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Kurt Zadek Lewin 1890-1947
nel 1930
Avvia la
Ricerca di laboratorio
sui gruppi
Psicologo tedesco
, In contesti,sociali,educativi
organizzativi e psicoteraputici
.
COSTRUZIONE GRUPPO
CLASSE
INTERAZIONE MEMBRI
AGGREGATO
Interazione, Interdipendenza,
Ruoli, norme ed organizzazione
Percezione
appartenenza
Soddisfacimento
Bisogni psicologici
Relazione
vicinanza
Relazione
Similitudine
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GRUPPI SOCIALI
Psicologia sociale
RUOLO
(compito)
STATUS (livello posiz.)
NORME (Regole
comportam.)
RETI DI
COMUNICAZIONE
POTERE
LEADER
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LEADER - FUNZIONI
Compito ed
organizzazione
Armonia del
gruppo
Socio
emozionale
Strutturazione lavoro
verso obiettivi
E’
Stabilito d’autorità
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IL LEADER
Formale Informale
Nasce Spontaneamente
dal gruppo
È un leader più forte
.
Capacità Delega sensibilità Clima
.
STILI LEADERSHIP
Autoritaria
Democratica Permissiva
Severità, spirito conservatore
Abdicazione del Leader deriva del gruppo
(solo rappresentanza) .
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DINAMICHE GRUPPO
Condizioni di
Vita nel gruppo
Forze che provocano
cambiamenti
Il gruppo è cosa diversa dalla somma
degli individui: ha sua identità
(Lewin)
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IDENTITA’GRUPPO
Vissuto di appartenenza
Regolarità delle interazioni
Non sempre la soluzione migliore per il gruppo è Mettere tutti d’accordo
L’EDUCATORE NEL GRUPPO
può partecipare come
uditore
facilitatore collaboratore
custode dei fini
leader
direttore
COSTRUIRE IDENTITA’
POSITIVA DEL GRUPPO
OBIETTIVO
INSEGNANTE CONDUTTORE DI GRUPPI
Ruolo di guida
Leadership effettiva e riconosciuta
Valorizza
espressione
contributo
autonomo
Preserva
sua
autorevolezza
E’ garante
della
produttività
collettiva
http://www.youtube.com/watch?v=2Lexadgp1B0
FILMATO
Il Metodo
Barbiana
Leadership
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TIPOLOGIA GRUPPI
Addestramento Discussione Casi
BALINT Ambito Socio
sanitario
T-GROUP Residenziale apprendim.
Psicodramma Racconto e
messa in scena
Role Playng cambi ruolo
Gruppi di Pari
Gruppi in educazione
esame casi concreti formaz. Profession.
Gruppo in educazione
Chi apprende da spettatore
Obiettivo pedagogico
Elasticità – mutare esig. formative
Dinamicità - apertura innovaz.
Funzionalità – orientam. obiettivi
diventa
attore
Caratteristiche
Didattica contemporanea
Lavoro di gruppo Individualizzazione
Direttrici
- Rispetto ritmi ed esigenze - Forme di cooperazione - Valorizzazione differenze - Diversificare obiettivi ed attività
Formazione di soggetti autonomi, liberi e responsabili nella comunità sociale
Lavorare in gruppo
Ripartizione compiti
Pianificazione comune
- Crescita individuo nel gruppo e tramite esso - Sviluppo interazioni produttive - Raggiungim. obiettivi in tutte le sfere di vita
mai prescindere dalle problematiche del gruppo quale «totalità dinamica» (Lewin)
Lavoro comune
Interazioni uno a uno
Gruppo - Elementi condivisi
Organizzazione
Coesione
Leadership
Produttività
Rete di comunicazione
Differenziazione
Soddisfazione personale
Educatore in classe
Promuovere e sviluppare componenti socio-affettive
Compito primario
dare Coesione ed identità anche con uso di sottogruppi
elevare potenziale educativo
obiettivo
Valutazione Grado di coesione
Sociogramma di Moreno Interviste e Punteggio
sociometrico
Atmosfera, armonia, complicità,
comprensione e sostegno reciproco
Gruppi di pari tra adolescenti
- Stessa età - Elevata Solidarietà
- Codice di comportamento proprio (estraneo agli adulti)
Il gruppo conferisce a chi ne fa parte: - Senso di appartenenza - Autostima (non ci si sente soli) - Aiuta costruzione personalità e identità
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Prezzo dell’ appartenenza
Seguire Regole rigide di conformismo
- Frequentare stessi posti
-Vestirsi allo stesso modo -Avere stesso linguaggio
- Difendere le stesse Idee - Obbedire ad una gerarchia
(implicita o esplicita)
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Tipi di gruppi
FORMALI es scuola – squadra
sportiva
INFORMALI
Gestiti da adulti
Gestiti
Autonomamente senza specifiche
finalità
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Rischio e deviazione
-Eccesso nel bisogno di infrangere le
regole - Compiere Azioni
sconsiderate o contrarie ai propri
principi
per timore di contraddire il gruppo e restare soli 15/05/2014 28
Deviazione relazionale – Il Bullismo
Lo psicologo norvegese Dan Olweus
Definì bullismo i
comportamenti di esclusione o
aggressione deliberata
Individuati soprattutto in ambito scolastico 15/05/2014 29
Il Bullismo – in generale
-E’ un’interazione deviata che si esprime con un comportamento vessatorio del
Bullo verso la Vittima che rischia di compromettere l’integrità
psicologica, emotiva e fisica.
Caratteristiche: Intenzionalità, Persistenza
e Disequilibrio
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Comportamento del Bullo
-Comportamenti persecutori con
desiderio deliberato di dominare e fare
del male al coetaneo: -Botte, minacce,
richieste di denaro, prepotenze, umiliazioni
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Comportamento della Vittima -Forte sentimento di paura e impotenza,
emarginazione svalutazione identità,
e sofferenza.
Conseguenze: Fragilità, pianto, compromissione integrità psicologica
- Spontaneo allontanamento dalla scuola e dai luoghi di possibile incontro
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Bullismo - tipologie
DIRETTO Umiliazione minacce e aggressione fisica, furto di oggetti, vessazione,
molestie sessuali ridicolizzazione
INDIRETTO – più sottile
Pettegolezzi, calunnie, umiliazione verbale finalizzate all’isolamento della vittima
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Dati del Bullismo – Dati in Italia
Il Bullismo è un fenomeno maschile
ma anche femminile
Scuole primarie 13-19%
Scuole medie 10-11%
Percentuale di bambini che ammette di subire prepotenze con regolarità
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PROFILI DEI BULLI
Il più diffuso - E’ il capo - fisicamente ed
emotivamente forte, impulsivo, sicuro di sé
indifferente ai sentimenti altrui suscita timore e
ammirazione
Non particolarmente aggressivo, si aggrega al gruppo ed assiste alle
violenze. Tende a sentirsi in colpa e confessare. Manifesta scarsa stima di sè
Aggressivo Ansioso
Problematico – fragile insicuro e poco
amichevole condivide caratteristiche delle
vittime, aggredisce ragazzi più forti e provoca scontri
con altri bulli Passivo
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FATTORI DI INFLUENZA DEL BULLISMO
RELAZIONI FAMILIARI Relazioni disfunzionali,
con disimpegno educativo, senza buon
grado di comunicazione e coesione tra i genitori O relazioni anaffettive
dove godono di un’esagerata permissività
Oppure Modelli familiari
violenti con ricorso alla
punizione fisica 15/05/2014 36
STRATEGIE Oltre a: sostegno familiare, individuale attraverso i mezzi istituzionali
- Promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà - Coinvolgere le famiglie per favorire la comunicazione ed aiutare vittime e carnefici a sentirsi meno soli - Utilizzare punizioni esemplari – senza clemenza e buonismo e stabilendo autorevolezza
va svolta Attività preventiva nella scuola
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RUOLO DELLA SCUOLA
SCUOLA = Comunità che protegge i deboli e punisce i violenti
E che combatte la noia
e la mancanza di stimoli che favoriscono
la nascita dell’aggressività e gli
atteggiamenti antisociali
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RUOLO DELLA SCUOLA
SCUOLA = Comunità che si
assume responsabilità e sviluppa una mentalità antibullismo
Occorre promuovere le
attività sportive per scaricare l’aggressività all’interno di regole nel rispetto dell’avversario
SPORT
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RUOLO DELLA SCUOLA
SCUOLA = Comunità che si assume responsabilità e sviluppa una
mentalità antibullismo
Attraverso la conoscenza e canalizzazione delle subculture giovanili
che gli insegnanti devono essere in grado di
comprendere 15/05/2014 40
RUOLO DELLA SCUOLA Conoscenza delle Subculture giovanili
Conoscenza e sviluppo
delle aspirazioni dei giovani e le
specificità -
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RUOLO DELLA SCUOLA Sviluppo delle attività
extracurricolari per impostare attività
didattiche, accorgimenti educativi ed interventi
diversificati
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