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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “ROBERTO MARCHINI” Via della Repubblica, snc Caprarola (VT) 0761/644710 fax 0761/646044 [email protected] www.icscaprarola.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del _______________ INDICE 1

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA

RICERCAUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “ROBERTO MARCHINI” Via della Repubblica, snc Caprarola (VT)

0761/644710 fax 0761/646044 [email protected] www.icscaprarola.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istitutonella seduta del _______________

INDICE

pag.

Premessa

Priorità, traguardi ed obiettivi

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Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Piano di miglioramento

Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15

Progetti ed attività

Scelte derivanti da priorità ed obiettivi assunti negli anni precedenti

Fabbisogno di personale

Scelte organizzative e gestionali

Premessa

• Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Roberto Marchini” di Caprarola, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

• il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. __________ del __________;

• il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del ________________;

• il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del _________________ ;

• il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

• il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

• il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Descrizione dell’IstitutoLa scuola è composta da 6 plessi dislocati nei due paesi limitrofi di Caprarola (sede centrale) e Carbognano.In ciascuna delle due sedi sono presenti i tre ordini di scuola: per l’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.Nella sede di Caprarola vi è un numero di classi doppio rispetto alla sede distaccata.

A) Priorità, traguardi ed obiettivi

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Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: _____________.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

• Diminuire il rischio di dispersione scolastica negli esiti a distanza attraverso il recupero delle competenze in uscita della fascia di livello basso.

• Spostare tendenzialmente il grafico dei risultati dalla curva normale alla curva a "J".

• Ridurre la varianza di risultati tra le classi.

• Abbassare la tendenza alla correlazione tra background e gli esiti di apprendimento.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

• Nella fascia di livello basso compensare il disallineamento rispetto alle competenze minime previste per l'anno di riferimento.

• In una distribuzione pentenaria degli alunni per fasce di livello incrementare la percentuale delle fasce medio-alte rispetto alle prove di ingresso.

• Nelle distribuzioni pentenarie scorporate per classi, ridurre l'indice di disomogeneità nelle classi in ingresso rispetto agli anni pregressi.

• Rilevare lo stato di svantaggio e individuare l'andamento delle correlazioni con gli esiti scolastici allineandoli a scuole con ESCS simile.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

Curricolo, progettazione e valutazione

• Elaborare prove di ingresso e di uscita comuni per classi parallele in tutte le classi di ogni ordine di scuola in italiano, matematica e lingua.

• Analisi classe per classe dei risultati delle prove invalsi dell'anno precedente e dell'anno in corso in termini di processi cognitivi da promuovere.

• Lavorare per la progettazione per classi parallele in tutti gli ordini scolastici; condividere il modello di progettazione.

Ambiente e apprendimento

• Introdurre progressivamente gruppi di lavoro e laboratori in classi aperte per differenziare maggiormente le modalità dell'offerta formativa.

• Affinare le strategie di formazione delle classi.

Inclusione e differenziazione

• Attivare corsi di recupero e alfabetizzazione per garantire alle fasce deboli l'acquisizione degli obiettivi minimi programmati.

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• Utilizzare modulistica comune riguardo a: PEI, PDP, PDF, relazione finale.

• Favorire il lavoro in piccoli gruppi e il peer tutoring.

Continuità e orientamento

• Attuare uno screening nel corso della scuola per l'infanzia per l'individuazione e il recupero precoce di difficoltà di apprendimento.

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

• Potenziare e rendere più sistematica l'attività di gruppi di lavoro con particolare riferimento al nucleo di valutazione e allo staff.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

• Attuare attività formative relative a strategie di gestione della classe con particolare riferimento a problemi di bullismo.

• Attuare attività formative relative alla didattica per competenze.

• Rilevazione dei bisogni formativi anche attraverso la rilevazione dei curriculum vitae

Integrazione col territorio e rapporti con le famiglie

• Elaborare piani di intervento d'intesa con le amministrazioni comunali per favorire progetti di recupero per alunni in difficoltà.

• Potenziare l'uso del registro elettronico per favorire una più stretta collaborazione scuola-famiglia.

• Promuovere, ed attuare se finanziati, corsi di lingua italiana per genitori di alunni stranieri.

• Organizzare con la ASL attività di sostegno alla genitorialità.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

a) In relazione alla scelta delle priorità La scelta di priorità sembra confliggere con il giudizio attribuito. Dai dati non si evince la presenza di un certo numero di alunni che presentano un significativo disallineamento rispetto alle competenze previste per l'anno di riferimento. Questo ridotto gruppo di alunni è ad alto rischio di dispersione scolastica e di marginalità sociale negli esiti a distanza.Si ritiene una priorità garantire il successivo formativo di tutti gli alunni attraverso un'ulteriore qualificazione e differenziazione dell'offerta formativa, oltre che un'azione di supporto nello studio individuale delle fasce più in difficoltà. Non sono stati assunti quale priorità i risultati delle prove invalsi su cui si rileva una maggiore criticità almeno per tre ordini di motivi:

1. la restituzione dei risultati non arriva in tempo reale per poter gestire il piano di miglioramento;2. si è constatato che nello scorso anno, ad esempio in sede d’esame, i risultati delle prove abbiano

abbassato le medie degli studenti, mentre nell’anno in corso le hanno alzate in molte scuole. Quindi ci si prefigge di monitorare, in un’unità di tempo almeno triennale, in che misura gli esiti delle prove correlino stabilmente (in positivo o negativo) con i risultati scolastici ottenuti.

3. in letteratura il giudizio degli insegnanti correla con le prove standardizzate e viene utilizzato come criterio di validazione esterno.

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b) In relazione al modo in cui gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità

Le prove per classi parallele consentono la comparabilità dei dati per valutare il range di recupero delle competenze minime nei casi più problematici e il modificarsi delle distribuzioni pentenarie, rispetto alle condizioni di ingresso.La formazione delle classi previa osservazione, garantisce le migliori condizioni di lavoro, la massima efficacia dell’intervento didattico e di diminuire la varianza tra classi.La flessibilità didattica incrementa la pertinenza delle strategie innovative con i bisogni formativi e offre un contesto di possibile attuazione di metodologie diversificate.Lo screening nella scuola dell'infanzia consente il recupero precoce e di acquisire l’eventuale valutazione specialistica in tempo per il sostegno nella scuola primaria.Le attività formative previste sono pertinenti alle aree di maggior criticità, che richiedono l'investimento sulla professionalità docente.Il miglioramento dei risultati dipende dalla capacità di governare il cambiamento e di potenziare il coordinamento e la riflessione partecipata sull’esperienza, in termini di ricerca.Poiché l’attività d’aula non è in sé sufficiente e l’attivazione di corsi di recupero affronta il limite dell’esiguità della risorsa docente e la difficoltà per molti alunni del rientro pomeridiano, si rendono necessarie soluzioni in sinergia con l’ente locale.Il sostegno alla genitorialità riconosce che l’efficacia della scuola non può prescindere dall’alleanza educativa con le famiglie.

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

• I punteggi generali relativi alla prova di italiano e di matematica sono superiori alle medie dei campioni di riferimento.

• I punteggi complessivi della scuola riportano una minore percentuale dei livelli 1 e 2. Risulta maggiore la presenza di alunni con i punteggi di livello alto (4 e 5).

• La distribuzione degli studenti delle classi terze di scuola secondaria è in linea con le medie del campione ma vi sono percentuali superiori relativamente al livello 4 nella prova di matematica.

• Gli stranieri dell'istituto hanno conseguito in genere risultati superiori alla media dei diversi campioni del B. in tutte e tre le classi esaminate ed assume maggiore rilevanza nei punteggi degli stranieri di seconda generazione.

• Questo dato era già stato riscontrato nell'anno scolastico precedente e quindi testimonia la tendenza alla stabilità.

ed i seguenti punti di debolezza:

• C'è divergenza nella distribuzione degli studenti nei livelli di apprendimento tra le varie classi della scuola primaria, soprattutto nella prova di italiano.Infatti la variabilità tra le classi è superiore ai dati di riferimento, ed è inferiore la variabilità interna alle classi, per le seconde della primaria.

E' emersa una maggiore concentrazione di alunni di livello alto in una classe II e in una classe V nella prova di italiano.

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Si pongono due ipotesi interpretative: l'una sulla correttezza delle strategie di somministrazione e correzione; l'altra sull'adeguatezza dei criteri di formazione delle classi.

• In una classe di un plesso decentrato si osserva una divergenza tra i punteggi delle prove di italiano e matematica. Infatti la classe sembra caratterizzata da una percentuale di studenti di livello basso (1 e 2) nella prova di italiano, mentre risulta composta solo da alunni di livello alto nella prova di matematica.Poiché la valutazione di italiano non correla con il giudizio dell'insegnante, sembra plausibile supporre un effetto ansiogeno legato alla prima prova e tendenzialmente superato nella seconda prova.

• Gli esiti della secondaria sono risultati molto omogenei e superiori alla media del B. ma è ipotizzabile il sospetto che un fenomeno di cheating possa verificarsi in conseguenza dell'interferenza tra esami di stato e svolgimento della prova.

In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV con i seguenti:

• Attuare strategie di correzione mirate a eliminare il cheating nella scuola primaria in modo da avere risultati affidabili

Degli aspetti sostanziali relativi alle criticità riscontrate, quali la varianza tra classi, si è già tenuto conto nell’elaborazione delle priorità, dei relativi traguardi e obiettivi di processo.

Ulteriori obiettivi che la scuola ha scelto di perseguire

• Investire sulla comunità professionale per costruire a livello strutturale contesti che consentano di riflettere sull’esperienza scolastica in modo da far crescere la comunità professionale e sedimentare saperi condivisi.

• Organizzare la scuola come centro di ricerca che utilizzi la metodologia della ricerca sia per la crescita professionale del corpo docente, sia per l’efficacia dell’istituzione scolastica, sia per l’attivazione dei percorsi didattici.

• Innalzare il livello complessivo degli apprendimenti e delle competenze possedute dagli studenti, anche controllando gli esiti a distanza, rafforzando un approccio non selettivo dell'Istituto.

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

• rappresentanti del volontariato a livello provinciale

• enti locali

• genitori

• questura di Viterbo

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Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:

• Avviare forme di collaborazione con enti e associazioni del terzo settore sulle tematiche dell'intercultura, dell'ambiente, dell'impegno sociale, del successo scolastico.

• Preso atto della necessità della scuola di articolare l'orario settimanale della scuola primaria su 27 ore settimanali, il Comune di Carbognano ha proposto la chiusura in giorno di sabato e l'attivazione di un prolungamento orario pomeridiano per un giorno alla settimana con l'attivazione della mensa scolastica, mentre il Comune di Caprarola ha chiesto la sospensione per un anno della delibera di articolazione dell'orario della scuola primaria su 5 giorni al fine di poter organizzare il servizio di trasporto. Inoltre il Comune di Caprarola mette a disposizione risorse per l'attuazione di forme di ampliamento dell'offerta formativa in orario curricolare grazie alla presenza di esperti di musica e minivolley e, in orario extracurricolare, con la possibilità di servizi di aiuto compiti e servizio di prescuola e postscuola nella scuola primaria. Il distretto mette a disposizione risorse per il "centro d'ascolto", progetti sull'affido familiare e l'attuazione di un punto di consulenza e sostegno alla genitorialità. Entrambi i Comuni supportano le iniziative della scuola con il servizio di scuolabus per le uscite didattiche.

• I genitori della scuola primaria di Caprarola hanno espresso opinione a favore del funzionamento della scuola primaria su 6 giorni settimanali nella misura del 75%; sono inoltre state espresse richieste da parte dei genitori di potenziare l'organizzazione in gruppi e in classi aperte e di incrementare gli orari di compresenza degli insegnanti per garantire al meglio il successo formativo e la gestione di classi in cui sia presente una maggior concentrazione di situazioni problematiche. Alcuni genitori hanno inoltre segnalato l'esigenza di garantire un ambiente di apprendimento capace di usare le nuove tecnologie senza esporre gli studenti alla presenza di onde elettromagnetiche nocive per la salute.

• Realizzazione di un ciclo di incontri con gli alunni su tematiche riguardanti il bullismo e la legalità.

Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:

• Avviare forme di collaborazione con esponenti del terzo settore e in particolare con l'Auser, la Fildis, il Cif la CRI ed altre via via emergenti, soprattutto al fine di migliorare strategie di inclusione e il successo scolastico con particolare attenzione alle famiglie di origine straniera, promuovere la cultura della sicurezza.

• Attuazione dell'orario su 5 giorni con prolungamento pomeridiano nella scuola primaria di Carbognano a partire dal 2015/2016; avvio del funzionamento su 5 giorni settimanali della scuola primaria di Caprarola a partire dal 2016/2017; prosecuzione e valorizzazione dell'attività musicale. La possibilità dell'attività di minivolley non viene esclusa al momento ma andrà vagliata anche in riferimento alla priorità di effettuare uno screening delle situazioni di difficoltà di apprendimento all'interno della scuola per l'infanzia mentre la possibilità dell'attivazione del servizio di aiuto compiti sarà subordinato alla disponibilità di risorse che consentano la concreta apertura pomeridiana della scuola. Verranno inoltre realizzate tutte le possibili iniziative nell'ambito del centro di ascolto destinato ai ragazzi e a supporto alla genitorialità e di sensibilizzazione all'affido familiare. Sarà attivo sin dal 2015/16 e a condizione che ne perduri la necessità il servizio di prescuola e postscuola nella scuola primaria di Caprarola, gestito da operatori dell’amministrazione comunale.

• La richiesta dei genitori di mantenere il funzionamento della scuola primaria di Caprarola su 6 giorni non può essere recepita in quanto confligge con la richiesta di maggior compresenza e con la realizzabilità di attività in classi aperte, come verificatosi durante l'anno in corso, in cui la

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compresenza di insegnanti non può essere valorizzata al meglio per attività in gruppi di alunni dato che la classe parallela vede presente o lo specialista di inglese o esperti esterni. Inoltre sommando i questionari distribuiti nei plessi di entrambi i comuni il 69% risulta favorevole alla chiusura in giorno di sabato. La scuola si è attivata con la partecipazione all'avviso pubblico per l'adeguamento delle infrastrutture di rete con cablaggio a cavo e con la possibilità di attivare il wireless senza uso di ripetitori attivando i dispositivi per il tempo strettamente necessario.

• Realizazione da parte del personale della Squsdra mobile in servizio presso la sezione specializzata per i reatri contro i minori di un ciclo di incontri con gli alunni dell'istituto su tematiche riguardanti il bullismo e la legalità a integrazione dei percorsi svolti dagli insegnanti nel quadro del corso di aggiornamento e formazione realizzato dall'istituto nel corso del 2015/2016.

Piano di miglioramento

Criticità: la scuola deve assicurare l’acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti (pag 26 rav); si registra una divergenza nella distribuzione dei livelli di apprendimento tra le varie classi superiore ai dati di riferimento.

Descrizione della priorità

Obiettivi di processo

Pianificazione

Valutazione periodica

Documentazione delle attività

Traguardo

Diminuire il rischio di dispersione scolastica negli esiti a distanza attraverso il recupero delle competenze in uscita della fascia di livello basso, spostando tendenzialmente il grafico dei risultati dalla curva normale alla curva a "J".

Elaborare prove di ingresso e di uscita comuni per classi parallele in tutte le classi di ogni ordine di scuola in italiano, matematica e lingua.Analisi classe per classe dei risultati delle prove invalsi dell'anno precedente e dell'anno in corso in termini di processi cognitivi da promuovere.Introdurre progressivamente gruppi di lavoro e laboratori in classi aperte

Analizzare e monitorare le valutazioni quadrimestraliAnalisi delle prove invalsi per rilevare gli item che presentano criticitàPianificare prove standardizzate da somministrare in più anni di corsoElaborare una didattica a classi aperte per il recupero delle competenz

Somministrazione periodica di prove standardizzate e non elaborate dai singoli docenti, dai dipartimenti o da apposita commissione

Condivisione dei dati e dei risultati rielaborati in grafici e tabelle in sede di dipartimenti/programmazione/gruppi di lavoro

Nella fascia di livello basso compensare il disallineamento rispetto alle competenze minime previste per l'anno di riferimento; in una distribuzione pentenaria degli alunni per fasce di livello incrementare la percentuale delle fasce medio-alte rispetto alle prove di ingresso

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per differenziare maggiormente le modalità dell'offerta formativaAttuare uno screening nel corso della scuola per l'infanzia per l'individuazione e il recupero precoce di difficoltà di apprendimento.

e minime previste per l’anno di riferimento

Criticità: i dati relativi all’acquisizione dei livelli di competenza evidenziano una correlazione tra gli esiti delle prove e l’indicatore del livello del background familiare

Descrizione della priorità

Obiettivi di processo

Pianificazione Valutazione periodica

Documentazione delle attività

Traguardo

Abbassare la tendenza alla correlazione tra background e gli esiti di apprendimento

Attivare corsi di recupero e alfabetizzazione per garantire alle fasce deboli l'acquisizione degli obiettivi minimi programmati.Utilizzare modulistica comune riguardo a: PEI, PDP, PDF, relazione finale. Favorire il lavoro in piccoli gruppi e il peer

Analizzare e monitorare le valutazioni quadrimestraliElaborare una didattica a classi aperte per il recupero delle competenze minime previste per l’anno di riferimento, in modo da garantire un disallineamento massimo di un annoPromuovere corsi di

Valutazione continua in itinere durante la normale attività didattica

Analisi e comparazione dei progressi in sede di programmazione/consiglio di classe/dipartimenti

Rilevare lo stato di svantaggio e individuare l'andamento delle correlazioni con gli esiti scolastici allineandoli a scuole con ESCS simile

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tutoring. Elaborare piani di intervento d'intesa con le amministrazioni comunali per favorire progetti di recupero per alunni in difficoltà.Promuovere, ed attuare se finanziati, corsi di lingua italiana per genitori di alunni stranieri.Organizzare con la ASL attività di sostegno alla genitorialità.

.

alfabetizzazione e didattica speciale per gli alunni di recente immigrazione

Criticità: i dati relativi all’acquisizione dei livelli di competenza evidenziano una variabilità tra classi superiore ai dati di riferimento, mentre risulta minore all’interno della classe; la scuola intende adoperarsi affinché tale variabilità si attenui sensibilmente

Descrizione della priorità

Obiettivi di processo

Pianificazione Valutazione periodica

Documentazione delle attività

Traguardo

Ridurre la varianza di risultati tra le classi

Lavorare per la progettazione per classi parallele in tutti gli ordini scolastici; condividere il modello di progettazione.Favorire il lavoro in

Analizzare e monitorare le valutazioni quadrimestraliElaborare una didattica a classi aperte per il recupero delle competenze minime previste per l’anno di

Valutazione continua in itinere durante la normale attività didattica

Analisi e comparazione dei risultati in sede di programmazione/consiglio di classe/dipartimenti

Nelle distribuzioni pentenarie scorporate per classi, ridurre l'indice di disomogeneità nelle classi in ingresso rispetto agli anni pregressi

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piccoli gruppi e il peer tutoring. Affinare le strategie di formazione delle classi .

riferimento, in modo da garantire un disallineamento massimo di un annoProgrammare, nell’ambito della scuola primaria, il più possibile a classi parallele e favorire una didattica integrata per competenze minime comuni

Ripartizione annuale delle azioni da intraprendere e dei risultati attesi per ciascuna criticità:

Criticità: la scuola deve assicurare l’acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti (pag 26 rav); si registra una divergenza nella distribuzione dei livelli di apprendimento tra le varie classi superiore ai dati di riferimento.

Azioni da intraprendere Risultati attesiAnno 0

Analisi dei processi cognitivi su cui si focalizzano le criticità, partendo dai risultati delle prove INVALSI e dal RAV

Individuazione delle criticità da segnalare per valutazione

Elaborazione di prove condivise di ingresso, intermedie e di uscita a classi parallele, di italiano, matematica e lingua straniera per primaria e secondaria, per l’infanzia si opta per delle prove di ingresso a partire dal secondo anno; le prove di ingresso di ciascun anno saranno identiche a quelle di uscita dell’anno precedente

Valutazione dell’acquisizione dei prerequisiti e dei requisiti dell’anno di riferimento, per garantire un efficace apprendimento di base, fatta eccezione per gli alunni con specificità per cui si rende necessaria una valutazione

Elaborazione di strumenti condivisi di controllo degli esiti a classi paralleleCostruzione di fasce di livello su distribuzione pentenariaControllo dell’utilizzo degli strumenti di valutazione e loro correlazione con i giudizi dei docenti, nonché correlazione con i risultati degli INVALSI

Controllo degli esiti con strumenti condivisi validi per tutto il triennio del PdM

Organizzazione di attività individualizzata o in piccoli gruppi per alunni con grave disallineamento rispetto all’anno di riferimento

Recupero del disallineamento non giustificato da specificità di deficit

Anno 1

Uso di prove comuni di ingresso, intermedie e di uscita valutate con griglie condivise

Incremento della terza fascia del 10%

Attuazione di attività di ricerca-azione e flessibilità didattica sia a classi parallele, sia a classi aperteScelte di strategie didattiche che escludano i rischi

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di una selezione precoce e adeguamento dei tempi didattici ai ritmi di apprendimento

Anno 2

Uso di prove comuni di ingresso, intermedie e di uscita valutate con griglie condivise

Incremento della quarta fascia del 10%

Attuazione di attività di ricerca-azione e flessibilità didattica sia a classi parallele, sia a classi aperteScelte di strategie didattiche che escludano i rischi di una selezione precoce e adeguamento dei tempi didattici ai ritmi di apprendimentoAnalisi della correlazione delle prove di uscita con le prove INVALSIApplicare la flessibilità didattica per calibrare le azioni di recupero

Anno 3

Applicazione di tutte le azioni del secondo anno declinate secondo criteri di flessibilità didattica atti a favorire l’incremento qualitativo verso le fasce alte

Incrementare complessivamente la distribuzione pentenaria del 20% nel triennio verso le due fasce più alte; l’aumento deve essere valutabile annualmente e triennalmente

Criticità: i dati relativi all’acquisizione dei livelli di competenza evidenziano una correlazione tra gli esiti delle prove e l’indicatore del livello del background familiare

Azioni da intraprendere Risultati attesiAnno 0 Presa visione della correlazione tra background

socioculturale e livelli di competenza, analizzando il questionario delle prove INVALSI Controllo della correttezza del questionario dello studente per vagliare i dati socioculturaliPretest per la rilevazione di interessi e abitudini culturali

Anno 1 Incontri con esperti delle prove INVALSI per analizzare il questionario dello studente definendo il bacino d’utenza Estensione della compilazione anche agli alunni delle classi non interessate dalla prova INVALSI Stabilire la correlazione percentuale tra svantaggio socioculturale e livelli di competenza in fasce basse (prima e seconda)Promozione di esperienze culturali condiviseIncremento delle attività di lettura in orario scolastico, in contesto familiare ed in età prescolarePromozione di iniziative culturali in orario curriculare ed extracurricolari

Realizzazione di iniziative e scambi culturali anche di concerto con agenzie del territorio.

Anno 2 Predisporre un questionario di verifica per vagliare l’incremento dei consumi culturali e delle abitudini di lettura

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Incremento di proposte culturali in orario extrascolastico anche valorizzando rapporti con agenzie del territorio.

Emergere di interessi culturali da parte dei ragazzi monitorati.

Anno 3 Predisporre un questionario di verifica per vagliare l’incremento dei consumi culturali e delle abitudini di letturaPromuovere abitudini autonome al di fuori del contesto scolastico

Nel triennio, incrementare gradualmente le abitudini familiari di esperienze culturali, rafforzando così il valore aggiunto dell’offerta formativa

Somministrazione del test per il riscontro di cambiamenti nelle abitudini culturali.

Criticità: i dati relativi all’acquisizione dei livelli di competenza evidenziano una variabilità tra classi superiore ai dati di riferimento, mentre risulta minore all’interno della classe; la scuola intende adoperarsi affinché tale variabilità si attenui sensibilmente

Per quanto riguarda la terza criticità, si sottolinea che la distribuzione di tre corsi su due plessi isoli di fatto la sezione di Carbognano, rendendo impossibile un confronto con classi parallele del medesimo bacino di utenza. La variazione tra classi è rilevabile solo in verticale, e tale varianza è imputabile al background familiare; pertanto, gli unici interventi possibili consistono in uno screening precoce (azione già intrapresa per la prima criticità) e in un allineamento delle abitudini culturali del background familiare (risultato già perseguito dalla seconda criticità); si evince che l’intervento sulle prime due criticità persegua e risolva il traguardo della terza criticità, ossia: “ Nelle distribuzioni pentenarie scorporate per classi, ridurre l'indice di disomogeneità nelle classi in ingresso rispetto agli anni pregressi”.Per quanto riguarda il Plesso di Caprarola, l’Istituto si sta già attivando per attivare uno screening precoce, per affinare la formazione delle prime classi (sia per la primaria sia per secondaria) tramite un’osservazione iniziale di 15 giorni a classi miste o gruppi, e applica con successo iniziative culturali con enti esterni. Pertanto, la varianza tra classi sarà ugualmente risolta con gli interventi previsti dalla prima e dalla seconda criticità.

Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15

commi Pagina

Finalità della legge e compiti della scuola 1-4

Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 7

Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno 5

Fabbisogno di organico di posti di potenziamento 5

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Fabbisogno di organico di personale ATA 14

Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 6

Scelte di gestione e di organizzazione 14

Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere 15-16

Insegnamento lingua inglese nella scuola primaria 20

Opzioni, orientamento, valorizzazione del merito, figure di coordinamento 28-32

Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 56-59

Formazione in servizio docenti 124

Finalità della legge e compiti della scuola

• Restituire centralità alla scuola nelle comunità di appartenenza come punto di riferimento per la tenuta etica e la coesione sociale, come presidio democratico orientato a processi di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, come luogo di riflessione sulla funzione adulta della comunità educante;

• Costruire la scuola come laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica nella prospettiva dell'istruzione permanente e della promozione di un concetto di scuola aperta

• Innalzare i livelli di istruzione e le competenze contrastando le disuguaglianze socio-culturali e territoriali attraverso tutte le forme di flessibilità didattica capaci di garantire il successo formativo.

Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge

• Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con particolare riferimento all'italiano come lingua veicolare anche perfezionata dai linguaggi tecnici delle discipline . Tale priorità è motivata dal fatto che la competenza nell'uso della lingua sembra particolarmente carente nel bacino di utenza che la scuola ospita, sia a causa di una incidenza del costume dialettale sull'espressione linguistica formalizzata, sia per una difficoltà generalizzata nella fluidità dell'espressione orale e nella padronanza dei linguaggi tecnici delle discipline.

• Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche in quanto si riscontra questa priorità a livello nazionale e regionale e costituisce una scelta ineludibile nella società della conoscenza.

• Potenziamento musicale con particolare riferimento alla scuola secondaria e ai plessi con sede in Carbognano in modo da uniformare il livello dell'offerta formativa, dato che la scuola è stata accreditata ai sensi del DM 8/2011 grazie ai percorsi di propedeutica musicale e di avvio alla pratica strumentale più che decennali attuati nella scuola primaria di Caprarola grazie alle risorse messe a disposizione dall'amministrazione comunale.

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• Potenziamento delle discipline motorie, in quanto la scuola da anni attiva il gruppo sportivo scolastico, è partner di progetti in rete con altre scuole di Viterbo, ha aderito a progetti MIUR quali "I giovani incontrano i campioni" e nel corso del presente anno scolastico ha ricevuto onorificenze da parte del CONI per la qualità e l'assiduità dell'attività svolta.

• Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, come aspetto trasversale alla vita scolastica e uno stile che caratterizza un modo di essere e di fare scuola, propedeutico ad un progressivo impatto su aspetti curricolari e progettuali.

• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014.

• Articolazioni di gruppi di classi e valorizzazione di percorsi formativi individualizzati.

• Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore.

Rimane implicito che gli altri obiettivi indicati dalla legge rimangono sullo sfondo come obiettivi comunque perseguiti e parzialmente raggiunti, anche se non prioritari nel presente triennio.

B) Progettazione curricolare, extracurricolare, educativa

Progettazione curricolare ed extracurricolare

a) Scuola per l'infanzia

IL SÉ E L’ALTRO

LE GRANDI DOMANDE, IL SENSO MORALE, IL VIVERE INSIEME

• Il bambino sviluppa il senso dell'identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

• Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.

• Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.

• Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tener conto.

• È consapevole delle differenze e sa averne rispetto. • Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. • Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e

creativo con gli altri bambini. • Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di

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comportamento e assumersi responsabilità.

IL CORPO IN MOVIMENTO

IDENTITÀ, AUTONOMIA, SALUTE

• Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

• Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l'uso di attrezzi e il rispetto di regole, all'interno della scuola e all'aperto.

• Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. • Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. • Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE

GESTUALITÀ, ARTE, MUSICA, MULTIMEDIALITÀ

• Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici...); sviluppa interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione e l'analisi di opere d'arte.

• Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di presentazione e drammatizzazione. - Si esprime attraverso il disegno, la pittura e le altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.

• Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. • Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in

relazione al progetto da realizzare. • È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro • Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. • Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando

voce, corpo e oggetti. • Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali • Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i

suoni percepiti e riprodurli. • Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per

comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

I DISCORSI E LE PAROLE

COMUNICAZIONE, LINGUA, CULTURA

• Il bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico • Sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie

domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività

• Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede

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spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. • Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei

diversi campi di esperienza. • Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità

linguistica e il linguaggio poetico. • E’ consapevole della propria lingua materna. • Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la

scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

ORDINE, SPAZIO, TEMPO, NATURA

• Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti

• Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di 'indicazioni verbali.

• Si orienta nel tempo della vita quotidiana. • Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione

temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo.

• Coglie le trasformazioni naturali. • Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e

sistematicità. • Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi • È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni • Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

b) Scuola Primaria

AREA LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVA

ITALIANO

• L’ alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari...) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

• Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi.

• Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell'infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.

• Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolando li, parafrasando li, completandoli, trasformandoli (parafrasi e .riscrittura).

• Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni per sonali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui.

• Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate

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dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.

INGLESE

• L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera.

• Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l'altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto

• Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).

• Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.

• Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente e elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

MUSICA

• L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto vista qualitativo- spaziale e in riferimento alla loro fonte.

• Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

• Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative.

• Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

• Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all'ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari.

ARTE E IMMAGINE

• L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d'arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).

• Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi,. pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali) .

• Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d'arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio.

• Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.

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CORPO, MOVIMENTO, SPORT

• L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l'ascolto e l'osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

• Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.

• Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive.

• Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

• Si muove nell'ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. • Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del

proprio corpo e a un corretto regime alimentare. • Comprende all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l'importanza di

rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

AREA STORICO - GEOGRAFICA

STORIA

• L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica

• Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. • Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e

contesti spaziali. • Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). • Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia

a usare gli strumenti informatici con la guida dell'insegnante. • Sa raccontare i fatti studiati. • Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio

artistico e culturale.

GEOGRAFIA

• L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

• Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

• Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani.

• È in grado di conoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici fisici (monti, fiumi, laghi,...) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture...) dell'Italia.

• Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche.

• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).

AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

MATEMATICA19

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• L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche gra zie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

• Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

• Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall'uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

• Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

• Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista. • Descrivere e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di

vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni. • Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più

soluzioni.• Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il

controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. • Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad

attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

• Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le espressioni "è più probabile", "è meno probabile" e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

• L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.

• Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all'esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.

• Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.

• Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti.

• Con la guida dell'insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio - temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato.

• Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. • Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l'ambiente scolastico in quanto ambiente

di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l'ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore.

• Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.

TECNOLOGIA

• L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una

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semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza.

• Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell'impiego.

• Esamina oggetti e processi in relazione all'impatto con l'ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali.

• Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato.

• È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative.

• Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri.

c) Scuola Secondaria di I grado

AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA

ITALIANO

• L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

• Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell'elaborazione di progetti e nella valutazione dell'efficacia di diverse soluzioni di un problema.

• Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l'utilizzo di strumenti informatici.

• Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti.

• Alla fine di un percorso didattico produce con l'aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

• Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d'animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali.

• È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. • Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli

interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

LINGUE COMUNITARIE

• L’alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandone l'attendibilità e l'utilità.

• Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto.

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PRIMA LINGUA (INGLESE)

• In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l'alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso.

• Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

• Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti.

• Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva.

• Riconosce i propri errori e a volta. riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato.

SECONDA LINGUA (FRANCESE)

• L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).

MUSICA

• L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all'apprendimento e alla riproduzione. di brani musicali.

• È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici.

• Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale.

• Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tra dizione orale e scritta.

• Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee.

• Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

• Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell'ottica della costruzione di un'identità musicale che. muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio.

• Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.

• Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

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ARTE E IMMAGINE

• L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

• Legge le opere più significative prodotte nell'arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

• Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

• Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visi vo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di più media e codici espressivi.

• Descrive e commenta opere d'arte, beni culturali, immagini statiche e multimedia li, utilizzando il linguaggio verbale specifico.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

• L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti.

• Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio- sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive.

• Possiede conoscenze e competenze relative all'educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita.

• È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l'altro.

• È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune.

• Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l'esercizio di tali valori in contesti diversificati.

AREA STORICO – GEOGRAFICA

STORIA

• L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici.

• Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica.

• Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. • Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione

industriale, alla globalizzazione. • Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. • Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un

personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi.

• Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni.

• Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

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GEOGRAFIA

• L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. • Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione,

paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda.

• È in grado di conoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici fisici (monti, fiumi, laghi,...) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrurture...) dell'Europa e del Mondo.

• Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all’esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze.

• Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi.

• Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche,.artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

• Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO TECNOLOGICA

MATEMATICA

• L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

• Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall'uomo.

• Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione), grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

• Rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e argomentando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

• Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico.

• Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.

• Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

• L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio.

• Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto.

• Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell'esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in

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grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali.

• Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.

• È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere.

• Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti.

• Ha una visione dell'ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono tra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l'ineguaglianza dell' accesso a esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l'uso delle risorse.

• Conosce i principali problemi legati all'uso delle scienza nel campo dello sviluppo tecnologico e è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse.

TECNOLOGIA

• L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento.

• Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione.

• È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo.

• Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico. • Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi

economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. • È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare. il proprio lavoro,

avanzare ipotesi e validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro.• Ricerca informazioni e è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee

utilizzando le TIC e è in grado di condividerle con gli altri.

CONVIVENZA CIVILE

• Alla fine del primo ciclo di istruzione il ragazzo è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile.

• Affronta con responsabilità ed autonomia i problemi quotidiani di ogni genere. • Conosce l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese ed i principali

ordinamenti comunitari ed internazionali. • Riflette sui propri doveri e diritti di cittadino. • Si impegna a comportarsi in modo tale da promuovere per sé e per gli altri un benessere fisico

connesso a quello psicologico e morale. • E’ consapevole della necessità di alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche;

conosce i rischi connessi a comportamenti disordinati (alcool, fumo, droga….) e cerca di evitarli. • Si comporta rispettosamente nei confronti degli altri in ogni ambiente che frequenta (scuola,

mezzi pubblici, spazi pubblici) comprendendo l’importanza di riconoscere Codici e Regolamenti stabiliti.

• Rispetta, conserva e cerca di migliorare l’ambiente che riconosce come patrimonio a disposizione di tutti.

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E’ impegno di questa istituzione attivare un lavoro di ricerca-azione- sperimentazione per il raccordo degli obiettivi specifici di apprendimento al termine di ogni classe in continuità dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 1° grado nell’ambito della definizione del curricolo di istituto.

c) Progetti per il successo scolastico e l'ampliamento dell'offerta formativa

Ogni anno il nostro Istituto, tenuto conto delle proprie risorse economiche e professionali, delle esigenze emerse in fase di progettazione didattica, delle opportunità presenti sul territorio, organizza una serie di iniziative progettuali elaborate dai docenti dell’Istituto, anche in collaborazione con risorse ed agenzie formative esterne. Alcune di queste rivestono ormai carattere di curricolarità e vengono attivate ogni anno, altre cercano di rispondere in modo più ampio, approfondito ed innovativo ai bisogni ed alle esigenze formative e culturali degli alunni.

I progetti:

• sono coerenti con le finalità del P.O.F.• rappresentano vari aspetti di un Unico Progetto Formativo• sono attivati con risorse scolastiche o con finanziamenti esterni

Essi sono indirizzati a :

• arricchire e articolare l’offerta formativa della scuola;• creare diversi spazi/modalità di crescita culturale, umana, sociale;• offrire percorsi formativi differenziati e personalizzati;• favorire lo sviluppo di abilità cognitive trasversali;• accrescere la motivazione degli alunni.

Tutte le attività progettuali sono elaborate in modo chiaro e con precisi riferimenti riguardo a:

• le finalità che si intendono perseguire

• i risultati attesi

• i soggetti interessati (classi, gruppi di alunni…)

• le modalità e le condizioni operative

• i costi e i relativi finanziamenti

• gli eventuali enti o esperti esterni coinvolti

• le procedure di monitoraggio e di valutazione finale.

Tutti i progetti sono approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto.

Essi sono altresì controllati, monitorati e verificati dalla scuola che ne garantisce la qualità formativa, anche attraverso l’individuazione di un docente referente che si occupa del coordinamento dell’attività e della sua valutazione in itinere e finale (scheda progetto).

Queste attività sono rivolte in alcuni casi a tutte le classi, in altri sono articolate per classi parallele oppure per fasce di più classi. Si svolgono sia all’interno dell’orario scolastico, essendo strettamente inserite nella programmazione didattica, che al di fuori di esso, compatibilmente con le risorse economiche.

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Alcune iniziative di arricchimento dell’offerta formativa sono promosse direttamente dall’Istituto, altre sono realizzate avvalendosi di risorse esterne, attraverso una progettazione integrata con diverse agenzie formative: Enti locali, Scuole, Associazioni, Agenzie culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, organismi privati.

In particolare, il rapporto scuola-territorio procede sostanzialmente su tre direttive:

• progettazione dell’Istituto e ricerca di collaborazione con enti e associazioni;• accoglimento di progetti esterni, con o senza collaborazione di esperti, particolarmente interessanti,

utili e funzionali a potenziare e/o arricchire l’offerta formativa;• ricognizione delle opportunità di arricchimento dei contenuti curricolari in occasioni culturali proposte

dal territorio, tramite la partecipazione ad “eventi” dentro e fuori la scuola, che non intralcino tuttavia la regolare prassi didattica;

• l’utilizzo del territorio in tutte le sue forme e potenzialità come laboratorio di ricerca per la costruzione di conoscenze (ad esempio attraverso uscite didattiche sul territorio).

Affinché abbia successo e raggiunga gli obiettivi prefissati e quindi la maturazione delle competenze attese negli alunni, il progetto è sottoposto a monitoraggio e valutazione in itinere e finale.

Progetti per il triennio 2016/2019

Analisi dei progetti e individuazione delle linee - guida progettuali

La progettualità storicamente determinatasi nell'istituto è caratterizzata da elementi con consentono di delineare linee guida progettuali auspicabilmente soggette a evolversi nel tempo ma che tuttavia costituiscono elemento di identità dell'istituto:

a. Sviluppare la capacità di interagire in un gruppo rispettando le regole. Star bene insieme a scuola

Tutti i progetti sono finalizzati ad un potenziamento delle capacità relazionali: il progetto diventa strumento educativo per acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive e comunicative, per imparare a collaborare con gli altri nella realizzazione di obiettivi comuni. Tale finalità, trasversale rispetto ai campi di esperienza ed agli ambiti disciplinari, è denominatore comune dell’azione educativa svolta dagli insegnanti del nostro istituto. Essa mira, accanto all’acquisizione di competenze, conoscenze e abilità, soprattutto alla “crescita” della persona in termini di conquista dell’autonomia e maturazione della propria identità e appartenenza al gruppo.Le strategie che ci permettono di perseguire questi obiettivi sono legate ad esperienze educative che consentano ad ogni alunno di confrontarsi e interagire positivamente con gli altri. Ogni progetto, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, offre una vasta gamma di attività che dà agli allievi la possibilità di collaborare per la realizzazione di obiettivi comuni: dall’esperienza teatrale al laboratorio espressivo, dalla discussione alla realizzazione di ipertesti, dall’organizzazione della biblioteca al laboratorio artistico (solo per fare alcuni esempi) ogni alunno si dovrà confrontare con gli altri per costruire la propria identità e maturare il senso di appartenenza ad un gruppo sociale, in un’ottica di inclusività che ostacoli l’individualismo e la difficoltà ad accettare l’altro.

b. Educare alla creatività

La maggior parte dei progetti è finalizzata ad un incremento delle prestazioni creative degli alunni. E’ posta particolare attenzione sia sulle strategie comportamentali, come insieme di comportamenti insegnanti mirati alla creazione di un clima di classe positivo e favorevole all’interscambio, conditio sine qua non per l’esplicitazione di comportamenti creativi, sia sulla strutturazione di percorsi didattici presentati sotto forma

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di giochi, drammatizzazioni, testi, attività espressive che prevedono l’utilizzazione ed il potenziamento dei diversi tipi di codice.

Per quanto riguarda le attività espressive, canale consolidato per l’espressione creativa, esse sono centrali nei progetti presentati dalla suola dell’infanzia (propedeutica musicale, progetto di Natale), dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria.

L’educazione alla creatività verbale, che si esprime attraverso la rielaborazione, la manipolazione e l’invenzione di testi, i giochi linguistici, per affinare la capacità immaginativa, la fluidità, la flessibilià, l’originalità, risulta il denominatore comune del progetto continuità, così come di una pluralità di progetti dalla scuola per l'infanzia alla scuola secondaria.

c. Promozione della lettura

In tutti gli ordini di scuola sono presenti progetti finalizzati a promuovere la motivazione alla lettura, vista come veicolo di conoscenze ed emozioni e abilità trasversale che permette l’acquisizione delle conoscenze disciplinari e favorisce l’arricchimento lessicale, allentando la rigidità di pensiero e fornendo occasioni di confronto e discussione utili ad affinare le capacità relazionali.

La scelta di testi classici e di attualità, la promozione della biblioteca come luogo di relazione, scambio, arricchimento accomunano le scelte progettuali di tutto il corpo decente e cercano di attivare percorsi più stimolanti e di supporto alle attività curricolari.

d. Riconoscere il valore della diversità

Riconoscere la diversità come valore ci sembra di fondamentale importanza in un’azione educativa che miri all’integrazione multiculturale. Questa finalità, trasversale ai vari ambiti disciplinari e campi di esperienza, è presente in tutti i progetti presentati e si mira a potenziarla nel tempo.

Ricreare significati culturali e rappresentare la diversità come sistema di vita e di valori sono obiettivi che cerchiamo di perseguire attraverso attività laboratoriali di lettura. I testi scelti stimolano alla riflessione e all’assimilazione di modelli culturali in cui la diversità diventa risorsa e valore.

Progetti pluriennali

Proseguiranno i progetti pluriennali già attivati nel corrente anno scolastico, ferma restando la possibilità di aderire ad avvisi pubblici che offrano opportunità di implementare la qualità dell'offerta formativa o ampliare il campo di intervento grazie alla possibilità di usufruire di specifici finanziamenti.

Inoltre, di anno in anno il Piano dell'offerta formativa è aggiornato con l'elaborazione di nuovi progetti afferenti diverse tematiche via via emergenti nel percorso formativo e di riflessione attivato dall'istituzione scolastica.

1. Progetto di “accompagnamento alle Indicazioni Nazionali”

Destinatari: tutti gli insegnanti

Intenzionalità formative principali:

• Allineamento del curricolo degli istituti partecipanti alle Nuove Indicazioni Nazionali del 2012

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• Promuovere percorsi educativo-didattici in verticale attraverso la sperimentazione di idonee strategie metodologico-didattiche

• Costruzione e applicazione di criteri di valutazione, nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, in linea con il sistema INVALSI

Risorse professionali: docenti, formatori esterni

Visibilità del progetto: attività in rete con altre scuole; possibili iniziative pubbliche di formazione; attività di disseminazione.

2. Progetto di sperimentazione del modello nazionale di certificazione delle competenze

L'istituto ha aderito alla sperimentazione nazionale sul modello di certificazione delle competenze ed ha avviato un percorso di formazione e di ricerca-azione sulla didattica per competenze.

3. Progetto di istituto “Verso una scuola amica”

Il progetto, ministeriale, prevede l’acquisizione e la valutazione dei percorsi educativo/didattici e delle scelte effettuate dall’istituto in merito al rispetto della convenzione europea sui diritti dei bambini, in merito all’integrazione e, più in generale, al benessere scolastico degli alunni. Il nostro istituto ha ottenuto la certificazione per il quarto anno consecutivo.

In particolare, ci si prefigge di passare da una logica progettuale ad una logica sistemica e strutturale.

4. Progetto “Tenere la classe”

Destinatari: tutti gli insegnanti

Intenzionalità formative principali:

• Approfondire problematiche relative al bullismo

• Promuovere percorsi educativo-didattici in verticale e in orizzontale attraverso la sperimentazione di idonee strategie metodologico-didattiche di gestione delle dinamiche del gruppo classe

• Implementare il percorso di ricerca attivato nello scorso anno scolastico

Risorse professionali: docenti, formatori esterni, rete di scuole

Visibilità del progetto: individuazione, elaborazione, disseminazione di buone pratiche.

5. Progetto “INCLUDO”

Destinatari: tutti gli alunni di scuola primaria e secondaria in difficoltà, con particolare attenzione agli studenti di origine straniera

Intenzionalità formative principali:

• Favorire ed incentivare il raggiungimento di buoni esiti formativi

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• Contrastare e prevenire il rischio di dispersione scolastica e di abbandono, incentivando la prosecuzione della scolarizzazione

• Sostenere e stimolare i processi di integrazione di tutti gli studenti

Risorse professionali: docenti, operatori esterni

Visibilità del progetto: coinvolgimento delle famiglie e collaborazione in rete con le amministrazioni comunali.

6. Progetto “Prevenzione bullismo e cyberbullismo”

Destinatari: tutti gli alunni e i loro genitori

Intenzionalità formative principali:

• Prevenire e contrastare episodi di cyber-bullismo e rischi di adescamento

• Far comprendere agli studenti e ai loro genitori vantaggi e rischi connessi alle nuove tecnologie con particolare attenzione all’uso dei social network

• Integrare e condividere percorsi informativi e di riflessione tra operatori scolastici, extrascolastici e famiglie

Risorse professionali: docenti, esperti della Questura di Viterbo, specialisti per Centro di Ascolto

Visibilità del progetto: partecipazione a iniziative in rete e incontri con le famiglie degli alunni.

Inoltre, se sarà finanziato, la scuola ha partecipato alla proposta progettuale in adesione all'Avviso "MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI.0001135.30-10-2015" promosso dalla rete di scuole che realizza il progetto "Tenere la classe".

7. “Natale insieme”

Destinatari: tutti gli alunni della Scuola dell’infanzia di Caprarola

Intenzionalità formative principali:

• acquisire fiducia nelle proprie capacità

• imparare a collaborare per un progetto comune

• sviluppare l’espressività attraverso i diversi codici comunicativi

Risorse professionali: docenti, eventuale esperto esterno

Visibilità del progetto: spettacolo natalizio anche in spazi extrascolastici.

8. Propedeutica musicale

Destinatari: tutti gli alunni della scuola primaria

Intenzionalità formative principali:

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• educare alla musica per esprimere le proprie emozioni

• stimolare l’immaginazione e la creatività attraverso il linguaggio dei suoni

• sviluppare il gusto estetico e la sensibilità musicale

Risorse professionali: docenti, esperto esterno, organico del potenziamento se assegnato in aggiunta alle priorità del successo formativo (9 ore di cattedra di musica se in aggiunta alle ulteriori mezze cattedre di italiano e matematica).

Visibilità del progetto: lezione aperta ai genitori nelle singole sezioni al termine del progetto.

9. Continuità

Destinatari: alunni di cinque anni della scuola per l'infanzia e della scuola primaria

Intenzionalità formative principali:

• costruire un percorso educativo integrato tra diversi ordini scolastici

• esplorare le emozioni suscitate da un racconto

• saper riflettere sulle proprie emozioni

Risorse professionali: docenti degli anni ponte

Visibilità del progetto: mostra – spettacolo al termine del progetto.

10. Preinserimento

Destinatari: alunni iscritti alla scuola dell’infanzia per l’anno scolastico 2015-16 della scuola per l'infanzia di Caprarola

Intenzionalità formative principali:

• conoscere l’ambiente scolastico della scuola dell’infanzia attraverso attività socializzanti e giochi manipolativi

Risorse professionali: docenti che accolgono alunni di tre anni di età nel prossimo anno scolastico

Visibilità del progetto: partecipazione dei genitori alle attività.

11. Accoglienza

Destinatari: alunni di tre anni

Intenzionalità formative principali:

• conoscere l’ambiente scolastico della scuola dell’infanzia attraverso attività socializzanti

• conquistare l’autonomia e rafforzare l’identità personale

• vivere l’esperienza scolastica in modo sereno e gratificante

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• sapersi relazionare con il gruppo classe e le insegnanti

• favorire un sereno distacco dalla famiglia

Periodo: settembre /ottobre

Risorse professionali: docenti che accolgono alunni di tre anni di età nel presente anno scolastico

Visibilità del progetto: incontri insegnanti-genitori.

12. Progetto minivolley (se finanziato)

Il progetto mira alla conoscenza e padronanza degli schemi motori e posturali attraverso l’avvio alla pratica sportiva del minivolley. Interviene in tutte le classi di Caprarola un esperto esterno per un’ora settimanale a classe.

Il progetto sarà realizzato se dal punto di vista della copertura economica sarà compatibile con la possibilità di realizzare uno screening per l'individuazione precoce di problematiche che richiedano interventi mirati all'interno della popolazione della scuola per l'infanzia, che risulta da perseguire prioritariamente.

13. Progetto di recupero per la scuola primaria di Caprarola e Carbognano

Tempi di attuazione:

attività in orario curricolare ed eventualmente extracurricolare per la scuola primaria; attività in orario curricolare oltre a due ore settimanali per classe in orario extracurricolare per la scuola secondaria

Destinatari: classe scuola primaria e secondaria di Caprarola e Carbognano

Intenzionalità formative:

• compensare svantaggi culturali

• rafforzare il percorso di apprendimento in matematica e italiano

• acquisire le competenze relative all’anno di riferimento nell’ambito di obiettivi minimi

• acquisire un metodo di studio

Periodo: intero anno scolastico a partire da novembre

Risorse professionali: docenti di potenziamento (9 ore aggiuntive di cattedra di matematica e 9 ore aggiuntive di cattedra di italiano per la scuola secondaria), docenti curricolari, di sostegno ed eventuali risorse esterne

Visibilità del progetto: risultati scolastici.

Il progetto sarà realizzato con la perseguibilità realistica degli esiti attesi a condizione che venga assegnato l'organico richiesto, corrispondente a tre unità per la scuola primaria, oltre l'organico aggiuntivo relativo al ruolo del sostegno.

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14. Progetto PON di realizzazione di adeguate infrastrutture di rete finanziato ai sensi dell’avviso pubblico prot. n. 9035/2015

Il progetto prevede la realizzazione di infrastrutture di rete per tutti i plessi dell’istituto con particolare attenzione alla scuola per l’infanzia attualmente totalmente priva di collegamento ad internet.

Infatti attraverso l’uso di nuove tecnologie per la creazione di ambienti di apprendimento online adeguati e propedeutici a una didattica modulare e flessibile si intende garantire una miglior qualità dell'offerta formativa.

15. Progetto Pon/FESR per la realizzazione di ambienti digitali di cui alla nota MIUR.AOODGEFID.REGISTRO UFFICIALE(U).0012810.15-10-2015

Il progetto, se finanziato, mira ad integrare il progetto precedente attraverso l’acquisizione di attrezzature tecnologiche di base quali LIM e postazioni informatiche per la realizzazione di una didattica innovativa e connessa alla rete internet, verso una prospettiva di integrazione del digitale nella didattica quotidiana.

Tale processo di innovazione metodologica sarà realizzato a condizione che il progetto venga finanziato.

16. Progetto CLIL finanziato sulla base di apposito avviso pubblico in attuazione del DM 16 giugno 2015 n. 435 art. 27

Il progetto prevede l'attuazione percorsi di insegnamento di discipline non linguistiche in lingua inglese. A tale progetto hanno aderito le tre classi seconde di scuola secondaria di primo grado, in rete con altre scuole della provincia di Viterbo.

17. Progetto “Centro di ascolto” finanziato dai comuni del Distretto VT/4

Destinatari: tutti gli alunni di scuola secondaria di primo grado

Intenzionalità formative principali:

• dare spazio alle diversità individuali incentivando la rete delle relazioni, l’espressione personale e l’integrazione dei saperi;

• incentivare lo sviluppo dei linguaggi comunicativi nell’incontro con metodologie diversificate che attivano lo sviluppo personale e sociale dei ragazzi;

• educare alla progettualità dando ai ragazzi la possibilità di connettere direttamente azione e pensiero all’interno di esperienze vissute.

Periodo: gennaio/maggio

Risorse professionali: psicologhe e psicopedagogiste del distretto VT/4 in sinergia con le amministrazioni comunali.

Visibilità del progetto: possibilità di attivare punti di incontro con i genitori dei ragazzi in vista della costruzione di una rete di supporto educativa coerente ed integrata.

Il progetto sarà posto in essere fintanto che l'ente promotore confermerà lo stanziamento economico.

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18. Progetto inerente la costituzione del Centro Sportivo Scolastico e adesione alla rete "Scuola-movimento-sport-salute" con altre scuole della Provincia di Viterbo

Tempi di attuazione: tre ore settimanali di attività sportive in orario extracurricolare per un totale di 100 ore

Destinatari: tutte le classi di Caprarola e Carbognano

Intenzionalità formative

• sviluppare le capacità di interagire in un gruppo

• rispettare ruoli e compiti assegnati

• capacità di interagire con diverse abilità

Periodo: ottobre / maggio

Risorse professionali: docente di educazione fisica

Visibilità del progetto: partecipazione a manifestazioni sportive.

Il Centro Sportivo Scolastico è una struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva. Compito del C.S.S. è quello di programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti con le finalità e gli obiettivi del progetto nazionale, in funzione della propria realtà e delle proprie risorse. Il responsabile del C.S.S., realizza un programma didattico sportivo relativo a tutte le iniziative da proporre agli studenti durante ciascun anno scolastico. Il progetto quantifica anche gli oneri finanziari della sua realizzazione, necessari per avanzare la richiesta di accesso ai fondi delle ore di avviamento alla pratica sportiva, il cui finanziamento avverrà nei limiti delle risorse destinabili a livello nazionale.

19. Progetto “Guinea Bissau”

Destinatari: tutti gli alunni delle classi seconda e terza di tutte le sezioni

Intenzionalità formative principali:

• stimolare nei ragazzi la capacità di rapportarsi e di interagire con gli altri;

• promuovere atteggiamenti di impegno, responsabilità e solidarietà;

• promuovere il rispetto degli impegni presi con gli amici;

• interiorizzare atteggiamenti positivi nei confronti dei diversi.

Periodo: ottobre-febbraio di ciascun anno scolastico

Risorse professionali: docenti di diverse discipline (lettere, religione, educazione artistica).

Visibilità del progetto: iniziative pubbliche di ricerca di fondi per la solidarietà internazionale.

20. Progetto “Giornalino scolastico”

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Tempi di attuazione: attività in orario curricolare per tutto l’anno scolastico (un’ora settimanale di approfondimento linguistico)

Destinatari: classi 1d, 2d,3d di Carbognano

Intenzionalità formative

• sviluppare le abilità relazionali attraverso atteggiamenti di collaborazione

• promuovere la lettura

• educare al pensiero critico

• stimolare gli alunni a sperimentare le forme espressive a loro più congeniali

• approfondire temi di attualità

Periodo: ottobre /maggio

Risorse professionali: docente di lettere

Visibilità del progetto: pubblicazione del giornalino scolastico “fuori classe”.

21. Progetto “Invito alla lettura”

Tempi di attuazione: attività in orario curricolare per tutto l’anno scolastico (un’ora settimanale di approfondimento linguistico)

Destinatari: classi 1d, 2d,3d di Carbognano

Intenzionalità formative

• creare occasioni di confronto e collaborazione tra pari

• promuovere la lettura

• educare al pensiero critico

• stimolare gli alunni a sperimentare le forme espressive a loro più congeniali

Periodo: ottobre / maggio

Risorse professionali: docente di lettere del plesso

Visibilità del progetto: concorso “leggimi perché”. Pubblicizzazione dei libri letti alla biblioteca scolastica, premiazione degli elaborati più originali.

22. Progetto “Arte in centro” estemporanea di pittura dal vivo

Tempi di attuazione: attività in orario curricolare per tutto l’anno scolastico (un’ora settimanale di approfondimento linguistico)

Destinatari: classe scuola secondaria di Caprarola e Carbognano

Intenzionalità formative:

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• rappresentare dal vero un soggetto prescelto

• rafforzare la qualità del disegno e della pittura

• approfondire l’uso di una tecnica già sperimentata

• mettere alla prova capacità espressive e creative

Periodo: maggio

Risorse professionali: docente di educazione artistica

Visibilità del progetto: realizzazione di una iniziativa pubblica.

Tale progetto verrà realizzato a condizione che rimanga in organico il docente responsabile di progetto.

23. Link to school

Destinatari: due classi di scuola secondaria di primo grado

Intenzionalità formative principali:

• affrontare tematiche legate all'alimentazione con riferimento agli squilibri tra Nord e Sud del mondo

• interagire con studenti Kenioti attraverso forme di gemellaggio e scambi di materiali

• sviluppare percorsi di ricerca interdisciplinari e interculturali

Periodo: febbraio-giugno

Risorse professionali: docenti, operatori AMREF

Visibilità del progetto: diffusione di materiali tra le scuole gemellate, all’interno della comunità scolastica e nel sito.

24. Progetto “Repubblica”

Tempi di attuazione: attività in orario curricolare per tutto l’anno scolastico (un’ora settimanale di approfondimento linguistico)

Destinatari: classe scuola secondaria di Caprarola

Intenzionalità formative:

• avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione

• scrivere un articolo ed imparare a descrivere la realtà

• sviluppare la creatività ed utilizzare nuove forme di comunicazione (foto, disegni, uso del PC e del web)

Periodo: intero anno scolastico

Risorse professionali: docente di lettere

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Visibilità del progetto: interazione con il sito del quotidiano nazionale “La Repubblica”.

25. Progetto per la definizione ed attuazione dei Piani di Miglioramento in esito al processo di Autovalutazione ai sensi dell'Avviso "MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI.0000937.15-09-2015"

Tale progetto in rete con gli Istituti Comprensivi di Sutri (scuola capofila), Bassano Romano e Capranica e che vede come partner tutte le 8 amministrazioni comunali del territorio in cui le quattro scuole insistono è finalizzato ad attivare processi di ricerca-azione finalizzati al miglioramento degli esiti delle rispettive scuole, ma su iniziativa dell'USR costituirà elemento propulsivo di dinamiche di formazione, ricerca e miglioramento per tutte le scuole del territorio limitrofo, anche non aderenti alla rete.

Ulteriori progetti da attivare se finanziati:

"... dall'analisi del funzionamento alla costruzione di contesti inclusivi", in adesione all'avviso 1061 del 15 ottobre 2015, in rete con l'IC di Fabrica di Roma.

"Crescendo con la musica", in adesione all'avviso "MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI.0001137.30-10-2015" realizzato in rete con l'Istituto Comprensivo di Bassano Romano e che ha come partner le associazioni musicali del territorio, finalizzato alla promozione di laboratori musicali e concerti realizzati dai ragazzi insieme a musicisti, questi ultimi, anche animatori di lezioni-concerto.

Progetto "Impresa Orientamento" in adesione all'avviso “Piano nazionale per il potenziamento dell’orientamento e contrasto alla dispersione scolastica” - nota "MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI.0001138.30-10-2015" finalizzato alla progettazione e realizzazione di attività di orientamento al termine del primo ciclo per la scelta degli istituti del secondo ciclo anche attraverso strumenti didattico educativi volti a individuare le passioni dei ragazzi e il loro progetto di vita e allo sviluppo di una campagna di sensibilizzazione che favorisca il dibattito sulle tematiche della dispersione scolastica connesse all’acquisizione di competenze per l’orientamento di scelte di vita, scolastiche e di inserimento nell’attività professionale.Tale progetto, se finanziato, sarà realizzato in rete con di Istituti Comprensivi di Capranica (capofila), Bassano Romano, Caprarola e Sutri e vede come partner enti locali e agenzie del territorio.

Progetto "Ricreando" proposto di concerto con le amministrazioni comunali in adesione all'avviso pubblico per la realizzazione di scuole accoglienti finalizzato alla valorizzazione di ambienti scolastici in disuso o sottoutilizzati per la realizzazione, a Caprarola, di un percorso didattico-visuale e un giardino d'inverno nella scuola per l'infanzia, di un Mini-auditorium/teatro nella scuola primaria ma accessibile a tutti e tre gli ordini di scuola; a Carbognano, di un laboratorio scientifico attrezzato nella scuola secondaria, un laboratorio artistico-creativo nella scuola primaria, una biblioteca nella scuola per l'infanzia.

Progetto "... né ingegneri né videomaker ma promotori di una scuola sicura" in adesione al Concorso di idee per la realizzazione di uno spot per la promozione della sicurezza nelle scuole, che se finanziato consentirà la realizzazione di percorsi di ricerca e formazione sulla sicurezza da parte dei ragazzi oltre all'acquisto di postazioni di montaggio e alla realizzazione di laboraratori per la padronanza del linguaggio filmico e dello specifico pubbliciatario.

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Scelte organizzative e metodologiche

1. Criteri di precedenza in caso di richieste di iscrizione eccedenti rispetto ai posti disponibili

Per tutti e tre gli ordini di scuola successivamente alla scadenza prevista per la domanda di iscrizione, le stesse saranno accettate fino al massimo di alunni consentito secondo l’ordine cronologico di iscrizione.

Scuola secondaria e primariaIn caso di eccedenza di richieste farà fede il protocollo contenente la data della domanda di iscrizione.

Scuola per l’infanziaI criteri vigenti all’atto di attuazione delle iscrizioni 2016/2017 sono i seguenti:

alunni con disabilità; alunni di 5 e 4 anni; precedenza agli alunni residenti nel comune di Caprarola; precedenza agli alunni con entrambi i genitori lavoratori; inserimento secondo l’età cronologica.

A partire dall’a. s. 2017/2018 i precedenti criteri saranno sostituiti dai seguenti:

• Alunni con disabilità

• Alunni di 5 anni residenti

• Alunni di cinque anni non residenti a condizione che siano in lista d'attesa nei comuni di residenza.

• Alunni di 4 anni residenti

• Alunni di 4 anni non residenti a condizione che siano in lista d'attesa nei comuni di residenza

• Alunni di tre anni residenti

• Alunni di tre anni non residenti a condizione che siano in lista d'attesa nei comuni di residenza.

A parità di condizioni si seguirà l’ordine di protocollo della data di iscrizione.

Già dall’anno in corso, i bambini di due anni e mezzo sono iscritti con riserva con ammissibilità solo qualora non si raggiunga il limite massimo per la formazione delle sezioni alla data del primo giorno di scuola, a partire dal quale potranno frequentare.

La frequenza del turno pomeridiano per questa fascia d’età sarà prevista a partire dal mese di gennaio per garantire l’opportuna gradualità di adattamento alla durata del tempo-scuola.

Ovviamente non sarà possibile garantire la continuità di frequenza nella stessa sezione negli anni successivi.

Qualora si liberi un posto in corso d’anno sarà inserito il primo alunno in graduatoria della fascia d’età corrispondente.

2. Criteri di formazione delle classi

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Per la formazione delle prime classi nei tre ordini di scuola vengono seguiti i seguenti criteri:

1. equa distribuzione tra maschi e femmine;

2. equa distribuzione delle fasce di livello degli alunni;

3. equa distribuzione di alunni stranieri;

4. equa distribuzione di situazioni critiche o a diverso titolo problematiche (tra cui BES, DSA, alunni disabili, eventuali anticipatari).

Tuttavia malgrado le accurate procedure per il passaggio di informazioni da un ordine all’altro di scuola e di costruzione condivisa di gruppi di alunni equilibrati dal punto di vista delle competenze e degli stili comportamentali e, per quanto possibile, orientate a favorire la migliore interazione relazionale, si riscontrano frequentemente problematiche di gestione delle classi che potrebbero essere attenuate con una composizione dei gruppi di alunni parzialmente differente. Ciò si verifica per quel margine di imprevedibilità dei comportamenti umani in mutati contesti a causa della quale la scuola ha deciso di non costituire gruppi-classe definitivi prima dell’inizio delle lezioni ma, pur partendo da una iniziale composizione ragionata, di procedere a modifiche nella formazione delle classi dopo una prima fase di osservazione della durata di circa 15 giorni.

Inoltre, con specifico riferimento alla scuola per l’infanzia, l’inserimento nelle classi miste dei bambini di tre anni avverrà in ordine di età a partire dai bambini più grandi, di modo che il gruppo più esiguo di bambini sia formato dai nati a inizio anno.

3. Orario di funzionamento dell’IstitutoScuola Orario

ingressoalunni

Orario ingressoinsegnanti

Orario uscita alunni

Orario uscitainsegnanti

Infanzia Caprarola definitivo 8.15 16.15

8.15 13.00

11.00 16.15

Infanzia Carbognano 8.15 12.25

8.15 13.15

8.15 16.15

8.15 13.15

11.15 16.15

Primaria CaprarolaIpotizzato (da definire in riferimento alla messa a punto del servizio di trasporto)

8.15 13.39

Primaria Carbognano 8.25 13.2539

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definitivo Il giovedì uscita alle15,25

Secondaria Carbognano /Caprarola

8.00 14.00

7.55 14.00

4. Organizzazione oraria

Suddivisione oraria delle discipline nella scuola primaria

Nelle classi primeItaliano e cittadinanza h 9Immagine h 1Matematica e tecnologia h 6Scienze h 2Ed. Motoria h 1Musica h 1Storia h 2Geografia h 2Inglese h 1RC h 2

Nelle classi secondeItaliano e cittadinanza h 8Immagine h 1Matematica e tecnologia h 6Scienze h 2Ed. Motoria h 1Musica h 1Storia h 2Geografia h 2Inglese h 2RC h 2

Nelle classi terze, quarte e quinteItaliano h 6Immagine h 1Matematica e tecnologia h 6Scienze h 2Ed. Motoria h 1Musica h 1Storia e cittadinanza h 2Geografia h 2Inglese h 3RC h 2

Nella scuola secondaria di primo gradoIn riferimento al DM 37/2009, nell’ambito del monte ore settimanale di 9 ore destinate all’insegnamento dell’italiano, storia, geografia il Collegio ha deliberato il numero di ore da destinare a ciascuna disciplina come risulta dal prospetto orario:• Italiano: 6 ore• Storia e Cittadinanza e Costituzione: 2 ore• Geografia: 1 ora

5. Strategie di progettazione

Nella nostra scuola l’articolazione del progetto educativo prende avvio da obiettivi educativi che costituiscono la base per la realizzazione concreta degli itinerari pedagogico - didattici a partire dalla scuola dell’infanzia per proseguire nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° grado. Il percorso può essere così sintetizzato:

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

DI 1° GRADO

• Nella scuola dell’Infanzia si prende avvio dall’azione e dall’esperienza diretta del bambino, basate sul “fare” e sul “manipolare” direttamente

• Formazione dell’uomo e del cittadino

• Progetto curricolare che va da una impostazione unitaria predisciplinare all’emergere di

La scuola secondaria di 1° grado si propone come:

• scuola della formazione dell’uomo e del cittadino

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la realtà e l’ambiente circostante

ambiti disciplinari progressivamente differenziati

• scuola orientativa• scuola che fornisce una

preparazione culturale di base e pone le premesse per l’ulteriore educazione permanente e ricorrente

La sua stesura prevede:

a) l’analisi della situazione iniziale. La situazione di partenza degli alunni viene accertata sulla base delle relazioni finali del precedente anno scolastico, sulle prove d'ingresso, mentre per le classi prime ci si avvale di incontri con gli insegnanti dell’ordine precedente, delle schede di valutazione e delle prove d'ingresso.

b) l'organizzazione di classe/sezione:

- docenti, discipline e schema orario settimanale della classe

- organizzazione di spazi, tempi, attività, materiali, ecc.

- criteri di costituzione dei gruppi di alunni

- modalità di utilizzo delle eventuali ore di compresenza/contemporaneità (laboratori, gruppi di recupero, potenziamento, ecc.)

- indicazione delle risorse culturali del territorio che si intendono utilizzare nell’attività educativa, con l’indicazione delle uscite/visite guidate funzionali alla programmazione.

c) la definizione di nuclei tematici e quindi di obiettivi formativi, coerenti con i bisogni emersi ed in relazione con le finalità e gli obiettivi di apprendimento stabiliti dai documenti ministeriali;

d) la selezione dei contenuti, in base alle competenze già maturate dagli alunni, al loro bagaglio di conoscenze e di esperienze, ai loro interessi;

e) l’elenco delle attività in cui si concretizzerà il percorso;

f) la spiegazione delle metodologie e l’individuazione di strategie adatte;

g) la definizione di modalità di verifica e di valutazione.

6. MetodologieIl successo dell’azione educativa passa attraverso una scelta dei metodi e dei raggruppamenti degli alunni, attenta alle esigenze di apprendimento ed adeguata agli obiettivi da perseguire.

Occorre utilizzare i diversi metodi in modo funzionale alle attività: lezione frontale, lavoro di gruppo, lavoro a coppie, esercitazione pratica, uso di tecnologie ecc.

La realizzazione di un ambiente favorevole all'apprendimento tiene conto di alcune modalità fondamentali:

• Dare importanza alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione.

• Evitare eccessive semplificazioni rappresentando la naturale complessità del mondo reale.

• Presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre).

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• Offrire ambienti di apprendimento basati su esperienze concrete.

• Offrire rappresentazioni molteplici della realtà.

• Alimentare pratiche riflessive.

• Permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal contenuto.

• Favorire la costruzione cooperativa della conoscenza, attraverso la negoziazione sociale.

La Scuola per promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo per tutti gli alunni segue alcune impostazioni metodologiche di fondo quali:

• Ascolto attivo

• Apprendimento ludico commisurato all'età degli alunni

• Drammatizzazione simbolica

• Globalità dei linguaggi

• Lavoro di gruppo

• Autovalutazione

• Circle time

• Role playing

• Problem solving

• Comunicazione interattiva tra i ragazzi che favorisca un ruolo più attivo e partecipativo

7. Criteri e modalità dei rapporti con le famiglie

Nei tre ordini di scuola sono organizzati due volte l’anno, prima della fine dei quadrimestri ricevimenti generali pomeridiani.

Nella scuola per l’infanzia in caso di necessità i genitori sono ricevuti su appuntamento.

Nella scuola primaria si riceve settimanalmente su appuntamento. Inoltre i docenti coordinatori provvedono ad avvisare le famiglie in merito a qualunque situazione anomala didattico-disciplinare.

Nella scuola secondaria, i rapporti con le famiglie avvengono mediante colloqui individuali ogni quindici giorni secondo un calendario affisso all’albo e pubblicato sul sito, a partire da novembre e fino al mese di maggio. In caso di esigenze particolari delle famiglie è possibile concordare appuntamenti individuali previo specifico accordo con gli insegnanti interessati.

In occasione dei consigli di classe ogni coordinatore informa di eventuali problematiche su apprendimenti o comportamento attraverso una lettera che può essere puramente informativa o, in casi più gravi, di convocazione.

I docenti coordinatori comunicheranno alle famiglie le eccessive assenze e i ritardi ripetuti.

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8. Scuola del'infanzia

Organizzazione oraria dei docenti. I docenti operano con un orario di 25 ore settimanali e, di norma, con almeno due ore quotidiane di contemporaneità finalizzata a: • Attività di individualizzazione • Attività di laboratorio. I Laboratori sono suddivisi “per tema” con piccoli gruppi di bambini di età diversa. A fare da collante alle attività di laboratorio e di sezione viene elaborato annualmente uno sfondo integratore.

La programmazione nella scuola dell’infanzia si effettua mensilmente. Per la programmazione specifica delle attività didattiche si rimanda ai Piani personalizzati, relativi alle varie sezioni di scuola dell’Infanzia.

La programmazione delle attività definisce i contenuti delle iniziative connesse con i nuclei di esperienza, definisce gli obiettivi specifici di apprendimento ad essi relativi, le verifiche dei risultati formativi.

La scuola dell’infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre.

Nell’arco della giornata si individuano delle routines, o fasi che scandiscono il tempo scuola. Esse costituiscono delle vere e proprie esperienze di apprendimento, in quanto abituano il bambino ad una scansione ordinata delle attività e al rispetto di determinate prassi.

08.15-09.30 Accoglienza in sezione e gioco libero negli angoli strutturati09.30 – 10.00 Circle time 10.00 – 11.30 attività didattiche inerenti la progettazione (anche in situazione di classi

aperte)11.30 – 12.00 Riordino e preparazione per il pranzo12.00 – 13.00 Pranzo 13.00 – 14.00 Attività ludiche con eventuale utilizzo di spazi comuni14.00 – 15.30 Attività didattiche specifiche, individualizzate e di gruppo15.30 – 15.45 Preparazione all’uscita15.45 – 16.15 Uscita e rapporti individuali con le famiglie

Criteri e modalità di verifica e valutazione Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante, orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario.

Nel corso delle esperienze verranno verificati i livelli e i ritmi di apprendimento di ciascun bambino con osservazioni sistematiche e con l’uso di indicatori per individuare lo sviluppo delle competenze.

Poiché il bambino, accolto dalla scuola dell’infanzia, presenta un’età particolarmente plastica e dinamica, si procede a verificare il suo percorso formativo attraverso:

• osservazione sistematica e osservazione informale• confronti e scambi• registrazione delle prestazioni

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• documentazione come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.

La valutazione, inoltre, si articola in tre momenti:

• rilevazione dei requisiti posseduti e verifica in ingresso• valutazione in itinere• controllo degli esiti e valutazione finale

In questo ambito il team dei docenti ha momenti di confronto comuni per scambi di esperienze che consentono di migliorare e di apportare eventuali modifiche alle attività educative progettate.

9. Scuola Primaria

Progettazione

La progettazione delle attività didattiche e la verifica sono momenti indispensabili dell’azione educativa, anche se rappresentano l’alveo entro il quale l’insegnante opera secondo la sua originalità e competenza, attento alle esigenze del bambino e della classe.

Tale lavoro dei docenti che operano nella scuola primaria si radica nelle scelte operate dal Collegio dei Docenti e si svolge principalmente nel team dei docenti di classe, ove si precisano finalità educative ed obiettivi didattici, si definiscono contenuti e metodi, si progettano attività e verifiche.

La stesura dei Piani di studio è annuale; verifiche e puntualizzazioni vengono attuate con cadenza settimanale.

Ciascun team docente, elabora i percorsi operativi in rapporto alle situazioni di partenza e alle criticità riscontrate e indica:

- Obiettivi specifici di apprendimento disciplinare;

- Obiettivi formativi personalizzati in relazione alla classe e/o al singolo allievo;

- Le attività e i contenuti da trasmettere;

- I tempi delle attività;

- Le competenze in uscita;

- Le modalità di verifica, in merito all’acquisizione delle competenze.

Trasversalmente alle discipline e tramite esse, si promuove l’Educazione alla Convivenza Civile e l’uso delle tecnologie secondo quanto previsto nelle indicazioni nazionali. Le due ore dei rispettivi insegnamenti vengono aggiunte all’orario di italiano e matematica nei primi due anni e all’orario di storia e matematica negli ultimi tre anni.

Organizzazione delle attività

La pluralità dei docenti nella scuola garantirà l’offerta formativa sulla base di competenze disciplinari e relazioni ricche e diversificate, evitando frazionamento o frammentarietà degli interventi educativi e didattici. L’intervento educativo della scuola, rivolgendosi ad ogni alunno come persona unica, sarà

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progettato in modo da garantire l’unitarietà, la coerenza, la sintonia del percorso, quali che siano la tappa o il docente previsto durante il tragitto.

Pertanto, nel rispetto della libertà d’insegnamento di ciascun docente, ogni team contitolare della classe opererà in base a riflessioni, accordi, strategie comuni tenendo conto dei seguenti criteri:

• necessità di individuare uno stile comune di comportamento nei confronti degli alunni, dei genitori, dei colleghi;

• confronto oggettivo e costante su problemi di apprendimento e/o comportamento degli alunni;• necessità di ricercare costantemente il modo migliore per rendere produttiva l’esperienza del

lavoro svolto in compresenza o in contemporaneità;• scelta di una linea comune da tenere nei riguardi di ogni alunno e della sua famiglia;• confronto costante delle diverse programmazioni didattiche per favorire i collegamenti

interdisciplinari ed ottimizzare la scelta dei contenuti;• organizzazione di alcune attività trasversali possibilmente in classi aperte per favorire la

condivisione del rapporto educativo, la sinergia sugli obiettivi, la trasversalità dei saperi.A fianco degli insegnanti di classe operano gli specialisti di inglese e Religione cattolica.

L’insegnamento delle discipline può essere integrato o coincidere, per un periodo, con la realizzazione di progetti inseriti nell’ampliamento dell’offerta formativa e con le attività di eventuali laboratori (ad esempio finalizzati alla realizzazione di spettacoli teatrali).

L’attenta organizzazione dell’attività didattica nelle scuole Primarie dell’Istituto intende garantire:

• la gestione equilibrata e distesa del tempo scolastico;

• l’attenzione ai momenti d’accoglienza e ai tempi di “cura”, ivi compresi l'ingresso e l'uscita;

• una razionale pianificazione dell’intervento degli specialisti e degli esperti esterni;

• l’opportunità di svolgere ricerca, individuale e di gruppo, che insegni a assumersi responsabilità e ad organizzare il pensiero e a collaborare alla comune impresa della costruzione della conoscenza;

• la possibilità di imparare anche giocando, affinché l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante;

• l’opportunità di utilizzare strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, consentono di valorizzare molteplici forme di intelligenza.

Per rendere più efficace l’intervento formativo le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse:

Attività collettiva

basata sulla lezione frontale da parte dell’insegnante all’intero gruppo classe, su esercitazioni o altri compiti di apprendimento che coinvolgono tutti i bambini, chiamati a lavorare individualmente o in gruppi cooperativi.

Attività con un piccolo gruppo eterogeneo o di livello

per permettere una più efficace interazione tra i bambini; per fornire loro l’opportunità di usufruire di un aiuto in caso di bisogno; per garantire tempi di apprendimento più distesi o modalità di lavoro più consone alle personali esigenze; per offrire occasioni di approfondimento; per realizzare particolari compiti in cui sia necessario poter interagire con un piccolo numero di alunni (ad esempio per l’utilizzo del computer).

Attività per gruppi a classi aperte

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per favorire la conoscenza, il confronto e l’interazione tra alunni di diverse classi, al fine di stimolare atteggiamenti di accettazione, fiducia, aiuto e collaborazione, soprattutto tra grandi e piccoli.

Attività di laboratorio

in cui gli alunni sono stimolati a partecipare concretamente a lavori di ricerca, alla realizzazione di esperimenti o alla produzione di elaborati originali, seguendo le fasi di osservazione, confronto, ideazione, pianificazione del lavoro, realizzazione, valutazione, documentazione.

Nei laboratori l’apprendimento è basato sulla ricerca, sull'osservazione, l'esplorazione, l'elaborazione.

Utilizzo della compresenza dei docenti

Per la realizzazione di alcune delle attività previste ed il raggiungimento dei relativi obiettivi, qualora le risorse di organico lo rendano possibile, ivi compreso l'organico del potenziamento, si cercherà di prevedere interventi didattici in compresenza. In particolare tali interventi permetteranno:

• l’individualizzazione, la personalizzazione di alcuni percorsi;

• il recupero o il rinforzo di apprendimenti da parte degli alunni con particolari difficoltà;

• l’adozione di strategie didattiche efficaci per attività in piccolo gruppo, nei laboratori e in caso di lavoro finalizzato alla ricerca.

10. Scuola secondaria di primo grado

Progettazione

Il nostro Istituto intende privilegiare la dimensione interdisciplinare, onde evitare la frammentazione dei saperi.

È compito del Consiglio di Classe, formato da tutti i docenti che operano su un gruppo–classe, coordinare gli interventi didattici ed elaborare una programmazione che superi la settorializzazione in discipline e la frammentazione oraria.

All’inizio dell’anno scolastico, viene effettuata un’attenta analisi dei prerequisiti di ciascun alunno per individuare le abilità di partenza di ciascun allievo, il possesso degli apprendimenti effettuati in precedenza e gli eventuali interventi da effettuare in caso di svantaggio.

Una volta rilevata la situazione di partenza i Consigli di classe attuano una programmazione interdisciplinare mirata, che trova i suoi punti di riferimento nelle seguenti scelte di fondo:

• considerare le conoscenze disciplinari come mezzi;

• recuperare/potenziare le abilità trasversali esercitandole in tutte le discipline;

• usare una metodologia per quanto possibile condivisa;

• riportare mensilmente nelle riunioni dei Consigli di Classe le osservazioni sistematiche ed analizzarle al fine di stabilire, nei casi problematici, strategie che possono prevedere anche interventi individualizzati o per piccoli gruppi.

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Interventi individualizzati di recupero, consolidamento potenziamentoLa scuola si attiva per offrire a ciascun alunno la possibilità di seguire le attività differenziando quanto più possibile le proposte didattiche nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento.

Il Collegio delibera annualmente, oltre a svolgere progetti pomeridiani di recupero e potenziamento, di effettuare uno stop delle attività didattiche per una settimana, 2 volte l’anno, per dedicarsi alle suddette attività di recupero e potenziamento in tutte le discipline.

Tutti i contenuti sono organizzati e selezionati in base a criteri di significatività, motivazione e spendibilità, al fine di produrre esiti formativi congruenti al momento storico-culturale e alla situazione economico-sociale in cui la scuola opera.

Ogni programmazione individua i percorsi operativi in rapporto alle situazioni di partenza e indica:

- Obiettivi specifici di apprendimento disciplinare;

- Obiettivi formativi personalizzati in relazione alla classe e/o al singolo allievo;

- Le attività e i contenuti da trasmettere;

- I tempi delle attività;

- Le competenze in uscita;

- Le modalità di verifica, in merito all’acquisizione delle competenze.

Metodologia

Nella definizione di ogni curricolo si tiene conto sia della dimensione trasversale sia di quella specifica di ogni disciplina.

Per la realizzazione delle attività sono utilizzate le seguenti metodologie di lavoro:

• Induttivo – deduttivo• Metodo diversificato• Dialogico-osservazione – analisi• Logica della ricerca• Problem solving• Brain storming• Lezione frontale• Lavoro di gruppo• Lavoro individuale, collettivo, libero, guidato• Visite guidate.

A tal fine si utilizzano:

• Libri di testo e non• Aula multimediale• Materiale strutturato e non• Materiale di facile consumo• Sussidi didattici• Audiovisivi.

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Organizzazione delle attività

La pluralità dei docenti nella scuola garantirà l’offerta formativa sulla base di competenze disciplinari e relazioni ricche e diversificate, evitando frazionamento o frammentarietà degli interventi educativi e didattici. Pertanto, nel rispetto della libertà d’insegnamento di ciascun docente, ogni Consiglio di classe opererà in base a riflessioni, accordi, strategie comuni tenendo conto dei seguenti criteri:

• necessità di individuare uno stile comune di comportamento nei confronti degli alunni, dei genitori, dei colleghi.

• confronto oggettivo e costante su problemi di apprendimento e/o comportamento degli alunni;• necessità di ricercare costantemente il modo migliore per rendere produttiva l’esperienza del

lavoro svolto in compresenza o in contemporaneità;• scelta di una linea comune da tenere nei riguardi di ogni alunno e della sua famiglia;• confronto costante delle diverse programmazioni didattiche per favorire i collegamenti

interdisciplinari ed ottimizzare la scelta dei contenuti;• organizzazione di alcune attività trasversali possibilmente in classi aperte per favorire la

condivisione del rapporto educativo, la sinergia sugli obiettivi, la trasversalità dei saperi.L’insegnamento delle discipline può essere integrato con la realizzazione di progetti inseriti nell’ampliamento dell’offerta formativa e con attività laboratoriali.

Per rendere più efficace l’intervento formativo, le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse:

Attività collettiva

basata sulla lezione frontale da parte dell’insegnante all’intero gruppo classe, su esercitazioni o altri compiti di apprendimento che coinvolgono tutti i ragazzi, chiamati a lavorare individualmente o in gruppi cooperativi.

Attività con un piccolo gruppo eterogeneo o di livello

per permettere una più efficace interazione tra alunni; per fornire loro l’opportunità di usufruire di un aiuto in caso di bisogno; per garantire tempi di apprendimento più distesi o modalità di lavoro più consone alle personali esigenze; per offrire occasioni di approfondimento; per realizzare particolari compiti in cui sia necessario poter interagire con un piccolo numero di alunni (ad esempio per l’utilizzo del computer).

Attività per gruppi in classi aperte

per favorire la conoscenza, il confronto e l’interazione tra alunni di diverse classi, al fine di stimolare atteggiamenti di accettazione, fiducia, aiuto e collaborazione, soprattutto tra grandi e piccoli.

Attività di laboratorio

in cui gli alunni sono stimolati a partecipare concretamente a lavori di ricerca, alla realizzazione di esperimenti o alla produzione di elaborati originali, seguendo le fasi di osservazione, confronto, ideazione, pianificazione del lavoro, realizzazione, valutazione.

Nei laboratori l’apprendimento è basato sulla ricerca, sulla osservazione, esplorazione, elaborazione.

Progetti per l'arricchimento dell'offerta formativa

Sulla base dei finanziamenti disponibili e della effettiva assegnazione dell'organico potenziato richiesto verranno attuati progetti per:

• l’individualizzazione, la personalizzazione di alcuni percorsi;

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• il recupero o il rinforzo di apprendimenti da parte degli alunni con particolari difficoltà;

• l’adozione di strategie didattiche efficaci per attività in piccolo gruppo, nei laboratori e in caso di lavoro finalizzato alla ricerca;

• progetti di ampliamento dell'offerta formativa che sono soggetti a variazione di anno in anno (Gruppo Sportivo, Giornalino, Laboratorio di Arte, rappresentazioni teatrali ecc.)

11. Verifica e valutazione

Nella pratica didattica esistono tre momenti strettamente legati tra loro:

- Verifica iniziale diagnostica (valutazione ex ante): si svolge all’inizio dell’anno scolastico, attraverso un’attenta analisi dei prerequisiti di ciascun alunno per individuare le abilità di partenza di ciascun allievo, il possesso degli apprendimenti effettuati in precedenza e gli eventuali interventi in caso di svantaggio;

- Verifica formativa in itinere: si svolge contestualmente al percorso di insegnamento/apprendimento per avere informazioni su come l’alunno apprende, per orientare o adattare il processo formativo in maniera che sia più efficace;

- Verifica sommativa finale (valutazione ex post): si tratta della verifica che serve, soprattutto ad accertare se le competenze, che caratterizzano il curricolo di una disciplina, in un certo tratto del percorso, siano state acquisite e se siano stati raggiunti i livelli di competenza previsti.

L’attività di verifica utilizza molti e diversi strumenti, dalle prove strutturate (domande a completamento, domande a risposta aperta/chiusa, questionari a risposta vero o falso) all’osservazione dei comportamenti, dal dialogo all’assegnazione di compiti specifici (relazioni, schemi logici, tabelle di sintesi, esercitazioni), interrogazioni e compiti in classe.

La verifica, che accerta le competenze acquisite, di per sé non esaurisce la valutazione, ma ne è parte fondamentale, perché offre elementi concreti e oggettivi al giudizio. Agli studenti e ai genitori sono partecipati, in termini trasparenti e interattivi, gli esiti della valutazione sull’apposito modello, da predisporre a cura del Ministero.

La valutazione del profitto

E’ basata sulla rilevazione degli apprendimenti, che viene effettuata sulla base del Documento di Valutazione dell'Istituto, il quale delinea, per ogni classe e disciplina, gli indicatori e le competenze da maturare.

- Viene effettuata dai docenti, con scansione periodica, alla fine di ogni unità di apprendimento, annualmente e in occasione del passaggio alla classe successiva o al successivo ordine di scuola.

- E’ unitariamente riferita ai livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni nelle attività obbligatorie e in quelle opzionali.

- Riguarda sia gli apprendimenti che il comportamento, con informazioni alle famiglie in occasione della valutazione relativa al primo e al secondo quadrimestre.

La valutazione

• è formativa (permette all’insegnante di progettare nuovi interventi didattici per conseguire un miglior successo formativo);

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• è orientativa (fornisce alle componenti del Sistema Scolastico informazioni sul processo di apprendimento) favorisce la crescita personale;

• è trasparente (vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a genitori e alunni);• è collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative);• è individualizzata (rispetta ritmi, tempi e livelli di alunni con difficoltà di apprendimento);• è dinamica (prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un punto di arrivo);• è globale (prende in esame gli aspetti cognitivi e non degli alunni).

La valutazione ricopre un ruolo fondamentale nell’ambito della programmazione del percorso formativo:• permette di rilevare le conoscenze, le potenzialità, i bisogni, gli interessi degli alunni, allo scopo di

progettare un percorso significativo, adatto alla classe nel suo complesso, ma anche alle esigenze dei singoli;

• fornisce un feedback costante rispetto all’efficacia dell’intervento in atto, consentendo così di operare gli eventuali opportuni adeguamenti e, se necessario, di predisporre dei percorsi personalizzati;

• contribuisce a delineare un profilo che tenga conto della complessità della persona, oltre che delle competenze acquisite.

La valutazione consiste nell’espressione di un giudizio globale che tenga conto non solo delle conoscenze - abilità acquisite nelle diverse aree di apprendimento e nelle singole discipline, ma anche del livello di competenze raggiunto e dello sviluppo della personalità dell’alunno nei suoi vari aspetti: situazione iniziale, e possesso dei pre-requisiti, capacità di apprendimento, modalità di lavoro e di studio, interesse, impegno, partecipazione alle attività, autonomia personale, disponibilità a relazionarsi con gli altri nel rispetto delle regole.

La valutazione così intesa non intende essere un “giudizio” definitivo, ma una descrizione dell’alunno in quel determinato momento della vita scolastica e del suo sviluppo personale e culturale; i docenti dovranno rilevare gli elementi positivi e problematici, le qualità dimostrate, gli aspetti da migliorare e sviluppare.

In tal senso si parla di "valutazione formativa"che promuove lo sviluppo delle potenzialità di ciascun alunno permettendo contemporaneamente alle famiglie di avere un quadro della reale situazione formativa.

Essa pertanto non deve assumere carattere sanzionatorio, pur fornendo i necessari elementi per la certificazione.

Questo implica che gli alunni debbano essere educati alla consapevolezza, attraverso la puntuale riflessione sulla personale motivazione al compito, sulle proprie modalità di lavoro, sulla qualità della preparazione raggiunta.

La valutazione infatti assume significato se orientata a stimolare l’autovalutazione da parte dell’alunno. Essa assolve pertanto ai seguenti compiti:

• aiuta a riconoscere le capacità e a scoprire i punti deboli;• abitua a considerare l’errore come opportunità di apprendimento e non come motivo di frustrazione;• fornisce strumenti per comprendere quali aspetti possono condizionare positivamente o

negativamente il percorso.

Come si esplica

L’insegnante opera con criteri di imparzialità e di trasparenza.

Si avvale di rilevazioni effettuate nell’ambito della quotidiana attività didattica e ricavate da prove di verifica, strutturate coerentemente con gli obiettivi formativi definiti nella programmazione. Può predisporre prove di verifica differenziate in caso di percorsi individualizzati. Esplicita quali siano le 50

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conoscenze e le abilità sottoposte a verifica e quali siano i criteri utilizzati per definire il livello di preparazione raggiunto.

Coinvolge gli alunni nella condivisione dei criteri valutativi, in modo progressivamente più attivo in ragione della loro età, affinché la consapevolezza ne risulti stimolata.

Si confronta collegialmente coi colleghi, per poter avere la visione del quadro complessivo del percorso di ciascun alunno e della classe in generale.

Sulla base di un congruo numero di prove (almeno tre), ciascun docente propone al Consiglio di Classe una valutazione disciplinare per il primo periodo e per il secondo periodo. Il Consiglio di Classe esprime la valutazione finale globale collegialmente in sede di scrutinio, tenendo conto delle proposte di ciascun membro del Consiglio e del contributo alla valutazione fornito dai docenti dell’organico potenziato assegnati alla classe in merito alle specifiche attività svolte, valutando l’apprendimento dello studente sotto l’aspetto sia formativo che educativo.

Il docente di Organico Potenziato partecipa alle riunioni del consiglio di classe e alle operazioni di scrutinio intermedio e finale delle classi a cui è stato assegnato, fornendo il proprio contributo alla valutazione dei singoli alunni in merito alle specifiche attività svolte, vota sull’ammissione alla classe successiva e sul voto di comportamento. Concorre con un unico voto al voto di disciplina quando non sia di supporto alla classe ma intervenga con specifico insegnamento curricolare su discipline assegnate.

Verifica degli apprendimentiLa verifica degli apprendimenti e del comportamento degli alunni si attua con prove di vario tipo (osservazione, questionari, test, situazioni problema, esercitazioni, ...) somministrate agli alunni durante l’anno scolastico. I risultati conseguiti concorrono alla compilazione della scheda di valutazione individuale dell’alunno che rappresenta il documento consegnato alla famiglia al termine dei due quadrimestri nei quali è suddiviso l’anno scolastico. E’ in questo momento che il team dei docenti esprime un giudizio sintetico relativo alle discipline e alla frequenza di corsi obbligatori ed opzionali. Essi formulano quindi un giudizio complessivo valutativo dell’alunno che fa riferimento ad indicatori condivisi - presenti nel Documento di Valutazione dell'ICS di Caprarola - e che decide dell’ammissione dell’alunno alla classe successiva.

Nella scuola dell’Infanzia, in riferimento alle indicazioni nazionali che individuano nei vari campi di esperienza i traguardi per lo sviluppo della competenza, è stato elaborato un curricolo nel quale sono indicati gli obiettivi di apprendimento e le competenze che i bambini di questo Istituto devono raggiungere al termine del primo, del secondo e del terzo anno di frequenza alla scuola dell’Infanzia. Tali competenze vengono valutate per mezzo di schede di osservazione-valutazione con indicatori elaborati in base all’età dei bambini (3-4-5 anni) e che vengono compilate dalle insegnanti due volte nel corso dell’anno scolastico: Febbraio e Maggio.

Nella classe quinta della scuola primaria, a conclusione dell’anno scolastico, i docenti compilano il modello della certificazione delle competenze, così come avviene nella classe terza della scuola secondaria di I grado. Anche in questo caso si tratta di una certificazione i cui descrittori sono assunti dal modello nazionale in corso di sperimentazione.

Valutazione degli apprendimenti

Nella scuola dell’infanzia la valutazione viene espressa in forma discorsiva. Gli insegnanti utilizzano delle griglie per l’osservazione sistematica di atteggiamenti, comportamenti, abilità e conoscenze, riferiti agli ambiti dell'Identità, Autonomia, Competenza, Cittadinanza.

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Per quanto riguarda la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, l’art. 3 del Decreto Legge 1 settembre 2008, n°137, convertito nella Legge 30 ottobre 2008, n°169, modifica la normativa in materia di valutazione. Introduce l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi, per la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite.

Solo alla scuola primaria, è previsto che tali valutazioni siano accompagnate da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.

La legge stabilisce inoltre, che nella scuola secondaria anche il comportamento venga valutato mediante un voto numerico espresso in decimi, attribuito collegialmente dal consiglio di classe, e che tale giudizio concorra alla valutazione complessiva dello studente.

Nella scuola secondaria, il voto in comportamento inferiore a sei decimi determina la non ammissione all’anno successivo. IL D.P.R. n. 122/2009 stabilisce i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi, pur avendo, come base di riferimento il D.P.R. n. 249 del 24 /06/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/112007 “Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria”.

Per quanto riguarda l’ammissione alla classe successiva nella scuola primaria i docenti, sentito il parere dei genitori, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva all’unanimità, e solo in casi eccezionali e comprovati da specifica documentazione.

Nella scuola secondaria sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato conclusivo del ciclo, gli alunni che abbiano conseguito una valutazione non inferiore a sei decimi in tutte le discipline o gruppi di discipline, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe.

Criteri di ammissione:

• Raggiungimento degli standard minimi di apprendimento degli Obiettivi Formativi indicati nelle programmazioni di classe sulla base dei parametri valutativi del documento di valutazione o dei piani personalizzati.

• Presenza di progressi a livello comportamentale e didattico.• Presenza di progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza.• Presenza di progressi compiuti nella maggioranza delle discipline.• Valutazione di eventuali ripercussioni sulle classi destinate ad accogliere gli alunni non ammessi alla

classe successiva.• Impegno dimostrato nelle discipline e nelle attività.• Raggiungimento del monte ore minimo di frequenza previsto dalla normativa o documentazione

relativa ai criteri di deroga deliberati dal collegio dei docenti.

Alcune considerazioni:

• Nel momento della valutazione complessiva bisogna valutare i progressi educativi globali.• Bisogna tener conto del percorso di apprendimento rispetto al livello della situazione di partenza: per

alcuni ragazzi, con lacune molto gravi, il raggiungimento di obiettivi prioritari, concordati nel team dei docenti, è un risultato apprezzabile.

• In taluni casi il raggiungimento di un maggior autocontrollo e di una maggiore responsabilizzazione rappresentano l'obiettivo primario.

• In tutti i casi l'impegno profuso dall'allievo, anche carente sul piano della comprensione, non può essere ignorato.

• Un elemento da non sottovalutare è la capacità di mettersi in relazione con soggetti diversi e di mostrarsi disponibile all’ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione.

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• Nel caso in cui si scelga di non ammettere un alunno alla classe successiva, bisogna tenere conto delle dinamiche che potrebbero instaurarsi nel nuovo gruppo classe.

• Il momento della valutazione è anche momento di autovalutazione dell'insegnante, in quanto ogni docente deve verificare se i metodi usati sono stati efficaci e se deve apportare delle modifiche.

L'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.

Nel nostro Istituto l’atto del valutare è supportato da un solido lavoro pregresso di definizione di step, finalizzati al perseguimento degli obiettivi da parte degli alunni, all’interno del quadro, più generale, rappresentato dai traguardi di sviluppo delle competenze definiti a livello centrale per ogni ordine di scuola.

E’ a partire da questa documentazione interna all’Istituto che il Collegio dei Docenti ha elaborato i criteri di valutazione, secondo quanto disciplinato dalla L. 169/2008 (ex D.Lvo 137/2008).

Deroga al limite massimo di assenze

È possibile derogare al limite massimo di assenze per la validità dell’anno scolastico secondo la vigente normativa. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che queste non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati e siano comunque conseguite le competenze di riferimento per l’anno frequentato, nonché giustificate da apposita documentazione, sulla base dei seguenti criteri:

1. Oggettivi impedimenti alla frequenza quali malattia o ricoveri ospedalieri,2. Grave svantaggio socio-culturale3. Trasferimenti 4. Lutti e gravi motivi di famiglia (ivi compreso il temporaneo rientro nel paese d’origine per gli alunni

stranieri).

Parametri valutativi (per la votazione in decimi)

Scuola primaria

Area dei voti fino al 3 disinteresse, impegno inesistente, impossibilità di esprimere una seppur minima forma di valutazione delle competenze.

Area del 4 lacune più o meno vaste, impegno ed interesse scarsi (o molto scarsi), conoscenze e prestazioni insufficienti.

Area del 5 incertezze nei contenuti acquisiti, impegno e interesse discontinui, difficoltà nell’esposizione, modesta capacità di utilizzare e collegare le conoscenze.

Area del 6 applicazione costante, sufficiente conoscenza e competenza dei contenuti, esposizione semplice, senza adeguata rielaborazione critica e approfondimenti.

Area del 7 buon impegno, partecipazione ed interesse, opportuna utilizzazione delle conoscenze ed adeguate capacità logico-espressive.

Area dell’8 interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo più che soddisfacenti, apprezzabile conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborazione critica con

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opportuni approfondimenti, chiarezza e correttezza espressiva, accompagnate da discreta efficacia argomentativa.

Area del 9 e del 10 impegno, partecipazione e interesse ottimali, capacità di rielaborazione critica, abitudine all’approfondimento, attitudine al lavoro autonomo, ricchezza espositiva ed efficacia argomentativa.

Parametri valutativi (per la votazione in decimi)

Scuola secondaria di I gradoParametri valutativi (per la votazione in decimi)

Area dei voti fino al 3 disinteresse, impegno inesistente, impossibilità di esprimere una seppur minima forma di valutazione delle competenze.

Area del 4 lacune più o meno vaste, impegno ed interesse scarsi (o molto scarsi), conoscenze e prestazioni insufficienti.

Area del 5 incertezze nei contenuti acquisiti, impegno e interesse discontinui, difficoltà non gravi nell’esposizione, modesta capacità di utilizzare e collegare le conoscenze.

Area del 6 applicazione costante, sufficiente conoscenza e competenza dei contenuti, esposizione semplice, senza adeguata rielaborazione critica e approfondimenti.

Area del 7 buon impegno, partecipazione ed interesse, attitudine alla riflessione e all’approfondimento, opportuna utilizzazione delle conoscenze ed adeguate capacità logico-espressive.

Area dell’8 interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo più che soddisfacenti, apprezzabile conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborazione critica con opportuni approfondimenti, chiarezza e correttezza espressiva, accompagnate da discreta efficacia argomentativa.

Area del 9 e del 10 impegno, partecipazione e interesse ottimali, spiccate capacità di rielaborazione critica, abitudine all’approfondimento, attitudine al lavoro autonomo, ricchezza espositiva ed efficacia argomentativa notevoli.

Raggiungimento degli obiettivi e competenzeObiettivi Competenza

Area dei voti fino al 3 non raggiunti Assente

Area del 4 raggiunti in modo gravemente lacunoso Presente in forma embrionale

Area del 5 parzialmente raggiunti Parzialmente presente

Area del 6 essenzialmente raggiunti Presente

Area del 7 raggiunti ed assimilati Presente e assimilata

Area dell’8 raggiunti e rielaborati Presente e rielaborata

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Area del 9 e del 10 utilizzati per progettare Presente e riutilizzata in altri contesti

Tipologia di prove

Discipline Tipologia di proveItaliano Orale e scrittoStoria Orale e scrittoGeografia Orale e scrittoMatematica Orale e scrittoScienze Orale e scrittoLingua inglese Orale e scrittoLingua francese Orale e scrittoEducazione artistica Orale e graficoEducazione motoria1 Orale e praticoEducazione tecnica2 Orale scritto e graficoEducazione musicale Orale e scritto

Scelte organizzative e gestionali

A) Figure di sistema

Sono istituite le seguenti figure di sistema cui sono affidati i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola.

Staff di IstitutoE’ composto dal Dirigente Scolastico, dal DSGA, da n. 2 docenti collaboratori del Dirigente Scolastico, dai coordinatori responsabili dei plessi e dalle funzioni strumentali. Ha la funzione di coordinamento, indirizzo e diffusione capillare delle informazioni.

Funzioni strumentaliIl team delle funzioni strumentali ha lo scopo di valutare, adattare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il Collegio dei docenti ha assegnato le seguenti funzioni strumentali con riferimento alle aree previste dall’art. 33 del CCNL 2006/2009:1. Area Disagio – Alunni Diversamente Abili2. Area stranieri3. Area P.O.F. e piano di miglioramento4. Valutazione/Autoanalisi di Istituto e I.N.V.A.L.S.I.5. Area rapporti col territorio6. Area Continuità/OrientamentoNel triennio è prevista la possibilità che il Collegio dei docenti proceda a eventuali aggiustamenti delle scelte operate, in modo motivato.

1 La primaria effettua solo la prova pratica.2 Solo per la scuola secondaria.55

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Comitato di valutazioneE’ presieduto dal Dirigente Scolastico; i compiti che assolve e la composizione sono stati modificati in vigenza della L. 107/2015 art. 1 c. 129.L'attuale comitato, eletto nel 2015/2016, dura in carica tre anni e quindi andrà rinnovato un anno prima del ciclo triennale del PTOF.

Organo di garanziaE’ composto dal Dirigente scolastico, che lo presiede, un docente designato dal Collegio dei Docenti, un genitore designato dal Consiglio di Istituto e un ATA designato dal DSGA. Inoltre sono previsti tre membri supplenti (un docente, un genitore e un ATA) in caso di incompatibilità o di dovere di astensione.Resta in carica per tre anni e si procede alla sostituzione dei membri qualora il genitore decada da rappresentante del consiglio di Istituto o i docenti abbiano perduto la qualifica di membri del Collegio. Per tutto quanto non qui precisato si rimanda al regolamento di disciplina.

Consiglio di IstitutoDelibera il programma annuale e il conto consuntivo. Fatte salve le competenze degli altri organi collegiali, delibera sull’organizzazione e sulla programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio. In particolare approva il Piano Triennale dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti ed esprime una parte dei componenti del "Comitato per la valutazione dei docenti". Nel 2015/2016 si è proceduto al rinnovo dell’organo collegiale ed andrà rinnovato un anno prima della scadenza del PTOF.L'attuale consiglio definirà le procedure per la designazione dei membri dei genitori e dei docenti all'interno del costituendo Comitato per la valutazione dei docenti.

Giunta esecutivaPrepara gli atti del Consiglio di Istituto.

Rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, Interclasse e di ClasseVengono rieletti annualmente e avanzano proposte sulle materie di loro competenza.

G.L.I. di Istituto e G.L.I. OperativiIl GLI è formato dal Dirigente Scolastico, dai docenti di sostegno dell'Istituto, dai coordinatori delle sezioni/classi con alunni diversamente abili, dagli operatori ASL di Vetralla, dai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Caprarola e Carbognano.

Il GLIO attua gli incontri durante l’arco dell’anno scolastico tra la famiglia del singolo alunno, la ASL e la scuola ed è composto dal Dirigente Scolastico, dai docenti curricolari e di sostegno alla classe con particolare rirerimento al coordinatore della sezione/classe di appartenenza dell'alunno con disabilità, dall'operatore ASL che ha in carico il bambino, dai genitori dell’alunno.

Consigli di Intersezione, Interclasse e ClasseIl Consiglio di Intersezione è composto da tutti i docenti delle sezioni e da un rappresentante dei genitori per ciascuna sezione interessata. Il Consiglio di Interclasse è composto da tutti i docenti delle classi e da un rappresentante dei genitori per ciascuna classe interessata. Il Consiglio di Classe è composto da tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori. I Consigli formulano al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica, agevolano ed estendono i rapporti fra i docenti, genitori ed alunni.Si rinnovano annualmente.

La funzione di segretario verbalizzante è svolta dai docenti del Consiglio di Intersezione e di Interclasse, mentre per i Consigli di Classe è designato dal Dirigente Scolastico su indicazione del Collegio dei docenti.

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Coordinatori di plesso per ciascuno dei sei plessi dei tre gradi di scuola dell'Istituzione ScolasticaSono designati dal Dirigente Scolastico su indicazione del Collegio dei Docenti e svolgono funzioni di raccordo tra le esigenze del plesso e il dirigente scolastico con riferimento all’organizzazione dell’offerta formativa di istituto.

Coordinatori di classeVengono nominati annualmente nella scuola secondaria e primaria con il compito di coordinare il team educativo o il Consiglio di Classe, documentare i percorsi di classe e coordinare i rapporti con i genitori.Vengono nominati annualmente in sede di collegio dei docenti o nel primo consiglio di classe.

DipartimentiNell’Istituto operano i dipartimenti disciplinari o gruppi per materie, con il fine di coordinare le attività di programmazione, verifica e valutazione.

In particolar modo i Dipartimenti agiscono per:

- definire obiettivi disciplinari comuni;

- definire standard di apprendimento;

- preparare prove di verifica comuni;

- predisporre griglie per la misurazione delle stesse;

- concordare principi e modalità della programmazione disciplinare;

- stabilire il livello minimo delle competenze richieste;

- assicurare omogeneità di valutazione.

Commissioni di lavoroÈ prevista una commissione di lavoro a supporto di ogni funzione strumentale designata in sede di collegio dei docenti in modo che faccia da raccordo tra l’elaborazione e la progettualità di istituto e il livello educativo di intervento quotidiano con gli alunni. Tale organizzazione si ispira inoltre alla logica della rappresentatività di ogni plesso all’interno di tutte le commissioni nella prospettiva di una reale condivisione dell’elaborazione culturale e professionale e delle strategie decisionali.

Referenti/tutorSono previste le seguenti figure di referenti di progetto, con il compito di curare la stesura e la scheda di sintesi, negoziare le scelte da operare in caso di mancanza di copertura economica, coordinare tutte le azioni rese necessarie per l'attuazione del progetto e il perseguimento degli obiettivi definiti, monitorarne l'andamento e la realizzazione, definire gli indicatori di valutazione in congruenza con il piano di miglioramento e valutarne gli esiti e la ricaduta sul piano di miglioramento stesso:

• referenti dei singoli progetti annuali (è previsto un referente per ciascun progetto approvato dal Collegio dei docenti che sia svolto in orario curricolare o extracurricolare e che consenta o meno l'accesso al fondo dell'istituzione scolastica),

• referente del progetto “Scuola Amica”• referente TFA e tirocinii• referente CLIL• animatore digitale• tutor dei tirocinanti e dei docenti neoimmessi in ruolo

Servizio di prevenzione e protezione (in attuazione del d. Lgs. N. 81/2008 D. L.vo 626/94 e segg.)57

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Il Servizio è finalizzato a collaborare con il Dirigente Scolastico nel predisporre ed attuare le misure di prevenzione e protezione nei plessi dell’Istituto. È formato dai seguenti membri: un responsabile esterno, tre addetti designati tra il personale docente e ATA (A.S.P.P.), un Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.), addetti al primo soccorso, addetti all’antincendio e evacuazione, sei Preposti.Per ogni plesso è stato realizzato il Documento di Valutazione del Rischio.Saranno effettuate, in ogni anno scolastico, almeno due evacuazioni degli edifici, in simulazione di emergenza. In ogni scuola sono affissi :- I percorsi di evacuazione;- Le planimetrie ubicazionali, con indicate le zone di raccolta;- Cartelloni che illustrano i comportamenti da tenere in caso di terremoto o incendio;- Il sistema operativo di sgombero.

Per ciascuno degli incarichi di seguito indicati è prevista la designazione di almeno un responsabile per ciascun plesso di Caprarola e di Carbognano:

• Presposti • Antincendio ed Evacuazione di Emergenza • Primo Soccorso

Personale ATAAssistenti amministrativi: servizi generali di segreteria, archivio, protocollo, anagrafe alunni e personale, atti amministrativi e contabili, rapporti con l’utenza.Collaboratori scolastici: Accoglienza e sorveglianza alunni e pubblico, vigilanza alunni, pulizia locali, spazi e arredi (se non presenti imprese di pulizie esterne)Attualmente sono in servizio tre assistenti amministrativi oltre il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e 11 collaboratori scolastici dislocati in tutte le sedi dell’istituto in ragione di uno per settore.

Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere

Insegnamento lingua inglese nella scuola primaria

Per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria sono utilizzati quattro docenti specializzati operanti nell’intero ciclo di studi e due docenti abilitati all’insegnamento nelle prime due classi.

È presente inoltre un docente specialista che copre l’intero istituto, limitatamente alle classi in cui non è presente l’insegnante specializzato.

L’insegnamento è caratterizzato da un approccio ludico e comunicativo propedeutico all’acquisizione delle sonorità, del lessico, e di semplici strutture sintattiche.

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Individuazione e nomina dell’animatore digitale

La scuola ha individuato un docente della scuola primaria come animatore digitale che riveste anche il ruolo di collaboratore del dirigente e di fiduciario di plesso, in funzione della centralità strategica assunta dalla nuova funzione.

Scelte per la formazione degli insegnanti

Nel piano di formazione triennale previsto dall’Istituto è incluso un pacchetto formativo destinato all’uso didattico delle tecnologie informatiche con particolare riferimento all’uso della LIM, delle piattaforme interattive, del registro elettronico.58

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Tale percorso formativo sarà anche finalizzato a costruire competenze idonee per favorire l’accesso a videoconferenze, a portali specializzati per percorsi didattici e formativi, alla costituzione di biblioteche digitali e alla gestione di forme di e-twinning.

Complessivamente è necessario porre le basi per poter passare ad un’integrazione delle nuove tecnologie nella quotidianità didattica.

Azioni promosse o che si conta di promuovere per migliorare le dotazioni hardware/softwarre della scuola

L’Istituto ha progettato l’adeguamento delle infrastrutture di rete attraverso il cablaggio di tutte le sedi della scuola, anche prevedendo il passaggio dal sistema wireless al sistema a filo, in modo da utilizzare il wireless senza ricorrere a ripetitori nocivi per la salute e attrezzando una rete completa di access point e switch che permetta la connessione con tutti gli strumenti scolastici e con gli apparati personali dei docenti.

È stato già introdotto un software per la gestione del registro elettronico che viene utilizzato ed è stato adeguato il server a servizio della gestione didattica ed amministrativa.

È in corso d’opera l’adeguamento strutturale per la gestione del protocollo elettronico, la conservazione sostitutiva dei documenti.

È tuttora in ristrutturazione il sito della scuola che è passato al dominio “.gov”

Contenuti o attività correlate al PNSD si conta di introdurre nel curricolo degli studi

Sempre a condizione che si possa portare a termine il processo strutturale programmato disponendo di tutte le risorse necessarie sarà possibile assistere a dibattiti della comunità scientifica e culturale, di cui si è avuto un parziale anticipo attraverso il progetto di collegamento con l’Antartide già attuato nell’anno in corso.

Potenziare l’approccio alle lingue straniere con conversazioni con madrelingua gestite tramite internet.

È prevista nel lungo periodo la possibilità di creare forme interattive di docenza a distanza, attraverso l’uso della piattaforma anche al di fuori del contesto scolastico.

Guidare forme di ricerca critica nel web da parte degli studenti.

Incrementare la riflessione e gli scambi culturali e/o professionali all’interno della comunità professionale di Istituto potenziando anche forme di scambi internazionali.

Bandi cui la scuola abbia partecipato per finanziare specifiche attività (ed eventuale loro esito)

La scuola ha finora elaborato i due seguenti progetti:

Progetto PON di realizzazione di adeguate infrastrutture di rete finanziato ai sensi dell’avviso pubblico prot. n. 9035/2015

Progetto Pon/FESR per la realizzazione di ambienti digitali di cui alla nota MIUR.AOODGEFID.REGISTRO UFFICIALE(U).0012810.15-10-2015

Il primo è stato approvato e si è in attesa dello stanziamento dei fondi previsti e consentirà il cablaggio e la connessione a internet di tutta la scuola.

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Per il secondo, si è attualmente in attesa di riscontro degli esiti e, qualora approvato consentirà di integrare il progetto precedente con l’acquisizione di attrezzature tecnologiche di base, quali LIM e postazioni informatiche, che comunque non arriverebbero a dotare di una LIM e di un computer tutte le aule.

È previsto l’acquisto di due proiettori fissi interattivi, uno per ciascun plesso di scuola per l’infanzia; 7 lim, di cui 3 collocate nella scuola primaria di Caprarola e 2 a Carbognano, 2 nella scuola secondaria, rispettivamente una per plesso.

A copertura delle classi rimaste sprovviste di dispositivi, in attesa di ulteriori possibili finanziamenti, è stato previsto l’acquisto di due proiettori portatili, uno per ciascuna sede.

È stato inoltre previsto l’acquisto di postazioni informatiche complete di stampanti per attrezzare l’aula professori di entrambe le sedi fruibili dai docenti di tutti gli ordini di scuola.

Formazione in servizio docenti

Una delle novità più rilevanti della legge riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Tale disposizione è entrata in vigore insieme con il resto della legge e quindi dal luglio scorso. Tuttavia, essa aggiunge:

“ Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa”. Quindi, secondo una vulgata sindacale, l’obbligo decorre dal 2016-17 e non sarebbe tale per il corrente anno.

In ogni caso, il PTOF che si deve elaborare adesso sarà operativo appunto dal 2016-17 e quindi le previsioni che esso contiene saranno del tutto vincolanti.

A complicare le cose, un’ulteriore precisazione del comma 124, il quale prevede che i piani delle scuole siano sviluppati in coerenza con il piano di miglioramento di cui al DPR 80/13 (e quindi al RAV) ma anche con il Piano Nazionale per la Formazione che il MIUR dovrebbe emanare ogni tre anni, sentite le organizzazioni sindacali del personale. Inutile dire che il Piano Nazionale non è ancora stato emanato.

Si suggerisce quindi una linea prudente, che potrà sempre essere integrata e corretta l’anno prossimo, quando il Piano nazionale – si spera – sarà stato adottato. E quindi, mettere a punto un Piano di istituto ancorato principalmente alle risultanze del RAV. Le cose da precisare sono essenzialmente:

• l’indicazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti

• le tematiche “comuni”, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire (valutazione, inclusione, …)

• l’indicazione se tali tematiche saranno svolte “a scuola”, cioè con corsi organizzati dalla stessa

• eventuali tematiche specifiche emergenti dal RAV (miglioramento esiti di Matematica, …)

• misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine anno

• eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire oscillazioni annuali)

• si possono prevedere attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie liberamente

Si suggerisce di indicare una misura minima annuale piuttosto bassa, per evitare eccessive resistenze rispetto ad una novità controversa: per esempio, 20 ore, che sono il minimo certificabile come corso. Se il Piano Nazionale indicherà una misura superiore, se ne terrà conto negli anni successivi.

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Oltretutto, sarà più agevole per il dirigente innalzare la soglia per effetto di una disposizione MIUR che sbilanciarsi da subito in direzione di una misura elevata per essere poi “smentito”.

In quanto obbligatoria – e fra l’altro finanziata con la carta elettronica di 500 euro – la formazione svolta dagli insegnanti non va più “incentivata” con il FIS (per quelle scuole che avevano questa abitudine).

Si ricorda che la formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento.

Per la stessa ragione, l’autoformazione individuale non può concorrere al raggiungimento del minimo previsto (anche se, ovviamente, ciascuno è libero di farla “in più”).

Attività progettuali connesse al piano di miglioramento e fondanti la richiesta di organico potenziato

SCHEDA DI PROGETTO n. 1

Denominazione progetto Alfa-Beta p1

Priorità cui si riferisce Diminuire il rischio di dispersione scolastica negli esiti a distanza attraverso il recupero delle competenze in uscita della fascia di livello basso

Traguardo di risultato (event.)

Nella fascia di livello basso compensare il disallineamento rispetto alle competenze minime previste per l'anno di riferimento. Abbassare la tendenza alla correlazione tra background e gli esiti di apprendimento

Obiettivo di processo (event.) Elaborare prove di ingresso e di uscita comuni per classi parallele in tutte le classi di ogni ordine di scuola in italiano.Analisi classe per classe dei risultati delle prove invalsi dell'anno precedente e dell'anno in corso in termini di processi cognitivi da promuovere. Lavorare per la progettazione per classi parallele in tutti gli ordini scolastici; condividere il modello di progettazione.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alcuni studenti della primaria risultano possedere competenze fortemente disallineate con l’anno di riferimento, attestandosi su livelli inferiori di uno o due anni scolastici.

Attività previste Svolgimento di un’attività di ricerca-azione, assistita da esperti esterni, attuazione di gruppi di lavoro e laboratori in classi aperte per differenziare maggiormente le modalità dell'offerta formativa, attivazione corsi di recupero e alfabetizzazione per garantire alle fasce deboli l'acquisizione degli obiettivi minimi programmati.Sono previste 3 ore di compresenza per classe per organizzare lavori di gruppo anche in classi aperte.

Risorse finanziarie necessarie 1.500 € per lo svolgimento delle attività di formazione: compenso per gli esperti esterni500 € per materiali didattici

Risorse umane (ore) / area Un docente di scuola primaria dell’organico di potenziamento. Impegno orario totale previsto: 23 ore.

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Altre risorse necessarie Una LIM per le attività di formazione

Indicatori utilizzati Prove di ingresso, intermedie e finali

Stati di avanzamento Il miglioramento atteso al termine dei due anni del progetto è garantire il raggiungimento del livello iniziale dell’anno di riferimento, a meno di difficoltà

Valori / situazione attesi Tutti gli studenti raggiungono un livello di disallineamento minimo rispetto all’anno di riferimento

SCHEDA DI PROGETTO n. 2

Denominazione progetto Matemagica p2

Priorità cui si riferisce Diminuire il rischio di dispersione scolastica negli esiti a distanza attraverso il recupero delle competenze in uscita della fascia di livello basso

Traguardo di risultato (event.)

Nella fascia di livello basso compensare il disallineamento rispetto alle competenze minime previste per l'anno di riferimento. Abbassare la tendenza alla correlazione tra background e gli esiti di apprendimento

Obiettivo di processo (event.) Elaborare prove di ingresso e di uscita comuni per classi parallele in tutte le classi di matematica.Analisi classe per classe dei risultati delle prove invalsi dell'anno precedente e dell'anno in corso in termini di processi cognitivi da promuovere. Lavorare per la progettazione per classi parallele in tutti gli ordini scolastici; condividere il modello di progettazione

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alcuni studenti della primaria risultano possedere competenze fortemente disallineate con l’anno di riferimento, attestandosi su livelli inferiori di uno o due anni scolastici

Attività previste Svolgimento di un’attività di ricerca-azione, assistita da esperti esterni, attuazione di gruppi di lavoro e laboratori in classi aperte per differenziare maggiormente le modalità dell'offerta formativa, attivazione corsi di recupero e alfabetizzazione per garantire alle fasce deboli l'acquisizione degli obiettivi minimi programmati.Sono previste 3 ore di compresenza per classe per organizzare lavori di gruppo anche in classi aperte.

Risorse finanziarie necessarie 1500 € per lo svolgimento delle attività di formazione come compenso per gli esperti esterni e € 500 di materiali didattici

Risorse umane (ore) / area Un docente di scuola primaria dell’organico di potenziamento. Impegno orario totale previsto: 22 ore a settimana.

Altre risorse necessarie Una LIM per le attività di formazione

Indicatori utilizzati Prove di ingresso, intermedie e finali

Stati di avanzamento Il miglioramento atteso al termine dei due anni del progetto è

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garantire il raggiungimento del livello iniziale dell’anno di riferimento

Valori / situazione attesi Tutti gli studenti raggiungono un livello di disallineamento minimo rispetto all’anno di riferimento

SCHEDA DI PROGETTO n. 3

Denominazione progetto Leggere, comunicare, … integrare P3

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze linguistiche

Traguardo di risultato (event.)

Nella fascia di livello basso compensare il disallineamento rispetto alle competenze minime previste per l’anno di riferimento.

Obiettivo di processo (event.)Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene Nella scuola secondaria, nella fascia di livello basso compensare il disallineamento rispetto alle competenze minime previste per l’anno di riferimento.Si prevede un’azione di intervento individualizzato a favore di alunni stranieri che presentano difficoltà di comprensione/produzione della lingua italiana.

Attività previste Svolgimento di lezioni di un’ora e mezza comprensiva della sorveglianza durante il pasto, con cadenza settimanale, in orario extrascolastico pomeridiano, a partire dal mese di ottobre/novembre.Attraverso letture facilitate, analisi di testi semplici, arricchimento lessicale e altre attività individualizzate verrà favorita la comprensione della lettura. I ragazzi saranno inoltre guidati all’individuazione delle categorie grammaticali e della loro funzione logica nel contesto della frase, ai fini della comprensione e della produzione del testo.

Risorse finanziarie necessarie

Gli incontri saranno organizzati dal docente dell’organico di potenziamento. Non sono previsti costi.

Risorse umane (ore) / area Il docente dell’organico di potenziamento (CdC A043) sarà utilizzato per preparare ed effettuare le lezioni come parte del proprio orario di servizioImpegno orario totale previsto: 180 ore.

Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche e la LIM già esistenti a scuola

Indicatori utilizzati Valutazioni degli scrutini del primo e secondo quadrimestre.

Stati di avanzamento Al termine delle attività verranno comunicati ai docenti curriculari i risultati conseguiti da parte degli alunni in relazione ai seguenti

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indicatori: frequenza, impegno e progresso realizzato da ciascun alunno

Valori / situazione attesi Al termine dell’anno scolastico avere valutazioni di scrutinio sufficienti, senza debiti formativi, e colmare le lacune nella preparazione di base, anche in vista delle prove nazionali di valutazione del primo ciclo.

Denominazione progetto Math plus

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze logico-matematiche

Traguardo di risultato (event.) Nella fascia di livello basso compensare il disallineamento rispetto alle competenze minime previste per l’anno di riferimento.

Obiettivo di processo (event.)

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di I grado che alle prove di ingresso hanno ottenuto un risultato non sufficiente.

Attività previste Svolgimento di lezioni di un’ora e mezza comprensiva della sorveglianza durante il pasto, con cadenza settimanale, in orario extrascolastico pomeridiano, a partire dal mese di ottobre/novembre.Attraverso esercizi differenziati e la risoluzione guidata di problemi di vario genere i ragazzi saranno guidati individualmente e motivati all’impegno, anche al fine di acquisire un metodo di studio più autonomo e proficuo.

Risorse finanziarie necessarie Gli incontri saranno organizzati dal docente dell’organico di potenziamento. Non sono previsti costi.

Risorse umane (ore) / area Il docente dell’organico di potenziamento (CdC A059) sarà utilizzato per preparare ed effettuare le lezioni come parte del proprio orario di servizio.Impegno orario totale previsto: 30 ore per ogni classe per un totale di 180 ore (90 ore nella sede di Caprarola e 90 a Carbognano)

Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche e la LIM già esistenti a scuola.

Indicatori utilizzati Valutazioni degli scrutini del primo e secondo quadrimestre.

Stati di avanzamento Al termine delle attività verranno comunicati ai docenti curriculari i risultati conseguiti da parte degli alunni in relazione ai seguenti indicatori: frequenza, impegno e progresso realizzato da ciascun alunno

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Valori / situazione attesi Al termine dell’anno scolastico avere valutazioni di scrutinio sufficienti, senza debiti formativi, e colmare le lacune nella preparazione di base, anche in vista delle prove nazionali di valutazione del primo ciclo.

Fabbisogno di personale

1. Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno

Nella scuola primaria sono attive 10 classi a Caprarola e 5 a Carbognano.

Per cui si ottiene: 27 (ore di funzionamento settimanali) x 15 (classi) : 22 (ore di servizio per cattedra) = 18.4 docenti.

A questi va aggiunto il docente di IRC per un totale di 30 ore: 2 ore curricolari x 15 classi.

Va ulteriormente aggiunto un insegnante di lingua inglese specialista a copertura delle classi prive di docente specializzato o specialista. Delle 36 ore totali di insegnamento della lingua inglese, 27 attualmente non risultano coperte dalle insegnanti di classe abilitate.

Con un’organizzazione oraria flessibile sarebbe possibile coprire non più di 5 ore settimanali per cui è necessaria almeno una intera cattedra di inglese.

Scuola per l’infanzia

Numero sezioni Posti comuni Posti di sostegno Posti di religione6 12 1

Anno di riferimento

Numero alunni con art. 3 c. 3

Numero alunni con art. 3 c. 1

Numero alunni in via di valutazione

Totale posti di sostegno richiesti

2016/20172017/20182018/2019

Scuola primaria

Posti comuni Posti di sostegno Posti di inglese Posti di religione Posti di potenziamento18.4 1 1 + 8 ore 4 + 1 di sostegno

Scuola secondaria

Classe di concorso Numero cattedreA059 Italiano 4Matematica/scienze 3Francese 1Inglese 265

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Ed. Musicale 1Ed. Tecnica 1Ed. artistica 1Ed. motoria 1Posti di sostegno

2. Fabbisogno di organico di posti di potenziamentoPer la scuola secondaria vengono richieste due mezze cattedre rispettivamente di italiano e matematica per la realizzazione di attività di recupero e consolidamento delle competenze da attuare con un prolungamento del tempo scuola di un’ora e mezza due volte la settimana, per tutto l’arco dell’anno.

Il tempo residuo verrà dedicato alle supplenze.

Nella scuola primaria sulla base della rilevazione dell’utilizzo attuale dell’organico del potenziamento si è riscontrato che le due unità assegnate (data l’impossibilità di sostituire il docente di sostegno) sono state quotidianamente impegnate per la copertura delle supplenze brevi senza poter di fatto intervenire nei progetti previsti.

Pertanto sarà necessario prevedere il corrispettivo orario corrispondente a due unità di organico per garantire le sostituzioni sui quattro plessi (due di scuola primaria e due di scuola per l’infanzia), che non potrebbero comunque trovare facilmente alternativa nella nomina di supplenti in quanto si è prevalentemente trattato di supplenze di un giorno o comunque non superiori ai tre giorni.

Per le attività previste a garanzia dei risultati programmati nel Piano di miglioramento è indispensabile poter disporre almeno di tre ore di compresenza per classe che consentono l’attuazione di una flessibilità didattica orientata alla costituzione di gruppi di alunni.In particolare a Caprarola sono previste 6 ore di compresenza nelle classi parallele e 3 ore di compresenza per ciascuna classe a Carbognano.

In questo modo con 3 docenti su due classi si ottengono 6 ore di attività con gruppi di alunni delle due 2 classi parallele. Due volte alla settimana si sdoppia la classe parallela a quella in cui si svolge l’IRC. Una volta a settimana le due classi si dividono in tre gruppi misti.

Inoltre nel presente anno scolastico sono emerse situazioni di particolare gravità all’interno della scuola dell’infanzia che sono state affrontate con progetti di continuità che hanno destinato 8 ore nella scuola per l’infanzia di Caprarola e 8 ore nella scuola per l’infanzia di Carbognano al recupero precoce delle difficoltà. Tali progetti di fatto sono rimasti sostanzialmente inattuati a causa del continuo avvicendarsi nelle supplenze del personale assente.

La situazione risulta ancor più grave per il fatto che non è stata sostituita l’unità di sostegno e che nel presente anno due alunni con disabilità sono stati certificati in corso d’anno, ed è prevedibile che tale circostanza abbia a ripetersi.

3. Fabbisogno di organico di personale ATA

Attualmente i collaboratori scolastici sono presenti in ragione di uno per piano o per plesso. La sostituzione del personale assente ha comportato un importante aggravio economico per il FIS e non ha sempre consentito di garantire in modo adeguato la vigilanza, spesso comportando anche notevoli difficoltà nella possibilità di fruire di diritti contrattualmente garantiti quali l’istituto del permesso breve.

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Inoltre non è presente alcuna unità addetta all’ingresso della sede centrale. Per tale motivo gli accessi esterni sono spesso privi di controllo, in quanto l’apertura e la vigilanza dei soggetti che accedono agli uffici distraggono consistentemente il personale dal piano in cui effettua il servizio.

Personale amministrativo Collaboratori scolastici attuali Collaboratori richiesti3 assistenti e il DSGA 11 12

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[I posti comuni sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di insegnamento curriculare, secondo i piani di studio. Includono le eventuali compresenze previste dall’ordinamento – ITP, conversatori, … – . Salvo fondata previsione di variazioni nel numero delle classi per l’anno successivo – che andrà motivata – vanno indicati nella stessa misura presente quest’anno. In pratica, si potrà prendere a riferimento l’organico di fatto. Ovviamente, lo schema da seguire sarà diverso nella scuola primaria, per la quale non vi sono classi di concorso, ed in quella secondaria. Ma in pratica basterà ricopiare i modelli dell’organico di fatto che arrivano nelle scuole intorno alla seconda metà di luglio, salvo che non ci siano state variazioni a settembre].

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posti di sostegno

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[anche qui basterà ricopiare i modelli già utilizzati per l’anno in corso, salvo la necessità di aggiornare il numero dei posti eventualmente necessari in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni disabili. Se, in base alla documentazione esistente, è già possibile ipotizzare la richiesta di posti in deroga, si può fare precisando appunto che si tratta di posti eccedenti il normale rapporto di legge]

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO

Unità di personale in organico di potenziamento nella scuola primaria: 4

Tipologia di organico

Numero di docenti

Ore da prestare a settimana

Supplenze brevi settimanali

Attività su Progetti

Ore di utilizzo

EE 4 96

Di cui 88

di lezione

44 44 88 e 8 di programmazione

EE 1 docente di sostegno

24 di cui 22 di lezione

== == 24

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Unità di personale in organico di potenziamento nella scuola secondaria: ½ cattedra di italiano e ½ cattedra di matematica

Classe di concorso

Numero di docenti

Ore da prestare

annualmente

Ore di supplenze

brevi annuali

Ore su progetto annuali

Ore di utilizzo

A059 300 150 150 P4 300

A043 300 150 150 P3 300

Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali

Servono due cattedre per coprire le supplenze su quattro plessi (due di scuola per l’infanzia e due di scuola primaria), e due per il progetto a garanzia del successo formativo

1798 ore annuali di supplenza per la primaria e infanzia, pari a due cattedre.

Necessità di 30 ore per la copertura dell’IRC nella scuola primaria.

25(ore di lezione settimanali esclusa IRC)x15 classi=375 : 22 cattedre = 17, 04 ore di lezione frontali

Restano 4 o 5 ore di compresenza di cui 3 per le supplenze e 2 h a settimana per i gruppi (con 3 docenti su due classi si ottengono 6 ore di gruppi su 2 classi. Due volte alla settimana si sdoppia la classe parallela a quella con irc. Una volta a settimana le due classi si dividono in tre gruppi.

15 ore di compresenza su Cb (3 ore di compresenza su ciascuna classe x 5 classi x 33,3 settimane)

Due cattedre per la copertura delle supplenze, una cattedra per IRC,

Con una cattedra abbiamo 2 ore di compresenza per classe

3 ore di disponibilità per ognuno dei 18 docenti titolari

1498,5 ore di progetto sull’istituto nella scuola primaria

La tabella costituisce uno schema molto semplificato, che presuppone l’esistenza di tre soli progetti (P1 – inserimento linguistico per immigrati – non illustrato – P2 e P3 – vedi schede di progetto). Naturalmente, nella realtà saranno di più o più articolati. Per le supplenze brevi si è ipotizzata una copertura “forte”: 3 docenti a disposizione per ogni ora, per 5 ore al giorno, per 5 giorni a settimana. Nella pratica, bisognerà accontentarsi di meno e supplire in parte con i mezzi tradizionali (ore eccedenti, accorpamenti e divisioni di classi, entrate ed uscite differite). Per i corsi di recupero, l’ipotesi è di 43 corsi di 15 ore ciascuno (due durante l’anno scolastico e due durante l’estate minimo per ciascuna materia, con rafforzamenti per quelle considerate “killer”. Naturalmente, i corsi qui esposti sono solo quelli a carico dell’organico di potenziamento, che non vanno pagati. Si possono sempre fare quelli tradizionali a pagamento. Eccetera.

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Dato il grande numero di variabili e combinazioni possibili, non si è ritenuto possibile né utile produrre un modello “completo” di PTOF, sviluppato in tutte le sue parti. Sarebbe stato necessario partire dai dati reali di una scuola in particolare, ma anche conoscere gli orientamenti progettuali del dirigente e dei docenti.

Quello che si è inteso fornire è uno schema, utile più che altro per dare una struttura ed un certo ordine a tutto il materiale, e per essere ragionevolmente sicuri di non aver tralasciato nulla di importante.

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