PERU’ DEL NORD Culture sconosciute
Viaggio tra i paesaggi e i siti archeologici sconosciuti delle regioni del Nord
16 giorni
Le regioni settentrionali del Perù vantano una complessità archeologica e storica
poco conosciuta ai più, che spesso identificano il Perù solo con l’impero Inca la
cui nascita risale alla meta del XIII secolo d.C. mentre le più antiche culture pre-
incaiche risalgono addirittura a circa 3.000 a.C. Fu infatti la costa settentrionale
del Perù che vide la nascita delle prime società organizzate: la misteriosa
necropoli di Revash, l’affascinante centro cerimoniale di Chavin de Huantar, la
più importante testimonianza del Perù precolombiano. A Trujillo le piramidi del
Sole e della Luna della cultura Moche e Chan Chan.
Più a nord Chiclayo con il museo “del Señor de Sipan”. E infine la cultura
Chachapoya con l’imponente complesso archeologico di Kuelap, la città fortificata
soprannominata la “Machu Picchu del Nord”, situata tra selvagge vallate.
Interessanti poi i caratteristici paesini andini, gli animati mercati e i campesiños
nei loro vestiti colorati. Anche dal punto di vista paesaggistico è una vera sorpresa
con i panorami mozzafiato della Cordigliera Bianca, con più di 30 cime che
superano i 6.000 metri.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze estate 2018
1° giorno / Italia – Lima
Partenza dall’Italia con voli di linea per Lima. Pasti a bordo. Arrivo a Lima in
serata, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel. Eventuale cena libera e
pernottamento.
2° giorno / Lima – Cajamarca
Prima colazione in hotel e mattinata dedicata a una breve visita della città di Lima:
il centro coloniale con la Plaza San Martin, la Plaza de Armas e il convento di San
Francisco. Proseguimento per il quartiere di Pueblo Libre. Visita della collezione
privata del Museo Larco Herrera, eccellente introduzione alla straordinaria
successione di civiltà sviluppatesi nell’antico Perù, con un occhio di riguardo alle
molte civiltà pre-incaiche quali Moche, Chimù e Lambayeque delle regioni
settentrionali del Perù.
Pranzo presso il ristorante “Cafe del Museo”. Nel primo pomeriggio trasferimento
in aeroporto e partenza con volo per Cajamarca. Arrivo e trasferimento in hotel.
Cena libera e pernottamento in hotel.
3° giorno / Cajamarca
Al mattino, dopo la colazione, si visitano Cajamarca e i suoi dintorni. Cajamarca,
situata a 2.700 metri, è famosa per essere stata testimone di un evento che cambiò
radicalmente il corso della storia. Fu proprio qui che Francisco Pizarro, con un
pugno di uomini a cavallo e armati di spade e rudimentali archibugi, incontrò
l’imperatore Atahualpa, con al suo seguito un intero esercito inca di 50.000 uomini,
e riuscì con l’astuzia a catturarlo e farlo prigioniero. Resta a testimonianza
dell’avvenimento proprio la costruzione in cui venne imprigionato l’imperatore
degli Inca. Questo piccolo ambiente, poco più di 20 mq racchiusi da muri a secco
fatti di pietra levigata, è oggi famoso col nome di “Cuarto de rescate”, cioè la
stanza del riscatto. La leggenda vuole che Atahualpa offrì a Pizarro di colmare
d’oro tutta la stanza in cambio della sua libertà e che questi accettò. Il “Cuarto de
Rescate” venne presto riempito ma l’imperatore, purtroppo, aveva mal riposto le
sue speranze nella parola datagli dai conquistadores e fu così che Atahualpa venne
giustiziato in questa località, che da allora divenne l’emblema dell’incontro, o
meglio dello scontro, tra le due civiltà. L’evento cambiò presto il destino di questi
due mondi: un inesorabile declino e spoliazione per le Americhe e l’arrogante
egemonia di alcune monarchie europee su tutto il resto del mondo conosciuto.
La città conserva anche altre testimonianze dei trascorsi coloniali e nella piacevole
Plaza de Armas s’intersecano continuamente i due stili di vita, antitetici ma
complementari: quello rurale dei campesinos e quello moderno di una cittadina che
guarda al futuro. A circa un’ora di distanza dalla città si trova Cumbemayo, una
località dove ancora si possono osservare i resti di un acquedotto inca, costruito a
ridosso di una singolare parete di roccia. Sempre nelle vicinanze di Cajamarca si
trova Otuzco, dov’è possibile visitare un cimitero pre-incaico che ospita decine di
tombe rupestri. Pranzo libero, cena e pernottamento in hotel.
4° giorno / Cajamarca – Celendin – Balsa – Leymebamba
Al mattino presto, dopo colazione, uno straordinario tragitto conduce attraverso
uno dei territori più insoliti e curiosi del Perù. Dapprima accompagnati da dolci
vallate, di vaga somiglianza prealpina e coltivate a ortaggi e grano, si giunge a
Celendin, paese andino con la sua placida e caratteristica Plaza de Armas
incorniciata da edifici coloniali adornati da artistiche balconate tinteggiate
d’azzurro. Proseguendo oltre comincia una incalzante discesa verso il fondovalle,
ricca di scorci panoramici, che conduce fino al letto del rio Maranon. Questo fiume
qui è ancora un docile ruscello ma, lungo il suo corso, raggiungerà presto una
portata tale da formare, unitosi al Rio Ucayali, il mitico Rio delle Amazzoni.
Ecco il villaggio di Balsa, immerso in una vera e propria oasi tropicale con
piantagioni di banani e alberi di papaya; si prosegue lungo la strada che risale sul
versante opposto della vallata riguadagnando, curva dopo curva, più di 1.000 metri
di dislivello. Il paesaggio inizia a cambiare, la vegetazione è ora di carattere
semitropicale, siamo nel cuore della Cordigliera Orientale, la zona di montagna che
riceve la maggiore quantità di precipitazioni di tutto il Perù e dovuto al fatto di
essere prossima all’Equatore e più a oriente. Tra queste montagne una misteriosa
civiltà, di nome Shushupaya, si espandé poco tempo prima che l’impero Inca
raggiungesse il suo apogeo, costruendo inattaccabili fortificazioni che furono solo
parzialmente espugnate dagli Incas. Pranzo a pic-nic lungo la strada.
Nel pomeriggio si raggiunge il pueblo di Leymebamba, punto da cui partì, alla fine
degli anni ’90, la missione archeologica peruviana che rinvenne quasi duecento
mummie durante l’esplorazione della “laguna de los Condores”, a due giorni di
marcia dal villaggio. Sistemazione in un albergo modesto, cena e pernottamento.
5° giorno / Leymebamba – Revash – Chachapoyas – Cocachimba
Al mattino si visita Leymebamba, dove sembra che il tempo si sia fermato. Più
propriamente si visita il museo, appositamente costruito per custodire le mummie
rinvenute durante gli scavi. Dopo questa mostra introduttiva alla civiltà
Shushupaya si parte in direzione del villaggio di Tingo, percorrendo la verde
vallata del fiume Utcubamba. Deviazione lungo la strada per visitare il sito
archeologico di Revash, una misteriosa necropoli dove sono state trovati, in delle
costruzioni rettangolari incassate nella roccia, numerosi resti di ceramiche, collari,
cibo e piume, che probabilmente costituivano offerte per i defunti. In alcuni casi
queste costruzioni, chiamate ‘chullpas’, sono decorate con motivi simbolici dipinti
con tonalità di rosso e ocra, raffiguranti animali e persone stilizzate. Gli scavi sono
visitabili a piedi, camminando lungo un sentiero che costeggia il versante della
montagna. Terminata la visita del sito si prosegue lungo la valle, fino a raggiungere
Chachpoyas, che conserva alcuni edifici coloniali attorno alla tranquilla Plaza de
Armas. Breve visita panoramica e proseguimento per il villaggio di Cocachimba,
da cui si può ammirare la cascata Gocta, scoperta meno di 10 anni fa, che con i
suoi 771 metri di salto complessivo si classifica come la terza più alta al mondo,
dopo il Salto Angel (Venezuela) e le cascate Tugela (Sudafrica). Pranzo a pic-nic
lungo la strada, cena in un ristorante e pernottamento in hotel.
6° giorno / Cocachimba – la fortezza di Kuelap (la Machu Picchu del nord)
Prima colazione e intera giornata dedicata all’escursione per la visita della fortezza
di Kuelap, altresì soprannominata la “Machu Picchu del nord”. Si abbandona la
strada principale per ascendere lungo una strada sterrata che, in un’ora e mezza
circa, conduce alla fortezza di Kuelap, il principale centro amministrativo e
religioso della civiltà Shushupaya, localizzata a 3.100 m sulla cima di una
montagna. I più eminenti esperti e studiosi delle civiltà andine ritengono che il
popolo Shushupaya mantenne dei continui contatti con altre civiltà, sviluppatesi sia
lungo la costa e sia nella zona amazzonica, e che non fu mai completamente
assoggettato all’egemonia Inca.
La capitale del “popolo delle nuvole”, cosi come viene chiamata questa misteriosa
civiltà, fu costruita tra il X e il XII secolo e la sua riscoperta risale al 1843. La
fortezza, interamente costruita in pietra su un crinale che domina tutta la vallata, ha
un perimetro di circa 600 x 100 metri ed è totalmente circondata da massicce mura,
che raggiungono i 12 metri nel loro punto più alto. Risulta evidente che questa città
era stata concepita per sopportare lunghi assedi. All’interno, su tre livelli, si
raggruppano più di trecento edifici per la maggior parte a pianta circolare. Le
costruzioni presentano alcuni interessanti fregi a forma di rombi, e anche questi
motivi non si rintracciano in altre culture precolombiane.
Nel momento di massimo splendore si ritiene che Kuelap contasse 3.500 abitanti.
Isolati e circondati dalla foresta, emancipati dalle culture limitrofe, i Shushupaya,
popolo di guerrieri, resistettero ferocemente agli Incas. Gli abitanti di Kuelap
abbandonarono la città in massa prima dell'arrivo degli spagnoli, per ragione fino a
oggi sconosciute. A causa dell’accesso ancora poco agevole al sito e della sua
scarsa promozione culturale e turistica, è alta la probabilità di esplorare il sito quasi
esclusivamente da soli. Pranzo libero.
Al termine delle visite si rientra in hotel, facendo la strada a ritroso. Tempo a
disposizione per una passeggiata in direzione della cascata di Gocta. Cena al
ristorante e pernottamento in hotel.
7° giorno / Cocachimba – Pedro Ruiz – Chiclayo
Lunga ma bellissima giornata di spettacolare trasferimento, attraversando una
varietà di ambienti e paesaggi contrastanti. Seguendo sempre il corso del fiume
Utcubamba fino alla località di Pedro Ruiz, si incrocia una delle arterie stradali più
importanti del paese, la “Marginal de Selva”, che collega la costa e le città portuali,
attraversando poi le aree rurali coltivate a cotone e canna da zucchero, con
l’Amazzonia e le sue città di frontiera, Tarapoto e Yurimaguas.
Proseguiamo incontrando lungo strada per la seconda volta il fiume Maranon, già
visto giorni addietro presso Balsa, e la cui portata, da allora a oggi, è già
sensibilmente aumentata. Lungo questa strada si valica un passo posto a ‘soli’
2.800 metri, ch’è il più basso di tutti quelli esistenti lungo gli oltre 7.000 km della
Cordigliera delle Ande. Non si percorre molta strada, una volta superato il valico,
per avvertire il cambio climatico: le colture estensive di riso e i palmeti via via
degradano in terreni sempre più poveri, lasciando gradualmente il passo a un clima
semi-desertico che digrada definitivamente nell’ambiente principalmente arido che
caratterizza la costa.
Pranzo libero in qualche ristorantino locale lungo la strada. Nel pomeriggio si
raggiunge la città di Chiclayo, sito strategico nel passato, crocevia di rotte
mercantili che collegavano la costa con gli altopiani e la foresta. Oggi è una città
moderna e punto di partenza per visitare alcuni dei siti e dei musei più interessanti
del paese. Il Perù non smette di regalarci scoperte archeologiche sensazionali,
tesori di straordinaria importanza capaci di sorprendere ancora gli addetti ai lavori,
permettendo di ricostruire le antichissime origini del Paese. Sistemazione in hotel,
cena e pernottamento.
8° giorno / Chiclayo – Huaca Rajada – Museo del Senor de Sipan – Tucume
Dopo la prima colazione si lascia l’hotel per dedicare un’intera giornata alla visita
dei più importanti resti archeologici delle culture Lambayeque e Moche. Un breve
trasferimento conduce alla località di Huaca Rajada, più precisamente agli scavi
della tomba del Senor de Sipan, il massimo dignitario della cultura Moche, dal cui
fardo funerario emersero i tesori più favolosi mai scoperti in Perù.
La scoperta della tomba, effettuata nel 1987, per l’importanza scientifica e la
ricchezza in essa contenuta è stata paragonata alla scoperta della tomba di
Tutankamon. Huaca Rajada è stata recentemente finanziata da una missione
archeologica, a partecipazione italiana, mediante il Fondo Italiano per il Perù (FIP)
grazie alla conversione di parte del debito estero peruviano. Si prosegue per il
vicino paese di Lambayeque e visita del Museo Tumbas Reales del Senor de Sipan,
costruito appositamente e inaugurato nel 2004 per mostrare al mondo un tesoro
unico, di inestimabile valore: la sensazionale collezione di oggetti rinvenuti nella
tomba di Huaca Rajada. L'uomo riposava fra le pareti di una camera funeraria
costruita con mattoni crudi e chiusa da un tetto in legno, sepolto in una bara dipinta
di rosso. Gli oggetti del corredo funebre erano adagiati in parte sopra il cadavere, il
naso, la bocca e gli occhi erano coperti con pezzi in oro e le scarpe erano d’argento.
Il rango del personaggio era evidente dalla ricchezza e dalla raffinatezza del
corredo e della veste interamente coperta da piccole placche in oro. Solo la visita di
questi tesori di eccezionale bellezza e raffinatezza vale il viaggio!
Pranzo pic-nic e nel pomeriggio trasferimento alla località di Tucume, presso la
quale si trova la cosi detta “valle delle piramidi”, una vasta superficie inserita nel
contesto di un bel palmeto, che ospita un complesso archeologico di 26 costruzioni
piramidali tronche, purtroppo molto danneggiate dall’erosione, poco conosciute ma
di grande valenza storico-culturale. Si visita il piccolo museo che si trova sul sito
per poi rientrare a Chiclayo. In serata cena in un caratteristico ristorante per
assaggiare le specialità gastronomiche del nord. Pernottamento in hotel.
9° giorno / Chiclayo – Huaca del Brujo – Trujillo
Partenza al mattino verso sud. Dopo circa due ore si devia dalla strada principale
per la Huaca del Brujo, un’area cerimoniale della cultura Moche dove pochi anni
fa un’importante missione archeologica ha portato alla luce uno dei tesori più
sensazionali degli ultimi tempi. E’ stato scoperto un fardo funerario all’interno del
quale giaceva un corpo di donna, in perfetto stato di conservazione e interamente
tatuata, con un ricchissimo corredo funebre di oggetti in oro e argento. Questa
straordinaria scoperta, conosciuta oggi con il nome di “Signora di Cao”, ha
rivoluzionato le teorie preesistenti circa il ruolo occupato dalla figura femminile
nella cultura Moche. Il corredo e il fardo della “Signora di Cao”, probabilmente
una sacerdotessa, risalgono a oltre 1700 anni fa. Gli elementi ritrovati confermano
l’importanza di questa donna nell’ambito della propria civiltà: dai disegni
geometrici dipinti sulle pareti della tomba ai tatuaggi sulle caviglie e sui piedi e
quelli sulle braccia, quest’ultimi raffiguranti serpenti e ragni che nella simbologia
andina sono attribuiti a un carattere semidivino, così come vasi di ceramica,
strumenti per la lavorazione del tessuto e splendidi gioielli in oro e rame. E’ ora
possibile ammirare la preziosa collezione presso il museo del sito, inaugurato nel
2009 a pochi metri dal complesso archeologico. Di per sé il sito della Huaca del
Brujo consta di diverse strutture a gradoni, recinti, una piazza principale dove
presumibilmente si celebravano i riti più importanti e una piramide, sempre a
gradoni, dalla cui sommità echeggia il suono ovattato e costante dei flutti oceanici
del Pacifico: uno scenario che rievoca il misticismo di antiche cerimonie in cui si
veneravano gli astri, la luna e il mare. Pranzo libero lungo la strada.
Si prosegue poi lungo la Panamericana, in direzione sud verso Trujillo, capitale del
dipartimento de La Libertad e fondata da Pizarro nel 1534. In passato tutta questa
estesa area costiera vide accrescere alcune tra le più importanti civiltà pre-incaiche.
Arrivo e sistemazione in hotel, cena libera e pernottamento.
10° giorno / Trujillo – Chan Chan e la cultura Chimù
Partenza al mattino per la visita del complesso archeologico di Chan Chan, la
capitale dell’antico regno Chimù. All’epoca della sua scoperta, effettuata dagli
spagnoli quasi cinque secoli fa, era probabilmente la più grande città in adobe
(mattone crudo) del mondo. Fondata probabilmente intorno alla metà del IX secolo
d.C., fu la capitale dell’impero Chimù fino alla conquista degli Incas, avvenuta
verso il 1470. La città, che secondo una stima poté arrivare fino a 30.000 abitanti
all’apice del suo splendore, è composta da dieci cittadelle, con muri perimetrali a
pianta rettangolare. In esse templi, stanze cerimoniali, camere mortuarie e alcune
residenze, un complesso che si estende su una superficie totale di circa 20 kmq che
affacciano sul mare. Sulle mura si possono ancora osservare raffigurazioni di pesci
e uccelli marini, oltre alla tipica iconografia della cultura Chimù. Grazie a un
sofisticato sistema di acquedotti e irrigazioni, i Chimù trasformarono gli aridi
terreni in fertili campi e da essi gli Incas appresero e perfezionarono le proprie
tecniche idrauliche. Il sito di Chan Chan, dal 1986, è entrato di diritto nella lista
Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si lascia Chan Chan per raggiungere la
cittadina di Huanchaco, località costiera posizionata in una baia già nota ai popoli
Moche, Chimù e Inca e utilizzata come porto.
Pranzo libero in qualche ristorante di fronte l’oceano dove poter gustare alcune
delle specialità marinare locali, come il prelibato “ceviche”. Al pomeriggio si
rientra a Trujillo per la visita della città e in particolare l’elegante Plaza de Armas,
su cui affaccia la Cattedrale. Si prosegue con la visita di alcune residenze storiche:
la Casa de la Emancipacion, costruita a cavallo tra il XVI e il XVII sec. e una delle
poche a conservare ancora arredi originali, Casa Urquiaga e Casa del Mariscal.
Non lontano da Trujillo si visitano infine le rovine archeologiche delle Huacas del
Sole e della Luna, importanti centri risalenti all’epoca Moche. In particolare,
durante i restauri alla Huaca della Luna (Piramide della Luna), son venuti alla luce
dei formidabili affreschi raffiguranti il dio Ayapahek, la divinità più importante
della cultura Moche. Rientro a Trujillo, cena in un ristorante locale e notte in hotel.
11° giorno / Trujillo – Canyon del Pato – Monterrey
Al mattino si parte verso la provincia di Ancash, che ospita sia la Cordigliera
Bianca, la massima concentrazione di montagne del Perù e la seconda al mondo
dopo l’Himalaya, sia il monte Huascarán, la vetta più alta del paese che domina
dall’alto dei suoi 6.768 metri. A protezione di questo patrimonio naturalistico e
paesaggistico è stato istituito negli anni ’70 il Parco Nazionale Huascarán, capace
di sorprendere con dei panorami mozzafiato. Lasciata la costa desertica ci si
inerpica, quindi, lungo il Canyon del Pato, un’impressionante fessura della crosta
terrestre che si estende per circa 80 km. Superando un dislivello di quasi 3000
metri, interessante anche da un punto di vista geologico, si giunge al Callejon de
Huaylas, una valle incassata scenograficamente tra la Cordigliera Nera e la
Cordigliera Bianca e attraversata dal fiume Santa. Sosta al paese di Caraz, un
tranquillo pueblo andino dove a volte, durante la settimana, dei “campesinos”
tengono un animato e colorato mercato.
Pranzo libero e si prosegue lungo la valle sino a Yungai, la località dove si lascia
l’asfalto per imboccare una strada sterrata che sale lungo il versante orientale della
Cordigliera Nera. Man mano che si sale lo spettacolo della Cordigliera Bianca
diviene sempre più nitido, si apre innanzi una vista unica su questa grandiosa
quinta di montagne, resa ancora più suggestiva dalla calda luce del pomeriggio che
illumina le principali vette innevate del versante occidentale: Huascarán, Copa,
Chopicalqui e Huandoy, giusto per citarne alcune. Si raggiunge un punto
panoramico per contemplare la maestosità del paesaggio e dopo la sublime sosta si
riprende la valle del fiume Santa per giungere a Monterrey, dove si alloggerà. Cena
e pernottamento in hotel.
12° giorno / Monterrey – Callejon de Conchucos – il complesso cerimoniale di
Chavin de Huantar – villaggi rurali – Yanama
Giornata dedicata a una escursione nel remoto “Callejon de Conchucos”, una serie
di valli che affacciano sul versante orientale della Cordigliera Bianca, verso le
pianure amazzoniche. Ma il Callejon de Conchucos non è soltanto una successione
di valli andine di rara bellezza. In una di esse si trova uno dei siti archeologici più
antichi di tutto il Sudamerica, riconducibile a una civiltà che cambiò radicalmente
lo stile di vita arcaico, influenzando definitivamente lo sviluppo culturale delle
civiltà che vennero dopo di essa.
Siamo nel complesso di Chavin de Huantar, ubicato a 3.180 mt, dove giacciono i
resti di una civiltà fiorita prima del X secolo a.C. L’interno della costruzione
principale, chiamata “El Castillo”, è un autentico labirinto sotterraneo di passaggi e
gallerie, perfettamente areate grazie all’efficace ingegno degli antichi costruttori,
che si incrociano in una serie di stanze. In alcune di esse venivano custodite
originariamente le “cabezas clavas”, cioè delle sculture in pietra raffiguranti delle
teste mozze, forse una sorta di trofeo di guerra, ch’è possibile ammirare nel museo
eretto presso il sito. Invece in uno dei cunicoli si trova ancora oggi il “Lanzon”, un
monolite di granito alto 4 metri e raffigurante un essere antropomorfo, con attributi
sia umani sia sovrannaturali, forse ancora venerato dalle popolazioni locali.
Si riprende la strada e sosta con tempo a disposizione per il pranzo libero. Dopo
aver tagliato trasversalmente il Callejon e alcuni passi montani, si transita dalle
comunità rurali di Huari e San Luis e poi un ultimo tratto per raggiungere Yanama,
dove si alloggerà in un modesto ma confortevole lodge. Cena e pernottamento.
13° giorno / Yanama – valico di Portachuelo – le lagune di Llanganuco (Parco
Nazionale del Nevado Huascarán) – Monterrey
Colazione e visita dell’ameno paesino di Yanama, graziosamente appoggiato nella
valle, circondato dalle cime imponenti della Cordigliera Bianca, tra cui spiccano il
Chacraraju e il Contrahierbas. Si prosegue salendo verso il passo di Portachuelo
che con i suoi 4.450mt domina un paesaggio sensazionale. Costeggiando il
Chopicalqui (6.340 metri) a un tratto ci si trova di fronte alla vetta più alta del Perù,
il Nevado Huascaran, che dall’alto dei 6.780 metri primeggia indiscutibilmente sui
vicini nevados Pisco, Huandoy e Yanapacha. Dal passo si scende lungo la
Quebrada Llanganuco per raggiungere le splendide lagune di Llanganuco, due
gemme di acqua turchese incastonate tra le vette. Sosta per il pranzo a picnic
durante la giornata. Nel pomeriggio si riprende il percorso che consente di
raggiungere nuovamente Monterrey con arrivo in serata e sistemazione in hotel.
Cena in un ristorante nella vicina Huaraz, pernottamento a Monterrey.
N.B. Se il Passo di Portachuelo non fosse agibile l’alternativa sarà di passare dal
paese di Chacas e dal Passo di Punta Olimpica, fin nella Valle del Nevado Ulta da
cui si proseguire per le lagune di Llanganuco.
14° giorno / Monterrey – ghiacciaio Pastoruri – Laguna Conococha – Lima
Al mattino partenza per il settore meridionale della Cordigliera Bianca. Con un
percorso di grande attrattiva si giunge nella valle del ghiacciaio Pastoruri, uno dei
luoghi più suggestivi del Parco Nazionale Huascarán dove, in un’area naturalistica
protetta, è possibile ammirare uno dei più grandi boschi di Puya Raimondii di tutto
il Perù. La pianta, che cresce al di sopra dei 3.000 mt, è la più grande della famiglia
delle bromeliacee ed è endemica delle Ande. Se ne deve la scoperta al geografo
italiano Antonio Raimondi, che la catalogò per primo intorno alla metà dell’800.
La caratteristica di questa maestosa pianta, che può superare anche i 10 metri di
altezza, è quella di avere una delle più grandi infiorescenze del pianeta, che in
media avviene intorno ai cent’anni di vita e, come gran parte delle bromeliacee,
dopo la fioritura la pianta muore.
Si prosegue verso la laguna Conococha, la cui peculiarità sta nel fatto che
nonostante l’altezza, circa 4.000 mt, essa sia ricca di pesci. Una strada spettacolare
si fa largo attraverso gli imponenti paesaggi delle cordigliere, con tutte le cime
perennemente innevate. Superato il valico di Conococha inizia la panoramica
discesa che condurrà fino alla costa desertica del Pacifico. Qua e là appaiono
sempre più numerosi dei piccoli agglomerati di case.
Pranzo libero lungo la strada. Si incrocia nuovamente la Panamericana Nord e una
volta imboccata, dopo averla seguita per un tratto, si giunge a Lima nel tardo
pomeriggio e sistemazione in hotel. Cena libera e pernottamento.
15° giorno / Lima – partenza Colazione in hotel ed eventuale tempo libero a disposizione fino al trasferimento
privato in aeroporto, in tempo per effettuare l’imbarco sui voli di rientro. Pasti e
pernottamento a bordo.
N.B. il tempo libero a disposizione dipende dall’orario di partenza dei voli per
l’Italia. A parte il trasferimento in aeroporto, non è previsto alcun servizio.
16° giorno / Italia Arrivo in Italia.
*** **** PUNTI FORTI DELL’ITINERARIO *** ****
Le regioni del Perù del Nord annoverano una varietà culturale e una ricchezza
storico-archeologica quasi interamente sconosciuta alla maggior parte delle
persone. Basti pensare che l’impero Inca si sviluppò soltanto a partire dal XIII sec.
mentre le più antiche civiltà, di cui esistono le incredibili testimonianze che si avrà
modo di ammirare in viaggio, risalgono a partire dal 3° millennio a.C.
Il misterioso sito di Chavin de Huantar, centro di culto di una civiltà tutt’oggi
sconosciuta. Poi Trujillo, con le piramidi del Sole e della Luna della cultura
Moche, e Chan Chan, l’antica capitale del regno Chimù.
Più a nord Chiclayo, col bellissimo museo dedicato al “Señor de Sipan” e, non
distante, l’altro eccezionale museo con la “Señora de Cao”.
Infine la cultura Chachapoya con l’imponente sito archeologico di Kuelap, città
fortificata del popolo Shushupaya, soprannominata la “Machu Picchu del Nord”.
Anche dal punto di vista ambientale, antropologico e paesaggistico il nord del
Perù è sorprendente: i villaggi immersi in vallate selvagge, il mondo rurale andino
dai caratteristici mercati e con le genti dai vestiti colorati, i panorami mozzafiato
della più grande concentrazione di alte montagne esistenti sul pianeta dopo
l’Himalaya: la Cordigliera Bianca, con più di 30 cime che superano i 6.000 metri.
Altre informazioni
Trasporti e guide – Si utilizzano automezzi fuoristrada tipo Toyota Fortuner (con
massimo 4 passeggeri + autista) o Toyota Hilux (con massimo 3 passeggeri +
autista), condotti da autisti-guide di lingua spagnola (a volte, se disponibili, parlanti
un italiano basico). Guide locali parlanti italiano nelle località di Chiclayo, Trujillo
e Huaraz. Nelle località di Cajamarca e Chachapoyas sono disponibili poche guide
di lingua italiana quindi dipende da quanto tempo prima si conferma il gruppo.
Guide in loco di lingua spagnola nelle altre località.
Pernottamenti e pasti – Gli hotel utilizzati sono di buona categoria e, come
specificato sul programma, alcune notti si trascorrono in hotel semplici (dove non
v’è alternativa migliore), ma comunque in camere a due letti con servizi privati e
un buon grado di pulizia. I pranzi previsti possono essere a pic-nic o in ristoranti
locali, le cene possono essere in hotel o al ristorante.
Clima – Temperato. Durante l'inverno australe (Giugno-Settembre) nelle zone
andine la temperature è fresca, o fredda, di notte (3°-10°) e calda di giorno (20°-
25°). Temperature più calde nella fascia costiera e possibilità di nebbia al mattino.
Altimetria – Come specificato sul programma, alcuni punti dell’itinerario
superano i 3.000 metri. E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si
consiglia una visita medica preventiva.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Si
consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale.
Formalità burocratiche – Per i cittadini italiani è sufficiente il passaporto con
validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse
archeologico in zone poco frequentate e quindi più coinvolgenti. Bellissimi
paesaggi di montagna e interessanti incontri con la popolazione dei piccoli centri
rurali, dove si vive ancora in modo tradizionale. Itinerario non particolarmente
impegnativo da un punto di vista fisico. Alcune tappe sono lunghe e alcuni tratti si
svolgono su piste sterrate. Mezzi di trasporto ottimi. Sistemazioni in hotel buoni
nelle città più importanti, solo alcune notti sono in hotel semplici. Necessario un
buon spirito di adattamento.
QUOTAZIONE PER PERSONA dei servizi in loco (incluso il volo domestico):
€ 3.280 base 4-6 partecipanti, con guide locali di italiana e spagnola
€ 3.940 base 2 partecipanti, con guide locali di italiana e spagnola
Da aggiungere:
- supplemento singola € 590
- supplemento alta stagione aerea (4 Lug - 26 Ago) da verificare
- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto
- costo individuale di gestione pratica € 80
VOLI DALL’ITALIA per Lima (da aggiungere ai servizi a terra)
in funzione delle classi di prenotazione disponibili e del periodo del viaggio
in bassa stagione a partire da circa € 980 (tasse, fuel e security surcharge incl.)
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Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e
otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all
inclusive”.
Date di partenza individuali:
- Partenze possibili tutti i giorni
La quota comprende:
un volo di linea domestico in classe economica, i trasferimenti privati da/per
l’aeroporto, le guide locali come specificato sul programma, i trasporti con vetture
fuoristrada, tutti i pernottamenti in hotel in camere doppie con servizi privati, i pasti
come specificato sul programma, gli ingressi ai siti archeologici e ai musei,
l’assicurazione come specificato, il dossier informativo /culturale sul Paese.
La quota non comprende:
i voli intercontinentali A/R dall’Italia per il Perù, l’acqua e le bevande ai pasti e
fuori dai pasti, i pasti espressamente non inclusi, le eventuali tasse governative per i
voli domestici o in uscita dal paese, le mance, le spese e gli extra personali, la
polizza e per l’aumento dei massimali di rimborso delle spese mediche (facoltativa),
tutto quanto non espressamente specificato sul programma.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”
- Annullamento del viaggio prima della partenza
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di
viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità
permanente
Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese
accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo
dell’importo si evince dalla tabella che segue:
Quota totale fino a: Costo a passeggero*
€ 1.000,00 € 45
€ 2.000,00 € 80
€ 3.000,00 € 115
€ 4.000,00 € 150
€ 5.000,00 € 185
€ 7.000,00 € 255
€ 10.000,00 € 360
NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese
gestione pratica.
*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.
Copertura Integrativa
E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000
stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da
specificare espressamente all’operatore.
Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro
sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI
La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,81
in vigore nel mese di Febbraio 2018. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a
20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
Per ragioni tecnico-organizzative o cause di forza maggiore – in fase di
prenotazione o in corso di viaggio – l’itinerario potrebbe subire modifiche o essere
effettuato in senso inverso, cercando di mantenere il più possibile invariate le visite
e le escursioni previste.
Le tariffe aeree intercontinentali indicate sul programma sono orientative ma
comunque verificate in fase di programmazione del viaggio e l'effettivo importo
dovrà essere verificato in fase di prenotazione e conferma dello stesso.
Molte compagnie aeree prevedono oramai l’emissione immediata del
biglietto. In tal caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla
conferma del viaggio, per poi procedere all’emissione. L'acconto dovrà includere
anche l'intero importo del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali
applicabili al viaggio in questione derogheranno dalle quelle pubblicate sul nostro
sito internet e sul nostro catalogo.
L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 3 Marzo 2018
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] // Web site: www.viaggilevi.com