MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’e della RICERCA
Liceo Artistico Statale
“Felice FACCIO”
- Castellamonte - (TO)
PTOF 2016/2018 Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Ex art. 1, comma 14, legge N. 107/2015
Approvato dal Commissario Straordinario nella seduta del 29 giugno 2016
Premessa
1. Il POF triennale
1.1. Finalità
1.2. Principi
1.3. La nostra realtà
1.4. Il progetto educativo
1.5. Gli indirizzi di studio
1.6. Progetti integrazione
1.7. Rapporti tra scuola e studenti
1.8. Ampliamento dell’offerta formativa
2. Priorità traguardi ed obiettivi
3. Proposte e pareri provenienti da territorio e utenza
4. Piano di miglioramento
5. Scelte organizzative e gestionali
5.1. Figure organizzative
5.2. Alternanza scuola lavoro
5.3. Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale
5.4. Piano formazione insegnanti fabbisogno di personale
INDICE
6. Fabbisogno di personale
6.1. Organico di potenziamento richiesto e utilizzato
- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo al Liceo Artistico Statale “Felice
Faccio” di Castellamonte, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.
107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- il Piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con
proprio atto di indirizzo prot. 3807/A6 del 9/10/2015;
- il Piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 25 maggio
2016
- il Piano è stato approvato dal commissario Straordinario pro tempore, in sostituzione del
Consiglio d’Istituto, nella seduta del 29 giugno 2016 ;
- il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
* * *
1.1 FINALITA’ Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) divenuto triennale (PTOF) è “il documento che costituisce l’identità culturale e progettuale” del Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” di Castellamonte (TO). Si propone come documento utile a stimolare in tutte le componenti della scuola una riflessione che porti a scelte e percorsi autonomi, anche personalizzati, non tralasciando le diverse strategie di insegnamento.
PREMESSA
1. IL POF TRIENNALE
Pur nella molteplicità degli indirizzi di studio e delle azioni didattiche, l’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato pensando alle esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società. Prioritariamente il POF triennale è incentrato su :
vita ed attività del Liceo
modalità organizzative e funzionamento della comunità scolastica
attività didattica e progettazione curricolare/extracurricolare/educativa utili al successo formativo
orientamento alle scelte per il completamento dell’istruzione quinquennale e per il successivo percorso formativo o lavorativo
e intende:
educare alla salute, alla cittadinanza e alla solidarietà, orientando gli allievi a scelte consapevoli,
costruttive e democratiche
valorizzare le potenzialità degli allievi favorendone il successo formativo
garantire il diritto all'educazione, integrazione e istruzione di tutti gli studenti, senza alcuna forma di discriminazione
potenziare la valenza educativa delle discipline
valorizzare le competenze specifiche per la cittadinanza, in particolare la capacità di progettare, collaborare, comunicare anche in forma digitale, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, acquisire e interpretare l’informazione, individuare collegamenti e relazioni
favorire una lettura critica della società contemporanea nella sua continuità rispetto al passato
sviluppare la curiosità intellettuale e la motivazione all’apprendimento, la creatività e la progettualità per la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico del territorio, dalla dimensione locale a quella internazionale
promuovere lo sviluppo armonico della persona attraverso la pratica sportiva
arricchire l’offerta formativa in funzione delle esigenze di una società in evoluzione
1.2 PRINCIPI
La vita della scuola si fonda sui seguenti valori condivisi:
centralità dello studente, delle sue esigenze formative e dei suoi ritmi di apprendimento
libertà di insegnamento, in riferimento alle finalità generali e specifiche del servizio educativo
responsabilità condivisa, centrata sulle competenze relazionali
trasparenza dei processi educativi e della valutazione secondo indicatori oggettivi
attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo interventi sulle parità di genere, prevenzione della violenza e della discriminazione
uso di modalità di insegnamento e comunicazione flessibili e adeguati agli studenti con disabilità
valorizzazione della ricerca per l’innovazione didattica per la crescita professionale dei docenti e degli ATA
Fanno parte del POF triennale:
Atto di indirizzo
RAV
Piano di miglioramento
Piano annuale per l’inclusività
Regolamento di Istituto
Regolamento di disciplina
Regolamento viaggi di istruzione
Studio demografico ed economico del territorio
1.3 LA NOSTRA REALTA’ - IL TERRITORIO -
Castellamonte è una cittadina del Canavese, nota per la produzione di ceramiche artigianali ed
artistiche. La sua altitudine è di m. 345 e dista da Torino, suo capoluogo di provincia, all’incirca
Km. 38. Questo Comune ha una popolazione di quasi 9.000 abitanti, distribuiti fra il capoluogo e le
sue otto frazioni. In accordo con la sua fisionomia di borgo medioevale, Castellamonte si sviluppa
a semicerchio intorno a un colle, ove sorgono le rovine del Castello dei Conti San Martino,
probabili discendenti di Re Arduino. Anticamente il maniero era circondato da una cinta muraria
provvista di sette porte. Oggi, invece, restano originali solo alcuni tratti delle mura e la porta di
accesso al cortile, mentre le due grandi costruzioni che si innalzano in cima al colle e che sono
ancora oggi abitate, risalgono ad epoche più recenti e sono state restaurate. Risale al 1842 l’avvio
dei lavori di costruzione della Chiesa Parrocchiale, affidati all’architetto Alessandro Antonelli,
famoso per la Mole di Torino e la cupola di S. Gaudenzio a Novara, col compito di progettare una
struttura che doveva coprire un’area di poco inferiore a quella di S. Pietro a Roma. Del progetto
iniziale rimangono le mura esterne realizzate con pietre provenienti dal torrente Orco alternate a
mattoni rossi. Le suddette mura, per la loro forma circolare, sono conosciute con il nome di
Rotonda Antonelliana ed ogni anno costituiscono il suggestivo scenario della Mostra della
Ceramica e di altre manifestazioni.
La Chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, fu realizzata nel 1875 dall’architetto
Formento; nella Piazza principale della Chiesa si erge il campanile romanico del XII sec. che nel
1762 è stato sopraelevato in stile barocco per realizzare una cella campanaria.
Altri due esempi di architettura barocca sono le chiese di San Bernardo e di San Rocco,
quest’ultima risalente al 1769 e recentemente restaurata sulla facciata ove vanta di pregevoli
decorazioni in cotto. La Chiesa di San Bernardo, protettore dei pellegrini, fu rifatta a metà del XVIII
sec. su un’altra preesistente, dedicata alla Madonna di Loreto, in stile barocco, con un’edicola
affrescata, e sovrastata da un finestrone sulla facciata.
Nel centro della città sono presenti due palazzi gentilizi: quello dei Conti di Castellamonte, risalente
al XVI sec., caratterizzato da archi e logge, e il palazzo dei Conti Botton, interamente ricostruito nel
XVIII sec. e sede del Comune dal 1854 al 1990. Attualmente esso ospita la bellissima " Raccolta
Civica di Terra Rossa ", un vero e proprio museo della ceramica. Il Palazzo dei Conti di
Castellamonte, che è un fabbricato rurale che si affaccia su Piazza Marconi, fu di proprietà dei
Conti Aimone di Castellamonte e venduto ai Conti di San Martino Castelnuovo nel 1611.
Diventato poi di proprietà dei Conti Ricardi di Netro nel 1950, in seguito all’estinzione del ramo dei
San Martino Castelnuovo, l’edificio fu infine alienato nel 1978. Dal punto di vista storico -
architettonico, il palazzo deve essere considerato come il migliore di Castellamonte. (Giuseppe
Perotti, Castellamonte ieri )
- IDENTITA’ COLLOCAZIONE E PLESSI -
Progetto dell’Istituzione scolastica - ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO –
Codice Istituto: TOSD010002
Dirigente scolastico
Prof. Ennio RUTIGLIANO e-mail: [email protected]
Ordine di scuola:
Scuola Media Statale
“OLIVETTI” DI AGLIE’
Scuola Media Statale
DI CASTELLAMONTE
L. A. S. Felice FACCIO
DI CASTELLAMONTE
ISTITUTO SECONDARIO DI SECONDO GRADO
ISTRUZIONE ARTISTICA
Tipologia:
LICEO ARTISTICO STATALE
Indirizzo sede
Via PULLINO n. 24
10081 – CASTELLAMONTE – TORINO -
Telefono
0124/515432
sito internet
www.liceofaccio.it
--------------------------------------------------------------------------------
Indirizzo Succursale:
Via Trabucco 5
10081 – CASTELLAMONTE - TORINO -
Telefono
0124/515406
Orario uffici di segreteria:
Didattica
Ricevimento Pubblico Esterno:
martedì e venerdì 15.00 – 17.00 mercoledì e giovedì 10.00 – 11.00
Ricevimento Alunni: tutti i giorni – durante l’intervallo 10.35 – 10.45
tutti i giorni dopo la fine delle lezioni
Personale ricevimento Pubblico Esterno: Lunedì e giovedì 15.00 – 17.00
Martedì, mercoledì e venerdì 10.00 – 11.00
Ricevimento docenti Tutti i giorni
-DATI RELATIVI ALL’ANNO IN CORSO 2015 / 2016-
Liceo Artistico Statale
Classi liceali 21
Allievi 500
Docenti liceo 57
Scuole medie associate:
Castellamonte
Classi 14
Allievi 298
Docenti medie 50
Agliè
Classi 6
Allievi 94
Docenti medie 30
Personale A.T.A.
DSGA 1 Assistenti amministrativi 6
Assistenti tecnici 3 Collaboratori scolastici 15
-LE SEDI- Il Liceo Artistico è articolato in una sede centrale, composta da due plessi, e una sede staccata, situata a circa 500 m dalla sede centrale.
- LA SEDE CENTRALE –
La struttura della sede centrale risale al 1961. Vi si entra dall’ingresso vetrato in Via Pullino. Dall’atrio, allestito con i lavori degli allievi, si accede al corridoio che conduce agli uffici e alla dirigenza. Anche qui troviamo numerose testimonianze del lavoro eseguito presso il Liceo negli ultimi anni.
Sempre dall’atrio d’ingresso è possibile raggiungere al piano superiore, le aule dedicate alle materie di cultura generale, il laboratorio della chimica e le aule di discipline plastiche.
tali spazi, inizialmente di pertinenza della scuola media, hanno visto un cambio di destinazione d’uso, in seguito all’esigenza di ampliamento del Liceo artistico in funzione dell’aumento dell’utenza. Dall’atrio principale si accede anche all’aula video – conferenze, operativa anche durante le lezioni poiché equipaggiata di strumenti e materiali multimediali quali LIM e videoproiettore, oltre ad una piccola biblioteca che raccoglie strumenti per l’attività didattica.
Di fronte all’accesso agli uffici, troviamo il luminoso corridoio che, arricchito da sculture e lavori grafico artistici, conduce alla sala docenti, dove sono esposti numerosi lavori di studenti e opere in ceramica realizzate da insegnanti e presidi dell’Istituto d’arte.
In fondo al corridoio troviamo la biblioteca: Tale spazio è stato rinnovato internamente: accanto agli scaffali preesistenti, che accolgono oltre mille volumi, sono stati aggiunti scaffali a giorno con volumi di rapida consultazione ed è stato allestito un angolo per il bookcrossing. Dal primo plesso si accede alla palestra e al secondo plesso, mediante un percorso coperto predisposto nel cortile. Il secondo plesso è disposto su 3 piani fuori terra, più seminterrato: - il piano d’accesso, ovvero piano rialzato, dove troviamo i laboratori dedicati agli indirizzi di
architettura e ambiente, ceramica e le aule di discipline plastiche che sono anche ubicate al piano terreno.
- il primo piano accoglie le aule di progettazione e laboratorio indirizzo design curvatura moda,
oltre al laboratorio di fotografia e stampa serigrafica. - al secondo piano sono collocate le spaziose aule di progettazione di architettura e ambiente e
quelle dell’indirizzo grafica, oltre al laboratorio di discipline grafiche composto da due aule informatiche dotate di postazioni pc, LIM e video proiettore.
- LA SEDE STACCATA –
La succursale, situata in Via Trabucco 5, è disposta su 2 piani – piano terreno e primo piano –. - Al piano terreno troviamo alcune aule destinate alle materie curriculari e un’aula LIM. Nell’atrio
e nel corridoio del piano, oltre che nella sala docenti, sono esposti elaborati degli allievi eseguiti nel corso degli anni. All’interno della sala docenti troviamo, inoltre, una piccola biblioteca costituita da manuali e testi specifici sull’arte.
Gli spazi dedicati alle discipline dell’area artistica, sono attrezzati di appositi cavalletti per le discipline pittoriche e spaziosi banchi reclinabili per il disegno tecnico e la progettazione. Di fronte all’edificio della succursale troviamo la palestra della scuola.
Gli spazi esterni: “il giardino dell’arte”
All’esterno del Liceo, troviamo uno spazio verde appositamente predisposto per la collocazione di opere scultoree di artisti locali e internazionali. L’installazione realizza il progetto “Giardino dell’arte” dedicato al grande Nicola MILETI (1948 – 2002), storico curatore della Mostra della Ceramica di Castellamonte.
Il giardino è così descritto dal critico d’arte Manuela CUSINO:
“ … uno spazio naturale, pensato quale dimensione ludico -didattica in cui la fantasia può dialogare con la prassi ceramica, diventa luogo privilegiato di incontro tra i contenuti teorici appresi all’interno dell’edificio scolastico e le variegate soluzioni scultoree presentate dagli artisti: progetti e soluzioni tecniche differenti solleciteranno interrogativi e discussioni trasformando il concetto di tempo e di spazio tradizionalmente riservato alla didattica. (…)
Il giardino dell’Istituto d’Arte di Castellamonte secondo le moderne direttive dell’architettura naturale, è intimamente legato all’architettura interna, in specie all’attività ivi condotta proponendo una fusione dei due tipi di giardino tradizionalmente impostisi negli ultimi anni, vale a dire il giardino utilitario, quello legato alla vita pratica (funzione didattica) e il giardino ornamentale (museo di scultura ceramica en-plein-air). In relazione all’impianto urbanistico della cittadina, il giardino dell’arte è anche uno spazio simbolico, luogo d’incontro tra scuola e territorio urbano, in una accezione più vasta del concetto di spazio pubblico inteso quale laboratorio permanente in continua trasformazione. Questa doppia anima della proposta del giardino dell’arte testimonia in modo inequivocabile la dedicazione dell’intero progetto: fu infatti la figura dello studioso Nicola Mileti a fare di Castellamonte un centro qualificato di ricerca ed esposizione della ceramica d’autore. Grazie alla sua attività a partire dagli anni ’70, affiancata da lungimiranti personalità canavesane, (…)
A partire dall’agosto 2002 per il giardino dell’arte gli artisti hanno realizzato opere ora più simboliche ora più narrative il cui soggetto tematico è a volte proprio la figura di Nicola Mileti e la sua attività a favore della ceramica. Risulta evidente quanto la ricerca iniziata fecondamente produca frutti nuovi e in divenire. La ricchezza delle soluzioni artistiche presentate per il giardino dell’arte è metafora della poliedricità dell’attuale linguaggio ceramico, così come attestano le linee
della ricerca artistica contemporanea: figurazione, astrazione, gestualità, simbolismo, land art, art in Nature, design… (…)”
L’UTENZA
L’utenza del Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” si estende prevalentemente a tutta l’area canavesana e include anche il resto della provincia di Torino, Vercelli e Aosta. Il Liceo è un polo attrattivo nel territorio anche in virtù del fatto che, In tutto il Piemonte, costituisce l’unica realtà
IERI: E’ durante la seduta del 14 marzo 1920 che il Consiglio Comunale di Castellamonte decide di impiegare il lascito dell’imprenditore Felice Faccio per aprire una scuola professionale; con Regio Decreto 11 maggio 1922 firmato da Vittorio Emanuele III. L’Istituto Felice FACCIO viene legalmente istituito.
idealmente, la sua origine si colloca in tempi più lontani, nella fase di espansione economica di fine Ottocento. A quell’epoca i fabbricanti di ceramica avvertono l’esigenza di istruire le maestranze nei fondamenti tecnici del mestiere, sia per uno scopo pratico - funzionale alla produzione, sia per una finalità umanitaria d’elevazione delle masse operaie. Su loro iniziativa vengono aperti, in modo informale e senza regolarità di funzionamento, corsi di disegno industriale, plastica e chimica.
La Regia scuola d’Arte di Castellamonte trova finalmente un proprio delicato assetto, specialmente sotto la direzione dello scultore Delfo Paoletti (dal 1934/35), con insegnanti di prestigio come Leo Ravazzi. La struttura della scuola si articola in tre corsi con i relativi capi - officina: falegnami – ebanisti, edili e ceramisti. Nello stesso periodo viene creato il corso femminile di taglio cucito e ricamo.
Un chiaro segnale d’espansione e di successo si individua nella partecipazione della scuola alle più importanti esposizioni nazionali ed internazionali, con molteplici riconoscimenti nell’ultimo quinquennio di pace (1935/40): Esposizione Internazionale di Buenos Aires nel 1935; Esposizione Internazionale di Pizzi e Merletti a Monaco di Baviera nel 1937; Esposizione Internazionale di San Paolo del Brasile nello stesso 1937; VII Triennale di Milano nel 1940.
Nel dopoguerra l'incarico di direttore è affidato all’artista scultore ligure Enrico CARMASSI. A lui va il merito della successiva evoluzione della locale Scuola d'Arte in Istituto d'Arte. La reggenza di CARMASSI si protrae fino al 1967. Va inoltre segnalata l’inaugurazione, nel 1961, della nuova sede, in un edificio progettato dagli architetti Cesare Acrome e Marcello Mataloni, a cui si aggiungerà, poco dopo, un secondo edificio. Nel 1966, a decorrere dal 1 ottobre, viene annessa la Scuola Media, propedeutica all’istruzione artistica, precedentemente istituita con D.P.R.15 novembre 1963. Dal 1968 al 1970 l’Istituto è retto prima da Marcello Mataloni, poi da Ugo Milani. Con la nascita nel 1971 della nuova sezione dei Disegnatori di Architettura e Arredamento accanto all’Arte della Ceramica e all’Arte del Tessuto, si apre un ciclo guidato da Alfeo Ciolli che, partendo dalla radice artigianale, saprà esprimere un’immagine sempre più innovativa nel campo di una moderna educazione visiva. Infatti, è da questo momento che la scuola indirizza i suoi sforzi sia nella direzione di una più accentuata formazione culturale generale, sia verso la massima valorizzazione di quella metodologia progettuale che è alla base di ogni disciplina specialistica. La direzione di Renzo Igne, sviluppando ulteriormente l’assetto già presente, consente all’Istituto di collocarsi in posizioni di grande prestigio nel panorama scolastico nazionale, come è dimostrato dalle opere esposte nelle rassegne più accreditate. Nel triennio 1991/94 è preside dell’Istituto la prof.ssa Rita Giuliano. Nel 1995, sotto la direzione del prof. Giuseppe Bertero, l’Istituto vive un rinnovamento, con l’adesione al Progetto Michelangelo, che permette l’apertura di una nuova sezione dedicata a “Moda e Costume” il cui piano di studi anticipa il progetto di riforma della scuola superiore e introduce lo studio della lingua inglese per tutti i cinque anni del Liceo. Dall’anno scolastico 1995/96 l’Istituto è retto dal prof. Ennio Rutigliano, che potenzia in modo decisivo le collaborazioni con il territorio, intrecciando una fitta rete di rapporti con Enti, Aziende, Istituzioni, mondo dell’imprenditoria, dell’industria e del design. Nel 2007 l’Istituto castellamontese raggiunge un importante riconoscimento, ottenendo le certificazioni di Qualità e di Accreditamento Regionale.
I profondi mutamenti che stanno caratterizzando le società avanzate e le conseguenti riforme in atto nella scuola vedono il nostro Liceo aderire alla sperimentazione dell’autonomia, con innovazioni riferibili sia alle esigenze degli allievi, sia al miglioramento degli strumenti di valutazione. OGGI: I percorsi di studio del Liceo intendono fornire strumenti culturali e metodologici utili alla comprensione della realtà di oggi. Gli studenti vengono aiutati ad acquisire conoscenze, abilità e competenze necessarie all’inserimento nella vita sociale, ma anche a sviluppare un atteggiamento razionale e critico e al tempo stesso progettuale e creativo. Occorre oggi nei Licei Artistici un approccio didattico che contempli una componente pratica che guardi la realizzazione di creazioni d’arte, anche attraverso la simulazione dei meccanismi di produzione: un oggetto progettato e poi realizzato in un liceo artistico deve sempre possedere un equilibrio tra due componenti fondamentali: funzione e forma; la funzione utilitaria deve sempre essere accompagnata da una qualità estetica che, con essa, renda unico l’oggetto. Obiettivo fondamentale del percorso didattico è dunque la cultura del progetto, ciò che guida gli studenti nella realizzazione delle proprie idee per mezzo di schizzi, progetti e modelli. Progettare significa applicare consapevolmente regole e leggi tecnico-scientifiche; la creatività necessita di curiosità, disciplina e cultura. A tutto ciò contribuiscono positivamente le competenze acquisite con le discipline di base (lettere italiane, storia e geografia, matematica, storia dell’arte, lingua straniera e filosofia) che il nuovo Liceo Artistico pone in stretta relazione con le discipline di indirizzo.
1.4 IL PROGETTO EDUCATIVO
- TRAGUARDI
Tra i nostri principali traguardi vi sono quello di formare persone in grado di pensare ed agire
autonomamente e responsabilmente all’interno della società e quello di strutturare un progetto
globale che, attraverso l’autonomia, coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita:
- lo studente
sul piano soggettivo, cognitivo, relazionale, spirituale e professionale; visto non come destinatario di un servizio scolastico ma come individuo capace di partecipare attivamente alla realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita e al miglioramento della scuola e della società
- la famiglia
nell’adempimento del suo ruolo, condividendo il patto educativo finalizzato al raggiungimento della maturità dei ragazzi
- i docenti
nell’esprimere loro professionalità, attivando un processo di apprendimento continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti e di costante ricerca
- il territorio
inteso come contesto ricco di risorse da cogliere e nel quale integrarsi “facendo rete”, fornendo alti profili culturali e professionali che favoriscano lo sviluppo - VALORI E OBIETTIVI L’azione educativa del Liceo si pone come valore fondante
LA PERSONA COME CENTRALITA’ AL PROCESSO FORMATIVO
Gli obiettivi educativi generali sono: - la maturazione umana, civile e sociale della persona - il rispetto delle diversità culturali, etniche e religiose - il contrasto a ogni forma di discriminazione - un consapevole sviluppo della maturità personale - la capacità di rapportarsi in modo costruttivo, propositivo e creativo con la realtà scolastica e
sociale
- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIE Le famiglie delle Studentesse e degli Studenti rappresentano un riferimento importante nell’ambito scolastico. Il rapporto tra scuola e famiglia è importante sia per la crescita degli Studenti, sia per la formazione degli stessi: solo attraverso una collaborazione propositiva e costruttiva e possibile attivare strategie educative e formative. E’ questo uno dei motivi per cui i Genitori diventano parte attiva della vita scolastica con una costante collaborazione con la Docenza attraverso incontri personali e collegiali.
1.5 GLI INDIRIZZI DI STUDIO
Il LICEO POSSIEDE I SEGUENTI INDIRIZZI E CURVATURE:
GRAFICA
ARCHITETTURA e AMBIENTE
DESIGN
MODA e COSTUME CERAMICA
- GRAFICA -
Nucleo centrale dell’indirizzo grafica del Liceo Artistico è la conoscenza degli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi
progettuali e grafici. In esso si affrontano le radici storiche e le linee di sviluppo dei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria, così come le tecniche grafico–geometriche e informatiche da utilizzare nei processi operativi. Gli studenti imparano a sviluppare le corrette procedure di approccio nel rapporto tra progetto, prodotto e contesto, in riferimento alle diverse funzioni proprie della comunicazione visiva ed editoriale.
Al termine del corso di studi gli allievi saranno in grado di individuare ed utilizzare tecniche e tecnologie finalizzate alla progettazione e produzione grafica, sulla base dei principi della percezione visiva e della composizione della forma grafico–visiva. Questo indirizzo di studi ha lo scopo di sviluppare la
padronanza dei linguaggi della comunicazione grafica. Le
attività specifiche sono:
- disegno a mano libera
- disegno geometrico
- progettazione grafico– visiva (cartacea, digitale, web)
- comunicazione visiva e linguaggio pubblicitario.
Obiettivo della sezione è formare culturalmente un
grafico capace di operare nei molteplici settori
specialistici e in particolare nella grafica editoriale,
tecniche di illustrazione, tecniche vettoriali e
multimediali, grafica pubblicitaria e di composizione
editoriale.
L’indirizzo ha come principali finalità: - padronanza degli elementi costitutivi della grafica a partire
dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive
fondamentali;
- acquisizione di una chiara metodologia progettuale
applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al
disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici
geometrici come metodo di rappresentazione;
- conoscenza della storia della grafica, con particolare riferimento alla grafica d’arte e alla grafica
contemporanea;
- raggiungimento della consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico,
sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;
- capacità di realizzare marchi, bozzetti, impaginati pubblicitari, cartellonistica, poster, locandine,
scenografie per vetrine, articoli promozionali; - competenze d’uso delle tecnologie informatiche in
funzione della progettazione grafica settoriale
(pacchetto Adobe)
- applicazione dei principi della percezione visiva e
della composizione ai messaggi grafici.
Il grafico diplomato al liceo artistico può inserirsi nelle
diverse tipologie aziendali, editoriali e grafiche,
partecipando responsabilmente al lavoro organizzato,
da solo o in équipe, come progettista o esecutore.
- ARCHITETTURA E AMBIENTE -
Questo indirizzo di studi ha lo scopo di sviluppare negli Studenti la conoscenza della metodologia progettuale applicata all’Architettura e alle sue principali declinazioni, quali l'Architettura del paesaggio e quella degli Interni, attraverso studio e pratica dei metodi di rappresentazione grafica bidimensionale e tridimensionale, sia con attività tradizionali sia con attività informatiche.
le attività laboratoriali conseguenti prevedono conoscenza e pratica delle metodologie per la realizzazione dei modelli architettonici e urbanistici attraverso le esecuzioni manuali tradizionali in scala e in parallelo l'uso degli strumenti informatici di Modellazione 3D.
L’indirizzo ha come principali finalità: - CONOSCERE gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali, interessandosi anche dei problemi della conservazione e restauro dei beni architettonici;
- ACQUISIRE una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;
- CONOSCERE la storia dell’architettura, come fondamento della progettazione, giungendo all’architettura moderna e contemporanea e alle problematiche urbanistiche connesse;
- PRENDERE consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, artistico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;
- ACQUISIRE la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica bidimensionale e tridimensionale degli elementi dell’architettura;
- SAPER UTILIZZARE le tecnologie informatiche ( programmi CAD) in funzione di una corretta visualizzazione compositiva grafico-tridimensionale del progetto;
- CONOSCERE E SAPER APPLICARE i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica;
- RAGGIUNGERE e rafforzare la personale autonomia operativa.
- DESIGN –
L’indirizzo è finalizzato a fornire la conoscenza della metodologia progettuale e una formazione
intermedia, ma spendibile, di carattere teorico-pratico nel settore del DESIGN.
I programmi sono incentrati sulla cultura del progetto. In quest’ottica, sviluppano:
- lettura del disegno e di rappresentazione tecnico-grafica.
- percorsi progettuali per l’ideazione e la realizzazione di un oggetto
- competenze tecniche e manuali per l’esecuzione di modelli e/o prototipi
- conoscenze dei materiali e dei cicli di lavorazione industriale degli stessi
- uso dei programmi informatici
- capacità nel leggere le esperienze innovative del design e della moda
- capacità di comprendere le richieste provenienti da tali settori
- capacità di riprogettare l'esistente anche nell'ottica del riuso.
- DESIGN CERAMICA -
Quest’area promuove la gestione autonoma e critica
delle fondamentali procedure progettuali del design,
partendo dalla conoscenza della storia del design e
prestando attenzione alla ricerca moderna e
contemporanea, al rapporto fra estetica e funzione,
destinatario e committente. Sviluppa competenze
creative e operative, grafiche e informatiche, nella
disciplina del design atte alla rappresentazione e alla
prototipazione di prodotti artistici, industriali o di arredo
urbano.
L’indirizzo ha come finalità l’acquisizione dei metodi di
rappresentazione e di progettazione creativa di oggetti
di design di arredo urbano; più in generale, il
conseguimento di una formazione intermedia di
carattere teorico-pratico nel settore del design che
consenta di proseguire gli studi in scuole di
specializzazione post-diploma o all’università.
L'indirizzo di studi ha lo scopo di sviluppare:
capacità di ricerca e di analisi storica, moderna e
contemporanea del design della ceramica.
conoscenza delle tecnologie e dei materiali specifici.
competenze operative nel disegno tecnico delle strutture
principali dei manufatti ceramici.
competenze operative nel campo del design di tipo
artigianale e industriale.
capacità progettuali per la ideazione e la realizzazione di un
oggetto unico o un prototipo per l’industria.
competenze nell'uso del pc sia con programmi di
videoscrittura, sia per elaborazione di immagini con
programmi specifici (pacchetto Adobe), sia per la
modellazione 3D (Rhinoceros/ Cad)
capacità di orientarsi sul territorio e conoscenza di enti,
istituzioni, fondazioni, agenzie pubbliche e private del
settore.
competenze laboratoriali di foggiatura e formatura, di
decorazione, smaltatura e di cottura.
progettazione bidimensionale e 3D al computer.
- DESIGN MODA -
Quest’area, come la precedente, promuove la gestione
autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali del
design, prestando attenzione al rapporto fra estetica e funzione,
destinatario e committente. Sviluppa competenze creative e
operative, grafiche e informatiche, nella disciplina del Fashion
Design (design per la moda) e del Textile Design (design per
tessuto) atte alla progettazione e realizzazione di prototipi di
capi e accessori per abbigliamento.
L’indirizzo prevede la definizione di una figura a livello
professionale intermedio con conoscenze e competenze
teorico-operative di carattere generale nel campo della moda e
del design del tessuto, finalizzate anche al proseguimento degli
studi presso istituzioni superiori/università specializzate in tali
ambiti.
Obiettivi e finalità:
capacità di ricerca e di analisi storica della moda;
cenni sulla storia del costume.
competenze operative nel disegno tecnico delle
strutture principali dei capi di
abbigliamento.
assemblaggio del prototipo tridimensionale attraverso strumenti e materiali
diversificati ( tradizionali e non ).
competenze progettuali e operative nel campo del design di tessuti. capacità progettuali per la ideazione e la realizzazione di un capo unico o di una
mini collezione di moda.
competenze nell'uso del pc sia con programmi di videoscrittura, sia per
elaborazione di immagini con programmi specifici ( pacchetto Adobe ).
rielaborazione del figurino di moda attraverso varianti cromatiche e piazzamenti
decorativi al computer attraverso l’utilizzo di programmi specifici.
progettazione al computer e relative varianti di motivi decorativi finalizzati alla
visione d’insieme del capo finale.
frequenza a stage presso aziende di settore ed enti del territorio.
1.6. PROGETTI INTEGRAZIONE
Organizzazione delle attività del processo di integrazione e di inclusione
Il Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” è impegnato a curare l'integrazione e l'inclusione degli allievi su più fronti: organizzativo (orari e spazi), educativo (relazione - socializzazione), didattico (apprendimento, competenze), formazione (comunicazione - autonomia).
Le attività consistono principalmente nel
realizzare buone prassi nella vita scolastica
quotidiana.
Il docente che svolge la funzione strumentale
dell'integrazione redige una relazione
indicando le esigenze di orario e di spazi
(aule, laboratori e palestra) dei singoli allievi
disabili alla commissione orario che nel
predisporre l'orario del nuovo anno scolastico
ne terrà conto.
Inoltre presenta una relazione al DSGA con la
descrizione delle necessità per l'assistenza
scolastica di base svolta dal personale
A.T.A. come accompagnamento e assistenza
nell’utilizzo dei servizi igienici e cura dell’igiene
personale, assistenza nell’accompagnamento
dall’esterno all’interno della scuola e viceversa
e negli spostamenti all’interno del plesso
scolastico.
Si sono istituiti il Gruppo di Lavoro di Istituto per
l'Inclusione G.L.I. e il Gruppo Tecnico.
Tutti gli allievi con disabilità svolgono le attività in
classe con gli altri compagni, supportati dagli
insegnanti di sostegno o dagli educatori e, in
assenza di queste figure, aiutati dai compagni e
dai docenti curriculari.
Le attività riescono a favorire l'inclusione degli
studenti con disabilità, che partecipano
attivamente alle iniziative curricolari ed
extracurricolari del Liceo.
Gli insegnanti di sostegno e curriculari utilizzano
metodologie che favoriscono una didattica inclusiva,
innanzitutto redigendo i Piani Educativi
Individualizzati alla cui formulazione partecipano tutti
i docenti del Consiglio di Classe. Inoltre il PEI viene
esaminato e discusso con i genitori, gli operatori dei
servizi e gli eventuali esperti privati a cui la famiglia si
affida.
Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei PEI viene monitorato con regolarità attraverso le
verifiche periodiche, predisposte in funzione delle esigenze di ogni singolo allievo disabile,
attraverso l'osservazione diretta dell'allievo nei vari momenti di socializzazione e formazione e
attraverso i colloqui con i genitori.
I docenti, con i genitori e gli allievi, durante il percorso scolastico, avviano una riflessione sul cosa
farà l'allievo terminata la scuola (progetto di vita – orientamento con attenzione alle possibilità di
lavoro, lavoro protetto e servizi territoriali).
Questionario di gradimento
Nel mese di aprile viene somministrato un questionario di gradimento ai genitori degli alunni con la
certificazione di disabilità e supportati da un docente di sostegno.
La scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali per primo
individuando a ogni inizio di anno scolastico, gli allievi che presentano necessità particolari e già
nel primo Consiglio di Classe predisponendo interventi specifici che ne facilitino la partecipazione
effettiva alle attività scolastiche.
Questa prima azione viene utilizzata anche per redigere il Piano Annuale per l'Inclusione.
In seguito vengono predisposti, dai singoli Consigli di Classe, i Piani Didattici Personalizzati che
sono presentati e discussi con i genitori e gli studenti e aggiornati ogni anno scolastico e se è
necessario in itinere.
Progetto “ Avviamento all'uso di strumenti informatici per alunni con Bisogni Educativi
Speciali -DSA”
Si potenzia l'offerta formativa attraverso un intervento rivolto agi alunni con disturbi specifici
dell'apprendimento (DSA) delle classi prime per incentivare l'uso degli strumenti compensativi
informatici e la consapevolezza da parte degli allievi delle possibilità esistenti per affrontare con
esito positivo il percorso scolastico.
Nel caso sia necessario si realizzano attività di rinforzo delle competenze linguistiche rivolte
agli studenti stranieri.
È stato redatto un protocollo di Accoglienza in cui sono state indicate le procedure d'inclusione
per gli allievi stranieri con l'indicazione delle diverse fasi dell'accoglienza e i compiti specifici degli
operatori scolastici, i criteri per l'assegnazione alla classe e per la valutazione e le modalità di
sostegno.
Piano annuale per l’inclusione
Scuola LICEO ARTISTICO FELICE FACCIO di CASTELLAMONTE a.s. 2015-2016
Parte I - analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n °
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici 16
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 51
ADHD/DOP 2
Borderline cognitivo – FIL 3
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale 2
Disagio comportamentale/relazionale
Dovuto a problemi di salute 4
Totali 78
% su popolazione scolastica 15,6 %
N° PEI redatti dai GLHO 16
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 61
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1
B. Risorse professionali
specifiche
Utilizzo delle risorse Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.) no
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.) no
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
-
Funzioni strumentali / coordinamento si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni si
Docenti tutor / mentor no
C. Coinvolgimento docenti
curricolari Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI no
Rapporti con famiglie sì
Tutoraggio alunni sì
Progetti didattico - educativi a prevalente
tematica inclusiva no
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico - educativi a prevalente
tematica inclusiva no
Altri docenti
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni no
Progetti didattico - educativi a prevalente
tematica inclusiva no
D.Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili si
Progetti di inclusione / laboratori integrati no
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati *: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva no
Coinvolgimento in progetti di inclusione no
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante si
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
C.I.S.S. 38
IN. RE.TE
Mediateca di
Pavone
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili Si
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili si
Progetti territoriali integrati no
Progetti integrati a livello di singola scuola no
Rapporti con CTS / CTI si
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati no
Progetti integrati a livello di singola scuola no
Progetti a livello di reti di scuole no
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe si
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva si
Didattica interculturale / italiano L2 no
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, si
sensoriali…)
Parte II: Obiettivi di incremento dell’inclusività
proposti per il corrente anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Le attività di inclusione, riguardanti gli aspetti di tipo progettuale, valutativo, consultivo,
organizzativo, coinvolgeranno le seguenti componenti:
Il Dirigente Scolastico
Convoca e presiede il GLI
GLI - Gruppo di Lavoro per l'inclusione
Funzione strumentale per il PTOF, funzione strumentale per l'integrazione, collaboratori del Dirigente
scolastico, referente dei BES. Elabora la proposta del PAI che viene analizzata dal Collegio Docenti, proposta
al GLHI e agli incontri dei coordinatori di classe.
GLHI – Dirigente Scolastico, funzione strumentale per l'integrazione, Funzione strumentale per il POF,
docenti di sostegno, ASL/specialisti, personale Ente Locale, Genitori , studenti.
Si confronta sulle pratiche di inclusività, propone iniziative relative all’integrazione, riflette sui temi della
disabilità, realizza un bilancio su quanto realizzato.
GLHO – operatori delle ASL, famiglie, docenti
Il suo compito fondamentale è quello di redigere il PEI
Collegio Docenti
Delibera il PAI e il PTOF
Consiglio di classe
Esamina la documentazione clinica, individua eventuali nuovi ragazzi con disabilità, disturbi specifici e
svantaggi, adotta strategie personalizzate, definisce PDP, PDF e PEI
Funzione strumentale per l'integrazione
Coordina le strategie di intervento relative all'integrazione
Coordinatori di classe
Individuano i BES e coordinano le strategie di intervento relative all'inclusione all'interno della propria classe
Insegnanti sostegno
Supportano i docenti curricolari nella gestione della classe, contribuendo all'attuazione di una didattica
flessibile e inclusiva
Insegnanti curricolari
Intervengono con la programmazione di attività che prevedono misure dispensative e strumenti compensativi,
nonché percorsi individualizzati e personalizzati, nel rispetto dei diversi stili cognitivi degli studenti.
Educatori dell'assistenza specialistica
Intervengono per sostenere e promuovere l'autonomia dell'alunno, facilitarne il processo d'integrazione e
comunicazione in classe e per sostenerlo nello svolgimento delle attività didattiche.
Studenti
Partecipano agli incontri del GLHI e del Consiglio di classe; promuovono concretamente l'inclusione con
collaborazione ed educazione tra pari.
Genitori
Si valorizza la pedagogia dei genitori, con lo scambio utile di informazioni per la realizzazione delle attività.
Propongono iniziative relative all'inclusione.
Personale ATA
Interviene per garantire l'assistenza di base
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Si proporranno ai docenti eventuali corsi di aggiornamento sul tema dell' Inclusività e dei Bisogni Educativi
Speciali per potenziare le competenze d'insegnamento, implementare l'osservazione, gestire le dinamiche del
gruppo-classe, utilizzare le nuove tecnologie per la didattica.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
La valutazione sarà argomento di riflessione in Collegio Docenti e nei Consigli di Classe in funzione della
redazione dei PDP dei singoli allievi, dei PDF e dei PEI.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Il sostegno prevederà vari iniziative:
- Attuazione delle indicazioni del PEI e del PDP dei singoli allievi
- Recupero di abilità di base per gli allievi delle classi prime
- Recupero in itinere
- Al termine del I quadrimestre settimana dedicata al recupero e all'approfondimento
- Corsi di sostegno pomeridiani
- Sportello extracurricolare
- Eventuale corso per rinforzo linguistico rivolto agli studenti stranieri
- Eventuale corso per incentivare l'uso degli strumenti compensativi informatici per alunni con disturbi specifici
di apprendimento
- Suddivisione delle ore di docenza specializzata in base alla specificità e alla gravità dei casi
- Supporto del personale dell'Assistenza specialistica
- Utilizzo di metodologie specifiche
- Utilizzo del PC in classe
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
- Collaborazione con la Cooperativa Andirivieni e con i servizi sociali e socio-assistenziali dell' IN.RE.TE e
del C.I.S.S. 38 e la Mediateca di Pavone C. se, la città metropolitana di Torino, il Comune di Castellamonte
- Eventuale collaborazione con gli esperti della riabilitazione
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
- Si valorizzerà la “pedagogia dei genitori” nella programmazione e realizzazione delle iniziative didattiche,
nella redazione dei PDP e dei PEI e nelle iniziative relative all'inclusione scolastica.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi
I singoli Consigli di classe saranno attenti a redigere PEI e PDP in funzione delle reali diversità ed esigenze
per promuovere efficaci percorsi formativi inclusivi. La progettazione del curricolo, pertanto, prevede strategie
e strumenti utili a una didattica inclusiva e la promozione delle competenze sociali e della consapevolezza di
sé, di senso critico, di comunicazione e relazione efficaci oltre alle competenze più strettamente scolastiche.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Nella realizzazione del Piano Inclusivo si cercherà di coinvolgere tutte le varie componenti che concorrono
alla realizzazione dell'offerta formativa, genitori, studenti, docenti, personale ATA,
personale dell'ASL e dei servizi territoriali ed eventuali volontari di Associazioni.
Significative per l'acquisizione di competenze pratiche sono i laboratori degli indirizzi di Architettura e
Ambiente, Design, Grafica.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti
di inclusione
- Si parteciperà a eventuali progetti proposti dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Regione o dal MIUR in
funzione di ampliamento dell'offerta formativa e dell'inclusività.
- Si ricorrerà alle risorsa della Mediateca di Pavone
- Si incontreranno psicologi, educatori
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
- Incontri con gli studenti, gli insegnanti, i genitori delle scuole inferiori di I grado
- Giornate di scuola aperta con open day
- Collaborazione con l'Unità Multidisciplinare Integrata
1.7. RAPPORTI TRA SCUOLA E STUDENTI L’azione educativa dei Docenti diventa importante in tale rapporto poiché utile ad educare e stimolare lo Studente in un continuo e costante dialogo e rispetto reciproco. Un rapporto critico, aperto, rispettoso, porta ad un arricchimento reciproco, come il rispetto delle regole in una comunità culturale – educativa. Per cui il Liceo pone in essere interventi utili e stimolanti per tutti i protagonisti interessati ad una azione educativa:
le competenze linguistiche le competenze matematico - logiche e scientifiche la cultura artistica, le tecniche e i media le competenze di cittadinanza e democrazia lo sviluppo di comportamenti sensibili al rispetto dell’ambiente,dei beni paesaggistici
e del Patrimonio valorizzazione delle scienze motorie competenze digitali sviluppo di metodologie laboratoriali prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica scuola come struttura aperta al territorio L‘alternanza scuola-lavoro valorizzazione di percorsi individualizzati alfabetizzazione di studenti stranieri orientamento
La didattica L’adozione della strutturazione didattica orientata alla “settimana corta” scaturisce dal riconoscimento di alcuni nuclei fondamentali, individuati come risposte ai bisogni dell’utenza scolastica, ai condizionamenti che derivano dalle strutture amministrative locali, provinciali e regionali, ma anche e soprattutto alle esigenze di ripensamento critico dell’organizzazione educativo - didattica. Rinnovamento della didattica:
- attenzione alla cultura del progetto e alla programmazione dell’attività didattica, anche con finalità e strategie articolate
- programmazione di percorsi specifici e coinvolgimento inter e pluridisciplinare - recupero delle unità orarie per allievi e docenti, anche mediante attività che prevedono
didattica a più docenti o a classi aperte - sviluppo di una didattica basata sull’adozione delle nuove tecnologie - apprendimento integrato di contenuti disciplinari articolati - laboratori multimediali
Apertura a nuove strategie didattiche:
- scuola come “luogo dell’apprendere” e “spazio di socializzazione”; - incremento delle occasioni di interrelazione e confronto; - individualizzazione del processo di apprendimento; - coinvolgimento degli allievi nelle scelte di programmazione; - orientamento e riorientamento degli studenti.
1.8. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
- corsi di sostegno; - sportelli per materie per rispondere puntualmente alle esigenze degli studenti; - corsi di potenziamento/ampliamento della conoscenza delle lingue straniere; - attività progettuali integrate con le risorse del territorio; - attività di integrazione e sostegno agli allievi stranieri e agli allievi con disabilità, con bisogni
educativi speciali o disturbi specifici dell’apprendimento (BES – DSA);
- interventi di esperti esterni (artisti, professionisti, responsabili di aziende o docenti universitari, ecc … ) per approfondimenti;
- visite guidate, viaggi di integrazione culturale, visite ad aziende - organizzazione di stages presso imprese del comprensorio ed attuazione progetti di
alternanza scuola – lavoro.
Integra il P. T. O. F. quanto elaborato in sede di autovalutazione d’istituto e riportato nel relativo
rapporto (RAV), pubblicato sul sito del Liceo e presente sul portale “Scuola in Chiaro” del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti
documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici
messi in atto.
Del Rapporto di Auto Valutazione si riprendono qui in forma esplicita i punti salienti:
priorità
traguardi di lungo periodo
aree di processo
obiettivi di processo
PRIORITA’:
Esiti degli studenti
1. Risultati scolastici: uniformare le applicazioni dei criteri di valutazione dei C.D.C.
2. Risultati delle prove standardizzate nazionali: da migliorare
3. Risultati a distanza: indagare sul successo formativo dei diplomati
TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO:
in relazione alle priorità e sulla base dei dati delle prove nazionali, si rileva la necessità di uniformare i criteri
valutativi per ambiti disciplinari e migliorare la didattica.
I traguardi che il liceo si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1. Risultati scolastici: rendere più omogenea l’azione didattica
2. Risultati delle prove standardizzate nazionali: migliorare il livello dei risultati rispetto alla media
nazionale
3. Risultati a distanza: prevedere un sistema di rilevazione a posteriori del successo formativo dei
diplomati
2. PRIORITA’ TRAGUARDI ED OBIETTIVI
AREE DI PROCESSO
1^ Area di processo: curricolo progettazione valutazione: prevedere sistematiche simulazioni
delle prove standard nazionali
2^ Area di processo: ambiente di apprendimento in base ai finanziamenti si prevede
l’acquisizione di strumenti informatici in relazione allo sviluppo di una cultura sempre più
multimediale.
3^ Area di processo: orientamento strategico e organizzazione della scuola realizzazione di un
questionario rivolto ai diplomati sulle scelte successive e sul successo formativo o professionale.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Le attività proposte daranno origine a risultati misurabili e controllabili che permetteranno di
formulare efficaci ed idonee strategie didattiche;
migliorare il successo formativo ed adeguare ancor di più il sistema didattico in linea con la
scuola digitale;
essere in linea con i processi raggiungere standard nazionali, arricchire il Liceo di
attrezzature idonee ad una scuola digitale , e monitorare inserimento nel mondo del lavoro
ed universitario.
OBIETTIVI DI PROCESSO
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi
sono:
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
2016 – 2017
Obiettivo 1
Attivazione e
sperimentazione delle
procedure finalizzate al
miglioramento degli esiti
individuali delle prove
comuni Invalsi.
2017 - 2018
Validazione della procedura e
misurazione della simulazione il
cui risultato deve porsi in
posizione mediana tra il risultato
a.s. 2016-2017 e quello medio
annuale per lo stesso anno
indicato dalla media nazionale .
2018 – 2019
Revisione delle procedure e misurazione della simulazione il cui risultato deve porsi in posizione sostanzialmente allineata con il dato medio annuale indicato dalla media nazionale dell’anno 2017 - 2018 .
Obiettivo 2
Analisi delle ricadute
dell’uso delle tecnologie
informatiche nelle singole
discipline per il
miglioramento delle
competenze degli studenti.
Condivisione di esperienze
e modalità didattiche
innovative in ambito
dipartimentale; Inserimento
di uno o più moduli che
prevedono l’utilizzo di
tecnologie informatiche
esplicitati attraverso la
programmazione condivisa.
Azione di formazione rivolta ai
docenti.
Costituzione di un archivio
informatizzato pubblico delle
opere realizzate da Allievi,
Docenti, Artisti durante l'attività
didattica in modalità condivisibile
con altre Istituzioni. Attività di
ricognizione, digitalizzazione e
archiviazione delle opere di vario
genere, eseguita da: Docenti e
studenti in modalità anche
extracurricolare.
Analisi e riproposizione del
percorso storico dell'Istituto
attraverso le opere realizzate da
Allievi, Docenti, Artisti durante
l'attività didattica e i progetti interni
ed esterni l'Istituto.
Analisi dei dati triennali e revisione
in funzione della eventuale
correzione del punto specifico del
piano di miglioramento.
Elaborazione di strategie
volte all’incremento delle
dotazioni informatiche.
Verifica degli investimenti
effettuati
Verifica degli investimenti effettuati
Obiettivo 3
Attivazione delle procedure
attraverso la realizzazione
di sistema di monitoraggio e
costituzione di un data base
sulle scelte post diploma e il
conseguente successo
formativo.
Analisi dei dati e revisione delle
scelte formative in funzione degli
indicatori pervenuti.
Analisi dei dati triennali e revisione
delle scelte formative in funzione
della revisione del punto specifico
del piano di miglioramento.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Punto 1: i risultati conseguiti sinora non sono soddisfacenti rispetto alle strategie che il Liceo si è
dato;
Punto2: pur in presenza di una decennale attività che utilizza strumenti informatici nella didattica,
specie di indirizzo, si riscontra una debolezza in coordinamento e organicità che deve essere
corretta anche in accoglimento delle indicazioni ministeriali relative all'innovazione tecnologica;
Punto 3: Le profonde trasformazioni del mondo del lavoro, della formazione e della produzione
artistica evidenziate negli ultimi anni e tuttora in corso, suggeriscono di dotare la nostra Scuola di
una sistema di monitoraggio relativo al successo formativo successivo al diploma.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi sono:
1) orientare la programmazione didattica delle discipline coinvolte allo sviluppo delle
competenze misurate dalla prove Invalsi, attraverso il potenziamento delle attività,
inserendo specifiche simulazioni finalizzate;
2) sviluppare la dotazione quantitativa delle apparecchiature informatiche - didattiche,
elaborare uno schema condiviso tra i Docenti per migliorarne l'utilizzo e rendere fruibile
all'esterno l'archivio dei beni artistici della Scuola;
3) sensibilizzare gli studenti in uscita sulla necessità di conoscere il loro successivo percorso
formativo o professionale; effettuare il successivo monitoraggio su un campione pari
almeno al 50% degli studenti.
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di
debolezza:
I risultati nelle prove standardizzate non sono allineati con le medie di riferimento.
Tuttavia, il punteggio raggiunto complessivamente nelle prove di italiano e matematica è in
linea con quello di scuole di Area Artistica simili, in quanto il curriculum degli studenti prevede il
potenziamento di competenze specifiche per cui la quota di flessibilità oraria viene destinata
alle materie artistiche.
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del
territorio e dell’utenza.
Durante il corso dell’anno a.s. 2015-2016 si è svolto presso il Liceo un incontro, sollecitato dalla
dott..sa..........., a cui hanno partecipato, oltre che i referenti della scuola, alcuni rappresentanti del
Lions Club “Alto Canavese”, dell’Ordine degli Architetti di Torino e delle piccole e medie imprese
della nostra provincia. Sulla base del progetto finanziato dalla fondazione San Paolo Torino è
emersa la necessità di attivare nuove ipotesi di lavoro cooperativo per migliorare le possibilità di
stages nei settori turistico e agro-alimentare, allargandoli all’area produttiva castellamontese dei
settori ceramico e turistico.
Nel corso di tale incontro è stata formulata la proposta di realizzazione di rete territoriale tra i
soggetti partecipanti al fine di migliorare e incrementare le opportunità di stages per gli studenti
delle scuole locali.
Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con
gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano i
seguenti punti integrativi:
a) migliorare la sicurezza dei lavoratori, attraverso analisi ed eventuale adeguamento dei
macchinari, o interventi migliorativi, anche sotto il profilo tecnologico, volti all'aggiornamento delle
modalità didattiche laboratoriali.
b) individuare una figura di riferimento allo scopo di riattivare il coinvolgimento nelle attività
didattiche di figure preminenti dell’area artistica nazionale ed internazionale.
3. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL
TERRITORIO E DALL’UTENZA
5.1 FIGURE ORGANIZZATIVE
COORDINATORI DI PLESSO
Gestiscono le problematiche quotidiane della sede staccata
Gestiscono gli ingressi posticipati e le uscite anticipate delle studentesse e studenti presso
la sede staccata
COORDINATORI DI CLASSE
Prima di ogni consiglio di classe:
1. Provvedono la documentazione necessaria allo svolgimento della riunione in base
all’O.D.G. il modello di verbale è fornito via e-mail dall’ufficio della vice presidenza.
2. Ritirano il registro dei verbali depositato presso l’ufficio della vice presidenza.
Presiedono il c.d.c. verificando che l’articolazione dei lavori si svolga in modo corretto.
Redigono il verbale della riunione entro tre giorni dallo svolgimento della stessa.
Informano il D. S. o i suoi collaboratori, dell’andamento didattico e disciplinare della classe,
comunicano le decisioni assunte durante il c.d.c.
Seguono con attenzione i rapporti con le famiglie degli studenti, assicurandosi che le
stesse vengano opportunamente informate dell’andamento scolastico dei figli, anche se
maggiorenni, in particolare per ciò che attiene la frequenza in merito alle uscite didattiche e
i viaggi d’istruzione, preso atto della delibera del c.d.c.
Consegnano all’ufficio competente la richiesta di uscita didattica compilata in tutte le sue
parti
Consegnano alle studentesse e agli studenti le autorizzazioni relative all’uscita e
provvedono a raccogliere le medesime nei tempi indicati
Consegnano le suddette autorizzazioni all’ufficio competente
Compilano in tutte le sue parti la tabella relativa agli interventi di recupero richiesti dai
docenti che consegnano al D. S.
Informano tempestivamente le famiglie in caso di insuccesso scolastico
Comunicano alla segreteria didattica prima delle vacanze di Natale eventuali situazioni di
studenti con elevato numero di assenze.
Forniscono indicazioni operative sulla preparazione delle tesine e sulla tempistica delle
simulazioni di esame raccogliendo dati utili a stilare il documento finale per l’esame di
stato.
Per gli scrutini e le valutazioni infraquadrimestrali (pagellino) sollecitano i docenti del c.d.c.
affinché provvedano a tenere aggiornato il registro online dei voti, in vista degli scrutini ed
entro tre giorni prima degli stessi. In tal senso informano il D. S. di eventuali inadempienze.
5. SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
RESPONSABILI DI DIPARTIMENTO
Illustrano durante le riunioni di dipartimento i punti all’o.d.g., raccolgono indicazioni e proposte
da portare all’attenzione dei referenti di indirizzo e dello staff.
Svolgono funzioni di raccordo tra le iniziative interdisciplinari in corso.
Seguono periodicamente l’andamento didattico relativamente alle discipline dell’area artistica,
implementando le necessarie sinergie operative tra progettazione ed attività di laboratorio e tra
materie culturali e materie artistiche.
Presiedono le riunioni di dipartimento e coordinano i lavori
Coordinano le attività di progettazione della programmazione
Coordinano tipologie di prove e griglie valutative
Coordinano l’adozione dei libri di testo
- ALTRE FIGURE ORGANIZZATIVE -
STAFF DI PRESIDENZA
Organizza, convoca e coordina le sedute in autonomia.
Coadiuva il D.S. nel bisogno delle mansioni ordinarie, specie per quanto attinente ai
permessi degli allievi e sulla vigilanza degli stessi
Organizza corsi di aggiornamento per il personale della scuola
Formula proposte operative per ottimizzare l’insegnamento specie per quanto concerne la
qualità delle attrezzature impiegate durante le lezioni, la loro dislocazione, la funzionalità
dei locali e la loro sicurezza
Verifica la corretta applicazione del regolamento di istituto
Opera per rendere più incisivo lo specifico artistico del liceo riqualificando, anche sotto il
profilo estetico, gli ambienti scolastici e di lavoro
Formula e raccoglie le proposte da portare in sede di collegio docenti.
Coordina le attività di accoglienza dei docenti
REFERENTI DI INDIRIZZO
Coordinano e sviluppano con i docenti delle discipline di indirizzo l’attività didattica
individuandone obiettivi, tempi e modalità operative in relazione al POF triennale
Informano lo staff di presidenza dei risultati della propria attività e di eventuali
problematiche emerse
Raccordano le iniziative di presentazione degli indirizzi del liceo nelle varie occasioni
Seguono i progetti attivati con le aziende presenti sul territorio
Documentano con fotografare – video o altro le attività didattiche con l’ausilio del tecnico di
laboratorio
Raccolgono e coordinano i progetti dei docenti dell’area di indirizzo unificandoli in un unico
progetto generale
FUNZIONI STRUMENTALI
FS Supporto all’Utenza:
Coordinare la strategie di intervento per allievi diversamente abili, DSA, BES Predisporre le strategie di accoglienza e curare l’integrazione degli allievi disabili nella vita
dell’istituto Coordinare le attività di sportello: in funzione del recupero, in funzione del potenziamento,
in relazione a situazioni di disagio Favorire momenti di socializzazione verso studenti che esprimono disagi affettivi e
relazionali Gestire la formazione delle classi prime e l’inserimento degli alunni ripetenti e con disabilità Coordinare la stesura del PEI Partecipare agli incontri territoriali in relazione all’integrazione
FS Orientamento:
Organizzazione delle attività di orientamento in entrata Gestire l’orientamento universitario e dei corsi post-diploma (orientamento in uscita) Elaborare strategie destinate ad allievi da riorientare nel percorso scolastico e relazionare
allo staff Promuovere l’immagine del liceo sul territorio e valorizzarne le peculiarità Partecipare agli incontri territoriali con la Provincia ed enti vari, raccogliere e diffondere i
dati emersi dagli incontri
RESPONSABILI INVALSI
Il referente segue l’intero progetto INVALSI in collaborazione con i docenti delle classi interessate.
5.2 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
L'Alternanza Scuola/Lavoro (ASL) è obbligo di legge, a partire da quest'anno per tutte le classi
terze delle Scuole Secondarie di II grado, per coinvolgere negli anni successivi, a regime, anche
tutte le classi quarte e quinte.
Le strategie promosse dall’Unione Europea in campo educativo e formativo impegnano i Paesi
membri “a sostenere e diffondere la ricerca e la sperimentazione di metodologie di apprendimento
più attive e coinvolgenti, in grado di attirare i giovani verso livelli più elevati di istruzione e di
rinforzare i legami delle scuole con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società nel suo
complesso”.
L'ASL consente quindi un primo approccio diretto e concreto con il mondo del lavoro e della
produzione.
NORMATIVA PRINCIPALE DI RIFERIMENTO: Legge 53/2003; D. Lgs. n.77/2005; Legge
107/2015: commi da 33 a 43.
PREMESSA: in merito alla legge 107/2015, allo stato attuale non c'è ancora chiarezza assoluta
per quel che concerne la sua applicazione concreta. L'ASL è vista come un work in progress: molti
aspetti vengono di volta in volta affrontati e dibattuti nelle diverse sedi istituzionali e nelle Scuole.
Questo sarà un anno di assestamento e, per certi versi, di sperimentazione. Per questi motivi il
percorso potrebbe, in prospettiva, subire variazioni e aggiustamenti.
DEFINIZIONE: l'ASL è «metodologia didattica» e «modalità formativa» che consentirà agli
studenti del nostro liceo di realizzare il percorso in sintonia con il profilo educativo complessivo del
proprio corso di studi, alternando periodi in scuola e in contesti professionali, culturali e lavorativi.
L'ASL consente di rendere l’apprendimento più attraente, innovando le metodologie di
insegnamento (teoria/pratica) e quindi di accrescere la motivazione allo studio; di arricchire la
formazione ottenuta nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di migliori competenze; di
personalizzare i percorsi e favorire l’orientamento, le vocazioni, gli interessi e gli stili di
apprendimento degli studenti; di rinforzare i legami tra la scuola e il mondo professionale,
culturale, sociale ed economico del territorio in cui operiamo.
SCOPI ASL: incremento dei legami con il mondo del lavoro e professionale veicolato anche
tramite lo sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle attività di laboratorio;
valorizzazione della scuola come comunità aperta.
MONTE ORE COMPLESSIVO NEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO: 200
STRUTTURA ASL: il percorso di ASL consta di Formazione all'alternanza e Tirocinio effettivo
presso un ente. La Formazione all'alternanza potrà essere assolta (in classe e non) con esperti
del settore
professionale, culturale e del mondo del lavoro; attraverso visite aziendali ovvero ricerche sul
campo; mediante project work in e con l'impresa (Formazione/Lavoro a distanza); realizzando
progetti di imprenditorialità; partecipando alla Formazione sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di
lavoro (D. Lgs 81/2008). Un eventuale stage linguistico all'estero sarà considerato Formazione
all'alternanza solo se comprenderà almeno uno dei requisiti sopra esposti.
Le ore dedicate alla Formazione all'alternanza rientrano a tutti gli effetti nel monte ore complessivo
ASL ma non potranno superare la metà delle ore di ASL previste per annualità.
Lasciando massima discrezionalità organizzativa e operativa ad ogni C.D.C. e al Tutor di classe,
Per Tirocinio effettivo (o Stage) si intende l'esperienza diretta nell'azienda/ditta/ente partner.
DISTRIBUZIONE DELLE 200 ORE NELL'ARCO DEL TRIENNIO: Apposite riunioni e il Consiglio
di Classe congiunto delle Classi Terze ha individuato questa possibilità di ripartizione oraria:
Classe Terza: 36 ore minimo, con possibilità di effettuare più ore che ridurranno periodi successivi
Classe Quarta: 120 ore
Classe Quinta: 44 ore
QUESTIONARIO ORIENTATIVO: allo scopo di verificare gli orientamenti degli studenti verrà loro
sottoposto un questionario che, compilato in collaborazione con i rispettivi genitori, fornirà utili
indicazioni circa le tipologie di preferenza;
I PARTNER: considerando l’ampia provenienza territoriale dei nostri allievi, potranno essere scelti
tra appartenenti a Enti pubblici e privati, organismi del terzo settore; ordini professionali; musei;
altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e
musicali; Enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale; Imprese e Associazioni di
rappresentanza; appartenenti a Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
appartenenti a Ordini professionali; Enti di promozione sportiva e riconosciuti dal CONI;
CRITERI PER LA SCELTA DEL PARTNER: il Tutor e il C.D.C. ricercheranno e approveranno il
partner secondo i seguenti principi:
aderenza al profilo delle competenze in uscita dello studente riferito all'indirizzo
attitudini e stili cognitivi dello studente;
Indicazioni ottenute dal questionario orientativo iniziale compilato dallo studente;
intenzioni dello studente in merito alla futura prosecuzione degli studi universitari o al
mondo del lavoro (in particolare per il 5° anno)
Il percorso ASL deve coinvolgere attivamente anche gli studenti e le loro famiglie.
STUDENTI E FAMIGLIE: gli studenti propongono di solito il partner in base alla natura dell'attività
da questi svolta e quindi all'interesse in loro suscitato, alle eventuali conoscenze pregresse in
termini relazionali con lo stesso e alla sua vicinanza rispetto alla loro residenza.
TUTOR DI CLASSE E/O C.D.C.: i docenti potranno presentare ai propri studenti partner conosciuti
o di fiducia che hanno dato la propria disponibilità al progetto.
DURATA DEL PARTENARIATO: è interesse del Liceo Faccio costruire partenariati stabili e
pluriennali con i partner sopra indicati;
COMPETENZE DEI REFERENTI DEL PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (ASL):
partecipare ai corsi di formazione provinciali e regionali;
fornire assistenza ai C.d.C. attraverso la figura dei Tutor di classe;
fornire consulenza sulla normativa e interpretazioni generate dai corsi di formazione;
indicare le tappe generali del lungo percorso di ASL offrendo una modulistica aggiornata ad affrontarle;
supportare l'attività negoziale del DS e contribuire all’organizzazione del corso sulla sicurezza.
COMPETENZE DEL CONSIGLIO DI CLASSE: la figura di riferimento è il Tutor di classe, ma il
progetto è sempre sotto la responsabilità del C.d.C. per quel che riguarda, a livello generale:
formazione (in classe e non) all'ASL;
individuazione delle competenze da raggiungere presso l'ente ospitante, in relazione alle
competenze complessive del profilo in uscita dello studente;
definizione obiettivi e azioni da svolgere in accordo con i soggetti ospitanti;
individuazione periodi per effettuare ASL (Formazione all'alternanza e Tirocinio effettivo);
supporto al Tutor di classe con suggerimenti e condivisioni;
stesura del progetto individuale (Patto Formativo individuale dello studente) in
collaborazione con il Tutor che ne è il redattore ufficiale;
collaborazione a livello organizzativo, progettuale, attuativo;
approvazione del percorso da parte dello studente (che, al termine del percorso
medesimo, redigerà una relazione sull'esperienza affrontata);
controllo congiunto del percorso Formativo, in collaborazione con il Tutor esterno;
valutazione condivisa dei risultati di apprendimento.
ATTRIBUZIONI DEL TUTOR DI CLASSE: il Tutor di classe renderà operativo quanto indicato dal C.d.C. a livello di direttive generali.
Il Tutor di classe deve necessariamente essere uno. In ogni caso, considerato l'impegno previsto,
il C.d.C. potrà decidere di dividere gli studenti in piccoli gruppi (massimo 5 studenti) da affidare a
docenti che si renderanno disponibili a collaborare con il Tutor.
Tra i compiti del Tutor segnaliamo:
Raccolta e valutazione delle proposte.
gestione di un incontro informativo sull’ASL con le famiglie della classe di cui è Tutor;
Verifica dei requisiti e valutazione complessiva del partner attraverso contatti formali con il Tutor Aziendale, assegnazione degli allievi agli enti/Partner
Ricezione del DVR (documento di valutazione dei rischi): il Tutor di classe è garante della
sicurezza dello studente che viene informato circa caratteri dell’ambiente ospitante e circa
norme sulla sicurezza che devono essere rispettate. Dal DVR si evince se l’inserimento in
quell’ente richiederà o meno sorveglianza sanitaria. Lo studente è assicurato contro gli
infortuni ed è assicurato contro terzi a carico della scuola.
Compilazione della Convenzione con l’ente ospitante su Format allestito dall'incaricato della Funzione Strumentale.
Elaborazione, in collaborazione con il C.d.C., su Format della scuola preparato
dall'incaricato della Funzione Strumentale, del progetto ASL (percorso formativo
personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte: scuola, struttura ospitante,
studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale), adattato allo studente con indicazione
dei dati sensibili dello Studente, dell'Ente ospitante, con indicazioni delle finalità perseguite.
Lo studente parallelamente viene informato con apposito altro documento, definito ”Patto
educativo”, dei suoi diritti/doveri in ASL.
Assistenza allo studente nei percorsi di alternanza e monitoraggio in collaborazione con il
Tutor Aziendale, della costante presenza e del corretto svolgimento, affrontando le
eventuali criticità.
Attivazione degli aspetti legati alla valutazione delle competenze, alla valutazione dell’esperienza da parte degli allievi e a conclusione del percorso ASL al monitoraggio da parte di INDIRE attraverso SIDI
Proposta al C.d.C. di Certificazione delle competenze, in seguito a valutazione degli
obiettivi raggiunti e delle competenze progressivamente sviluppate dallo studente;
redazione di una Relazione di bilancio finale dell’intera classe su Format allestito
dall'Incaricato della Funzione strumentale. Tale relazione confluirà in una relazione finale di
Istituto per il Collegio Docenti a cura dell'incaricato della Funzione Strumentale.
5.3 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE
SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107, dotato
di un miliardo di euro di risorse, secondo solo al piano di assunzioni per sforzo economico e
strutturale.
Il Piano è stato presentato il 30 ottobre scorso, anche se il relativo Decreto Ministeriale (n. 851)
reca la data del 27 ottobre. Si compone di 124 pagine vivacemente illustrate a colori. Al di là delle
tecniche comunicative e pubblicitarie, prevede tre grandi linee di attività:
miglioramento dotazioni hardware
attività didattiche
formazione insegnanti
Ciascuna linea mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bando di progetti che le
scuole devono presentare.
Inoltre, con nota 17791 del 19 novembre, è stato disposto che ogni scuola dovrà individuare, entro
il 10 dicembre, un “animatore digitale” incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni.
Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al seguente indirizzo:
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/
Nel Piano devono figurare “azioni coerenti con il PNSD”. Dunque si darà conto almeno di:
individuazione e nomina dell’animatore digitale
scelte per la formazione degli insegnanti
azioni promosse o in fase di promozione per migliorare le dotazioni hardware della scuola
contenuti o attività correlati al PNSD che si prevede di introdurre nel curricolo degli studi
bandi cui la scuola abbia partecipato per finanziare specifiche attività (ed eventuale loro
esito)
5.4 PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI
Una delle novità più rilevanti della legge riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124
definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Tale disposizione è entrata in vigore
insieme con il resto della legge e quindi dal luglio scorso. Essa aggiunge:
“Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il
piano triennale dell'offerta formativa”. Quindi, secondo una vulgata sindacale, l’obbligo decorre dal
2016-17, non per il corrente anno.
In ogni caso, il PTOF elaborato nel corrente a. s., sarà operativo dal 2016-17 e quindi le previsioni
che esso contiene sono del tutto vincolanti.
Si aggiunge un’ulteriore precisazione del comma 124, il quale prevede che i piani delle scuole
siano sviluppati in coerenza con il piano di miglioramento di cui al DPR 80/13 (e quindi al RAV) ma
anche con il Piano Nazionale per la Formazione che il MIUR dovrebbe emanare ogni tre anni,
sentite le organizzazioni sindacali del personale. Tuttavia, attualmente, il Piano Nazionale non è
ancora stato emanato.
Si suggerisce, quindi, una linea prudente, che potrà sempre essere integrata e corretta l’anno
prossimo. Ovvero, mettere a punto un Piano di istituto ancorato principalmente alle risultanze del
RAV.
Le precisazioni necessarie sono pertanto le seguenti:
l’indicazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti
le tematiche “comuni” (valutazione, inclusione, …)
l’indicazione se tali tematiche saranno svolte “a scuola”, per mezzo di corsi interni
eventuali tematiche specifiche emergenti dal RAV (miglioramento esiti di Matematica delle
prove INVALSI, … )
misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine
anno
eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire oscillazioni annuali)
previsione di attività di istituto o attività individuali
In quanto obbligatoria – e fra l’altro finanziata con la carta elettronica di 500 euro – la formazione
svolta dagli insegnanti non va più “incentivata” con il FIS.
La formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le
scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Diversamente occorre
riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro
l’accreditamento.
L’autoformazione individuale non può concorrere al raggiungimento del minimo previsto.
La formazione è un diritto del docente, ed è parte integrante della sua funzione: gli utenti del
servizio pubblico, nel nostro caso alunni e genitori, hanno diritto ad un servizio di qualità che
dipende in maniera decisiva dal miglioramento delle competenze degli insegnanti. Essi devono,
infatti, saper progettare l’azione formativa gestendo le nuove condizioni di flessibilità, di modularità
e di discrezionalità metodologica, ma nello stesso tempo garantire il raggiungimento degli standard
prefissati, valutare i risultati e promuovere azioni di miglioramento. Pertanto il nostro Istituto
prevede attività di aggiornamento e formazione anche per il personale A.T.A. poiché quest’ultimo
risulta funzionale all’attuazione dell’autonomia e alla crescita professionale nell’ambito della
riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi
d’informatizzazione.
i corsi di formazione considerano:
i bisogni formativi di tutte le componenti, anche mediante appositi questionari;
i bisogni formativi degli alunni anche in relazione alle opportunità ed alle peculiarità del
territorio;
le esigenze dell’Istituzione scolastica stessa;
le risorse eventualmente disponibili nell’Istituto;
Nella nostra realtà scolastica la formazione sarà quindi legata sia alla ricerca di formatori esterni
qualificati, ovvero centri permanenti di documentazione (università, associazioni professionali), sia
alla valorizzazione delle risorse interne.
Sarà di notevole importanza, infine, l'autoaggiornamento individuale o di gruppo, prospettiva
privilegiata anche per evitare modelli professionali uniformi e fare emergere identità, tendenze
vocazionali e abilità “sommerse“.
Proposte di attività di aggiornamento e formazione per l’ a. s. 2015 / 2016
Attività proposte:
1) Corsi per salvaguardare la sicurezza a scuola (D. Lg 81/2008, mod. e integr.) e tutelare la
privacy;
2) Iniziative di Formazione docenti sulle competenze digitali di base e avanzate (alfabetizzazione
informatica, impiego del registro digitale e di altri software per la gestione informatizzata dell’attività
didattica e delle attività funzionali all'insegnamento);
3) Percorsi di formazione ed aggiornamento in ambito disciplinare (programmazione per
competenze, approcci didattici innovativi, metodologie laboratoriali, ecc …);
4) Prevenzione, negli alunni, di comportamenti a rischio (abuso di alcol o sostanze psicotrope,
disordini alimentari ecc...)
5) Formazione personale ATA su competenze informatiche avanzate;
6) Corso di inglese base e avanzato riservato al personale docente;
7) Corso di inglese per l’informatica (ATA).
Le seguenti iniziative in modalità blended (in presenza e online), riservate ai docenti del primo
biennio, si serviranno degli interventi per lo sviluppo professionale dei docenti promossi dal
Programma Operativo Nazionale 2007/2013 “PON-FSE COMPETENZE PER LO SVILUPPO” :
1. DIDATEC (corso base e avanzato);
2. [email protected] (indirizzato ai docenti di matematica e informatica)
3. Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue (indirizzato ai docenti di Italiano e
lingua straniera)
Altre iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni (Ministero, Università, Enti
locali ecc …), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di attenta
valutazione.
Il Dirigente Scolastico potrà, altresì, curare incontri di sviluppo professionale in tema di
innovazioni emergenti, mentre ciascun docente, individualmente o in gruppo, potrà
intraprendere iniziative di autoaggiornamento, in coerenza con le finalità dell'Istituto.
Finalità:
Garantire attività di formazione e aggiornamento quale diritto – del personale docente e
ATA;
Migliorare la scuola, assicurando un servizio di qualità;
Migliorare la qualità degli insegnanti;
Favorire l'autoaggiornamento;
Garantire la crescita professionale di tutto il personale;
Attuare le direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione;
Obiettivi:
formare tutte le componenti a individuare possibili fonti di rischio e a fronteggiare situazioni
di pericolo;
sviluppare e potenziare in tutte le componenti la padronanza degli strumenti informatici e di
specifici software per la didattica e/o per l’organizzazione dei servizi amministrativi;
formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di maggiore interesse (DSA, metodologie
dei linguaggi espressivi, cinematografia, ecc …) per una migliore efficacia dell’azione
educativa;
Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede, inoltre - previa autorizzazione – la
libera adesione dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici, a corsi ed
iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.
La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è
comunque subordinata:
alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica;
alla disponibilità del personale alla partecipazione;
Progetto 1: Orientamento Politecnico
Denominazione progetto Orientamento Politecnico
Priorità cui si riferisce Preparazione al test di ammissione al Politecnico
Traguardo di risultato (event.)
Successo formativo post-diploma
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale) Miglioramento delle competenze in matematica e in fisica nel quinto anno
Situazione su cui interviene Il progetto si sviluppa trasversalmente su più classi quinte; è in continuità con attività proposte negli anni precedenti ed è legato alla formazione docente in coerenza con gli obiettivi del PTOF.
Attività previste Sono previsti percorsi di matematica e fisica coerenti con gli argomenti proposti nei test di ammissione al Politecnico.
Risorse finanziarie necessarie
E’ previsto un finanziamento per un tot. di 560,00 euro da corrispondere ai docenti impegnati (35 euro per 16 ore).
Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico a tempo indeterminato della graduatoria A049 che saranno retribuiti con FIS.
Altre risorse necessarie 200 fogli fotocopiati per gli esercizi
Indicatori utilizzati Percentuale di superamento del test
Stati di avanzamento Il miglioramento atteso al termine del progetto consiste in una elevata percentuale di ammissione al Politecnico.
Valori / situazione attesi Raggiungimento di una percentuale di ammessi pari circa all’80%
Progetto 2: Corso ECDL – patente europea del computer
Denominazione progetto Corso ECDL – patente europea del computer
Priorità cui si riferisce Conseguimento patente europea per il computer
Traguardo di risultato (event.)
Miglioramento delle competenze in ambito informatico
Obiettivo di processo (event.)
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene Allievi delle classi 2^, 3^, 4^, 5^
Attività previste Fornire chiarimenti e indicazioni per la preparazione degli esami e assistenza nelle prove d’esame in qualità di esaminatore
Risorse finanziarie necessarie
262,50 euro dedotti dal FIS + 348,30 di finanziamento esterno
Risorse umane (ore) / area Docente di matematica (A049)
Altre risorse necessarie Carta per fotocopie ( 2 risme )
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Conseguimento patente europea per il computer
Progetto 3: Corretti stili di vita
Denominazione progetto Corretti stili di vita
Priorità cui si riferisce Sensibilizzare ed educare i giovani ai corretti stili di vita
Traguardo di risultato (event.)
Sviluppo di competenze di cittadinanza (etica di responsabilità,
senso di legalità…)
Obiettivo di processo (event.)
Altre priorità (eventuale) Educazione a una sana alimentazione; educazione sessuale; illustrazione progetto GAP ( gioco d’azzardo patologico); informazioni per evitare le dipendenze
Situazione su cui interviene Allievi delle classi 1^, 2^, 3^,4^, 5^
Attività previste Sono previsti interventi frontali in aula con esperti di Enti e Associazioni
Risorse finanziarie necessarie
Non sono previste
Risorse umane (ore) / area Docente di scienze motorie e sportive (A029)
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Educare a corretti stili di vita da una percentuale più elevata di
studenti; contrastare l’abuso e la diffusione di sostanze
Progetto 4: Rafforzamento della conoscenza e competenza della lingua
italiana
Denominazione progetto Rafforzamento della conoscenza e competenza della lingua italiana
Priorità cui si riferisce Migliorare conoscenze della lingua italiana
Traguardo di risultato (event.)
===
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale) Rafforzare la conoscenza della lingua italiana di allievi con particolari difficoltà nella comprensione e nella comunicazione anche di semplici messaggi e indicazioni
Situazione su cui interviene Allieva
Attività previste Lezioni frontali interattive
Risorse finanziarie necessarie
35 euro per h 5 dedotte dal FIS
Risorse umane (ore) / area Insegnanti utilizzati nelle ore a disposizione (potenziamento)
Altre risorse necessarie ===
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Miglioramento nelle conoscenze della lingua italiana
Progetto 5: Affresco di pilone votivo
Denominazione progetto Affresco di pilone votivo
Priorità cui si riferisce Realizzare una serie di bozzetti relativi a figure di santi
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo (event.)
approfondire le conoscenze iconografiche, arricchire il bagaglio di competenze disciplinari
Altre priorità (eventuale) Approfondire i temi trattati in discipline grafiche e pittoriche, sperimentando tecniche meno consuete rispetto al programma curricolare
Situazione su cui interviene Alcuni allievi delle classi 2^
Attività previste Svolgimento di una lezione pratica sulla tecnica dell’affresco di un pilone votivo; sono previste attività laboratoriali e momenti di apprendimento teorico per lo studio in sintesi dell’iconografia delle immagini dei santi
Risorse finanziarie necessarie
Non sono previste
Risorse umane (ore) / area Docenti di discipline grafiche e pittoriche (A021)
Altre risorse necessarie Fogli da spolvero, fogli Fabriano F4 (acquistati dall’associazione Pietra su Pietra)
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Acquisizione delle competenze per decorare una cappella votiva
Progetto 6: Colorando
Denominazione progetto Colorando
Priorità cui si riferisce Applicare in situazioni pratiche le competenze didattiche sul colore, attraverso esperienze pedagogiche nella scuola della prima infanzia
Traguardo di risultato (event.)
Favorire il rapporto della scuola con le realtà lavorative del territorio
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale) ===
Situazione su cui interviene Alcuni studenti delle classi 4^-5^
Attività previste Lezione frontale-partecipata di ripasso-approfondimento sulla teoria del colore; attività presso una scuola dell’infanzia (Ivrea) in collaborazione con gli educatori
Risorse finanziarie necessarie
===
Risorse umane (ore) / area Docente interna classe di concorso A021, educatori della scuola dell’infanzia
Altre risorse necessarie ===
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Applicazione degli apprendimenti sul colore e fruizione di un’esperienza di approccio alle pratiche educative correlate alla prima infanzia
Progetto 7: Pietre d’inciampo
Denominazione progetto Pietre d’inciampo
Priorità cui si riferisce Realizzazione di piastrelle commemorative dei deportati nei lager nazisti
Traguardo di risultato (event.)
Favorire il rapporto della scuola con il territorio
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale) Far conoscere il fenomeno delle deportazioni nei lager
Situazione su cui interviene Classi prime e classi quinte
Attività previste Ricerca storica sui deportati nel territorio, progettazione dell’incisione, realizzazione delle mattonelle
Risorse finanziarie necessarie
345,00 euro dedotti dal FIS
Risorse umane (ore) / area Docenti interni classe di concorso A050 e A006
Altre risorse necessarie Fogli da disegno, china, argilla
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Conoscenza di fatti significativi della storia contemporanea, competenza progettuale per la realizzazione di manufatti
Progetto 8: Biblioteca d’istituto
Denominazione progetto Biblioteca d’istituto
Priorità cui si riferisce Offrire agli studenti e al territorio una biblioteca accessibile e funzionale
Traguardo di risultato (event.)
Promuovere la lettura, favorire il rapporto della scuola con il territorio
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene Tutte le classi
Attività previste Ricatalogazione dei libri con TorinoReteLibri, ripristino locali e arredo della biblioteca
Risorse finanziarie necessarie
720,00 euro dedotti dal FIS
Risorse umane (ore) / area Docente interno classe di concorso A050, due docenti dell’organico di potenziamento
Altre risorse necessarie Etichette per la catalogazione, colla, tablet
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Raggiungimento, nell’arco di un biennio, di un regime di prestiti regolari
Progetto 9: Nessuno escluso
Denominazione progetto Nessuno escluso – Fenomeni migratori di ieri e di oggi: accoglienza, integrazione, comprensione
Priorità cui si riferisce Acquisire e consolidare le consapevolezza dell’importanza della partecipazione, della cittadinanza attiva e della solidarietà sociale nello sviluppo della comunità
Traguardo di risultato (event.)
Acquisizione di competenze-chiave di cittadinanza, sensibilizzazione sulle questioni relative alle migrazioni dei popoli, anche attraverso l’incontro con giovani migranti ospiti nelle strutture del territorio
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene Classi 2^C - 3^A - 3^B - 3^C - 3^D - 4^C - 4^D
Attività previste Lezioni frontali, attività laboratoriali, visite a centri di accoglienza e a musei dell’emigrazione
Risorse finanziarie necessarie
3.227,50 euro dedotti dal FIS
Risorse umane (ore) / area Docenti interni classe di concorso A050, A041, A018, A006
Altre risorse necessarie Carta, legno, stoffa
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Conoscenza di fatti significativi della storia contemporanea
Progetto 10: Corso di avviamento all’uso di strumenti informatici per
alunni con BES/DSA
Denominazione progetto Corso di avviamento all’uso di strumenti informatici per alunni
BES/DSA
Priorità cui si riferisce Incentivare l’utilizzo di strumenti compensativi informatici per la produzione di schemi e mappe mentali
Traguardo di risultato (event.)
Acquisizione di conoscenze utili ad affrontare con esito positivo il percorso scolastico
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene Alunni BES/DSA classi prime
Attività previste Lezioni frontali-interattive
Risorse finanziarie necessarie
350 euro dedotti dal FIS
Risorse umane (ore) / area Docente interna sostegno
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Capacità da parte degli studenti di capacità di elaborare mappe concettuali da utilizzare nello studio come strumento compensativo
Progetto 11: Buone relazioni – integrazione: interventi per ridurre
l’isolamento
Denominazione progetto Buone relazioni – integrazione: interventi per ridurre
l’isolamento
Priorità cui si riferisce Favorire l’inclusione, educare al rispetto reciproco e alla collaborazione
Traguardo di risultato (event.)
Responsabilizzazione della classe alla cooperazione e al miglioramento delle relazioni tra pari
Obiettivo di processo (event.)
===
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene Classi prime
Attività previste Incontro degli studenti con la psicologa, incontro psicologa – referente – coordinatori - insegnanti coinvolti
Risorse finanziarie necessarie
450 euro lordi da finanziamento esterno (Comune di Castellamonte)
Risorse umane (ore) / area Docente interna A050 e psicologa/psicoterapeuta
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati ===
Stati di avanzamento ===
Valori / situazione attesi Sensibilizzazione sui temi dell’integrazione e riflessione sulle differenze interpersonali, anche in relazione ai diversi canali di apprendimento
POSTI COMUNI
I posti comuni sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di insegnamento curriculare,
secondo i piani di studio. Includono le eventuali compresenze previste dall’ordinamento. Salvo
fondata previsione di variazioni nel numero delle classi per l’anno successivo, saranno indicati
nella stessa misura presente quest’anno.
POSTI DI SOSTEGNO
Si ricorrerà ai modelli già utilizzati per l’anno in corso, salvo la necessità di aggiornare il numero
dei posti eventualmente necessari in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni diversamente
abili. Qualora in subordine alla documentazione esistente, è possibile ipotizzare la richiesta di posti
in deroga, precisando che si tratta di eccedenze rispetto al normale rapporto di legge.
PERSONALE A.T.A.
Si farà riferimento alla situazione esistente per il corrente anno, indicando separatamente
collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici e DSGA.
6. FABBISOGNO DI PERSONALE
6.1 ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO E UTILIZZATO
Unità di personale in organico di potenziamento: 7
CLASSE DI CONCORSO MATERIA DOCENTI RICHIESTI
A018
Discipline geometriche e architettoniche, arredamento e scenotecnica
1
A021 Discipline pittoriche 1
A022 Discipline plastiche 1
A049 Matematica e fisica 1
AD02 - AD03 Sostegno 1
Dato il grande numero di variabili e combinazioni proprie delle realtà scolastiche, non è stato
possibile produrre un modello “completo” di PTOF, sviluppato in tutte le sue parti.
Con il presente documento si intende fornire uno schema funzionale e utile per restituire un certo
ordine all’organizzazione scolastica e per essere ragionevolmente sicuri di non aver tralasciato
nulla di importante.
Allegato: Studio demografico ed economico del territorio
Popolazione
Saldo migratorio dall’estero
2014 339 29 11 292 16 10 +13 +61
Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale
2002 1 gennaio-31 dicembre 74 118 -44
2003 1 gennaio-31 dicembre 74 139 -65
2004 1 gennaio-31 dicembre 78 116 -38
2005 1 gennaio-31 dicembre 74 156 -82
2006 1 gennaio-31 dicembre 83 118 -35
2007 1 gennaio-31 dicembre 93 111 -18
2008 1 gennaio-31 dicembre 85 118 -33
2009 1 gennaio-31 dicembre 109 117 -8
2010 1 gennaio-31 dicembre 90 115 -25
2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 66 105 -39
2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 25 31 -6
2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 91 136 -45
2014 31 dicembre 9.986 +17 +0,17% 4.393 2,24
2012 1 gennaio-31 dicembre 99 103 -4
2013 1 gennaio-31 dicembre 78 113 -35
2014 1 gennaio-31 dicembre 87 131 -44
Distribuzione della popolazione 2015 – Castellamonte
Età Celibi/Nubili Coniugati/e Vedovi/e Divorziati/e
Maschi Femmine Totale
% % %
0-4 444 0 0 0 236 53,2% 208 46,8% 444 4,4%
5-9 466 0 0 0 251 53,9% 215 46,1% 466 4,7%
10-14 448 0 0 0 235 52,5% 213 47,5% 448 4,5%
15-19 422 0 0 0 226 53,6% 196 46,4% 422 4,2%
20-24 464 16 0 0 236 49,2% 244 50,8% 480 4,8%
25-29 388 98 0 2 231 47,3% 257 52,7% 488 4,9%
30-34 311 235 1 6 272 49,2% 281 50,8% 553 5,5%
35-39 231 422 0 15 333 49,9% 335 50,1% 668 6,7%
40-44 261 462 4 40 409 53,3% 358 46,7% 767 7,7%
45-49 171 517 12 65 370 48,4% 395 51,6% 765 7,7%
50-54 114 605 15 58 384 48,5% 408 51,5% 792 7,9%
55-59 91 539 27 56 356 49,9% 357 50,1% 713 7,1%
60-64 52 502 50 35 303 47,4% 336 52,6% 639 6,4%
65-69 35 441 78 30 271 46,4% 313 53,6% 584 5,8%
70-74 36 362 105 12 236 45,8% 279 54,2% 515 5,2%
75-79 30 273 146 14 230 49,7% 233 50,3% 463 4,6%
80-84 19 166 203 3 143 36,6% 248 63,4% 391 3,9%
85-89 21 57 177 5 75 28,8% 185 71,2% 260 2,6%
90-94 8 11 89 1 26 23,9% 83 76,1% 109 1,1%
95-99 3 0 16 0 1 5,3% 18 94,7% 19 0,2%
100+ 0 0 0 0 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0%
Totale 4.015 4.706 923 342 4.824 48,3% 5.162 51,7% 9.986
Distribuzione della popolazione per età scolastica 2015
Età Maschi Femmine Totale
0 41 52 93
1 39 34 73
2 61 38 99
3 47 42 89
4 48 42 90
5 48 49 97
6 44 47 91
7 57 41 98
8 55 38 93
9 47 40 87
10 45 37 82
11 58 44 102
12 54 36 90
13 39 50 89
14 39 46 85
15 46 49 95
16 38 33 71
17 41 40 81
18 50 30 80
Anno
1° gennaio 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni
Totale
residenti Età media
2002 1.082 5.819 2.069 8.970 44,6
2003 1.114 5.859 2.100 9.073 44,7
2004 1.132 5.936 2.152 9.220 44,8
2005 1.147 5.971 2.180 9.298 44,8
2006 1.179 5.993 2.146 9.318 44,6
2007 1.209 6.103 2.182 9.494 44,4
2008 1.248 6.377 2.217 9.842 44,2
2009 1.278 6.423 2.234 9.935 44,1
2010 1.333 6.417 2.246 9.996 44,2
2011 1.350 6.406 2.252 10.008 44,3
2012 1.340 6.311 2.269 9.920 44,5
2013 1.343 6.256 2.304 9.903 44,9
2014 1.351 6.293 2.325 9.969 45,1
2015 1.358 6.287 2.341 9.986 45,1
Distribuzione per area geografica di cittadinanza
Gli stranieri residenti a Castellamonte al 1° gennaio 2015 sono 991 e rappresentano il 9,9% della popolazione residente.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 74,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Repubblica Popolare Cinese (7,8%) e dall'Albania (4,6%).
Paesi di provenienza
Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti.
EUROPA Area Maschi Femmine Totale %
Romania Unione Europea 356 381 737 74,37%
Albania Europa centro orientale 29 17 46 4,64%
Polonia Unione Europea 1 4 5 0,50%
Federazione Russa Europa centro orientale 0 5 5 0,50%
Repubblica Moldova Europa centro orientale 0 4 4 0,40%
Francia Unione Europea 1 3 4 0,40%
Germania Unione Europea 0 3 3 0,30%
Regno Unito Unione Europea 1 2 3 0,30%
Kosovo Europa centro orientale 2 1 3 0,30%
Ungheria Unione Europea 0 2 2 0,20%
Spagna Unione Europea 1 1 2 0,20%
Belgio Unione Europea 0 1 1 0,10%
Lituania Unione Europea 0 1 1 0,10%
Ucraina Europa centro orientale 0 1 1 0,10%
Svizzera Altri paesi europei 0 1 1 0,10%
Totale Europa 391 427 818 82,54%
AMERICA Area Maschi Femmine Totale %
Brasile America centro meridionale 2 6 8 0,81%
Perù America centro meridionale 3 3 6 0,61%
Repubblica Dominicana America centro meridionale 2 3 5 0,50%
Colombia America centro meridionale 0 3 3 0,30%
Ecuador America centro meridionale 0 3 3 0,30%
Cuba America centro meridionale 2 0 2 0,20%
Cile America centro meridionale 0 1 1 0,10%
Argentina America centro meridionale 1 0 1 0,10%
El Salvador America centro meridionale 1 0 1 0,10%
Totale America 11 19 30 3,03%
Indicatori demografici - Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a
Castellamonte.
Anno Indice di
vecchiaia
Indice di
dipendenza
strutturale
Indice di
ricambio
della
popolazione
attiva
Indice di
struttura
della
popolazione
attiva
Indice di
carico
di figli
per donna
feconda
Indice di
natalità
(x 1.000 ab.)
Indice di
mortalità
(x 1.000 ab.)
1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic
2002 191,2 54,2 156,7 114,4 19,2 8,2 13,1
2003 188,5 54,9 156,6 114,7 19,4 8,1 15,2
2004 190,1 55,3 149,5 116,1 19,2 8,4 12,5
2005 190,1 55,7 142,4 118,2 19,5 8,0 16,8
2006 182,0 55,5 135,6 118,5 19,3 8,8 12,5
2007 180,5 55,6 127,2 117,8 21,1 9,6 11,5
2008 177,6 54,3 122,5 114,8 20,9 8,6 11,9
2009 174,8 54,7 120,3 116,7 21,6 10,9 11,7
2010 168,5 55,8 129,4 119,8 20,6 9,0 11,5
2011 166,8 56,2 130,6 123,4 21,1 9,1 13,6
2012 169,3 57,2 135,6 129,1 20,5 10,0 10,4
2013 171,6 58,3 143,3 134,0 19,6 7,9 11,4
2014 172,1 58,4 157,1 138,7 19,1 8,7 13,1
2015 172,4 58,8 151,4 140,8 20,4 - -
Glossario
Indice di vecchiaia: rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale
tra il numero degli over sessantacinque ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2015
l'indice di vecchiaia per il comune di Castellamonte dice che ci sono 172,4 anziani ogni 100 giovani.
Indice di dipendenza strutturale: rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Castellamonte nel 2015 ci sono 58,8 individui a carico, ogni 100 che lavorano.
Indice di ricambio della popolazione attiva: rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Castellamonte nel 2015 l'indice di ricambio è 151,4 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.
Indice di struttura della popolazione attiva: rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).
Carico di figli per donna feconda: è il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici.
Indice di natalità: rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.
Indice di mortalità: rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.
Età media: è la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione.