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Vita di Francesco. Il problema delle fonti

Vita di Francesco. Il problema delle fonti1219: Francesco in Oriente. Sbarca a San Giovanni d’Acri e si incontra con frate Elia da Cortona. Proseguono verso il porto egiziano di

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Vita di Francesco.

Il problema delle fonti

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1181 o 1182 nasce ad ASSISI Francesco (Giovanni) Bernardone da Pietro e

donna Pica

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Fine XII secolo:

Conflitti fra PAPATO e SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO

29 MAGGIO 1176: Battaglia di Legnano, Federico Barbarossa è sconfitto e

deve sottomettersi al pontefice Alessandro III

Ascesa delle CITTÀ, apertura di nuove vie commerciali, emerge la nascente

borghesia

Grandi conflitti anche all’interno della Chiesa:

Gerarchia legata al potere feudale- alcune frange estreme mirano a riportare il

Cristianesimo ai valori originari del Vangelo

Fino al 1198 ASSISI appartiene al Ducato di Spoleto e quindi faceva parte

dell’Impero. Nel 1198 una ribellione costringe i rappresentanti dell’IMPERO in

città a fuggire e riparare a Perugia. Tra le famiglie espulse anche quella del

conte Favarone OFFREDUCCIO, padre della futura santa Chiara. Inizia lunga

lotta con Perugia

Nel 1198 inizia anche il pontificato di Innocenzo III

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1202: Assisi sconfitta da Perugia nella battaglia di Ponte San Giovanni.

Francesco finisce in carcere per un anno a Perugia

1204: Sacco di Costantinopoli da parte dei Crociati. Francesco si ammala. Turbamenti

interiori

1205: Partenza per la Puglia per combattere nelle truppe pontificie. Giunto a Spoleto gli

torna la febbre. Torna ad Assisi

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1205: Inizia il processo di conversione di Francesco. BACIO AL LEBBROSO

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RIVELAZIONE DAVANTI AL CROCIFISSO DI SAN DAMIANO

Francesco “gran disprezzatore dei

beni terreni”

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1206: rinuncia ai beni paterni davanti al Vescovo di Assisi.

Comincia a riparare la chiesa di San Damiano, San Pietro (vicino alle mura di

Assisi) e di Santa Maria degli Angeli (La Porziuncola). Qui si stabilisce

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1209: la voce del Vangelo, letto alla Porziuncola dal Sacerdote, si rivela a

Francesco.

“Andate fra la gente smarrita del popolo d’Israele. Lungo il cammino, annunziate

che il Regno di Dio è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i

lebbrosi, scacciate i demòni. Come avete ricevuto gratuitamente, così date

gratuitamente. Non procuratevi monete d’oro o d’argento o di rame da portare

con voi. […] Non prendete borse per il viaggio né un vestito di ricambio, né

sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto di ricevere quel che gli è

necessario” (Mt, 10)

Bernardo di Quintavalle e Pietro Cattani diventano i primi compagni di

Francesco, cui se ne aggiungono altri per un totale di 12

Francesco abbandona i calzari, il bastone, sostituisce la cintura con una corda

Desiderio di creare una comunità di fratelli, NON un ordine religioso

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1210: Sogno di Innocenzo III. Approvazione VERBALE della prima regola o

formula vitae dei frati minori, perduta. Fatta solo di passi evangelici

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• Semplici laici, con la sola tonsura, possono predicare

• Lavoro manuale inteso come primo mezzo di sostentamento

• Ricorso all’elemosina solo in caso di estrema necessità

• Vita itinerante priva di sicurezze (dimora, sostentamento)

• Divieto di chiedere privilegi alla Chiesa che levassero il frate minore da condizione di PRECARIETÀ che lo colloca tra

poveri e indigenti

• La Porziuncola diventa la base da cui partono a coppie per

predicare soprattutto nel centro Italia

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1212: Francesco si imbarca con intenzione di raggiungere la Terra Santa.

Una tempesta dirotta la nave sulla costa della Dalmazia.

Nello stesso anno prende i voti Chiara, alla Porziuncola. Presto la raggiunge

anche la sorella Agnese.

Fissa la sua dimora, e della nuova congregazione (Secondo Ordine), a San

Damiano.

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1214: Francesco parte per il Marocco. Ammalatosi in Spagna rientra in Italia

Il numero delle persone che si avvicinano a Francesco cresce sempre di più. Sempre

maggiore il numero di miracoli a lui attribuiti

Anche le persone coniugate vogliono aderire alla fraternità: nasce il “terzo ordine” o

“fratelli e sorelle di penitenza” che dal 1221 avrà una sua regola.

1215: IV Concilio Lateranense. Non è certo se Francesco vi abbia partecipato.

Predica agli Uccelli presso Bevagna (due versioni diverse)

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1216: Muore Innocenzo III. Ascende al soglio pontificio Onorio III

L’espansione della fraternità e la difficoltà di incontrarsi almeno due volte all’anno

(Pentecoste e giorno di San Michele) per confrontarsi e pregare insieme fece

crescere la necessità di un ordine maggiormente strutturato.

Gli incontri, o CAPITOLI, si ridussero ad uno all’anno. Il primo di questi fu nel

1217: il Capitolo della Porziuncola.

Questo sancisce l’invio di missionari oltralpe, i quali non hanno fortuna. Presenti

anche alcuni vescovi e il cardinale Ugolino di Segni, nipote di Innocenzo III. Il

cardinale diventerà, poi, protettore dell’ordine.

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1219: Francesco in Oriente. Sbarca a San Giovanni d’Acri e si incontra con

frate Elia da Cortona. Proseguono verso il porto egiziano di Damietta,

assediato da un anno dalle truppe di Giovanni di Brienne.

Francesco, dopo molte insistenze, incontra il sultano Malik al-Kamil.

Nella primavera del 1220 lo raggiunge la notizia del martirio di cinque frati decapitati

in Marocco.

In patria dissidi scoppiano all’interno dell’ordine. Francesco decide di tornare a casa

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1220: Francesco sbarca a Venezia di ritorno dalla Terra Santa. Va a Roma per

ottenere appoggio dalla Curia. Il cardinale Ugolino di Segni viene nominato

protettore dell’ordine. Con la bolla Cum secundum consilium è sancito un anno di

noviziato per entrare nell’Ordine.

La comunità è divisa:

• volontà di aggregarla ad ordini religiosi tradizionali

• mantenere ideale di povertà evangelica del fondatore

Francesco cede alla pressione e rinuncia alla guida dell’Ordine, che cede a Pietro

Cattani, che diventa Vicario Generale. Quest’ultimo muore pochi mesi dopo:

l’incarico passa ad Elia da Cortona.

1221: Regula non bullata, non approvata né dall’ordine né dalla Curia. Troppe

citazioni evangeliche e poche norme da seguire.

1223: Francesco, con frate Leone, compone una nuova regola, inviata a Roma e

emendata da Elia e dal cardinale Ugolino. Questa è approvata dal pontefice Onorio

III. Regula bullata (con la Bolla Solet annuere). Istituzionalizzato nome di Ordine

dei Frati minori (Primo Ordine)

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Rispetto del voto di obbedienza, povertà e castità

Scopo: osservare il Santo Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo

Condizioni per essere ammessi all’ordine: anno di noviziato, cessione dei beni

personali ai poveri

Abito: tonaca con cappuccio, tonaca senza cappuccio, una cintura, un paio di

mutande tutto di vile stoffa. Calzature in caso di bisogno

Scompare proibizione di possedere altri libri oltre il breviario e i salmi

Eliminato dovere di DISOBBEDIENZA dei frati ai superiori

Mantenuta proibizione assoluta di ricevere denaro

Lavoro non più richiesto a tutti. Esaltazione della mendicità, ma privata del contesto

sociale e apostolico

Predicazione, nella prima regola ordinata a tutti i frati, è rigidamente regolamentata:

subordinata a esame e licenza rilasciata dal Ministro Generale e limitata a temi morali

e edificanti

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1223: Francesco, deluso, si ritira nella solitudine eremitica. Sua autorità

spirituale riconosciuta solo da accoliti della prima ora. Epoca della “grande

tentazione”.

Natale del 1223: Presepe di Greccio

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1224: minato nella salute Francesco si ritira sul monte della Verna con i frati

Leone, Illuminato, Rufino, Angelo, Masseo e Silvestro.

In seguito ad una visione mistica (apparizione del Serafino) compaiono le

STIMMATE

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1225: estenuato e malato, è convinto da frate Elia a farsi curare dai medici del

Papa. Per due mesi è assistito da Chiara presso San Damiano.

Dopo uno spostamento a Rieti, nel 1226 viene portato per sua volontà ad Assisi

prima nel palazzo episcopale, poi alla Porziuncola. In questi mesi compone il

suo Testamento, a cui attribuisce valore di legge (vincolante alla regola).

3 OTTOBRE 1226: Francesco muore.

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16 luglio 1228: il cardinale Ugolino di Segni, diventato pontefice con il nome di

Gregorio IX, canonizza Francesco.

25 maggio 1230: il corpo di Francesco è collocato nella basilica a lui intitolata, la

cui costruzione è stata promossa da frate Elia.

28 settembre 1230: Bolla Quo Elongati con cui il papa Gregorio IX interpreta in

senso moderato la Regola e NEGA la validità di legge del Testamento di

Francesco

1232: proclamato santo Antonio da Padova

1234: proclamato santo il fondatore dei domenicani, Domenico

I due ordini, Francescani e Domenicani, sono in concorrenza uno con l’altro.

Proprio questi ultimi alimentavano dubbi sulla veridicità dell’episodio delle

STIMMATE

Tra il 1237 e il 1291 ben nove bolle papali sono funzionali a dissipare i dubbi

degli scettici

Diffidenza lunga e tenace nei confronti delle Stimmate di Francesco,

avvenimento incredibile per l’epoca, per alcuni bestemmia contro Cristo

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Crisi dell’Ordine acuita dalla deposizione e successiva scomunica di Elia da

Cortona, già vicario di Francesco dal 1221 al 1227 e poi Ministro Generale dell’Ordine

tra 1232 e 1239.

Elia molto criticato per governo autoritario: dato maggiore impulso

all'organizzazione degli studi e, di conseguenza, alla tendenza a costituire robuste

entità comunitarie nei centri urbani.

Ciò pose le premesse ufficiali per un rafforzamento dell'elemento dotto e clericale,

che promosse la deposizione del ministro generale nel Capitolo romano del 1239

Svolta in senso nettamente clericale, emarginazione in modo definitivo dell’elemento

laico

Crisi acuita nella seconda metà del secolo da una “scissione” interna.

I più rigidi al dettato del fondatore aderirono al movimento degli SPIRITUALI:

• aspirazione alla povertà totale

• contestazione all’autorità della Chiesa

Contrapposti ai CONVENTUALI

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Nel 1257 viene eletto Buonaventura da Bagnoregio come Ministro Generale

dell’Ordine. Deve gestire momento delicato: polemiche tra clero secolare e

dilaganti ordini mendicanti (Francescani e Domenicani)

• corposa presenza con grandi sedi conventuali

• attivismo nei settori - pastorale, socioeconomico, politico, giuridico-normativo,

infrastrutturale - della dinamica e inquieta realtà urbana

• protagonisti nel controllo e nella repressione della dissidenza religiosa e

nell'organizzazione associativa della religiosità e della devozione

• l'intraprendenza nell'orientare, sollecitare e raccogliere donativi e lasciti

testamentari

Tutto ciò genera tensioni, al limite della contestazione, all'interno dello stesso

Ordine

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• Intervenne energicamente contro gli abusi dei continui e dispendiosi cantieri edilizi,

che denunciò come scandalosi così come la caccia ai lasciti e testamenti e alle

eccessive e fastidiose questue

• rielaborò l'immagine agiografica del fondatore

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La discussione sui problemi relativi all'attuazione pratica dell'ideale di povertà provocò, a

partire da questo periodo, una frattura che non poté più essere sanata.

Gli SPIRITUALI saranno perseguitati e condannati come eretici dal papa Giovanni XXII

tra 1323 e 1327. Primo fra gli scomunicati il Ministro Generale dell’Ordine, Michele da

Cesena

Alcuni frati dell'Umbria, abbandonata la polemica verbale, scelsero il ritiro in minuscole

comunità in luoghi poveri e appartati. L'esperienza, avviata presso l'eremo di Brogliano

(Foligno) rimase fin verso la fine del XIV secolo un fenomeno limitato alle regioni

dell'Italia centrale e controllato dalla dirigenza dell'Ordine.

Nella seconda metà del XIV secolo all’interno dell’Ordine, pur senza raggiungere le vette

estreme degli SPIRITUALI, alcuni avvertono la necessità di ritorno agli ideali originari di

povertà radicale. Non così critici nei confronti della gerarchia ecclesiastica.

A questi, detti OSSERVANTI, viene riconosciuta parziale autonomia dai

CONVENTUALI nel 1415.

Nel 1517 tutti i gruppi che in un modo o nell’altro fanno riferimento all’Osservanza

vengono uniti nell’Ordine dei Frati Minori, distinto da quello dei Conventuali e con un

proprio Ministro Generale

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Le fonti:

1209: Prima regola o formula vitae

1221: Regula non bullata

1223: Regula bullata

1225-26: Testamento

1228-29: Vita Prima di Tommaso da Celano

1246-47: Vita Seconda di Tommaso da Celano

1252-53: Trattato dei Miracoli di Tommaso da Celano

1263: Legenda Maior di Buonaventura da Bagnoregio

1266: Legenda Maior imposta come unica ammissibile

Distruzione sistematica di tutte le biografie anteriori

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Il colto frate Tommaso da Celano, biografo ufficiale cui si devono tre diverse vite

(1228-1229, 1246-1247, 1252-1253), fu costretto a riscrivere la vita del fondatore

mano a mano che ne mutavano l'immagine e il modello di santità che l'Ordine

intendeva propagare

Occorreva inoltre tenere conto del variare della fortuna di grandi personaggi

divenuti in qualche caso scomodi testimoni, come frate Elia, dapprima ministro

generale, poi scomunicato perché schieratosi a favore di Federico II

Alle biografie ufficiali se ne affiancarono molte altre, prive di una committenza

solenne, di 'compagni' di Francesco che volevano diffondere la loro verità per

contrastare o completare quella ufficialmente vulgata, dalla Legenda trium

sociorum fino ai famosi Fioretti trecenteschi

1266: il Capitolo generale di Parigi ordinò che da quel momento in poi soltanto la

biografia di Buonaventura avesse il crisma dell'ufficialità e che

contemporaneamente fossero distrutte tutte le altre.

L'ingiunzione fu puntualmente osservata e per secoli Francesco fu il F. di

Bonaventura

Soltanto alla fine del XIX secolo e ai primi del successivo fu possibile recuperare,

a volte in un unico manoscritto superstite, i testi delle precedenti biografie

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1786: recuperata Vita Prima. Edizione critica fatta su una decina di esemplari

1806: recuperata Vita Secunda. Edizione critica sulla base di una decina di esemplari

1899: Tractatus de Miraculis in esemplare unico

1934: Legenda ad usum chori in unico manoscritto

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Vita Prima (1228-29)

Tentativo di conciliare direttive della committenza e testimonianze dei compagni di

Francesco

Vita

• Prima Parte (30 cap.)

• Seconda Parte (10 cap.) relativa agli anni 1224-26. Proposta di seguire Francesco

secondo tre gradi di santità

Canonizzazione (32 paragrafi): santità di Francesco NON nei miracoli ma nella

proposta di vita

Tutto unificato da un prologo generale probabilmente scritto dopo

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Da questa prima biografia di Francesco dipendono a grappolo una serie di altre

legendae più brevi, con caratteri peculiari:

1232-39: Vita S. Francisci di Giuliano da Spira

1237: Vita S. Francisci versificata di Enrico D’Avranches

1230 (?): Legenda ad usum chori attribuita a Tommaso da Celano, redatta per

poter essere inserita nel breviario di ogni frate

Nella prima biografia compare diffusamente frate Elia, indicato come attento e

vigile compagno di Francesco, ma poi scomunicato dal Papa.

Elia primo divulgatore del miracolo delle STIMMATE e promotore della costruzione

della Basilica di Assisi.

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Vita Secunda (1246-47)

Seconda biografia ufficiale.

Prima parte: episodi della sua vita non inclusi nella Vita Prima, posti in ordine

cronologico a partire dalla CONVERSIONE di Francesco

Seconda parte: episodi raggruppati per temi ognuno dei quali illustra un aspetto

della proposta evangelica del fondatore

Completamento dell’opera precedente. Funzionale all’epurazione della figura di Elia

da Cortona.

Si avverte la necessità di opera che sottolinei maggiormente il ruolo di sostegno alla

Chiesa svolto dai Francescani.

Si vuole rafforzare la venerazione verso Francesco. Nella difficoltà di quegli anni si

tende a voler ricordare e sottolineare le autentiche volontà di Francesco, per

rimanere fedeli agli ideali delle origini.

SCONTENTO GENERALE:

Molti episodi della sua vita erano tramandati solo oralmente

Molti miracoli post mortem non avevano attestazione scritta

Estensore della Vita Secunda non il solo Tommaso da Celano, ma frutto della

collaborazione dei seguaci più stretti di Francesco legati a RICORDO e SPIRITOdei primi anni della fraternità

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1244: Crescenzio da Jesi, Ministro generale, chiede che si raccolgano gli

avvenimenti più importanti relativi a Francesco

Leone, Angelo e Rufino redassero i loro ricordi e quelli di Filippo visitatore delle

Povere Dame, di Illuminato dell’Arce, di Masseo da Marignano e di Giovanni: tutti

frati legati a Francesco da grande consuetudine

Forse questa serie di informazioni andarono a costituire la

Legenda trium sociorum

“nos qui cum eo fuimus” sottolinea la loro familiarità con Francesco

La Vita Secunda beneficia della collaborazione di diverse persone oltre a

Tommaso da Celano. Palesemente in contraddizione rispetto alla prima biografia

del Santo.

Anche nuova biografia crea scontento, che ha radici profonde forse nell’ambiguità

del comportamento di Francesco davanti allo SNATURAMENTO de suo progetto

originario

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Preghiera a San Damiano Sogno di Innocenzo III

Ruolo provvidenziale di F. sottolineato dall’inserimento di due nuovi episodi della

sua vita. Francesco ha da sempre una missione da svolgere e per questo è, da

sempre, SANTO.

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Bonaventura Berlinghieri, San

Francesco e storie della sua vita,

chiesa di San Francesco, Pescia,

1235

Anche il ritratto di Francesco non è

dal vero ma modellato su quello,

tramandato letterariamente, di

Bernardo di Chiaravalle

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Metà XIII secoloGenerazioni di frati non hanno conosciuto Francesco:

• bisogna fornire loro una glorificazione coerente con il fondatore dell’Ordine

• respingere tendenze gioachimite all’interno dell’ordine: delineare i caratteri della

“terza età” nella storia della salvezza caratterizzata dalla piena e rigorosa attuazione della

regola francescana in opposizione con la chiesa corrotta

• fronteggiare problemi connessi con espansione dell’ordine e proselitismo

• respingere accuse del clero secolare, preoccupato della concorrenza

1254: Innocenzo IV limita privilegi degli Ordini Mendicanti

Tommaso da Celano inserisce solo parole e vita di Francesco nella Vita Secunda,

omissione dei miracoli

Sotto la spinta di un’ala dell’Ordine deve mettere mano per la terza volta alla

figura del Santo

Tractatus de Miraculis (1250 c.)

Risarcite le omissioni, racconto ex novo delle guarigioni operate in vita, fornita

ulteriore versione dell’episodio delle Stimmate

Emerge una figura di Santo più tradizionale: TAUMATURGO da venerare,

alleviatore delle sofferenze attraverso miracoli. Netto contrasto con precedenti

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1257: eletto Ministro generale Bonaventura da

Bagnoregio

Deve affrontare la crisi dell’Ordine alle prese

con diverse interpretazioni della Regola

1260: emanate le Costituzioni Narbonesi.

Inserite norme sempre a partire dalla Regola.

Distruzione Costituzioni precedenti

1263: Legenda Maior. Fuse le tre opere

precedenti in una sola.

Opera di sintesi. Impoverimento di notizie e

memorie

Espunta sofferenza e drammi, ma Francesco

dolce e ossequioso della Chiesa.

Francesco Alter Christus. Sua santità

irraggiungibile, DA AMMIRARE MA NON DA IMITARE

FRANCESCO santo delle Stimmate, miracolo meno facilmente imitabile

Del tutto taciuti aspetti innovatori del suo

programma

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1263: Legenda Maior

Prima parte: 15 capitoli in ordine cronologico

Seconda parte: miracoli post mortem

Esaltazione del ruolo profetico di Francesco, equiparato ai profeti del Vecchio

Testamento: Morte del Cavaliere di Celano

Nonostante la censura operata da

Bonaventura dopo la sua morte si assiste

ad un rinvigorimento della tradizione orale.

Le IMMAGINI si salvano dalla distruzione,

sia perché ritenute indirizzate verso

uditorio più rozzo, sia perché era difficile

distruggere oggetti di devozione e

preghiera quali erano le immagini dipinte

di Francesco