell'art.1,commi 725,726,727 e 728 della legge Finanziaria
2007 (entità massima dei compensi agli amministratori di società partecipate) ed
infine il rispetto dell'art.1,c. 729 della legge Finanziaria 2007 (numero massimo di
consiglieri in società partecipate).
In relazione alle immobilizzazioni finanziarie iscritte al conto patrimoniale, si
rileva che il collegio dei revisori non ha specificato se le immobilizzazioni finanziarie
riferite alle partecipazioni siano state valutate col criterio del valore risultante
dall’ultimo bilancio della partecipata. Ovvero se vi sia stata valutazione col criterio
149
del costo : in tal caso non è stata trascritta la valutazione sulla base della quota di
patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio della partecipata
L’esito dell’approfondimento istruttorio ha chiarito che l’Ente non ha mai
contabilizzato le immobilizzazioni finanziarie nel conto del patrimonio, ma ha
assicurato che le stesse sono ora state inserite per la prima volta nel conto del
patrimonio 2008.
Comunque relativamente al 2007, ma anche agli esercizi precedenti, la non
completa contabilizzazione prospetta una rappresentazione non attendibile degli
elementi attivi del conto del patrimonio, che necessita di approfondita analisi da
parte dell’ente.
150
CAPITOLO IX - INCARICHI
Un cenno specifico è rivolto ad alcune tipologie di spesa sottoposte a
monitoraggio dal legislatore al fine del contenimento delle stesse : le spese per
incarichi di consulenza studio e ricerca.
Elementi fondamentali per il conferimento di incarichi a soggetti estranei
all’amministrazione sono enucleati dalle norme, dalle circolari e dalla giurisprudenza
della Corte dei conti.
Requisiti inderogabili per l’attribuzione degli incarichi sono riconducibili ai
seguenti elementi: la natura straordinaria del ricorso a tali forme contrattuali, la
necessaria preventiva determinazione della durata, dell’oggetto e del compenso,
l'obbligo di motivazione con riferimento all’oggetto della prestazione, che deve
corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione
conferente e, altresì, è necessario che corrisponda ad obiettivi e progetti specifici e
determinati, L’incarico a soggetti esterni comunque deve conseguire ad una
puntuale previa verifica da parte dell’amministrazione dell’assenza di strutture
organizzative o professionalità interne all’ente in grado di assicurare i medesimi
servizi.
Il Comune di Pietrasanta ha trasmesso gli atti di affidamento degli incarichi
relativi al 2007, motivati con riferimento all’assenza nell’organico dell’Ente di
strutture organizzative e professionalità adeguate al tipo di attività, con indicazione
della durata e dell’importo dell’incarico.
Nell’elenco degli incarichi conferiti sono indicate anche tipologie di spesa che
riguardano Progettazione esecutiva e direzione lavori, incarichi conferiti ai sensi
della legge 11 febbraio 1994, n. 109, pur se quest’ultimi non siano da ricondurre
alla tipologia delineata dal legislatore e qui esaminata.
L’elenco trasmesso dall’amministrazione, distinto per ambito oggettivo,
riporta gli incarichi conferiti con indicazione del soggetto al quale è stato conferito
l’incarico, dell’oggetto dell’incarico, degli estremi della delibera, dell’importo di
spesa.
Il totale ammonta ad € 635.433,15, al quale va aggiunto il costo di 2
incarichi quantificati con costo orario, afferenti a corsi di formazione.
Le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che
affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a
pubblicare sul proprio sito web, ai sensi dell’art. 3 comma 54 Legge finanziaria
2008 - L. 244 del 24/12/2007, i relativi provvedimenti di incarico che riportino il
151
nominativo dei soggetti percettori, la ragione dell'incarico e il compenso erogato.
L’ente risulta aver ottemperato ad dettato normativo.
L’art. 7, comma 6, del D.lgs.165/2001, come modificato dalla L. n.
244/2007, prevede che le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi
individuali, con contratti di lavoro autonomo di natura occasionale o coordinata e
continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche
universitaria, in presenza di ben definiti presupposti legittimanti il conferimento, per
esigenze alle quali non possano far fronte con personale in servizio.
Le finalità contenute nella legge 244/2007 (legge finanziaria 2008) e la
successiva modifica di cui alla legge 133/2008, sono quelle di demandare alla
disciplina regolamentare dell'ente la previsione, nell’ambito della propria autonomia
normativa ed organizzativa, dei “ limiti, criteri e modalità per l’affidamento” di
incarichi esterni.
Con tali norme il legislatore recepisce la giurisprudenza contabile ed principi
della delibera delle Sezioni Riunite n.6/2005, in cui la Corte dei conti ha sottolineato
che i presupposti generali definiti dal legislatore vanno esplicitati nei contenuti degli
ordinamenti interni. Tali presupposti, per espressa previsione del comma 6 ter e per
la loro stessa collocazione sistematica, nel Titolo I del D. Lgs. 165/2001 relativo ai
principi generali, sono da considerarsi norme di principio, quindi vincolanti per i
regolamenti degli enti locali.
Il Regolamento è stato approvato, per la parte riguardante gli incarichi
esterni, dalla Giunta Comunale in data 20.06.2008 n.148 e trasmesso nei termini,
per estratto, a questa Sezione.
Dalle verifiche eseguite il Regolamento riguardante la disciplina degli
incarichi esterni del Comune di Pietrasanta risulta conforme alla normativa, con la
necessità ovviamente di conformare le norme regolamentari stesse, con particolare
riferimento ai punti 1.2, 1.4, 1.6 alle novità introdotte dalla legge 133/2008.
152
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
L’analisi espletata dalla Sezione, che si caratterizza quale attuazione della
funzione di controllo intestata alla Corte dei conti ed in particolare alle Sezioni
regionali di controllo, in posizione di indipendenza e neutralità, ha la finalità di
ausilio agli organi elettivi dell’Ente, per mettere in luce elementi di sana gestione
finanziaria ovvero gravi irregolarità contabili ed aspetti di criticità strutturale o
gestionale.
La verifica condotta sulla sana gestione finanziaria del Comune di
Pietrasanta, con riguardo all’esercizio 2007, non ha riscontrato gravi irregolarità
contabili, ha evidenziato alcuni elementi di pregio, ma anche aspetti critici relativi al
ciclo di bilancio ed a profili contabili e gestionali.
A conclusione del presente referto, si ritiene opportuno sintetizzare i
principali elementi emersi, di criticità o di positiva rilevanza, nel quadro del
controllo collaborativo espletato da questa Sezione.
1) L’esame dell’esplicazione dell’autonomia normativa ha rilevato la
capacità dell’Ente di espletare i poteri di autodeterminazione, riscontrando al
riguardo un attento aggiornamento al 2007 dello Statuto, che tuttavia deve ora
essere adeguato e tener conto delle nuove disposizioni normative in ordine in
particolare alle indennità e gettoni di presenza degli organi istituzionali.
Con riguardo al Regolamento di contabilità, ormai risalente nel tempo e non
più del tutto conforme al nuovo panorama legislativo, si rende necessaria una
generale ed unitaria rivisitazione in conformità all’evoluzione normativa e
giurisprudenziale, anche avuto riguardo ai contenuti dei postulati e dei principi
contabili degli enti locali. L’Ente ha riferito che il documento normativo è fra le
decisioni prioritarie da assumere ed è in corso di aggiornamento.
Occorre evidenziare i recenti cambiamenti consistenti della struttura
organizzativa, con l’adozione di deliberazioni che hanno inciso sul Regolamento
degli uffici e dei servizi, dapprima con delibera n.67 in data 16/3/2007, con la quale
la Giunta ha istituito la direzione entrate.
Successivamente, la Giunta (del. n.276 del 28/11/2007) ha modificato
profondamente la struttura, nell’intento di perseguire in modo più tangibile la
razionalizzazione delle risorse umane. Il nuovo schema strutturale appare
formalmente più razionale, e la realtà organizzativa si presenta ben definita ed
organica, con l’attribuzione in capo alla stessa direzione di competenze più
153
uniformi, fatta eccezione per il mantenimento della separazione fra la direzione dei
servizi finanziari e la direzione servizio entrate. In ordine a tale impostazione
organizzativa, la Sezione, pur manifestando dubbi sulla conformità all’art 153
“Servizio economico-finanziario” del TUEL, non può che prendere atto dell’ aumento
della capacità di accertamento e della capacità di riscossione delle entrate, rispetto
al 2006.
Nel quadriennio 2004-2007 la dotazione organica del personale in servizio a
tempo indeterminato e determinato è risultata in diminuzione, ma al 31/12/2007
permane l’utilizzo di altre forme di lavoro flessibili e del lavoro interinale, in ordine
alle quali occorre considerare attentamente i riflessi delle disposizioni normative di
settore intervenute successivamente.
2) In ordine ai controlli interni, si è riscontrato che vi è una schematica e
piuttosto laconica disciplina degli stessi, non in linea con le disposizioni del TUEL.
Tuttavia l’analisi dell’effettività del funzionamento dei controlli interni ha
evidenziato che il controllo di regolarità amministrativo contabile, soprattutto quello
intestato al responsabile finanziario, si è svolto in modo puntuale ed in conformità
alle norme. Il controllo di gestione registra una buona attuazione, in quanto non si
limita a porre in evidenza meri scostamenti delle risorse utilizzate rispetto alle
previsioni, ma ha utilizzato una serie di indicatori fisici ed economici per misurare i
risultati e supportare i processi e le responsabilità direzionali. Si è posta in luce una
distonia nelle funzioni attribuite all'Ufficio Pianificazione, Organizzazione e Controllo
Interno (P.O.C.I.) (predisposizione del Piano Esecutivo di Gestione e del Piano
Dettagliato degli Obiettivi che non possono essere elaborati dalla stessa struttura
che svolge il controllo di gestione).
Effettività dei controlli si è riscontrata anche in ordine alla “valutazione dei
Dirigenti” attraverso il Nucleo di Valutazione.
Il controllo strategico, che dovrebbe rappresentare la verifica finale
dell’adeguatezza delle scelte compiute dall’Amministrazione in sede di attuazione di
piani di programmi e di ogni altro strumento di indirizzo politico, in termini di
congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, non è stato sinora
strutturato o svolto.
Gli esiti del monitoraggio ai sensi art.1, comma 166 della legge finanziaria
2006 hanno evidenziato che solo nel 2006 (rendiconto 2006) si è riscontrata una
grave irregolarità, che ha determinato una pronuncia specifica della Sezione in
ordine al superamento dei limiti di spesa di personale. In relazione alle analisi su
preventivi (2006-2007-2008) e sui rendiconti (2005-2006 e 2007) la Sezione ha
154
segnalato sintomi di criticità ed irregolarità, per i possibili riflessi sugli equilibri di
bilancio e per stimolare capacità gestionali più efficienti (in particolare sull’utilizzo in
sede previsionale, delle entrate straordinarie; su debiti fuori bilancio; sulla quantità
e vetustà dei residui attivi in sede di consuntivo; su organismi partecipati in
perdita- società ERSU S.p.a.).
3) Il sistema di programmazione e gestione contabile, disposto dall’ente
risulta conforme alle regole contabili.
Si sono evidenziate tuttavia alcune anomalie ed incongruenze sui dati
riportati nel bilancio pluriennale e nel programma triennale dei lavori pubblici, in
ordine ai quali si rinvia alle specifiche del capitolo .
Si è sottolineato che il PEG è risultato carente sotto il profilo della concreta
determinazione degli obiettivi gestionali, privo sia degli indicatori di attività e di
risultato, indispensabili anche ai fini del controllo di gestione, sia di una specifica
assegnazione delle risorse umane. Inoltre, non è stato aggiornato con le variazioni
di bilancio nel corso dell’esercizio. E’ stato integrato a tal fine dal PDO, adottato
dalla Giunta però solo a fine novembre.
Si raccomanda pertanto una particolare attenzione agli strumenti
programmatori per la correttezza dei dati e per la tempistica che deve essere
funzionale alla gestione.
La scansione temporale per l’esercizio 2008 e per i primi mesi del 2009,
rappresentata dall’Amministrazione in contraddittorio, appare sicuramente più
adeguata, in riferimento al momento di approvazione del PEG e del piano degli
obiettivi.
Sono emerse infine alcune problematiche connesse alla contabilizzazione in
bilancio di specifiche voci (co.co.co, spese per la progettazione interna, spese per
studi ricerche e consulenze, mutui e proventi derivanti da sanzioni al codice della
strada).
La costruzione degli equilibri non ha evidenziato particolari criticità, in ordine
al rispetto del pareggio del bilancio, ad eccezione che nell’equilibrio finale, in cui il
valore del saldo netto da finanziare, che indica la gestione operativa, è negativo sin
dalle previsioni iniziali, e l’equilibrio di parte corrente garantito con quote dei
contributi per permessi a costruire.
Nelle previsioni dell’ultimo triennio, si riscontra che le politiche di
finanziamento delle spese di investimento si finanziano nel 2007 con un aumento
esponenziale del reperimento di risorse attraverso alienazioni, con una riduzione del
ricorso a nuovi mutui.
155
La capacità di programmazione finanziaria, quale rapporto fra gli
stanziamenti finali e quelli iniziali, denota una ottima capacità totale (circa
100%)sia dal lato delle entrate che delle spese. Costituisce eccezione, per l’entrata,
una lieve sovrastima nelle previsioni definitive dell’entrata corrente, che comunque
nel complesso non desta forti preoccupazioni, anche se si evidenzia una eccessiva
sottostima delle entrate del titolo II (+78%). In riferimento al titolo II alla quale si
raccomanda comunque, in ossequio al principio di attendibilità dei dati
programmatici, sempre maggior attenzione alle previsioni iniziali, tenuto conto sia
dell’accertamento annuale nel titolo in argomento sia dell’andamento delle stesse
nel triennio precedente.
La capacità di accertamento ed impegno, quale grado di realizzazione delle
previsioni definitive, ha mostrato valori meno elevati, attestandosi circa al 90%.
L’andamento triennale dell’accertamento in termini di competenza ha
registrato una contrazione delle entrate in generale, del 12% nell’ultimo esercizio.
Si rileva una linea tendenziale in aumento delle entrate correnti dell’8%, salvo una
flessione negativa del 4% nel titolo I, dovuta alla netta diminuzione della
compartecipazione IRPEF nel 2007, contabilizzata in minima parte nel titolo I.16
Difatti, sterilizzando il titolo I e II dalla predetta voce, si rileva un aumento delle
entrate tributarie ed una diminuzione delle entrate derivanti da contributi e
trasferimenti. La politica tributaria non ha subito contrazioni, bensì un aumento del
13% al netto della compartecipazione IRPEF.
La parte in conto capitale registra nel 2007 bassa capacità di accertamento
soprattutto nel titolo V dell’entrata(46%).
La spesa mostra un andamento totale che tende ad un contenimento (-13%)
riconducibile alle spese in conto capitale mentre si rileva un incremento della spesa
corrente.
In sintesi, la capacità di realizzare le previsioni riscontra una evoluzione
tendenziale, nel triennio considerato, in aumento.
La capacità di gestione, intesa quale rapporto fra riscossione ed
accertamento e fra pagamento ed impegno, indica un valore basso per l’entrata
(circa 67%), per i riflessi negativi delle riscossioni nei titoli III (48%) e V (16%), ed
una scarsa capacità nelle spese, soprattutto in conto capitale (21%), ma
preoccupante anche nella spesa corrente (59%). L’esame dei dati di bilancio ha
16 In base a quanto disposto dall’art.1 co. 189 e 190 della legge finanziaria 2007 L.296/2006 e per il conseguente effetto di consolidamento del contributo ordinario e della compartecipazione IRPEF rispetto al gettito del penultimo anno precedente l'esercizio di riferimento nella misura dello 0,69%, la compartecipazione Irpef è stata accertata al titolo II di entrata nell’ambito dei Contributi e Trasferimenti Correnti dallo Stato.
156
evidenziato una tendenza al miglioramento nel triennio, non sufficiente al momento
a tranquillizzare.
Gli indicatori finanziari, che rappresentano l’Autonomia Finanziaria e
l’Autonomia Tributaria hanno segnato un lieve aumento nel triennio ed un lieve
decremento dell’indice di dipendenza da trasferimenti ed un aumento della
pressione tributaria (sterilizzando il valore nel triennio dell’importo della
compartecipazione IRPEF).
L’analisi dell’entrata ha posto in evidenza, in particolare, forti criticità nella
fase della riscossione. Soprattutto si pone in luce, in senso fortemente critico, la
mancata riscossione degli utili da organismi partecipati nonché la bassa percentuale
di riscossione dei proventi da servizi pubblici, e dei proventi da sanzioni
amministrative pecuniarie per violazioni del Codice della strada(art.208 D.lgs.
285/1992), già esiguo nel 2005 ed ora effettivamente preoccupante (0,10%),
anche se tali entrate rappresentano solo il 3% delle entrate proprie. Si è riscontrato
al riguardo la non corretta contabilizzazione nelle partite di giro della riscossione dei
suddetti proventi che se da un lato tranquillizza in ordine ad un eventuale
prescrizione riconducibile a negligenza ed in ordine a profili di danno all’erario,
dall’altro non esime da un giudizio di inattendibilità dei dati di bilancio.
Molto elevato invece è il grado di riscossione ICI e TARSU.
Necessita di attenzione anche il tasso di riscossione delle entrate da
permessi a costruire: pur rientrando la destinazione nei limiti di legge, tali entrate
registrano un rapporto tra riscossione/accertamenti dei proventi da permessi a
costruire, sia nel triennio che nel 2007, diverso dall’unità, quoziente che dovrebbe
essere unitario in ossequio al principio di prudenza, con l’indice in diminuzione nel
triennio considerato.
L’analisi funzionale della spesa ha messo in luce, in senso critico, che una
percentuale elevata (27%) della spesa corrente è destinata alla funzione di
amministrazione generale; la restante parte è destinata quasi interamente al
settore territorio e ambiente (31%) ed al settore sociale(11%). In base alla
classificazione per natura, la spesa per trasferimenti(29%) e per prestazioni di
servizi (26%) rappresenta più del 70% della spesa corrente; la spesa per il
personale -intervento 01- assorbe sostanzialmente quasi tutta al quota restante
della spesa(26%).
Sintomo di criticità quindi è la rigidità strutturale della spesa, che si attesta
ad un valore elevato, pari al 38%, e la rigidità elevata per spesa di
personale(25%), che tuttavia registra una flessione rispetto agli esercizi precedenti
157
La spesa in conto capitale è assorbita per la metà circa dalla Funzione 1 -
Amministrazione generale di amministrazione, gestione e controllo, per il 47%.,e
dalla Funzione 4 -istruzione pubblica.
Profili molto critici sono rilevabili anche nella gestione dei residui, sintomi in
parte evidenziati anche negli esercizi pregressi attraverso il monitoraggio della
Sezione.
In primo luogo, il totale delle partite residuali attive rappresenta il 125% del
totale delle entrate complessive ed i residui passivi sono di notevole entità, per
l’esercizio in esame, pari ad € 66.964.792,00 (dato comprensivo dei residui
provenienti dalla competenza).
L’entità quindi della gestione dei residui supera le dimensioni della gestione
di competenza.
In secondo luogo, il parametro di deficitarietà, che attiene al volume dei
residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese
correnti nel 2007, presenta una percentuale superiore a quella normativamente
prevista e fissata al 27 % delle spese di cui al titolo I (77,46%) . anche il volume
residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con
esclusione quelli relativi I.C.I. e trasferimenti erariali è risultato maggiore del
21%(nello specifico 47,38%) delle entrate correnti (accertamenti competenza Tit.
I-II-II).
La vetustà riscontrata dei residui attivi, anteriori al 2003, molto superiore
alla soglia di criticità individuata dalla Sezione, nonché il totale delle partite
residuali attive rispetto alle entrate complessive con valore superiore al 100%,
potrebbero rivelare la conservazione di partite inesigibili o insussistenti con
ripercussioni negative sul risultato della gestione.
Ulteriore sintomo di criticità nella gestione dei residui attivi è anche la
presenza di un indice di smaltimento dei residui attivi al di sotto della soglia che la
Sezione considera critica, ed un valore in diminuzione nel triennio.
Con riguardo ai residui passivi, si è riscontrata, quale segnale di criticità, la
sussistenza di residui passivi non movimentati, nel titolo II, da oltre due esercizi,
anche se l’organo di revisione ha attestato che è in corso una verifica di tutti gli
investimenti finanziati con mutui; ed ancora la presenza di un indice di smaltimento
dei residui passivi, sia di parte corrente che in conto capitale, al di sotto della soglia
che la Sezione considera critica, con un valore in diminuzione nel triennio.
Appare necessario ed indifferibile, pertanto, procedere ad un riaccertamento
straordinario dei residui attivi e passivi, anche a seguito dei riscontri a campione
effettuati, che hanno evidenziato il ricorso, nelle determinazioni dirigenziali di
158
riaccertamento del 2006 e del 2007, a motivazioni formali con il mero rinvio ad
elenchi che riportano i residui riaccertati.
Si suggerisce infine di rivisitare le formule organizzative per porre rimedio
alle difficoltà amministrative che comportano il formarsi dei residui ed un lento
smaltimento degli stessi.
Non sono state riscontrate criticità nei risultati di gestione (positivo nel
2007, rispetto agli anni precedenti) e di amministrazione, quest’ultimo determinato
maggiormente dalla gestione di competenza ma occorre mettere in luce, anche ai
fini dell’attendibilità dei risultati e delle analisi condotte sulle singole risorse, la
metodologia di contabilizzazione dei mutui contratti con istituti di credito diversi
dalla Cassa depositi e prestiti, in relazione agli importi contabilizzati ed al formarsi
dei connessi residui nonché la non corretta imputazione dei proventi derivanti da
sanzioni al codice della strada nel titolo VI dell’entrata.
Dall’esame del conto economico e dello stato patrimoniale, sono stati
riscontrati inoltre alcuni anomalie e punti critici, in ordine ai quali si richiama
l’attenzione dell’Ente: debiti di finanziamento indicati nel conto del patrimonio non
coincidenti con lo stock di debito; mancata indicazione delle immobilizzazioni
finanziarie, riconducibili soprattutto agli organismi partecipati; l’incidenza negativa
degli oneri da aziende speciali e partecipate, sul risultato economico dell’esercizio,
che nell’esercizio 2007 risulta notevolmente elevato in virtù degli esiti della gestione
straordinaria (plusvalenze da alienazioni).
4) Per quanto concerne il contenimento e la razionalizzazione della
spesa, risultano rispettati i vincoli del patto di stabilità interno per il 2007.
5) Con riferimento al livello di indebitamento dell’Ente, risultano
rispettati i vincoli costituzionali ed i limiti di legge, con una percentuale di incidenza
degli interessi passivi sulle entrate correnti del penultimo esercizio in crescita nel
triennio, ma con valori contenuti. Il grado di solidità è in diminuzione essendosi
evidenziato l’aumento del valore percentuale del rapporto fra oneri totali ed entrate
proprie nel triennio. Occorre prestare attenzione, per i riflessi anche sul risultato di
amministrazione, ai residui passivi del titolo II, non movimentati da oltre due
esercizi, al fine di intraprendere le opportune scelte gestionali per eliminare la
criticità.
6) A seguito dell’esame della gestione dei servizi si è rilevato che l’ente
gestisce servizi a domanda individuale, anche mediante appalto, e che l’indice di
copertura è aumentato rispetto all’esercizio precedente, anche se in alcuni servizi,
quali gli asili nido, l’indice di soddisfazione dell’utenza in base alle domande accolte
non è molto elevato (dato estrapolato dal referto di gestione 2007). In riferimento
159
al servizio “impianti sportivi” l’Ente non è stato in grado di fornire i dati contabili al
fine di dar contezza del costo sostenuto direttamente dall’Ente e della relativa
copertura.
L’Ente detiene inoltre partecipazioni in organismi partecipati. Degna di rilievo
è la circostanza che l’ente abbia gettato le basi per una cultura della governance
nella gestione degli organismi partecipati.
Desta preoccupazione, e pertanto necessita di particolare attenzione per le
opportune direttive, decisioni e scelte gestionali da intraprendere, la situazione
della Ersu S.p.a., partecipata al 40%, per le perdite conseguite nell’ultimo triennio.
Difatti l’Ente nel 2008 ha dovuto operare gli interventi di cui all'art. 2447 del codice
civile, in ordine ai risultati negativi dell’ultimo esercizio. Si è rilevato che la criticità
della situazione deriva essenzialmente dal ritardo nel pagamento del corrispettivo
del servizio da parte dei comuni che detengono le quote partecipative: vi è quindi la
necessità di provvedere al riguardo, risolvendo le problematiche anche
organizzative sottese alla non tempestività dei flussi finanziari.
Si prende atto delle osservazioni trasmesse dall’ente in data 27 maggio 2009 in
ordine ai seguenti elementi:
1. Controlli interni
Il controllo di gestione, dal 16 luglio 2007 è svolto dal P.O.C.I., ufficio di staff del
Direttore generale, non funzionalmente dipendente quindi da alcuna direzione
dell’Ente.
Il controllo strategico è ricondotto, secondo quanto previsto dallo Statuto agli artt.
11 e 14, al controllo politico-amministrativo esercitato dal Consiglio comunale, che
verifica l’attuazione delle linee programmatiche da parte della Giunta, al 30 giugno
di ogni anno.
Peraltro, a decorrere dal 2008, in sede di approvazione del bilancio consuntivo,
l’Ente riferisce che nella relazione alla Giunta, presentata al Consiglio, sono state
indicate analiticamente le scelte operate ed i risultati conseguiti, con specifico
riferimento a ciascun programma inserito nella Relazione Previsionale e
Programmatica.
In ordine al controllo di gestione la Sezione, prende atto dell’attuale e sostanziale
separazione delle funzioni e dell’intestazione al solo ufficio PDCI dei compiti di
controllo gestionale.
In riferimento al controllo strategico permangono alcune perplessità soprattutto
relative all’effettività del controllo strategico nel 2007, ma in base a quanto riferito,
nel 2008 vi è una maggiore attenzione alla valutazione dell’adeguatezza delle scelte
160
compiute in attuazione degli indirizzi politici in termini di congruenza fra obiettivi e
risultati. In particolare detta valutazione si è trasfusa nella relazione dalla Giunta al
rendiconto di gestione e si è esternata con la già richiamata verifica del Consiglio al
30 giugno. La Sezione, ad ogni modo, ribadisce che il controllo strategico è di
supporto agli organi di vertice dell’amministrazione, quale presupposto
fondamentale per il nuovo ciclo di gestione, che ha avvio con l’indirizzo politico
amministrativo, ma che agevola anche eventuali correttivi da apportare a
precedenti scelte programmatiche.
Al riguardo è importante sottolineare l’utilità dei controlli interni, soprattutto al fine
di supportare l’attività di programmazione e di indirizzo politico.
2. Regole di contabilizzazione (compensi relativi alla progettazione interna,
spese per incarichi, flussi positivi relativi agli strumenti finanziari derivati,
mutui e servizi conto terzi) .
L’ente ha dichiarato di aver apportato le debite correzioni adeguandosi, in alcuni
casi sin dall’esercizio 2008, alle modalità corrette di contabilizzazione indicate.
3. Gestione dei residui
L’ente indica una evoluzione positiva dei valori critici rilevati dalla Sezione in ordine
alla gestione dei residui
4. ERSU
L’ente ha attestato che sta procedendo a corrispondere alla società ERSU il
corrispettivo del servizio, anche relativo agli esercizi precedenti.
5. Flussi positivi derivanti da swap
Sono stati utilizzati per il finanziamento di spesa corrente, in particolare per la
copertura di interessi passivi. Nel 2008 il Comune ha provveduto ad istituire due
capitoli in entrata al titolo III e in uscita al titolo I, funzione 01, servizio 03,
intervento 06, destinando l’entrata all’avanzo vincolato 2008.
6. Proventi e sanzioni al codice della strada
L’amministrazione ha dichiarato che sta attualmente provvedendo alla corretta
contabilizzazione.
7. Debiti fuori bilancio
Il servizio finanziario ha fatto presente che, già in sede di riequilibrio di bilancio
2008, ha provveduto a richiedere l’attestazione formale di esistenza di debiti fuori
bilancio ai responsabili dei servizi, rendendo obbligatoria tale procedura.
8. Servizi a domanda individuale
Nelle note trasmesse in sede di contraddittorio, viene riferito che il Comune non ha
impianti sportivi, intendendo per tali le categorie indicate dal DM 31.12.1983, e
cioè: piscine, campi da tennis, di pattinaggio, impianti di risalita e simili. Quindi le
161
strutture sportive, che non rientrano nell’elenco, non vengono considerate servizi a
domanda individuale (ai fini delle attestazioni di copertura dei relativi costi) pur se il
servizio finanziario ha contezza dei costi sostenuti (manutenzione straordinaria,
costi di gestione, ecc.) e delle entrate connesse.
Desta perplessità questa interpretazione normativa, atteso che l’entrata è
qualificata come “tariffa”, a titolo esemplificativo nel regolamento delle palestre
(deliberazione della Giunta comunale n.55 del 31/12/2008, art.4) e nel
regolamento degli impianti di calcio (deliberazione della Giunta comunale n.43 del
01/06/2001, art.4) e chiaramente si tratta di un servizio a domanda individuale.
Perciò, ad avviso della Sezione, ogni categoria di impianto sportivo fruito
dall’utenza, in base ad una richiesta individuale cui corrisponda il pagamento di una
tariffa, va considerato servizio a domanda individuale, ai fini del rispetto della
normativa sulla copertura dei costi.
9. capacità di programmazione del titolo II dell’entrate
Il servizio finanziario ha riconosciuto la sottostima iniziale delle previsioni riferite a
trasferimenti correnti, giustificando la stessa in ossequio al principio di prudenza
nella redazione del bilancio, atteso che il Servizio provvede ad iscrivere tali entrate
soltanto a seguito dell’emanazione del decreto di assegnazione del contributo da
parte del soggetto erogante.
Questa Sezione, in considerazione di quanto dedotto dall’Amministrazione,
nel confermare quanto esposto nell’ambito del presente referto, con riferimento ai
rilievi critici, nel sottolineare gli elementi positivi emersi nell’istruttoria, ritiene
conclusa l’indagine di controllo, sulla base delle attestazioni dell’ente sopra
riportate, che evidenziano le misure correttive già in parte adottate.
Si riserva, tuttavia, di verificare alcuni aspetti, in ordine ai quali si prega codesto
Comune di voler trasmettere specifica e sintetica relazione, entro il termine dei sei
mesi dalla ricezione della delibera di approvazione della presente relazione, in
particolare sui seguenti argomenti:
- adozione del regolamento di contabilità aggiornato;
- revisione straordinaria dei residui attivi e passivi;
- rivisitazione dei servizi a domanda individuale con particolare riferimento
agli impianti sportivi non considerati come tali sino al 2008.
Le ulteriori criticità finanziarie e contabili saranno comunque monitorate attraverso
l’analisi dei questionari che l’organo di revisione è tenuto a trasmettere ai sensi
dell’art.1 comma 166 della legge finanziaria 2006.
In sintesi, la verifica della sana gestione del Comune di Pietrasanta ha posto
in evidenza elementi di positività nell’organizzazione e nella gestione, ma ha
162
rilevato che sussistono alcuni profili di criticità, indicate specificatamente nel
referto, in ordine alle quali si invita l’Ente ad adottare, con tempestività, gli
opportuni interventi correttivi, contabili e gestionali.
Si dà atto che, nel corso dell’istruttoria, gli organi gestionali, il responsabile
del servizio finanziario nonché i responsabili di settore, hanno profuso una proficua
collaborazione, interloquendo con cortesia e disponibilità, tempestivamente, anche
con l’utilizzo di strumenti informatici.
Il Consiglio comunale, quale destinatario del referto, può riflettere
sull’organizzazione dell’Ente, sulla efficienza dei servizi erogati, sulle eventuali
modifiche da apportare nel breve o medio-lungo periodo, sia per migliorare i servizi
per la collettività, sia per contribuire, quale parte della Repubblica, ai più generali
equilibri economico finanziari del settore pubblico, nel rispetto degli obiettivi di
finanza pubblica derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.
163
ALLEGATI
ALLEGATO sub A)
L’analisi sia pur schematica della situazione economica è utile al fine di valutare la
capacità dell’ente di produrre reddito nell’esercizio (analisi a breve termine). Sono
buoni i valori di redditività netta e redditività operativa.
redditività operativa (Roi)
Ro / K = 0,019
(con K = capitale fisso+capitale circolante)
redditività netta (Roe)
Rn / capitale proprio N = 0,050
La redditività operativa, che può conseguire valori maggiori uguali o minori di zero,
Roi≤0≥, e rappresenta la capacità di remunerazione del capitale investito
nell’ente,ed è data dal rapporto fra il reddito operativo Ro ed il capitale (fisso
+circolante), è inferiore all’unità.
La redditività netta, che consiste invece nella capacità di consolidare, in termini
reddituali, il capitale proprio dell’ente, rappresenta la più importante figura di
redditività della gestione.
Poiché il consolidamento del capitale proprio N dipende dal reddito di esercizio(Rn),
il rapporto fra i due valori segnala il Roe, cioè il tasso annuo di ritorno economico
del capitale proprio e cioè quanto il reddito prodotto accresce o diminuisce il
patrimonio netto.
La valutazione della redditività della gestione indica la capacità dell’ente di operare
in condizioni di equilibrio economico
La redditività operativa e netta sono indicatori utili per verificare l’adeguatezza del
livello raggiunto nell’esercizio e/o nel medio periodo, rispetto agli obiettivi di
rendimento, consolidamento e sviluppo dettati dagli organi di governo e di direzione
dell’ente.
Si opera il raffronto fra Roe e Roi per riscontrare quale sia l’influenza, sulla
situazione economica dell’ente, sia delle scelte sul piano finanziario sia dei risultati
164
di natura straordinaria della gestione. Se il Roe > Roi, si è in presenza di una
situazione equilibrata, come nel caso di specie.
Se il Roe < Roi vi è un concorso negativo alla redditività netta da parte della
gestione straordinaria.
165
ALLEGATO sub B)
Lo schema successivo rappresenta la riclassificazione del conto del patrimonio
funzionale alla costruzione degli indicatori individuati per le seguenti analisi
Tabella n80. (valori in euro)
Riclassificazione nel triennio
Attivo: K = 2005 2006 2007
-capitale fisso F =
immobilizzazioni immateriali 0 0,00 0,00
immobilizzazioni materiali 54.464.166,22 66.583.290,13 79.362.152,34
immobilizzazioni finanziarie 0 0,00 0,00
- capitale circolante C =
disponibilità liquide e differite a breve = (crediti) 52.442.191,75 55.422.759,13 47.744.345,87
liquidità immediate = 506.565,91 197.812,88 4.271.650,98
K totale 107.412.923,88 122.203.862,14 131.378.149,19
Passivo:
passività non correnti
medio lungo termine p* (debiti di finanziamento) 29.283.450,00 35.199.346,36 151.289,67
conferimenti (senza vincolo di estinzione(tutti i
conferimenti) 0 4.525.356,63 1.144.137,24
capitale proprio(senza vincolo di estinzione) N netto
patrimoniale 57.135.060,59 57.696.667,65 102.555.395,45
passività correnti P
debiti di funzionamento 19.104.476,16 21.726.451,29 22.669.997,77
debiti per somme anticipate a terzi 1.889.937,13 3.019.891,16 4.877.414,02
20.994.413,29 24.746.342,45 27.547.411,79
Fonte: Corte dei conti su rendiconto degli esercizi 2005, 2006 e 2007
I due fondamentali indicatori di equilibrio strutturale sono:
1) il patrimonio circolante netto, quale indice di liquidità, rappresenta la differenza
fra attività correnti e passività correnti. Se x >0 la liquidità dei crediti ed attività a
breve consentono di coprire i debiti a breve. E’ indice della capacità di generare,
nell’esercizio, risorse monetarie. Se x<0 i debiti a breve non sono coperti dall’attivo
circolante.
166
Il comune di Pietrasanta per il 2007 realizza un risultato differenziale positivo anche
se il trend 2005–2007 è in diminuzione.
Tabella n. 81. (valori in euro)
PATRIMONIO CIRCOLANTE NETTO (C-P)
Attivo circolante passività correnti
E.F. C P
Patrimonio circolante
netto
C-P
2005 52.948.757,66 20.994.413,29 31.954.344,37
2006 55.620.572,01 24.746.342,45 30.874.229,56
2007 52.015.996,85 24.547.411,79 27.468.585,06
Elaborazione Sezione regionale di controllo Corte dei conti
2) il margine di struttura (TAB.57) che evidenzia il grado di copertura delle
immobilizzazioni, con fonti senza vincolo di restituzione. L’indicatore mostra valori
positivi (eccetto nel 2006), peraltro in aumento nel triennio, e un indice di
copertura in crescita.
Tabella n. 82. (valori in euro)
Margine di struttura (N-F) e indice di copertura (N/F %)
Patrimonio netto Attività immobilizzate E.F.
N F
N-F N/F
2005 57.135.060,59 54.464.166,22 2.670.894,37 104,90
2006 57.696.667,65 66.583.290,11 -8.886.622,46 86,65
2007 102.555.395,45 79.362.152,34 23.193.243,11 129,22
Elaborazione Sezione regionale di controllo Corte dei conti
L’analisi della struttura finanziaria e patrimoniale è rappresentata dai seguenti
indicatori:
1. si pone in evidenza nell’esercizio 2007 una variazione positiva. del
patrimonio netto) che mostra solidità patrimoniale pari a Nf / Ni = 5,23 %,
con una consistenza al 31/12/2007 di €102.555.395,45, rispetto ad €
97.457.519,69 al 31/12/2006.
2. Analizzando il grado di elasticità delle fonti ed il grado di rigidità degli
impieghi, si notano i tassi di incidenza del capitale fisso e del capitale
circolante e il rapporto delle fonti correnti sul totale delle attività.
Tabella n. 83. (valori in euro)
167
Elasticità fonti P / K ; rigidità degli impieghi F / K
Elasticità
fonti
Elasticità
impieghi
Rigidità
impieghi
E.F. C capitale
circolante
K totale attività F capitale fisso P fonti correnti
P / K C / K F / K
2005 52.948.757,66 107.412.923,88 54.464.166,22 20.994.413,29 0,20 0,49 0,51
2006 55.620.572,01 122.203.862,12 66.583.290,11 24.746.342,45 0,20 0,46 0,54
2007 52.015.996,85 131.378.149,19 79.362.152,34 24.547.411,79 0,19 0,40 0,60
Elaborazione Sezione regionale di controllo Corte dei conti
Si evidenzia un tasso di rigidità degli impieghi F / K >0,5 U C / K < 0,5, quindi una
maggiore incidenza del capitale fisso, sul totale delle attività, ed una scarsa
elasticità delle fonti.
La rigidità degli impieghi nel triennio è in tendenziale aumento.
Infine gli indicatori riportati nella tabella seguente, esprimono il grado di
dipendenza/indipendenza finanziaria (quale rapporto fra patrimonio netto e totale
degli impieghi N / K) ed il grado di indebitamento (rappresentato dal rapporto
inverso K / N)dell’ente locale .
Si evidenzia una buona indipendenza finanziaria, atteso che nel 2007 N / K < 0,5.
Tabella n. 84. (valori in euro)
Indice di dipendenza finanziaria N/K ; grado di indebitamento K/N
Patrimonio netto totale attività E.F.
N K N / K K / N
2005 57.135.060,59 107.412.923,88 0,53 1,88
2006 57.696.667,65 122.203.862,12 0,47 2,12
2007 102.555.395,45 131.378.149,19 0,78 1,28
Elaborazione Sezione regionale di controllo Corte dei conti