COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE DEL RISCHIODEL RISCHIO
Maria Cristina CaratozzoloMaria Cristina CaratozzoloDipartimento di Scienze della ComunicazioneDipartimento di Scienze della Comunicazione
[email protected]@polimi.it
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
MESSAGGI DI RISCHIOMESSAGGI DI RISCHIO
La formulazione del messaggio influisce La formulazione del messaggio influisce sull’impatto che questo avrà su chi lo sull’impatto che questo avrà su chi lo riceve.riceve.
trasmissione correttatrasmissione corretta comprensione corretta comprensione corretta
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
MASS MEDIA E RISCHIOMASS MEDIA E RISCHIO
Fenomeno di amplificazione:Fenomeno di amplificazione:a “sasso nello stagno”a “sasso nello stagno”
Soprattutto per informazioni negativeSoprattutto per informazioni negativepsicosi collettive, panicopsicosi collettive, panico
è importante essere efficaci per creare è importante essere efficaci per creare allarme solo laddove è necessarioallarme solo laddove è necessario
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RISCHIO E PERICOLORISCHIO E PERICOLO
Pericolo: caratteristica dell’oggetto, Pericolo: caratteristica dell’oggetto, indipendente dal grado in cui una indipendente dal grado in cui una persona può interagire con essopersona può interagire con esso
Rischio: un pericolo calcolato in relazione Rischio: un pericolo calcolato in relazione alla probabilità di venirne a alla probabilità di venirne a contatto. E’ una stima.contatto. E’ una stima.
dimensione di dimensione di incertezzaincertezza
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICARE IL PERICOLOCOMUNICARE IL PERICOLOLa percezione del pericolo è innata, ma la La percezione del pericolo è innata, ma la
paura è una reazione emozionale che paura è una reazione emozionale che viene appresa.viene appresa.
attraverso…attraverso…
Apprendimento condizionato:Apprendimento condizionato:associazione ripetuta del pericolo con uno associazione ripetuta del pericolo con uno stimolo negativostimolo negativo
es. paure fobichees. paure fobiche esperimenti di Pavlovesperimenti di Pavlov
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICARE IL PERICOLOCOMUNICARE IL PERICOLO
Apprendimento condizionato:Apprendimento condizionato:
dimensione sociale dell’apprendimentodimensione sociale dell’apprendimento
predisposizione verso alcuni stimolipredisposizione verso alcuni stimoli
es. paura dei serpenti nelle scimmiees. paura dei serpenti nelle scimmie
predisposizione alla paura per persone di un’altra predisposizione alla paura per persone di un’altra razzarazza
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICARE IL PERICOLOCOMUNICARE IL PERICOLO
apprendimento selettivoapprendimento selettivo
==
Interazione tra programmi innati Interazione tra programmi innati
e condizionamentoe condizionamento
Diretto o attraverso l’osservazione degli altriDiretto o attraverso l’osservazione degli altri
Uso dei testimonial nelle campagne comunicativeUso dei testimonial nelle campagne comunicative
(trasmissione dell’esperienza - esempio)(trasmissione dell’esperienza - esempio)
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
VALUTAZIONE DEL PERICOLOVALUTAZIONE DEL PERICOLO
Valutazione del rischio secondo parametri:Valutazione del rischio secondo parametri:
- paurosità: rischi terrificanti, non paurosità: rischi terrificanti, non volontariamente assunti, con conseguenze volontariamente assunti, con conseguenze per le generazioni future.per le generazioni future.
- osservabilità: rischi non osservabili, poco osservabilità: rischi non osservabili, poco conosciuti dalla scienza, con effetti differiti conosciuti dalla scienza, con effetti differiti nel tempo.nel tempo.
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
VALUTAZIONE DEL PERICOLOVALUTAZIONE DEL PERICOLO
I rischi non osservabili sono spesso poco I rischi non osservabili sono spesso poco consideraticonsiderati
es. i pesticidi, i farmaci, i raggi X…es. i pesticidi, i farmaci, i raggi X…
Perché hanno effetti differiti nel tempo;Perché hanno effetti differiti nel tempo;
sono difficili da comunicare perché sono difficili da comunicare perché l’esperienza ad essi associata non è l’esperienza ad essi associata non è spiacevole…spiacevole…
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
VALUTAZIONE DEL PERICOLOVALUTAZIONE DEL PERICOLO
Molti pericoli sono invece spesso considerati Molti pericoli sono invece spesso considerati rischiosi perché:rischiosi perché:
- associati ad immagini terrificanti- associati ad immagini terrificanti
(es. il fungo atomico) (es. il fungo atomico)
- sono incontrollabili, assunti in modo - sono incontrollabili, assunti in modo involontarioinvolontario
(es. la guerra, la mafia, la criminalità…)(es. la guerra, la mafia, la criminalità…)
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
VALUTAZIONE DEL PERICOLOVALUTAZIONE DEL PERICOLO
Viceversa, rischi come il fumo o la guida Viceversa, rischi come il fumo o la guida pericolosa, che sono:pericolosa, che sono:
Controllabili, volontariamente assunti, Controllabili, volontariamente assunti, colpiscono persone singole, non hanno colpiscono persone singole, non hanno effetti sulle future generazioni…effetti sulle future generazioni…
Vengono valutati come poco paurosiVengono valutati come poco paurosi
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Spesso la comunicazione del rischio tra Spesso la comunicazione del rischio tra esperti e pubblico fallisce…esperti e pubblico fallisce…
Perché?Perché?- la valutazione del rischio da parte delle - la valutazione del rischio da parte delle persone è persone è intuitivaintuitiva = non decisa in base ai = non decisa in base ai dati ma alla percezionedati ma alla percezione
SUPERARE QUESTA BARRIERA SUPERARE QUESTA BARRIERA LINGUISTICO-COGNITIVA!LINGUISTICO-COGNITIVA!
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
……considerare ilconsiderare il “rischio percepito” “rischio percepito”
==
il rischio scientificamente calcolato, il rischio scientificamente calcolato,
declinato secondo altri fattori…declinato secondo altri fattori…
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità: probabilità molto basse Probabilità: probabilità molto basse possono esse percepite come una possono esse percepite come una certezza del pericolo, se gli effetti certezza del pericolo, se gli effetti potenziali sono molto gravi.potenziali sono molto gravi.
Statistiche: sono generiche, se non Statistiche: sono generiche, se non rapportate al rischio del singolo individuorapportate al rischio del singolo individuo
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Emozioni: sono spesso contrarie al valore Emozioni: sono spesso contrarie al valore effettivo del pericolo effettivo del pericolo (es. “volare non è rischioso, ma ho paura”)(es. “volare non è rischioso, ma ho paura”)
Controllo: le attività controllate Controllo: le attività controllate personalmente sono stimate meno personalmente sono stimate meno rischiose sulla base dell’abilità/esperienzarischiose sulla base dell’abilità/esperienza(es. guidare)(es. guidare)
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Catastroficità: i morti per incidenti Catastroficità: i morti per incidenti domestici distribuiti in un anno non hanno domestici distribuiti in un anno non hanno lo stesso impatto percettivo di un incidente lo stesso impatto percettivo di un incidente aereoaereo
Cecità psicologica: empatia verso vittime a Cecità psicologica: empatia verso vittime a noi vicinenoi vicine
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Generazioni future: la vita di un bambino è Generazioni future: la vita di un bambino è percepita come più importantepercepita come più importante
Involontarietà: un rischio imposto è più Involontarietà: un rischio imposto è più fastidioso di uno scelto.fastidioso di uno scelto.
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
ELABORAZIONE DEL RISCHIOELABORAZIONE DEL RISCHIO
Il rischio viene elaborato nella mente secondo due modalità:
analitica: elaborazione logica delle informazioni, basata su conoscenze teoriche.
Processo costoso e lento.
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
ELABORAZIONE DEL RISCHIOELABORAZIONE DEL RISCHIO
Il rischio viene elaborato nella mente secondo due modalità:
esperienziale: automatica, fatta di reazioni involontarie dovute allo stimolo e all’emozione che suscita.esperienza diretta, vicariata, caratteristiche del rischio
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
ELABORAZIONE DEL RISCHIOELABORAZIONE DEL RISCHIO
Le reazioni emozionali spontanee sono spesso associate ad immagini
le informazioni sul rischio hanno maggiore impatto se creano nella nostra mente immagini cariche di emotività.
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DEI MASS MEDIARUOLO DEI MASS MEDIA
Amplificazione del rischio:
- uso di immagini
- le notizie “rimbalzano” da un mezzo all’altro
- negative asymmetry (good news, no news)
Es. torri gemelle, fenomeno BSE
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
RUOLO DEI MASS MEDIARUOLO DEI MASS MEDIA
Disastri naturali e genocidi…
Perché i primi
impressionano di più??
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Le persone pensano principalmente per Le persone pensano principalmente per immagini sensoriali (visive, uditive, immagini sensoriali (visive, uditive, olfattive…)olfattive…)
MAMA
La comunicazione del rischio fa spesso uso La comunicazione del rischio fa spesso uso di dati quantitativi.di dati quantitativi.
Immagini, parole, suoni (l’affect) possono Immagini, parole, suoni (l’affect) possono aumentare il grado di emotivitàaumentare il grado di emotività
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
La via esperienziale può essere evocata La via esperienziale può essere evocata attraverso il linguaggio – producendo attraverso il linguaggio – producendo immagini mentali.immagini mentali.
Maggiore sarà la capacità di indurre reazioni Maggiore sarà la capacità di indurre reazioni emozionali nei destinatari, maggiore sarà emozionali nei destinatari, maggiore sarà l’efficacia del messaggiol’efficacia del messaggio
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Come trasmettere il rischio in maniera Come trasmettere il rischio in maniera psicologicamente rilevante?psicologicamente rilevante?
si deve permettere ai soggetti di si deve permettere ai soggetti di valutare il valutare il rischio individualerischio individuale
Es. “una donna di 60 anni che fuma ha lo 0,7% di Es. “una donna di 60 anni che fuma ha lo 0,7% di
probabilità di morire di cancro al seno”probabilità di morire di cancro al seno”““su 1.000 donne di 60 anni che fumano, 7 muoiono di su 1.000 donne di 60 anni che fumano, 7 muoiono di
cancro al seno”cancro al seno”
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Come trasmettere il rischio in maniera Come trasmettere il rischio in maniera psicologicamente rilevante?psicologicamente rilevante?
la nostra mente ha difficoltà la nostra mente ha difficoltà a comprendere i valori statistici e le frazionia comprendere i valori statistici e le frazioni
- Dire - Dire 0,7%0,7% o o 7 su 1.0007 su 1.000 ha un impatto diverso ha un impatto diverso- Un tumore che uccide - Un tumore che uccide 24,14 su 10024,14 su 100 è giudicato meno è giudicato meno
rischioso di uno che uccide rischioso di uno che uccide 1.286 su 10.0001.286 su 10.000
Maria Cristina Caratozzolo - [email protected] - Psicologia della Comunicazione – A.A. 2008/2009
COMUNICAZIONE DEL RISCHIOCOMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Come trasmettere il rischio in maniera Come trasmettere il rischio in maniera psicologicamente rilevante?psicologicamente rilevante?
Il rischio viene valutato per confronto, Il rischio viene valutato per confronto,
non in isolamentonon in isolamento
Dare valori personalizzatiDare valori personalizzati Inquadrare gli eventi in un contesto, magari creando uno Inquadrare gli eventi in un contesto, magari creando uno
scenario di confrontoscenario di confronto