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Vita di Francesco.
Il problema delle fonti
1181 o 1182 nasce ad ASSISI Francesco (Giovanni) Bernardone da Pietro e
donna Pica
Fine XII secolo:
Conflitti fra PAPATO e SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO
29 MAGGIO 1176: Battaglia di Legnano, Federico Barbarossa è sconfitto e
deve sottomettersi al pontefice Alessandro III
Ascesa delle CITTÀ, apertura di nuove vie commerciali, emerge la nascente
borghesia
Grandi conflitti anche all’interno della Chiesa:
Gerarchia legata al potere feudale- alcune frange estreme mirano a riportare il
Cristianesimo ai valori originari del Vangelo
Fino al 1198 ASSISI appartiene al Ducato di Spoleto e quindi faceva parte
dell’Impero. Nel 1198 una ribellione costringe i rappresentanti dell’IMPERO in
città a fuggire e riparare a Perugia. Tra le famiglie espulse anche quella del
conte Favarone OFFREDUCCIO, padre della futura santa Chiara. Inizia lunga
lotta con Perugia
Nel 1198 inizia anche il pontificato di Innocenzo III
1202: Assisi sconfitta da Perugia nella battaglia di Ponte San Giovanni.
Francesco finisce in carcere per un anno a Perugia
1204: Sacco di Costantinopoli da parte dei Crociati. Francesco si ammala. Turbamenti
interiori
1205: Partenza per la Puglia per combattere nelle truppe pontificie. Giunto a Spoleto gli
torna la febbre. Torna ad Assisi
1205: Inizia il processo di conversione di Francesco. BACIO AL LEBBROSO
RIVELAZIONE DAVANTI AL CROCIFISSO DI SAN DAMIANO
Francesco “gran disprezzatore dei
beni terreni”
1206: rinuncia ai beni paterni davanti al Vescovo di Assisi.
Comincia a riparare la chiesa di San Damiano, San Pietro (vicino alle mura di
Assisi) e di Santa Maria degli Angeli (La Porziuncola). Qui si stabilisce
1209: la voce del Vangelo, letto alla Porziuncola dal Sacerdote, si rivela a
Francesco.
“Andate fra la gente smarrita del popolo d’Israele. Lungo il cammino, annunziate
che il Regno di Dio è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i
lebbrosi, scacciate i demòni. Come avete ricevuto gratuitamente, così date
gratuitamente. Non procuratevi monete d’oro o d’argento o di rame da portare
con voi. […] Non prendete borse per il viaggio né un vestito di ricambio, né
sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto di ricevere quel che gli è
necessario” (Mt, 10)
Bernardo di Quintavalle e Pietro Cattani diventano i primi compagni di
Francesco, cui se ne aggiungono altri per un totale di 12
Francesco abbandona i calzari, il bastone, sostituisce la cintura con una corda
Desiderio di creare una comunità di fratelli, NON un ordine religioso
1210: Sogno di Innocenzo III. Approvazione VERBALE della prima regola o
formula vitae dei frati minori, perduta. Fatta solo di passi evangelici
• Semplici laici, con la sola tonsura, possono predicare
• Lavoro manuale inteso come primo mezzo di sostentamento
• Ricorso all’elemosina solo in caso di estrema necessità
• Vita itinerante priva di sicurezze (dimora, sostentamento)
• Divieto di chiedere privilegi alla Chiesa che levassero il frate minore da condizione di PRECARIETÀ che lo colloca tra
poveri e indigenti
• La Porziuncola diventa la base da cui partono a coppie per
predicare soprattutto nel centro Italia
1212: Francesco si imbarca con intenzione di raggiungere la Terra Santa.
Una tempesta dirotta la nave sulla costa della Dalmazia.
Nello stesso anno prende i voti Chiara, alla Porziuncola. Presto la raggiunge
anche la sorella Agnese.
Fissa la sua dimora, e della nuova congregazione (Secondo Ordine), a San
Damiano.
1214: Francesco parte per il Marocco. Ammalatosi in Spagna rientra in Italia
Il numero delle persone che si avvicinano a Francesco cresce sempre di più. Sempre
maggiore il numero di miracoli a lui attribuiti
Anche le persone coniugate vogliono aderire alla fraternità: nasce il “terzo ordine” o
“fratelli e sorelle di penitenza” che dal 1221 avrà una sua regola.
1215: IV Concilio Lateranense. Non è certo se Francesco vi abbia partecipato.
Predica agli Uccelli presso Bevagna (due versioni diverse)
1216: Muore Innocenzo III. Ascende al soglio pontificio Onorio III
L’espansione della fraternità e la difficoltà di incontrarsi almeno due volte all’anno
(Pentecoste e giorno di San Michele) per confrontarsi e pregare insieme fece
crescere la necessità di un ordine maggiormente strutturato.
Gli incontri, o CAPITOLI, si ridussero ad uno all’anno. Il primo di questi fu nel
1217: il Capitolo della Porziuncola.
Questo sancisce l’invio di missionari oltralpe, i quali non hanno fortuna. Presenti
anche alcuni vescovi e il cardinale Ugolino di Segni, nipote di Innocenzo III. Il
cardinale diventerà, poi, protettore dell’ordine.
1219: Francesco in Oriente. Sbarca a San Giovanni d’Acri e si incontra con
frate Elia da Cortona. Proseguono verso il porto egiziano di Damietta,
assediato da un anno dalle truppe di Giovanni di Brienne.
Francesco, dopo molte insistenze, incontra il sultano Malik al-Kamil.
Nella primavera del 1220 lo raggiunge la notizia del martirio di cinque frati decapitati
in Marocco.
In patria dissidi scoppiano all’interno dell’ordine. Francesco decide di tornare a casa
1220: Francesco sbarca a Venezia di ritorno dalla Terra Santa. Va a Roma per
ottenere appoggio dalla Curia. Il cardinale Ugolino di Segni viene nominato
protettore dell’ordine. Con la bolla Cum secundum consilium è sancito un anno di
noviziato per entrare nell’Ordine.
La comunità è divisa:
• volontà di aggregarla ad ordini religiosi tradizionali
• mantenere ideale di povertà evangelica del fondatore
Francesco cede alla pressione e rinuncia alla guida dell’Ordine, che cede a Pietro
Cattani, che diventa Vicario Generale. Quest’ultimo muore pochi mesi dopo:
l’incarico passa ad Elia da Cortona.
1221: Regula non bullata, non approvata né dall’ordine né dalla Curia. Troppe
citazioni evangeliche e poche norme da seguire.
1223: Francesco, con frate Leone, compone una nuova regola, inviata a Roma e
emendata da Elia e dal cardinale Ugolino. Questa è approvata dal pontefice Onorio
III. Regula bullata (con la Bolla Solet annuere). Istituzionalizzato nome di Ordine
dei Frati minori (Primo Ordine)
Rispetto del voto di obbedienza, povertà e castità
Scopo: osservare il Santo Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo
Condizioni per essere ammessi all’ordine: anno di noviziato, cessione dei beni
personali ai poveri
Abito: tonaca con cappuccio, tonaca senza cappuccio, una cintura, un paio di
mutande tutto di vile stoffa. Calzature in caso di bisogno
Scompare proibizione di possedere altri libri oltre il breviario e i salmi
Eliminato dovere di DISOBBEDIENZA dei frati ai superiori
Mantenuta proibizione assoluta di ricevere denaro
Lavoro non più richiesto a tutti. Esaltazione della mendicità, ma privata del contesto
sociale e apostolico
Predicazione, nella prima regola ordinata a tutti i frati, è rigidamente regolamentata:
subordinata a esame e licenza rilasciata dal Ministro Generale e limitata a temi morali
e edificanti
1223: Francesco, deluso, si ritira nella solitudine eremitica. Sua autorità
spirituale riconosciuta solo da accoliti della prima ora. Epoca della “grande
tentazione”.
Natale del 1223: Presepe di Greccio
1224: minato nella salute Francesco si ritira sul monte della Verna con i frati
Leone, Illuminato, Rufino, Angelo, Masseo e Silvestro.
In seguito ad una visione mistica (apparizione del Serafino) compaiono le
STIMMATE
1225: estenuato e malato, è convinto da frate Elia a farsi curare dai medici del
Papa. Per due mesi è assistito da Chiara presso San Damiano.
Dopo uno spostamento a Rieti, nel 1226 viene portato per sua volontà ad Assisi
prima nel palazzo episcopale, poi alla Porziuncola. In questi mesi compone il
suo Testamento, a cui attribuisce valore di legge (vincolante alla regola).
3 OTTOBRE 1226: Francesco muore.
16 luglio 1228: il cardinale Ugolino di Segni, diventato pontefice con il nome di
Gregorio IX, canonizza Francesco.
25 maggio 1230: il corpo di Francesco è collocato nella basilica a lui intitolata, la
cui costruzione è stata promossa da frate Elia.
28 settembre 1230: Bolla Quo Elongati con cui il papa Gregorio IX interpreta in
senso moderato la Regola e NEGA la validità di legge del Testamento di
Francesco
1232: proclamato santo Antonio da Padova
1234: proclamato santo il fondatore dei domenicani, Domenico
I due ordini, Francescani e Domenicani, sono in concorrenza uno con l’altro.
Proprio questi ultimi alimentavano dubbi sulla veridicità dell’episodio delle
STIMMATE
Tra il 1237 e il 1291 ben nove bolle papali sono funzionali a dissipare i dubbi
degli scettici
Diffidenza lunga e tenace nei confronti delle Stimmate di Francesco,
avvenimento incredibile per l’epoca, per alcuni bestemmia contro Cristo
Crisi dell’Ordine acuita dalla deposizione e successiva scomunica di Elia da
Cortona, già vicario di Francesco dal 1221 al 1227 e poi Ministro Generale dell’Ordine
tra 1232 e 1239.
Elia molto criticato per governo autoritario: dato maggiore impulso
all'organizzazione degli studi e, di conseguenza, alla tendenza a costituire robuste
entità comunitarie nei centri urbani.
Ciò pose le premesse ufficiali per un rafforzamento dell'elemento dotto e clericale,
che promosse la deposizione del ministro generale nel Capitolo romano del 1239
Svolta in senso nettamente clericale, emarginazione in modo definitivo dell’elemento
laico
Crisi acuita nella seconda metà del secolo da una “scissione” interna.
I più rigidi al dettato del fondatore aderirono al movimento degli SPIRITUALI:
• aspirazione alla povertà totale
• contestazione all’autorità della Chiesa
Contrapposti ai CONVENTUALI
Nel 1257 viene eletto Buonaventura da Bagnoregio come Ministro Generale
dell’Ordine. Deve gestire momento delicato: polemiche tra clero secolare e
dilaganti ordini mendicanti (Francescani e Domenicani)
• corposa presenza con grandi sedi conventuali
• attivismo nei settori - pastorale, socioeconomico, politico, giuridico-normativo,
infrastrutturale - della dinamica e inquieta realtà urbana
• protagonisti nel controllo e nella repressione della dissidenza religiosa e
nell'organizzazione associativa della religiosità e della devozione
• l'intraprendenza nell'orientare, sollecitare e raccogliere donativi e lasciti
testamentari
Tutto ciò genera tensioni, al limite della contestazione, all'interno dello stesso
Ordine
• Intervenne energicamente contro gli abusi dei continui e dispendiosi cantieri edilizi,
che denunciò come scandalosi così come la caccia ai lasciti e testamenti e alle
eccessive e fastidiose questue
• rielaborò l'immagine agiografica del fondatore
La discussione sui problemi relativi all'attuazione pratica dell'ideale di povertà provocò, a
partire da questo periodo, una frattura che non poté più essere sanata.
Gli SPIRITUALI saranno perseguitati e condannati come eretici dal papa Giovanni XXII
tra 1323 e 1327. Primo fra gli scomunicati il Ministro Generale dell’Ordine, Michele da
Cesena
Alcuni frati dell'Umbria, abbandonata la polemica verbale, scelsero il ritiro in minuscole
comunità in luoghi poveri e appartati. L'esperienza, avviata presso l'eremo di Brogliano
(Foligno) rimase fin verso la fine del XIV secolo un fenomeno limitato alle regioni
dell'Italia centrale e controllato dalla dirigenza dell'Ordine.
Nella seconda metà del XIV secolo all’interno dell’Ordine, pur senza raggiungere le vette
estreme degli SPIRITUALI, alcuni avvertono la necessità di ritorno agli ideali originari di
povertà radicale. Non così critici nei confronti della gerarchia ecclesiastica.
A questi, detti OSSERVANTI, viene riconosciuta parziale autonomia dai
CONVENTUALI nel 1415.
Nel 1517 tutti i gruppi che in un modo o nell’altro fanno riferimento all’Osservanza
vengono uniti nell’Ordine dei Frati Minori, distinto da quello dei Conventuali e con un
proprio Ministro Generale
Le fonti:
1209: Prima regola o formula vitae
1221: Regula non bullata
1223: Regula bullata
1225-26: Testamento
1228-29: Vita Prima di Tommaso da Celano
1246-47: Vita Seconda di Tommaso da Celano
1252-53: Trattato dei Miracoli di Tommaso da Celano
1263: Legenda Maior di Buonaventura da Bagnoregio
1266: Legenda Maior imposta come unica ammissibile
Distruzione sistematica di tutte le biografie anteriori
Il colto frate Tommaso da Celano, biografo ufficiale cui si devono tre diverse vite
(1228-1229, 1246-1247, 1252-1253), fu costretto a riscrivere la vita del fondatore
mano a mano che ne mutavano l'immagine e il modello di santità che l'Ordine
intendeva propagare
Occorreva inoltre tenere conto del variare della fortuna di grandi personaggi
divenuti in qualche caso scomodi testimoni, come frate Elia, dapprima ministro
generale, poi scomunicato perché schieratosi a favore di Federico II
Alle biografie ufficiali se ne affiancarono molte altre, prive di una committenza
solenne, di 'compagni' di Francesco che volevano diffondere la loro verità per
contrastare o completare quella ufficialmente vulgata, dalla Legenda trium
sociorum fino ai famosi Fioretti trecenteschi
1266: il Capitolo generale di Parigi ordinò che da quel momento in poi soltanto la
biografia di Buonaventura avesse il crisma dell'ufficialità e che
contemporaneamente fossero distrutte tutte le altre.
L'ingiunzione fu puntualmente osservata e per secoli Francesco fu il F. di
Bonaventura
Soltanto alla fine del XIX secolo e ai primi del successivo fu possibile recuperare,
a volte in un unico manoscritto superstite, i testi delle precedenti biografie
1786: recuperata Vita Prima. Edizione critica fatta su una decina di esemplari
1806: recuperata Vita Secunda. Edizione critica sulla base di una decina di esemplari
1899: Tractatus de Miraculis in esemplare unico
1934: Legenda ad usum chori in unico manoscritto
Vita Prima (1228-29)
Tentativo di conciliare direttive della committenza e testimonianze dei compagni di
Francesco
Vita
• Prima Parte (30 cap.)
• Seconda Parte (10 cap.) relativa agli anni 1224-26. Proposta di seguire Francesco
secondo tre gradi di santità
Canonizzazione (32 paragrafi): santità di Francesco NON nei miracoli ma nella
proposta di vita
Tutto unificato da un prologo generale probabilmente scritto dopo
Da questa prima biografia di Francesco dipendono a grappolo una serie di altre
legendae più brevi, con caratteri peculiari:
1232-39: Vita S. Francisci di Giuliano da Spira
1237: Vita S. Francisci versificata di Enrico D’Avranches
1230 (?): Legenda ad usum chori attribuita a Tommaso da Celano, redatta per
poter essere inserita nel breviario di ogni frate
Nella prima biografia compare diffusamente frate Elia, indicato come attento e
vigile compagno di Francesco, ma poi scomunicato dal Papa.
Elia primo divulgatore del miracolo delle STIMMATE e promotore della costruzione
della Basilica di Assisi.
Vita Secunda (1246-47)
Seconda biografia ufficiale.
Prima parte: episodi della sua vita non inclusi nella Vita Prima, posti in ordine
cronologico a partire dalla CONVERSIONE di Francesco
Seconda parte: episodi raggruppati per temi ognuno dei quali illustra un aspetto
della proposta evangelica del fondatore
Completamento dell’opera precedente. Funzionale all’epurazione della figura di Elia
da Cortona.
Si avverte la necessità di opera che sottolinei maggiormente il ruolo di sostegno alla
Chiesa svolto dai Francescani.
Si vuole rafforzare la venerazione verso Francesco. Nella difficoltà di quegli anni si
tende a voler ricordare e sottolineare le autentiche volontà di Francesco, per
rimanere fedeli agli ideali delle origini.
SCONTENTO GENERALE:
Molti episodi della sua vita erano tramandati solo oralmente
Molti miracoli post mortem non avevano attestazione scritta
Estensore della Vita Secunda non il solo Tommaso da Celano, ma frutto della
collaborazione dei seguaci più stretti di Francesco legati a RICORDO e SPIRITOdei primi anni della fraternità
1244: Crescenzio da Jesi, Ministro generale, chiede che si raccolgano gli
avvenimenti più importanti relativi a Francesco
Leone, Angelo e Rufino redassero i loro ricordi e quelli di Filippo visitatore delle
Povere Dame, di Illuminato dell’Arce, di Masseo da Marignano e di Giovanni: tutti
frati legati a Francesco da grande consuetudine
Forse questa serie di informazioni andarono a costituire la
Legenda trium sociorum
“nos qui cum eo fuimus” sottolinea la loro familiarità con Francesco
La Vita Secunda beneficia della collaborazione di diverse persone oltre a
Tommaso da Celano. Palesemente in contraddizione rispetto alla prima biografia
del Santo.
Anche nuova biografia crea scontento, che ha radici profonde forse nell’ambiguità
del comportamento di Francesco davanti allo SNATURAMENTO de suo progetto
originario
Preghiera a San Damiano Sogno di Innocenzo III
Ruolo provvidenziale di F. sottolineato dall’inserimento di due nuovi episodi della
sua vita. Francesco ha da sempre una missione da svolgere e per questo è, da
sempre, SANTO.
Bonaventura Berlinghieri, San
Francesco e storie della sua vita,
chiesa di San Francesco, Pescia,
1235
Anche il ritratto di Francesco non è
dal vero ma modellato su quello,
tramandato letterariamente, di
Bernardo di Chiaravalle
Metà XIII secoloGenerazioni di frati non hanno conosciuto Francesco:
• bisogna fornire loro una glorificazione coerente con il fondatore dell’Ordine
• respingere tendenze gioachimite all’interno dell’ordine: delineare i caratteri della
“terza età” nella storia della salvezza caratterizzata dalla piena e rigorosa attuazione della
regola francescana in opposizione con la chiesa corrotta
• fronteggiare problemi connessi con espansione dell’ordine e proselitismo
• respingere accuse del clero secolare, preoccupato della concorrenza
1254: Innocenzo IV limita privilegi degli Ordini Mendicanti
Tommaso da Celano inserisce solo parole e vita di Francesco nella Vita Secunda,
omissione dei miracoli
Sotto la spinta di un’ala dell’Ordine deve mettere mano per la terza volta alla
figura del Santo
Tractatus de Miraculis (1250 c.)
Risarcite le omissioni, racconto ex novo delle guarigioni operate in vita, fornita
ulteriore versione dell’episodio delle Stimmate
Emerge una figura di Santo più tradizionale: TAUMATURGO da venerare,
alleviatore delle sofferenze attraverso miracoli. Netto contrasto con precedenti
1257: eletto Ministro generale Bonaventura da
Bagnoregio
Deve affrontare la crisi dell’Ordine alle prese
con diverse interpretazioni della Regola
1260: emanate le Costituzioni Narbonesi.
Inserite norme sempre a partire dalla Regola.
Distruzione Costituzioni precedenti
1263: Legenda Maior. Fuse le tre opere
precedenti in una sola.
Opera di sintesi. Impoverimento di notizie e
memorie
Espunta sofferenza e drammi, ma Francesco
dolce e ossequioso della Chiesa.
Francesco Alter Christus. Sua santità
irraggiungibile, DA AMMIRARE MA NON DA IMITARE
FRANCESCO santo delle Stimmate, miracolo meno facilmente imitabile
Del tutto taciuti aspetti innovatori del suo
programma
1263: Legenda Maior
Prima parte: 15 capitoli in ordine cronologico
Seconda parte: miracoli post mortem
Esaltazione del ruolo profetico di Francesco, equiparato ai profeti del Vecchio
Testamento: Morte del Cavaliere di Celano
Nonostante la censura operata da
Bonaventura dopo la sua morte si assiste
ad un rinvigorimento della tradizione orale.
Le IMMAGINI si salvano dalla distruzione,
sia perché ritenute indirizzate verso
uditorio più rozzo, sia perché era difficile
distruggere oggetti di devozione e
preghiera quali erano le immagini dipinte
di Francesco