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INDICE
1. Composizione del Consiglio di Classe pag. 3
2. Profilo dell’indirizzo pag. 4
3. Profilo della classe pag. 4
4. Modalità di lavoro del Consiglio di Classe pag. 7
5. Livello di raggiungimento degli obiettivi del Consiglio di Classe pag. 8
6. Strumenti di verifica adottati dal Consiglio di Classe pag. 9
7. Iniziative complementari, integrative, di approfondimento e di recupero pag. 10
8. Accertamento delle conoscenze DNL con metodologia CLIL pag. 11
9. Programmi svolti: consuntivo delle attività disciplinari pag. 12
9.1. LINGUA E LETTERATURA ITALIANA pag. 13
9.2. LINGUA E CULTURA LATINA pag. 18
9.3. LINGUA STRANIERA - INGLESE pag. 22
9.4. FILOSOFIA pag. 27
9.5. STORIA pag. 32
9.6. MATEMATICA pag. 35
9.7. FISICA pag. 37
9.8. SCIENZE NATURALI pag. 39
9.9. DISEGNO E STORIA DELL’ARTE pag. 42
9.10. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE pag. 46
9.11. IRC pag. 48
10. Griglie di valutazione pag. 50
11. Testi simulazioni prove di Esame pag. 60
3
1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
I DOCENTI
Disciplina Docente Firma
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Diridoni Paola
LINGUA E CULTURA LATINA Diridoni Paola
LINGUA STR. INGLESE Micchi Barbara
FILOSOFIA Grandini Anna Rita (coordinatrice)
STORIA Grandini Anna Rita
MATEMATICA Sorvillo Emilia
FISICA Bertagni Claudia
SCIENZE NATURALI Muccini Loriana
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Bertellotti Romina
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Riva Fabrizio
IRC Bechelli Donata
I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI FIRMA
Biagioni Elena
Fazzi Alessio
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2. PROFILO DELL'INDIRIZZO
Liceo Scientifico (Riforma Gelmini)
MATERIE I II III IV V
Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3
Lingua e letteratura straniera - INGLESE 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3 - - -
Storia - - 2 2 2
Filosofia - - 3 3 3
Scienze naturali, Chimica e Scienze della Terra 2 2 3 3 3
Matematica 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Totale ore settimanali di lezione 27 27 30 30 30
3. PROFILO DELLA CLASSE 5^A OR
a. Componente docente nel quinquennio
Disciplina Docente Componente del C.di Classe in
I II III IV
Lingua e letteratura italiana Diridoni Paola X X
Lingua e cultura latina Diridoni Paola X X
Lingua str. Inglese Micchi Barbara X X X X
Filosofia Grandini Anna Rita X
Storia Grandini Anna Rita X
Matematica Sorvillo Emilia
Fisica Bertagni Claudia
Scienze naturali Muccini Loriana X X X
Disegno e Storia dell’arte Bertellotti Romina
Scienze motorie e sportive Riva Fabrizio X X X
Religione Bechelli Donata
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b. Composizione alunni
Elenco degli alunni che hanno frequentato la classe 5^A OR
Nome
Classe
precedente
1 AGOSTINI CHIARA 4^A OR
2 BIAGIONI ELENA 4^A OR
3 BIAGIONI NELLA 4^A OR
4 BINZESCHI ALICE 4^A OR
5 BONI ALBACHIARA 4^A OR
6 COMPARINI GIAN MARCO 4^A OR
7 CORRIERI DANIEL 4^A OR
8 FAZZI ALESSIO 4^A OR
9 FONTANINI VALERIA 4^A OR
10 GUELFI GRETA 4^A OR
11 LENZI GIADA 4^A OR
12 MORI AGNESE 4^A OR
13 PIERONI MARTINA 4^A OR
14 PORTA RACHELE 4^A OR
15 RICCI ALESSIA 4^A OR
16 SALOTTI ERICA 4^A OR
17 SUFFREDINI FEDERICA 4^A OR
18 TORRE BEATRICE 4^A OR
Osservazioni generali sulla classe: La classe 5^A OR è composta di 18 alunni di cui 15 femmine e 3 maschi,
tutti provenienti da questo istituto.
Il Consiglio di Classe è rimasto sostanzialmente invariato nel corso del triennio, fatta eccezione nel corso di
questo ultimo anno per alcune discipline, quali Matematica, Fisica, Disegno e Storia dell’arte e Religione.
Gli studenti costituiscono un gruppo abbastanza collaborativo e interessato alle problematiche scolastiche.
Sul piano comportamentale, hanno realizzato un percorso di crescita consapevole, nel rispetto dei docenti e dei
compagni.
Gli studenti, pur manifestando personali inclinazioni, hanno partecipato attivamente al dialogo educativo e si
sono impegnati costantemente al fine di migliorare il rendimento in tutte le discipline.
Gli insegnanti hanno cercato di guidare la classe, attraverso un continuo e aperto dialogo educativo, alla
maturazione della personalità, all’acquisizione di un’autonomia di giudizio e ad una capacità di rielaborazione
dei dati culturali proposti.
Relativamente alle conoscenze, alle competenze e alle abilità, il livello medio raggiunto dalla classe è discreto.
Per quanto concerne l’applicazione e il profitto, la classe può essere divisa in tre fasce di livello:
un primo livello, costituito da alunni in possesso di buone capacità di assimilazione e di
rielaborazione e che, in virtù di uno studio costante, ha conseguito un profitto che varia dal buono
all’ottimo in tutte le materie;
un secondo livello, costituito da alunni con discrete capacità di apprendimento, attraverso un
impegno sostanzialmente continuo, ha ottenuto discreti risultati;
un terzo gruppo comprende alunni con un impegno non sempre continuo e/o con un metodo di
studio mnemonico e meccanico, che si attestano su livelli sufficienti.
6
Tuttavia, al momento della stesura del presente documento, mancando ancora elementi di valutazione, il
Consiglio di Classe osserva che è presente un piccolo gruppo di studenti che non hanno ancora raggiunto una
votazione pari a sei decimi in tutte le discipline, condizione necessaria per l’ammissione all’Esame di Stato. La
valutazione di questi casi verrà esaminata collegialmente dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale.
Alunni con insufficienze nel primo quadrimestre e risultati delle verifiche di recupero di tali
insufficienze
Numero
insufficienze
Insufficienze recuperate
Insufficienze non recuperate
LATINO 1 1 / SCIENZE NATURALI
4 3 1
FILOSOFIA 1 / 1 MATEMATICA 1 1 / FISICA 4 4 /
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4. MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
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IVE
Lezione frontale
x x x x x x x x x x x
Lezione con esperti x x x
Lezione
multimediale x x x x x x x x x x x
Problem
solving
Metodo
induttivo
Lavoro di
gruppo
Discussione
guidata x x x x x x x x x x x
Simulazioni x x x x x x x x
Lezione
pratica x x
8
5. LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi socio-affettivi/comportamentali Insuff. Suff. Discreto Buono Ottimo
Sviluppare l’attitudine alla partecipazione, al confronto dialettico e democratico, al rispetto di opinioni e prospettive diverse dalle proprie
x
Educare al rispetto dell’ambiente x Rafforzare l’autocontrollo per un comportamento sempre piu responsabile e consapevole
x
Motivare allo studio attraverso la partecipazione interessata alle lezioni
x
Obiettivi cognitivi trasversali Insuff. Suff. Discreto Buono Ottimo
Potenziare capacita di analisi e di sintesi x
Rielaborare correttamente i contenuti concettuali delle discipline
x
Possedere una buona conoscenza del lessico settoriale per esprimersi in modo adeguato
x
Dimostrare di saper costruire collegamenti all’interno della disciplina, tra discipline affini e/o diverse
x
9
6. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
a. Numero (medio per alunno) delle verifiche sommative effettuate, nell’intero anno scolastico, utilizzando le diverse tipologie di prove sottoelencate
Materia
Interrogazioni n. medio per ogni alunno
Analisi di testo Saggio breve Articolo giornalistico Relazione Tema
Prova semistrutturata (tip. B)
Prova strutturata (tip. C) Problema, casi,
esercizi Prove grafiche Prove pratiche
Italiano 4 5 1 / / / Latino 3 / 6 / / / Inglese 5 1 4 / / / Storia 2 2 3 / / / Filosofia 2 / 5 / / / Matematica 4 / / / 5 / Fisica 4 / 1 / 4 / Scienze naturali
4 / 5 / / /
Disegno e Storia dell’arte
2 / 4 / / 1
Scienze motorie e sportive
3 / 1 / / 5
Religione 2 / / / / /
b. Simulazioni prove d’esame
Data Tipologia Discipline
14/03/2017 Terza Prova Tipologia B (2h) Scienze naturali, Storia, Fisica,
Inglese
26/04/2017 Prima Prova (5h) Italiano
04/05/2017 Seconda Prova (5h) Matematica
12/05/2017 Terza Prova Tipologia B (2h) Inglese, Filosofia, Latino, Fisica
c. Criteri di valutazione adottati Prove scritte E’ stata attribuita la sufficienza al corretto svolgimento dei 2/3 degli argomenti proposti; imperfezioni formali, distrazioni, incompletezza hanno portato ad una valutazione piu bassa, mentre originalita , sintesi e completezza sono stati motivo di piu ampia valutazione. Colloqui La sufficienza e stata assegnata una volta accertata la conoscenza degli argomenti e la competenza nell’applicare le procedure studiate. Capacita di collegamento, di approfondimento, di rielaborazione personale sono state motivo di piu alta valutazione. Allegate: griglie di valutazione.
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7. INIZIATIVE COMPLEMENTARI, INTEGRATIVE, DI APPROFONDIMENTO E DI RECUPERO
Viaggio di istruzione a Norimberga, Praga, Costanza Presentazione del libro “La Grande Guerra vista dagli storici delle Forze Armate” presso il Teatro
“Alfieri” di Castelnuovo di Garfagnana Convegno “Incanto, follia e fortuna dell’Ariosto, poeta e commissario nella Garfagnana Estense”
presso il Teatro “Alfieri” di Castelnuovo di Garfagnana Lettura e analisi del testo “La tua giustizia non e la mia. Dialogo fra due magistrati in perenne
disaccordo” di Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo Incontro con l’Avvocato Italo Galligani e il Magistrato Fabio Origlio sul tema “La giustizia vista
dall’avvocato e dal magistrato: aspetti filosofici, sociologici e strutturali” nell’ambito del Progetto “Educazione alla Legalita ” in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Garfagnana
Incontro con Paolo Bottari, giornalista del quotidiano “La Nazione” e autore del volume “Lucca XX Secolo. La storia del Novecento in provincia”
Progetto “Se comprendere e impossibile, conoscere e necessario” sulla tematica della “Shoah” Partecipazione al Viaggio del “Treno della Memoria” ad Auschwitz (Biagioni Elena, Fazzi Alessio,
Porta Rachele) Visita della Mostra “Frida Kahlo” presso Palazzo Albergati di Bologna nell’ambito del Progetto
“Museale Liceo” Progetto “Policoro” della CEI sulle tematiche della disoccupazione giovanile, la ricerca attiva del
lavoro, l’orientamento nella scelta, le competenze (due incontri di un’ora ciascuno) Progetto “Insieme per la Bolivia” (adozioni collettive a distanza) Visita dell’Istituto di Radioastronomia “M. Ceccarelli” di Medicina (BO) Conferenze del Prof. Cella sulle “Onde Gravitazionali” e sulla “Meccanica Quantistica” Visita al Museo della Deportazione di Prato Incontro (lezione introduttiva ed esercitazione pratica a gruppi) sulle Tecniche BLS-D in
collaborazione con i formatori della Misericordia di Castelnuovo di Garfagnana Incontro con il Prof. Adriano Mariani sul tema “Il pensiero e la poetica di Giacomo Leopardi” Interventi didattici a cura dell’ISREC di Lucca sull’Italia Repubblicana:
o “1968, strategia della tensione, stragismo, brigatismo” o “Dal Caso Moro a Tangentopoli”
Spettacolo teatrale in lingua inglese al “Politeama” di Viareggio: “Pygmalion” di George B. Shaw Orientamento universitario a Firenze e Pisa in occasione dei rispettivi “Open days” Orientamento con la Marina Militare (Accademia navale di Livorno e Capitaneria di Porto di Viareggio) Attivita di cineforum
Progetto “Centro Sportivo Scolastico” Progetto “Peer Education” (Agostini Chiara, Binzeschi Alice, Guelfi Greta): Incontri di formazione e e
presentazione t-shirt Olimpiadi di Matematica Olimpiadi di Fisica Iniziativa culturale “Tosti e D’Annunzio tra parole e musica” organizzata da ISI “Garfagnana” e ISI “Barga””
con il patrocinio dei Comuni di Castelnuovo di Garfagnana e Barga
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7.1 ATTIVITA’ DI RECUPERO
Materia
Ore di recupero in itinere
Ore di recupero
pomeridiane
Totale ore di recupero
Latino 3 / 3
Scienze naturali
3 / 3
Filosofia 3 / 3
Matematica 4 / 4
Fisica 4 / 4
7.2 Attività di stage e tirocinio Non sono state svolte attivita di stage e tirocinio.
8. ACCERTAMENTO DELLE CONOSCENZE DNL CON METODOLOGIA CLIL
Per quanto concerne l’accertamento delle conoscenze della DNL, veicolata attraverso la metodologia CLIL, vista la mancanza di docenti con livello di conoscenza linguistica C1, il docente di lingua inglese ha svolto un Progetto interdisciplinare in lingua straniera (inglese) in collaborazione con il docente di disegno e storia dell’arte dal titolo: “Links between ART and LITERATURE: developing a Romantic theme with interdisciplinary links”.
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PROGRAMMI SVOLTI
13
9.1. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
9.1 .1. Materia: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
9.1.2. Docente: Prof.ssa PAOLA DIRIDONI
9.1.3 Libri di testo adottati:
La Divina Commedia – Paradiso- Dante Alighieri (edizione libera)
Il piacere dei testi, G. Baldi, S. Giusto, M. Razetti, G. Zaccaria, Varese, Paravia, 2012 (voll. 4, Leopardi, 5, 6)
9.1.4 Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017
n. ore effettuate 119 (al 15/05/2017) su n. ore 132 previste annuali dal piano di studi.
Le ore impiegate in assemblee, viaggi di istruzione e visite guidate, in conferenze ed altre attivita promosse dal consiglio di classe hanno causato un adeguamento della programmazione iniziale, che ha comportato la riduzione dello studio della letteratura del Novecento (modulo sul Neorealismo).
9.1.5 Obiettivi conseguiti
L’interesse per la disciplina e l’impegno profusovi e stato adeguato all’interno del gruppo classe, ma il metodo di studio ha prodotto una diversificazione dei risultati conseguiti: questo, infatti ha determinato per alcuni studenti un apprendimento arricchito anche da consapevolezza critica e autonomia di giudizio, mentre altri difficilmente hanno superato un approccio piu descrittivo e narrativo agli argomenti affrontati. Mediamente gli studenti conoscono in maniera discreta lo sviluppo della lingua e della letteratura italiana dal XIX secolo ai primi decenni dei XX secolo e hanno compreso in maniera adeguata le dinamiche storiche, culturali e sociali che sottendono i fenomeni letterari studiati. Ad un livello generalmente discreto sanno riferire oralmente o per scritto su argomenti attinenti la lettura contenutistica dei testi e riconoscere le strutture formali dei testi letterari (narrativi e poetici), ricavare dai testi valutazioni relative all’autore e al periodo storico in cui agisce e confrontarle con quanto appreso nello studio della storia letteraria e, sulla base di osservazioni specifiche, mettere in relazione testi, coevi e non. Gli studenti sanno comporre in italiano testi di varie tipologie su argomenti di studio e di attualita in maniera sufficientemente adeguata e in alcuni casi buona, malgrado per alcuni permangano difficolta di organizzazione testuale ed espressive.
9.1.6 Obiettivi programmati e non conseguiti: Nessuno
9.1.7 Metodi di insegnamento
Lezioni frontali per esporre l’argomento
Lezioni dialogate per approfondire gli argomenti ed offrire eventuali chiarimenti
9.1.8 Mezzi e strumenti di lavoro
Libri di testo, articoli, fotocopie ad integrazione e per approfondimenti.
Limbook “I classici della letteratura italiana”
DVD: “Il giovane favoloso”
DVD: “Il trentatreesimo del Paradiso” di Roberto Benigni.
9.1.9 Spazi
Le lezioni si sono svolte nell’aula scolastica.
9.1.10 Strumenti di verifica
PRIMO QUADRIMESTRE: n. 2 prove scritte (saggio breve, articolo di giornale, temi); n. 2 prove orali (interrogazione)
14
SECONDO QUADRIMESTRE: n. 3 prove scritte (analisi di testo, saggio breve, articolo di giornale, temi); n. 2 prove orali (interrogazioni); n. 1 prova semi-strutturate.
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali:
Per le prove scritte: si rimanda alle griglie di valutazione allegate, distribuite all’inizio dell’anno agli studenti.
Per le prove orali: sono state valutate
la conoscenza dei contenuti; la chiarezza e la correttezza dell'esposizione; la ricchezza e la proprieta nell'uso del lessico specifico della disciplina; la capacita di operare collegamenti e di rielaborare criticamente. 9.1.11 Contenuti
(Dove il nome dell’autore di un brano non sia seguito dal temine “La vita”, significa che i relativi testi sono stati letti come rappresentativi di un movimento o di uno specifico momento culturale. I romanzi, fatta eccezione per “I promessi sposi” e “Il fu Mattia Pascal”, sono stati presentati nelle linee generali per quanto concerne la loro trama, il sistema dei personaggi e il significato specifico dell’opera in relazione alla poetica dell’autore).
ALESSANDRO MANZONI La vita La concezione della storia e della letteratura: La funzione della letteratura: render le cose «un po’ più come dovrebbono essere» L’utile, il vero, l’interessante (dalla Lettera sul Romanticismo) La lirica patriottica e civile: Il cinque maggio Gli Inni sacri; Le tragedie: Adelchi: Coro dell’atto III. I Promessi Sposi: edizioni, trama, temi e personaggi. (Lettura integrale). GIACOMO LEOPARDI La vita Il pensiero e la poetica (dallo Zibaldone): La teoria del piacere La rimembranza Leopardi e il romanticismo. I Canti: L’infinito La sera del dì di festa Ultimo canto di Saffo A Silvia Il sabato del villaggio Canto notturno di un pastore errante dell’Asia La ginestra o il fiore del deserto Le Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare Dialogo di Plotino e di Porfirio Dialogo di Tristano e di un amico Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano:
15
Emile Zola, Lo scrittore come “operaio” del progresso sociale Luigi Capuana, Scienza e forma letteraria: l’impersonalità
GIOVANNI VERGA La vita Poetica e tecnica narrativa del Verga verista: L’ “eclisse” dell’autore e la regressione nel mondo rappresentato Impersonalità e “regressione” (Prefazione a L’amante di Gramigna) I “vinti” e la “fiumana del progresso” (Prefazione a I Malavoglia) Vita dei campi: Fantasticheria Rosso Malpelo I Malavoglia: Il mondo arcaico e l’irruzione della storia (cap. I) Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta (cap. IX) La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno (cap. XV) Novelle rusticane: La roba Libertà Mastro don Gesualdo.
Il Decadentismo La visione del mondo decadente. La poetica del Decadentismo. Decadentismo e Naturalismo. Charles Baudelaire: Corrispondenze; L’albatro; Il cigno GABRIELE D’ANNUNZIO La vita L’estetismo e la sua crisi: Il piacere I romanzi del superuomo: Il programma politico del superuomo (da Le vergini delle rocce, libro I) Il teatro dannunziano: La città morta Le Laudi e Alcyone: La sera fiesolana Meriggio La pioggia nel pineto I pastori Il periodo “notturno”: La prosa notturna GIOVANNI PASCOLI La vita La visione del mondo La poetica: Una poetica decadente (da Il fanciullino) Myricae: X agosto L’assiuolo Temporale Il lampo Novembre Le soluzioni formali e la lingua di Pascoli.
16
I Poemetti: Il vischio Italy, II-VIII. I Canti di Castelvecchio: La mia sera Nebbia Il gelsomino notturno I Poemi conviviali
Alexandros
Carmina Iugurtha (in traduzione)
La lirica del primo Novecento in Italia e i crepuscolari: Guido Gozzano, L’ipotesi (Il Re-di-tempeste) Guido Gozzano, La signorina Felicita ovvero della felicità (III, VI) Guido Gozzano, Invernale La stagione delle avanguardie e i futuristi: Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto del futurismo e Manifesto tecnico della letteratura futurista Aldo Palazzeschi, E lasciatemi divertire! ITALO SVEVO La vita La cultura di Svevo Il primo romanzo: Una vita Le ali del gabbiano (da Una vita, cap. VIII) Senilità Il ritratto dell’inetto (da Senilità, cap. I) La trasfigurazione di Angiolina (da Senilità, cap. XIV) La coscienza di Zeno La morte del padre (da La coscienza di Zeno, cap. IV) La salute “malata” di Augusta (da La coscienza di Zeno, cap. VI) Psico-analisi (da La coscienza di Zeno, cap. VIII) LUIGI PIRANDELLO La vita La visione del mondo e la poetica Un’arte che scompone il reale (da L’Umorismo) Le Novelle per un anno La trappola Il treno ha fischiato C’è qualcuno che ride I romanzi. Il fu Mattia Pascal Lo “strappo nel cielo di carta” e la “lanterninosofia” Quaderni di Serafino Gubbio operatore
«Viva la Macchina che meccanizza la vita!»
Uno nessuno e centomila Nessun nome Il teatro “grottesco” e il metateatro: Così è (se vi pare): trama; il relativismo e la “stanza della tortura”. Sei personaggi in cerca di autore La rappresentazione teatrale tradisce il personaggio
17
EUGENIO MONTALE La vita Ossi di Seppia Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Forse un mattino andando in un’aria di vetro Satura Piove Xenia I 4, 9, II 5, 14 LA DIVINA COMMEDIA, PARADISO: lettura, parafrasi e analisi canti I, III, VI, XV (vv. 13-30; 88-148), XVII.
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9. 2. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
9.2.1 Materia: LINGUA E CULTURA LATINA
9. 2. 2 Docente: Prof. ssa PAOLA DIRIDONI 9. 2. 3 Libri di testo adottati:
Luca Canali, Ingenium et ars, 3, Einaudi scuola, 2014.
9. 2. 4 Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017 n. ore 70 al 15/05/2017 su n. ore 99 previste dal piano di studi).
9. 2. 5 Obiettivi conseguiti Gli alunni conoscono la storia della letteratura latina dal I sec. d C al II sec. d. C ad un livello globalmente discreto; riescono a orientarsi sui brani studiati, conoscendone il contenuto e sapendo inserirli all’interno delle opere e della poetica degli autori, malgrado la maggior parte di loro abbia difficolta con la traduzione, spesso limitata a un apprendimento mnemonico, a causa di un incostante recupero degli argomenti grammaticali affrontati nel biennio; sanno eseguire l’analisi del testo (livello lessicale e retorico) a un livello generalmente sufficiente. Sanno operare collegamenti tra i vari moduli e tra i percorsi intertestuali con adeguata sicurezza.
9. 2. 6 Obiettivi programmati e non conseguiti
Le ore impiegate in assemblee, viaggi di istruzione e visite guidate, in conferenze ed altre attivita promosse dal consiglio di classe hanno causato un adeguamento della programmazione iniziale, che ha comportato la riduzione dello studio degli autori cristiani e di Sant’Agostino in particolare.
9. 2. 7 Metodi di insegnamento
Lezioni frontali per esporre l’argomento Lezioni dialogate per approfondire gli argomenti, stimolare collegamenti e confronti, offrire eventuali chiarimenti.
9. 2. 8 Mezzi e strumenti di lavoro
Libri di testo Letture di approfondimento in fotocopia
9. 2. 9 Spazi
Aula 9. 2. 10 Strumenti di verifica PRIMO QUADRIMESTRE N. 2 prove scritte (analisi di testo, traduzione, questionario di letteratura) N. 2 prova orale (interrogazione e test tipologia B) SECONDO QUADRIMESTRE N. 3 prove scritte (analisi di testo, questionari di letteratura) N. 2 prove orali (una delle quali e stata la simulazione della terza prova dell’Esame di Stato) Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali:
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Si rimanda alle griglie di valutazione allegate, distribuite all’inizio dell’anno agli studenti. 9. 2. 11 Contenuti
LETTERATURA
La prima eta imperiale. Da Tiberio a Nerone (14-68 d. C).
SENECA.
La vita.
La prosa filosofica: Dialogorum libri;
De brevitate vitae 1, 1-4 (La vita è davvero breve?)
De brevitate vitae 12, 1-7; 13 1-3 (La galleria degli occupati) (in traduzione)
Consolatio ad Marciam 20, 1-2; 22, 1, 4-8 (L’elogio della morte) (in traduzione)
De ira I, 8 (L’ira contro la ragione) (in traduzione)
De tranquillitate animi 4-5 (La regola del saggio: miscere otium rebus) (in traduzione)
De providientia 2, 1-10 (Le sventure come segno della benevolenza degli dei) (in traduzione)
I trattati: De clementia, De beneficiis, Naturales quaestiones.
Le tragedie
Apokolokyntosis
Epistulae morales ad Lucilium:struttura dell’opera; i temi.
Epistulae morales ad Lucilium, 1 (Solo il tempo è nostro),
Epistulae morales ad Lucilium, 47, 1-4 (Gli schiavi sono uomini I); 47, 10-13 (Gli schiavi sono uomini II);
47, 17 (Gli schiavi sono uomini III).
LUCANO: la vita. Il Bellum civile (Pharsalia): contenuto, impostazione e struttura; ideologia e rapporti
con l’epos virgiliano; i personaggi del Bellum Civile.
Bellum civile, I, vv. 1-32 (in traduzione); Bellum civile, VI, vv. 681-755 (in traduzione).
PETRONIO: vita e opera. La questione dell’autore del Satyricon, contenuto dell’opera, la questione del
genere letterario; il realismo petroniano.
Satyricon, 71-72 (Il sepolcro di Trimalchione) (in traduzione) Satyricon, 111-112 (La matrona di Efeso) (in traduzione) Satyricon, 37-38 (La descrizione di Fortunata); Satyricon, 34 (Il carpe diem di Trimalchione);
PLINIO IL VECCHIO: la vita; la Naturalis Historia: struttura dell’opera; il “metodo” di Plinio e il suo
conservatorismo. L’antropologia di Plinio: il dolore dell’uomo. Il meraviglioso: cannibalismo e
uomini-mostri.
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PERSIO: notizie sulla vita; l’origine del termine satura; tradizione e innovazione nella satira di Persio;
una satira “semipagana”.
GIOVENALE: le notizie sulla vita; l’opera: temi delle satire.
Satire III, vv. 21-100 (Roma, una città invivibile) (in traduzione)
Satire VI, vv. 82-124 (La satira contro le donne) (in traduzione)
MARZIALE: notizie biografiche; le prime raccolte; gli Epigrammata: precedenti letterari e tecnica
compositiva; i temi; Xenia e Apophoréta.
Elementi satirici nella poesia italiana del Novecento: gli Epigrammi di Fenoglio (Tazio) e La religione
del mio tempo di Pasolini (A un papa).
De spectaculis 1 (Il Colosseo: meraviglia delle meraviglie) (in traduzione) Epigrammi I, 1 (Una fama straordinaria per il poeta vivente) (in traduzione) Epigrammi XII, 18 (Due mondi a confrotno: Roma e Bilbili) (in traduzione) Epigrammi III, 12 (L’unguentum di Fabullo) (in traduzione) Epigrammi III, 43 (Letino e la maschera dell’eterna giovinezza) (in traduzione) Epigrammi I, 47 (Il medico assassino) (in traduzione) Epigrammia I, 10; X 8; X 43 (I cacciatori di eredità) (in traduzione)
QUINTILIANO E L’ORATORIA DI ETÀ IMPERIALE: notizie biografiche, la formazione dell’oratore, la
decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano. L’Institutio oratoria: struttura; le novita dell’opera. La
figura dell’oratore e quella del maestro.
Institutio oratoria, II, 2, 5-8, (L’insegnante ideale) Institutio oratoria, XII, 11, 3, 5-6, 8 (Oratore e società: il valore del sapere) (in traduzione) Institutio oratoria, I, 2, 18-22 (La scuola pubblica) (in traduzione)
TACITO E LA STORIOGRAFIA IN ETÀ IMPERIALE: vita e carriera politica, la concezione e la prassi
storiografica di Tacito. L’Agricola e le novita della biografia. La Germania. Il Dialogus de oratoribus.
Le opere maggiori: Historiae e Annales. Il pensiero storiografico del senatore Tacito. Il metodo
storico di Tacito.
Lettura e traduzione:
Agricola 3 (Il proemio) Agricola, 30, 2 (Il discorso di Calgaco ai Britanni) Germania, 4-5 (La civiltà dei Germani) Germania, 9 (Religione e usanze) Germania, 18 (Le abitudini coniugali) Historiae,I,1 (Il proemio: l’argomento e l’incorrupta fides) Annales XV, 38-39 (L’incendio di Roma) Annales, XIV, 8 (Il matricidio di Nerone) Annales, XV, 63 (La morte di Seneca) Dialogus de oratoribus 1-3 (La decadenza dell’oratoria) (in traduzione) Dialogus de oratoribus 40; 41, 3-5 (La nuova realtà dell’eloquenza) (in traduzione)
21
Annales I, 1 (Il confronto con il passato sine ira et studio) (in traduzione) Annales, XIV, 52-56 (Il congedo di Seneca da Nerone) (in traduzione) Annales, XV, 62-64 (La morte di Seneca) (in traduzione) Historiae V, 11-13 (L’assedio di Gerusalemme) (in traduzione)
APULEIO: l’autore; l’Apologia o De magia; Le metamorfosi o L’asino d’oro.
Metamorphoseon libri I, 1 (Il proemio del romanzo e la sua funzione programmatica) (in
traduzione)
Metamorphoseon VI, 7-11(Pscihe nelle mani di Venere) (in traduzione)
Metamorphoseon, III, 23-26; 28-29 (La metamorfosi di Lucio) (in traduzione)
22
9.3. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
9.3.1 Materia: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE 9.3.2 Docente: Prof.ssa BARBARA MICCHI 9.3.3 Libri di testo adottati: Performer Culture and Literature vol.2 e 3 di M. Spiazzi, M. Tavella, M. Layton, Lingue Zanichelli -fotocopie fornite dall’insegnante 9.3.4 Ore di lezione Le ore di lezione presumibilmente effettuate saranno n. 90 su 99. Sono state perse diverse ore di lezione per le varie attivita come visite guidate, assemblee d’Istituto, partecipazione a convegni e conferenze. Il recupero e stato effettuato in itinere dedicandogli alcuni momenti praticamente in ogni lezione. 9.3.5 Obiettivi conseguiti: -Acquisizione di strumenti per un confronto fra la propria e la cultura straniera, per una migliore comprensione e accettazione dell’altro. -Competenza comunicativa a livello intermedio (livello B2 Common European Framework) -Capacita di sostenere una conversazione scorrevole adeguata al contesto ed alla situazione di comunicazione, esponendo e sostenendo le proprie opinioni. -Capacita di esporre gli argomenti di letteratura studiati in modo chiaro e articolato. -Capacita di leggere e analizzare una varieta di testi, compresi testi letterari. -Capacita di scrivere un testo su una gamma di argomenti relativi ai propri interessi e agli argomenti affrontati in classe e di analisi di un testo letterario -Conoscenza dei tratti fondamentali della letteratura di lingua inglese, con particolare riferimento alla poesia, teatro e narrativa dei secoli XIX e XX, con particolare riferimento alle tematiche, ai movimenti culturali e ai testi peculiari del periodo suddetto. 9.3.6 Obiettivi programmati e non conseguiti Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, anche se, naturalmente, non tutti gli studenti hanno conseguito ogni obiettivo in modo soddisfacente, comunque il livello generale della classe e buono. In particolare alcuni allievi trovano difficolta ad usare la lingua in modo corretto e mostrano incertezze nell’analizzare un testo se non attentamente guidati. Per alcuni allievi la capacita di rielaborazione personale e di operare collegamenti non e sempre adeguata. 9.3.7 Metodi di insegnamento Per il raggiungimento degli obiettivi individuati e stato fatto costante riferimento all’approccio comunicativo. Le lezioni sono state svolte prevalentemente in lingua. Sono stati analizzati testi e documenti secondo il metodo induttivo dove l’insegnante ha svolto il ruolo di guida stimolando negli alunni la partecipazione critica e personale e nello stesso tempo fornendo loro gli strumenti per la conoscenza critica e interdisciplinare. Sono stati proposti lavori a coppie e di gruppo, ricerche individuali e di gruppo e commento di materiale autentico. 9.3.8 Mezzi e strumenti di lavoro -Libro di testo -Fotocopie e appunti forniti dall’insegnante -Internet 9.3.9 Spazi Le lezioni sono state tenute nell’aula scolastica.
23
9.3.10 Strumenti di verifica e criteri di valutazione Prove scritte: domande aperte sugli argomenti di letteratura (tipologia B terza prova); analisi di un testo letterario (poesia) Prove orali: interrogazioni tradizionali e 2 presentazioni di lavori pluridisciplinari e/o di approfondimento /interrogazioni brevi n.2 simulazione terza prova (Tipologia B)
La valutazione ha tenuto presente: a) la padronanza della lingua (capacita di comprensione, conoscenza del lessico, correttezza grammaticale e intonazione e pronuncia per l’orale) b) il livello quantitativo e qualitativo del contenuto sviluppato c) la coerenza con l’argomento o il quesito proposto, premiando l’originalita , la creativita , la capacita di elaborazione critica e di operare collegamenti. d) l’impegno, la frequenza, i miglioramenti dimostrati durante l’anno scolastico 9.3.11 CONTENUTI MODULE 1: IMAGINATION VERSUS REASON (from Pre-Romanticism to Romanticism) OBJECTIVES
Identify the main
features of the pe-
riod
Identify Romantic
themes: imagina-
tion, childhood,
nature
Identify elements
of Romantic po-
etry
Enhance stu-
dents’ response to
the ideas of the
Age
Encourage a crea-
tive approach to
literary texts and
language
AUTHORS/TEXTS SKILLS /STRATEGIES
Analyse po-
etry/prose
Discuss
Compare
Express opinions
Work as a group in
preparing a presen-
tation
Develop organiza-
tional, rhetorical
and presentation
skills
Be able to think in-
dependently
W.BLAKE:
(from Songs of Innocence and Songs
of Experience)
The Lamb-The Tyger
London
The Chimney Sweeper I/II
The Echoing Green
W. WORDSWORTH
My heart Leaps Up
Daffodils
S. T .COLERIDGE :
The Rime of the Ancient
Mariner (Part I, II, IV,VII -
extracts)
M. SHELLEY:
from Frankenstein or the Modern
Prometheus:
The creation of the monster
DOCUMENTS/LINKS :
Blake: A Letter to Rev. Dr.
Trusler
Preface to the Lyrical Ballads:
A certain colouring of
Imagination
“The Sublime” (extract) by
Burke
24
Comparing literatures:
The epistolary novel: M. Shelley and
Foscolo:
Le Viscere delle Alpi from Le Ultime
Letter di Jacopo Ortis and
Frankenstein and the Monster from
Frankenstein, or the Modern
Prometheus
Link paintings and
poems/quotations
of the period
through themes im-
agination, nature,
childhood, individu-
alism….
PROJECT/GROUPWORK: ”NATURE
AND THE SUBLIME”
PPT linking ART and LITERATURE:
Romantic Poetry
Romantic Painting
THE ROMANTIC REVOLUTION:
timeline, historical, social and
cultural background: main features.
MODULE 2: THE OTHER SIDE OF THE COIN (Victorian Age) OBJECTIVES
Identify the main
issues of the pe-
riod
Identify themes of
the Victorian pe-
riod: social injus-
tice, poverty, edu-
cation, the dou-
ble, the compro-
mise, art, etc.)
Understand the
various ways in
which these is-
sues and themes
are dealt with
Understand the
role of the narra-
tor in the texts
Enhance stu-
dents’ response to
the ideas of the
Age
AUTHORS/TEXTS SKILLS/STRATEGIES
Read literary texts
(skimming and
scanning)
Analyse texts
Compare
Express opinions
Work as a group in
preparing a presen-
tation
Develop organiza-
tional, rhetorical
and presentation
skills
Be able to contextu-
alize
Be able to think in-
dependently
C. DICKENS :
from Hard Times:
Coketown
Definition of a Horse
R.L.STEVENSON:
from The Strange Case of Dr Jekyll
and Mr Hyde:
The Story of the Door
O.WILDE
from the Picture of Dorian Gray:
Basil’s Studio
I would give my soul
DOCUMENTS/LINKS :
The Pre-Raphaelite Painters:
D.G. Rossetti: ‘Ecce Ancilla
Domini’
C. Darwin: ‘Man’s Origin’
extract from ‘The Descent of
Man and Selection in relation
to Sex’
Preface to The Picture of
Dorian Gray
Comparing Literatures:
25
The Decadent Artist: Wilde and
D’Annunzio: Andrea Sperelli from Il
Piacere
THE VICTORIAN COMPROMISE:
timeline, historical, social and
cultural background: main features
MODULE 3: THE ROLE OF THE WOMAN IN SOCIETY (from the 18th century to nowadays) OBJECTIVES
Identify the main
issues of the pe-
riod
Identify the theme of freedom, war, work, family, education in rela-tion to women, especially the search for per-sonal identity, equal rights and social independ-ence, etc.
Become aware of the psychologi-cal/ emotional as-pects involved
Understand the various ways in which these is-sues and themes are dealt with
Understand the
role of history in
literature
Enhance students’
response to the
ideas of the Age
Encourage a crea-
tive approach to
literary texts and
language
AUTHORS/TEXTS SKILLS/STRATEGIES
Read literary texts
(skimming and
scanning)
Analyse texts
Compare
Express opinions
Improve cultural
awareness through
an insight into the
role of the woman
through the centu-
ries
Work as a group in
preparing a presen-
tation
Develop organiza-
tional, rhetorical
and presentation
skill
Be able to contextu-
alize
Be able to think in-
dependently
8. Link fearless women in history and cultural-social-historical context of the period through various themes
J. AUSTEN:
from Pride and Prejudice:
Darcy proposes to Elizabeth
G. B. SHAW:
Pygmalion (extract)
J. JOYCE:
from The Dubliners:
Eveline
DOCUMENTS/LINKS:
W. Hunt: ‘The Awakening
Conscience’
PROJECT/GROUPWORK:
“INSPIRATIONAL WOMEN IN HISTORY”
PPT linking THE ROLE OF WOMEN and
SOCIETY
26
MODULE 4: REBELLION AND ANGER (20th century) OBJECTIVES
Identify the main
issues of the pe-
riod
Identify themes of
the Modern pe-
riod, especially
the search for in-
dependence, na-
tional identity,
peace, war, alien-
ation, fragmenta-
tion, fear, etc.
Understand the
various ways in
which these is-
sues and themes
are dealt with
Understand the
role of the narra-
tor/the poet in
the texts
Enhance stu-
dents’ response to
the ideas of the
Age
Encourage a crea-
tive approach to
literary texts and
language
AUTHORS/TEXTS SKILLS/STRATEGIES
Read literary texts
(skimming and
scanning)
Analyse texts
Compare
Express opinions
Work as a group in
preparing a mind
map (themes-quo-
tations)
Be able to contextu-
alize
Be able to think in-
dependently
W. OWEN:
Dulce et Decorum est Pro
Patria Mori
R.BROOKE:
The Soldier
G.ORWELL
from 1984:
Big Brother is watching you
S.BECKETT
from Waiting for Godot:
Nothing to be done
DOCUMENTS/LINKS:
P. Nash: ‘The Menin Road'
P. Nash: ‘We are making a
New World’
W. Owen: ‘Letter from the
Trenches’
THE 20th CENTURY:
timeline, historical, social and
cultural background: main features
27
9.4. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
9.4.1 Materia: FILOSOFIA 9.4.2 Docente: Prof.ssa ANNA RITA GRANDINI 9.4.3 Libri di testo adottati:
U. Eco-R. Fedriga, Storia della Filosofia, Ed. Laterza, voll. 2-3
9.4.4 Ore di lezione effettuate: n. ore 91 su n. ore 99 previste dal piano di studi
9.4.5 Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze, competenze, capacita )
CONOSCENZE
Conoscere le principali teorie filosofiche studiate Conoscere il lessico filosofico specifico degli autori studiati Conoscere gli ambiti di pensiero maggiormente sviluppati nei filosofi studiati Individuare ed analizzare le differenze di significato degli stessi concetti in diversi
autori COMPETENZE
Ricostruire organicamente, nei suoi nessi essenziali, il pensiero dei filosofi studiati Confrontare – individuando analogie e differenze – le diverse risposte fornite dai filosofi
allo stesso problema Organizzare per nuclei tematici le conoscenze apprese attraverso il tradizionale
impianto storico-cronologico Saper ricostruire, nella lettura dei testi filosofici, la strategia argomentativa e gli scopi
dell’autore CAPACITA
Individuare e formulare i problemi filosofici fondamentali Assumere punti di vista diversi rispetto a concezioni o tesi storicamente definite Valutare il significato e le funzioni della filosofia anche in rapporto alla realta
contemporanea Elaborare le linee fondamentali di una propria filosofia
I primi due obiettivi di conoscenza, competenza e capacita rappresentano i livelli minimi raggiunti dagli studenti.
9.4.6 Obiettivi programmati e non conseguiti (con relativa motivazione) Nessuno 9.4.7 Metodi di insegnamento (Lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem solving, simulazioni, ecc.) Lezione frontale Ricerca individuale e/o di gruppo Analisi di testi e documenti Elaborazione di schemi e mappe concettuali 9.4.8 Mezzi e strumenti di lavoro (materiale audiovisivo, multimediale, ecc.) Libri di testo Testi filosofici
28
Dizionari di filosofia Dispense, materiale fotocopiato, mappe concettuali Appunti delle lezioni Sussidi audiovisivi e informatici
9.4.9 Spazi (biblioteca, palestra, laboratorio, ecc.) Aula Laboratorio multimediale
9.4.10 Strumenti di verifica n. 2 verifiche orali
n. 5 verifiche semistrutturate (a risposte aperte) 9.4.11 Contenuti
MODULO 1 Il Romanticismo tedesco ed europeo Un antecedente del fenomeno romantico: lo Sturm und Drang
Il Romanticismo come “problema”: ambivalenze romantiche (L. Mittner)
Il circolo di Jena.
Motivi tipici del Romanticismo tedesco
Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di altre vie d’accesso alla realta e all’Assoluto
Il senso dell’Infinito
La vita come inquietudine e desiderio
Infinita e creativita dell’uomo
Individualismo e anti-individualismo
L’amore come anelito di fusione totale e cifra dell’Infinito
La nuova concezione della storia
La filosofia politica romantica
La nuova concezione della Natura
L’ottimismo al di la del pessimismo
La diffusione del Romanticismo in Europa
Romanticismo e filosofia ottocentesca
MODULO 2 L’ Idealismo romantico tedesco Dal kantismo all’idealismo: il dibattito sulla cosa in sé
Caratteri generali dell’Idealismo romantico tedesco
Letture:
La missione del dotto (Fichte)
La natura dell’opera d’arte (Schelling)
Hegel
Vita e opere; la fase giovanile; i capisaldi del sistema; compiti e partizioni della filosofia; la dialettica; la
critica agli Illuministi, a Kant, ai Romantici, a Fichte e a Schelling; le tappe e le “figure” fondamentali della
Fenomenologia dello Spirito; la logica; la filosofia della natura; la filosofia dello Spirito soggettivo, oggettivo
e assoluto; filosofia e storia della filosofia; il dibattito sulle teorie politiche.
Letture:
L’identità di reale e razionale
29
MODULO 3 Dalla spaccatura della scuola hegeliana a Marx Destra e Sinistra: la religione e la politica
Feuerbach
La critica ad Hegel; la riduzione della teologia ad antropologia; umanismo e filantropismo.
Lettura:
L’origine della religione cristiana
Marx
Vita e opere; caratteristiche del marxismo; il rapporto con Hegel; la critica alla civilta moderna ed al
liberalismo; la critica all’economia borghese e la problematica dell’alienazione; la critica ai falsi socialismi;
il distacco da Feuerbach; la religione come oppio del popolo; il materialismo storico; il concetto di ideologia
e il rapporto struttura/sovrastruttura; il materialismo dialettico; il Manifesto del partito comunista e la lotta
di classe; Il Capitale e la teoria del plusvalore; la rivoluzione e la dittatura del proletariato; le fasi della
futura societa comunista.
Letture:
Le Tesi su Feuerbach
Il Manifesto del Partito Comunista
Quanto resta oggi delle delle analisi di Marx? (G. De Rosa)
Problemi aperti (G. Reale-D. Antiseri)
MODULO 4 Critica e rottura del sistema hegeliano Schopenhauer
Vita e scritti; radici culturali del sistema; il mondo della rappresentazione come velo di Maya; la scoperta
della via di accesso alla cosa in sé; caratteri e manifestazioni della Volontà di vivere; il pessimismo e la critica
alle varie forme di ottimismo; le vie della liberazione dal dolore.
Letture:
Il mondo come rappresentazione
La volontà
Kierkegaard
Vita e scritti; l’esistenza come possibilita e fede; la verita del singolo; gli stadi dell’esistenza; l’angoscia come
sentimento del possibile; disperazione e fede; l’istante e la storia; la polemica contro lo scientismo.
Letture:
Lo stadio estetico
L’angoscia della libertà
MODULO 5 Il Positivismo come Romanticismo della scienza Caratteri generali e contesto storico del Positivismo europeo; Positivismo, Illuminismo
e Romanticismo.
Il Positivismo sociale.
Comte
Vita e scritti; la legge dei tre stadi e la classificazione delle scienze; la sociologia; la dottrina della scienza e
la sociocrazia; la divinizzazione della storia e la religione della scienza.
30
Letture:
Il significato del positivismo
La legge dei tre stadi
Il Positivismo evoluzionistico: il concetto di evoluzione e il principio romantico dell’infinito;
la teoria dell’evoluzione e Darwin.
Letture: L’idea dell’evoluzione Le leggi della variazione Spencer Vita e scritti; la dottrina dell’Inconoscibile e i rapporti fra scienza e religione; la teoria dell’evoluzione; biologia, psicologia e teoria della conoscenza; sociologia e politica; l’etica evoluzionistica. Letture: Il principio dell’evoluzione
MODULO 6 La crisi del soggetto Nietzsche
Vita e scritti; filosofia e malattia; nazificazione e denazificazione; caratteristiche del pensiero e della
scrittura di Nietzsche; il periodo giovanile; il periodo “illuministico”; il periodo di “Zarathustra”; le tre
metamorfosi dello spirito; l’ultimo Nietzsche.
Letture:
Apollineo e dionisiaco
La morte di Dio
Come il mondo vero divenne una favola
Delle tre metamorfosi
Il peso più grande
L’eterno ritorno
Il tentativo di Nietzsche di superare il nichilismo (K. Lӧ with)
Freud
La rivoluzione psicoanalitica; dall’anatomia del cervello alla “catarsi ipnotica”; dall’ipnotismo alla
psicoanalisi; inconscio, rimozione, censura; la teoria del “transfert”; la struttura dell’apparato psichico: Es,
Ego, Super-Ego; l’interpretazione dei sogni; il concetto di “libido” e la sessualita infantile; il complesso di
Edipo; la lotta tra Eros e Thanatos e il “disagio della civilta ”.
Letture:
Il sogno e il desiderio
L’io non è padrone in casa propria (P. Ricoeur)
I maestri del sospetto (P. Ricoeur)
Il neo-freudismo americano
Erich Fromm: la problematica di Avere o essere?
MODULO 7
L’esistenzialismo
Caratteri generali
Heidegger
Vita e scritti; essere ed esistenza; esistenza inautentica ed esistenza autentica; il tempo e la storia; il
secondo Heidegger.
Letture:
31
Il problema dell’essere
Lettera sull’umanismo
L’oblio della verità
Il sacro
Sartre
Vita e scritti; esistenza e liberta ; dalla teoria dell’ “assurdo” alla dottrina dell’ “impegno”; la critica della
ragione dialettica.
Letture:
L’esistenza degli altri
L’esistenzialismo è un umanismo
MODULO 8
Un’etica che guarda al futuro
Hans Jonas
Vita e scritti; un’etica per la civilta tecnologica: dall’imperativo categorico kantiano al nuovo imperativo
ecologico; la responsabilita verso le generazioni future; la bioetica e il problema del male.
Letture:
La domanda senza risposta. Alcune riflessioni su scienza, ateismo e la nozione di Dio
Il diritto di morire
Il concetto di Dio dopo Auschwitz. Una voce ebraica
MODULO 9
Gli sviluppi della riflessione epistemologica
Popper
Vita e opere; il rapporto con il neopositivismo; l'influenza di Einstein; il criterio di falsificabilita ; inesistenza
ed esistenza di un “metodo” scientifico; la critica epistemologica al marxismo e alla psicoanalisi; il rifiuto
dell'induzione e la teoria della mente come “faro” re non come “recipiente”; scienza e verita : il fallibilismo;
la teoria dei tre mondi; epistemologia e filosofia politica; storicismo, utopia e violenza; la teoria della
democrazia; il riformismo gradualista; Cattiva maestra televisione.
32
9.5. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
9.5.1 Materia: STORIA 9.5.2 Docente: Prof.ssa ANNA RITA GRANDINI 9.5.3 Libri di testo adottati: A. Giardina-G. Sabbatucci-V. Vidotto, I Mondi della Storia, Editori Laterza, vol. 3 9.5.4 Ore di lezione effettuate: n. ore 71 su n. ore 66 previste dal piano di studi
9.5. 5 Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze, competenze, capacita )
CONOSCENZE Conoscere gli avvenimenti piu significativi dallo scoppio della prima guerra mondiale
alla nascita e agli sviluppi del bipolarismo, nel loro sviluppo cronologico Conoscere le principali problematiche politico-istituzionali e socio-economiche
dell’Italia e dell’Europa – con riferimenti alla storia mondiale – dal 1914 agli sviluppi del bipolarismo
Approfondire la conoscenza e l’uso di termini e concetti storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali
Ampliare la conoscenza e le modalita d’uso dei termini e dei concetti fondamentali della critica storica
COMPETENZE
Cogliere la complessita e l’interdipendenza degli eventi storici piu significativi Individuare, nello svolgersi dei processi storici, le interazioni tra le dimensioni
istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi ed ambientali Interpretare in maniera autonoma documenti storici e testi storiografici Saper usare le conoscenze storiche come orizzonte di riferimento per una lettura piu
consapevole e completa delle dinamiche culturali apprese in altri contesti di studio CAPACITA
Organizzare e strutturare i contenuti in testi esaustivi ed efficaci di diversa lunghezza Elaborare un testo argomentativo attraverso l’analisi e l’interpretazione di una
documentazione proposta Individuare le ragioni della diversita di interpretazioni relative a specifiche
problematiche storiche Saper valutare i processi storici studiati, alla luce di diverse interpretazioni
storiografiche I primi due obiettivi di conoscenza, competenza e capacita rappresentano i livelli minimi raggiunti dagli studenti.
9.5.6 Obiettivi programmati e non conseguiti (con relativa motivazione) Nessuno 9.5.7 Metodi di insegnamento (Lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato,
problem solving, simulazioni, ecc.) Lezione frontale Ricerca individuale e/o di gruppo
33
Analisi di testi e documenti Elaborazione di schemi e mappe concettuali 9.5.8 Mezzi e strumenti di lavoro (materiale audiovisivo, multimediale, ecc.) Libri di testo Cronologie Tavole sinottiche Dispense, materiale fotocopiato, mappe concettuali e schemi riassuntivi Appunti delle lezioni Sussidi audiovisivi e informatici Atlanti storici e geografici Raccolte di documenti Bibliografie Opere storiografiche 9.5.9 Spazi (biblioteca, palestra, laboratorio, ecc.)
Aula Laboratorio multimediale
9.5.10 Strumenti di verifica n. 2 verifiche orali n. 3 verifiche semistrutturate (a risposte aperte) n. 2 relazioni
9.5.11 Contenuti MODULO 1 L’incendio dell’Europa Guerra e rivoluzione Un difficile dopoguerra L’Italia: dopoguerra e fascismo Letture: Il secolo breve L’intervento italiano, una sorta di piccolo colpo di Stato (G. Procacci) Le interpretazioni della prima guerra mondiale (G. Lehner) Le ragioni del successo della rivoluzione bolscevica (E. H. Carr) La dittatura del proletariato (Lenin) La rivoluzione permanente (Trockij) Il socialismo in un solo paese (Stalin) Il gulag (A. Solz enicyn) La Kolyma (V. Salamov) Lo stalinismo (R. Medvedev) Manifesto degli intellettuali fascisti (G. Gentile) Manifesto degli intellettuali antifascisti (B. Croce) Le interpretazioni del fascismo (De Bernardi-Guarracino) MODULO 2 Dalla grande crisi al conflitto mondiale Una crisi planetaria L’Europa degli anni ’30: democrazie e dittature Il fascismo in Italia Oltre l’Europa Guerra mondiale, guerra totale Letture:
34
La dottrina economica di J. M. Keynes Come valutare il nazismo? I meccanismi del terrore Le tre guerre della Resistenza (C. Pavone) L’impegno morale e l’asprezza della lotta partigiana (da Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino) MODULO 3 Il mondo diviso La guerra fredda (1945-73) La decolonizzazione L’Italia della Prima Repubblica (1945-89) Letture: La Nuova Frontiera (Kennedy) La Costituzione italiana
35
9.6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
9.6.1 Materia: MATEMATICA 9.6.2 Docente: Prof. ssa EMILIA SORVILLO 9.6.3 Libri di testo adottati: Libri di testo adottati: Massimo Bergamini - Anna Trifone - Graziella Barozzi ed. Zanichelli - Matematica.blu 2.0 L'eserciziario matematico, DeA scuola, Ghisetti e Corvi 9.6.4 Ore di lezione: n. ore 118 su n. ore 133 previste dal piano di studi (non sono conteggiate le ore impiegate in assemblee, nei viaggi di istruzione e nelle visite guidate, in conferenze ed altre attivita promosse dal Consiglio di Classe). 9.6.5 Obiettivi conseguiti Gli obiettivi relativi alle conoscenze sono sostanzialmente raggiunti da una parte della classe significativa. La padronanza del linguaggio disciplinare e mediamente sufficiente. Per quanto riguarda invece abilita e competenze, soprattutto nello scritto, rimangono significative incertezze in diversi alunni, anche legate ad una padronanza dei fondamenti concettuali e metodologici della disciplina non del tutto adeguata. 9.6.6 Metodi di insegnamento Lezione frontale, lezione dialogata, discussione ed esercitazione in classe, peer tutoring e peer teaching. Solitamente gli argomenti sono stati introdotti attraverso un lavoro di “esplorazione informale”, facendo riferimento a problemi interni o esterni alla matematica; successivamente si e proceduto ad una loro formalizzazione, anche attraverso l'introduzione di definizioni; infine si sono viste le principali applicazioni dei concetti introdotti. 9.6.7 Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo. Dispense a cura dell'insegnante. Utilizzo della calcolatrice scientifica. 9.6.8 Spazi Le lezioni si sono svolte nell’aula scolastica. 9.6.9 Strumenti di verifica Nel corso dell’anno sono state proposte agli alunni diverse verifiche scritte, le ultime delle quali sulla falsariga della seconda prova scritta dell'esame di stato, ovvero articolate in problemi e quesiti. Diversi dei problemi e dei quesiti proposti sono stati scelti da tracce assegnate nel corso degli anni scorsi. E' stata svolta anche una simulazione della seconda prova scritta dell'esame ed e stata oggetto di valutazione. Le verifiche orali sono consistite in “classiche interrogazioni alla lavagna”, in cui si sono privilegiati gli aspetti concettuali a scapito di quelli maggiormente “calcolativi”/tecnici. 9.6.10 CONTENUTI
Conoscenze Definizioni: limite di una funzione; continuita di una funzione in un punto e in un intervallo; tipologie di discontinuita di una funzione. Derivata di una funzione in un punto e funzione derivata di una funzione assegnata. Classificazione dei punti di non derivabilita . Massimo e minimo di una funzione; punto di massimo e punto di minimo. Integrale definito. Primitiva di una funzione assegnata. Equazione differenziale (ODE), ordine di una ODE, soluzione, ODE lineare.
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Teoremi: Di esistenza degli zeri di una funzione. Di de l'Ho pital. Rolle, Lagrange, Cauchy. Della media. Fondamentale del calcolo integrale. Formule: relative ai teoremi sopra riportati. I limiti notevoli. Derivate delle funzioni elementari e algebra della derivata. Idem per gli integrali. Formula di integrazione per parti. Varie: l'espressione analitica e i grafici cartesiani delle principali funzioni elementari: potenza ad esponente razionale e potenza inversa; seno, coseno, tangente e loro inverse; esponenziale e logaritmo; logistica. Asintoto di una funzione. Relazione tra derivata prima e monotonì a; tra derivata seconda, concavita e punti di flesso. Relazione tra derivata di una funzione in un punto e coefficiente angolare della retta tangente alla funzione in quel punto. Abilità e competenze Saper illustrare il concetto di limite di una funzione, in relazione ad una sua interpretazione grafico-cartesiana. La questione del numero delle soluzioni di equazioni algebriche e della loro solubilita per radicali. La relazione tra definizioni algebriche di quantita (fisiche e non solo) e la definizione in termini di derivate (velocita , accelerazione…). Il percorso concettuale che conduce alla definizione di integrale definito. Saper calcolare e determinare limiti, derivate, integrali, anche tramite l'applicazione di “tecniche particolari” (sostituzione, limiti notevoli...). Saper calcolare la derivata di semplici funzioni a partire dalla definizione. Saper scomporre in funzioni elementari una funzione di cui e assegnata l'espressione analitica. Saper determinare l'espressione analitica di funzioni che soddisfano condizioni assegnate (passaggio da punti, tangenza, estremanti, flessi, asintoti). Saper studiare “in senso classico” una funzione di cui e assegnata l'espressione analitica. Saper determinare soluzioni approssimate di equazioni trascendenti tramite l'algoritmo della bisezione. Saper risolvere problemi di ottimo in una variabile. Saper calcolare la lunghezza di una curva di espressione analitica assegnata tramite l'applicazione di integrali definiti; l'area di una superficie curva al di sotto di una funzione assegnata e il volume del solido di rotazione generato dalla rotazione attorno all'asse delle ascisse di una funzione assegnata. Saper risolvere equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti e problemi di Cauchy relativi. Saper risolvere problemi e quesiti, assegnati nelle prove scritte di matematica dell'Esame di Stato negli anni passati, relativi agli ambiti di contenuto affrontati.
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9. 7. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
9.7.1 Materia: FISICA 9.7.2 Docente: Prof. ssa CLAUDIA BERTAGNI 9.7.3 Libri di testo adottati:
Antonio Caforio, Aldo Ferilli “Fisica! Le regole del gioco” Vol.3 Ed. LE MONNIER SCUOLA
9.7.4 Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2016-2017 n. ore 80 su n. ore 99 previste dal piano di studi (inizio lezioni 8/11/2016). 9.7.5 Obiettivi conseguiti Gli obiettivi relativi alle conoscenze sono sostanzialmente raggiunti. Per quanto riguarda invece abilita e competenze, soprattutto nello scritto, rimangono incertezze in diversi alunni, anche legate ad una padronanza dei fondamenti concettuali e metodologici della disciplina non del tutto adeguata. 9.7.6 Metodi di insegnamento Lezione frontale, lezione dialogata, esercitazione in classe. Gli argomenti sono stati presentati o a livello teorico seguito da opportuni esempi, oppure come fatto sperimentale cui e seguito un inquadramento teorico. Su ogni argomento sono stati svolti sia in classe che a casa esercizi, problemi, test. Per gli alunni in difficolta si e provveduto con recuperi in itinere. 9.7.7 Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo; materiali disponibili sul web. 9.7.8 Spazi Aula e laboratorio di fisica. 9.7.9 Strumenti di verifica Verifiche scritte, interrogazioni orali, test a risposta chiusa, test a risposta aperta. 9. 7. 10 CONTENUTI
Conoscenze Ripasso di alcuni argomenti di fisica svolti il quarto anno: campi magnetici generati da magneti e da correnti, interazione magnetica tra correnti elettriche, il campo magnetico di alcune distribuzioni di correnti (il filo rettilineo, la spira circolare, il solenoide), forze magnetiche sulle correnti e sulle cariche elettriche, la legge di Lorentz, l’azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente, il flusso e la circuitazione del campo magnetico. L’induzione elettromagnetica: la legge di Faraday-Neumann e la legge di Lenz, mutua induzione e autoinduzione, i circuiti RL e l’energia degli induttori, i circuiti elettrici a corrente alternata, i trasformatori. Le onde elettromagnetiche: il campo elettromagnetico e la velocita della luce, la corrente di spostamento, le equazioni di Maxwell, la propagazione delle onde elettromagnetiche. La cinematica nella relativita ristretta: i postulati della relativita ristretta, le trasformazioni di Lorentz, simultaneita e dilatazione dei tempi, la contrazione delle lunghezze, la composizione relativistica delle velocita , lo spazio-tempo. La dinamica nella relativita ristretta: massa, quantita di moto e forza nella dinamica relativistica, l’equivalenza tra massa ed energia, l’invariante energia-quantita di moto, il fotone, trasformazioni di massa in energia e di energia in massa, la conservazione della massa-energia. La fisica quantistica: la radiazione di corpo nero e i quanti di Planck, i quanti di luce (l’effetto
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fotoelettrico), la scoperta dell’elettrone, i primi modelli atomici (Thomson, Rutherford, Bohr), il modello di Bohr e la quantizzazione dei livelli energetici, le onde di de Broglie, il dualismo onda corpuscolo, il principio di indeterminazione di Heisenberg.
Abilità e competenze Saper illustrare: il fenomeno dell'induzione elettromagnetica, le varie evidenze sperimentali e il loro elemento accomunante; la legge di Faraday-Neumann-Lenz e la sua applicazione ai circuiti elettrici; il concetto di forza elettromotrice indotta; il concetto di corrente alternata e l'interpretazione qualitativa del suo comportamento; il passaggio dai teoremi di Gauss e sulla circuitazione nel caso statico a quello dinamico (la corrente di spostamento e le equazioni di Maxwell); le onde elettromagnetiche e l'interpretazione della luce come onda elettromagnetica; la crisi del concetto di etere ed i fondamenti della relativita ristretta come superamento della teoria classica; i postulati di relativita e di invarianza della velocita della luce; le trasformazioni di Lorentz; la critica del concetto di simultaneita e la nuova concezione del tempo; la contrazione delle lunghezze e la dilatazione dei tempi; la composizione delle velocita ; l'ipotesi dei quanti come spiegazione di fenomeni su scala atomica; il dualismo onda corpuscolo; il principio di indeterminazione. Saper estendere l’interpretazione energetica ad ambiti nuovi con l'interpretazione relativistica del concetto di massa e la sua applicazione alla descrizione di fenomeni naturali. Saper risolvere semplici problemi relativi agli ambiti di contenuto elencati sopra; saper affrontare con occhio critico la definizione di “realta fisica”, a confronto con il concetto di “modello matematico”; essere consapevoli del carattere storico, ne statico ne definitivo di leggi e teorie fisiche.
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9.8 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
9.8.1 Materia: SCIENZE NATURALI 9.8.2 Docente: Prof. ssa LORIANA MUCCINI 9.8.3 Libri di testo adottati: Pignocchino Feyles SCIENZE DELLA TERRA Sei Valitutti DAL CARBONIO AGLI OGM PLUS BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE Zanichelli 9.8.4 Ore di lezione: n. ore 80 su n. ore 99 previste dal piano di studi (non sono conteggiate le ore impiegate in assemblee, nei viaggi di istruzione e nelle visite guidate, in conferenze ed altre attivita promosse dal consiglio di classe).
9.8.5 Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze, competenze, capacita ) Gli alunni, in media, pur con livelli differenziati:
- possiedono le conoscenze ed hanno le competenze necessarie per discutere le varie tematiche trattate, con un appropriato linguaggio specifico disciplinare; - sono in grado di affrontare situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in modo flessibile e personalizzato le strategie di approccio; - sanno effettuare collegamenti interdisciplinari, quando necessario. 9.8.6 Obiettivi programmati e non conseguiti Nessuno
7.6.7 9.8.7 Metodi di insegnamento Lezioni frontali e/o dialogate, lezioni multimediali, lezioni condotte da alunni, lavori di gruppo,
esercitazioni in classe, esperienze di laboratorio 9.8.8 Mezzi e strumenti di lavoro Lavagna tradizionale, computer. Laboratorio di Biologia e Chimica Libro di Testo, disponibilita di altri libri di testo, files con presentazioni power point lasciati a disposizione degli alunni. 9.8.9 Spazi Aula, laboratorio di Biologia e Chimica
9.8.10 Strumenti di verifica Verifiche scritte con domande strutturate e semistrutturate, elaborati secondo le modalita ed i contenuti del tipo della terza prova scritta (tipologia B) prevista dall'Esame di Stato. Colloqui orali con richiesta di argomentazioni sui contenuti oggetto di verifica e con risoluzione di esercizi, quando previsto dallo specifico tema trattato.
Per le prove scritte e stata considerata sufficiente una prova in cui l’alunno abbia realizzato il 60% del punteggio massimo assegnato. E’ stato accertato il livello di conoscenza degli argomenti verificati; la capacita di collegamento, di problem solving, di approfondimento e di rielaborazione personale sono state motivo di piu alta valutazione. Per i colloqui orali, una volta accertata la sufficiente conoscenza degli argomenti verificati e la soddisfacente padronanza di un linguaggio specifico disciplinare, e stata assegnata una piu alta votazione nel caso in cui l’alunno abbia dimostrato capacita di collegamento, di approfondimento, di rielaborazione personale e/o di approfondimenti personali. Sia per le prove scritte che per quelle orali sono stati utilizzati tutti i voti da 1 a 10.
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9.8.11 CONTENUTI
U.D1: L'atomo di carbonio: caratteristiche. Recupero concetti programmi precedenti (numero
ossidazione, reazioni eso ed dendotermiche).
U.D.2: Tipi di isomeria; isomeri conformazionali, di posizione ed isomeri geometrici; isomeri
ottici; la chiralita . La configurazione assoluta e le proiezioni di Fischer.
U.D.3: Ibridizzazione degli orbitali: sp, sp2, sp3 e relative geometrie. Legame sigma e pi
greco. Caratteristiche, nomenclatura, reattivita e proprieta chimico- fisiche degli idrocarburi
alifatici (alcani, alcheni, alchini) ed aromatici. Concetto di aromaticita .
U.D.4: I composti organici ed i relativi gruppi funzionali. Caratteristiche, nomenclatura,
reattivita e proprieta chimico- fisiche di: alcoli, ammine, composti carbonilici, acidi
carbossilici e loro derivati. Principali meccanismi che guidano le reazioni organiche.
U.D.5: Struttura, proprieta chimico-fisiche, reattivita e funzioni biologiche di: carboidrati,
proteine, lipidi ed acidi nucleici, micro RNA. . Recupero concetti di duplicazione trascrizione
traduzione. Cenni di epigenetica.
U.D.6: Metabolismo: anabolismo, catabolismo, vie metaboliche, ATP e le reazioni accoppiate
coenzimi NAD e FAD. Trasporto di Na e K attraverso la membrana cellulare Regolazione dei
processi metabolici. Metabolismo dei carboidrati: glicolisi, decarbossilazione ossidativa, ciclo
dell'acido citrico, fosforilazione ossidativa e teoria chemioosmotica. Il controllo della
glicemia. Cenni al metabolismo dei lipidi. Fasi, reazioni e significato biologico di fotosintesi
clorofilliana (cenni). La fermentazione alcolica ed lattica.
U.D.7: Biotecnologie classiche e nuove. Tecnologia delle colture cellulari. Principali tecnologie
del DNA ricombinante; importanza di vettori, enzimi di restrizione, separazione di
frammenti di DNA con elettoforesi, unione di frammenti di DNA, individuazione di sequenze
specifiche, ibridazione, sintesi di sonde, localizzazione di una specifica sequenza di basi in un
frammento di restrizione, le trascrittasi inverse. Fasi e significato della PCR. Sequenziamento
del DNA col metodo Sanger. Clonaggio e clonazione. Ingegneria genetica e OGM.
Bioinformatica
U.D.8: Prove dirette ed indirette a supporto della struttura interna della Terra.
Caratteristiche chimico-fisiche di crosta (continentale ed oceanica), mantello (superiore,
astenosferico, inferiore) e nucleo (interno, esterno). Le superfici di discontinuita all’interno
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del modello ad involucri.
U.D.9: Morfologia dei fondali oceanici: dorsali oceaniche, rift valley e fosse oceaniche. Tipi di
margini (convergenti, divergenti, trascorrenti) e fenomeni che li interessano.
U.D.10: Composizione chimica della bassa atmosfera, stratificazione ed i principali fenomeni
che li riguardano (buco dell’ozonosfera, effetto-serra). Tempo atmosferico e clima; fattori ed
elementi del clima (temperatura, pressione, umidita ); le precipitazioni e la circolazione
atmosferica generale. Distribuzione geografica dei diversi tipi di clima e classificazione
climatica di Koppen.
LABORATORIO -Combustione del butano e sintesi del metano partendo da acetato di sodio e idrossido di sodio -Sintesi di iodioformio -Saggio di Tollens -Saponificazione -Catalisi con patata cotta, cruda, mela e lievito di birra
Seconda parte corso BLSD con attestato
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9.9 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
9.9.1 Materia: DISEGNO E STORIA DELL’ ARTE 9.9.2 Docente: Prof. ssa ROMINA BERTELLOTTI 9.9.3 Libri di testo adottati:
Giuseppe Nifosì “Arte in primo piano, l’Ottocento” Vol. 5 , Editori Laterza, 2010.
9.9.4 Ore di lezione effettuate:
Le ore di lezione effettivamente svolte nell’anno scolastico sono state n. 56 , su n. 66 ore previste dal piano di studi.
9.9.5 Obiettivi conseguiti:
COMPETENZE
CAPACITA’
CONOSCENZE
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico
Sviluppare la sensibilita alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio artistico
Saper leggere un’opera d’arte per coglierne caratteristiche, significati, iconografia, stile, tipologia, eventuale stato di conservazione
Saper individuare i significati ed i messaggi, propri di ogni opera artistica, collegandoli al contesto socio-culturale, alla posizione culturale dell’artista ed alla sua poetica personale
Saper effettuare confronti fra i vari periodi artistici e fra opere appartenenti a periodi diversi
Saper utilizzare un lessico specifico
Conoscere gli elementi fondamentali del linguaggio visivo e la modalita di lettura di un’opera d’arte scultorea, architettonica e pittorica.
Conoscere termini legati all’uso di un lessico specifico
Conoscere gli elementi fondamentali del periodo storico-culturale entro il quale si forma e si esprime l’opera d’arte
Conoscere gli elementi caratterizzanti un periodo artistico e un singolo artista
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9.9.6 Obiettivi programmati e non conseguiti: Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti da tutti gli studenti ed il livello medio della classe e mediamente discreto. Durante l’anno scolastico ci sono state delle difficolta per i continui e numerosi “stop” imprevisti ed imprevedibili che sono coincisi con i giorni che la classe aveva le ore della materia (il lunedì e il sabato), pertanto il programma si e basato sulle correnti artistiche dell’Ottocento.
9.9.7 Metodi di insegnamento:
1. Agli studenti sono state illustrate le finalita e gli obiettivi disciplinari, i contenuti della programmazione, gli obiettivi e le scadenze delle prove di verifica e le relative griglie di valutazione.
1. L’intervento dell’insegnante si e sviluppato partendo dal generale al particolare, dalla concretezza all'astrazione, cercando di indurre negli allievi lo stesso procedimento applicativo.
1. Gli argomenti sono stati svolti attraverso lezioni ex cattedra. Sono stati indispensabili momenti di stimolo e di addestramento all'attivita percettiva come premessa necessaria alle operazioni mentali di attenzione, osservazione, memorizzazione, analisi e sintesi.
2. Alle lezioni ex cattedra, sono state affiancate proiezioni visive di dvd di storia dell’arte oltre a ricerche individuali da svolgersi anche in forma multimediale.
9.9.8 Mezzi e strumenti di lavoro
Libro di testo di Storia dell’Arte: Giuseppe Nifosì , “Arte in primo piano, l’Ottocento”, Vol. 5, Editori Laterza, 2010
- Sono state forniti agli studenti dei Power Point per approfondire e/o integrare argomenti non presenti nel testo. - Proiezione di immagini quale ausilio ad una migliore comprensione degli argomenti trattati.
9.9.9 Spazi
Le lezioni si sono tenute nell’aula scolastica.
9.9.10 Strumenti di verifica 1. Le verifiche grafiche, una nel primo periodo, si sono svolte al termine di piu unita didattiche, al fine di valutare anche la capacita espressiva e l’uso del linguaggio grafico-specifico di ogni alunno. 2. Si sono effettuate tre prove scritte per periodo utilizzando le tipologie “B - C” previste per la terza prova agli Esami di Stato, onde garantire agli studenti di esercitarsi nelle tipologie maggiormente utilizzate e consentire al docente un maggior numero di prove sulla base delle quali esprimere la valutazione finale. 3. Interrogazione orale (almeno una per periodo). 4. La valutazione e avvenuta comunque mediante griglia opportunamente predisposta. 9.9.11 CONTENUTI
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STORIA DELL’ ARTE: 1° Quadrimestre
IL NEOCLASSICISMO
Caratteristiche generali. La scoperta dell’antico e l'estetica neoclassica.
1. ANTONIO CANOVA: “Dedalo e Icaro”; “Monumento funebre per Clemente XIV”; “ Monumento funebre per Clemente XIII; “Paolina Borghese Bonaparte raffigurata come Venere vincitrice”; “Le tre Grazie ”; “ Venere italica”; “Monumento funebre di Maria Cristina d'Austria”
2. JACQUES- LOUIS DAVID e la pittura neoclassica: “Il giuramento degli Orazi”; “La morte di Marat”; “Incoronazione di Napoleone”; “Bonaparte che valica il Gran San Bernardo”
3. J.A.D. INGRES: “Napoleone in trono”; “La bagnante di Valpincon”; “La grande odalisca”
IL ROMANTICISMO
4. FRANCISCO GOYA: “La famiglia di Carlo IV”; “Il sonno della ragione genera mostri”; “La fucilazione del 3 maggio 1808”; la serie delle “pitture nere”: “Saturno”; “Sabba”
5. WILLIAM BLAKE: La pittura visionaria, “La bestia della rivelazione”
6. Paesaggisti inglesi: JOHN CONSTABLE: Il pittore del cielo “Barca in costruzione presso Flatford”; “Il mulino di Flatford”; WILLIAM TURNER La lotta incessante tra realta e natura “Naufragio”; “Luce e colore. Il mattino dopo il diluvio”; “Tempesta di neve”; “Pioggia, vapore e velocita ”
7. Paesaggisti tedeschi
CASPAR DAVID FRIEDRICH: La pittura intimista del Romanticismo tedesco “Croce di montagna”; “Monaco sulla spiaggia”; “Paesaggio invernale con chiesa”; “Abbazia nel querceto”; "Viandante sul mare di nebbia” 8. Il Romanticismo in Francia
THEODORE GERICAULT: “La zattera della Medusa” EUGENE DELACROIX: “La liberta guida il popolo”
IL ROMANTICISMO IN ITALIA 9. F. HAYEZ: Il caposcuola del Romanticismo italiano “Alessandro Manzoni”; “Il bacio”
STORIA DELL' ARTE: 2° Quadrimestre
9. Il NEOMEDIEVALISMO DAI PRERAFFAELLITI AL NEOGOTICO ED IL REALISMO DANTE GABRIEL ROSSETTI: Ecce Ancilla Domini; Beata Beatrix; JOHN EVERETT MILLAIS: Cristo nella casa dei genitori; Ofelia; RUSKIN E MORRIS: Art and Craft;
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11. GUSTAVE COURBET: “Gli spaccapietre”, “Funerale a Ornans”, "L'atelier”, “Le bagnanti”, “Signorine sulla riva della Senna”; 12. JEAN-F. MILLET: Il pittore contadino - “Le Spigolatrici”, “L’Angelus” 13. HONORE DAUMIER: L'arte come denuncia sociale - “Vogliamo Barabba”, “Il vagone di terza classe”, “La lavandaia” 14. CAMILLE COROT: La scuola di Barbinzon e il paesaggio realista – “La cattedrale di Chartres”; 15. HONORE' DAUMIER: "Nadar innalza la fotografia al livello dell'arte"; "Allegoria della repubblica"; "Il vagone di terza classe"; "Vogliamo Barabba"; " Gargantua"; Il REALISMO IN ITALIA: I MACCHIAIOLI, GLI EFFETTI DEL VERO 16. GIOVANNI FATTORI: L'esordio con i macchiaioli - " Il campo alla battaglia di Magenta"; “La signora Martelli a Castiglioncello”; “In vedetta”, “Il riposo”; “La libecciata”; “La rotonda dei bagni Palmieri"; 17. SILVESTRO LEGA: “Il pergolato”; “La visita”; ”Il canto dello stornello”. 18. TELEMACO SIGNORINI: “Sala delle agitate al manicomio di S. Bonifacio”; “La toeletta del mattino”
L’ IMPRESSIONISMO 19. EDOUARD MANET: La pittura dello scandalo: “Il bevitore di assenzio”; “Musica alle Tuileries”; “La colazione sull'erba”; “Olympia”; “Gare Saint-Lazare”; “Nana ”, “Il bar delle Folies-Berge re” (Riferimenti alla pittura tonale del '500 veneto: "Concerto campestre di Tiziano e Giorgione" e "La venere di Urbino" di Tiziano). 20. CLAUDE MONET: “Donne in giardino”; “Colazione sull’erba”; “La Granouille re”; “La gazza”; “Colazione in giardino”; “Regate ad Argenteuil”; “Impressione, levar del sole”; “Boulevard des Capucines”; “La Gare Saint – Lazare”; “Stagno con le ninfee: Il ponte giapponese”; “Covoni effetto di neve al mattino”; La serie della Cattedrale di Rouen; 21. PIERRE AUGUSTE RENOIR: “La ballerina”; “Nudo al sole”; “Ballo al Moulin de la Galette”; “Madame Charpentier con le figlie”; “Rosa e azzurro”; “Colazione dei canottieri a Bougival”; “Bagnante seduta che si asciuga”. 22. EDGAR DEGAS: "La famiglia Bellelli”; “L'orchestra dell'Opera ”; “Ballerina nello studio del fotografo”; “La lezione di danza”; “L'assenzio”; "Le stiratrici "; " La tinozza"; 23. PAUL CEZANNE: oltre l'Impressionismo: “La casa dell'impiccato a Auvers”; “I giocatori di carte”; "Il tavolo da cucina”; “Mont Sainte- Victoire” 24. HENRI DE TOULOUSE LAUTREC: "Al Moulin Rouge"; "Al salon di rue des Moulins"; "Divan Japonais"; "La Goulue"
I GRANDI PIANI URBANISTICI DELL'800: Il Ring di VIENNA; il Piano Haussmann; Torino-Firenze- Roma- capitali d'Italia; la torre Eiffel
IL POSTIMPRESSIONISMO 25. VINCENT VAN GOGH: “Contadina”; “I mangiatori di patate”; “Autoritratto con cappello di feltro”; “La casa gialla”; “Caffè di notte”, Camera da letto"; “Vaso di girasoli”; “Autoritratto”; “La chiesa Notre Dame ad Auvers”; “Notte stellata”; “Campo di grano con volo di corvi” 26. PAUL GAUGUIN: “Interno della casa in rue Carcel”; “La danza delle quattro bretoni”; “Donne bretoni in una prateria verde”; “La visione dopo il sermone”; “I miserabili”; “Il cristo giallo”, “Autoritratto con Cristo giallo”; “La belle Angele”; “Vicino al mare”; “Ave Maria”; “Lo spirito dei morti veglia”; “Come? Sei gelosa?”; “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” .
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9. 10 C0NSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI 9.10.1 Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 9.10.2 Docente: Prof. FABRIZIO RIVA 9.10.3 Libri di testo adottati: “Sullo Sport” Ed. G. D’Anna 9.10.4 Ore di lezione effettuate:
n. 56 su 66 numero ore previste dal piano di studi
9.10.5 Obiettivi conseguiti: potenziamento delle principali qualita fisiche e neuro – muscolari conoscenza della specialita dell’Atletica Leggera conoscere e praticare la Pallavolo, Calcio, Pallacanestro. prendere coscienza di cosa significa benessere conoscenza del corpo umano e delle modalita di prevenzione degli infortuni tipici dell’attivita
sportiva e del tempo libero nonche delle tecniche elementari di pronto soccorso. 9.10.6 Obiettivi programmati e non conseguiti:
9.10.7 Metodi d’insegnamento
Lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, simulazioni 9.10.8 Mezzi e strumenti di lavoro Piccoli e grandi attrezzi, materiale audiovisivo 9.10. 9 Spazi
palestra pista di Atletica Leggera ambiente naturale spazi aperti aula scolastica
9.10.10 Strumenti di verifica e criteri adottati
prove e test in palestra pista di Atletica valutazione su ciascun descrittore degli obiettivi test in classe
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9.10.11 Contenuti
OBIETTIVO DISCIPLINARE
MODULO CONTENUTI TEMPI VERIFICHE
Potenziamento fisiologico generale
Sviluppo delle capacita condizionali (forza, velocita , resistenza) e della mobilita articolare
- attivita aerobica e anaerobica - esercizi a carico naturale e con leggeri sovraccarichi
16 ore Test
Rielaborazione degli schemi motori di base
Sviluppo della capacita di variare i movimenti base in relazione ai parametri spaziali, temporali, dinamici e ritmici
-Esercizi a corpo libero e con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi. -Tutte le variabili della corsa e dei salti
2 ore Test Osservazione sistematica
Conoscenza e pratica delle seguenti attivita sportive: Calcetto Pallavolo Pallacanestro Atletica Leggera
Conoscenza e applicazione delle regole principali, dei fondamentali tecnici e delle dinamiche di gioco
-esercizi tecnici propedeutici eseguiti individualmente, a coppie, in gruppo. -partite. -studio dei regolamenti, delle tecniche e delle tattiche.
24 ore
Osservazione sistematica Interrogazione
Tutela della salute e prevenzione degli infortuni
Conoscere il corpo umano, le modalita di prevenzione degli infortuni tipici dell’attivita sportiva e del tempo libero nonche le tecniche elementari di primo soccorso.
-apparato osseo -apparato articolare -apparato muscolare -apparato cardiocircolatorio e gli effetti dell’allenamento -la respirazione -i traumi nell’esercizio fisico -la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco.
10 ore
Test Interrogazione
Educazione alimentare
Conoscenza dei principi nutritivi, il metabolismo basale, IMC, la differenza fra massa magra e massa grassa. I disturbi alimentari
4 ore Verifica scritta
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9.11 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI 9.11.1 Materia: I.R.C.
9. 11. 2 Docente: Prof. ssa DONATA BECHELLI 9. 11. 3 Libro di testo adottato: Itinerari di IRC M. Contadini ed: ELLE DI CI Vol. unico 9. 11. 4 Ore di lezione effettuate
n. ore 27 su n. ore 33 previste dal piano di studi.
9. 11. 5 Obiettivi conseguiti
Nel corso dell'anno la classe ha compiuto globalmente un cammino di maturazione per cui gli obiettivi didattici sono stati raggiunti in modo sufficiente/buono da tutti gli alunni. Gli obiettivi didattici da raggiungere erano i seguenti:
- superare posizioni di pregiudizio e acquisire l’attitudine al dialogo, al confronto con diverse religioni e sistemi di significato, alla tolleranza, al dialogo interconfessionale e interreligioso
- valutare in modo critico e personale il fatto religioso e le sue manifestazioni socio-culturale per operare scelte consapevoli e responsabili; riconoscere e interpretare i segni dell’esperienza religiosa presenti nella realta in cui si vive; collegare le tematiche religiose con le categorie della cultura contemporanea. - diventare consapevoli della propria responsabilita per costruire la societa e confrontarsi con modelli positivi del recente passato.
Obiettivi trasversali raggiunti sufficientemente da tutta la classe e riguardavano:
l’area della partecipazione, dell’impegno, del metodo di studio, della socializzazione, del comportamento, della correttezza nei rapporti interpersonali, rispetto delle regole e dell’ambiente scolastico, la disponibilita alla collaborazione, al rispetto delle diversita , il partecipare in modo critico ed autonomo del sistema dei valori che rende possibile una civile convivenza, ma anche una crescita individuale e collettiva in un quadro di liberta , democrazia partecipata e legalita .
9. 11. 6 Metodi di insegnamento
Lezione frontale e partecipata, discussione guidata
9. 11. 7 Mezzi e strumenti di lavoro
I mezzi e gli strumenti utilizzati sono il libro di testo, lezione frontale e partecipata, discussione guidata, schede predisposte, video, Bibbia, documenti del Magistero della Chiesa, Encicliche, lettura di quotidiani, Internet.
9. 11. 8 Spazi: Aula
9. 11. 9 Strumenti di verifica: Riflessioni/Schede
9.11. 10 Contenuti
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Dio nella ricerca umana
1. L’uomo e la ricerca della verita , incontro tra filosofia e teologia, tra scienza e fede
1. Progettare e saper individuare i valori e gli ideali fondamentali per la vita
2. La coscienza morale
Il problema etico
1. Significato di morale, morale cristiana
1. Etica della vita, eutanasia, pena di morte, aborto
2. Il male e il peccato
3. Tempi forti della Chiesa: Natale, Pasqua
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GRIGLIE DI
VALUTAZIONE
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PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA A – ANALISI E COMMENTO DEL TESTO CANDIDATO _________________________________ CLASSE ____________
INDICATORI PUNTEGGIO MAX PER INDICATORE
DESCRITTORI PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI VARI LIVELLI
PADRONANZA DELLA LINGUA
4 PUNTI Correttezza ortografica, sintattica e nell’uso della punteggiatura
a) buona b) qualche imprecisione c) sufficiente (errori non gravi) d) insufficiente (errori gravi e frequenti) Correttezza lessicale a) buona proprieta di linguaggio, ricchezza
lessicale e uso appropriato del lessico specifico
b) sufficiente proprieta di linguaggio e uso essenziale del lessico specifico
c) alcune improprieta di linguaggio e lessico limitato
d) diffuse improprieta di linguaggio e lessico ristretto
2 1,5 1 (suff.) 0,5 2 1,5 (suff.) 1 0,5
COMPRENSIONE DEL TESTO
4 PUNTI a) comprende il messaggio nella sua complessita
b) buona comprensione del testo
c) sufficiente comprensione del testo
d) comprende superficialmente il significato del testo
e) comprensione incompleta del significato del testo
f) comprensione del testo gravemente incompleta, con lacune e imprecisioni
4 3 2,5 (suff.) 2 1,5 1
ANALISI STILISTICO – FORMALE DEL TESTO
3 PUNTI a) completa conoscenza delle strutture retoriche e formali del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa
b) buona conoscenza delle principali strutture retoriche e formali
c) padroneggia sufficientemente le conoscenze degli elementi formali
d) descrive parzialmente gli aspetti retorico-formali del testo
e) descrive in modo generico e poco corretto gli elementi retorico-formali del testo
3 2,5 2 (suff.) 1,5 1
INTERPRETAZIONE, RIELABORAZIONE PERSONALE, CONTESTUALIZZAZIONE
4 PUNTI a) dimostra piena capacita di riflessione critica e contestualizzazione b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace c) presenta sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione d) presenta limitati spunti critici e una parziale contestualizzazione e) presenta scarsi spunti critici e non contestualizza
4 3,5 3 (suff.) 2 1
Punteggio proposto _______________/ 15
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Punt. /15 INSUFFICIENTE 4-7 NON DEL TUTTO SUFFICIENTE 8-9 SUFFICIENTE/PIU’ CHE SUFF. 10 DISCRETO /PIU’ CHE DISCRETO 11-12 BUONO / DISTINTO 13 OTTIMO 14-15 Punteggio______/15
PUNTEGGIO FINALE ____________/15
IL PRESIDENTE I COMMISSARI
52
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA "B": SVILUPPO DI UN ARGOMENTO SVOLTO TRA I MODELLI DEL SAGGIO BREVE E DELL' ARTICOLO DI
GIORNALE
CANDIDATO _________________________________ CLASSE____________
INDICATORI PUNTEGGIO MAX PER INDICATORE
DESCRITTORI PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI VARI LIVELLI
PADRONANZA DELLA LINGUA 4 PUNTI Correttezza ortografica, sintattica e nell’uso della punteggiatura a) buona b) qualche imprecisione c) sufficiente (errori non gravi) d) insufficiente (errori gravi e frequenti) Correttezza lessicale a) buona proprieta di linguaggio, ricchezza lessicale e uso
appropriato del lessico specifico b) sufficiente proprieta di linguaggio e uso essenziale del
lessico specifico c) alcune improprieta di linguaggio e lessico limitato d) diffuse improprieta di linguaggio e lessico ristretto
2 1,5 1 (suff.) 0,5 2 1,5 (suff.) 1 0,5
ANALISI E CONFRONTO DEI DOCUMENTI
3 PUNTI a) dimostra ottime capacita di analisi e confronto dei documenti
b) dimostra buone capacita di analisi e confronto dei documenti
c) dimostra sufficienti capacita di analisi e confronto dei documenti
d) analizza i documenti in modo superficiale e limitato senza un adeguato confronto
e) enumera i dati senza analizzarli e confrontarli
3 2,5 2 (suff.) 1,5 1
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO E RISPETTO DELLE CONSEGNE
4 PUNTI a) struttura il testo in modo rigoroso, coerente e coeso b) struttura il testo in modo organico, coerente e coeso c) struttura il testo in modo lineare e coeso d) struttura il testo in modo poco organico e non sempre coeso e) non si attiene alle modalita di scrittura del saggio
breve/articolo di giornale
4 3 2,5 (suff.) 2 1
ELABORAZIONE ARGOMENTATIVA / CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA / ORIGINALITA’
4 PUNTI a) dimostra ottime capacita critiche e argomentative e rivela originalita nell’elaborazione
b) dimostra buone capacita critiche e argomentative c) dimostra sufficienti capacita critiche e argomentative d) presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo
inefficace e) presenta scarsi spunti critici e non argomenta
4 3,5 3 (suff.) 2 1
Punteggio proposto
___________/ 15
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Punt. /15 INSUFFICIENTE 4-7 NON DEL TUTTO SUFFICIENTE 8-9 SUFFICIENTE/PIU’ CHE SUFF. 10 DISCRETO /PIU’ CHE DISCRETO 11-12 BUONO / DISTINTO 13 OTTIMO 14-15
PUNTEGGIO FINALE ____________/15
IL PRESIDENTE I COMMISSARI
53
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA "C" SVILUPPO DI UN ARGOMENTO DI CARATTERE STORICO
CANDIDATO _________________________________ CLASSE____________
INDICATORI PUNTEGGIO MAX PER INDICATORE
DESCRITTORI PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI VARI LIVELLI
PADRONANZA DELLA LINGUA 4 PUNTI Correttezza ortografica, sintattica e nell’uso della punteggiatura
a) a) buona b) b) qualche imprecisione c) c) sufficiente (errori non gravi) d) d) insufficiente (errori gravi e frequenti)
Correttezza lessicale a) buona proprieta di linguaggio, ricchezza lessicale e uso
appropriato del lessico specifico b) sufficiente proprieta di linguaggio e uso essenziale del lessico
specifico c) alcune improprieta di linguaggio e lessico limitato d) diffuse improprieta di linguaggio e lessico ristretto
2 1,5 1 (suff.) 0,5 2 1,5 (suff.) 1 0,5
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO
3 PUNTI a) sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie e riferimenti alle dinamiche storiche
b) sviluppa tutti i punti con pertinenti riferimenti ai processi storici c) sviluppa i punti principali con riferimenti alle conoscenze dei
processi storici d) sviluppa gli argomenti in modo approssimativo con sommarie
conoscenze storiche e) non sviluppa alcuni punti della traccia e/o i riferimenti storici sono
scorretti
3
2,5
2 (suff.)
1,5
1
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
4 PUNTI a) struttura il testo in modo rigoroso, coerente e coeso b) struttura il testo in modo organico, coerente e coeso c) struttura il testo in modo lineare e coeso d) struttura il testo in modo poco organico e non sempre coeso e) struttura il testo in modo disorganico e senza alcuna coesione
4 3 2,5 (suff.) 2 1
CAPACITA’ CRITICA E ARGOMENTATIVA, ORIGINALITA’
4 PUNTI a) presenta i dati storici, i processi e i quadri di riferimento fornendo fondate sintesi e giudizi personali
b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti c) costruisce un quadro storico generale sostanzialmente corretto d) fornisce un quadro di riferimento semplice e piuttosto generico,
limitato agli aspetti fondamentali dei fenomeni storici e) presenta limitate capacita di analisi e sintesi
4 3,5 3 (suff.) 2 1
Punteggio proposto
__________ / 15
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Punt. /15 INSUFFICIENTE 4-7 NON DEL TUTTO SUFFICIENTE 8-9 SUFFICIENTE/PIU’ CHE SUFF. 10 DISCRETO /PIU’ CHE DISCRETO 11-12 BUONO / DISTINTO 13 OTTIMO 14-15
PUNTEGGIO FINALE ____________/15
IL PRESIDENTE I COMMISSARI
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
54
TIPOLOGIA “D” – TRATTAZIONE DI UN TEMA DI CARATTERE GENERALE
CANDIDATO _________________________________ CLASSE____________
INDICATORI PUNTEGGIO MAX PER INDICATORE
DESCRITTORI PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI VARI LIVELLI
PADRONANZA DELLA LINGUA
4 PUNTI Correttezza ortografica, sintattica e nell’uso della punteggiatura
a) Buona b) qualche imprecisione c) sufficiente (errori non gravi) d) insufficiente (errori gravi e frequenti)
Correttezza lessicale
a) buona proprieta di linguaggio, ricchezza lessicale e uso appropriato del lessico specifico
b) sufficiente proprieta di linguaggio e uso essenziale del lessico specifico
c) alcune improprieta di linguaggio e lessico limitato d) diffuse improprieta di linguaggio e lessico ristretto
2 1,5 1 (suff.) 0,5 2 1,5 (suff.) 1 0,5
CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI E SVILUPPO DELLE RICHIESTE
3 PUNTI a) sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di informazioni e riferimenti culturali
b) sviluppa esaurientemente i punti principali con pertinenti riferimenti culturali
c) sviluppa i punti principali con riferimenti culturali essenziali d) sviluppa gli argomenti in modo approssimativo e con scarsi
riferimenti culturali e) non sviluppa alcuni punti della traccia e i riferimenti culturali
sono assenti
3 2,5 2 (suff.) 1,5 1
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
4 PUNTI a) struttura il testo in modo rigoroso, coerente e coeso b) struttura il testo in modo organico, coerente e coeso c) struttura il testo in modo lineare e coeso d) struttura il testo in modo poco organico e non sempre coeso e) struttura il testo in modo disorganico e senza alcuna coesione
4 3 2,5 (suff.) 2 1
CAPACITA’ CRITICA E ARGOMENTATIVA, ORIGINALITA’
4 PUNTI a) dimostra ottime capacita critiche e argomentative e rivela
originalita nell’elaborazione b) dimostra buone capacita critiche e argomentative c) dimostra sufficienti capacita critiche e argomentative d) presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace e) presenta scarsi spunti critici e non argomenta
4 3,5 3 (suff.) 2 1
Punteggio proposto
__________/ 15
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Punt. /15 INSUFFICIENTE 4-7 NON DEL TUTTO SUFFICIENTE 8-9 SUFFICIENTE/PIU’ CHE SUFF. 10 DISCRETO /PIU’ CHE DISCRETO 11-12 BUONO / DISTINTO 13 OTTIMO 14-15
PUNTEGGIO FINALE ____________/15
IL PRESIDENTE I COMMISSARI
55
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA (MATEMATICA)
ISTRUZIONI per la compilazione
La griglia si compone di due parti, una (sezione A) relativa alla valutazione del problema scelto dallo studente,
e una (sezione B) relativa alla valutazione dei quesiti.
Gli indicatori della griglia della sezione A si riferiscono alla valutazione della competenza in matematica e
sono descritti in quattro livelli, a ciascun livello sono assegnati dei punteggi, il valor minimo del punteggio
totale della sezione A è 0 e il massimo è 75. I problemi sono di tipo contestualizzato ed è richiesto allo
studente di rispondere a 4 quesiti che rappresentano le evidenze rispetto alle quali si applicano i quattro
indicatori di valutazione:
1. lo studente comprende il contesto generale ed anche i contesti particolari rispetto a cui si formulano i
quesiti e riesce a tradurre le richieste in linguaggio matematico, secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3,
L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;
2. lo studente individua le strategie risolutive più adatte alle richieste e alle sue scelte secondo 4 livelli
di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;
3. lo studente porta a termine i processi risolutivi ed i calcoli per ottenere il risultato di ogni singola richiesta
secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno
della fascia;
4. lo studente giustifica le scelte che ha adottato secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine
crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia.
La griglia della sezione B ha indicatori che afferiscono alla sfera della conoscenza e dell’abilità di
applicazione di procedure risolutive e di calcolo, è stabilita la fascia di punteggio per ogni indicatore e per
ogni quesito. Il totale del punteggio per ogni quesito è 15, e dovendone lo studente risolvere 5 su 10, il
punteggio totale di questa sezione è 75 (quindi le due sezioni hanno lo stesso peso).
Infine è fornita la scala di conversione dal punteggio (max 150) al voto in quindicesimi (max 15/15).
56
57
58
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA QUESITO A RISPOSTA SINGOLA (TIPOLOGIA B): DA 0 A 5 PUNTI SECONDO I CRITERI DI VALUTAZIONE DI OGNI SINGOLA MATERIA PER OGNI SINGOLA MATERIA SI POSSONO TOTALIZZARE DA 0 A 15 PUNTI IL PUNTEGGIO FINALE DELLA PROVA E IN QUINDICESIMI ED E LA MEDIA DEI PUNTEGGI RIPORTATI IN OGNI SINGOLA MATERIA
59
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO - TIPOLOGIA B (2016/2017)
MATERIA: ___________________________________________ CANDIDATO:_________________________________________ CLASSE: ___________
INDICATORI DESCRITTORI Punteggio Q. 1 Q. 2 Q. 3 Conoscenza, completezza e pertinenza dei contenuti
Non conosce alcun contenuto e non risponde ad alcuna richiesta 2
Non ha compreso le richieste dell’argomento e risponde con contenuti non pertinenti
3
Ha compreso in parte le richieste dell’argomento e risponde presentando contenuti decisamente confusi o limitati
4
Conosce i contenuti ad un livello sufficiente e risponde in modo accettabile alle richieste
5 suff
Conosce i contenuti essenziali e risponde con aderenza alle richieste 6
Conosce i contenuti necessari a rispondere con piena pertinenza alle richieste
7
Capacità di sintesi e coerenza argomentativa
Non risponde 1
Risponde in modo decisamente dispersivo e/o prolisso e/o incompleto
1,5
Tenta di rispettare la sintesi, ma non dà tutte le informazioni richieste
2
Si esprime in modo abbastanza sintetico, ma non del tutto completo 2,5 suff La risposta è completa e abbastanza sintetica (o viceversa) 3
La risposta è decisamente esaustiva ed espressa con piena capacità di sintesi
4
Competenza linguistico-espressiva, uso della terminologia appropriata
La risposta è assente 0
L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze linguistiche e ortografiche che compromettono la comprensione della risposta, inoltre la terminologia specifica è assente
1
Sono presenti diversi errori ortografici e/o linguistici che rendono difficile la comprensione della risposta e/o la terminologia specifica non è usata adeguatamente
2
La risposta risulta comprensibile, nonostante alcuni errori ortografici e/o linguistici e una terminologia non completamente appropriata
2,5 suff
Si esprime in modo abbastanza e/o complessivamente corretto e usa una terminologia generalmente appropriata
3
Si esprime in modo corretto, con proprietà di linguaggio e terminologia specifica
4
PUNTEGGIO ATTRIBUITO AL SINGOLO QUESITO
MEDIA DEL PUNTEGGIO
PUNTEGGIO TOTALE: ___________________/15
IL PRESIDENTE LA COMMISSIONE __________________________
60
TESTI SIMULAZIONI PROVE DI ESAME
61
CLASSI V A, B, C SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO 26 APRILE 2017
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Primo Levi, Sidereus Nuncius (1984)
Ho visto Venere bicorne
Navigare soave nel sereno.
Ho visto valli e monti sulla Luna
E Saturno trigemino
Io Galileo, primo fra gli umani; 5
Quattro stelle aggirarsi intorno a Giove,
E la Via Lattea scindersi
In legioni infinite di mondi nuovi.
Ho visto, non creduto, macchie presaghe
Inquinare la faccia del Sole. 10
Quest’occhiale l’ho costruito io,
Uomo dotto ma di mani sagaci:
Io ne ho polito i vetri, io l’ho puntato al Cielo
Come si punterebbe una bombarda.
Io sono stato che ho sfondato il Cielo 15
Prima che il Sole mi bruciasse gli occhi.
Prima che il Sole mi bruciasse gli occhi
Ho dovuto piegarmi a dire
Che non vedevo quello che vedevo.
Colui che m’ha avvinto alla terra 20
Non scatenava terremoti né folgori,
Era di voce dimessa e piana,
Aveva la faccia di ognuno.
L’avvoltoio che mi rode ogni sera
Ha la faccia di ognuno. 25
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto
ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di
laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi,
racconti, saggi, articoli e poesie. Ad ora incerta raccoglie sessantatré poesie e dieci traduzioni. Le poesie coprono un arco di quarant’anni:
ritroviamo nel volume le poesie scritte a caldo dopo Auschwitz, riarse da quell’esperienza, e poi, più avanti nel tempo, i testi ispirati a una vena
didascalico-morale rara nel Novecento italiano. «In tutte le civiltà, anche in quelle ancora senza scrittura, molti, illustri e oscuri, provano il bisogno
di esprimersi in versi, e vi soggiacciono: secernono quindi materia poetica, indirizzata a se stessi, al loro prossimo o all’universo, robusta o esangue,
eterna o effimera. La poesia è nata certamente prima della prosa. Chi non ha mai scritto versi? Uomo sono. Anch’io, ad intervalli irregolari, «ad
ora incerta», ho ceduto alla spinta: a quanto pare, è inscritta nel nostro patrimonio genetico. In alcuni momenti, la poesia mi è sembrata più idonea
della prosa per trasmettere un’idea o un’immagine. Non so dire perché, e non me ne sono mai preoccupato: conosco male le teorie della poetica,
leggo poca poesia altrui, non credo alla sacertà dell’arte, e neppure credo che questi miei versi siano eccellenti. Posso solo assicurare l’eventuale
lettore che in rari istanti (in media, non più di una volta all’anno) singoli stimoli hanno assunto naturaliter una certa forma, che la mia metà
razionale continua a considerare innaturale. Primo Levi» [Introduzione di Primo Levi alla prima edizione Garzanti 1984, collana «Poesia»]
Comprensione del testo:
1. Svolgi la parafrasi del testo.
Analisi del testo:
2. Qual è il senso prevalente nella descrizione? Da quale figura retorica è messo in evidenza?
3. Come vengono descritti gli oggetti celesti? Poni attenzione all’utilizzo di aggettivi e alla musicalità dei versi: che tipo di connotazione
suggeriscono?
4. Quando Levi parla del telescopio, quale area semantica predomina? A cosa allude questa scelta espressiva?
5. Nei versi 20-23 Levi sviluppa un’antitesi: individuala e commentale.
6. L’immagine dell’avvoltoio con cui si chiude il testo ha un valore metaforico: prova a interpretarlo, pensando anche alle suggestioni
mitologiche che richiama e al suo aspetto “banale”.
Interpretazione complessiva e approfondimenti:
7. Levi, con questa poesia, dà voce all’ “annunciatore delle stelle”, Galileo, lo scienziato che pagò con l’abiura il clima di intolleranza e di
fanatismo del potere religioso a lui contemporaneo. Rifletti su quanto le parole degli intellettuali (artisti, filosofi) abbiano potuto e possano
ancora “incrinare” il vetro dell’ignoranza, o dell’indifferenza, delle epoche (e dei poteri) a loro coevi; in alternativa, puoi sviluppare una
riflessione sul modo in cui poeti e pittori abbiano saputo osservare il cielo, e “scoprirvi” mondi da raccontare o interlocutori con cui riflettere.
62
TIPOLOGIA B - ARTICOLO DI GIORNALE O SAGGIO BREVE
CONSEGNE Sviluppa l’argomento proposto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni,
i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del “saggio breve”, argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’“articolo di giornale”, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1 AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO: Il senso della vita.
DOCUMENTO 1
3 Ho voluto soddisfare il mio corpo con il vino, con la pretesa di dedicarmi con la mente alla sapienza e di darmi alla follia, finché non scoprissi che
cosa convenga agli uomini compiere sotto il cielo, nei giorni contati della loro vita. 4 Ho intrapreso grandi opere, mi sono fabbricato case, mi sono
piantato vigneti. 5 Mi sono fatto parchi e giardini e vi ho piantato alberi da frutto di ogni specie; 6 mi sono fatto vasche, per irrigare con l’acqua le
piantagioni. 7 Ho acquistato schiavi e schiave e altri ne ho avuti nati in casa e ho posseduto anche armenti e greggi in gran numero più di tutti i miei
predecessori in Gerusalemme. 8 Ho accumulato anche argento e oro, ricchezze di re e di province; mi sono procurato cantori e cantatrici, insieme con
le delizie dei figli dell’uomo. 9 Sono divenuto grande, più potente di tutti i miei predecessori in Gerusalemme, pur conservando la mia sapienza. 10
Non ho negato ai miei occhi nulla di ciò che bramavano, né ho rifiutato alcuna soddisfazione al mio cuore, che godeva d’ogni mia fatica; questa è stata
la ricompensa di tutte le mie fatiche. 11 Ho considerato tutte le opere fatte dalle mie mani e tutta la fatica che avevo durato a farle: ecco, tutto mi è
apparso vanità e un inseguire il vento: non c’è alcun vantaggio sotto il sole. (III secolo a.C.) Ecclesiaste1, II, 3-11
1. Il termine Ecclesiaste deriva dal titolo utilizzato dalla versione greca dell’Antico Testamento, detta dei Settanta, e traduce l’ebraico Qoelet,
che si legge più volte nel testo quale nome dell’autore e che In ebraico significa «predicatore».
DOCUMENTO 2
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati,
seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum! Sapias, uina liques et spatio breui
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas. Carpe diem, quam minimum credula postero.
(30-23 a.C.) Orazio, Carmina, I, 11
Tu non domandare - è un male saperlo - quale sia l'ultimo giorno che
gli dei, Leuconoe, hanno dato a te ed a me, e non tentare gli oroscopi
di Babilonia.
Quanto è meglio accettare qualunque cosa verrà!
Sia che sia questo inverno - che ora stanca il mare Tirreno sulle
opposte scogliere - 'ultimo che Giove ti ha concesso, sia che te ne
abbia concessi ancora parecchi,
sii saggia, filtra il vino e taglia speranze eccessive, perché breve è il
cammino che ci viene concesso.
Mentre parliamo, già sarà fuggito il tempo invidioso: cogli il giorno,
fidandoti il meno possibile del domani.
DOCUMENTO 3
George Gray Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita. Molte volte ho studiato E adesso so che bisogna alzare le vele la lapide che mi hanno scolpito: e prendere i venti del destino, una barca con vele ammainate, in un porto. dovunque spingano la barca. In realtà non è questa la mia destinazione Dare un senso alla vita può condurre a follia ma la mia vita. ma una vita senza senso è la tortura Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno; dell’inquietudine e del vano desiderio il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura; è una barca che anela al mare eppure lo teme, l’ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.
(1915) Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, trad. di F. PivanoDOCUMENTO 4
La precarietà è per un verso una condizione ontologica dell’umano: essere umani significa essere gettati nella precarietà, nel senso che nessun Dio,
nessun padre, nessuna legge, può salvare l’uomo da questa condizione. Tuttavia, questo essere precari, cioè gettati senza fondamento nel linguaggio,
è anche la condizione virtuosa dell’umano: la condizione dell’invenzione, della creazione, della generazione, della sublimazione. Quindi la precarietà,
63
in questo caso, non è la maledizione; essere gettati nel mondo - come insistono a dire Heidegger e Sartre - è anche essere liberi; la gettatezza implica
la libertà. Esiste invece una declinazione storico-sociale della precarietà che ha a che fare col disastro generato dal discorso del capitalista. La precarietà
assume allora il volto della mancanza di lavoro, dell’assenza di avvenire, della cancellazione della marcatura simbolica della differenza generazionale...
Potremmo fare un lungo elenco delle forme storico-sociali della precarietà oggi. La caduta totale degli ideali collettivi, la venuta in primo piano della
monade impazzita dell’individualità: tutto questo genera uno spaesamento sociale e allora i nuovi sintomi appaiono come delle nicchie autoprotettive
che rispondono a questa diffusione spaesante della precarietà.
M. Recalcati, La psicopatologia della politica italiana, in «La Repubblica», 23 settembre 2013 DOCUMENTO 5
Purtroppo, la salvezza anticipata e promessa dall'Illuminismo, da tutti i movimenti di liberazione dell’uomo che ad esso si sono ispirati e, infine, dal
consumismo è venuta meno, dando luogo ad un'affannosa ricerca del benessere hic et nunc, del carpe diem, che non appare capace di colmare il vuoto
dell’esistenza [...]. La mancanza di un futuro come promessa arresta il desiderio nell’assoluto presente. Meglio star bene e gratificarsi oggi se il domani
è senza prospettiva. Ciò significa che nell’adolescente non si verifica più quel passaggio naturale dalla libido narcisistica (che investe sull’amore di sé)
alla libido oggettuale (che investe sugli altri e sul mondo). Senza questo passaggio, si corre il rischio di indurre gli adolescenti a studiare con motivazioni
utilitaristiche, impostando un’educazione finalizzata alla sopravvivenza, dove è implicito che “ci si salva da soli”, con conseguente aftievolimento dei
legami emotivi, sentimentali e sociali. U. Galimberti, L’ospite inquietante, Milano Rizzoli, 2007
DOCUMENTO 6
(V. Mancuso) Essere un filo di un indumento più grande: forse è questo il senso ultimo del mio essere. Essere me stesso, senza confondere la mia
specificità di filo diverso da ogni altro, e insieme, però, unirmi ad altri fili, perché un filo ha senso solo se si unisce ad altri fili, come una nota ha senso
solo se si unisce ad altre note, come una lettera ha senso solo se si unisce ad altre lettere e così forma parole, e poi frasi, periodi, magari anche racconti,
novelle, romanzi, poesie... Essere se stessi, ma anche legati agli altri: come la «a» rimane «a», ma se tra due «a» inserisco una «m» ho trovato la possibilità di dire come mia
moglie mi pensa, e ho dato un senso a due «a» che altrimenti, da sole, non l’avrebbero avuto. Essere liberi e indipendenti, ma anche responsabili e in
comunione, lo penso sia questo il senso esistenziale, fisico e insieme metafisico, della religione. La religione in quanto religio, legame, legame di me
(filo o nota o lettera che sia) con altri elementi diversi eppure simili a me (fili o note o lettere che siano). C. Augias, V. Mancuso, Disputa su Dio e dintorni, Mondadori, Milano, 2009
DOCUMENTO 7
S. Dalì, Il ponte dei sogni crollati, 1945
DOCUMENTO 8
A. Holzer, Il corso della vita, 1997
DOCUMENTO 9
Guardandosi attorno, ci si accorge che la grandiosità delle domande che la gente si pone è inversamente proporzionale alla loro capacità di capire le
eventuali risposte. Le cosiddette “domande di senso” costituiscono l’esempio tipico: invece di domandarsi come funziona un telefonino, ci si chiede
qual è il senso della vita. E non ci si accontenta della risposta che non solo il senso non c’è, ma che non ha neppure senso chiedersi se ci sia. A voler essere sensati, bisognerebbe precisare che il senso è una proprietà delle frasi del linguaggio, e non delle cose del mondo. Chiedersi qual è il
senso della vita è come chiedersi che colore abbia, o quale sia il senso di un elettrone. Purtroppo, meno le domande sono sensate, e più suonano bene:
non a caso se le pongono i poeti, i romanzieri, i teologi e i filosofi, che in vari gradi si interessano di letteratura fantastica.
P. Odifreddi, Il non senso della vita, 31 agosto 2010 in duemilaragioni.myblog.it/2010/09/01/odifreddi-il- non-senso-della-vita/
64
2 AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento: Europa unita: è solo una questione di economia?
DOCUMENTO 1
Per la prima volta nella storia dell'umanità si potrebbe forse dire che le avanguardie di un grande rinnovamento culturale, sociale e
politico, quello che fondò l'età moderna, non sono rappresentate da uomini con armi ma da uomini con libri. La nuova civiltà europea,
quella dell'Umanesimo e del Rinascimento, iniziata da Petrarca e Boccaccio, nel suo concerto e nella sua circolazione e nei suoi assetti
non è avviata - come quelle di secoli precedenti - dalle legioni romane o dagli eserciti carolingi o svevi, seguiti dalle ondate di
amministratori e di legisti. È promossa invece dalle appassionate missioni degli apostoli della nuova cultura, gli umanisti, che dalla
rivoluzione cristiana - e dalla stessa miglior cultura medievale dell'eloquenza - avevano appreso la potente e radicale forza rinnovatrice
della parola detta o scritta o rappresentata in immagini. Si proietta- no fra metà del Trecento e metà del Quattrocento dall'Italia per
tutta Europa questi fondatori della civiltà moderna, armati solo di libri; assertori e propagatori gli uni e gli altri di una nuova visione
della vita civile. I loro codici sono ancor oggi disseminati in tutta Europa e di lì negli altri continenti: sono testimonianza precisa e ancor vivente di quel
travolgente fenomeno rinnovatore che furono 1'Umanesimo e il Rinascimento. Segnano ancora - dalla Russia alla Romania, dalla
Scozia al Portogallo, dalla Grecia alla Danimarca e perfino all'Islanda e oltre gli Oceani - le tappe e gli effetti vivificanti di quelle acque
fecondanti da cui poté sbocciare la fioritura del Rinascimento.
Vittore Branca, La civiltà letteraria europea in “ITER, scuola, cultura, società”: Rivista per i docenti promossa da Ministero dell'
Istruzione e dall' Istituto dell' Enciclopedia italiana, anno IV n. 13 ottobre-dicembre 2001
DOCUMENTO 2
Dopo il mercato unico e la moneta unica, il vertice di Lisbona (marzo 2000) decise di rilanciare il processo d'integrazione nel segno
dell'Europa della conoscenza, vale a dire di creare nel prossimo decennio uno spazio europeo della ricerca, nell'istruzione e della
formazione.
Con quest'obiettivo, i capi di Stato hanno chiesto ai ministri dell'Istruzione e alla Commissione europea di presentare al prossimo
vertice di Barcellona, il 15 e 16 marzo 2002, le misure da realizzare entro il 2010. Tali misure prevedono che ogni cittadino sia in grado
di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e attitudini, e di acquisire le competenze necessarie per una partecipazione attiva alla
società e per la propria integrazione nel mercato del lavoro lungo tutto 1'arco della vita. Per la prima volta in materia di istruzione e formazione, il Consiglio europeo ha definito alcuni obiettivi concreti da raggiungere in
tempi determinati. Ne elenchiamo i principali:
* aumentare sostanzialmente gli investimenti nelle risorse umane;
* ridurre, entro il 2005, del 50% il numero di giovani che non raggiungono il livello secondario superiore;
* definire in un contesto europeo le nuove competenze di base (cultura digitale, lingue straniere, spirito d'iniziativa, attitudini sociali
ecc.):
* riconoscere in modo regolare e facile i titoli di studio, diplomi e qualifiche acquisiti nell'insieme del territorio dell'Unione;
* aumentare sostanzialmente la mobilità di studenti, apprendisti e insegnanti;
* dotarsi di strutture idonee per assicurare a ogni cittadino la possibilità di acquisire nuove competenze lungo tutto l'arco della vita;
* operare affinché, entro il 2003, tutti i giovani abbiano acquisito una cultura digitale al termine del ciclo scolastico;
* formare, entro il 2002, docenti in grado di utilizzare e insegnare le nuove tecnologie dell' informazione e della comunicazione.
Per raggiungere questi obiettivi, il vertice di Lisbona ha disposto il nuovo «metodo di coordinamento aperto», che permette di
definire in termini concreti le priorità sopraelencate, e di dotarsi di indicatori per valutare i progressi fatti, comparando gli sforzi
intrapresi dagli Stati membri per attuare gli impegni assunti. [ ... ]
Tenendo conto delle capacità di ognuno, l'obiettivo fondamentale è di garantire a ogni giovane le competenze necessarie per inserirsi
sul mercato del lavoro unico dell'Unione. È necessario ricordare che in una 'società della conoscenza' il dato re di lavoro pubblico e
privato avrà sempre più la tendenza ad assumere chi corrisponde meglio alle proprie esigenze, senza dover prendere in considerazione
la nazionalità o altre misure protettive. È per questo che l'Unione deve fondarsi su una politica educativa e formativa uniforme per tutti
i suoi cittadini.
Domenico Lenarduzzi e Cesare Onestini, Non solo moneta in "ITER, scuola, cultura, società'; Rivista per i docenti promossa dal
Ministero dell'Istruzione e dall'Istituto dell'Enciclopedia italiana, anno IV n. 13 ottobre-dicembre 200 l DOCUMENTO 3
Ben prima di diventare un progetto d'integrazione economica e politica, l'Europa è stata un' idea: un sentimento di affinità spirituale
che, al di là dei conflitti, accomunava i diversi popoli del continente. La filosofia dell' antica Grecia, la sapienza giuridica romana,
la religiosità giudaico-cristiana, l'umanesimo rinascimentale, la rivoluzione scientifica, il pensiero illuminista sono fra le principali
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componenti che hanno concorso ad arricchire questo patrimonio, grazie al quale le nazioni di una semplice appendice geografica
del gigante asiatico, per quanto divise, riuscirono ad espandere la loro influenza sull' intero pianeta. La Belle Époque, a cavallo tra
il XIX e il XX secolo, segnò l'apice di questa egemonia, in un' atmosfera già densa di cattivi presagi. Oggi, dopo due guerre mondiali e una lunga stagione di mutamenti vorticosi, l'Europa non è più da tempo il centro motore del
mondo: nessuno dei suoi Stati, presi singolarmente, si può considerare una potenza globale. Ma in compenso gli europei hanno
saputo superare le antiche rivalità, origine di tante tragedie. E hanno messo in moto un processo integrativo giunto fino alla
creazione di una banca e di una moneta comuni. La soglia dell'unione politica pare tuttavia ancora difficile da varcare, mentre il
deficit di democrazia delle istituzioni comunitarie suscita verso di esse crescenti malumori (si pensi ai risultati delle consultazioni
referendarie tenute negli ultimi anni), oggi inevitabilmente accentuati dall' impatto della crisi finanziaria internazionale. Di fronte
ai molteplici interrogativi sollevati da questa difficile fase storica, si capisce l'esigenza di una riflessione che torni alle radici dell'
identità continentale [ .. .].
Antonio Carioti, Europa, radici di un 'identità globale. Né vera unione politica, né mercato compiuto: le ragioni per un rilancio,
«Corriere della Sera», 21 febbraio 2009 DOCUMENTO 4
Alla morte di Napoleone (1821) si viveva più o meno come al tempo di Giulio Cesare o di Pericle o ancora molto prima, mentre un
secolo dopo, nel 1920, si era ormai lontanissimi da quei remoti precedenti e si viveva nella stessa scia in cui oggi ci muoviamo anche
noi. Si è cambiato, insomma, di gran lunga di più negli ultimi due secoli che nei precedenti sei o sette millenni. L'osservazione è abusata,
ma ineccepibile. Tuttavia, se enormemente sono mutate le condizioni materiali e ambientali della vita umana, di gran lunga di più, su
tale base, sono mutati comportamenti e mentalità. E sono appunto questi ultimi i mutamenti di cui tratta Donald Sassoon in un' impresa
storica notevole (La cultura degli Europei dal 1800 a oggi), che va certo al di là di quanto in materia si è fatto finora. Che poi Sassoon
definisca «cultura» 1'insieme delle mentalità e dei comportamenti e i mezzi e i modi della loro diffusione e trasmissione, non è per
nulla eccentrico. È un uso sociologico estensivo del termine, che, come troppo estensivo, può essere criticato, ma non è vietato da
nessuna legge umana o divina, né dalla buona educazione sociale e culturale. Sassoon si premura, comunque, di spiegarlo, ed è forse
per ciò che i suoi recensori ne hanno esaltato quale merito quello di aver superato ogni distinzione o confine tra alta e bassa cultura.
Per la verità, non si ha idea di quanto spesso e di come possa riuscire bassa 1'alta cultura, e alta la bassa. Ma, a parte ciò, è 1'assunto
stesso del lavoro di Sassoon a prescindere in partenza da ogni distinzione del genere. C'è poco da essere bassi o alti rispetto alla forza
travolgente e condizionante di mutamenti tecnici e materiali come quelli degli ultimi due secoli. Vero merito di Sassoon è stato piuttosto
di aver scelto una rotta chiara e di alto profilo nell'oceano del suo tema. Ne ha, quindi, escluso subito varie cose (la moda, il mercato
degli «oggetti artistici riproducibili», lo sport, e altro), che, invece, vi rientrano appieno. Ha dato, però, ampio sviluppo a quanto ha
trattato, e che di per sé è già un àrnbito sterminato: i giornali e le riviste, la musica di ogni genere, il teatro, 1'editoria di ogni tipo e
livello, i generi letterari e le lingue dominanti, le biblioteche circolanti, i fumetti, il forte prevalere del romanzo e della canzone, gli
spettacoli, il cinema, la radiofonia, fino all' «era dei mezzi di comunicazione di massa», col trionfo finale della televisione e del pop. Ma ancor più merito di Sassoon è di aver trattato la cultura come circolante in un mercato in infinito ampliamento, i suoi numeri, i suoi
costi, i suoi guadagni, il suo pubblico numerabile anche quando è indefinibile, le sue forme e variazioni (queste, sì, alte e basse),
insomma la sua materialità fisica e venale. È tutta, quindi, una dimensione del «nuovo mondo» in cui dal 1800 viviamo, mai prima
studiata così bene, e, inoltre, storicizzata in cinque diverse fasi (l'ultima dal 1960 in poi). [...] Giuseppe Galasso, Mozart, i Beatles, Harry Potter: così cambia la cultura del continente, da Il Corriere della Sera del 21 febbraio
2009
DOCUMENTO 5
Accolti dal premier e dalla sindaca Raggi, i leader dei 27 Paesi europei si sono riuniti nella Sala degli Orazi e dei Curiazi, davanti al
documento del 1957. Il conto alla rovescia per le celebrazioni dell’anniversario del sessantesimo anniversario dei Trattati dei Roma è giunto al termine. Tra
ansie per il dopo attentato Westminster, cortei sorvegliati speciali per paura di infiltrazioni di black bloc e antagonisti nei cortei in
programma, i 27 capi di stato europei stanno arrivando in Campidoglio, dopo aver attraversato percorsi blindati.
Ad accoglierli, sulla piazza del palazzo Senatorio romano, il premier Paolo Gentiloni e la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Hanno già
varcato la soglia della sala degli Orazi e Curiazi (fresca di restauro), il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, il premier bulgaro Ognjan
Gerdžikov, quello romeno Sorin Grindeanu, lituano Saulius Skvernelis, oltre alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al francese
Francois Hollande. Arriva anche Laura Boldrini, presidente della Camera, Gentiloni e Raggi sono entrati e hanno raggiunto gli altri
capi di stato al cospetto della teca in cui è conservato il documento originale del Trattato siglato a Roma nel 1957.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che fa gli onori di casa. «I padri fondatori erano
accomunati da una splendida ossessione: non dividere ma unire. E cooperare insieme per il bene. E loro si trovarono a compiere la
scelta più antica, quella tra il bene e il male. Dopo due guerre mondiali, che rappresentavano il male, scelsero il bene». «Lo sapeva
Alcide De Gasperi che chiese quale mito si voleva dare ai giovani se non l’unione. Oggi celebriamo la tenacia e l’intelligenza dei padri
fondatori. E la conferma che fu la scelta giusta la dà il colpo d’occhio di questa sala. Da 6 siamo diventati 27». «Non sfuggo al confronto
tra la mia generazione e quella dei firmatari. Noi abbiamo vissuto 60 anni in pace e libertà e lo dobbiamo al loro coraggio». […]
«Da quando è nata l’Unione europea il nostro Pil è cresciuto rispetto a quello americano, sono stati creati milioni di posti di lavoro. Ma
dobbiamo completare questo grande cantiere e liberare il potenziale inespresso. Non siamo stanchi ma dobbiamo migliorare. Da
presidente del Parlamento europeo - queste la parole di Antonio Tajani, a capo dell’istituzione a Strasburgo - sono preoccupato per la
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crescente disaffezione. Servono cambiamenti profondi per dare risposte a chi non trova lavoro o a chi si sente minacciato dal terrorismo.
Serve un’Europa concreta, dei fatti. Quella di oggi non deve essere una giornata di autocompiacimento ma un impegno politico concreto
verso i cittadini».
Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea: «Noi siamo solo gli umili eredi e ci riuniamo nella stessa sala per ribadire
gli intenti dei padri fondatori. Non per nostalgia, ma perché solo uniti potremo all’altezza delle sfide del mondo di oggi, potremo essere
un’Europa che non si perde nei dettagli, che non perde la prospettiva. Le sfide di oggi sono più complesse e non paragonabili a quelle
dei padri fondatori».
E dopo un filmato d’epoca sulla storia della firma dei Trattati di Roma nel 1957, seguito con grande attenzione e festeggiato da un
lungo applauso, è iniziata la cerimonia delle firme dei leader dei 27 paesi europei. Ultimo ad apporre il suo nominativo, il padrone di
casa, Paolo Gentiloni. Prima di lasciare la sala degli Orazi e dei Curiazi per la classica foto di rito.
Di Clarida Salvatori, Trattati di Roma, Gentiloni: «Qui si scelse il bene contro il male», www.corriere.it del 25 marzo 2017
DOCUMENTO 6
Potremmo consolarci facilmente. Potremmo dirci che l’applicazione da parte del Regno Unito dell’articolo 50 del trattato di Lisbona
che permette a uno stato dell’Unione di uscirne al termine di un negoziato che non può superare i due anni, arrivata il pomeriggio del
28 marzo, è un’ottima notizia.
Potremmo rallegrarci dicendo che finalmente se ne vanno i maledetti britannici, che sono saliti sul treno dell’unità europea solo per
rallentarne la marcia e alla fine ci sono riusciti. Potremmo dirlo, perché in Commissione, nel Consiglio e al parlamento europeo i
britannici hanno sempre pigiato sul freno davanti all’integrazione, radunando attorno a sé i paesi più sovranisti e bloccando tutto ciò
che andava contro il loro credo liberista.
Potremmo consolarci, ma resta il fatto che questo divorzio è un dramma. Lo è perché la maggioranza dei britannici che hanno votato
per il Brexit in estate l’ha fatto illudendosi che tutto ciò che non andava nel loro paese sarebbe stato risolto da un giorno all’altro.
Credevano che si sarebbero sbarazzati di tutti i francesi, polacchi e baltici, e dei tre milioni di immigrati europei che lavoravano nel
Regno Unito e che gli danno tanto fastidio. Credevano che sarebbero stati dispensati da ogni solidarietà con il continente restando liberi
di continuare a esportare in Europa i loro prodotti senza pagare una sterlina di dazi.
Credevano che improvvisamente avrebbero avuto una camera a parte nella casa comune, ma oggi scoprono che non potranno accedere
al mercato unico senza accettarne le giurisdizioni, le regole e la libera circolazione dei cittadini, che dovranno sborsare più di 50
miliardi di euro per gli impegni presi e che la manodopera europea comincia già prudentemente a disertare il mercato britannico
danneggiando l’economia dell’isola.
I britannici si ripetono che tutto va bene aggrappandosi ai risultati comunque buoni e cercando di dimenticare che sono ancora
all’interno dell’Unione, che per il momento non è cambiato niente e che l’incertezza è tutta per il futuro.
La Brexit può non essere irreversibile. A Londra lo pensano in molti, perché non è mai troppo tardi per migliorare le cose
Questo divorzio assurdo è un dramma per i britannici e la loro unità perché gli scozzesi non vogliono accettare la Brexit e intendono
votare nuovamente sull’indipendenza, ma lo è anche per il resto dell’Europa che dopo la partenza di Londra perderà la sua più antica
democrazia e una cultura che le è essenziale.
Questo è un giorno nefasto, anche se la Brexit può non essere irreversibile. A Londra lo pensano in molti, perché non è mai troppo
tardi per migliorare le cose. Questa situazione è talmente penosa e stupida che la Francia e il Regno Unito hanno firmato il 29 marzo
un accordo di cooperazione su un progetto per nuovi missili.
A quanto pare ancora nessuno vuole crederci, anche perché l’Europa non ha difese senza le armi britanniche e francesi. Speriamo.
Affidiamoci alla ragione. Ma resta il fatto che quando la procedura di divorzio si mette in moto è ormai tardi per rendersi conto che ci
si ama ancora.
Di Bernard Guetta, La brexit arriva davvero e c'è poco da esultare (Traduzione di Andrea Sparacino) tratto da
http://www.internazionale.it del 29 marzo 2017
3 AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento: Studiare. Cosa? Come? Perché?
DOCUMENTO 1
Studenti. Ma che cosa studiano quelli che si chiamano studenti, che cosa studiano? Se per studio si intende, come si è sempre intesto
scrostarsi di dosso l'ignoranza proprio a forza di studio, allora molti studenti lo sono per modo di dire. Chi non sente questo sforzo
porta il nome di studente come un non so che di triste, come un mendicante che si chiami Prospero.
Alberto Moravia (1907-1990), romanziere e
saggista DOCUMENTO 2
La maggior parte degli studenti sono 'trascinati': si pongono di fronte allo studio in maniera reattiva e velleitaria. Sono allievi, il cui
desiderio di apprendere a scuola si esprime normalmente come esecuzione (quasi sempre secondo criteri sbrigativi) di qualcosa di cui
ignorano (o decidono di ignorare) lo scopo e il significato. Studiano in modo superficiale, con l'unica (o quasi) preoccupazione di finire
il compito assegnato, o meglio di "sentirsi a posto". Raramente il loro apprendimento tende alla riflessione, alla ricerca di un nesso con
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ciò che si desidera e si compie nel quotidiano. Se questo accade è più per "istinto" che per scelta consapevole, più per capacità
intellettuali che per un metodo di studio personale. Normalmente, infatti, i trascinati sono ripetitivi, generici e conformistici: procedono
a caso, "così come viene': trainati o spintonati dai docenti e/o dai genitori.
Rosario Mazzeo, preside di scuola secondaria di I grado e autore del libro L'organizzazione efficace dell' apprendimento.
Personalizzazione e metodo di studio (2005) DOCUMENTO 3
È l' epicentro di tutti i guai della scuola italiana? La secondaria superiore di primo grado - riformata nel lontano 1962 come media
unica - è davvero l'anello debole di tutto il nostro sistema dell'istruzione dell'obbligo? Leggendo il terzo «Rapporto sulla scuola in
Italia 2011 »della Fondazione Giovanni Agnelli (Laterza) si è portati a rispondere di sì. Di chi è la responsabilità? Dei
preadolescenti e della loro complicata stagione di crescita? Degli insegnanti? Della scuola stessa? «Un po' tutti e tre questi elementi
insieme», spiega Andrea Gavosto, l'economista chiamato a dirigere la Fondazione Agnelli nel 2008 per concentrare le attività di
ricerca su tema dell' education (scuola, università, lifelong learning). «Ma certamente è il punto degli insegnanti - aggiunge - quello
che rivela le maggiori criticità». L'Italia è il Paese con il calo degli apprendimenti più netto fra elementari e medie. Nei punteggi
Timss (Trends in International Mathematics and Science Study) è fanalino di coda, ben al di sotto di Cina, Norvegia, Giappone e
Stati Uniti. C'è un sobbalzo: i ragazzi rallentano sensibilmente la loro capacità di apprendimento. Come se non bastasse - in
questi tre anni difficili - si spalanca pericolosamente il divario socio-culturale: i buoni risultati in matematica e scienze degli
allievi italiani in quarta elementare [ ... ] peggiorano molto nella scuola media penalizzando chi ha genitori con basso livello
d'istruzione. Il gap non sarà più colmato, contraddicendo l'obiettivo di uguaglianza di opportunità che dovrebbe offrire la
scuola. «Purtroppo - chiosa Gavosto - sul fronte dell' equità la scuola media ha perso ogni battaglia, ponendo le basi per
ritardi incolmabili. Ed equità non si fa puntando al ribasso». I nostri preadolescenti - non certo diversi per comportamenti
tipici e interessi dai loro coetanei europei - hanno un rapporto peggiore con la scuola. Si trovano male e lo dicono. Francesco Amonioli, Una scuola media di nome e di fotto, «Il Sole24ore», 29 novembre 2011
DOCUMENTO 4
La paura di restare indietro. Sepolti nel ritardo di un paese senza finestre sul mondo. Guardando i figli crescere con il magro bagaglio
dell' inglese scolastico, e vederli arrancare nell'universo multilingue che li circonda, popolato ormai di addestratissimi baby poliglotti.
Così chi può corre ai ripari: asili trilingue per i più piccoli, scuole internazionali fin dall' infanzia e licei anche statali che garantiscano,
almeno, la doppia maturità. È l'altra faccia del declino dell' istruzione pubblica, erosa e devastata da anni di tagli: come già avviene in
Inghilterra o negli Stati Uniti, le famiglie che possono pagare rette alte o altissime, o che scelgono di indebitarsi, cercano per i propri
figli percorsi di studio alternativi, internazionali. Perché se l'avvenire è altrove, meglio prepararsi fin da piccoli a navigarci dentro.
Ormai è una corsa. Anche se i costi possono variare dai seimila euro delle scuole francesi e tedesche, ai ventimila euro l'anno dei
campus americani e inglesi. [ ... ] Numeri ancora marginali, numeri che raccontano però un'Italia che cambia, e dove per la prima volta
si profilano scuole di serie A e scuole di serie B. Ma dove a fare la differenza non sono più i ricchi collegi (spesso religiosi) scelti per
censo e per appartenenza, e non di rado diplomifìci, ma quelle realtà che garantiscano percorsi internazionali. Ossia finestre sul mondo,
dove si studia in francese, inglese e in italiano e si esce con una doppia maturità, con spazi-tempo dedicati al cinese e all' arabo. Un
approccio diverso alla cultura, più veloce, più scientifico. [ ... ] Non poco infatti si è appannato nei nostri licei, spesso arroccati su un
approccio filologico del sapere che stride con quanto il mondo chiede. Pur con delle aperture. Se infatti l'offerta multilingue oggi in
Italia è soprattutto privata, e del tutto carente nelle primarie e secondarie pubbliche, in diversi licei statali pur tra mille difficoltà si
cercano di moltiplicare le opportunità. Dalla doppia maturità (francese italiana, spagnola italiana) alle certifìcazioni Cambridge per
l'inglese, dai corsi di cinese a quelli di tedesco. Isole però nel declino collettivo. Maria Novella De Luca, L'altro liceo, «la Repubblica», 6 maggio 2014
4 AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: I giovani e lo studio delle scienze
DOCUMENTO 1 Imparano con disinvoltura a utilizzare l'ultimo modello di telefono cellulare o i programmi di download di files musicali; partecipano
in massa ai festival della scienza e sono assidui telespettatori dei programmi di divulgazione; eppure quando si tratta di scegliere di
studiare una disciplina scientifica all'università, si tirano indietro. L'atteggiamento dei giovani italiani verso la scienza appare
improntato a un'ambivalenza quasi schizofrenica. Che si riflette in un'emorragia di iscritti ai corsi di laurea ad orientamento scientifico:
uno studente universitario su due studiava per una laurea scientifica nell'anno accademico 1951/52; nel 2000/2001 lo faceva meno di
uno su tre. Sono la Chimica, la Fisica e la Matematica ad evidenziare il maggiore declino, mentre non ci sono mai state crisi nell'ambito
delle scienze della vita grazie alla spinta di settori quali le bio tecnologie. Il problema, va detto subito, non è esclusivamente italiano,
ma coinvolge buona parte dell'Unione Europea - compresi quei Paesi, come la Svezia o la Finlandia, abitualmente indicati a modello
sul piano degli investimenti e della promozione della ricerca. Qualunque iniziativa che miri ad attenuare, quando non ad invertire,
questa tendenza, deve interrogarsi su quali siano le ragioni di un tale declino di interesse dei giovani per gli studi scientifici. Esiste un
problema di percezione di ciò che studiare scienza rappresenta agli occhi dei giovani, ed è per questa ragione che i dati raccolti da
Observa-Science in Society su un campione di ragazzi nella fascia di età cruciale (16- 19 anni) rappresentano un punto di partenza
particolarmente significativo. Tra coloro che intendono frequentare l'Università, poco meno di uno su cinque (18%) è già sicuro di
iscriversi a un corso di laurea scientifico; più di uno su quattro ci sta pensando (29%). Uno su due (50%) lo esclude. Per la stragrande
maggioranza dei ragazzi (72%) il punto fondamentale è che la scienza risulta difficile o noiosa. D'altra parte, se andiamo a vedere le
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motivazioni di chi ha già scelto di fare studi scientifici, il risultato è speculare: si studierà scienze perché «appassionano gli studi
scientifici» (81%). È molto importante prendere in considerazione il contesto scolastico, giacché è con ogni probabilità proprio in tale
contesto che si forma la percezione di una scienza «difficile» e «noiosa». Tanto per fare un esempio, oltre il 75% degli intervistati
ritiene che gran parte delle difficoltà nello studiare matematica siano dovute al fatto che la maggior parte degli insegnanti non spiega
bene. Poco più di uno studente su tre, poi, ha avuto l'occasione di utilizzare un laboratorio di scienze, nonostante la stragrande
maggioranza di quelli che hanno avuto questa opportunità la giudichi molto utile per la propria preparazione. Resta, infine, da non
sottovalutare l'importanza di incentivi e sostegni concreti (borse di studio, sostegno nell'inserimento professionale). È in questa
direzione che si è mosso recentemente anche il progetto Lauree Scientifiche promosso dalla Conferenza Nazionale dei Presidi delle
Facoltà di Scienze con MIUR e Confindustria. Simili misure potrebbero avere un impatto soprattutto su quel 30% di incerti che è forse,
almeno nel medio periodo, il vero obiettivo delle Facoltà Scientifiche; ma soprattutto, potrebbero evitare di alimentare un entusiasmo
per gli studi scientifici che senza adeguati riscontri sul piano pratico potrebbe rivelarsi addirittura controproducente.
Bucchi, F. Neresini, Perché i giovani non vogliono più studiare scienze?, www.observa.it, 7.06.2006DOCUMENTO 2
La diminuzione del coinvolgimento dei giovani nella scienza, testimoniata per esempio da un calo delle iscrizioni alle facoltà
scientifiche in quasi tutti i paesi industrialmente avanzati, è un fatto ormai ampiamente documentato. È stata avanzata l'ipotesi che
questo fenomeno sia causato da una crisi del rapporto tra scienza e società che si potrebbe far risalire alla metà del secolo scorso,
quando alcuni effetti della scienza e delle sue applicazioni (in particolare in campo bellico) hanno favorito la rappresentazione di una
scienza non sempre benefica e meno «vicina» alle persone. Tale situazione, da molti lamentata non è stata però oggetto di analisi ad
hoc né a livello nazionale né internazionale. I'indagine Eurobarometro sulla scienza e tecnologia conteneva un quesito relativo alle possibili
cause della mancanza di interesse dei giovani negli studi e nelle carriere scientifiche cui gli europei hanno risposto in termini di
«mancanza di attrattiva delle lezioni di scienze», «difficoltà degli studi», «scarso interesse dei giovani verso le discipline scientifiche»,
«inadeguata remunerazione percepita delle professioni di ricerca». Eppure, coesistono anche fenomeni che vanno in una direzione
inversa: tutte le iniziative di divulgazione e comunicazione scientifica sia a livello mediatico che quelle promosse da ambienti
scientifico-accademici, vengono accolte dal pubblico con grande attenzione e; ove è possibile, con grande partecipazione. Appare quindi una strana contraddizione: da un lato, i giovani sono estremamente attratti dalla conoscenza dei risultati scientifici,
dall'altro sembrano poco propensi ad essere essi stessi attori di questo processo di produzione di conoscenza. In questo contesto
problematico si situa il progetto Giovani e Scienza che, attraverso un'indagine campionaria nazionale sui giovani tra i 18 ed i 25 anni,
residenti nelle grandi ripartizioni geografiche, in aree urbane e rurali, si è proposto di migliorare la conoscenza della relazione tra
scienza e società nelle sue principali dimensioni: culturale (livello di interesse, immagine e percezione della scienza e degli scienziati,
conoscenza); democratica e di governance (risorse per la scienza, fiducia e valori della scienza, comunicazione della scienza); scolastica
(esperienze scolastiche, autovalutazione, percezione delle opportunità di studio e di lavoro); - istituzionale (percezione della
competitività, dello stato e dei costi del sistema scientifico nazionale). Tali conoscenze sono a nostro avviso propedeutiche alle attività di politica scientifica volte alla ricostituzione di un legame di fiducia
tra scienza e società, alla promozione della cultura scientifica, all'individuazione dei punti critici del sistema istruzione-scienza-società,
alla realizzazione di politiche per il recupero delle iscrizioni a facoltà scientifiche e alla verifica di un possibile ruolo del mondo della
ricerca nella comunicazione pubblica della scienza. [ ... ] M. C. Brandì, L. Cerbara, M. Masiti, A. Valente. Giovani e scienze in Italia tra attrazione e distacco, www.jcom.sissa.it. giugno 2005
DOCUMENTO 3 La ricerca che viene presentata segue il lavoro del 2003 Scienze, un mito in declino? anche questa realizzata con il contributo del
Ministero della Pubblica Istruzione sulla base dalla legge 6/2000. Da quel lavoro emerse che in Italia, al pari degli altri Paesi ricchi
d'Europa e del mondo, i giovani sceglievano sempre meno corsi di studi universitari di Scienza di base. In questi anni, altri hanno
condotto ricerche sullo stesso tema con conclusioni analoghe che hanno portato anche alla promulgazione della legge "Lauree
scientifiche" allo scopo di favorire l'orientamento degli studenti verso questi studi. Dovrebbe indurre alla riflessione il fatto che nel
provvedimento non sono presenti, nel novero delle discipline scientifiche, né le Scienze Naturali né quelle Biologiche e Geologiche
(assenza non certo compensata da Scienza dei materiali). È pur vero che le Scienze della Natura non attraversano la stessa crisi delle
facoltà di Matematica, Fisica e Chimica, tuttavia questa separazione non aiuta a risolvere il problema che è generale per tutta la Scienza,
non solo per una parte di essa. A considerare le sole iscrizioni si potrebbe essere portati a pensare che nell'ambito delle Scienze della
Natura vada tutto bene, ma non è così: ci sono preoccupazioni serie e profonde seppure di tipo diverso, come mostra questa indagine.
Siamo arrivati ad un punto in cui i provvedimenti che tendono a superare difficoltà, erroneamente ritenute contingenti, non bastano
più: il problema delle Scienze in Italia è grave come negli altri Paesi, ma presenta peculiarità per molti versi assai più preoccupanti.
Una di queste preoccupazioni deriva dal fatto che nel nostro Paese non sono stati ancora messi a punto dei piani straordinari per creare
Osservatori permanenti, qualificati ed efficienti per l'analisi della validità dell'insegnamento in generale. Non c'è che da accogliere con
gratitudine i campanelli d'allarme venuti dalle indagini OCSE-PISA che hanno messo in evidenza come il nostro sistema scolastico
fornisca risultati imbarazzanti per ogni disciplina portante esaminata: dalla Lingua, alla Matematica, alle Scienze. Questa constatazione
è ancora più grave se paragonata all'esito degli esami di Stato che appaiono come un gigantesco indulto nazionale che costruisce piani
di merito artificiali in cui trovano posto tutti indipendentemente dalle loro prestazioni scolastiche. Paradossalmente per i pochi laureati
in discipline scientifiche, anche se con risultati brillanti, le prospettive di specializzazione sono incerte, rare e con remunerazioni
insufficienti; la ricerca non viene incentivata ed i giovani si debbono rivolgere all'estero, una scelta che spesso rende arduo il rientro
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per come funziona il nostro sistema di reclutamento. Quindi non è solo il nostro sistema scolastico ad essere in crisi, ma l'intero sistema
formativo con l'Università che non può essere considerata immune da responsabilità. V. Terreni. I giovani, la scuola, la scienza. www.immaginedellascienza.anisn.it gennaio 2007
DOCUMENTO 4 In arrivo l'ennesima bocciatura per la scuola italiana. I primi dati sul rapporto Ocse-Pisa sulle competenze linguistiche e scientifiche
dei quindicenni italiani non sono affatto confortanti. [ ... ] Il rapporto scandaglia le conoscenze e le competenze degli adolescenti che
dovranno confrontarsi con i coetanei in un mercato del lavoro globalizzato e che dovranno «orientarsi» in un mondo la cui evoluzione
viaggia a velocità sempre più sostenuta. Nella classifica ufficiosa relativa alle Scienze, l'Italia si piazza al 36 o posto. Sotto nazioni
come la Lituania e la Lettonia. Ma anche sotto Slovenia, Croazia e tutti i paesi industrializzati. Lo score di 475 punti è più basso dei
486 racimolati dai quindicenni italiani nel 2003. E il fatto che nella presente edizione i paesi partecipanti, dai 40 del 2003, siano
aumentati a 57 non attenua la delusione per i risultati ottenuti. Considerando, infatti i soli paesi iscritti quattro anni fa, dal 27° posto
l'Italia sarebbe scesa di altri tre posti. I primi in classifica sono i ragazzini finlandesi, che mettono a segno ben 563 punti. L'Estonia è
al 5° posto, la Germania al 13°, il Regno Unito al 14° e la Francia al 25°. Tutti i paesi asiatici (Cina, Hong Kong, Giappone e Corea) sono nei piani alti della classifica. Si piazzano entro i primi dieci posti
anche il Canada, la Nuova Zelanda e l'Australia.
Ma quali sono gli aspetti indagati da Pisa 2006? E in che cosa sono risultati carenti i quindicenni italiani? Il questionario, compilato da
migliaia di ragazzini delle scuole superiori, oltre che conoscenze e competenze scientifiche, ha per la prima volta misurato l'interesse
dei giovani verso le tema ti che scientifiche. «Una adeguata comprensione di come funzionino la scienza e la tecnologia è fondamentale
perché un giovane sia preparato alla vita nella società odierna. È questa comprensione che consente a ciascun individuo di partecipare
pienamente ad una società in cui Scienza e Tecnologia rivestono un ruolo particolarmente importante», si legge nella presentazione
dell'Ocse. La cosiddetta literacy scientifica di Pisa 2006 misura la capacità degli adolescenti di «individuare questioni di carattere
scientifico», di «dare una spiegazione scientifica dei fenomeni» e di «usare prove fondate su dati scientifici». Sono appunto queste le
principali lacune degli adolescenti che l'Ocse segnala agli insegnanti italiani. S. Intravaia, La scienza? Ai ragazzi non piace, «la Repubblica», 2.12.2007
DOCUMENTO 5 Quanta fiducia hanno gli studenti nella scienza? Chi deve decidere sull'uso delle applicazioni tecnologiche? Come giudicano il proprio
corso di scienze? E i laboratori scolastici? Con queste ed altre domande Adriana Valente e Loredana Cerbara del Cnr hanno interrogato
gli studenti di scuola superiore della provincia romana. Ne è nata un'indagine sulla percezione della scienza tra i giovani e sullo stato
dell'educazione scientifica, che ha coinvolto 500 ragazzi tra i partecipanti agli incontri Scienziati e studenti all'Auditorium svoltisi
recentemente a Roma. Non un campione probabilistico, poiché selezionato tra le classi con maggiori interessi verso le scienze, ma
proprio per questo utile, perché descrive come la pensano gli studenti più sensibili alle scienze. E così, se ben l’ 80% di loro giudica
interessante lo studio delle discipline scientifiche, il presidente del Cnr Luciano Maiani, presentando i dati ieri a Roma, ha invitato a
confrontare questo alto interesse con «la scarsa capacità di fare scienza degli studenti italiani», come emerge dalle relazioni
internazionali. Forse dipenderà anche dall'alto numero di ragazzi per i quali la scienza si sceglie come professione per «una passione
innata» (33%). Come dire che si diventa scienziato per una vocazione, che poco ha a che fare con quello che si può imparare a scuola
e che, affermano Valente e Cerbara, è un dato in crescita rispetto a ricerche precedenti. Ma qual è l'atteggiamento degli studenti verso le applicazioni delle scoperte scientifiche? Trova conferma l'impressione che i giovani
siano vittime di «sirene irrazionalistiche»? Secondo le due autrici della ricerca non è così. Infatti, agli scienziati la maggior parte degli
studenti demanda la responsabilità di prendere decisioni sull'uso delle applicazioni, anche in materie sensibili come la clonazione. E
la scienza a scuola? Ci vorrebbe più laboratorio, dicono gli studenti romani, in accordo con quanto emerge dalla grande indagine
nazionale - la prima in Italia - che il Gruppo per la diffusione della cultura scientifica diretto da Luigi Berlinguer ha pubblicato come
ultimo atto del dicastero Fioroni. Ma basta con l'ora di laboratorio usata come uno show: basta con il docente che fa l'esperimento dalla
cattedra mentre gli studenti prendono appunti. Molti di loro sognano un laboratorio dove essere liberi di scegliere attività da svolgere
o di elaborare autonomamente le ipotesi da verificare. Una prassi molto più vicina alla vera pratica scientifica, insomma. L. Orlando, Giovani e scienza, una vocazione, www.europaquotidiano.it. 28.05.2008
TIPOLOGIA C – TEMA STORICO
«Bisogna che lo confessi: credo poco alle leggi. Se troppo dure, si trasgrediscono, e con ragione [ ... ]. Ogni legge trasgredita troppo
spesso è cattiva: spetta al legislatore abrogarla o emendarla, per impedire che il dispregio in cui è caduta quella stolta ordinanza si
estenda ad altre leggi più giuste». M. Yourcenar, Memorie di Adriano
«Non già che mancassero leggi e pene contro le violenze private. Le leggi anzi diluviavano [ ... ]. Con tutto ciò, anzi in gran parte a
cagion di ciò, quelle gride, ripubblicate e rinforzate di governo in governo, non servivano ad altro che ad attestare ampollosamente
L’impotenza de' loro autori; o, se producevano qualche effetto immediato, era principalmente d'aggiunger molte vessazioni a quelle
che i pacifici e i deboli già soffrivano da' perturbatori, e d'accrescer le violenze e 1'astuzia di questi. L'impunità era organizzata, e
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aveva radici che le gride non toccavano o non potevano smuovere».
A. Manzoni, I promessi sposi, cap. I
«Il modello organizzativo della società orizzontale prevede una distribuzione omogenea dei carichi e delle possibilità, dei doveri e dei
diritti, in particolare di quelli fondamentali, vale a dire quelli che costituiscono la base per un'esistenza dignitosa e il presupposto per
l'emancipazione dell'individuo».
G. Colombo, Sulle regole (2008)
Le tre riflessioni sul valore e l'efficacia delle leggi si riferiscono a epoche storiche lontane e fra loro molto diverse. Secondo te
perché il rispetto della legge è il cardine della vita civile e perché parlare di educazione alla legalità è sempre importante a
qualunque età, e forse a maggior ragione alla tua età? Lo studio della storia quale contributo può dare alla formazione civica di
uno studente?
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Commenta, secondo la tua esperienza, la seguente osservazione di Rita Levi Montalcini, che può essere estesa dalla ricerca
scientifica a qualunque altro genere di lavoro creativo.
“Credo di poter affermare che nella ricerca scientifica né il grado di intelligenza, né la capacità di eseguire e portare a termine con
esattezza il compito intrapreso siano i fattori essenziali per la riuscita e la soddisfazione personale. Nell'una e nell'altra contano
maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà: in tal modo possiamo affrontare problemi che altri,
più critici e più acuti, non affronterebbero. […] Il fatto che l'attività svolta in modo così imperfetto sia stata e sia tuttora per me
fonte inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l'imperfezione nell'eseguire il compito che ci siamo prefissi o ci è stato assegnato sia
più consona alla natura umana, così imperfetta, che non la perfezione”.
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ESAME DI STATO A.S. 2016/2017
1^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
14/03/2017
CLASSE 5^A OR
ALUNNO:
COGNOME ______________________ NOME__________________
FIRMA …………………………………………..
MATERIA
Scienze
naturali
Storia
Fisica
Inglese Punteggio finale terza
prova
Punteggio
arrotondato
PUNTEGGIO
/15
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ISI Garfagnana – Liceo Scientifico “G. Galilei”
Prima simulazione terza prova SCIENZE NATURALI 14 marzo 2017
Nome e Cognome............................................................................................ Classe 5A
1) Ripercorri sinteticamente le tappe principali del catabolismo del glucosio fino alla produzione di ATP.
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.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
2) Per quale motivo L - gliceraldeide e D - gliceraldeide sono isomeri ottici? Spiega anche a che cosa si riferiscono le lettere D ed L che precedono il nome dello zucchero.
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3) Dopo aver ricordato la principale reazione degli alcani e degli alcheni, spiega qual è il motivo per cui sono
così diverse.
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TERZA PROVA - TIPOLOGIA B STORIA
NOME ______________________________
CLASSE ______________________________
DATA ______________________________
Rispondi alle seguenti domande (max 8 righe).
1. Quali erano le linee politiche di Stalin e di Trockij e come si concluse la lotta tra i due? _______________________________________________________________
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_______________________________________________________________
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_______________________________________________________________
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2. In che modo Mussolini ricompose il contrasto tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3. Quale tipo di lotta contro i dominatori condusse Gandhi?
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_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
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_______________________________________________________________
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SIMULAZIONE TERZA PROVA FISICA Nome………………….……. Cognome ……………………..…
Classe V ……… Data …….….……………
1. Una spira circolare di diametro 8 cm ruota con la frequenza di 80 Hz in un campo magnetico
uniforme e costante. Se il massimo valore della f.e.m. indotta è 2 V, calcola l’intensità del campo
magnetico e scrivi la relazione che mostra la dipendenza tra la corrente alternata e il tempo, sapendo
che la resistenza complessiva della spira è 0,5 Ω.
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2. Descrivi il circuito LC ideale e spiega sinteticamente come mai produce corrente alternata.
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3. Nel futuro, l’energia per il funzionamento di una stazione spaziale orbitante potrà essere inviata
dalla Terra mediante un fascio di onde elettromagnetiche. Supponiamo che il fascio abbia una
sezione di 135 m2 e una potenza media di 1,20 × 104 W.
Calcola l’ampiezza del campo elettrico e magnetico.
(ϵ0 = 8,9 × 10-12 C2/( N∙m2 ))
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Liceo Scientifico ‘G. Galilei’ Simulazione di Terza Prova Lingua Straniera Inglese
Class: 5A 14/03/2017
NAME: …………………………………………………
Answer the following questions using the lines below. You are allowed to use an English-to-English dictionary.
1. Explain the concept of nature for the Romantics. What links can you find with Burke’s idea of the
sublime?
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2. “It was a town of machinery and tall chimneys, out of which interminable serpents of smoke trailed
themselves forever and ever, and never got uncoiled. It had a black canal in it and a river that ran purple
with ill-smelling dye, and vast piles of building full of windows where there was a rattling and trembling
all day long, and where the piston of the steam engine worked monotonously up and down, like the head
of an elephant in a state of melancholy madness”. [from Hard Times by C. Dickens]
Point out the main themes of the novel and outline its main stylistic features giving examples from the
excerpt provided.
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3. Explain how the theme of the double is developed in the novel Frankenstein, or the Modern Prome-
theus.
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ESAME DI STATO A.S. 2016/2017
2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA
12/05/2017
CLASSE 5^A OR
ALUNNO:
COGNOME ______________________ NOME__________________
FIRMA …………………………………………..
MATERIA
Fisica
Filosofia
Latino
Inglese Punteggio finale terza
prova
Punteggio
arrotondato
PUNTEGGIO
/15
81
SIMULAZIONE TERZA PROVA FISICA
Nome _________________________ Cognome _________________________________ Classe V A Data 12/05/17 1. Una nave intraprende un viaggio verso una stella lontana 6 anni luce. A quale velocità dovrebbe
viaggiare per arrivare sulla stella dopo 10 anni, relativamente ad un osservatore terrestre? Quale
distanza percorrerebbe e quanto tempo impiegherebbe rispetto ad un osservatore sulla nave
spaziale?
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1. Descrivi l’effetto fotoelettrico spiegandone anche l’interpretazione che ne dette Einstein nel
1905.
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2. La conversione di massa in energia è un processo attraverso il quale le stelle producono energia.
Si stima che la nostra stella, il Sole, produca 3,83 × 1026 W di potenza. Quanta massa viene
persa dal Sole ogni secondo?
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82
TERZA PROVA - TIPOLOGIA B FILOSOFIA
NOME ______________________________
CLASSE ______________________________
DATA ______________________________
Rispondi alle seguenti domande (max 8 righe).
1. Qual è il significato del racconto nietzscheano “Il pastore e il serpente”? _______________________________________________________________
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2. In che cosa consiste la prima topica elaborata da Freud? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3. Qual è la struttura della domanda iniziale sull’essere, secondo Heidegger? _______________________________________________________________
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83
LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI” – CASTELNUOVO DI GARFAGNANA A.S. 2016/2017
SIMULAZIONE TERZA PROVA – LINGUA E LETTERATURA LATINA
12/05/2017 CLASSE V A NOME E COGNOME DEL
CANDIDATO____________________________________________________________________________
1. All’interno dell’opera di Seneca, e più precisamente nelle Epistulae, è presente una riflessione sulla libertà e sulla schiavitù. In quale rapporto stanno i due concetti?
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1. Il dibattito sulla decadenza dell’eloquenza fu molto acceso nella prima età imperiale. Illustra le posizioni che espressero alcuni autori a te noti, facendo riferimento alle opere in cui trattarono questo tema.
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2. Il Satyricon di Petronio costituisce una forma narrativa aperta, caratterizzata dall’intersecarsi di una pluralità di generi e modelli. Individua quelli maggiormente riconoscibili.
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84
Liceo Scientifico ‘G. Galilei’ Simulazione di Terza Prova Lingua Straniera Inglese
Class: 5A B C 12/05/2017
NAME: …………………………………………………
Answer the following questions using the lines below. You are allowed to use an English-to-English dictionary.
1. Refer to the ‘Preface’ to the Lyrical Ballads written by William Wordsworth and highlight the main differ-
ences from Wilde’s ‘Preface’ to The Picture of Dorian Gray.
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2. “Thomas Gradgrind, Sir. A man of realities. A man of fact and calculations. A man that proceeds upon the prin-
ciple that two and two are four, and nothing over, and who is not to be talked into allowing for anything over.
…… With a rule and pair of scales, and the multiplication table always in his pocket, sir, ready to weigh and
measure any parcel of human nature and tell you exactly what it comes to. It is a mere question of figures, a case
of simple arithmetric …… he seemed a kind of canon loaded to the muzzle with facts, and prepared to blow them
clean out of the regions of childhood at one discharge…….. ‘Girl number twenty,’ said Mr Gradgrind, squarely
pointing with his square forefinger ”……. [from Hard Times by C. Dickens]
Discuss how the excerpt reflects the idea of education during the Victorian Age and how Dickens’s expresses this
theme through language.
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3. Refer to the play Pygmalion and summarise G. B. Shaw’s key ideas and stylistic features.
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