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Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972 p. 10 ECCO IL BICIPLAN Il primo piano delle piste ciclabili della città di Jesi Jesi Oggi anno XXII n. 2 / Giugno 2014 felcini SHOES • FASHION • BAGS [email protected] Alle famiglie di Jesi I giardini ritrovati

Jesi Oggi n. 2 - Giugno 2014

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Page 1: Jesi Oggi n. 2 - Giugno 2014

Periodico del COMUNE DI JESIDirettore responsabile: FRANCESCO CHERUBINIIn redazione: Simone Brunori / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srlRegistrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972

p. 10

ECCO IL BICIPLAN

Il primo piano delle piste ciclabilidella città di Jesi

JesiOggianno XXII n. 2 / Giugno 2014

felciniSHOES • FASHION • BAGS

[email protected]

Alle famiglie di Jesi

I giardini ritrovati

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C’è qualcosa di cambiatoin questi due anniGuardo indietro a questi primi due anni di Amministrazione e mi tornano in mente fotogrammi che probabilmente in molti hanno già dimenticato. Come un Municipio chiuso con un cancello di fer-ro e dove i cittadini potevano accedere solo due ore al giorno. Abbiamo gettato via quel cancello ed ampliato gli orari, perché abbiamo sempre pensato che il Comune sia di tutti.Penso alle mura medievali piene di er-bacce ed irriconoscibili sotto quella ve-getazione che le opprimeva negandone la vista a turisti e passanti. E mi chie-do cosa costava renderle belle e pulite come lo sono oggi. Torno con la mente agli incontri al quar-tiere Prato, tra famiglie disperate per gli episodi di violenza e di disagio legati anche alla presenza di un locale molto discusso ed altre famiglie preoccupate per una scuola da troppo tempo in con-dizioni di precarietà: il “Vento Latino” è oggi solo un ricordo, la rinnovata pri-maria “Mazzini” è invece una splendida realtà. E con essa, per restare all’edilizia scolastica, anche la primaria “Garibal-di” al quartiere San Giuseppe, e poi la “Cappannini”, mentre partono i lavori per riaprire il nido “Aquilone”. Soldi pronti da spendere per la sicurezza e per migliori ambienti destinati ai nostri figli, ma che, fino a due anni fa, erano stati quasi dimenticati.Guardo oggi i giardini pubblici di viale Cavallotti finalmente fruibili in tutti i suoi spazi e mi domando perché fino a poco tempo fa erano stati lasciati in uno stato di totale abbandono. Comincio ad apprezzare un più razionale taglio del verde, anche se c’è ancora da migliora-re. Ma di certo una situazione nettamente migliore rispetto al passato quando c’era

il rischio di smarrirsi tra l’erba dei parchi. Vedo finalmente il trasferimento di re-parti dal vecchio ospedale di viale della Vittoria al nuovo Carlo Urbani e mi in-terrogo perché non si è riusciti ad essere più incisivi prima - penso al finanzia-mento certo delle sale operatorie - per ottenere quello che la città aspettava da oltre venti anni. Dopo un anno di sperimentazione è an-dato a pieno regime il nuovo servizio di refezione scolastica, uguale per tutti, con più controlli, più qualità nei cibi e minori spese per famiglie e collettività. E mi chiedo perché per 10 anni c’è stato un inutile tira e molla costato fior di mi-lioni alla casse comunali, con una città divisa in due tra scuole che avevano la cucina interna e scuole che ricevevano pasti dall’esterno.Parcheggio al Mercantini e lo vedo fi-nalmente pieno di auto, a servizio di un centro che è a due passi. E mi domando perché per tanti anni è stato un “fanta-sma” costato alla collettività 6 miliardi delle vecchie lire.Registro che i servizi a favore di anziani, diversamente abili, minori e famiglie in marginalità sociale crescono significati-vamente e mi viene da pensare a quante risposte in più si sarebbe riusciti a dare se anche in passato vi fosse stata una ge-stione più dinamica. Vedo il crescente entusiasmo ed il senso di appartenenza degli jesini alla loro cit-tà e mi domando perché in passato non vi siano state tutte quelle iniziative che oggi animano la nostra comunità e che tra l’altro, sotto l’aspetto aggregativo e sociale, sono state ulteriormente valo-rizzate dal riconoscimento di “Jesi Città Europea dello Sport”. Penso a tutto questo e ad altro ancora.

A quello che si è riusciti a fare in questi primi due anni e a quello che ha restitui-to qualcosa in più alla nostra città. Ed al-lora ritrovo forza ed entusiasmo per con-tinuare l’impegno che mi sono assunto nel guidare la città, benché lo Stato cen-trale faccia di tutto per deprimerti con spaventosi tagli di risorse, trasformando i Comuni in esattori per suo conto. Questa Amministrazione comunale, nei cinque anni di mandato, si troverà a poter spendere circa 20 milioni di euro in meno rispetto alla precedente. Quasi 40 miliardi di vecchie lire! E lo faremo non solo garantendo gli stessi servizi alla comunità, ma assumendoci anche la responsabilità di ridurre di quasi il 60% l’indebitamento pro-capite creato da chi ha amministrato prima di noi.Per questo, a chi si lamenta giustamente che strade e marciapiedi in molti casi non sono degni di una città come Jesi, mi vie-ne da chiedere: perché Jesi è stata lascia-ta in questo modo? Dove sono andati a finire tutti quei soldi? Quali sprechi, qua-li privilegi, quali sacche di favoritismi? Ora che la cinghia è tirata, sarà più dif-ficile poter realizzare questi investimen-ti, tanto più che il patto di stabilità del Governo lo vieta. Ma andremo avanti, pronti ad intercettare risorse ed oppor-tunità, per continuare a dare quel chiaro segnale di cambiamento avviato in que-sti primi due anni.

Il sindaco Massimo Bacci

www.facebook.com/massimobaccisindaco

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Dopo un pressing tambureggiante dell’Amministrazione comunale e l’ar-rivo di un nuovo direttore di Area Vasta che si è mostrato certamente più attento e consapevole, l’estate del 2014 segnerà finalmente la chiusura dell’ospedale di viale della Vittoria con il trasferimento di tutti i reparti ed i servizi all’ospedale Carlo Urbani. A distanza di tempo immemorabile, dunque, Jesi smette così di avere due strutture sanitarie, con doppi servizi, doppi costi, evidenti disagi per i cittadi-ni e per il personale sanitario.Comincia una nuova era, quella che i tecnici hanno individuato con l’obietti-vo “ospedale modello”, che si distingue dall’ospedale tradizionale per una serie di parametri: l’approccio alle patologie, il dimensionamento della struttura, gli investimenti, la catena delle respon-

NUOVO OSPEDALEEstate di trasferimenti

sabilità, la formazione, il controllo di gestione. Un ospedale dove al centro dell’attività è collocata la “persona”. Il tempo permetterà di compiere le neces-sarie valutazioni su questo progetto.Nel frattempo l’estate che abbiamo di fronte coinciderà con il progressi-vo passaggio degli ultimi dipartimen-ti dall’ospedale del Viale a quello del Carlo Urbani. Si partirà con il materno infantile (pediatria) che si trasferirà ad inizio del mese di agosto; dopo Ferra-gosto sarà la volta di Otorino e Ocu-listica. Poi, ad inizio settembre, della Neurologia e Neuroriabilitazione a cui farà seguito, la settimana dopo, Ortope-dia. Da metà dello stesso mese toccherà a Cardiologia, attorno al 20 al Labora-torio analisi ed infine, il 27 settembre, pronto soccorso, rianimazione e tutta l’area chirurgica. Entro la fine di set-

tembre, al massimo i primi giorni di ottobre, l’ospedale Carlo Urbani sarà a pieno regime. Qui già sono state montate le apparecchiature per le sale operatorie dona-te dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e sono pressoché ultimati gli ulti-mi lavori di rifinitura.Si è scelto il periodo estivo per gli ultimi trasferimenti, perché è quello dove vi è un naturale calo di domanda. L’Asur ha comunque prov-veduto a rinforzare il perso-nale, così da garantire stessi standard nei servizi.A conclusione del trasfe-rimento, resteranno aperti due problemi importanti. Il primo è la garanzia del

mantenimento dei servizi nel nuovo ospedale, cosicché al contenitore faccia riscontro anche un adeguato contenuto (ad oggi si segnalano reparti importan-ti sprovvisti di primari, liste di attesa imbarazzanti, pronto soccorso intasato, ecc.); il secondo è il destino del vecchio ospedale di viale della Vittoria. Nei pia-ni dell’Asur sarà un’area da vendere per destinarla ad altre finalità. Tenendo conto delle difficoltà del mercato im-mobiliare, è immaginabile che l’edificio resterà per un tempo non breve comple-tamente svuotato di funzioni, con i ri-schi che strutture del genere abbando-nate possono creare.Su entrambi questi temi c’è la massima attenzione dell’Amministrazione comu-nale che manterrà un confronto costante con la direzione di Area Vasta al fine di fornire risposte puntuali alla popolazione.

Entro fine settembre tutti i reparti al Carlo UrbaniChiude l’intera struttura di viale della Vittoria

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GIARDINI PUBBLICI più belli e più vivi

Giardini pubblici di viale Cavallotti più belli e più fruibili dopo i lavori di manu-tenzione decisi dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di riqualifica-re l’area verde principale della città.Erano decenni che non si effettuava un intervento così significativo ed i risul-tati sono sotto gli occhi di tutti: sostan-ziale sfoltimento di alberi e rami peri-colanti, camminamenti ripristinati con ghiaia ripulita, rifacimento dei cordoli per delimitare le aiuole, nuove panchine ed arredi, giochi messi in sicurezza. Interamente recuperato anche il parco lato stadio dove, agli interventi di po-tatura disposti dal Comune, si è aggiun-to il prezioso lavoro svolto dalla Uisp che si fa carico della manutenzione or-dinaria del verde. Un’area importante, quella dei cosiddetti “giardini vecchi”, ripulita da una vegetazione che ne ave-va reso inaccessibile il passaggio in nu-

merosi vialetti interni e che finalmente è tornata ad essere frequentata. Il rifacimento del marciapiede di via Grecia conclude solo la prima parte di

lavori che proseguiranno nei prossimi mesi per migliorare l’illuminazione, re-staurare gli elementi storici (scalinata, fontane, gazebo), procedere ad ulteriori

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“Primo intervento di riqualificazione per restituire alla città la principale area verde fruibile finalmente in tutta la sua portata

sistemazioni di cordoli, regolamentare l’accesso delle auto nei giardini del lato stadio, attraverso la chiusura dei can-celli laterali ed un dissuasore in quello centrale.A tenere a battesimo i giardini pubblici riqualificati è stata la festa del 18 mag-gio scorso promossa dal Comune insie-me a Legambiente, Unicef e Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza nell’am-bito del protocollo Jesi Città Amica dei

Bambini, con la chiusura al traffico di viale Cavallotti e l’ideale unione dei due parchi. Grazie anche alla collabo-razione della Uisp, la giornata ha dimo-strato come i giardini pubblici possano davvero tornare ad essere un punto cen-trale di aggregazione e socializzazione della città. E l’Amministrazione comu-nale ha assicurato che terrà conto del-le tante richieste pervenute affinché si possano ripetere iniziative del genere.

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ILLuMINAzIONE E ARREDIAL PARCO DEL VALLAtO

L’Amministrazione comunale sta proce-dendo alla realizzazione della nuova illu-minazione del parco del Vallato e del suo arredo con panchine, parapetti, ringhiere ed altri elementi di servizio. L’intervento è finanziato con 50 mila euro, risorse re-cuperate dalla polizza fidejussioria della ditta che avrebbe dovuto realizzare tali in-terventi a garanzia degli obblighi e degli oneri relativi al piano di recupero dell’ex Fater. In tale parco, grazie alla generosa dona-

Anche un’area giochi offerta da un privato

zione della Tecnicolor di Massimiliano Mansi, è stata inoltre creata anche una ric-ca area giochi destinata ai più piccoli. Una bella area attrezzata con diverse tipologie di attività ludiche che ha subito trovato ampio consenso tra i più giovani fruitori del parco.Ed a proposito di aree destinate ai bam-bini, l’Area Servizi Tecnici del Comune ha da poco completato la sistemazione di quella al parco Esedra che è costituita da un gioco multifunzionale e giochi a molla.

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Cambio di passo nella manutenzione del verde cittadino, con un taglio dell’erba costante e puntuale, per rendere piena-mente funzionali i giardini delle scuole ed i parchi pubblici. Da quest’anno, in-fatti, e per la prima volta, è stato predi-sposto un piano organico che non si basa più su singoli interventi, ma prende in esame l’intera area verde del tessuto ur-bano. Operazione che si concretizza con due appalti pluriennali affidati a ditte specializzate mentre restano in capo agli operai del Comune la manutenzione dei giardini delle scuole e delle aree del cen-tro storico. Gli appalti sono “a performance”, vale a dire che nell’arco temporale che va dal 15 aprile al 30 settembre, è previsto che l’erba non superi mai una altezza pre-stabilita e dunque la frequenza dei tagli viene calibrata anche in ragione delle condizioni meteorologiche. Il primo ap-palto, riservato alle cooperative sociali, interessa i parchi pubblici e le aree verdi attrezzate. Si sviluppa su un triennio con una spesa di circa 70 mila euro l’anno e

VERDE PUBBLICO manutenzione più curataDa quest’anno una nuova programmazione per parchi, pertinenze stradali e giardini delle scuole

monitoraggio costante dei lavori esegui-ti. Il secondo appalto è stato assegnato ad una ditta specializzata per una durata biennale e riguarda le pertinenze stradali ed il verde residuale: quasi 90 mila euro il costo per ciascuno dei due anni.Agli operai del Comune, invece, è sta-to affidato il compito del taglio del ver-de nel centro storico e nei giardini delle scuole. Ad oggi i risultati sono più che positivi: tutte le scuole hanno avuto i loro giardini subito fruibili con i primi caldi, lo sfalcio

“Cambio di passo per rendere pienamente funzionali le aree attrezzate

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Al fine di agevolare i proprietari di giardini domestici che potano alberi o tagliano l’erba, fino al 30 settembre sono stati collocati nel territorio comu-nale 19 contenitori di grandi dimensioni dove poter conferire potature e sfalci. I contenitori di metallo - cassoni di colo-re giallo - sono distribuiti in tutto il tes-suto urbano e possono essere utilizzati gratuitamente. Gli svuotamenti sono a cadenza periodica (normalmente il mar-tedì ed il sabato). Jesiservizi, che coordina l’attività, invi-ta gli utenti a sminuzzare il più possibile i residui delle potature così da occupare meno volume nei cassoni e consentire un maggior conferimento. È assoluta-mente vietato lasciare sfalci e potature al di fuori dei contenitori, così come è fatto divieto di utilizzarli per altre tipo-logie dei rifiuti (cartone, plastica, vetro, organico, indifferenziato). Al riguardo saranno effettuati periodici controlli, anche avvalendosi del servizio di vi-deosorveglianza recentemente attivato in altre zone della città. Jesiservizi, nel confidare nella massima collaborazio-ne, resta a disposizione dei cittadini per ogni ulteriore eventuale informazioni. Info: 0731 538233.

POtAtuRE E sfALCI DOMEstICI

1 Via Misa (vicino pista di pattinaggio)

2 Via Fermi (di fronte al civico 3)

3 Via Del Mulino (di fronte al civico 22)

4 Via Gallodoro (vicino incrocio via Gorizia)

5 Via XX Luglio (parcheggio vicino incrocio via Grecia)

6 Piazza Ricci (vicino contenitore raccolta abiti usati)

7 Via Mazzola (parcheggio)8 Via Francia 9 Via San Francesco

(incrocio via Finlandia)10 Via Paradiso (incrocio via

Monte Catria)11 Via Gola della Rossa

(parcheggio di fronte ingresso scuola)

12 Via Appennini (nei pressi dell’ingresso alla nuova lottizzazione)

13 Via Nenni (incrocio via Paradiso)

14 Via Nenni (nei pressi della chiesa)

15 Via Togliatti (incrocio Via Rosi)

16 Via Forlanini (parcheggio)17 Via Bixio18 Via Sicilia (piazzale, inizio

tratto a senso unico)19 Via Lenti (vicino parco

Mattei)

Ecco le vie dove sono posizionati i contenitori:

19 cassoni per la raccolta

nei parchi è stato effettuato con largo anti-cipo rispetto al passato, si è registrata una sensazione generale di maggiore cura. Per lo sfalcio dell’erba nelle strade di campagna, invece, resta in vigore la con-venzione tra Amministrazione comunale

e Coldiretti che vede il coinvolgimento degli agricoltori con terreni che si affac-ciano sulle strade interessate (230 chilo-metri di margini stradali): interventi pun-tuali ed immediati con un risparmio di 30 mila euro l’anno per le casse comunali.

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Nasce il piano di piste ciclabili della città di Jesi

ECCO IL

Jesi si è dotata del suo Biciplan, il piano di piste ciclabili che coinvolge l’intero territorio comunale. Rappresenta lo stru-mento per favorire una mobilità sempre più sostenibile e ciclabile nella nostra città. In pratica il Biciplan è un piano con il quale si stabiliscono, all’interno del territorio comunale, i percorsi dedicati e destinati alle biciclette, sia quelli prin-cipali, sia quelli secondari. Non solo: vengono anche definiti i criteri realiz-zativi. Con questo piano l’Amministra-zione comunale ha pertanto progettato gli itinerari. Ora, sulla base delle risorse di volta in volta disponibili, realizzerà i

relativi per-corsi di uno o più tratti. Lo potrà fare o con interventi diretti (ad esempio prevedere una pista ciclabile su una strada già esistente, delimitando una parte della carreggiata) oppure in occasione di interventi di manutenzione sulla viabilità (ad esempio, qualora si dovesse procedere a riasfaltare una stra-da ed in essa, in base al piano, è prevista anche la presenza di una pista ciclabile). Disciplinate anche le modalità d’inter-vento e di realizzazione delle piste ci-clabili: esse dovranno essere calibrate di

volta in volta con un piano/progetto, detto esecutivo, a seconda della tipologia del-

la strada, del flusso di traffico e quindi della pericolosità, con l’obiettivo della massima sicurezza e conformità alle norme. Il Biciplan dovrà poi essere in-tegrato con un’attività di promozione dell’uso della bicicletta, non solamen-te finalizzata al tempo libero, ma come modalità di spostamento sopratutto per i trasferimenti sistematici casa-lavoro, casa-scuola, casa-svago e comunque per tutti gli spostamenti quotidiani in al-ternativa ai mezzi privati (auto, moto).

BICIPLAN

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CRITICITÀ ATTUALI

Il Biciplan nasce dall’analisi delle cri-ticità presenti allo stato di fatto nel ter-ritorio comunale. Esse sono riconduci-bili, prevalentemente, alla discontinuità dei tratti di pista esistenti in ambito ur-bano con parti promiscue bici/auto par-ticolarmente pericolose e mal segnalate. Con la proposta progettuale il Biciplan prevede la realizzazione della continui-tà dei percorsi attraverso una rete. Viene ricompresa anche quella ciclo turisti-ca fluviale già presente lungo il fiume Esino, della quale vengono proposti in parte nuovi tracciati con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e l’offerta ciclo-turistica, consentendo la scoperta del territorio con un respiro intercomunale e di livello di area vasta.

OBIETTIVI DEL BICIPLAN

Il Biciplan, dunque, non contiene pro-getti di livello esecutivo per le singole piste ciclabili ma progetta la rete strut-turale sulla quale successivamente sa-ranno sviluppati specifici progetti stral-cio.In particolare vuole offrire:- una rete ciclabile rivolta sia ad un’u-

tenza sistematica di medio raggio (spostamenti casa-lavoro e casa - poli attrattivi di maggior spessore) sia ad un’utenza che utilizza la bicicletta nel tempo libero, per fare sport, per cono-scere e scoprire il proprio territorio;- l’incremento della mobilità ciclabile urbana di Jesi fino ad avvicinarsi ai va-lori europei e ciò può essere raggiunto solo con interventi strutturali da una parte e di promozione e sensibilizza-zione dall’altra, con azioni di marketing comunicativo per promuovere il cam-biamento degli stili di vita;- una riqualificazione della pista cicla-bile del fiume Esino con valenza pre-valentemente paesaggistica, al fine di favorire una attività ciclo-turistica - ri-creativa e collegarla con la rete ciclabile urbana ed intercomunale.

BICIPLAN PARTECIPATO

Presso la sala Consiliare del Comune di Jesi è stato organizzato un incontro pubblico per illustrare ai rappresentanti delle associazioni ciclistiche, delle as-sociazioni ambientaliste ed ai cittadini interessati i criteri che hanno ispirato l’Amministrazione alla realizzazione della bozza di piano e le prime proposte

formulate dal gruppo di lavoro interno all’Area Servizi Tecnici. Si è proceduto, quindi, a pubblicare sul sito del Comune di Jesi le propo-ste elaborate, così da rendere possibile la raccolta di e-mail con suggerimenti e idee trasmesse direttamente dai cit-tadini all’Amministrazione comunale. Di queste si è tenuto conto nella stesura del Biciplan, così come della petizione corredata da oltre mille firme finalizzata alla incentivazione della mobilità cicli-stica nel Comune di Jesi.

COME SI ATTUA IL BICIPLAN

La rete ciclabile del Biciplan ha caratte-re di indirizzo al fine di individuare una direttrice o un collegamento. Il Biciplan del Comune di Jesi individua:- una rete di primo livello (itinerari principali) per i collegamenti tra centro storico, varie aree omogenee della città e i poli attrattivi, - una rete di secondo livello (itinerari di distribuzione) per permettere la ci-clabilità diffusa composta da piste e da itinerari ciclabili, realizzabile anche con interventi di moderazione del traffico, pedonalizzazioni, zone di incontro;- la realizzazione della continuità

Con il mese di giugno hanno preso il via i lavori per realizzare quasi sei chi-lometri di nuove piste ciclabili. Saran-no completati nell’arco di due mesi e collegheranno il centro storico sia con la parte nord della città che con quella a sud-est, dove si congiungerà con il tratto ciclabile del fiume. L’intervento prevede la realizzazione di corsie auto-nome che permetteranno di pedalare in assoluta sicurezza. Il cantiere ha preso le mosse da via Fausto Coppi, strada che dà continuità alla pista esistente di via Campolungo e via Tabano. Qui i lavori prevedono la pista accanto al

marciapiede di sinistra (a scendere) e la messa in sicurezza degli incroci con le stradine laterali mediante attraver-samenti colorati. Una volta giunti alla rotatoria all’incrocio con via Grecia e via XX Luglio, la pista ciclabile si bi-forcherà: una proseguirà proprio in via Grecia per raggiungere i giardini pub-blici e collegarsi al percorso ciclabile di viale Cavallotti e corso Matteotti; l’altra si immetterà su via Ilaria Alpi per continuare poi su via 1° Maggio, proseguire all’interno del parco del Ventaglio, raggiungere via Roma, via Valche e collegarsi alla pista ciclo-tu-

ristica lungo il fiume Esino.L’intervento, per una spesa di circa 100 mila euro, è sostenuto da risorse di bilancio comunale e da un contributo regionale. Come noto sarà solo l’ini-zio di un progetto più ampio, legato al piano di piste ciclabili nell’intera città che individuerà tracciati per favorire i percorsi casa-lavoro e casa-scuola. Un piano rispetto al quale l’Ammini-strazione comunale ha destinato altri 300 mila euro nelle prossime due an-nualità a conferma della forte volontà di sostenere una mobilità alternativa all’auto.

Iniziati i lavoriper i primi 6 chilometri Collegheranno il centro alle zone nord e sud-est della città

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ANCHE LA MEMORIA VA IN BICIAll’interno del programma di celebrazioni della Festa della Liberazione, si è svolta la mattina del 25 Aprile la seconda edizione de “La memoria va in bici”, manife-stazione in cui gli alunni delle classi terze della scuola “Lorenzini” hanno visitato in bicicletta e accompagnato i partecipanti nei luoghi cittadini della Memoria con l’aiuto dei cicloamatori di Bike Team. Un viaggio nella memoria locale dunque, testimoniata da cippi, lapidi, croci che ricordano eccidi e barbarie, ma an-che un viaggio alla “scoperta della libertà”, come è stato l’augurio degli alunni della III B al momento della parten-za, citando le parole del giornalista e storico jesino Giu-seppe Luconi, da poco scomparso, con le quali lo stesso Luconi aveva espresso il suo stato d’animo all’indomani della Liberazione. Una libertà che, dalle quattro tappe del viaggio, si rive-

lerà essere il frutto della morte e del dolore ed insieme della speranza e degli ideali. Particolare rilievo ha avu-to quest’anno la tappa al cippo per l’eccidio di via Can-nuccia, grazie al lavoro di ricerca storica compiuto da Adelmo Calamante, alla sua opera di pulitura del cippo stesso e, grazie ancora a lui, alla presenza dei familia-ri delle vittime durante la cerimonia, inaugurata con un gioco simbolico dagli alunni della III C, proseguita dal saluto della consigliera comunale Maria Chiara Garofoli, dal discorso appassionato della rappresentante dell’Anpi Raffaella Santoni e conclusa dalla benedizione del parro-co don Giuseppe Quagliani. Alla fine del viaggio il grup-po ciclistico si è accodato al tradizionale corteo a piedi partito dall’Arco Clementino, rendendo il corteo quanto mai variegato e numeroso. Coordinatore del progetto è stato il prof. Claudio Sbaffi.

dell’itinerario ciclo turistico fluvia-le, già in parte presente lungo il fiume Esino, che ha come obiettivo specifico quello di migliorare l’offerta ciclo tu-ristica e consentire così la scoperta del territorio in modo dolce ed ecologico.Inoltre prevede aree di parcheggio bici, di scambio e parcheggi compensativi per auto:- i parcheggi per le bici vengono previsti in prossimità di luoghi d’interesse pub-blico, dei grandi poli di attrazione, delle stazioni ferroviarie e per gli autobus;- i parcheggi di interscambio vengo-no previsti in prossimità delle stazioni ferroviarie e degli autobus, della pista ciclabile fluviale e ai margini della città;- i parcheggi compensatavi, sono in-dividuati in aree verdi di proprietà co-munale a compensazione di parcheggi esistenti lungo le carreggiate sostituiti dal sedime delle piste ciclabili in sede

propria.

AZIONI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ CICLABILE

La comunicazione legata alla sostenibi-lità ambientale deve porsi degli obietti-vi precisi a breve o a lungo termine, che naturalmente influiscono sulla scelta degli strumenti operativi e del linguag-gio da adottare. Per quanto riguarda la mobilità ciclabile il macro obiettivo è quello di incidere positivamente sugli stili di vita dei cit-tadini che, alla luce di quanto viene o sarà realizzato in questo campo, saran-no stimolati a riflettere sulla possibilità di cambiare le proprie abitudini a favo-re della propria salute e di quella della collettività.Fino a pochi anni fa l’uso della bicicletta

era ancora considerato in massima parte un piacevole modo di passare il tempo libero, oggi si può constatare un cam-biamento progressivo ma costante nelle modalità di spostamento in città, attra-verso il quale l’utilizzo della bicicletta, come mezzo usuale di spostamento, sta diventando consuetudine, pratica quoti-diana e non più eccezione. La promozione ed il marketing della mobilità in bicicletta sono azioni stra-tegiche per accompagnare i cittadini meno predisposti all’uso delle bicicletta in città. Facendo leva su concetti di bel-lo, di moderno, di vantaggioso e facendo sentire l’utilizzatore della bicicletta una persona che “ha fatto la scelta giusta” per sé, per la sua salute, per l’ambiente e per la città. La comunicazione effica-ce deve essere emozionale, in quanto la comunicazione razionale rafforza solo le motivazioni dei già predisposti.

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Biciclette a pedalata assistita in luogo di auto blu ed auto di servizio. L’Ammini-strazione comunale fa sul serio sul fronte della mobilità sostenibile e s’impegna a dare per prima l’esempio, lasciando in garage auto inquinanti per privilegiare gli spostamenti in ambito urbano con i più ecologici mezzi a due ruote. Una scelta che varrà tanto per sindaco ed as-sessori quanto per il personale comunale impiegato nelle attività di servizio che richiedono lo spostamento all’interno del territorio cittadino.Le biciclette a pedalata assistita saranno 10, fornite gratuitamente dal Ministero dell’Ambiente a seguito di un apposito bando a cui il Comune aveva partecipa-to. Un bando nato dall’accordo tra Mini-stero, Associazione dei Comuni e Ducati Energia per sperimentare un prototipo di bicicletta ad alto rendimento e ad emis-sioni zero prodotto dalla stessa Ducati Energia così da mettere in condizioni gli enti locali più sensibili di rafforzare le politiche di sostegno per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.La Giunta comunale, nel prendere atto dell’inserimento di Jesi tra i Comuni in graduatoria, ha approvato il program-ma operativo di dettaglio con il quale circostanzia al Ministero come saranno utilizzate le biciclette e come verranno impiegati gli 11 mila euro che lo stesso Ministero ha assegnato al progetto. In particolare la Giunta ha stabilito che le 10 biciclette saranno utilizzate per l’a-rea istituzionale e dunque per sindaco, assessori, polizia municipale e personale comunale. Le bici saranno parcheggiate all’interno del municipio, in una rastrel-liera con impianto elettrico per l’alimen-

L’AUTO BLU RESTA IN GARAGESindaco e assessori in biciclettaDieci mezzi a pedalata assistita per gli spostamenti in cittàLi utilizzeranno anche polizia municipale e dipendenti comunali

Si è rivelato un successo al di là di ogni previsione il bando pubblico con il quale il Comune ha stanziato contributi per l’acquisto di biciclette. In appena un mese sono arrivate ben 145 domande, tanto da dover anticipare la chiusura dei termini di scadenza, tenuto conto che le risorse a disposizione per l’iniziativa erano limitate, pari a 6 mila euro. In base alla graduatoria redatta tenendo conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, 53 cittadini hanno ottenuto contributi variabili tra i 50 ed i 100 euro per l’acquisto di biciclette dal valore rispettivamente inferiore o superiore ai 200 euro. Ciascun cittadino poteva richiedere il contributo per una bicicletta o per più biciclette sulla base del numero dei componenti della propria famiglia. “La risposta a questo bando è stata straordinaria - ha evidenziato l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano - e dimostra come ci sia grande sensibilità in città sulla mobilità sostenibile. Spiace non essere riusciti a soddisfare tutte le domande, ma è impegno dell’Amministrazione comunale trovare in futuro ulteriori risorse da destinare a questa iniziativa”.

Contributi per l’acquisto di biciPioggia di domande, 53 accolte

tazione e un impianto di cablaggio per la connessione in rete: trattandosi di una sperimentazione, infatti, è previsto il monitoraggio del loro utilizzo con invio dei dati ad una apposita centralina.Le 10 biciclette sostituiranno 5 autovet-ture, due a diesel e tre a benzina, quasi tutte Euro 1, con una stima di riduzione delle emissioni in atmosfera per com-plessivi 1.041 chili all’anno di anidride carbonica e 20 chili di ossido di carbo-nio. Valori questi stimati dal chilome-

traggio annuale delle biciclette che si ritiene possa essere di 6.250 chilometri.Oltre ad una riduzione delle emissio-ni inquinanti, l’obiettivo del progetto è comunque quello di rappresentare un messaggio positivo per un cambiamen-to delle abitudini. Una sfida rispetto alla quale l’Amministrazione comunale è fortemente impegnata perché pienamen-te convinta che anche a Jesi sia possibile sviluppare una efficace mobilità sosteni-bile.

// Un prototipo delle biciclette destinate al Comune di Jesi

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uN EVENtO tIRA L’ALtRO

CITTà EUROPEA dello Sport

A luglio la tappa del Giro Rosa, a settembre torna la Notte Azzurra

Proseguono a ritmo incessante le inizia-tive per celebrare nel migliore dei modi il titolo di Città Europea dello Sport 2014. A quelle promosse dall’Ammi-nistrazione comunale, infatti, si affian-cano di volta in volta le manifestazioni organizzate dalle società sportive citta-dine. Il risultato è che ogni settimana c’è sempre un appuntamento legato allo sport che riesce ad unire, aggregare, rinsaldare rapporti e socialità.Prossimo evento di alto livello è il Giro Rosa di ciclismo, tradizionale appunta-mento annuale che si snoda per l’Italia e che quest’anno vedrà Jesi come sede di tappa, tanto di arrivo quanto di parten-za. La carovana delle cicliste arriverà nella nostra città martedì 8 luglio per la 4ª tappa Alba Adriatica-Jesi di 118 chi-

lometri. Le atlete scenderanno intorno alle ore 15 da Santa Maria Nuova e dun-que il percorso cittadino interesserà via Minonna, il sottopasso di via Ricci, via XXIV Maggio, piazza San Savino, via Granita, via San Giuseppe, via Garibal-di (salita del borgo), via Nazario Sauro, via Cavour (contromano), piazza della Repubblica e arrivo in corso Matteotti previsto intorno alle 15.15. La mattina seguente, mercoledì 9, andrà in scena la 5ª tappa Jesi-Cesenatico. Il gruppo si ritroverà in piazza della Re-pubblica alle ore 12 e, attraversando corso Matteotti, si trasferirà in viale della Vittoria dove vi sarà la partenza. Il tracciato prevede che le cicliste prose-guano in viale del Lavoro, via Ancona per poi dirigersi verso Monte San Vito e Chiaravalle.

Un grande evento aggregativo, capace di unire sotto il segno delle due ruote, i tanti appassionati di questo sport che anche nella nostra città vede molte don-ne protagoniste. Con un’estate dedicata alle tante inizia-tive proposte dalle società sportive, sarà poi settembre un altro mese clou con il ritorno della Notte Azzurra dello Sport (sabato 6), senza dimenticare l’inaugu-razione del Liceo Sportivo “Leonardo da Vinci”. E per l’autunno altri appun-tamenti da non perdere con personaggi famosi: da Julio Velasco a Gianni Cleri-ci, dal maestro Giovanni Allevi a Gian-ni Minà per finire con il Festival Per-golesi Spontini dedicato proprio a Jesi Città Europea dello Sport. Insomma un ricco anno denso di appun-tamenti, apertosi con la straordinaria

// PalaTriccoli gremito per la cerimonia inaugurale con i Kataklò

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cerimonia di inaugurazione al palaz-zetto dello sport Ezio Triccoli nel mar-zo scorso quando oltre 3.500 spettatori hanno potuto godere delle performance dei Kataklò, la prima compagnia ita-liana di Athletic Dance Teathre capace di entusiasmare tutti. Da segnalare poi gli altri eventi che si sono succeduti: il convegno del Coni sull’impiantistica sportiva sempre a marzo, la Notte dei Musei dedicata allo Sport, Bicincittà e

100 strade per giocare e lo spettacolo a teatro di Gene Gnocchi a maggio, l’in-contro con la campionessa paraolimpi-ca Oxana Corso e l’on. Laura Coccia, la Giornata nazionale dello sport con il Coni a giugno, oltre a tanti incontri ed iniziative sportive. “Ringraziamo ancora una volta tutte le società sportive che non hanno voluto far mancare il loro impegno per orga-nizzare un evento o una manifestazione

nel corso di questo anno particolare” hanno detto il sindaco Massimo Bacci e l’assessore allo sport Ugo Coltorti. “Una ulteriore dimostrazione - hanno aggiunto - di come questo prestigioso ri-conoscimento sia effettivamente merito dei tanti dirigenti, tecnici e collaboratori che con impegno e passione continuano a garantire lo svolgersi di molteplici di-scipline, con il pieno coinvolgimento di bambini, ragazzi, ma anche adulti”.

// Gene Gnocchi e Alice Bellagamba; il saluto del sindaco Bacci alla cerimomia inaugurale

// Oxana Corso e l’on. Laura Coccia; la partenza della caminada de San Giuseppe; Bicincittà ai giardini pubblici; Simonetta cup in piazza della Repubblica

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Dopo la primaria “Mazzini” interamente ristrutturata e ri-consegnata ad insegnanti ed alunni lo scorso settembre, il prossimo anno scolastico si aprirà con l’inaugurazione della rinnovata primaria “Garibaldi” i cui lavori saranno completati entro l’estate. I due plessi in cui è suddivisa la “Garibaldi” sono già stati oggetto di importanti lavori di riqualificazione interna, per oltre 700 mila euro, grazie ad un finanziamento ministe-riale destinato all’eliminazione della vulnerabilità degli elementi non strutturali. Fatto questo che ha permesso di sistemare infissi, controsoffitti, porte, verniciare gli inter-ni e gli esterni, restituire insomma piena dignità ad una scuola destinata ad aspitare ogni anno circa 200 alunni tra tempo pieno e modulo, oltre ad essere sede di ludoteca e

biblioteca dei ragazzi. Con l’estate saranno ultimati i lavori all’esterno dei due edifici con una nuova apertura in via San Giuseppe, la suddivisione degli accessi pedonali e carrabili, la modifica della recinzione e la sistenazione delle aree verdi.

Torna a splendere la primaria “Garibaldi”

Lavori alla “Lorenzini”Lezioni trasferite al seminario

Chiude per lavori la scuola secondaria di 1° grado “Lorenzini” di viale Verdi. Tut-te le classi ospitate nei due plessi saran-no trasferite durante l’estate al seminario vescovile di via Lorenzo Lotto. E sarà qui che, grazie all’accordo tra Ammini-strazione comunale e Diocesi, gli alunni torneranno sui banchi dal prossimo mese di settembre. Per quanto tempo è ancora presto per stimarlo. Di certo il seminario resterà nella disponibilità del Comune per più anni, perché sarà utilizzato anche per ulteriori trasferimenti dovuti a lavori negli altri plessi scolastici della città che necessitano di manutenzione.Procede infatti con determinazione e a ritmi incalzanti la scelta dell’Ammini-

strazione comunale di mettere in sicu-rezza le scuole cittadine, consapevole che strutture sicure ed idonee sono un prerequisito fondamentale per garantire la migliore attività didattica. E così, dopo aver completato in appena due anni i lavori alle primarie “Mazzi-ni” e alla “Garibaldi”, definito gli ulti-mi interventi alla “Cappanini”, avviato quelli di rifacimento del nido “Aquilo-ne”, sarà stavolta la “Lorenzini” ad es-sere oggetto di importanti lavori edili. Effettuata la prova di rischio sismico che ha confermato le valutazioni tecni-che del Comune, la scuola sarà oggetto di un corposo intervento per metterla in piena sicurezza.

Un ascensore alla ContiSarà realizzato nel periodo estivo, e dunque pronto per il nuovo anno scolastico, un ascensore alla prima-ria Conti. La richiesta era pervenuta dalla scuola che aveva segnalato la presenza di un alunno con difficoltà di deambulazione. L’Area Servi-zi Tecnci ha predisposto il relativo progetto, già approvato dalla Giun-ta comunale. Essendo un intervento all’interno dell’edificio viene rea-lizzato necessariamente nel periodo estivo quando le scuole sono chiuse. Sarà finanziato con i risparmi che quest’anno si otterranno dalla rior-ganizzazione del servizio di refezio-ne scolastica e che, come è stato più volte ricordato, saranno destinati proprio a mettere in sicurezza i ples-si e ad abbattere le barriere architet-toniche.

L’Amministrazione comunale ha anche disposto la completa recinzione dell’at-tiguo “Collodi”, così da valorizzare me-glio l’area verde a servizio della scuola.

// I plessi della scuola “Lorenzini”

// Ultimi ritocchi alla primaria “Garibaldi”

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Risposta positiva degli operatori alla scelta del Comune che incoraggia l’arredo di spazi all’aperto di bar e di pubblici esercizi

Pioggia di richieste, da parte degli eser-cizi pubblici, per realizzare strutture temporanee all’aperto davanti ai propri locali. Molte quelle già realizzate, altre lo saranno presto, a conferma di come gli operatori economici della città ab-biano accolto di buon grado la scelta dell’Amministrazione comunale con l’approvazione del nuovo regolamento sui cosiddetti “dehors”. Diverse le strut-ture sorte lungo viale della Vittoria, ma anche in corso Matteotti e in altre strade del centro storico. “I dehors - evidenzia il Comune - svol-gono una positiva funzione in termini di miglioramento dell’offerta di servizi ai cittadini ed ai turisti, di aggregazione sociale, di rivitalizzazione della città. E dunque la loro presenza andava inco-raggiata pur nell’ambito di regole codi-ficate che ne garantiscano la compatibi-lità con i luoghi ed il decoro pubblico. Con questo spirito è stato modificato il precedente regolamento, così da mi-gliorare la disciplina per l’occupazione del suolo pubblico, conformemente ai

Città più viva con i “dehors”

principi generali di riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente cittadi-no”. I “dehors” possono quindi ora es-sere aperti, delimitati o coperti, sia sta-

gionali che permanenti, privi di barriere architettoniche, posizionati in maniera tale da non ostacolare né il transito pe-donale né tanto meno quello veicolare.

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PROGETTO GIOVANI Entusiasmo e partecipazioneIl 28 marzo scorso si è svolta la gior-nata d’avvio del Progetto Giovani, pro-mosso dal Comune di Jesi insieme agli istituti scolastici operanti sul territorio. Il Progetto intende promuovere presso i ragazzi frequentanti il triennio delle scuole superiori la costituzione di un comitato rappresentativo delle istanze e delle necessità dei giovani nella città. Nello spirito di far scegliere autonoma-mente agli stessi partecipanti le moda-lità di organizzazione, la giornata si è svolta attraverso una serie di lavori di gruppo. Lo stimolo al lavoro si è basato su tre situazioni: l’avvio concreto del Progetto, i giovani nella città, il bilan-cio delle attività. I gruppi di lavoro sono stati assistiti da tre studenti universitari che hanno fornito un supporto partico-larmente apprezzato dai partecipanti. “L’Amministrazione comunale - ha spiegato l’assessore ai servizi alla per-sona, Marisa Campanelli - ha svolto il ruolo di agevolatrice di questa forma di confronto spontaneo, lasciando poi ai ragazzi piena autonomia su ogni aspet-to. E devo dire che i giovani hanno già mostrato di avere le idee molto chiare relativamente alla migliore fruibilità di alcuni parchi cittadini, all’integrazione con cittadini provenienti da altri Paesi, alla prevenzione contro droghe ed alcol. Nell’incontro, i ragazzi hanno lavora-to molto seriamente, divisi in gruppo. Ogni tavolo era composto da 7/8 ragaz-zi, per un totale di circa 90 studenti in rappresentanza di tutte le scuole supe-riori jesine. E per questo vorrei ringra-ziare dirigenti ed insegnanti. Quando abbiamo loro illustrato questa inizia-tiva, hanno mostrato grande interesse, coinvolgendo subito i ragazzi. Coloro che si sono resi disponibili a partecipare a questo primo incontro, hanno elabo-

rato nel dettaglio i progetti che tra loro avevano condiviso. Il lavoro ora pro-seguirà anche all’interno delle scuole sotto la supervisione degli insegnanti”.Il prossimo incontro è in programma a settembre, in coincidenza con l’inizio del nuovo anno scolastico. Sarà questa l’occasione anche per definire la rappre-sentatività.“Lo scopo è di portare all’interno dei consigli di istituto il lavoro che si fa in sede di gruppo, in modo da rendere par-tecipi anche i restanti studenti che non ne fanno parte” ha proseguito la Cam-panelli.L’entusiasmo attorno a questo Proget-to Giovani conferma le aspettative che l’Amministrazione comunale aveva

previsto nel programma di mandato. “I ragazzi hanno lavorato molto seriamen-te - ha sottolineato l’assessore alla par-tecipazione, Rolando Roncarelli - e le loro idee sono state davvero innovative, rappresentando interessanti spunti an-che per noi adulti. Hanno una capacità di collaborare enorme, perché ogni tavolo era composto in maniera casuale e rag-gruppava studenti di scuole differenti: senza conoscersi hanno fatto gruppo sin da subito. Al termine della giornata del 28 marzo hanno presentato le loro idee in cartelloni esposti alle pareti di palazzo dei Convegni. Hanno fatto tutto da soli, senza l’aiuto degli adulti, lavorando in team e negoziando le loro idee al fine di svilupparne una forma condivisa”.

Una novantina i ragazzi coinvolti in questo organismo spontaneochiamato ad elaborare idee e proposte per la città che vorrebbero

// Alcuni dei cartelloni realizzati dai ragazzi

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Jesi, Ancona, Fabriano e Seni-gallia fanno squadra per inter-cettare insieme risorse europee o statali. È stato costituito in-fatti un Ufficio associato pro-getti che vedrà i quattro enti occuparsi delle opportunità di finanziamento offerte dai pro-grammi comunitari e nazionali, della progettazione per parteci-pare a bandi, della costruzione di nuovi partenariati.“Una scelta strategica - ha sot-tolineato il sindaco Massimo Bacci - nata dal primo positivo confronto tra le Giunte comunali di Jesi ed Ancona, che ha trovato l’adesione degli altri due più importanti Comu-ni della provincia e che è ovviamente aperta ad altre realtà locali. Con essa si dà il via ad una visione di area vasta

Con Ancona, Senigallia e Fabriano per intercettare risorse europee

che abbraccia problematiche comuni ed a cui la programmazione comunitaria 2014-2020 attribuisce particolare va-lenza: l’efficienza energetica, lo svilup-po sostenibile, l’innovazione, la ricerca, la coesione e l’equità sociale. Temati-

che integrate che coinvolgono diverse competenze per una lettura adeguata del territorio e delle sue criticità, così da poter dar vita a meccanismi virtuosi che possano fungere da leva economica, garantire forme permanenti di sviluppo e pro-duttività, capaci di perdurare anche dopo la conclusione dei progetti. Un percorso in gra-do di promuovere esperienze strutturate di partenariato pub-blico privato, così come viene richiesto dai più recenti mecca-

nismi di ingegneria finanziaria promos-si dalla Comunità Europea ed attivare masse importanti di risorse economiche e coinvolgere porzioni vaste di territo-rio e di popolazione, al fine di garantire cambiamenti profondi e sostanziali”.

Prosegue con positivi risultati il confronto di Sindaco e as-sessori con le altre principali Amministrazioni comunali del territorio, con l’obiettivo di affrontare insieme problemati-che di area vasta ed individuare percorsi condivisi. Un per-corso iniziato con Ancona e che ora prosegue con Falconara Marittima, città dove, ad inizio giugno vi è stato l’incontro tra le due Giunte comunali.“C’è piena consapevolezza - hanno detto il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, e quello di Falconara, Goffredo Brandoni - che solo stando insieme si raggiungono grandi obiettivi”. Tra i temi in agenda discussi dagli amministratori delle due città quelli sulla progettualità condivisa per intercettare fi-nanziamenti europei (con l’adesione di Falconara al patto realizzato da Jesi con Ancona, Senigallia e Fabriano), sui rifiuti, sulla logistica e le merci tenendo presente che nelle due realtà si concentrano aeroporto ed interporto, sul tem-pio crematorio da realizzare in zona (tenuto conto che il più vicino è oggi a San Benedetto del Tronto), sulla cultura con iniziative condivise, sulla sicurezza a cominciare dal ban-

do per le divise d’ordinanza a cui i Comuni parteciperanno insieme per strappare condizioni più vantaggiose. Sullo sfondo una collaborazione già avviata a livello di dirigenti comunali e soprattutto un rapporto particolarmente forte tra i due Sindaci, lo stesso che Bacci ha instaurato con il colle-ga di Ancona, Valeria Mancinelli e che aveva gettato le basi per una collaborazione condivisa con il capoluogo dorico.

E Jesi rilancia anche con Falconara

// Le due Giunte di Jesi e Falconara

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LAVORO, CREATIVITà, TERRITORIO: I NUmERI DEL PROGETTO JES! Da un anno ormai spunta spesso la paro-la “JES!”, soprattutto quando si parla di lavoro, di creatività e di territorio. JES! è scritto come Jesi con la i che, rove-sciandosi, diventa un punto esclamati-vo e si pronuncia come yes, ovvero la risposta affermativa e propositiva che è necessario stimolare nei giovani per af-frontare le grandi trasformazioni legate al mondo del lavoro. Il centro operativo del progetto JES! è l’Agenzia Interstiziale, aperta tutti i pomeriggi a Palazzo Santoni, in vicolo Ripanti, 5. L’Agenzia ha individuato i punti critici della situazione jesina e a questi ha fatto corrispondere tre azio-ni: valorizzazione delle professionalità creative, promozione della cultura della creatività, ascolto e valorizzazione del territorio.Cosa offre JES! per valorizzare le professionalità creative?Una banca dati (rete o mappatura) delle professionalità: 357 sono ad oggi i pro-fessionisti mappati.Consulenza a chi presenta un progetto per svilupparlo e farlo diventare reale:

12 gruppi lo hanno sperimentato.Annunci lavorativi (call): 3 imprese hanno trovato collaboratori tra i map-pati, ma si sono avvicendate anche altre call per la creazione di reti tra i mappati stessi.Concorsi. Uno per l’avvio di imprese culturali e creative si è già concluso. Un altro per la progettazione e realizzazione di una segnaletica d’autore, che valorizzi luoghi di valenza storico-culturale meno conosciuti del centro storico di Jesi sta uscendo e sarà aperto fino a settembre. Cosa offre JES! per la promozione della cultura della creatività?Laboratori creativi. 10 workshop sono stati proposti nelle aree nuove tecnolo-gie, artigianato e pensiero.Consultazione e prestito di volumi della biblioteca tematica. Oltre 50 i titoli a di-sposizione.Attività di laboratorio con studenti: 4 le scuole che hanno aderito.Mostre d’arte contemporanea. La sala espositiva ha già ospitato la rassegna “Sconfinamenti” e accoglierà dal 21 giugno al 6 luglio la mostra finale del

AD UN ANNO DALLA SUA ATTIVAzIONE, ECCO I PRImI SIGNIFICATIVI RISULTATI

progetto di Andrea Silicati “Faccia a Faccia. Jesi in 999 ritratti”. Cosa offre JES! per l’ascolto e la valorizzazione del territorio?Questionario sulle problematiche e sulle potenzialità di Jesi: 250 persone lo han-no compilato. Residenze d’artista, in cui professio-nisti provenienti da altre città italiane, ospitati a Jesi, interpretano il territorio e realizzano opere d’arte su misura per la città. Ne sono state proposte 3.Tavoli di pensiero e conferenze su co-munità, cultura, creatività, recupero degli spazi urbani, imprese culturali e creative, stampa 3D, arti visive e per-formative. Sono state 4 le conferenze e 3 i tavoli di pensiero, a cui si aggiunge quello in programma il 14 giugno sulla realtà teatrale contemporanea.Giornate evento, JES!DAYS: 5 sono già state realizzate, una è in programma per il 21 giugno.

Carla MarinelliComunicazione per JES!

www.jesplease.it

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È partita subito con il piede giusto la collaborazione con la MSC Crociere per l’estate 2014. Già nella prima uscita del mese di giugno ben 43 croceristi hanno scelto Jesi come escursione nella tappa della nave al porto di Ancona. Due i gruppi che si sono formati: l’uno composto da tedeschi, inglese ed americani, l’altro da spagnoli, brasiliani e porto-ghesi. Hanno visitato il centro storico, Pinacoteca e Biblio-teca, oltre il teatro Pergolesi. “Quella con i croceristi - ha evidenziato il consigliere de-legato al turismo, Giancarlo Catani - è una gran bella op-portunità che si inserisce a pieno titolo nel programma di iniziative che abbiamo voluto mettere in campo per valoriz-zare appieno la nostra città, facendola rientrare in primari circuiti nazionali. Il positivo riscontro che stiamo ottenen-do, con un significativo incremento di turisti, ci incorag-gia a proseguire con sempre più determinazione su questo percorso”. La prima visita dei croceristi è giunta all’indo-mani della lezione di Vittorio Sgarbi alla Pinacoteca Civi-ca dove il celebre critico ha definito Jesi “Capitale delle Marche”, accompagnando il pubblico in una visita guidata

della raccolta lottesca. Un apprezzamento che dà prestigio alle ricchez-ze culturali ed artistiche della città e che certa-mente rappresenta un attestato di cui andare orgogliosi. Curioso il fatto che, sof-fermandosi sulla pecu-liarità della Pala di Santa Lucia, Sgarbi abbia sot-tolineato come nella sua realizzazione Lorenzo Lotto abbia introdotto l’utilizzo di un simbolo, conosciuto come la “ruota del Lotto”, quale guida alla lettura delle diverse scene che narrano la sto-ria del martirio della Santa. Proprio quel simbolo, infatti, il primo asterisco della storia, sarà il nuovo logo scelto dal Comune di Jesi quale “bollino di qualità” da assegnare a quelle attività culturali ritenute più meritevoli.

Sbarcano i primi croceristi

Jesi e WaiblingenRotatoria di un gemellaggioBreve ma densa di appuntamenti signi-ficativi la trasferta della delegazione di Jesi alla città gemellata di Waiblin-gen in occasione della tradizionale fe-sta di maggio della cittadina tedesca, quest’anno dedicata alla musica.Il vice sindaco Luca Butini ed il con-sigliere Giuseppe Gullace, in rappre-sentanza rispettivamente di Giunta e Consiglio comunale, hanno partecipato alle tante cerimonie civili e religiose in programma, fra cui la firma del libro dei gemellaggi, l’inaugurazione del museo della città, la consegna di un nuovo mezzo polifunzionale ai vigili del fuo-co.Molti gli eventi musicali, affidati a for-mazioni provenienti dalle cinque città con cui Waiblingen è gemellata. Non essendosi concretizzato in tempo - ma non mancheranno nuove occasioni - il percorso avviato dall’assessore Butini

insieme ai rispettivi responsabili per giungere alla formazione di una corale jesina “ibrida”, formata da esponenti della Regina della Pace, della Brunella Maggiori e della Santa Lucia, a rappre-sentare Jesi in questa occasione era pre-sente il Coro Regina della Pace che si è esibito con grande successo di pubblico sia nell’ambito della festa del sabato sera che nel contesto di una funzione presso la chiesa protestante S.Giovanni sotto la Croce.La presenza contemporanea dei rappre-sentanti istituzionali delle cinque città gemelle ha poi consentito al borgoma-stro di Waiblingen Andreas Hesky di inaugurare l’installazione che orna la “rotatoria dei gemellaggi”, dalla quale si dipartono Jesistrasse, MayenneStras-se e DevizesStrasse. Il centro della ro-tatoria rappresenta il greto di un fiume, sul cui bordo sono ospitate sculture in

pietra ricavata dai fiumi che scorrono nelle città. Quella di Jesi è stata perso-nalizzata con una incisione dell’artista Massimo Ippoliti raffigurante il logo stilizzato della nostra città.

// La cerimonia a Waiblingen

// Crocieristi in visita alla Pinacoteca

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Il connubio arte e sport non è poi così immediato. Spesso logori pregiudizi fanno dell’arte cosa elitaria e dello sport materia di massa. L’una adatta a dotti, noiosi e polverosi, l’altro per stolti pre-stanti, dinamici e smart. L’inghippo si scioglierebbe già solo considerando la storia, la filosofia e la disciplina alla base di ogni sport e la grande possibi-lità nelle mani degli artisti di rendere visibile tutto ciò. Esemplare è il video La figlia Bianca, ultima creazione del giovane artista jesino Fabrizio Carotti realizzato in collaborazione con Mirco Bruzzesi. La videoarte è uno dei mezzi espressivi favoriti dell’arte contemporanea e sce-glierlo per parlare di sport è la giusta premessa per un’interessante produzio-ne. Nato in occasione della recente edi-zione della Notte dei Musei, quest’anno dedicata allo sport, il video di Fabrizio Carotti e Mirco Bruzzesi con musiche di Claudio Bruzzesi nasce dalla neces-sità, sorta in fase progettuale, di caricare

cimeli olimpici del Club Scherma, già investiti di un potere simbolico, con una nuova forza di natura artistica. La sensibile intuizione di Fabrizio Carotti è stata quella di scoprire le carte di un personaggio ormai trasformato in icona sportiva mondiale: Elisa Di Francisca.Divenire un’icona spesso significa esse-re rinchiusi in una determinata catego-ria e svuotarsi del dato umano. Fabrizio Carotti parte proprio da quest’ultimo ri-scoprendo nella campionessa olimpica l’aspetto più significativo del personag-gio: il processo intimo, frutto di sacri-ficio e dedizione, che permette ad una donna di trasformarsi in eroina. Il titolo del video si riferisce a Clorin-da, un personaggio femminile della Ge-rusalemme Liberata (Torquato Tasso), figlia di un re di Etiopia, nata per una sacra volontà con la pelle bianca. Oltre al riferimento immediato con il colore della divisa della schermitrice, quello che interessa all’artista è il carattere di questo personaggio. Clorinda, regina

guerriera, non sostituirà mai la sua fem-minilità alla cruda virilità, mantenendo fino alla morte una forte carica sensua-le e perseguirà con determinazione gli ideali della missione di cui è investita sacrificando sentimenti e passioni. Così come Clorinda la giovane schermi-trice jesina ha scelto, deciso e persegui-to i suoi ideali con tutto quello che ne consegue: vittoria e sacrificio. Il video costruisce il sacro rituale di vestizione dell’eroina mentre indossa i panni del-la sua sfida e della sua trasformazione. Ambientato all’interno delle sale della Pinacoteca civica di Jesi, che si fanno luogo magico della trasmutazione della protagonista da donna a eroina, il rito si compie. Chi non ha avuto occasione di vedere il video durante la notte dei musei, presto potrà farlo sul sito del Comune e cono-scere da un punto di vista artistico la bellezza e la magia dello sport.

Simona Cardinali

La figlia Bianca: videoarte e sport

// Alcune immagini di Elisa Di Francisca tratte dal video originale

Il sacro rituale della vestizione della campionessa olimpionica Elisa Di Francisca nelle sale della Pinacoteca

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La Biblioteca Planettiana non più solo luogo di studio e di cultura. Perché que-sto spazio tradizionalmente attento alla tutela, conservazione e valorizzazione delle pregiate collezioni storiche biblio-grafiche e documentarie, sta diventan-do sempre più luogo di incontro e di socializzazione, di confronto di idee ed obiettivi per le nuove generazioni.In questo contesto, e grazie ad un si-gnificativo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, è stato re-alizzato un qualificato intervento di re-cupero e riallestimento degli spazi della Salara del Palazzo della Signoria, sede dell’Istituto. Una sala lettura e molto più, dove tradizione ed innovazione si incontrano, che sarà inaugurata il 28 giugno dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

Nuovi spazi a palazzo della Signoria per innovativi servizi della BibliotecaInaugurazione il 28 giugno con la presidente della Camera Laura Boldrini

L’arch. Paola Vidulli, alla quale è sta-ta affidata la progettazione dei nuovi ambienti, ha ben saputo coniugare la bellezza degli spazi quattrocenteschi con gli obiettivi e le finalità del nuovo servizio, attraverso una scelta mirata e puntuale degli arredi, dei materiali, delle luci e delle finiture, oltre che della qualità e l’efficienza degli apparati tec-nologici individuati.La Salara si presenta come uno spazio dedicato alla contemporaneità, una ri-sorsa flessibile, aperta al cambiamento sociale, ambientale e all’evoluzione del concetto di libro, offrendo servizi nella coesistenza di tutte le tecnologie dispo-nibili.Nelle ampie sale, accanto ai tradizio-nali libri di narrativa contemporanea, italiana e straniera, suddivisi per gene-

re e collocati a scaffale aperto, accanto alla saggistica, alla nuova letteratura per i giovani adulti, alle sezioni tema-tiche di poesia e teatro, ai fondi spe-cialistici per le tematiche al femminile e multiculturali, a riviste e quotidiani, troviamo i nuovi supporti multimedia-li che ampliano ulteriormente l’offerta bibliotecaria e culturale: film in DVD della migliore cinematografia italiana e straniera, audiolibri, risorse on line, ca-taloghi Opac, banche dati nazionali ed internazionali, postazioni per la naviga-zione Internet e la nuova piattaforma di contenuti digitali MediaLibraryOnLine. La piazza del sapere e dell’incontro è aperta a tutti, giovani e adulti, con aree e servizi più adeguati ai moderni criteri di accessibilità, di fruibilità e di molte-plicità della cultura.

UNA SALARADA VIVERE

// Alcuni scorci della Salara di Palazzo della Signoria

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FONDAzIONE PERGOLESI SPONTINI

La Fondazione Pergolesi Spontini riversa nella sola provincia di Ancona circa il quadruplo di ogni euro di finanziamento pub-blico ricevuto. Solo nel 2012, a fronte di finanziamenti pubbli-ci pari a circa 2,1 milioni di euro, si stima che il complesso delle attività dell’azienda culturale di produzione e servizi per il territorio ha generato un impatto di 3,65 volte superiore al valore iniziale, per un impatto economico generato totale di 7,7 milioni. Un risultato che colloca la Fondazione tra gli esempi più virtuosi in termini di rapporto tra finanziamenti pubblici e reddito autogenerato. È quanto emerge dal Rapporto di ricerca “Analisi dell’impatto economico e occupazionale delle attività della Fondazione Per-golesi Spontini, 2013” curato dal prof. Guido Guerzoni, docen-te ricercatore di Storia Economica presso l’Università Bocconi di Milano. L’analisi si basa innanzitutto sul principio che esiste una relazione virtuosa tra l’iniezione di risorse economiche in un dato territorio e le reazioni che tale immissione determina nell’area oggetto di indagine. I dati raccolti (relativi alle attività nell’anno 2012) sono stati analizzati e rielaborati attraverso un software appositamente implementato adattando al caso spe-cifico della Fondazione il modello americano definito Money Generation Money.La valutazione degli impatti e del ruolo economico, occupazio-nale e sociale è al centro inoltre del Bilancio Sociale 2013 della Fondazione Pergolesi Spontini: una preziosa banca dati che fo-tografa 12 mesi di attività teatrale ed organizzativa ininterrotta ed un risultato economico per l’ottavo anno consecutivo in pa-reggio nonostante la netta contrazione delle risorse pubbliche e private a disposizione. Nel bilancio si legge che, lo scorso anno, l’azienda culturale ha dato lavoro a 760 maestranze nelle attività di produzio-ne diretta, erogato 22.447 giornate la-vorative, e si è ser-vita di 369 fornitori di beni e servizi. Gli spettatori sono stati 44.106, 14.097 gli studenti coinvolti in progetti educativi, 585 le giornate di apertura dei sei Te-atri, 189 gli eventi

“LA TRAVIATA” da Jesi al Festival Verdi di ParmaAccolta a maggio anche in Australia, presso la Victorian Opera di Melbourne con incredibili consensi, “La Traviata” di Verdi nell’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini dai bozzetti scenografici di Josef Svoboda parteciperà in autunno ad una delle principali manifestazioni liriche italiane, il Festival Verdi 2014 programmato a Parma, Busseto e nelle terre verdiane. L’opera, le cui scenografie sono state realizzate a Jesi

nel laboratorio scenografico della Fondazione, in via Carlo Marx, da maestranze locali e professionisti marchigiani, e con costumi tutti “made in Marche”, sarà in scena al Teatro Verdi di Busseto dal 24 al 2 novembre con la regia di Henning Brockhaus. Il direttore Stefano Rabaglia dirigerà il Coro e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e gli Artisti del 52° Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto” .

Un’Azienda culturale con numeri di prestigio

prodotti ed ospitati, con un tangibile ritorno economico per tanti operatori del commercio, dell’artigianato e del turismo: 600 circa i pasti consumati nei ristoranti, trattorie, bar, 450 cir-ca i pernottamenti in hotel, alberghi, bed & breakfast, agrituri-smi e appartamenti per attività di ospitalità diretta. Importante il ruolo svolto dal laboratorio scenografico della Fondazione, a Jesi, con 42 giornate lavorative e 188 maestranze impiegate, per la maggior parte professionalità della regione e giovani. Nel 2013 sono state gestite risorse economiche pari a 2,9 milio-ni (nel 2012 furono 3,3 milioni circa), di cui il 67% di entrate da enti pubblici (-9% rispetto al 2012), l’8% di entrate da spon-sor e sostenitori privati (-30%), il 9% di incassi di biglietteria (-20%) e il 16% da coproduzioni e servizi conto terzi (-13%).

// L’allestimento de “La Traviata”

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A due anni dalla sua creazione, l’Azienda Servizi alla Persona (Asp, Ambito 9), che gestisce in forma associata i servizi socio-assistenziali di Jesi e degli altri 20 Comu-ni della Vallesina, ha una nuova sede. Gli uffici dell’Asp sono stati trasferiti da piaz-za Indipendenza 1, all’interno della sede comunale di Jesi, alla nuova sede in via Gramsci 95, presso la Residenza Protetta per anziani “Vittorio Emanuele II” di Jesi. La nuova sede ha comportato una razio-nalizzazione dell’attività dell’Azienda ed un miglioramento delle prestazioni all’u-tenza con la creazione, al piano terra, di un unico front-office per l’accesso del pubblico che raccoglie i servizi rivolti a tutte le fasce di utenza di cui l’Asp Am-

SERVIzI SOCIALInuova sede e sito web per l’Asp

bito 9 si occupa e cioè anziani, disagio e povertà, disabilità, minori e famiglia, e la sistemazione, al secondo piano, della di-

Si terranno con frequenza settima-nale, e non più ogni 15 giorni, gli incontri al Caffè Alzheimer, il ser-vizio di sollievo rivolto a malati di Alzheimer e loro familiari.L’attività del Caffè, sito a Jesi in Via Gramsci n.95 presso la sede dell’A-sp Ambito 9 - all’interno della Re-sidenza Protetta “Vittorio Emanue-le II”, Centro “Divertirsi Insieme” - viene curata dall’Asp Ambito 9 in collaborazione con le Associazione Alzheimer Marche e Avulss.Obiettivo del Centro è creare mo-menti di incontro e confronto tra malati di Alzheimer e loro familiari.Il Caffè è aperto tutti i mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 19.00.Info: Asp Ambito 9 - Area Anzia-ni, via Gramsci 95, Jesi - tel. 0731 236911 www.aspambitonove.it

Incontri settimanali al “Caffè Alzheimer”

Invecchiare Attiva-Mente

rezione e degli uffici amministrativi.Presso la nuova sede dell’Asp Ambito 9, altresì, è stata trasferita anche la sede dell’Ambito Territoriale Sociale IX di Jesi, organismo regionale di programma-zione dei servizi sociali nel territorio della Vallesina, di cui l’Azienda è ente capofila.Dal corrente mese, inoltre, è attivo il nuo-vo sito web dell’Asp. Collegandosi infatti al sito www.aspambitonove.it è possibile avere tutte le informazioni relative ai ser-vizi sociali del proprio Comune e di tutta la Vallesina. Si può inoltre accedere, per via telematica, a modulistica, bandi, atti, organizzazione ed operatori dell’Azienda nonché collegarsi ai siti ufficiali dei 21 Comuni soci dell’Azienda.

Via Gramsci, 95- 60035 Jesi Tel.0731/236911 Fax 0731/236954 e-mail [email protected] sito web www.aspambitonove.itCF 92024900422 - PI 02546320421

È partito nel mese di giugno il nuovo pro-getto per l’invecchiamento attivo. Svilup-pare competenze informatiche, praticare attività motorie, promuovere attività cul-turali nel tempo libero: queste le princi-pali attività del progetto “Attiva-Mente” con cui l’Azienda Servizi alla Persona si è aggiudicata il “Premio per iniziative di promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni” promos-

so dalla Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri - Dipartimento per le Politiche della Famiglia.Il premio, che avrà durata di due anni si inserisce nella politica dell’Asp di “in-tercettare” risorse per assicurare quantità e qualità dei servizi nel territorio di com-petenza, senza gravare sui bilanci dei Co-muni soci, già messi a dura prova dai tagli statali sulla spesa sociale.

// L’inaugurazione della nuova sede

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Il gruppo Jesiamo guarda con entusiasmo al traguardo dei primi due anni di Amministra-zione, soddisfatto per aver raggiunto molti degli obiettivi previsti nella prima parte del programma di mandato, che vogliamo ricor-dare: - il risanamento del bilancio comunale, no-nostante i tagli del governo centrale, con l’introduzione di un meccanismo di maggio-re equità nell’applicazione della tassazione locale (come nel caso delle detrazioni per la Tasi previste per le abitazioni con rendite catastali più basse) ed un consistente taglio a sprechi e privilegi;- un servizio di mense scolastiche finalmen-te uguale per tutti, con maggiori controlli, più qualità nei cibi ed un costo inferiore che permette di liberare risorse da destinare alla

L’Amministrazione di Jesi, guidata dal Sin-daco Massimo Bacci e dalle tre liste civiche che lo hanno sostenuto in Consiglio sin qui ed in tutte le sue iniziative, continua a distin-guersi per una serie di risultati molto concreti anche se poco appariscenti. E questo ben al di là della gratuite quanto ingenerose accuse di chi, profeta del nulla, non sa far di meglio che criticare continuamente quegli stessi ri-sultati che non è stato in grado di produrre nei tanti anni delle “vacche grasse” in cui si è stati al governo di questa stessa città.Questo mese si è concretizzata un’iniziati-va promossa dai consiglieri di Patto x Jesi Andrea Torri e Marco D’Onofrio. Si tratta dell’approvazione, in 2a Commissione, del regolamento attuativo per l’assegnazione de-gli alloggi di emergenza. Le abitazioni “so-

manutenzione delle scuole; - i lavori di messa in sicurezza delle primarie “Mestica”, “Garibaldi” e “Cappannini” a cui seguiranno presto quelli della “Lorenzini”;- la rivalutazione del passeggio in centro me-diante la messa in funzione del parcheggio Mercantini con relativo impianto di risalita (gratuito da novembre scorso), la rivisitazio-ne dei posti per la sosta in via Nazario Sauro, i lavori per l’impianto di risalia di via Castel-fidardo, la previsione di un nuovo parcheg-gio all’inizio di Corso Matteotti;- la cura del verde con nuove modalità di appalto, aperta anche al coinvolgimento dei privati; - la manutenzione delle mura cittadine final-mente visibili ed ammirabili nella loro bel-lezza e valenza storica, lasciando al passato l’immagine di trascuratezza, suscitata dalle tante erbacce che le avevano infestate;- l’autorizzazione dei dehors, per rendere sempre più vivibile il centro storico e tante zone della nostra città;- il restyling dei giardini pubblici e del parco dell’antistadio, con un decoro che Jesi non ricordava da decenni.

ciali” sono gestite dal Comune direttamente (i cosiddetti alloggi di emergenza) o indiret-tamente (le residenze pubbliche dell’ERAP a sostegno dei meno abbienti). Le prime obbediscono ad un criterio di “emergenza”, nel senso che fronteggiano le necessità più impreviste e socialmente dolorose e sono di durata di assegnazione limitata. Le seconde, quasi sempre locazioni a canone molto age-volato e di lungo/medio periodo, costitui-scono la risposta della pubblica solidarietà sociale a situazioni di difficoltà strutturali. La situazione che abbiamo trovato in questo settore è di assoluto disordine. Disordine nei criteri di assegnazione nonché della loro du-rata (le ”emergenze” che diventavano “nor-malità”); disordine nei pagamenti dei canoni agevolati e delle utenze; addirittura, disor-dine nell’inventario del patrimonio edilizio-residenziale a disposizione per questi scopi. Siamo stati molto pragmatici e non abbiamo avuto nessun tipo di timore nel fare scelte che potessero essere giudicate più o meno impopolari. Per prima cosa è stato introdotto il criterio della “residenzialità” nel territorio come uno dei criteri che, a parità di altre con-dizioni, favorisse nelle assegnazioni chi vive ed ha vissuto a Jesi per molto tempo rispetto a chi proviene recentemente da altre situazio-

Proprio i giardini, così rinnovati, hanno dato vita ad occasioni di incontro, come la festa “100 strade per giocare” e Bicincittà, mani-festazioni che hanno riscosso grande affluen-za di jesini che ci sentiamo di ringraziare per la partecipazione, a dimostrazione che la cit-tà ha voglia di tornare a vivere. Voglia che trova riscontro anche nei nostri consiglieri di maggioranza, alcuni dei quali hanno propo-sto di poter rendere pedonale il tratto di viale Cavallotti in prossimità dei giardini per alcu-ni week-end durante l’estate.Sempre ai giardini si è tenuta la presentazio-ne del progetto Biciplan, atto ad integrare i percorsi dedicati ai ciclisti in varie parti della città, a cominciare dai primi 6 chilometri i cui lavori sono recentemente partiti. Un in-contro, quello del Biciplan, che conferma la forte spinta in nome della partecipazione e della condivisione, valori fondanti della po-litica di questa Amministrazione e dell’asso-ciazione Jesiamo.

Gruppo ConsiliareJesiamo

ni. Questo criterio riequilibra una situazione che vedeva i residenti jesini assolutamente svantaggiati nelle assegnazioni rispetto ai nuovi cittadini (quasi sempre stranieri) che avevano finito per saturare il 75% delle as-segnazioni: oggi siamo in una situazione di sostanziale parità, il 50% ciascuno di asse-gnazioni tra lungo-residenti a Jesi e nuovi cittadini. Il secondo punto è stato quello di ricostruire la mappa degli alloggi disponibili - ben 113 - dei quali, per una gran parte, gli Uffici avevano letteralmente perso traccia. Un terzo aspetto è consistito nel rendersi conto che la riscossione dei canoni (se pur agevolati) presentava molte lacune, del tutto ingiustificate. Oltre ad aver portato ordine, trasparenza ed equanimità nelle procedure di assegnazione, ragionevolezza e rigore nei controlli sulle durate delle assegnazioni e sul permanere delle condizioni di bisogno, abbiamo portato a casa non grandi cifre - si tratta di ca. 50.000 €/anno - ma risorse che tuttavia possono essere usate almeno in parte per fare manu-tenzione a quello stesso patrimonio edilizio residenziale che mettiamo a disposizione di chi non ce la fa.

Gruppo ConsiliarePatto per Jesi

LA VOCE DEI GRuPPI CONsILIARI

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Siamo al secondo anno di amministrazio-ne e molte cose sono state fatte. Ma mol-te ancora si potranno e dovranno fare per dare seguito al programma di mandato. In questo ultimo anno sono stati raggiunti dei risultati, ma non tutti soddisfano i cit-tadini che credevano in un cambiamento. Cambiamento già, è la parola più utiliz-zata da tutti, ma forse troppo spesso ed impropriamente. La voce del cittadino dice: “Non si vede niente di nuovo rispet-to a prima”. Allora va interpretato quello che è il comune sentire degli jesini ed a dire il vero crediamo che la prima cosa che avrebbero voluto vedere, come segno tangibile del “cambiamento”, è la siste-mazione delle strade ed una razionale re-gimazione del verde.

Dalle recenti elezioni europee, il Partito Democratico ha ricevuto una grande re-sponsabilità. Quel consenso chiede che il PD deve lavorare per essere forza di governo. Ci abbiamo sempre creduto e siamo riusciti a spiegarlo ai cittadini, che ringraziamo della grande fiducia. Il PD di Jesi è in prima linea su tutte le questioni che dettano l’agenda politica e risultano cruciali per il futuro della nostra Città. Tra queste, un ruolo fondamentale è ricoperto dalla situazione della Banca delle Marche. Conosciamo le ricadute che ne derivano, sia in termini occupa-zionali sia riguardo ai problemi di finan-ziamento che le aziende del territorio devono affrontare. Occorre salvaguarda-

Hanno ragione i nostri concittadini, tutta-via riteniamo che questa breve esperienza ci abbia fatto comprendere come i proble-mi che gravano su un Comune di 40 mila abitanti vadano affrontati sempre con la massima attenzione ai riflessi che river-berano sui conti pubblici.È vero, spesso si sente dire che l’attenzio-ne di questa Amministrazione è catturata per gran parte dai problemi di bilancio e che il Sindaco è soprattutto un contabi-le che poco pensa ai veri problemi della città. Tuttavia riteniamo di dissentire da queste opinioni in quanto effettivamente bisogna dare atto al Sindaco che i conti ora sono in ordine e comunque i servizi non sono stati ridotti, nonostante siano stati tagliati numerosi cospicui trasferi-menti dallo Stato centrale.Non è poco! Non è facile fare economie e rendere sempre gli stessi servizi!Allora viene spontaneo chiedersi come mai le precedenti Amministrazioni, che hanno avuto il privilegio della continu-ità negli ultimi venti anni, pur godendo di numerosi finanziamenti statali hanno ridotto la nostra città ad un livello così

re le professionalità acquisite dai molti dipendenti, ma nello stesso tempo anche pensare a coloro che prestano la loro ope-ra nelle Aziende così duramente colpite dalle ricadute finanziarie di questa vicen-da. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro: porteremo sempre avanti questo principio a tutti i livelli in cui operere-mo. Per questo, tramite i nostri Consi-glieri regionali, ci siamo fatti promotori di iniziative a livello regionale volte ad affrontare il problema, tra cui la recente delibera regionale che, facendo proprie le istanze del nostro territorio, indica un percorso concreto per affrontare la que-stione, coinvolgendo il vertici della Ban-ca d’Italia e del Governo nazionale. Parallelamente, ci stiamo occupando del-le politiche di Area Vasta, progettando con il PD degli altri territori nuove forme efficienti di gestione dei servizi; ci stiamo concentrando inoltre sulle linee di gestio-ne dei nuovi fondi europei, che costitu-iscono un’opportunità fondamentale per consentire alle piccole e medie imprese del nostro territorio ed ai nostri giovani di affrontare la crisi e per inserirle in un

basso? Invitiamo tutti i lettori a porsi que-sta domanda. Ma questo, attenzione, non deve essere un alibi per piangerci addos-so fino alla fine del mandato e per questo motivo noi come “Insieme Civico” inten-diamo portare avanti con la maggioranza una serie di progetti che abbiamo già pre-disposto e che sono già in cantiere:Progetto “Il verde cittadino nelle tue mani”; Progetto “Creo e amplio la mia attività nel centro e nei borghi”; Proget-to “Recupero ex asilo Cascamificio”; Progetto “Canile”; Asse nord e viabilità. Inoltre il consigliere delegato Giampao-letti sta lavorando per la costituzione dei Comitati di quartiere e Recupero Borghi e stiamo studiando per contribuire a quel-le modifiche urbanistiche utili alla città. Chiunque può assumere informazioni sui progetti nel nostro sito web:www.insie-mecivico.it oppure può scriverci all’indi-rizzo mail: [email protected] nostro motto è sempre quello: “L’ascol-to di tutti per decidere insieme”.

Gruppo ConsiliareInsieme Civico

modello sviluppo che guardi lontano ed offra loro la prospettiva necessaria; su questo promuoveremo un confronto con le categorie ed i cittadini. Concertazione con i livelli di governo so-vra locali non significa però acquiescen-za acritica: ad esempio, sul tema della sanità, stiamo spingendo affinché le ra-zionalizzazioni della spesa siano volte a combattere gli sprechi e i risparmi siano usati per aumentare la qualità dei servizi. Occorre quindi aprire un nuovo ciclo di governo, in cui la politica locale affermi le esigenze del nostro territorio. Ormai l’indignazione e la protesta non bastano più: occorre intraprendere azioni concre-te di sviluppo e salvaguardia di ciò che abbiamo. Questo crediamo che sia il sen-so del consenso fortissimo che abbiamo recentemente ricevuto soprattutto a Jesi, che siamo chiamati a tradurre in azioni concrete.

Gruppo ConsiliarePartito Democratico

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Qual è la vostra idea di città? Negli ultimi Consigli comunali, il MoVimento 5 Stelle di Jesi ha presentato interrogazioni e mo-zioni riguardanti la riqualificazione dei Giardini Pubblici della Stazione e di Viale Cavallotti, la Scuola Primaria “Mestica”, il costo dello smaltimento dei rifiuti e la gestione degli orti urbani, tutte mirate al coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte e al miglioramento/manutenzione dell’esistente.Meno chiare ci sono apparse finora a ri-guardo le idee dell’Amministrazione Bac-ci, volta quasi esclusivamente ad uno ap-proccio “contabilistico”, a nostro parere piuttosto scarno di progettualità e di una visione d’insieme.Anche per la revisione del Piano Regolato-re Generale promossa dal Comune, l’Am-ministrazione si è mossa partendo priori-

La questione “legalità”.Seguendo le notizie di questi ultimi gior-ni sembra essere tornata in primo piano la questione della legalità nella vita politica italiana, o meglio della mancanza di legalità nell’amministrare la cosa pubblica.Lo scandalo legato agli appalti dell’Expo prima e del Mose poi hanno fatto tornare alla memoria degli italiani i giorni di Mani Pulite del 1992 quando venne travolta un’intera classe politica e scomparvero tra-volti dagli scandali partiti che contavano milioni di elettori.Non è un caso se Antonio Di Pietro ha esor-dito spesso negli ultimi interventi televisi-vi con la frase “buon 1992”. Già, perché, come allora, tra le file degli appartenenti

tariamente dalle esigenze di professionisti e tecnici del settore edilizio. Noi crediamo che lo scopo primario del Piano Regolatore debba rimanere quello di tutelare tutti cit-tadini, rappresentando un’idea di città che possa dare risposte efficaci alle reali esigen-ze di chi ci abita armonizzando la gestione del territorio con uno sviluppo economico sostenibile.Secondo noi, la valutazione delle scelte ri-guardanti il Prg va quindi effettuata coin-volgendo apertamente tutti cittadini, per ascoltarne pareri, bisogni ed esigenze. Pro-prio per questo il M5S di Jesi continuerà i suoi incontri sul territorio spiegando come funziona un Prg e raccogliendo ulteriori suggerimenti da portare in Commissione ed in Consiglio Comunale.Concludiamo con una nota decisamente stonata: il caso delle scale mobili al posto delle Scalette della Morte (per la modica cifra di 800.000 euro!).Sono d’accordo con voi, ma vi voto contro. Questa, in estrema sintesi, la posizione del sindaco Bacci uscita dalla discussione lo scorso 22 maggio in Consiglio Comunale.Sarebbe bastato votare la delibera sotto-scritta da quasi 400 cittadini per lo stralcio

ai partiti maggiori si contarono molte vit-time illustri tra gli arrestati e, come allora, Di Pietro combatteva la sua battaglia per la legalità, battaglia che è confluita nel dna dell’Italia dei Valori sin dalla sua origine del 1998.Sin da allora infatti ci siamo battuti affinché la lotta alla mafia, alla corruzione, al mal-costume fosse messa ai primi punti delle agende dei Governi che si sono succeduti nel tempo e ancora oggi, nel 2014, stiamo raccogliendo le firme per vendere i beni confiscati alla mafia, affinché questi venga-no definitivamente tolti alle associazioni a delinquere e possano migliorare in qualche modo la vita dei tanti cittadini comuni.Non dimentichiamo che la stragrande mag-gioranza degli italiani è costituita da perso-ne per bene che escono sconfitte dall’essere rappresentatr in maniera indegna da sog-getti dediti a traffici illeciti e che vengono penalizzate anche economicamente se è vero come è vero che il giro d’affari della corruzione in Italia si aggira sui 60 milioni annui, mentre a causa dell’evasione fiscale lo Stato non incassa 180 milioni allanno.Ecco dunque la vera priorità da affrontare, non cambiare tutto affinché nulla cambi in

del progetto e la città avrebbe visto messe finalmente agli atti quelle buone parole che fino ad oggi sono rimaste solo tali da parte della maggioranza. Ma, forse per non am-mettere palesemente che i cittadini avevano ragione, il Sindaco nell’ultimo Consiglio si è inventato una sorta di “carpiato con dop-pio avvitamento”: il progetto non lo rea-lizzeremo, ma lo stralcio dal Piano Opere Pubbliche lo metteremo agli atti noi come Amministrazione comunale il mese prossi-mo. Ed ha bocciato la delibera presentata dai cittadini che in venti minuti avrebbe ri-solto la questione.Che modo bizzarro di concepire la cosa pubblica e la Partecipazione!Aspettiamo per vedere se nel prossimo Consiglio Comunale di giugno il Sindaco e l’Amministrazione comunale terranno fede al loro impegno. Vedremo se la vittoria dei cittadini contro questo assurdo progetto sarà davvero consolidata e messa agli atti o se rimarrà una ennesima promessa non mantenuta.

Gruppo ConsiliareMoVimento 5 Stelle

una gattopardesca concezione della società e della politica, ma la vera riforma o rivo-luzione da attuare con emergenza è sem-plicemente imporre il rispetto delle regole esistenti.Noi dell’Italia dei Valori da sempre ci bat-tiamo affinché ciò avvenga e riteniamo che prima di modificare leggi elettorali e titoli della Costituzione si debba semplicemente far valere le regole esistenti sia in termini positivi, che far rispettare le condanne a ca-rico di chi le viola.Soltanto così potremmo restituire credibili-tà alla nostra politica e alla nostra Italia agli occhi del mondo.

Gruppo Consiliare Italia dei Valori

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Le cronache in città parlano quasi quoti-dianamente delle deficienze strutturali ed organizzative del nostro servizio di Pronto soccorso tant’è che Liste Civiche per l’I-talia ha presentato una Interrogazione Co-munale ad hoc su tale argomento.Infatti si evidenzia che mentre nelle altre realtà cittadine la Guardia Medica svolge il proprio operato all’interno degli Ospe-dali, attuando anche l’importante funzione di filtro e smistamento per il successivo accesso al Pronto soccorso, a seguito del-la valutazione preliminare della gravità dei sintomi lamentati e l’intervento diretto qualora la patologia non necessiti di una consulenza specialistica, a Jesi ciò non avviene determinando l’intasamento del Pronto soccorso e, per i pazienti, liste d’at-

tesa che possono durare anche 12 ore. Tale funzione di filtro non potrebbe essere sostituita dalla preziosa attività del medico di base, il quale, sia per questione di orario che per coincidenza con l’attività di ambu-latorio, non sempre è in grado di erogare una prestazione richiesta con urgenza, con-trariamente alla Guardia medica.Sicuramente l’ipotesi di un eventuale tra-sferimento della Guardia medica all’in-terno dell’Ospedale cittadino, per decon-gestionare i codici bianchi lasciando al Pronto soccorso solo i pazienti con codice giallo e rosso, non è la panacea di tutti i problemi; se si volesse veramente risolvere la questione, la soluzione sicuramente più efficace, sarebbe quella di potenziare il ser-vizio, assumendo anche nuovo personale. Purtroppo la carenza di organico non in-teressa solo il Pronto soccorso ma anche i reparti già trasferiti all’Ospedale Carlo Urbani che si stanno reggendo solamen-te grazie al senso di responsabilità ed alla abnegazione del personale, a volte ridotto allo stremo delle proprie forze. Con l’intento di risparmiare sui costi del

personale si ledono inevitabilmente i sa-crosanti diritti dei cittadini che pagano la loro “abbondante” quota di tasse per non avere assicurati neanche i servizi minimi.

Gruppo ConsiliareListe Civiche per l’Italia

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